Note alla bozza di CTU del dr. C. nel ricorso 696bis proposto dagli eredi M. contro la ASL

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Note alla bozza di CTU del dr. C. nel ricorso 696bis proposto dagli eredi M. contro la ASL"

Transcript

1 Note alla bozza di CTU del dr. C. nel ricorso 696bis proposto dagli eredi M. contro la ASL (RG /15 Tribunale di V.) Corre l obbligo di contestare le note del CTU dr C., in quanto contraddittorie in diversi passaggi, scarsamente basate sulle evidenze oggettive e inconclusive. A mo di esempio, si ricorda che il CTU sostiene (pag. 4 del suo elaborato) non ritengo che vi siano state delle criticità (omissioni e/o negligenze), nella gestione del paziente da parte del personale sanitario dell Ospedale di G., per poi concludere in senso opposto (pag. 5) nell operato del personale sanitario che ebbe in cura la M. in occasione del II accesso del 23/08/2012 presso l Ospedale di G. si ravvisano elementi di imprudenza. Non appare dunque chiaro quale sia il pensiero reale del CTU in merito al percorso clinico seguito nel Presidio di G., e laddove il CTU ritenga che vi siano stati elementi di imprudenza, egli dovrebbe esaustivamente elencarli e proporre delle alternative contro fattuali, e non limitarsi a generiche osservazioni su elementi di imprudenza! Scrive successivamente il CTU: Da una attenta lettura degli atti ritengo che nelle considerazioni del dott. Galipò siano generiche in quanto non viene precisato quali siano le condotte e/o le omissioni attuate dal personale sanitario poste dai sanitari che abbiano portato alla morte la paziente. 1

2 Ebbene, sembra invece di aver chiaramente elencato quali siano state le condotte omissive poste in essere dai sanitari degli ospedali di G. e di V. e di averne chiaramente identificato gli aspetti critici e gli errori, proponendo un preciso percorso alternativo che avrebbe dovuto essere seguito. Ad ogni buon fine, si ritiene utile ripercorrere le varie tappe della storia naturale della paziente, confrontando le nostre conclusioni con le note del CTU. In merito al ricovero a G. (22 agosto-1 settembre2012), non viene adeguatamente sottolineato il fatto che la paziente all atto della dimissione da G. presentava una riduzione dei livelli di emoglobina di ben 2 g/lt (da 12.4 a 10.5), né viene rilevato che la paziente venne dimessa senza alcuna determinazione dell assetto ferrico (sideremia, ferritina, saturazione della transferrina). Non si comprende poi la seguente considerazione del CTU: In tal senso si deve osservare come nell emocromo eseguito presso il presidio ospedaliero di Albano Laziale il valore, dei globuli rossi è 4,00x10^6 ul quindi ai limite della norma e il valore della Hb è 12,4 g/dl anche questa compresa nei limiti. Forse non gli è chiaro che proprio questo aspetto va posto in discussione. Se al controllo effettuato a G. i livelli di Hb erano normali (12,4 g/dl), come spiega il CTU che alla dimissione erano diminuiti di circa due grammi? Una più attenta lettura della cartella clinica di G. gli avrebbe consentito una più chiara interpretazione dei fatti. E da ritenersi grave ed incomprensibile la mancanza nella CTU di qualunque riferimento nella diagnosi di dimissione al quadro di progressiva anemizzazione presentato dalla paziente in soli 10 giorni. Infatti, osservando l andamento dell emocromo dal 22 al 31 2

3 agosto si nota una progressiva riduzione dei globuli rossi e dell emoglobina, come da schema che segue: 22 agosto ore 17:42 : GR /mmc, Hb 12.4 g/dl, Ht 37.3%; 22 agosto ore 21:58 : GR /mmc, Hb 11.6 g/dl. Ht 36.0%. 24 agosto: GR /mmc, Hb 10.9 g/dl, Ht 32.9 % 31 agosto : GR /mmc, Hb 10.5 g/dl, Ht 32.6 % Da un punto di vista controfattuale, considerando che si trattava di una paziente fragile ed in terapia contemporanea con due farmaci altamente gastrolesivi (cortisone ed aspirina), una corretta gestione del caso avrebbe richiesto come minimo di evitare l affrettata dimissione e di proseguire i controlli con l esecuzione di una gastroscopia, al fine di diagnosticare tempestivamente il quadro della probabile emorragia interna, che poi si palesò drammaticamente poche ore dopo, determinando il decesso della paziente. Né riveste valore alcuno la considerazione del CTU che erano presenti come si legge in cartella nel diario clinico del e del feci normo cromiche e quindi vi è stata attenzione dei sanitari ad una eventuale emorragia gastrica. Infatti, dovrebbe essere ben noto che una emorragia digestiva può palesarsi con la comparsa di melena anche molto tempo dopo l esordio, in funzione della motilità gastrointestinale e dei tempi di transito. Una maggiore attenzione alla successione di eventi avrebbe dovuto portare il CTU a considerare che melena effettivamente vi fu, anche abbondante, alle ore del giorno 2 settembre, quando il consulente 3

4 chirurgo rilevò la presenza di sangue nel pannolone. Questa considerazione rappresenta ulteriore prova che era in atto una emorragia digestiva già prima della improvvida dimissione da G., che ove diagnosticata e affrontata avrebbe verosimilmente determinato una diversa favorevole storia naturale. Il CTU prosegue con questa osservazione: Riscontro invece un comportamento imprudente è probabile che il soggetto considerato, la patologia principale morbo di Addison e le variazioni dei valori di emoglobina e dei globuli rossi potesse avere andare incontro a una crisi acuta addisoniana complicata dalle condizioni generali mediocri dovute all ospedalizzazione e alla bronchite cronica. Ciò che si è verificato il è una con alta probabilità una crisi addisoniana acuta con violenti dolori addominali quindi l abbondamene evacuazione con melena ha verosimilmente portato il soggetto ad uno shock circolatorio e quindi alla morte. La drammaticità degli eventi e la loro rapida successione portano alla costatazione del decesso alle ore Nel comportamento dei sanitari del P.S del presidio ospedaliero di V. non si ravvisa alcun elemento di censurabilità A prescindere dalle difficoltà nel seguire la progressione sintattica della nota e dalle profonde perplessità che suscita la sua affermazione è probabile, non ci si può esimere dal sottolineare la apoditticità e la genericità della ipotesi proposta. Le sue affermazioni costringono ad una breve sintesi clinica della crisi addisoniana acuta. Tale quadro, drammatico nel suo sviluppo, è dovuto ad una crisi surrenalica 4

