Ripercussioni delle zoppie sulle performances riproduttive nella bovina da latte

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ripercussioni delle zoppie sulle performances riproduttive nella bovina da latte"

Transcript

1 A. Casellato et al. Large Animal Review 2007; 13: Ripercussioni delle zoppie sulle performances riproduttive nella bovina da latte N A. CASELLATO*, P. BRAGA**, A. PECILE***, G.F. GREPPI*** *Medico Veterinario Libero Professionista, Paderno Dugnano (MI) **Medico Veterinario Libero Professionista, Voghera (PV) ***Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Milano RIASSUNTO Il costo della zoppia è fortemente influenzato dal momento funzionale in cui essa si verifica. Nel presente studio 741 bovine che hanno partorito nel corso del 2005 sono state monitorate per i primi 240 giorni di lattazione. Sono state registrate le zoppie verificatesi entro i 120 giorni post-partum e sono state analizzate le performances riproduttive degli animali sani e di quelli malati. L incidenza di zoppia nel periodo considerato è stata del 18,85%, con una distribuzione nel numero di casi crescente proporzionalmente al numero di lattazione. Al 240 giorno dal parto gli animali zoppi hanno avuto una percentuale di gravidanze inferiore (61,72 vs 78,95% p<0,0001), un parto concepimento più lungo di 26,7 giorni (138,3 vs 111,5 gg p<0,0001), un numero più elevato di inseminazioni per gravidanza (2,91 vs 2,41 p<0,015) ed una minor percentuale di gravidanze al primo servizio (14,06 vs 28,86% p<0,014). In particolare le primipare si sono dimostrate essere gli animali che maggiormente risentono degli effetti delle patologie podali, allungando di 38 giorni il parto concepimento. Quantificando in 2,5 la perdita per day open, il danno economico indotto da una zoppia verificatasi prima dei 120 giorni di lattazione ammonterebbe quindi a circa 67 /caso (95 /caso per le primipare) considerando solo l allungamento parto concepimento. Le ripercussioni economiche della zoppia sulla fertilità mettono in evidenza la necessità di differenziare per stadi di lattazione il costo dell evento morboso. PAROLE CHIAVE Zoppia, fertilità, costo, bovina da latte. INTRODUZIONE La moderna concezione dell allevamento della bovina da latte comporta un attenta analisi di tutte le fasi del ciclo produttivo al fine di identificare quei fenomeni che possono diminuire o compromettere irreparabilmente le performances degli animali e conseguentemente il reddito da essi generato. Stress, malattie, errori manageriali che diminuiscano il benessere delle bovine sono esempi di fattori che impediscono loro di esprimersi al meglio delle proprie potenzialità produttive. In particolare le patologie costituiscono ancora oggi un danno economico rilevante per l azienda zootecnica e noi, come veterinari, siamo sempre più chiamati non solo a curare ma soprattutto a prevenirne l insorgenza, nel rispetto dell economicità delle soluzioni adottate. Sforzandosi di incrementare il benessere e la salute delle bovine si riesce spesso a migliorarne l efficienza produttiva; pertanto appare sempre più giustificato e necessario investire nei processi che mirino alla prevenzione delle malattie. Infertilità, mastiti e patologie podali costituiscono nell ordine le prime cause di riforma anticipata delle bovine e sono quindi le problematiche sanitarie che maggiormente influenzano la redditività delle aziende. Se analizziamo le stime dei danni indotti riportate in letteratura, ci rendiamo conto immediatamente che spesso, quando la vacca si ammala, il guadagno generato dalla lattazione in corso è ormai compromesso anche qualora l animale recuperi il suo stato di salute originario. Secondo Greenough et al. 1 ad esempio il costo di un singolo caso di ulcera soleare raggiunge i 699 $, una patologia dello spazio interdigitale i 154 $, ma dovendo attribuire un valore medio ad una malattia del dito, senza distinguere quale sia la lesione sottostante, l autore riporta una cifra pari a 389 $. Le stime di Cook 2 indicano una perdita di 486 $ per le affezioni della scatola cornea e di 104 $ per la dermatite. Bargai 3 citando un lavoro effettuato su allevamenti degli Stati Uniti, del Canada e del Regno Unito, riferisce un costo medio di zoppia pari a 320 /caso. Questi calcoli sono stati effettuati prendendo in considerazione i costi diretti ed indiretti che conseguono all evento morboso: l aumentata probabilità che subentri una riforma anticipata e la necessità di provvedere ad una rimonta la diminuzione della produzione di latte il costo del trattamento necessario per curare la bovina l aumento della manodopera l allungamento dell intervallo parto concepimento l aumento del numero di inseminazioni l eventuale latte scartato per il rispetto dei tempi di sospensione qualora sia stato effettuato un trattamento farmacologico. La zoppia causa all animale uno stato di sofferenza che è responsabile di un grado di riluttanza al movimento proporzionale all acuzie ed alla gravità della patologia. Pertanto una bovina zoppa altera i suoi ritmi circadiani solitamente scanditi invece da una costante routine costituita da un alternanza di tempi dedicati al riposo, alla foraggiata, all interazione sociale con gli altri animali. La minore attitudine al movimento si ripercuote così sul numero di frequentazioni in greppia in un giorno e sulla quantità di alimento introdotta per pasto. Conseguentemente la vacca perde peso, diminuisce la produzione di latte, tende a manifestare in maniera

2 154 Ripercussioni delle zoppie sulle performances riproduttive nella bovina da latte meno evidente un eventuale calore e rischia di essere svantaggiata nella competizione con le compagne per la lotta nella scala gerarchica del gruppo. Qualora poi l evento morboso colpisca una bovina all inizio della lattazione gli effetti negativi vanno a sommarsi a quelli tipici del momento fisiologico: si aggrava il deficit energetico negativo, si aumenta la predisposizione a patologie metaboliche, si rischia di interferire con l attività riproduttiva e di non raggiungere un picco di produzione soddisfacente o conforme alle potenzialità dell animale. A partire dagli anni 80 numerosi studi hanno focalizzato l attenzione sulle ripercussioni che le patologie podali hanno sulla produzione e sulla riproduzione. Green et al. 4 stimano una riduzione media nella produzione di circa 360 kg in lattazioni standardizzate a 305 giorni. Margerison et al. 5 riferiscono che a 110 giorni post-partum le vacche zoppe hanno produzioni inferiori rispetto alle sane (38,7 contro 42,3 litri). Gli effetti negativi sulla sfera riproduttiva vengono descritti analizzando l intervallo parto concepimento (o in alternativa l interparto), il numero di inseminazioni ed il tasso di gravidanze. Melendez et al. 6 mostrano che le vacche zoppe nei primi 30 giorni di lattazione hanno un più basso tasso di gravidanze al primo servizio ed una incidenza maggiore di cisti ovariche. In uno studio di Collick et al. 7 nelle vacche zoppe l intervallo parto concepimento è risultato più lungo di 14 giorni rispetto alle bovine sane, con un numero di inseminazioni più elevato (2,14 nelle zoppe contro 1,72 nelle sane) ed un tasso di concepimenti al primo servizio inferiore (46% contro 56%). Lee et al. 8 hanno invece riscontrato un incremento medio di 28 days open nelle vacche zoppe rispetto al gruppo di controllo. Anche secondo Hernandez 9 nelle vacche che soffrono di episodi di zoppia si verifica un ritardo del concepimento, quantificabile in 40 giorni, associato all aumento del numero di interventi fecondativi (Tabella 1). La correlazione tra zoppia e infertilità viene in parte spiegata da Gabarino 10 che mostra come le patologie podali siano associate nel primo post-partum ad una ridotta attività ovarica e ad una probabilità 3,5 volte maggiore di ritardare la ciclicità rispetto alle bovine sane. Un altra spiegazione intuitiva trova riscontro nella minore attitudine a manifestare la presenza del calore da parte della vacca zoppa che, a causa del dolore, è riluttante a muoversi ed a scavalcare le altre bovine. La patologia podale rappresenta un forte stress per l animale e, se la sintomatologia perdura abbastanza a lungo, si avvia un aumento dell increzione di ACTH che provoca notevoli variazioni della cortisolemia e una riduzione nella liberazione dell LH. Le conseguenze di questi mutamenti sono l alterazione delle manifestazioni estrali, le difficoltà nell ovulazione e la riduzione del tasso ematico di progesterone 11. Inoltre gli squilibri alimentari determinati dalla diminuzione di assunzione di alimento, provocano deficit di energia con ripercussioni sulla funzionalità delle ovaie e del sistema endocrino. L allungamento del parto concepimento comporta necessariamente un incremento nel numero dei days open. Per ottenere una stima del danno generato sulla fertilità, questi ultimi vengono moltiplicati per il costo di un singolo giorno aperto, valore molto fluttuante a seconda della bibliografia consultata. Dati intermedi sono quelli utilizzati da Cook 2, che considera in 2 $ la perdita per ogni giorno aperto. De Vries 12, a seconda della fluttuazione del costo di mercato delle manze, calcola un range di 2,42 a 4 /day open/vacca. In riferimento al valore economico da attribuire alle variazioni nel tasso gravidanza Pecsok et al. 13 riportano che ad un conception rate del 45% la variazione di un punto percentuale vale circa 0,35. Partendo da un tasso di gravidanza del 13%, il valore di un punto percentuale sale a 12,5. Alla luce di queste considerazioni appare evidente che il danno economico reale di una zoppia è fortemente influenzato dal momento fisiologico in cui si verifica l evento morboso in quanto la perdita sarà di gran lunga minore quando esso si presenti in una bovina già gravida e che ha già passato il picco di lattazione. Il costo medio della zoppia andrebbe quindi meglio modulato ponendo maggiore attenzione al momento funzionale in cui il problema si presenta, per non rischiare di sovrastimare o sottostimare il danno economico indotto. Per esempio, se in un azienda abbiamo un elevata incidenza di patologie localizzate verso la fase medio-terminale della lattazione, le perdite saranno ben diverse da un identica incidenza ma registrata nelle vacche fresche. Questo approccio alla valutazione economica della zoppia non si prefigge lo scopo di quantificare caso per caso le perdite, ma di poter attribuire un costo standardizzato che tenga conto almeno dei due fattori maggiormente rilevanti: la situazione produttiva e riproduttiva degli animali. Un ulteriore distinzione andrebbe fatta tenendo conto sia della gravità della sintomatologia che della tipologia della lesione presente. Questi due aspetti, che influenzano lo stato di sofferenza dell animale ed il protrarsi nel tempo della malattia, giocano un ruolo importante nella diminuzione delle performances produttive. Il principio secondo il quale le bovine che diventano zoppe incrementano la possibilità di essere riformate in anticipo, resta inalterato indipendentemente dallo stato funzionale della bovina e pertanto costituisce un costo fisso nella valutazione economica della zoppia. Il costo della rimonta e del- Tabella 1 - Studi pubblicati: ripercussioni delle zoppie sulle performances riproduttive (sane vs zoppe). AUTORI CONC. AL PARTO- PARTO- N SERVIZI TASSO 1 SERVIZIO (%) 1 SERVIZIO (gg) CONCEPIM. (gg) (n ) CONCEPIM. (%) Lucey et al., 1986 (16) vs 40 Collick et al., 1989 (7) 46 vs ,42 Lee et al., 1989 (8) +28 Brizzi, 1996 (11) vs 40 Hernandez et al., 2001 (9) vs 3

