INFRASTRUTTURE A BANDA LARGA E ULTRA LARGA NEI TERRITORI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI FORLÌ-CESENA

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1 2012 INFRASTRUTTURE A BANDA LARGA E ULTRA LARGA NEI TERRITORI DELLA Analisi infrastrutture provinciali Aprile 2012

2 Il presente rapporto è stato redatto da Uniontrasporti, con la collaborazione di Between, nell ambito del progetto Promozione presso le Camere di Commercio dei servizi ICT avanzati resi disponibili dalla banda larga, su incarico della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e di UNIONCAMERE Emilia-Romagna. 2

3 Sommario PREMESSA LE INFRASTRUTTURE BROADBAND NELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA Metodologia Quadro sinottico delle infrastrutture di rete Le infrastrutture di rete fissa Le infrastrutture di rete mobile Il digital divide infrastrutturale in provincia di Forlì-Cesena La disponibilità dei servizi ADSL La disponibilità dei servizi ADSL La disponibilità dei servizi broadband I servizi broadband nei distretti industriali e nelle aree di specializzazione produttiva La disponibilità dei servizi broadband Le prestazioni effettive nei distretti I servizi broadband nelle aree industriali Analisi delle aree industriali di Forlì-Cesena Le prestazioni effettive nelle aree industriali LE POLITICHE PER LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE BROADBAND IN EMILIA-ROMAGNA E NELLA PROVINCIA DI FORLÌ- CESENA Il PITER Gli stakeholder locali e le infrastrutture di rete Lepida SpA Acantho Le strategie regionali per il digital divide Il PiTER e il progetto Riduzione del Digital Divide La strategia Net4All Le azioni per il digital divide Le strategie regionali per le reti di nuova generazione UltraNet Il catasto delle infrastrutture

4 2.5. I piani degli operatori di telecomunicazioni

5 PREMESSA Il presente rapporto, realizzato da Uniontrasporti con la collaborazione di Between nell ambito del progetto Promozione presso le Camere di Commercio dei servizi ICT avanzati resi disponibili dalla banda larga, intende analizzare il contesto infrastrutturale nelle specifiche aree territoriali di interesse della Camera di Commercio, al fine di contestualizzare la tematica delle infrastrutture di telecomunicazione, descrivere le opportunità connesse allo sviluppo di tali infrastrutture, delineare le possibili azioni e strategie di intervento. Il rapporto integra l analogo documento di analisi dello scenario nazionale, realizzato da Uniontrasporti nell ambito dello stesso progetto, e a cui si rimanda per ulteriori dettagli: Sullo scenario di riferimento, in termini di evoluzione dei processi di infrastrutturazione telematica, impatto atteso sull economia e modalità di intervento per l innesco di un circolo virtuoso di sviluppo; Sulla situazione in materia di infrastrutturazione a banda larga, valutazione della possibile evoluzione di breve e medio periodo, identificazione delle criticità e delle condizioni per uno sviluppo accelerato; Sulle opportunità per le imprese e il territorio legate all innesco di un processo di innovazione infrastrutturale e di servizio basato sulle reti di comunicazione a banda larga e ultra larga, sia in termini di effetti diretti che indiretti. Le analisi qui presentate vanno intese come uno strumento di contestualizzazione sulla tematica delle infrastrutture a banda larga e ultra larga negli specifici territori di interesse della Camera, a livello provinciale, e di descrizione delle opportunità connesse allo sviluppo di tali infrastrutture. Obiettivo del documento è condividere un patrimonio comune di conoscenze in materia di reti di comunicazione a banda larga e ultra larga (le c.d. reti di nuova generazione), nonché delle determinanti che guidano i processi di trasformazione digitale, con particolare riguardo al potenziale impatto sulle attività delle imprese e lo sviluppo economico. Sulla base delle analisi effettuate potranno infine essere delineate le possibili azioni e strategie di intervento da parte della Camera di Commercio. 5

6 1. LE INFRASTRUTTURE BROADBAND NELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA Il presente capitolo intende dare una vista analitica del fenomeno del digital divide infrastrutturale presente sul territorio provinciale, presentando una serie di dati che sintetizzano lo stato dell arte delle coperture sia di rete fissa che di rete mobile. Con digital divide infrastrutturale si intende l impossibilità per il cittadino di accedere alla banda larga per ragioni legate all inadeguatezza delle infrastrutture tecnologiche della rete. Queste ragioni sono legate a diversi e molteplici aspetti che variano a seconda della tecnologia e architettura di rete che si va ad analizzare: il backhauling (e cioè la rete di trasporto/raccolta), la distanza dalla centrale o dall antenna trasmittente, la concentrazione degli utenti. Al momento la definizione di banda larga, nella nomenclatura comune e condivisa anche a livello europeo, è quella di accesso con velocità di banda, almeno in download, non inferiore ai 2 Mbps. I dati che saranno presentati nel presente capitolo risultano più analitici per quanto riguarda le tecnologie di rete fissa, in quanto storicamente c è maggior disponibilità di dati di rete, ma soprattutto perché i fenomeni di propagazione della rete fissa sono molto più deterministici di quella di una rete mobile. Le analisi che verranno presentate nel seguito del documento si concentrano: Per la rete fissa sulle tecnologie ADSL (o più generalmente xdsl) il cui mezzo di trasmissione è il doppino in rame; Per la rete mobile su due tecnologie principali: o Le tecnologie radio UMTS/HSDPA; o Le tecnologie Hiperlan/Wi-Fi utilizzate da molti Internet Service Provider per fornire servizi di connettività radio. Tutti i dati sono elaborati e di proprietà dell Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband di Between. 6

7 1.1. Metodologia Between nell ambito del progetto Osservatorio Banda Larga Obiettivo Utrabroadband ha messo a punto un algoritmo matematico per il calcolo delle coperture di rete fissa e rete mobile. Le fonti informative di infrastruttura vengono incrociate a livello di sezione censuaria con i database ISTAT delle imprese e della popolazione per avere un link diretto con il territorio. Il modello si basa sulla ripartizione dell Italia in sezioni censuarie, per un totale di circa zone censuarie ripartite sugli comuni italiani: le zone censuarie risultano di dimensioni (kmq) più ridotte nelle aree più densamente popolate, più estese nelle aree a bassa densità di popolazione. In figura viene riportato una esemplificazione del concetto di sezione censuaria a livello provinciale. Figura 1 Zone censuarie della provincia Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Mediante l algoritmo messo a punto ciascuna sezione censuaria viene valorizzata a seconda della disponibilità o meno della banda larga. 7

