Novità Curiosità. Ver te bra ti SCHEDE DIDATTICHE. Il Museo: Storia Collezioni Attività. Una Collezione museale racchiude la Biodiversità
|
|
- Giovanni Tommasi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il Museo: Storia Collezioni Attività Novità Curiosità SCHEDE DIDATTICHE Ver te bra ti Una Collezione museale racchiude la Biodiversità di un Territorio, la sua Storia, la sua Ricchezza Museo Friulano di Storia Naturale
2 Predatori e prede Museo Friulano di Storia Naturale La base alimentare degli animali è molto varia. Quelli che si nutrono prevalentemente di vegetali si chiamano erbivori, mentre sono carnivori o insettivori quelli che si cibano di vertebrati, insetti o altri invertebrati. I carnivori sono obbligati ad assumere principalmente proteine e grassi di origine animale, ma sono talora in grado di cibarsi di frutti e piante, che possono anche divenire l'alimento estivo più comune (Faina e Tasso). L'Orso, che assume vegetali e cibo di origine animale in tutte le stagioni dell'anno si definisce invece onnivoro. Tra gli onnivori è compreso anche l'uomo, che è in grado di nutrirsi dei più diversi alimenti di origine vegetale e animale. Erbivori e carnivori presentano dentature, apparati digerenti e strumenti di offesa o difesa diversi, adeguati alle loro esigenze alimentari. Gufo Falco Gatto Faina Tasso Lupo Riccio Donnola Volpe Predatori Cranio di carnivoro (Lupo) Usignolo Rospo Orso bruno I predatori sono in grado di catturare altri animali e sono rappresentati principalmente dai carnivori e dagli insettivori. Il Gatto selvatico, la Donnola, il Rospo comune, l'usignolo, il Gufo Reale, la Civetta e il Falco pellegrino sono carnivori o insettivori. Essi si definiscono predatori obbligati in quanto le prede animali rappresentano la loro unica fonte energetica. Il Lupo, la Volpe, la Faina, il Tasso, il Riccio orientale e il Riccio europeo, invece, si possono anche cibare di vegetali e rifiuti e sono quindi carnivori facoltativi. Tutti i predatori sono dotati di denti aguzzi (canini e ferini) o becchi ricurvi (rapaci), sempre accompagnati da artigli o unghie affilate. Essi hanno inoltre dovuto elaborare complesse strategie per catturare altri animali, come nel caso del Lupo che caccia in gruppi regolati da rigide gerarchie. Anche la forma del corpo è spesso adattata alla predazione. In alcuni predatori di piccola taglia, ad esempio, il corpo allungato e stretto consente di raggiungere alcune prede anche all'interno delle loro stesse tane (Donnola e Faina). Gran parte dei carnivori, fra l'altro, non si comporta necessariamente da predatore e può nutrirsi di animali già morti. Prede La base alimentare dei predatori è comunque in gran parte costituita dagli erbivori. Cranio di erbivoro I predatori che sono in grado di catturare altri (Cervo) predatori si definiscono superpredatori. Un esempio è costituito dal Gufo Reale, che cattura diverse specie di rapaci diurni e notturni. Cervo Lepre Anche tra gli erbivori ci possono essere animali esclusivamente consumatori di vegetali, come la Lepre variabile, il Cervo ed il Moscardino, mentre altri, come lo Scoiattolo, il Ghiro, il Cinghiale, il Ratto dei tetti, la Gazza, il Corvo, il Tordo bottaccio, diventano onnivori almeno nella bella stagione. Fra di essi vi sono varie specie in grado di predare attivamente per impossessarsi di alimenti di origine animale (Cinghiale, Tordo bottaccio, ecc.). Ghiro Arvicola Topo Scoiattolo Cinghiale Tortora Tordo
3 Apri la bocca e ti dirò chi sei Caratteristiche dei carnivori e degli onnivori Caratteristiche degli erbivori artigli Aquila di Aquila I rapaci diurni, come l Aquila, prentano un becco uncinato e degli artigli pronunciati Quaglia Cardellino La Quaglia o il Cardellino presentano un becco adatto a una dieta a base di semi cranio di Volpe Martora I carnivori presentano artigli e denti taglienti, grossi canini e ferini al posto dei molari zampa cranio di Capriolo di Capriolo I ruminanti non presentano canini e hanno robusti molari; gli zoccoli sono adatti alla corsa Pettirosso cranio di Riccio cranio di Lepre cranio di Ratto Marmotta zampa cranio di Orso bruno di Orso Gli insettivori presentano il becco (Pettirosso) o i denti (Riccio, Pipistrello) appuntiti; gli onnivori (Orso) presentano invece incisivi taglienti, canini sviluppati e molari appiattiti cranio di Nutria Nei lagomorfi (Lepre) o nei roditori (Ratto, Nutria, Marmotta) sono gli incisivi i denti più sviluppati; gli incisivi sono a crescita continua e si consumano con l uso
