STUDIO DEL PAESAGGIO VEGETALE E ANALISI PROGETTUALE RELATIVA AL RECUPERO DEL PARCO DELL'ANNUNZIATA (ASCOLI PICENO).
|
|
- Cristoforo Cosentino
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE FACOLTA DI AGRARIA Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali STUDIO DEL PAESAGGIO VEGETALE E ANALISI PROGETTUALE RELATIVA AL RECUPERO DEL PARCO DELL'ANNUNZIATA (ASCOLI PICENO). Tesi sperimentale in Botanica Forestale Laureando: Stefano Marozzi Relatore: Chiar.mo Prof. Fabio Taffetani Correlatore: Prof. Alberto Minelli Anno accademico
2 INTRODUZIONE Scopo della tesi è quello di studiare l area del Parco dell Annunziata, attraverso l analisi floristica e vegetazionale, al fine di valutare lo stato delle attuali condizioni ambientali e cercando di ricostruire le potenzialità vegetazionali delle aree più antropizzate, anche attraverso il confronto con aree contigue aventi analoghe caratteristiche geologiche, morfologiche e climatiche. Sulla base dei dati raccolti, si procederà ad una riprogettazione del parco più consona alle esigenze attuali, nello specifico, il progetto del giardino interno della Fortezza Pia. Veduta aerea della città di Ascoli Piceno; nel riquadro il Parco dell Annunziata
3 MATERIALI E METODI L analisi storica è stata effettuata tramite la bibliografia esistente, unitamente a ricerche presso l Archivio di Stato di Ascoli Piceno. L inquadramento geografico del territorio, insieme alle caratteristiche climatiche, geologiche, idrologiche e morfologiche, è stato desunto dalla bibliografia esistente e dai dati di lavoro di tipo più generale. Le conoscenze floristiche e vegetazionali sono state ricavate dallo studio fitosociologico dell area, integrato con la raccolta di campioni di specie vegetali. Lo studio della vegetazione e l analisi del paesaggio sono state condotte a tre livelli: fitosociologico, sinfitosociologico, e geosinfitosociologico. Per quanto concerne la riprogettazione del Parco si è analizzato il PRG vigente e le varianti negli anni apportate, per avere un quadro d insieme della città riguardo le aree di verde fruibile. E stata successivamente elaborata una progettazione per la sistemazione dell area all interno della Fortezza Pia.
4 ANALISI STORICA Il nome del Parco, inizialmente chiamato delle Rimembranze, sta a ricordare i trecentosettantanove Ascolani caduti sui campi di battaglia della grande guerra 1915/18. Come risulta dall antica pianta disegnata nel 1646 dal Ferretti e dalle molte fotografie dei primi del ventesimo secolo foto dall archivio iconografico della civica pinacoteca, il colle dell Annunziata era praticamente privo di alberi e le strutture architettoniche ivi presenti erano perfettamente visibili da tutta la città.
5 Con la realizzazione del Parco negli anni 20 ci fu un intensa piantagione (oltre 4000 tra alberi e arbusti, dislocati soprattutto nella parte più alta della collina) che determinò una mimetizzazione delle emergenze architettoniche e una forte riduzione dei punti di osservazione e del valore di panoramicità Prima della realizzazione del Parco (primi 900) Stato attuale
6 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO La zona oggetto di studio è situata nel settore meridionale dell abitato di Ascoli Piceno; nella penisola a monte della confluenza tra il fiume Tronto e il torrente Castellano, precisamente nella zona della città non difesa dai fiumi Nell ambito del pendio meridionale dell alto morfologico su cui si è localizzata la tesi di studio è evidente un ampia piega ad asse suborizzontale al contatto delle arenarie con i livelli marnosi. Nella parte alta del Colle dell Annunziata, la formazione della Laga (miocenica) è costituita da un imponente serie clastica torbitica costituita da arenarie gradate, con strati spessi da qualche decina di centimetri a qualche metro, alternati a livelli marnosi
7
8 BIOCLIMA Per lo studio delle caratteristiche bioclimatiche della zona presa in considerazione nel lavoro di tesi, si è fatto riferimento ai parametri pluviometrici e termometrici desunti dagli annuali idrogeologici. La stazione considerata è Ascoli Piceno. Si nota una distribuzione delle precipitazioni con un massimo nel periodo novembredicembre e con un picco relativo in settembre che si realizza però dopo un breve periodo di aridità estiva di modesta entità. Sono stati inoltre analizzati alcuni indici bioclimatici utili per la descrizione dei rapporti tra temperatura e precipitazioni. DIAGRAMMA PLUVIOMETRICO L andamento climatico del grafico può essere agevolmente attribuito al clima submediterraneo.
9 CONOSCENZE FLORISTICHE Per mezzo delle esplorazioni botaniche e dei rilievi fitosociologici, è stata osservata la presenza, nelle due aree di studio, di un totale di 136 piante superiori. Le specie risultano appartenere a 53 famiglie differenti.