8 Per quanto riguarda la rete fissa ogni zona censuaria viene associata alla propria centrale fissa di riferimento (Area di Centrale) o all eventuale concentratore (UCR). L associazione sezione censuaria apparato di rete viene fatta sulla base di un algoritmo di prossimità che garantisce un elevata affidabilità del dato. Mediante la conoscenza della tipologia di allestimento della centrale/ucr di riferimento (ADSL light, ADSL full, ADSL2+), è possibile valorizzare in modo puntuale la sezione censuaria con la corrispettiva disponibilità di banda nominale. Le analisi si estendono anche a valutare le effettive prestazioni erogabili nella sezione censuaria (grazie alla distanza baricentrica dalla centrale di riferimento) ed eventuali problematiche relative a linee lunghe. L algoritmo per valutare il livello di copertura della rete mobile e le sue prestazioni è più semplificato rispetto a quello di rete fissa e si basa sulle informazioni che gli operatori mobili mettono a disposizione sui loro siti web. L informazione viene sempre elaborata a livello comunale. I valori di copertura mobile sono arricchiti anche dai dati di copertura Hiperlan/Wi-Fi che l Osservatorio Banda Larga raccoglie con cadenza trimestrale da un panel di circa 160 Wireless Internet Service Provider (WISP). Nelle sezioni successive saranno presentati i dati di digital divide infrastrutturale con diversi focus territoriali Quadro sinottico delle infrastrutture di rete Le infrastrutture di rete fissa Le figure e le tabelle sottostanti sintetizzano lo stato dell arte della rete di telecomunicazione in rame per la provincia di Forlì-Cesena. 8

9 Figura 2 Mappa centrali telefoniche allestimento per tecnologia DSL Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Tabella 1 Dati sinottici: tecnologia DSL Centrali telefoniche Numero di centrali telefoniche 113 di cui stadi di linea (SL) 76 di cui concentratori (UCR) 37 Numero di apparati (MD, MPX, etc.) 37 Allestimento Centrali Numero di centrali con ADSL (% su totale centrali) 53% Numero di centrali con ADSL2+ (% su totale centrali) 30% Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 In provincia di Forlì-Cesena sono presenti 113 centrali telefoniche (divise tra stadi di linea e UCR Unità di Concentrazione Remota), quasi il 70% delle quali (76) risultano di medie/grandi dimensioni, mentre la restante parte, concentratori UCR, ha tipicamente una dimensione inferiore alle 200 linee. 9

10 Alle 113 centrali telefoniche sono collegati ulteriori 37 apparati di concentrazione introdotti in diverse zone del territorio per collegare alla rete telefonica nuovi quartieri, nuove aree o nuovi insediamenti che si sono sviluppati nel tempo. Questi apparati di concentrazione (MPX-1, MD48, etc.) determinano nella maggior parte dei casi, al netto di interventi strutturali mirati (allestimento di DSLAM zainetto e intervento sul backhauling), l impossibilità di usufruire dei servizi DSL alle utenze telefoniche connesse a valle di questi dispositivi. Quasi la metà delle centrali telefoniche presenti sul territorio provinciale non sono allestite per offrire servizi DSL 1 alla popolazione e alle imprese del territorio, mentre circa il 30% sono dotate di DSLAM di ultima generazione in grado di offrire servizi fino a 20 Mbps nominali. Figura 3 Mappa centrali telefoniche competizione tecnologica Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, Coerentemente con quanto definito dal Piano Nazionale Banda Larga, che fissa come obiettivo la fornitura di servizi minimi con disponibilità di banda pari ad almeno 2Mbps, le centrali abilitate ad offrire solo servizi ADSL 640 Kbps sono considerate non coperte. 10

11 Tabella 2 Dati sinottici: competizione DSL Centrali telefoniche - Competizione Numero di centrali raggiunte da più di 4 Operatori (% su totale centrali) 3% Numero di centrali raggiunte da 3-4 Operatori (% su totale centrali) 3% Numero di centrali raggiunte da 2 o meno Operatori (% su totale centrali) 94% Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Per quanto riguarda la competizione infrastrutturale, solo il 6% delle centrali telefoniche sono raggiunte e allestite, oltre che da Telecom Italia, anche dalle infrastrutture di almeno altri due operatori alternativi, garantendo quindi un contesto di maggior competizione infrastrutturale. Nello specifico, come emerge dalla figura, solamente nel comune di Forlì e nel comune di Roncofreddo sono presenti delle centrali dove sono attestati più di tre operatori. Nei paragrafi successivi sono riportati i dati di copertura per ciascuna delle tecnologie sopracitate Le infrastrutture di rete mobile Le figure e le tabelle sottostanti sintetizzano lo stato dell arte della rete di telecomunicazione mobile (UMTS/HSPA). 11

12 Figura 4 Mappa dei siti radiomobili - cositing Fonte: Elaborazione Osservatorio Banda Larga su dati ARPA, 2011 Tabella 3 Dati sinottici: BTS e cositing Siti radiomobili Numero di siti radiomobili 328 di cui in co-locazione 25% Fonte: Elaborazione Osservatorio Banda Larga su dati ARPA, 2011 Le antenne radiomobili presenti sul territorio della provincia di Forlì-Cesena sono più di 320, circa un quarto delle quali sono condivise tra più di un operatore. Il cositing (cioè l utilizzo del medesimo sito da parte di più operatori mobili) minimizza e razionalizza il numero di BTS presenti nel comune e di conseguenza riduce l impatto ambientale sul territorio. Alcuni comuni, infatti, individuano delle aree di proprietà pubblica che vengono destinate all installazione delle antenne radiomobili. Queste aree vengono, quindi, affittate ai diversi operatori mobili che ne fanno richiesta. Tale politica permette di pianificare in modo organico l installazione delle BTS sul territorio e di aver un maggior controllo da parte delle amministrazioni comunali sulle tematiche di inquinamento elettromagnetico e di impatto ambientale. 12

13 Figura 5 Tecnologia siti radiomobili Fonte: Elaborazione Osservatorio Banda Larga su dati ARPA, 2011 Tabella 4 Dati sinottici: BTS per tecnologia radio Siti radiomobili - Allestimento UMTS/HSDPA/GSM 242 Solo GSM 86 Fonte: Elaborazione Osservatorio Banda Larga su dati ARPA, 2011 Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici, circa un quarto delle BTS installate nella provincia sono allestite solamente con tecnologia di seconda generazione (GSM) con prestazioni per le connessioni dati non superiore alle decine/centinaia di Kbps; le rimanenti, invece, dispongono di tecnologie di terza generazione con prestazioni che raggiungono nominalmente i Mbps e in alcune aree metropolitane anche i 42 Mbps (con banda condivisa tra gli utenti temporaneamente connessi). 13

