Semiotica. Prof. Giovanni Manetti

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1 Semiotica Prof. Giovanni Manetti

2 Nascita della semiotica Riflessione sul segno nell antichità classica e continuazione nella tradizione filosofica Fondazione moderna da parte di Ferdinand de Saussure ( ) e di Charles Sanders Peirce ( ) Istituzionalizzazione nel 1964 da parte degli Elementi di semiologia di Roland Barthes

3 Significazione e Comunicazione Un sistema di significazione collega entità presenti, o percepibili, a entità assenti, o non percepibili Un processo di comunicazione usa le unità di un sistema di significazione per istituire una relazione interazionale tra un emittente e un ricevente

4 Segni verbali e non verbali Aspetto esteriore Conformazione fisica Abbigliamento Comportamento prossemico Distanza interpersonale Contatto corporeo Orientazione Postura Comportamento cinesico Movimenti di busto e gambe Movimenti di mani e braccia Movimenti del capo Volto Sguardo e contatto visivo Espressione del volto Segnali vocali Segnali vocali verbali Segnali vocali non verbali Silenzio

5 Abbigliamento Vestiti, acconciatura, trucco, accessori Uniformi (definizione categoria sociale di appartenenza) Potere e status sociale, ecc. Moda Maggiormente modificabile rispetto alla conformazione fisica Spazio personale ( Bolla invisibile ) Distanza intima (0-45 cm) tatto, odore, calore Distanza personale ( cm) distanza amicale (ci si può toccare) Distanza sociale ( cm) relazioni formali, contatto visivo e uditivo Distanza pubblica (oltre 360 cm) situazioni pubbliche, principalmente contatto visivo

6 Segno Jakobson: Il segno è qualcosa che sta per qualcos altro Morris (1938: 20): Qualcosa è un segno solo perché è interpretato come segno da un interprete [ ] pertanto la semiotica non ha a che fare con lo studio di un particolare tipo di oggetti, m con gli oggetti comuni nella misura in cui (e solo nella misura in cui) partecipano alla semiosi

7 Segni naturali: privi di emittente consapevole; il rinvio è fissato a valle da un interprete chedecide di considerare un certo fenomeno come segno di qualcosa Segni artificiali: emessi con l intenzione di comunicare, cioè con lo scopo di rendere manifesta l intenzione di informare qualcuno di qualche cosa; il rinvio è fissato a monte da un esecutore attraverso la realizzazione di una strategia comunicativa

8 Inferenza: alcuni segni portano alla scoperta del significato attraverso un ragionamento inferenziale Equivalenza: altri segni portano alla determinazione del significato attraverso un abbinamento stabilito da un codice

9 Ferdinand de Saussure

10 Langue vs Parole La Langue è un tesoro depositato dalla pratica della parole nei soggetti appartenenti a una stessa comunità, un sistema grammaticale esistente virtualmente in ciascun cervello o, più esattamente, nel cervello di un insieme di individui, dato che la lingua non è completa in nessun singolo individuo, ma esiste perfettamente soltanto nella massa (CLG: 23) La Parole è il momento individuale, nel senso della realtà psico-fisiologica del singolo atto linguistico, mentre la langue è la parte sociale del langage, esterna all individuo, che non può né crearla, né modificarla (Lepschy, 1966:45)

11 La Langue E la parte sociale del linguaggio, esterna all individuo, che non può né crearla, né modificarla E un oggetto che si può studiare separatamente dalla parole (infatti si possono studiare le lingue morte) E di natura omogenea, a differenza del linguaggio, che complessivamente è eterogeneo E un oggetto di natura concreta, poiché i segni linguistici non sono delle astrazioni

12 Il circuito della Parole

13 3 Processi Processo psichico Processo fisiologico Processo fisico

14 Pertinenza Langue/Parole

15 Linguaggio vs Lingua

16 Acquisizione del linguaggio

17 Segno linguistico

18 2 caratteristiche del segno linguistico Arbitrarietà (due obiezioni: i. onomatopee; ii. esclamazioni) Linearità

19 L identità Che cosa permette l identità di una certa cosa? - esempio della strada; - esempio del ponte; - esempio del pezzo di scacchi. - Non la materialità degli elementi, ma le relazioni che quella cosa intrattiene con gli altri oggetti

20 Il Valore E un entità differenziale, oppositiva, relazionale, negativa Il significato di rosso è delimitato da quello di concetti limitrofi, come arancione, giallo, viola, amaranto. Il significante /mani/ è distinto da quello di /pani/ grazie all opposizione tra /m/ e /p/

21 Presenza simultanea di diversi segni

22 La lingua è un sistema di valori Preso in se stesso, il pensiero è come una nebulosa in cui niente è necessariamente delimitato [ ] La sostanza fonica non è né più fissa né più rigida [è] una materia plastica che si divide a sua volta in parti distinte per fornire i significanti di cui il pensiero ha bisogno.[ ] la lingua è una serie di suddivisioni contigue proiettate sia sul piano delle idee confuse (A) sia su quello non meno indeterminato dei suoni (B). (CLG, 136)