10 La zona oggetto di studio presenta caratteristiche omogenee per quanto riguarda i tipi vegetazionali riscontrati, anche se si denota una certa eterogeneità per il bosco di Monte Rocco (zona di confronto per l individuazione delle potenzialità del versante fresco dell Annunziata). Allo scopo di individuare le influenze fitogeografiche ed ecologiche dell area, sono state realizzate analisi sullo spettro biologico e su quello corologico. Emicriptofite Fanerofite Nanofanerofite Camefite Geofite Terofite Mediterranee Europee Eurasiatiche Circumboreali Cosmopolite Avventizie,Naturalizza te e Coltivate Endemiche Grafico delle forme biologiche nell area di Ascoli Piceno Composizione percentuale delle diverse forme corologiche
11 Nell ambito della flora caratterizzante l area oggetto di studio, sono state evidenziate le specie di interesse biogeografico e naturalistico. farnia Acero di monte tiglio nostrale bislingua pungitopo ciclamino
12 STUDIO DELLA VEGETAZIONE Lo studio del paesaggio vegetale consente di capire quali siano le potenzialità del territorio. La Fitosociologia studia i legami di tipo geografico ed ecologico che si instaurano tra le comunità di specie vegetali e l ambiente che le ospita. Sulla base dei rilievi, effettuati presso il bosco di Monte Rocco e il Colle dell Annunziata nel corso del biennio , e delle tabelle fitosociologiche da essi derivate, sono state individuate le seguenti associazioni vegetali: Daphno laureolae-quercetum cerridis TAFFETANI et BIONDI 1993 Chephalanthero longifoliae-quercetum ilicis BIONDI et VENANZONI 1984 Cisto eriocephali-ampelodesmetum mauritanici Taffetani 2000 Aggruppamento a Oryzopsis virescens Aggruppamento a Parietaria officinalis L. Parietarietum judaicae K. Buckwald 1952 Corno sanguineae- Ligustretum vulgaris ex HORVAT 1956 Centaureo neapolitanae-galietum albi TAFFETANI 2000
13 PAESAGGIO VEGETALE L analisi del paesaggio vegetale è proseguita attraverso lo studio dei rapporti dinamici che s instaurano tra le associazioni: questo livello d indagine coincide con la Sinfitosociologia. Lo studio del paesaggio vegetale nel territorio del Parco dell Annunziata, ha permesso l identificazione di due diverse serie di vegetazione, una edafoxerofila e una di tipo climacico; oltre ad un aspetto di vegetazione azonale. SERIE EDAFO-XEROFILA DEI SUBSTRATI ARENACEI (Zona sommitale, versante sud) Roso sempervirentis-quercetum pubescentis sigmetum SERIE CLIMACICA DEI SUBSTRATI ARENACEI (Versante nord, nord-est) Daphno laureolae-querceto cerridis sigmetum VEGETAZIONE AZONALE Gli affioramenti rocciosi alla base della Fortezza possono rappresentare zone di potenzialità del bosco di leccio azonale.
14 LA RIPROGETTAZIONE DEL PARCO Si prevede la riqualificazione della zona dell Annunziata da inserirsi nel programma di recupero del centro storico di Ascoli Piceno. IL Parco dell Annunziata è un sistema forestale prevalentemente di origine antropica fortemente semplificato dove c è difficoltà di rinnovazione naturale. Per la rinaturalizzazione del Parco, si dovrebbe procedere ad una riduzione graduale della copertura, favorendo, laddove presente, la rinnovazione naturale. Il bosco di Monte Rocco, si trova a una distanza dal Parco dell Annunziata di 2,5 km; ha una dimensione ridotta ma è costituito da un elevata ricchezza di specie forestali. Due destinazioni d uso particolare per Monte Rocco Destinazione alla fruizione pubblica Destinazione all evoluzione naturale
15 PROGETTO DEL GIARDINO INTERNO DELLA FORTEZZA PIA Il progetto del giardino interno della Fortezza Pia esula dal contesto del parco circostante, data la sua posizione, ed è stato elaborato prevedendo varie soluzioni per la creazione di spazi diversificati: - piante a forma; - disegni geometrici con bosso; - vasi in terracotta con piccoli fruttiferi; - vialetti in terra battuta e ghiaietto; - zona pavimentata (nell area ovest), spazio polivalente; - tettoie trasparenti per i resti archeologici; - panchine in travertino o legno trattato; - parapetti in legno trattato; - giochi a norma di legge (spazio ludico per bambini); - statue e reperti archeologici.
16 L INDICE DI PERICOLOSITA : UN CONTRIBUTO AL CONTROLLO DELLA VEGETAZIONE INFESTANTE NELL AREA MONUMENTALE DELLA FORTEZZA PIA L Indice di Pericolosità delle specie (I.P.), proposto da SIGNORINI (1995a) esprime sinteticamente per ciascuna specie vegetale presente nell area in esame la pericolosità nei confronti dei manufatti architettonici. Si ricava inserendo nello schema di classificazione la specie che viene determinata da tre indici numerici, relativi ai parametri considerati (forma biologica, invasività e vigore, apparato radicale). L I.P. può variare da un minimo di 0 ad un massimo di 10: -I.P. da 0 a 3 poco pericolose; -I.P. da 4 a 6 mediamente pericolose; -I.P. 7 e oltre molto pericolose; Abbondanza della specie nell area in esame, calcolata secondo la seguente scala: + : specie rara o scarsamente abbondante; ++ : specie mediamente abbondante, oppure localizzata; +++ : specie molto abbondante. Valore estetico. A ciascuna specie è stato attribuito un valore da * a *** in relazione al suo aspetto, considerato nel corso dell intero anno.
