UN PROGETTO SUL DOPO EXPO 2015 EUGENIO REPETTO

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1 UN PROGETTO SUL DOPO EXPO 2015 EUGENIO REPETTO Febbraio

2 Finito di stampare nel mese di febbraio 2014 presso la tipolitografia "Morphema", Strada di Recentino, Terni Elaborazione al computer del testo e della grafica : Lucia Campi 2

3 UN PROGETTO SUL DOPO EXPO 2015 SOMMARIO MANIFESTAZIONI DI INTERESSE B.N.P Paribas Real Estate e Metrogramma B&F Prelios Integra S.p.A Gruppo Terziario Innovativo Assolombarda Comitato Promotore della Fondazione OLTREXPO Vitale-Novello & C MASTERPLAN DEL DOPO EXPO Il punto di vista di operatori Asso Immobiliare Urban Land Institute Italy IL PROGETTO DEL PARCO TEMATICO I contenuti Lascito immateriale e lascito materiale Da lascito EXPO a Parco tematico Il Parco e il territorio metropolitano Centro di sperimentazione, di ricerca e di applicazione Visitatori, fatturato, addetti, investimenti, finanziamenti I Parchi nel mondo alla scoperta del pianeta Terra Vulcania Eden Park Serra Masoala Il Parco Orbi Cité de l Espace IL PARCO TEMATICO, LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE Una sintesi delle Manifestazioni di interesse Il Parco tematico, il Nuovo stadio ed altro Scomposizione in blocchi del sito espositivo Soggetti attuatori INIZIATIVE ITALIANE COLLEGATE ALL EXPO F.I.Co., La Disneyland del cibo L Orto botanico di Padova CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA

4 SOMMARIO Il tema del dopo EXPO e del contenuto da dare al sito espositivo di 105 ettari che ospiterà l Esposizione Universale ed in particolare al parco urbano di 44 ettari è diventato, a poco più di un anno dall evento, di estrema attualità alla ricerca di possibili soluzioni. A questo riguardo AREXPO, la Società proprietaria del sito ha, mesi or sono, attivato un indagine esplorativa per raccogliere Manifestazioni di interesse. Come risultato del bando le sono giunte 15 Manifestazioni alle quali se ne è aggiunta più recentemente una sedicesima, una proposta per l insediamento nel sito di un nuovo stadio di calcio. Queste le Manifestazioni pervenute, opportunamente aggregate,: Cittadella dello sport comprensiva del Nuovo stadio, parco agroalimentare, Cittadella della Giustizia, spazio dedicato alla moda, al design e al food, imprese innovative/centri di ricerca dalle cui attività far nascere delle start up ed anche un Parco tematico da insediare all interno del parco urbano. È, quest'ultima, la proposta dello scrivente elaborata con il contributo di un Gruppo di lavoro multidisciplinare. Mentre AREXPO sta elaborando la versione finale del Masterplan del dopo EXPO, che dovrebbe in qualche misura tener conto delle Manifestazioni di interesse, sta al tempo stesso disegnando le linee guida da adottare per la cessione del sito ad uno o più sviluppatori ossia ai soggetti attuatori del Masterplan. Scopo di questo rapporto è di fornire ad AREXPO un contributo sulla destinazione da dare al parco urbano di 44 ettari, (di cui il Parco tematico rappresenterebbe l elemento più attrattivo) e più in generale a tutto il sito recuperando ed integrando alcune delle Manifestazioni di interesse ritenute più suggestive e fra loro sinergiche. Uno spazio importante viene dedicato ai contenuti da attribuire al Parco tematico da far nascere dal recupero/valorizzazione del lascito materiale dell EXPO ma anche del lascito immateriale che scaturirà dal programma Feeding Kowledge in fase attuativa con il contributo dei Paesi partecipanti. Va sottolineato come il Parco tematico non vada visto solo come facente parte dell area extraurbana che si rapporta con l area urbana ma come una risorsa importante integrata nel tessuto dell area metropolitana con 10 milioni di abitanti (se definita come area dove è possibile raggiungere il Parco, con l attuale sistema viario, in meno di 90 di macchina) ed in grado di attrarre visitatori di provenienza non solo regionale ma nazionale ed internazionale. Un Parco infine da inserire in un percorso turistico che comprenda iniziative italiane in fase progettuale/realizzativa su temi collegati all EXPO, descritte in questo rapporto. Per facilitare AREXPO nel recupero dei 300 mln avuti in prestito dalle banche per l acquisto dell area espositiva, viene proposta la sua suddivisione in blocchi, in grado non solo di auto sostenersi dal punto di vista economico ma di generare utili, un modo per rendere più agevole la ricerca di potenziali soggetti attuatori e per attirare fondi internazionali di investimento. Si tratta di blocchi fra loro strettamente interconnessi i cui contenuti e finalità vanno inquadrati in una strategia di sviluppo sul lungo periodo, che traguardi almeno il Una strategia sicuramente vista con favore da AREXPO per una eventuale rimodulazione della tempistica di restituzione del debito contratto con le banche. 4

