Il controllo ufficiale degli OGM nell alimentazione umana ed animale in Italia
|
|
- Gemma Capelli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il controllo ufficiale degli OGM nell alimentazione umana ed animale in Italia Le norme comunitarie su etichettatura e tracciabilità degli alimenti prevedono che i controlli si estendano dalle materie prime, agli ingredienti, ai prodotti intermedi fino ai prodotti finiti. Una rete di laboratori opera attivamente sul territorio nazionale, effettuando ogni anno controlli ordinari su 1000/2000 campioni di alimenti e mangimi Ilaria Ciabatti, Ugo Marchesi, Daniela Verginelli, Demetrio Amaddeo* Il controllo ufficiale degli OGM negli alimenti e nei mangimi in Italia è stato avviato dal Ministero della Salute nel 1999 attraverso inizialmente due piani di monitoraggio, uno mirato ai flussi di importazione di soia e mais in Italia, l altro finalizzato al controllo dei prodotti destinati all alimentazione per la prima infanzia. Il quadro normativo all epoca risultava piuttosto frammentato e comprendeva, per il settore dell alimentazione umana, provvedimenti legislativi comunitari (Regolamento (CE) 258/97 sui novel food, regolamenti (CE) 1139/1998, 49/2000 e 50/2000 concernenti gli obblighi di etichettatura e le relative soglie, direttive 88/388/EEC e 89/107/EEC rispettivamente sugli aromi e gli additivi per uso alimentare) e nazionali (es. decreto 4 agosto 2000 sul divieto di impiego di alcuni eventi di trasformazione del mais), più o meno specifici per gli OGM. Per i mangimi si faceva riferimento alla Direttiva 2001/18/CE sull emissione deliberata nell ambiente di OGM o, nel caso di materiali o additivi per mangimi, alle Direttive 70/524/EEC e 82/471/ EEC. Nel 2003 la necessità di armonizzare il quadro normativo a livello comunitario in entrambi i settori dell alimentazione umana ed animale, nel rispetto del principio dai campi alla tavola sancito dal Libro bianco sulla sicurezza alimentare, ha portato all emanazione dei Regolamenti (CE) 1829/2003 e 1830/2003, che hanno definito una procedura armonizzata di autorizzazione, nonché i requisiti di etichettatura e di tracciabilità degli alimenti e mangimi geneticamente modificati, prevedendo anche la definizione del regime sanzionatorio delegata però ai Paesi Membri. Nell ambito dei provvedimenti normativi di tipo orizzontale, il Regolamento (CE) 882/2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali, in applicazione dal 1 gennaio 2006, ha introdotto importanti disposizioni per il coordinamento, la gestione e la rendicontazione dell attività di controllo nel settore alimentare e ha proceduto alla definizione del ruolo dei laboratori comunitari e nazionali di riferimento. Organizzazione del controllo ufficiale In questo quadro normativo, che si è considerevolmente evoluto ed armonizzato nel tempo, i controlli ufficiali in Italia sono stati organizzati coinvolgendo diverse strutture per il proprio ambito di competenza (fig. 1): la pianificazione ed il coordinamento risiedono presso il Ministero della Salute, per l ambito nazionale, e presso le Regioni e le Province Autonome, per gli ambiti territoriali; le attività di ispezione e campionamento sono svolte, per quanto concerne i controlli all importazione degli alimenti e dei mangimi, rispettivamente dagli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e dai Posti di Ispezione Frontaliera, per quanto ri- * Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana - ilaria.ciabatti@izslt.it 61
2 Figura 1. Principali organismi coinvolti nel controllo ufficiale di alimenti e mangimi geneticamente modificati in Italia guarda i controlli sul territorio nazionale, dai Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione e dai Servizi Veterinari delle ASL, rispettivamente per l alimentazione umana ed animale; le attività analitiche di prima istanza sono svolte dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, da alcune ARPA e da alcune ASL la revisione di analisi, eventualmente richiesta in caso di non conformità riscontrata in prima istanza, viene effettuata presso l Istituto Superiore di Sanità i compiti di coordinamento delle attività analitiche dei laboratori ufficiali, di supporto tecnico-scientifico agli organismi coinvolti nel controllo ufficiale, di assistenza scientifica e tecnica all autorità competente per l attuazione di piani di controllo coordinati, di collaborazione con il laboratorio comunitario di riferimento, nonché di formazione, informazione ed aggiornamento sono assegnati al Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM istituito nel 2002, presso l Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, con Decreto del Ministero della Salute e designato Laboratorio nazionale di riferimento in base al Regolamento (CE) 882/2004. I piani di controllo ordinari e straordinari La definizione delle linee guida e la pianificazione generale dei controlli in materia di OGM avviene attraverso la preparazione di piani di controllo nazionali diversi per l alimentazione umana ed animale; attualmente sono in applicazione i seguenti piani: 1. Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli alimenti per il triennio ; 2. Piano nazionale di sorveglianza e vigilanza sanitaria sull alimentazione degli animali per l anno Quest ultimo è un piano composito che contempla problematiche sanitarie rilevanti nel settore dei mangimi e comprende un capitolo specifico per il controllo degli OGM. Sulla base delle indicazioni generali fornite nei suddetti piani nazionali, vengono quindi predisposti i rispettivi Piani regionali e delle Province Autonome, nei quali viene definita più dettagliatamente una serie di parametri, tra cui le metodologie, il numero e la tipologia di matrici da campionare, nonché gli organismi localmente coinvolti. Oltre ai piani predisposti per il controllo ufficiale ordinario, negli anni è risultato necessario definire anche dei piani di controllo per la gestione di particolari emergenze, ad esempio allorquando, nel 2005, gli Stati Uniti d America hanno informato la Commissione Europea che prodotti a base di mais, contaminati con il mais Bt10 non autorizzato, erano stati probabilmente esportati verso la Comunità sin dal 2001 o ancora, nel 2006, quando gli stessi USA hanno comunicato che prodotti a base di riso, contaminati dal riso 62
