PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI STRUTTURE CIMITERIALI

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1 COSTRUZIONE DEI CIMITERI. PIANI CIMITERIALI. DISPOSIZIONI TECNICHE GENERALI (capo X NRPM) Il Nuovo regolamento di polizia mortuaria (NRPM), al Capo X Costruzione dei cimiteri, Piani cimiteriali. Disposizioni tecniche generali stabilisce i requisiti essenziali ai quali deve rispondere la pianificazione e la progettazione dei cimiteri. Se ne richiamano di seguito le disposizioni di maggiore rilievo progettuale, raccolte per argomenti e, ove occorre, corredate da grafici esplicativi. PIANI REGOLATORI CIMITERIALI (art.54 NRPM) Gli uffici comunali o consorziali competenti devono essere dotati di una planimetria in scala 1:500 dei cimiteri esistenti nel territorio del comune, estesa anche alle zone circostanti comprendendo le relative zone di rispetto cimiteriale. Tali planimetrie devono essere aggiornate ogni cinque anni o quando siano creati nuovi cimiteri o siano soppressi quelli vecchi o quando a quelli esistenti siano state apportate modifiche e ampliamenti. UBICAZIONE DEI CIMITERI, STUDIO TECNICO DEL- LA LOCALITÀ (art.55 NRPM) I progetti di ampliamento dei cimiteri esistenti e quelli di costruzione dei nuovi devono essere preceduti da uno studio tecnico delle località, specialmente per quanto riguarda: ubicazione orografia estensione dell area natura fisico-chimica del terreno profondità e direzione della falda idrica I progetti dei cimiteri e degli ampliamenti devono essere deliberati dal consiglio comunale. All approvazione dei progetti si procede a norma delle leggi sanitarie. RELAZIONE TECNICO-SANITARIA: CONTENUTI (art.56 NRPM) I progetti di ampliamento e di costruzione di cimiteri devono essere accompagnati da una relazione che illustri i criteri in base ai quali l Amministrazione comunale ha programmato la distribuzione dei lotti destinati ai diversi tipi di sepoltura. Tale relazione deve contenere: descrizione dell area; descrizione delle vie d accesso e delle zone di parcheggio; descrizione degli spazi e viali destinati al traffico interno; descrizione delle eventuali costruzioni accessorie previste, quali: deposito di osservazione; camera mortuaria; sale di autopsia; cappelle; forno crematorio; servizi destinati al pubblico; servizi destinati agli operatori cimiteriali; alloggio del custode; impianti tecnici. DIVERSE PARTI ED EDIFICI DEL CIMITERO CAMERA MORTUARIA (Capo XI NRPM) Ogni cimitero deve avere una camera mortuaria per l eventuale sosta dei feretri prima del seppellimento. Essa deve essere costruita in prossimità dell alloggio del custode ove esista e deve essere provveduta di arredi per la deposizione dei feretri. Nei casi in cui il cimitero non abbia il deposito di osservazione (previsto dall art.12 NRPM), funzione come tale la camera mortuaria. La camera mortuaria deve essere illuminata e ventilata mediante ampie finestre aperte direttamente verso la superficie scoperta del cimitero e deve essere dotata di acqua corrente. Le pareti della camera mortuaria, fino all altezza di 2 m devono essere rivestite di lastre di marmo o di altra pietra naturale o artificiale ben levigata, ovvero essere intonacate a cemento ricoperto di vernice a smalto o da altro materiale facilmente lavabile. Il pavimento, costituito anch esso da materiale liscio, impermeabile, ben unito e lavabile, deve essere inoltre disposto in modo da assicurare il facile scolo delle acque di lavaggio, delle quali deve essere anche assicurato il facile e innocuo smaltimento. SALA PER AUTOPSIE (Capo XII NRPM) La sala per autopsie deve rispondere ai medesimi requisiti prescritti per la camera mortuaria, di cui al paragrafo precedente. Nella sala deve