La televisione. come non l avete. Con l Alta Definizione la televisione

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1 Di Nicola Martello IN PROFONDITÀ La televisione come non l avete Con l Alta Definizione la televisione compie un importante passo verso il cinema. Questa potrebbe essere in estrema sintesi l effetto che questo nuovo standard televisivo porterà nelle nostre case. In effetti, avere il cinema in casa è sempre stato il sogno di molti e finalmente con i nuovi display, i dischi e le trasmissioni ad alta definizione è finalmente possibile costruire nella propria abitazione un impianto audiovideo capace di regalare emozioni assai vicine a quelle che si provano in una buona sala cinematografica. L Alta Definizione (Hd) è nata negli Stati Uniti ma sta prepotentemente arrivando in Italia. Secondo i dati di GfK, nel 2006 in Italia i prodotti hardware legati all Hd (Tv Lcd e plasma, lettori di dischi ottici, telecamere e Sony PlayStation 3) hanno sviluppato vendite per circa 492 milioni di euro, pari al 9% del mercato totale dei beni durevoli di consumo. Sempre nel nostro Paese, nel periodo tra gennaio e aprile 2007 l intero comparto L alta definizione in Italia è un mercato in crescita e nel 2006 ha portato vendite per 492 milioni di euro. 38 multimediale è cresciuto del 3,7%, con un giro d affari di 5,5 miliardi di euro. Ma perché l Alta Definizione è così importante? Il nuovo formato offre molto di più rispetto allo standard Pal: una risoluzione fino a cinque volte maggiore, la trasmissione totalmente digitale delle informazioni video e audio, l impiego di fotogrammi progressivi e un rapporto d aspetto dell immagine pari a 16:9, molto più vicino alle proporzioni del nostro campo visivo naturale. La somma di questi fattori permette di fruire di immagini ben dettagliate e con colori naturali, che scorrono sullo schermo in maniera fluida e senza incertezze. È ovvio che per apprezzare pienamente tutto questo è ne-

2 L Alta Definizione ha aperto un nuovo modo di vivere la televisione, ma superata l eccitazione sorgono i primi dubbi. Che cosa serve? Quali modelli comprare? Come orientarsi nel labirinto di dati tecnici di questa tecnologia? mai vista cessario disporre di uno schermo grande, decisamente più ampio di quanto siamo abituati a usare con i video Pal a risoluzione standard. Uno schermo grande, guardato alla distanza giusta, non solo permette di percepire ogni più piccolo dettaglio, ma produce l illusione di essere dentro e parte della scena, proprio come accade quando si vede un film in una sala cinematografica con uno schermo gigante. L Alta Definizione impone quindi un cambiamento importante non solo di attrezzature multimediali ma anche di ambiente e di abitudini. La catena di riproduzione richiede infatti un pannello o un proiettore con una risoluzione adatta a mostrare tutte le informazioni contenute nel flusso video, una sorgente come Il mercato Hd in Italia Gennaio - Aprile 2007 Quantità No Hd 2 milioni di unità 750 milioni di euro Hd 78,1% 62,2% un lettore di dischi ottici Blu-ray o Hd Dvd o un sintonizzatore satellitare Hd, e infine un impianto Fonte: Gfk 21,9% 37,8% Valore 39

3 Le diverse risoluzioni: formati a confronto p 1.080i p audio compatibile con i nuovi formati di compressione multicanale. Il luogo di visione naturalmente deve essere abbastanza grande da contenere l ampio display e deve permettere agli spettatori di stare alla distanza corretta, con un livello di luce ambientale molto ridotto. È finita quindi l epoca in cui il televisore era relegato in un angolo del soggiorno e per osservarlo era necessario sedersi di traverso su poltrone e divani, rischiando danni sia alla schiena per la posizione scomoda sia alla vista perché lo schermo appariva grande quanto un francobollo. Chi si impegna ad approntare un impianto visivo Hd deve quindi entrare nell ottica di riservare un posto importante al nuovo sistema di visione, in modo da poterlo vedere bene e in maniera comoda, proprio come lo ripetiamo ancora accade al cinema. Un po di tecnologia Le normali trasmissioni televisive e i Dvd Video in vendita in Italia sono conformi allo standard Pal (Phase Alternating Line), sviluppato nel 1967 da Telefunken. Un video Pal consiste in un flusso analogico di 50 semiquadri interlacciati al secondo, con una risoluzione totale di 576 linee utili. In p 576p 480i 576i DV NTSC PAL ambito digitale, come è il caso dei Dvd Video e delle trasmissioni digitali terrestri e satellitari, la definizione è pari a 720 x 576 pixel per ogni fotogramma o quadro. Il rapporto tra larghezza e altezza delle immagini è pari a 4:3. Nei Dvd le immagini video sono compresse lungo l asse orizzontale (formato anamorfico), in modo da far rientrare nei 720 x 576 punti i fotogrammi allargati tipici delle pellicole cinematografiche, che hanno un rapporto d aspetto pari a 16:9. L Alta Definizione è stata definita nel 1996 in Usa dalla Smtpe (Society of Motion Pictures & Television Engineers), mentre l Atsc (Advanced Television System Committee) ha formulato diverse combinazioni di risoluzione e di frame rate, per soddisfare tutte le esigenze, sia professionali sia amatoriali. Hd è interamente digitale e porta la risoluzione massima a x pixel, con un aumento della definizione pari a cinque volte il formato Pal. Per la Gli standard televisivi in Europa precisione, le risoluzioni principali del sistema Hd sono x pixel e x 720 punti, entrambe a 16:9. La cadenza delle immagini nelle trasmissioni europee è di 50 quadri progressivi al secondo nel caso della risoluzione x 720 pixel (720p), di 50 semiquadri interlacciati al secondo con i video a x punti (1.080i). Nel caso delle trasmissioni satellitari, alle immagini Hd è associata una colonna sonora multicanale 5.1, codificata con Dolby Digital AC- 3, con una profondità di quantizzazione di 16 bit e con una frequenza di campionamento di 48 khz. Si tratta dello stesso tipo di audio disponibile da tempo nei Dvd Video. La battaglia tra Blu-ray e Hd Dvd Il passaggio all Alta Definizione, già costoso e piuttosto complicato di per sé, è segnato da una battaglia che fino a ora ha causato danni per parecchie decine di milioni di dollari, sotto forma di mancate vendite. Stiamo parlando del conflitto per la supremazia mondiale tra i due formati rivali Blu-ray e Hd Dvd (evidentemente le passate guerre tra Betamax, Vhs e Video2000 non hanno insegnato proprio nulla). Questi due dischi si candidano come eredi del Dvd e come supporti ottici per eccellenza per la riproduzione domestica dei film cinematografici. Entrambi i formati hanno la stessa dimensione fisica dei dischi Cd e Dvd, ma usano un raggio laser con una lunghezza d onda di 405 nm, contro i 650 nm del laser per i Dvd. Di conseguenza le piste di registrazione sono molto più sottili e ravvicinate, fatto che aumenta Standard Risoluzione Semiquadri interlacciati / Codifica Algoritmo fotogrammi progressivi al sec. dati di codifica Hd x pixel 24p, 25p, 50i Digitale Mpeg x 720 pixel 24p, 25p, 50p Pal 576 linee 50i Analogico n/a

