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1 CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CASALECCHIO DI RENO, SASSO MARCONI, ZOLA PREDOSA, MONTE SAN PIETRO, BAZZANO, CRESPELLANO, CASTELLO DI SERRAVALLE, MONTEVEGLIO, SAVIGNO PER IL GOVERNO CONGIUNTO DELLE POLITICHE E DEGLI INTERVENTI SOCIO- SANITARI, PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO E PER LA GESTIONE DEL FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA. L anno.., il giorno.del mese di dicembre, nella sede del Comune di Casalecchio di Reno, TRA Il Comune di Casalecchio di Reno, Rappresentato dal Sindaco Simone Gamberini, nato a Bologna il 02/12/1973 (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Casalecchio di Reno, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n...del.., esecutiva ai sensi di legge; Il Comune di Sasso Marconi, Rappresentato dal Sindaco. nato a.. il.., (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Sasso Marconi, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. del, esecutiva ai sensi di legge; Il Comune di Zola Predosa, Rappresentato dal Sindaco., nato a.. il.., (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Zola Predosa, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n... del.esecutiva ai sensi di legge; Il Comune di Monte San Pietro, Rappresentato dal Sindaco., nato a.. il.., (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Monte San Pietro, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. del., esecutiva ai sensi di legge; Il Comune di Crespellano, Rappresentato dal Sindaco, nato a. il. (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Crespellano, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. del, esecutiva ai sensi di legge; Il Comune di Bazzano, Rappresentato dal Sindaco., nato il (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Bazzano, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. del., esecutiva ai sensi di legge; Il Comune di Castello di Serravalle, Rappresentato dal Sindaco., nato a.. il, (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Castello di Serravalle, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. del., esecutiva ai sensi di legge; Il Comune di Monteveglio, Rappresentato dal Sindaco. nato a. il., (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Monteveglio, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. del,esecutiva ai sensi di legge; Il Comune di Savigno, Rappresentato dal Sindaco.., nato a.. il. (C.F. Ente ), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di rappresentante del Comune di Savigno, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. del.., esecutiva ai sensi di legge;

2 di seguito denominati Comuni Richiamate: La L.R. 12/03/2003, n. 2 Norme per la cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali che riconosce la centralità delle comunità locali e la partecipazione attiva della società civile, assumendo il Piano Regionale degli interventi e servizi sociali integrato con il Piano Sanitario Regionale quale strumento di programmazione a livello regionale e il Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale quale strumento di programmazione sociale, sanitaria e socio-sanitaria triennale a livello distrettuale. La L.R. 29/12/2004, n. 29 Norme generali sull organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale che definisce le modalità di raccordo tra la programmazione regionale e la programmazione attuativa locale, rafforzando il ruolo degli Enti locali che, nell ambito della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, sono chiamati a compartecipare alla programmazione delle attività ed alla verifica dei risultati di salute; La delibera di Giunta n. 1004/2007, la Regione Emilia-Romagna la quale ha altresì provveduto a definire con chiarezza, anche ai fini di una maggiore omogeneità a livello provinciale e regionale, il ruolo, i compiti e le funzioni degli gli Uffici di piano; La deliberazione dell Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, 22/05/2008, n. 175, che ha approvato il Piano sociale e sanitario , definendo il nuovo modello di welfare di comunità - improntato ad una forte integrazione fra le diverse forme di assistenza sanitaria e sociale - e l architettura del nuovo sistema di governance, regionale e distrettuale; Le successive deliberazioni della Giunta 20/10/2008, n e dell Assemblea legislativa 12/11/2008, n. 196, con le quali la Regione Emilia Romagna ha quindi rispettivamente definito le procedure per la programmazione in ambito distrettuale, relative alla prima attuazione del Piano Sociale e Sanitario Regionale e gli obiettivi e i criteri generali di ripartizione delle risorse relative all elaborazione del primo Programma attuativo annuale; L Atto di indirizzo e coordinamento triennale ed il Profilo di comunità, elaborati ed approvati dalle Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie di Bologna e del Nuovo Circondario Imolese nella seduta del 3/11/2008, che rappresentano il quadro di riferimento per la programmazione provinciale e distrettuale; L Accordo di programma per l'approvazione del Piano di zona per la salute ed il benessere sociale triennio e del Programma Attuativo Annuale 2009 sottoscritto in data 16/03/2009 dal Distretto di Casalecchio di Reno, il quale ribadisce le funzioni di supporto in capo all Ufficio di Piano relativamente al governo del processo della programmazione distrettuale e alla funzione tecnico amministrativa e gestionale relativa all attuazione della programmazione stessa;

