NOVITA SULLA VITAMINA D DR. R. GIANNATTASIO D M I LIVELLO UOC MEDICINA NUCLEARE E CMM PSP ELENA D AOSTA ASL NA1 CENTRO
|
|
- Vittore Deluca
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 NOVITA SULLA VITAMINA D DR. R. GIANNATTASIO D M I LIVELLO UOC MEDICINA NUCLEARE E CMM PSP ELENA D AOSTA ASL NA1 CENTRO
2 VITAMINA D3 E D2 Deriva dal colesterolo, sintetizzato dagli organismi animali Deriva dall ergosterolo, presente nelle piante
3 7 DIIDROCOLESTEROLO FOTOLISI UV CUTE PREVITAMINA D TEMPERATURA CORPOREA VITAMINA D
4 VITAMINA D3 E D2
5 METABOLISMO DELLA VITAMINA D
6 RUOLO DEL FEGATO NEL METABOLISMO DELLA VITAMINA D IDROSSILAZIONE IN POSIZIONE 25 MITOCONDRI: IDROSSILASI (CYP27, CITOCROMO P450) MICROSOMI: CITOCROMI P450 AD ATTIVITA VARIABILE PER D2 O D3 E METABOLITI SINTESI DELLA VITAMIN D BINDING PROTEIN (DBP) SINTESI DELL ALBUMINA INIBIZIONE DELLA 25 IDROSSILASI DA LIVELLI ELEVATI DI 1.25 (OH)2 D
7 RUOLO DEL RENE NEL METABOLISMO DELLA VITAMINA D PRODUZIONE DI VENTI METABOLITI (PRINCIPALI D E 1.25 D) CITOCROMOSSIDASI MITOCONDRIALE (1-ALFA E 24) DEI TUBULI PROSSIMALI STIMOLAZIONE: PTH, IGF-1 INIBIZIONE: CALCIO, 1.25 D3, FOSFATO, FATTORE DI CRESCITA 23 DERIVATO DAI FIBROBLASTI (FGF23)
8 PRODUZIONE DI 1,25(OH)2 E 24,25(OH)2 VITAMINA D
9 LA 1α IDROSSILASI IN SEDE EXTRARENALE COLON PROSTATA MAMMELLA OSTEOBLASTI CERVELLO EPIDERMIDE PLACENTA MACROFAGI POLMONE CHERATINOCITI
10 AZIONE SULLA 1α IDROSSILASI NEI MACROFAGI E NEI CHERATINOCITI GAMMA-INTERFERONE (GAMMA-IFN): STIMOLAZIONE (FASE ATTIVA DELLA MALATTIA) TUMOR NECROSIS FACTOR-ALFA (TNF-ALFA): STIMOLAZIONE 1,25(OH)2-VIT D E CALCIO: AZIONE MODESTA IPERCALCEMIA ED AUMENTO DI 1,25 (OH)2 VIT D IN SARCOIDOSI, LINFOMI E MALATTIE GRANULOMATOSE
11 M. GRANULOMATOSE CON IPERCALCEMIA DA AUMENTO DI 1.25(OH)2 VIT D GRANULOMATOSI INFETTIVE TUBERCOLOSI COCCIDIOMICOSI DISSEMINATA ISTOPLASMOSI CANDIDIASI LEBBRA GRANULOMATOSI NON INFETTIVE M. DI HODGKIN E LINFOMI NON-HODGKIN BERILLIOSI GRANULOMATOSI SILICONE INDOTTA GRANULOMATOSI DI WEGENER GRANULOMA EOSINOFILO
12 SARCOIDOSI IPERCALCEMIA NEL 10% DEI PAZIENTI IPERCALCIURIA (FINO AL 50%) AUMENTO DEI LIVELLI DI 1.25 (OH)2 VIT D ATTIVITA 1ALFA IDROSSILASICA DEI MACROFAGI POLMONARI E DEL TESSUTO LINFOIDE
13 Scintigrafia con 67Ga-C C nella sarcoidosi Segno scintigrafico definito come panda cefalico, dovuto all intensa e simmetrica captazione naso- oculo-parotidea
14 Scintigrafia con 67Ga-citrato nella sarcoidosi Segno scintigrafico definito come lambda intratoracico, dovuto alla simmetrica captazione linfonodale ilare bilaterale e dei linfonodi dell azygos, retrocavali o della loggia di Barety.