3 LL RICE 601, di cui non è stata autorizzata la commercializzazione in Europa, erano stati rilevati in campioni di riso prelevati sul mercato USA da riso commerciale a grani lunghi proveniente dal raccolto del In tali occasioni sono stati predisposti piani di controllo straordinari sulla base di indicazioni fornite in specifiche Decisioni comunitarie. Ogni anno viene sottoposto a controllo ordinario un numero di campioni di alimenti e mangimi compreso tra 1000 e La rendicontazione delle attività svolte nell ambito dei piani di controllo avviene mediante un applicativo sviluppato e gestito dal Centro di Referenza Nazionale e disponibile in rete a tutti i laboratori del controllo ufficiale. Questi ultimi procedono all inserimento nell applicativo dei dati anagrafici dei campioni di loro pertinenza, nonché delle relative risultanze analitiche. Il Centro di Referenza ha quindi il compito di estrarre i dati complessivi ed elaborarli per consentire alle Autorità Competenti di effettuare le opportune valutazioni e predisporre le relazioni conclusive, necessarie anche ai fini di rendicontazione alla Commissione Europea prevista dal Regolamento (CE) 882/2004. OGM ricercati in Italia Attualmente possono essere ricercati in Italia, così come nel resto d Europa, gli OGM per i quali sono disponibili materiale di riferimento e metodo analitico per il rilevamento e, nel caso di OGM autorizzati, la relativa quantificazione. I metodi analitici d elezione nell Unione Europea sono quelli basati sull analisi del DNA mediante polymerase chain reaction (PCR) ed in particolare, per le analisi quantitative, mediante PCR real time. Il Laboratorio Comunitario di Riferimento (CRL), istituito presso il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, è investito del compito di validare i metodi di rilevamento, così come previsto dalla procedura di autorizzazione di OGM nel Regolamento (CE) 1829/2003. Per quanto concerne gli OGM autorizzati, pertanto, l attuale quadro legislativo consente di disporre sempre di materiale di riferimento e metodo analitico idonei per la verifica dell ottemperanza alla normativa comunitaria. Più difficile è la situazione per gli OGM non autorizzati in Europa, per i quali spesso non sono reperibili campioni di controllo e scarse sono le informazioni disponibili necessarie per sviluppare metodi di rilevamento affidabili. Alla luce di queste considerazioni, la situazione è attualmente quella rappresentata in fig. 2. In prospettiva, tenendo conto dello stato di avanzamento dei dossier di validazione del CRL, i metodi analitici che potranno essere impiegati ai fini del controllo ufficiale sono quelli riportati in fig.3. Figura 2. OGM attualmente ricercati in Italia (in verde sono riportati gli OGM autorizzati, in giallo quelli in corso di autorizzazione, in rosso quelli non autorizzati, in arancione quelli precedentemente autorizzati ma attualmente ritirati dal mercato) Figura 3. OGM ricercabili in Italia nel prossimo futuro 63
4 Tipologia di matrici I requisiti di etichettatura e tracciabilità sanciti dalla vigente normativa comunitaria prevedono che i controlli si estendano dalle materie prime, agli ingredienti, ai prodotti intermedi fino ai prodotti finiti. La tipologia di matrici sottoposte a controllo, pertanto, è estremamente variegata (fig. 4), specialmente nel settore dell alimentazione umana, dove ricadono matrici piuttosto semplici, quali le granaglie e le farine, ma anche molto complesse, quali possono essere ad esempio i biscotti o i preparati gastronomici alla soia. Maggiore è la complessità dell alimento, sia in termini di numero di componenti/ingredienti, sia in termini di trattamenti tecnologici subiti nel processo produttivo, minore è la quantità e peggiore è la qualità del DNA che può essere estratto dalla matrice in esame, dove con il termine qualità ci riferiamo ad alcune caratteristiche quali l integrità ed il grado di purezza dell acido nucleico. Ciò ha naturalmente importanti ricadute analitiche, specialmente in termini di rilevabilità del bersaglio analitico, e richiede che vengano adottati, con opportuni accorgimenti, protocolli di estrazione del DNA ottimizzati per le diverse matrici. La complessità delle matrici in esame è pertanto uno dei punti critici nel controllo analitico degli OGM. La rete italiana dei laboratori del controllo ufficiale degli OGM Figura 4. Principali tipologie di matrici sottoposte a controllo in Italia: materie prime, ingredienti, prodotti intermedi e finiti Attualmente la rete italiana di laboratori del controllo ufficiale degli OGM comprende gli Istituti Zooprofilattici, alcune ARPA ed alcune ASL (fig. 5). Molti di questi laboratori risultano accreditati o in via di accreditamento per le prove qualitative e/o quantitative OGM. Oltre a svolgere il controllo analitico previsto dai piani ordinari e straordinari descritti, trasmettendo i risultati della propria attività attraverso l applicativo OGM disponibile in rete, i laboratori ufficiali collaborano tra di loro e con il Centro di Referenza per la realizzazione di una serie di obiettivi che si possono ricondurre a cinque principali categorie, rispetto alle quali si riportano alcuni esempi di attività svolte o in via di svolgimento: 1. validazione ed armonizzazione di metodi analitici Sono attualmente in corso circuiti interlaboratorio per la validazione e l armonizzazione di un metodo specie-specifico per il mais e di metodi PCR real time evento-specifici quantitativi. 