ALLERGIE INTOLLERANZE ALIMENTARI E DISBIOSI INTESTINALE. EFFETTI SUI PRINCIPALI PROBLEMI DI NATURA GASTROENTEROLOGICA E NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI
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- Jacopo Ricciardi
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1 ALLERGIE INTOLLERANZE ALIMENTARI E DISBIOSI INTESTINALE. EFFETTI SUI PRINCIPALI PROBLEMI DI NATURA GASTROENTEROLOGICA E NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI Perfezionato in Patologie Gastroenteriche e Metodiche Endoscopiche Co-responsabile Servizio Endoscopia Digestiva Docente Scuola di Medicina Biologica e discipline integrate - AIOT Servizio di Endoscopia Digestiva Istituto Ninetta Rosano Casa di Cura accreditata Tricarico Via Capo Tirone Belvedere Marittimo (CS) Tel. 0985/
2 ALLERGIE-INTOLLERANZE INTOLLERANZE ALIMENTARI e DISBIOSI INTESTINALE Effetti sui principali problemi di natura gastroenterologica e nuovi approcci terapeutici Dott. Vincenzo Mazzuca Mari Perf.. in Patologie Gastroenteriche e Metodiche Endoscopiche Servizio di Endoscopia Digestiva Istituto Ninetta Rosano - Casa di Cura Accreditata Tricarico Belvedere Marittimo (CS)
3 MALATTIE APPARATO DIGERENTE 4 POSTO PER INCIDENZA COMPROMISSIONE DELLO STATO DI BENESSERE GENERALE STATO DI MALESSERE GENERALE (inabilità al lavoro) 2
4 BENESSERE stato di salute ottimale derivante da una perfetta integrazione tra corpo e mente espressione delle funzioni vitali dell organismo al massimo livello 3
5 PERFETTA INTEGRAZIONE TRA CORPO E MENTE VISIONE OLISTICA DEL PAZIENTE 4
6 Questo è ancora più vero per le patologie dell apparato gastroenterico viste le ripercussioni che hanno sull equilibrio organico globale Pertanto il medico che vuole trattare con successo la vasta patologia gastroenterica, non può affrontarla in maniera settoriale ma deve necessariamente fare una valutazione globale del paziente 5
7 BENESSERE ALIMENTAZIONE 6
8 ALIMENTAZIONE Introduzione di sostanze potenzialmente dannose Metalli pesanti Conservanti Fissativi del sapore Additivi Coloranti 7
9 APPARATO GASTROINTESTINALE FUNZIONE DIGESTIVA FUNZIONE DI BARRIERA FUNZIONE NEUROENDOCRINA 8
10 FUNZIONE DIGESTIVA L apparato gastrointestinale è un lungo tubo che dalla bocca giunge all ano ano con il compito essenziale di rifornire il nostro organismo di acqua,minerali,vitamine e nutrienti 9
11 ALIMENTAZIONE ALLERGIE INTOLLERANZE ALIMENTARI 10
12 CONFUSIONE TERMINOLOGICA INTOLLERANZA? O ALLERGIA 11
13 EUROPEAN ACADEMY OF ALLERGY AND CLINICAL IMMUNOLOGY (EAACI) 1994 REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI TOSSICHE NON TOSSICHE 12
14 REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI TOSSICHE tossine batteriche intossicazioni da funghi IMMUNOMEDIATE NON TOSSICHE NON IMMUNOMEDIATE 13
15 REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI IMMUNOMEDIATE ALLERGIE ALIMENTARI NON IMMUNOMEDIATE INTOLLERANZE ALIMENTARI 14
16 REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI L uso dei termini immunomediata per indicare le allergie e non-immunomediata per indicare le intolleranze non è però appropriato l intolleranza alimentare è COMUNQUE UN FENOMENO DI IPERSENSIBILITÀ IMMUNITARIA, solo che NON DIPENDE dalle IgE 15
17 INTOLLERANZE ALIMENTARI ALLERGIE ALIMENTARI I DUE FENOMENI SONO ESPRESSIONE DELLA REATTIVITA IMMUNITARIA DELLO STESSO SISTEMA IMMUNOLOGICO 16