14 1.3. Il digital divide infrastrutturale in provincia di Forlì-Cesena La disponibilità dei servizi ADSL Il primo livello di analisi del digital divide infrastrutturale è stato effettuato sui servizi ADSL, che ad oggi sono quelli più diffusi tra la popolazione e le imprese italiane. Sulla base dell algoritmo di calcolo sviluppato da Between nell ambito dell Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, si è individuato come indicatore del digital divide la percentuale di unità locali delle imprese che non risultano coperte da servizi a banda larga ADSL, o per indisponibilità alla centrale del servizio ADSL, o per disponibilità di velocità inferiori ai 2 Mbps, per la presenza di apparati Light (Minidslam - fino a 640Kbps) in grado di offrire velocità fino a 640 kbps, o per problematiche in rete d accesso come la presenza di apparati concentratori (UCR, MUX, etc.), o infine per il degrado del segnale legato alla eccessiva distanza tra utente e centrale (linee lunghe). Nella figura seguente sono riportate in azzurro le zone censuarie in cui il servizio ADSL (con velocità nominale almeno pari a 2 Mbps) è disponibile per le sedi di imprese presenti in quella data area di territorio. Figura 6 - Copertura ADSL per sezione censuaria (% Unità locali) Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

15 A dicembre 2011, la copertura ADSL della provincia di Forlì-Cesena risultava essere pari all 83% delle unità locali, con circa imprese che non posso accedere ai servizi ADSL di prima generazione. La tabella di seguito riporta la situazione di copertura ADSL per tutti i comuni della provincia. I valori si riferiscono, per ciascun comune, alla disponibilità di servizi ADSL per le unità locali delle imprese. 15

16 Tabella 5 - Copertura ADSL comunale (% Unità locali) Copertura ADSL 4Q'11 (% Unità locali) Bagno di Romagna 61-70% Bertinoro 81-90% Borghi 81-90% Castrocaro Terme e Terra del Sole 81-90% Cesena % Cesenatico % Civitella di Romagna 41-50% Dovadola % Forlì % Forlimpopoli % Galeata 71-80% Gambettola 81-90% Gatteo % Longiano 81-90% Meldola 81-90% Mercato Saraceno 61-70% Modigliana 41-50% Montiano 21-30% Portico e San Benedetto 0-10% Predappio 81-90% Premilcuore 0-10% Rocca San Casciano 31-40% Roncofreddo 41-50% San Mauro Pascoli % Santa Sofia 71-80% Sarsina 71-80% Savignano sul Rubicone % Sogliano al Rubicone 71-80% Tredozio 0-10% Verghereto 31-40% Provincia di Forlì-Cesena 83% Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

17 Come emerge dalla tabella, ci sono 8 comuni che si trovano in una situazione di copertura ADSL pressoché totale (con copertura superiore al 90%), mentre ci sono ancora 3 comuni che non dispongono dei servizi base ADSL (con copertura inferiore al 10%). C è un cospicuo numero di comuni (63%) che, invece, sconta una situazione eterogenea sul territorio con una copertura parziale per i servizi ADSL (tra l 11% e il 90%) La disponibilità dei servizi ADSL2+ Le tecnologie ADSL2+ permettono di fruire di servizi con una capacità nominale superiore ai 20 Mbps, ad oggi disponibili per circa il 65% delle imprese italiane. Analogamente ai servizi ADSL analizzati nel precedente paragrafo, anche per l ADSL2+ si è individuato come indicatore del digital divide la percentuale di unità locali delle imprese che non risultano coperte da servizi a banda larga ADSL2+ o per indisponibilità del servizio in centrale o per problematiche in rete d accesso (concentratori, linee lunghe, etc.). Nella figura seguente sono evidenziate in viola le zone censuarie in cui il servizio ADSL2+ è disponibile per le sedi di imprese presenti in quella data area di territorio. Figura 7 - Copertura ADSL2+ per sezione censuaria (% Unità locali) Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

18 A dicembre 2011, la copertura ADSL2+ della provincia di Forlì-Cesena risultava essere pari al 61%, al di sotto del dato medio nazionale. Come emerge dalla figura precedente, ci sono ancora molte aree della provincia non servite dai servizi più performanti ADSL2+ e le aree di copertura si concentrano nei principali comuni, nonché nelle aree centrali (centro città) dei diversi comuni. La tabella seguente riporta la situazione di copertura ADSL2+ per tutti i comuni della provincia. I valori indicano la disponibilità dei servizi ADSL2+ per le unità locali delle imprese per ciascun comune. 18

19 Tabella 6 - Copertura ADSL2+ comunale (% Unità locali) Copertura ADSL2+ 4Q'11 (% Unità locali) Bagno di Romagna 0-10% Bertinoro 41-50% Borghi 71-80% Castrocaro Terme e Terra del Sole 0-10% Cesena 61-70% Cesenatico 61-70% Civitella di Romagna 0-10% Dovadola 0-10% Forlì 81-90% Forlimpopoli % Galeata 0-10% Gambettola 81-90% Gatteo 41-50% Longiano 41-50% Meldola 81-90% Mercato Saraceno 61-70% Modigliana 0-10% Montiano 21-30% Portico e San Benedetto 0-10% Predappio 0-10% Premilcuore 0-10% Rocca San Casciano 0-10% Roncofreddo 0-10% San Mauro Pascoli % Santa Sofia 0-10% Sarsina 0-10% Savignano sul Rubicone 0-10% Sogliano al Rubicone 0-10% Tredozio 0-10% Verghereto 0-10% Provincia di Forlì-Cesena 61% Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Nella provincia di Forlì-Cesena ci sono solo 2 comuni che hanno una copertura ADSL2+ superiore al 90%, mentre ancora oltre il 50% dei comuni non dispongono dei servizi a 20 19