4 Prova ora ad indovinare in base agli elementi proposti a quale tipo di habitat sono legati maggiormente gli animali e di che cosa si nutrono cranio di Orso bruno Lupo comune - Canis lupus lupus LINNAEUS, 1758 Orso bruno - Ursus arctos LINNAEUS, 1758
5 Sciacallo dorato - Canis aureus LINNAEUS, 1758 Volpe - Vulpes vulpes (LINNAEUS, 1758)
6 Tasso - Meles meles meles (LINNAEUS, 1758) Gatto selvatico - Felis silvestris silvestris SCHREBER, 1777 Le unghie dei Felini sono retrattili e quindi non compaiono nell impronta
7 Faina Puzzola Visone americano Martora Ermellino Donnola Cranio di Faina Mustelidi (Martes f. foina (Erxl., 1777); Martes m. martes L., 1758; Mustela p. putorius L., 1758; Neovison vison dom. Halt., 1955; Mustela e. erminea L., 1758; Mustela nivalis L., 1766)
8 Lepre europea - Lepus europaeus PALLAS, 1778 Nutria - Myocastor coypus (MOLINA, 1782)
9 Cranio di Surmolotto (Rattus norvegicus (BERKENHOUT, 1769)) Ratto nero - Rattus rattus (LINNAEUS, 1758) Cranio di Riccio rumeno (Erinaceus roumanicus BARRETT-HAMILTON, 1900) Riccio occidentale - Erinaceus europaeus italicus BARRETT-HAM., 1900
10 Cranio di Maiale (Sus scrofa forma domestica) Capriolo - Capreolus capreolus (LINNAEUS, 1758) Cinghiale - Sus scrofa LINNAEUS, 1758
Novità Curiosità. Ver te bra ti SCHEDE DIDATTICHE. Il Museo: Storia Collezioni Attività. Una Collezione museale racchiude la Biodiversità
Il Museo: Storia Collezioni Attività Novità Curiosità SCHEDE DIDATTICHE Ver te bra ti Una Collezione museale racchiude la Biodiversità di un Territorio, la sua Storia, la sua Ricchezza Museo Friulano di
DettagliTavola Centro recupero animali selvatici della Valle d'aosta: specie ospitate, riabilitate e reintrodotte - Anni
Tavola 1.14 - Centro recupero animali selvatici della Valle d'aosta: specie ospitate, riabilitate e reintrodotte - Anni 1995-2015 Anni N Specie Deceduti all'entrata Liberati Deceduti Totale Liberati (%)
DettagliLIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072
LIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072 Workshop tecnico, Ancona 30 ottobre 2013 Foto: Luisa Vielmi Annette
DettagliLIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072
LIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072 RAPPORTO TECNICO DELLE ATTIVITA SVOLTE 2013 2015 Foto: Luisa Vielmi
DettagliATTIVITA DI MONITORAGGIO E DI PREVENZIONE NEL PARCO DEL BEIGUA nuove proposte progettuali
ATTIVITA DI MONITORAGGIO E DI PREVENZIONE NEL PARCO DEL BEIGUA nuove proposte progettuali Maurizio Burlando Direttore Parco naturale regionale del Beigua 2 Provincie Genova e Savona 10 Comuni Arenzano
DettagliSCHEDA DI RILEVAMENTO FAUNISTICO
Allegato 3 - LA COMPONENTE FAUNISTICA DEL SIC DEI MONTI DELLA MADDALENA POR CAMPANIA 2000-2006 MISURA 1.9-PROGETTI MONOSETTORIALI REGIONE CAMPANIA MISURA 1.9 PROGETTI MONOSETTORIALI Recupero, valorizzazione
DettagliVolpe (Vulpes vulpes) Ordine Carnivori Famiglia Canidi
Iniziamo dalla fascia situata a quota minore: gli ambienti di fondovalle Per motivi gestionali i confini del parco perlopiù escludono i fondovalle, in genere pervasi dalla presenza antropica: abitazioni,
DettagliPARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI REGOLAMENTO PER LA DETENZIONE NEL TERRITORIO DEL PARCO DI ESEMPLARI VIVI DI ANIMALI APPARTENENTI A SPECIE O GENOTIPI SELVATICI. (approvato con DCD n. 17 del 12.02.2003
DettagliLa Montagna Bellunese
La Montagna Bellunese Fauna: bosco Autore: Giuseppe Tormen Gruppo Natura Bellunese Progetto didattico sostenuto dalla Testo di Giuseppe Tormen (Gruppo Natura Bellunese) Foto di Marco Basso Davide Berton
DettagliArianna Spada, Lorenzo Pellizzari
Arianna Spada, Lorenzo Pellizzari INDAGINE SULLA TERIOFAUNA MEDIANTE FOTOTRAPPOLAGGIO NATURALISTICO NELL AMBITO DELLO STUDIO AMBIENTALE PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DA DESTINARSI A PARCO COMUNALE NEL
DettagliART. 2 AMBITO DI APPLICAZIONE
Disciplinare per l indennizzo dei danni arrecati al patrimonio zootecnico dalla fauna selvatica nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Della Laga. ART. 1 FINALITÀ 1. Il presente Disciplinare,
DettagliCapriolo. Cervo. Sezione di Cuneo
6 Guardando bene nel bosco o nel prato possiamo notare delle tracce che ci dicono che qualche animale ha girovagato in cerca di cibo per poi tornare al suo rifugio. Diffidenti e schivi, difficili da incontrare,
DettagliTemperato freddo con estate calda
nivale seminivale Temperato freddo con inverno lungo Temperato fresco Temperato freddo con estate calda Arido freddo Mediterraneo Arido caldo Tundra Taiga Foresta temperata Steppa Macchia mediterranea
DettagliNormativa. Nella LR 26/1993 quale dei seguenti articoli regolamenta il controllo della fauna selvatica? a. Articolo 18 b. Articolo 41 c.