23 Il Sintagma Da una parte, nel discorso, le parole contraggono tra loro. In virtù del loro concatenarsi, dei rapporti fondati sul carattere lineare della lingua, che esclude la possibilità di pronunziare due elementi alla volta. Esse si schierano le une dopo le altre sulla catena della parole. Queste combinazioni, che hanno per supporto l estensione possono essere chiamate sintagmi. (CLG, 149)

24 Il Paradigma D altra parte le parole offrenti qualche cosa di comune si associano nella memoria, e si formano così dei gruppi nel cui ambito regnano rapporti assai diversi. (CLG, )

25 Louis Hjelmslev

26 I 5 tratti di una semiotica Biplanarità Biassialità Commutazione Non conformità Relazioni tra le parti

27 Funzione segnica

28 Forma/Sostanza/Materia del contenuto nel Sistema

29 Spettro dei colori Pertinentizzazione della materia

30 Forma/Sostanza/Materia dell espressione nel Sistema Forma/Sostanza/Materia dell espressione nel Processo Tedesco: b!rli:n Inglese: b!:lin Danese: baer li?n Giapponese: b! lul inu

31 Forma/Sostanza/Materia del contenuto nel Processo

32 GLI ASSSI DEI LINGUAGGI SISTEMA ( O O ) PROCESSO ( E E )

33 Commutazione Una correlazione su di un piano che corrisponde ad una correlazione sull altro X : Y = Z : W P (ani): M (ani) = pani : mani

34 Sostituzione Una variazione su un piano che non corrisponde ad una variazione sull altro C (asa) : H (asa) = casa : casa

35 ovino suino bovino equino ape umano maschio MONTONE PORCO TORO STALLONE FUCO UOMO femmina PECORA SCROFA VACCA GIUMENTA PECCHIA DONNA

36 CINESE UNGHERESE FRANCESE MALESE fratello primogenito xiong baty frère fratello minore di öccs sorella primogenita zi növér sudara sorella minore mei hug soeur

37 E NON CONFORMITA - NON CORRISPONDENZA TERMINE A TERMINE TRA ELEMENTI DEL PIANO DELL ESPRESSIONE ED ELEMENTI DEL PIANO DEL CONTENUTO /æ/ + /m/ - NON ISOMORFISMO /AM/ C essere + indicativo + presente + 1 persona + singolare

38

39 Significati composti

40 Amo + re = Amore

41

42 RELAZIONE TRA LE PARTI INTERDIPENDENZA DETERMINAZIONE COSTELLAZIONE SUL PROCESSO SOLIDARIETA (caso + numero) SELEZIONE (sine + ablativo; /q/ + /u/) COMBINAZIONE (ab + ablativo / nome) SUL SISTEMA COMPLEMENTARIETA SPECIFICAZIONE AUTONOMIA

43 Cherbourg Parigi 1980 Roland Barthes

44 DENOTAZIONE E CONNOTAZIONE E ( R ) C = DENOTAZIONE Es. /cane/ mammifero domestico dei carnivori, onnivoro, con odorato eccellente, ecc. /ulivo/ pianta delle oleacee, che produce bacche nere in autunno (E R C) R C = CONNOTAZIONE Es. /cane/ fedeltà /ulivo/ pace

45 METALINGUAGGIO E R (E R C) Es. /obliterare/ sull autobus/ /timbrare il biglietto

46 Roland Barthes Retorica dell immagine Pubblicità della Pasta Panzani

47 Triangolo di Frege

48 Analisi semantica di Pottier

49 Analisi semantica per Condizioni necessarie e sufficienti

50 Test di Labov

51 Dizionario ed enciclopedia Le conoscenze dizionariali sono quelle relative alla struttura della lingua. 1. Sono relativamente stabili 2. Sono caratterizzate da un numero elevato di aspetti, ma sostanzialmente delimitabili. Le conoscenze enciclopediche sono relative al mondo extralinguistico. 1. Sono meno stabili e più fluide 2. Sono caratterizzate da un numero illimitato di aspetti

52 La semantica di impostazione psicologicocognitivista Varie insoddisfazioni rispetto sia alla semantica referenziale che a quella struttural-componenziale 1. Ristabilire il rapporto tra semantica e comprensione 2. Considerare la semantica come non autonoma rispetto ai processi di conoscenza 3. Definire il rapporto tra significati e struttura concettuale

53 La teoria standard del prototipo (Eleanor Rosch, 1978) Si propone di descrivere i processi di categorizzazione che avvengono attraverso l uso della lingua, ovvero la segmentazione del flusso dell esperienza in classi di entità che abbiano caratteristiche comuni. La categoria è una classe naturale di oggetti Il Prototipo è il miglior rappresentante e il caso più chiaro di appartenenza alla categoria: es. passero (o rondine o aquila), per la categoria uccello (più rappresentativi di pollo o pinguino o struzzo). Modello oggettivista

54 Due dimensioni nella teoria del Prototipo Dimensione verticale (o intercategoriale): mobilio I sedia I sedia a dondolo Dimensione orizzontale: Organizzazione di ogni categoria al proprio interno e relazioni che si stabiliscono tra i propri termini, sia in ordine di appartenenza, sia in ordine di rappresentanza.