18 ALLERGIE Reazioni immediate, entro pochi minuti dal contatto con l allergene l (orticaria da fragole, angioedema da crostacei) Dipendono dalle IgE che, una volta prodotte, si legano alla superficie dei mastociti e dei basofili,, provocando la liberazione dei mediatori chimici, soprattutto istamina Assenza di cross-reazioni reazioni 17
19 INTOLLERANZE Reazioni lente, dopo ore o addirittura giorni dall introduzione dell alimento Non dipendono dalle IgE E necessaria la reintroduzione ripetuta della sostanza per scatenare la reazione Sono frequenti cross-reazioni reazioni fra alimenti della stessa famiglia o gruppo biologico Possono interessare diversi organi o apparati 18
20 FISIOPATOLOGIA DELLE INTOLLERANZE ALTERAZIONE DELLA BARRIERA INTESTINALE AUMENTO DELLA PERMEABILITA INTESTINALE Quando l intestino l non assolve più alla sua funzione di filtro, può lasciar passare macromolecole che, essendo riconosciute non self,, attivano i meccanismi di difesa dell organismo 19
21 FUNZIONE DI BARRIERA L apparato gastroenterico è una barriera fondamentale nei confronti di agenti esterni che, ingeriti con il cibo, potrebbero nuocere alla salute 20
22 NON IMMUNOLOGICA BARRIERA INTESTINALE IMMUNOLOGICA 21
23 BARRIERA INTESTINALE NON IMMUNOLOGICA EPITELIO INTESTINALE Palizzata di enterociti strettamente affiancati (giunzioni strette apicali) Normalmente questa barriera è impenetrabile o scarsamente penetrabile da materiale potenzialmente pericoloso Può diventare penetrabile per infiammazione o altre alterazioni MICROAMBIENTE IUXTAMUCOSO Il muco è una componente fondamentale della barriera Intrappola microrganismi e altro materiale pericoloso impedendone l assorbimentol Contiene IgA secretorie, enzimi che digeriscono proteine e grassi, batteri anaerobi commensali della mucosa 22
24 BARRIERA INTESTINALE IMMUNOLOGICA SISTEMA IMMUNE MUCOSALE TESSUTO LINFOIDE ORGANIZZATO o INTESTINO ASSOCIATO (GALT) 23
25 Consentire l l assorbimento di sostanze nutritive senza provocare reazioni immunitarie pericolose per l ospitel (IMMUNOTOLLERANZA ORALE) FUNZIONE DEL GALT Consentire l l eliminazione di microrganismi patogeni e di eventuali sostanze tossiche introdotte con l alimentazionel (IMMUNOSORVEGLIANZA) Strober, Bas Clin Imm
26 Particelle di cibo INTOLLERANZE ALIMENTARI Lume intestinale Alterazione barriera intestinale Alterazione assorbimento intestinale Penetrazione Ag alimentari VILLI Reattività immunologica anomala IRRITABILITÀ DEL COLON 25
27 IRRITABILITA DEL COLON Reattività immunologica anomala Alterazione barriera intestinale Alterazione assorbimento intestinale Penetrazione Ag alimentari INTOLLERANZE ALIMENTARI 26
28 INTOLLERANZE ALIMENTARI SINTOMI GASTROENTERICI NAUSEA AEROFAGIA DISPEPSIA ALITOSI GASTRALGIA METEORISMO DIARREA - STIPSI COLICHE GASSOSE 27
29 INTOLLERANZE ALIMENTARI PATOLOGIE GASTROENTERICHE GASTRO - DUODENOPATIE S.I.I. I.B.D. DISBIOSI 28
30 ALCUNE CONSIDERAZIONI. L analisi della bibliografia scientifica relativa a questo tema evidenzia, nella stragrande maggioranza dei casi, un atteggiamento di rifiuto dell esistenza esistenza dei fenomeni di intolleranza Spesso, infatti, i fenomeni non strettamente allergici, ossia senza la documentazione delle immunoglobuline specifiche (IgE( IgE), tendono ad essere catalogati psicosomatici 29