essere collocato un tavolo anatomico, in grés, in ceramica, in marmo, in ardesia, in pietra naturale o artificiale ben levigata o in metallo, che deve essere provvisto di adatta canalizzazione per l allontanamento dei liquidi cadaverici e delle acque di lavaggio nonché di mezzi per il loro rapido e innocuo smaltimento. Il tavolo anatomico deve essere munito anche di sistema di aspirazione dei gas e loro innocuizzazione e di idonea illuminazione. ELABORATI GRAFICI Gli elaborati grafici devono rappresentare, in scala adeguata, sia le varie zone del complesso cimiteriale, sia gli edifici dei servizi generali, sia gli impianti tecnici. ZONA DI RISPETTO (art.57 NRPM) I cimiteri devono essere isolati dall abitato mediante la zona di rispetto prevista dall art.338 del TU delle leggi sanitarie (legge12/1934) e successive modificazioni. È vietato costruire entro la fascia di rispetto, nuovi edifici o ampliare quelli preesistenti. Nell ampliamento dei cimiteri esistenti, l ampiezza della fascia di rispetto dai centri abitati non può in nessun caso essere inferiore a: 100 m, nei comuni con popolazione superiore a abitanti; 50 m, negli altri comuni. TERRENO E FALDE IDRICHE Il terreno dell area cimiteriale deve essere sciolto sino alla profondità di 2,50 m o capace di essere reso tale con facili opere di scasso. Deve essere asciutto e dotato di un adatto grado di porosità e di capacità per l acqua per favorire il processo di mineralizzazione dei cadaveri. Nel caso che i terreni relativi all area prescelta non soddisfino i requisiti sopra indicati, è possibile ottenere artificialmente le condizioni richieste mediante riporto di terreni prelevati altrove. La falda idrica deve trovarsi a conveniente distanza dal piano di campagna e avere altezza tale da essere in piena o comunque con il più alto livello della zona di assorbimento capillare almeno alla distanza di 0,50 m dal fondo della fossa per inumazione. SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE E DRENAGGI (art.60 NRPM) Il terreno del cimitero deve essere sufficientemente provvisto di scoli superficiali per il pronto smaltimento OSSARIO COMUNE (Capo XIII NRPM) delle acque meteoriche e, ove sia necessario, di opportuno drenaggio, purché questo non provochi una eccessiva privazione dell umidità del terreno destinato a campo di inumazione tale da nuocere al regolare andamento del processo di mineralizzazione dei cadaveri. SERVIZI IGIENICI (art.60 NRPM) Il cimitero deve essere approvvigionato di acqua potabile (distribuita mediante fontanelle e beverini) e dotato di servizi igienici a disposizione del pubblico e degli addetti al cimitero. RECINZIONI (art.61 NRPM) Il cimitero deve essere recintato lungo il perimetro da un muro o altra idonea recinzione avente un altezza non inferiore a 2,50 m dal piano esterno di campagna. DATI DI DIMENSIONAMENTO DEI LOTTI (art.58 NRPM) La superficie (lorda) dei lotti di terreno destinati ai campi di inumazione deve superare di almeno la metà la superficie netta: Sl 1,5 Sn. La superficie netta, destinata ad accogliere le salme per il normale periodo di rotazione di dieci anni, deve essere calcolata sulla base dei dati statistici dell ultimo decennio. Se il tempo di rotazione è fissato per un periodo diverso dal decennio il calcolo viene basato su tale periodo. Nella determinazione della superficie dei lotti di terreno destinati ai campi di inumazione, occorre tenere presenti anche le inumazioni effettuate a seguito delle estumulazioni (di cui all art.86). Nel dimensionamento dei cimiteri occorre tenere conto anche di eventi straordinari che possono richiedere un gran numero di inumazioni. Nel calcolo dell area non devono essere compresi gli spazi eventualmente riservati: a) alla