3 La Deliberazione della Giunta Regionale, 20 aprile 2009, n. 514, che costituisce il Primo provvedimento della Giunta Regionale attuativo dell art. 23 della L.R. 4/2008 in materia di accreditamento dei servizi sociosanitari e i successivi atti attuativi; Premesso che: Il Comitato di Distretto di Casalecchio di Reno, nelle sedute del e del , ha provveduto ad approvare il fabbisogno e gli orientamenti relativi all accreditamento dei servizi sociosanitari interessati dalle norme regionali riportate. La composizione e le funzioni dell Ufficio di Piano sono state approvate da ultimo dal Comitato di Distretto nella seduta del ; E orientamento condiviso dai diversi Comuni che costituiscono il Comitato di Distretto quello di promuovere l evoluzione dello stesso Comitato verso un espressione delle funzioni di governo committenza e garanzia del sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio-sanitari maggiormente rispondenti ai bisogni del territorio, che si concretizza attraverso lo svolgimento delle seguenti funzioni: - governo del processo di programmazione del Piano di Zona per la salute e il benessere sociale integrando in esso anche le politiche educative e scolastiche e quelle giovanili; - integrazione delle politiche del Comune con la programmazione dell ASL, delle strutture decentrate dello Stato, degli altri enti e realtà del terzo settore, con finalità sociali ed educative, con le autorità scolastiche e con il mondo della scuola; - governo dei processi di partecipazione, anche attraverso il tavolo del welfare; - verifica dello stato di attuazione del piano di zona per la salute e il benessere sociale e della programmazione socio-sanitaria; - programmazione coordinata e trasparente delle risorse, con particolare riferimento alla gestione associata degli interventi sociali e sociosanitari e al fondo per la non autosufficienza; Con la presente convenzione le Parti si impegnano a collaborare per assicurare congiuntamente il governo delle politiche e degli interventi sociali, sanitari e sociosanitari, in modo coerente con le indicazioni regionali e le linee di indirizzo definite dalla CTSS. Al Comitato di Distretto sono ricondotte le funzioni di Governo, indirizzo, programmazione, regolazione e committenza a livello distrettuale nell area delle politiche sociali, sanitarie e socio-sanitarie. Nello specifico ambito socio-sanitario al Comitato di Distretto integrato dal Direttore di Distretto competono: la programmazione di ambito distrettuale (comprensiva dell area della non autosufficienza), la regolazione e la verifica dei risultati di salute e di benessere raggiunti, la definizione degli indirizzi strategici per la composizione del Piano di zona per la salute ed il benessere sociale di durata triennale e la loro declinazione annuale attraverso il Piano Attuativo Annuale Preso atto, infine, che il Comitato di Distretto, si avvale dell Ufficio di Piano, quale organismo tecnico di supporto all attività di propria competenza, la cui composizione ed i cui compiti vengono meglio specificati nella presente convenzione; TUTTO CIÒ PREMESSO SI STIPULA E SI CONVIENE QUANTO SEGUE

4 ART. 1 fini ed oggetto della convenzione La presente convenzione tra i Comuni di Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Zola Predosa, Monte San Pietro, Crespellano, Bazzano, Castello di Serravalle, Monteveglio, Savigno, disciplina il governo congiunto a livello distrettuale delle politiche e degli interventi sociosanitari, il funzionamento dell ufficio di piano e la gestione del Fondo per la Non autosufficienza. I Comuni sottoscrittori con la presente convenzione si impegnano a collaborare per assicurare il governo congiunto delle politiche e degli interventi sociali, sanitari e sociosanitari individuando il Comune di Casalecchio di Reno come Comune capofila del Distretto sociosanitario. Con la presente convenzione si perseguono i seguenti fini: - omogeneizzazione delle procedure tra diversi Comuni nell ambito della progettazione sociale e sociosanitaria; - agevolazione e rafforzamento delle relazioni tecnico-amministrative-giuridiche già esistenti tra le parti; - contenimento dei costi amministrativi e di gestione della progettualità sociale e