17 L Indice di pericolosità potrebbe essere utilizzato nel corso della programmazione degli interventi di controllo della vegetazione sulle mura della Fortezza Pia. Dall analisi dei dati si evidenzia l assenza di individui con I.P. elevato, eccenzion fatta per il Pinus halepensis i cui esemplari presenti sulle mura andrebbero eliminati per la salvuaguardia del muro di cinta della Rocca. Si sono ravvisate diverse specie di particolare valore estetico: Capparis spinosa e Anthirrinum majus. Capparis spinosa Antirrhinum mayus Le specie che vengono lasciate, per l elevato valore estetico, dovranno essere monitorate periodicamente per evitare l eccessiva abbondare. Pino d Aleppo da eliminare tramite diserbo manuale
18 SENTIERISTICA E FRUIZIONE DEL PARCO Sfruttando i sentieri esistenti del Parco, si vuol far conoscere gli habitat naturali presenti sul Colle dell Annunziata, attraverso cartelli recanti indicazioni sulla flora e sugli aspetti di cenosi di interesse naturalistico. Le tabelle qui di sotto riportate, potrebbero essere utilizzate per la segnalazione di specie naturali in un Parco che, per la gran parte del suo territorio, risulta essere antropizzato. Famiglia: Graminaceae Specie: Ampelodesmos mauritanicus (Poiret) Dur. e Sch. Epoca di fioritura: aprile-giugno Nome comune: Tagliamani Famiglia: Capparidacee Specie: Capparis Spinosa L. Epoca di fioritura: Aprile-giugno Nome comune: Cappero Famiglia: Scrophulariaceae Specie: Antirrhinum majus Epoca di fioritura: da giugno fino a metà autunno Nome comune: Bocca di leone Famiglia:Fagaceae Specie: Quercus robur L. (=Quercus peduncolata Ehrh.) Epoca di fioritura: Aprile-maggio Nome comune: Farnia HABITAT DELL AMPELODESMETO
19 CONCLUSIONI L obbiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di studiare il paesaggio vegetale del Parco dell Annunziata e della zona di Monte Rocco, attraverso l analisi della vegetazione. Sulla base dei dati botanico-vegetazionali, è stato sviluppato un progetto di recupero e riqualificazione di una delle poche aree verdi fruibili della città di Ascoli Piceno. Per quanto concerne la riprogettazione del parco, è stato necessario raccogliere indicazioni sugli aspetti di cenosi naturali, partendo dal presupposto che non si debbano necessariamente mantenere tutte le piante esistenti. In ultima analisi, il progetto del giardino interno della Fortezza Pia esula dal contesto del parco circostante, data la sua posizione, ed è stato elaborato prevedendo varie soluzioni per la creazione di spazi diversificati. Ringrazio per l attenzione, Stefano Marozzi.
Ambito estrattivo 3S - Scalello
Ambito estrattivo 3S - Scalello Comune di: Sarsina Località: Scalello Area inserita nel PAE Comunale con sigla: Ii10 Stato di fatto: Area con attività estrattiva in corso L Area è inserita nel PIAE vigente?:
DettagliLaureando: Francesco Pica. Relatore: Prof. Fabio Taffetani
Università Politecnica delle Marche Facoltà di Agraria Giardini didattici: Analisi e confronto fra le attività di progettazione, realizzazione e Laureando: Francesco Pica gestione Relatore: Prof. Fabio
DettagliBOSCHI RESIDUI COLLINARI DEL PAESAGGIO AGRARIO SUBCOSTIERO TRA IL TORRENTE ARZILLA E IL FIUME METAURO (COMUNE DI FANO PU)
UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Agraria Corso di laurea in Scienze Forestali ed Ambientali BOSCHI RESIDUI COLLINARI DEL PAESAGGIO AGRARIO SUBCOSTIERO TRA IL TORRENTE ARZILLA E IL FIUME METAURO
Dettagli1. SINTESI DELLE OPERAZIONI SVOLTE Le direttive dell Amministrazione Comunale Lo schema di massima Il progetto definitivo 15
SOMMARIO Pag. 0. IL SENSO DEL PIANO, L APPROCCIO, IL METODO 1 0.1 Città e nuovo PRG 1 0.2 Verso una diversa natura del Piano Urbanistico 3 0.3 L approccio al Piano e il percorso metodologico e operativo
DettagliScienze MM. FF. NN. ANNO ACCADEMICO 2013-2014 CORSO DI LAUREA TRIENNALE Scienze della Natura e dell Ambiente Geobotanica del Mediterraneo
FACOLTÀ Scienze MM. FF. NN. ANNO ACCADEMICO 2013-2014 CORSO DI LAUREA TRIENNALE Scienze della Natura e dell Ambiente INSEGNAMENTO Geobotanica del Mediterraneo TIPO DI ATTIVITÀ MATERIA A SCELTA AMBITO DISCIPLINARE
DettagliProgetto di residenze con l'utilizzo di sistemi solari passivi e di raffrescamento naturale. ad Alfonsine (RA)
Giampaolo Silvestri & Cristina Bucchi Architetti UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Architettura Anno Accademico 1997-98 TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIA Progetto di residenze con l'utilizzo di
DettagliBOSCO DI CARPANEDA Un parco agro-forestale a Vicenza
7 BOSCO DI CARPANEDA Un parco agro-forestale a Vicenza Descrizione Il Bosco di Carpaneda necessita di un importante azione di riqualificazione viste le potenzialità ambientali, didattiche e sportive del
DettagliSCUOLA PRIMARIA MORI
SCUOLA PRIMARIA MORI CLASSE: 5 A DOCENTE: BENONI MERCEDES DISCLIPLINA: GEOGRAFIA Anno Scolastico: 2015-2016 Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi
DettagliProgrammazione curricolare di Istituto
SCUOLA PRIMARIA CLASSE: PRIMA Competenza 2 ANTROPICHE DI UN TERRITORIO E VALUTARE I POSSIBILI EFFETTI DELLE DECISIONI E AZIONI DELL UOMO SU DI ESSO a. Usare punti di riferimento e indicazioni topologiche
DettagliDOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE CONCORSO DI IDEE: REALIZZAZIONE DI UN PARCO URBANO E DI UN AREA ATTREZZATA
COMUNE DI SAN LUCA 89030 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA C.so Corrado Alvaro n. 2, 89030 San Luca Provincia di Reggio Calabria Partita IVA 00818910804/Codice Fiscale 81002990802 Tel. 0964/985012 Fax 0964/985720
DettagliAGGIORNAMENTO ALLEGATI CARTOGRAFICI
REGIONE SICILIANA COMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE STUDIO ECOLOGICO TERRITORIALE A SUPPORTO DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE
DettagliLA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA
REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA I GEOLOGI: Dott.ssa - Daniela Alario Dott. Ambrogio Alfieri Dott.