20 Mbps. Un rimanente 37% di comuni, invece, presenta una situazione di copertura parziale La disponibilità dei servizi broadband Per approfondire l analisi occorre tenere conto delle tecnologie radio e della diffusione delle reti mobili, che ha subito negli ultimi anni una rapida evoluzione sul territorio. In provincia di Forlì-Cesena la copertura dei servizi UMTS/HSPA delle unità locali delle imprese è pari al 97% con prestazioni nominali dell ordine dei Mbps, mentre la copertura dei servizi Hiperlan/Wi-Fi realizzata da operatori wireless ha raggiunto il 5% delle unità locali. In merito alle coperture UMTS/HSDPA, nella figura seguente viene presentata la possibile distribuzione di copertura delle singole zone censuarie della provincia, definita tenendo conto del posizionamento delle stazioni radio base, del raggio di copertura di queste e della densità di popolazione dell area. Figura 8 - Copertura UMTS/HSPA e Hiperlan/Wi-Fi della provincia (% Unità locali) Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

21 Al fine di determinare l effettiva disponibilità dei servizi a banda larga per le imprese è opportuno determinare la copertura broadband totale, calcolata sommando alle unità locali che possono usufruire del servizio tramite rete fissa (servizi Wired ADSL, ADSL2+), quelle che possono usufruire solamente di collegamenti wireless (UMTS/HSDPA o Hiperlan/Wi-Fi). L insieme di questi due dati di copertura fornisce un valore univoco di digital divide strutturale complessivo. Nella figura seguente sono indicati i valori di copertura broadband intesa come somma delle coperture wired e wireless per ciascun comune. Figura 9 - Copertura broadband (wired+wireless) per comune (% Unità locali) Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 La tabella seguente riporta puntualmente la situazione di copertura broadband nei comuni della provincia di Forlì-Cesena, indicando la disponibilità del servizio per le unità locali delle imprese. 21

22 Tabella 7 - Copertura broadband comunale (% Unità locali) Copertura Broadband (wired+wireless) 4Q'11 (% Unità locali) Bagno di Romagna 71-80% Bertinoro % Borghi 81-90% Castrocaro Terme e Terra del Sole % Cesena % Cesenatico % Civitella di Romagna 61-70% Dovadola % Forlì % Forlimpopoli % Galeata 81-90% Gambettola % Gatteo % Longiano % Meldola % Mercato Saraceno 81-90% Modigliana 81-90% Montiano 71-80% Portico e San Benedetto 51-60% Predappio % Premilcuore 0-10% Rocca San Casciano % Roncofreddo 71-80% San Mauro Pascoli % Santa Sofia 81-90% Sarsina 81-90% Savignano sul Rubicone % Sogliano al Rubicone 81-90% Tredozio 61-70% Verghereto 31-40% Provincia di Forlì-Cesena 91% Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 L incremento che le coperture wireless forniscono a quelle wired è dell ordine di 8 punti percentuali, facendo passare la copertura dall 83% al 91%. L incidenza del wireless è 22

23 molto variabile tra i diversi comuni della provincia: alcuni comuni incrementano la propria copertura anche di oltre 40 punti percentuali grazie al contributo delle coperture HSPA e di quelle Hiperlan e Wi-Fi. In alcuni casi inoltre l assenza di copertura wired è compensata da una buona copertura wireless che aumenta la copertura generale del comune I servizi broadband nei distretti industriali e nelle aree di specializzazione produttiva La disponibilità dei servizi broadband L analisi infrastrutturale non può prescindere da un approfondimento sui distretti industriali e sulle aree di specializzazione produttiva presenti nella provincia. Ancora oggi i distretti industriali rappresentano dei luoghi di aggregazione industriale di notevole importanza per il nostro Paese, anche se in continuo mutamento, sia per il quadro macro-economico, sia per le inevitabili trasformazioni che negli ultimi 20 anni hanno coinvolto l imprenditoria nazionale e quindi a maggior ragione i distretti industriali. La base dati utilizzata è quella ISTAT (che individua in Italia 156 distretti, dislocati su oltre comuni), integrata con dati regionali dove disponibili o dove la Regione ha deliberato in materia di distretti industriali. In particolare, le aree di specializzazione produttiva presenti nel territorio dell Emilia- Romagna sono state individuate a partire dai dati relativi agli addetti per settore. L analisi della distribuzione delle imprese e dei relativi addetti è stata condotta prendendo come riferimento i Sistemi Locali del Lavoro SLL individuati dall ISTAT, gruppi di comuni limitrofi (non necessariamente della stessa provincia) tra loro strettamente connessi sia in termini di servizi che di spostamenti per lavoro. Le specializzazioni produttive individuate rispettano un duplice requisito: un indice di specializzazione elevato (ovvero un incidenza maggiore di addetti di un settore rispetto ad altri SLL della regione) e un numero significativo di addetti (almeno 100), per evitare di considerare casi non particolarmente significativi in termini quantitativi. Considerato che la ricerca è stata condotta con l obiettivo di sovrapporre le aree di specializzazione produttiva con la mappa della diffusione di infrastrutture a banda larga, si è scelto di fare riferimento alla zona geografica (più in particolare ai comuni di ciascun SLL con un 23

24 numero di significativo di imprese e addetti) e non all attività produttiva; in questo modo alcune aree risultano avere più di una specializzazione. Le specializzazioni individuate non corrispondono quindi alla definizione classica di distretto industriale; l obiettivo è stato quello di verificare la presenza di concentrazioni di imprese tra loro collegate che possono costituire nuclei interessanti per eventuali investimenti in infrastrutture a banda larga. Per questo motivo l elenco che segue può risultare differente, e in genere più ampio, da quello comunemente utilizzato per descrivere il tessuto produttivo dell Emilia-Romagna. Come emerge dalla figura seguente nella provincia di Forlì-Cesena sono presenti 3 distretti industriali/aree di specializzazione produttiva: Meccanica di Rocca San Casciano (Comuni di Rocca San Casciano, Dovadola, Portico e San Benedetto); Calzature e articoli in pelle di Savignano sul Rubicone (Comuni di Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Gatteo); Mobile di Forlì (Comuni di Forlì, Predappio, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Meldola). 24

25 Figura 10 Distretti industriali/specializzazioni produttive Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Due delle tre aree produttive analizzate, quelle delle calzature di Savignano sul Rubicone e del mobile di Forlì, presentano una copertura di base (2 Mbps) di circa 5 punti percentuali sopra la media provinciale, mentre l area produttiva della meccanica di Rocca San Casciano evidenzia una situazione infrastrutturale deficitaria con valori di copertura (59%) di molto inferiori alla media provinciale. Tabella 8 Copertura distretti industriali/specializzazioni produttive (% unità locali) Distretti industriali/specializzazioni produttive ADSL (4Q 11) ADSL2+ (4Q 11) Broadband (4Q 11) (% Unità locali) 1 Calzature e articoli in pelle 94% 39% 97% 2 Mobili 92% 77% 96% 3 Meccanica 58% 0% 59% Media copertura provincia 83% 61% 91% Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Questa situazione si aggrava se ci si riferisce ai servizi a banda larga di seconda generazione (fino a 20 Mbps): le situazioni maggiormente critiche sono quelle relative al distretto della Meccanica di Rocca San Casciano (che non ha una copertura ADSL2+) e al 25