2. verifica dell efficienza dei laboratori mediante proficiency test E stato recentemente concluso un proficiency test sulla determinazione quantitativa della soia Roundup Ready, con risultanti eccellenti da parte dei laboratori. 3. costituzione di gruppi di lavoro che affrontino specifiche problematiche E in via di costituzione un gruppo di lavoro per la definizione di un modello ottimizzato e armonizzato di rapporto di prova che comprenda tutte le necessarie informazioni, tenuto anche conto delle linee guida ISO in materia, e che sia di facile comprensione per gli operatori del controllo ufficiale. 4. attività di formazione, informazione e aggiornamento Sono stati effettuati numerosi in- 64
5 Figura 5. Laboratori italiani del controllo ufficiale di alimenti e mangimi GM che operano nell ambito del controllo ufficiale degli OGM in tutti i settori della filiera agro-alimentare. contri di studio per i laboratori e/o per le autorità regionali/ provinciali coinvolte nel controllo ufficiale, su argomenti tecnico-scientifici (es. validazione dei metodi e stima dell incertezza di misura nelle prove OGM), sulla normativa e sui piani di controllo. 5. attività di ricerca L attività di ricerca è preminentemente di tipo applicato ed è stata finora focalizzata allo sviluppo ed alla validazione di metodi analitici, allo sviluppo di nuove metodologie per l analisi del rischio, alla realizzazione di prodotti per la formazione a distanza ed al monitoraggio di OGM non autorizzati. Fino ad oggi i laboratori nazionali del controllo ufficiale, oltre a svolgere i propri compiti istituzionali, hanno operato in rete senza alcun accordo scritto, guidati da uno spirito di collaborazione che ha indubbiamente portato giovamento all efficienza ed all efficacia del controllo analitico ufficiale. In considerazione della complessità della problematica OGM, della necessità di rispondere in tempi brevi a situazioni di emergenza che si vengano a prospettare e dei vantaggi che possono scaturire da una maggiore condivisione di materiali ed informazioni, specialmente di quelle considerate confidenziali che al momento non possono essere a disposizione di tutti, si ritiene ora necessario ufficializzare tale rete attraverso la stipula di un vero e proprio contratto, che sancisca diritti e doveri delle parti contraenti, in analogia con la Rete europea di laboratori OGM (ENGL). L auspicio è che la rete italiana possa quindi collaborare, sempre più proficuamente, con gli altri laboratori Abstract The official control of GM food and feed in Italy National control plans of GMOs in the food and feed sectors have been carried out in Italy since 1999, within the relevant legislative framework which was at that time fragmented and non-harmonised both at the european and national level. In 2003 Regulation (EC) 1829/2003 on GM food and feed introduced a more coherent and harmonised approach for the authorisation of the marketing in the EU of GMOs to be used as or in food and feed, at the same time establishing provisions for the labelling of these products. Regulation (EC) 1830/2003 set up traceability requirements for GMOs and for food and feed produced from GMOs at each stage of the production chain. National control plans have been thus implemented in Italy in order to verify the enforcement of the GM food and feed legislation. This review focuses on the structure and the organisation of such controls, the targeted GMOs and food and feed matrices, and the italian network of GMOs laboratories. 65
Ruolo del. Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM. nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi
Ruolo del Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi Ilaria Ciabatti Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana Centro di Referenza
DettagliPIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti
PIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti 2009-2011 2011 Analisi dei risultati anno 2009 Anna Rita Mosetti Ministero della Salute Direzione
DettagliPIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti
PIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti 29 maggio 2006 Incontri di studio: Organismi geneticamente modificati Istituto Zooprofilattico
DettagliControllo delle malattie diffusive: attività dei Servizi Veterinari
Controllo delle malattie diffusive: attività dei Servizi Veterinari Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie 25 gennaio 2013 Roberto Mattioli Il diritto alla salute e il servizio pubblico sanitario
DettagliIl controllo ufficiale degli OGM nell alimentazione umana ed animale
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta Centro di Referenza per la sorveglianza e il controllo degli alimenti per gli animali Ministero della Salute L evoluzione nel
DettagliLa normativa comunitaria e nazionale in materia di alimenti GM
La normativa comunitaria e nazionale in materia di alimenti GM Ilaria Maria Ciabatti Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: SAN. PUBBL., PROM. SALUTE, SIC. ALIM.
