Leonardo Muraro Presidente della Provincia di Treviso

Transcript

1 Dicembre 29 L edizione di dicembre di questo Bollettino sull occupazione in provincia di Treviso chiude la serie di pubblicazioni mensili ideate dall Amministrazione Provinciale allo scopo di monitorare con prontezza le ricadute della crisi economica incalzante. Con il presente numero si dà conto della situazione economica e occupazionale locale, anche alla luce dei più recenti dati relativi allo scenario internazionale. L economia globale sembra complessivamente incanalata sulla strada della ripresa. Segnali in questa direzione provengono anche dalle statistiche territoriali: in base alle stime Istat - Coeweb l export provinciale ha rimesso in moto la produzione già con il terzo trimestre di quest anno. Presentazione La fase acuta della crisi economica sembra finalmente superata. Ciò non significa che siano concluse le ripercussioni della crisi sull occupazione. I tempi delle ricadute sul mercato del lavoro sono fisiologicamente più lunghi, ma, anche su questo fronte, si può ritenere che siano ormai alle spalle le brusche variazioni e i picchi registrati dalle statistiche occupazionali in questi mesi. Le iscrizioni alle liste di mobilità appaiono in lieve calo; e in ottobre e novembre anche il monteore della cassa integrazione appare ridimensionarsi. Segnali forse non definitivi, ma convergenti e coerenti. Leonardo Muraro Presidente della Provincia di Treviso Italia ottobre 29 Occupazione Istat In evidenza in questo numero Treviso ottobre 29 Flussi di ingresso in mobilità novembre 29 Dichiarazioni di disponibilità Cassa integrazione guadagni Crisi aziendali dicembre 29 Previsioni occupazione

2 Lo scenario economico. Dati e previsioni IL QUADRO INTERNAZIONALE E NAZIONALE I segnali di ripresa e stabilizzazione dell economia mondiale che già avevano fatto la loro comparsa all inizio dell estate 29, trovano conferma anche nel terzo trimestre. Le più recenti previsioni rilasciate dall Oecd (Economic Outlook n. 86, novembre 29) sono basate sulla ripresa fatta segnare dai principali paesi non-oecd area asiatica e Cina in particolare - in grado di trainare la debole risalita dei paesi Oecd, compresi quelli dell Area Euro. Per questi ultimi si prevede che il 29 si chiuda con una perdita del -4,% sul 28 (Tab. 1). Già dal 21 il Pil riprenderà a crescere, così come nel complesso dei paesi Oecd e le previsioni migliorano per il 211. Lo stesso vale anche per l Italia: nonostante i primi deboli segnali di ripresa, il Pil del 29 potrà subire una contrazione annua del -4,8% rispetto al 28 per iniziare una lieve risalita già dal 21 (+1,1%). Tab. 1 - Prodotto interno lordo in alcuni paesi Oecd. Anno 28 e previsioni (variazioni % rispetto all anno precedente) Italia -1, -4,8 1,1 1,5 Germania 1, -4,9 1,4 1,9 Francia,3-2,3 1,4 1,7 Area Euro,5-4,,9 1,7 G. Bretagna,6-4,7 1,2 2,2 Stati Uniti,4-2,5 2,5 2,8 Giappone -,7-5,3 1,8 2, Totale Oecd,6-3,5 1,9 2,5 Fonte: elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati Oecd (Economic Outlook, novembre 29) Dal lato del mercato del lavoro, i recentissimi dati Istat (1 dicembre 29), parlano di livelli occupazionali stabilizzati attorno ai 23,1 milioni sul territorio nazionale. In base a tali dati l occupazione sembra aver rallentato la fase di contrazione avviata con il secondo trimestre 28. In crescita invece il bacino della disoccupazione, che in ottobre supera la soglia dei 2 milioni di persone e si riporta così ai livelli dei primi mesi del 24. Per ottobre si calcola infatti un tasso di disoccupazione dell 8,% (Graf. 1). Graf. 1 - Italia. Tassi di occupazione e disoccupazione. naio 24-ottobre 29 6, 59, 58, 57, 56, 55, 54, 53, 52, 51, 5, tasso di occupazione (asse sx) tasso di disoccupazione (asse dx) , Elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati Istat-Rfl 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1,, Secondo i dati del Centro Studi di Confindustria (Csc) dopo la rapida crescita del periodo estivo, la produzione industriale si è attestata su volumi di ordinativi e fatturato piuttosto deboli, ancorché in graduale ripresa. Ad ottobre la produzione industriale è cresciuta dell 1,6% rispetto al mese precedente; a novembre dell 1,% partendo tuttavia da livelli produttivi ancora molto bassi, sull ordine del 2% in meno rispetto a quelli pre-crisi. Positive le aspettative di produzione per i prossimi mesi. 2