5 1. MANIFESTAZIONI DI INTERESSE Il 28 novembre 2013, a Palazzo Reale, è stata illustrata da AREXPO S.p.A. una prima e- laborazione del Masterplan post EXPO. E stata anche l occasione per dare visibilità a cinque Manifestazioni di interesse ritenute rappresentative delle quindici pervenute ad AREXPO come risposta ad un bando consultivo. Un bando promosso per raccogliere idee e proposte sui contenuti da dare al parco tematico che, nel dopo EXPO, si dovrà insediare all interno del parco urbano di 44 ettari e, più in generale, sulla destinazione da dare a tutto il resto del sito espositivo, esteso 105 ettari. Questa una sintesi delle cinque Manifestazioni di interesse B.N.P Paribas Real Estate e Metrogramma B&F CESARE FERRERO Country Manager Idee per il post EXPO Il relatore inizia con una definizione del sito espositivo: -trattasi di un area extraurbana che non si connette con la Città essendo posta al di là delle tangenziali definibili come confine naturale tra funzioni urbane ed extraurbane della Città. E un area agli estremi dell area urbana essendo a 14 km dal centro Città, con una infrastrutturazione viaria e ferroviaria eccellente, oltre ad essere ben connessa col sistema aeroportuale. -un area senza un grande valore paesaggistico essendo un fondo intercluso tra dei sistemi ferroviari e viari. Partendo da questa premessa passa ad analizzare alcune idee sul dopo EXPO: -Cittadella della gioventù: intesa anche come campus universitario. La domanda è se il sito a 14 km dal centro della Città sia il posto più indicato per gestire i giovani. Alcuni e- sempi nel mondo non escluderebbero questa soluzione, -Cittadella dello sport: è da decenni che si parla di un nuovo stadio calcistico, di un palazzetto dello sport, di attrezzature ippiche difficili da mantenere in esercizio all interno della Città. Sono proposte compatibili con le caratteristiche dell area, -Parco agroalimentare: è in corso un dibattito cittadino sulla opportunità di dotarsi di un nuovo mercato ortofrutticolo solo all ingrosso o anche con funzioni commerciali. Il sito sembrerebbe adatto. -Cittadella della Giustizia: sottolinea l attualità e la criticità del tema delle carceri nonché la necessità di farne delle nuove, razionali, con rispetto della dignità umana. Si tratterebbe di portare una funzione (quella delle carceri) ora chiusa alla Città, non permeabile alla Città, in un contesto extraurbano. Aggiungendo a questa funzione altre funzioni come i Tribunali che agiscono a Milano, si dovrebbe dar vita, all interno del sito, alla Cittadella della Giustizia. Al tempo stesso San Vittore, sito meraviglioso dal punto di vista architettonico, urbanistico andrebbe a far parte della Città. -Cittadella delle Organizzazioni non governative: è sentita, a livello europeo, l esigenza di avere organizzazioni non governative concentrate in un polo, che possano diventare cioè un grande polo di attrazione mondiale. 5

6 Il sito sarebbe idoneo allo scopo visto che non è richiesto l insediamento della Cittadella in un contesto urbano, -Parco tecnologico: potrebbe essere un parco tecnologico-scientifico finalizzato alla creazione di attività produttive. Ha un potenziale formidabile su temi emergenti come l energia. Il relatore sostiene che l area in questione sia un area pubblica per una funzione pubblica, comunque con una partecipazione di privati, escludendo pertanto una funzione privata importante. Alla domanda sulla disponibilità ad investire, il relatore invoca la chiarezza su tre elementi: che cosa si può fare, (da qui un eventuale interesse), quale il prezzo, (quindi l entità dell investimento richiesto), quali sono i tempi, (quando investire in progetti immobiliari, viste le incertezze attuali) Prelios Integra S.p.A. ANDREA BOERI Amministratore delegato Il Parco dell Eccellenza Italiana Il relatore, A.D. di Prelios Integra, espone il progetto con il contributo di Claudia... Daltizio..partner della società di consulenza strategica. Company. La presentazione viene articolata in quattro punti: 1) Sintesi del progetto 2) Commenti ed osservazioni sui temi del progetto 3) Elementi costitutivi del progetto 4) Suggerimenti su strategie e metodi nello sviluppo del progetto. 1) Sintesi del progetto L idea di base è di mantenere la forza, l enfasi del tema dell EXPO Nutrire il Pianeta (legato quindi al food) con altri due aspetti dell eccellenza italiana e milanese: moda e design. Va allora previsto uno spazio aperto al pubblico dove siano riuniti sia marchi affermati a livello internazionale della moda, del design, del food sia operatori emergenti, artigiani che realizzano i prodotti, start up. Uno spazio dove l aspetto del commercio si coniuga con quello dell apprendimento, dell insegnamento, dove vi siano funzioni pubbliche in misura importante ma anche funzioni private. E uno spazio che sfruttando l ottima infrastrutturazione del sito espositivo può essere accessibile col trasporto pubblico e con percorsi di mobilità interna in alternativa all auto. 2) Commenti ed osservazioni sui temi del progetto (Claudia Daltizio) La relatrice sottolinea come vi sia oggi una competizione fortissima per la leadership nei settori della moda, design e food. Milano ha questa leadership ma la sta un po perdendo contro Parigi, ma anche contro città come Los Angeles, New York, Londra o contro città emergenti come Hong Kong, Singapore e Tokyo. 6

7 Moda, design e food spesso viaggiano insieme quando veicoliamo un concetto di Italia, ma anche quando veicoliamo un concetto regionale. L attenzione, sottolinea, va rivolta ai grandi brand, le vere ed uniche multinazionali che abbiamo nel mondo ma anche ai distretti, i così detti cluster, una caratteristica quasi esclusivamente italiana. Quindi trovare una casa per questi tre settori e una attrazione turistica che metta insieme il meglio dell Italia è alla base di questo progetto. 3) Elementi costitutivi del progetto Integrazione e ibridazione sono le parole chiave del progetto. Integrazione con il territorio con riferimento alla nutrizione legata all EXPO, all eccellenza artigianale locale, al recupero della tradizione costruttiva, all eccellenza artigianale locale, al recupero della tradizione costruttiva, alla viabilità e alle infrastrutture. Ma anche integrazione con lo spirito dei tempi: si parla allora di offerta strutturale e non solo consumistica, di esperienze e non solo di vendita di oggetti. L attenzione va rivolta non solo alla filiera della moda ormai molto industrializzata ed internazionalizzata ma anche a quelle del food e del design. Ibridazione, commistione tra esperienze, offerta di infrastrutture attrezzate per generare percorsi di crescita e di internazionalizzazione riguardo in particolare le filiere del food, del design rimaste un po più indietro rispetto alla moda. Il relatore individua l area tematica della moda come fulcro iniziale, come ancora della iniziativa, esistendo già brand internazionali molto forti, mentre per le altre due filiere ci si confronta con realtà un po più artigianali da aiutare a crescere. Si prevedono in particolare spazi per un determinato tipo di produzione industriale, evidentemente per un taglio artigianale, spazi per funzioni pubbliche, culturali, museali, spazi di housing sociale dedicati magari a giovani imprenditori, a coloro che possono svolgere una attività lavorativa e di studio durante la giornata in quel sito. Si prevede un processo di crescita per fasi partendo da una superficie complessiva dell area tra 5 e 10 ettari, con focus sulla moda. L obiettivi è di creare un nucleo che si possa auto sostenere con logiche imprenditoriali e di mercato anche se facilitate dalla presenza pubblica; un nucleo iniziale adiacente alla zona più infrastrutturata. 4) Suggerimenti su strategie e metodi nello sviluppo del progetto Il suggerimento è di identificare, attraverso un bando pubblico, uno sviluppatore che abbia esperienza nello sviluppo di progetti grandi che non siano però prevalentemente immobiliari ed in grado di coinvolgere enti ed operatori potenzialmente interessati. L immobiliare è qui un asset sottostante ad un percorso misto pubblico-privato con delle componenti innovative e imprenditoriali. 7