Normativa Le specie oggetto di controllo sono a. Sempre tutelate b. sempre cacciabili c. non hanno nessuna tutela e quindi si può effettuare il controllo Il controllo è: a. un intervento che si può fare
DettagliMetodi di monitoraggio ed identificazione dei micromammiferi. Roberto Toffoli
Metodi di monitoraggio ed identificazione dei micromammiferi Roberto Toffoli Micromammiferi Insettivori Roditori Compreso Escluso marmotta; Istrice; nutria donnola ermellino Micrommammiferi Sciuridae Gliridae
DettagliA.S.D. ARCATORES DE MEVANIA 11MEVA
Listino prezzi e condizioni generali di vendita delle sagome 3D a fine campionato Italiano FIARC 2015 I bersagli sono venduti: a campi interi oppure a pacchetti (blocchi) predefiniti così come indicato
DettagliLa Fauna del Bosco di Foglino
La Fauna del Bosco di Foglino Nel bosco attualmente sono presenti esemplari di istrice (Hystrix cristata), soggetta al bracconaggio sotto rigorosa protezione da parte della Direttiva Habitat, moscardino
DettagliMANGIA, E MANGIATO...
MANGIA, E MANGIATO... QUANDO? CLASSE III QUANTO? 3 MESI COSA? OSA I biennio CONOSCENZE Varietà di forme e comportamenti negli animali ABILITA' Osservare e descrivere comportamenti di difesa / offesa negli
DettagliLIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072
LIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072 Budget: 1,978,917 Durata: 01.01.2013 31.03.2017 Foto: Luisa Vielmi
DettagliINDICE Primo Livello - Inquadramento Territoriale Generale Secondo Livello Area Circoscritta... 4
Pag. 1 di 6 INDICE 2.7 FAUNA... 2 2.7.1 Primo Livello - Inquadramento Territoriale Generale... 2 2.7.2 Secondo Livello Area Circoscritta... 4 2.7.3 Terzo Livello Area di Dettaglio... 5 2.7.4 Valutazione
DettagliGLI ECOSISTEMI. Lavoro sulle parole. Lavoro sul testo. Scopro le parole. 1 Voyager 4, pagina 227
GLI ECOSISTEMI Nella tua città o nel tuo paese ci sono molte piante, animali e luoghi da scoprire e osservare: le case e le strade, i viali e i giardini, i campi coltivati e i loro abitanti. Tutto questo
DettagliArchery Adventure Arms
Archery Adventure Arms Capra bianca Cervo rosso Cervo rosso abbeverata Cervo rosso all'erta Cinghiale - Verro Orso bianco sdraiato Orso Grizzly sdraiato Orso in piedi Stambecco sdraiato Camoscio Cervo
DettagliLa leptospirosi nei mammiferi selvatici
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN SanitàAnimale, Allevamento e Produzioni Zootecniche SEMINARIO Aggiornamento sulle leptospirosi degli animali La leptospirosi nei mammiferi selvatici Pisa 16 Gennaio 2015 NicolettaPonti
DettagliCORSO DI. Prof. Bernardino Ragni Dipartimento di Chimica, Biologia, Biotecnologie UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
CORSO DI ZOOLOGIA AMBIENTALE Prof. Bernardino Ragni Dipartimento di Chimica, Biologia, Biotecnologie UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA L ANALISI TRICOLOGICA: STRUMENTO UTILE ALLA RICERCA SCIENTIFICA (B)
DettagliTutte le immagini usate fanno parte dell'archivio LAC
Questa dispensa tratta il riconoscimento delle specie di mammiferi che più comunemente diventano ospiti di un Centro Recupero di animali selvatici in ambiente urbano. Abbiamo tralasciato quindi le specie
DettagliSentiero della biodiversità
Sentiero della biodiversità 14 Sai cosa è la biodiversità? È l insieme di tutte le specie viventi sia animali che vegetali presenti in questo bosco 13 12 2 1 3 10 9 11 4 6 8 5 7 Proprio lungo questo sentiero
Dettagli5. All Ente Parco è affidato il compito di predisporre un Prontuario dei danni al patrimonio zootecnico del Parco che definisca l elenco delle razze
Disciplinare per l indennizzo e la prevenzione dei danni arrecati al patrimonio zootecnico dalla fauna selvatica nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Della Laga. Art. 1 Finalità 1.