26 distretto delle Calzature di Savignano sul Rubicone (che ha una copertura ADSL2+ pari al 39%, assai inferiore alla media provinciale) Le prestazioni effettive nei distretti Nelle figure e nei grafici seguenti sono state analizzate le prestazioni effettive per singolo distretto industriale/area di specializzazione produttiva. Nello specifico sono riportate le prestazioni effettive per ogni zona censuaria, e, per ogni livello prestazionale indicato (fino a 2 Mbps, fino a 7 Mbps, fino a 20 Mbps), la percentuale di imprese che possono utilizzare i servizi DSL con quelle prestazioni. Figura 11 Distretto di Savignano sul Rubicone (calzature): Prestazioni effettive Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

27 Figura 12 Distretto di Forlì (mobili): Prestazioni effettive Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Figura 13 Distretto di Rocca San Casciano (meccanica): Prestazioni effettive Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Le prestazioni effettive seguono l andamento della copertura DSL dei distretti descritta nel paragrafo precedente: le imprese che possono usufruire di connessioni con velocità almeno pari a 20 Mbps nel distretto di Savignano sul Rubicone sono circa l 11%, nel distretto di Forlì sono il 20%, mentre nel distretto di Rocca San Casciano non dispongono di tale tipologia di connessione. Se si fa riferimento, invece, ad una velocità effettiva pari ad almeno 7 Mbps nei distretti di Savignano sul Rubicone e Forlì le imprese che possono avere a disposizione questo tipo di 27

28 prestazioni sono circa il 50%, mentre nel distretto di San Casciano solo il 20%. La velocità effettiva dei 2 Mbps, invece, coincide con la copertura ADSL delle rispettive aree I servizi broadband nelle aree industriali Analisi delle aree industriali di Forlì-Cesena Nell ottica di analizzare in profondità il tessuto produttivo del territorio, è stata effettuata, all interno dei confini comunali dei capoluoghi di provincia e nella prima fascia di comuni limitrofi, un analisi micro-territoriale per individuare le principali aree e zone industriali. La selezione di tali aree è stata realizzata adoperando diversi layer cartografici, nonché elenchi di imprese attive nelle aree oggetto di analisi. Successivamente queste aree sono state incrociate con i dati ISTAT delle sezioni censuarie per determinare la potenzialità di ciascuna zona. La figura seguente mostra ed etichetta con un numero progressivo le zone individuate per il comune di Forlì. 28

29 Figura 14 Aree industrali Forlì e limitrofe Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 In tabella sono riportate le aree industriali e la dimensione delle stesse per l area comunale di Forlì e comuni limitrofi. 29

30 Tabella 9 Aree industriali Forlì: dimensione ID Aree industriali Dimensione* 1 ZAI Coriano Grande 2 ZI Villa Selva Media 3 ZAC San Giorgio Pieveacquedotto Grande 4 Industria Elettrodomestico Piccola 5 ZA Quattro Piccola 6 ZIA Vecchiazzano Piccola 7 ZA di Via Bourges Piccola 8 ZI Via Gandhi Piccola 9 ZI Carpena Piccola 10 ZA Forlimpopoli Media 11 ZI Gualchiera Piccola 12 ZI Meldola Media 13 ZI Fiumana Piccola *Dimensione aree industriali: Piccola (<100 imprese), Media ( imprese), Grande (>300 imprese) Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 A Forlì sono state individuate 13 aree industriali: le aree industriali più grandi sono quelle di Coriano e San Giorgio Pieveacquedotto, a cui è riferibile più del 60% di tutte le imprese presenti nelle zone industriali selezionate. La quasi totalità delle aree selezionate si trovano all interno dei confini comunali del capoluogo di provincia al netto di 4 zone industriali che sono state individuate nella prima cintura di Forlì. Nella figura e nella tabella seguenti si evidenziano invece le zone individuate per il comune di Cesena. 30

31 Figura 15 Aree industrali Cesena e limitrofe Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

32 Tabella 10 Aree industriali Cesena: dimensione ID Aree industriali Dimensione* 14 ZI Pievesestina Grande 15 ZI di Case Gentili Piccola 16 ZI Torre del Moro Media 17 ZA Diegaro 1 Piccola 18 ZA Diegaro 2 Piccola 19 ZA Martorano Grande 20 ZA Assano Piccola 21 ZI Calcinaro Piccola 22 ZI Case Castiglioni Piccola 23 ZA Ponte Ospedaletto Grande 24 ZA Via Giulio Perticari Media 25 ZA Gambettola Media 26 Amadori Piccola 27 ZA San Carlo Piccola 28 ZAI Panighina di Bertinoro Media *Dimensione aree industriali: Piccola (<100 imprese), Media ( imprese), Grande (>300 imprese) Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 A Cesena e nella prima cintura del capoluogo sono state individuate 15 aree industriali: le aree industriali più grandi sono quelle di Pievesestina, Martorano e la ZA Ponte Ospedaletto. La quasi totalità delle aree selezionate si trovano all interno dei confini comunali del capoluogo di provincia al netto di 4 zone industriali che sono state individuate nella prima cintura di Cesena. Infine l analisi è stata estesa a tre aree industriali di comuni della provincia: Santa Sofia, Modigliana e Tredozio. 32

33 Figura 16 Aree industrali della provincia (Santa Sofia, Modigliana e Tredozio) Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Tabella 11 Aree industrali altri comuni (Santa Sofia, Modigliana e Tredozio): dimensione ID Aree industriali Dimensione* 29 ZI di Santa Sofia Piccola 30 ZI di Modigliana Piccola 31 ZI di Tredozio Piccola *Dimensione aree industriali: Piccola (<100 imprese), Media ( imprese), Grande (>300 imprese) Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

