Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

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1 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale Risultati ti in Italia per l anno 2007 Dicembre 2008

2 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali SETTORE SALUTE DIPARTIMENTO PER LA SANITA' PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE CONTROLLO UFFICIALE SUI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE RISULTATI IN ITALIA PER L ANNO 2007 Dicembre 2008

3 IL PRESENTE RAPPORTO È STATO REALIZZATO DALLA DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE DIRETTORE GENERALE DOTT. SILVIO BORRELLO A cura di: Ufficio VII PRODOTTI FITOSANITARI-SEGRETERIA DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA FITOSANITARI Dott. Antonio Consolino (Direttore Ufficio VII- Dirigente Chimico II Fascia) Dr.ssa Roberta Aloi (Dirigente Chimico) Dr.ssa Annalucia Cinquina (Dirigente Chimico) Dr.ssa Marija.Korac (Collaboratore tecnico amministrativo)) Sig. Luigi Borghi (Collaboratore amministrativo Elaborazione dati) 2

4 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE. 5 2 IL CONTROLLO UFFICIALE SUI PRODOTTI ALIMENTARI Organismi centrali e territoriali del Servizio Sanitario Nazionale TRASMISSIONE DEI RISULTATI DEI CONTROLLI UFFICIALI SUI PRODOTTI ALIMENTARI. 9 4 PROGRAMMAZIONE NAZIONALE DEL CONTROLLO UFFICIALE DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ALIMENTI Armonizzazione dei limiti massimi di residui di prodotti fitosanitari nei paesi dell Unione Europea 11 5 RISULTATI DEL CONTROLLO UFFICIALE DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE - ANNO Elaborazione dei dati Risultati del controllo ufficiale su frutta e ortaggi Riepilogo del campionamento sugli ortofrutticoli Distribuzione territoriale del campionamento Distribuzione del campionamento per classi di alimento Riepilogo risultati analitici e incidenza dei residui di prodotti fitosanitari sull'esito del campionamento Distribuzione dei residui Matrici alimentari maggiormente campionate Distribuzione dei residui per matrici alimentari Provenienza dei campioni irregolari Sostanze attive maggiormente ricercate Sostanze attive maggiormente contaminanti Riepilogo nazionale delle determinazioni effettuate Risultati del controllo ufficiale su cereali, vino e oli Riepilogo dei risultati analitici Sostanze attive cercate e loro distribuzione nei residui Riepilogo globale dei risultati analitici su ortofrutticoli, cereali,vino e oli 23 3

5 6. RAFFRONTO ANNI PRECEDENTI SU ORTOFRUTTICOLI Raffronto anni Raffronto anni CONCLUSIONI RIFERIMENTI NORMATIVI ALLEGATO 1 Organigramma Servizio sanitario nazionale (S.S.N.). 34 ALLEGATO 2 Elenco dei Laboratori Nazionali di riferimento e dei laboratori del controllo ufficiale (P.M.P., A.R.P.A. ed I.Z.S.) ALLEGATO 3 Tabelle e grafici di sintesi dei risultati del controllo ufficiale anno

6 1. INTRODUZIONE Il controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti rappresenta una delle priorità sanitarie più rilevanti nell ambito della sicurezza alimentare, ed ha la finalità di garantire un livello elevato di protezione del consumatore. Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Settore Salute (di seguito nominato Ministero) - Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione- (di seguito chiamata D.G.S.A.N.), coordina e definisce in Italia i programmi di controllo ufficiale sui prodotti alimentari, comprendenti anche i piani annuali in materia di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti. Questi ultimi sono parte integrante di un programma coordinato di controllo ufficiale previsto dall Unione Europea su alimenti di produzione interna e di importazione volto a conoscere l'effettiva presenza dei livelli massimi consentiti di residui nelle derrate alimentari. Per l attuazione di tale programma si fa riferimento al Decreto Ministeriale del 23 dicembre 1992 (1), che definisce i piani annuali di controllo sui residui dei prodotti fitosanitari e al Regolamento CE 882/2004 (2) relativo ai controlli ufficiali. Il Decreto Ministeriale del 23 dicembre 1992 prevede un programma dettagliato di attuazione dei controlli in ambito delle Regioni e delle Province autonome, con l indicazione tra l altro del numero minimo e del tipo di campioni da analizzare. La ripartizione dei campioni per ogni Regione e Provincia autonoma è calcolata in base ai dati sul consumo e sulla produzione degli alimenti interessati. Il Regolamento CE 882/2004 fissa invece criteri generali per l effettuazione dei controlli ufficiali per la verifica della conformità alle normativa, stabilendo le caratteristiche che devono possedere i Laboratori per il controllo ufficiale (di seguito chiamati Laboratori), le procedure, le attività, i metodi e le tecniche per effettuare i controlli. Le analisi per la ricerca di residui di prodotti fitosanitari vengono effettuate dai Laboratori di controllo ufficiale (Agenzie Regionali per la Protezione dell Ambiente (A.R.P.A.)/ Presidi Multizonali di Prevenzione (P.M.P.) e Istituti Zooprofilattici Sperimentali(I.Z.S.)). Ai sensi del Regolamento 882/2004 sono stati istituiti i Laboratori nazionali di riferimento che coordinano i Laboratori e sono a loro volta coordinati dal Laboratorio comunitario di riferimento. I Laboratori devono essere accreditati e i metodi di analisi da loro utilizzati devono essere validati. Inoltre questi provvedono a trasmettere i risultati delle analisi al Ministero. 5

7 I dati del controllo ufficiale sono utilizzati anche dall Istituto Superiore di Sanità per ricavare una stima dell assunzione giornaliera dei residui di prodotti fitosanitari con la dieta in Italia. Il presente rapporto, riferito all anno 2007, quindicesimo anno di attuazione del programma di cui al suddetto Decreto Ministeriale, è predisposto per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: Valutare, in relazione all esito delle analisi effettuate, il rischio per la salute pubblica derivante dal grado di contaminazione dei prodotti alimentari; Conoscere puntualmente l andamento dei controlli sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale svolti in Italia da tutte le Amministrazioni sanitarie centrali e territoriali. La natura di questo rapporto riepilogativo fornisce un quadro sia generale che di dettaglio sui risultati conseguiti e fornisce indicazioni sulle azioni future da intraprendere ad ogni livello istituzionale per migliorare e rafforzare ulteriormente il sistema di controllo ufficiale nazionale sui residui dei prodotti fitosanitari, per assicurare adeguati livelli di sicurezza alimentare. Come per il precedente anno, vengono diffuse anche le elaborazioni relative ai risultati sui residui dei prodotti fitosanitari nei cereali e in alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea. 6