3 A. Casellato et al. Large Animal Review 2007; 13: la manodopera di chi accudisce e cura l animale malato resta anch esso costante. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare nella realtà produttiva della pianura lombarda, quali ripercussioni abbiano sulle performances riproduttive monitorate sino a 240 giorni di lattazione le zoppie che vengono diagnosticate nei primi 120 giorni post-partum. MATERIALI E METODI Le bovine oggetto del piano sperimentale provengono da 2 aziende rappresentative della realtà produttiva tipica della Pianura Padana. In entrambe le aziende gli animali sono stabulati in strutture a pavimentazione mista parte in cemento pieno e parte in grigliato, con area di riposo a cuccette e sistema di raffrescamento effettuato tramite ventilatori ed aspersori a goccia grossa. Le produzioni capo/giorno medie delle due aziende si attestano intorno ai 31 kg nella prima e 29 nella seconda. Per quanto riguarda la gestione della riproduzione, il tempo di attesa volontario è compreso tra i 45 e i 50 giorni e all intervento di inseminazione strumentale fa seguito la visita per la diagnosi di gravidanza a distanza di giorni. Nel corso della sperimentazione non sono stati utilizzati protocolli per la sincronizzazione dei calori o strategie atte a standardizzare l attività riproduttiva delle bovine. In entrambe le aziende viene applicato un regolare piano di pareggio funzionale degli unghioni alla messa in asciutta per le vacche, mentre le manze non vengono pareggiate prima del parto. La popolazione, che conta 741 bovine, è stata selezionata prendendo in esame tutti i capi che hanno partorito nel corso del Dalla popolazione iniziale sono stati esclusi i 62 soggetti che sono andati incontro a riforma prima del termine previsto dai tempi della sperimentazione, passando così ad una Popolazione Utile di 679 capi. Dai tabulati aziendali, raccolti mensilmente, sono stati estrapolati per ciascuna bovina la data di parto, il numero di lattazione, il numero di inseminazioni e la data dell eventuale concepimento. In tal modo è stato possibile ricostruire la presenza/assenza di gravidanza, l intervallo parto concepimento ed il numero di inseminazioni necessarie all ottenimento della gravidanza. La condizione riproduttiva delle bovine è stata monitorata sino al 240 giorno di lattazione. Nei primi 120 giorni post-partum le vacche sono state giudicate in base al proprio locomotion score secondo il sistema binario di classificazione sane-zoppe proposto da Gonzalez 14. In tal modo sono stati selezionati gli animali problema da sottoporre alla visita clinica settimanale del podologo. Le bovine sono state quindi giudicate zoppe in tre passaggi successivi: osservazione dell andatura prima del taglio, rilievo in sede di pareggio di lesioni dolorose, osservazione dell andatura all uscita dal travaglio. In seguito alla visita gli animali sono stati suddivisi in due gruppi: Gruppo Zoppe e Gruppo Sane (gruppo controllo). La visita in travaglio del primo gruppo ha poi consentito una sua ulteriore ripartizione, secondo quanto proposto da Salomoni e Brizzi 15, in Zoppe di Corno (ZC), Zoppe per Dermatite (ZDD), Zoppe per Flemmone (ZF) o Zoppe di Gamba (ZG) in relazione alla problematica riscontrata durante la visita stessa. Le zoppie di corno sono state ulteriormente differenziate in base alla patologia presente: ulcere soleari, malattie della linea bianca, infezioni profonde (artriti e lesioni coinvolgenti le strutture situate internamente al cheratogeno) e lesioni della scatola cornea dorsale (setole e fratture verticali del corno dorsale). Per le zoppie di gamba è stata registrata la diagnosi unitamente alla sede della lesione. Si definisce nuovo caso di zoppia la prima volta in cui una vacca viene diagnosticata zoppa o quando la stessa vacca torni ad essere zoppa in un arto diverso o nello stesso, ma 28 o più giorni dalla precedente rilevazione 1. Qualora una stessa vacca sia risultata affetta contemporaneamente da più lesioni, è stata presa in considerazione quella clinicamente più rilevante in riferimento alla gravità della sintomatologia. Tutti i dati sono stati raccolti ed elaborati mediante fogli di calcolo in Excel e sono stati successivamente sottoposti ad analisi della varianza, test X 2 e test di sopravvivenza mediante il programma JPG del SAS Institute versione 4. RISULTATI E DISCUSSIONE I parti delle bovine si sono distribuiti nel corso dell anno in maniera omogenea con una media mensile di circa 62 parti, eccetto nei mesi di gennaio e dicembre 2005 dove si è verificato un numero maggiore di parti (75 e 90 rispettivamente). Su una popolazione di 741 bovine, 62 (8,37%) sono state riformate prima dei 240 giorni di lattazione e di queste 9 di esse (14,52% delle riformate) avevano avuto un pregresso episodio di zoppia. Nel corso dei primi 120 giorni post-partum 128 bovine (18,85% della popolazione utile) hanno manifestato almeno un episodio di zoppia. Complessivamente queste lesioni hanno rappresentato il 32% di quelle riscontrate nel corso di tutta la lattazione. Questo risultato è in contrasto con i dati reperibili in letteratura secondo i quali la maggioranza delle patologie podali si concentra nelle vacche fresche (1;11). La tendenza del nostro dato è probabilmente da attribuire all effetto positivo del pareggio funzionale praticato alla messa in asciutta. Nove bovine hanno impiegato più di una settimana per raggiungere la remissione della sintomatologia ed hanno avuto necessità di un secondo intervento terapeutico; esse sono state quindi giudicate guarite al 15 giorno dalla prima visita. Inoltre nel corso dei 120 giorni 18 capi hanno fatto registrare un secondo episodio di zoppia indipendente dal primo in quanto coinvolgente un altro arto, un altro unghione o trattandosi di un altra classe di patologia. Le bovine colpite da patologie della scatola cornea hanno avuto una guarigione clinica ed una completa remissione della sintomatologia senza incorrere in lesioni coinvolgenti le strutture profonde. Sono stati riscontrati 69 (53,91%) casi di zoppia nei primi 60 giorni post-partum e 59 (46,09%) nell intervallo Non è stata quindi trovata differenza nella frequenza delle patologie nei due sottoperiodi considerati. La distribuzione delle zoppie per numero di lattazione (Figura 1) ha mostrato come con l aumentare del numero di parti aumentino anche l incidenza delle patologie podali (13, 62% in lattazione 1; 17,27 % in lattazione 2; 27,23% in lattazione 3+) e il tasso di riforma (4,10% in lattazione 1; 6,38% in lattazione 2; 15,13% in lattazione 3+). La distribuzione per tipologia di lesione ha visto una netta prevalenza delle patologie della scatola cornea con 92 casi (71,88% sul totale delle lesioni), mentre sono stati registrati