Dettagli5.5 Monitoraggio Mammalofauna
5.5 Monitoraggio Mammalofauna Le indagini sono state particolarmente finalizzate allo studio della specie Lupo, Canis lupus, in ragione delle imperative implicazioni gestionali e di conservazione, tra
DettagliEcologia delle Comunità: catene alimentari
Dinamica delle Ecologia delle Comunità: catene alimentari giuliano.vitali@unibo.it Dinamica delle Indice 1 Dinamica delle Dinamica delle Indice 1 Dinamica delle Dinamica delle Ruoli Troci La dierenza tra
DettagliNel Parco del Gran Paradiso vivono protetti: aquile reali, stambecchi, camosci.
Animali in pericolo Leggi e rifletti; poi, dopo aver colorato la cartina, ritaglia e incolla i nomi degli animali in corrispondenza del Parco nel quale vengono protetti. EDUCAZIONE AMBIENTALE Nel Parco
DettagliL AMBIENTE L ECOLOGIA
L AMBIENTE L ECOLOGIA Scienza che studia i rapporti che gli organismi viventi intrattengono tra loro e con l ambiente in cui vivono. 1 L ECOLOGIA Livelli di relazione: popolazione: relazione tra individui
DettagliBIOWATCHING. a cura di M. Stefania Contini
BIOWATCHING a cura di M. Stefania Contini L emozione gratuita e forte (D. Ruju) dell incontro col selvatico non è facilmente descrivibile, ma è indubbiamente un esperienza indimenticabile e fortemente
DettagliANIMALI. RAZZE COMUNI Nascono e vengono allevati in cattività dai Commerciali, possono essere addestrati dai Sapienzali
ANIMALI RAZZE COMUNI Nascono e vengono allevati in cattività dai Commerciali, possono essere addestrati dai Sapienzali Cane Tutte Domestici Surly Furkur Karnag Ay Cavia e Criceto Tutte Gatto Tutte Mur
DettagliANIMALI DA CONOSCERE E DA TUTELARE
ANIMALI DA CONOSCERE E DA TUTELARE Centro per la Conservazione della Natura, (Associazione ecologica) Presso il Centro per la Conservazione della Natura di Capranica opera l Associazione Ecologica che
DettagliSTATO DELLE CONOSCENZE SULLA FAUNA DEL PARCO DEI COLLI EUGANEI
STATO DELLE CONOSCENZE SULLA FAUNA DEL PARCO DEI COLLI EUGANEI I dati riportati nei paragrafi successivi sono frutto della sintesi dei dati raccolti dalle varie fonti bibliografiche citate nel predente
DettagliElementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie
Elementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie Inquadramento normativo e competenze: Oggetto della tutela Sono tutelate le popolazioni di
DettagliDanni da lupo e da cani inselvatichiti
Danni da lupo e da cani inselvatichiti Il lupo (Canis Lupus) è una specie protetta a livello nazionale ed europeo ed è inserita nella così detta Lista rossa dell'unione internazionale per la conservazione
DettagliLE SCIENZE NATURALI NELLA SCUOLA E NEL MUSEO Proposte per itinerari didattici alla Sezione di Zoologia «La Specola» Gianna Innocenti (MSN)
LE SCIENZE NATURALI NELLA SCUOLA E NEL MUSEO Proposte per itinerari didattici alla Sezione di Zoologia «La Specola» Gianna Innocenti (MSN) Caratteristiche del percorso del Museo della Specola 22 sale dedicate
DettagliI MAMMIFERI SELVATICI DELLA PIANA FIORENTINA: UNA POPOLAZIONE NELL OMBRA
I MAMMIFERI SELVATICI DELLA PIANA FIORENTINA: UNA POPOLAZIONE NELL OMBRA Paolo AGNELLI Museo di Storia Naturale, sezione di zoologia La Specola, Università di Firenze. via Romana, 17 50125 Firenze paolo.agnelli@unifi.it
DettagliLa civetta (Athene noctua, Scopoli 1769), è un uccello rapace notturno della famiglia degli Strigidae.