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 22_MES
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine 0701101122 * Scoglio Nero-inizio zona B Area Protetta Cinque Terre * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione
DettagliI grandi biomi terrestri
I grandi biomi terrestri BIOMA: complesso di ecosistemi di un area geografica caratterizzato dalla vegetazione dominate. Si distinguono per alcune caratteristiche delle piante quali struttura (le forme
Dettagli4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare:
PRONTUARIO DI ATTENZIONE AMBIENTALE Art. 35 - NORME GENERALI PER IL DISEGNO URBANO Tale P.A.A. costituisce elemento di guida, ove non vi sia presenza di elementi caratterizzanti diversi, per un corretto
DettagliComune di Cento FE PROGETTAZIONE PRELIMINARE - NUOVA PALESTRA SCOLASTICA A BEVILACQUA INDICE GENERALE
INDICE GENERALE 1. PREMESSA...2 2. INDIVIDUAZIONE E LOCALIZZAZIONE DELL OPERA...2 3. RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO...4 4. VERIFICA COMPATIBILITÀ URBANISTICA E VINCOLI...6 5. NORME DI SETTORE...8 6. CONCLUSIONI...8
DettagliStazione di Padova Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico
Stazione di Padova Inquadramento territoriale Dal punto di vista geografico la zona della città di Padova è collocata all'estremità orientale della Pianura Padana circa 1 km a nord dei Colli Euganei e
DettagliAREE IMPORTANTI PER L AVIFAUNA NEL FIUME ARNO (PROV. DI FIRENZE): INDIVIDUAZIONE DELLE EMERGENZE E PROSPETTIVE DI TUTELA
AREE IMPORTANTI PER L AVIFAUNA NEL FIUME ARNO (PROV. DI FIRENZE): INDIVIDUAZIONE DELLE EMERGENZE E PROSPETTIVE DI TUTELA MICHELE GIUNTI & PAOLO SPOSIMO * c/o Nemo srl, via Giotto 33 50121, Firenze 055/674223
DettagliSCUOLA PRIMARIA RONZO-CHIENIS
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA
DettagliRELAZIONE PAESAGGISTICA
RELAZIONE PAESAGGISTICA Progetto di Parcheggio a servizio dell attività produttiva OGGETTO INTERVENTO ED UBICAZIONE AREA L intervento prevede la realizzazione di un parcheggio a servizio dell attività
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze della terra e dell ambiente Corso di laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura Uso delle aree aperte da parte di medio mammiferi nel
DettagliSupporto Meteorologico alla Campagna AIB ARPA-SIMC
Supporto Meteorologico alla Campagna AIB ARPA-SIMC COSMO Accordo LAMI USAM ARPA Piemonte Attività Modellistica ARPA-SIM COSMO I7 (+72) COSMO I2 (+48) Previsione Deterministica Previsioni Numeriche Deterministiche
Dettagli21) FLAVIO ANDO (chalet)
21) FLAVIO ANDO (chalet) QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...7 Clima acustico
DettagliPROGETTO DI VARIANTE...
Pag. 1 di 6 1. PREMESSA... 2 2. PROGETTO DI VARIANTE... 3 Pag. 2 di 6 1. PREMESSA Con delibera di giunta della Federazione dei Comuni del Camposampierese n. 40/2012 è stato approvato il progetto avente
DettagliINDICE PARTE I MALPAGA: DALL ANALISI DEL TERRITORIO ALLA DEFINIZIONE DELL INTERVENTO PROGETTUALE SUL BORGO
INDICE RINGRAZIAMENTI PREFAZIONE INDICE INTRODUZIONE PARTE I MALPAGA: DALL ANALISI DEL TERRITORIO ALLA DEFINIZIONE DELL INTERVENTO PROGETTUALE SUL BORGO CAPITOLO 1 - ANALISI DEL TERRITORIO 1.1 INQUADRAMENTO
DettagliCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne
DettagliClassi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio
Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio Competenze Abilità Conoscenze Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della geografia;
DettagliRelazione Agropedologica
Comune di San Lorenzo del Vallo PSC Piano Strutturale Comunale LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO AGRARIO E FORESTALE Relazione Agropedologica Rossano (CS) lì, 22 maggio 2008 Roberto Sabatino Dott. Agronomo
DettagliCURRICOLO DI GEOGRAFIA
CURRICOLO DI GEOGRAFIA CLASSE PRIMA OBIETTIVO GENERALE: orientarsi nello spazio vissuto Sa rappresentare lo spazio vissuto Sa tracciare percorsi Sa esplorare e riconoscere gli spazi vissuti Sa individuare
DettagliPGT del Comune di Verrua Po
SCHEDA SP_01_18175.pdf COMUNE DI VERRUA PO PROVINCIA DI PAVIA PGT CLASSI DI SENSIBILITÀ PAESAGGISTICA INDICE 1. CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN RELAZIONE ALLA SENSIBILITÀ PAESISTICA.... 2 2. ARTICOLAZIONE
Dettaglidocumenti insostituibili della nostra vita nazionale, forma una serie di quadri naturali di compiuta bellezza, godibili dall intero percorso
9051246 D.M. 29/01/1969 G.U. 50 del 1969 Zone godibili dall autostrada del Sole in provincia di Arezzo Arezzo, Civitella della Chiana, Laterina, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Montevarchi,
DettagliTERREMOTO CENTRO ITALIA Di.Coma.C Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione. Report attività ISPRA del 01 Settembre 2016
Report attività ISPRA del 01 Settembre 2016 Nel corso della giornata sono state operative quattro squadre sul terreno, sono stati elaborati i dati raccolti, con particolare attenzione al database IFFI.