sociosanitaria con valenza distrettuale; - semplificazione amministrativa, attraverso la programmazione coordinata di attività socioassistenziali sovracomunali. ART. 2 funzioni dell Ufficio di Piano L Ufficio di Piano garantisce la funzione di supporto al Comitato di Distretto e al Direttore di Distretto, per lo svolgimento delle funzioni di governo, committenza e garanzia. L Ufficio di Piano presidia altresì l integrazione fra i servizi dei Comuni e quelli dell Azienda USL, nonché supporta gli organismi della partecipazione. Esso pertanto individua le modalità attraverso le quali favorire la partecipazione del Terzo Settore fin dalla fase della programmazione, nonché il confronto con le OO.SS. L Ufficio di Piano inoltre opera per la creazione di un sistema stabile e positivo di collaborazione con ASC InSieme e con gli altri soggetti della produzione dei servizi. In particolare, oltre a garantire le necessarie funzioni di segreteria e di supporto tecnico e gestionale, l Ufficio di Piano svolge le attività previste al punto 1 dell all. A alla DGR 1004/2007 e nello specifico: a) attività istruttoria, di supporto all'elaborazione della programmazione in area sociale e sociosanitaria; b) attività istruttoria e di monitoraggio per la definizione di regolamenti distrettuali sull'accesso e sulla compartecipazione degli utenti alla spesa; c) attività istruttoria e di monitoraggio per la costituzione delle ASP/ASC; d) attività istruttoria e di monitoraggio per l'accreditamento; e) azioni di impulso e di verifica delle attività attuative della programmazione sociale e sociosanitaria, con particolare riferimento: - all utilizzo delle risorse, monitoraggio e verifica in itinere dei risultati del Piano annuale per la non autosufficienza e dell'equilibrio del Fondo distrettuale per la non autosufficienza;

5 - all impiego delle risorse per l'attuazione in forma associata di eventuali Programmi finalizzati, e per la gestione dei servizi comuni finanziati dal Fondo sociale locale; - alla promozione e supporto ad azioni di integrazione e coordinamento organizzativo e professionale relativamente ai servizi sociali e sanitari; - al presidio e alla promozione dell integrazione della progettualità e degli interventi sociali e sociosanitari con le altre politiche (es.: supporto all elaborazione e valutazione della programmazione distrettuale relativa alle politiche giovanili coerentemente con le specifiche linee di indirizzo provinciali in materia; funzione di raccordo per inserimento lavorativo disabili e fasce deboli, figura di sistema per l'area minori); - al raccordo e all utilizzo delle rilevazioni sulla domanda e sull'offerta, anche con riferimento all'attività degli sportelli sociali e delle Unità di Valutazione Multidimensionale; - alla definizione e gestione di percorsi di formazione comuni tra i servizi della zona; - al monitoraggio dell andamento del benessere e della salute, con riferimento alle determinanti ed agli indicatori presi in considerazione nella programmazione; f) gestione associata di progetti e di risorse g)progettazione per finanziamenti (Fondazioni bancarie o altri soggetti) di valenza distrettuale h) controllo e monitoraggio sull Azienda Speciale Consortile InSieme. Inoltre, in relazione agli sportelli sociali, l Ufficio di Piano assume una funzione di informazione e coordinamento sulla rete dei servizi, per la realizzazione del Progetto GARSIA per la costruzione ed implementazione del sistema informativo metropolitano di area socio sanitaria. Ulteriori funzioni potranno essere assegnate dal Comitato di Distretto in coerenza con l Atto di indirizzo e coordinamento provinciale e con il Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale. Art. 3 Composizione, sede e funzionamento dell Ufficio di Piano distrettuale L Ufficio di Piano distrettuale (di seguito Ufficio di Piano) è costituito da una struttura permanente composta da: un Responsabile, figura direttiva con conoscenze specifiche della materia e del territorio dove opera ed esperienza nella programmazione di servizi alla persona. E nominato dal Comune capofila secondo le modalità individuate dal Comitato di Distretto; un tavolo di raccordo, integrazione e coordinamento; un ufficio di supporto tecnico e amministrativo con personale dedicato; figure di sistema definite sulla base delle indicazioni regionali in materia; Inoltre relativamente al processo di accreditamento viene individuato un responsabile del procedimento dedicato nel Comune capofila. L Ufficio di Piano ha sede presso il Comune Capofila. L Ufficio di Piano intrattiene stabili e strutturati rapporti di collaborazione e scambio con: gli Enti Locali di riferimento; il Distretto di riferimento; l ASC InSieme l Ufficio di supporto della CTSS mediante la partecipazione e collaborazione allo Staff Tecnico Permanente. Tavolo di raccordo integrazione e coordinamento.