15 IDROSSILAZIONE EPATICA E RENALE ORMONE PRODUZIONE ENDOGENA REGOLAZIONE METABOLICA CON FEEDBACK DELLA SINTESI AZIONE SU ORGANI LONTANI DALLA SEDE DI PRODUZIONE MECCANISMO D AZIONE
16 VITAMIN D RECEPTOR (VDR) VDR RXR COMPLESSO VDR-RXR (ETERODIMERI) VDR REGIONI REGOLATRICI DEI GENI SOTTO CONTROLLO DELLA VIT D: ELEMENTI DI RISPOSTA ALLA VIT D (VDRE)
17 AZIONI RAPIDE DELLA 1,25(OH)2 VIT D FLUSSO INTRACELLULARE DI IONI CALCIO ATTIVITA DELLA PROTEINCHINASI C RECETTORE DI MEMBRANA NON IDENTIFICATO?
18 LIVELLI DI VITAMINA D ED ESPOSIZIONE AL SOLE VITAMINA D DOPO ESPOSIZIONE DI TUTTO IL CORPO AGLI UV V ITAMINA D (nmol/l) GIOVANE GIORNI ANZIANO Holick et al. Lancet 1989
19 TESSUTI E CELLULE CON PRESENZA DI VITAMIN D RECEPTOR (VDR) INTESTINO RENE OSSO TESSUTO EMOPOIETICO TESSUTO IMMUNITARIO MIOCARDIO MUSCOLO LISCIO CERVELLO FEGATO MAMMELLA ENDOTELIO CHERATINOCITI DELLA CUTE MELANOCITI FIBROBLASTI CUTANEI IPOFISI PARATIROIDI PANCREAS (CELLULE BETA) CORTICALE SURRENALE MIDOLLARE SURRENALE OVAIE TESTICOLI
20 EFFETTI EXTRASCHELETRICI DELLA VITAMINA D Holick MF e coll. New Engl J Med 2007
21 AZIONE DELLA VITAMINA D Mineralizzazione ossea Azione antitumorale Azione immunomodulante Funzionalita muscolare Protezione Cardiovascolare
22 RELAZIONE FRA RISCHIO DI EVENTI CARDIOVASCOLARI E LIVELLI DI VITAMINA D IL DEFICIT DI VITAMINA D RADDOPPIA IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Wang TJ et al., Circulation 2008
23 VITAMINA D E DIABETE? IN BAMBINI E ADOLESCENTI CON DIABETE MELLITO DI TIPO I L HbA1c PUO ESSERE RIDOTTA DALLA SOMMINISTRAZIONE DI VITAMINA D SENZA MODIFICARE LA DOSE DI INSULINA LA SUPPLEMENTAZIONE CON VITAMINA D NON MODIFICA LA MASSA GRASSA E LA HbA1c MA PUO MIGLIORARE LE COMPLICANZE DEL DIABETE
24 VITAMINA D E RIDUZIONE DEL RISCHIO DI NEOPLASIE? AUMENTA L APOPTOSI FAVORISCE LA DIFFERENZAZIONE DELLE CELLULE TUMORALI RIDUCE LA PROLIFERAZIONE CELLULARE (NEOPLASIE MAMMARIE, INTESTINALI) RIDUCE L ANGIOGENESI E LA FORMAZIONE DI METASTASI MINORE RISCHIO DI MALATTIE VIRALI
25 DOSAGGIO DELLA VITAMINA D: CONTROVERSIE L IMPRECISIONE DEI METODI DI DOSAGGIO DELLA 25 VIT D RENDE DIFFICILE DEFINIRE I LIVELLI DI VIT D OTTIMALI PER L OSSO I DOSAGGI ATTUALMENTE IMPIEGATI PER LA DETERMINAZIONE DELLA 25 (OH) VITAMINA D POSSONO INCLUDERE ALTRI METABOLITI DELLA VITAMINA D
26 VITAMINA D E NEOPLASIE? ESISTE UNA CORRELAZIONE INVERSA FRA BASSI LIVELLI DI 25 VIT.D E RISCHIO DI SVILUPPARE CANCRO DEL COLON-RETTO IL RISCHIO DI CANCRO AL SENO PUO ESSERE ASSOCIATO A SPECIFICI POLIMORFISMI DEL RECETTORE DELLA VITAMINA D, IN PARTICOLARE CYP24A1
