Il bambino condiviso: l importanza della continuità educativa tra genitori e nido d infanzia. Donatella Savio Università di Pavia
|
|
- Giuliano Graziano Zani
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il bambino condiviso: l importanza della continuità educativa tra genitori e nido d infanzia Donatella Savio Università di Pavia
2 Cosa si intende per continuità/coerenza tra chi si occupa dell educazione del bambino Condivisione di - convinzioni, valori: una certa idea di bambino, di relazione educativa - obiettivi educativi - strategie educative (famiglia, nido, scuola dell infanzia...)? esempio - valori democratici: bambino sociale Relazione educativa come ponte per relazioni tra pari - sostenere nel bambino l attenzione per l altro, la capacità di cogliere il suo punto di vista - mettere in relazione i bambini, facendo presente a uno cosa fa l altro, cosa potrebbe pensare, sentire...
3 E possibile una continuità/coerenza educativa perfetta (tra nido, famiglia...)? NO! Nel passaggio tra diversi contesti educativi (famiglia - nido- scuola dell infanzia...) il bambino necessariamente fa esperienza di uno scarto, di una discontinuità tra ambienti, relazioni, prospettive
4 La discontinuità è evolutiva (favorisce la crescita del bambino) se... Bronfenbrenner (1979) la transizione da un microsistema ad un altro (famiglia - nido - scuola ) è evolutiva per il bambino SE tra i microsistemi esiste: discontinuità di superficie, tra il tipo di esperienze educative proposte (ad es.incontri tra coppie di bambini di famiglia a casa/ il gruppo del nido,ma anche mediare o meno le conflittualità tra bi)) compatibilità tra queste discontinuità (ad es. il convincimento di fondo che vada sostenuta la socialità) fiducia reciproche, accordo sulle mete, equilibrio di potere = rispetto della diversità dei ruoli e delle diverse competenze Il bambino è accompagnato da una da una persona conosciuta
5 Come costruire continuità/coerenza educativa tra educatrici e genitori? Attraverso la promozione della partecipazione attiva delle famiglie alla vita educativa del nido Dal Quality Framework (2014)per il servizi educativi 0-6 anni: - I genitori sono i partners più importanti e la loro partecipazione è essenziale (QF p.8); -...le pratiche educative devono essere costruite con i bambini e le loro le famiglie (QF.p.25)
6 Come costruire continuità/coerenza educativa tra educatrici e genitori? Occasioni di confronto e dialogo continue: - strutturate e prefissate, sia tra educatrici e il singolo genitore sia tra il gruppo di educatrici con il gruppo di genitori - informali, negli incontri quotidiani
7 Come costruire continuità/coerenza educativa tra educatrici e genitori? Al centro del dialogo e confronto va messa la voce del bambino : può diventare il perno, il riferimento e l interesse comune a partire dal quale le diverse istanze di educatori, genitori, (ma anche...politici/amministratori) si confrontano e possono convergere La domanda che guida il confronto deve essere: dati i nostri convincimenti educativi (più o meno convergenti), cosa ci sta dicendo il bambino concreto in questa situazione?
8 Come costruire continuità/coerenza educativa tra educatrici e genitori? - Generale indebolimento del valore attribuito alla partecipazione, proprio del momento storico e sociale attuale Le difficoltà - Difficile coinvolgere i genitori o, al contrario, contenerli all interno del loro ruolo - Difficile per i genitori entrare col loro punto di vista nel dialogo che riguarda le pratiche educative proposte al nido. Difficile costruire fiducia reciproche, accordo sulle mete, equilibrio di potere = rispetto della diversità dei ruoli e delle diverse competenze
9 Primo esercizio di dialogo Situazione concreta Maria è una bambina di 24 mesi, inserita la nido da quando aveva 15 mesi per volere di entrambi i genitori che ritengono per lei importante la possibilità di stare con altri bambini. Nessun problema di inserimento. All inizio del nuovo anno incomincia a comportarsi in modo aggressivo con i compagni, spesso li morde, tanto che incomincia ad essere evitata da loro e tenuta vicina e sotto controllo dalle educatrici. La mamma dice che ha quel comportamento aggressivo verso i coetanei solo al nido La voce dei genitori? La voce delle educatrici? La voce dei bambini?