34 Le prestazioni effettive nelle aree industriali Nelle tabelle seguenti sono riportate le fasce di prestazioni effettive DSL per ciascuna area industriale. ID Tabella 12 Aree industriali Forlì: prestazioni effettive Nome zona industriale Dimensione zona industriale Tecnologia DSL Fascia prestazione effettiva DSL 1 ZAI Coriano Grande ADSL Mbps 2 ZI Villa Selva Media No BB - 3 ZAC San Giorgio Pieveacquedotto Grande ADSL2+ <3 Mbps 4 Industria Elettrodomestico Piccola ADSL2+ >7 Mbps 5 ZA Quattro Piccola ADSL Full 3-7 Mbps 6 ZIA Vecchiazzano Piccola ADSL Full <3 Mbps 7 ZA Via Bourges Piccola ADSL Full <3 Mbps 8 ZI Via Gandhi Piccola ADSL Full <3 Mbps 9 ZI Carpena Piccola ADSL Full <3 Mbps 10 ZA Forlimpopoli Media ADSL Full 3-7 Mbps 11 ZI Gualchiera Piccola ADSL Full <3 Mbps 12 ZI Meldola Media ADSL Mbps 13 ZI Fiumana Piccola ADSL Full 3-7 Mbps Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

35 Tabella 13 Aree industriali Cesena: prestazioni effettive ID Nome zona industriale Dimensione zona industriale Tecnologia DSL Fascia prestazione effettiva DSL 14 ZI Pievesestina Grande ADSL2+ >7 Mbps 15 ZI Case Gentili Piccola No BB - 16 ZI Torre del Moro Media ADSL Full 3-7 Mbps 17 ZA Diegaro 1 Piccola ADSL2+ >7 Mbps 18 ZA Diegaro 2 Piccola ADSL2+ >7 Mbps 19 ZA Martorano Grande ADSL2+ >7 Mbps 20 ZA Assano Piccola ADSL2+ >7 Mbps 21 ZI Calcinaro Piccola ADSL2+ <3 Mbps 22 ZI Case Castiglioni Piccola ADSL2+ <3 Mbps 23 ZA Ponte Ospedaletto Grande ADSL2+ >7 Mbps 24 ZA Via Giulio Perticari Media ADSL2+ >7 Mbps 25 ZA Gambettola Media ADSL2+ >7 Mbps 26 Amadori Piccola ADSL2+ >7 Mbps 27 ZA San Carlo Piccola ADSL2+ >7 Mbps 28 ZAI Panighina di Bertinoro Media ADSL2+ >7 Mbps Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, 2012 Tabella 14 Aree industrali altri comuni (Santa Sofia, Modigliana e Tredozio): prestazioni effettive ID Nome zona industriale Dimensione zona industriale Tecnologia DSL Fascia prestazione effettiva DSL 29 ZI di Santa Sofia Piccola ADSL Full 3-7 Mbps 30 ZI di Modigliana Piccola ADSL Full 3-7 Mbps 31 ZI di Tredozio Piccola No BB - Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between,

36 Come emerge dalle tabelle, la situazione infrastrutturale è critica per almeno un terzo delle zone industriali selezionate, in cui risultano disponibili prestazioni effettive al di sotto dei 3 Mbps. Per quanto riguarda il comune di Forlì, solo un area (Industria Elettrodomestico) presenta prestazioni effettive superiori ai 7 Mbps, mentre per il comune di Cesena la situazione generale appare migliore, con una maggiore disponibilità dei servizi superiori a 7 Mbps nelle singole aree industriali. Questo garantisce alle aziende che risiedono in queste aree dei collegamenti performanti, più idonei ad una clientela business. 36

37 2. LE POLITICHE PER LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE BROADBAND IN EMILIA-ROMAGNA E NELLA PROVINCIA DI FORLÌ- CESENA Le azioni in materia di società dell informazione in Emilia-Romagna prendono avvio dalla Legge 11/2004, emanata dalla Regione per promuovere le potenzialità delle nuove tecnologie e fissare il sistema di regole per lo sviluppo delle strutture tecnologiche, definendo le modalità di collaborazione fra tutte le Pubbliche Amministrazioni, gli Enti e le organizzazioni di diritto pubblico regionali e locali. La legge definisce ruoli formali e strumenti istituzionali di programmazione, in particolare formalizzando la predisposizione di linee guida in materia di ICT che dovranno essere attuate attraverso programmi annuali, definendo ogni tre anni la programmazione del Piano Telematico dell Emilia-Romagna. Il primo Piano Telematico regionale, che aveva lo scopo di favorire l adozione e uso delle tecnologie dell informazione e comunicazione nelle PA e nei territori della Regione, faceva riferimento al periodo di programmazione La formula utilizzata per realizzare tali obiettivi era quella del finanziamento diretto di progetti presentati dalle Amministrazioni del territorio (Comuni e Province), attraverso cui sono state attivate 138 iniziative. Successivamente è stato definito il Piano Telematico regionale per il triennio che ha sviluppato i progetti legati all azione ed ai finanziamenti nazionali del primo Piano di e-government. Contemporaneamente questa programmazione dà l avvio ai lavori di progettazione e costruzione della rete Lepida (rete privata banda larga per la PA regionale) e della rete per le emergenze R3. Il Piano Telematico dell Emilia-Romagna ha messo in campo anche iniziative volte a migliorare la governance di queste politiche e degli strumenti operativi: nascono la Community Network dell Emilia-Romagna e Lepida SpA, società strumentale della Regione che gestisce la rete Lepida ed i servizi infrastrutturali che su di essa sono realizzati. 37

38 Figura 17 Programmazione e interventi normativi in Emilia-Romagna Community Network ER Rete Lepida Lepida S.p.A PO07 PO08 PO09 Piano Telematico Regionale L.R. 11/2004 Piano Telematico Regionale LINEE GUIDA Fonte: Piano Telematico dell Emilia-Romagna LINEE GUIDA Il PITER Il Piano Telematico dell Emilia-Romagna (PiTER) è lo strumento di programmazione della Regione e degli Enti locali in corso per favorire lo sviluppo territoriale della società dell'informazione. Il PiTER segue i suoi predecessori nella struttura e nella gestione ma, per rispecchiare i tempi attuali, tra gli obiettivi principali che si pone vi è l esigenza di promuovere e incentivare le partnership pubblicoprivato per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dei progetti. Le ultime Linee Guida, approvate dall'assemblea legislativa dell'emilia-romagna nel luglio 2011, fanno riferimento al triennio e sono state declinate in 4 diritti di cittadinanza digitale e una iniziativa trasversale, abilitante: 1. Linea Guida 1 - Diritto di accesso alle reti tecnologiche, inteso come lotta al digital divide nelle PA, nelle imprese e nelle scuole e per i cittadini in generale anche attraverso la realizzazione di reti di nuova generazione; 38