4 156 Ripercussioni delle zoppie sulle performances riproduttive nella bovina da latte Figura 1 - Popolazione suddivisa per numero di parto: al crescere del numero di lattazione, aumenta l incidenza delle zoppie (valori in percentuale). 7 casi di dermatite (5,47%), 17 di flemmone (13,28%) e 12 di lesioni agli arti (9,38%). La suddivisione delle lesioni a carico del pododerma ha mostrato una predominanza delle malattie della linea bianca (69,57%) sulle ulcere soleari (30,43%). L osservazione dell andamento stagionale delle patologie podali ha evidenziato che le bovine hanno avuto minori problemi nel periodo che va dalla fine dell inverno alla fine della primavera. Successivamente a questa fase, l incidenza di tali malattie tende ad aumentare per mantenersi a livelli elevati sino all inizio dell inverno. Nel gruppo della popolazione utile, ossia nelle 679 bovine ancora presenti al termine della sperimentazione, è stata registrata una percentuale di vacche gravide (PVG) del 75,70%, con un parto concepimento medio (PC) di 115,7 giorni, 2,49 inseminazioni medie per gravidanza (N INS) ed una percentuale di gravidanze al primo intervento (PVG 1FA) del 26,07. Nella categoria delle bovine zoppe (Figura 2), la PVG è risultata significativamente inferiore rispetto alle bovine sane (61,72% vs 78,95% rispettivamente, p<0,001), con un PC più lungo (138,3 giorni contro 111,5 delle sane; p<0,001) ed un N INS più elevato (2,91 interventi contro 2,41; p<0,015). Anche la PVG 1FA è risultata inferiore nelle zoppe rispetto alle sane (14,06% contro 28,86% p<0,014). Pertanto è stata riscontrata una diminuzione della PVG di 17,23 punti in percentuale, un allungamento del PC di 26,7 giorni, un aumento di 0,5 interventi per gravidanza ed un dimezzamento dei concepimenti al primo servizio (Tabella 2). Da quanto emerso, una bovina che diventa zoppa nel postpartum ha un elevato rischio di non pervenire al concepimento e qualora vi riesca ci sono elevate probabilità che l evento sia notevolmente ritardato nel tempo rispetto a una bovina sana (Figura 3). Questi dati confermano, nella realtà produttiva delle stalle prese in esame, la validità dei risultati ottenuti da numerosi studi pubblicati 6,7,8 e testimoniano quali gravi ripercussioni Figura 2 - Nella popolazione del piano sperimentale le bovine zoppe hanno una percentuale di gravidanze inferiore rispetto alle sane. Figura 3 - Percentuale di bovine vuote nei 240 giorni post-partum: la curva delle bovine zoppe resta costantemente più alta di quella delle sane. sulla fertilità comporti il verificarsi di una zoppia all inizio della lattazione. Di particolare interesse è risultata la scorporazione dell andamento delle gravidanze in funzione del numero di lattazione. Le primipare sane sono gli animali che dimostrano le performances riproduttive migliori con una PVG del 81,98%, un PC medio di 109,76 giorni, un N INS pari a 2,38 ed una PVG 1FA del 32,88%. Per contro le primipare zoppe hanno avuto le prestazioni peggiori con differenze altamente significative rispetto alle sane, avendo fatto registrare una PVG del 60% (p<0,001), un PC medio di 148,14 giorni (allungamento PC di 38 giorni; p<0,001), un N INS di 3,38 (2,29 servizi in più; p<0,05) con una PVG 1FA del 14,29%. Le motivazioni di questo peggioramento sono probabilmente attribuibili al fatto che la zoppia impatta sul delicato equilibrio che la primipara dopo il parto cerca di instaurare. Il passaggio da un metabolismo anabolico gestazionale a quello catabolico tipico della montata lattea, il cambio di alimentazione, la competizione con nuove compagne per la scala Tabella 2 - Performances riproduttive nella popolazione del presente studio. POPOLAZIONE UTILE SANE ZOPPE ΔΔ % Gravidanze 75,70 78,95 61,72 17,23 Parto concepimento (gg) 115,7 111,5 138,3 26,70 N inseminazioni 2,49 2,41 2,91 0,50 % gravidanze 1FA 26,07 28,86 14,06 14,79

5 A. Casellato et al. Large Animal Review 2007; 13: Figura 4 - Andamento delle gravidanze in base al numero di lattazione: all aumentare dell età diminuisce la fertilità degli animali sani, pur mantenendosi superiore a quella dei soggetti zoppi. Figura 5 - Intervallo parto concepimento in base al numero di lattazione: le zoppie interferiscono maggiormente con la fertilità negli animali più giovani. gerarchica nella mandria costituiscono momenti di stress per la giovane bovina e, se non possono essere affrontati nelle condizioni fisiche ottimali, rischiano di compromettere il buon avvio della lattazione. È molto probabile poi che una primipara sofferente resti sottomessa alle altre bovine ed abbia maggiori difficoltà nell alimentarsi correttamente dove vi siano situazioni di sovraffollamento o forte competizione. La conseguenza di ciò è l aggravarsi del deficit energetico negativo tipico del post-partum che porta ad alterazioni del metabolismo e della funzionalità dell apparato riproduttore. Le secondipare hanno avuto prestazioni intermedie con differenze però tra sane e zoppe non significative alla luce dei test statistici (PVG 76,92% vs 65,79%; PC 109,88 vs 140,76 giorni; N INS 2,43 vs 2,92; PVG 1FA di 25,82 vs 13,16). Le bovine sane con numero di lattazioni pari a 3 o superiore hanno avuto una PVG (76,87%) rispetto alle primipare e secondipare sane; peggiore è risultato anche il PC (116,50 gg) mentre il N INS è stato di 2,42. La PVG 1FA è stata invece del 26,53. Di notevole interesse è risultato il comportamento delle bovine zoppe nel gruppo di lattazione 3+, le quali hanno dimostrato di risentire meno dell evento zoppia in rapporto agli animali più giovani (Figure 4 e 5). Ciononostante esse hanno fatto registrare performances significativamente inferiori rispetto alle sane di pari età con una PVG del 60% (p<0,001), un PC di 130,60 giorni, un N INS di 2,61 e un PVG 1FA di 14,55 (Tabella 3). Sebbene gli animali zoppi nel complesso abbiano dimostrato un calo della fertilità rispetto a quelli sani, non è stato possibile riscontrare significatività statistiche confrontando tra loro le singole categorie di lesioni a causa dell esiguo numero di casi di dermatite, di flemmone e di patologie di gamba rispetto alle malattie della scatola cornea. L andamento dei parametri riproduttivi nelle singole classi in rapporto a quelli delle bovine sane, dimostra comunque che è sempre presente un effetto negativo dell evento zoppia (Tabella 4). CONCLUSIONI Nelle stalle prese in esame le bovine che hanno manifestato un episodio di zoppia nei primi 120 giorni di lattazione hanno dimostrato di ottenere peggiori performances riproduttive a 240 giorni post-partum rispetto agli animali sani. In particolare è stata riscontrata una riduzione di 17,23 punti nella percentuale di vacche gravide (P<0,001), un allungamento nel parto concepimento di 26,7 giorni (P<0,001), un aumento di 0,5 inseminazioni per gravidanza (P<0,015) ed una riduzione di 14,79 punti nella percentuale di gravidanze al primo servizio (pari al 51,2% in meno dei concepimenti al primo intervento). Le primipare in particolare si sono dimostrate essere gli animali che in misura più evidente alterano i loro indici riproduttivi a seguito della zoppia, con un ritardo di circa 38 gior- Tabella 3 - Andamento delle performances riproduttive analizzate in base al numero di lattazione (PC=parto concepimento; N INS= numero inseminazioni per concepimento; % G1FA= % di gravidanze alla prima inseminazione). % SANE % ZOPPE PC PC N INS N INS % G1FA % G1FA GRAVIDE GRAVIDE SANE ZOPPE SANE ZOPPE SANE ZOPPE Lattaz. 1 81,98 60,00 109,76 148,14 2,38 3,38 32,88 14,29 Lattaz. 2 76,92 65,79 109,88 140,76 2,43 2,92 25,82 13,16 Lattaz ,87 60,00 116,50 130,06 2,42 2,61 26,53 14,55 Tabella 4 - Performances riproduttive differenziate in base al tipo di lesione presente. BOVINE ZOPPE GRAVIDE CORNO FLEMMONE DERMATITE GAMBA N gravidanze % gravidanze 61,96 64,71 42,86 66,67 Parto concepimento 141,6 127,3 143,0 136,5 N inseminazioni 2,75 3,82 3,33 2,63