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 316 03/07/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 9640 DEL 18/06/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: SAN. PUBBL., PROM.
DettagliServizi Veterinari e Sanità Pubblica Veterinaria
Servizi Veterinari e Sanità Pubblica Veterinaria Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie 17 febbraio 2012 Roberto Mattioli Il diritto alla salute e il servizio pubblico sanitario 1 gennaio 1948 articolo
DettagliIl controllo ufficiale degli OGM nell alimentazione umana e animale sul territorio nazionale
Gruppo di Lavoro Tecnico Interregionale sul tema degli OGM istituito dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome WORKSHOP 20-21 febbraio 2008 Il controllo ufficiale degli OGM nell alimentazione
DettagliI controlli per il Novel Food
I controlli per il Novel Food Integratori Alimentari Autorizzazione alla produzione, piani di campionamento e risultati Dr.ssa Amalia Vitagliano Il riconoscimento ai sensi dell art. 6 Regolamento CE 852/04
DettagliSicurezza alimentare
Sicurezza alimentare - Assicurare cibo per il sostentamento - Preservare la qualità organolettica e microbiologica degli alimenti, oltre che la loro tipicità e tradizione Coinvolge tutti gli operatori
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE Direzione Generale per l igiene e la sicurezza degli
DettagliMetalli negli additivi alimentari. Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli
Metalli negli additivi alimentari Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli DETERMINAZIONE ELEMENTI METALLICI FOOD AND FEED 2 Reg (UE) 178/2002 Art. 2 Definizione di «alimento» Ai fini del presente regolamento
DettagliIndice generale. Prefazione
Indice generale Prefazione Autori XI XIII Capitolo 1: Contesto istituzionale e normativo dell Unione Europea 1 1 Trattati e Stati membri 1 2 Le istituzioni dell Unione Europea 3 2.1 Parlamento Europeo
DettagliIL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA
ASSOGASTECNICI IL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA Giornata formativa Assogastecnici sui Gas Alimentari Aspetti normativi, autorizzativi
DettagliIL SISTEMA BIOLOGICO
IX CONVEGNO NAZIONALE DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI SULL ALIMENTAZIONE ANIMALE SICUREZZA DELLE MATERIE PRIME: DALLE SOSTANZE SGRADITE AI VALORI AGGIUNTI IL SISTEMA BIOLOGICO L ESPERIENZA
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA IL DIRETTORE GENERALE VISTA la Direttiva 97/23/CE del Parlamento
DettagliLEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO
LEGGE REGIONALE N. 26 DEL 20-07-2007 REGIONE ABRUZZO Modifiche alla L.R. 16 marzo 2001, n. 6 recante: Norme in materia di coltivazione, allevamento, sperimentazione e commercializzazione di organismi geneticamente
DettagliIL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA Prot. n. 50 Determinazione n. 5 del 30.11.2015 Oggetto: Quinto provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della Peste Suina Africana 2015-2017, recante
DettagliIl sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE
Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE Ferrara, 20 settembre 2011 D.ssa Barbara Ruzzon Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti Regione Emilia-Romagna LA RETE NAZIONALE E IL
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 377 del 31/07/2012
Delibera della Giunta Regionale n. 377 del 31/07/2012 A.G.C. 20 Assistenza Sanitaria Settore 2 Veterinario Oggetto dell'atto: NUOVE PROCEDURE PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI STABILIMENTI DISCIPLINATI DAL REGOLAMENTO
DettagliAccreditamento: contesto legislativo e ruolo nelle certificazioni di prodotti 1 /
Accreditamento: contesto legislativo e ruolo nelle certificazioni di prodotti 1 / L accreditamento, pur non essendo stato finora disciplinato a livello comunitario legislativo, è effettuato in tutti gli
DettagliProdotti ittici in Sardegna: scambi comunitari e ruolo dell Uvac
Acquacoltura in Sardegna: tradizioni e prospettive future Prodotti ittici in Sardegna: scambi comunitari e ruolo dell Uvac Dott.ssa Mariangela Mannoni Uvac Pif Toscana Sardegna Cagliari 27 maggio 2016
DettagliGESTIONE DEL RISCHIO IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE
GESTIONE DEL RISCHIO IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE Dott. Silvio Borrello Direttore Generale, DG Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione Ministero della Salute I CAMBIAMENTI SOCIO - ECONOMICI la globalizzazione,
DettagliIl Ministro della Salute
Il Ministro della Salute di concerto con Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n 300 recante riforma dell organizzazione del Governo a
DettagliIndice. Presentazione... pag. III. Introduzione... pag. V
Ruffo.qxd 12-06-2009 11:40 Pagina 7 Presentazione... pag. III Introduzione... pag. V Capitolo I. Controlli ufficiali della legislazione alimentare europea e riflessi sulla sanità pubblica veterinaria italiana...