39 2. Linea Guida 2 - Diritto di accesso all informazione e alla conoscenza, inteso come contrasto al knowledge divide attraverso la promozione di misure per facilitare l'adozione delle tecnologie digitali da parte di coloro che hanno un livello di alfabetizzazione basso; 3. Linea Guida 3 - Diritto di accesso ai servizi alla persona e alle imprese, inteso come fornitura di servizi on line per il cittadino e le imprese attraverso i quali sia possibile usufruire di servizi che rispondono a bisogni di tipo sanitario, sociale e socio-sanitario, come pure servizi pubblici legati all interazione con le Amministrazioni locali; 4. Linea guida 4 - Diritto di accesso ai dati, inteso come affermazione del principio della trasparenza e degli open-data e attivazione di iniziative in ambito open data da parte della Regione e degli enti locali regionali; 5. Linea Guida 5: Intelligenza diffusa nel territorio urbano come modello di riferimento basato sull integrazione tra infrastrutture e servizi per migliorare la qualità della vita. La tabella seguente riporta, per ognuna delle 5 linee guida definite dal Piano Telematico dell Emilia-Romagna, l insieme dei progetti previsti nel Programma Operativo Per la natura evolutiva di questa programmazione, ogni Programma Operativo potrà aggiornarsi con nuovi servizi, in risposta a fabbisogni collettivi della Community Network Emilia- Romagna e a ulteriori risorse che si rendano disponibili. 39

40 Tabella 15 Progetti PITER/Programma Operativo 2011 Linea Guida 1 - Diritto di accesso alle reti tecnologiche Net4All Contrasto al Digital Divide per cittadini e imprese, con estensione della banda larga in alcuni distretti industriali con accordi di partnership pubblico-privati UltraNet Diffusione nel territorio regionale delle reti di comunicazione a banda ultralarga SchoolNet Connessione a banda larga nelle scuole del territorio regionale Wi-Fed Diffusione dei sistemi Wi-Fi per permettere la connettività gratuita ai cittadini Linea Guida 2 - Diritto di accesso all informazione e alla conoscenza CloudNet Progettazione e fornitura agli Enti locali di servizi di cloud computing OpenSourcER Creazione di un raggruppamento di organizzazioni per iniziative di divulgazione di software e soluzioni open source rivolte agli Enti locali Evoluzione web 2.0 Dotazione di nuove funzionalità web 2.0 per l Osservatorio della Osservatorio Partecipazione Partecipazione Pane e Internet Sensibilizzazione degli Enti locali per contrastare il Knowledge divide TeatroNet Connessione in banda larga dei teatri municipali dell Emilia-Romagna Linea Guida 3 - Diritto di accesso ai servizi alla persona e alle imprese Amministrazione Digitale Anagrafe immobiliare e tributaria integrate e fruibili nella PA Fascicolo Sanitario Elettronico REPAC Diffusione dei servizi on-line demografici e tributari S.I.ED.ER Dematerializzazione dei documenti e degli atti amministrativi Realizzazione di strumenti e soluzioni per permettere ai Comuni di gestire la fiscalità immobiliare Fruizione in rete dei dati clinici e amministrativi dei pazienti in cura presso le strutture sanitarie emiliano-romagnole Registrazione delle presenze autorizzate nei cantieri Diffusione di soluzioni per la fornitura di servizi on line tributari e demografici ai cittadini e alle imprese Semplificazione dei processi necessari per ottenere le autorizzazioni edilizie Linea Guida 4 - Diritto di accesso ai dati Aggiornamento cooperativo Diffusione di una infrastruttura software per l aggiornamento e del Database Topografico l uniformazione dei dati geografici Geoportale Divulgazione e fruizione di dati di tipo geografico per cittadini, imprese e PA Dati.Emilia-Romagna Diffusione dei dati pubblici prodotti dalla Regione e dagli Enti locali Consultazione dei dati anagrafici Diffusione dei dati anagrafici tra gli Enti locali dell Emilia-Romagna Linea Guida 5 - Intelligenza diffusa nel territorio urbano VideoNet Network di videosorveglianza e telecontrollo territoriale GiM-ER Gestione informata della mobilità dell'emilia-romagna GreenNet Realizzazione di reti per il risparmio energetico Mi Muovo Sistema di bigliettazione integrata della mobilità in Emilia-Romagna Sistema di monitoraggio video Utilizzo di sistemi integrati di monitoraggio video per tenere sotto controllo i punti del territorio a rischio idraulico e idrogeologico SensorERNet Monitoraggio dei dati ambientali SONO IO Creazione di un'identità digitali per i cittadini emiliani TappER Top apps per l'emilia-romagna per erogare servizi e soluzioni delle PA Fonte: Piano Telematico dell Emilia-Romagna

41 2.2. Gli stakeholder locali e le infrastrutture di rete Lepida SpA Lepida SpA è la società regionale dell Emilia-Romagna che si occupa di pianificazione, sviluppo e gestione delle infrastrutture di telecomunicazione degli Enti collegati alla rete regionale Lepida. Per realizzare ed ottimizzare il sistema infrastrutturale, Lepida Spa agisce nell ambito della Community Network dell Emilia-Romagna, attraverso lo sviluppo di reti e servizi, in coerenza con le Linee Guida del Piano Telematico dell Emilia-Romagna. Ad oggi Lepida SpA conta 412 Soci tra cui tutti i 348 Comuni della Regione e tutte le 9 Province. Istituita dalla legge regionale 11/2004, la rete Lepida è la rete delle Pubbliche Amministrazioni dell Emilia-Romagna principalmente costituita da collegamenti in fibra ottica ed estesa nel territorio appenninico attraverso dorsali radio in tecnologia Hiperlan. Lepida SpA, su mandato degli Enti Soci, favorisce e promuove interventi per la riduzione del digital divide lavorando, in logica di coordinamento e sussidiarietà al mercato, per mettere a disposizione la banda larga laddove questa non sia presente, cercando di realizzare il maggior numero possibile di accordi e protocolli di intesa con gli operatori che agiscono sul territorio, anche mettendo a disposizione infrastrutture tecnologiche per facilitare l insediamento degli operatori stessi. Lepida SpA ha inoltre il compito di mantenere una fotografia costantemente aggiornata della situazione del digital divide regionale, mediante un continuo confronto con gli Enti del territorio. Inoltre essendo stata creata con lo scopo di gestire le suddette infrastrutture telematiche e di sovraintendere al dispiegamento dei servizi, si coordina con tutti i soggetti interessati presenti sul territorio, attraverso il Club degli Stakeholder. Si tratta di una iniziativa grazie alla quale le imprese e il mondo della ricerca che operano nell ICT sul territorio sono coinvolte per poter sperimentare, sulle infrastrutture Lepida, soluzioni avanzate ed innovative, valutandone prestazioni e benefici. I membri che fanno parte del Club degli Stakeholder sono riportati nella tabella seguente. 41