31 ALCUNE CONSIDERAZIONI Va però sottolineato che la somma delle osservazioni cliniche comincia ad essere di una consistenza tale che non si può più eludere la questione come se non esistesse Ma, poichè non è stato ancora completamente chiarito il meccanismo eziopatogenetico delle intolleranze alimentari, si può affermare che non e e il singolo test che è importante, ma la sua corretta interpretazione nell ambito della realtà clinica del paziente Dott. V. Mazzca Mari 30
32 ALCUNE CONSIDERAZIONI La sfida del domani è sicuramente basata sulla ricerca e del resto non vi è altro modo per spiegare fenomeni che la medicina ufficiale scarsamente considera È auspicabile, pertanto, che da più parti l argomento l venga affrontato con un approccio scientifico senza nulla voler dimostrare o negare a priori, ma solo per capire 31
33 ALCUNE CONSIDERAZIONI Anche se non siamo ancora in grado di spiegare in che maniera le alterazioni morfologiche a carico dei leucociti possano essere correlate al fenomeno delle intolleranze alimentari, è pur vero che questa è, secondo evidenze cliniche, la realtà 32
34 ALCUNE CONSIDERAZIONI D altra parte, è vero anche che la scienza non può procedere per dogmi, ma solo per osservazioni oggettive e verificabili Ma se l evento l dimostrato non può essere interpretato da una teoria, è la teoria che va rivista È QUESTO IL PRINCIPIO DI PROGRESSIONE DELLA SCIENZA 33
35 INTOLLERANZE ALIMENTARI 34
36 BENESSERE ALIMENTAZIONE INTOLLERANZE ALIMENTARI DISBIOSI INTESTINALE 35
37 ECOSISTEMA INTESTINALE CORRETTA ALIMENTAZIONE MICROFLORA GALT 36
38 SISTEMA GALT Gut Associated Lymphoid Tissue Metà circa SISTEMA MALT Mucosal Associated Lymphoid Tissue Costituisce l 85% l dell intero tessuto linfatico 37
39 SISTEMA IMMUNITARIO INTESTINALE MASSA MICROBICA INTESTINALE (1,5 (1,5 Kg Kg peso umido) ANIMALI GERM FREE L eliminazione completa della flora batterica provoca una netta regressione del sistema immunitario Morte dell animale 38
40 MICROFLORA INTESTINALE MICRORGANISMI BENEFICI O EUBIOTICI MICRORGANISMI POTENZIALMENTE PATOGENI 39
41 MICRORGANISMI BENEFICI O EUBIOTICI Vivono in simbiosi con l ospitel Hanno attività prevalentemente saccarolitica (fermentazione) Acidificano l ambientel Determinano il giusto equilibrio dell ecosistema ecosistema intestinale Esercitano un controllo sulla flora batterica potenzialmente patogena, sia endogena che esogena, attraverso due meccanismi : DIRETTI Produzione di batteriocine Metaboliti tossici Deplezione nutrienti essenziali Soppressione aderenza batterica ANAEROBI GRAM + INDIRETTI Aumento della produzione anticorpale Stimolazione fagocitaria Incremento produzione di interferon Bifidobatteri, Lattobacilli, Batterioidi, Eubatteri 40
42 MICRORGANISMI POTENZIALMENTE PATOGENI In condizioni di equilibrio dell ecosistema ecosistema intestinale non hanno caratteri di patogenicità In particolari situazioni, però, possono prendere il sopravvento sulle altre specie e diventare dannosi. Alcalinizzano l ambiente Hanno attività prevalentemente proteolitica e generano sostanze tossiche all organismo poiché determinano la putrefazione delle proteine GRAM Proteus, Clostridi, Escherichie, Enterobatteri 41
43 COMPOSIZIONE DELLA MICROFLORA BATTERICA NELL INDIVIDUO SANO EUBIOSI FLORA DOMINANTE ANAEROBICA (90 %) Bifidobatteri Lattobacilli Batterioidi Eubatteri FLORA SOTTODOMINANTE AEROBICA (9 %) Escherichia Coli Enterococchi FLORA FLUTTUANTE MINORITARIA MA ALTAMENTE MUTAGENA Batteri Gram + e LIEVITI e FUNGHI 42