27 EFFETTI SCHELETRICI ED EXTRASCHELETRICI DELLA VITAMINA D Bischoff-Ferrari HA et al., Am J Clin Nutr 2006
28 VITAMINA D E NEOPLASIE?
29 VITAMINA D E NEOPLASIE? NELLE DONNE LA VITAMINA D PUO ESSERE UN AGENTE EFFICACE NEL RIDURRE IL RISCHIO DI CANCRO ASSOCIATO ALL OBESITA IN STUDI OSSERVAZIONALI SEMBRA CHE L ESPOSIZIONE AGLI UVB SOLARI E LA VITAMINA D RIDUCANO NELLE DONNE IL RISCHIO DI CANCRO SOPRATTUTTO AL SENO ED AL COLON-RETTO
30 VITAMINA D ED OSTEOPOROSI Mineralizzazione ossea Azione antitumorale Azione immunomodulante Funzionalita muscolare Protezione Cardiovascolare
31 1,25(OH)2 VIT D E ASSORBIMENTO INTESTINALE DI CALCIO DIFFUSIONE PASSIVA 15% TRASPORTO ATTIVO CARRIER MEDIATO 85%
32 APPORTO DI CALCIO PRIME DECADI DI VITA: PICCO DI MASSA OSSEA ULTIME DECADI: PERDITE AUMENTATE
33 VITAMINA D E TESSUTO MUSCOLARE INDUCE LA PRODUZIONE DI PROTEINE MUSCOLARI ATTIVA I MECCANISMI DI TRASPORTO DEL CALCIO DEL RETICOLO SARCOPLASMATICO NECESSARI PER LA CONTRAZIONE MUSCOLARE VITAMINA D TROFISMO MUSCOLARE Mowe M: J Am Geriatr Soc 1999; 47:
34 VITAMINA D E MUSCOLO LA DISAMINA DI 10 LAVORI (SU 1679) HA EVIDENZIATO CHE IL TRATTAMENTO CON VIT D (DOSE = > 800 UI), CON O SENZA SUPPLEMENTO IN Ca, RIDUCE NEGLI ANZIANI IL RISCHIO DI CADUTE NEL MUSCOLO DELLE DONNE ANZIANE LA VIT D3 AUMENTA DEL 30% IL VDR E DEL 10% LE FIBRE MUSCOLARI
35 FRATTURE DI FEMORE NEGLI ANZIANI: FRATTURE DA FRAGILITA NEGLI OVER 65 ANNI LA CAUSA PIU FREQUENTE DI MORTE E DISABILITA E IL DANNO DA CADUTA IL DANNO DA CADUTA PIU GRAVE E LA FRATTURA DELL ANCA L 80% DELLE FRATTURE D ANCA NEGLI OVER 65 ANNI INTERESSA LE DONNE LA OSPEDALIZZAZIONE PER FRATTURA D ANCA DI DONNE OVER 65 ANNI E AUMENTATA DEL 23% DAL 1988 AL 1996
36 TERAPIA CON Ca E VITAMINA D: RIDUZIONE DELLE FRATTURE? ADEGUATO APPORTO IN CALCIO + VITAMINA D (800 UI/die) TALE DA PORTARE LA 25 VITAMINA D A LIVELLI SIERICI SUPERIORI A 50 nmol/l RIDUCONO IL RISCHIO DI FRATTURA NEGLI ANZIANI ISTITUZIONALIZZATI TUTTI I PAZIENTI IN TERAPIA PER L OSTEOPOROSI DOVREBBERO RICEVERE ADEGUATI APPORTI DI Ca E VIT D PER OTTENERE IL MASSIMO BENEFICIO DAL TRATTAMENTO