42 Tabella 16 Club degli Stakeholder di Lepida SpA Membri Club degli Stakeholder 1. 3D Informatica 31. Eutelsat 61. Radio SNJ 2. Acantho 32. Fastmedia 62. Rai Way 3. Adrien srl 33. FASTWEB Spa 63. Selex Communications 4. Aicod srl 34. GFM.Net Srl 64. SELTATEL Spa 5. Aizoon Consulting 35. GMPR (Area Web) 65. Sinegy Spa 6. Alcatel-Lucent 36. Harimann 66. Sirti Spa 7. Alpitel 37. HP 67. SITE Spa 8. Altavia srl 38. IBM Italia Spa 68. Skylogic 9. ALTCONSULTING srl 39. Icarus net srl 69. Solgenia Apa 10. Antares Elettronica Srl 40. ICONSULTING srl 70. Strhold Spa 11. Avaya 41. IDOQ MANAGEMENT 71. Studio Cenni 12. Bridge 129 spa 42. Ifm Infomaster 72. Tecnograph Srl 13. BT Enia telecomunicazioni Spa 43. Imavis Srl 73. Tekmedia srl 14. Business Solutions 44. Italtel 74. Teko Telecom 15. Business-e 45. Italdata SpA 75. Telecom Italia Spa 16. BV TECH Spa 46. Laboratori Guglielmo Marconi 76. Telemedicina Rizzoli 17. Calzavara Spa 47. Lantech 77. TI Telecomunicazioni & Informatica 18. Cadacri Spa 48. Lizard Srl 78. Umpi Elettronica srl 19. Cediss Srl 49. Maggioli 79. Unindustria Bologna 20. CINECA 50. Make it 80. Università degli studi di Bologna 21. Cisco 51. Mavigex srl 81. Università degli studi di Ferrara 22. CommScope Italy srl 52. MEEO srl 82. Università degli studi di Parma 23. Confindustria Emilia-Romagna 53. Microsoft 83. Università Modena e Reggio-Emilia 24. Data Management 54. Modena Network 84. VEM 25. Data Storage Securitysrl 55. NETRIBE srl 85. VITROCISET 26. Dedanexr srl 56. NOKIA SIEMENS NETWORK 86. WEGO 27. Energee3 57. NSI-NIER Soluzioni Informatiche Srl 87. Wind 28. Engineering Sanità Enti Locali 58. ORACLE 88. Xech Srl 29 Ericcson Telecomunicazioni SpA 59. O.T.R. srl 89. Yacme srl 30. Eurocom Telecomunicazioni 60. Poste Italiane Spa Fonte: Lepida SpA, 2012 Negli anni Lepida SpA ha realizzato un importante opera di infrastrutturazione del territorio, attraverso la realizzazione di dorsali geografiche in fibra ottica per circa km, e la connessione a queste di almeno un punto di presenza in ogni territorio comunale. Le dorsali geografiche che costituiscono la rete Lepida e le tratte che da queste collegano i Comuni, sono di proprietà della Regione e delle altre Pubbliche Amministrazioni. 42

43 Successivamente, a partire dalla fine del 2005, si è avviata la seconda fase di realizzazione della rete Lepida che prevedeva il rinfittimento della rete geografica in territorio urbano attraverso le reti MAN che collegano le diverse sedi della Pubblica Amministrazione presenti in ciascuna area cittadina, attraverso la realizzazione di Km di fibra ottica con oltre punti di accesso. In questa fase ciascun Ente ha finanziato direttamente la realizzazione della sottorete necessaria per il collegamento cittadino delle proprie sedi. Per evitare sovrapposizioni e ridurre i costi di realizzazione, tutti gli Enti hanno stipulato un accordo istituzionale che approva il progetto di massima, indicando le sedi da collegare e il modello di rete. Infine le aziende multiservizi, in parallelo a Lepida, hanno realizzato una rete complementare che resta di loro proprietà e che sarà utilizzata per fornire servizi ai cittadini e alle imprese. Negli stessi cavidotti utilizzati da Lepida, quindi, sono posati anche circa Km di fibre ottiche delle aziende multiservizi. Nella figura seguente si riporta l estensione della rete geografica Lepida nella Provincia di Forlì-Cesena. All inizio del 2011 hanno preso inoltre avvio le attività di realizzazione delle MAN in 15 comuni nell'area montana della provincia di Forlì-Cesena. Figura 18 Rete Geografica Forlì-Cesena Fonte: Lepida SpA, 2011 Fibra Ottica Inoltre, l iniziativa Lepida Wireless ha esteso la rete in fibra ottica realizzando delle dorsali con tecnologie radio per il collegamento delle sedi dei municipi. Tali servizi, nati per la PA, intendono essere resi disponibili anche a cittadini e imprese mediante gli operatori di telecomunicazioni. Parallelamente a Lepida Wireless per le Pubbliche Amministrazioni, è stata infatti realizzata un'infrastruttura di rete finanziata e gestita da operatori di telecomunicazioni privati che poi vendono il servizio di accesso ad Internet in modalità 43

44 wireless ai cittadini ed alle imprese. I progetti hanno interessato principalmente il territorio appenninico e alcune zone della bassa pianura dove è più sentito il problema del digital divide Acantho Acantho, operatore regionale di telecomunicazione parte del Gruppo Hera, offre servizi di telecomunicazioni su fibra ottica nei territori di Modena, Imola, Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Riccione, Ferrara e Bologna, dove ha realizzato in totale circa Km di reti in fibra ottica, con investimenti totali per circa 140 milioni di Euro. L infrastruttura di rete di Acantho si suddivide in infrastruttura di dorsale, caratterizzata da un backbone ottico costituito da un cavidotto in cui risiedono le fibre ottiche di Acantho, ed infrastruttura metropolitana, predisposta in alcune zone dell Emilia- Romagna, caratterizzate da anelli in fibra ottica. Il backbone si estende sull area compresa tra le città di Modena, Bologna, Imola, Forlì, Cesena, Rimini, Riccione, Ravenna e Ferrara, e consente la connessione con le reti metropolitane di diversi comuni della Romagna. Nella figura seguente si riporta il tracciato fisico indicativo delle tratte ottiche che costituiscono l infrastruttura del Backbone e i vari rilegamenti ottici di derivazione verso le reti metropolitane. 44

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