8 2. IL CONTROLLO UFFICIALE SUI PRODOTTI ALIMENTARI Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande, di cui al Regolamento CE 882/2004 del 29 aprile 2004 ha la finalità di verificare e garantire la conformità dei prodotti in questione alle disposizioni legislative dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, a proteggere gli interessi dei consumatori e ad assicurare la lealtà delle transazioni commerciali. Il controllo ufficiale è relativo sia ai prodotti italiani o di altra provenienza destinati ad essere commercializzati nel territorio nazionale che a quelli destinati ad essere esportati in un altro Stato dell'unione Europea o in uno Stato terzo. Esso riguarda tutte le fasi della produzione, della trasformazione, del magazzinaggio, del trasporto, del commercio, della somministrazione, dell'importazione e consiste in uno o più delle seguenti operazioni: ispezione; prelievo dei campioni; analisi di laboratorio dei campioni prelevati; controllo dell'igiene del personale addetto; esame del materiale scritto e dei documenti di vario genere; esame dei sistemi di verifica installati dall'impresa e dei relativi risultati. Il controllo ufficiale deve essere eseguito periodicamente, in base ad una valutazione dei rischi e con frequenza appropriata, tenendo conto: dei rischi identificati associati con gli alimenti, con le aziende del settore degli alimenti, con l uso degli alimenti o con qualsiasi trasformazione di materiale o sostanza attiva o operazione che possono influire nella sicurezza degli alimenti; dei dati precedenti relativi agli operatori del settore degli alimenti per quanto riguarda la conformità alla normativa in materia di alimenti; dell affidabilità dei propri controlli già eseguiti; di qualsiasi informazione che possa indicare un eventuale non conformità. Il Servizio Sanitario Nazionale (di seguito nominato S.S.N.) si avvale di numerosi organismi sia a livello centrale che territoriale per l'espletamento delle attività di vigilanza e controllo ufficiale sugli alimenti e sulle bevande. A livello governativo nazionale ed a livello regionale sono affidate prevalentemente, oltre ai compiti normativi nell'ambito delle diverse competenze, le funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento, mentre le funzioni di controllo sulle attività di produzione, commercio e somministrazione degli alimenti e delle bevande competono principalmente ai Comuni, che le esercitano attraverso le Aziende Sanitarie Locali (di seguito chiamate A.S.L.). 7

9 2.1 Organismi centrali e territoriali del Servizio Sanitario Nazionale Il Ministero opera a livello centrale con la D.G.S.A.N. e, a livello territoriale, con i propri Uffici periferici consistenti negli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (U.S.M.A.F.), nei Posti di Ispezione Frontaliera (P.I.F.) e negli Uffici Veterinari Adempimenti Comunitari (U.V.A.C), i quali curano gli adempimenti derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione Europea. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, attraverso i Nuclei Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.), coordinati dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, esercitano azioni di controllo a fini repressivi su tutto il territorio nazionale e con strutture articolate anche a livello periferico. A livello territoriale per l attività di controllo ufficiale dei prodotti alimentari operano le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, con gli Assessorati alla Sanità (di seguito chiamati Assessorati) e le A.S.L., con i rispettivi servizi dei Dipartimenti di Prevenzione. Le attività di controllo analitico sugli alimenti e sulle bevande sono espletate dai Laboratori di controllo ufficiale (A.R.P.A./P.M.P., e I.Z.S.). mentre l Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.), che li coordina, opera sia per l'effettuazione delle analisi di revisione sugli alimenti e le bevande che per una serie di compiti tecnico-scientifici. Nel Grafico A (Allegato 1) è riportato l Organigramma del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) mentre nell Allegato 2 vi è l elenco dei Laboratori Nazionali di riferimento e l elenco dei Laboratori di controllo ufficiale collegati in rete con il Sistema informativo del Ministero. 8

10 3. TRASMISSIONE DEI RISULTATI DEI CONTROLLI UFFICIALI SUI PRODOTTI ALIMENTARI Il decreto legge 18 giugno 1986, n 282, convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 1986, n 462 (3), recante misure urgenti in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni alimentari, ha disposto l'istituzione presso il Servizio Informativo Sanitario (S.I.S.) del Ministero, di un Centro di raccolta informatizzata dei risultati delle analisi effettuate dai Laboratori, al fine di fornire al Ministero strumenti per le attività istituzionali in materia di sanità degli alimenti ed alle Regioni informazioni aggiornate per supportare le attività di prevenzione e repressione nelle frodi alimentari. A partire dal 1 gennaio 2007 è stato istituito dal Ministero un sito internet per lo scambio di informazioni tra gli enti competenti. Tutti i Laboratori sono dotati di PC e possono inviare i dati al Ministero e agli Assessorati mediante l impiego di questo sito. Altresì gli Assessorati possono accedere ai dati inseriti dai Laboratori con le stesse modalità. Il Sistema Informativo Sanitario relativo a tale settore comprende: la classificazione e la codifica dei campioni di interesse alimentare, nonché delle determinazioni analitiche effettuate; la definizione del disciplinare tecnico per l'acquisizione, in forma standardizzata, dei risultati delle analisi di laboratorio. Tale sistema codificato e informatizzato consente sia di poter acquisire informazioni in maniera continua sui risultati dei residui che di fornire alla Unione Europea (U.E.) elaborazioni sui residui in maniera puntuale e di elevato dettaglio. A partire da gennaio 2007 i dati sono stati trasmessi dai Laboratori in via informatica tramite web. Il presente rapporto è disponibile sul sito sopraindicato utilizzando il seguente percorso: Prodotti fitosanitari/ Controllo ufficiale sui residui in alimenti di origine vegetale/ Relazione annuale 9