55 5 criteri per elaborare la categoria 1. La categoria procede in modo globale e non analitico 2. I prototipi di una categoria funzionano come centri focali 3. L appartenenza ad una categoria è di natura graduale e avviene per somiglianza con il prototipo 4. I confini tra le categorie non sono netti, ma sfumati 5. Gli appartenenti ad una categoria non hanno tutti le stesse proprietà riscontrabili nella categoria, ma presentano somiglianze dei famiglia

56 Limiti della teoria standard del Prototipo Vengono confusi i due criteri di Rappresentatività e di Appartenenza La Rappresentatività consiste nel possesso del maggior numero delle proprietà tipiche della categoria (nell esempio seguente, il passero le ha tutte). La Rappresentatività è graduale. L Appartenenza si fonda sul possesso delle proprietà essenziali, cioè le proprietà comuni a tutti i membri della categoria (nell esempio seguente tali proprietà sono: oviparo e avere un becco ). Se non ci sono queste proprietà congiunte, un certo oggetto risulta escluso dalla categoria. L Appartenenza è binaria.

57 Il modello di Geeraerts (1989)

58 Teoria estesa del Prototipo Il Prototipo non rappresenta più la struttura della categoria e viene definitivamente abbandonata l idea che l appartenenza ad una categoria avvenga sulla base del grado di somiglianza con il prototipo. Il Prototipo non è un oggetto o una classe di oggetti, ma un costrutto mentale, fatto di proprietà salienti

59 Vladimir Jakovlevi! Propp ( ) Morfologia della fiaba (1928)

60 Raccolta di fiabe russe Aleksandr Nikolaevi! Afanas'ev ( )

61 Modello narrativo i. Prologo che descrive la situazione iniziale e. uno dei membri della famiglia si allontana da casa (allontanamento) k. All eroe è imposto un divieto (divieto) q. Il divieto è infranto (infrazione) v. L antagonista tenta una ricognizione (investigazione) w. L antagonista riceve informazioni sulla vittima (delazione) j. L antagonista tenta di ingannare la vittima per impadronirsi di lei o dei suoi averi (tranello) y. La vittima cade nell inganno e con ciò favorisce involontariamente il nemico (connivenza)

62 Sequenza principale X. L antagonista arreca danno o menomazione ad uno dei membri della famiglia (Danneggiamento); A uno dei membri della famiglia manca qualcosa (Mancanza) Y. La sciagura o mancanza è resa nota; ci si rivolge all eroe con una preghiera o con un ordine, lo si manda o lo si lascia andare (Mediazione) W. Il ricercatore acconsente o si decide a reagire (Inizio della reazione) D. L eroe è messo alla prova, interrogato, aggredito, ecc. come preparazione al conseguimento di un mezzo o aiutante magico (Prima funzione del donatore) E. L eroe reagisce all operato del futuro donatore (Reazione dell eroe) Z. Il mezzo magico perviene in possesso dell eroe (Conseguimento del mezzo magico)

63 R. L eroe si trasferisce o viene portato sul luogo in cui si trova l oggetto delle sue ricerche (Trasferimento nello spazio tra due reami) L. L eroe e l antagonista ingaggiano direttamente la lotta (Lotta) M. All eroe è impresso un marchio (Marchiatura) V. L antagonista è vinto (Vittoria) Rm. Viene posto riparo alla sciagura o viene eliminata la mancanza (Rimozione della sciagura o della mancanza) P. L eroe viene perseguitato (Persecuzione o inseguimento) S. L eroe si salva dalla persecuzione (Salvataggio) O. L eroe arriva in incognito a casa o in un altro paese (Arrivo in incognito) F. Il falso eroe avanza pretese infondate (Pretese infondate)

64 C. All eroe è proposto un compito difficile (Compito difficile) A. Il compito è eseguito (Adempimento) I. L eroe è riconosciuto (Identificazione) Sm. Il falso eroe o l antagonista è smascherato (Smascheramento) T. L eroe assume nuove sembianze (Trasfigurazione) Pu. L antagonista è punito (Punizione) N. L eroe si sposa e/o sale al trono (Nozze).

65 Personaggi L eroe Il falso eroe La principessa e il re suo padre L antagonista Il donatore L aiutante Il mandante

66 Algirdas Julien Greimas ( )

67 Modello attanziale

68 Tre prove Qualificante Decisiva Glorificante

69 Enunciati Dell essere: S U O; S " O Del fare: S2 --> S1 U O; S2 --> S1 " O

70 Schema narrativo canonico

71

72 Categoria semica

73 Quadrato semiotico

74 Quadrato semiotico

75 Quadrato semiotico della sessualità

76 Organizzazione dei due piani

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