Geografia Economica CLEMST

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1 Facoltà di Economia Geografia Economica CLEMST Fiorella Dallari

2 Programma Obiettivi formativi: conoscenze e abilità da conseguire Lo studente potrà acquisire le conoscenze idonee per interpretare i fenomeni economici e sociali, riferiti alla scala globale ed a quella regionale, secondo il paradigma dello sviluppo sostenibile. Nel primo modulo (parte istituzionale), lo studente maturerà un'abilità sulla base di una riflessione teorica dell'analisi spaziale e dello spazio geoeconomico (nouvelle socio-géographie e new economic geographie), a cui si legherà il secondo modulo dedicato al turismo, sulla base dell analisi spaziale e di prospettiva territoriale legata ai temi dello sviluppo economico e sociale locale e globale. L'obiettivo del corso è di fornire competenze per formare un comportamento sostenibile e di gruppo, necessario per costruire e attuare progetti di sviluppo territoriale secondo un approccio sistemico, con particolare attenzione al turismo.

3 Geografia Economica (8 CFU) Programma Il corso si propone di illustrare e discutere i problemi e le diverse interpretazioni dei fenomeni economici e sociali, riferiti alla scala globale ed a quella regionale, nel quadro dello sviluppo sostenibile sulla base di un'analisi spaziale. Lo scopo ultimo del corso è di fornire i principali riferimenti necessari alla comprensione ed all'organizzazione delle informazioni utilizzate per un'azione sostenibile e un comportamento operativo coeso a progetti di sviluppo locale in una logica di globalizzazione e innovazione. Un approfondimento specifico sarà riservato alle regioni sviluppate dell'europa comunitaria ed a quelle in ritardo economico dell'africa e del Medio Oriente con una serie di casi di studio legati al fenomeno turistico. A tal fine il corso si articola in due moduli didattici. Primo modulo:analisi spaziale e territoriale, spazio geoeconomico e sviluppo sostenibile; sistemi locali territoriali, milieu e rinnovamento territoriale. Secondo modulo:analisi spaziale del fenomeno turistico; i problemi turistici legati all uomo e alla natura; le politiche turistiche.

4 Geografia Economica (8 CFU) Programma Primo modulo:analisi spaziale e territoriale, spazio geoeconomico e sviluppo sostenibile 1. Spazio geografico e spazio economico 2. La regione geografica 3. Economia e ambiente naturale 4. La popolazione mondiale 5. L'organizzazione territoriale degli spazi agricoli 6. La produzione mineraria, le fonti e produzioni d'energia 7. L'industria manifatturiera 7. Servizi e territorio 8. Il sistema mondo 9. Il turismo

5 Geografia Economica (8 CFU) Programma Approfondimenti del primo modulo sistemi locali territoriali, milieu e rinnovamento territoriale Lo sviluppo e i sistemi locali nel mondo I sistemi locali produttivi nelle regioni europee I distretti industriali nel quadro regionale italiano I sistemi locali territoriali e il milieu: la riscoperta del rapporto uomo-ambiente; le politiche di sviluppo territoriale e gli attori collettivi

6 Geografia Economica (8 CFU) Programma Secondo modulo Lo spazio turistico: dallo spazio visitato e consumato allo spazio gestito. 1. La forte crescita disomogenea 2. I bacini di accoglienza: una diversa ripartizione 3. I fattori geografici e l immaginario 4. I fattori socio-economici e tecnici 5. Gli spazi turistici polivalenti 6. Gli spazi turistici specializzati. 7. Le tipologie di spazi turistici regionali: fondamenti e definizioni 8. I problemi legati alla natura e all uomo 9. Spazi e politiche turistiche

7 Geografia Economica (8 CFU) Programma Approfondimenti del secondo modulo:sistemi locali territoriali, milieu e rinnovamento territoriale. 1. Il Patrimonio Culturale- Heritage nelle politiche di sviluppo sostenibile dei sistemi locali deboli 2. I sistemi turistici locali e i distretti turistici; le filiere turistiche e la cultura 3. I sistemi locali urbani: rinnovamento tra pianificazione strategica e marketing urbano 4. La cartografia tradizionale e digitale 5. Le politiche turistiche dell Emilia-Romagna 7. Il Cammino di Annibale, progetto a confronto e discussione