5 acuta scatenata da eventi infettivi acuti, traumi, disidratazione o interventi chirurgici, a caratterizzata da profonda astenia, nausea e/o vomito, cefalea, tachicardia o bradicardia estrema, febbre elevata o ipotermia, dolori addominali, ipotensione arteriosa progressiva, confusione mentale, coma. L emorragia digestiva non fa parte del quadro della crisi addisoniana acuta Stupisce pertanto il ragionamento proposto in merito al comportamento dei sanitari di V., superficialmente assolutorio, e che fa insorgere il dubbio che i documenti relativi non siano stati letti e meditati con l attenzione richiesta dal caso. Si riassume qui in sintesi estrema ciò che il CTU avrebbe dovuto sottolineare e che ha omesso di rilevare: La paziente giunge al P.S. di V. il 2 settembre alle ore 08:11 (quindi poche ore dopo la dimissione da G.!) lamentando dolori addominali. Viene visitata alle ore 09:27 dello stesso 2 settembre, ma solo alle ore 21:29 (quindi dopo dodici ore dall arrivo) viene effettuata la consulenza chirurgica che rileva presenza di sangue nel pannolone. Nonostante questo importantissimo rilievo, i sanitari di V. persistono in un atteggiamento attendistico, omettendo non solo di richiedere una gastroscopia urgente, ma addirittura somministrando un FANS (ketoprofene, artrosilene) che sicuramente non fece altro che aggravare l emorragia. 5

6 E ancora: il CTU non tenta il minimo sforzo concettuale per spiegare a se stesso come mai in presenza di rettorragia e di melena al P.S. di V. vennero rilevato valori di emoglobina nella norma, addirittura di 2-3 grammi superiori a quelli rilevati a G. solo due giorni prima. Non vi sono che due ipotesi, che il CTU dovrebbe però adeguatamente proporre e discutere approfonditamente in termini scientifici: o si trattava di errore di laboratorio (e quindi potrebbe essere verosimile la reale presenza di ulteriore anemizzazione anche al di sotto di 9 gr. Hb), oppure si era in presenza di una progressiva emoconcentrazione. Come spiega infatti il CTU il dato dell incremento dei GB da 7400/mmc del mattino a /mmc della notte, e delle piastrine da /mmc del mattino a /mmc della notte? o forse non ci ha fatto caso? Poche parole conclusive circa il mancato riscontro autoptico. Il CTU si lancia in una dotta quanto pregevole disquisizione, che si vuole riportare qui di seguito : Il D.P.R. 10/09/90, n. 285 (Approvazione del Regolamento di Polizia Mortuaria) attua una distinzione terminologica fra riscontro diagnostico (art. 37) ed autopsia giudiziaria (art. 45) basata sull'autorità sanitaria o giudiziaria che ne fa richiesta e quindi sulle diverse finalità: clinico-scientifiche o giuridico-forensi. Nel caso di persona deceduto in ambiente ospedaliero, il riscontro diagnostico è disposto d'autorità dai direttori, primari o medici curanti di persone decedute negli ospedali militari, nelle cliniche universitarie e negli istituti di cura privati per il controllo della diagnosi o per il chiarimento dei quesiti clinico-scientifici 6

7 Pur apprezzando la profonda conoscenza dimostrata, appare evidente che il CTU sembra ignorare un elemento fondamentale che dovrebbe sempre animare e guidare l agire medico; e questo elemento si chiama semplicemente buon senso clinico. Di fronte ad una morte non altrimenti spiegabile (e non basta certo genericamente invocare senza alcuna prova e senza alcun dato scientifico una crisi addisoniana acuta, come invece propone il CTU per uscire dal labirinto nel quale si è addentrato, senza essere poi capace di trovare una via d uscita) dovrebbe essere obbligatorio da un punto di vista concettuale, scientifico, etico e deontologico appurare la causa del decesso, al fine di fare chiarezza non solo ai famigliari ma anche a se stessi. Viene purtroppo il sospetto che la mancata richiesta di autopsia non fosse motivata dalla certezza circa le cause del decesso (e che non vi fosse chiarezza alcuna è dimostrata dalla genericità e superficialità della diagnosi di morte), quanto dal voler evitare che fosse palese l insieme di superficialità, imprudenza e negligenza che caratterizzarono tutto il breve periodo del ricovero della paziente al P.S. di V., in un quadro di sconcertante deserto assistenziale. Infine le conclusioni del CTU. Egli scrive testualmente : In base a quanto sopraesposto ai quesiti del giudice è possibile rispondere. a. La morte della Sig.ra MA è stata causata probabilmente da un acuta insufficienza cardiocircolatoria a seguito di un rapido deterioramento della funzione cardiaca in soggetto portatore di Morbo di Addison, bronchite cronica ostruttiva e obesità. 7

8 b. La causa della acuta insufficienza cardiocircolatoria è probabilmente legata allo shock cardiocircolatorio e dalla concomitante crisi acuta addisoniana ma non è possibile avere una causa certa di cosa abbia provocato la morte in assenza del riscontro autoptico (incertezza della cause) ma ogni causa non può essere esclusa (non esclusione delle cause). Ancora una volta si desidera contestare il ragionamento proposto e le conclusioni. Innanzitutto non si riesce a comprendere cosa significhi il concetto sulla incertezza delle cause e sulla non esclusione delle cause. Allora, da un lato il ctu afferma di essere d accordo sulla non necessità del riscontro diagnostico a motivo delle comorbilità e in quanto è deceduta per una crisi addisoniana, e dall altro afferma che non si può avere la certezza della morte a motivo dell ineseguito riscontro diagnostico. Ma prioritariamente il concetto che ogni causa non può essere esclusa a cosa si riferisce! In secondo luogo, non vi è alcuna prova oggettiva che la paziente abbia manifestato una crisi addisoniana acuta, in quanto il CTU propone tale ipotesi sulla base di una lettura palesemente errata del quadro clinico e legando forzatamente la inesistente crisi addisoniana alla emorragia digestiva, secondo una consecutio cronologica e logica priva di fondamento scientifico. Inoltre scompare dalle conclusioni il problema della emorragia digestiva acuta, sulla quale peraltro il CTU non aveva neppure condotto un esaustivo ragionamento (dimenticando in sede di conclusioni che la paziente durante la degenza al P.S. di V. 8

