Sistema Gestioni Anima

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1 Sistema Gestioni Anima Rendiconto annuale al Fondi Linea Mercati Anima Liquidità Anima Obbligazionario Euro Anima Convertibile Anima Europa Anima New York (già Anima America) Anima Asia Anima Emerging Markets Fondi Linea STRATEGIE Anima Obiettivo Rendimento Anima Fondimpiego Anima Fondattivo Anima Fondo Trading

2 PREFAZIONE Il presente fascicolo riguarda il rendiconto annuale al 31 dicembre 2011 dei Fondi del Sistema Gestioni Anima istituiti da Anima Sgr S.p.A. ed è redatto in conformità alle istruzioni dell Organo di Vigilanza. Esso è costituito da due sezioni: Nella prima sezione vengono riportate le informazioni comuni a tutti i Fondi ed in particolare: - La Relazione degli Amministratori di Anima SGR parte comune - La forma ed il contenuto del Rendiconto - Il regime fiscale - Le eventuali modifiche regolamentari apportate nel corso dell esercizio Nella seconda sezione sono riportate per singolo Fondo la Relazione degli Amministratori di Anima SGR parte specifica, i prospetti contabili costituiti da situazione patrimoniale, sezione reddituale e nota integrativa contenente le informazioni sulla gestione richieste dalle vigenti disposizione di vigilanza nonchè la relazione della società di Revisione. Fondi appartenenti al Sistema Gestioni Anima: n Anima Liquidità n Anima Obbligazionario Euro n Anima Convertibile n Anima Europa n Anima New York (già Anima America) n Anima Asia n Anima Emerging Markets n Anima Obiettivo Rendimento n Anima Fondimpiego n Anima Fondattivo n Anima Fondo Trading liquidità area Euro obbligazionario Euro governativo m/l termine obbligazionario altre specializzazioni azionario Europa azionario America azionario Pacifico azionario Paesi emergenti flessibile flessibile (già obbligazionario misto) flessibile flessibile (già azionario internazionale) INDICE Notizie sulla Società di Gestione, sulla Banca Depositaria e sulla Società di Revisione pag. 1 Sezione Prima: Relazione degli Amministratori di Anima SGR parte comune pag. 3 Sezione Seconda: Relazione degli Amministratori di Anima SGR parte specifica, rendiconti e note illustrative dei Fondi istituiti: Sistema Gestioni Anima: n Anima Liquidità pag. 13 n Anima Obbligazionario Euro pag. 35 n Anima Convertibile pag. 56 n Anima Europa pag. 79 n Anima New York (già Anima America) pag. 101 n Anima Asia pag. 123 n Anima Emerging Markets pag. 146 n Anima Obiettivo Rendimento pag. 167 n Anima Fondimpiego pag. 190 n Anima Fondattivo pag. 213 n Anima Fondo Trading pag. 236 Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

3 LA SOCIETÀ DI GESTIONE ANIMA SGR S.p.A. Capitale Sociale: Euro ,00 interamente sottoscritto e versato. La SGR è soggetta all attività di direzione e coordinamento dell azionista unico Asset Management Holding S.p.A. Consiglio di Amministrazione Presidente: Vice Presidente: Amministratore Delegato e Direttore Generale: Consiglieri: Maurizio Biliotti Nicola Romito Marco Carreri Gian Luca Baldassarri Elio Canovi Francesco Minelli Paolo Maria Mottura Stefano Russo Giuseppe Zadra Collegio Sindacale Presidente: Sindaci effettivi: Tommaso Di Tanno Alessandro Grange Giacinto Sarubbi Sindaci Supplenti: Raffaele Bini Enrico Radice SOCIETÀ DI REVISIONE Reconta Ernst & Young S.p.A. BANCA DEPOSITARIA BNP Paribas Securities Services SA - Succursale di Milano Rendiconto annuale al 31 dicembre