11 4. PROGRAMMAZIONE NAZIONALE DEL CONTROLLO UFFICIALE DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ALIMENTI Il Decreto del Ministro della Sanità del 23 dicembre 1992, che recepisce la Direttiva 90/642/CEE (4), relativa ai limiti massimi di residui di sostanze attive nei presidi sanitari tollerate su e nei prodotti alimentari, ha fornito dei requisiti minimi alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano per la programmazione dei controlli sui residui di sostanze attive da parte delle A.S.L. Il decreto contiene delle tabelle riportanti il numero di campioni da prelevarsi in ogni Regione o Provincia Autonoma per le seguenti matrici alimentari: ortaggi, frutta, cereali, vino, oli, carni, latte e derivati, uova. Sono distinti in tabelle separate i campioni da prelevare per gli alimenti prodotti nell'ambito della Regione o Provincia Autonoma e quelli per gli alimenti provenienti dal di fuori della Regione o Provincia autonoma di riferimento. Gli Assessorati delle Regioni o delle Province Autonome si avvalgono dei Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L. per il prelievo dei campioni alimentari, che vengono analizzati dai Laboratori (A.R.P.A./P.M.P., I.Z.S.). Questi ultimi provvedono ad inviare i risultati sui residui dei prodotti fitosanitari, direttamente e via web, al Ministero DGSAN. Nel Grafico B (Allegato 3) è riportata in forma schematica la programmazione del controllo ufficiale relativa al settore dei residui di prodotti fitosanitari. La programmazione regionale effettuata tenendo conto del valore minimo indicato dalla direttiva e dei dati del consumo e produzione di frutta e ortaggi è riportata nella Tabella 1 (Allegato 3). In particolare in essa figurano il dettaglio del numero di campioni attesi per Regione o Provincia autonoma, ed il numero di Laboratori che hanno inviato i dati via web i dati sulle analisi per la ricerca di residui di prodotti fitosanitari; il numero complessivo minimale di campioni di ortofrutticoli stabilito dal Piano Nazionale Residui Prodotti fitosanitari (P.N.R.A.) è pari a 4370, di cui 2361 di frutta e 2009 di ortaggi. I punti di prelievo consigliati sono: o per i prodotti vegetali: i centri di raccolta aziendale e cooperativi per i prodotti provenienti dall'interno della Regione o Provincia autonoma, i mercati generali specializzati, quelli non specializzati, i depositi all'ingrosso, gli ipermercati e i supermercati per i prodotti provenienti dal di fuori della Regione o della Provincia autonoma; o per i prodotti di origine animale: i centri di macellazione, i centri di raccolta aziendale, i centri commerciali per i prodotti provenienti dall'interno della Regione o Provincia 10

12 autonoma, i mercati generali specializzati, quelli non specializzati, i depositi all'ingrosso, gli ipermercati, i supermercati e gli esercenti vari per i prodotti provenienti dal di fuori della regione o provincia autonoma. Per le modalità di prelievo si fa riferimento al Decreto Ministeriale del 23 Luglio 2003 (5) di attuazione della Direttiva Comunitaria 2002/63/CE (6) I limiti massimi di residui di sostanze attive di prodotti fitosanitari tollerati nei prodotti destinati all alimentazione, con la relativa classificazione convenzionale, nonché gli intervalli di sicurezza che devono intercorrere tra l ultimo trattamento e la raccolta o per le derrate alimentari immagazzinate l immissione al consumo, attualmente in vigore in Italia, sono riportati in modo organico nel Decreto del Ministro della Salute del 27 agosto 2004 (7) e sue successive modifiche (8). Sono state ulteriormente intensificate le iniziative da parte delle Amministrazioni territoriali per adeguare i Laboratori che effettuano le analisi ai fini del controllo ufficiale dei prodotti alimentari ai criteri generali per il funzionamento dei laboratori di prova di cui al Regolamento CE 882/ Armonizzazione dei limiti massimi di residui di prodotti fitosanitari nei paesi dell Unione Europea Dal 1 settembre 2008 è entrato in vigore il Regolamento (CE) N. 396/2005 (10), che disciplina a livello comunitario i valori massimi di residui in alimenti e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CE Sono stati altresì emanati i collegati seguenti Regolamenti : Regolamento (CE) N. 178/2006 del 1 febbraio 2006 (11) Regolamento (CE) N. 299/2008 dell 11 marzo 2008 (12) Regolamento (CE) N. 260/2008 del 18 marzo 2008 (13) Regolamento (CE) N. 149/2008 del 29 gennaio 2008 (14) Rettifica al Regolamento (CE) N. 149/2008 del 29 gennaio 2008 (15) Regolamento (CE) N. 839/2008 del 30 Agosto 2008 (16) La nuova normativa comunitaria che ha definito i valori massimi di residui da utilizzate contemporaneamente e in modo uniforme in tutta la Comunità Europea, consentirà di garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, di eliminare gli ostacoli agli scambi commerciali tra gli Stati membri e tra i Paesi Terzi e la Comunità nonché di conseguire un più efficace utilizzo delle risorse naturali. 11

13 5. RISULTATI DEL CONTROLLO UFFICIALE DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE PER L'ANNO 2007 Il citato Decreto 23 dicembre 1992, prevede all'allegato 1, punto 6, l'invio dei risultati delle analisi effettuate dai Laboratori (A.R.P.A./P.M.P. ed I.Z.S.) per via telematica al Ministero DGSAN, secondo le modalità previste dal decreto del Ministro della Sanità del 22 aprile 1991 (9). La trasmissione dei risultati analitici per ogni anno deve essere completata entro il 31 marzo dell'anno successivo, al fine di consentire la trasmissione alla Commissione dell'unione Europea entro il termine previsto del 31 agosto dell'anno successivo. Relativamente ai risultati dell'anno 2007, come già avvenuto per i precedenti anni,il Ministero ha provveduto a realizzare il rapporto PESTICIDES RESIDUES IN VEGETABLE PRODUCTS - YEAR 2007 che è stato inoltrato alla Commissione dell'unione Europea. 5.1 Elaborazione dei dati I dati relativi alle analisi sui prodotti fitosanitari svolte nel corso del 2007, pervenuti entro il 1 Maggio 2008, termine della deroga concessa dal Ministero D.G.S.A.N. alla scadenza di legge, sono stati inviati dai Laboratori utilizzando il sito internet del Sistema informativo sanitario. Le indagini effettuate dai Laboratori hanno riguardato i prodotti di origine vegetale: frutta, ortaggi, cereali, vino ed oli. Gli stessi dati, con particolare riferimento ai risultati del programma comunitario coordinato, costituiranno oggetto del rapporto all Unione Europea. Gli obiettivi dell elaborazione effettuata sono diretti principalmente a verificare i risultati del piano di controllo nazionale sia in termini di adesione allo stesso da parte delle strutture territoriali, sia in relazione all esito delle analisi effettuate, al fine di una puntuale valutazione del rischio per la salute pubblica derivante dal grado di contaminazione dei prodotti alimentari. In particolare, l elaborazione ha riguardato i seguenti aspetti: entità del campionamento matrici alimentari analizzate riepilogo dei risultati incidenza dei residui irregolarità riscontrate sostanze attive impiegate. 12