La civetta (Athene noctua, Scopoli 1769), è un uccello rapace notturno della famiglia degli Strigidae. http://it.wikipedia.org/wiki/athene_noctua Il gheppio (Falco tinnunculus, Linnaeus 1758) è uno dei
DettagliGeneralità sugli Ungulati
CORSO PER CACCIATORI DI UNGULATI CON METODI SELETTIVI URCA Cremona 2016 Generalità sugli Ungulati A cura di Elisa Armaroli Alcuni concetti Nella nomenclatura binomiale ogni specie animale o vegetale viene
DettagliPIANI DI CONTENIMENTO
PIANI DI CONTENIMENTO DELLA FAUNA SELVATICA - Legge nazionale 157/92 e Legge regionale 70/96 - L articolo 19 della L.n. 157/92 e l articolo 29 della L.r. 70/96 autorizzano il Controllo della fauna selvatica
DettagliStatus ed ecologia dell Aquila reale nell Appennino centro meridionale. foto di Francesco Culicelli
Status ed ecologia dell Aquila reale nell Appennino centro meridionale foto di Francesco Culicelli Status di conservazione in Europa e Italia: In Europa: SPEC 3 («sfavorevole») con status di 6000-8000
DettagliEcologia e Faunistica In Friuli Venezia Giulia La Fauna Nascosta e le tecniche per scoprirla Con particolare riferimento ai carnivori
Ecologia e Faunistica In Friuli Venezia Giulia La Fauna Nascosta e le tecniche per scoprirla Con particolare riferimento ai carnivori Dott. Giorgio Marchesini Università degli Studi di Udine DIAN La Fauna
DettagliLA CATENA ALIMENTARE
LA CATENA ALIMENTARE INFEA - MATERIALE DIDATTICO La Catena Alimentare Piante, animali e altri esseri viventi che vivono in un ambiente naturale formano una comunità e interagiscono fra loro mediante le
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze della terra e dell ambiente Corso di laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura Uso delle aree aperte da parte di medio mammiferi nel
Dettagliproposta di legge n. 322
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 322 a iniziativa del Consigliere Cardogna presentata in data 8 maggio 2013 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 20 FEBBRAIO 1995, N. 17 INTERVENTI
DettagliConferenza Nazionale LA BIODIVERSITÀ IN ITALIA Stato di conservazione e monitoraggio. Mammiferi
Conferenza Nazionale LA BIODIVERSITÀ IN ITALIA Stato di conservazione e monitoraggio Mammiferi Status, criticità e potenzialità emersi dal 3 Rapporto Direttiva Habitat Adriano Martinoli1,2, Daniele Paoloni1
Dettaglihe cosa sono i dinosauri?
he cosa sono i dinosauri? I dinosauri (terribili lucertole) sono rettili giganteschi che si dividono in due gruppi: gli erbivori come il diplodoco, erano innocui, mentre i carnivori, come il tirannosauro,
DettagliSulle orme del Lupo Elementi di Biologia e di Ricerca in Italia. Dott. Andrea Gazzola
Sulle orme del Lupo Elementi di Biologia e di Ricerca in Italia Dott. Andrea Gazzola LA BESTIA DEL GÉVAUDAN Una creatura che terrorizzò la zona del Gévaudan (oggi Lozère), nell'area centro meridionale
DettagliParco Naturale Paneveggio Pale di S. Martino
Le Banche dati sulla biodiversità nel Parco di Paneveggio-Pale Pale di San Martino Parco Naturale Paneveggio Pale di S. Martino Trento, 11 febbraio 2010 Le Banche dati sulla vegetazione - Cartografia di
DettagliL argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico.