4 Pro e Contro: Blu-ray vs. Hd Dvd Blu-ray Hd Dvd PRO Capacità più elevata dell Hd Dvd Ampio supporto case cinematografiche Struttura del disco simile a quella del Dvd CONTRO Superficie di protezione dei dati molto sottile Capacità inferiore rispetto al Blu-ray Molte case cinematografiche non supportano questo formato drasticamente la capacità di memorizzazione. Più in dettaglio, un disco a singolo strato contiene 25 GByte di dati nel caso del Blu-ray, 15 GByte per l Hd Dvd. La differenza di capacità è dovuta al diverso sistema di focalizzazione del fascio luminoso di lettura e scrittura. Con il Blu-ray il laser copre un area di 480 nm di diametro, con un apertura numerica della lente pari a 0,85, mentre per l Hd Dvd questi valori valgono 620 nm e 0,65, rispettivamente. Un altra differenza significativa tra i due dischi è lo spessore dello strato protettivo trasparente che sta sopra la superficie riflettente, dove sono incise le informazioni. A causa dell elevata focalizzazione del laser, il Blu-ray deve impiegare uno strato molto sottile, con uno spessore di soli Blu-ray vs. Hd Dvd: a perdere sono i consumatori. Rapporto Formato pixel Freq. campionamento Quantizzazione Numero canali d aspetto audio (khz) audio (bit) audio 0,1 millimetri; l Hd Dvd, invece, adotta la stessa struttura del Dvd, con un foglio di policarbonato spesso 0,6 millimetri. La necessità per il Blu-ray di proteggere i dati con uno strato così esiguo è da sempre uno degli argomenti principali dei detrattori di questa tecnologia. In effetti, le specifiche iniziali del Blu-ray prescrivevano che il disco dovesse essere sempre racchiuso in una custodia protettiva (caddy), ma l introduzione di materiali trasparenti di elevata durezza superficiale (il Durabis di TDK, per esempio) ha reso inutile la custodia e, a detta dei produttori di dischi Blu-ray, garantisce una resistenza ai graffi pari se non superiore a quella dell Hd Dvd. Ancora, entrambi i formati prevedono la disponibilità di dischi a strati multipli, che comportano l aumento in proporzione della capacità di memorizzazione. A livello sperimentale, almeno per ora, sono stati presentati prototipi funzionanti di Blu-ray a quattro strati (100 GByte) e di Hd Dvd a tre strati (51 GByte). Infine, è significativo notare che la linea di produzione degli Hd Dvd è direttamente mutuata da quella dei Dvd, con poche e semplici modifiche. Di contro, le macchine per stampare i Blu-ray sono diverse sotto molto aspetti e quindi obbligano i produttori a ingenti spese di aggiornamento. Questo è un altro punto a favore dell Hd Dvd, affermano i suoi sostenitori. Va detto però che i volumi di produzione dei dischi ottici sono talmente elevati da ammortizzare in breve tempo gli investimenti iniziali, portando sostanzialmente aln/a: non applicabile 16:9 Quadrato (Dolby Digital AC-3) 16:9 Quadrato 4:3 Rettangolare n/a n/a 2/4 (Dolby Surround) 41

5 la pari i costi di stampa dei due formati. Anche dal punto di vista dei contenuti i due dischi si equivalgono, infatti entrambi supportano i video codificati in Mpeg-2, H.264/Avc e VC-1. Stesso discorso per la sezione audio: Dolby Digital AC-3, Dolby Digital Plus, Dolby TrueHD, Dts, Dts Hd e fino a 7.1 canali Pcm non compressi accompagnano le immagini in tutti e due i formati. Le caratteristiche che abbiamo visto finora, a parte forse la differenza in capacità di memorizzazione, non permettono di stabilire a priori quale sia il formato migliore e quale dei due vincerà nel prossimo futuro. Forse il fattore determinante che farà pendere la bilancia da una parte piuttosto che da un altra è il supporto delle case cinematografiche e dei grandi produttori di elettronica e di informatica. L Hd Dvd nasce sotto l egida del Dvd Forum, la stessa organizzazione che ha promosso il Dvd. Lo sviluppo del nuovo formato è stato curato da Toshiba, a cui in seguito si sono unite NEC, Sanyo, Kenwood, Microsoft, Intel e RCA. Blu-ray è stato formalizzato dalla TIPS Il problema burn-in Se i pannelli al plasma e Lcd devono visualizzare un immagine statica per diverse ore, può capitare che la scena rimanga parzialmente visibile anche quando si passa a un altra inquadratura. Questo fenomeno, definito in inglese burn-in, è estremamente dannoso. Nel caso delle unità Lcd in genere il problema si risolve da solo dopo alcune ore di funzionamento con video in movimento. Con i plasma invece c è poco da fare e nei casi più gravi l unica soluzione è cambiare il pannello. È quindi importante evitare di lasciare in pausa il lettore Dvd per molto tempo o visualizzare per alcune ore le pagine del teletext, per esempio. Quale scaler Tutti i display Lcd e plasma e tutti i proiettori hanno al loro interno uno scaler per adattare la risoluzione delle immagini in input alla propria risoluzione nativa. Anche i lettori di dischi ottici dotati di uscita Hdmi hanno uno scaler, per aumentare la risoluzione del video nel caso dei Dvd ai formati standard 720 e Quale scaler è meglio usare? In genere lo scaler contenuto nei lettori è migliore di quello dei display, ma è comunque sempre necessario fare qualche prova. Attenzione però che lo scaler del display è disattivabile solo se lo schermo ha una risoluzione di x 720 o x pixel, altrimenti il ricampionamento all interno del display sarà sempre necessario. Blu-ray Disc Association, un folto gruppo di industrie elettroniche che comprende nomi del calibro di Apple, HP, Panasonic, Sony, Hitachi, JVC, Pioneer, Philips, Sharp e Thomson. Per quanto riguarda il supporto delle case cinematografiche americane, l Hd Dvd gode del sostegno esclusivo della sola Universal Studios, mentre dalla parte del Blu-ray si sono schierate Sony Columbia, MGM, Disney, 20th Century Fox e Lionsgate. Le società Paramount Pictures, Warner Bros., DreamWorks, New Line Cinema e altre ancora non hanno preso posizione e pubblicano i propri film in entrambi i formati. È interessante notare che nel caso un film sia disponibile su tutti e due i supporti, le due edizioni sono assolutamente identiche. Infatti per ridurre i costi la codifica del materiale originale è effettuata una sola volta, in modo che i file in output stiano in un Hd Dvd a doppio strato (30 GByte) e di conseguenza anche in un Blu-ray a due strati (50 GByte) oppure a singolo strato se il totale risultante è inferiore a 25 GByte. Se la recente uscita della PlayStation 3, dotata di un lettore Bluray, ha segnato un importante punto a favore di questo formato, è anche vero che diverse aziende stanno proponendo alternative ibride per uscire da questa situazione di stallo. Warner Bros. ha annunciato l imminente pubblicazione dei propri film su un supporto chiamato Thd (Total Hi Def), ottenuto incollando insieme un Blu-ray e un Hd Dvd, entrambi contenenti lo stesso materiale multimediale. Di più, LG per prima e Samsung poco dopo hanno messo in vendita lettori ibridi, capaci di leggere tutti e due i tipi di dischi. Quest ultima, in effetti, potrebbe essere la soluzione vincente, proprio come è accaduto in passato con i masterizzatori Dvd in grado di usare sia Dvd-R/Rw sia Dvd+R/Rw. Vedere l Alta Definizione L acquisto di un televisore Hd o di un proiettore non è una cosa da prendere alla leggera, sia per l impegno economico non trascurabile sia per l elevato numero di caratteristiche da tenere in considerazione. In questi casi è importante documentarsi un po leggendo le recensioni delle riviste di settore, che aiutano a scremare il numero di possibili candidati ed evidenziano i vantaggi e gli svantaggi dei vari prodotti. La consultazione dei cataloghi è sempre utile per conoscere le novità tecnologiche e le caratteristiche di base dei vari modelli. A questo proposito ricordiamo che purtroppo i parametri riportati in questi dépliant, come luminosità e contrasto, sono regolarmente gonfiati ad arte e quindi non sono sicuramente da usare per giudicare la bontà o meno di un determinato prodotto. Più veritiera è la velocità di risposta dichiarata nel caso dei display Lcd. Sebbene i produttori abbiano un discreto margine di manovra per mettere il valore a loro più favorevole, è indubbio che un monitor con una reattività di 5 millisecondi 42