14 5.2 Risultati del controllo ufficiale su frutta e ortaggi In Allegato 3 sono riportate le tabelle ed i grafici che sintetizzano i risultati del monitoraggio dei residui di prodotti fitosanitari sui prodotti ortofrutticoli Riepilogo del campionamento sugli ortofrutticoli Nella Tabella 2 è riportato il quadro generale del campionamento effettuato su tutto il territorio nazionale. Il numero totale di campioni pervenuti ed elaborati è pari a 6.845, di cui di frutta e di ortaggi. Le diverse matrici alimentari esaminate sono state 117 di cui 56 per la frutta e 61 per gli ortaggi. Nel Grafico 2 è riportato il notevole incremento del campionamento a fronte dei requisiti minimali previsti dal P.N.R.A, pari complessivamente al 56,6%, attribuibile per il 54,8% alla frutta e per il 58,7% agli ortaggi Distribuzione territoriale del campionamento La distribuzione del campionamento a livello delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano è illustrata nella Tabella 3. Si precisa che i dati riportati sono relativi agli invii pervenuti da parte dei Laboratori entro il 1 Maggio 2008, deroga concessa dal Ministero per consentire una più ampia risposta da parte dei Laboratori stessi. Il Grafico 3 illustra l analisi della risposta relativa al campionamento effettuato dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano. L invio dei dati, ha riguardato tutte le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Vi sono alcune Regioni e Province autonome che hanno fornito i risultati delle analisi relative ad un numero di campioni considerevolmente più alto rispetto a quello atteso, quali: Emilia Romagna (+ 256,8% ) Toscana (+ 194,4%) Umbria (+ 186,5% ) Piemonte (+154,7%) Sardegna (+130,3% ) Liguria (+ 120,8% ) Lazio (+109.8% ) 13

15 Basilicata (+ 98,4% ) Bolzano (P. A.) (+ 58,0% ) Friuli Venezia Giulia (+ 46,0%) Marche (+40,4%) Veneto (+ 34,2%) Trento (P.A.) (+ 29,8%) Calabria (+2,0%) Permane, invece, una parziale realizzazione del piano per alcune Regioni, che hanno inviato dati relativi ad un numero di campioni decisamente inferiore a quello previsto dal P.N.R.A., quali: Valle d Aosta (- 60,0%) Abruzzo e Molise (-50.8%) Sicilia (- 42,3%) Lombardia (- 27,1%) Campania (- 22,3%) Puglia (- 12,6%) Distribuzione del campionamento per classi di alimento La Tabella 4 e il relativo Grafico 4 illustrano la distribuzione del campionamento nell ambito della frutta e degli ortaggi. Nella classe della frutta, in ordine decrescente, troviamo: pomacee (mele, pere, ) pari al 29.9% drupacee (pesche, albicocche, ciliegie, prugne,...) pari al 23,5% agrumi (arance, mandarini, limoni,...) pari al 20,4% bacche e piccola frutta (fragole, uva, mirtilli, lamponi,...) pari al 14,0% frutta varia (kiwi, banane, olive, ) pari al 9,4% frutta a guscio (noci, nocciole, ) pari al 2,8%. Nella classe degli ortaggi, sempre in ordine decrescente, abbiamo: ortaggi a frutto (meloni, pomodori, zucchine, peperoni,...) pari al 37,5% ortaggi a foglia (lattughe, spinaci, erbe fresche) pari al 24.5% ortaggi a radice e tubero (carote, rape, ravanelli, patate,...) pari al 16.2% legumi (fagioli, piselli,...) pari al 8,9% cavoli pari al 5,0%. ortaggi a bulbo (cipolla, aglio, ) pari al 4.9% ortaggi a stelo (carciofi, asparagi, finocchi, sedano,...) pari al 3,0% 14

16 5.2.4 Riepilogo risultati analitici e incidenza dei residui di prodotti fitosanitari sull esito del campionamento La Tabella 5 riporta il riepilogo nazionale dei risultati delle analisi effettuate dai Laboratori nel corso dell anno Nel complesso risulta che sono stati analizzati campioni di ortofrutticoli, di cui 76 sono risultati non regolamentari, con residui superiori al limite di legge, registrando una percentuale di irregolarità pari al 1.1% I campioni di frutta irregolari sono stati 52 su 3656 (1,4%) e quelli di ortaggi 24 su 3189 (0.7%), con una percentuale di irregolarità superiore nella frutta. I campioni di ortofrutticoli regolamentari, intesi come somma di campioni privi di residui (4563) e di campioni con residui inferiore al limite di legge (2206), sono stati 6769, pari al 98,9% del totale; nell ambito dei campioni regolamentari il 66,7% è risultato privo di residui, mentre il 32,2% con residui entro i limiti previsti dalla legge. L incidenza dei residui di pesticidi sull esito del campionamento risulta chiaramente dal Grafico 5, che ci mostra come la percentuale di frutta risultata priva di residui sia pari al 51,6%, contro l 84 % degli ortaggi, e come i campioni con residui inferiori al LMR costituiscano il 47,0% della frutta e il 15,3% degli ortaggi Distribuzione dei residui Nella Tabella 6 vengono riportati i dati relativi alla distribuzione dei residui sul totale di campioni di ortofrutticoli analizzati. I campioni privi di residui sono stati (66,7%), quelli monoresiduo sono stati (18.6%), quelli multiresiduo (14,7%). Il Grafico 6 mostra nel dettaglio tale andamento, sempre distinguendo tra frutta ed ortaggi; in particolare nella frutta si rileva una maggiore presenza di campioni sia monoresiduo (24,4% contro il 11,9% negli ortaggi) che multiresiduo (24,0% contro il 4,1% negli ortaggi). Tale fenomeno è probabilmente spiegabile con il fatto che gli alberi da frutto sono trattati con più principi attivi (per i frutti esistono cicli vegetativi più lunghi, e un maggiore numero di agenti infestanti) e sono soggetti a più trattamenti nel loro ciclo vegetativo, sia durante la fioritura che durante la fruttificazione e la post-raccolta. 15