6 Nell ambito dell Ufficio di Piano è istituito un tavolo raccordo integrazione e coordinamento, a supporto delle funzioni di programmazione (pluriennale e annuale). Il Tavolo di coordinamento svolge funzioni di istruttoria, monitoraggio impulso, verifica e coordinamento ed è composto da: il Responsabile dell Ufficio di Piano; una rappresentanza dei Direttori/Responsabili dell area servizi alla persona dei Comuni, nominati dal Comitato di Distretto; il Responsabile delle Attività Amministrative del Distretto; il Responsabile di Area dipartimentale distrettuale dell attività socio-sanitaria. Il Tavolo di raccordo integrazione e coordinamento in particolare: elabora la proposta di risorse finanziarie necessarie per l attuazione dei progetti e per la gestione complessiva delle risorse afferenti al Piano di Zona per la Salute e il Benessere sociale; partecipa alla predisposizione dei progetti da inserire nel Piano di Zona; verifica periodicamente lo stato di attuazione delle attività e l andamento del piano finanziario; Agli incontri del tavolo possono essere invitati a partecipare soggetti esterni quali esperti degli argomenti all ordine del giorno, referenti istituzionali o referenti dell Azienda Speciale Consortile o di altri soggetti gestori anche privati per facilitare le attività di rendicontazione e monitoraggio. Per assicurare le funzioni di cui all art. 2, l Ufficio di Piano può avvalersi inoltre di specifici tavoli tecnici e tematici per assicurare un migliore coordinamento della rete integrata di servizi, secondo le indicazioni formulate in sede di Comitato di Distretto, nel rispetto della normativa vigente e delle direttive di settore. ART. 4 obblighi del comune capofila Viene individuato il Comune di Casalecchio di Reno capofila, al quale i Comuni aderenti delegano tutte le funzioni sopra elencate comprese la gestione amministrativa, economico finanziaria e contabile dell Ufficio di Piano e delle attività assegnate tramite il presente atto o altre su apposita decisione del Comitato di Distretto nell ambito della programmazione distrettuale socio-sanitaria compresa nel Piano di zona. Il Comune capofila é altresì delegato alla formalizzazione dei rapporti esterni necessari al funzionamento del servizio, compresi quelli con l ASL territoriale. Il Comune di Casalecchio di Reno si impegna ad assicurare all Ufficio di Piano una dotazione di risorse professionali e finanziarie adeguate per qualità, dimensione e continuità ai compiti affidati e al modello organizzativo individuato. Art 5 Individuazione del soggetto istituzionalmente competente al rilascio dell accreditamento per conto delle esigenze dell ambito distrettuale I sottoscrittori della presente convenzione individuano quale soggetto istituzionalmente competente al rilascio dell accreditamento il Comune di Casalecchio di Reno, nella sua qualità di Comune capofila del Distretto sociosanitario impegnandosi ad una fattiva collaborazione con l Ufficio di Piano distrettuale per quanto attiene alle funzioni ad esso assegnate relativamente alle attività di istruttoria e di monitoraggio per l'accreditamento, con particolare riferimento ai flussi informativi richiesti per l ottimale svolgimento delle attività; Art. 6 Procedure relative al rilascio dell accreditamento