37 TERAPIA CON Ca E VITAMINA D: AZIONE SULL OSSO IN CIRCA 700 DONNE IN POSTMENOPAUSA TRATTATE PER 3 ANNI CON Ca (1000 mg/die) E COLECALCIFEROLO (800 UI/die) LA BMD TOTAL BODY, LOMBARE E FEMORALE AUMENTAVANO LA VIT D DA SOLA NON PREVIENE LE FRATTURE DELLA ANCA E VERTEBRALI MENTRE IN ASSOCIAZIONE A Ca RIDUCE LE FRATTURE DELL ANCA
38 TERAPIA CON Ca E VITAMINA D: AZIONE SULL OSSO IN 20 COPPIE DI GEMELLE (9 13 ANNI) LA SUPPLEMENTAZIONE CON Ca, 800 mg, E VIT D, 400 UI, HA DETERMINATO ALLA TOMOGRAFIA QUANTITATIVA PERIFERICA (pqct) UN SIGNIFICATIVO GUADAGNO NELLA DENSITA TRABECOLARE DI RADIO E TIBIA DISTALI NONCHE DELLO SPESSORE DELLA CORTICALE TIBIALE
39 TERAPIA CON Ca E VITAMINA D: AZIONE SULL OSSO LA TERAPIA CON Ca E VIT D RIDUCE IL RISCHIO DELLE FRATTURE NON VERTEBRALI SOPRATTUTTO NEGLI ANZIANI OSPEDALIZZATI SUPPLEMENTI DI VIT D E CALCIO POSSONO PREVENIRE LE FRATTURE DELL ANCA E DI ALTRE SEDI. LA TERAPIA CON Ca E VIT D NON AUMENTA IL RISCHIO DI MORTE
40 TERAPIA CON VITAMINA D E RISCHIO DI MORTE L AUMENTO DELL APPORTO DI VIT D NEI BAMBINI E NEGLI ADULTI OLTRE A MIGLIORARE IL SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO RIDUCE IL RISCHIO DI MORTALITA, DI ALCUNI TUMORI E DI MALATTIE AUTOIMMUNI NONOSTANTE I LIVELLI DI VIT D VARIANO PER PAESE, SESSO E STAGIONE LA RELAZIONE INVERSA FRA LIVELLI DI VIT D E MORTALITA E MOLTO CONSISTENTE
41 AMBULATORIO OSTEOPOROSI PSP ELENA D AOSTA ASL NA1 CENTRO MOC DEXA FEMORE
42 AMBULATORIO OSTEOPOROSI PSP ELENA D AOSTA
43 ANNO 25 VD NUMERO CAMPIONI 25VD MEDIA +/- DEVIAZIONE STANDARD 1.25 VD NUMERO CAMPIONI 1.25VD MEDIA +/- DEVIAZIONE STANDARD / / / / / / / / / / / /- 21.7
44 ASL NA1CENTRO: SUPPLEMENTAZIONE CON VIT D NELL AREA METROPOLITANA DI NAPOLI AMBULATORIO OSTEOPOROSI PSP E. D AOSTA ANNO 25 VD NUMERO CAMPIONI UOMINI/DONNE 25VD MEDIA +/- DEVIAZIONE STANDARD 1.25 VD NUMERO CAMPIONI 1.25VD MEDIA +/- DEVIAZIONE STANDARD / / / / / / R GIANNATTASIO ET AL, BIFOSFONATI, GIBIS, SET 2013; XIV, 2: 30
45 VITAMINA D: 2006 VS 2011 METABOLITA DELTA VIT. D +/ / % VIT. D +/ / %
46 25 VITAMINA D 35,00 30,00 30,16 v. n ng/ml 25,00 20,00 15,00 10,00 18,72 5,00 0,