DettagliCarlotta Ferroni Ministero della Salute
Seminario tecnico Hygienic Design delle apparecchiature alimentari 11 Giugno 2010, Centro Santa Elisabetta c/o Campus Universitario di Parma IL CONTROLLO SANITARIO NELL INDUSTRIA ALIMENTARE Carlotta Ferroni
DettagliDESTINATARI CREDITI DURATA SCADENZA ISCRIZIONI
Corso ECM L'audit interno nell'ambito dei sistemi regionali di prevenzione in sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria in base al Regolamento CE 882/2004 Responsabili Scientifici: Manlio
DettagliVDA Net Srl VDA Net Srl VDA Net Srl
9072 N. 47 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 16-10-2009 Parte I DIPARTIMENTO SALUTE, SICUREZZA E SOLIDARIETA SOCIALE, SERVIZI ALLA PER- SONA E ALLA COMUNITA - UFFICIO VETERI- NARIO, IGIENE
DettagliATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Agric o lt u ra, Sport, Tu rism o e Cult u ra Fitosanitario Regionale - Settore
O GG E TTO : Nuove disposizioni per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni alla vendita, all'acquisto e all'uso e per la consulenza sull'impiego dei prodotti fitosanitari in agricoltura. D. Lgs. 150/2012
DettagliProgetto Life 08 MAN-GMP-ITA
Progetto Life 08 MAN-GMP-ITA Action A.2 Inventory of existing monitoring networks Valeria Giovannelli Dipartimento Difesa della Natura ISPRA Roma 28 settembre 2010 Normativa (I) Direttiva n.2001/18/ce
DettagliSono sicuri gli OGM? (organismi geneticamente modificati)
(organismi geneticamente modificati) Porte Aperte 22 novembre 2014 LE BIO-TECNOLOGIE Sin dall antichità, senza rendersene conto, l uomo ha sfruttato le biotecnologie nella trasformazione degli alimenti:
DettagliRosa Draisci Centro Nazionale Sostanze Chimiche Istituto Superiore di Sanità
Rosa Draisci Centro Nazionale Sostanze Chimiche Istituto Superiore di Sanità PROGRAMMA PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI 2014-2020 SALUTE SICUREZZA PRODOTTI EDUCAZIONE INFORMAZIONE CONSUMATORE TUTELA DEI DIRITTI
DettagliRegolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore
Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore I regolamenti contenuti nel pacchetto igiene rivedono un po tutte le regole della sicurezza
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: SAN. PUBBL., PROM. SALUTE, SIC. ALIM.
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 703 09/12/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 18479 DEL 24/11/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: SAN. PUBBL., PROM.
DettagliIl veterinario aziendale
Il veterinario aziendale Giovanni Turriziani Veterinario l.p. Congresso S.I.B. Palermo 30 maggio 2014 Associazione Nazionale Veterinari Aziendali ANVAz E-mail anvaz2014@gmail.com Domande Chi è il veterinario
DettagliFabbricazione Industriale dei Medicinali
Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Fabbricazione Industriale dei Medicinali slides Dott. Vittorino Ravelli Prof. Andrea Gazzaniga ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
DettagliTUTTO SULLE MICOTOSSINE - 11 novembre Torino Lingotto Fiere
TUTTO SULLE MICOTOSSINE - 11 novembre 2011 - Torino Lingotto Fiere ARPA Piemonte: attività di interesse sanitario supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza, per
DettagliDECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 16 dicembre 2010. Accordo, ai sensi dell articolo 4
DettagliLA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE: IL REGOLAMENTO REACH
LA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE: IL REGOLAMENTO REACH Cosa si intende per REACH? REACH è l acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals. Il Regolamento REACH (CE) n. 1907/2006,
DettagliSEMINARIO IL RUOLO DELL INFORMAZIONE IN SANITA PUBBLICA VETERINARIA
SEMINARIO IL RUOLO DELL INFORMAZIONE IN SANITA PUBBLICA VETERINARIA 29 maggio 2010 Ore: 09.30 14.00 Sala Sanità Animale Pad. 26 (capienza: 140 posti) Organizzato da: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DettagliStefania Dalfrà Bruno Scarpa. Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 22 DEL 15 MAGGIO 2006
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 22 DEL 15 MAGGIO 2006 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 19 aprile 2006 - Deliberazione N. 463 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza
DettagliSTANDARD DI FUNZIONAMENTO DEI TRE LIVELLI DELL AUTORITA COMPETENTE E DEI CORRELATI SISTEMI DI AUDIT INTERNI ED ESTERNI. Roma, 11 giugno 2008
STANDARD DI FUNZIONAMENTO DEI TRE LIVELLI DELL AUTORITA COMPETENTE E DEI CORRELATI SISTEMI DI AUDIT INTERNI ED ESTERNI Roma, 11 giugno 2008 Gabriele Squintani - Servizio veterinario e igiene alimenti -
DettagliSara Coluccia Polo Alimenti. Il controllo chimico negli alimenti: dal campionamento alla valutazione del risultato 29 e 30 gennaio 2014 Torino
Sara Coluccia Polo Alimenti Il controllo chimico negli alimenti: dal campionamento alla valutazione del risultato 29 e 30 gennaio 2014 Torino 1 2 EVOLUZIONE DEI CONCETTI DI IGIENE E SICUREZZA controllo
DettagliArmonizzazione metodi di misura, analisi e campionamento - metrologia ambientale. Maria Belli già ISPRA
Armonizzazione metodi di misura, analisi e campionamento - metrologia ambientale Maria Belli già ISPRA Area A: armonizzazione metodi di analisi campionamento e misura Metrologia ambientale Obiettivo strategico
Dettagli(Atti non legislativi) REGOLAMENTI
17.1.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 13/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO (UE) N. 25/2013 DELLA COMMISSIONE del 16 gennaio 2013 che modifica gli allegati II e III del regolamento
DettagliCorso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead auditor su OSA nel campo dei Molluschi Bivalvi