6 158 Ripercussioni delle zoppie sulle performances riproduttive nella bovina da latte ni nel concepimento ed un aumento medio di 1 intervento fecondativo per gravidanza (p<0,001). Una loro gestione in gruppi separati dalle pluripare potrebbe probabilmente ridurre il danno riproduttivo generato dalle patologie podali. Se quantifichiamo in 2,5 12 il costo di un day open dopo i 100 giorni, nelle aziende prese in esame abbiamo avuto nelle bovine zoppe una perdita netta di 67 /caso per il solo allungamento del parto concepimento. Se poi concentriamo la nostra attenzione solo sulle primipare le perdite diventano ancor più eclatanti e si raggiungono i 95 /caso. A questa stima economica bisogna sommare la perdita generata dal rischio di riforma anticipata, qualora l animale perduri nello stato di non gravidanza. Pur essendo questo ultimo costo difficilmente misurabile, appare evidente che una riduzione di 17 punti nella percentuale di gravidanze a 240 giorni di lattazione per le bovine zoppe, rappresenta una forte probabilità di incorrere in una riforma, soprattutto quando vi sia la concomitanza di altri problemi (basso livello produttivo, conta cellulare elevata, positività sierologica per malattie da cui si sta risanando, etc.). Alla luce dei dati proposti appare necessario differenziare il costo delle zoppie in funzione dello stadio di lattazione: è infatti profondamente diverso a livello economico avere una stessa incidenza di zoppie nei primi 120 giorni post-partum piuttosto che a fine lattazione, quando la gravidanza dovrebbe essersi ormai instaurata. Se consideriamo che le ripercussioni delle zoppie sugli indici riproduttivi rappresentano solo una parte delle perdite finanziarie indotte, appare evidente come esse intacchino fortemente la redditività dell azienda zootecnica. Appare sempre più necessario a nostro avviso ottenere una stima del costo delle patologie, cosicché, avendo a disposizione i dati epidemiologici aziendali, si possano calcolare i danni da esse indotti e si possano mettere in atto strategie preventive proficue e proporzionate per costo. RINGRAZIAMENTI Si ringraziano il personale delle aziende zootecniche per la fattiva collaborazione nella raccolta dei dati ed i colleghi Dott. Salomoni G., Dott. Galli G., Dott. Veneziani A. e Dott. Colombo M. per gli spunti di riflessione utili alla realizzazione di questo lavoro. Effects of lameness on the reproductive performances in dairy cow SUMMARY The stage of lactation strongly influences the lameness cost. In the current study 741 Holstein cows that calved in 2005 are monitored during the first 240 d of lactation. It was recorded the lameness occurred in the 120 d post-partum and analysed reproductive performances of both lame and healthy cows. During this period lameness incidence was 18.85%, with an increasing number of case proportional to the number of lactation. Lame cows at 240 DIM had lower pregnancy percentage (61.72% vs 78,95%, p<0.0001), a calve-to-conception interval 26.7 d longer (138.3 vs d, p<0.001), a higher service for conception number (2.91 vs 2.41, p<0.015) and a lower pregnancy percentage at the first service (14.06% vs 28.86%, p<0.014). In particular, primiparous cows were the animals that suffered more from lameness effects, extending their calve-to-conception interval of 38 days. At the cost of 2.5 /day open, the economical loss due to lameness occurring in the first 120 DIM is 67 /case (95 /case for the primiparous cows). Lameness economical impact on fertility shows the need of differentiating the cost of disease according to the stage of lactation. KEY WORDS Lameness, fertility, cost, dairy cow. Bibliografia 1. Greenough P.R., Weaver D.A., Broom D.M., Esslemont R.J., Galindo F.A. (1997): Basic concepts of bovine lameness. In: Lameness in cattle. Ed. Saunders, Third Edition, Cook N. (2007): materiale didattico di: workshop teorico/pratico: il ruolo del benessere nelle patologie della bovina da latte: come valutarlo e dove intervenire; ed. Kriton biological service febbraio Bargai U. (2002). La zoppia in un allevamento di bovine da latte: un modello epidemiologico. Large Animals Review, 8; (4): Green L.E., Hedges V.J., Schukken Y.H., Blowey R.W. and Packington A.J.(2002). The impact of clinical lameness on the milk yield of dairy cows. J. Dairy Sci. 85: Margerison J., Hollis J., Snell A., Stephens G., Winkler B. (2204). Proceedings of the 13th international symposium and 5th conference on lameness in ruminants Melendez P., Bartolome J., Archbald L.F., Donovan A. (2003) The association between lameness, ovarian cyst and fertility in lactating dairy cows. Theriogenology 59: Collick D.W., Ward W.R., and Dobson H. (1989). Associations between types of lameness and fertility. Vet. Rec., 125; (5): Lee L.A., Ferguson J.D., Galligan D.T. (1989). Effect of disease on days open assessed by survival analysis. J. Dairy Sci. 72: (4): Hernandez J., Shearer J.K., Webb D.W. (2001) Effect of lameness on the calving-to-conception interval in dairy cows. J Am Vet Med Assoc. 218(10): Garbarino E.J., Hernandez J.A., Shearer J.K., Risco C.A., Thatcher W.W.(2004). Effect of lameness on ovarian activity in postpartum holstein cows. J Dairy Sci.; 87(12): Brizzi A. (1996). Zoppie e Fertilità. In: Sali. Manuale di Teriogenologia bovina. Essegivi Ed agricole, Bologna. (12): De Vries A. (2006). Determinants of the cost of days open in dairy cattle. Proceedings of the 11th International Symposium on Veterinary Epidemiology and Economics. 13. Pecsok, S.R., M.L. McGilliard, and R.L. Nebel. (1994). Conception rates: Derivation and estimates for effects of estrus detection on cow profitability. J. Dairy Sci. 77: Gonzalez S. A. (2005). Il ruolo del veterinario aziendale nei programmi inerenti la salute del piede bovino. Large Animals Review, Anno 11 (6): Salomoni G., Brizzi A. (2004). Field use of Herd lameness data analysis. Proceedings of the 13th international symposium and 5th conference on lameness in ruminants Lucey S., Rowlands G.J., Russel A.M. (1986). The association between lameness and fertility in dairy cows. Veterinary Records 118:

Valore Economico di una Vacca e le sue Importanti Implicazioni

Valore Economico di una Vacca e le sue Importanti Implicazioni Improving cost-efficiency and profitability Valore Economico di una Vacca e le sue Importanti Implicazioni Victor E. Cabrera Italy, February 2017 3 Valore Economico di una Vacca Sapere il suo valore è

Dettagli

Gestione della Riproduzione indici e fertilità reale mano d opera

Gestione della Riproduzione indici e fertilità reale mano d opera Centro Studi Clinica Veterinaria S Francesco S. Nicolò a Trebbia (PC) 18 3 2017 Gestione della Riproduzione indici e fertilità reale mano d opera Dott. Alberto Brizzi Medico Veterinario Parametri di valutazione

Dettagli

Cura e prevenzione delle zoppie nella vacca da latte: cosa fare?