4 Sezione prima Relazione degli Amministratori di Anima SGR Parte comune

5 Relazione degli Amministratori di Anima SGR Scenario macroeconomico Nel corso del 2011 l economia mondiale ha registrato un rallentamento nel ritmo di crescita del PIL rispetto all anno precedente. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale la crescita mondiale dovrebbe collocarsi attorno al 4%, in calo dal 5,1% del 2010 soprattutto per effetto della frenata delle economie avanzate a partire dai mesi estivi. Limitatamente alla Zona Euro il rallentamento in atto potrebbe tradursi in una lieve recessione tra la fine del 2011 e l inizio del prossimo anno. Dapprima ad imprimere un andamento discontinuo alla crescita nel corso del 2011 hanno contribuito fattori transitori, quali le conseguenze del terremoto in Giappone e il rialzo dei prezzi energetici, mentre successivamente hanno pesato maggiormente la diffusa e crescente incertezza circa la risoluzione degli squilibri finanziari e l intonazione meno espansiva (o in alcuni casi restrittiva) assunta dalle politiche fiscali. Per contro nei Paesi Emergenti l attività economica è rimasta sostenuta nella prima parte dell anno accusando successivamente una modesta decelerazione che ha comunque consentito alla crescita complessiva di rimanere su ritmi apprezzabili. L aumento dell indebitamento pubblico collegato alla crisi finanziaria degli scorsi anni ha peggiorato le traiettorie, peraltro già insostenibili, dei conti pubblici, determinando per la Zona Euro una vera e propria crisi del debito sovrano, alimentata anche dalle divisioni e dalle incertezze a livello di governance europea. Le tensioni sul debito sovrano partite dalla Grecia nella primavera del 2010 sono infatti tornate a riaffacciarsi prepotentemente all interno della Zona Euro nonostante a marzo i Capi di Stato e di governo dei paesi dell area abbiano deciso di ampliare la capacità di prestito dell European Financial Stability Facility e abbiano delineato le caratteristiche del futuro European Stability Mechanism, la cui entrata in vigore è stata anticipata di un anno, a luglio del L assenza di una governance unitaria, la perdurante incertezza circa le prospettive delle finanze pubbliche in alcuni Paesi dell area e le ripetute riduzioni del merito di credito hanno provocato un forte aumento dei premi per il rischio sul debito pubblico dei Paesi periferici colpendo prepotentemente l Italia a partire dall estate. Nonostante la sostanziale solidità del sistema bancario, i progressi compiuti nel controllo del deficit pubblico e il ridotto livello di indebitamento delle famiglie il nostro Paese è stato investito dalla crisi con particolare intensità per effetto sia dell elevato livello del debito pubblico sia delle deboli prospettive di crescita nel medio termine. Più in generale i differenziali di rendimento dei titoli di stato periferici rispetto a quelli tedeschi, percepiti come un porto sicuro per gli investitori, hanno raggiunto nuovi massimi dalla creazione della moneta unica. La lentezza nella predisposizione di procedure di gestione delle crisi ha infatti alimentato i dubbi degli operatori sull adeguatezza degli strumenti a disposizione delle autorità dell Area Euro. Unitamente al brusco ridimensionamento delle prospettive di crescita questo contesto ha determinato dai mesi estivi una marcata instabilità sui mercati finanziari, con ricadute negative anche sulla capacità di raccolta e sulle quotazioni borsistiche delle banche dei Paesi periferici della zona euro. Si è quindi assisitito ad un incremento della volatilità e ad una generalizzata fuga verso la qualità da parte degli investitori che ha alimentato la domanda di titoli di Stato degli Stati Uniti e della Germania, di beni e valute rifugio come l oro, il franco svizzero e in misura minore il dollaro. Per contro sono stati pesanti i ribassi sui mercati azionari e sulle obbligazioni societarie soprattutto del comparto bancario. Le attività finanziarie dei Paesi emergenti ne hanno risentito principalmente in termini di deflusso di capitali che hanno determinato importanti flessioni sui mercati azionari della regione. La discontinuità politica prodotta dal cambio di governo in alcuni Paesi dell Area Euro, fra cui l Italia, le nuove misure di auterità per ricondurre i conti pubblici verso una situazione di equilibrio e alcuni importanti interventi da parte della Banca Centrale Europea hanno infine consentito una stabilizzazione dei differenziali di rendimento dei titoli di Stato dei periferici sul finire del La Banca Centrale Europea, oltre a due tagli consecutivi del tasso di rifinanziamento sceso all 1%, ha annunciato una serie di misure, incisive e in parte inattese, a supporto del sistema bancario tra cui riveste particolare importanza l introduzione di due aste straordinarie per offrire liquidità illimitata agli istituti bancari su un orizzonte di 36 mesi. Le materie prime, dopo il rialzo della prima parte dell anno, hanno accusato un brusco ridimensionamento sulla scia dei timori di frenata della crescita complessiva. In particolare le quotazioni del petrolio, in aumento dall estate del 2010, sono ulteriormente salite in seguito alle rivolte nel Nord Africa e nel Medio Oriente raggiungendo un picco nel mese di aprile, prima di una successiva stabilizzazione su livelli inferiori. Nei Paesi avanzati l inflazione di fondo (al netto delle componenti più volatili) è rimasta relativamente contenuta e i rincari delle materie prime non si sono riflessi in misura significativa sulle aspettative di inflazione. Per contro nell ambito delle economie emergenti l andamento delle materie prime ha determinato un sensibile innalzamento dei prezzi al dettaglio fornendo infine segnali di stabilizzazione o di svolta dell inflazione nella parte finale del Le maggiori Banche Centrali hanno mantenuto i tassi ufficiali su livelli estremamente contenuti proseguendo, con la parziale eccezione della BCE, con l attuazione di forme di allentamento quantitativo (quantitative easing) principalmente sotto forma di acquisto di titoli di Stato a lungo termine. Per contro nelle economie emergenti le politiche monetarie sono state caratterizzate almeno inizialmente da un andamento complessivamente restrittivo dettato dall esigenza di frenare le spinte inflative. Successivamente a partire da metà del 2011 si è assistito anche per le economie emergenti ad una stabilizzazione o in alcuni casi anche ad un allentamento delle politiche monetarie a fronte di segnali di indebolimento della congiuntura. Rendiconto annuale al 31 dicembre

