Comune di Luco dei Marsi CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI AVEZZANO S. Sezione Lucus Angitiae LUCO DEI MARSI

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1 Comune di Luco dei Marsi CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI AVEZZANO 1929 S. Sezione Lucus Angitiae LUCO DEI MARSI attività 2016

2 attività 2016 Le regole del buon escursionista Il buon escursionista ha sempre timore e rispetto per la montagna senza mai sottovalutarla, e si comporta secondo le proprie capacità. 2

3 Saluto del Reggente Ai Soci, a tutte le persone che vorranno aderire alla nostra Sotto Sezione e che comunque amano la montagna. Prima di tutto voglio ringraziare L Amministrazione Comunale e le varie attività che saranno illustrate all interno del nostro opuscolo informativo. Il loro contributo ha favorito alcuni acquisti di materiale e ad organizzare qualche iniziativa. Dalla data della nostra nascita è passato appena un anno, in questo anno molte cose sono state fatte: il ripristino del sentiero di monte Romanella (km. 5) che tanta gente non conosceva ma percorso dai nostri avi, alla sua inaugurazione; la collocazione di due statue della Madonna di Lourdes al Parco di San Leonardo e sulla cima di Monte Romanella, alla segnatura di alcuni sentieri. La stima da parte dell Amministrazione Comunale di assegnarci il Parco di San Leonardo, con inizio subito dei lavori per creare un isola ecologica, per evitare la dispersione di immondizia da parte degli utenti. La nostra sotto sezione, nasce sopratutto per la tutela del territorio, per il ripristino dei sentieri, per valorizzazione del nostro patrimonio montano e per far capire a tutti che la montagna è un bene di tutti e va rispettata. Abbiamo tante cose da fare nel nostro territorio, come la ripulitura e segnatura di alcuni sentieri e l istallazione di alcune panchine e tavoli ecc... Faremo anche una festa dedicata alla montagna, creeremo la settimana dello sport, che consiste nell arrampicata in palestra al coperto e all esterno e organizzeremo una notturna astrofisica. Vi vengo a presentare il calendario 2016, dove sono elencate le varie escursioni che si svolgeranno durante l anno che sono singolarmente illustrate in questo opuscolo. Per una buona riuscita di tutte le attività, confido in una partecipazione responsabile ed una collaborazione attiva delle istituzioni e dei soci, auspicando che ogni escursione possa rafforzare lo spirito di aggregazione e consolidare l amore per la natura e la montagna. Il vostro Reggente Giuseppe M. Alonzi IL DIRETTIVO Reggente: Alonzi Giuseppe Segretario: Ippoliti Valerio Cassiere: Castiglione Paolo Consigliere: Alonzi Antonello 3

4 attività 2016 Le regole del buon escursionista Il buon escursionista non abbandona mai la rete dei sentieri per non danneggiare i luoghi circostanti e per una sua maggiore sicurezza. 4

5 Quote sociali Per motivi organizzativi e di segreteria, il versamento della quota associativa deve essere effettuato non oltre il 31 Marzo. In caso di mancato rinnovo, la Sede Centrale opererà la sospensione delle coperture assicurative R/C e della polizza infortuni. Inoltre, sarà sospeso l invio della Rivista, decadranno gli sconti rifugi, in tutte le strutture del C.A.I.. SOCIO: Quota: Ordinario 50,00 Ordinario 30,00 (Max 25 anni) Familiare 29,00 Giovane 11,00 Assicurazione CAI 2016 Con il versamento della quota sociale annuale (bollino), i Soci, sono assicurati per tutte le attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalla Sede Centrale che dalla sezione. Non sono coperte da assicurazione le attività organizzate in proprio dai singoli soci, se non deliberate preventivamente dal Consiglio Direttivo. Attività Extra Calendario, aventi particolare rilievo tecnico, ambientale, culturale o sportivo, dovranno essere comunicate alla Commissione Escursionismo della Sezione, con almeno 30 giorni di anticipo al fine di attivare le coperture assicurative. La Sede Via I Maggio, 10 Luco dei Marsi (AQ) Giorno di Apertura: Giovedì Orario di Apertura: dalle h 20:45 Informazioni: massimali di copertura assicurativa Morte ,00 Invalidità Permanente ,00 Spese di cura 3.200,00 5