Cura e prevenzione delle zoppie nella vacca da latte: cosa fare? Cura e prevenzione delle zoppie nella vacca da latte: cosa fare? Dr. Loris De Vecchis Medico Veterinario - Como Dr.ssa Caterina Basevi Medico Veterinario - Milano Albairate, 8 aprile 2010 Zoppia: incidenza

Dettagli

Prof. Giovanni Sali Centro Studi Clinica Veterinaria S. Francesco Piacenza Congresso Nazionale SIB 2015

Prof. Giovanni Sali Centro Studi Clinica Veterinaria S. Francesco Piacenza Congresso Nazionale SIB 2015 Prof. Giovanni Sali Centro Studi Clinica Veterinaria S. Francesco Piacenza Congresso Nazionale SIB 2015 Nascita (ufficiale)negli anni 60 Primi decenni della Buiatria (fino agli anni 80): grande salto

Dettagli

CowManager CowManager

CowManager CowManager Innovazione al vostro servizio Risparmia tempo e denaro con Servizio di monitoraggio attivo Azienda Cirelli Virginio Il 18% del tuo guadagno extra Il 66% del guadagno extra deriva deriva dal monitoraggio

Dettagli

Programmi di selezione della Frisona Italiana alla luce delle problematiche riproduttive

Programmi di selezione della Frisona Italiana alla luce delle problematiche riproduttive Programmi di selezione della Frisona Italiana alla luce delle problematiche riproduttive Fabiola Canavesi ANAFI, Italy Padova 1 La situazione economica redditività allevamento bovino in calo Diminuzione

Dettagli

L effetto negativo dello stress termico sulle bovine da latte ad alta produzione

L effetto negativo dello stress termico sulle bovine da latte ad alta produzione L effetto negativo dello termico sulle bovine da latte ad alta produzione Cirio workshop February 8, 2017 Dr,. Israel Flamenbaum Dr. Flamenbaum (Cow Cooling Solutions) Ltd. 1 Attualmente, il caldo estivo

Dettagli

MANUALE DI USO. Documento: Manuale R08 GRAFICI ALLEVAMENTO. Ultima revisione 06 giugno ManR08 Grafici Allevamento 06 giugno 2016 Pag.

MANUALE DI USO. Documento: Manuale R08 GRAFICI ALLEVAMENTO. Ultima revisione 06 giugno ManR08 Grafici Allevamento 06 giugno 2016 Pag. MANUALE DI USO Documento: Manuale R08 GRAFICI ALLEVAMENTO Ultima revisione 06 giugno 2016 ManR08 Grafici Allevamento 06 giugno 2016 Pag. 1 GRAFICI ALLEVAMENTO I grafici dell allevamento rappresentano i

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DELLE MASTITI BOVINE NELL AREA Puglia-Basilicata-Molise. Domenico Pavone Medico Veterinario Libero Professionista

EPIDEMIOLOGIA DELLE MASTITI BOVINE NELL AREA Puglia-Basilicata-Molise. Domenico Pavone Medico Veterinario Libero Professionista EPIDEMIOLOGIA DELLE MASTITI BOVINE NELL AREA Puglia-Basilicata-Molise Domenico Pavone Medico Veterinario Libero Professionista Agenti di mastite CONTAGIOSI Streptococcus agalactiae Staphycococcus aureus

Dettagli

Responsabile del progetto: De Grandis Dionigi LA TRANSIZIONE

Responsabile del progetto: De Grandis Dionigi LA TRANSIZIONE Responsabile del progetto: De Grandis Dionigi DEATECH SRL Workshop Fiera di Cremona 30 ottobre 2015 LA TRANSIZIONE Deatech grazie al PROGETTO OMEGA è riuscita a mettere a punto tutte le strategie alimentari

Dettagli

Vantaggi nell anticipare la fecondazione delle manze

Vantaggi nell anticipare la fecondazione delle manze Vantaggi nell anticipare la fecondazione delle manze Spesso, l allevatore pensa che per ridurre i costi dell allevamento basta ridurre i costi di alimentazione delle manze. Una riduzione del costo della

Dettagli

Pascolo in asciutta Confronto di dati produttivi e sanitari in sedici allevamenti di bovine da latte della pianura irrigua

Pascolo in asciutta Confronto di dati produttivi e sanitari in sedici allevamenti di bovine da latte della pianura irrigua Pascolo in asciutta Confronto di dati produttivi e sanitari in sedici allevamenti di bovine da latte della pianura irrigua Nove aziende effettuavano il pascolamento delle bovine in asciutta mentre sette

Dettagli

LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA

LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA Il progetto AGRICONFRONTI EUROPEI intende, attraverso la raccolta di dati da fonti ufficiali (Eurostat e Istat), mettere a confronto la situazione dell agricoltura veneta

Dettagli

APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL ABORTO BOVINO. Giovanni Filippini Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche

APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL ABORTO BOVINO. Giovanni Filippini Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL ABORTO BOVINO Giovanni Filippini Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche Latina 2 Ottobre 2009 Applicazione di di strategie Patologia in in allevamento

Dettagli

ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili

ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE Prof.ssa Marina Gentili 1 ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE FINALIZZATO ALLA PRODUZIONE DI LATTE VACCINO. PICCOLI ALLEVAMENTI (FINO A 50 CAPI) E GRANDI ALLEVAMENTI (200/300/500 CAPI).

Dettagli

Alberto Menghi, Paolo Rossi

Alberto Menghi, Paolo Rossi 81 a Fiera Agricola Zootecnica Italiana BENESSERE ANIMALE: LA VACCA DA LATTE dalle parole ai fatti Montichiari, 15 febbraio 2009 ANALISI ECONOMICA DI ALCUNI CASI CONCRETI Alberto Menghi, Paolo Rossi Centro

Dettagli

Lesioni podali e pavimento delle corsie di stabulazione

Lesioni podali e pavimento delle corsie di stabulazione Seminario Pavimentazioni innovative nelle stalle per vacche da latte Aspetti tecnici, sanitari ed economici e confronto con soluzioni tradizionali Bagnolo in Piano, 20 maggio 2009 Loris De Vecchis, veterinario

Dettagli

U N PA SSO AVANT I OGNI G I O RNO.

U N PA SSO AVANT I OGNI G I O RNO. Provate la differenza con U N PA SSO AVANT I OGNI G I O RNO. Preparare una lattazione redditizia Un alimentazione bilanciata per le vacche de latte significa stare un passo avanti, ogni giorno. è un integratore

Dettagli

CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA

CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA Ordine Medici Veterinari di Verona 10 maggio 2011 CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA Loris Alborali, Mariagrazia Zanoni, Paolo Cordioli Istituto

Dettagli

Edizioni L Informatore Agrario

Edizioni L Informatore Agrario www.informatoreagrario.it Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi

Dettagli

Le tappe di un corretto razionamento

Le tappe di un corretto razionamento Il razionamento Le tappe di un corretto razionamento - definizione dei fabbisogni individuali e di gruppo - conoscenza delle caratteristiche degli alimenti disponibili (composizione, valore nutritivo,

Dettagli

Meno latte se la vacca è a rischio chetosi

Meno latte se la vacca è a rischio chetosi PREVALENZA DEL RISCHIO DI PATOLOGIA E RIPERCUSSIONI SULLA PRODUZIONE Meno latte se la vacca è a rischio chetosi Il 25% delle vacche è a rischio chetosi nei primi 5-10 giorni di lattazione. Le bovine appartenenti

Dettagli

Gonzaga 12 settembre 2015

Gonzaga 12 settembre 2015 Innovazione nella gestione aziendale, importanza dei dati tecnici ed economici Gonzaga 12 settembre 2015 Massimo Battaglia Associazione Regionale Allevatori Lombardia fertilità e produzione 160 140 120

Dettagli

UNA ANALISI APPROFONDITA DELLE STALLE MISTE NELL ARCO DI UN VENTENNIO

UNA ANALISI APPROFONDITA DELLE STALLE MISTE NELL ARCO DI UN VENTENNIO UNA ANALISI APPROFONDITA DELLE STALLE MISTE NELL ARCO DI UN VENTENNIO Di Giacomo Menta, Matteo Venuti, Elena Zampieri Circa venti anni fa (1993) si iniziò un lavoro tendente a conoscere meglio la situazione