6 Non fatevi guidare dalle sole specifiche tecniche, ma fidatevi dei vostri occhi o di un esperto. fornirà immagini potenzialmente più nitide di un altro modello con una velocità di 16 ms. Soprattutto chi è alle prime armi dovrebbe resistere alla tentazione di acquistare in un grande centro in cui è in vendita ogni genere di elettrodomestico. Certo, i prezzi sono migliori ma manca la consulenza di un esperto e non si può pretendere di fare lunghe prove comparative, dato che il commesso dovrà sicuramente correre dietro a numerosi altri clienti. Di contro, un negozio specializzato in video hi-fi offre in genere un elevato livello di assistenza, un ambiente di prova adatto e personale disposto ad assecondare le ragionevoli richieste del potenziale cliente. In questi negozi i prezzi sono più salati, ma questo è giusto, poiché bisogna dare un riconoscimento economico anche all esperienza e alla disponibilità del negoziante. In ogni caso, comunque, l esame di uno o più display in condizioni controllate prima dell acquisto è veramente un impresa improba. L ambiente di visione è in genere molto diverso da quello domestico e i display in esposizione normalmente non sono calibrati. Peggio ancora, di solito sono impostati su modalità che esaltano la saturazione dei colori e la luminosità delle immagini, per attirare lo sguardo di chi passa lì vicino. Inoltre i filmati visibili possono essere trasmissioni televisive di pessima qualità oppure video dimostrativi tarati per esaltare i pregi del televisore e per nasconderne i difetti. Per cercare di condurre il nostro esame in condizioni più controllate, possiamo provare a chiedere al negoziante di abbassare le luci per portare la stanza in penombra, di impostare il monitor su una modalità normale o almeno su una che fornisca immagini il meno artificiose possibile, e infine di portare il contrasto al massimo e la luminosità al 50%. Per quanto riguarda il materiale audiovisivo, è fondamentale disporre di un canale televisivo con un segnale forte e pulito, come in genere accade con i programmi Rai e Mediaset. L ideale è osservare il primo piano di una persona, per giudicare la naturalezza dell incarnato e la precisione dei dettagli della pelle. Anche un paesaggio naturale va bene: il cielo deve essere giustamente azzurro e l erba e gli alberi di un verde naturale, con steli e foglie ben definiti. Inoltre è un ottima idea portarsi da casa un Dvd con un film che si conosce bene e visualizzare le scene più significative dal punto di vista dei colori, della luminosità e del dettaglio. Naturalmente tutte le prove vanno condotte ponendosi a una distanza dal televisore pari a quella in uso una volta a casa. Ma quali sono i difetti da cercare quando si guarda in maniera critica un moderno display? Nel caso degli Lcd, la tecnologia che oggi riscuote il maggior successo, bisogna fare attenzione alla qualità dei dettagli, che nei casi peggiori si presentano in grossi blocchi che si muovono in maniera scoordinata rispetto al resto dell immagine. Inoltre le sfumature cromatiche più tenui e i dettagli più fini sono spesso impastati. Il caso tipico è il primo piano di una persona: se l incarnato appare piatto e privo delle piccole rughe che caratterizzano la pelle, allora siamo davanti a un pannello che è meglio non comprare. Un altro difetto tipico dei televisori Lcd è la lentezza con cui i cristalli liquidi modulano la luce 43