10 Secondo esercizio di dialogo Situazione concreta Le educatrici comunicano ai genitori che, in accordo col dietologo, sarà inserito nel menu dei bambini settimanalmente un piatto etnico Alcuni genitori si dicono in disaccordo, riferendo che a casa il loro bambini rifiutano i cibi nuovi. La voce dei genitori? La voce delle educatrici? La voce dei bambini?
11 Situazione concreta Terzo esercizio di dialogo Al momento del ricongiungimento con la mamma Marco non ne vuole sapere di rivestirsi, si divincola dalle sue braccia, corre via, torna verso i suoi compagni. La mamma non dice nulla, lo segue, ci riprova mentre è distratto ma senza successo. L uscita di Marco dura circa 45 minuti; la situazione si ripete da qualche settimana, la mamma riferisce che solo quando esce dal nido si comporta così. La voce dei genitori? La voce delle educatrici? La voce dei bambini?
12 Situazione concreta Quarto esercizio di dialogo La mamma di Francesca (2 anni) racconta alle educatrici che la bambina a casa ha grandi difficoltà nel momento di addormentarsi, costringendola a passare ore accanto al suo lettino, anche in piena notte. Non riesce a credere cha al nido si addormenti subito: ma come è possibile? Come fate? La voce dei genitori? La voce delle educatrici? La voce dei bambini?
13 Quinto esercizio di dialogo Situazione concreta Le educatrici comunicano ai genitori di aver allestito un angolo per il gioco euristico, spiegando loro che si tratta di lasciare i bambini liberi di esplorare oggetti piccoli e grandi, di materiali naturali di diverso tipo, e fornendo l elenco dei materiali. Alcuni genitori si dicono in disaccordo La voce dei genitori? La voce delle educatrici? La voce dei bambini?
Punto di partenza dell intervento educativo è l organizzazione di un ambiente scolastico che renda possibile l apprendimento in tutte le forme e le
Punto di partenza dell intervento educativo è l organizzazione di un ambiente scolastico che renda possibile l apprendimento in tutte le forme e le modalità che esso assume nelle diverse aree dell esperienza
DettagliMi presento. Nome. Cognome. Data di compilazione. Per far conoscere me e la mia famiglia al Nido
Mi presento Per far conoscere me e la mia famiglia al Nido Nome Cognome Data di compilazione Un semplice strumento Per presentarsi e conoscersi Il presente documento é un primo strumento di conoscenza
DettagliPROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA
PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia
DettagliELEMENTI FONDANTI L IDENTITA DEI SERVIZI o-6 - PRINCIPI QUALITATIVI DEL PROGETTO EDUCATIVO -
AMBIENTAMENTO PROGETTO EDUCATIVO COLLEGIALITA FORMAZIONE DOCUMENTAZIONE SPAZI- AMBIENTE PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE ELEMENTI FONDANTI L IDENTITA DEI SERVIZI o-6 - PRINCIPI QUALITATIVI DEL PROGETTO EDUCATIVO
DettagliCUSTOMER SATISFACTION NIDI D INFANZIA COSA SI ASPETTANO I GENITORI DAL SERVIZIO DEL NIDO?
CUSTOMER SATISFACTION NIDI D INFANZIA COSA SI ASPETTANO I GENITORI DAL SERVIZIO DEL NIDO? "A suo parere, quali sono i principali motivi per cui le famiglie usufruiscono del nido d'infanzia"? 26% 2% 2 22%
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Nido d Infanzia Pio XII Anno educativo
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Nido d Infanzia Pio XII Anno educativo 2016-2017 La programmazione è studiata con la consapevolezza che il gioco è alla base della crescita e dell apprendimento del bambino; Vygotskij
DettagliLa valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche
La valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione Consiglio Nazionale delle Ricerche Regione Emilia-Romagna Corso di formazione per
DettagliLa scuola come sfondo integratore Laura Viganò
La scuola come sfondo integratore Laura Viganò 8.11.10 La scuola è un mondo, fatto di persone, relazioni, gerarchie, regole. Questa sua complessità è ricchezza nella misura in cui non la rende una realtà
DettagliBRESCIA 6 APRILE BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA
BRESCIA 6 APRILE 2017 BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA 1 I servizi per l infanzia DEL COMUNE DI BERGAMO Bergamo 120 mila abitanti 600 nuovi nati all anno 12 nidi d infanzia
DettagliL educazione dei bambini e la prospettiva 0-6 anni
L educazione dei bambini e la prospettiva 0-6 anni Le buone pratiche dei servizi Istituto degli innocenti 31 maggio 2011 RETE SERVIZI ALLA PRIMA INFANZIA 0-6 ANNI SERVIZI EDUCATIVI 0-3 ANNI Nidi d infanzia
Dettagli(di) VERSO (da) TE IL NOSTRO TEAM
IL NOSTRO TEAM Siamo un gruppo di quattro amiche, unite dal desiderio e dalla volontà di provare a costruire momenti di arricchimento, spazi di condivisione e di confronto. Il nostro cammino formativo
DettagliGli effetti di lungo periodo della partecipazione ai nidi
Gli effetti di lungo periodo della partecipazione ai nidi Gli esiti della ricerca a Bassano del Grappa valerio.belotti@unipd.it Tra gli esperti ci sono diversi modi per guardare a un bambino/a Come figlio
DettagliMINORI NELLA RETE. Il minore esposto alla pedo-pornografia su Internet
MINORI NELLA RETE Il minore esposto alla pedo-pornografia su Internet Elisabetta Papuzza Dipartimento Programmi, Area Minori e Nuove Tecnologie Save the Children Italia Roma, 16 maggio 2006 Save the Children
Dettagli//////////////////////////////////////////////////////////////////////// Nido d Infanzia M. TIMPANARO
//////////////////////////////////////////////////////////////////////// Nido d Infanzia M. TIMPANARO PROGETTO: COCCOLE E CAREZZE /////////////////////////////////////////////////// Primo senso toccare
DettagliPercorso di inserimento al Nido
Percorso di inserimento al Nido Educatrici di riferimento: Valeria Albertazzi e Toniato Alessandra PREMESSA L ingresso al nido rappresenta: un momento molto delicato per ogni bambino/a, perché è la prima
DettagliASILO NIDO AQUILONE AZZURRO
ASILO NIDO AQUILONE AZZURRO Anno Educativo 2012/201 /2013 Educatrici: Bergamini Maura Lo Coco Alessandra de Vincentis Carmela Scanavini Sabrina Coordinatore Pedagogico Dott. Gallerani Tomas CARI GENITORI
DettagliNIDO D INFANZIA VERDENIDO INDIRIZZO: VIA COMMERCIALE 164 TELEFONO:
NIDO D INFANZIA VERDENIDO INDIRIZZO: VIA COMMERCIALE 164 TELEFONO: 040 418572 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia 2. QUANDO E COME E NATO
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Chiara Fiorini PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa fondamentale di crescita
DettagliManuale Critico dell Asilo Nido
Manuale Critico dell Asilo Nido Sezione terza I BAMBINI Dott.ssa 8 marzo 2013 Nella strutturazione dei processi cognitivi e affettivi. quale l incidenza dei rapporti con i coetanei, nelle situazioni di
DettagliAsilo Nido. questionario inviato alle 21 famiglie. Volume di risposta non hanno risposto 4. Questionario inviato il 25 maggio. hanno risposto* 17
Asilo Nido questionario inviato alle 21 famiglie Volume di risposta non hanno risposto 4 hanno risposto* 17 Questionario inviato il 25 maggio 12 9 6 3 20 giugno: inviato promemoria *non necessariamente
DettagliFINALITÀ : ORGANIZZARE UN CONTESTO ACCOGLIENTE CHE RISPONDA AI BISOGNI DEL BAMBINO/A DAI 3 AI 6 ANNI
Scuola dell infanzia di via S. Bartolomeo FINALITÀ : ORGANIZZARE UN CONTESTO ACCOGLIENTE CHE RISPONDA AI BISOGNI DEL BAMBINO/A DAI 3 AI 6 ANNI Composizione della scuola 4 sezioni di età eterogenea 3-6
DettagliESSERE GENITORI: IL RUOLO PATERNO E MATERNO A CONFRONTO. Dott.ssa Catiuscia Settembri
ESSERE GENITORI: IL RUOLO PATERNO E MATERNO A CONFRONTO Dott.ssa Catiuscia Settembri psicologa, psicoterapeuta, mediatore familiare www.catiusciasettembri.it tel. 347.8475855 Poche altre esperienze come
DettagliAnno Educativo Anna Caiazza e Schinardi Elena
Anno Educativo 2012 2013 Anna Caiazza e Schinardi Elena La sezione Medi è composta da 14 bambini di cui 12 già frequentanti dall anno scorso e 2 nuovi inseriti. Il gruppo, ben affiatato ha conosciuto Amelia
DettagliNIDO ARCOBALENO (integrato)
UN PO DI STORIA La scuola dell infanzia paritaria interparrocchiale San Filippo Neri è istituita e gestita dall associazione S. Filippo Neri. L Associazione S. Filippo Neri si è costituita il 15 marzo