17 5.2.6 Matrici alimentari maggiormente campionate La Tabella 7 mostra le matrici di frutta ed ortaggi maggiormente campionate, disposte in ordine decrescente. Tra la frutta i primi 10 posti sono occupati da mele, pesche-pesche noci, pere, arance, uve, fragole, kiwi, clementine, limoni e albicocche, tra gli ortaggi troviamo pomodori, patate, lattughe, zucchine, carote, peperoni, cipolle, finocchi, fagiolini e fagioli Distribuzione dei residui per matrici alimentari La Tabella 8/a per la frutta e la Tabella 8/b per gli ortaggi riportano in corrispondenza dell alimento, il numero di campioni analizzati e il numero e la percentuale dei campioni irregolari, con residui superiori al limite di legge, regolari con residuo inferiori al limite di legge e regolari privi di residui rilevabili. Dall analisi dei risultati emerge che i prodotti che presentano irregolarità superiori o uguali a quelle riscontrate in media nelle rispettive classi alimentari di appartenenza, sono, in ordine decrescente: per la frutta: cachi, fragole, clementine, albicocche, pere e limoni per gli ortaggi: sedani rapa, prezzemoli, sedani, altri ortaggi a foglia, indivie, cetrioli, peperoni, bietole, lattughe, carciofi, fagioli, zucchine. Si fa notare, invece, che non hanno presentato alcuna irregolarità: per la frutta: mandarini, banane, nocciole, pompelmi, ananassi, olive, castagne e marroni, frutta conservata, pistacchi, noci e altre bacche; per gli ortaggi: patate, carote, cipolle, finocchi, fagiolini, melanzane, spinaci, cavoli, radicchi, cavolfiori, meloni, cicorie, piselli, lenticchie. Considerando, invece, i campioni regolari che presentano un residuo inferiore al limite massimo di legge, la percentuale in ordine decrescente è: Frutta Ortaggi Pompelmi 65.8 Melanzane 26.1 Mandarini 46.7 Patate 24.9 Ananas 42.9 Spinaci 17.1 Banane 28.0 Carote 14.5 Olive 20.0 Fagiolini 11.5 Frutta conservata 11.8 Lenticchie 8.3 Pistacchi 11.1 Cavoli 5.8 Castagne e marroni 0.0 Finocchi

18 Frutta Ortaggi noci 0.0 Cipolle 4.3 Altre bacche 0.0 cavolfiori 3.4 Nocciole 0.0 cicorie 3.4 Meloni 2.5 Radicchi 1.6 piselli Provenienza dei campioni irregolari Nella Tabella 9/a e nella Tabella 9/b sono riportati, rispettivamente, i campioni di frutta e di ortaggi risultati non regolamentari, con indicazione della provenienza (Nazionale, Paesi terzi, Paesi U.E.), sebbene quest ultima non sia stata sempre dichiarata. Nella Tabella 9/a si evidenzia che, per la frutta, le irregolarità hanno riguardato campioni provenienti da: Territorio nazionale per un totale di 41 campioni (78.8%), comprendenti: mele (9), pesche e pesche noci (5), fragole (3), arance (4), pere (4), limoni, uve (3), clementine (4), cachi (3), susine, ciliegie, albicocche e kiwi (2); Paesi terzi (Tunisia) per un totale di 1 campione (1,9%) di pesche-pesche noci. I campioni di frutta risultati non regolamentari, per i quali non è stato possibile accertare la provenienza sono stati 10 (19.2%): pesche-pesche noci, fragole (4), pere (2), limoni, cachi e albicocche. Nella Tabella 9/b si evidenzia che, per gli ortaggi, le irregolarità hanno riguardato campioni provenienti da: Territorio nazionale per un totale di 11 campioni (45.8%), comprendenti: lattughe, sedani (3), peperoni, bietole da foglia, ortaggi, cetrioli (2), indivie, e prezzemoli; Paesi terzi (Egitto e Bangladesh): per 2 campioni (8.3%) irregolare di peperoni e ortaggi; Paesi della U.E. (Spagna) per 2 campioni (8.3%), comprendenti: lattughe e peperoni. I campioni di ortaggi risultati non regolamentari per i quali non è stato possibile accertare la provenienza sono stati 9 (37.5 %): lattughe (2), pomodori, ortaggi, carciofi, fagioli, sedani rapa e zucchini (2) 17

19 5.2.9 Sostanze attive maggiormente ricercate La Tabella 10 prende in considerazione i residui di prodotti fitosanitari più ricercati in campioni di frutta e di ortaggi. Essi risultano essere, in ordine decrescente (i primi dieci): per la frutta Endosulfan (insetticida) Diazinone (insetticida-acaricida) Dimetoato (insetticida-acaricida) Clorpirifos (insetticida) Vinclozolin (fungicida) Procimidone (fungicida) Clorpirifos metile (insetticida) Pirimifos metile (insetticida- acaricida) Malation (insetticida) Metidation (insetticida-acaricida) per gli ortaggi Endosulfan (insetticida) Diazinone (insetticida-acaricida) Dimetoato (insetticida-acaricida) Vinclozin (fungicida) Procimidone (fungicida) Clorpirifos (insetticida) Clorotalonil (fungicida) Metalaxil (fungicida) Malation (insetticida) Epatacloro (insetticida) Sostanze attive maggiormente contaminanti La Tabella 11/a e la Tabella 11/b prendono in considerazione i residui di sostanze attive di prodotti fitosanitari maggiormente contaminanti negli ortofrutticoli (frutta e ortaggi rispettivamente). Le tabelle evidenziano sia le determinazioni irregolari, con residui al di sopra del limite di legge, sia quelle con residui nella norma. Fra le sostanze attive più frequentemente irregolari, troviamo : nei campioni di frutta 18

20 Azinfos etile (insetticida) in mele Azinfos metile (insetticida) in mele e pere Bromopropilato (acaricida) fragole Bupirimate (fungicida) in fragole Buprofezin (insetticida) in fragole Carbaril (insetticida)in pesche comprese le pesche noci, clementine, arance Carbendazim (fungicida) in limoni Cipermetrina (insetticida) in cachi Clorotalonil (fungicida) in kiwi Clorpirifos (insetticida)in mele e pesche comprese le pesche noci Clorpirifos metile (insetticida)in pere Clorprofam (diserbante) in mele e pere DDT (insetticida) in pere Dimetoato (insetticida acaricida)in aranci, pesche comprese le pesche noci Endosulfan (insetticida)in cachi e albicocche Fenitrotion (insetticida) in mele, cachi, pesche comprese le pesche noci, arance, clementine, uva da tavola, albicocche Fenoxicarb (insetticida) in pere Imazalil (fungicida)in clementine Lambda cialotrina (insetticida) in kiwi Metomil (insetticida) in fragola Oxamil (nematocida - insetticida) in fragola Paration metile (insetticida ) in uva da vino e limoni Penconazolo (fungicida) in arance Procimidone (fungicida)in mele, pere e ciliegie Propizamide (diserbante) in mele Pirimetanil (fungicida)in susine Tetrodifon (acaricida)in clementine Triadimefon (fungicida)in fragole nei campioni di ortaggi Bifenile in peperone Carbofuran (insetticida) in peperoni Cipermetrina (insetticida)in sedani Clormequat (fitoregolatore) in pomodori Clorotalonil (fungicida)in lattughe Clorpirifos (insetticida)in sedani e ortaggi a foglia Clorpirifos metile (insetticida) in sedani Cyprodinil (fungicida)in sedani Diazinone (insetticida)in bietole da foglia 19