9 aveva manifestato ripetuti e massivi episodi di melena), e la causa della morte viene sic et simpliciter ricondotta ad una acuta insufficienza cardiocircolatoria probabilmente legata allo shock cardiocircolatorio (e questa appare invero una tautologia, dato che in definitiva si tratta della stessa entità nosologica). Infine, ancora una volta il CTU smentisce se stesso, perché se da un lato afferma che Nell operato assistenziale del personale sanitario del primo accesso in pronto soccorso del presidio ospedaliero di V. del 02 settembre 2012 non si ravvisano elementi di censurabilità, d altro canto ritiene che è altresì probabile che la terapia cortisonica, considerata la comorbilità e le condizioni cliniche, era non adeguata. Si ritiene che fosse necessario dare un cortisonico in via parenterale (flebocortid mg da due a quattro volte al giorno eventualmente a intervalli di tre giorni) per proteggere il soggetto da una crisi acuta surrenalica e da un possibile shock circolatorio Davvero non si capisce come possa il CTU dire al tempo stesso che la terapia a V. non era adeguata e che però non ravvisa elementi di censurabilità! Si decida il CTU una volta per tutte; se ritiene che la terapia fosse adeguata, non può alla fine concludere che La non attuazione delle regole operative di condotta hanno con probabilità determinato la perdita da parte del paziente di vivere per un periodo maggiore di quello che ha vissuto, negandogli cure opportune (perdita di chance). 9

10 Si vuole ribadire qui ancora una volta una più idonea interpretazione dei fatti: 1. la paziente è deceduta per shock emorragico determinato da emorragia digestiva massiva; 2. i segnali della emorragia digestiva erano presenti e dovevano essere correttamente interpretati PRIMA della dimissione incongrua da G., dato che l emocromo effettuato in data 31 agosto 2012 mostrava chiaramente una progressiva anemizzazione; 3. la paziente non doveva quindi essere dimessa dalla medicina di G., ma sarebbe stato necessario trattenerla per effettuare uno studio approfondito dell assetto ferrico (sideremia, ferritina, saturazione della transferrine) e della conta reticolocitaria, nonché adeguati accertamenti endoscopici (gastroscopia, dato che era in trattamento concomitante con due farmaci altamente gastrolesivi, come aspirina e cortisone, nonché colonscopia, dato che era portatrice nota di malattia diverticolare). Tutto ciò non fu effettuato, e la paziente fu negligentemente ed imprudentemente dimessa. 4. la prova provata è che dopo neppure 24 ore la paziente fu trasportata in urgenza al P.S. di V., dove solo dopo circa 12 ore si venne a verificare che il pannolone era pieno di sangue. 5. dall arrivo al P.S. di V. alle ore circa del mattino sino alle ore nessuno si accorse della emorragia, fidandosi acriticamente dell emocromo (che due giorni prima era 10.5 g), e anche dopo la scoperta dell abbondante 10

11 perdita ematica non fu preso alcun provvedimento urgente. Alle ore 02:27 della notte dal 2 al 3 settembre 2012 la paziente presentò ancora una volta abbondante melena, ed ancora una volta si omise di procedere ad espansione volemica, limitandosi alla somministrazione di acido tranexamico ev e di inibitori di pompa ev.; 6. infine, nonostante la TAC addome evidenziasse la presenza di livelli idroaerei a livello del tenue, aspetto collabito del sigma, presenza di diverticoli nel discendente e sottile falda fluida in regione otturatoria destra, non venne intrapresa nessuna misura di sostegno cardiocircolatorio, ed alle ore 05:47 circa la paziente presentò arresto cardio respiratorio, per cui ne viene constatato il decesso. CONCLUSIONI MEDICO LEGALI Per quanto suddetto si ritiene che il collega dr. C. debba meglio esprimersi su: 1) Il giudizio controfattuale nei termini di diagnosi e terapia, criticando ove lo ritenesse opportuno quanto elaborato dal sottoscritto in queste note; 11

12 2) Se la progressiva anemia iniziata nel ricovero di G. andava meglio indagata e in quali termini; 3) Se i valori ematochimici rilevati all ingresso dell Ospedale di V. (compresi i successivi) siano da ritenere congrui e in casi di risposta affermativa per quali motivi; 4) Quali siano gli esami strumentali e clinici che lo hanno condotto a fare diagnosi di crisi addisoniana; 5) Se la diagnosi di morte fatta dai sanitari di V. sia adeguata da un punto di vista medicolegale e in caso di risposta affermativa come mai la diagnosi scritta in cartella non sia quella dal CTU descritta; 6) Se era prudente effettuare un riscontro diagnostico in un soggetto giunto a morte senza l evidenza delle cause reputate verosimili dal ctu: crisi addisoniana e profusa emorragia gastrica. 7) Perdita di chance di sopravvivenza: su tale punto non è chiaro a chi scrive l entità della perdita di chance a cui è andata incontro la paziente a causa degli errori medici. Sembra ad una attenta lettura che il CTU affermi, nelle conclusioni, che con una più adeguata terapia di sostegno cortisonico la paziente sarebbe sopravvissuta di più. Ecco un approfondimento tecnico su tale argomento sarebbe auspicabile e, anzi, necessario per le finalità del ricorso 696bis (la transazione). 12

13 Roma lì Dr. Carmelo Galipò 13

Dott. GC Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale

Dott. GC Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale Dott. GC Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale Relazione del Consulente Tecnico di Ufficio Dott. GC nella causa DTM quale erede di MA contro ASL Giudice Dott. ALM RG 46 /1_ Con la sua ordinanza

Dettagli

APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA. Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA

APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA. Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA GRUPPO DI LAVORO MMG Endoscopisti ASMN, ASL, Privato accreditato Gastroenterologi

Dettagli

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani, Roma La malattia da virus Ebola (MVE)

Dettagli

Dott. CARMELO GALIPO Medico-chirurgo Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni Via Appia Nuova, R. Tel.

Dott. CARMELO GALIPO Medico-chirurgo Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni Via Appia Nuova, R. Tel. Dott. CARMELO GALIPO Medico-chirurgo Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni Via Appia Nuova, 153 00182 R. Tel. 347/3589096 MEMORIA MEDICO LEGALE SUL CASO CLINICO DI: M.A. Ho ricevuto mandato

Dettagli

ANAFILASSI reazione allergica grave, a rapida insorgenza, che può causare la morte.