o? L argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico. Nella scuola dell infanzia e nei primi tre anni della scuola primaria, le attività dovranno essere incentrate sul tipo di
Dettagli(Approvato con Delibera Presidenziale 15 del 15/07/2014)
Disciplinare per l indennizzo e la prevenzione dei danni arrecati al patrimonio zootecnico dalla fauna selvatica nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Della Laga. (Approvato con Delibera
DettagliPROBELMATICHE. 1. Predazione su fauna selvatica oggetto di prelievo e domestica 2. Diffusione di zoonosi
PROBELMATICHE 1. Predazione su fauna selvatica oggetto di prelievo e domestica 2. Diffusione di zoonosi La predazione da parte della volpe viene indicata come uno dei possibili fattori responsabili del
DettagliLa Fauna del Parco del Taburno
La Fauna del Parco del Taburno Introduzione La flora e la fauna dal Parco Regionale del Taburno Camposauro sono tra le più varie della Regione. È facile incontrare, lungo i rigogliosi sentieri del Parco,
Dettagliil bosco visto da Montalcino
il bosco visto da Montalcino Metà del territorio del Comune di Montalcino, cioè 12.000 ettari, è coperto da bosco la caratteristica macchia mediterranea dove crescono spontanee centodue specie di piante
DettagliAtelier rapaci notturni
Atelier rapaci notturni L attività è pensata per una classe di seconda media. Le postazioni sono tre, ognuna delle quali viene presentata in doppia copia in modo da permettere a due gruppi di lavorare
DettagliC r o si d i d for o ma m zion o e n s ul u la c on o s n erva v zion o e n e g stion o e n d e d lla f aun u a n s elva v tica
Corsi di formazione sulla conservazione e gestione della fauna selvatica CORSO PER OPERATORI ADDETTI ALLA VALUTAZIONE DEI DANNI ARRECATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE E RELATIVA PREVENZIONE
DettagliClassi quarte sez A,B, C Scuola Primaria Don Milani, Prato DOCENTI: Maura Tatti, Patrizia Venturi, Francesca Rapisarda Piro
LABORATORI DEL SAPERE SCIENTIFICO Anno scolastico 2012/13 Classi quarte sez A,B, C Scuola Primaria Don Milani, Prato DOCENTI: Maura Tatti, Patrizia Venturi, Francesca Rapisarda Piro Conoscenze ABILITÀ
DettagliGLI ANIMALI SI NUTRONO
Azione 1 Italiano come L2 La lingua per studiare DISCIPLINA: SCIENZE Livello : A 2 GLI ANIMALI SI NUTRONO Gruppo 5 Autori: CRETI MARIELLA - GIONTI FRANCA Destinatari: alunni 1 biennio - scuola primaria
DettagliENTE PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE-VELINO
ENTE PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE-VELINO ROCCA DI MEZZO (AQ) Regolamento per l indennizzo dei danni all agricoltura ed alla zootecnia provocati da fauna selvatica nel territorio del Parco Approvato
DettagliPRINCIPI DI ECOLOGIA APPLICATI ALLA GESTIONE FAUNISTICA
CORSO PER COADIUTORI PRINCIPI DI ECOLOGIA APPLICATI ALLA GESTIONE FAUNISTICA Rimini, 16 gennaio 2014 Dott. Paolo Giacchini CORSO PER COADIUTORI OBIETTIVO: Preparazione alla Gestione faunistica METODI:
DettagliIl Rifugio Alpino Castellonchio è situato al interno del complesso demaniale Giogo-Casaglia, uno
Floraefauna 09/13 2 Base Scout Castellonchio - Flora e fauna 1. Le foreste del Giogo Casaglia 2. La flora 3. La fauna 1. Le foreste del Giogo Casaglia Il Rifugio Alpino Castellonchio è situato al interno
Dettagliallocco E' un uccello della famiglia dei rapaci, notturno. Vive nei boschi, parchi, giardini e vicino alle case di campagna. E' un animale domestico,
allocco E' un uccello della famiglia dei rapaci, notturno. Vive nei boschi, parchi, giardini e vicino alle case di campagna. E' un animale domestico, può cioè essere allevato dall'uomo. anatra E' un uccello
DettagliESPLORA I SEGRETI DELLA NATURA. Percorsi didattici al museo
Percorsi didattici al museo Offerta didattica Anno scolastico 2013/2014 ESPLORA I SEGRETI DELLA NATURA Percorsi didattici al museo Offerta didattica Anno scolastico 2013/2014 Un programma didattico Scopri
DettagliScheda informativa. Fauna SELVATICA. Dipartimento del territorio Divisione dell'ambiente Ufficio della caccia e della pesca. l orso.
Scheda informativa N r. 10 Fauna SELVATICA Dipartimento del territorio Divisione dell'ambiente l orso Ursus arctos 1 Distribuzione e habitat L Orso bruno è fra i grandi predatori che mostrano una delle
DettagliRETI ECOLOGICHE. Laura Cassata. Titolo: Autore: Percorsi didattici associati: 1. Guppy cerca casa AVVERTENZA:
Titolo: RETI ECOLOGICHE Autore: Laura Cassata Percorsi didattici associati: 1. Guppy cerca casa AVVERTENZA: Le domande che seguono si ispirano al percorso o ai percorsi indicati e hanno come obiettivo
DettagliForma e funzioni nei viventi (prima parte) Lezioni d'autore di Paola Vinesi
Forma e funzioni nei viventi (prima parte) Lezioni d'autore di Paola Vinesi TRE PUNTI DI VISTA Il legame tra forma e funzione va interpretato in base a tre diversi aspetti: storia evolutiva di una specie
DettagliGli anfibi sono i primi vertebrati che hanno colonizzato la terra ferma, tuttavia hanno un ciclo di vita strettamente legato alla vita acquatica.