3 IL CONTESTO REGIONALE E PROVINCIALE Le proiezioni elaborate a dicembre 1 intervengono a migliorare leggermente le prospettive già stimate nelle precedenti edizioni del Bollettino: scenari più positivi si prospettano sia per la provincia di Treviso che per le altre province venete (Tab. 2). Le variazioni tendenziali a fine 29 permangono tuttavia ovviamente - negative: si stima che, rispetto all anno precedente, il Veneto perda il 4,3% del valore aggiunto mentre nella ca si potrebbe verificare una perdita più sostenuta, attorno ai 4,8 punti percentuali. L estensione e il perdurare della crisi penalizzano in modo particolare i territori ad intensa esportazione e a produzione tipicamente manifatturiera: variazioni stimate sullo stesso ordine si hanno per la provincia di Belluno, mentre l economia provinciale più esposta alla crisi nel 29 sembra essere quella vicentina (-5,1%). Tab. 2 - Veneto. Stime provinciali del valore aggiunto. Anni (variazione tendenziale) Province Variazione su anno precedente 28 /27 29 /28 21 / /21 Belluno, -4,8 1,5 1,9 Padova -,8-4, 1,4 1,9 Rovigo -,3-4,3 1,3 1,7 Treviso -1,1-4,8 1,3 1,9 Venezia -,5-3,4 1,5 1,9 Verona -,7-4, 1,2 1,7 Vicenza -,5-5,1 1,4 1,9 Veneto -,7-4,3 1,4 1,9 Fonte: Elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati Istat. Proiezioni GRETA (modello GREM) In provincia di Treviso, con il terzo trimestre 29 il trend negativo del commercio estero subisce una battuta d arresto. La fase negativa, avviatasi con gli ultimi mesi del 28, ha condotto a un calo dell export provinciale sull ordine del 27%, superiore a quello fatto registrare complessivamente a livello regionale (- 22%) 2. Tuttavia, i segnali di recupero portano ad ipotizzare che a fine 29 la diminuzione del valore delle esportazioni provinciali venga contenuta a un -1/-13%, collocandosi su perdite di ordine inferiore a quello regionale (Tab. 3). Tab. 3 - Veneto e Treviso. Previsioni sulle esportazioni: scenario di base e di minima. Anni (variazione tendenziale) base minima base minima Veneto -17,4-19,2 4,1 3,3 Treviso -1,2-13, 3,7 3,2 Fonte: Elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati Istat. Proiezioni GRETA (modello GREM) Migliorano, rispetto alle stime operate nei mesi precedenti, le prospettive di crescita del valore aggiunto. Per il 21, a livello provinciale, si prevede un aumento dell 1,3%, in linea con il dato stimato per la regione. Rispetto alle proiezioni di ottobre, si prospetta uno scenario generalmente più ottimista anche per quel che concerne la ripresa del 21 nei singoli settori. Pure il comparto edile potrebbe registrare un saldo positivo fin dal prossimo anno (Tab. 4). Tab. 4 - Veneto e Treviso. Stime del valore aggiunto per settore economico. Anni (variazione tendenziale) tori Variazione su anno precedente 28 /27 29 /28 21 / /21 Veneto Agricoltura 3,3,,5,7 Industria -2,2-11,4,9 1,8 Costruzioni,9-5, 1,4 1,4 Servizi -,1-1, 1,6 2, Treviso Agricoltura 4,8 -,4,2,5 Industria -2,1-11,3,9 1,8 Costruzioni,6-4,9 1,4 1,5 Servizi -,7-1, 1,6 2, Fonte: Elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati Istat. Proiezioni GRETA (modello GREM) 1 Proiezioni operate da Greta su modello GREM. Per informazioni e approfondimenti sugli indicatori utilizzati si veda il sito 2 Valori provvisori, fonte Istat Coeweb. 3