6 Mercati finanziari Il 2011 si chiude con risultati complessivamente favorevoli per le asset class del mondo obbligazionario, ma decisamente differenziati per tipologia di emittente e per area geografica. Le vicende che hanno interessato a più riprese la problematica del debito europeo, scandite dalle nuove difficoltà inerenti alla Grecia prima, e dal violento attacco speculativo all Italia a partire dal periodo estivo poi, hanno chiaramente impattato sui titoli di Stato dell Area Euro, come ben sintetizzato dalla performance complessiva contenuta al +1,8% dell indice JP Morgan Emu. Ovviamente la dispersione delle performance all interno dell Area è stata una discriminante fondamentale, e questo emerge in maniera netta se consideriamo che l indice del mercato governativo italiano mostra una robusta penalizzazione pari al -5,8%, mentre quello del mercato tedesco può vantare, in una logica di flight to quality, un apprezzamento di tutto rispetto quantificabile in un +9,8%. La stessa logica di ricerca della qualità in un contesto contraddistinto da elevata incertezza e volatilità spiega l ottimo risultato messo a segno anche dal mercato obbligazionario statunitense, che chiude l anno con una performance del +9,9% in dollari. Peraltro la buona rivalutazione del dollaro rispetto all euro intervenuta nel periodo consente all investitore europeo di capitalizzare una performance ancora più generosa dal reddito fisso americano una volta tradotta in euro (+13,6%). Per quello che riguarda invece i mercati obbligazionari a spread, i bond dei Paesi Emergenti hanno potuto sfruttare ancora una volta la ricerca di extra-rendimenti da parte degli investitori e, soprattutto, la marcata discesa dei tassi legati ai Treasury statunitensi, per mettere a segno una robusta performance del +9,2% in dollari (indice JPM Embi+), che diventa ancor più generosa quando trasformata in euro (+12,9%). Più contrastati invece i risultati del mondo delle obbligazioni corporate dove hanno pesato, in misura differenziata a seconda della tipologia dell asset class e dell area geografica, l accresciuta avversione al rischio degli investitori e, soprattutto, le difficoltà che hanno investito le società del comparto bancario. Si spiegano così le performance pari al +7,5% e +4,4% in dollari (+11,1% e +7,9% tradotte in euro) rispettivamente dei corporate investment grade e degli high yield statunitensi (calcolate sugli indici Merrill Lynch), e quelle decisamente meno brillanti delle analoghe asset class del mercato europeo (rispettivamente +2% e -2,2%). Le difficoltà legate ad una rapida risoluzione della crisi del debito in Europa e i crescenti rischi di un marcato rallentamento dell economia a livello internazionale hanno rappresentato le cause più evidenti delle deludenti performance mostrate nel corso del 2011 dai mercati azionari globali, così come ben fotografato dall indice MSCI World che ha archiviato il 2011 con una flessione del -7,6% in valuta locale (-4,5% in euro). Fatta eccezione per il mercato statunitense, dove la dinamica congiunturale e la credibilità della Fed hanno consentito agli indici Dow Jones e S&P 500 di chiudere l anno rispettivamente al +5,5% in valuta locale e invariato, gli altri mercati di riferimento accusano perdite sostanziali, ben rappresentate dal -17,3% in valuta locale del Nikkei 225 (-10% in euro) e dal -11,3% dell indice DJ Stoxx Europe 600. Anche per il mercato azionario, come per quello obbligazionario, la dispersione dei risultati in Europa è stata elevata, con mercati che hanno offerto una tenuta migliore (-5,6% è la discesa in valuta locale del Ftse 100) e altri più penalizzati dalla crisi. È questo il caso dei Paesi periferici, tra cui spicca la discesa del mercato italiano (in calo del -25,2%) in conseguenza della maggior presenza nell indice di titoli bancari/finanziari direttamente coinvolti nelle problematiche della crisi del debito. La discesa non ha risparmiato neppure i mercati dei Paesi Emergenti, per i quali la generalizzata avversione al rischio indotta da crisi e rallentamento dei Paesi avanzati si è aggiunta a problematiche di surriscaldamento dell economia, recrudescenza delle spinte inflazionistiche e politiche monetarie per buona parte dell anno restrittive per diverse economie emergenti. Questo spiega la correzione del -14,9% in valuta locale (-17,8% in euro) dell indice MSCI Emerging, dove pesano il forte calo di Cina (-20,4%), Taiwan (-20,3%) e Brasile (-15,6%). A livello globale gli unici settori che chiudono l anno con performance favorevoli sono l healthcare ed i consumi non ciclici (rispettivamente +7,6% e +6,3% in valuta locale), mentre accusano pesantemente le incertezze del contesto internazionale le materie prime (-20,7%), i finanziari (-20,6%) e gli industriali (-10,4%). Sul fronte cambi, infine, segnaliamo che le perduranti incertezze legate agli sviluppi della crisi del debito in Europa e prospettive di un più marcato indebolimento congiunturale si sono tradotte in una debolezza relativa dell euro nei confronti delle principali valute, come ben sintetizzato dal rapporto di cambio contro dollaro e yen (in calo rispettivamente del -3,2% e -7,4%). Prospettive per il 2012 Nel corso del 2012 sul fronte azionario ci attendiamo che la volatilità dei mercati rimanga alta. L andamento dei mercati sarà influenzato dalla capacità dei leader europei di realizzare le politiche di austerità fiscale, una maggiore unione fiscale a livello europeo e accordi di finanziamento congiunto dei debiti pubblici dei Paesi europei. Riteniamo che la soluzione dei problemi di debito dell area euro richiederà tempi non brevi e non avverrà attraverso un percorso lineare. Tuttavia, ci aspettiamo un ritorno alla crescita anche nel continente europeo, nella seconda parte dell anno. Pur in presenza di volatilità, i mercati obbligazionari, in particolare quelli dei Paesi non core, potranno trarre beneficio dal miglioramento dei conti pubblici e dagli sforzi in atto per generare crescita. Dall altra parte, la maggiore disponibilità delle Banche Centrali ad intervenire per la risoluzione dei problemi del sistema finanziario globale potrebbe consentire un ritorno di interesse verso le attività più rischiose. Le valutazioni dei mercati azionari, inoltre, dovrebbero fornire supporto alle quotazioni. 4 Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

7 Criteri di valutazione e registrazione I principi contabili ed i criteri seguiti per la valutazione del patrimonio del Fondo e per la predisposizione del rendiconto annuale sono conformi a quelli stabiliti dalla Banca d Italia e dal regolamento dei Fondi. Il rendiconto dei fondi fa riferimento alla data del 31/12/2011 come previsto dal regolamento in vigore da tale data. Si segnala che a fronte dell operazione di fusione societaria di incorporazione di Prima sgr in Anima sgr, in data 21 dicembre 2011, il Consiglio di Amministrazione di Anima sgr ha deliberato la nuova procedura di valorizzazione delle attività presenti in portafoglio, al fine di uniformare le procedure di valutazione interna della società. Sono di seguito elencati i principi e i criteri contabili utilizzati nel corso dell esercizio per la predisposizione dei prospetti giornalieri, della relazione semestrale e con quelli applicati nel precedente esercizio: Per le Azioni la fonte ufficiale di valorizzazione è il mercato ufficiale. Nel caso in cui un singolo titolo non faccia prezzo in un dato giorno (ad esempio per mancanza di scambi) verrà mantenuto il prezzo invariato, fatta salva la possibilità di poter valorizzare prudenzialmente il titolo in oggetto con un prezzo BID (sia questo rilevato su un information provider o fornito da una primaria controparte di mercato), comprovato da apposita documentazione. Per i titoli di Stato italiani la fonte ufficiale di valorizzazione è il mercato MTS (mercato ufficiale). Qualora, in un dato giorno, non sia stato fatto registrare un prezzo su questo mercato per un titolo specifico, potranno essere utilizzati i prezzi formatisi su altri circuiti alternativi, quali ICMA, BGN o singoli contributori. Per i titoli di Stato esteri la fonte ufficiale di valorizzazione è il mercato ufficiale con la sola eccezione dei titoli di Stato americani per i quali la fonte ufficiale di valorizzazione è il contributore NY Gov. Price. Qualora, in un dato giorno, per particolari condizioni di mercato o per alcuni emittenti, non siano disponibili prezzi fatti registrare sul mercato ufficiale, potranno essere utilizzati i prezzi formatisi su altri circuiti alternativi, quali ICMA, BGN o singoli contributori. Per tutti gli altri titoli obbligazionari non governativi la fonte ufficiale di valorizzazione è il circuito ICMA. Qualora, in un dato giorno, per particolari condizioni di mercato o per alcuni emittenti, non siano disponibili prezzi fatti registrare su ICMA, potranno essere utilizzati i prezzi formatisi o su un mercato ufficiale o su altri circuiti alternativi, quali BGN o singoli contributori. Gli strumenti finanziari non quotati vengono valutati sulla base di un presunto valore di realizzo (fair value). Nel caso in cui non si disponga di un modello di valorizzazione, tali strumenti verranno valutati sulla base di uno o più prezzi reperiti attraverso gli information providers o sulla base di prezzi operativi comunicati alla SGR da una primaria controparte di mercato. La valutazione delle quote di O.I.C.V.M. è determinata sulla base dell ultimo valore delle quote reso noto al pubblico, secondo le disposizioni della Banca d Italia, ai sensi del Regolamento di Vigilanza del 14 Aprile I contratti futures sono valutati sulla base delle quotazioni di chiusura fatte registrare nei rispettivi mercati, rilevate nel giorno di borsa aperta al quale si riferisce il valore della quota. In caso di chiusura di un mercato, i contratti verranno valorizzati al prezzo fatto registrare nell ultimo giorno di borsa aperta antecedente la data nav. Le poste denominate in valute diverse da quella di denominazione dei fondi sono convertite in quest ultima valuta utilizzando il tasso di cambio rilevato giornalmente dalla WM/Reuters accertato attraverso le rilevazioni dei principali contributori, calcolati da WM Company, sulla base dei dati resi disponibili sui circuiti informativi di Reuters. Nel caso in cui i citati tassi di cambio non fossero disponibili, verranno utilizzati i tassi di cambio correnti, alla data di riferimento della valutazione, accertati quotidianamente dalla Banca Centrale Europea (BCE). Gli acquisti e le vendite di strumenti finanziari sono contabilizzati nel portafoglio del Fondo sulla base della data di effettuazione dell operazione, indipendentemente dalla data di regolamento dell operazione stessa. Nel caso di sottoscrizione di titoli di nuova emissione, la contabilizzazione nel portafoglio del Fondo avviene invece nel momento in cui l attribuzione dei titoli è certa, ovvero, in ogni altro caso, nei termini previsti dal programma di offerta o dagli usi e consuetudini di Borsa. Il costo medio di acquisto ed il cambio medio di acquisto sono calcolati sulla base del valore di libro degli strumenti finanziari alla fine del periodo precedente modificato, rispettivamente, dal costo degli acquisti del periodo e dal loro cambio. Le plusvalenze e le minusvalenze sugli strumenti finanziari riflettono gli scarti tra il costo medio di carico ed il valore derivante dalla valutazione del portafoglio alla fine dell esercizio. La differenza tra il cambio medio di carico e il cambio alla data del rendiconto origina le plusvalenze e le minusvalenze da cambio sugli strumenti finanziari in valuta detenuti e sulla giacenza di liquidità in divisa estera. Tali importi andranno a rettificare i valori di carico degli strumenti finanziari in portafoglio all inizio dell esercizio successivo. Gli utili e le perdite sui realizzi sono costituiti dalle differenze tra i costi medi di carico ed i relativi prezzi di vendita degli strumenti finanziari alienati nel corso dell esercizio, tenendo conto delle commissioni di negoziazione Gli utili e le perdite da realizzi su cambi per operazioni in strumenti finanziari sono determinate dalla differenza tra il cambio medio degli acquisti effettuati nel periodo, come sopra indicato, ed il cambio del giorno dell operazione. Rendiconto annuale al 31 dicembre