6 AttIVItà 2016 Le regole del buon escursionista Il buon escursionista affronta sempre ogni escursione con l adeguato equipaggiamento e gli indispensabili alimenti, senza dimenticare un kit di pronto soccorso, una bussola, una carta topografica dei luoghi, e sempre con la necessaria preparazione fisica. 6

7 RegoLAmento delle AttIVItà escursionistiche Per partecipare alle attività escursionistiche, è obbligatorio prendere visione del programma dettagliato pubblicato, volta per volta, sul profilo Facebook S. Sezione cai Lucus Angitiae di Luco dei marsi. É prevista la partecipazione occasionale di non SocI previa iscrizione (nome e cognome data di nascita) nella sede CAI di Luco dei Marsi e pagamento della quota di per le coperture assicurative obbligatorie. Il ritrovo e la partenza avverranno di norma presso il Bar Saturnini, Via Duca degli Abruzzi, Luco dei Marsi, salvo diversa indicazione. La partecipazione implica l accettazione incondizionata e il rispetto del REGOLAMENTO ESCURSIONI CAI da parte di ciascun partecipante, indistintamente. Un comportamento disciplinato nei confronti degli Accompagnatori e dei partecipanti è un segno di civiltà che contraddistingue gli appassionati di Montagna. Il Coordinatore ha la facoltà di escludere dall escursione chiunque non sia ritenuto idoneo ad affrontare la difficoltà prevista o non abbia sufficiente equipaggiamento al momento del ritrovo. Per qualsiasi comunicazione fare riferimento al coordinatore designato per la data in programma. Altre attività a carattere culturale, scientifico o formativo, organizzate durante l anno e non previste in questo calendario, saranno rese note con largo anticipo. Visita il nostro profilo S. Sezione cai Lucus Angitiae di Luco dei marsi CONSULTA LA SCALA DELLE DIFFICOLTÀ A PAG. 9 7

8 attività 2016 Le regole del buon escursionista Il buon escursionista non va mai da solo e comunque informa sempre qualcuno del suo programma. 8

9 da RIcoRdARe ScALA delle difficoltà In montagna T E EE turistico Sentiero/mulattiera ben evidente che si sviluppa sotto i 200 m con dislivello massimo di 400/500 m, la cui percorrenza non supera le due ore di cammino. escursionistico Sentiero lungo, dal fondo regolare o sconnesso con tratti inclinati, esposti ma protetti. Richiede orientamento ed allenamento. Non supera le sette ore di cammino e 900 m di dislivello. escursionisti esperti Sentiero impervio ed infido a quote relativamente elevate con pendii ripidi, scivolosi, in erba mista e roccia. Brevi nevai privi di riferimento, tratti rocciosi con lievi difficoltà. Necessita di esperienza di montagna, passo sicuro, assenza di vertigini, preparazione fisica adeguata. escursionisti esperti AttRezzAtI EEA Sentieri attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l uso di dispositivi di autoassicurazione (imbrago, casco, dissipatore, moschettoni). EAI escursioni In AmBIente InneVAto Sentiero in ambiente innevato che richiede l uso di racchette da neve. Percorso evidente e riconoscibile con facili vie di accesso di fondo valle o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. 9

10 attività 2016 Le regole del buon escursionista Il buon escursionista non affronta mai un luogo sconosciuto senza prima informarsi presso le guide del posto per affrontare con sicurezza la montagna. 10