ANAFILASSI reazione allergica grave, a rapida insorgenza, che può causare la morte. REPORT OSSERVATORIO ALLERGOLOGICO REGIONALE ANAFILASSI reazione allergica grave, a rapida insorgenza, che può causare la morte. La diagnosi è clinica, basata su caratteristiche cliniche e di probabilità

Dettagli

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLA MALATTIA PEPTICA

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLA MALATTIA PEPTICA Rev.: 0 Pag. 1/5 AUTORIZZAZIONI REV. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 26/06/02 DR. Matergi, Dr. Biscontri, Igiene e Dr. Diversi, Dr. Lavagni, Organizzazione dei Dr. Magnanelli Servizi Sanitari Rev.: 0

Dettagli

La stratificazione del rischio nelle emorragie digestive del tratto superiore. Dott.ssa Anna Felletti Spadazzi Congresso regionale SIMEU 2013

La stratificazione del rischio nelle emorragie digestive del tratto superiore. Dott.ssa Anna Felletti Spadazzi Congresso regionale SIMEU 2013 La stratificazione del rischio nelle emorragie digestive del tratto superiore Dott.ssa Anna Felletti Spadazzi Congresso regionale SIMEU 2013 Emorragia acuta del tratto digestivo superiore : una patologia

Dettagli

Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia

Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN U.O. di CHIRURGIA Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia Ricovero in emergenza ed urgenza Ricovero ordinario programmato Day Hospital Day Surgery Il ricovero in U.O.

Dettagli

CLASSI DI PRIORITÀ. Visita Gastroenterologica

CLASSI DI PRIORITÀ. Visita Gastroenterologica Visita Gastroenterologica CLASSI DI PRIORITÀ Classe U Urgente Accesso diretto al PSA o DEA Emorragia digestiva in atto Dolori addominali ricorrenti e/o sindrome clinica per sospetto addome acuto Corpi

Dettagli

Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive

Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive Caso Clinico 1 Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive per posizionare un accesso venoso (PICC)

Dettagli

SENTENZA CORTE CASSAZIONE 22.01.1999

SENTENZA CORTE CASSAZIONE 22.01.1999 SENTENZA CORTE CASSAZIONE 22.01.1999 La responsabilità del medico e della struttura cui appartiene è una responsabilità di tipo contrattuale; Utente/paziente si affida alle competenze professionali di

Dettagli

Convegno CARD S. Bonifacio

Convegno CARD S. Bonifacio Convegno CARD S. Bonifacio 7-10-2016 La dimissione del paziente dall ospedale verso l ospedale di comunità. Valutazione di 6 anni di attività dell ospedale di comunità di Tregnago Dr. Roberto Borin Cure

Dettagli

Oggetto: Richiesta esami urgenti in Endoscopia Digestiva Attivazione sistema RAO (Raggruppamenti di Attesa Omogenei)

Oggetto: Richiesta esami urgenti in Endoscopia Digestiva Attivazione sistema RAO (Raggruppamenti di Attesa Omogenei) Ai Medici di Medicina Generale AUSL Viterbo Oggetto: Richiesta esami urgenti in Digestiva Attivazione sistema RAO (Raggruppamenti di Attesa Omogenei) Il problema delle liste d attesa in Digestiva è un

Dettagli

La risposta del Laboratorio Dott. Paolo Carraro Laboratorio di Patologia Clinica - Padova

La risposta del Laboratorio Dott. Paolo Carraro Laboratorio di Patologia Clinica - Padova Medicina di Laboratorio in Urgenza/Emergenza La risposta del Laboratorio Dott. Paolo Carraro Laboratorio di Patologia Clinica - Padova Schema dell intervento Il contesto in cui operiamo Che cos è l urgenza

Dettagli

THIRD INTERNATIONAL TELEMEDICINE WORKSHOP. Telemedicina e continuità assistenziale una chance o un utopia?

THIRD INTERNATIONAL TELEMEDICINE WORKSHOP. Telemedicina e continuità assistenziale una chance o un utopia? THIRD INTERNATIONAL TELEMEDICINE WORKSHOP La telemedicina come nuova risorsa delle Cure Primarie Telemedicina e continuità assistenziale una chance o un utopia? Dr. Michelangelo Bartolo Responsabile Telemedicina

Dettagli

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per area di residenza: proporzione di eventi

Dettagli

Insidie nella notte. Un caso di addominalgia e ematochezia in Paziente fragile

Insidie nella notte. Un caso di addominalgia e ematochezia in Paziente fragile Insidie nella notte Un caso di addominalgia e ematochezia in Paziente fragile Zarantonello Fabio Remo, MD. U.O. Chirurgia Generale ULSS 4 Alto Vicentino Direttore: Dott. M.Rebonato Un Paziente di 25 anni

Dettagli

Osservazione Breve Intensiva

Osservazione Breve Intensiva Osservazione Breve Intensiva E. Piccotti - S. Costabel DEA Pediatrico I.R.C.C.S. G. Gaslini Genova Documenti/Leggi di riferimento Consiglio Superiore Sanità Febbraio 1992 Servizio di osservazione e trattamenti

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA.

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. Gentile Paziente, La gastroscopia è un esame endoscopico che permette la visualizzazione della mucosa dell esofago, dello

Dettagli

Convulsione febbrile Edizione 2010

Convulsione febbrile Edizione 2010 Convulsione febbrile Edizione 2010 Tra i pazienti ricoverati presso il reparto di Pediatria, in un anno, il 22 % circa risulta afferire per problematiche neurologiche. Tra questi: 1. Traumi cranici: 6.4

Dettagli

Cardiologica in D.E.A.

Cardiologica in D.E.A. Pubblicazioni Gadda G.- Doneda R.- Borgonovo C. Gianotti A. Il Triage e la Patologia Cardiologica in D.E.A. Questo lavoro è nato dall esigenza di verificare due importanti obiettivi: mostrare l incidenza

Dettagli

I. MODULO ORGANIZZATIVO GESTIONE DEL CONTENZIOSO MEDICO LEGALE

I. MODULO ORGANIZZATIVO GESTIONE DEL CONTENZIOSO MEDICO LEGALE L Unità operativa di Medicina legale dell Azienda USL di Ferrara svolge le seguenti attività: accertamenti collegiali di Invalidità/handicap; accertamenti collegiali per patenti di guida speciali e a validità

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011

Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011 Direzione generale della Sanità Servizio Sistema informativo, Osservatorio epidemiologico umano, controllo di qualità e gestione del rischio Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie

Dettagli

Le dimensioni ingannano

Le dimensioni ingannano Le dimensioni ingannano Natalia Scaramellini Centro Malattie Rare Università degli Studi di Milano Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano Cosa c è di nuovo per trattare l anemia Milano

Dettagli

Da compilare a cura del medico curante e da allegare alla domanda di inserimento nella Casa di Soggiorno Arcobaleno.