DettagliLaboratorio di Ecologia Vegetale Scuola primaria. Incontri Durata h Argomento Sviluppo delle attività Materiali e strumenti
Laboratorio di Ecologia Vegetale Scuola primaria Incontri Durata h Argomento Sviluppo delle attività Materiali e strumenti 1 2 Fasce fitoclimatiche/costruzione del modellino 2 2 Catena alimentare/gioco
DettagliIL RUOLO DEL GEOLOGO NEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE
IL RUOLO DEL GEOLOGO NEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE Corso di Aggiornamento Professionale Viterbo, 24 maggio 2010 - Palazzo della Provincia Prima Sessione Le componenti geologiche nello SIA: ambiente
DettagliIL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 2: PROBLEMATIZZAZIONE CLASSE III
IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 2: PROBLEMATIZZAZIONE CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 1: PROCESSO DI TRASFORMAZIONE
DettagliUTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5
UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5 QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e
DettagliIl disegno del paesaggio forestale
Il disegno del paesaggio forestale di Paolo Lassini e Darko Pandakovic con la collaborazione di Elena Poggi e Michelangelo Lassini blltulo Unlversltarto Architettura Venezia ' VSA 33 Servizio Bibllog1aflco
DettagliPaesaggio vegetale, gestione del territorio e conservazione ambientale della Selva di Castelfidardo e dell area circostante
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ANCONA FACOLTÀ DI AGRARIA Corso di Laurea in Scienze e tecnologie agrarie DIPARTIMENTO DI BIOTECNOLOGIE AGRARIE ED AMBIENTALI Paesaggio vegetale, gestione del territorio e conservazione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO EUGENIO MONTALE
GEOGRAFIA CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Leggere e capire il mondo; acquisire progressivamente strumenti di lettura della realtà in termini Organizzator i temporali e spaziali (prima, poi, mentre, sopra, sotto,
DettagliFACOLTA DI ARCHITETTURA
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Laboratorio di Pianificazione del Paesaggio Insegnamento Paesaggio Docente: SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE DEL PAESAGGIO SOMMARIO 1) Basi teoriche: l ecologia
DettagliParco Alfredo Albanese (Bissuola) a Mestre
Parco Alfredo Albanese (Bissuola) a Mestre Direzione dei Lavori di Completamento zone nord e sud - opere a verde Importo dei lavori a base d'asta: lire 1.232.877.760= IL PROGETTO L idea di realizzare il
DettagliFACOLTA DI ARCHITETTURA
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Laboratorio di Pianificazione del Paesaggio Insegnamento Paesaggio Docente: CRITERI E METODI DI ANALISI DELLA COPERTURA DEL SUOLO SOMMARIO 1) Legenda del Protocollo
DettagliCOMUNE DI GROTTAMMARE SISTEMAZIONE AREA PER REALIZZAZIONE SCUOLA EDUCAZIONE CINOFILA
REGIONE MARCHE PROVINCIA DI ASCOLI PICENO COMUNE DI GROTTAMMARE COMMITTENTE: COMUNE DI GROTTAMMARE SISTEMAZIONE AREA PER REALIZZAZIONE SCUOLA EDUCAZIONE CINOFILA PROGETTO TAVOLA: SCALA: // ELABORATO TECNICO
DettagliPERCEZIONE DEL TERRITORIO
5.2 PERCEZIONE DEL TERRITORIO Di seguito viene proposta l identificazione del comune attraverso visuali di foto aeree, che ne riportano la reale conformazione fisica, e attraverso ricostruzioni tridimensionali
DettagliELEMENTI DEL PAESAGGIO RURALE DEL PARCO NATURALE REGIONALE DEL MONTE SAN BARTOLO
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE FACOLTA DI AGRARIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI ELEMENTI DEL PAESAGGIO RURALE DEL PARCO NATURALE REGIONALE DEL MONTE SAN BARTOLO Tesi di laurea:
DettagliIL CLIMA MEDITERRANEO MEDITERRANEA
IL CLIMA MEDITERRANEO E LA MACCHIA MEDITERRANEA Il clima mediterraneo, secondo la classificazione climatica è il meno esteso dei climi temperati. È caratterizzato da un lungo periodo di siccità estiva
DettagliCLASSE PRIMA INDIRIZZO AFM / TUR. DESCRIZIONE Unità di Apprendimento. UdA n. 1 Titolo: FORMA E SUPERFICIE DELLA TERRA
UdA n. 1 Titolo: FORMA E SUPERFICIE DELLA TERRA Interpretare il linguaggio cartografico - I sistemi di riferimento sulla Terra: meridiani e paralleli - Le coordinate geografiche Conoscere metodi e strumenti
DettagliREGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA COMUNE DI STRESA
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA COMUNE DI STRESA Redatto da: Timbro e firma: Regione Cantarana, 17 28041 Arona (NO) Tel. Fax: 0322.47012 www.ecovema.com ufficio.tecnico@ecovema.com Dott. Alberto
DettagliCITTA DI GROTTAGLIE (Provincia di Taranto) AREA TECNICA SETTORE URBANISTICA
Pagina di 6 CITTA DI GROTTAGLIE (Provincia di Taranto) AREA TECNICA SETTORE URBANISTICA ELENCO PUTT-P CARTELLA N. (ELENCO DEI BENI CENSITI) ELENCO DEI BENI ARCHITETTONICI EXTRAURBANI 2 ELENCO DEI BENI
DettagliPremessa. La ricognizione è stata redatta con metodologia GIS su base cartografica numerica: Carta Tecnica Regionale alla scala 1: (CTR10k).