Dettagli

Controlli della produttività del latte in Italia

Controlli della produttività del latte in Italia ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI ENTE MORALE D.P.R. N. 1051 DEL 27-10-1950 UFFICIO CENTRALE DEI CONTROLLI DELLA PRODUTTIVITÁ ANIMALE SOTTOPOSTO ALLA VIGILANZA DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Dettagli

Antonio Barberio e Luigi Zago in collaborazione con

Antonio Barberio e Luigi Zago in collaborazione con Prova di campo relativa all adozione di un programma neonatale (neonate program) in allevamento di vacche da latte: effetti sulla qualita del colostro e sull accrescimento dei vitelli fino allo svezzamento

Dettagli

Approccio di Valorex per la vacca da latte Scambio di Informazioni Italia Francia 3-4 Febbraio 2016

Approccio di Valorex per la vacca da latte Scambio di Informazioni Italia Francia 3-4 Febbraio 2016 Approccio di Valorex per la vacca da latte Scambio di Informazioni Italia Francia 3-4 Febbraio 2016 Con Valorex e TradiLin, non é necessario scegliere tra produttività e fertilità! 1 La produttività spesso

Dettagli

IL VETERINARIO AZIENDALE Un ruolo a supporto della Sanità Pubblica e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari

IL VETERINARIO AZIENDALE Un ruolo a supporto della Sanità Pubblica e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari IL VETERINARIO AZIENDALE Un ruolo a supporto della Sanità Pubblica e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari Un modello da sperimentare Dott. Giovanni Turriziani Coordinamento Regionale degli

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello)

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. Zona parto a. Obiettivo gestionale: ambiente pulito ed asciutto predisporre all interno

Dettagli

PROCESSO DI NURSING DAL... PROFILO PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ( D.M. 739/94) 4.VALUTAZIONE INTERVENTI 3. GESTIONE INTERVENTI INFERMIERISTICI

PROCESSO DI NURSING DAL... PROFILO PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ( D.M. 739/94) 4.VALUTAZIONE INTERVENTI 3. GESTIONE INTERVENTI INFERMIERISTICI PROCESSO DI NURSING metodo di lavoro che si articola in fasi logiche,razionali, per raggiungere obiettivi dichiarati processo di nursing senza fase diagnostica processo di nursing con fase diagnostica

Dettagli

I Controlli Funzionali (1)

I Controlli Funzionali (1) I Controlli Funzionali (1) La più tradizionale delle attività dell Associazione di razza verte nell'ambito della selezione con l'effettuazione dei controlli funzionali e la tenuta dei libri genealogici.

Dettagli

Indice totale economico

Indice totale economico Indice totale economico Ausilio moderno per la selezione Con l indice totale economico, l allevatore svizzero della razza Bruna avrà per la prima volta a disposizione un mezzo ausiliario moderno, il quale

Dettagli

Il benessere degli animali riduce i costi dell allevamento

Il benessere degli animali riduce i costi dell allevamento INCONTRO - DIBATTITO Le scelte per migliorare l efficienza tecnica dell allevamento e la qualità del latte 28a Mostra Regionale BOVINI RAZZE DA LATTE Paolo Rossi CRPA spa - Reggio Emilia Fiere di Reggio

Dettagli

Listino prezzi immobili sulla piazza di Milano e Provincia 03 Febbraio 2015. Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa

Listino prezzi immobili sulla piazza di Milano e Provincia 03 Febbraio 2015. Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa Listino prezzi immobili sulla piazza di Milano e Provincia 03 Febbraio 2015 Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa 2 POSITIVI NEGATIVI STABILI Aumento costante della domanda di mutui Aumento

Dettagli

IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA NEL 2009

IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA NEL 2009 on lliine REGIONE SICILIANA Servizio Statistica ed Analisi Economica Notiziario di Statistiche Regionali a cura del Servizio Statistica della Regione na in collaborazione con ISTAT Anno 2 n. 2/1 IL MERCATO

Dettagli

1. Come si vive e lavora in Umbria: il posizionamento della regione nell ultimo decennio

1. Come si vive e lavora in Umbria: il posizionamento della regione nell ultimo decennio Estratto dal capitolo 1 della Relazione sullo stato di attuazione del programma di governo e sull amministrazione regionale RESOCONTO DI LEGISLATURA (Pubblicata nel S.S. del B.U.R. n. 10 del3 marzo 2010)

Dettagli

Vitelli Quale relazione tra gestione e mortalità

Vitelli Quale relazione tra gestione e mortalità Uno studio dell Università di Milano sulla gestione di questa categoria di animali in alcune stalle lombarde: i punti critici sono ancora molti Vitelli Quale relazione tra gestione e mortalità Le autrici

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA PROSTATA IN VENETO

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA PROSTATA IN VENETO dicembre 2014 EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA PROSTATA IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Baracco S, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO Provincia di Piacenza: Forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, medie annue 2000/2002 2000 2001 2002 FORZE DI LAVORO OCCUPATI 107 110 111 maschi

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2012 Pubblicato in data 28 Gennaio 2013 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

Analisi di redditività

Analisi di redditività Analisi di redditività SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI SCARICO E SIMILI Questo documento è un analisi sintetica dei principali indici di bilancio relativi alle società italiane che lavorano

Dettagli

La pubertà sta cambiando? Paolo Brambilla ASL Milano 2 FIMP Dipartimento Formazione Permanente Lombardia

La pubertà sta cambiando? Paolo Brambilla ASL Milano 2 FIMP Dipartimento Formazione Permanente Lombardia La pubertà sta cambiando? Paolo Brambilla ASL Milano 2 FIMP Dipartimento Formazione Permanente Lombardia Importanza clinica del timing della pubertà Fertilità Massa adiposa Massa ossea Insulino-resistenza.

Dettagli

Ottobre 2012 1. 1. La Cigo, la Cigs e la Cassa in deroga (settembre 2012 e primi nove mesi 2012)

Ottobre 2012 1. 1. La Cigo, la Cigs e la Cassa in deroga (settembre 2012 e primi nove mesi 2012) Dipartimento Mercato del Lavoro Osservatorio Cassa Integrazione, Occupazione, Politiche attive del lavoro Visita il portale dell Osservatorio: www.cisl.it/osservatoriomdl Ottobre 2012 1 Indice 1. La Cigo,

Dettagli

SEMPLIFICAZIONE DEI CONTROLLI FUNZIONALI: ANALISI DELLA CAPRA NERA DI VERZASCA

SEMPLIFICAZIONE DEI CONTROLLI FUNZIONALI: ANALISI DELLA CAPRA NERA DI VERZASCA SEMPLIFICAZIONE DEI CONTROLLI FUNZIONALI: ANALISI DELLA CAPRA NERA DI VERZASCA Rita Rizzi Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica Giornata tematica GESTIONE GENETICA DELLE POPOLAZIONI CAPRINE

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL COLON RETTO IN VENETO

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL COLON RETTO IN VENETO EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL COLON RETTO IN VENETO Registro Tumori del Veneto dicembre 2014 Baracco M, Baracco S, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo

Dettagli

BOLLETTINO dei controlli della produttività del latte 2015

BOLLETTINO dei controlli della produttività del latte 2015 ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI ENTE MORALE D.P.R. N. 1051 DEL 27-10-1950 UFFICIO CENTRALE DEI CONTROLLI DELLA PRODUTTIVITÁ ANIMALE SOTTOPOSTO ALLA VIGILANZA DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Dettagli

Analogie con la produzione di latte La lattazione in una bovina da latte è pari a 305 giorni La sua lattazione media sarà quindi di 152,5 giorni

Analogie con la produzione di latte La lattazione in una bovina da latte è pari a 305 giorni La sua lattazione media sarà quindi di 152,5 giorni Il concetto di peso vivo medio allevato nell allevamento del suino all ingrasso Analogie con la produzione di latte La lattazione in una bovina da latte è pari a 305 giorni La sua lattazione media sarà

Dettagli

CONSISTENZE E PRESTAZIONI PRODUTTIVE.