44 Le alterazioni della flora batterica intestinale innescano un CIRCOLO VIZIOSO che può essere responsabile di alterazioni morfo funzionali della mucosa, di flogosi e di infezioni 43
45 SQUILIBRIO DELL ECOSISTEMA ECOSISTEMA BATTERICO INTESTINALE PER ALTERAZIONI QUANTITATIVE QUALITATIVE DEI RAPPORTI TRA LE DIVERSE POPOLAZIONI MICROBICHE DISBIOSI 44
46 DISBIOSI PROCESSO CARATTERIZZATO DA UN INGRAVESCENTE DISORGANIZZAZIONE DELLA FLORA BATTERICA INTESTINALE E PROGRESSIVA PREVALENZA DI MICROORGANISMI PATOGENI, CON ALTERAZIONE DELLE CATENE ENZIMATICHE, FORMAZIONE DI METABOLITI INTERMEDI TOSSICI, ANOMALIE NELLA SINTESI DI VITAMINE E NELL ASSORBIMENTO DELLE SOSTANZE NUTRITIVE. 45
47 DISBIOSI Alterazione della BARRIERA MUCOSALE INTESTINALE Disseminazione ematica ed accumulo di tossine a vari livelli Altri organi devono sopperire all eliminazione di tossine ORGANI EMUNTORI 46
48 ORGANI EMUNTORI APPARATO CUTANEO APPARATO EPATOBILIARE APPARATO UROGENITALE 47
49 DISBIOSI - CAUSE DIRETTE Contaminazioni alimentari da fertilizzanti e conservanti Rallentamento peristalsi intestinale Infezioni intestinali Eccesso di fumo e di alcool Abuso di : antibiotici, lassativi cortisonici, tranquillanti 48 ALIMENTAZIONE SCORRETTA, ricca di carni, grassi e zuccheri raffinati INTOLLERANZE ALIMENTARI
50 DISBIOSI - CAUSE INDIRETTE FATTORI EMOTIVI SBALZI TERMICI BRUSCHI ATTIVITA LAVORATIVE FRENETICHE VIAGGI LUNGHI E FATICOSI STRESS 49
51 FUNZIONE NEUROENDOCRINA L apparato gastroenterico è anche dotato di un ricchissimo tessuto nervoso, e di un apparato ghiandolare, i quali producono ormoni e sostanze che tra l altro l garantiscono la comunicazione tra due strutture cruciali per la nostra salute 50
52 ASSE CERVELLO - INTESTINO Esiste uno stretto collegamento tra cervello e intestino, garantito da due sistemi: ORMONALE NERVOSO 51
53 COLLEGAMENTO ORMONALE CERVELLO ED INTESTINO PRODUCONO UNO STESSO GRUPPO DI ORMONI PEPTIDE COLECISTOCHININA SOMATOSTATINA LUOGO DI PRODUZIONE Mucosa tenue, pancreas e SNC Intestino e SNC AZIONE PRINCIPALE Stimola la contrazione della cistifellea e la secrezione degli enzimi pancreatici. Nel cervello induce sensazione di sazietà Inibisce gli ormoni intestinali (insulina e glucagone) ed il GH ipotalamico SOSTANZA P Intestino, pelle e SNC Neurotrasmettitore del dolore ACETILCOLINA SEROTONINA SNC E SISTEMA NERVOSO ENTERICO CELLULE CROMAFFINI dell intestino e SNC Nel SNC ha varie funzioni; nell intestino è liberata dal nervo vago per controllare le contrazioni, la liberazione di succhi gastrici, pancreatici, etc Regolazione dell umore 52
54 COLLEGAMENTO NERVOSO NERVO VAGO FIBRE NERVOSE del midollo spinale toracico e lombare SN PARASIMPATICO SN SIMPATICO CERVELLO ENTERICO O SECONDO CERVELLO (strutture nervose della parete intestinale) 53
55 CERVELLO INFERIORE O ENTERICO O SECONDO CERVELLO L intestino è dotato di un sistema nervoso intrinseco composto da due plessi : - PLESSO MIOENTERICO DI AUERBACH,, più grande che contiene i neuroni responsabili delle contrazioni e della secrezione degli enzimi negli organi adiacenti - PLESSO SOTTOMUCOSO DI MEISSNER,, più piccolo, che include cellule sensoriali che raccolgono gli stimoli nel lume intestinale Tale sistema nervoso intrinseco, pur essendo sotto il controllo del sistema nervoso autonomo, è da questo indipendente per il suo funzionamento. 54