8 1.3. Gruppo Terziario Innovativo Assolombarda MASSIMO DAL CHECCO Presidente NEXPO Il relatore presenta il progetto NEXPO, da Next EXPO, nato dal Gruppo Terziario Assolombarda che riunisce società dell information technology, ingegneria, ricerca e progettazione, consulenza, distribuzione industriale e società finanziarie e di intermediazione. L idea progettuale è di valorizzare al massimo, nel dopo EXPO, gli investimenti che si stanno facendo in vista dell EXPO, con la finalità di concentrare all interno del sito le imprese innovative e ad alto valore aggiunto che Milano ha. Ne consegue che l aggregazione di queste imprese può portare alla nascita di un ecosistema con ricadute positive non solo per le imprese ma per l occupazione nell area metropolitana. E un obiettivo al cui raggiungimento contribuiranno le infrastrutture in fase di realizzazione, le connessioni con gli aeroporti, la rete autostradale e ferroviaria, la metropolitana. Il relatore definisce culla per la Silicon Valley dell area metropolitana questo sito per rendere chiaro che si vuole creare un area dove vengono concentrate imprese innovative in grado di svolgere un ruolo importante nella nascita di start up. L auspicio è di riuscire ad attirare investimenti da parte delle grandi imprese sia italiane che straniere, invertendo così l attuale tendenza. L idea progettuale parte da due punti principali: -costruzione di una fabbrica digitale dove la pubblica amministrazione possa concentrare le proprie infrastrutture, i propri servizi ora sparpagliati, con data center, sul territorio. Una iniziativa a beneficio non solo della pubblica amministrazione ma anche delle piccole e medie imprese, -creazione di un NEXPO Hub dove concentrare le aziende al alto valore aggiunto: quindi servizi tecnologici, di ricerca, di progettazione, sviluppati in chiave digitale, nell ottica di ricaduta di sviluppo di imprese, di occupazione. Nella gestione del progetto, prosegue il relatore, si richiede una forte governance da parte della pubblica amministrazione ed in particolare di AREXPO. Aggiunge che una delle finalità più importanti è poi quella di avere una zona a burocrazia zero per creare condizioni di lavoro paragonabili a quelle dei nostri cugini europei e per essere un po più competitivi almeno sul nostro mercato. Infine il relatore auspica che Palazzo Italia possa diventare l incubatore di tutte le start up innovative Comitato Promotore della Fondazione OLTREXPO CORRADO MANFREDINI, LORENZO BERNI, CESARE MANFREDINI, LUCIA BISI Cittadella dello Sport mens sana in corpore sano Corrado Manfredini L idea della Cittadella dello Sport è nata quando si è appreso che una volta terminata la manifestazione, 44 ettari sul totale dei 105 ettari del sito espositivo avrebbero avuto una destinazione compatibile con la realizzazione di un grande parco. Una Cittadella da far nascere all interno del parco. 8

9 Per sviluppare l idea è stato costituito, dalle esperienze congiunte di un gruppo di amici membri della società civile, il Comitato Promotore della Fondazione OLTREXPO che vorrebbe essere a partecipazione pubblico-privata su modello del Museo della Scienza e della Tecnica. Concentrando in un unica area, (facilmente raggiungibile da ogni parte della città di Milano e delle varie località dell Hinterland) strutture sportive per moltissime discipline, si vuole metterle a disposizione di tutti i giovani, una opportunità ora riservata solo ad un limitato numero di privilegiati. Non solo. La Cittadella potrebbe essere il luogo verde di sport e vacanza per i ragazzi che non possono andare più lontano e potrebbe essere il luogo verde di sport, di relax, del tempo libero per molto milanesi. Mens sana in corpore sano non è un semplice slogan, noi crediamo che così come la conoscenza e lo studio possono modificare il carattere di un uomo, una mente sana in un corpo sano ne determina il destino. Lucia Bisi Si è partiti dai dati forniti dal Masterplan dell Esposizione Universale riguardanti gli elementi che rimarranno dopo l evento: il Cardo, il Decumano, il canale, la collina, Palazzo Italia, Piazza Italia, l Arena (o Teatro all'aperto). Questi sono gli elementi ai quali verrà dato un nuovo valore sottoponendoli ad una trasformazione per adeguarli alla nuova idea. A titolo esemplificativo. -Decumano: nel nuovo progetto interpreterà la connessione ideale tra il luogo in cui si genera il bisogno di attività fisica, nella costrizione, nella compressione della vita metropolitana al punto di arrivo nel verde di un parco ideato per soddisfare questo bisogno, -il canale: introduce nel progetto l elemento dell acqua, come a ricordare la dimensione acquatica che ha caratterizzato la metropoli ambrosiana nel corso dei secoli quando era una città di canali navigabili. Il flusso dell acqua, come verrà ereditato ad evento EXPO concluso, si renderà disponibile alla pratica di discipline sportive che fanno ricorso a piccole imbarcazioni come kayak, canoe, etc., -l Arena: da conservare per eventi da dedicare a spettacoli musicali, premiazioni, cerimonie ufficiali, -la collina: alta 22 metri, raggiungibile per un sistema di rampe conducenti alla cima, potrebbe essere utilizzata come palestra di arrampicata all aperto, -il parco: da valorizzare in una visione complessiva orientata a proporre attività immerse nel contesto di acque e vegetazione, ricostituendo al tempo stesso un segmento minuscolo della Milano quale si è conservata fino alla metà dell 800, In conclusione: la Cittadella dello Sport è un idea del tutto nuova per Milano, nel cui territorio le diverse funzioni di ordine sportivo sono disperse o in parte riunite in strutture non a- deguate o del tutto assenti. 9