21 Dimetoato (insetticida acaricida) in carciofi, lattughe e indivie Endosulfan (insetticida)in cetrioli Eptacloro (insetticida) in zucchini Esfenvalerate (insetticida) in ortaggi Fosmet (insetticida acaricida) in fagioli Imazalil (fungicida) in zucchini Imidacloprid (insetticida)in lattughe Mepanipyrim (fungicida)in cetrioli Procimidone (fungicida)in lattughe Profenofos (insetticida) in ortaggi Tebufenozide (insetticida)in peperoni Tolclofos metile (fungicida)in ortaggi a foglia, prezzemoli e sedani rapa Relativamente ai campioni che presentano un valore inferiore al limite massimo di residuo (L.M.R.), le sostanze attive che più frequentemente troviamo nella frutta sono: Clorpyirifos, Azinfos metile, Procimidone, Imazalil, negli ortaggi sono rispettivamente: Procimidone, Cyprodinil, Iprodione, Clorpirifos Riepilogo nazionale delle determinazioni effettuate La Tabella 12 prende in considerazione il riepilogo nazionale delle determinazioni effettuate, distinte per frutta ed ortaggi. I dati in essa riportati testimoniano la grande mole di attività svolta dai Laboratori per i residui di prodotti fitosanitari nei prodotti ortofrutticoli. Sono state infatti effettuate complessivamente determinazioni, di cui sulla frutta e sugli ortaggi. Le sostanze attive complessivamente ricercate sono state 316 per la ortofrutta. Il numero medio di analisi effettuate per singolo campione è 98 per la frutta e 94 per gli ortaggi. Le determinazioni con residui di prodotti fitosanitari superiori al limite di legge in totale sono risultate pari a 96, appena lo 0,01% del totale. 5.3 Risultati del controllo ufficiale su cereali, vino e oli Nell Allegato 3 sono riportate, inoltre, le tabelle ed i grafici che sintetizzano i risultati del monitoraggio dei residui di prodotti fitosanitari sui cereali, sugli oli e sui vini. 20

22 5.3.1 Riepilogo dei risultati analitici La Tabella 13 riporta il riepilogo nazionale dei risultati delle analisi effettuate dai Laboratori nel corso dell anno Complessivamente sono stati analizzati 1374 campioni, di cui 5 sono risultati non regolamentari, con una percentuale di irregolarità pari all 0,4%. I campioni di cereali analizzati sono stati pari a 440, di cui 1 irregolare (0,2%). I campioni di olio analizzati sono stati 307, di cui 4 irregolari (1,3%). (Le irregolarità sugli oli sono risultate da contaminazione ambientale). I campioni di vino analizzati sono stati 627, tutti regolamentari. Il relativo Grafico 13 illustra l incidenza dei residui di pesticidi sull esito del campionamento. La Tabella 14 ed il relativo Grafico 14 riportano i dati relativi alla distribuzione dei residui su campioni di cereali, oli e vino analizzati. Complessivamente, i campioni privi di residui sono stati 1020 (74,2%), quelli monoresiduo sono stati 266(19.4%), quelli multiresiduo 88 (6.4%) Sostanze attive cercate e loro distribuzione nei residui La Tabella 15 mostra le sostanze attive maggiormente ricercate. Considerando le prime 6, abbiamo rispettivamente: per i cereali Endosulfan (insetticida) Dimetoato (insetticida-acaricida) Diazinone (insetticida) Malation (insetticida) DDT (insetticida) Pirimifos metile (insetticida-acaricida) per gli oli Procimidone (fungicida) Dimetoato (insetticida-acaricida) DDT(insetticida) Metidation (insetticida) Fention (insetticida) Endosulfan (insetticida) 21

23 per il vino Vinclozolin (fungicida) Procimidone (fungicida) Clorotalonil (fungicida) Iprodione (fungicida) Endosulfan (insetticida) Captano (fungicida) La Tabella 16 descrive, per ogni matrice alimentare, la distribuzione dei residui: Cereali: per il frumento duro il 71,0% dei campioni non presenta residui, per il riso il 93,6%, per il frumento tenero l 81,9%, per il frumento segalato il 95,2%, per l orzo l 89,5%, per altri cereali il 92,9%, per il granturco il 72,7%, per il grano saraceno il 90,9%. Nella classe dei cereali ha presentato irregolarità solo il frumento tenero (1 campione); Olio: per l olio extra-vergine di oliva il 68,0% dei campioni analizzati è privo di residui rilevabili, per l olio di oliva l 88,0%, per l olio di sansa di oliva il 70.0%, per l olio di altri semi l 80,0%. Nella classe degli oli ha presentato irregolarità solo l olio extra vergine di oliva (4 campioni); Vino: per i vini da tavola il 74,5% dei campioni analizzati è privo di residui rilevabili, per i vini D.O.C. il 51,8%, per i vini da tavola con indicazione geografica il 59.5%, per i vini D.O.C.G. il 66,7%, per i vini spumanti naturali l 83,3%. Tutte le classi di vini sono risultate regolamentari. Dalle Tabelle 17/a, 17/b e 17/c si ricavano le sostanze attive presenti rispettivamente nei cereali, negli oli e nel vino. Nei campioni di cereali sono state effettuate analisi principalmente delle seguenti sostanze attive : Clorpirifos, Malation, Pirimifos metil, Clorpirifos metil, Piperonil Butossido, Procimidone, Deltametrina, Diclorvos, e Cipermetrina. Nei campioni di olio sono risultate principalmente presenti le seguenti sostanze attive: Procimidone, Endosulfan, Fenitrotion, Clorpirifos, Azinfos-metil, Fention, Carbaril, Propizamide, Clorpirifos metil, Tetradifon, Metalaxil, Fludioxonil, Diazinone, DDT. Nei campioni di vino sono state effettuate analisi principalmente delle seguenti sostanze attive: Pirimetanil, Procimidone, Rame, Metalaxil, Fenhexamid, Dimetomorf, Pirimifos Methil, Cyprodinil, Carbendazim, Clorpirifos, Iprodione, Carbaril, Azoxystrobin, Fludioxonil, Clorpirifos etile, Tebuconazole, Paration metile, Metiocarb, Malation, Kresoxim metile, Buprofezin, Bromopropilato. 22