7 Il Comune di Casalecchio di Reno, quale soggetto istituzionalmente competente al rilascio dell accreditamento, nel rispetto dei presupposti e dei vincoli adottati dalla programmazione esercitata e valevole in ambito distrettuale: organizza lo svolgimento della funzione amministrativa in materia di accreditamento in conformità al proprio Statuto ed alla propria organizzazione assicurando: - la comunicazione alla Regione del responsabile del procedimento amministrativo, delle modalità di presentazione delle domande e dei provvedimenti di accreditamento; - nel caso di gestione diretta di servizi, l individuazione di una responsabilità tecnica del procedimento amministrativo relativa all accreditamento diversa da quella del/i responsabile/i della gestione dei servizi provvede alla concessione dell accreditamento nel rispetto delle procedure disciplinate ai punti 5, 6 e 7 della DGR 514/2009; tenendo conto delle esigenze manifestate anche da altri ambiti distrettuali e di quanto rappresentato dai rispettivi organismi di riferimento, acquisisce preventivamente le valutazioni preordinate all accreditamento del medesimo servizio da parte degli organismi competenti degli altri ambiti distrettuali interessati; effettua le valutazioni fondamentali di tipo discrezionale preordinate all accreditamento dei servizi e delle strutture socio-sanitari; compie le necessarie letture sulla situazione attuale dei servizi, avvalendosi del supporto dell Ufficio di Piano distrettuale relativamente alle funzioni ad esso assegnate di istruttoria e di monitoraggio per l'accreditamento, confrontandosi con i soggetti pubblici e privati che sono coinvolti nella programmazione e nella definizione degli assetti gestionali; garantisce adeguate forme di comunicazione ai diversi soggetti interessati; motiva le decisioni finali e nell ambito del procedimento amministrativo relativo all accreditamento garantisce l applicazione degli istituti di partecipazione previsti dalla normativa vigente per i soggetti interessati al procedimento; assicura imparzialità di valutazione e la piena parità di trattamento rispetto ai criteri di valutazione predeterminati, con particolare riguardo all accreditamento provvisorio quando risulta necessario effettuare una selezione tra più aspiranti all accreditamento del servizio; avvia procedure che garantiscano che le domande presentate dai soggetti gestori siano basate sulla preventiva conoscenza degli schemi di contratto di servizio da stipularsi successivamente per la regolamentazione del rapporto di accreditamento. ART. 7 obblighi degli enti aderenti Gli Enti aderenti si impegnano, in una logica di programmazione condivisa, a collaborare nelle fasi di progettazione e monitoraggio degli interventi tramite una fattiva collaborazione

8 (partecipazione a riunioni, compilazione reports, raccolta dati ) atta a supportare le attività dell Ufficio di Piano. Gli Enti aderenti si impegnano al conferimento di risorse umane, strumentali e finanziarie secondo le modalità di seguito indicate. Per favorire l organizzazione di progetti che necessitano di spazi o servizi comunali, nell ambito di quanto definito nel Piano di Zona, gli Enti aderenti mettono a disposizione spazi e servizi propri a titolo gratuito, comunque nel rispetto dei vigenti regolamenti comunali. Gli Enti dovranno inoltre porre in essere tutte le condizioni utili e necessarie alla rilevazione, al caricamento e al successivo trasferimento dei dati all interno dei sistemi informativi provinciali e regionali e statali e alla raccolta ed invio all Ufficio di Piano distrettuale dei dati necessari per il monitoraggio e la valutazione degli interventi. Le Parti si impegnano ad utilizzare il logo comune, identificativo dell Ufficio di Piano distrettuale, ogniqualvolta venga data informazione o pubblicità relativa a progetti afferenti il Piano di zona per la salute e il benessere sociale. Le Parti si impegnano altresì a porre in essere tutte le condizioni per garantire il rispetto della privacy e la sicurezza del sistema. ART. 8 sede, strumentazione e riparto delle spese Le parti individuano la sede del servizio presso il Comune di Casalecchio di Reno che si avvarrà per la gestione amministrativa, economico finanziaria e contabile di personale formalmente assegnato. I Comuni potranno sostenere eventuali oneri aggiuntivi per l implementazione delle attività nei limiti degli stanziamenti previsti ne