8 Gli utili e le perdite su negoziazione di divise sono originati dalla differenza tra il controvalore della divisa in giacenza, modificato dal controvalore medio degli acquisti effettuati nel periodo, ed il controvalore della divisa effettivamente negoziata. Le compravendite di divisa a termine finalizzate alla copertura del rischio di cambio concorrono alla determinazione del valore netto del fondo in termini di plusvalenza o minusvalenza in base al valore nominale valutato confrontando il cambio a termine pattuito con un cambio di riferimento, cioè il cambio a termine che si verrebbe a pattuire alla data della valutazione per un operazione avente le stesse caratteristiche e stessa scadenza, calcolato utilizzando una curva tassi di mercato. Gli utili o le perdite da realizzi su cambi sono determinati quale differenza tra il cambio a termine del contratto di copertura ed il cambio di chiusura dell operazione. Le operazioni di pronti contro termine e assimilabili sono registrate alla data di effettuazione delle operazioni e non influiscono sulla movimentazione di portafoglio, mentre i movimenti della liquidità a pronti trovano corrispettivo in movimenti di pari importo della liquidità da consegnare o da ricevere. La differenza tra i prezzi a pronti e quelli a termine viene distribuita, proporzionalmente al tempo trascorso, lungo tutta la durata del contratto come componente di reddito. la vendita o l acquisto di contratti futures su titoli nozionali influenzano il valore netto del fondo attraverso la corresponsione o l incasso dei margini di variazione, i quali incidono direttamente sulla liquidità disponibile e sul conto economico mediante imputazione dei differenziali positivi/negativi. Tali differenziali vengono registrati per competenza sulla base della variazione giornaliera tra i prezzi di chiusura del mercato di contrattazione e il costo dei contratti stipulati o i prezzi del giorno precedente; Il valore dell Equity Swap è calcolato determinando il controvalore del nozionale iniziale più l apprezzamento (oppure meno il deprezzamento) e gli eventuali dividendi, più o meno gli eventuali acquisti o vendite. Il valore attuale sarà dato dalla sommatoria delle quantità per il prezzo di chiusura dell azione sottostante più l eventuale dividendo netto staccato e non ancora incassato. i dividendi dei titoli azionari quotati nelle Borse Nazionali ed Internazionali sono rilevati in base al criterio della competenza riferita alla data dello stacco, al lordo delle ritenute d imposta. Ove ciò non sia possibile gli stessi sono rilevati al momento dell incasso. Gli interessi sono determinati per competenza e contabilizzati al lordo della ritenuta d imposta. Gli oneri di gestione vengono registrati secondo il principio della competenza mediante l iscrizione di appositi ratei sulla base di quanto previsto dai prospetti informativi dei fondi. Il calcolo della provvigione di incentivo è eseguito quotidianamente. Per le gestioni attive, viene accantonato un rateo che fa riferimento all extraperformance maturata dal fondo rispetto al benchmark dall ultimo giorno dell anno solare precedente sino alla data in esame. Ogni giorno, ai fini del calcolo del valore complessivo del fondo, la SGR accredita al fondo l accantonamento del giorno precedente e addebita quello del giorno cui si riferisce il calcolo. La commissione viene prelevata il quinto giorno lavorativo successivo alla chiusura dell anno solare. Per le gestioni Anima, viene accantonato un rateo quando si verificano le condizioni per la maturazione della commissione di incentivo secondo le metodologie dell High Watermark assoluto o relativo (a seconda dei fondi) così come previsto dal regolamento. La commissione di incentivo eventualmente maturata è addebitata nel medesimo giorno al patrimonio del fondo al fine della determinazione del relativo valore. La commissione viene prelevata il quinto giorno lavorativo del mese solare successivo. A seguito dell entrata in vigore della riforma fiscale, sentiti i competenti uffici della Banca d Italia e della Consob, la società ha adeguato i meccanismi di calcolo delle commissioni di incentivo, al fine di assicurare all investitore una sostanziale continuità delle condizioni contrattuali stabilite nel regolamento del fondo. In tema di commissioni di incentivo di tipo a benchmark, l algoritmo di calcolo che determina il rendimento del parametro di riferimento non viene più rettificato dall aliquota in vigore sulla tassazione sul risultato della gestione maturato in capo al fondo (12,50%) a partire dal 1 luglio Pertanto, il rendimento del parametro di riferimento sarà ottenuto mediante la concatenazione del rendimento ottenuto in due sottoperiodi: il sottoperiodo che termina il 30 giugno 2011 dove il rendimento del parametro di riferimento viene rettificato dalla componente fiscale e il sottoperiodo che inizia il 1 luglio dove il rendimento del parametro di riferimento sarà lordo. Nel caso di provvigioni con High Watermark assolute, al fine di garantire agli investitori una sostanziale continuità delle condizioni contrattuali, si è ritenuto opportuno rialzare il livello delle High Watermark (proporzionalmente al rapporto fra il rendimento netto e il rendimento lordo della quota dall ultima data di high watermark al 30 giugno 2011) onde evitare che il prelievo (raggiungimento dell HW) possa essere anticipato rispetto al giorno che si avrebbe se non vi fosse la riforma fiscale. I punti della nota integrativa di ciascun fondo per i quali non è stata riportata evidenza, sono stati omessi in quanto non presentano alcuna movimentazione contabile. 6 Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