11 occhio Le stagioni e le condizioni climatiche possono cambiare radicalmente le difficoltà dello stesso percorso. La presenza di neve, una gelata improvvisa, l umidità notturna su un prato scosceso, un temporale improvviso peggiorano drasticamente le difficoltà di un itinerario, specie se non si ha l attrezzatura adeguata per affrontare situazioni a priori non facilmente prevedibili. Occorre saper valutare la propria preparazione psico-fisica e le conoscenze dei territorio oltre a quelle tecniche. Un normale itinerario escursionistico può trasformarsi in una situazione di pericolo se non affrontato con testa e gambe opportunamente allenate. L eccessivo affaticamento di un muscolo può essere pericoloso (crampi, acido lattico, etc.). L uso di due bastoncini (meglio se con impugnatura ergonomica e ammortizzatore) é un validissimo aiuto ad ottimizzare le energie, poichè scaricano parte dello sforzo sui muscoli delle braccia ed inoltre garantiscono un migliore equilibrio. Nei percorsi più difficili (EE e soprattutto EEA) occorre conoscere come muoversi e come si usano correttamente le attrezzature necessarie per la propria sicurezza. Attenzione a valutare anche le capacità di chi cammina con noi, specie se si tratta di bambini o di compagni alle prime armi. In questo caso è opportuno che l escursionista esperto si posizioni, a protezione dei più debole, vicino all inesperto o al bambino, stando appena sotto, sia in salita che in discesa e tenendolo controllato a vista. Ovviamente queste raccomandazioni valgono per gruppi che non utilizzano la corda.esistono percorsi decisamente al limite e quindi affrontabili solo con preparazioni specifiche. In questo caso si raccomanda la massima attenzione ed eventualmente si consiglia l interessamento di una guida alpina. È una precisa raccomandazione, quella di alimentarsi correttamente durante la settimana precedente all escursione, e soprattutto il mattino prima dell attività fisica. Una cattiva alimentazione può trasformarsi banalmente in un tragico ed irreversibile stato di sfinimento. Il maltempo è ormai prevedibile ora per ora con infinite possibilità tecniche ed informatiche e i dati forniti dai vari osservatori, anche su scala regionale, sono estremamente precisi. Programmare attività in montagna con cattivo tempo è sinonimo di incoscienza. Le ferrate richiedono un idonea attitudine all esposizione, una corretta tecnica d arrampicata ed una corretta conoscenza delle attrezzature di protezione (set con dissipatore d energia, casco, imbracatura e qualche moschettone di varia misura). Se interviene l elicottero, è indispensabile farsi individuare e segnalare l esigenza di soccorso con le braccia alzate a formare una Y: 11

12 L attraversamento dei ghiacciai e le escursioni in alta montagna richiedono una buona conoscenza dei tracciato che si intende percorrere, della presenza di crepacci, dell ambiente circostante, dell uso degli attrezzi da ghiaccio (ramponi, piccozza, chiodi), della preparazione e formazione della cordata su ghiacciaio e delle manovre di sicurezza ed eventuale recupero dei caduto in crepaccio.le escursioni su neve fresca con scarponi o racchette (ciaspe) da neve obbligano alla conoscenza del manto nevoso, delle attrezzature di protezione quali ARVA, paia e sonda, e delle relative tecniche di autosoccorso con recupero dei travolto da valanga. Ricordiamoci infine che la montagna con il suo fascino è sempre lì, dov era e dove sarà l entusiasmo non deve far dimenticare i rischi, a volte basta una semplice rinuncia per evitare disgrazie. Per ridurre ragionevolmente i rischi in montagna bisogna fare come i vecchi alpinisti e cacciare fuori gli occhi, conoscere se stessi e l ambiente senza dimenticare che, per limitare i rischi in montagna, è opportuno adottare tutte le necessarie azioni offerte dalla conoscenza della montagna, dei tempo, delle tecniche, delle attrezzature e dell abbigliamento affidandosi, per consigli e accompagnamenti alle Guide Alpine, alle Sezioni dei CAI e a tutte le Associazioni che promuovono l alpinismo e ~l escursionismo. In questo senso il CLUB ALPINO ITALIANO organizza gite collettive, corsi di Escursionismo, Alpinismo Giovanile, Alpinismo, Scialpinismo, Fondo Escursionismo. comportamento In caso di IncIdente Prima regola mantenere la calma! Farsi prendere dal panico può portare a conseguenze peggiori di quelle provocate dall incidente di per sé. Se si riesce a mantenere la calma le decisioni prese saranno indubbiamente più corrette e si avrà una migliore capacità di valutazione e di comunicazione con i soccorritori. Appena successo il fatto valutare immediatamente la gravità dell accaduto: condizioni dell infortunato, gravità di eventuali ferite, stato della sua conoscenza, capacità cardiorespiratorie, ecc. Contattare direttamente il numero di telefono 118. Cercate di evitare una chiamata di soccorso generica (112, 113, 115, ecc.) perché potrebbero non saper gestire adeguatamente l emergenza per la specificità dell intervento Se per problemi di copertura di campo si riescono a comporre esclusivamente i numeri di emergenza, richiedete esplicitamente l intervento del Soccorso Alpino. Si possono chiamare i soccorsi anche via radio sulla frequenza di 71,500 mhz. Dopo aver contattato i soccorsi comunicare le proprie generalità ed il numero telefonico dal quale si sta effettuando la chiamata; a questo punto, spesso, viene richiesto di chiudere la comunicazione in attesa di una immediata richiamata da parte della stazione, per verificare la veridicità della richiesta (capita che persone spiritose facciano richieste di falsi interventi). Fornire ora tutti i dati necessari nella maniera più chiara possibile: tipo di infortunio, dinamica, ora e luogo dell incidente (se è richiesto l intervento dell elicottero si rivela utilissimo il GPS che può dare le coordinate esatte di latitudine/longitudine), numero e condizioni dei feriti, situazione attuale (persone presenti sul luogo, condizioni meteo, visibilità, ecc.), nel caso ci fossero dei dispersi precisarne il numero e descriverne 12