CONSISTENZE E PRESTAZIONI PRODUTTIVE. CONSISTENZE E PRESTAZIONI PRODUTTIVE. Nonostante la difficile situazione in cui versa la zootecnia italiana, la PRI si sta ulteriormente diffondendo all esterno dell areale originario (Tabella 1); attualmente

Dettagli

L efficacia della psicoterapia. Dott. Giuseppe Bontempo

L efficacia della psicoterapia. Dott. Giuseppe Bontempo L efficacia della psicoterapia Dott. Giuseppe Bontempo EFFICACIA ovvero la capacità di raggiungere l'obiettivo prefissato EFFICIENZA APPROPRIATEZZA QUALITA PROFILI ECONOMETRICI COSTI /BENEFICI Al fine

Dettagli

LA CAPACITA DI INGESTIONE DEI RUMINANTI

LA CAPACITA DI INGESTIONE DEI RUMINANTI LA CAPACITA DI INGESTIONE DEI RUMINANTI Anche se la razione formulata sulla carta rispetta le percentuali di principi nutritivi previste per una particolare categoria di animali e per una certa produzione,

Dettagli

Andamento dei costi di produzione del latte bovino in Veneto nel 2014

Andamento dei costi di produzione del latte bovino in Veneto nel 2014 Sommario Andamento dei costi di produzione del latte bovino in Veneto nel 2014... 3 Metodologia di calcolo... 3 1. I costi medi di produzione nel 1 trimestre 2014... 4 2. I costi medi di produzione nel

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Allergologia. Rimini, Novembre 2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Allergologia. Rimini, Novembre 2014 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Allergologia Rimini, 21-23 Novembre 2014 INDICE Contesto Epidemiologia Limiti della terapia farmacologica Vantaggi dell immunoterapia

Dettagli

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE 1 Aids in Italia e in Europa 2 HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ AIDS IN ITALIA E IN EUROPA Giovanni Rezza Centro Operativo Aids - Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

Individuare le risposte corrette per ciascun quesito (anche più di una)

Individuare le risposte corrette per ciascun quesito (anche più di una) F. GIUNTA ECONOMIA AZIENDALE QUESITI DI AUTOVALUTAZIONE CAPITOLO IX Individuare le risposte corrette per ciascun quesito (anche più di una) 1. Si ha equilibrio economico quando: a. i ricavi sono uguali

Dettagli

PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI

PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI 4 marzo 2016 IV trimestre 2015 PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI Dati definitivi Nel quarto trimestre 2015, l'indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori diminuisce dello 0,1% rispetto al trimestre

Dettagli

Gestione sanitaria e produzione del latte negli ovini

Gestione sanitaria e produzione del latte negli ovini Gestione sanitaria e produzione del latte negli ovini Seminario di Agris Il prezzo del latte ovino e il suo costo di produzione in Sardegna Aldo Marongiu Agnese Cannas Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

I costi di produzione

I costi di produzione 1 con tale espressione, si fa riferimento a quel processo teso a. quantificare, in termini monetari, le risorse necessarie per l implementazione del processo produttivo COSTI DI FATTORE esprimono quantità

Dettagli

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016 Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Scenario 1: In uno studio prospettivo condotto per valutare la relazione tra l'uso di estrogeni e rischio di cancro alla mammella,

Dettagli

Bovinicoltura. Docente: Prof. Giulio Cozzi Dipartimento di Scienze Animali. Tel

Bovinicoltura. Docente: Prof. Giulio Cozzi Dipartimento di Scienze Animali. Tel Bovinicoltura Docente: Prof. Giulio Cozzi Dipartimento di Scienze Animali Tel. 049 827 2662 e-mail giulio.cozzi@unipd.it Obiettivi formativi del corso Il corso si propone di fornire nozioni approfondite

Dettagli

-5% -10% -15% -20% -25% -30%

-5% -10% -15% -20% -25% -30% 2 Premessa Le informazioni diffuse con i Bollettini mensili sulle entrate tributarie di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna, pubblicati sui portali web istituzionali dalle Amministrazioni

Dettagli

20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA. Settembre 2015

20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA. Settembre 2015 20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA Settembre 2015 20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA Introduzione Il 20 Rapporto sulle retribuzioni in Italia fornisce nel dettaglio le informazioni sul mercato

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO La nuova indagine sulle forze di lavoro condotta dall Istat presenta profonde innovazioni rispetto a quella precedente, al punto che la nuova modalità di rilevazione ha creato

Dettagli

IL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA

IL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA IV TRIMESTRE 2010 SINTESI IL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA RISULTATI GENERALI Nel quarto trimestre 2010 l attività

Dettagli

Criteri di eligibilita dei contraccettivi ormonali : linee guida a confronto. Daniela Spettoli

Criteri di eligibilita dei contraccettivi ormonali : linee guida a confronto. Daniela Spettoli Criteri di eligibilita dei contraccettivi ormonali : linee guida a confronto Daniela Spettoli Cosa sono i criteri di eligibilità risks medical conditions Criteri di eligibilità: quanto stringenti? choose

Dettagli

FIRSTBEAT SPORTS EXAMPLE REPORTS

FIRSTBEAT SPORTS EXAMPLE REPORTS FIRSTBEAT SPORTS EXAMPLE REPORTS Rapporto sull'allenamento Persona: Data: 11.12.212 Informazioni di base Età 24 Altezza (cm) 184 Peso (kg) 79 34 a riposo massima Classe di attività 8 Athlete (Example)

Dettagli

La congiuntura dell indotto Pharmintech

La congiuntura dell indotto Pharmintech Executive summary La congiuntura dell indotto Pharmintech (stima II semestre 2009 e previsioni I semestre 2010) 1. Introduzione L Ufficio Studi dell Osservatorio Pharmintech ha portato a termine la seconda

Dettagli

ALLEVAMENTI BOVINI 1

ALLEVAMENTI BOVINI 1 ALLEVAMENTI BOVINI 1 Secondo i dati disponibili sul sito dell Eurostat, nel 2007 nell Unione Europea a 27 Stati Membri erano presenti circa 3.330.000 allevamenti bovini. Più del 50% di questi sono situati

Dettagli

Analisi di redditività

Analisi di redditività Analisi di redditività INDUSTRIA PRODUZIONE DI ACQUE MINERALI E DI BIBITE ANALCOLICHE Questo documento è un analisi sintetica dei principali indici di bilancio relativi alle società italiane che lavorano

Dettagli

PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE

PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE Andrea Serraino, Giacomo Marchetti, Federica Giacometti Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Dettagli

Protocolli per il controllo delle mastiti negli allevamenti ovi-caprini: esperienze di campo

Protocolli per il controllo delle mastiti negli allevamenti ovi-caprini: esperienze di campo Protocolli per il controllo delle mastiti negli allevamenti ovi-caprini: esperienze di campo Giuseppina Giacinti, Daniele Sagrafoli Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana Centro

Dettagli

Risultati RISULTATI 70

Risultati RISULTATI 70 RISULTATI 70 1. Caratteristiche delle coorti esaminate nello studio Nel presente studio sono stati valutati 200 pazienti e 200 volontari sani. I due gruppi sono composti da 154 donne e 46 uomini ciascuno.

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA La dimensione del fenomeno è di difficile valutazione, sia per i limiti della sua definizione, sia per la diversa percezione soggettiva

EPIDEMIOLOGIA La dimensione del fenomeno è di difficile valutazione, sia per i limiti della sua definizione, sia per la diversa percezione soggettiva EPIDEMIOLOGIA La dimensione del fenomeno è di difficile valutazione, sia per i limiti della sua definizione, sia per la diversa percezione soggettiva di questa condizione e per la riluttanza a rendere

Dettagli

Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni )

Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni ) Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni 1995 2005) Prefazione Il sistema di notifica della tubercolosi, elemento indispensabile al programma di controllo della malattia stessa, ha tra gli obiettivi

Dettagli

INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DELL'ALLEVAMENTO SUINO IN EMILIA ROMAGNA. Anno 1999

INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DELL'ALLEVAMENTO SUINO IN EMILIA ROMAGNA. Anno 1999 INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DELL'ALLEVAMENTO SUINO IN EMILIA ROMAGNA. Anno 1999 Con lo scopo di individuare i principali fattori di rischio per la presenza dell'infezione, il piano nazionale di controllo

Dettagli

L INPUT DI LAVORO NON REGOLARE IN ITALIA: UN COMMENTO DELLA NUOVA SERIE ISTAT

L INPUT DI LAVORO NON REGOLARE IN ITALIA: UN COMMENTO DELLA NUOVA SERIE ISTAT nelmerito.com L INPUT DI LAVORO NON REGOLARE IN ITALIA: UN COMMENTO DELLA NUOVA SERIE ISTAT di Bruno Chiarini, Elisabetta Marzano 19 novembre 2008 Introduzione I nuovi dati Istat (2008) consentono una

Dettagli

Prove di progenie. Quali vacche della popolazione? Prove di progenie. Razza Frisona Italiana Schema di selezione. Figure coinvolte nelle P.P.