47 FABBISOGNO DI VIT D: UI/die SUPPLEMENTAZIONE ANNI > 70 VITAMINA D UI/die (1.000?)
48 CLASSIFICAZIONE DEI LIVELLI DI 25(OH)-VITAMINA D DEFINIZIONE CARENZA INSUFFICIENZA NORMALE ECCESSO INTOSSICAZIONE ng/ml < >100 >150 nmol/l <50* >250 >375 * Fattore di conversione: nmol/l : 2.5 ng/ml Linee Guida SIOMMMS 2011
49 PREVENZIONE DELLA OSTEOPOROSI CON VITAMINA D COLECALCIFEROLO (UI): 800 die, settimana, UI/mese 25 VITAMINA D SIERICA = ng/ml INCREMENTO DELLA 25 (OH) VIT D SIERICA DOPO 100 UI DI COLECALCIFEROLO (1UI = mcg): ng/ml
50 TERAPIA CON VITAMINA D NELLE AFFEZIONI DEL METABOLISMO FOSFO-CALCICO COLECALCIFERO, ERGOCALCIFEROLO CALCIFEDIOLO 1-ALFA- CALCIFEDIOLO CALCITRIOLO ABBREVIAZIONE VITAMINA D3, D2 25(OH)-D 1-ALFA(OH)-D 1,25(OH)2-D DURATA D AZIONE 1 3 MESI 2 6 SETTIMANE 8 12 ORE 2 5 GIORNI INDICAZIONI CARENZA DI VITAMINA D, MALASSORBIMENTO MALASSORBIMENTO, MALATTIE EPATICHE INSUFFICIENZA RENALE ED IPOPARATIROIDISMO NON GRAVI MALASSORBIMENTO INSUFFICIENZA RENALE ED IPOPARATIROIDISMO GRAVI RACHITISMO
51 MONITORAGGIO DELLA TERAPIA CON VITAMINA D CALCEMIA (E CALCIURIA) CALCIO IONIZZATO E/O CORRETTO FOSFOREMIA (E FOSFATURIA) 25(OH)-VITAMINA D SIERICA 1,25(OH)2-VITAMINA D SIERICA (SE POSSIBILE) PTH SIERICO
52 OSTEOPOROSI * L Osteoporosi L é causa di più di 8.9 milioni di fratture all anno, anno, 1 ogni 3 secondi. Johnell O and Kanis JA, Osteoporos Int 17: 1726, 2006 * La prima frattura da Osteoporosi è associata con l 86% di rischio di conseguire una qualsiasi altra frattura. Kanis JA et Al, Bone 35: 375, 2004 * La maggior parte dei pazienti a rischio, che ha riportato almeno una frattura da osteoporosi, non é né identificata, nén trattata. Nguyen TV et Al, Med J Aust: 180, 2004
53 PREVENZIONE DELLE RIFRATTURE DA FRAGILITA? Solo ~20% Esiste ancora un gap tra la riparazione della frattura da fragilità e la prevenzione delle future fratture. 5 1 Dell RM, et al J Bone Joint Surg Am 2009;91(suppl 6): Solomon DH, et al Am J Med 2003;115(5): Andrade SE, et al Arch A Intern Med 2003;163(17): Harrington JT, et al Arthritis Rheum 2002;47(6): AOA About Own the Bone own-the-bone.aspx. Pazienti che hanno ricevuto terapia medica Pazienti che non hanno ricevuto terapia medica 20% 80% * La terapia per l Osteoporosi l (Ca, Vitamina D, Farmaci) riduce del 30-60% il rischio di incorrere in una ulteriore frattura (Jennings et Al., Osteoporosis Int., 2010)
54 CONCLUSIONI: VITAMINA D E FRATTURE LA VITAMINA D (ASSOCIATA A CALCIO) RIDUCE IL RISCHIO DI FRATTURE I FARMACI IMPIEGATI NELL OSTEOPOROSI HANNO LA MASSIMA EFFICACIA SOLO SE E ASSICURATO UN ADEGUATO APPORTO DI VITAMINA D E CALCIO. LA VITAMINA D, MIGLIORANDO IL TROFISMO MUSCOLARE, RIDUCE IL RISCHIO DI CADUTA E IL DANNO DA CADUTA E QUINDI LE FRATTURE
55 CONCLUSIONI: AZIONI EXTRASCHELETRICHE DELLA VITAMINA D LA PRESENZA DEL VDR IN MOLTE LINEE CELLULARI SUPPORTA L AZIONE EXTRASCHELETRICA DELLA VITAMINA D SEBBENE MOLTI LAVORI EPIDEMIOLOGICI SEMBRANO CONFERMARE QUESTE AZIONI ESISTONO ANCORA CONTROVERSIE SU ALCUNI EFFETTI EXTRASCHELETRICI DELLA VITAMINA D
56
Calcio 2.Vitamina D Fosfosforo Vitamina K
Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione umana Biochimica della nutrizione Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. 2009-2010 Calcio 2.Vitamina D Fosfosforo Vitamina K VITAMINA D FONTI dieta: necessita
DettagliL 80% del fabbisogno di vitamina D è garantito dall irradiazione solare in quanto il contenuto di vitamina D nei comuni alimenti è scarso.