7 Da che distanza guardare lo schermo? E quanto deve Un aspetto molto importante ma spesso trascurato da tenere in considerazione al momento dell acquisto di uno schermo Tv o di un proiettore riguarda la distanza di visione. Al di là dei generici consigli ottenibili dai negozianti, è bene conoscere quali sono i fattori che consentono di calcolare la distanza ideale da cui guardare uno schermo di una determinata dimensione, o viceversa quale deve essere la misura ideale del display quando la posizione dello spettatore è fissata a priori. CANALE FRONTALE 30 WIDE SCREEN TV ALTOPARLANTE CENTRALE 0 40 o meno CANALE FRONTALE SUBWOOFER I fattori che entrano in gioco in questo calcolo sono tre: l acutezza visiva, l angolo di visione e l affaticamento visivo. L acutezza visiva è la capacità del nostro occhio di distinguere i particolari più minuti ed è espressa in frazioni in base 10 o 20. La misura dell acutezza avviene tramite la lettura di una serie di lettere di grandezza differente disposte su un foglio, chiamato tavola ottotipica o di Snellen. Una persona con una vista normale avrà una acutezza visiva di 20/20, un altra con qualche difetto si fermerà per esempio a 15/20 e così via (esistono anche individui con una vista superiore alla media, che può arrivare a 40/20). Chi possiede una vista di 20/20 è in grado di distinguere un cerchio di un centimetro di diametro a 34,38 metri di distanza, pari a un angolo di un minuto d arco. In base a questo dato, possiamo definire facilmente quale sia la distanza minima da uno schermo televisivo per cui si iniziano a discernere i singoli pixel che compongono l immagine. Se si sta più vicini, la griglia dei punti diventerà troppo visibile e quindi fastidiosa, se si è troppo lontani si perderanno i dettagli più minuti, grandi quanto i singoli pixel. In tabella abbiamo elencato le dimensioni più comuni degli schermi, con la relativa distanza ottimale e in funzione della risoluzione, pari a x 720 e x pixel. SURROUND LATERALE 110 SURROUND POSTERIORE Il secondo fattore è l angolo di visione, ovvero l angolo definito quando, su un ideale piantina della zona Tv, si uniscono il punto di osservazione e gli estremi destro e sinistro dello schermo. Si ottiene così un triangolo isoscele, il cui vertice in corrispondenza dello spettatore descrive l angolo di visione. Un angolo troppo piccolo impedirà all osservatore di provare la sensazione di essere dentro la scena, così familiare durante una rappresentazione cinematografica. Viceversa, un angolo troppo grande costringerà lo spettatore a girare troppo di frequente la testa da una parte all altra per seguire l azione, come quando si assiste a una partita di tennis. Ricerche effettuate nei decenni passati hanno determinato che il miglior compromesso tra questi due estremi è compreso tra 38 e 40. In particolare, un angolo di visione orizzontale di 40 è raccomandato da THX per una visione ottimale, tale da creare l illusione di SURROUND POSTERIORE SURROUND LATERALE essere all interno della scena senza indurre affaticamento. Da notare però che per ottenere questo angolo è necessario ridurre la distanza che abbiamo definito in precedenza in base all acutezza visiva; di conseguenza si corre il rischio di percepire la griglia dei pixel, al fine di avere un angolo di visione così ampio. In realtà questo rischio è piuttosto remoto, in quanto le immagini sullo schermo sono in genere in movimento e raramente presentano bordi molto contrastati, due fattori che attenuano sensibilmente la percezione della trama a maglie quadrate. Per inciso, la risoluzione ideale necessaria per non distinguere i pixel con un angolo di 40 è pari a x punti. Infine, il terzo dato da considerare è l affaticamento visivo, che nasce quando si fissa per lungo tempo un oggetto molto vicino. Questo disagio, che può rovinare completamen- 44

8 essere grande? te il piacere della visione di un bel film, è dovuto allo sforzo prolungato che i muscoli del bulbo oculare e del corpo ciliare (che agiscono sul cristallino) devono sopportare. Più il soggetto da mettere a fuoco è vicino, infatti, più gli occhi devono convergere e più il cristallino deve essere compresso. Chi lavora per lungo tempo davanti a un computer con un monitor a 50 o 60 centimetri di distanza sa che ogni tanto è buona regola guardare verso oggetti lontani, come l orizzonte fuori dalla finestra, proprio per rilassare i muscoli dell occhio. Purtroppo questa pratica non viene spontanea quando si guarda un film: lo spettatore è tutto compreso nel seguire la trama e non pensa certo di fare una pausa per dare sollievo agli occhi. Per alleviare questo disagio è quindi necessario aumentare la distanza di visione, per diminuire in proporzione la convergenza oculare e la compressione del cristallino. Semplici considerazioni geometriche e studi sul funzionamento dell occhio hanno evidenziato che già a una distanza di quattro metri tra osservatore e schermo la convergenza è inferiore a mezzo grado e che a sei metri scende a 0,3 ; si tratta di valori molto piccoli, tali da minimizzare l affaticamento visivo. In effetti non è un caso che la distanza standard per l esame della vista sia di cinque metri; è un valore di compromesso tra la riduzione dell affaticamento visivo e l evitare di dover disporre di studi medici molto grandi. Terminata questa rapida carrellata sui tre fattori che permettono di determinare i valori ottimali tra distanza e dimensione dello schermo, possiamo fare alcune considerazioni. Innanzitutto appare evidente che la recente tendenza di produrre display Tv Lcd Full Hd di piccole dimensioni, sotto i 40 pollici per intenderci, ha ben poco senso. Per sfruttare appieno l elevata risoluzione bisognerebbe stare troppo vicini allo schermo, con conseguente grave affaticamento visivo. Di contro, anche i pannelli più grandi attualmente in produzione per il settore consumer non possono garantire il famoso effetto cinema a una distanza tale da rendere la visione perfettamente confortevole. Soltanto chi può permettersi un videoproiettore, uno schermo di almeno due metri e mezzo di base e una distanza di visione intorno a tre metri e mezzo potrà sperare di riprodurre fedelmente l evento cinematografico nella propria abitazione. Dimensioni di schermo e distanze di visione proporzionalmente superiori non possono che migliorare la resa visiva dell impianto Home Theater, avvicinandolo a una vera sala cinematografica. Chi invece preferisce un pannello Lcd o al plasma dovrebbe orientarsi verso un modello di grandi dimensioni (naturalmente compatibile con le proprie finanze e con la propria abitazione!), per poterlo osservare da una distanza che riduca l affaticamento oculare ma che naturalmente consenta di percepire appieno la sua risoluzione. Distanza ottimale di visione in funzione della dimensione dello schermo Diagonale schermo Larghezza schermo Acutezza visiva: Angolo di visione: Affaticamento visivo: (pollici) (cm) distanza ottimale (m) distanza ottimale (m) distanza ottimale (m) 720 / e 40 26,0 57,6 1,6 / ,0 70,8 1,9 / ,0 81,9 2,2 / ,0 88,6 2,4 / 1,6 1, ,0 93,0 2,5 / 1,7 1, ,0 101,8 2,7 / 1,8 1, ,0 110,7 3,0 / 2,0 1, ,0 115,1 3,1 / 2,1 1, ,0 121,8 3,3 / 2,2 1, ,0 132,8 3,6 / 2,4 1, ,0 143,9 3,9 / 2,6 2, ,8 150,0 4,0 / 2,7 2, ,3 200,0 5,4 / 3,6 2, ,9 250,0 6,7 / 4,5 3, ,5 300,0 8,1 / 5,4 4, ,1 350,0 - / 6,3 4, ,7 400,0 - / 7,2 5, ,3 450,0 - / 8,1 6,2 4-6 Note: Angolo di visione per un display di x 720 pixel alla distanza ottimale per acutezza visiva: 21,09. Angolo di visione per un display di x pixel alla distanza ottimale per acutezza visiva: 31,21 45