DettagliProgetto di continuità Scuola Infanzia Arcobaleno Scuola Primaria Tommaso-Gulli Istituto Comprensivo Statale Europa Faenza-Ra
1 2 L intelligenza musicale, secondo H.Gardner, rientra nella pluralità delle intelligenze, non è solo un attitudine individuale, ma può essere sviluppata attraverso un processo educativo significativo
DettagliCAA famiglia scuola servizio: I bisogni della famiglia
Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa CAA famiglia scuola servizio: I bisogni della famiglia Anna Seghezzi, mamma di Stella Stella Stella è una
DettagliSEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI DI SCUOLE»
PROGRAMMA P.I.P.P.I. Programma di Intervento Per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione di bambini e ragazzi che vivono in famiglie negligenti SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI
DettagliCONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI. Cineforum su bullismo, violenza fisica e verbale
CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI San Vito al Tagliamento 21 Maggio 2013 Cineforum su bullismo, violenza fisica e verbale a cura del dott. Diego Zanelli Come abbiamo lavorato? CINEFORUM forma artistica di
DettagliCAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ. #immaginounfuturo 2017
CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ #immaginounfuturo 2017 presenta #immaginounfuturo 2017 CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ per sostenere i progetti della Comunità Amore e Libertà Onlus a favore dei bambini e dei giovani privi
DettagliCiao, mamma, guarda come mi diverto!
Ciao, mamma, guarda come mi diverto! Ricongiungimento e distacco dopo una lunga giornata al Nido Suggerimenti bibliografici a cura della biblioteca dell Area Documentazione e memoria www.comune.torino.it/centromultimediale
DettagliNIDO D INFANZIA, EDUCATRICI/EDUCATORI, BAMBINI E BAMBINE, FAMIGLIE
NIDO D INFANZIA, EDUCATRICI/EDUCATORI, BAMBINI E BAMBINE, FAMIGLIE Il profilo professionale dell educatore di nido: Quali competenze dovrebbe possedere l educatore di nido? Competenze pedagogiche, psicologiche,
Dettagliuna prospettiva clinica
Vicenza, 24 maggio 2013 FAMIGLIA E SCUOLA DI FRONTE AL BAMBINO CON DISTURBO ESTERNALIZZANTE una prospettiva clinica dr.ssa Silvia Maria Radaelli psicologo psicoterapeuta UOC NPIA ULSS 4 Alto Vicentino
DettagliUN USCITA DIDATTICA AL MUSEO. Veronica Cadei Gloria Pozzi
UN USCITA DIDATTICA AL MUSEO Veronica Cadei Gloria Pozzi "... E' necessario allargare il nostro concetto di scuola fino a sentire che scuola è il mondo. E' necessario convincersi che ogni cosa, ogni fatto,
DettagliIndice. Università Telematica Pegaso. 2 di 6. 1 L adultità... 3
L ADULTITÀ PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1... 3 2 di 6 1 In questa lezione riprenderemo un tema già annunciato: il tema dell adultità. Nella prima lezione abbiamo detto che sotto la nozione di adulto c
DettagliDott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI
INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,
DettagliASILO NIDO «PULCINO» SELVAZZANO DENTRO
ASILO NIDO «PULCINO» SELVAZZANO DENTRO E faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete
DettagliI Valori educativi dello Sport: Sport e Integrazione
I Valori educativi dello Sport: Sport e Integrazione Il percorso educativo: Sport e Integrazione I Giochi di Sport di Classe rappresentano anche un occasione per stimolare la riflessione dei ragazzi e
DettagliSCHEDA COLLOQUIO AMBIENTAMENTO DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA
titolo documento SCHEDA COLLOQUIO AMBIENTAMENTO DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente modulo costituisce la scheda da utilizzare per il colloquio con
DettagliL esperienza di accoglienza di alcuni bambini con disabilità in un servizio 1-6 anni del Comune di Scandicci
L esperienza di accoglienza di alcuni bambini con disabilità in un servizio 1-6 anni del Comune di Scandicci I servizi 1 6 anni a Scandicci Il Comune di Scandicci, 50mila abitanti, ha numerosi servizi