8 Geografia Economica (8 CFU) Programma Conti S., Dematteis G:, Lanza C:, Nano F., Geografia dell'economia mondiale, Utet, Torino, nuova edizione 2006; J.P.Lozato-Jotard, Geografia del Turismo, Hoepli, Milano, F.Dallari, Il distretto industriale tra spazio e luogo (dispense Geografia-parteI) 2002 ( F.Dallari, La pianificazione strategica e il marketing urbano, (dispense Geografia-parteII) 2002 ( Materiale fornito dal docente

9 Altre notizie riguardanti il corso Si prevedono dei seminari di approfondimento di sistemi locali turistici. L'esame comporta una prova scritta obbligatoria ed una orale facoltativa. L'iscrizione deve essere effettuata presso la bacheca elettronica secondo le norme vigenti. L'orario di ricevimento (via Angherà, 22) è previsto per Giovedì, dalle 14,00 alle 17,00 Venerdì dalle 10,00 alle 13,00 Tutor d area dott.ssa Enza Zabbini, enza.zabbini@unibo.it dallari@spbo.unibo.it; per necessità si può contattare

10 Modalità dell esame L'esami finale prevede una prova scritta articolata in quattro/cinque domande aperte e una prova orale facoltativa, salvo decisione del docente di procedere anche alla prova orale in casi particolari.

11 Metodi didattici Le lezioni saranno presentate in powerpoint e saranno a disposizione degli studenti. Casi di studio e progetto saranno oggetto di discussione e di confronto. Si prevedono dei seminari per l'elaborazione degli eventuali progetti presentati dagli studenti con il sostegno del tutor d'area.

12 Geografia Economica prima lezione Riflessione sul concetto di sviluppo e di regione Dalla crescita allo sviluppo sostenibile Sviluppi e sviluppo Sviluppo come crescita Sviluppo umano Sviluppo sostenibile La fine dello sviluppo? Dallo sviluppo al futuro La regione naturale, storica, funzionale, sistemica Territorio e sviluppo segue.

13 Le concezioni dello sviluppo. Lo sviluppo come crescita Il rapporto tra uomo e natura Dagli sviluppi allo sviluppo: una semplificazione illuministica Lo sviluppo come crescita della società industriale , periodo di consenso , prima fase di confutazione (la crisi petrolifera e ambientale) Gli obiettivi: occupazione; prodotto nazionale lordo; reddito individuale;rimozione del sottosviluppo Le esternalità rilevanti: ambiente naturale; patrimonio culturale; valori etici

14 Le concezioni dello sviluppo. Lo sviluppo umano Dal 1980, avvio del periodo di consenso Non è confutato Obiettivi: occupazione; reddito; qualità della vita; diritti naturali della persona; libertà politica Esternalità rilevanti: ambiente naturale; patrimonio culturale Indici dello sviluppo umano (I.S.U.)

15 Le concezioni dello sviluppo. Lo sviluppo sostenibile Dal 1992, periodo di consenso (conferenza di Rio) Non è confutato Obiettivi: integrità dell ecosistema; efficienza economica; equità sociale; diritti delle generazioni future Esternalità rilevanti: non ci sono

16 Diseguaglianze nazionali e livelli di sviluppo

17 Diseguaglianze nazionali e livelli di sviluppo

18 Le concezioni dello sviluppo. Lo sviluppo sostenibile: quale azione? La prima è legata al concetto di sviluppo compatibile che affronta il disagio ambientale attraverso l'innovazione tecnologica, l'autoregolazione del mercato e la ricerca di salti di livello che consentano di mantenere le forme consuete dello sviluppo La seconda è espressione di uno sviluppo sostenibile vincolistico, che impone cioè i vincoli, le condizioni di contesto entro le quali lo sviluppo cesserebbe di essere distruttivo per l'ambiente e dove è lo Stato con i suoi interventi legislativi a permettere i percorsi di sviluppo la terza è legata all'affermazione di un modello territorialista orientato all'innovazione concettuale, alla definizione di modalità che producano rinascita del territorio. In questo approccio culturale la sostenibilità diviene una qualità propria del codice genetico dello sviluppo. Il concetto chiave diviene quello di sviluppo locale, dove locale diviene pressoché sinonimo di autosostenibile, e la valorizzazione è riferita alle risorse territoriali e alle identità locali.

