«Safety Culture in the World»
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- Floriano Forte
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1 Ennio Dottori Direttore Qualità Sicurezza e Ambiente Convegno «Safety Culture in the World» Fondazione Rubes Triva
2 Gruppo Hera L identità, la storia, i numeri, le attività
3 Hera fatti & numeri Primo esempio di aggregazione di aziende municipalizzate locali Numeri chiave: Oltre 4 miliardi di euro di ricavi milioni di Euro di MOL dipendenti, 4,4 milioni di cittadini serviti Aree di servizio principali: Ciclo idrico integrato Ambiente Gas Energia Elettrica 3
4 Hera fatti & numeri Leader nell area ambiente, nell idrico e nei servizi energetici Un modello imprenditoriale unico in Italia nel panorama dei pubblici servizi: Equilibrio tra libero mercato e servizi regolati Radicamento territoriale Scelte strategiche supportate da un miglioramento costante nei risultati e negli indicatori in tutte le aree di attività Dalla sua nascita la solidità di Hera ha creato valore aggiunto e una migliore qualità della vita per le comunità servite Operatore nazionale per RIFIUTI GESTITI (4 mln ton) Operatore nazionale per CICLO IDRICO (300 mln mc) Operatore nazionale per DISTRIBUZIONE DEL GAS (1.3 mln clienti) Operatore nazionale per VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA (9 Twh) 4
5 Un anno per la sicurezza nel Gruppo Hera Hera vuole essere la migliore multiutility italiana per i suoi clienti, i lavoratori e gli azionisti, attraverso l ulteriore sviluppo di un originale modello d impresa capace di innovazione e di forte radicamento territoriale nel rispetto dell ambiente.
6 Ciò che è stato fatto prima del progetto Riduzione degli indici di gravità e frequenza degli infortuni Formazione a cascata salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Unico protocollo sanitario Hera S.p.A. Informatizzazione sorveglianza sanitaria Monitoraggio fornitori FAM Tavolo Tematico Salute e Sicurezza Certificazione Hera S.p.A. OHSAS ciclo idrico integrato Certificazione Hera S.p.A. OHSAS energia elettrica Certificazione Hera S.p.A. OHSAS teleriscaldamento Certificazione Hera S.p.A. OHSAS servizi ambientali Certificazione Hera S.p.A. OHSAS gas
7 Un anno per la sicurezza nel Gruppo Hera nel 2011 avviato il progetto Un anno per la sicurezza nel Gruppo Hera per accrescere la cultura della salute e sicurezza e per migliorare i comportamenti nei luoghi di lavoro È l inizio di un innovativo percorso attraverso il quale stiamo aggiungendo nuove attività a quelle già esistenti.
8 I progetti di Un anno per la sicurezza nel Gruppo Hera Ricerca scientifica stress lavoro - correlato Ricerca scientifica modello economico degli impatti dell organizzazione e gestione della sicurezza Definizione modello Tavolo Tematico Territoriale Linee guida nazionali servizi ambientali La Sicurezza è un Gioco 15 Progetti Ricerca scientifica orientamento proattivo alla sicurezza Certificazione integrata Hera S.p.A / 9001/ Certificazione Herambiente e Uniflotte Sicurezza macchine e attrezzature Analisi fattibilità EHS Incremento qualità e monitoraggio fornitori Regolamento alcolismo Campo addestramento Comportamenti sicuri Tutor - osservatore
9 Il Comitato Scientifico All interno del Gruppo di Coordinamento è previsto un Comitato Scientifico composto da tre specialisti esterni nel campo del lavoro, della sicurezza e della salute in diverse discipline organizzativa/gestionale - economica - psicosociale Componenti: Prof. Francesco Bacchini dimensione Organizzativa/Gestionale Prof. Marco Frey dimensione Economica Prof. Carlo Galimberti dimensione Psicosociale
10 La Sicurezza è un Gioco La Sicurezza è un Gioco Creare una attività ludica con fine culturale (video gioco) affinché aumenti a tutti i livelli la consapevolezza alla sicurezza, stimolando nei lavoratori nuovi comportamenti sia sul lavoro sia a casa sia sulla strada Lo scopo è quello di sviluppare una maggiore sensibilità nella società alla cultura della salute e sicurezza
11 I contenuti del percorso formativo la percezione perché influenza la valutazione del rischio la responsabilità individuale le convinzioni quali elementi chiave nella valutazione del rischio e nell assunzione di comportamenti sicuri l attenzione, in termini di carico cognitivo ed attenzione selettiva le scorciatoie di pensiero che influenzano le nostre decisioni le emozioni e la percezione del rischio la responsabilità diffusa in quanto il contesto incide nell assunzione di responsabilità individuale