Da compilare a cura del medico curante e da allegare alla domanda di inserimento nella Casa di Soggiorno Arcobaleno. Q U A D R O C L I N I C O Da compilare a cura del medico curante e da allegare alla domanda di inserimento nella Casa di Soggiorno Arcobaleno. Si fa presente che il medico di base sarà mantenuto dall Ospite

Dettagli

Dr. Carmelo Galipò Medico chirurgo specialista in Medicina Legale

Dr. Carmelo Galipò Medico chirurgo specialista in Medicina Legale Dr. Carmelo Galipò Medico chirurgo specialista in Medicina Legale RELAZIONE MEDICO LEGALE SULLA PERSONA DI A. S. ANALISI DEI FATTI Il sig. A. S, nato il 14 dicembre 19, era affetto da diabete mellito,

Dettagli

Caso clinico. Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc; formula N45 E1 B0 L50 M4; (Linfociti 4350/mmc)

Caso clinico. Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc; formula N45 E1 B0 L50 M4; (Linfociti 4350/mmc) Caso clinico Sesso: M Età: 55 anni Professione: insegnante APR: muta APP: riscontro occasionale di inversione della formula con lieve linfocitosi assoluta Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc;

Dettagli

INVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO

INVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO INVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO Tre fattori devono essere considerati per l'invio di un paziente ricoverato in RSA al pronto Soccorso : La gravità delle patologie di cui è affetto L' efficacia

Dettagli

TREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI

TREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI DIREZIONE SANITARIA DI OSPEDALE CRITERI E PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE RICHIESTE DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI URGENTI Ultima revisione: 05/09/2014 Questo documento contiene informazioni finalizzate

Dettagli

LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE

LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE IL DANNO ERARIALE Savigliano, 27 ottobre 2012 Dott. Marco Ellena S.C. Medicina Legale ASL CN1 GLI ELEMENTI DELLA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA

Dettagli

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di eventi

Dettagli

L assistenza al post partum Silvia Vaccari

L assistenza al post partum Silvia Vaccari Presentazione della linea guida Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sistema nazionale linee guida Roma, 25.09.09 L assistenza al post partum Silvia Vaccari Roma 24 ottobre 2016 Aula

Dettagli

PDTA CALCOLOSI RENO-URETERALE DELL ADULTO E DEL BAMBINO GESTIONE IN PRONTO SOCCORSO DELLA CALCOLOSI URINARIA

PDTA CALCOLOSI RENO-URETERALE DELL ADULTO E DEL BAMBINO GESTIONE IN PRONTO SOCCORSO DELLA CALCOLOSI URINARIA GESTIONE IN PRONTO SOCCORSO DELLA CALCOLOSI URINARIA CASISTICA 1.322 ACCESSI PER DOLORE COLICO NEL 2014. 1,5% DEGLI ACCESSI TOTALI CODICI DI TRIAGE: 0,8% BIANCO 37% VERDE 62% GIALLO, 0,2% ROSSO DEFINIZIONE

Dettagli

Introduzione alla Metodologia Clinica

Introduzione alla Metodologia Clinica Introduzione alla Metodologia Clinica Premessa: Una buona attività clinica dipende dalla applicazione di un insieme di principi e di regole che indicano al medico la condotta da tenere nelle varie circostanze

Dettagli

Intercettare il paziente con bisogni palliativi. Dr. Marco Barchetti

Intercettare il paziente con bisogni palliativi. Dr. Marco Barchetti Intercettare il paziente con bisogni palliativi Dr. Marco Barchetti Considerazioni Nella pratica clinica quotidiana si rende sempre più necessaria l identificazione di criteri clinici che conducano a considerare

Dettagli

Genova Voltri 9 novembre 2013

Genova Voltri 9 novembre 2013 Ospedale Evangelico Internazionale Ente Ecclesiastico Civilmente Riconosciuto Presidio Ospedaliero di Genova Voltri Centro nascita e pediatria d urgenza medica e chirurgica di primo livello Stato dell

Dettagli

ANEMIE: ESEMPI PRATICI CASI CLINICI SIMULATI

ANEMIE: ESEMPI PRATICI CASI CLINICI SIMULATI ANEMIE: ESEMPI PRATICI CASI CLINICI SIMULATI CASO N. 1 Uomo di 72 anni, lamenta anoressia, calo ponderale di 2 kg in 2 mesi. Hb 8.8 g/dl, GB 3.900/ul, Piastrine 311.000/ul. MCV 75 fl. CASO N. 2 Donna di

Dettagli

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una 1 2 Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una dose e l altra deve essere sempre almeno di 4 ore.

Dettagli

Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche?

Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche? ANDREA GIUSTINA Direttore Cattedra Endocrinologia Università degli Studi di Brescia Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche? Come da determinazione

Dettagli

Progetto Sperimentale Lazio Risparmio Antibiotici e Ricoveri Impropri

Progetto Sperimentale Lazio Risparmio Antibiotici e Ricoveri Impropri Progetto Sperimentale Lazio Risparmio Antibiotici e Ricoveri Impropri Abbattimento della spesa per antibiotici e per ricoveri impropri, attraverso l impiego di un analizzatore POCT per la conta leucocitaria

Dettagli

PBM in Pronto Soccorso gestione del paziente con frattura di femore. Marco Pavesi

PBM in Pronto Soccorso gestione del paziente con frattura di femore. Marco Pavesi PBM in Pronto Soccorso gestione del paziente con frattura di femore Marco Pavesi Tempistica della chirurgia intervento il giorno stesso del ricovero o il successivo evidenze scientifiche dimostrano che

Dettagli

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo La cefalea Padova 14 febbraio 2014 Paola Mattiazzo LA CEFALEA NELL AMBULATORIO DEL PEDIATRA DI BASE ANAMNESI APPROFONDITA E MIRATA ANAMNESI FAMILIARE FAMILIARITA PER CEFALEA FAMILIARITA PER ALTRE PATOLOGIE

Dettagli

La cartella clinica. SIS e Audit Clinico ASL Rieti

La cartella clinica. SIS e Audit Clinico ASL Rieti La cartella clinica SIS e Audit Clinico ASL Rieti Cosa è la cartella clinica Ministero della Sanità, 1992: Insieme di documenti che registrano un complesso eterogeneo di informazioni sanitarie, anagrafiche,

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Pediatria

Domande relative alla specializzazione in: Pediatria Domande relative alla specializzazione in: Pediatria Domanda #1 (codice domanda: n.1221) : Qual è l'esame strumentale di primo livello che si effettua nel Dolore addominale ricorrente (DAR)? A: Ecografia

Dettagli

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST MODELLO INFORMATIVO Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST Io sottoscritto/a nato/a. il. dichiaro di essere stato/a informato/a in data dal dr.. DI ESSERE AFFETTO DALLA SEGUENTE

Dettagli

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause?