10 1.5. Vitale-Novello & C. MARCO VITALE Parco urbano della conoscenza Il relatore nel sottolineare l importanza di pensare con anticipo cosa si farà nel dopo E- XPO, illustra il progetto Parco urbano della conoscenza frutto di un gruppo di lavoro multidisciplinare di cui fanno parte, tra gli altri, l architetto Emilio Battisti, per la parte urbanistica, ed il genovese Giovanni Battista Costa, responsabile delle strategie di Costa Edutainment, impegnata nello sviluppo e gestione di parchi a cavallo tra divertimento, cultura, informazione e sviluppo. Sottolinea inoltre come la finalità principale sia cogliere l occasione dell EXPO per un progetto di sviluppo nel quale la sostenibilità economica rappresenti un vincolo da rispettare ma non l obiettivo principale. Essendo un progetto di sviluppo ne discende che, se questo deve avere un senso e una strategia, andrebbe sostenuto da una forte gestione pubblica, da una forte visione pubblica dove il pubblico non fa le cose ma le fa fare. Il relatore nell apprezzare i due grandi temi dell EXPO Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita invita a far tesoro delle competenze, delle conoscenze che verranno acquisite grazie all EXPO e che andranno a costituire, sui due temi dell EXPO, il lascito immateriale. Un lascito da non sperperare ma da sviluppare ulteriormente. Per questo, attraverso il progetto Parco urbano della conoscenza, propone di continuare, in continuità con l EXPO, a lavorare sui due temi dell EXPO seguendo la filiera della nutrizione e la filiera dell energia vista nel grande tema della green economy. Filiera della nutrizione: Milano e la Lombardia possiedono molte competenze che però sono molto dissociate e che vanno invece portate a lavorare insieme. Si tratta di Facoltà universitarie, Organizzazioni degli agricoltori, Distretti specializzati di Facoltà mediche; perché nutrimento e salute sono due aspetti complementari. Filiera dell energia: nell energia ci sono innovazioni straordinarie anche in settori antichi come quello dell energia idroelettrica, dove la Lombardia vanta una grande tradizione: finita l epoca delle grandi centrali, sta nascendo l epoca delle nuove centrali ad acqua fluente. Queste due filiere, secondo il relatore, giustificherebbero la nascita di centri di ricerca propulsivi in grado di creare lavoro, di generare start up. Centri da insediare nell area di 44 ettari, quella all interno del sito espositivo, avente anche la funzione di parco pubblico. Accanto al Parco urbano della conoscenza il relatore vede un centro di ristorazione, un grande negozio, un grande centro di commercializzazione, un collegamento con una fattoria didattica nel Parco Sud. Ritiene poi che l idea dello stadio, che si sta facendo strada, non sia conflittuale con quella del Parco urbano della conoscenza purché di profilo moderno e dove si possono fare anche concerti. Conclude sostenendo invece l inconciliabilità del parco con la Cittadella dello Sport essendo una cosa completamente diversa. 10

11 2. MASTERPLAN DEL DOPO EXPO Il Presidente di AREXPO S.p.A., Prof. Pilotti, dichiarava recentemente: le linee guida del Masterplan del post EXPO 2015 si orientano verso una piena valorizzazione del lascito materiale e immateriale dell Esposizione Universale. Tale impostazione non è dettata solo da ragionevole pragmatismo, ma interpreta una cultura innovativa e partecipata verso la valorizzazione interdipendente degli investimenti pubblici e privati. Un riuso virtuoso delle risorse e degli interventi in corso, per attrezzare il sito con uno sguardo di lungo termine al territorio ma contenitore attivo e attrattore di nuova intelligenza diffusa, in linea con le migliori best practice internazionali [1]. Come verrà meglio specificato al par 3.2., il lascito materiale dovrebbe comprendere: il Decumano, il Cardo, Palazzo Italia, Cascina Triulza, l Arena (Teatro all aperto) ma anche il Parco della Biodiversità e, come suggerito dal Sindaco Pisapia alcuni padiglioni dei Paesi partecipanti, se di particolare interesse, [2,3 ]. Da questo lascito è prevista, nel dopo EXPO, la nascita, all'interno del Parco urbano di 44 ettari, la nascita di un grande parco tematico i cui contenuti dovranno coniugare alcuni dei temi ereditati da EXPO con le proposte più innovative provenienti dalle Manifestazioni di interesse. Inoltre 489 mila mq, su di un area inferiore al 25% del sito espositivo, (23 ettari), saranno destinati ad area edificabile, ai quali potrebbero essere aggiunti mq di housing sociale, ciò nel rispetto dell Accordo di Programma sottoscritto, nell estate del 2011, dai Comuni di Milano e Rho, Regione, Provincia, Poste Italiane con l adesione di EXPO ed AREXPO. In tempi recenti alle quindici Manifestazioni di interesse, (Cap.1), si è aggiunta anche quella avanzata dal Milan per la realizzazione, sul sito EXPO, di un nuovo stadio multifunzionale ed AREXPO, con un avviso pubblico che si chiuderà a metà febbraio, intende verificare se vi sono altre Manifestazioni di interesse, verosimilmente da parte dell Inter, nella speranza di intercettare poi l offerta migliore, [4]. Da quanto sopra appare evidente, essendo il quadro di riferimento ancora in evoluzione, come vi sia ancora del lavoro da fare da parte di AREXPO per disegnare le linee guida da adottare per la cessione al soggetto interessato (sviluppatore/i del Masterplan) del sito e- spositivo. Un lavoro che si dovrà concludersi a febbraio quando AREXPO, nell assemblea dei soci, provvederà ad elaborare la documentazione tecnica e giuridica per avviare l iter del bando di gara volto ad individuare lo sviluppatore. Secondo il cronoprogramma Masterplan l intera area andrà all asta entro marzo, al massimo nei primi giorni di aprile e, come sostiene il Prof. Pilotti, si partirà con una gara unica suddivisa in due o tre segmenti. Se poi andasse male si comincerà a scomporre il pacchetto, mantenendo sempre l unità del disegno complessivo. Ritiene anche interessante la formula del beauty contest che da la possibilità ai potenziali sviluppatori di riunirsi e confrontarsi sulla qualità e il valore complessivo del progetto, non avendo vincolo di busta chiusa, [4]. Fra gli obiettivi dell asta il recupero da parte di AREXPO di 300 mln circa, da restituire alle banche finanziatrici ed utilizzati principalmente per l acquisto dell area espositiva, poi per la costruzione di infrastrutture e manufatti. 11