9 Regime Fiscale Fino al 30 giugno 2011 i fondi comuni di investimento mobiliare sono stati soggetti ad una tassazione sul maturato, per cui la Società di gestione del Risparmio (SGR) prelevava un ammontare pari al 12,50% del risultato della gestione a titolo d imposta sostitutiva. La Legge 26 febbraio 2011 n. 10 ha modificato tale criterio, passando ad un sistema di tassazione sul realizzato, ovvero all applicazione, a partire dal 1 luglio 2011, della ritenuta del 12,50% al momento dell effettiva percezione del provento, da parte dei sottoscrittori. I proventi suddetti, quale differenza positiva tra il valore di rimborso/cessione delle quote ed il costo medio ponderato di sottoscrizione/acquisto delle quote, sono considerati redditi di capitale ed a questi viene applicata la ritenuta a titolo d imposta. Al contrario, in caso di risultato negativo le perdite di capitale ( redditi diversi ) vengono certificati dalla SGR o dagli enti collocatori ai clienti,che le possono utilizzare in compensazione con i redditi diversi maturati su altri titoli nei quattro anni successivi. Al 30 giugno 2011 è stato calcolato il risultato di gestione secondo le regole previste dal precedente regime di tassazione dei fondi. Gli eventuali risultati postivi (credito d imposta) maturati, possono essere compensati con le ritenute sui proventi percepiti dai clienti. Si segnala che, a partire dal 01 gennaio 2012 il Decreto Legge 138/2011 ha elevato l aliquota fiscale applicata dal 12,5% al 20%, prevedendo nel contempo, una riduzione del reddito imponibile nella misura in cui esso sia riconducibile ai titoli di Stato italiano ed esteri white list e titoli ad essi equiparati, presenti nel portafoglio del fondo. Rapporti con le Società del Gruppo Si precisa infine che i rapporti intrattenuti e le operazioni effettuate nel corso dell esercizio con le altre Società del Gruppo vengono descritti nell ambito della nota integrativa cui si rimanda. Tali rapporti e operazioni sono stati regolati in base alle normali condizioni di mercato. Canali Distributivi utilizzati Anima SGR colloca le quote dei propri fondi sia direttamente, che mediante i soggetti collocatori convenzionati (banche, sim, imprese di investimento comunitarie), i quali possono utilizzare gli sportelli, i promotori finanziari e tecniche di collocamento a distanza (Internet), nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti. Per il dettaglio delle reti utilizzate si rimanda al Prospetto. Eventi che hanno interessato la Società di Gestione Nel corso dell esercizio si è perfezionato il processo di aggregazione societaria tra PRIMA SGR ed ANIMA SGR: a seguito dell autorizzazione da parte della Banca d Italia con delibera 910 del 21 settembre 2011 e previa approvazione dei competenti organi societari, in data 14 dicembre è stato stipulato l atto di fusione per incorporazione di PRIMA SGR in ANIMA SGR, con efficacia 31 dicembre Da tale data l incorporante ANIMA SGR è subentrata in tutti i rapporti giuridici in corso presso l incorporata PRIMA SGR, inclusa la gestione dei fondi comuni di investimento già gestiti dall incorporata medesima. Rendiconto annuale al 31 dicembre