Premessa la Provincia di Grosseto ha ritenuto di organizzare in un CD interattivo, di facile consultazione, una serie di dati utili all individuazione di un bene sottoposto a vincolo paesaggistico di cui
DettagliCORSO DI FORMAZIONE INGEGNERIA NATURALISTICA (120 ore)
CORSO DI FORMAZIONE INGEGNERIA NATURALISTICA (120 ore) PROGETTO FORMATIVO MODULO 1 INGEGNERIA NATURALISTICA GENERALITA E DEFINIZIONI (4 ore) Storia dell ingegneria naturalistica Definizioni e generalità
DettagliProvincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio. Gruppo di progettazione
Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio Gruppo di progettazione Arch. Antonella Valentini (coordinamento) Arch. Gabriele Paolinelli Arch. Paola
DettagliDocenti: Guido Sali Enrico Chiaradia Ilda Vagge
Docenti: Guido Sali Enrico Chiaradia Ilda Vagge Obiettivi del laboratorio Il corso si propone di illustrare le metodologie di approccio al tema della riqualificazione di specifici ambiti territoriali (specificatamente
DettagliTesi di laurea PIANIFICAZIONE AMBIENTALE NEI PAESAGGI DELL EROSIONE: LA RISERVA DEI CALANCHI DI ATRI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTA DI SCIENZE MM FF NN Tesi di laurea PIANIFICAZIONE AMBIENTALE NEI PAESAGGI DELL EROSIONE: LA RISERVA DEI CALANCHI DI ATRI LAUREANDA Serena CIABO FINALITÀ: Elaborazione
DettagliINDICE 1. PREMESSA QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DELL ECOSISTEMA LOCALE INTERVENTI DI MITIGAZIONE...
INDICE 1. PREMESSA... 2 2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO... 2 3. DESCRIZIONE DELL ECOSISTEMA LOCALE... 2 4. INTERVENTI DI MITIGAZIONE... 4 Pagina 1 di 8 1. PREMESSA Le aree a margine della S.P.130 sono
DettagliRelazione di sopralluogo per la verifica speditiva delle condizioni geo-idrologiche dei siti di interesse
Report attività ISPRA del 03 Settembre 2016 Relazione di sopralluogo per la verifica speditiva delle condizioni geo-idrologiche dei siti di interesse 1. Anagrafica sopralluogo Denominazione sito: Comune
DettagliEvoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio
DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con
DettagliLa flora dell Appennino dell Emilia-Romagna
La flora dell Appennino dell Emilia-Romagna Alessandro Alessandrini, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna Bologna I Mercoledì dell Archivio 10 Febbraio 2016 Definizioni: la flora La flora
DettagliPiano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile
1.8 SCENARIO DI CORRELATO ALL INTERRUZIONE VIABILISTICA E ALL ISOLAMENTO DI CENTRI ABITATI 1.8.1 IL CASO STUDIO DELLA S.P. 63: BALLABIO MORTERONE (LC) Alla luce della normativa vigente nel settore della
DettagliServizio Agrometeorologico Regionale. Analisi climatica della Regione Toscana. Anno 2005
A.R.S.I.A. Agenzia Regionale Sviluppo e Innovazione nel Settore Agricolo-Forestale Servizio Agrometeorologico Regionale Analisi climatica della Regione Toscana Anno Maggio 6 Analisi climatica del territorio
Dettagli"Risorse naturali e beni geologici nella Valle del Marecchia" San Leo 30 gennaio 2010 Seminario
LE ATTIVITÀ ESTRATTIVE NEL TERRITORIO DELL ALTA VALMARECCHIA Massimo Filippini e Alberto Guiducci Provincia di Rimini - Servizio Politiche Territoriali e di Piano Ufficio Difesa del Suolo "Risorse naturali
DettagliIl biodeterioramento dei manufatti storico-artistici
Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici a cura di Michele Aleffi Dipartimento di Scienze Ambientali Sezione di Botanica ed Ecologia Università di Camerino L opera d arte d o un qualsiasi reperto
DettagliNuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona
Michele Ambrosin Allen Dudine Valentina Fernetti Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Il Piano del verde Il Piano del Verde Grande attenzione alla risistemazione
DettagliViamare PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER CONOSCERE IL MARE E LA FASCIA COSTIERA
Viamare PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER CONOSCERE IL MARE E LA FASCIA COSTIERA LE ATTIVITA Classi prime elementari I Ricordi del mare Conoscenza degli organismi marini scelti fra quelli più comuni.
DettagliDott. Ing. Andrea Trabucchi tel: 339 8475543 e mail:
Perizia di stima Fallimento EdilSilva srl n. 31/2014 Tribunale di Piacenza Giudice: Dott. Maurizio Boselli Curatore: Avv. Renza Bravi *** Terreni Via Guglielmo da Saliceto - Piacenza 1. Premessa... 2 2.