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? La sincope o svenimento è una temporanea perdita della coscienza in genere a risoluzione spontanea e della durata di pochi minuti. È dovuta

Dettagli

Approccio al paziente con angioedema in Pronto Soccorso. Dicembre 2010

Approccio al paziente con angioedema in Pronto Soccorso. Dicembre 2010 Approccio al paziente con angioedema in Pronto Soccorso Dicembre 2010 Background Il pronto soccorso rappresenta il luogo ove più frequentemente si rivolgono i pazienti in corso di attacco acuto di angioedema.

Dettagli

La Salute raggiungibile per...

La Salute raggiungibile per... La Salute raggiungibile per... 79 Nota introduttiva per la lettura delle patologie La scelta di descrivere le patologie più frequenti attraverso l analisi dell andamento dei ricoveri ospedalieri è stata

Dettagli

Le certezze e i dubbi del medico d urgenza

Le certezze e i dubbi del medico d urgenza GESTIONE IN DEA DEL PAZIENTE CON DOLORE ADDOMINALE Torino, 20 febbraio 2010 Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano Le certezze e i dubbi del medico d urgenza Luisa Arnaldi SC Medicina d Urgenza Ospedale

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE L osservazione Breve Intensiva (OBI) è uno strumento per l osservazione e la gestione clinica temporanea in regime di non ricovero la cui durata è limitata a 24 ore. Nell ambito di tale attività possono

Dettagli

Febbre Mediterranea Familiare

Febbre Mediterranea Familiare www.printo.it/pediatric-rheumatology/ch_it/intro Febbre Mediterranea Familiare Versione 2016 2. DIAGNOSI E TRATTAMENTO 2.1 Come viene diagnosticata? In genere si segue il seguente approccio: Sospetto clinico:

Dettagli

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a PREMESSA Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a ciascun MMG MA Le MICI sono patologie croniche recidivanti che colpiscono soggetti socialmente attivi con comorbidità e complicanze per cui

Dettagli

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA o CGD. Centro / Istituto _ Cognome del

Dettagli

Sanguinamento rettale nei pazienti con malattia diverticolare

Sanguinamento rettale nei pazienti con malattia diverticolare Sanguinamento rettale nei pazienti con malattia diverticolare Gianmichele Meucci Unità Operativa di Gastroenterologia e di Endoscopia digestiva (Direttore: Dott. F. Cosentino) Ospedale San Giuseppe -Milano

Dettagli

RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. DOTT Pesola

RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. DOTT Pesola RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI DOTT Pesola Ambito delle cure primarie Ospedale Specialistica Medicina di Famiglia Pazienti sintomatici esordio MALATTIA e MALATTIA

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Radiodiagnostica

Domande relative alla specializzazione in: Radiodiagnostica Domande relative alla specializzazione in: Radiodiagnostica Domanda #1 (codice domanda: n.1211) : Da quale delle seguenti patologie potrebbe essere determinato il quadro TC in figura? A: Polmonite interstiziale

Dettagli

EVENTO FORMATIVO RESIDENZIALE:

EVENTO FORMATIVO RESIDENZIALE: EVENTO FORMATIVO RESIDENZIALE: L attività di counseling: la gestione del paziente con BPCO Informazione di dettaglio sul programma formativo NR. DI ACCREDITAMENTO 2714-135166 Ed.1 DATA E LOCATION 11-10-2015

Dettagli

PSORIASI - TEST CLINICI

PSORIASI - TEST CLINICI PSORIASI - TEST CLINICI Sig.ra C.M., anni 35, di Roma. La paziente soffriva da circa 4 anni di psoriasi ai piedi con ferite e perdita di sangue e liquido organico; durante tale periodo è sempre stata in

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

Ematoma Sottodurale Cronico

Ematoma Sottodurale Cronico Ematoma Sottodurale Cronico CHE COSA È UN EMATOMA SOTTODURALE CRONICO L Ematoma Sottodurale Cronico è una patologia benigna, tipica dell anziano, caratterizzata da una raccolta di fluido, generalmente

Dettagli

Dott. Fabrizio Maggiorelli U.O. Medicina d Urgenza e Pronto Soccorso Azienda ospedaliero Universitaria Pisana

Dott. Fabrizio Maggiorelli U.O. Medicina d Urgenza e Pronto Soccorso Azienda ospedaliero Universitaria Pisana Pisa 26 febbraio 2016 L APPROCCIO CLINICO Dott. Fabrizio Maggiorelli U.O. Medicina d Urgenza e Pronto Soccorso Azienda ospedaliero Universitaria Pisana Non si tratta di una malattia ma di vari processi

Dettagli

PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA

PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA Presentarsi con la richiesta del Medico curante, con la documentazione clinica ed eventuali esami precedenti. E molto probabile che durante la colonscopia vengano utilizzati

Dettagli

La responsabilità medico sanitario Profili penali

La responsabilità medico sanitario Profili penali Bassano del Grappa 20 gennaio 2017 La responsabilità medico sanitario Profili penali Sergio Sottani Procuratore Forlì La responsabilità medico sanitaria Nesso causale e teoria del rischio. La spiegazione

Dettagli

Caso clinico: Ematoma del muscolo ileo-psoas Dr. ssa Marta Milan

Caso clinico: Ematoma del muscolo ileo-psoas Dr. ssa Marta Milan Caso clinico: Ematoma del muscolo ileo-psoas Dr. ssa Marta Milan Centro Regionale multidisciplinare per la prevenzione, profilassi e trattamento avanzato dell'artropatia emofilica-centro Emofilia Azienda

Dettagli

TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI

TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI Dipartimento delle Dipendenze TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI Ambiti di Intervento Trattamenti in fase acuta Intossicazione Acuta Sindrome di Astinenza Trattamenti in

Dettagli

Centro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A.