24 Dalla Tabella 18, che riporta il riepilogo nazionale delle determinazioni effettuate, si ricava che su cereali, oli e vino sono state effettuate determinazioni. Le sostanze attive complessivamente ricercate sono state 277 per i cereali, 239 per l olio e 315 per il vino. Il numero medio di analisi effettuate per singolo campione è 81 per i cereali, 45 per l olio e 67 per il vino. Le determinazioni con residui di prodotti fitosanitari superiori al limite di legge sono risultate pari a 7, lo 0,008% del totale. 5.4 Riepilogo globale dei risultati analitici su ortofrutticoli, cereali, vino e oli. La Tabella 19 e il Grafico 19 illustrano i risultati complessivi delle attività analitiche svolte nel corso dell anno In sintesi, risultano che sono stati analizzati campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio e vino. Di essi 81 sono risultati non regolamentari, con residui superiore al limite di legge, con una percentuale di irregolarità pari all 0.9%. 23

25 6. RAFFRONTO ANNI PRECEDENTI SU ORTOFRUTTICOLI 6.1 Raffronto anni Mettendo a confronto i dati del 2007 con quelli dell anno precedente, si rileva dalla Tabella 20 e dal relativo Grafico 20 che il numero totale di campioni di ortofrutticoli analizzati è aumentato passando da del 2006 a del 2007, registrando un aumento dell 0.3 %, ed un leggero incremento delle irregolarità che sono passate da 65 campioni nel 2006 a 76 campioni nel 2007 registrando una percentuale di irregolarità globale, estremamente contenuta, attestata intorno all 1 %. In termini di campionamento, sia nella frutta sia negli ortaggi, nel corso di questo biennio, le colture maggiormente analizzate sono rimaste sostanzialmente invariate. Si può notare che alcuni tipi di frutta, quali mele, pesche e pesche noci, pere, uva da tavola, ciliegie e cachi presentano delle irregolarità sia nel 2006 che nel Tra gli ortaggi irregolari si continuano a trovare il sedano, lattuga, peperoni, zucchine, pomodoro, ortaggi a foglia e fagiolo. Il Grafico 21 e la Tabella 21 riportano nell ambito dei campioni regolamentari la diversa consistenza numerica dei campioni privi di residuo con quelli aventi residui inferiori al limite massimo consentito, in particolare per quanto riguarda gli ortaggi. Infatti solamente il 15,5% per il 2007 e il 13,0% per il 2006 dei campioni regolamentari presentava residui al di sotto del limite di legge, l 84,5% per il 2007 e l 87% per il 2006 dei campioni regolamentari risultava privo di residui. Il raggiungimento di tali positivi risultati è attribuibile alla particolare attenzione che le strutture centrali e territoriali sanitarie riservano in maniera ormai permanente al settore del controllo ufficiale dei prodotti fitosanitari ai fini della sicurezza alimentare. 6.2 Raffronto anni Confrontando i risultati dei programmi nazionali di controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari nei prodotti ortofrutticoli a partire dal 1995, risulta evidente (Tabella 22 e relativo Grafico 22) come il numero di campioni analizzati sia considerevolmente aumentato fino al 2001, passando da un numero di campioni analizzati nel 1995 a nel 2001, per poi subire un assestamento ad un livello standard nel quadriennio Relativamente ai campioni risultati non regolamentari, il Grafico 22 mostra come la percentuale di irregolarità abbia subito un decremento nel corso degli anni, passando dal 5.6% nel 1993 all 2.1% nel 1995, per poi stabilizzarsi ad un livello contenuto fino al 2007 (1,1%). 24

26 Vengono riportate, inoltre, le percentuali di campioni irregolari risultanti nel programma di monitoraggio europeo (17) per gli anni che vanno dal 1996 al 2006; tali percentuali oscillano dal 3,0% del 1996 al 4.7,0% del 2006, mostrando un livello medio di irregolarità decisamente superiore a quello medio registrato sul territorio nazionale. 7. CONCLUSIONI I dati del programma nazionale di controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli ortofrutticoli mostrano, per l anno 2007, che il numero dei campioni analizzati e trasmessi al Ministero dai Laboratori (Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale/Presidi Multizonali di Prevenzione ed Istituti Zooprofilattici Sperimentali), coordinati dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, è pari a 6.845; globalmente il numero di campioni è superiore del 56,6% rispetto al numero minimale previsto dal Piano Nazionale Residui Prodotti fitosanitari, fissato dal D.M. 23 dicembre Il numero di campioni di ortofrutticoli irregolari è risultato pari a 76 (52 di frutta e 24 di ortaggi) con una percentuale di irregolarità uguale a 1,1%. Nell ambito dei campioni regolari il numero di campioni privi di residui è pari a 4563 (66,7%), il numero di campioni con residuo entro il limite legale è pari a 2206 (32,2%). Confrontando i dati relativi al 2007 con quelli degli anni precedenti, risulta evidente come la percentuale di irregolarità negli ortofrutticoli abbia subito un progressivo decremento passando dal 2,3% del 1995 al 1,1% del Tale risultato positivo è attribuibile in parte alle attività delle strutture sia centrali sia territoriali ormai permanentemente impegnate nel controllo ufficiale in materia di prodotti fitosanitari in Italia, in parte alla costante revisione in senso restrittivo operata dal Ministero su alcuni impieghi ammessi, nonché ad una sempre maggiore consapevolezza degli operatori agricoli nell impiego dei prodotti fitosanitari. C è da sottolineare, ad ogni modo, come il superamento occasionale di un limite legale non comporti un pericolo per la salute, ma il superamento di una soglia legale tossicologicamente accettabile. La tendenza decrescente delle irregolarità configura, comunque, una situazione in progressivo miglioramento dal punto di vista della sicurezza dei prodotti alimentari. Relativamente al livello di esposizione della popolazione italiana con la dieta, le stime di assunzione elaborate con i dati relativi ad anni precedenti, ma simili nei risultati, indicano che i residui dei singoli pesticidi ingeriti ogni giorno dal consumatore rappresentano una percentuale molto modesta dei valori delle dosi giornaliere accettabili delle singole sostanze attive e molto al di sotto del livello di guardia preso come riferimento per assicurare la qualità igienico-sanitaria degli alimenti. 25