10 Modifiche regolamentari Sistema Gestioni Anima Per effetto dell operazione di acquisizione dell intero pacchetto azionario della SGR da parte di Asset Management Holding S.p.A., perfezionata il 29 dicembre 2010, e della conseguente fuoriuscita dal Gruppo Bipiemme, il Consiglio di Amministrazione di Anima SGR S.p.A. ha deliberato, il 10 gennaio 2011, le conseguenti modifiche regolamentari alla Parte A) Scheda Identificativa - Informazioni sulla SGR. Tali modifiche sono entrate in vigore il 1 marzo 2011, al fine di recepire le conseguenti integrazioni del Prospetto d Offerta contestualmente all aggiornamento annuale del medesimo. Con l occasione la SGR ha altresì ritenuto opportuno introdurre un integrazione al regime delle spese del Regolamento dei Fondi del Sistema Gestioni Anima concernente l introduzione, tra gli oneri a carico dei partecipanti, della facoltà di addebitare le spese effettivamente sostenute per ogni versamento effettuato mediante RID. Detta modifica regolamentare, soggetta alla prescritta sospensiva di 90 giorni dalla data della sua pubblicazione su quotidiano Il Sole 24 ORE e sul sito è entrata in vigore il 1 giugno *** Il Consiglio di Amministrazione di Anima Sgr S.p.A. ha deliberato, in data 27 aprile 2011, la trasposizione degli articolati del Regolamento di gestione dei Fondi appartenenti al Sistema Gestioni Anima nel nuovo schema di Regolamento Semplificato introdotto dalla Banca d Italia con Provvedimento del 21 giugno Con l occasione, oltre ai necessari adeguamenti formali, al Regolamento di gestione sono state apportate le modifiche di seguito indicate: - la riduzione della durata di ciascun Fondo - nella Scheda Identificativa - all anno 2050, coerentemente con quanto previsto dallo Statuto della Società; - l eliminazione - come evidenziato al paragrafo 1.2 Modalità di Sottoscrizione delle Quote - della previsione relativa al respingimento, da parte della SGR, della domanda di sottoscrizione inefficace ove essa sia alterata o comunque non conforme a quanto previsto dal Regolamento; - l eliminazione - come evidenziato al paragrafo 1.5 Operazioni di passaggio tra Fondi - del comma 5, che non prevede la stipula di un nuovo contratto nelle operazioni di trasferimento di quote da un Fondo ad un altro Fondo o Comparto gestito dalla stessa SGR ed in conformità al nuovo schema di Regolamento Semplificato. Il Regolamento Semplificato dei Fondi appartenenti al Sistema Gestioni Anima contiene la previsione inerente l applicazione delle spese sostenute per ogni versamento effettuato mediante autorizzazione permanente di addebito in conto (RID) in vigore dal 1 giugno In data 25 maggio 2011 il Consiglio di Amministrazione della SGR ha deliberato la modifica regolamentare inerente alla sede legale della Società, in Milano, da Galleria De Cristoforis n. 7 a Corso Garibaldi n. 99. Le predette modifiche sono state pubblicate sul quotidiano Il Sole 24 ORE e sul sito internet e sono entrate in vigore il 1 giugno *** Il Consiglio di Amministrazione di Anima Sgr S.p.A., in data 17 giugno u.s., ha deliberato talune modifiche al Regolamento di gestione dei Fondi appartenenti al Sistema Gestioni Attive, finalizzate a recepire le novità introdotte dalla riforma della disciplina fiscale dei Fondi comuni (Legge n. 10/2011 pubblicata nella G.U. n. 47 del 26 febbraio 2011, in vigore dal 1 luglio 2011) e di seguito elencate: - nella Parte B) Caratteristiche del prodotto - articolo 3.2 ( Spese a carico dei Fondi ) è stata riformulata la disciplina relativa alla metodologia di calcolo delle commissioni di incentivo con riferimento alla performance di ciascun Fondo ed al parametro di riferimento, rettificati degli oneri fiscali; - nella Parte C) Modalità di funzionamento - l articolo I.5 ( Operazione di passaggio tra Fondi o tra Comparti istituiti all interno del medesimo Fondo (switch) ), è stato integrato con la precisazione che ai fini della verifica dell importo minimo, si considera il controvalore delle quote rimborsate al lordo della ritenuta fiscale eventualmente applicata; nell articolo VI.1 ( Previsioni generali ), comma 3, terzo alinea, nell ambito dei contenuti della domanda di rimborso, si è specificato che la stessa deve indicare il numero delle quote ovvero, in alternativa, la somma da liquidare al lordo della ritenuta fiscale eventualmente applicata; nell articolo VI.2, comma 2, terzo alinea ( Modalità di rimborso delle quote ), per il rimborso programmato di quote, si è indicato che l ammontare da disinvestire è al lordo della ritenuta fiscale eventualmente applicata. 8 Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

11 Le suddette modifiche sono state portate a conoscenza dei Partecipanti mediante la pubblicazione di un apposito avviso sul sito internet e sul quotidiano Il Sole 24 ORE e sono entrate in vigore il 1 luglio *** Il Consiglio di Amministrazione di Anima SGR S.p.A., in data 5 settembre u.s., ha approvato talune modifiche regolamentari, tra gli altri, ai Fondi appartenenti al Sistema Gestioni Anima, efficaci dal 31 dicembre 2011, contestualmente alla operazione di fusione per incorporazione di Prima SGR S.p.A. in Anima SGR S.p.A., autorizzata da Banca d Italia con provvedimento n /11 del 21 settembre 2011, di seguito sinteticamente descritte: n ripartizione dei Fondi in Linee: Linea Mercati e Linea Strategie; n variazione della denominazione dei Fondi Anima America in Anima New York ; n trasformazione dei Fondi: - Anima Liquidità in Fondo di mercato monetario a breve termine e conseguente revisione della politica di investimento; - Anima Fondo Trading in Fondo flessibile a seguito della revisione della politica d investimento e conseguente variazione del parametro di riferimento per il calcolo della commissione di incentivo. In considerazione delle rilevanti modifiche alla politica d investimento del Fondo, è stata individuata una nuova data iniziale per il calcolo dell High Watermark Relativo (31 dicembre 2011); - Anima Fondimpiego in Fondo flessibile, con conseguente modifica della politica di investimento e del relativo stile di gestione; n variazione della politica di investimento e del parametro di riferimento per il calcolo della commissione di incentivo del Fondo Anima America (ridenominato, Anima New York ), che si caratterizza quale Fondo specializzato in investimenti nei mercati azionari nordamericani e/o di emittenti nordamericani. Parte A) Scheda Identificativa n oltre ad una modifica formale, si è specificato che è comunque calcolato il valore unitario della quota riferito all ultimo giorno non festivo nazionale di ciascun anno, anche se di chiusura della Borsa nazionale e che il contenuto di ogni modifica regolamentare è pubblicato, mediante avviso, sul quotidiano Il Sole 24 ORE. Variazioni della Parte relativa a tutti i Fondi : n introduzione di nuovi strumenti finanziari di natura azionaria, della possibilità d investire in strumenti finanziari innovativi nonché della legenda relativa ai limiti d investimento; n definizione della minimizzazione del rischio di cambio e degli strumenti finanziari ad alto merito creditizio ; n riformulazione della disciplina delle operazioni con parti correlate, della previsione relativa ai limiti di investimento in strumenti finanziari di uno stesso emittente, della disciplina relativa all utilizzo degli strumenti finanziari derivati. Parte B) Caratteristiche del prodotto n al fine di omogeneizzare la descrizione della politica di investimento nei diversi prodotti gestiti dalla SGR, si è riformulata la politica d investimento di ciascun Fondo, apportandovi nel contempo talune modifiche. In particolare: a) riformulazione dello scopo di ciascun Fondo e conseguente eliminazione delle indicazioni su obiettivo d investimento, orizzonte temporale e profilo di rischio sintetico; revisione e/o integrazione per taluni Fondi delle informazioni relative ai rischi connessi con gli investimenti in specifiche categorie di strumenti finanziari; b) riformulazione dell oggetto al fine, anche al fine di ricomprendervi, per taluni Fondi, ulteriori categorie di strumenti finanziari; c) ridefinizione della disciplina sui depositi bancari e dei relativi limiti di investimento: 20% per tutti i Fondi, ad eccezione di Anima Liquidità e Anima Obbligazionario Euro (100%); d) ridefinizione dei limiti d investimento in parti di OICR anche collegati (armonizzati e non), fissati in misura pari a 10% per tutti i Fondi e, per taluni Fondi, delle aree geografiche/dei mercati di riferimento e delle categorie di emittenti; e) variazione della disciplina relativa al limite di utilizzo degli strumenti finanziari derivati (finalità, percentuale di esposizione complessiva e metodologia utilizzata per il calcolo dell esposizione stessa), eliminando contestualmente le relative previsioni presenti nella parte comune a tutti i Fondi e introducendo l utilizzo dei derivati anche per finalità d investimento e efficiente gestione per il Fondo Anima Liquidità e l utilizzo dei derivati semplici su indici rappresentativi di materie prime (10%) per il Fondo Anima Fondattivo; f) introduzione, per i Fondi Anima Europa, Anima New York (già Anima America), Anima Asia, Anima Emerging Markets della possibilità di investimento in strumenti del mercato monetario ed in strumenti di natura obbligazionaria, obbligazioni convertibili e/o cum warrant (30%) nonché, per taluni Fondi, della possibilità di investire in titoli con rating inferiore all investment grade o privi di rating; g) variazione della duration complessiva dei Fondi Anima Obbligazionario Euro, Anima Liquidità; introduzione della duration complessiva per il Fondo Anima Convertibile, nonché indicazione della duration complessiva del Fondo in luogo della Rendiconto annuale al 31 dicembre

