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1 linea completa di strumenti per osteosintesi sintexline titanium mini screw titanium mini pins titanium micro mesh

2 infoprodotti titanium mini screw Viti da osteosintesi per il fissaggio di innesti a blocco Caratteristiche > Kit componibile e completo > Microviti autofilettanti e atraumatiche > Eccellente rapporto qualità prezzo > Sistema preciso ed affidabile > Lunghezze da 4 a 12 mm > Diametri 1,2-1,6-2,0 mm titanium mini pins Chiodini per la fissazione di membrane Caratteristiche > Kit componibile e completo > Adatti alla corticale ossea - non si piegano > Sistema ergonomico > Lunghezza 3,5 mm Griglie di titanio Caratteristiche > Spessore 100 µm > Larghezza fori 240 µm > Assenza di memoria elastica > Facilmente modellabile Per info contattare: Bioactiva S.r.l. Tel Fax: Bioteck S.p.A. Sede Amministrativa: Via E. Fermi, Arcugnano (VI) - Italy Tel Fax: info@bioteck.com - Laboratorio di Processazione Tessuti: Via Giovanni Agnelli, Riva Presso Chieri (TO) - Italy concept: Mauro Forlani - print: abalti.it - rev: _INFOPRO_02_ITA titanium micro mesh

3 Granuli Granuli in gel Lamine Blocchi Membrane Osteopromotori Tavola delle applicazioni Rev. 04 / Consigliato Alternativo / opzionale OX30 Granuli spongiosi mm OX31 OX32 Granuli corticospongiosi mm OX33 OX34 Granuli spongiosi 2-3 mm o 2-4 mm OMC-030 CALCITOS Granuli corticali a lento riassorbimento mm OX21 OX22 OX23 Mix Gel Granuli corticospongiosi mm OX01 Flex spongiosa 25 x25x3 mm OX02 Flex corticale 25x25x2 mm OX51 OX52 OX54 OX55 Blocco spongioso (varie dimensioni) OX06 OX07 Gel di collagene 0.25 ml BCG-XC30 Membrana in collagene 30x25 x 0.2 mm HRT-001 HRT-002 HEART Membrana in pericardio 30x25x0.2 mm 50x30x0.2 mm OX03 OX04 Membrana corticale 25x25x0.2 mm 50x25x0.2 mm OX11 Angiostad 0.5 ml OX14 Activagen 0.5 ml Difetto parodontale (di piccola entità, o di difficile accesso) Difetto parodontale - Difetti infraossei (1-3 pareti) - Difetti di forcazione (classe I o II) Difetto peri-implantare (fino a 3 spire esposte) Difetto peri-implantare (più di 3 spire esposte) Alveolo post-estrattivo (conservazione) Opzionale Rialzo di seno (Misch, tradizionale) In alternativa a OX31/32 Anche per lacerazioni < 5 mm Opzionale Rialzo di seno (variante a mimare la tecnica di Tulasne, o lacerazioni > 5 mm) In alternativa a OX31/32 Opzionale Rialzo di seno (Summers) In alternativa a OX21/21/23 Aumento orizzontale di cresta* (onlay) A riempimento di eventuali gap A riempimento di eventuali gap A riempimento di eventuali gap In alternativa a OX-51/52/54/ 55 Opzionale Aumento orizzontale di cresta (split crest) Aumento verticale di cresta e contemporaneo posizionamento implantare (tecnica a blocco) A riempimento di eventuali gap A riempimento di eventuali gap A riempimento di eventuali gap Opzionale Aumento verticale di cresta e contemporaneo posizionamento implantare (tecnica di Ludovichetti) Opzionale Aumento verticale di cresta* (onlay, due tempi) A riempimento di eventuali gap A riempimento di eventuali gap A riempimento di eventuali gap In alternativa a HRT-001 Opzionale Aumento verticale di cresta (inlay) A riempimento di eventuali gap A riempimento di eventuali gap A riempimento di eventuali gap Opzionale Preservazione volumetrica (a fini estetici) * O incremento contemporaneamente verticale ed orizzontale

4 Protocolli di applicazione Sostituti ossei OX

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6 Sommario 1. Note sull impiego di questa guida Note generali sulla rigenerazione ossea Considerazioni pratiche generali... 7 Preparazione degli innesti:... 7 a. Soluzione di idratazione... 7 b. Addizione di osso autologo agli innesti granulari... 7 c. Addizione di antinfiammatori alla soluzione di idratazione... 7 d. Preparazione del sito ricevente... 7 e. Corrispondenza della superficie degli innesti con il profilo osseo ricevente... 7 f. Stabilità dell innesto Cause di probabile insuccesso... 9 Quali cause: Possibile presenza di antigeni residui nell innesto Insuccessi con innesti granulari Insuccessi con innesti a blocco Insuccessi con altri formati di innesto La gestione fallimentare dei lembi Descrizione degli innesti, delle loro caratteristiche ed applicazioni OX Granuli ossei Granuli ossei Calcitos OX Mix gel OX Blocchi ossei spongiosi OX Flex lamina spongiosa OX Flex lamina corticale

7 OX Membrana in collagene OX Gel di collagene Heart Membrana in pericardio OX Membrana corticale OX Osteopromotori Evidenza attuale per i protocolli proposti Letteratura sui sostituti ossei OX a. Sul sistema enzimatico di deantigenazione dell osso naturale b. Sugli effetti del collagene osseo di tipo I c. Dati in vitro d. Dati clinici applicazioni dentali e. Dati clinici applicazioni ortopediche

8 1. Note sull impiego di questa guida La presente guida ha lo scopo di illustrare le principali caratteristiche ed applicazioni dei sostituti ossei OX. Essa descrive anche delle linee guida sull utilizzo dei diversi formati. Nella presentazione delle modalità di applicazione degli innesti si è data precedenza a quelle già descritte in letteratura (dando opportuno riferimento bibliografico) e, quando non disponibile un riferimento pubblicato, a quelle su cui vi è consenso da parte di un numero sufficiente di utilizzatori. Le modalità applicative descritte in questa guida sono infatti quelle che, sulla base dell esperienza degli attuali utilizzatori dei dispositivi medici OX, danno la maggiore predicibilità di risultato. Su di esse, un panel scelto di chirurghi, ha espresso un proprio consensus. Sebbene siano possibili altre modalità applicative, oltre quelle descritte nella presente guida, l azienda fabbricante le ha volutamente escluse dal presente documento, ritenendo che esse allo stato attuale dell esperienza su questi dispositivi non siano sufficientemente predicibili. La presente guida è, per questo, oggetto di revisioni periodiche che hanno lo scopo di descrivere eventuali nuove tecniche applicative che diano sufficiente garanzia di predicibilità, o variazioni alle tecniche attuali che ne aumentino la predicibilità stessa. 5

9 2. Note generali sulla rigenerazione ossea Sebbene non sia scopo di questa guida fornire indicazioni mediche che dovrebbero essere già a conoscenza del chirurgo utilizzatore dei dispositivi si ritiene doveroso segnalare le principali controindicazioni alla chirurgia ossea rigenerativa. Sono da considerarsi pazienti in cui l esito della chirurgia rigenerativa è a rischio, e pertanto sconsigliata se non addirittura controindicata: Pazienti irradiati nella zona capo o collo Pazienti immunosoppressi o immunocompromessi Pazienti sottoposti a terapia endovenosa con bisfosfonati Pazienti con malattia parodontale conclamata, o con scarsa igiene dentale e motivazione Pazienti con diabete non controllato Pazienti in gravidanza o allattamento Pazienti tossicodipendenti Pazienti con problemi psichiatrici Pazienti con infezione acuta o cronica nell area di intervento Pazienti fumatori (> 10 sigarette/die) 6

10 3. Considerazioni pratiche generali Preparazione degli innesti: A - Soluzione di idratazione In alcuni casi gli innesti sono posizionati senza essere preventivamente idratati. In tutti gli altri casi l idratazione deve essere eseguita con soluzione fisiologica sterile a temperatura ambiente per 1-2 minuti. B - Addizione di osso autologo agli innesti granulari Sebbene non vi sia evidenza in letteratura di una maggiore efficacia nell addizione alla miscela di osso autologo, i dati clinici ed istologici provenienti dagli attuali utilizzatori degli innesti OX soprattutto in granuli - suggeriscono un effetto positivo nell esito finale della rigenerazione ossea, e pertanto si suggerisce, quando possibile, di aggiungere osso autologo alla miscela in una proporzione variabile tra il 30 ed il 50% in volume. C - Addizione di antinfiammatori alla soluzione di idratazione E assolutamente da evitare la miscela con farmaci antinfiammatori, che inibirebbero le prime fasi della rigenerazione causando il fallimento dell innesto (la somministrazione di antinfiammatori per via sistemica non è, invece, controindicata). D - Preparazione del sito ricevente Il sito di innesto deve essere preparato accuratamente, eliminando ogni residuo di tessuto fibroso che possa ostacolare la rigenerazione. E strettamente necessario forare la corticale ossea, o procedere alla sua decorticazione con raschietto, per favorire l apporto ematico e l angiogenesi iniziale. E - Adattamento dell innesto al sito ricevente L adesione dell innesto alla superficie ossea ricevente deve essere la migliore possibile: eventuali spazi tra innesto e tessuto osseo rappresentano soluzioni di continuità invalicabili per i vasi sanguigni. La mancata angiogenesi porta alla mancata colonizzazione del blocco da parte di elementi cellulari e al suo incapsulamento in tessuto fibroso. 7

11 Esempio di corretta o mancata irrorazione dell innesto dopo il suo posizionamento. L innesto dopo esser stato posizionato si imbeve completamente di sangue. L innesto non viene permeato dal sangue del paziente: la rigenerazione probabilmente è destinata a fallire. Per gentile concessione del Dr. Danilo Di Stefano. F - Stabilità dell innesto La stabilità degli innesti, granulari o in blocco, è essenziale: qualunque micromovimento può impedire o ostacolare la formazione della rete vascolare, portando al fallimento dell atto rigenerativo. 8

12 4. Cause di probabile insuccesso Quali cause? Anche utilizzando il migliore sostituto osseo, e pur in assenza di controindicazioni, si possono osservare casi di fallimento. A cosa devono essere attribuiti? 1 - Possibile presenza di antigeni residui nell innesto Questa possibilità è da escludersi completamente: come dimostrato dalle numerose analisi che periodicamente sono compiute sul prodotto. L innesto OX non ha mai dato luogo, nella sua lunga storia d impiego clinico (il formato ortopedico, lo ricordiamo, è utilizzato dal 1995), ad alcuna reazione da corpo estraneo o infiammazione riconducibile all innesto stesso. Le cause comuni di fallimento sono altre e, in sintesi, sono elencate di seguito: 2 - Insuccessi con innesti granulari Le cause più comuni di fallimento con innesto granulare possono essere: a) Granuli meccanicamente non stabili. La mancanza di stabilità porta all incapsulamento dei granuli con tessuto fibroso. b) Granuli troppo compattati. L eccessiva compattazione inibisce l angiogenesi: l innesto non si osteointegra. Quello che si osserva alla riapertura può essere a) si ritrova il materiale così come è stato innestato oppure b) il materiale è incapsulato da tessuto fibroso oppure c) il materiale è stato degradato parzialmente e si ritrova una sostanza di consistenza gelatinosa e biancastra. Il paziente non mostra nessuna sintomatologia. c) Nel rialzo di seno (specialmente con cresta residua < 5 mm, e posizionamento implantare in due tempi): mancata esposizione della parete ossea nasale per scollamento insufficiente della membrana di Schneider. La mancanza di una parete ossea dalla quale può giungere l apporto vascolare e che stabilizza ulteriormente i granuli, in una situazione in cui dalle altre pareti, a causa della loro atrofia, è difficile giunga un apporto ematico sufficiente, aumenta drammaticamente la probabilità che l innesto non si vascolarizzi. 3 - Insuccessi con innesti a blocco Le cause più comuni di fallimento con innesto a blocco sono: a) Blocchi fissati in modo non stabile. La mancanza di stabilità porta all incapsulamento del blocco con tessuto fibroso. Per questo motivo utilizzare una sola vite da osteosintesi aumenta il rischio di fallimento, anche se talvolta, per blocchi di piccole dimensioni, ne può essere usata solo una. 9

13 b) Blocchi la cui superficie non è in contatto preciso con la superficie ossea ricevente. Se il contatto tra le superfici ossee, blocco e letto osseo ricevente, non è precisa, le zone in cui vi è mancanza di contatto sono destinate a non essere vascolarizzate. Una parte o tutto il blocco innestato possono non osteointegrarsi né, tantomeno, rimodellarsi. Alla riapertura si ritrova l innesto così come è stato posizionato. c) Blocchi posizionati su siti riceventi inadatti o non correttamente preparati. La biologia non può essere modificata dalla clinica. Se l osso atrofico ricevente presenta a) un grado di atrofia troppo elevato o b) una condizione vascolare misera, qualunque innesto su di esso posizionato è destinato al fallimento per mancata vascolarizzazione. Alla riapertura si ritrova l innesto così come è stato posizionato. Lo stesso risultato negativo si osserva se il sito ricevente non è stato correttamente preparato: siti non puliti o non cruentati a sufficienza non rigenerano. La mancanza di sanguinamento nella fase di preparazione del sito ricevente, così come l assenza di imbevimento dell innesto da parte del sangue al momento del suo posizionamento sono segnali di fallimento sicuro. d) Blocchi posizionati con spirito creativo. Il posizionamento dei blocchi ossei deve seguire il preciso protocollo operativo descritto nel capitolo del presente documento ad essi dedicato. Qualunque azione compiuta diversamente da quelle descritte, o in aggiunta anche se eseguita a scopo di presunto miglioramento dell esito rigenerativo introduce una variabile operativa incontrollata e non verificata, aumentando il rischio del fallimento. Tra queste manovre ricordiamo, ad esempio, l addizione di sostanze antibiotiche in fase densa, l addizione di derivati ematici quali PRP, PRGF: il beneficio di queste operazioni non è stato dimostrato, e per questo deve essere evitato. 4 - Insuccessi con altri formati di innesto Con gli altri formati di innesto, le cause più comuni di fallimento sono da ricondursi a quelle sopra elencate. 5 - La gestione fallimentare dei lembi Non esiste successo in chirurgia rigenerativa se non si è in grado di gestire opportunamente i lembi di accesso. Eseguire solo quelle chirurgie che si è in grado realmente di gestire a livello di tessuti molli. 10

14 5. Descrizione degli innesti, delle loro caratteristiche ed applicazioni OX Granuli ossei OX30: Granuli spongiosi, mm, 0.5 g 1 cc. OX31: Granuli corticali e spongiosi (MIX), mm, 0.5 g 1 cc. OX32: Granuli corticali e spongiosi (MIX), mm, 1 g 2 cc. OX33: Granuli spongiosi, 2-3 mm, 1 g 2 cc. OX34: Granuli spongiosi, 2-4 mm, 1 g 2 cc. Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: OX30: Granuli spongiosi, mm, 0.5 g 1 cc. Granuli ossei OX Innesti ossei in granuli di osso naturale, deantigenato per via enzimatica, a collagene osseo preservato, corticali e/o spongiosi, a diverse granulometrie. 1. Raccogliere eventuale osso autologo (fresaggio, raschietto) e deporlo in un recipiente sterile 2. Aprire il flacone 3. Versare il contenuto del flacone nello stesso recipiente sterile 4. Idratare con soluzione fisiologica sterile per 1-2 minuti 5. Procedere alla deposizione nel sito di innesto 6. Proteggere il sito innestato con opportuna membrana protettiva (vedi oltre) Deposizione dei granuli nel sito di innesto: Posizionare i granuli nel sito di innesto in modo che siano stabili, ma evitare di comprimerli eccessivamente. La compressione eccessiva può far diminuire eccessivamente lo spazio tra granulo e granulo ostacolando l angiogenesi. Sono indicati per la maggior parte delle piccole ricostruzioni, in cavità contenitive, o comunque dove possano essere stabilizzati con membrane o altro in modo che non possano disperdersi. Il loro tempo di rimodellamento (completa sostituzione con tessuto osseo neoformato) è di 4-6 mesi. Indicazioni: 1. Difetti peri-implantari (fino a tre spire esposte): idratare i granuli come descritto in Modalità d uso, e deporli attorno alle 11

15 spire esposte. Proteggere l innesto con: a) Membrana in collagene XC30, fino a 3 spire esposte b) Membrana in pericardio Heart (HRT-001) se vi sono più di 3 spire esposte Possono essere utilizzati anche per: - Difetti parodontali (di ogni tipo) - Riempimento di alveoli post-estrattivi - Rialzo di seno mascellare (approccio di Misch tradizionale) - Rialzo di seno mascellare (approccio di Misch con tecnica di Tulasne) - Rialzo di seno mascellare, approccio crestale secondo Summers OX31: Granuli corticali e spongiosi (MIX), mm, 0.5 g 1 cc. OX32: Granuli corticali e spongiosi (MIX), mm, 1 g 2 cc. Sono indicati per ricostruzioni, in cavità contenitive, anche di media entità. La componente spongiosa si rimodella in un tempo medio di 4-6 mesi, quella corticale in 8-12 (il tempo è un tempo medio in quanto, trattandosi di un materiale il cui riassorbimento è cellula-mediato, dipende dalle condizioni anatomiche iniziali: superficie ossea ricevente e volume innestato). La componente corticale ha un tempo di rimodellamento maggiore in quanto più densa. Il rimodellamento, in ogni caso, è totale (si ha cioè la sostituzione completa del sostituto osseo con tessuto osseo neo-formato). Indicazioni: 1. Alveoli post estrattivi integri al fine della preservazione della parete vestibolare, in previsione di inserimento implantare Idratare i granuli come descritto in modalità d uso, e deporli nell alveolo post-estrattivo dopo averlo curettato e preparato. Scollare leggermente il lembo tutto attorno alla cavità alveolare e imbustare una membrana in pericardio HRT-001 opportunamente sagomata. Suturare, senza accostare i lembi, con un punto incrociato. 2. Rialzo di seno mascellare con accesso laterale (tecnica di Misch, eventuale variante secondo Tulasne) Preparare l antro sinusale secondo la tecnica descritta da Misch. Preparare la miscela granulare come descritto nella sezione Modalità d uso e procedere all innesto seguendo le precauzioni già indicate. Anche se non c è accordo universale in letteratura, si consiglia la protezione della finestra d accesso al seno con una membrana in collagene XC30. Per la variante secondo Tulasne, consultare il paragrafo Lamina flessibile corticale OX Riempimento del volume intracrestale ricavato per split crest Eseguire lo splittaggio della cresta secondo la tecnica preferita; posizionare gli eventuali impianti dentali o utilizzare dei distrattori per allargare la zona splittata, preparare la miscela granulare come descritto nella sezione Modalità d uso e procedere all innesto seguendo le precauzioni già indicate. 12

16 Proteggere l innesto con una membrana in pericardio Heart, HRT Incremento verticale di cresta, tecnica di Ludovichetti con Flex Corticale Vedi il paragrafo relativo sotto la voce Lamina flessibile corticale OX Riempitivi per colmare gli spazi tra blocco e blocco in innesti ad onlay Preparare la miscela granulare come descritto nella sezione Modalità d uso e procedere all innesto seguendo le precauzioni già indicate (ricoprire poi con membrana in pericardio HRT-001 o HRT-002). Possono essere utilizzati anche per: - Difetti parodontali (di ogni tipo) - Difetti peri-implantari - Rialzo di seno mascellare, approccio crestale secondo Summers OX33: Granuli spongiosi, 2-3 mm, 1 g 2 cc. OX34: Granuli spongiosi, 2-4 mm, 1 g 2 cc. Sono indicati specificamente per il rialzo di seno mascellare per via laterale: la granulometria maggiore rende il riempimento più rapido, evita che il materiale venga inavvertitamente compattato eccessivamente (i vasi non potrebbero più permeare l innesto), e stabilizza maggiormente i granuli rispetto i movimenti meccanici impressi dalla membrana sinusale. I granuli di dimensioni maggiori, inoltre, presentano un rischio minore di perforazione della membrana sinusale. Indicazioni: 1. Rialzo di seno mascellare con accesso laterale (tecnica di Misch, eventuale variante secondo Tulasne) Preparare l antro sinusale secondo la tecnica descritta da Misch. Preparare la miscela granulare come descritto nella sezione Modalità d uso e procedere all innesto seguendo le precauzioni già indicate. Anche se non c è accordo universale in letteratura, si consiglia la protezione della finestra d accesso al seno con una membrana in collagene XC30. Per la variante secondo Tulasne, consultare il paragrafo Lamina flessibile corticale OX02. Esempio dell impiego di OX34 nel rialzo di seno mascellare. Miscela di osso autologo con innesto granulare OX34 La miscela innestata nel seno La finestra del seno mascellare viene poi protetta con una membrana in collagene XC30 Per gentile concessione del Dr. Danilo Di Stefano 13

17 Granuli ossei Calcitos OMC-030: Granuli corticali, mm, 0.5 g 1 cc. Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: OMC-030 Granuli corticali, mm, 0.5 g 1 cc. (6 flaconi) Granuli ossei Calcitos Innesti ossei in granuli di osso naturale privi di collagene osseo e a lento riassorbimento, in quanto deantigenati per via termica. Sono indicati per il mantenimento volumetrico a fine estetico e in tutte le situazioni dove si vuole stabilizzare un innesto di osso spugnoso (autologo). 1. Aprire il flacone 2. Versare il contenuto del flacone in un recipiente sterile 3. Idratare con soluzione fisiologica sterile per 1-2 minuti 4. Procedere alla deposizione nel sito di innesto 5. Proteggere il sito innestato con opportuna membrana protettiva (vedi oltre) Le stesse già espresse in precedenza. L obiettivo, nell uso di questi granuli, è creare un volume dove siano presenti tessuto osseo rigenerato e granuli di biomateriale osseointegrati che preservino il volume dell innesto. Indicazioni: 1. Ricostruzione di profili ossei a fini estetici Preparare la miscela granulare come descritto nella sezione Modalità d uso e procedere all innesto seguendo le precauzioni già indicate. Proteggere l innesto con opportuna membrana protettiva (vedi oltre). 14

18 OX Mix gel OX21 - Granuli cortico-spongiosi in gel - 2 sir. / 0.25 ml. OX22 - Granuli cortico-spongiosi in gel - 2 sir. / 0.5 ml. OX23 - Granuli cortico-spongiosi in gel - 1 sir. / 1.0 ml. Nota: granulometria mm per tutti i codici Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: OX21 Granuli cortico-spongiosi in gel a base acquosa 2 sir. / 0.25 ml. OX22 Granuli cortico-spongiosi in gel a base acquosa 2 sir. / 0.5 ml. OX23 Granuli cortico-spongiosi in gel a base acquosa 1 sir. / 1.0 ml. Granuli ossei in gel Innesti ossei in granuli di osso naturale, deantigenato per via enzimatica, a collagene osseo preservato, corticali e spongiosi (come OX31 e OX32) premiscelati con gel a base acquosa. 1. Aprire la siringa 2. Estrudere la quantità desiderata di innesto nel sito da rigenerare 3. Modellare se necessario l innesto senza applicare una pressione eccessiva 4. Proteggere il sito innestato con opportuna membrana protettiva (vedi oltre) L innesto è pronto all uso. Ricordare che la siringa, una volta aperta e utilizzata per un paziente, non può essere riutilizzata. Questa formulazione in siringa (che per la componente ossea corrisponde ai codici OX31 e OX32) presenta una serie di vantaggi operativi: essendo la miscela pronta all uso si evitano tutte le manipolazioni altrimenti necessarie per la preparazione del materiale (idratazione, mescolamento, raccoglimento dal recipiente e deposizione con la spatola nel sito di innesto). Il materiale può essere estruso, infatti, direttamente dalla siringa nel sito di innesto. Le indicazioni sono le medesime dei granuli sopra descritti, a cui si aggiunge in particolare l innesto in difetti parodontali, vista la facilità di estrudere direttamente l innesto nel difetto. Indicazioni: 1. Rigenerazione di difetti parodontali Dopo la preparazione del sito di innesto, estrudere direttamente i granuli dalla siringa a colmarlo. Se necessario, modellare con uno strumento sterile. Proteggere con una membrana in pericardio HRT-001 opportunamente sagomata in caso di difetti infraossei (da 1 a 3 pareti) o difetti di forcazione. Proteggere con uno strato di OX Gel di Collagene (OX06 o OX07) in caso di piccoli difetti parodontali di difficile accesso ove il posizionamento della membrana risulta particolarmente difficile. 15

19 2. Rialzo di seno (Tecnica di Summers) Dopo avere preparato l accesso al seno mascellare per via crestale, secondo Summers, estrudere direttamente i sostituti ossei entro il tunnel di accesso dalla siringa e procedere ad introdurlo nel volume preparato secondo la procedura di Summers. Possono essere utilizzati anche per: - Rigenerazione di alveoli post estrattivi integri al fine della preservazione della parete vestibolare, in previsione di inserimento implantare - Rialzo di seno mascellare con accesso laterale (tecnica di Misch, eventuale variante secondo Tulasne) - Riempimento del volume intracrestale ricavato per split crest - Incremento verticale di cresta, tecnica di Ludovichetti con OX Flex Corticale - Riempimento degli spazi tra diversi blocchi innestati ad onlay Esempio dell impiego di OX21 (OX Mix Gel) in abbinamento con OX06 (OX Collagene Gel) per il trattamento di difetti parodontali. Apertura del lembo tramite incisione intrasulculare con preservazione delle papille. Osteoplastica e riempimento con OX Mix Gel. Copertura e stabilizzazione dell innesto con OX Collagene Gel (vedi oltre). Sutura. Per gentile concessione del Dr. Maurizio Ludovichetti 16

20 OX Blocchi ossei spongiosi OX51 - Blocco spongioso - 1 pz. 10 x 10 x 10 mm. OX52 - Blocco spongioso - 1 pz. 10 x 10 x 20 mm. OX54 - Blocco spongioso - 2 pz. 10 x 20 x 3 mm. OX55 - Blocco spongioso - 2 pz. 10 x 20 x 5 mm. Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Blocchi spongiosi Blocchi rigidi di osso spongioso naturale, deantigenato per via enzimatica, a collagene osseo preservato. A) Modellazione intraoperatoria e innesto Dopo avere scheletrizzato la cresta, ed esposto il sito da rigenerare: 1. Aprire il blister 2. Utilizzare uno strumento rotante in carburo di tungsteno per modellare il blocco, senza idratarlo, con piccole asportazioni di volume (per evitare il surriscaldamento) 3. Preparare la sede di posizionamento per alcune viti da osteosintesi (forare il blocco con una fresa di dimensione maggiore del corpo della vite, appoggiare il blocco nella posizione desiderata, fresare attraverso il blocco preparando l alloggio crestale per la vite da osteosintesi con una fresa di dimensione opportuna) 4. Idratare il blocco per 1-2 minuti in fisiologica sterile 5. Posizionare il blocco e fissarlo con le viti da osteosintesi 6. Riempire i gap, se ve ne sono, con granuli di osso autologo o con una miscela di osso autologo e granuli OX31 7. Proteggere il sito innestato con membrana Heart in pericardio HRT Rilasciare accuratamente ed opportunamente il lembo e suturare B) Modellazione extraoperatoria e innesto 1. Fare eseguire un modello stereolitografico dell arcata da rigenerare 2. Adattare il blocco osseo al difetto, sul modello, con uno strumento rotante, senza idratarlo, con brevi asportazioni di volume 3. Preparare sul blocco, sempre lavorando su modello, anche la sede delle viti da osteosintesi 17

21 4. Far pervenire nuovamente il blocco sagomato e forato a Bioteck (l azienda ripulisce e risterilizza il blocco confezionandolo in doppio blister, e lo riconsegna al chirurgo pronto all uso 5. Il giorno dell intervento, dopo avere scheletrizzato la cresta e prelevato il blocco dal blister, procedere come descritto nei punti 3-8 del paragrafo A) Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: L impiego degli innesti a blocco è consigliato ai chirurghi che abbiano già esperienza con innesti a blocco con osso autologo, o che abbiano la possibilità di affiancare un chirurgo esperto per imparare la tecnica di posizionamento prima di iniziare ad operare con questo tipo di innesto. Si ricorda che una delle parti più complesse e di difficile gestione della chirurgia a blocco è la gestione dei tessuti molli. L impiego dei blocchi OX è consigliato per aumenti verticali o verticali/orizzontali nel solo mascellare superiore. Allo stato attuale non vi è sufficiente evidenza della riproducibilità del risultato per gli aumenti, soprattutto verticali, in mandibola posteriore. Si ricorda che rigenerazioni verticali o orizzontali maggiori di 5 mm presentano un rischio maggiore di fallimento: in questo caso la porzione non rigenerata di blocco può andare incontro ad esposizione. OX51 Blocco spongioso 1 pz. 10 x 10 x 10 mm. OX52 Blocco spongioso 1 pz. 10 x 10 x 20 mm. OX54 Blocco spongioso 2 pc. 10 x 20 x 3 mm. OX55 Blocco spongioso 2 pc. 10 x 20 x 5 mm. I blocchi d osso spongioso OX sono indicati per innesti ad inlay o ad onlay, sia mascellari che mandibolari. La caratteristica principale di questi blocchi è che, contenendo il collagene osseo non alterato, hanno la stessa resistenza alla compressione e alla deformazione elastica dell osso naturale (la resistenza della superficie in compressione è superiore a 300 kg/cm 2 ). Questo implica che possano essere fresati, forati, modellati con strumenti rotanti, trafissi con impianti o avvitati con mezzi da osteosintesi senza alcun pericolo di rottura (per spessori maggiori o uguali a 3 mm). Indicazioni: 1. Innesti ad onlay, verticale e orizzontale, o solo orizzontale, su mascellare superiore 2. Innesti ad inlay 18

22 Esempio dell impiego di OX52 (OX Blocco Spongiosa) in abbinamento con HRT-002 (Membrana Heart in pericardio) per il trattamento tramite innesto ad onlay di un ampia atrofia del mascellare superiore. Modellazione extraoperatoria dei blocchi su modello stereolitografico. Modellazione di blocchetti OX52 su modello stereolitografico: la ricostruzione è completamente pianificata su modello giorni prima dell intervento 19

23 La ricostruzione è completa. I blocchi vengono rimossi dal modello e spediti a Bioteck per la ripulitura e sterilizzazione. Saranno pronti in doppio blister sterile il giorno dell intervento. Durante la chirurgia i blocchi sono posizionati così come pianificato su modello stereolitografico. Si noti che i bordi dei blocchi sono stati smussati con fresa per minimizzare l impatto sui tessuti molli. L intera ricostruzione è ricoperta con granuli. Ed infine protetta con alcune membrane riassorbibili. Per gentile concessione del Dr. Roberto Pistilli 20

24 Esempio dell impiego di OX52 (OX Blocco Spongiosa) per il trattamento tramite innesto ad inlay di un atrofia del mascellare superiore. Incisione in cresta sul lato vestibolare attraverso bisturi piezoelettrico. Incisione completata. Distrazione della porzione ossea in preparazione dell innesto ad inlay. 21

25 Innesto ad inlay del blocco OX52. Il blocco e la porzione ossea distratta sono stabilizzate con un opportuna placca. Il lembo viene rilasciato opportunamente. Sutura. Per gentile concessione del Dr. Roberto Pistilli 22

26 OX Flex lamina spongiosa OX01 - Lamina spongiosa - 1 pz. 25 x 25 x 3 mm. Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Lamina spongiosa flessibile Lamina di osso spongioso naturale, deantigenato per via enzimatica, a collagene osseo preservato e parzialmente demineralizzata per renderla flessibile. a) Per innesti onlay orizzontali (vedi le indicazioni) Dopo avere scheletrizzato la cresta, ed esposto il sito da rigenerare: 1. Aprire il blister 2. Sagomare l innesto senza idratarlo (sono sufficienti forbici sterili) 3. Preparare la sede di posizionamento di due viti da osteosintesi (forare l innesto, appoggiare l innesto nella posizione desiderata, fresare attraverso il blocco preparando l alloggio crestale per la vite da osteosintesi con una fresa di dimensione opportuna). Può essere utile, invece di appoggiare l innesto, utilizzare una dima sterile per replicare la posizione delle viti sulla sede ossea ricevente 4. Idratare l innesto per 1-2 minuti in fisiologica sterile 5. Utilizzare opzionalmente un osteopromotore pro-angiogenetico quale, ad esempio, l OX11 (OX Angiostad), spalmandolo in strato sottile o sul lato dell innesto a contatto col sito ricevente, o sulla parete ossea precedentemente preparata 6. Posizionare l innesto e fissarlo con le viti da osteosintesi 7. Proteggere il sito innestato con membrana HRT Rilasciare accuratamente ed opportunamente il lembo e suturare b) A protezione della membrana di Schneider nel rialzo di seno mascellare, anche a seguito di lacerazione 1. Eseguire la procedura di rialzo di seno mascellare ad accesso laterale secondo Misch fino al completo scollamento della membrana sinusale 2. Aprire il blister 3. Sagomare l innesto senza idratarlo (sono sufficienti forbici sterili) 4. Idratare l innesto per 1-2 minuti in fisiologica sterile 23

27 5. Posizionare l innesto al di sotto della membrana di Schneider introducendolo attraverso la finestra di accesso tenendolo piegato con delle pinzette sterili. Rilasciare la presa per permettere all innesto di distendersi e sollevare la membrana sinusale 6. Procedere ad innestare il volume rimanente con il formato di innesto desiderato (ad esempio, innesti granulari OX34/33 o OX31/32) 7. Coprire la finestra di accesso con una membrana in collagene XC30 Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: Tutti i sostituti ossei della linea OX presentano il collagene osseo inalterato. Questo permette, demineralizzando parzialmente la componente ossea, di diminuirne la resistenza meccanica rendendo l innesto flessibile, senza che l osso si sbricioli (come avverrebbe se il collagene non fosse preservato). Il vantaggio della flessibilità consiste nell adattabilità di questi innesti a profili curvilinei: non è necessario pertanto ricorrere ad operazioni di fresatura per adattarli al sito ricevente, ma solo di ritaglio (eseguibile con semplici forbici sterili) per dare loro la dimensione adeguata. Precauzioni e suggerimenti per gli innesti ad onlay 1. Campo di applicazione Le lamine flessibili di osso spongioso sono utilizzate principalmente per onlay laterali qualora l intervento di posizionamento implantare sia programmato in due tempi. Per la particolare morfologia dell osso spongioso, infatti, queste lamine sono colonizzate subito, al momento dell innesto, anche al loro interno. La sostituzione dell innesto con nuovo tessuto osseo non avviene dunque solo dall esterno verso l interno, ma anche dall interno verso l esterno: la velocità è tale che il tempo di rimodellamento è predicibile con una certa sicurezza (tra i 6 e gli 8 mesi), rendendo possibile programmare opportunamente l intervento di posizionamento implantare. In queste applicazioni la preparazione del sito ricevente riveste una particolare importanza. 2. Stabilità e protezione dell innesto Nelle applicazioni ad onlay orizzontale il perfetto fissaggio degli innesti flessibili è una condizione necessaria per la riuscita dell intervento. Assicurarsi di avere stabilizzato l innesto perfettamente. E altresì necessario utilizzare una membrana a lunga permanenza (quale ad esempio la membrana in pericardio HRT-001). Membrane a più breve durata non garantirebbero la protezione dell innesto per un tempo sufficiente: il tessuto connettivo penetrerebbe nella sede di innesto portando ad un parziale fallimento dell intervento. Come in tutti i casi di aumento volumetrico per apposizione è necessario gestire correttamente i tessuti molli in modo che sia possibile suturare senza tensioni residue. 24

28 OX01 Lamina spongiosa flessibile 1 pz. 25 x 25 x 3 mm. Indicazioni: 1. Innesti ad onlay orizzontale su mascellare inferiore o superiore 2. Innesto in seno mascellare a protezione della membrana di Schneider Esempio dell impiego di OX01 (OX Lamina Spongiosa Flessibile) in rialzo di seno mascellare a protezione della membrana di Schneider. Sollevamento della botola d accesso al seno mascellare e della membrana sinusale. Idratazione con soluzione fisiologica di una porzione di OX01 precedentemente ritagliata. La lamina spongiosa flessibile viene inserita al di sotto della membrana sinusale. 25

29 La lamina inserita protegge la membrana sinusale dalle operazioni successive quali il posizionamento impiantare. Il volume sottostante viene riempito con granuli di OX31. A copertura della ricostruzione si pone una membrana XC30 precedentemente sagomata e idratata. Per gentile concessione del Dr. Maurizio Ludovichetti. 26

30 OX Flex lamina corticale OX02 - Lamina corticale - 1 pz. 25 x 25 x mm. Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Lamina corticale flessibile Lamina di osso corticale naturale, deantigenato per via enzimatica, a collagene osseo preservato e parzialmente demineralizzata per renderla flessibile. a) Per ricostruzioni verticali con contestuale inserimento implantare Dopo avere scheletrizzato la cresta, ed esposto il sito da rigenerare: 1. Preparare la sede implantare secondo il protocollo consueto di posizionamento degli impianti 2. Aprire il blister 3. Sagomare l innesto senza idratarlo (sono sufficienti forbici sterili) 4. Utilizzare una dima sterile per replicare la posizione degli impianti sulla lamina ossea 5. Preparare sull innesto la sede di posizionamento implantare utilizzando gli usuali strumenti rotanti senza idratazione 6. Posizionare l innesto e fissarlo trafiggendolo con gli impianti 7. Bloccare l innesto con la vite tappo degli impianti (si suggerisce l impiego di una vite tappo di dimensione maggiore rispetto quella propria dell impianto inserito) 8. Innestare lo spazio sottostante con, ad esempio, granuli (es. OX31/32) eventualmente miscelati, opzionalmente, con gli osteopromotori OX11 (Angiostad) e OX14 (Activagen) 9. Arrotondare con uno strumento rotante gli spigoli dell innesto 10. Proteggere il sito con una membrana a lunga permanenza (ad esempio: membrana in pericardio Heart, HRT-001) b) A protezione della membrana di Schneider nel rialzo di seno mascellare (tecnica di Tulasne modificata) 1. Eseguire la procedura di rialzo di seno mascellare ad accesso laterale 27

31 secondo Misch fino al completo scollamento della membrana sinusale 2. Preparare, sulla porzione superiore della finestra d accesso e ai due lati, due fessure (slot) per il successivo inserimento della lamina 3. Aprire il blister 4. Sagomare l innesto senza idratarlo (sono sufficienti forbici sterili), eventualmente utilizzando una dima sterile per eseguire delle prove di inserimento in sede di inserimento 5. Inserire l innesto al di sotto della membrana sinusale facendolo scorrere nei due slot precedentemente preparati. Accertarsi che l innesto incontri la parete nasale del seno. L innesto, grazie all incastro negli slot e all appoggio sulla parete nasale deve essere perfettamente stabilizzato 6. Procedere ad innestare il volume rimanente con il formato di innesto desiderato (ad esempio, innesti granulari OX34/33 o OX31/32) 7. Eliminare con uno strumento rotante la porzione eccedente di innesto 8. Coprire la finestra di accesso con una membrana in collagene XC30 Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: Le lamine flessibili corticali, dello spessore di 2 mm, sono utilizzate principalmente per ricostruzioni verticali qualora l intervento di posizionamento implantare sia possibile in un unico tempo. L impiego tipico, infatti, prevede che queste lamine siano fresate a secco e trafisse con gli impianti a creare una parete corticale a livello della cresta adiacente al difetto. La porzione sottostante viene usualmente riempita con innesti granulari e il tutto ricoperto con membrane a lunga permanenza (tipicamente in pericardio, vedi oltre). Il rimodellamento di queste lamine, che essendo corticali non presentano spazi interni colonizzabili da cellule e vasi, avviene solo dall esterno verso l interno (attraverso un meccanismo detto di creeping substitution: gli osteoclasti ne degradano una piccola frazione che viene sostituita da osso neoformato, viene poi degradata un altra frazione e così via). Il processo è lungo, per cui il rimodellamento di questi innesti è certamente superiore ad un anno, da cui la necessità del loro impiego nei soli interventi ad un tempo. Anche queste lamine possono essere impiegate nel rialzo di seno mascellare, e sono di estrema utilità nel caso di lacerazioni della membrana sinusale: dopo avere aperto l accesso al seno, e sollevato la membrana, si ricavano, a livello della porzione superiore della finestra, due piccoli scansi, o slot, entro cui far scivolare una di queste lamine (sagomata opportunamente) a cassetto fino ad incontrare la parete nasale del seno. In questo modo la membrana sinusale e il volume sottostante sono fisicamente e meccanicamente isolati, ed eventuali perforazioni sono gestite opportunamente, potendo continuare l intervento. Questa tecnica mima la tecnica di Tulasne, che però viene eseguita con prelievi di calvaria ed è di difficile attuazione reale, in contesto ambulatoriale, vista la sua invasività. 28

32 OX02 Lamina corticale flessibile 1 pz. 25 x 25 x mm. Indicazioni: 1. Innesti per aumento verticale su mascellare inferiore o superiore con contestuale inserimento di impianti 2. Innesto in seno mascellare a protezione della membrana di Schneider a mimare la tecnica di Tulasne Esempio dell impiego di OX02 (OX Lamina Corticale Flessibile) per un aumento verticale di cresta mandibolare con contestuale inserimento di impianti. La lamina corticale flessibile viene fresata a secco, senza idratazione (la posizione dei due fori è stata replicata sulla lamina con una dima sterile, a partire dalla posizione delle due sedi implantari, già preparate sulla cresta ossea). Sono approntati due fori corrispondenti alla dimensione degli impianti che saranno posizionati. 29

33 La lamina viene fissata trafiggendola con i due impianti (viene prima posizionato un impianto attraverso la lamina, e poi sull osso ricevente; si procede di seguito al posizionamento del secondo impianto). La lamina viene stabilizzata con due viti tappo di dimensione maggiore rispetto al diametro impiantare. Lo spazio al di sotto della lamina viene riempito con una miscela granulare (OX31 e osso autologo prelevato con raschietto). I bordi della lamina sono leggermente smussati per evitare interferenze con i tessuti molli [non mostrato]. A copertura dell innesto viene posizionata una membrana in pericardio HRT-002. Per gentile concessione del Dr. Maurizio Ludovichetti. 30

34 Esempio dell impiego di OX02 (OX Lamina Corticale Flessibile) a protezione della membrana di Schneider, durante un rialzo di seno mascellare, a mimare la tecnica di Tulasne. Sagomatura, senza idratazione, di una lamina flessibile corticale. Posizionamento della lamina flessibile a protezione della membrana sinusale. La lamina non è idratata. Si noti che a) la larghezza compresa tra i due slot è leggermente sottodimensionata rispetto la larghezza della lamina (per permettere la sua stabilizzazione a pressione) e b) [non visibile] la lamina deve essere spinta fino ad appoggiarsi alla parete nasale del seno. La porzione eccedente di lamina deve essere rimossa con uno strumento rotante. Il riempimento del volume residuo viene eseguito secondo la procedura abituale. Per gentile concessione del Dr. Maurizio Ludovichetti. 31

35 OX Membrana in collagene XC30 Membrana in collagene - 1 pz. 30 x 25 x 0.2 mm. Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Membrane in collagene Membrana riassorbibile in collagene da tendine di Achille naturale. Dopo avere posizionato l innesto osseo: 1. Aprire il flacone 2. Sagomare la membrana (se necessario) senza idratarla 3. Idratare la membrana per 1-2 minuti in fisiologica sterile 4. Posizionare la membrana a copertura del sito di innesto Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: Il tempo di protezione di questo tipo di membrana è 4-6 settimane, trascorse le quali la sua integrità non è più garantita ed è possibile la penetrazione nel sito di innesto di tessuto connettivale. Per questo motivo tali membrane sono indicate solo per rigenerazioni di entità molto modesta (vedi paragrafo successivo). Non è necessario fissare questo tipo di membrana. Essendo composta di collagene essa aderisce rapidamente a siti ove sia presente sangue. La membrana XC30 può essere utilizzata anche senza preventiva idratazione, in caso di siti ove vi sia un forte afflusso ematico o si desideri sfruttare un adesione pronunciata. In questo caso può svolgere anche una parziale funzione emostatica. La membrana non idratata può essere imbustata più facilmente sotto i lembi. Inoltre può fungere da parete di contenimento per l innesto durante il suo posizionamento. XC30 Membrana in collagene 1 pz. 30 x 25 x 0.2 mm. Indicazioni: 1. La protezione di innesti in siti perimplantari di piccola entità (meno di 3 spire esposte) 32

36 2. La protezione di innesti in piccoli siti parodontali 3. La protezione della finestra di accesso al seno dopo avere eseguito il rialzo di seno secondo la tecnica di Misch 4. La riparazione di piccole lacerazioni (2-3 mm.) della membrana di Schneider durante il rialzo di seno mascellare Esempio dell impiego di XC30 (OX membrana in collagene) per la chiusura di una piccola lacerazione della membrana di Schneider. Scollamento della membrana sinusale durante un operazione di rialzo di seno mascellare. Piccola lacerazione della membrana. Posizionamento della membrana in collagene a riparazione della lacerazione. Notare che, per facilitare l adesione della membrana in collagene, questa non viene idratata prima del posizionamento. Per gentile concessione del Dr. Danilo Di Stefano. 33

37 Esempio dell impiego di XC30 (OX membrana in collagene) non idratata come parete di contenimento per un innesto granulare. La membrana, non idratata e opportunamente sagomata, viene imbustata sotto il lembo. L innesto granulare viene posizionato appoggiandolo alla membrana. Per gentile concessione del Dr. Danilo Di Stefano. 34

38 OX Gel di collagene OX06 - Gel di collagene - 2 sir. / 0.25 ml. OX07 - Gel di collagene- 2 sir. / 0.50 ml. Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Gel di collagene Gel di collagene riassorbibile in collagene da tendine di Achille naturale e idrogel. Dopo avere posizionato l innesto osseo: 1. Aprire la siringa 2. Estrudere direttamente il gel ove desiderato 3. Modellare il gel con uno strumento sterile Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: La classica membrana in collagene può, in alcuni casi, essere agevolmente sostituita da un gel di collagene, ottenuto miscelando lo stesso collagene di cui è costituita la membrana (ricavato da tendine di Achille naturale) polverizzato e miscelato a gel a base acquosa. La pasta che ne deriva, posizionata sopra innesti granulari deposti nei difetti detti, agisce sia come stabilizzatore meccanico degli stessi granuli che come film di protezione con effetto membrana. Il suo utilizzo in alternativa alla classica membrana permette una chirurgia più pulita e il risparmio di tempo che deriva dal non dovere sagomare la membrana stessa, essendo la pasta facilmente adattabile. Il tempo di protezione del gel è paragonabile, se innestato in siti di modesta entità (vedi le indicazioni) a quello della membrana in collagene (4-6 settimane). Questo gel non sostituisce l impiego di una membrana in collagene se non per siti di volume molto ridotto. L innesto è pronto all uso. Ricordare che la siringa, una volta aperta e utilizzata per un paziente, non può essere riutilizzata. 35

39 OX06 Gel di collagene 2 sir. / 0.25 ml. OX07 Gel di collagene 2 sir. / 0.50 ml. Le indicazioni per questo tipo di gel sono: 1. La protezione di innesti in siti perimplantari di piccola entità (meno di 3 spire esposte) 2. La protezione di innesti in piccoli siti parodontali Esempio dell impiego di OX06 (OX Gel di Collagene) a protezione di un innesto in difetto parodontale eseguito con OX21 (OX Mix Gel). I due materiali utilizzati: OX Mix Gel (OX21, in alto) e OX Collagene Gel (OX06) in basso. I materiali sono solitamente estrusi direttamente nel sito di innesto (questa immagine è stata creata per motivi didattici). Presenza di evidenti difetti parodontali. Riempimento di uno dei difetti con OX Mix Gel (OX21). 36

40 Copertura del riempimento con OX Collagene Gel (OX06). Si procederà poi a suturare come da procedure operative standard. Per gentile concessione del Dr. Maurizio Ludovichetti. 37

41 Heart Membrana in pericardio HRT Membrana in pericardio - 1 pz. 30 x 25 x 0.2 mm. HRT Membrana in pericardio - 1 pz. 50 x 30 x 0.2 mm. Tipologia: Caratteristiche: Modalità d uso: Membrana in pericardio Membrana riassorbibile in pericardio naturale. Dopo avere posizionato l innesto osseo: 1. Aprire il blister 2. Sagomare la membrana (se necessario) senza idratarla 3. Idratare la membrana per 1-2 minuti in fisiologica sterile 4. Posizionare la membrana a copertura del sito di innesto Considerazioni generali per l utilizzo e precauzioni: Il tempo di protezione di questo tipo di membrana è 3-4 mesi. Il tempo di protezione particolarmente lungo è dovuto al fatto che il trattamento che il pericardio subisce per essere reso biocompatibile non altera la struttura tridimensionale e i legami presenti tra fibre di collagene ed elastina di cui lo stesso pericardio è composto. Il tempo richiesto per la sua degradazione è di conseguenza maggiore. Si tratta dunque di una membrana strutturata che presenta anche particolari caratteristiche di resistenza meccanica alla trazione. Può infatti essere suturata senza lacerarsi. Non necessita di essere fissata e la sua adesività è solo leggermente inferiore a quella delle classiche membrane in collagene. Si dimostra essere la scelta ideale per la maggior parte degli interventi di rigenerazione ossea con innesti. HRT-001 Membrana in pericardio 1 pz. 30 x 25 x 0.2 mm. HRT-002 Membrana in pericardio 1 pz. 50 x 30 x 0.2 mm. Le indicazioni per questo tipo di membrana sono: 1. La protezione della maggior parte degli innesti ossei di medie-grandi dimensioni e in particolare: a) La copertura di innesti di difetti perimplantari con più di 3 spire esposte b) La copertura di innesti in siti parodontali di qualunque entità 38

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