13 l abbigliamento. Una persona dovrà sempre e comunque restare in prossimità della radio o del recapito telefonico fornito (in un luogo coperto da campo se si tratta di un cellulare) per garantire il contatto con l unità di soccorso. comportamento In caso di InteRVento dell elicottero Nel caso di intervento dell elicottero di dovrà attrezzare un area consona all atterraggio del velivolo e che abbia le seguenti caratteristiche: lontana da fili o cavi di qualsiasi tipo (cavi elettrici, cavi di funivie, ecc.), il più possibile sopraelevata rispetto il territorio circostante, facilmente individuabile dall alto, con una superficie minima di 5x5 metri di lato e sgombra nel raggio di circa 100 metri da impedimenti di qualsiasi tipo, su di un terreno solido, ricordarsi che l elicottero atterrerà sempre controvento pertanto esporre una bandieruola che ne indichi la direzione, bisognerà allontanare dalle vicinanze ogni oggetto (zaini, attrezzature alpinistiche, caschi, indumenti, ecc.) che potrebbe essere risucchiato dal vortice formato dalla rotazione delle pale (a quella velocità anche un innocuo cappellino potrebbe rivelarsi pericoloso se risucchiato dal rotore dell elicottero). Non avvicinarsi all elicottero appena atterrato prima di aver avuto il consenso dell equipaggio e soprattutto non avvicinarsi MAI al rotore di coda, non prendere alcuna iniziativa se non preventivamente autorizzata dal personale di bordo dell elicottero. per emergenze

14 attività 2016 Le regole del buon escursionista Il buon escursionista non arreca disturbo agli animali e attraversa il territorio silenziosamente. 14

15 domenica 7 FeBBRAIo montebello partenza ore 7,00 dalla Sede del c.a.i. di Luco dei marsi (ALonzI A.) lunghezza: 7 km. Dislivello complessivo: 500 m. Durata: 4/5 h Grado di difficoltà: e/eai domenica 14 FeBBRAIo monte turchio partenza ore 7,00 dalla Sede della S.S. c.a.i. pescina (ALonzI A.) Lunghezza: 10 km. Dislivello complessivo: 450 m. Durata: 5 h Grado di difficoltà: e/eai SABAto 20 FeBBRAIo RIFugIo telespazio percorrendo le piste da sci, iniziando dalla dolce vita. partenza ore 06,00 dalla Sede del c.a.i. di Luco dei marsi (direttivo). Lunghezza: 8 km. Dislivello complessivo: 1000 m. Durata: 5 h Grado di difficoltà: ee/eai domenica 6 marzo monte LongAgnA partenza ore 7,00 dalla Sede del c.a.i. (ALonzI A. castiglione p.) Lunghezza: 10 km. Dislivello complessivo: 1000 m. Durata: 5 h Grado di difficoltà: e/eai SABAto 12 marzo RIFugIo di IoRIo partenza ore 6,00 dalla Sede del c.a.i. (cantore m. L. ALonzI A.) Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 950 m. Durata: 6 h Grado di difficoltà: ee/eai domenica 20 marzo LAgo della duchessa partenza ore 6,30 dalla Sede del c.a.i. ( direttivo) Lunghezza: 5 km. Dislivello complessivo: 650 m. Durata: 3 h Grado di difficoltà: t domenica 27 marzo prato SAnto AppIAnAtA-FoSSA FeRRIeRe partenza ore 7,00 dalla Sede del c.a.i. (ALonzI g.) Lunghezza: 12 km. Dislivello complessivo: 600 m. Durata: 5 h Grado di difficoltà: t domenica 3 ApRILe monte etra e monte SAVInA partenza ore 7.00 dalla Sede del c.a.i. di AVezzAno Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 450 m. Durata: 6 h Grado di difficoltà: e/eai domenica 17 ApRILe giornata ecologica partenza ore 9,00 dalla Sede del c.a.i. (ALonzI A.) RIPULIAMO I NOSTRI MONTI! domenica 24 ApRILe Fonte FeRmentIno partenza ore 7,00 dalla Sede del c.a.i. ( direttivo) Lunghezza: 6 km. Dislivello complessivo: 400 m. Durata: 2/3 h Grado di difficoltà: t domenica 1 maggio monte VIgLIo partenza ore 6,30 dalla Sede del c.a.i. (direttivo) Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 970 m. Durata: 5 h Grado di difficoltà: ee 15