DettagliSENTIERO NATURALISTICO GIULIANO MAININI AL MONTE BOVE
SENTIERO NATURALISTICO GIULIANO MAININI AL MONTE BOVE PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO AMBIENTALE AD USO SCIENTIFICO E DIDATTICO PER LO STUDIO INTERDISCIPLINARE DEL PAESAGGIO NATURALE nella
DettagliIl Parco Regionale di Portofino
Scuola 21: Un mondo biodiverso Esplorazione dell argomento e Problematizzazione: Visita al Parco Regionale di Portofino Il Parco Regionale di Portofino Dove Il Parco di Portofino è situato 30 Km a levante
DettagliSCUOLA PRIMARIA RONZO-CHIENIS
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA
DettagliECOLOGIA DELLE PIANTE DI TASSO DELL ISOLA D ELBA. Dott.ssa Francesca Anselmi
ECOLOGIA DELLE PIANTE DI TASSO DELL ISOLA D ELBA Dott.ssa Francesca Anselmi Portoferraio, 08 ottobre 2009 Perché lo studio del tasso Taxus baccata L.: pianta estremamente antica, con complessa biologia;
DettagliDEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia TOLMEZZO 5 maggio 2015 Linee di indirizzo Corsi d acqua/tratti
DettagliI boschi delle Marche
In linea con l assetto nazionale la distribuzione delle aree boscate è concentrata prevalentemente nelle aree interne alto-collinari e montane. Entro i limiti amministrativi delle Comunità Montane, su
DettagliIndice N.T.A. Art. 1 GENERALITÀ. Art. 2 AMBITO INTERESSATO DAL PIANO DI RECUPERO. Art. 3 ELENCO DEGLI ELABORATI COSTITUENTI IL PIANO DI RECUPERO.
Indice N.T.A Art. 1 GENERALITÀ. Art. 2 AMBITO INTERESSATO DAL PIANO DI RECUPERO. Art. 3 ELENCO DEGLI ELABORATI COSTITUENTI IL PIANO DI RECUPERO. Art.4 DISCIPLINA DELL EDIFICATO STORICO. Art. 5 DISCIPLINA
DettagliTutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4
Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI
DettagliUN, DUE, TRE, STELLA!
8 UN, DUE, TRE, STELLA! Descrizione Il progetto ridisegna gli spazi del cortile della scuola primaria di Laghetto rendendoli più funzionali alle esigenze dei bambini. Obiettivi L edificio scolastico, dopo
DettagliArt. 7.2 Sistema delle aree forestali
Art. 7.2 Sistema delle aree forestali DEFINIZIONE DI AREE FORESTALI sono tutte le superfici con vegetazione arborea ed arbustiva spontanea o di origine artificiale in grado di produrre legno o altri prodotti
DettagliINFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE
REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano
DettagliIl legno legno scorza cilindro centrale corteccia epidermide libro legno cambio
Il legno Comunemente si indica come legno la parte del fusto degli alberi che si trova sotto la cosiddetta scorza (comunemente detta corteccia). Nel 1 anno di vita del fusto si distingue una zona a funzione
DettagliPRIMO WORSHOP PER INSEGNANTI Varese 7/8 Marzo 2013. Beneficiario coordinatore Beneficiari associati Co-finanziatore
PRIMO WORSHOP PER INSEGNANTI Varese 7/8 Marzo 2013 Beneficiario coordinatore Beneficiari associati Co-finanziatore ATTIVITA CHE COS E PER TE IL PAESAGGIO? QUALCHE DEFINIZIONE Il paesaggio non è solo la
DettagliMinistero delle Infrastrutture PONTE SUL TICINO - OLEGGIO
Ministero delle Infrastrutture PONTE SUL TICINO - OLEGGIO Il nuovo ponte sul Ticino costituisce senz altro l opera pubblica più ambiziosa che l Amministrazione Provinciale di Novara ha inteso promuovere
DettagliCAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE
Regione Autonoma Valle D aosta Région Autonome Vallée d Aoste Comune di Verrayes Commune de Verrayes Committente : Menegoni S.r.l. Via Arberaz n 5 11023 Chambave (Ao) CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE
DettagliPERIZIA ESTIMATIVA IMMOBILIARE
COMUNE DI SARNICO Provincia di Bergamo PERIZIA ESTIMATIVA IMMOBILIARE Immobile oggetto di stima: FABBRICATO posto in comune di Sarnico, Via Vittorio Veneto n. 42/b. Immobile: Ex Uffici Sebinia A seguito
DettagliCOME VIENE ACCOLTA E PROCESSATA LA RICHIESTA DEL CLIENTE?