costruzione di manufatti destinati alla tumulazione oppure alla conservazione di ossa o di ceneri, di ossari comuni, o di sepolture private; b) a strade, viali, piazzali e zone di parcheggio; c) alla costruzione di tutti gli edifici, compresa la cappella, adibiti ai servizi cimiteriali o a disposizione del pubblico e degli addetti al cimitero; d) a qualsiasi altra finalità diversa dalla inumazione. Ogni cimitero deve avere un ossario comune, consistente in un manufatto destinato a raccogliere le ossa provenienti dalle esumazioni, o che si trovino nelle condizioni previste dal c.5 dell art.86 (qualora le salme estumulate si trovino in condizione di completa mineralizzazione può provvedersi alla immediata raccolta dei resti mortali in cassette ossario) e non richieste dai familiari per altra destinazione nel cimitero. L ossario deve essere costruito in modo che le ossa siano sottratte alla vista del pubblico. INUMAZIONE (Capo XIV NRPM) (v. Fig. 2./1) Campi di inumazione (art.68, 69 NRPM) I campi destinati all inumazione, all aperto e al coperto, devono essere ubicati in suolo idoneo per struttura geologica e mineralogica, per proprietà meccaniche e fisiche e per livello della falda idrica. I campi di inumazione sono divisi in riquadri e l utilizzazione delle fosse deve farsi cominciando da un estremità di ciascun riquadro e successivamente fila per fila procedendo senza soluzione di continuità. Fosse di inumazione (artt NRPM) Ogni fossa nei campi di inumazione deve essere contraddistinta, a cura del comune, da un cippo costituito da materiale resistente all azione disgregatrice degli agenti atmosferici e portante un numero progressivo. Sul cippo, a cura del comune, verrà applicata una targhetta di materiale inalterabile con indicazione del nome, del cognome e delle date di nascita e di morte del defunto. Ciascuna fossa per inumazione deve essere scavata a 2 m di profondità dal piano di superficie del cimitero e, dopo che vi sia stato deposto il feretro, RICETTIVE E CULTU- 3. MOSCHEE B 361

2 DIVERSE PARTI ED EDIFICI DEL CIMITERO INUMAZIONE (Capo XIV NRPM) (v. Fig. 2./1) deve essere colmata in modo che la terra scavata alla superficie sia messa attorno al feretro e quella affiorata dalla profondità venga alla superficie. Le fosse per inumazione di cadaveri di persone di oltre dieci anni di età devono avere una profondità non inferiore a 2 m. Nella parte più profonda devono avere la lunghezza di 2,20 m e la larghezza di 0, m e devono distare l una dall altra almeno 0,50 m da ogni lato. Le fosse per inumazione di cadaveri di bambini di età inferiore a 10 anni devono avere una profondità non inferiore a 2 m. Nella parte più profonda devono avere una lunghezza di 1,50 m e una larghezza di 0,50 m e devono distare l una dall altra non meno di 0,50 m da ogni lato. I vialetti fra le fosse non possono invadere lo spazio destinato all accoglimento delle salme, ma devono essere tracciati lungo il percorso delle spalle di 0,50 m che separano fossa da fossa e devono essere provvisti di sistemi fognanti destinati a convogliare le acque meteoriche lontano dalle fosse di inumazione. FI 1/1 CIMITERI SCHEMA DI AGGREGAZIONE DEI SETTORI C TUMULAZIONE (Capo XV NRPM) (v. Fig. 3./1) Nella tumulazione ogni feretro deve essere posto in loculo o tumulo o nicchia separati. I loculi possono essere a più piani sovrapposti. Ogni loculo deve avere uno spazio (un lato) esterno libero per il diretto accesso al feretro. La struttura del loculo e del manufatto, sia che venga costruita interamente in opera o che sia costituita da elementi prefabbricati, deve rispondere ai requisiti richiesti per la resistenza delle strutture edilizie, con particolare riferimento alle disposizioni per la realizzazione