L accessibilità museale a Palazzo Branciforte

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1 L accessibilità museale a Palazzo Branciforte Percorsi di potenziamento dell accessibilità Nell ambito dell accessibilità museale, Palazzo Branciforte costituisce un sito dalla vocazione sperimentale grazie allo staff dei Servizi Educativi di Civita Sicilia, che dal 2016 sta progettando e sviluppando una serie di percorsi, destinati a soggetti con diverse tipologie di disabilità. Tra gli obiettivi individuati nella programmazione didattica di Palazzo Branciforte, il potenziamento dell accessibilità museale costituisce un punto nevralgico delle buone pratiche indicate dall ICOM attraverso l attenzione dedicata al pubblico con difficoltà di accessibilità fisica, sensoriale, cognitiva e culturale, e finalizzato ad avere un influenza positiva nella vita delle persone.

2 Per queste ragioni, oltre alla frequentazione di corsi di aggiornamento in importanti centri accreditati nazionali da parte dello staff come il Museo Omero è stata avviata la sperimentazione di un percorso tattile per i non vedenti e gli ipovedenti al fine di divenire parte integrante dell offerta dei Servizi Educativi del Palazzo. Nel mese di aprile 2016, in collaborazione con il DICAM (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale e del Materiali) della Fac acoltà di Ingegneria dell Università di Palermo settore Geomatica - Scuola Politecnica (Ing. Rosanna Sciortino e Ing. Maria Grazia Spera) è stato possibile avviare un percorso sperimentale messo in pratica nel mese di maggio 2016, nel corso di uno speciale percorso tattile destinato a un pubblico eterogeneo, costituito un gruppo misto composto da non vedenti, ipovedenti e vedenti bendati e che ha rappresentato un importante opportunità per la valorizzazione e la fruizione della collezione archeologica di palazzo Branciforte nelle sue diverse declinazioni.

3 Attraverso l esecuzione di un rilievo fotogrammetrico di due reperti della collezione archeologica di Palazzo Branciforte, si è ottenuta una restituzione 3D, finalizzata alla fruizione on-line e alla stampa di diversi prototipi. Il rilievo, eseguito mediante un laser scanner DPI-8 Handheld 3D Scanner for Building Construction (Trimble) che la ditta MICROGEO aveva affidato in prestito al DICAM ha prodotto dei manufatti, realizzati con una stampante DELTA WASP 20 40, presso lo Studio tecnico MIRA dell'ing. Maria Grazia Spera. La scelta dei materiali e la risoluzione di stampa sono state stabilite tenendo conto della necessità di ottenere al tatto una somiglianza con il materiale originale.

4 Nello specifico, sono stati utilizzati i seguenti materiali, di cui si riproducono alcuni risultati: -ABS di qualità SMART PRO a bassa retrazione -PLA Filamento termolastico 3d in polimero Polilattato di qualità PREMIUM.

5 I reperti selezionati per questa fase sperimentale resi visibili attraverso i modellini 3D visibili on-line sono state due terrecotte figurate, una classe di materiali prodotta in serie e molto attestata nel mondo greco di Sicilia e di cui si indicano, a seguire, due schede sintetiche: Figura femminile stante Inv. n. 875, provenienza ignota Datazione: VI secolo a.c. H. cm. 20; 5YR 7/8 Figura femminile stante, priva della parte inferiore e alcune abrasioni sulla superficie, nonché per alcune lacune del braccio destro. La figura indossa un leggero chitone dalle fitte pieghe, coperto da un himation indossato a scialle, e che forma sul davanti due motivi a zig zag lungo i margini. Le braccia sono piegate e appoggiate sul petto per reggere un porcellino, elemento che riporta all ambito della coroplastica votiva tipica del mondo greco arcaico. Sulla testa indossa sulla un diadema, da cui fuoriescono i capelli ondulati, caratterizzati da solchi radiali, e che le incorniciano il volto ovale. Il reperto presenta la mancanza della parte inferiore della figura

6 Vaso configurato Inv. n. 341, provenienza ignota Datazione: fine del VI inizi del V secolo a.c. Altezza cm 14,5 lunghezza cm.25 Vaso configurato a vernice nera a forma di bovino, biansato, con anse trasversali rispetto al corpo del vaso. L imboccatura è impostata sul dorso del vaso, caratterizzata dal labbro espanso, e il beccuccio è costituito dalla coda.