Ci vuole tutta una città per...

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Marcellino Zamboni
7 anni fa
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1 Ci vuole tutta una città per......festeggiare i papà!! 1. L EDITORIALE 1. L EDITORIALE1. L EDITORIALE In questo mese di marzo La Casa sull Albero sarà di nuovo in festa e di nuovo su un palcoscenico. Come avete visto, stiamo facendo di tutto perché possiate essere presenti e numerosi allo spettacolo che Marco Tuggia ci proporrà in occasione della festa del papà. Di fronte alla confusione in cui molti padri si trovano, in un tempo che sta cambiando così in fretta e delle volte non in meglio, abbiamo deciso di metterli al centro dell attenzione perché vogliamo stare dalla loro parte. Dalla parte di entrambi i genitori sempre, ma questa volta in modo particolare dei papà. Soprattutto dei giovani papà. Quante domande ci sono nelle loro teste, qualche volta dette, molte altre custodite in varie forme che non lasciano spazio al confronto, sull educazione dei propri figli? Non vogliamo elencare una lista di nodi che ciascuno di noi può pensare come critici nel rapporto attuale tra padri e figli. Vogliamo davvero sfruttare in pieno l occasione che Marco Tuggia ci offrirà per evidenziare le criticità, per porci delle domande insieme e altrettanto tracciare delle piste per possibili soluzioni. Condividiamo, come da più parti si dice, che è in atto una rivoluzione della paternità. La flessibilità nell intraprendere sempre nuove professioni e nuove sfide che viene richiesta alle giovani coppie sta facendo cambiare molto dell essere genitori e del prendersi cura dei figli. Anche se tale flessibilità viene sempre più spesso associata a precarietà e per molti purtroppo, a catena, anche alla povertà, ci auguriamo che la creatività che ne verrà stimolata, porterà a valorizzare nuove occasioni educative. Con passi lenti, ma vogliamo credere incisivi, tale cambiamento porterà nei prossimi anni i padri a riappropriarsi del loro senso, della capacità di saper mostrare ai propri cuccioli la direzione e la forza con la quale intraprenderla. Siamo fiduciosi di vedere presto molti più padri che si spendono per questo e madri meno stanche di portare avanti la baracca da sole. Chi di noi, anche se non ha molti ricordi della sua infanzia, non ha in mente con piacere l essere preso in braccio dal proprio padre e ancor di più l essere messo sulle sue spalle e ancor di più l essere lanciato a volare in alto e poi ripreso tra quelle grandi mani? Speriamo che questa immagine possa essere un riferimento e ci accompagni nel non perdere la bussola, padri e madri. Ci aiuti a far diventare grandi i nostri figli verso qualcosa per cui vale la pena di spendersi davvero.

2 Newsletter dell associazione La Casa sull Albero, anno II, mese di marzo 2012 INTERVISTA a Marco Tuggia pedagogista e autore del libro e dello spettacolo Padre dove vai? Le avventure di Mario e Marisa. Come mai hai scritto questo libro? Ho scritto questo libro per quattro principali motivi: prima di tutto perchè ero stanco di sentire che tutti si lamentano della crisi della paternità, ma pochi si chiedono se sia proprio reale e soprattutto quali siano le cause di questa crisi. In secondo luogo, in questi anni ho incontrato molti padri e ho condiviso con loro il disorientamento e la fatica che stavano provando a trovare il proprio posto all'interno della famiglia. Terzo, ho sentita crescente anche nelle mamme la stanchezza causata da questa situazione, ma anche la voglia di uscirne. Quarto, avevo qualche idea per tracciare un possibile percorso per il futuro e volevo condividerlo con tutti. Riguardo alla crisi dei nostri giorni rispetto all autorità, che una volta era rappresentata prima di tutto dal padre, quali sono gli aspetti che a tuo avviso c è più bisogno di recuperare e che cosa ti viene da dire sulla parola autorità? Partiamo innanzitutto dal fatto che la parola autorità è stata abolita nella nostra cultura occidentale. In educazione sembra solo lecito parlare di autorevolezza. Se è vero che abbiamo tutti bisogno di abbandonare quelle pratiche autoritarie e maschiliste tipiche di un tempo, è anche vero che non possiamo ridurre l'educazione ad un solo fatto di cura, accoglienza, ascolto, protezione e controllo. Rimango convinto che i nostri figli per crescere abbiano anche bisogno di regole, indicazioni, valori, insegnamenti, trasmissione di cultura e sapere. Questa per me è l'autorità. Nel tuo libro analizzi molte questioni del rapporto di coppia che si sono aperte con le trasformazioni che ci sono state nel tempo nella figura del padre e della madre. Quale è quella che ti preme di più sottolineare in una prospettiva futura di maggior condivisione di entrambi del loro ruolo educativo? Se c'è una cosa che mi continua a stupire nell'incontro con le coppie è il poco tempo che ci si dedica al confronto, allo scambio, alla costruzione di una idea condivisa di come educare i figli. Oggi i cambiamenti sono troppo profondi e repentini per dare per scontato che all'interno della coppia si sia d'accordo sulle cose da fare, sulle scelte da compiere, sulla direzione da intraprendere. Uno degli aspetti centrali su cui le coppie si devono soffermare è la riscoperta del valore educativo della differenza esistente tra il modo maschile e quello femminile di educare. Imparare a conoscere, valorizzare e rispettare tali differenze è una delle più interessanti scommesse per il futuro. Ma per farlo bisogna dedicarsi del tempo.