56 SECONDO CERVELLO Il prof. Michael Gershon,, fisiologo della Columbia University di New York, ha dedicato trent anni allo studio di questo cervello enterico e dei suoi rapporti con quello pensante. In alcune recenti pubblicazioni egli sostiene che il cervello enterico non riceve solo comandi dal cervello superiore, ma li invia pure. Anzi, lo scambio tra i due sistemi nervosi è fatto per il 90 % di messaggi che vanno dalla pancia al cervello Ciò sarebbe dovuto alla capacità dell intestino di produrre la serotonina, il neurotrasmettitore coinvolto nella comunicazione tra le cellule nervose e in grado di influenzare il tono dell umore 55
57 Variazioni dell umore STRESS ANSIA serotonina serotonina DIETA DISORDINI INTESTINALI Alterazioni del funzionamento 56
58 MENS SANA IN CORPORE SANO ma solo se INTESTINUM SANUM EST 57
59 TERAPIA Alimentare Biodinamica Microbiologica IDROCOLONTERAPIA 58
60 L IDROCOLONTERAPIA E E UN ATTO MEDICO I FASE : DIAGNOSI - Anamnesi - Esame obiettivo - Esami ematochimici - Screening endoscopico II FASE : PREPARAZIONE INTESTINALE - Modificazione della consistenza del contenuto intestinale III FASE : TRATTAMENTO IV FASE : POST-TRATTAMENTO TRATTAMENTO - Perfezionamento degli effetti terapeutici del lavaggio (modificazioni dello stile di vita, specifica dietoterapia, terapia biologica, probiotici) 59
61 INDICAZIONI ALL IDROCOLONTERAPIA DIRETTE INDIRETTE Affezioni localizzate al colon Affezioni di tipo generale e con manifestazioni cliniche diverse 60
62 INDICAZIONI DIRETTE PULIZIA DEL COLON Prevenzione Riequilibrio flora intestinale Stipsi Colon irritabile Gonfiore addominale Meteorismo Atonia colica Flatulenza Diarrea Emorroidi Morbo di Chron non acuto Rettocolite ulcerosa non acuta Diverticolosi Micosi intestinale Profilassi primaria del carcinoma colon-rettale (CCR) in soggetti predisposti individualmente per una pre-esistente esistente patologia e/o un possibile background genetico potenzialmente suscettibili di promuovere il processo di cancerogenesi 61
63 INDICAZIONI INDIRETTE Affezioni con manifestazioni cliniche diverse ma tutte riconducibili al fenomeno della DISBIOSI INTESTINALE 62
64 ORGANI EMUNTORI APPARATO CUTANEO APPARATO EPATOBILIARE APPARATO UROGENITALE Dermatosi Eczemi atopici Sindromi orticarioidi Prostatiti croniche Cistiti croniche Candidosi vaginale Dispepsia Sonnolenza post- prandiale Cefalea frontale 63
65 RIFLESSIONI CONCLUSIVE (1) (1) Molte patologie andrebbero riconsiderate alla luce del circuito immunitario del MALT. In particolare è di fondamentale importanza il ruolo dell INTESTINO e della sua FLORA nell ambito del sistema GALT. 64
66 RIFLESSIONI CONCLUSIVE (2) Se nel Medioevo Dante definiva l intestino l come : il lubrico sacco oe si tramuta in merda ciò che si trangugia Oggi, invece. è unanimamente riconosciuta l importanza l dell intestino nei processi di difesa dell organismo ed esso viene a ragione considerato come un vero e proprio organo immunitario, probabilmente il più importante. 65
67 L INTESTINO HA FATTO CARRIERA!! 66
68 I I HAVE A DREAM Martin Luther King Avere la possibilità di trattare i pazienti affetti da disbiosi ed altre patologie gastroenteriche con terapia biologica non convenzionale in strutture sanitarie adeguate. 67
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