Gestione agronomica delle erbe infestanti (spontanee) in agricoltura biologica

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1 ARPTRA Ass. Reg. dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura Gestione agronomica delle erbe infestanti (spontanee) Intervento di Carlo Bazzocchi FIRAB - Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica BARI - hotel EXCELSIOR, venerdì 21 ottobre 2016

2 Non c è alcun mezzo tecnico fitosanitario autorizzato in A.B. per cui si opera esclusivamente con strategie per il controllo. Che e come fare?

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4 QUALI I PARASSITI E LE CONSEGUENZE SULLE PRODUZIONI PERDITE COLTURA Raccolto Potenziale Raccolto Effettivo Erbe infestanti Malattie Insetti Totale perdite (t) (t) (t) (%) (%) (%) Riso ,6 9,0 27,5 47,5 Mais ,0 9,6 5,1 27,7 Frumento ,8 9,5 5,1 24,4 Canna da zucchero ,1 19,4 19,5 54,0 Cotone ,80 12, ,9 Fonte: Agrofarma 1985 (?)

5 INFRASTRUTTURE ECOLOGICHE Boschetti Siepi Filari alberati Inerbimenti Stagni

6 Capitanata o pianura padana, si, ma quali?

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8 EVOLUZIONE DELL AGRICOLTURA bisogna tener conto del fatto che oggi l agricoltura ha occupato, almeno nei Paesi civili, quasi ogni lembo di libera natura e su estesissimi territori vegetano ormai solo le piante che interessano l uomo, non quelle, che senza il suo intervento, crescerebbero spontaneamente Ed anche in fatto di animali, di insetti e microrganismi, sopravvive solo ciò che l uomo alleva o non riesce ancora a distruggere

9 EVOLUZIONE DELL AGRICOLTURA bisogna tener conto del fatto che oggi l agricoltura ha occupato, almeno nei Paesi civili, quasi ogni lembo di libera natura e su estesissimi territori vegetano ormai solo le piante che interessano l uomo, non quelle, che senza il suo intervento, crescerebbero spontaneamente ed anche in fatto di animali, di insetti e microrganismi, sopravvive solo ciò che l uomo alleva o non riesce ancora a distruggere.

10 EVOLUZIONE DELL AGRICOLTURA bisogna tener conto del fatto che oggi l agricoltura ha occupato, almeno nei Paesi civili, quasi ogni lembo di libera natura e su estesissimi territori vegetano ormai solo le piante che interessano l uomo, non quelle, che senza il suo intervento, crescerebbero spontaneamente Ed anche in fatto di animali, di insetti e microrganismi, sopravvive solo ciò che l uomo alleva o non riesce ancora a distruggere

11 E DELLA PIANTA Ciò significa che le piante coltivate sono state private in gran parte di quei rapporti simbiotici e di quelle «azioni a distanza» che altre piante spontanee e molti animali esercitavano largamente, quando vicino alle zone coltivate, si estendevano vasti tratti coperti di vegetazione spontanea e brulicanti di ogni specie di animali.

12 IL PERCHÉ DEL NOME BIOLOGICO Il metodo si chiama biologico perché, tanto nell ordinamento aziendale che nelle rotazioni, concimazioni e pratiche colturali, raccomanda i procedimenti più adatti a rispettare e utilizzare le leggi biologiche degli esseri vegetali e animali, che entrano a determinare la fertilità della terra, la produttività e robustezza delle piante, la salute di queste e degli animali, sì che i procedimenti stessi secondino tali leggi o almeno le disturbino il meno possibile.

13 PRINCIPI DELLA NORMATIVA SUL BIOLOGICO (Reg. CE N. 834/2007) limitazione dell uso di fattori di produzione esterni rigorosa limitazione dell uso di fattori di produzione ottenuti per sintesi chimica mantenere e potenziare la vita e la fertilità naturale del suolo tutelare la salute delle piante mediante misure profilattiche

14 FERTILITÀ BIOLOGICA Un terreno fertile: Nutre la pianta secondo le sue necessità Favorisce le interazioni nutrizionali tra le piante e i microbi del suolo Si difende dall erosione e dalla desterificazione Assicura cibo alle generazioni future

15 Norme generali La prevenzione dei danni provocati da parassiti, malattie e infestanti è ottenuta principalmente attraverso la protezione dei nemici naturali, la scelta delle specie e delle varieta, la rotazione delle colture, le tecniche colturali e i processi termici. (Reg. CE N. 834/07 - art. 12, punto g)

16 Norme generali Nei casi in cui le azioni di prevenzione non consentano di proteggere adeguatamente i vegetali contro i parassiti e le malattie, nell'ambito della produzione biologica è consentito utilizzare solo i prodotti di cui all'allegato II del reg. CE N. 889/08. Gli operatori conservano i documenti giustificativi che attestano la necessita di ricorrere a tali prodotti. (Reg. CE N.889/ art. 5, punto 1)

17 PRINCIPI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA Il controllo della flora spontanea

18 Lotta (eliminazione) Gestione Controllo Nessun erbicida ammesso Svantaggi (noti) Strategia più che lotta Vantaggi: Aumento complessità agro-ecosistema Copertura del suolo Azotofissazione Allelopatia verso altre infestanti più dannose Sostanza organica Serbatoio di insetti