3 Newsletter dell associazione La Casa sull Albero, anno II, mese di marzo 2012 Molti figli sentono un bisogno profondo del padre tanto da porgli spesso la domanda che hai posto come titolo del tuo libro Padre, dove vai?. Che cosa cercano maggiormente a tuo modo di vedere? In questi anni abbiamo continuato ad accusare i giovani di essere privi di valori, di essere individualisti e di essere tutti concentrati nel vivere il presente. Poi accadono fatti straordinari, come ad esempio le alluvioni che hanno severamente colpito i nostri territori, e i giovani sembrano spuntare dal nulla e darsi da fare per la comunità. Mi sembra che ci stiano dicendo: Cari adulti perchè continuate a preoccuparvi di quello che dobbiamo imparare? Perché continuate a pensare che noi siamo senza valori? Se c'è qualcosa che ci manca sono invece gli obiettivi. Ci avete dato tutto. Avete creato un mondo pieno di possibilità e ricco di esperienze. Non ci manca niente se non una cosa: la direzione verso cui andare, qualcosa per cui valga la pena di spendersi, di combattere, di credere, di sperare. Mi sembra che sia proprio questo quello che stiano cercando e forse i padri possono dare qualche risposta. Meglio se assieme alle loro compagne. Di che cosa ti stai accorgendo, strada facendo, con lo spettacolo che stai mettendo in scena e che avremo modo di vedere presto anche noi? Quali riflessioni hai riscontrato finora su questo tema così importante? Quando i padri partecipano a questi incontri da soli, mi dicono Ci doveva essere mia anche mia moglie!. Il bello è che la stessa cosa me l'hanno detta anche molte mamme, oltre ad essere un po' arrabbiate con me per alcune cose che dico. Mi vien da dire che, al di là dell'essere più o meno d'accordo con le riflessioni che proponiamo, è un'occasione per lasciarsi interrogare da alcune domande. E forse alcune risposte si possono trovare solo insieme. Grazie. Ti aspettiamo Ci sarò!

4 Viviamo assieme l esperienza dello spettacolo.. L iscrizione è gratuita e i dati sono da consegnare entro sabato 10 marzo (ci sono 442 posti disponibili, si andrà per ordine di prenotazione, vi preghiamo di affrettarvi per l adesione) Dati per l iscrizione : Nome e Cognome dei partecipanti, se ci sono bambini (fino ai 12 anni), è importante specificarne l età. Prenotazioni : Cell / fax e segreteria info@lacasasullalbero.org Oppure presso Color Cafè-Bar Patronato S.S.Trinità

5 Una frase per noi: Una frase per noi: Una frase Succede così col rapporto padri-figli, difficile parlare di una generazione sola alla volta, chi ha occhi di padre non può che vedersi figlio con gli occhi del proprio e immaginarsi nonno di qualche nipote visto con gli occhi del proprio figlio diventato padre. Siamo fatti così noi uomini. Siamo fatti così, sempre lanciati alla ricerca di una discendenza, sia essa da creare o da ricostruire. Igor Salomone, consulente pedagogico e padre, nella sua prefazione al libro Padre, dove vai? Associazione La Casa sull Albero via Gobbi, Bassano del Grappa (VI) Tel Sito : info@lacasasullalbero.org c/c Bancoposta: IBAN IT92 E Sostienici con il tuo 5x1000 scrivendo sulla tua dichiarazione dei redditi

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