16 DOMENICA 8 MAGGIO PASSEGGIATA MONTI LUCHESI partenza ore 6,30 (NAZZICONE M. CASTIGLIONI P.) Lunghezza: 17 km. Dislivello complessivo: 900 m. Durata: 7 h Grado di difficoltà: EE DOMENICA 15 MAGGIO SANTUARIO PIETRACQUARIA partenza ore 7,00 (DIRETTIVO) Lunghezza: 22 km. Dislivello complessivo: 400 m. Durata: 6 h Grado di difficoltà: T VENERDI 20/21 LUGLIO pellegrinaggio S.S. Trinità partenza ore 4,30 dalla Chiesa di S. Giovanni B. (DIRETTIVO) Lunghezza: 50 km. Dislivello complessivo: 700 m. Durata: 2 gg. Grado di difficoltà: T DOMENICA 5 GIUGNO MONTE SIRENTE partenza ore 6.00 Avezzano Lunghezza: 13 km. Dislivello complessivo: 970 m. Durata: 9 h Grado di difficoltà: EE SABATO 11 GIUGNO SERRA DI CELANO partenza ore 7,00 (ALONZI A. CASTIGLIONI P.) Lunghezza: 10 km. Dislivello complessivo: 900 m. Durata: 5 h Grado di difficoltà: EE DOMENICA 19 GIUGNO MONTE MARCOLANO partenza ore 6,00 (DIRETTIVO) Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 950 m. Durata: 6 h Grado di difficoltà: EE 16 SABATO 25 GIUGNO monte LONGAGNA partenza ore 6,00 (DIRETTIVO) Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 950 m. Durata: 6 h Grado di difficoltà: EE DOMENICA 3 LUGLIO FESTA PARCO S. LEONARDO ore 8,00 dalla sede del C.A.I (DIRETTIVO) DOMENICA 10 LUGLIO MONTE VELINO partenza ore 6.00 DI Avezzano Lunghezza: 11 km. Dislivello complessivo: 1400 m. Durata: 7h Grado di difficoltà: EE SABATO 16 LUGLIO GRAN SASSO partenza ore 5,00 (ALONZI A. IPPOLITI V.) Lunghezza: 10 km. Dislivello complessivo: 900 m. Durata: 7 h Grado di difficoltà: EE (VIA NORMALE) SABATO 23 LUGLIO SANT ANNA partenza ore 5,00 (DIRETTIVO) Lunghezza: 50 km. Dislivello complessivo: 700 m. Durata: 17 h. Grado di difficoltà: T DOMENICA 31 LUGLIO cerimonia Rifugio Tavoloni partenza ore 7.00 Avezzano Lunghezza: 7 km. Dislivello complessivo: 250 m. Durata: 3h. Grado di difficoltà: T