19 Che fare? Non c è alcun mezzo tecnico fitosanitario autorizzato in A.B. per cui si opera esclusivamente con strategie per il controllo: Sistemazione del terreno Lavorazione del terreno Rotazione Sovescio (cover crops) Falsa/e semina/e Solarizzazione Scelta della specie/genotipo Semina e trapianto Pacciamatura Prevenzione Eliminazione delle erbe spontanee in pre-fioritura Filtraggio acque di irrigazione Pulizia macchine Interventi meccanici Pirodiserbo Interventi manuali

20 Sistemazione del terreno Sistemazione del terreno e degli appezzamenti

21 Lavorazioni principali del terreno Le lavorazioni del terreno devono essere fatte variando la profondità di lavorazione, eseguendo arature solo se necessarie. L aratura il sistema di lavorazione che produce il migliore controllo della flora spontanea. E' però costosa e di impatto sulla struttura del terreno; inoltre riporta in superficie i semi della flora spontanea precedentemente interrati.

22 Lavorazioni principali del terreno La scelta delle attrezzature meccaniche nel controllo della flora spontanea e nelle lavorazioni del terreno deve rispondere ai seguenti criteri generali: Evitare interventi di aratura che comportino un rivoltamento del terreno a profondità eccessive Preferire attrezzature che non schiacciano il terreno destrutturandolo

23 Lavorazioni principali del terreno Se le condizioni del terreno lo consentono, conviene adottare sistemi di lavorazione ridotta, ricorrendo a operazioni di falsa semina e di strigliatura in post-emergenza per il controllo delle infestanti Utilizzare, quando necessario e possibile, la semina diretta su sodo. Impiegare, se necessario pneumatici a grande superficie d appoggio, diminuendo i rischi di compattamento.

24 Rotazioni Alternare specie diverse cambiamento continuo delle condizioni ambientali per impedire l adattamento: Variazione della competitività (diverse epoche di semina) Variazione del grado di copertura Cambiamento del tipo di lavorazione Riduzione del Seeds-bank (stock di semi)

25 Sovescio/Cover crops Utilizzare cover crops da sovescio tra 2 colture principali: fra l altro apporto s.o. (e tutto il resto)

26 Falsa/e semina/e Il controllo della flora spontanea, soprattutto nel caso dell'adozione di tecniche semplificate di lavorazione, è affidato in gran parte ad uno o più interventi di falsa semina, eseguiti con una lavorazione leggera dei terreni (vari tipi di erpice). Si favorisce così la germinazione e l'emergenza della flora naturale da controllare con una o più erpicature. Questa operazione può provocare un ritardo dell'epoca di semina.

27 Scelta ottimale del genotipo Specie/CV/genotipo competitivo ad alta velocita di insediamento (seme grosso) Genotipi ad elevato livello di crescita ( fitomassa) repressione infestanti (weed-suppression) Trapianto Specie allelopatiche

28 Solarizzazione Vantaggi: Agisce in pre-emergenza limitando il consumo di nutrienti Svantaggi: Deleteria per la biodiversità microbica Costi elevati legati ai teli Sottrae terreno alla coltivazione, impraticabile in certi contesti aziendali Richiede climi adatti Efficacia può non ripagare i costi

29 Semina e trapianto Densità o sesto: la competitività aumenta con essi ma si hanno effetti negativi su nutrizione (rese), microclima, passaggio macchine Modalità: il trapianto diviene fondamentale in orticoltura per avere una sufficiente competitività Epoca: dove il clima lo rende possibile è opportuno anticipare o ritardare il più possibile la semina o il trapianto per aumentare il vantaggio competitivo

30 Pacciamatura Azione: Soffocamento della flora spontanea Altri vantaggi agronomici: Limita azione battente della pioggia Apporta s.o. se eseguita con residui colturali Limita escursioni termiche al suolo e radiazione riflessa Anticipa l entrata in produzione Con teli riflettenti può allontanare Afidi vettori di Virus Impedisce l impupamento nel terreno di insetti dannosi (ma anche di alcuni utili)

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32 Prevenzione Limitare inquinamento delle sementi Filtraggio acque di irrigazione Pulizia delle macchine, attenzione ai contoterzisti

33 Interventi meccanici Azione diretta di estirpazione Azione indiretta Riduzione del seeds-bank con falsa semina Interramento in profondità dei semi Mezzi fondamentali in AB: Erpice strigliatore Attrezzi per la lavorazione nell interfila Spazzolatrice

34 MEZZI MECCANICI

35 MEZZI MECCANICI

36 MEZZI MECCANICI

37 Pirodiserbo Selettivo Costoso Riduce la s.o. Preferirlo come pratica complementare

38 MEZZI E TERMICI

39 BOLLETTINO PER DIFESA DELLA VITE (IN BIO e non solo) MIC STOP e MIC OUT (controllo oidio e perospora) OIDIO STOP (Controllo oidio) BOTRY OUT (nonso, a che servirà?) MITE OUT ( ) ERBASTOP ( ) TALPA Stop ( )

40 Grazie per l attenzione Carlo Bazzocchi

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