delle costruzioni in zone sismiche. Le solette orizzontali devono essere dimensionate per un sovraccarico di almeno 250 Kg/m 2. Le pareti dei loculi, sia orizzontali che verticali, devono avere caratteristiche di impermeabilità ai liquidi e ai gas ed essere in grado di mantenere nel tempo tali proprietà. I piani di appoggio del feretro devono essere inclinati verso l interno in modo da evitare l eventuale fuoruscita di liquidi. La chiusura del tumulo deve essere realizzata con muratura di mattoni pieni a una testa, intonacata nella parte esterna. È consentita altresì la chiusura con elemento in pietra naturale o con lastra in cemento armato vibrato o altro materiale avente le stesse caratteristiche di stabilità, di spessori atti ad assicurare la dovuta resistenza meccanica e sigillati in modo da rendere la chiusura stessa a tenuta ermetica. B B CREMAZIONE (Capo XVI NRPM) Crematori (art.78 NRPM) I crematori devono essere costruiti entro i recinti dei cimiteri e sono soggetti alla vigilanza del sindaco. Il progetto di realizzazione di un crematorio deve essere corredato da una relazione nella quale vengono illustrate le caratteristiche ambientali del sito, le caratteristiche tecnico-sanitarie dell impianto e i sistemi di tutela dell aria dagli inquinamenti sulla base delle norme vigenti in materia. I progetti di costruzione dei crematori sono deliberati dal consiglio comunale. Urne e cinerari (art. NRPM) Le ceneri derivanti dalla cremazione di ciascun cadavere devono essere raccolti in apposita urna cineraria portante all esterno il nome, cognome e data di nascita e di morte del defunto. Nel cimitero deve essere predisposto un edificio per raccogliere queste urne; le urne possono essere collocate anche in spazi dati in concessione a enti morali o privati. Le dimensioni limite delle urne e le caratteristiche edilizie di questi edifici vengono stabilite dai regolamenti comunali. Ogni cimitero deve avere un cinerario comune per la raccolta e la conservazione in perpetuo e collettiva delle ceneri provenienti dalla cremazione delle salme, per le quali sia stata espressa la volontà del defunto di scegliere tale forma di dispersione dopo la cremazione oppure per le quali i familiari del defunto non abbiano provveduto ad altra destinazione. 7 A A SEPOLTURE PRIVATE NEI CIMITERI (Capo XVIII NRPM) (v. Fig. /4) Tumulazione e inumazione nelle aree per sepolture private Il comune può concedere a privati e a enti l uso di aree per la costruzione di sepolture a sistema di tumulazione individuale, per famiglie e collettività. Nelle aree avute in concessione, i privati e gli enti possono impiantare, in luogo di sepolture a sistema di tumulazione, campi di inumazione per famiglie e collettività, purché tali campi siano dotati ciascuno di adeguato ossario. Alle sepolture private si applicano, a seconda che siano a sistema di tumulazione o a sistema di inumazione, le disposizioni generali stabilite dal presente Regolamento. Previsione dei Piani regolatori cimiteriali e concessioni (artt NRPM) Le aree destinate alla costruzione di sepolture private debbono essere previste nei Piani regolatori cimiteriali comunali. Le concessioni a privati ed enti per l uso di aree per la costruzione di sepolture sono a tempo determinato e di durata non superiore a 99 anni, salvo rinnovo. Con l atto della concessione il comune può imporre ai concessionari determinati obblighi, tra cui quello di costruire la sepoltura entro un tempo determinato pena la decadenza della concessione. Non può essere fatta concessione di aree per sepolture private a persone o a enti che mirino a farne oggetto di lucro e di speculazione. I singoli progetti di costruzione di sepolture private debbono essere approvati dal