12 Secondo gli accordi, ad aprile 2017 andrà in scadenza una parte del finanziamento per un ammontare di almeno 160 mln. Essendo problematico recuperare questa cifra soglia per quella data, occorrerà lavorare per rendere flessibile tale scadenza, in condivisione con il pool di Istituti (Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Sondrio, Veneto Banca, Credito Bergamasco, Banca Popolare di Milano, Banca Imi). Con questi è stato sottoscritto un contratto con rilascio di apposita garanzia ipotecaria sulle aree di proprietà. La flessibilità del credito è vincolata alla definizione di un progetto credibile che guardi all orizzonte del Come ha dichiarato il Prof. Pilotti, solo l unitarietà del progetto complessivo ci permetterà di allentare i vincoli temporali, altrimenti le banche vorranno rientrare con l investimento Il punto di vista di operatori Queste le reazioni a caldo di alcuni operatori importanti in chiusura della giornata sul tema Il Masterplan Post EXPO Assoimmobiliare ALDO MAZZOCCO Presidente Assoimmobiliare Il relatore, Presidente di Assoimmobiliare, (associazione alla quale AREXPO ha assegnato un ruolo di consulenza nella gestione del post EXPO), ricorda che AREXPO deve recuperare una cifra importante, 300 mln, come importante è l investimento sul sito espositivo, stimato orientativamente in 1 mld. Ricorda che Assoimmobiliare fungerà da campione rappresentativo di quelli che saranno i candidati a diventare sviluppatori del Masterplan e che quindi andranno alle aste o al beauty contest. L idea che sottopone è di segmentare i 105 ettari del sito in blocchi, ciascuno dei quali dovrebbe auto sostenersi da punto di vista economico, ciascuno con il suo Business Plan. La mano pubblica e quindi AREXPO dovrebbe guidare la fase iniziale del post EXPO (della durata di qualche anno) perché se i blocchi non giocano insieme il risultato finale non funziona. Cita come esempio l esperienza della Juventus con il suo nuovo stadio nel quale i blocchi sono: stadio, museo, attività commerciale e dove tutto l insieme funziona in modo sincrono, generando dei numeri spettacolari. Molto banalmente, sostiene, l energia creativa da applicare nel post EXPO deve seguire un approccio commerciale: far divertire la gente e fare in modo che paghi dei soldi per divertirsi. Il primo suo suggerimento è di replicare sul sito esperienze come quella della Juventus, visto che Milano, con due squadre formidabili, ha la necessità di dotarsi di un nuovo stadio. Avere un nuovo stadio porta poi a far conoscere, a scopo commerciale, brand legati allo sport e che in particolare stanno cercando quello che si chiama il tester buy, la possibilità cioè di provare l articolo sportivo prima di acquistarlo. Altro suggerimento riguarda il food. Se si vuole che il food generi i soldi per ripagare i finanziamenti, deve essere un food industriale. Pensa allora ad un luogo dove le grandi industrie alimentari italiane sperimentano i modi di vendere il food, di far vedere come si produce il food, (un idea che troveremo ripresa nella Disneyland del cibo, par. 5.1). 12

13 Suggerisce ad es. un format che superi quello del supermercato considerato ormai superato e che prenda Eataly come modello a cui ispirarsi. Immagina allora famiglie che vanno lì, con alcuni che vanno allo stadio, alcuni vanno a vedere il food, qualcuno va a prendersi lo sport, altri fanno altre cose però ognuno di questi elementi a fine anno deve fare i numeri che abbiamo visto fa lo stadio. Il relatore è invece critico sulla proposta di mettere insieme il mondo della moda, operazione che non è riuscita a nessuno perché è un mondo di grandi stilisti timorosi, mettendosi vicini, di perdere la loro originalità. Lo stesso vale per altri settori come la scienza, la ricerca. Il timore delle aziende è che poi durante la pausa pranzo si parlino fra di loro, ci sono segreti industriali.... Insomma rifugge da idee molto belle, molto da dibattito culturale ma fatali per un progetto da 1 mln di mq da fare in poco tempo con un clima finanziario come quello che abbiamo adesso Urban Land Institute Italy GUIDO ALBERTO INZAGHI Presidente ULI (Urban Land Institute) è una associazione no profit, presente in tutto il mondo, fondata negli anni trenta in America, con trentamila associati di cui duemila in Europa. Il relatore sottolinea che ULI può portare alla discussione un contributo non tanto sostanziale quanto procedurale e di metodo. Un punto importante è capire quale sia la convenienza per una città, per un paese ad ospitare una manifestazione interessante internazionale come l EXPO. Alcuni esempi sono stati analizzati nel documento ULI, ancora in bozza, dal titolo To Bid or not to Bid, come il caso della World Arena di Berlino e l Emirates Stadium dell Arsenal. Tre sono i punti affrontati dal relatore: Primo: la legacy, ossia costituire una legacy che sia veramente attrattiva pensando non tanto all Italia quanto alla mega Regione centrata su Milano. Oggi non si compete più tra investimento in Francia, in Italia, in Germania, si compete invece tra un investimento fatto a Stoccarda, a Milano o a Marsiglia o a Lione. E Milano ha i suoi punti di forza nella moda, nel food e questo non significa che si debba radunare la moda in un posto separato dalla città, (come già sottolineato dal Presidente Assoimmobiliare, Mazzocco). Secondo: il livello di burocrazia che in Italia è eccessivo. Pensa che il sistema italiano in termini di edilizia sia il più evoluto al mondo. Il problema è che il set di norme è così complicato che il problema nasce già nel momento della progettazione. Terzo: il reperimento dei finanziamenti ossia dove sono i soldi, where is the money. Questo è il caso di AREXPO e della necessità di ripianare il debito di 300 mln contratto con le banche per acquisire le aree, per ristrutturarle. Questa è la sfida. L idea di un nuovo stadio è vincente, vista l esperienza dello Juventus Stadium ma anche dando per buono che lo stadio, in versione polifunzionale, stia in piedi da solo, andando ad interessare, nella migliore delle ipotesi, metà del sedime di 105 ettari, permettendo così ad AREXPO di ripianare metà del debito, c è tutto il resto che va venduto. Nella difficoltà di individuare potenziali finanziatori, il relatore si domanda quale sia la flessibilità delle banche nel rinegoziare i termini del finanziamento. Auspica infine che il ruolo pubblico non si esaurisca soltanto all atto della vendita. 13