17 SABATO 6 AGOSTO NOTTURNA LUCHESE partenza ore 17,00 (DIRETTIVO) Lunghezza: 17 km. Dislivello complessivo: 900 m. Durata: 9h. Grado di difficoltà: EE DOMENICA 14 AGOSTO MONTE MAGNOLA partenza ore 6,00 (DIRETTIVO) Lunghezza: 12 km. Dislivello complessivo: 900 m. Durata: 9h. Grado di difficoltà: EE SABATO 20 AGOSTO MONTE MAIELLA partenza ore 5,30 (IPPOLITI DI PAOLO V.) Lunghezza: 12 km. Dislivello complessivo: 1500 m. Durata: 7h. Grado di difficoltà: EE DOMENICA 9 OTTOBRE MONTE CAFORNIA partenza ore 7,00 (ALONZI G.) Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 900 m. Durata: 9h. Grado di difficoltà: EE DOMENICA 16 OTTOBRE Rifugio Tavoloni (P. CONCIA) partenza ore 7,00 Avezzano Lunghezza:7 km. Dislivello complessivo: 250 m. Durata: 3h. Grado di difficoltà: T SABATO 29 OTTOBRE Murolungo/lago della Duchessa partenza ore 6,00 (DIRETTIVO) Lunghezza: 12 km. Dislivello complessivo: 950 DOMENICA 4 SETTEMBRE m. Durata: 9h. Grado di difficoltà: EE MONTE PIZZO DETA partenza ore 6,00 SABATO 5 NOVEMBRE MONTE MARSICANO (IPPOLITI V. CASTIGLIONI P.) Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 900 m. Durata: 6h. Grado di difficoltà: EE partenza ore 7,00 (DIRETTIVO) Lunghezza: 12 km. Dislivello complessivo: DOMENICA 11 SETTEMBRE 1000 m. Durata: 7h. Grado di difficoltà: EE FONTI DI LONGAGNA partenza ore 6,00 DOMENICA 13 NOVEMBRE valle di Amplero (DIRETTIVO) Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 900 m. Durata: 6h. Grado di difficoltà: EE SABATO 24 SETTEMBRE San Michele (Balsorano) Partenza ore 5,30 (DIRETTIVO) Lunghezza: 12 km. Dislivello complessivo: 600 m. Durata: 9h. Grado di difficoltà: E partenza ore 7,00 (ALONZI G.) Lunghezza: 10 km. Dislivello complessivo: 350 m. Durata: 6h. Grado di difficoltà: T SABATO 19 NOVEMBRE sentiero Silone Pescina partenza ore 6,30 (C.A.I. PESCINA) Lunghezza: 6 km. Dislivello complessivo: 500 m. Durata: 9h. Grado di difficoltà: T 17

18 attività 2016 Le regole del buon escursionista Il buon escursionista non lascia mai rifiuti in giro. Tutto ciò che avanza lo riporta a valle e contribuisce a raccogliere (se possibile) ciò che trova lungo i sentieri. 18

19 domenica 4 dicembre passeggiata del BoSco SAcRo SABAto 17 dicembre cena SocIALe partenza ore 7,00 dalla Sede del c.a.i. (ALonzI g.); VeneRdì 6 gennaio 16 monte RomAneLLA (Cunicella-via Lanfor-Selva dei Frati- Parco San Leonardo) Lunghezza: 15 km. Dislivello complessivo: 350 m. Durata: 6h. Grado di difficoltà: t giovedì 8 dicembre monte RomAneLLA ore (c.a.i. Sez. AVezzAno-S-Sez. Luco d.m. S. Sez. pescina) partenza ore 7,00 dalla Sede del c.a.i. (direttivo) Lunghezza: 10 km. Dislivello complessivo: 950 m. Durata: 6h. Grado di difficoltà: ee partenza ore 6,30 ALLA Sede del c.a.i. (direttivo) Lunghezza: 10 km. Dislivello complessivo: 950 m. Durata: 6h. Grado di difficoltà: ee/eai domenica 11 dicembre grotta di S. Benedetto partenza ore 7,00 dalla Sede del c.a.i. (direttivo) Lunghezza: 9 km. Dislivello complessivo: 700 m. Durata: 6h. Grado di difficoltà: e/eai Lavori di preparazione dei sentieri 19

20 AttIVItà 2016 Le regole del buon escursionista Il buon escursionista non raccoglie fiori e piante, soprattutto nelle aree protette, e porta con sè solo il ricordo di un esperienza indimenticabile. 20

21 SS. Trinità 24 Luglio 2015 Monte Romanella 21

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24 LUCUS ANGITIAE GRUPPO CAI LUCO DEI MARSI Via I Maggio, 10 Luco dei Marsi (AQ) S. Sezione cai Lucus Angitiae di Luco dei marsi

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