9 Pro e Contro: i diversi tipi di display PRO che li attraversa. In pratica un oggetto in movimento appare seguito da una scia più o meno lunga, particolarmente visibile nelle scene ad alto contrasto come i titoli di coda su fondo nero di un film. Per fortuna l evoluzione tecnologica degli Lcd ha quasi del tutto risolto questo problema e i display più recenti si comportano bene sotto questo aspetto. I talloni d Achille dei monitor al plasma sono sempre stati la precisione di riproduzione delle sfumature (solarizzazione) e la purezza delle tinte rosse. Con i display di qualche anno fa capitava che un cielo terso apparisse suddiviso in antiestetiche fasce colorate e che i rossi tendessero al cremisi. Ma anche per i plasma l avanzamento tecnologico è stato notevole e adesso un dispositivo di produzione recente non dovrebbe più mostrare questi difetti. Nel caso dei proiettori è importante verificare che il reticolo dei pixel sia il meno visibile possibile (effetto zanzariera o screen door in inglese), un problema comune con le unità Lcd più datate e più economiche. Inoltre il livello del nero deve essere il più basso possibile, ovvero dovrebbe essere molto ridotta la differenza di luminosità tra una porzione della scena che dovrebbe essere nera e una zona dello schermo non illuminata dal proiettore (per esempio l ombra proiettata da una mano che copre parzialmente l obiettivo). Un altra caratteristica da controllare è la bontà dello scaler integrato in tutti i dispositivi, in particolare quando funziona con i segnali televisivi ricevuti da un sintonizzatore Tv, esterno o interno. Lo scaler è la sezione elettronica incaricata di ridimensionare il segnale in input in modo che abbia l esatta risoluzione della matrice di punti del display. Come è ovvio, ci sono scaler che funzionano bene e che ricampionano i fotogrammi senza creare artefatti né scalettature, mentre altri non reggono il flusso di immagini e generano fastidiose quadrettature in corrispondenza delle linee oblique. In particolare, gli scaler hanno grossi problemi con i segnali televisivi, che sono interlacciati, a bassa risoluzione e spesso affetti da rumore video e disturbi vari. TIPS CONTRO Pannello plasma/lcd Dimensioni di ingombro contenute Dimensioni non sufficienti Proiettore Retroproiettore Ottima visione anche in locali non oscurati Luminosità elevata Semplice da installare Ideale per l effetto cinema L immagine proiettata può essere larga diversi metri Semplice da installare per un vero effetto cinema Richiede l oscuramento dell ambiente Installazione complessa La lampada ha una vita limitata ed è costosa Poco luminoso La qualità d immagine degrada per punti di visione non centrali frontali La lampada ha una vita limitata ed è costosa Quale ingresso video Ecco perché un display che si comporta dignitosamente con un comune Dvd crolla in maniera miserevole quando deve mostrare un programma televisivo. Per cercare di ridurre il problema (eliminarlo è quasi impossibile) è necessario fornire al televisore un segnale d antenna ben amplificato e pulito, usare un sintonizzatore per il digitale terrestre o satellitare e soprattutto disporre di uno scaler che si comporti bene anche con i segnali interlacciati. A ben guardare, una soluzione per vedere bene le trasmissioni televisive esiste: comprare un monitor (cioè privo di sintonizzatore), uno scaler e un sintonizzatore Tv esterni. In questa catena l elemento più critico è lo scaler, che deve deinterlacciare il segnale video e scalarlo alla risoluzione del monitor. Il costo di questo impianto? Due, tre anche quattro volte il prezzo di un buon televisore Lcd. Monitor, retroproiettori e proiettori Sebbene di primo acchito un monitor al plasma e uno Lcd possano apparire molto simili, i principi di funzionamento dei due tipi di pannelli sono profondamente Imoderni televisori e proiettori dispongono in genere di più prese di ingresso per i segnali video. I formati di input analogici sono l Rca videocomposito, che fornisce le immagini più scadenti, il minidin S-Video, qualitativamente un poco migliore e gli ottimi Vga Rgb e component YPbPr, che di solito impiegano connessioni Rca. L onnipresente Scart veicola flussi esclusivamente analogici: videocomposito e Rgb. I segnali digitali, in genere migliori di quelli analogici, arrivano al display tramite le porte Dvi (piuttosto rara nei dispositivi consumer) e Hdmi, assolutamente equivalenti in fatto di qualità visiva. 46

