Novità Curiosità. Ver te bra ti SCHEDE DIDATTICHE. Il Museo: Storia Collezioni Attività. Una Collezione museale racchiude la Biodiversità

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1 Il Museo: Storia Collezioni Attività Novità Curiosità SCHEDE DIDATTICHE Ver te bra ti Una Collezione museale racchiude la Biodiversità di un Territorio, la sua Storia, la sua Ricchezza Museo Friulano di Storia Naturale

2 Predatori e prede Museo Friulano di Storia Naturale La base alimentare degli animali è molto varia. Quelli che si nutrono prevalentemente di vegetali si chiamano erbivori, mentre sono carnivori o insettivori quelli che si cibano di vertebrati, insetti o altri invertebrati. I carnivori sono obbligati ad assumere principalmente proteine e grassi di origine animale, ma sono talora in grado di cibarsi di frutti e piante, che possono anche divenire l'alimento estivo più comune (Faina e Tasso). L'Orso, che assume vegetali e cibo di origine animale in tutte le stagioni dell'anno si definisce invece onnivoro. Tra gli onnivori è compreso anche l'uomo, che è in grado di nutrirsi dei più diversi alimenti di origine vegetale e animale. Erbivori e carnivori presentano dentature, apparati digerenti e strumenti di offesa o difesa diversi, adeguati alle loro esigenze alimentari. Gufo Falco Gatto Faina Tasso Lupo Riccio Donnola Volpe Predatori Cranio di carnivoro (Lupo) Usignolo Rospo Orso bruno I predatori sono in grado di catturare altri animali e sono rappresentati principalmente dai carnivori e dagli insettivori. Il Gatto selvatico, la Donnola, il Rospo comune, l'usignolo, il Gufo Reale, la Civetta e il Falco pellegrino sono carnivori o insettivori. Essi si definiscono predatori obbligati in quanto le prede animali rappresentano la loro unica fonte energetica. Il Lupo, la Volpe, la Faina, il Tasso, il Riccio orientale e il Riccio europeo, invece, si possono anche cibare di vegetali e rifiuti e sono quindi carnivori facoltativi. Tutti i predatori sono dotati di denti aguzzi (canini e ferini) o becchi ricurvi (rapaci), sempre accompagnati da artigli o unghie affilate. Essi hanno inoltre dovuto elaborare complesse strategie per catturare altri animali, come nel caso del Lupo che caccia in gruppi regolati da rigide gerarchie. Anche la forma del corpo è spesso adattata alla predazione. In alcuni predatori di piccola taglia, ad esempio, il corpo allungato e stretto consente di raggiungere alcune prede anche all'interno delle loro stesse tane (Donnola e Faina). Gran parte dei carnivori, fra l'altro, non si comporta necessariamente da predatore e può nutrirsi di animali già morti. Prede La base alimentare dei predatori è comunque in gran parte costituita dagli erbivori. Cranio di erbivoro I predatori che sono in grado di catturare altri (Cervo) predatori si definiscono superpredatori. Un esempio è costituito dal Gufo Reale, che cattura diverse specie di rapaci diurni e notturni. Cervo Lepre Anche tra gli erbivori ci possono essere animali esclusivamente consumatori di vegetali, come la Lepre variabile, il Cervo ed il Moscardino, mentre altri, come lo Scoiattolo, il Ghiro, il Cinghiale, il Ratto dei tetti, la Gazza, il Corvo, il Tordo bottaccio, diventano onnivori almeno nella bella stagione. Fra di essi vi sono varie specie in grado di predare attivamente per impossessarsi di alimenti di origine animale (Cinghiale, Tordo bottaccio, ecc.). Ghiro Arvicola Topo Scoiattolo Cinghiale Tortora Tordo

3 Apri la bocca e ti dirò chi sei Caratteristiche dei carnivori e degli onnivori Caratteristiche degli erbivori artigli Aquila di Aquila I rapaci diurni, come l Aquila, prentano un becco uncinato e degli artigli pronunciati Quaglia Cardellino La Quaglia o il Cardellino presentano un becco adatto a una dieta a base di semi cranio di Volpe Martora I carnivori presentano artigli e denti taglienti, grossi canini e ferini al posto dei molari zampa cranio di Capriolo di Capriolo I ruminanti non presentano canini e hanno robusti molari; gli zoccoli sono adatti alla corsa Pettirosso cranio di Riccio cranio di Lepre cranio di Ratto Marmotta zampa cranio di Orso bruno di Orso Gli insettivori presentano il becco (Pettirosso) o i denti (Riccio, Pipistrello) appuntiti; gli onnivori (Orso) presentano invece incisivi taglienti, canini sviluppati e molari appiattiti cranio di Nutria Nei lagomorfi (Lepre) o nei roditori (Ratto, Nutria, Marmotta) sono gli incisivi i denti più sviluppati; gli incisivi sono a crescita continua e si consumano con l uso

4 Prova ora ad indovinare in base agli elementi proposti a quale tipo di habitat sono legati maggiormente gli animali e di che cosa si nutrono cranio di Orso bruno Lupo comune - Canis lupus lupus LINNAEUS, 1758 Orso bruno - Ursus arctos LINNAEUS, 1758

5 Sciacallo dorato - Canis aureus LINNAEUS, 1758 Volpe - Vulpes vulpes (LINNAEUS, 1758)

6 Tasso - Meles meles meles (LINNAEUS, 1758) Gatto selvatico - Felis silvestris silvestris SCHREBER, 1777 Le unghie dei Felini sono retrattili e quindi non compaiono nell impronta

7 Faina Puzzola Visone americano Martora Ermellino Donnola Cranio di Faina Mustelidi (Martes f. foina (Erxl., 1777); Martes m. martes L., 1758; Mustela p. putorius L., 1758; Neovison vison dom. Halt., 1955; Mustela e. erminea L., 1758; Mustela nivalis L., 1766)

8 Lepre europea - Lepus europaeus PALLAS, 1778 Nutria - Myocastor coypus (MOLINA, 1782)

9 Cranio di Surmolotto (Rattus norvegicus (BERKENHOUT, 1769)) Ratto nero - Rattus rattus (LINNAEUS, 1758) Cranio di Riccio rumeno (Erinaceus roumanicus BARRETT-HAMILTON, 1900) Riccio occidentale - Erinaceus europaeus italicus BARRETT-HAM., 1900

10 Cranio di Maiale (Sus scrofa forma domestica) Capriolo - Capreolus capreolus (LINNAEUS, 1758) Cinghiale - Sus scrofa LINNAEUS, 1758

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