Centro di Referenza Nazionale per il Controllo Microbiologico e Chimico dei Molluschi Bivalvi Vivi CeReM Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead auditor su OSA nel campo dei Molluschi Bivalvi
DettagliLA CONFERENZA UNIFICATA
ACCORDO ai sensi dell articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Governo, le Regioni e i Comuni concernente l adozione del regolamento ediliziotipo ai sensi
DettagliTracciabilità e Rintracciabilità a garanzia della qualita` e sicurezza dei prodotti alimentari
Specialisti della Codifica, marcatura ed etichettatura Tracciabilità e Rintracciabilità a garanzia della qualita` e sicurezza dei prodotti alimentari SICUREZZA ALIMENTARE La garanzia della sicurezza degli
DettagliIntegratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito.
Integratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito. Leader nella vendita di materie prime, API e attrezzature per il settore galenico è costituita da 4
DettagliAgli Assessorati alla Sanità delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano LORO SEDI. Agli USMAF LORO SEDI
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI
DettagliARPA Piemonte: attività di interesse sanitario
ARPA Piemonte: attività di interesse sanitario supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza, per i controlli di acque destinate al consumo umano, alimenti e bevande,
DettagliPROTOCOLLO TECNICO CHIMICO: gli OGM
PROTOCOLLO TECNICO CHIMICO: gli OGM Protocollo tecnico chimico: dal campionamento al flusso dati. Genova, ed. 1-19/05/16 ed. 2-26/05/16 OGM: Cosa sono? Il regolamento (CE) n. 1829/2003 «relativo agli alimenti
DettagliL autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività. Clelia Lombardi
L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività Clelia Lombardi Alessandria - 26 giugno 2014 OBIETTIVO DELL AUTOCONTROLLO: GARANZIA DELLA SICUREZZA
DettagliPROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE
PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE o O o PREMESSO che la legge n.225/92, istitutiva del
DettagliModena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo
ASSALZOO Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici Presenta CODEX ASSALZOO Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo Igiene dei mangimi Reg. CE n. 183/2005 Art. 20: Manuali di corretta
Dettaglida PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.
ALLEGATO A Indicazioni tecniche e operative in attuazione delle Linee guida per l adozione dei Piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi
DettagliPROBLEMATICHE DEI CONFRONTI INTERLABORATORIO
PROBLEMATICHE DEI CONFRONTI INTERLABORATORIO Elisa Pierboni Laboratorio OGM-PG IZSUM Confronti interlaboratorio La partecipazione ai circuiti interlaboratorio è una modalità indicata dalla norma ISO 17025:2005
DettagliALLEGATOA alla Dgr n del 14 ottobre 2014 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1874 del 14 ottobre 2014 pag. 1/6 Procedure di indirizzo regionali per il monitoraggio delle acque destinate al consumo umano con riferimento alla
DettagliVITTORIO SILANO II Universita di Roma
I CONTROLLI ESTERNI SULLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI EFFETTUATI DALLE PUBBLICHE AUTORITÀ NAZIONALI ED EUROPEE : PRESENTE E FUTURO VITTORIO SILANO II Universita di Roma Milano, 28 marzo 2014 MODALITA PER
DettagliPiani di gestione del rischio - WSP
Convegno La Direttiva 98/83/CE Qualità delle acque destinate al consumo umano : applicazione e sviluppi legislativi negli Stati dell Unione Europea. Genova, Centro Convegni IRIDE 8 maggio 2009 Controllo
DettagliPA.GRC.19 MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione
Pag.: 1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE N 9 DEL MINISTERO DELLA SALUTE: PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI
DettagliEsperto in biotecnologie dei prodotti alimentari
identificativo scheda: 34-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica La figura professionale ha competenze nel campo della produzione, della conservazione, del controllo di qualità, nonché della
DettagliPrevenzione basata sulle evidenze
Prevenzione basata sulle evidenze epidemiologia qualità degli interventi e Servizi Veterinari Pubblici Fabio Ostanello Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale Università di Bologna
DettagliCOSMETICI Analisi chimiche. Sara Coluccia
COSMETICI Analisi chimiche Sara Coluccia Belli Sicuri: cosmetici e rischi emergenti in campo estetico - Torino 22-28 maggio 2014 Arpa e cosmetici supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli
DettagliD.G. Salute - U.O. Veterinaria MILANO, 6 novembre 2015
Norme in materia di protezione degli animali utilizzati ai fini di ricerca e sperimentazione e di promozione dei metodi alternativi. D.G. Salute - U.O. Veterinaria MILANO, 6 novembre 2015 NORME DI RIFERIMENTO
DettagliDELIBERAZIONE N. 29/1 DEL
Oggetto: Adeguamento del sistema della contabilità economico-patrimoniale delle aziende sanitarie al Titolo II D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 concernente Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
DettagliVigilanza e controllo sui prodotti cosmetici nella Regione Piemonte: risultati e programmi di educazione alla salute. Pierfederico Torchio
Torino, 24 novembre 2014 La contraffazione dei cosmetici Vigilanza e controllo sui prodotti cosmetici nella Regione Piemonte: risultati e programmi di educazione alla salute Pierfederico Torchio REGIONE
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore CIOFFI STEFANIA. Responsabile del procedimento DI GIAMMARCO GIADA. Responsabile dell' Area AD INTERIM A.