Prove di progenie. Quali vacche della popolazione? Prove di progenie. Razza Frisona Italiana Schema di selezione. Figure coinvolte nelle P.P. Prove di progenie Perché sulle figlie? Es. Fratelli pieni Problema: il carattere di interesse si esprime solo in uno dei due sessi Nei bovini da latte produzione solo nelle femmine Valutiamo l attitudine

Dettagli

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma CONTENUTI

Dettagli

L INDUZIONE MEDICA CONSISTE

L INDUZIONE MEDICA CONSISTE 1 IN OSTETRICIA, L INDUZIONE MEDICA CONSISTE NELL UTILIZZO DI OSSITOCINA O DI PROSTAGLANDINE. GLI SVANTAGGI DEL TRAVAGLIO INDOTTO FARMACOLOGICAMENTE CONSISTONO IN: CONTRAZIONI DOLOROSE E TROPPO INTENSE

Dettagli

La distribuzione del rischio di ricovero per Tumore maligno della Tiroide nella Provincia di Taranto

La distribuzione del rischio di ricovero per Tumore maligno della Tiroide nella Provincia di Taranto La distribuzione del rischio di ricovero per Tumore maligno della Tiroide nella Provincia di Taranto A. Mincuzzi, N. Bartolomeo*, P.Trerotoli*, S. Minerba S.C. Statistica Epidemiologia ASL Taranto *Dipartimento

Dettagli

Teoria e tecniche dei test

Teoria e tecniche dei test Teoria e tecniche dei test Lezione 9 LA STANDARDIZZAZIONE DEI TEST. IL PROCESSO DI TARATURA: IL CAMPIONAMENTO. Costruire delle norme di riferimento per un test comporta delle ipotesi di fondo che è necessario

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Fumo passivo GUADAGNARE SALUTE

Fumo passivo GUADAGNARE SALUTE PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO GUADAGNARE SALUTE Il fumo rappresenta un rilevante fattore di rischio anche per chi vi è esposto solo passivamente e il fumo passivo è la principale fonte di inquinamento dell

Dettagli

SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO. Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare

SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO. Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare Federalimentare Ismea Centro Studi Confindustria Settembre

Dettagli

ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE. Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre

ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE. Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre LE MALATTIE CARDIO VASCOLARI Le malattie cardiovascolari ogni anno provocano oltre 17 milioni di decessi (7,2

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA LABORATORIO DI ONCOLOGIA SPERIMENTALE E ISTOLOGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA LABORATORIO DI ONCOLOGIA SPERIMENTALE E ISTOLOGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA LABORATORIO DI ONCOLOGIA SPERIMENTALE E ISTOLOGIA PROGETTO CON RELAZIONE SCIENTIFICA DEL 06/12/2013 PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DI PAZIENTI

Dettagli

Analisi e Governo dell Agricoltura PeriUrbana ( )

Analisi e Governo dell Agricoltura PeriUrbana ( ) AGAPU Analisi e Governo dell Agricoltura PeriUrbana (2011-2013) Sali Guido, Corsi Stefano, Mazzocchi Chiara, Plebani Michael DISAA-DEMM Università degli Studi di Milano Workshop AGAPU Seveso, 14 gennaio

Dettagli

Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie

Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie Parma, 20/10/2014 Chiar.mo Sig. Pietro Giovanni Azzolini VERDI SPA Via A. Volta, 7/1 42024 Castelnuovo di Sotto (RE) Oggetto: Relazione sull attività svolta nell

Dettagli

Il Morbo di Aujeszky

Il Morbo di Aujeszky Ordine dei Medici Veterinari di Verona Isola della Scala -Verona 22 marzo 2007 Il Morbo di Aujeszky Situazione italiana e programmi di eradicazione 100 nm Loris ALBORALI Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

Temi di Economia e Finanza

Temi di Economia e Finanza Temi di Economia e Finanza (Working Papers) Diffusione della moneta di plastica e riflessi sull'economia sommersa: un'analisi empirica sulle famiglie italiane A cura di Daniele Di Giulio e Carlo Milani

Dettagli

Fig. 1 - Italia: arrivi e presenze internazionali (valori assoluti ) Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat

Fig. 1 - Italia: arrivi e presenze internazionali (valori assoluti ) Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat Il turismo italiano dipende sempre di più dai flussi internazionali. Nel 2016 gli arrivi stranieri sono stati poco meno di 56 milioni con una crescita dell 1% sull anno precedente. Si consolida lo straordinario

Dettagli

I costi di produzione e redditività del latte 2002-2010

I costi di produzione e redditività del latte 2002-2010 Assemblea Aprolav 10 Giugno 2011 I costi di produzione e redditività del latte 2002-2010 Alberto Menghi Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) Reggio Emilia (www.crpa.it) a.menghi@crpa.it Il campione

Dettagli

Deliberazione n. 583 del 2 agosto 2010

Deliberazione n. 583 del 2 agosto 2010 A.G.C. 11 - Sviluppo Attività Settore Primario - Settore 01 - Deliberazione n. 583 del 2 agosto 2010 DGR n. 120/07: "Recepimento del DM del 7 aprile 2006 ad oggetto Criteri e norme tecniche per la disciplina

Dettagli

In Italia la percentuale di persone con un lavoro regolare è in media del 60%, con un evidente gradiente nord-sud [figura 1].

In Italia la percentuale di persone con un lavoro regolare è in media del 60%, con un evidente gradiente nord-sud [figura 1]. Il lavoro Il lavoro e il tempo libero dovrebbero essere una fonte di salute per le persone. Il modo in cui la società organizza il lavoro dovrebbe contribuire a creare una società sana. La promozione della

Dettagli

CARATTERI QUANTITATIVI misurabili su una scala metrica variabilità continua

CARATTERI QUANTITATIVI misurabili su una scala metrica variabilità continua CARATTERI DI INTERESSE ZOOTECNICO CARATTERI QUANTITATIVI misurabili su una scala metrica variabilità continua CARATTERI QUALITATI VI classificazione delle unità sperimentali variabilità discontinua CARATTERI

Dettagli

MONITORAGGIO E STUDI EPIDEMIOLOGICI NEI COMUNI DEL CUV (CONSORZIO URBANISTICO VOLONTARIO MALPENSA) A CURA DELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE

MONITORAGGIO E STUDI EPIDEMIOLOGICI NEI COMUNI DEL CUV (CONSORZIO URBANISTICO VOLONTARIO MALPENSA) A CURA DELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE MONITORAGGIO E STUDI EPIDEMIOLOGICI NEI COMUNI DEL CUV (CONSORZIO URBANISTICO VOLONTARIO MALPENSA) A CURA DELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE L epidemiologia, com è noto, si occupa dei fenomeni sanitari

Dettagli

Sede legale ARPA PUGLIA

Sede legale ARPA PUGLIA Sede legale ARPA PUGLIA Corso Trieste 27, 70126 Bari Agenzia regionale per la prevenzione Tel. 080 5460111 Fax 080 5460150 e la protezione dell ambiente www.arpa.puglia.it C.F. e P.IVA. 05830420724 Direzione

Dettagli

Le medie ISTAT ed i dati dei Centri per l Impiego

Le medie ISTAT ed i dati dei Centri per l Impiego SERVIZIO POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO, SERVIZI PER L'IMPIEGO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, OSSERVATORIO SOCIALE, POLITICHE SOCIALI E PER LA GIOVENTÙ, POLITICHE PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO La Disoccupazione

Dettagli

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri 60milioni più di 60.782.668 residenti Al 1 gennaio 2014 la popolazione residente supera i 60 milioni Continua il processo di invecchiamento della popolazione

Dettagli

Le medie ISTAT ed i dati dei Centri per l Impiego

Le medie ISTAT ed i dati dei Centri per l Impiego SERVIZIO POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO, SERVIZI PER L'IMPIEGO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, OSSERVATORIO SOCIALE, POLITICHE SOCIALI E PER LA GIOVENTÙ, POLITICHE PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO La Situazione

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale I semestre 2015 Pubblicato in data 30 luglio 2015 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli