Presentazione risultati 2014
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- Giorgia Righi
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1 Presentazione risultati 2014 Comunicato stampa 24/05/2014 Con il patrocinio di: Associazione Nazionale Direttori Generali degli Enti Locali Con il supporto di:
2 Milano, 24 maggio 2014 Between presenta la seconda edizione dello Smart City Index Between, che da 10 anni effettua un monitoraggio territoriale dell innovazione tecnologica (dalla banda larga ai servizi digitali), prosegue nella misurazione del livello di Smartness di tutti i 116 comuni capoluogo di provincia attraverso lo Smart City Index, sempre più approfondito. Il contesto Nonostante il numero di iniziative Smart avviate dalle città sia in costante crescita, lo sviluppo delle Smart Cities in Italia continua ad essere lento e soprattutto disomogeneo, sia dal punto di vista territoriale che negli approcci adottati. Realizzare una Smart City è infatti un processo molto complesso che richiede, oltre alla definizione di una vision, anche il contributo operativo di tutti i soggetti presenti sul territorio ed un attenzione particolare alle soluzioni da adottare per garantire la massima interoperabilità con le soluzioni adottate dalle altre città. In particolare, è necessario che la Smart City segua un nuovo approccio basato sull introduzione delle innovazioni in base ad un architettura per livelli piuttosto che per silos verticali; l evoluzione tecnologica e la sostenibilità economica richiedono oggi, infatti, una diversa struttura logica della Smart City, articolata in quattro strati fondamentali: 1. L infrastruttura di base come fattore abilitante per la costruzione di una città intelligente. 2. Una rete di sensori tecnologici interoperabili, nell ottica dell Internet of things, per raccogliere i big data della città e per controllarne le infrastrutture da remoto. 3. Una delivery platform per l elaborazione e la valorizzazione dei big data del territorio. 4. Una serie di applicazioni e servizi a valore aggiunto per la città. Si tratta di un approccio in grado di esaltare l interoperabilità delle soluzioni e di dare vita anche a nuove forme di governance della città e di coinvolgimento dei soggetti interessati. Le città più avanti nel percorso verso la Smart City sono quelle che hanno sviluppato esperienze significative in sintonia con questo modello, che devono essere valutate attraverso una nomenclatura ed una metrica condivisa per capire quali iniziative si possono replicare e quali errori si devono invece evitare. Lo Smart City Index, realizzato con il patrocinio dell Agenzia per l Italia Digitale e di Andigel (Associazione Nazionale Direttori Generali degli Enti Locali), e con il supporto di Enel, Poste Italiane, Selex ES e Telecom Italia, fornisce alle aziende ed alle istituzioni un contributo alla lettura di un mercato complesso, alla messa in atto di Roadmap efficaci nelle città, alla costruzione di politiche efficaci di sviluppo. Il nuovo Smart City Index La seconda edizione dello Smart City Index si è sviluppata seguendo l evoluzione delle innovazioni. Nell edizione 2014 sono state aggiunte all analisi tre nuove aree tematiche (Smart Culture & Travel, Smart Urban Security, Smart Justice) e sei nuove sotto-aree (Wi-Fi, Energie Alternative, Smart Grid, Giustizia Digitale, Sicurezza Urbana e Digital Security). In molte aree sono stati aggiunti ulteriori indicatori (passando da 153 a 422), per seguire l evoluzione delle diverse tematiche, per monitorare un numero maggiore di 24/05/2014 Pag.1
3 servizi digitali, per aggiungere ove presenti dati sull utilizzo dei servizi. Questa maggiore profondità di analisi consente di capire con maggior dettaglio i fenomeni in atto, permette di capire i driver di sviluppo e contribuisce all identificazione dei modelli replicabili. Lo Smart City Index in questa fase misura prevalentemente la disponibilità dei servizi, ma progressivamente, arricchendosi, si sposterà sulla lettura dei percorsi delle città verso la Smart City. I risultati 2014 Anche nell edizione 2014 dello Smart City Index è Bologna la città che risulta più avanti nel percorso per diventare Smart, seguita da Torino e Milano. In generale, la dimensione della Smart City richiede una massa critica di risorse, di soggetti e di mercato che favorisce le aree metropolitane e penalizza le piccole città. La forte accelerazione riscontrata nell ultimo anno in alcune dinamiche innovative (la banda ultralarga, gli open data, le app) ha allargato il divario tra le città grandi e medie, già interessate da questi fenomeni, e le città piccole, generalmente ancora al palo. Più in dettaglio, le aree metropolitane si confermano anche quest anno tra le prime posizioni con 5 città nelle prime 10; tuttavia, la maggior parte delle aree metropolitane del Sud non riesce a