Centro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A. Centro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile 2016 Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A. Cardarelli» La sottoscritta Sepe Chiara in qualità di relatore all evento CONGRESSO

Dettagli

Ansia e dolore: attese del paziente ed aspetti medico-legali. L anestesista

Ansia e dolore: attese del paziente ed aspetti medico-legali. L anestesista Ansia e dolore: attese del paziente ed aspetti medico-legali L anestesista Roberto Zoppellari Direttore UO di Anestesia e Rianimazione Ospedaliera Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Ruolo dell

Dettagli

Relazione di fisica ESPERIMENTO N 1

Relazione di fisica ESPERIMENTO N 1 ISTITUTO SUPERIORE "B. RUSSELL" DI ROMA Relazione di fisica ESPERIMENTO N 1 1.TITOLO Misurazione indiretta della massa di un cilindretto metallico mediante i metodi della tara di J.C. Borda e della doppia

Dettagli

Presidio Ospedaliero Centrale U.O.: Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Direttore F.F. Dott. Pierluigi Botarelli

Presidio Ospedaliero Centrale U.O.: Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Direttore F.F. Dott. Pierluigi Botarelli Presidio Ospedaliero Centrale U.O.: Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Direttore F.F. Dott. Pierluigi Botarelli DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Direttore D.S.M: Dott. Pierangelo Martini Ospedale Belcolle

Dettagli

Indice - Rapporto Ospedale Venosa Annuale - v8.0

Indice - Rapporto Ospedale Venosa Annuale - v8.0 Indice - Rapporto Ospedale Venosa 2015 - Annuale - v8.0 SEZ. 1 SEZ. 2 SEZ. 3 SEZ. 4 SEZ. 5 SEZ. 6 SEZ. 7 SEZ. 8 SEZ. 9 SEZ. 10 Ospedale - Dati Economici Distrettuali (OR1) Ospedale Posti Letto per Unità

Dettagli

L interfaccia Azienda USL Azienda Ospedaliera-Universitaria

L interfaccia Azienda USL Azienda Ospedaliera-Universitaria L interfaccia Azienda USL Azienda Ospedaliera-Universitaria un'interfaccia è il punto,la superficie sulla quale due entità differenti si incontranoi in senso meccanico per rappresentare la giuntura di

Dettagli

Reazioni avverse da farmaci causa di accesso al Pronto Soccorso

Reazioni avverse da farmaci causa di accesso al Pronto Soccorso Reazioni avverse da farmaci causa di accesso al Pronto Soccorso -Il progetto a Palermo e risultati AOO Riuniti Villa Sofia - Cervello Palermo Responsabile Scientifico: Dott. Manlio De Simone U.O.C. di

Dettagli

Luigi Aronne. Malattia diverticolare Etiopatogenesi Condizioni ambientali Dieta povera di fibre Sviluppo socioeconomico Alterata motilità del colon

Luigi Aronne. Malattia diverticolare Etiopatogenesi Condizioni ambientali Dieta povera di fibre Sviluppo socioeconomico Alterata motilità del colon Malattia Diverticolare Descrizione della patologia (Cruvelheir 1849) Primo studio completo (Graser 1899) Base anatomica (1904) Primo intervento per diverticolite complicata ( Luigi Aronne Definizione Diverticoli

Dettagli

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento L'approccio clinico al paziente con sospetto ictus cerebrale che arriva in ospedale deve

Dettagli

PROCEDURA PER LA PREOSPEDALIZZAZIONE

PROCEDURA PER LA PREOSPEDALIZZAZIONE Pagina 1 di 5 REGIONE LAZIO REV. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0 16/07/2007 Dott. F. Sileoni - Dirig. Med. DS POC Dott. L. Guerini - Dirig. Med. DS POC Sig. R. Riccardi - Resp.le SAIO POC Sig.ra G.

Dettagli

Emergenza psichiatrica TSO-ASO

Emergenza psichiatrica TSO-ASO Emergenza sanitaria tra presente e futuro 4 Congresso Nazionale SIS 118, Bari 14-16 dicembre 2006 Emergenza psichiatrica TSO-ASO Lucia De Vito Sofferenza psichica acuta e grave con pregiudizio capacità

Dettagli

Carta dei Servizi. degli ISTITUTI PENITENZIARI

Carta dei Servizi. degli ISTITUTI PENITENZIARI Carta dei Servizi degli ISTITUTI PENITENZIARI Carta dei Servizi degli ISTITUTI PENITENZIARI Questo opuscolo vuole essere per l utenza un mezzo per fornire informazioni in merito alle modalità di gestione

Dettagli

Legislazione psichiatrica in Italia (1)

Legislazione psichiatrica in Italia (1) Legislazione psichiatrica in Italia (1) Legge 36 del 1904 "pericolosi a sé o agli altri" di "pubblico scandalo (1904) o Esigenze di sicurezza > necessità terapeutiche Isolamento della psichiatria dal resto

Dettagli

IL CORRETTO USO DEI SISTEMI DI EMERGENZA-URGENZA. Campagna informativa del Ministero della Salute

IL CORRETTO USO DEI SISTEMI DI EMERGENZA-URGENZA. Campagna informativa del Ministero della Salute IL CORRETTO USO DEI SISTEMI DI EMERGENZA-URGENZA Campagna informativa del Ministero della Salute Quando chiamare il numero 1-1-8 CHIAMARE IL NUMERO 1-1-8 In tutte quelle situazioni in cui ci può essere

Dettagli

INSERIMENTO DEI DATI PAZIENTE CON TERMINALE DI BORDO

INSERIMENTO DEI DATI PAZIENTE CON TERMINALE DI BORDO INSERIMENTO DEI DATI PAZIENTE CON TERMINALE DI BORDO I dati paziente devono essere inseriti tramite Terminale di Bordo (TB) dopo aver consegnato il paziente in Pronto Soccorso. Cliccare sulla finestra

Dettagli

Matera, 15 giugno 2010 Auditorium San Giuseppe Moscati Ospedale di Matera

Matera, 15 giugno 2010 Auditorium San Giuseppe Moscati Ospedale di Matera Matera, 15 giugno 2010 Auditorium San Giuseppe Moscati Ospedale di Matera Unita di Pronto Soccorso e Osservazione Breve Direttore C.Sinno Rel. Inf..DELLE CAVE FLORA M. 15 GIUGNO 2010 Il sistema di "triage"

Dettagli

TEST GENETICI PAZIENTI e FAMIGLIARI

TEST GENETICI PAZIENTI e FAMIGLIARI TUMORE OVARICO: NELLA GENETICA IL FUTURO DELLA PREVENZIONE E DELLA CURA TEST GENETICI PAZIENTI e FAMIGLIARI Siranoush Manoukian Unità di Genetica Medica Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano,

Dettagli

MODALITA PER EFFETTUARE RICHIESTA DI RIMBORSO

MODALITA PER EFFETTUARE RICHIESTA DI RIMBORSO MODALITA PER EFFETTUARE RICHIESTA DI RIMBORSO CIASCUNA RICHIESTA DI RIMBORSO, PER OGNUNA DELLE PRESTAZIONI DI CUI AL PIANO SANITARIO SOTTOSCRITTO, DEVE ESSERE TRASMESSA RIGOROSAMENTE IN COPIA: VIA MAIL:

Dettagli

Valle d Aosta: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione.