10 Giocare in alta definizione tra problemi e nuove opportunità Il mercato del videogioco è da sempre segnato da passaggi che, a seconda della loro importanza, possono essere considerati rivoluzioni o evoluzioni. Il salto da 16 a 32/64 bit, avvenuto con il Nintendo 64 e la prima PlayStation rientra nella prima categoria. È con Super Mario 64 infatti che l introduzione della terza dimensione operò un cambiamento radicale a livello di concept e gameplay. Con la nuova generazione di console, invece, assistiamo a una duplice strategia da parte dei produttori: da un lato Nintendo prosegue nella sua politica di innovazione facendo leva sul fattore giocabilità, dall altro Microsoft e Sony puntano sempre più verso la multimedialità e la grafica, grazie anche alla sempre maggiore diffusione di televisori high definition e alle funzioni integrate dalle console da gioco che si propongono anche come player Hd Dvd o Blu-ray più che validi e a basso costo. In tale ottica la console-war tra Sony e Microsoft rappresenta un momento particolare (ma non per questo meno decisivo) della sfida tra i due supporti per l alta definizione. Una sfida che, secondo le previsioni di Wedbush Morgan Securities potrebbe vedere vincente PlayStation 3 qualora gli studios di Hollywood decidessero di supportare lo standard Blu-ray, ma i cui esiti sono ancora incerti, soprattutto dopo che l industria dell hard ha dichiarato la propria preferenza per il formato Hd Dvd, riproponendo così una situazione già vista ai tempi del binomio VHS - Betacam. L alta definizione è dunque il principale terreno di scontro tra Sony e Microsoft mentre Nintendo, con Wii, preferisce rivolgersi a una differente fascia di utenza ponendosi, di fatto, fuori da tale querelle. Va detto però che Xbox 360, a differenza di PlayStation 3, utilizza per i giochi un normale Dvd Dual-Layer. Per questo motivo Microsoft ha successivamente commercializzato al prezzo di 199,99 euro un lettore Hd Dvd esterno, caratterizzato da un design in linea con la versione Premium della console e gestibile attraverso un telecomando retroilluminato in versione Media Center, vale a dire completo della tastierina numerica di cui è privo quello distribuito in bundle con la console. Xbox 360 utilizza una risoluzione di x 720 pixel (720p) che restituisce immagini nitide e ben definite, con un netto salto qualitativo rispetto alla precedente generazione nella quale il segnale, per quanto riguardava il territorio Pal, era codificato alla risoluzione di 720 x 576 pixel (576i), mentre per quanto riguardava i territori Ntsc come America e Giappone a 640 x 480 pixel (480i). Di Massimo Nicora L utilizzo di device ad alta definizione comporta però la necessità di sfruttare delle connessioni adeguate. Alla sua uscita Xbox 360, a differenza di PlayStation 3, non includeva un uscita Hdmi (High-Definition Multi-media Interface), ma presentava solo connessioni Component e Vga. Tale scelta di fatto limita le potenzialità della console Microsoft che non può usufruire della migliore connessione digitale attualmente disponibile (con possibilità di trasportare anche i segnali audio) e sfruttare la risoluzione di x (1080p) dei cosiddetti televisori Full HD, già di fatto prevista in giochi come Virtua Tennis 3 e Def Jam. Per questo motivo l azienda di Redmond ha commercializzato da fine agosto una nuova versione della console denominata Elite (prezzo euro 449,00 euro). Caratterizzata da una livrea nera e da un nuovo hard disk da 120 GByte, la versione Elite contempla anche una nuova uscita Hdmi che, unita al supporto per i 1080p nella Dashbord, colma di fatto il gap tecnico che la separava da PlayStation 3. Nonostante ciò Xbox 360 si è mostrata fin dall inizio molto più versatile della controparte Sony nell utilizzo dello scaler, un dispositivo in grado di adattare la risoluzione dei giochi (soprattutto quelli compatibili della precedente generazione) a quella nativa del televisore Hd utilizzato. Se la risoluzione entrante è minore di quella dello schermo è infatti necessario riadattare l immagine alla risoluzione della Tv con un operazione di upscale che consiste nel creare artificiosamente i pixel mancanti fino ad arrivare alla giusta risoluzione. Analogo discorso quando ci si ritrova nella situazione opposta e con la necessità di operare un downgrade dei pixel. Xbox 360 svolge in maniera automatica tali operazioni, proprio come ci si aspetterebbe da una completa periferica multimediale. Con PlayStation 3, invece, questo non succede. Ecco perché il 24 maggio scorso Sony ha rilasciato il nuovo firmware 1.80 che, oltre alle inedite opzioni di riproduzione via rete di contenuti multimediali e controllo remoto via Internet tramite Psp, include finalmente l upscaling a 1080p per giochi della precedente generazione e i normali Dvd. Con questa soluzione i contenuti in bassa risoluzione verranno automaticamente ingranditi per adattarsi alla risoluzione dei nuovi pannelli Tv senza con questo perdere in qualità dell immagine. L importante è che il televisore utilizzato abbia una connessione Hdmi, cosa del resto divenuta ormai uno standard negli ultimi modelli prodotti. 48

11 diversi. Anche un proiettore o un retroproiettore nasconde al suo interno molto di più di quanto non appaia, poiché questo apparecchio può usare una sezione Lcd, Dlp oppure LCoS. Vediamo un po più in dettaglio le caratteristiche salienti di queste tecnologie. Pannelli Lcd Un display Lcd è costituito da una lampada, in genere un tubo fluorescente ma più recentemente una griglia di Led colorati, la cui luce tramite uno specchio diffusore (assente con i Led) è fatta passare attraverso una serie di sottili lastre sovrapposte, che costituiscono il cuore del pannello. Partendo dall interno del dispositivo e procedendo verso l esterno, nell ordine troviamo una pellicola di polarizzazione, due lastre di vetro tra le quali si trovano i cristalli liquidi, un film su cui sono disegnati tanti piccoli rettangoli colorati in rosso, verde e blu e infine un altra pellicola di polarizzazione. Sulle due lastre di vetro Tecnologia Lcd a creazione di tonalità di lo el sono fotoincisi i percorsi elettrici che definiscono la struttura degli elettrodi e dei transistor che comandano il funzionamento di ciascuna cella. Il pannello è infatti suddiviso in una serie di minuscole zone, che compongono una griglia rettangolare molto fitta. Ogni elemento di questa struttura è chiamato sub pixel e tre celle adiacenti, una per ciascuno dei tre colori già menzionati, compongono un pixel. Un display con una risoluzione di x punti contiene quindi pixel, ovvero subpixel e altrettanti transistor. Ed ecco come funziona. La luce emessa dalla lampada supera il primo polarizzatore e di seguito attraversa le due lastre di vetro con i cristalli liquidi e i filtri colorati. Subito dopo giunge al secondo polarizzatore. A questo punto sono possibili due casi. Se alla cella non è applicata alcuna tensione elettrica, i cristalli liquidi a riposo ruotano di 90 il piano di polarizzazione della luce incidente, che così può superare il Da sinistra a destra: pannello fluorescente che emette la luce, filtro polarizzatore, strato di celle a cristalli liquidi, filtri colore Rgb, secondo filtro polarizzatore, pannello frontale. secondo filtro polarizzatore, che è ruotato di 90 rispetto al primo (pixel luminoso). Se invece alla cella è applicata una differenza di potenziale, le molecole dei cristalli liquidi si allineano verticalmente e lasciano passare inalterata la luce, che quindi è assorbita dal secondo polarizzatore (pixel nero). Naturalmente differenti tensioni producono diversi stati di allineamento dei cristalli liquidi, in modo da variare secondo necessità la quantità di luce che esce dalla cella. I vantaggi della tecnologia Lcd sono il ridotto consumo energetico, soprattutto con l illuminazione a Led, i costi di produzione relativamente ridotti e la possibilità di creare subpixel molto piccoli, quindi monitor di dimensioni contenute ma con risoluzioni molto elevate, fondamentali nell impiego con i computer. Però la resa cromatica è influenzata in una certa misura dal punto di osservazione, poiché l efficacia dei cristalli liquidi decresce con l aumentare dell angolo con cui la luce passa loro attraverso. Inoltre, poiché la luce attraversa sempre ogni cella ed è bloccata unicamente dal polarizzatore più esterno, anche quando il pixel La luce che nel passagg mente blocc 100% del fa e la luce blu appare all oc marrone ch Pannello frontal dovrebbe essere completamente nero un po di luce filtra sempre, fatto che impedisce a un pannello Lcd di riprodurre un nero profondo. Infine, la limitata velocità di risposta dei cristalli liquidi è causa non solo delle scie a seguito degli oggetti in movimento ma anche della limitata fedeltà cromatica, poiché i cristalli liquidi non sono abbastanza veloci per riprodurre il colore corretto man mano che la scena cambia. 50