14 3. IL PROGETTO DEL PARCO TEMATICO 3.1. I contenuti La proposta qui avanzata e che fa parte delle quindici Manifestazioni di interesse selezionate da AREXPO, prevede il recupero/conversione/valorizzazione del lascito EXPO, sia materiale che immateriale per dar vita ad un Parco tematico ludico-educativo (di edutainment ) in versione Science Center. Un Parco da insediare all interno del sito espositivo in un area destinata ad ospitare, nel dopo EXPO, un parco urbano di 44 ettari. I temi del Parco riprendono quelli dell EXPO Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita ma allargandone i contenuti per aumentare l attrattività e da realizzare non appena terminati l evento espositivo. NUTRIRE IL PIANETA: allargare i contenuti vuol dire rispondere a domande del tipo: conosci il pianeta nel quale vivi?. Scienze della Terra, Biodiversità, la Terra e lo spazio, l uomo e l alimentazione, lo sviluppo sostenibile sono i temi proposti per il Parco volti ad una migliore conoscenza del pianeta. ENERGIA PER LA VITA: allargare i contenuti vuole dire interpretare l energia per la vita non solo in associazione al cibo ma come tema per capire come ogni Paese possa soddisfare le proprie necessità energetiche nel futuro. Qui l attenzione va focalizzata su: risparmi energetici, energie rinnovabili, impatto ambientale, tutti temi da Green Economy, Il Parco vuole offrire al visitatore la possibilità di compiere un viaggio virtuale che lo porta Dal centro della Terra all Universo dopo aver attraversato i più suggestivi biomi del pianeta, ricostruiti all interno di serre o all aperto in aree bioclimatiche ed aver esplorato la Terra dallo spazio grazie ai satelliti e alle stazioni orbitanti. E un viaggio, come evidenziato in Fig.1, articolato in cinque tappe con soste facoltative dedicate a Shopping e Ristorazione e descritto analiticamente sul sito alla voce Documenti. Negli sviluppi successivi si propone di arricchire l offerta del Parco con un Centro acquatico ed un Resort tematizzato, [5]. 1ª Fase Scienze della Terra Biosfera Area rinaturalizzata Collina mediterranea Cupola dell Universo Shopping Center Ristorazione 2ª Fase Scienze della Terra Biosfera Area rinaturalizzata Collina mediterranea Cupola dell Universo Shopping Center Ristorazione Centro acquatico Resort tematizzato Fig.1 14

15 3.2. Lascito immateriale e lascito materiale Una delle sfide più importanti di EXPO 2015 sarà la valorizzazione del lascito che questa manifestazione planetaria porterà a beneficio non solo dell Italia ma della Comunità internazionale. E un lascito dove si può distinguere una componente immateriale fatta di conoscenze sui temi dell EXPO legati in particolare all alimentazione o riconducibili ad essa ed una materiale fatta di opere architettoniche, impianti, mobilità sostenibile a cui va associato il patrimonio scientifico, tecnologico, culturale da loro incorporato, [6]. Lascito immateriale Ciò che sembra si voglia valorizzare è l eredità immateriale che scaturirà dal contributo congiunto di tutti i Paesi partecipanti perché sarà dal tipo di partecipazione - nei contenuti, nelle visioni del mondo che potranno discendere un messaggio e un significato destinati a restare nel tempo. Per dare consistenza a questo lascito immateriale è previsto di ricorrere al programma Nutrire la Conoscenza, ( Feeding Knowledge ), da sviluppare in un quadro di cooperazione internazionale per favorire, attorno ai temi dell EXPO, la nascita e il coordinamento di Communities. A queste il compito di unire interessi e competenze dei vari Paesi per sperimentare una nuova strategia di cooperazione internazionale basata sulla piena consapevolezza che lo sviluppo sostenibile non è il tema di singoli paesi ma di tutti Paesi, [6]. Il programma Feeding Knowledge è focalizzato su conoscenza, sviluppo e compartecipazione come strumenti principali per combattere fame e malnutrizione. Il programma, lanciato recentemente da EXPO 2015 S.p.A., vedrà la partecipazione di Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes, (CIHEAM) e la sede italiana di Bari in collaborazione con METID del Politecnico di Milano. Due le iniziative principali: 1) Costituzione di una Rete scientifica internazionale di esperti rivolta a ricerca, innovazione e trasferimento delle conoscenze sulla sicurezza alimentare. La Rete è focalizzata. In una prima fase, sulla regione Euro-mediterranea per poi allargarsi su altre aree del mondo. 2) Lancio del Bando internazionale Best Sustainable Development Practices, (BSDP) o Buone Pratiche di Sviluppo Sostenibile per la Sicurezza Alimentare rivolto ad esperienze di sviluppo che abbiano applicato i principi dello sviluppo sostenibile e prodotto effetti migliorativi nel loro specifico contesto, [7]. E indirizzato a: enti e autorità locali o agenzie pubbliche, organizzazioni intergovernative e agenzie internazionali, reti, ONG, associazioni, fondazioni pubbliche e private, imprese, enti di ricerca e organismi accademici e partnership pubblico-private, [8]. Le proposte da presentare come BSDP, Buone Pratiche in tema di sicurezza alimentare, devono essere in linea con una delle seguenti cinque categorie: -gestione sostenibile delle risorse naturali, -aumento della quantità e miglioramento della qualità dei prodotti dell agricoltura, -dinamiche socio-economiche e mercati globali, -sviluppo sostenibile delle piccole comunità rurali, -modelli di consumo alimentare : dieta,ambiente, società, economia, salute. 15