4 Il ricorso agli ammortizzatori sociali in provincia di Treviso. Aggiornamento del quadro a novembre 29 LE CRISI AZIENDALI Sul fronte delle crisi aziendali, il monitoraggio gestito dai Servizi per l Impiego individua, in corrispondenza dei mesi autunnali, una consistente ripresa delle procedure (Graf. 2), che fa seguito alla flessione dei mesi estivi. Graf. 2 - Treviso. Numero di aziende coinvolte nelle procedure di crisi aziendale aperte da gennaio a novembre gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov Fonte: Cpi Provincia di Treviso Sono 183 le aziende operanti sul territorio della ca che nel 29 tra gennaio e novembre hanno avviato procedure di crisi (Tab. 5). Pur considerando che non tutte le aziende comunicano l istituto con cui prevedono di far fronte alla crisi denunciata, dai dati raccolti emerge come quasi la metà delle procedure attivate contempli il ricorso alla mobilità, direttamente o a seguito di un periodo di Cigs. Complessivamente, tra gennaio e novembre di quest anno, sono circa 5.5 i lavoratori a rischio di esubero. Si tratta del 4% circa del personale delle aziende in crisi. Tab. 5 - Treviso. Numero di aziende coinvolte nelle crisi aziendali, di lavoratori potenzialmente coinvolti e loro quota su organico. naio-novembre 29 Aziende coinvolte Potenziali lavoratori coinvolti % potenziali esuberi su organico LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI Il ricorso agli ammortizzatori sociali permane sostenuto. Per quel che concerne la cassa integrazione guadagni, il mese di novembre fa segnare una ripresa nel ricorso alla gestione straordinaria dopo la flessione dei mesi di settembre ed ottobre. Si conta infatti oltre un milione di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate con una crescita del 73% rispetto al mese precedente (Tab. 6). A queste si aggiungono le oltre 6mila ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a novembre sul territorio della ca: un volume in calo rispetto al picco massimo toccato in settembre e ridotto del 37% rispetto al volume di ore autorizzato nel mese di ottobre (Graf. 3). Se si considera l intero periodo che va da gennaio a novembre 29, in provincia sono stati complessivamente concessi 14,2 milioni di ore, a fronte dei 2,3 milioni autorizzati per lo stesso periodo nel 28 (Tab. 7). La cassa integrazione ordinaria risulta cresciuta meno che in regione, mentre il ricorso alla gestione straordinaria è aumentato molto più che nel complesso del Veneto. Rilevante in provincia anche il ricorso alla cassa integrazione in deroga, che incide per circa un quinto sul totale delle ore complessivamente richieste a livello regionale. Le Pmi della ca trevigiana hanno richiesto 5,2 milioni di ore tra maggio a novembre 29. Quasi 4,5 milioni di queste provengono da imprese artigiane. Netta la prevalenza del comparto manifatturiero (metallurgia, tessile e legno in particolare), che costituisce il 94% delle ore richieste dalle aziende artigiane (Tab. 8). Complessivamente l integrazione del reddito a fronte della temporanea sospensione produttiva riguarda poco meno di 1. lavoratori ,9 Fonte: Cpi Provincia di Treviso 4