DettagliBAA PROGETTO MENTORING. Presentazione
BAA PROGETTO MENTORING Presentazione INDICE Perché il Mentoring? Mentoring e Coaching: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Mentor e del Mentee Regole del rapporto di Mentoring Scheda Mentor/Mentee
DettagliCOMUNE DI ERBUSCO Area servizi alla Persona
COMUNE DI ERBUSCO Area servizi alla Persona IL TAVOLO DI COMUNITA 2013-2014 LA CARTA EDUCATIVA DI ERBUSCO 2 QUADRIMESTRE ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Il 26 Novembre 2012, presso il teatro comunale, era stata
DettagliASILO NIDO REGOLAMENTO ASILO
ASILO NIDO REGOLAMENTO ASILO Finalità generali L asilo nido è un servizio educativo e sociale che offre alle famiglie l opportunità di garantire ai bambini dai tre mesi ai tre anni la cura, l assistenza
DettagliCatechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SECONDA UNITÀ
Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SECONDA UNITÀ Dio Padre è sempre con noi Non siamo mai soli Leggi il catechismo Cosa abbiamo imparato Nella fatica sei con noi, Signore Leggi il catechismo
DettagliL INTEGRAZIONE COMINCIA DA
INTER-GENERAZIONI I NUOVI ITALIANI INSIEME NELLA SCUOLA E NELLA CITTÀ AREZZO, 10 E 11 OTTOBRE 2013 L INTEGRAZIONE COMINCIA DA PICCOLI. L ITALIANO DEI BAMBINI STRANIERI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Rete
DettagliProgetto marchigiano di educazione cooperativa
Progetto marchigiano di educazione cooperativa Fondamenti axiologici Cultura cooperativa Bios politikos, la valorizzazione della dimensione personale e sociale della persona, il dialogo, il confronto,
DettagliProgramma del Corso Allievo Allenatore. Modulo 1: Presentazione del Corso
Programma del Corso Allievo Allenatore Modulo 1: Presentazione del Corso Introduzione del progetto DIVENTARE COACH Obiettivo: formare allenatori autonomi e responsabili per avere giocatori autonomi e responsabili
DettagliCome è stato utilizzato?
Come è stato utilizzato? dott.ssa Coordinatrice Scuola d Infanzia S. Pio X di Mejaniga di Cadoneghe (PD) 1 Le fasi e i tempi indicativi Presentazione ai genitori e consegna questionario percezione (settembre)
DettagliSTOP AL BULLISMO strategie per ridurre i comportamenti aggressivi e passivi in ambito scolastico
STOP AL BULLISMO strategie per ridurre i comportamenti aggressivi e passivi in ambito scolastico Ufficio Scolastico di Milano - 16 maggio 2005 COSA SI INTENDE PER BULLISMO? Un ragazzo subisce delle prepotenze
DettagliUnico nel tuo genere
IL NOSTRO TEAM Ieri: tre peer educator Oggi: una psicologa e due educatrici Da sempre impegnate nella progettazione e realizzazione di iniziative di promozione del benessere e della salute dei giovani
DettagliScuola dell Infanzia paritaria SACRO CUORE. Fossò. L inserimento
Scuola dell Infanzia paritaria SACRO CUORE Fossò L inserimento La scuola materna rappresenta un evento eccezionale nella vita del bambino, vive la prima grande esperienza della separazione dai genitori.
DettagliL adolescente nella formazione professionale e nel lavoro
L adolescente nella formazione professionale e nel lavoro Dina Guglielmi Progetto Adolescenza LA NECESSITÀ DI UN LAVORO DI RETE NELLA COMUNITÀ NEGLI AMBITI DI VITA DEGLI ADOLESCENTI 1 Concetti chiave delle
Dettagli05/05/ /05/2009 2
Cesedi, 5 maggio 2009 Il diritto alle capacità Battista Q. Borghi qborghi@gmail.com 05/05/2009 1 Il quadro d insieme 1. Lidea L idea tradizionale di capacità 2. Le capacità in evoluzione 3. Il diritto
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliUN PROGETTO CHE SI EVOLVE
UN PROGETTO CHE SI EVOLVE Zuccoli Alessandro CMB 4 dicembre 2012 Anno 2009: L INIZIO Anno 2012 LA CONTINUITA Cos è Sicuri per Mestiere? È un progetto che favorisce i comportamenti individuali di sicurezza
DettagliLe nostre linee guida pedagogiche
Le nostre linee guida pedagogiche Sorgono tante domande. Il primo colloquio personale è il primo passo verso una collaborazione improntata sulla fiducia tra genitori e Tagesmutter o staff della microstruttura
DettagliCON I NOSTRI ZAINETTI ALL AVVENTURA!