Valle d Aosta: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione. Valle d Aosta: Ecco gli ospedali al top dove curarsi Le indicazioni offerte dal portale Dove e come mi curo per la Regione. Da oggi per diversi importanti problemi di salute i cittadini potranno trovare

Dettagli

REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO DIREZIONE SANITARIA. ACQUAPENDENTE e CIVITA CASTELLANA - PROCEDURE -

REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO DIREZIONE SANITARIA. ACQUAPENDENTE e CIVITA CASTELLANA - PROCEDURE - REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO DIREZIONE SANITARIA ACQUAPENDENTE e CIVITA CASTELLANA RILASCIO COPIA DELLA CARTELLA CLINICA E ALTRA DOCUMENTAZIONE SANITARIA - PROCEDURE - REV. DATA REDATTO

Dettagli

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Considerazioni generali Le criticità della AO sono da riferirsi esclusivamente al PS del presidio Macchi per la sua attrattività, che determina un eccessiva

Dettagli

Principi di comportamento del Collegio sindacale di società non quotate: Attività del collegio sindacale nella crisi di impresa

Principi di comportamento del Collegio sindacale di società non quotate: Attività del collegio sindacale nella crisi di impresa MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Commissione Procedure Concorsuali (Presidente R. Rordorf) ALLEGATO B Principi di comportamento del Collegio sindacale di società non quotate: Attività del collegio sindacale nella

Dettagli

MORTALITÀ A TRENTA GIORNI DALL INTERVENTO PER TUMORE MALIGNO DEL FEGATO PROTOCOLLO OPERATIVO

MORTALITÀ A TRENTA GIORNI DALL INTERVENTO PER TUMORE MALIGNO DEL FEGATO PROTOCOLLO OPERATIVO MORTALITÀ A TRENTA GIORNI DALL INTERVENTO PER TUMORE MALIGNO DEL FEGATO PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di morti a trenta giorni dall intervento

Dettagli

Questa tabella riporta le principali classi di FANS e le rispettive molecole di riferimento.

Questa tabella riporta le principali classi di FANS e le rispettive molecole di riferimento. 1 2 Questa tabella riporta le principali classi di FANS e le rispettive molecole di riferimento. 3 Per quanto la classe dei FANS sia molto ampia e articolata, come si evince da questa tabella, il loro

Dettagli

Obiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %

Obiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza % osservato atteso Indicatori * osservato differenza % Riduzione richieste prestazioni per codici bianchi 256.101,00-5 % 12.805,05 15,00 233.218,00-22.883 15 OBIETTIVO 16 1. Rispetto dei tempi di consegna

Dettagli

1. Vorresti condividere qualcosa di te? Nickname. Nazionalità. Età. Nazione in cui risiedi attualmente. Sei una studentessa?

1. Vorresti condividere qualcosa di te? Nickname. Nazionalità. Età. Nazione in cui risiedi attualmente. Sei una studentessa? INTRODUZIONE Perchè una indagine riguardante delle informazioni relative alla tua diagnosi? Per progettare un domani migliore per le ragazze e le donne con problemi emorragici e per valutare le migliori

Dettagli

Shock emorragico EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE. Anamnesi Modalità del sanguinamento EMORRAGIE DIGESTIVE. SUPERIORI origine prossimale al Treitz (85-90%)

Shock emorragico EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE. Anamnesi Modalità del sanguinamento EMORRAGIE DIGESTIVE. SUPERIORI origine prossimale al Treitz (85-90%) Emorragie Digestive EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE EMORRAGIE DIGESTIVE SUPERIORI origine prossimale al Treitz (85-90%) EMORRAGIE DIGESTIVE INFERIORI origine distale al Treitz (10-15%) EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE

Dettagli

INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE RICETTA SSN

INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE RICETTA SSN REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N.4 Chiavarese INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE RICETTA SSN INDICAZIONI PER MEDICI PRESCRITTORI: MMG - PLS - SPECIALISTI OSPEDALIERI - SPECIALISTI SUMAI In ottemperanza

Dettagli

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

Dati del flusso PS 2015

Dati del flusso PS 2015 Dati del flusso PS 2015 Fabio Voller*, Franca Rusconi, Simone Bartolacci* *Agenzia regionale di sanità della Toscana Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer Rete Pediatrica Regionale 21 giugno 2016 Meyer

Dettagli

Relazione Medico Legale per il caso V.P. vs Ospedale di O. La storia del sig. V.P.- nato nel 19 - ha inizio il 25 agosto 2014, quando fu condotto al

Relazione Medico Legale per il caso V.P. vs Ospedale di O. La storia del sig. V.P.- nato nel 19 - ha inizio il 25 agosto 2014, quando fu condotto al Relazione Medico Legale per il caso V.P. vs Ospedale di O. Analisi dei fatti La storia del sig. V.P.- nato nel 19 - ha inizio il 25 agosto 2014, quando fu condotto al PS dell Ospedale di O. a causa di

Dettagli

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016 febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Auditorium Biagio D Alba Ministero della Salute Viale Giorgio Ribotta, 5 - Roma INTRODUZIONE La Sindrome dell Apnea Ostruttiva

Dettagli

027 Ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo acquisito (grave) E stata inserita in aggiunta la prestazione Corticotropina (ACTH).

027 Ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo acquisito (grave) E stata inserita in aggiunta la prestazione Corticotropina (ACTH). 21-2-2002 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 44 016 Epatite cronica (attiva) La dizione In caso di trattamento con Interferone (1 volta/anno, prima del trattamento) è stata

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE

PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE STRUTTURA IGIENE OSPEDALIERA E GESTIONE Versione n.01 del 12/03/2009 Pagina 1 di 6 PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Redazione / Aggiornamento Verifica / Approvazione Autorizzazione

Dettagli

Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica

Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica bli Asti 16 Giugno 2007 Ordine Provinciale dei medici Dr NUTI Claudio.- S.I.M.G. Asti Dr Gianluca Vergano MMG Asti Caso Clinico 1 Signora

Dettagli