bilanci di previsione annuali. Tali oneri verranno ripartiti: relativamente alle spese di funzionamento, sulla base della popolazione residente al 31/12 dell anno precedente a quello di riferimento e, relativamente a progetti specifici, sulla base di appositi accordi tra i contraenti definiti all interno della programmazione annuale del Piano di zona per la salute e il benessere sociale. ART. 9 risorse finanziarie 1. Le spese relative all esercizio delle funzioni oggetto della presente convenzione sono finanziate con risorse regionali e provinciali o a carico degli Enti aderenti secondo le modalità indicate al precedente art. 8. A tal fine il Comune capofila introiterà le quote regionali e/o provinciali appositamente destinate, nonché le quote derivanti dai programmi finalizzati, procedendo alla ripartizione tra i singoli Comuni, al trasferimento all ASC InSieme, ASL o alla gestione diretta coerentemente con quanto definito nel Programma Attuativo Annuale del Piano di Zona per la Salute e il Benessere sociale così come approvato dal Comitato di Distretto ed in ogni caso per la remunerazione del personale che costituisce la struttura permanente dell Ufficio di Piano. la cui gestione contabile ed amministrativa resta in carico al Comune di Casalecchio di Reno e all ASC InSieme per le rispettive competenze. 2. La gestione finanziaria del servizio avviene sulla base di un bilancio preventivo annuale e pluriennale ed un rendiconto di gestione. 3. In particolare il Tavolo di raccordo integrazione e coordinamento dell Ufficio di Piano predispone nel Programma Attuativo Annuale del Piano di Zona per la Salute e il

9 Benessere sociale l ipotesi di bilancio preventivo annuale di tutti i progetti e interventi ad esso riconducibili sottoponendolo ad approvazione del Comitato di Distretto. 4. Il bilancio dell Ufficio di Piano é su base annua secondo la tempistica scandita dalle linee regionale in materia di approvazione del Piano per la Salute e il Benessere sociale; 5. Quando risultasse necessaria una variazione di risorse l Ufficio di Piano ne da comunicazione agli Enti aderenti, attraverso il Comitato di Distretto, per una decisione in proposito e quindi per l adozione di eventuali variazioni ai propri bilanci di previsione. Art 10 delega alla sottoscrizione dei contratti di servizio I sottoscrittori della presente convenzione delegano l Azienda consortile InSieme Interventi Sociali Valli del Reno, Lavino e Samoggia in quanto espressione della committenza alla sottoscrizione contratti di servizio nel rispetto e nei limiti della normativa di riferimento sull accreditamento e degli orientamenti approvati dal Comitato di Distretto. ART. 11 durata e revoca 1. La presente convenzione ha durata dal al Ogni Comune aderente può revocare la delega non prima di un anno dalla stipula del presente atto. La revoca è deliberata dal Consiglio comunale con apposito atto motivato, da assumersi 3 (tre) mesi prima della scadenza dell anno solare. La revoca non può riguardare progetti già approvati, ai quali l Ente aderente deve adempiere fino alla completa esecuzione, e le attività che devono essere necessariamente gestite a livello di distretto per espressa normativa o deliberativa di Stato, Regione o Provincia o secondo quanto previsto nel Piano per la Salute e il Benessere sociale per l anno di programmazione in corso. 3. Eventuali modifiche sostanziali alla presente convenzione devono essere approvate con conformi deliberazioni di tutti i Consigli degli Enti associati. Letto approvato e sottoscritto. COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO COMUNE DI ZOLA PREDOSA COMUNE DI SASSO MARCONI COMUNE DI CASTELLO DI SERRAVALLE COMUNE DI CRESPELLANO COMUNE DI BAZZANO COMUNE DI MONTEVEGLIO COMUNE DI SAVIGNO

10 COMUNE DI MONTE SAN PIETRO ASC INSIEME

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