27 Una particolare attenzione è rivolta all esame dei campioni di ortofrutticoli contenenti più principi attivi, che dall elaborazione dei dati del 2007 risultano essere pari a 1009, il 14,7% rispetto al totale dei campioni analizzati. Relativamente ai risultati nazionali su cereali, oli e vino, su 1374 campioni analizzati, 5 sono risultati non regolamentari, con una percentuale pari all 0,4%. Considerando i campioni regolamentari risulta che i campioni privi di residuo sono stati il 74,2%, quelli monoresiduo il 19.4%, i multiresiduo il 6.4%. Globalmente, risulta che sono stati analizzati 8219 campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio e vino. Di essi 81 sono risultati non regolamentari, con una percentuale di irregolarità estremamente contenuta, pari all 0.9%. Complessivamente, come per gli scorsi anni, i risultati dei controlli ufficiali italiani continuano ad essere in linea con quelli rilevati negli altri Paesi dell Unione Europea e indicano un elevato livello di protezione del consumatore. Il rapporto del 2006 relativo al monitoraggio di residui di pesticidi in prodotti di origine vegetale nell Unione europea, mostra che sono stati globalmente analizzati circa campioni. Di questi il 51.5% non conteneva residui di prodotti fitosanitari rilevabili, nel 43,8% erano presenti residui al di sotto dei limiti massimi consentiti ed il 4,7% erano irregolari. Il risultato varia sensibilmente da Paese a Paese anche in conseguenza di campionamenti più o meno casuali o mirati, delle capacità analitiche dei laboratori, delle differenze tra i limiti massimi in vigore non ancora armonizzati. Il Ministero DGSAN, in collaborazione con l ISS, ha ulteriormente potenziato le attività di indirizzo tecnico tramite l emanazione di normativa unica relativa ai limiti legali ed il suo inserimento nel sito Internet del Ministero ( e tramite la messa a punto di linee guida per l adozione di metodi standard multiresiduo. L intervento in atto di maggiore rilievo è l accreditamento dei Laboratori su tutto il territorio nazionale secondo i requisiti comunitari della norma UNI CEI EN ISO/IEC Il Ministero (D.G.S.A.N.), grazie anche alla fattiva collaborazione con gli Assessorati delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e l I.S.S., è riuscito a raggiungere l importante obiettivo di portare la soglia delle irregolarità intorno all 1 %. 26

28 Il Ministero comunque al fine di migliorare ulteriormente il livello di sicurezza alimentare nel settore dei residui di prodotti fitosanitari, continuerà a monitorare con particolare attenzione le attività in tale settore con l obiettivo di : Potenziare l attività di coordinamento con le Regioni/Province in modo che i dati siano completi e la trasmissione avvenga nei tempi e modi stabiliti Rafforzare la collaborazione con i Laboratori nazionali di riferimento Incrementare ulteriormente gli sforzi ad ogni livello istituzionale per l accreditamento dei laboratori e per un maggior coordinamento tecnico Monitorare sia sul territorio che all importazione le matrici alimentari di origine sia nazionale che estera (Paesi Terzi e Paesi U.E.) risultate non regolamentari negli anni precedenti Valutare l esposizione del consumatore con la dieta, riservando particolare attenzione alle fasce di popolazione quali i bambini, agli effetti cronici ed acuti degli prodotti fitosanitari, e lo studio degli effetti di possibili sinergismi di azione di più sostanze attive. Il bilancio relativo alla presentazione dei dati del P.N.R.A. per l anno 2007 ed alla partecipazione dei Laboratori e delle Strutture territoriali del S.S.N. continua ad essere soddisfacente ed offre un quadro complessivo ampio e rispondente agli obiettivi sanitari preposti in materia di controllo ufficiale dei prodotti alimentari sia in Italia che in ambito comunitario. Esso conferma altresì un elevato livello di sicurezza alimentare sui prodotti vegetali e un elevato livello di protezione dei consumatori. 27

29 8.RIFERIMENTI NORMATIVI (1) Il Decreto del Ministro della Sanità del 23 dicembre 1992 (GU n 305 del ), Recepimento della direttiva n. 90/642/CEE relativa ai limiti massimi di residui di sostanze attive dei presidi sanitari tollerate su ed in prodotti modificato dal decreto del Ministro della Sanità del 30 luglio 1993 (GU n 182 del ) Integrazioni al decreto ministeriale 23 dicembre 1992 recante il recepimento della direttiva n. 90/642/CEE relativa ai limiti massimi di residui di sostanze attive dei presidi sanitari tollerate su ed in prodotti. (2) Regolamento (CE) N. 882/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, (G.U. dell Unione europea L 165 del 30 aprile 2004) relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali. (3) Il decreto legge 18 giugno 1986, n 282, (GU n. 141 del 20/06/1986) convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 1986 n 462, recante : Misure urgenti in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni alimentari. (4) Direttiva 90/642/CEE che fissa le percentuali massime di residui di antiparassitari su e in alcuni prodotti di origine vegetale, compresi gli ortofrutticoli (GU n. L 350 del ). (5) Decreto Ministeriale del 23 Luglio 2003 (GU n. 221 del ) Attuazione della direttiva 2002/63/CEE dell 11 luglio 2002 relativa ai metodi di campionamento ai fini del controllo ufficiale dei residui di antiparassitari nei prodotti alimentari di origine vegetale e animale. (6)Direttiva 2002/63/CE che stabilisce metodi comunitari di campionamento ai fini del controllo ufficiale dei residui di antiparassitari sui e nei prodotti alimentari di origine vegetale e animale e che abroga la direttiva 79/700/CEE (GU n. L 187 del ). (7) Decreto del Ministero della Salute 27 agosto 2004 Prodotti fitosanitari: limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all alimentazione (S.O n.179 alla G.U. n. 292 del ). (8)Modifiche e integrazioni Decreto del Ministero della salute 27 agosto 2004 Decreto del Ministro della Salute 17 novembre 2004 Prodotti fitosanitari : Recepimento della direttiva n. 2004/95/CE della Commissione ed aggiornamento del decreto del Ministro della Salute 27 agosto 2004, concernente i limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all alimentazione (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 7 febbraio 2005). 28

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