5 Graf. 3 - Treviso. Ore di Cassa Integrazione Guadagni ordinaria e straordinaria autorizzate. naio 25-novembre Ordinaria Straordinaria Dic Dic Dic Dic Tab. 6 - Treviso, Veneto e Italia. Ore di Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria autorizzate embre obre embre Variazione Variazione nov9 / nov8 nov9 / ott9 ORDINARIA Treviso , -37,4 Veneto ,7-2,4 Italia ,6-1,3 STRAORDINARIA Treviso ,4 +73,4 Veneto ,5 +63,5 Italia ,7 +28,4 Tab. 7 - Treviso, Veneto e Italia. Ore di Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria autorizzate e calcolo dei lavoratori equivalenti. naio-novembre 28 - naio-novembre 29 Veneto Treviso novembre 8 novembre 9 Var. % novembre 8 novembre 9 Var. % ORDINARIA Ore ,1 Lav. equivalenti ,8 STRAORDINARIA Ore ,4 Lav. equivalenti ,1 Fonte: archivi Inps 5

6 Tab. 8 - Treviso. Cassa integrazione in deroga. Numero di domande presentate, unità produttive coinvolte, dipendenti CIG, ore richieste per tipologia aziendale e settore di attività Attività tore Domande Unità produttive Dipendenti Ore richieste Azienda artigiana di cui agricoltura di cui industria di cui servizi Impresa cooperativa Impresa del terziario Impresa industriale Studio professionale Totale Fonte: Elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati Veneto Lavoro da Sill- CO (al 13 novembre 29) LE DICHIARAZIONI DI IMMEDIATA DISPONIBILITÀ AL LAVORO (DID) E GLI INGRESSI IN MOBILITÀ Le liste di mobilità ex l. 236/93 alimentate dalle piccole imprese registrano nei primi 1 mesi dell anno 4.64 ingressi (Tab. 9), due volte e mezzo le iscrizioni avute nello stesso periodo dell anno precedente. Le iscrizioni alle liste di mobilità indennizzata (ex l. 223/91) sono invece cresciute in misura più contenuta (+63%) e registrano nei primi mesi del 29 un flusso di poco superiore alle 1.5 unità. Per entrambe le liste, dopo il picco di agosto i valori sembrano essere rientrati (Graf. 4), ma sono con ogni probabilità destinati a risalire nei prossimi mesi, quando per un numero consistente di lavoratori sospesi si chiuderà il periodo di fruizione della cassa integrazione straordinaria e in deroga. Anche le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro (Did) rilasciate ai Cpi della Provincia hanno subito un forte incremento rispetto al 28. Confrontando gli undici mesi compresi tra gennaio a novembre, risultano aumentate del 54%: se nel 28 le dichiarazioni erano poco più di 16mila, nello stesso periodo del 29 hanno finito per superare la soglia delle 25mila. Per il 29 resta da segnalare come, per la prima volta, le dichiarazioni rilasciate nel mese di novembre non si discostino dal numero di quelle registrate nello stesso mese del 28 (Graf. 5). Graf. 4 - Treviso. Ingressi mensili 3 in mobilità per legge. naio 28 ottobre gen-8 feb mar-8 L. 236/93 L. 223/ apr mag giu-8 lug ago set-8 86 ott nov Graf. 5 - Treviso. Dichiarazioni mensili di disponibilità al lavoro. naio 28 embre gen feb mar dic gen-9 feb Fonte: Cpi Provincia di Treviso apr mag giu lug mar apr ago mag set giu lug ago set ott Rif. Commissione Provinciale per la Mobilità ott nov dic 6