16 Il Bando, lanciato il 14 novembre 2013, prevede che le proposte possano essere presentate fino al 30 aprile La valutazione finale verrà svolta da una Giuria Internazionale che selezionerà quindici buone pratiche, (tre per ciascuna delle cinque categorie). Queste verranno pubblicate al più tardi il 15 settembre Naturalmente si deve supporre che le Buone Pratiche siano quelle che riescono a compatibilizzare l esigenza di garantire la sicurezza alimentare con quella ormai inderogabile di rallentare le dinamiche dei cambiamenti climatici, tutto ciò nel rispetto dei valori etici e con il supporto delle tecnologie più avanzate disponibili. Come ha dichiarato il Sindaco Pisapia lavoreremo affinché le Buone Pratiche di EXPO Milano 2015 diventino standard di riferimento e modello di sviluppo per tutti i Paesi del mondo, a livello ambientale, sociale, produttivo, tecnico e scientifico. E una eredità, quella scaturita dalle Buone Pratiche che si intende recuperare e trasferire, almeno in parte, nel Parco tematico, assegnando questo compito, secondo la proposta qui avanzata, ad una unità, (Centro di sperimentazione, di ricerca e di applicazione), facente parte della struttura del Parco tematico e le cui funzioni vengono descritte al par Lascito materiale Mentre il lascito immateriale, come si è già visto, sarà rappresentato dai risultati scaturiti dal programma Feeding Knowledge, sul lascito materiale non c è, almeno ufficialmente, un progetto né da parte di EXPO 2015 S.p.A. né di AREXPO S.p.A. volto al recupero di parti del lascito o del lascito nel suo complesso. La proposta in oggetto è finalizzata al recupero di manufatti che potrebbero rimanere e che, una volta valorizzati attraverso ristrutturazioni, andrebbero poi a far parte integrante del Parco tematico ludico educativo; un Parco potenzialmente in grado di incorporare nella sua mission, come detto sopra, il lascito immateriale. In Fig. 2 sono visibili i componenti di questo lascito potenziale localizzati in prevalenza a Nord del Decumano, in un area dove il Parco potrebbe coabitare con il parco urbano esteso 44 ettari e di cui si prevede la realizzazione nel dopo EXPO, [9]. 16

17 Fig. 2 17

18 Queste in sintesi le funzioni previste durante l EXPO: EXPO Center: posto all estremo Ovest del decumano, è formato da tre blocchi funzionali indipendenti: auditorium per 1500 persone (blocco Sud), performance area (blocco centrale) e palazzo uffici (blocco Nord), con un volume complessivo di mc. Rappresenta un grande spazio per eventi sia culturali che di entertainment. Voci ricorrenti però vorrebbero questa struttura smantellata dopo l evento. In alternativa la sua funzione, nel dopo EXPO, potrebbe essere svolta da alcuni padiglioni dei Paesi partecipanti, quelli meritevoli di essere conservati per la loro bellezza e i loro pregi architettonici. Cascina Triulza: manufatto già ad uso agricolo (verrà ristrutturato per ospitare la Società civile), con spazi espositivi, una sala conferenze, uffici e uno spazio di ristorazione. La corte della Cascina potrà ospitare eventi e manifestazioni. Clusters: dedicati a legumi, semi oleosi, frutta; spezie occupa un area affacciata al canale, a Nord del Decumano. Palazzo Italia: l edificio è destinato a rappresentare il luogo d incontro istituzionale tra il Paese ospitanti e i Partecipanti. Fra le ipotesi sul dopo EXPO quella di diventare uno spazio per la ricerca tecnologica, la formazione, l educazione in campo scientifico. Canale d acqua: alimentato dal Canale Villoresi, circonda il sito espositivo: svolge una funzione di irrigazione e di controllo del microclima del sito, con capacità di fitodepurazione. Lake Arena: alimentato dal canale, è uno specchio d acqua di forma circolare ( = 95 m) circondato da gradinate per circa 3000 spettatori seduti, destinato ad ospitare spettacoli con giochi d acqua, concerti, installazioni artistiche, eventi temporanei. Parco della biodiversità: un grande giardino di circa mq posto nell area Nord a- diacente al Lake Arena, finalizzato alla riproduzione della varietà della Vita. All interno del parco sono inseriti i tre clusters dedicati al Bio-Mediterraneo, Isole e Zone aride. Collina Mediterranea: con una altezza di 22 m, dotata di rampe per portare il visitatore sulla cima, è destinata ad ospitare l agrosistema mediterraneo. Decumano: è un asse di 1,5 km che intersica perpendicolarmente il Cardo (come nella città romana), delimitato ad Est del sito dalla Collina Mediterranea. Cardo: è l altro asse di circa 400 m delimitato a Nord da Lake Arena. Ponte EXPO-Cascina Merlata: lungo circa 350 m, assicura il collegamento ciclopedonale del sito con il futuro quartiere di Cascina Merlata, con la Città. Ponte EXPO-Fiera: con una lunghezza di 730 m è la passerella pedonale che unisce il sito con Fiera di Milano o Questo lascito incorpora un patrimonio culturale, scientifico, tecnologico necessario per la sua fruizione durante l EXPO compreso il know how nello sviluppo di Smart City e Smart Grid. Si tratta di una eredità formidabile da non disperdere ma da canalizzare e rendere familiare al grande pubblico all interno del Parco tematico. Così i visitatori del Parco, analogamente a quanto avevano sperimentato in tempi precedenti durante l Esposizione Universale, potranno interagire tra loro, con chiunque nel mondo e con le offerte del Parco mediante un pacchetto di tecnologie digitali innovative come: pannelli di comunicazione, biglietti elettronici digitali, strumenti di riconoscimento biometrico, sistemi di realtà aumentata, etc.. 18