12 durata finanziaria della componente obbligazionaria del portafoglio per i Fondi Anima Obiettivo Rendimento ed Anima Fondimpiego; h) eliminazione o introduzione, per taluni Fondi, del limite dell esposizione in valuta; i) riformulazione, per taluni Fondi, dello stile di gestione. Parte B) Caratteristiche del prodotto (Regime delle spese) n ridefinizione del compenso riconosciuto alla Banca Depositaria (misura massima prevista per tutti i Fondi pari allo 0,140%); n introduzione, a carico di ciascun Fondo, della commissione per il servizio di raccolta ordini; n sostituzione dei parametri di riferimento utilizzati ai fini del calcolo della commissione d incentivo. Parte C) Modalità di funzionamento n non sono ammesse operazioni di passaggio ai Fondi appartenenti al Sistema Prima. Per quanto concerne le modifiche regolamentari relative a ciascun fondo, che sono entrate in vigore il 31 dicembre 2011, la SGR ha dato informativa ai partecipanti, come previsto dal Provvedimento di Banca d Italia del 14 aprile 2005, in data 29 settembre Le suddette modifiche regolamentari, troveranno il loro effetto operativo a partire dalla prima data di calcolo della quota dell esercizio Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

13 Note illustrative ai rendiconti di gestione Il Rendiconto annuale di ciascun Fondo è composto dalla relazione degli amministratori parte specifica riportata nella seconda parte del presente fascicolo, dalla relazione della società di revisione e dai seguenti prospetti: 1. Situazione Patrimoniale 2. Sezione Reddituale 3. Nota Integrativa così composta: Parte A - Andamento del valore della quota del fondo e del Benchmark nel 2011 Parte B - Le attività, le passività e il valore complessivo netto Sezione I - Criteri di valutazione Sezione II - Le Attività Sezione III - Le Passività Sezione IV - Il valore complessivo netto Sezione V - Altri dati patrimoniali Parte C - Il risultato economico dell esercizio Sezione I - Strumenti finanziari quotati e non quotati e relative operazioni di copertura Sezione II - Depositi bancari Sezione III - Altre operazioni di gestione ed oneri finanziari Sezione IV - Oneri di gestione Sezione V - Altri ricavi ed oneri Sezione VI - Imposte Parte D - Altre informazioni Il valore complessivo netto dei Fondi tiene conto dei contratti conclusi sino alla data del presente rendiconto, anche se non ancora regolati a tale data, secondo gli usi di Borsa e in conformità al regolamento dei Fondi. Le suddette operazioni risultano regolarmente concluse alla data della presente relazione. Rendiconto annuale al 31 dicembre

14 Sezione seconda Relazione degli Amministratori di Anima SGR Parte specifica

15 ANIMA LIQUIDITÀ Relazione degli Amministratori di Anima SGR - Parte specifica Nel 2011 il fondo ha ottenuto una performance leggermente negativa in termini assoluti ed inferiore rispetto a quella del benchmark di riferimento. Il risultato negativo è riconducibile principalmente all allargamento degli spread sui titoli societari e al deterioramento della situazione italiana che ha portato a rendimenti molto più ampli rispetto a quelli dei paesi dell Europa core. Il portafoglio del fondo infatti ha avuto come oggetto di investimento principalmente titoli societari italiani, ritenuti più interessanti grazie ai maggiori rendimenti offerti. Nell ambito del portafoglio corporate il settore preponderante è stato quello finanziario; vista la natura prudente del fondo la scelta si è orientata esclusivamente verso titoli senior e con scadenza compresa entro la fine del La componente di titoli di stato del portafoglio è stata composta quasi esclusivamente da titoli italiani e fra questi in particolare BOT, che sono a mano a mano scaduti nel corso dell anno, e CCT, anche con scadenze piuttosto lunghe. Questi ultimi in particolare hanno subito una correzione molto vistosa nel corso del secondo semestre e hanno provocato la volatilità della performance nella parte finale dell anno. I titoli di stato tedeschi hanno rappresentato quantità residuali del portafoglio e sono stati quasi integralmente coperti con future. La duration del portafoglio è stata sempre molto contenuta, considerato che i titoli a più lunga scadenza erano indicizzati all Euribor o al BOT. I titoli di stato dei paesi PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna) non sono stati presenti in portafoglio a partire dal secondo trimestre mentre i corporate dei paesi PIGS hanno costituito percentuali residuali. Nel corso del 2012 la stabilizzazione della percezione del rischio Italia dovrebbe portare ad un restringimento degli spread dando beneficio alla performance del fondo. Sarà probabile una riduzione dei CCT con scadenze più lunghe per rendere il fondo coerente con i dettami della normativa UCITS IV sugli OICR di mercato monetario a breve termine. Rendiconto annuale al 31 dicembre