7 Tab. 9 - Treviso. Did e ingressi in mobilità nei primi dieci mesi dell anno. Anni 28 e 29 Variazione % ottobre 28 ottobre 29 naio-ottobre 29/28 Dichiarazioni di disponibilità al lavoro ,2 Ingressi in mobilità ex l. 236/ ,6 Ingressi in mobilità ex l. 223/ ,7 Fonte: Cpi Provincia di Treviso Gli indicatori occupazionali. Dati e previsioni In base alle ultime stime elaborate attraverso il nostro modello previsionale 4, a livello regionale il 29 dovrebbe concludersi con un ammanco occupazionale tra le 47mila e le 61mila unità (Graf. 6). Stante questo scenario, il tasso di occupazione regionale passerebbe dunque dal 66,4% del 28 a valori compresi tra il 65,2% e il 65,6% (Graf. 8). Il calo occupazionale, come noto, non si traduce tout court in aumento della disoccupazione, ma va ad accrescere anche il bacino delle non forze lavoro: soprattutto pensionati ma anche persone in ritiro temporaneo dal mercato del lavoro. Nei periodi di carenza occupazionale, infatti, alcuni segmenti lavorativi (soprattutto donne nelle economie familiari a doppio reddito, e giovani) ristrutturano temporaneamente le proprie strategie individuali o familiari in attesa di condizioni occupazionali più favorevoli. Tenendo conto di tale fenomeno e in base ai dati sul calo occupazionale stimati, la nostra ipotesi individua, a livello regionale, un aumento del numero di disoccupati quantificabile tra le 4mila e le 48mila unità. In base a tale scenario, dunque, le persone in cerca di lavoro passerebbero dalle 79mila calcolate dall Istat per il 28 ad un numero compreso tra le 119 e le 127mila, portando il tasso di disoccupazione regionale ad una rapida crescita: dal 3,5% del 28 si potrebbe salire fino a valori oscillanti tra il 5,3% e il 5,7%. 3,6%, in luogo del -2,2/-2,8 prospettato per la regione. Ciò corrisponde ad una perdita di posti di lavoro stimata tra le 11e le 14mila unità nel corso del 29: poco meno di un quarto della perdita complessivamente stimata a livello regionale (Graf. 7). La caduta del tasso di occupazione provinciale sarebbe molto evidente: dal 68,3% del 28 si potrebbe giungere nel 29 a valori compresi fra il 65,9% e il 65,4%. Si tratta, per inciso, di tassi d occupazione comunque superiori a quelli medi regionali (Graf. 9). Questi scenari, dal lato della disoccupazione prospettano un incremento nel numero di disoccupati pari a circa 8-9mila unità. A fine 29 sarebbero dunque 22-23mila le persone in cerca di lavoro nella ca trevigiana, in luogo dei 14mila calcolati dall Istat a consuntivo del 28. Il tasso di disoccupazione si allineerebbe così a quello regionale, tra il 5,3 e il 5,7%. Gli effetti occupazionali della crisi, in provincia di Treviso come nel Veneto, si faranno sentire anche per tutto il 21, comportando un ulteriore calo dell occupazione e un aumento del tasso di disoccupazione. Le ultime proiezioni confermano ancora una volta il 211 come l anno in cui si inizierà a vedere una ripresa dell occupazione, seppure su valori ancora lontani da quelli del 28. La perdita di occupazione annua stimata per la provincia di Treviso appare percentualmente più rilevante di quella regionale ed è stimata tra il -2,9% e il - 4 Vedi nota 1. 7

8 Graf. 6 - Veneto. Numero di occupati e disoccupati. Anni e proiezioni (valori in migliaia) Graf. 8 - Veneto. Tasso di occupazione e disoccupazione. Anni e proiezioni , ,8 66,4 66,4 65,6 65,2 64,8 65,1 64,3 64,4 1, Occupati hp.base (asse sx) Occupati hp. minima Disoccupati hp. base Disoccupati hp. minima ,5 5,7 5,8 6, 5,3 5,2 3,3 3,5 T. occupazione hp. base (asse sx) T. occupazione hp. minima T. disoccupazione hp. base T. disoccupazione hp. minima ,, Graf. 7 - Treviso. Numero di occupati e disoccupati. Anni e proiezioni (valori in migliaia) Graf. 9 - Treviso. Tasso di occupazione e disoccupazione. Anni e proiezioni ,5 68,3 65,9 65,4 64,8 64,8 64,2 64,1 15, 1, Occupati hp.base (asse sx) Occupati hp. minima Disoccupati hp. base Disoccupati hp. minima ,4 5,7 5,6 5,9 5,3 5,1 3,4 3,9 T. occupazione hp. base (asse sx) T. occupazione hp. minima T. disoccupazione hp. base T. disoccupazione hp. minima ,, Fonte: Elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati Istat Rcfl. Proiezioni GRETA (modello GREM) Dott.ssa igia Mansueto mansuetomarigia@provincia.treviso.it Ing. Antonio Cianfrone cianfroneantonio@provincia.treviso.it Contatti 8