tenere il passo rimanendo nelle retrovie. Al contrario, le città medie rinforzano la loro posizione di rincalzo (20 città nelle prime 30 posizioni); Trento è la città media più in alto nel ranking (5 ) mentre Pisa, Verona, Parma e Brescia sono le altre città medie della top 10. Le città piccole occupano, invece, gli ultimi posti del ranking; si distinguono solo 5 città (Lodi, Siena, Cremona, Pavia e Mantova) presenti in prima fascia. Interessanti sono anche i risultati emersi dal confronto tra il ranking dello Smart City Index e la classifica dell indice della Qualità della Vita del Sole 24 Ore che dimostra, anche quest anno, una buona correlazione tra livello di Smartness e qualità della vita delle città. Si conferma, però, l esistenza di due cluster di città particolarmente interessanti: Città del benessere analogico che, pur mostrando elevati livelli di qualità della vita, risultano più indietro rispetto alle altre nell introduzione delle innovazioni (quest anno, Belluno e Gorizia). Città del riscatto Smart che, pur posizionandosi nelle parti basse della classifica sulla qualità della vita, mostrano livelli di Smartness superiori alla media (sono anche quest anno città del Sud: Bari, Napoli, Catania, Lecce e Palermo). Infine, dal ranking risulta evidente anche l importanza che riveste la dimensione regionale. L applicazione delle politiche di livello regionale infatti, in particolar modo su alcune aree tematiche (ad esempio Sanità, Scuola, Efficienza Energetica, Energie Rinnovabili) è in grado di influire sul livello di innovazione di tutte le città della regione; ad esempio, nell area tematica Smart Health, le piattaforme regionali di Sanità Elettronica consentono ai capoluoghi di Lombardia, Prov. Aut. Trento, Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna di posizionarsi in alto in classifica. 24/05/2014 Pag.2
4 Come evolvono i driver della Smart City Null ultimo anno si è riscontrata una forte accelerazione di alcune dinamiche innovative chiave (driver) tra quelle identificate nel 2013: Cresce la banda ultra larga fissa e mobile: i capoluoghi coperti da VDSL risultano, infatti, triplicati e quelli in cui è stato avviato l LTE aumentati di 9 volte. In Sanità, grazie al deployment sul territorio di nuove piattaforme regionali di pagamento, vi è un forte incremento del pagamento on-line del ticket. Nell area egovernment, invece, accelerano gli Open Data; i Comuni che pubblicano Open Data sui propri portali risultano più che raddoppiati mentre il numero di data-set pubblicati sono quintuplicati. Cresce anche la diffusione dei servizi x-sharing (Car sharing, car pooling e bike sharing); rispetto al 2013 aumenta del 37% il numero di comuni capoluogo che mettono a disposizione dei cittadini almeno uno di questi servizi). Nell ambito della mobilità, si sviluppano travel planner e App con un incremento del 50% di capoluoghi con travel planner e del 120% di capoluoghi con app ufficiali del trasporto pubblico. Per quanto riguarda il numero di impianti per la produzione di energie rinnovabili, cresce del 45% il numero di impianti fotovoltaici e dell 81% il numero di impianti a bioenergie attivi sul territorio nazionale. Approccio Digital e approccio Green Lo Smart City Index è costituito da una componente digital (broadband + aree tematiche digitali) e da una componente green (formata dalle aree inerenti le tematiche dell energia, della mobilità e delle risorse naturali). Mettendo in correlazione l aspetto digital con quello green, emerge che le diverse città hanno uno sviluppo equilibrato tra le due componenti, seppur con qualche disequilibrio più o meno marcato. Ad esempio, un gruppo di città presenta valori molto elevati nelle aree green e molto più bassi nelle aree digital, decisamente sotto la media. Bolzano è il caso più eclatante: la città (27 posto nel ranking totale) risulta prima (e di parecchi punti) nelle aree green e 78ma nelle aree digital. Anche altre città presentano uno sbilanciamento a favore delle tematiche green : Lecce (10 posto nel green e 61 nel digital ), Sondrio (rispettivamente 13 e 53 ), Aosta (12 e 72 ), Salerno (28 e 107 ), Avellino (36 e 115 ). Queste città mostrano una vocazione allo sviluppo sostenibile che mette un po in ombra i temi delle infrastrutture e dei servizi digitali. Sull altro versante troviamo invece le città con punteggi molto più elevati nel digital. I casi di più forte sbilanciamento a favore del digital sono Monza (11 nel digital e 68 nel green ), Vicenza (15 e 73 ), Mantova (23 e 81 ), Como (25 e 80 ) e Lecco (42 e 100 ). Queste città mostrano un elevata attenzione all innovazione digitale, ma devono ancora introdurre innovazioni legate allo sviluppo sostenibile. 24/05/2014 Pag.3
5 Per informazioni: Between Spa Via San Gregorio, Milano Tel. (+39) /05/2014 Pag.4
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