12 I contenuti del percorso formativo l analisi costi-benefici nella sicurezza la mappa della pericolosità l abitudine, che incide nel comportamento l esempio dell altro nella sicurezza il gruppo che può influenzare il comportamento individuale l adesione alla norma perché ci sarà un diverso impatto nel rispetto della norma se si aderisce ad essa o ci si adegua
13 Le modalità di conduzione con Facilitatore Il percorso ludico-formativo viene erogato da un facilitatore in sessioni da 20 a 30 persone attraverso il videogioco che pone le squadre in competizione, generando «stress tonico» per l apprendimento Le squadre si alternano nel dare le risposte, ad ogni errore le altre squadre possono intervenire per dare la risposta corretta anche indipendentemente dal proprio turno
14 Le modalità di conduzione con Facilitatore Al termine di ogni attività appare su schermo la risposta esatta in modo da fornire un unico feedback ai diversi gruppi Ogni squadra partecipa nella costruzione di una storia di un unico personaggio che affronta un percorso suddiviso in più fasi: casa, strada, lavoro da cui nascono degli spunti per porre domande e trattare tematiche di salute e sicurezza
15 Il monitoraggio del percorso Diversi sono gli strumenti che possono essere utilizzati per il monitoraggio del percorso. Questionario percezione rischio Questionario di «Percezione del rischio» prima e a conclusione della sessione Obiettivo è rilevare l apprendimento prodotto dal percorso, attraverso l auto-valutazione della percezione del rischio pre e post intervento Valutazione della giornata Questionario di gradimento dell iniziativa rivolto a valutare la soddisfazione per i contenuti trattati, le modalità formative utilizzate oltre che la modalità di conduzione del facilitatore 15
16 Gli strumenti a supporto per il facilitatore Sono stati predisposti strumenti per supportare il facilitatore nella propria attività anche attraverso la produzione di un CD Storyboard per il facilitatore Guida tecnica 16
17 Gli effetti sul contesto generale Alcuni risultati esemplificativi ottenuti Diffusa l idea, prima del percorso, che gli incidenti avvengano per puro caso Aumento della consapevolezza che in ogni situazione sia presente una percentuale di rischio e che spesso ci si trovi in situazioni in cui esistono più pericoli di quanti abitualmente vengono considerati
18 Alcuni risultati esemplificativi ottenuti Gli effetti sull individuo Aumento consapevolezza del rischio di situazioni affrontate quotidianamente dalle persone Dichiarazione di aver preso consapevolezza di «essersi trovati in situazioni rischiose senza essersene accorti» risultato che sottolinea l innalzamento della percezione del rischio individuale Crescita della percezione di poter influire nell evitare l insorgere di un pericolo
19 La dimensione della popolazione formata
20 Il gradimento per l iniziativa 1.Erano chiari gli obiettivi prima che tu arrivassi qui? 2.La logistica ha favorito lo svolgimento delle attività? 3.Pensi che i contenuti siano stati chiari? 4. Pensi che i contenuti trattati siano utili per te? 5.Ritieni utile un ulteriore approfondimento sul tema del rischio? 6.Quanto hai apprezzato la metodologia adottata? 7.Il facilitatore è stato chiaro? 8.Il facilitatore ha favorito l interattività e la partecipazione tra e all interno dei gruppi? 9.Si è instaurato un buon clima d aula durante lo svolgimento delle attività? 10. Suggeriresti ad un tuo collega di partecipare al corso? 92% 8% 11. Dai ora una valutazione complessiva al corso 8 8,1 8 7,6
21 La Sicurezza è un Gioco: Buona Prassi Ministero del Lavoro Nella seduta del 27 novembre 2013 la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha proceduto alla validazione de «La Sicurezza non è un gioco» come «buona prassi» Finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro le buone prassi costituiscono soluzioni organizzative e procedurali adottate a seguito di una scelta volontaria da parte di soggetti pubblici e privati in coerenza con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica
22 GRAZIE Ennio Dottori Direttore Qualità Sicurezza Ambiente In collaborazione con:
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