sindaco su conforme parere della commissione edilizia e del coordinatore sanitario della Azienda sanitaria locale (ASL) competente. Nell atto di approvazione del progetto viene definito il numero di salme che possono essere accolte nel sepolcro. Le sepolture private non debbono avere il diretto accesso con l esterno del cimitero. REPARTI SPECIALI ENTRO I CIMITERI (Capo XX NRPM) I Piani regolatori cimiteriali possono prevedere reparti speciali e separati per la sepoltura di cadaveri di persone professanti un culto diverso da quello cattolico. Alle comunità straniere che fanno domanda di avere un reparto proprio per la sepoltura delle salme dei loro connazionali, può parimenti essere data dal sindaco in concessione un area adeguata nel cimitero. LEGENDA PARCHEGGIO STRADA O ALTRO SPAZIO PUBBLICO DI ACCESSO A - SETTORE DEI SERVIZI GENERALI INGRESSO, MUNITO DI CANCELLI 2. RECINZIONE (H. MIN. 2,50 M) 3. ALLOGGIO DEL CUSTODE ED EVENTUALE GUARDIOLA D'ACCESSO 4. CAMERA MORTUARIA ED EVENTUALE SALA AUTOPSIE 5. SERVIZI IGIENICI PER IL PUBBLICO 6. CHIESA O CAPPELLA 7. UFFICI TECNICI E AMMINISTRATIVI 8. LOCALI TECNICI, MAGAZZINI, INCENERITORE B - SETTORE DELLE SEPOLTURE 9. LA TUMULAZIONE 10. OSSARIO 1 CAMPI DI INUMAZIONE PUBBLICA 12. CAMPI DI INUMAZIONE PRIVATA 13. EDICOLE E CAPPELLE PRIVATE 16 D 16 PARCHEGGIO C - REPARTI E SPECIALI 14. CREMATORIO 15. REPARTI SPECIALI (DEFUNTI DI RELIGIONE DIVERSA DALLA CATTOLICA) D - LARGO DI ACCESSO E SERVIZI ACCESSORI (NON SEMPRE PRESENTI) 16. BANCHI MOBILI DI VENDITA FIORI B 362

3 FI 1/2 CIMITERI CAMPI DI INUMAZIONE RICETTIVE E CULTU- B 363

4 DIVERSE PARTI ED EDIFICI DEL CIMITERO FI /3 CIMITERI LA TUMULAZIONE LOCULI - CARATTERISTICHE TECNICHE SCHEMA DI TUMULAZIONE ALL'INTERNO DI SPECIFICO EDIFICIO A UNO O PIÙ PIANI - DISPOSIZIONE "DI TESTA" NELLA TUMULAZIONE OGNI FERETRO DEVE ESSERE POSTO IN LOCULO (O TUMULO O NICCHIA) SEPARATO. I LOCULI POSSONO ESSERE A PIÙ PIANI SOVRAPPOSTI. OGNI LOCULO DEVE AVERE UN LATO ESTERNO LIBERO PER IL DIRETTO ACCESSO AL FERETRO LE SOLETTE ORIZZONTALI DEVONO ESSERE DIMENSIONATE PER SOVRACCARICO DI 250 KG/MQ LE PARETI DEI LOCULI, SIA ORIZZONTALI CHE VERTICALI, DEVONO AVERE CARATTERISTICHE DI IMPERMEABILITÀ A LIQUIDI E GAS ED ESSERE IN GRADO DI MANTENERE NEL TEMPO TALI PROPRIETÀ. I PIANI DI APPOGGIO DEL FERETRO DEVONO ESSERE INCLINATI VERSO L INTERNO, IN MODO DA EVITARE L EVENTUALE FUORIUSCITA DI LIQUIDI. LA CHIUSURA DEL TUMULO PUÒ ESSERE REALIZZATA: - CON MURATURA DI MATTONI PIENI A UNA TESTA, INTONACATA SULLA FACCIA ESTERNA; - CON ELEMENTO IN PIETRA NATURALE; - CON LASTRA IN CEMENTO ARMATO VIBRATO O CON ALTRO MATERIALE DI PARI SPESSORE E STABILITÀ. - LA CHIUSURA DEVE ESSERE SIGILLATA IN MODO DA ASSICURARE UNA TENUTA ERMETIC DISPOSIZIONE IN PIANTA PROSPETTO INTERNO DISPOSIZIONE DI TESTA CON FRONTE A CANTERE 300 SEZIONE TRASVERSALE DI UN PIANO DISPOSIZIONE DI LATO (CANTERE) 240 DISPOSIZIONE SEMPLICE DI TESTA SERVITA DA PORTICO 300 MIN. 0 PORTICATO DI VISITA PIANTA PIANTA PIANTA PORTICATO SEZIONE TRASVERSALE DI UN PIANO SEZIONE TRASVERSALE DI UN PIANO SEZIONE TRASVERSALE B 364

5 FI /4 CIMITERI CAMPI DI INUMAZIONE A - CAPPELLA PRIVATA A QUATTRO POSTI, A CANTERA PICCOLA CAPPELLA, NON FREQUENTE ACCESSO DELLE SALME DAI LATI MINORI B - CAPPELLA PRIVATA A OTTO POSTI, DI TESTA 120 PIANTA TIPOLOGIA RICORRENTE ACCESSO DELLE SALME POSSIBILE SOLO DAL LATO MINORE OPPOSTO AI LOCULI 210 SEZIONE LONGITUDINALE SEZIONE TRASVERSALE C - CAPPELLA PRIVATA A OTTO POSTI, A CANTERA 160 D - CAPPELLA PRIVATA A SEDICI POSTI, A CANTERA 160 TIPOLOGIA RICORRENTE ACCESSO DELLE SALME SOLO DAI LATI MAGGIORI TIPO NON FREQUENTE ACCESSO DELLE SALME DAI LATI MINORI RICETTIVE E CULTU- 340 B 3

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