19 Come inquinano gli stati

20 Sviluppo senza crescita?

21 Chi va piano e chi va forte

22 I paesi più attraenti

23 L organizzazione regionale nel tempo e nello spazio Le società primitive :strutture regionali chiuse Dall economia mercantile alle scoperte geografiche: la formazioni di strutture regionali aperte La rivoluzione industriale: regioni centrali e periferiche Strutture regionali gerarchizzate e polarizzate Deurbanizzazione e nuove strutture regionali a rete Regioni periferiche e destrutturazione territoriale nel Terzo Mondo

24 Regioni industriali caratterizzate da una forte concentrazione geografica della produzione L industria diviene sinonimo di sviluppo economico Dualismo tra regioni centrali (regioni industriali) e la periferia Il processo di trasformazione non ha raggiunto lo stesso livello ovunque Con il passaggio da un economia agricola ad una industriale, si è intensificato l intervento delle società umane sull organizzazione del territorio Regioni industriali caratterizzate da una forte concentrazione geografica della produzione

25 Stadi storici, paradigmi, concetti di regione Stadio mercantile (dalla fine XVIII sec.), meccanica razionale, determinismo, regione naturale Stadio paleoindustriale (dalla fine XVIII sec. all inizio XX), meccanica razionale, determinismo, regione naturale Stadio neoindustriale, decollo (prima metà del sec. XX), termodinamica, possibilismo, regione umanizzata Stadio neoindustriale, maturità e declino (seconda metà del sec. XX), strutturalismo, funzionalismo, regione polarizzata Stadio transindustriale, decollo (fine del sec. XX inizio XXI), sistema generale, indefinibile, regione, sistema aperto

26 La regione sistema spaziale Riferimenti generali: periodo d avvio la metà anni Ottanta; Ambiente geografico: geografia francese, italiana e israeliana Riferimenti paradigmatici: behaviourismo come ambiente culturale; sistema generale come paradigma Teoria regionale: Il concetto di regione come sistema spaziale aperto I concetti complementari di organizzazione, processo, cambiamento, ambiente esterno, teleologia

27 La regione geografica È costituita da un insieme di luoghi contigui Tali luoghi hanno tutti qualche caratteristica comune tra di loro Essi si differenziano in base alle stesse caratteristiche, rispetto ai luoghi circostanti, che perciò non parte della regione

28 La regione geografica Livello microregionale Livello mesoregionale Livello macroregionale (megaregioni)

29 Tipi tematici Regione politico-amministrativa Regione politica Regione naturale Regione storica Regione economica formale funzionale

30 La regione economica formale La regione formale (omogenea o uniforme) è individuata in base ad attributi e viene chiamata omogenea in quanto ciò che la identifica e la differenzia dalle regioni circostanti è appunto l omogeneità interna di uno o più attributi caratterizzanti (coltura del riso, industria e città, turismo e spiagge e ricettività alberghiera)

31 La regione economica funzionale La regione funzionale è individuata in base a relazioni orizzontali. Essa viene identificata sulla base delle interconnessioni da relazioni spaziali orizzontali (interazioni spaziali), cioè da flussi di merci, persone, danaro, dipendenza, controllo

32 La regione economica funzionale Monocentrica, dove i flussi fanno capo ad un unico centro principale Policentrica, dove flussi fanno capo ad una pluralità di centri specializzati e perciò caratterizzati da relazioni di complementarità

33 La regione complessa Una regione formale che si collega ad una funzionale forma una regione complessa Es. conurbazione nord-atlantica statunitense

34 Strutture regionali gerarchizzate o polarizzate

35 Deconcentrazione e nuove strutture regionali a rete

36 Sistemi territoriali locali

37 La regione programma Regione piano o regione progetto

38 Le regioni periferiche

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