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: SALUTE E POLITICHE SOCIALI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA DETERMINAZIONE N. G00538 del 29/01/2016 Proposta n. 114 del 12/01/2016 Oggetto: Approvazione delle linee
DettagliDELIBERAZIONE N. 53/3 DEL
Oggetto: Rapporto sullo stato di attuazione della Delib.G.R. n. 33/27 dell 8 agosto 2013 concernente Art. 2 D.L. n. 158/2012 convertito con modificazioni nella legge n. 189/2012. Approvazione linee guida
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Deliberazione 25 gennaio 2010 - ARG/elt 4/10 Procedura per il miglioramento della prevedibilità delle immissioni dell energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili
DettagliLorenzo Rampazzo Servizio Tutela Salute Mentale Regione Veneto
Lorenzo Rampazzo Servizio Tutela Salute Mentale Regione Veneto Cagliari, 28 giugno 2012 Le funzioni sanitarie svolte dall'amministrazione Penitenziaria con riferimento ai soli settori della prevenzione
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA
SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LAZIO, con sede e domicilio legale in Roma, viale Cristoforo Colombo.., C.F.., rappresentata dal Presidente della Regione.. Nato a il E L AGENZIA SPAZIALE EUROPEA
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Tranquillo Antonio Data di nascita 07/02/1951. Amministrazione ASL DI CASERTA 1
INFORMAZIONI PERSONALI Nome Tranquillo Antonio Data di nascita 07/02/1951 Qualifica II Fascia Amministrazione ASL DI CASERTA 1 Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Dirigente ASL II fascia -
DettagliLEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.
LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 23-06-2009 REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE N. 63 del 2 luglio 2009 IL CONSIGLIO ASSEMBLEA
DettagliPIANO NAZIONALE RIGUARDANTE IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ADDITIVI ALIMENTARI TAL QUALI E NEI PRODOTTI ALIMENTARI Maria Cesarina Abete
PIANO NAZIONALE RIGUARDANTE IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ADDITIVI ALIMENTARI TAL QUALI E NEI PRODOTTI ALIMENTARI 2015-2018 Maria Cesarina Abete LA SICUREZZA ALIMENTARE IN PIEMONTE: VECCHIE ISTITUZIONI
DettagliL Autorità Sanitaria competente e la procedura sanzionatoria in VENETO. SANTORSO 30 ottobre 2014
SAV Consulenza & Marketing S.r.l L Autorità Sanitaria competente e la procedura sanzionatoria in VENETO a cura del dr. Saverio Linguanti Convegno specialistico VENEZIA 17 ottobre 2014 SANTORSO 30 ottobre
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA IL DIRETTORE GENERALE VISTA la Direttiva 95/16/CE del Parlamento
DettagliEXPORT DI PRODOTTI ALIMENTARI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE
EXPORT DI PRODOTTI ALIMENTARI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE 29 ottobre 2015 Associazione Industriale di Novara - Corso Felice Cavallotti,25 ASL NO NOVARA - DIPARTIMENTO di PREVENZIONE Angela Maria Allegra
DettagliGESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO
GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO Dott. Matteo Baronti Cosa cambia Applicazione (come previsto dall art. 41, comma 2, della nuova norma) del Regolamento di cui al DM 161/2012 per i materiali da scavo
DettagliINDICE SOMMARIO. Capitolo Primo I PRODOTTI ALIMENTARI FRA DIRITTO INTERNO, DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA E TRATTATI INTERNAZIONALI MULTILATERALI
INDICE SOMMARIO Gli Autori a Chi Legge... Pag. V Capitolo Primo I PRODOTTI ALIMENTARI FRA DIRITTO INTERNO, DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA E TRATTATI INTERNAZIONALI MULTILATERALI 1. Alimenti e diritto alimentare
DettagliClasse delle lauree magistrali in SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Classe delle lauree magistrali in SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: possedere una
DettagliIl ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione
Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione dell Ente locale: i dati ambientali Documento di Scoping, Rapporto ambientale e monitoraggio nella VAS: attrezzi fondativi del governo del territorio e dell
DettagliL Ente italiano di accreditamento
L Ente italiano di accreditamento IL VALORE DELLA CERTIFICAZIONE NEL MERCATO GLOBALE LA CERTIFICAZIONE NEL PANORAMA ITALIANO, EUROPEO E INTERNAZIONALE Emanuele Riva ISF - ICE Direttore Dipartimento Certificazione
DettagliRispetto dei requisiti di legge per le Dichiarazioni di Conformità e i Protocolli di Ispezione dei modelli di certificazione.