12 Pro e Contro: Lcd vs. plasma Lcd Plasma PRO Costo contenuto Elevata luminosità Ottima fedeltà cromatica Immagini nitide e senza scie Buon livello del nero Pannelli al plasma CONTRO Immagini in movimento poco nitide Mediocre livello del nero Più costoso dei pannelli Lcd Soggetto a burn-in Anche i pannelli al plasma sono organizzati in una griglia rettangolare di piccole celle o subpixel, che tre a tre definiscono i pixel. In questo caso però non c è un unica lampada ma la luce è generata a livello di cella. In sostanza, ogni singola celletta è scavata tra due lastre di vetro e contiene una miscela rarefatta di neon e xenon, che viene trasformata in plasma (da qui il nome di questa tecnologia) tramite ionizzazione indotta da un elevata differenza di potenziale applicata agli elettrodi inseriti nella cella. Questo plasma produce raggi ultravioletti, che colpiscono un letto di fosfori depositati sul fondo della cella, che a loro volta emettono fotoni di luce visibile. A seconda del tipo di fosfori, la luce generata è rossa, verde o blu. Poiché il gas nelle celle è a bassa pressione, la struttura che definisce i confini delle celle è più massiccia di quella dei cristalli liquidi, quindi il display risulta più pesante e più ampio a pari numero di pixel. La miniaturizzazione delle celle al plasma ha infatti un limite, definito dallo spessore delle pareti in vetro che delimitano il gas. Ecco perché non esistono pannelli al plasma di piccole dimensioni: avrebbero una risoluzione troppo bassa, inutilizzabile sia per la televisione sia per i computer. Inoltre l elevata tensione necessaria per attivare il plasma impone una progettazione particolarmente curata dal punto di vista elettrico. Di contro, la velocità di risposta dei subpixel è quasi istantanea e quindi con un display al plasma non esiste il problema delle scie. Inoltre il livello del nero è molto buono, poiché la luce è emessa solo dove serve. Infine la fedeltà cromatica è elevata, soprattutto grazie alla precisione di pilotaggio della differenza di potenziale che crea la scarica di plasma e ai fosfori luminosi, simili come composizione a quelli impiegati nei vecchi e sempre ottimi tubi catodici. Videoproiettori e retroproiettori Home Cinema Come abbiamo accennato all inizio, esistono tre tipi di proiettori o retroproiettori, distinti a seconda della tecnologia impiegata. Le unità Lcd funzionano secondo gli stessi principi che abbiamo descritto per i pannelli a cristalli liquidi. In Tecnologia al plasma Ogni singola cella è scavata tra 2 lastre di vetro e contiene una miscela rarefatta di neon e xeon. questo caso però gli schermi Lcd sono tre, illuminati da luce rossa, verde e blu. Tramite opportuni prismi questi tre fasci luminosi sono riuniti poco prima dell uscita attraverso l obiettivo, in modo da arrivare allo schermo per formare l immagine. Questi pannelli Lcd sono grandi pochi centimetri e quindi impiegano celle veramente microscopiche. La dimensione esigua elimina il problema della velocità di risposta, poiché questa è inversamente proporzionale allo spessore dello strato di cristalli liquidi. Inoltre la luce che li attraversa è sempre rigorosamente perpendicolare, fatto che garantisce una buona fedeltà cromatica, ma che comunque impedisce in genere di raggiungere un livello del nero soddisfacente. Purtroppo le piste elettriche e i transistor necessari per ogni cella sono opachi e quindi sono visibili sullo schermo sotto forma di una rete che delinea con troppa precisione le singole celle. Questo problema è stato attenuato con il passare degli anni, ma è tuttora ancora visibile, soprattutto con i proiettori economici. I dispositivi LCoS (Liquid Crystal on Silicon) sono strettamente imparentati con quelli Lcd, in quanto impiegano tre pannelli Lcd disposti su uno strato di silicio riflettente. Il funzionamento si basa su un intelligente impiego di filtri polarizzatori, che invece di bloccare la luce spuria nei pannelli stessi la riflettono verso la lampada. Questo sistema garantisce un livello del nero molto più profondo di quello ottenibile con gli Lcd, al prezzo di una maggiore complessità costruttiva. Un altro vantaggio dell L- CoS sull Lcd è la quasi invisibilità della griglia di separazione delle celle, poiché i transistor e i contatti elettrici opachi sono posti sotto lo strato di silicio riflettente, non 52

13 Tecnologia proiettori Dlp nel percorso della luce. La tecnologia Dlp (Digital Light Processing) è proprietà di Texas Instruments e si basa sull impiego di uno o più raramente tre chip Dmd (Digital Micromirror Device). La superficie di questi chip è ricoperta da moltissimi microspecchi, uno per ciascun pixel dell immagine da proiettare. Ogni specchio ha due posizioni di funzionamento: in una riflette la luce della lampada sullo schermo (acceso), nell altra manda la luce verso una zona nera all interno del proiettore (spento). Modulando nel tempo lo spostamento tra questi due stati si ottengono le variazioni di luminosità necessarie per comporre la scena. La rappresentazione dei colori avviene con due tecniche differenti. Nei modelli più costosi si impiegano tre Dmd, uno per ciascun colore primario; nelle altre unità il chip è uno solo ed è illuminato in rapida sequenza da una luce di colore rosso, verde e blu, prodotta da filtri che costituiscono gli spicchi di una ruota colore, che gira a velocità elevata. L impiego di questo sistema contribuisce a limitare il costo degli apparecchi ma causa un fastidioso effetto arcobaleno, visibile soprattutto in scene con oggetti molto contrastati in rapido movimento. I pregi della tecnologia Dlp sono un elevata ricchezza cromatica, una griglia dei pixel molto poco visibile e un buon livello del nero. Pannello Bus Bias/Reset Un pixel di colore viene attivato quando viene scritto un bit nella memoria video. Al bus e a uno degli elettrodi viene inviata una carica elettrica. L angolo dello specchio più vicino all elettrodo viene spinto verso il pannello posto sotto lo specchio, provocando un inclinazione del 10%. Esistono 3 tipi di retroproiettori, che si distinguono per la tecnologia utilizzata: Lcd, LCoS e Dlp. In figura lo schema di funzionamento proprio di quest ultima. Pro e Contro: tecnologie videoproiettori e retroproiettori PRO Dlp Buona gestione del nero Contrasto elevato Reticolo quasi invisibile, immagine molto compatta Elevata durata del chip Dmd Lcd Immagine molto stabile, nessun effetto arcobaleno Discreta efficienza luminosa Risoluzione elevata LCoS Immagine molto stabile, nessun effetto arcobaleno Discreta efficienza luminosa Risoluzione elevata Buona gestione del nero Contrasto elevato Reticolo quasi invisibile, immagine molto compatta Lcd, plasma o retroproiettore: quale è meglio? Una volta esaminati gli aspetti tecnologici dei vari sistemi video, cerchiamo di dare una risposta alle tipiche domande che assillano un neofita che deve acquistare un display: è meglio uno schermo piatto, un retroproiettore oppure un proiettore? Nel primo caso qual è il più adatto tra un televisore, un monitor e un monitor per computer? Schermo Cominciamo dall ultima domanda. Un televisore è un Ciclo rosso pannello al plasma o Lcd con integrati un sintonizzatore Tv e un paio di casse acustiche e sosti- Ciclo blu tuisce in tutto e per tutto i vecchi dispositivi a tubo catodi- Ciclo verde co che fino a qualche anno fa erano i Combinazione dominatori incontrastati del mercato. Un monitor è invece privo del sintonizzatore e della sezione audio, quindi Chip DLP CONTRO Effetto arcobaleno (monochip) Ridotta efficienza luminosa (monochip) I chip sono costosi da produrre Reticolo visibile, immagine poco compatta Mediocre gestione del nero Contrasto non molto elevato I pannelli Lcd hanno una vita limitata I chip sono costosi da produrre 54