COME VIENE ACCOLTA E PROCESSATA LA RICHIESTA DEL CLIENTE? Richiesta del cliente L input del processo è costituito da una richiesta (da parte di un Ente pubblico o un organizzazione privata) di elaborazione
DettagliPIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA
PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA PROPRIETA : ROSIGNOLI NORME TECNICHE D ATTUAZIONE PROGETTISTA : ARCHITETTO RICCARDO PALESTRA 1 Articolo 1 Competenza delle norme Le presenti norme tecniche di attuazione
DettagliClub Alpino Italiano Sezione di Ascoli Piceno Via Serafino Cellini, 10 63100 Ascoli Piceno Tel. 0736 45 158. www.caiascoli.it
Escursione alla ricerca e al riconoscimento delle piante di interesse etnobotanico, in collaborazione con Accademia delle Erbe Spontanee. Insieme al prof. Fabio Taffetani, esperto Botanico dell'università
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca
Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Consiglio Universitario Nazionale Parere generale n. 117 Prot. n. 382 del 247372006 All On. le MINISTRO SEDE Oggetto: Sollecito relazioni governative
DettagliL albero nell ambiente urbano
Consiglio di Quartiere 4 Assessorato all Ambiente Assessorato alla Partecipazione democratica e ai rapporti con i Quartieri In collaborazione con ARSIA L albero nell ambiente urbano Firenze 31 Maggio 1
DettagliPROGETTO DALLA PROGRAMMAZIONE.. ALLA VALUTAZIONE
PROGETTO DALLA PROGRAMMAZIONE.. ALLA VALUTAZIONE DISCIPLINA: GEOGRAFIA classe 3^ CICLO: secondaria di primo grado Livello A2 AUTORI : Bortolot, Florean, Mino, Stragà (SCUOLA SECONDARIA I GRADO SEDICO)
DettagliCLAVIERE Un servizio ANAS. SS 24 del Monginevro km , Comune di Claviere (TO)
CLAVIERE Un servizio ANAS SS 24 del Monginevro km 95+720, Comune di Claviere (TO) Scheda 13: Casa Cantoniera COD 5039 SS 24 del Monginevro km 95+720, Strada Statale 24 Comune di Claviere (Torino) 1. Premesse
DettagliDestinatari: 1 classe Il programma è consigliato per tutti i livelli di istruzione
Laboratorio Ali nel blu Tematica: Biodiversità Migliorare la capacità di osservazione della biodiversità selvatica Favorire la conoscenza e il rispetto della biodiversità Sensibilizzare sui problemi derivanti
DettagliOBIETTIVI MINIMI DI GEOGRAFIA
OBIETTIVI MINIMI DI GEOGRAFIA GRAFIA TERZA NUCLEI TEMATICI OBIETTIVI SPECIFICI COMPETENZE VERIFICHE ORIENTAMENTO Utilizzare correttamente gli indicatori spaziali. Svolgere su uno spazio esperito le principali
DettagliEXPO VERDE E I COMUNI ITALIANI: QUALI TENDENZE? Dott. Giovanni Sala in collaborazione con Dott.ssa Francesca Pisani
EXPO VERDE E I COMUNI ITALIANI: QUALI TENDENZE? Dott. Giovanni Sala in collaborazione con Dott.ssa Francesca Pisani TENDENZE 1_ Paesaggio urbano 2_ Natura e agricoltura in città 3_ Aree gioco e sportive
DettagliLA CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI
LA CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI Wladimir Köppen ha studiato il problema della classificazione dei climi per quasi cinquant'anni, e cioè fin dal 1884. Dopo un primo tentativo di classificazione, basato essenzialmente
DettagliL esperienza del Centro Flora Autoctona della Lombardia nella certificazione delle piante autoctone
Parco Regionale del Monte Barro L esperienza del Centro Flora Autoctona della Lombardia nella certificazione delle piante autoctone Milano, 5 giugno 2009 Mauro Villa Il CFA è una stazione sperimentale
DettagliAllegato 7 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI PER INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DEL VERDE (RIF. ART. 45/V, C. 25)
Provincia di Piacenza Comune di Castel San Giovanni (PC) Allegato 7 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI PER INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DEL VERDE (RIF. ART. 45/V, C. 25) 3/A7 Allegato 7 Schemi esemplificativi per
DettagliIMPATTO DELLA PHTHORIMEA OPERCULELLA SULLA COLTURA DELLA PATATA
IMPATTO DELLA PHTHORIMEA OPERCULELLA SULLA COLTURA DELLA PATATA BOLOGNA 22-10- 2013 Dr. D. D Ascenzo Servizio Fitosanitario Abruzzo Per poter inquadrare correttamente la problematica della tignola è importante
DettagliSCHEDA DI RILIEVO PARCHI E GIARDINI PRIVATI. Scheda n 24 Data rilievo 15/05/2008
Scheda n 24 Data rilievo 15/05/2008 Via per Gerenzano Parco privato con servizi di interesse pubblico Culturale 2 Sanitario ingresso centro S.Cammillo Attrezzature sportive regolamentati Culturale Sanitaria
DettagliTutelare e valorizzare gli alberi di ulivo monumentali, anche isolati, in virtù della loro funzione produttiva,
FORUM degli AMMINISTRATORI per l AMBIENTE SAN BENEDETTO DEL TRONTO 28-29 settembre 2012 1 2 Finalità della legge Tutelare e valorizzare gli alberi di ulivo monumentali, anche isolati, in virtù della loro
DettagliDocumento di Valutazione Archeologica Preventiva. Cascina Cadrega Costa Masnaga -LC
AR.PA. Ricerche Committente EUSIDER Immobiliare Documento di Valutazione Archeologica Preventiva Cascina Cadrega Costa Masnaga -LC 2013 AR.PA. Ricerche - Via Strada della Piazza, 13-23821 Abbadia Lariana
DettagliRi-ciclare metropolitano. Mobilità lenta sulla Riviera del Brenta
84 TERRITORIO PER AZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DICEA (DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE) Francesca Fabris, Lucia Mosca, Claudia Valotto, Stefano Zani Sopra: la tavola del
DettagliARPA Sezione di Rimini
ARPA Sezione di Rimini 5.3 STAZIONE DI MONITORAGGIO 19000500 PONTE VIA MARECCHIESE RIMINI Caratteristiche del punto: Questo punto di campionamento è situato sul torrente Ausa, immediatamente prima della
Dettagli