Rispetto dei requisiti di legge per le Dichiarazioni di Conformità e i Protocolli di Ispezione dei modelli di certificazione Italo Vailati Desenzano 26 giugno 2013 1 Sommario Requisiti di legge Dichiarazioni
DettagliControllo ufficiale degli OGM nel settore agroalimentare
Controllo ufficiale degli OGM nel settore agroalimentare Ugo Marchesi Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana Centro di Referenza Nazionale per la ricerca di OGM ugo.marchesi@izslt.it ORGANISMI
DettagliDELIBERAZIONE N. 18/33
Oggetto: Programma Operativo del Fondo Europeo della Pesca. Revisione delle linee di indirizzo per l'attuazione degli interventi stabilite dalle Delib.G.R. n. 10/35 dell' l'11.2.2009, n. 50/40 del 10.11.2009
DettagliAllegato A DETERMINAZIONE DG N. 19/08
Allegato A DETERMINAZIONE DG N. 19/08 Procedura per l effettuazione delle attività di controllo di cui all articolo 7, comma 1 dei decreti ministeriali 20 luglio 2004 e s.m.i. e all articolo 14 dell Allegato
DettagliCONSIDERAZIONI SULLE STRATEGIE DEL SISTEMA AGENZIE IN MATERIA DI REACH
CONSIDERAZIONI SULLE STRATEGIE DEL SISTEMA AGENZIE IN MATERIA DI REACH Vito Belladonna Direttore Tecnico sommario Il sistema agenzie nel piano nazionale di attuazione del Reach SOMMARIO Le attività coordinate
DettagliLa funzione antiriciclaggio nel sistema di controllo interno: ruolo, responsabilità e rendicontazione delle attività svolte
La funzione antiriciclaggio nel sistema di controllo interno: ruolo, responsabilità e rendicontazione delle attività svolte S T U D I O R E T T E R S R L A S O C I O U N I C O VIA CORRIDONI, 11-20122 MILANO
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE - UFFICIO 4 LINEE GUIDA SULLE TOLLERANZE ANALITICHE APPLICABILI IN FASE DI CONTROLLO UFFICIALE Le presenti
DettagliVERIFICHE ANALITICHE. VALIDAZINE E VERIFICA DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO E DI PROCESSO. IL VI PRINCIPIO CODEX
VERIFICHE ANALITICHE. VALIDAZINE E VERIFICA DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO E DI PROCESSO. IL VI PRINCIPIO CODEX Inquadramento normativo SICURA 28/05/2009 Autocontrollo Il sistema normativo richiede la stesura
DettagliLA SICUREZZA ALIMENTARE IN ITALIA: SIAMO SICURI? Dott. Corrado Rendo
LA SICUREZZA ALIMENTARE IN ITALIA: SIAMO SICURI? Dott. Corrado Rendo CONTROLLO DELLA SICUREZZA DEI CIBI NELL UNIONE EUROPEA o Controlli sulla sicurezza alimentare o Sistemi di sicurezza o Legislazione
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 23 del 8-3-2016 9959
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 23 del 8-3-2016 9959 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 febbraio 2016, n. 138 Riconoscimento regionale stabilimenti ex D.P.R. 514/97 e riconoscimento
DettagliARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-2013-177 del 13/03/2013 Oggetto Sezione Provinciale di Reggio Emilia.
DettagliProcedura operativa standard per l informazione dei cittadini ai sensi dell articolo 10 del Regolamento CE 178/02
ASL4 Lanusei - POS 01 Rev. 19/09/2010 Pag. 1 di 8 Rev. Data di approvaz. Causale modifica Redatto da 1 03/03/2013 Direzione Dipartimento di Prevenzione Approvat o da Direzione Dipartimento di Prevenzione
DettagliLa Qualità. nei Laboratori Chimici delle Dogane. Prestigio della tradizione e valorizzazione della competenza
La Qualità nei Laboratori Chimici delle Dogane Prestigio della tradizione e valorizzazione della competenza Forum della Pubblica Amministrazione Fiera di Roma 11 maggio 2005 Indagine sulle merci analisi
DettagliSICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva
SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA Area Sicurezza Alimentare e Produttiva I Regolamenti comunitari sulla sicurezza alimentare e dei mangimi Regolamento 178/2002 Reg.854/2004 Alimenti
DettagliL Accreditamento: il valore aggiunto che esprime la differenza fra il numero e il dato
La chimica della sicurezza e dello sviluppo sostenibile Arcavacata 22-23 Giugno 2015 L Accreditamento: il valore aggiunto che esprime la differenza fra il numero e il dato s.serra@arpacal.it Agenzia Regionale
Dettagli