Scuola dell Infanzia San Giovanni Bosco Nido Integrato Melo Fiorito Piazza della Repubblica, 3 - Belfiore (Vr) www.scuolainfanziabelfiore.it PROGETTO INTEGRAZIONE NIDO - SCUOLA DELL INFANZIA CON I NOSTRI
DettagliLa formazione dei neo-assunti in 7 mosse
La formazione dei neo-assunti in 7 mosse 1. Oltre l aggiornamento 2. Il laboratorio adulto 3. Il peer teaching 4. La centralità dell aula 5. Verso standard professionali 6. Il portfolio come strumento
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado Piazza della Sapienza - 82021 Apice (BN) - Telefono e Fax 0824.922063 C.M.- I.C.-BNIC81700B
DettagliL ALBERO DELLE REGOLE
L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati
DettagliLa figura di Jack Mezirow
Jack Mezirow 1 La figura di Jack Mezirow E attualmente Prof. emerito presso il Teachers College della Columbia University di New York. E stato presidente del dipartimento di educazione superiore e degli
DettagliNIDO D INFANZIA COLIBRI INDIRIZZO: VIA CURIEL, 2 TELEFONO:
NIDO D INFANZIA COLIBRI INDIRIZZO: VIA CURIEL, 2 TELEFONO: 040 814346 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia integrato alla scuola dell infanzia
DettagliUn nuovo ruolo nel contesto scolastico: il consulente educativo
CONGRESSO SSRE LEADERSHIP EDUCATIVA Lugano, 22 settembre 2005 Giorgio Ostinelli Un nuovo ruolo nel contesto scolastico: il consulente educativo Un mondo in cambiamento Viviamo oggi in una società in cambiamento
DettagliDANIELA DE MARCHI EDUCARE LA FAMIGLIA: IL LAVORO DI SOSTENERE. L ESPERIENZA DELLA COMUNITA A CICLO DIURNO don Luigi Guanella
DANIELA DE MARCHI EDUCARE LA FAMIGLIA: IL LAVORO DI SOSTENERE L ESPERIENZA DELLA COMUNITA A CICLO DIURNO don Luigi Guanella PERCHE? DAL SOSTEGNO AL MINORE AL SOSTEGNO AI GENITORI PERCHÉ RITENIAMO IMPORTANTE
DettagliNome. Cognome. Sezione ANNO SCOLASTICO 2016/2017
SCHEDA PERSONALE DEL BAMBINO Nome Cognome Sezione ANNO SCOLASTICO 2016/2017 BAMBINO NOME COGNOME Data di nascita Luogo Residenza PADRE NOME COGNOME Professione Interessi e hobby Orari di lavoro MADRE NOME
DettagliErrore e Revisione. Lilia Andrea Teruggi
Errore e Revisione Lilia Andrea Teruggi Definizione Il deviare da una regola o norma di comportamento Violazione della legge Violazione di una norma giuridica o morale Il risultato della mancata applicazione
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliLa promozione dell attività fisica nella popolazione scolastica. Dr.ssa Filomena Lo Sasso Azienda Sanitaria Locale di Potenza
La promozione dell attività fisica nella popolazione scolastica Dr.ssa Filomena Lo Sasso Azienda Sanitaria Locale di Potenza introduzione Dall indagine OKkio alla salute 2012 risulta che tra i bambini
DettagliEDUCARE: costruire l identità della persona come vocazione
Corso di aggiornamento per docenti IRC e operatori pastorali Aprilia 13/03/2011 EDUCARE: costruire l identità della persona come vocazione UFFICIO SCUOLA per l insegnamento della Religione Cattolica DIOCESI
DettagliLinee guida per l analisi e la discussione
Lo studio di caso Linee guida per l analisi e la discussione 1^ il caso nella sua Specificità e Due attenzioni e I riferimenti Pedagogici Normativi Sociologici Psico-medici contestualizzazione in cui il
DettagliNOI COME ARCHIMEDE! - Il gioco euristico -
Scuola dell Infanzia ed Asilo Nido San Giovanni Bosco Piazza della Repubblica n 03, 37050 Belfiore VR Tel. 331 5858966 www.scuolainfanziabelfiore.it Progetto Educativo - Didattico NOI COME ARCHIMEDE! -
DettagliLo scenario europeo secondo l indagine IEA-ICCS 2016 e lo spazio nell ordinamento italiano
Bruno Losito, Università Roma Tre Lo scenario europeo secondo l indagine IEA-ICCS 2016 e lo spazio nell ordinamento italiano Un idea di scuola per una società in trasformazione. Il contributo di Cittadinanza
DettagliCrescere è un gioco. per bimbi da 6 a 36 mesi. marameo2010.it