GLI ANFIBI Gli anfibi sono i primi vertebrati che hanno colonizzato la terra ferma, tuttavia hanno un ciclo di vita strettamente legato alla vita acquatica. Il termine anfibio è di origine greca e significa
DettagliParco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Titolo dello studio: Monitoraggio dello stato fitosanitario delle foreste a dominanza di leccio (Quercus ilex) nel territorio del Parco Nazionale del
DettagliMAMMIFERI. Insettivori. (Soricidi) Toporagno. Caratteristiche: peso 5-10gr naso allungato
MAMMIFERI Insettivori Toporagno (Soricidi) Osservare il profilo del capo Caratteristiche: peso 5-10gr naso allungato Organismo fondamentalmente utili, non va confuso con i roditori!! Grande consumatore
DettagliProdotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico
Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico II circolo Rosignano Marittimo Classi III Scuola Primaria G. carducci
DettagliLa catena alimentare. Sommario
La catena alimentare classe Istituto Comprensivo anno scolastico 2009/10 Sommario Che cos è la catena alimentare Il ciclo alimentare I produttori I consumatori primari I consumatori secondari I consumatori
DettagliParco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna Titolo dello studio: Studio sulla biologia del lupo in rapporto alla presenza di ungulati selvatici e domestici all'interno del Parco
DettagliEscursione: Val Campo di Dentro Rif. Tre Scarperi mt. 1626
Tutto l anno, d inverno anche con le Ciaspole Escursione: Val Campo di Dentro Rif. Tre Scarperi mt. 1626 INFORMAZIONI SUL PERCORSO, SUI TEMPI SUI DISLIVELLI Partenza: Fermata Val Campo di Dentro in vicinanza
DettagliIl letargo per le tartarughe di clima mediterraneo
Il letargo per le tartarughe di clima mediterraneo Luca Bacciarini - 15 ottobre 2010 Letargo Dal greco, significa : stato di torpore simile a sonno profondo. In senso stretto solo per i mammiferi: ghiro,
DettagliI Mammiferi del Parco Nazionale del Vesuvio
I Mammiferi del Parco Nazionale del Vesuvio di Manuela D Agostino Edizioni vesuvioweb Per quanto riguarda la fauna, sul Vesuvio si conservano specie di notevole interesse, che con una corretta gestione
DettagliIC Frisi - Melegnano
IC Frisi - Melegnano Gli uccelli sono bipedi, alati, vertebrati e ovipari comprendono molti animali (anatre, piccioni, falchi, aquile, passeri) Tutti gli uccelli hanno gli arti anteriori trasformati in
DettagliCer.pa Ambulatorio Veterinario Via Pirandello, 11/13. Dott. Gerardo Fina. Il Gatto. Anatomia - Fisiologia Neurologia del gatto - Etologia felina
Cer.pa Ambulatorio Veterinario Via Pirandello, 11/13 Dott. Gerardo Fina Il Gatto Anatomia - Fisiologia Neurologia del gatto - Etologia felina Origini del gatto Animale domestico più diffuso al mondo Negli
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2148 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GAGNARLI, GALLINELLA, L ABBATE, LUPO, MASSIMILIANO BERNINI, BENEDETTI, PARENTELA, BUSTO,
DettagliTierpark-Rallye - Lösung
Schul- und Arbeitsmaterial: Arbeitsblatt Seite 1/1 Questa versione del Tierpark-Rally è stata creata per le classi di quinta e sesta, anche possibile per la settima classe. Copre tutto il Tierpark senza
DettagliGLI ARTROPODI artropodi con arti articolati ESOSCHELETRO INSETTI insetti
GLI ARTROPODI Gli artropodi appartengono agli invertebrati perchè non hanno la colonna vertebrale. Sono il gruppo di invertebrati più numeroso ed è diffuso in tutti gli ambienti. La parola artropodi significa
DettagliI biomi terrestri sono identificati dalla loro flora e fauna.
I biomi terrestri sono identificati dalla loro flora e fauna.. il bioma polare la tundra e la taiga l'alta montagna o foresta di aghifoglie la foresta temperata o decidua La foresta mista o decidua la
DettagliCrnigoj Annalisa classe 1 B scheda biologica fauna. Egretta Dimorpha. Nome scientifico: Egretta Garzetta. Nome comune:
Crnigoj Annalisa classe 1 B scheda biologica fauna Egretta Dimorpha Specie/famiglia: HABITAT: Descrizione: Alimentazione: Egretta Garzetta Famiglia ardeidae,specie E.garzetta Adora l acqua e vive in ambienti
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO T: ANARDI SCUOLA PRIMARIA S. MARIA DELLE GRAZIE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 - CLASSE III D IPERTESTO. Il mondo della natura
ISTITUTO COMPRENSIVO T: ANARDI SCUOLA PRIMARIA S. MARIA DELLE GRAZIE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 - CLASSE III D IPERTESTO Il mondo della natura Non viventi Viventi animali piante funghi invertebrati vertebrati
Dettagli5.5 Monitoraggio Mammalofauna
5.5 Monitoraggio Mammalofauna Le indagini sono state particolarmente finalizzate allo studio della specie Lupo, Canis lupus, in ragione delle imperative implicazioni gestionali e di conservazione, tra
DettagliAccumuli di ossa animali Cause della formazione
Accumuli di ossa animali Cause della formazione Trappole naturali pozzi carsici sabbie mobili... Eventi catastrofici siccità alluvioni Tane abitazione, ibernazione Predatori carnivori uomo (iena, leone,
Dettagli1) Quali delle seguenti leggi e norme regolano l ambito della caccia e della fauna selvatica?