14 Una Tv come monitor per il Pc o viceversa? Il nostro consiglio è separare i due mondi. per vedere i programmi Tv e per ascoltare l audio è necessario collegare un videoregistratore o un sintonizzatore (analogico, digitale terrestre, satellitare) e usare un impianto audio (amplificatore e casse acustiche). Infine, un monitor per computer ha le stesse caratteristiche del modello che abbiamo appena descritto, ma differisce per le dimensioni inferiori (attualmente il massimo è di 30 pollici), per la risoluzione più elevata a pari numero di pollici e per la presenza degli ingressi Vga o Dvi, standard nel mondo Pc ma che sempre più spesso sono inseriti anche nei comuni televisori. In pratica, consigliamo caldamente di tenere separati i due mondi del video e del computer. La maggior parte dei monitor per Pc, infatti, ha un rapporto d aspetto di 16:10 invece dei canonici 16:9 e quindi mostra le immagini leggermente stirate in senso verticale. Inoltre la ridotta dimensione è proprio la negazione dell effetto cinema che oggi si cerca di ottenere tra le mura domestiche e chi si mette vicino a questi display per sfruttarne l elevata risoluzione sarà quasi invariabilmente vittima di un bel mal di testa dopo una visione prolungata. Ora il dubbio rimane tra televisione e monitor. In questo caso le differenze sono sostanzialmente a livello funzionale, in quanto la qualità di visione è in genere equivalente a parità di prezzo. Chi preferisce un monitor avrà maggior libertà d azione nella scelta dei vari componenti: sintonizzatore, sezione audio e magari anche uno scaler. Coloro che invece non vogliono complicazioni né difficoltà di installazione possono scegliere con tranquillità un televisore. I retroproiettori sono sostanzialmente un proiettore video miniaturizzato integrato in un mobile piuttosto voluminoso, che contiene anche alcuni specchi per portare la luce dal motore ottico allo schermo. Questi dispositivi non hanno mai avuto un grande successo in Italia e una veloce visita in un negozio dove sono esposti un retroproiettore di fianco a un display al plasma o Lcd fa subito capire perché. Le immagini appaiono poco luminose e soprattutto affette da una grana fine ma visibile, dovuta alle microasperità disposte sulla faccia interna dello schermo, necessarie per aumentare l angolo di visione. Di più, la luminosità e la qualità delle immagini calano così nettamente non appena ci si sposta dal punto di visione centrale frontale da rendere lecito domandarsi se questi dispositivi così ingombranti siano destinati esclusivamente a utenti single. Infine, i proiettori richiedono un impegno sia economico sia organizzativo nettamente superiore rispetto ai display visti finora. Infatti non basta comprare un proiettore, ma servono anche uno schermo e una stanza che possa essere oscurata il più possibile quando si proiettano le immagini, esattamente come al cinema. Questa necessità non è fondamentale con i pannelli al plasma e Lcd, poiché sono costituiti da superfici nere, che assorbono gran parte della luce ambientale, riflessa invece da uno schermo per proiezioni. Un altro problema non trascurabile è la necessità di disporre il proiettore a TIPS Cavi Hdmi, occhio alla lunghezza diversi metri dallo schermo, fatto che complica non poco l installazione a causa dei cavi e del sostegno del dispositivo, che va appoggiato su un mobile o ancorato al soffitto. Gli utenti che vogliono il massimo possono optare per un impianto totalmente motorizzato, in cui lo schermo e il proiettore, normalmente celati alla vista, escono dai loro recessi solo quando serve. In questi casi l impianto si complica ulteriormente ed è consigliabile rivolgersi a un negozio specializzato in questo tipo di progetti, che fornirà un impianto chiavi in mano, a un costo proporzionale alla complessità del lavoro. Riproduttori Blu-ray e Hd Dvd Il mercato dei lettori ottici Hd è profondamente segnato dalla guerra tra i due formati Blu-ray e Hd Dvd. Questo conflitto rallenta di molto le uscite di questi nuovi dispositivi, ecco perché ancora oggi sono così pochi i modelli di riproduttori in vendita nei negozi. Questa situazione, se non si sbloccherà a breve termine con la vittoria di uno dei due formati, potrebbe essere risolta dai lettori compatibili con entrambi i tipi di dischi. In generale, i riproduttori Blu-ray e Hd Dvd si somigliano moltissimo in quanto a caratteristiche funzionali e prestazioni. Il tipico lettore ottico Hd ha un funzionamento sostanzialmente simile a un tradizionale lettore Dvd ed è in grado di leggere i dischi Hd (solo Blu-ray, solo Hd Dvd o entrambi, a seconda del modello), i Dvd Video e i Acausa dell elevato bit rate di cui una connessione Hdmi è capace (10,2 Gbit/s con la versione Hdmi 1.3), la lunghezza di un cavo Hdmi standard è limitata a non più di cinque metri per limitare l attenuazione dei segnali. Per superare questo limite sono in vendita cavi Hdmi di elevata qualità che possono arrivare a circa 15 metri. Per lunghezze superiori è necessario ricorrere ad amplificatori intermedi (booster) o a tipi differenti di connessione: fibra ottica o cavi di rete Cat-5, implementati tramite adattatori particolari. La società Gefen ( ha in catalogo molte soluzioni di questo tipo. 56

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