16 ANIMA LIQUIDITÀ Situazione Patrimoniale ATTIVITÀ Situazione al 31 dicembre 2011 Valore complessivo In percentuale del totale attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In percentuale del totale attività A. Strumenti finanziari quotati , ,638 A1. Titoli di debito , ,638 A1.1 Titoli di Stato , ,882 A1.2 Altri , ,756 A2. Titoli di capitale A3. Parti di OICR B. Strumenti finanziari non quotati , ,083 B1. Titoli di debito , ,083 B2. Titoli di capitale B3. Parti di OICR C. Strumenti finanziari derivati ,016 C1. Margini c/o organismi di compensazione e gar ,016 C2. Opzioni, premi o altri str. fin. der. quotati C3. Opzioni, premi o altri str. fin. der. non quotati D. Depositi bancari D1. Depositi a vista D2. Depositi altri E. Pronti contro termine attivi e op. assimilate ,151 F. Posizione Netta di Liquidità , ,368 F1. Liquidità disponibile , ,511 F2. Liquidità da ricevere per op. da regolare ,001 F3. Liquidità da consegnare per op. da regolare , ,955 F6. Liquidità da ricevere per sott. da regolare , ,076 G. Altre attività , ,496 G1. Ratei attivi , ,490 G2. Risparmio d imposta G3. Altre attività 0, ,006 TOTALE ATTIVITÀ , , Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

17 ANIMA LIQUIDITÀ Situazione Patrimoniale PASSIVITÀ Situazione al 31 dicembre 2011 Valore complessivo Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo H. Finanziamenti ricevuti I. Pronti contro termine passivi e op. assimilate L. Strumenti finanziari derivati L1. Opzioni premi o altri str. fin. derivati quotati L2. Opzioni premi o altri str. fin. der. non quotati M. Debiti verso i partecipanti M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri debiti verso i partecipanti N. Altre passività N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti d imposta N3. Altre passività TOTALE PASSIVITÀ VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,884 Valore unitario delle quote 6,584 6,617 Movimenti delle quote nell esercizio Quote emesse ,995 Quote rimborsate ,513 Rendiconto annuale al 31 dicembre

18 ANIMA LIQUIDITÀ Situazione Reddituale SITUAZIONE REDDITUALE Rendiconto al 31 dicembre 2011 Rendiconto esercizio precedente A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI A1.1 Interessi e altri prov. su titoli di debito A1.2 Dividendi e altri prov. su titoli di capitale A1.3 Proventi su parti di OICR A2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI A2.1 Titoli di debito A2.2 Titoli di capitale A2.3 PartI di OICR A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A3.1 Titoli di debito A3.2 Titoli di capitale A3.3 Parti di OICR A4. RISULTATO OP. FINAN. DI COPERT. ST. FIN. QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI B1.1 Interessi e altri proventi su titoli debito B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale B1.3 Proventi su parti OICR B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI B2.1 Titoli di debito B2.2 Titoli di capitale B2.3 Parti di OICR B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B3.1 Titoli di debito B3.2 Titoli di capitale B3.3 Parti di OICR B4. RISULTATO OP. FINAN. DI COPERT. ST. FIN. NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati C. RISULTATO DELLE OP. STR. DERIVATI NON COPERTURA C1. RISULTATI REALIZZATI C1.1 Su strumenti quotati C1.2 Su strumenti non quotati C2. RISULTATI NON REALIZZATI C2.1 Su strumenti quotati C2.2 Su strumenti non quotati 16 Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

19 ANIMA LIQUIDITÀ Situazione Reddituale SITUAZIONE REDDITUALE Rendiconto al 31 dicembre 2011 Rendiconto esercizio precedente D. DEPOSITI BANCARI D1. INTERESSI ATTIVI E PROV. ASSIMILATI E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E1. OPERAZIONI DI COPERTURA E1.1 Risultati realizzati E1.2 Risultati non realizzati E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA E2.1 Risultati realizzati E2.2 Risultati non realizzati E3. LIQUIDITÀ E3.1 Risultati realizzati E3.2 Risultati non realizzati F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F1. PROVENTI OPERAZIONI PCT E ASSIMILATE F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio G. ONERI FINANZIARI G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G2. ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio H. ONERI DI GESTIONE H1. PROVVIGIONI DI GESTIONE SGR H2. COMMISSIONI BANCA DEPOSITARIA H3. SPESE PUBB. PROSP. E INFOR. AL PUBBLICO H4. ALTRI ONERI DI GESTIONE I. ALTRI RICAVI ED ONERI I1. INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILITÀ LIQUIDE I2. ALTRI RICAVI I3. ALTRI ONERI Risultato della gestione prima delle imposte L. IMPOSTE L1. IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO DELL'ESERCIZIO L2. RISPARMIO DI IMPOSTA L3. ALTRE IMPOSTE Utile/Perdita dell'esercizio Rendiconto annuale al 31 dicembre

20 ANIMA LIQUIDITÀ NOTA INTEGRATIVA Parte A - Andamento del valore della quota del fondo e del Benchmark nel Valore quota inizio esercizio 6,617 6,597 6,376 Valore quota fine esercizio 6,584 6,617 6,597 Valore quota massimo 6,706 6,647 6,597 Valore quota minimo 6,464 6,576 6,379 ANIMA LIQUIDITà 103,00 102,00 101,00 100,00 99,00 98,00 97,00 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 Anima Liquidità Benchmark I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri Rendimento medio annuo ultimo anno ultimi 3 anni Anima Liquidità -0,5% 1,1% Benchmark 1,6% 1,2% La performance del Fondo riflette oneri sullo stesso gravanti e non contabilizzati nell andamento del benchmark. I dati di rendimento del Fondo non includono i costi di sottoscrizione a carico dell investitore. Tracking Error Anima Liquidità 0,40% 0,62% 1,46% Rischi assunti nell esercizio L attività di controllo dei rischi è stata assicurata dal Servizio Controllo Rischi di Portafoglio, che riportava direttamente al Direttore Generale, che ha avuto il compito di calcolare e monitorare il profilo di rischio rendimento dei fondi. Il fondo è stato monitorato prevalentemente in termini di esposizione ai principali fattori di rischio; l attività di controllo è consistita nella verifica dell allineamento del portafoglio rispetto al rispettivo benchmark e all asset allocation definita dal Comitato Investimenti. Il fondo è stato altresì monitorato in termini di Volatilità, intesa come deviazione standard annualizzata dei rendimenti del fondo. Il valore è stato stimato tramite l applicativo FACTSET utilizzando il modello fattoriale di NORTHFIELD. Ai fini del monitoraggio dei limiti normativi sull esposizione complessiva in strumenti finanziari derivati è stato utilizzato l approccio degli impegni. Il fondo è stato esposto al rischio di tasso di interesse (comprendente anche la componente credito). Il valore della Volatilità stimata dal modello al è di 1,79%. 18 Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

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