Crescere è un gioco per bimbi da 6 a 36 mesi marameo2010.it Baby Marameo, uno spazio in cui crescere insieme Baby Marameo è uno spazio educativo semplice e dinamico pensato per accogliere e rispettare
DettagliPROTOCOLLO CONTINUITA' ASILO NIDO-SCUOLA DELL'INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA
PROTOCOLLO CONTINUITA' ASILO NIDO-SCUOLA DELL'INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA Motivazioni L'idea di elaborare un protocollo per la continuità Asilo nido - Scuola dell'infanzia - Scuola Primaria nasce dall'esigenza
DettagliGIORNALISTI SPORTIVI E COMPILIAMO LO SCHEMA CHE SEGUE. GENITORI E FIGLI: VIVERE INSIEME IL MONDO DEL TENNIS Dubbi e/o certezze del proprio ruolo
1 GENITORI E FIGLI: VIVERE INSIEME IL MONDO DEL TENNIS Dubbi e/o certezze del proprio ruolo Importanza dello sport per l educazione del figlio. Un genitore indirizza un figlio verso lo sport per educarlo
DettagliBrucoverde e Cerchio Magico
Azienda di Servizi alla Persona Nidi d Infanzia Brucoverde e Cerchio Magico Carta dei servizi ad uso dei genitori, a.e.2015-16 Via Di Mezzo n. 1 47900 RIMINI Tel. 0541/367811 Fax 0541/367854 c.f./p.iva
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia. Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012 Fare e pensare: il tirocinio curricolare come occasione per apprendere dall'esperienza
DettagliLA RELAZIONE EDUCATIVA. Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti
LA RELAZIONE EDUCATIVA Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti La relazione educativa e essenzialmente una relazione tra persone però si differenzia in quanto ha caratteristiche precise
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LANGHIRANO POF 2014-2015 ALLEGATO N. 2 PROGETTI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LANGHIRANO POF 2014-2015 ALLEGATO N. 2 PROGETTI SCUOLE DELL INFANZIA: RODARI, TORRECHIARA, PILASTRO I PROGETTI DELLE SCUOLE DELL INFANZIA ATTRAVERSANO, TRASVERSALMENTE, TUTTI I
DettagliSezioni divezzi dai mesi
Sezioni divezzi dai 13-36 mesi MOTIVAZIONE: La progettazione didattica per l'anno educativo 2011-2012 avrà come tema la storia dell'arca di Noè. Questo progetto nasce dall'idea di considerare il nido come
DettagliServizi di sostegno alla funzione
Servizi di sostegno alla funzione genitoriale Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma In molti Paesi del Nord Europa e degli Stati Uniti il sostegno all esercizio della funzione
DettagliGuida all inserimento sereno
Direzione Politiche Educative Servizi Educativi Territoriali Asilo Nido Aziendale Guida all inserimento sereno 1 Ambiente positivo di fiducia L'asilo nido è un ambiente, uno spazio fisico ed emotivo che
DettagliA.G.A.P. - TRENTINO. L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016
A.G.A.P. - TRENTINO L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016 Riferimenti normativi MIUR Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Linee di indirizzo
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliLa comunicazione nei processi educativi. Teresa Boi
La comunicazione nei processi educativi Teresa Boi La comunicazione (dal latino communico: cum = con e munire = legare, costruire, mettere in comune, far partecipe) è un azione che prevede l'esistenza
DettagliLo sviluppo psicologico dall'adolescenza all'età adulta: fattori di protezione e di rischio. L'autonomia emotiva in adolescenza
Lo sviluppo psicologico dall'adolescenza all'età adulta: fattori di protezione e di rischio L'autonomia emotiva in adolescenza Autonomia adolescenziale e gruppo dei pari Nel passaggio dall'esclusiva appartenenza
DettagliIl ruolo delle imprese familiari a favore della comunità e il ruolo della comunità a favore delle imprese familiari