19 Ugualmente trasferibile al Parco la tecnologia Smart Grid: una tecnologia in grado di accumulare l energia prodotta da mini impianti alimentati da fonti rinnovabili talvolta di natura intermittente e di difficile prevedibilità, mantenendo l equilibrio fra domanda e offerta di e- nergia elettrica. La Smart Grid alimentata dai suoi mini impianti rappresenta un tassello importante in una gestione del Parco ispirata allo sviluppo sostenibile, con un ciclo di funzionamento ad impatto ambientale vicino a zero, [10] Da lascito EXPO a Parco tematico Secondo la proposta qui avanzata, il Parco andrebbe insediato all interno di un area che, secondo l Accordo di Programma siglato da Istituzioni regionali e comunali, sarebbe destinata a diventare parco urbano andando ad occupare 44 dei 105 ettari del sito espositivo. E un modo innovativo per far convivere in un area comune spazi aperti e strutture ad ingresso libero (parco urbano) o fruibili a pagamento (Parco tematico): una coabitazione non solo sinergica ma che non andrebbe ad interferire con le possibili destinazioni da dare al resto dell area. Il parco urbano andrebbe localizzato in una zona del sito espositivo di particolare interesse come quella a Nord del Decumano perché arricchita dalla presenza del Canale e di Lake Arena ma soprattutto perché al suo interno si concentra, (come si può osservare dalla Fig. 2) la maggior parte del lascito EXPO da recuperare integralmente o previ interventi di ristrutturazione in vista della nuova destinazione. E un lascito, quello materiale, suddiviso, in Tab. I, nelle sue voci elementari dove ad ogni voce corrisponde, nella colonna di destra, la funzione uguale o diversa che andrà a ricoprire all interno del Parco tematico.. Naturalmente, per ridurre i costi, le ristrutturazioni andrebbero pianificate con anticipo e non appena identificato, attraverso un bando pubblico, lo sviluppatore del Masterplan, (Cap. 2). In Fig. 3 sono evidenziate, all interno del parco urbano, ipotizzato a Nord del Decumano, le principali opere costituenti il lascito, già nella versione del Parco tematico, [9]. Così ad esempio i Clusters dedicati a: legumi, semi oleosi, frutta; spezie sono ora Area naturalizzata dove viene riprodotto il paesaggio vegetazionale, originale del clima continentale temperato, ancora rintracciabile in alcune forme relittuali nella Pianura Padana ed in particolare nel territorio metropolitano raggiungibile dal Parco grazie ad una rete di piste ciclabili di cui si prevederebbe il completamento in occasione dell EXPO, (par. 3.3.). 19

20 Tab I LASCITO EXPO Padiglioni Paesi partecipanti EXPO Center? Parco della Biodiversità Clusters (legumi, semi, frutta; spezie) Collina mediterranea Cascina Triulza Palazzo Italia Decumano Cardo Canale Lake Arena Passerella EXPO-Fiera Passerella EXPO-Cascina Merlata PARCO TEMATICO Scienze della Terra Cupola dell'universo Biosfera (Giardini della Terra) Area rinaturalizzata (paesaggi lombardi) Collina mediterranea Shopping Center Ristorazione Decumano Cardo Canale Lake Arena Passerella EXPO-Fiera Passerella EXPO-Cascina Merlata 20

21 EXPO Center? Lake Arena Cascina Triulza 7 Biosfera 3 Area rinaturalizzata 8 Collina mediterranea 4 Canale 9 10 Decumano, Cardo 5 Palazzo Italia Ponti EXPO: Merlata e Fiera 13 Centro acquatico 14 Resort tematizzato Fig. 3 Il Parco tematico: Prima Fase; Seconda Fase. 21

22 La Biosfera è il risultato finale della conversione del Parco della Biodiversità operata con l introduzione, nel dopo EXPO, di due serre dove riprodurre alcuni dei più suggestivi climi della Terra. Tropicale umido, tropicale secco ed arido, [9]. Sono serre visibili in Fig. 4a mentre in Fig. 4b è riportata la struttura metallica della serra grande da rivestire, per la sua chiusura, da cuscini di forma rettangolare in ETFE (par e ). Sempre in Fig. 3 l area rettangolare a Sud della Biosfera andrebbe ad ospitare, in una seconda fase, due strutture viste con particolare interesse da parte del grande pubblico: il Centro acquatico ed il Resort tematizzato che, diventate parte integrante del Parco, creerebbe un pacchetto unico nel panorama non solo italiano ma anche internazionale Il Parco e il territorio metropolitano Il Parco tematico, per la sua posizione geografica, si può candidare a diventare punto di snodo all interno dell area metropolitana, quella in particolare comprendente il territorio del Nord Ovest, dell Alto milanese, della Brianza, il Parco Agricolo Sud Milano e naturalmente la città di Milano, [11]. A questo si aggiunge che il Parco tematico può contare su un posizionamento strategico essendo al crocevia delle principali reti stradali ed autostradali del Nord Italia oltre ad essere servito da una linea metropolitana, dalla rete ferroviaria, da un sistema di trasporto pubblico sia locale che intercomunale. Come punto di snodo si può fare interprete di un rapporto nuovo e creativo fra città e campagna, promuovendo, ad esempio, il valore del cibo a km zero o incentivando iniziative turistiche alla scoperta di questo territorio; una scoperta a basso impatto ambientale visto che, secondo le previsioni, il sito espositivo sarà collegato, già in occasione dell EXPO, con questa porzione di area metropolitana, grazie ad una rete di piste ciclabili, [11]. E un area che si caratterizza per la presenza di bellezze architettoniche, centri storici, parchi naturali, luoghi di interesse ambientale e paesaggistico, boschi con una ricca fauna, agriturismi, cascine ed è candidabile ad ospitare fattorie con coltivazioni avanzate in serra o all aperto (esempi di una agricoltura ad alta produttività ed ecologica), come risultato di accordi di cooperazione con Paesi all avanguardia, partecipanti ad EXPO 2015, [12]. Per fare conoscere in tempo reale le offerte sia del Parco tematico che del territorio si propone di mettere a disposizione del visitatore uno strumento di partecipazione interattiva e di conoscenza come il Geoblog, [10] da inquadrare nel progetto di digitalizzazione dell offerta culturale e turistica. E uno strumento che permette di mettere in comunicazione fra loro tutta la rete di informazioni che stanno attorno alla rete ciclabile e che connette persone, usi e luoghi come agriturismi, i luoghi che preparano eventi, le fattorie didattiche, tutta la rete commerciale e culturale che struttura il Parco, etc.. E, in definitiva, uno strumento che, assieme all Area rinaturalizzata,tab. I, riproducente paesaggi vegetazionali lombardi, fornisce al visitatore una visione d insieme di ciò che potrà trovare avventurandosi nel territorio. Va segnalata una iniziativa che presenta affinità con quella descritta, portata avanti dal FAI, (Progetto Via Lattea; E un progetto per promuovere e valorizzare il patrimonio di natura e cultura costituito dalla cintura agricola che cinge Milano, un territorio che, con oltre ettari, rappresenta una delle aree verdi, punteggiata da cascine, abbazie, borghi storici, etc.. Da approfondire eventuali sinergie da attivare tra le due iniziative. 22

23 B D 2 NORD C SUD A D 1 Fig. 4a - Biosfera (Giardini della Terra) Fig. 4b - Struttura metallica della serra per clima tropicale umido 23

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