Esame Venatorio Domande a quiz La presente raccolta di domande è finalizzata alla preparazione della prova teorica dell esame di caccia altoatesino. Le risposte corrette sono contrassegnate da una crocetta.
DettagliL Ecosistema-catene alimentarireti alimentari
L Ecosistema-catene alimentarireti alimentari Per introdurre il discorso delle Catene Alimentari, dobbiamo ampliare il discorso e spiegare il concetto di Ecosistema A.Morroni - S.Pizzingrilli 1 Indice
DettagliCORSO DI. Prof. Bernardino Ragni Dipartimento di Chimica, Biologia, Biotecnologie UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
CORSO DI ZOOLOGIA AMBIENTALE Prof. Bernardino Ragni Dipartimento di Chimica, Biologia, Biotecnologie UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Università degli Studi di Perugia Anno Accademico 2013 I Piccoli mammiferi
DettagliL alimentazione degli animali esotici: una ricerca in evoluzione.
L alimentazione degli animali esotici: una ricerca in evoluzione. Che bello essere convenzionali Vivono con noi da migliaia di anni. Si sono adattati alle nostre scelte. Ci sono approfondite conoscenze
DettagliParco Naturale Regionale Febbraio delle Prealpi Giulie. Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Udine.
Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie 21 25 Febbraio 2011 Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Udine Associazione in collaborazione con Foto:. DIAN Graph Parco Naturale Regionale
DettagliCOMPILAZIONE DELLO STATO DELLE CONOSCENZE DEI VERTEBRATI TERRESTRI DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
Dipartimento di Biologia Animale e dell Uomo - Università La Sapienza Roma COMPILAZIONE DELLO STATO DELLE CONOSCENZE DEI VERTEBRATI TERRESTRI DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO A CURA DI: DOTT. ALESSANDRO
DettagliL esercizio venatorio nella stagione 2014/2015, è consentito con le seguenti modalità:
ALLEGATO A CALENDARIO VENATORIO PER LA STAGIONE 2014/2015 L esercizio venatorio nella stagione 2014/2015, è consentito con le seguenti modalità: 1) SPECIE E PERIODI DI ATTIVITA' VENATORIA 1.1. Ai fini
DettagliL ECOSISTEMA. Educazione ambientale
L ECOSISTEMA Sai che cos è un ambiente? Il tuo ambiente, ad esempio, è il posto dove vivi ed è fatto dalla casa dove vivi, ma anche dalle persone, delle piante, degli animali che vi abitano. Un ambiente
DettagliDigerire un alimento significa per l organismo animale:
DEFINIZIONI E CONCETTI Digerire un alimento significa per l organismo animale: trasformare un materiale proveniente dall esterno in un materiale utilizzabile per le proprie necessità che possono essere:
DettagliL esercizio venatorio, nella stagione 2013/2014, è consentito con le seguenti modalità:
ALLEGATO A La Giunta regionale Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 Visto l art. 11- quaterdecies della legge 2 dicembre 2005, n. 248 Visto l art. 40 della l.r. 4 maggio 2012, n. 5 Vista la D.G.R. n.
DettagliLa biodiversità: procarioti, protisti, piante, funghi
Capitolo A9 La biodiversità: procarioti, protisti, piante, funghi 1 La classificazione degli organismi Si definisce specie biologica un gruppo di popolazioni naturali realmente o potenzialmente interfeconde
DettagliPROGETTO LIFE+ Trans Insubria Bionet - TIB
Trans Insubria Bionet - TIB Nicola Gilio Pagina 2 di 27 Indice generale 1 INTRODUZIONE... 3 2 ASPETTI OPERATIVI... 6 3 RISULTATI... 9 3.1 Descrizione della comunità di mammiferi... 9 3.2 Analisi dei flussi
Dettagli1 MODULO OPERATIVO OSSERVAZIONE DELLA NATURA
Conoscere le caratteristiche e le funzioni degli organi di senso N 1 I CINQUE SENSI descrizione di oggetti inanimati e - esplorare il mondo attraverso i cinque sensi - osservazione dello spazio naturale
Dettagli