Il ruolo delle imprese familiari a favore della comunità e il ruolo della comunità a favore delle imprese familiari Carlo Salvato Cattedra AIdAF-EY di Strategia delle Aziende Familiari in memoria di Alberto
DettagliAnalisi della qualità dell inclusione. Questionari famiglie scuola primaria
Analisi della qualità dell inclusione Questionari famiglie scuola primaria Anno scolastico 2013-2014 Questionari compilati Villanova Monteleone 89 alunni Olmedo 170 alunni 41 SI 48 NO 117 63 SI NO Romana
DettagliPATTO FORMATIVO SCUOLA PRIMARIA SCUOLA ALUNNO FAMIGLIA
ISTITUTO COMPRENSIVO d i S c u ol a d e l l I n f a nz ia, Prima ria e Se co n d a r i a di 1 g r a d o Via G. Ungaretti,8 - Telefax. 0784/402145 - Tel. 0784/402323 C.F.93013350918 NUIC82900R@ISTRUZIONE.IT
DettagliProgettazione attività Asilo Nido-Sezione Primavera
Congregazione «Pie Operaie di San Giuseppe» Asilo Nido-Sez. Primavera «Madre Agnese» Via Paolo Veronese, 8 70043 Monopoli (BA) tel.080-9301975/9379338 fax 0809379125/9379339 CF-PI 01343890487 e-mail: nidomariaagnese@libero.it
DettagliLe paure dei bambini. «Chi ha paura del lupo cattivo?!»
Le paure dei bambini «Chi ha paura del lupo cattivo?!» Cos è la Paura? Un emozione che ci fa riconoscere i pericoli «Attenzione -ci dice- qualcosa o qualcuno sta per farti del male. Se sei abbastanza forte
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA TRONCONI
IDENTITÀ: SCUOLA DELL INFANZIA TRONCONI La Scuola dell Infanzia TRONCONI nasce nel 1928 in BERGORO di Fagnano Olona (Varese) per rispondere alle esigenze emergenti dell espansione demografica della zona
DettagliStudio: v. U.Bussi, Viterbo Tel cell
Dr.ssa Elisa Fumarola 1 Il curriculum si articola in CURRICULUM VITAE A DATI ANAGRAFICI B - ESPERIENZE FORMATIVE C - ESPERIENZE LAVORATIVE E PROFESSIONALI Conduzione di attività di ricerca in ambito psicosociale;
DettagliI corsi di studio universitari per la formazione degli educatori della prima infanzia
I corsi di studio universitari per la formazione degli educatori della prima infanzia Emilia Restiglian Consiglio Direttivo del GNNI Bologna, 3 dicembre 2016 Attualmente non è obbligatorio possedere un
DettagliFISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia INSIEME PER EDUCARE. La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia
FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia INSIEME PER EDUCARE La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia 16 febbraio 2016 Manuela Vanin Per far crescere un bambino ci vuole un villaggio
DettagliI servizi sono erogati nel rispetto dei principi di uguaglianza, imparzialità, obiettività ed equità.
Carta dei Servizi e P.O.F. Carta dei Servizi La Carta dei Servizi è uno strumento di sviluppo della qualità, di valutazione delle prestazioni e di sviluppo organizzativo del servizio, con il quale il Centro
DettagliGLI INDICATORI DI QUALITA DELL EDUCAZIONE AMBIENTALE
Intendenza Scolastica Italiana Ufficio processi educativi LE RISORSE DEL TERRITORIO E LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO DI SCUOLA Dobbiaco, 27 29 agosto 2008 GLI INDICATORI DI QUALITA DELL EDUCAZIONE AMBIENTALE
DettagliL amicizia tra bambini. Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010
L amicizia tra bambini Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010 Oltre i genitori Lo sviluppo sociale del bambino è influenzato anche da altre figure significative: nonni educatori e insegnanti pari Gli
DettagliLa dimensione ergonomica: modi di stare e modi di vivere l essere adulti e bambini, tra alto e basso verso un incontro di ben essere reciproco e di
La dimensione ergonomica: modi di stare e modi di vivere l essere adulti e bambini, tra alto e basso verso un incontro di ben essere reciproco e di fiducia nelle possibilità altrui B E N E S S E R E Ben
DettagliTRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON
TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO
Dettagli