Premessa La vitamina D è un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme nella quale la vitamina D si può trovare sono la
DettagliVADEMECUM PER MISURA DELLA VITAMINA D (25-idrossivitamina D e 1,25-diidrossivitamina D)
DAI Diagnostica di Laboratorio - Laboratorio Generale - Direttore Dr. Gianni Messeri Gentile Collega, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento delle richieste di dosaggio di vitamina D (25-
DettagliSistema endocrino 6. Metabolismo del calcio e del fosfato, ormone paratiroideo, calcitonina, vitamina D
Sistema endocrino 6. Metabolismo del calcio e del fosfato, ormone paratiroideo, calcitonina, vitamina D Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie, Università di
DettagliVitamina D, PTH ed omeostasi del calcio
Vitamina D, PTH ed omeostasi del calcio Funzioni principali della vit D Stimolazione dell'assorbimento del calcio e del fosforo a livello intestinale; Regolazione, in sinergia con l'ormone paratiroideo,
DettagliVitamina D: passato, presente e futuro. Dott. Giuliano Bucciardini MMG
Vitamina D: passato, presente e futuro Dott. Giuliano Bucciardini MMG Un po' di storia Nel 1650 l'inglese Francis Glisson descrive accuratamente il rachitismo (peraltro noto sin dall'antichità) in De rachitade.
DettagliOmeostasi del calcio. Ca 2+ totale. Ca 2+ plasmatico. Kg 1.0-1.3 99% osso. 8.5-10.4 mg/dl (2.1-2.6 mm) 50% libero 50% legato
Omeostasi del calcio Ca 2+ totale Kg 1.0-1.3 99% osso Cristalli con fosforo: idrossiapatite Ca 2+ plasmatico 8.5-10.4 mg/dl (2.1-2.6 mm) 50% libero 50% legato Albumina Citrato, fosfato Ruolo fisiologico
DettagliImpiego clinico della vitamina D e dei suoi metaboliti ABSTRACT. 26 Gennaio 2013, Roma Università di Roma Sapienza
CORSO DI AGGIORNAMENTO E.C.M. Impiego clinico della vitamina D ABSTRACT 26 Gennaio 2013, Roma Università di Roma Sapienza CORSO DI AGGIORNAMENTO E.C.M. Roma 26/01/2013 Confronto tra 25(OH) -calcifediolo
DettagliOSTEOPOROSI. CENTRO PREVENZIONE DIAGNOSI e TERAPIA DELL OSTEOPOROSI. *Come prevenirla* *Come curarla* *Consigli pratici* Resp. Dott.
C. I. D. I. M. U. CENTRO PREVENZIONE DIAGNOSI e TERAPIA DELL OSTEOPOROSI Resp. Dott. Antonio Vercelli OSTEOPOROSI *Come prevenirla* *Come curarla* *Consigli pratici* *Cos è l osteoporosi?* L osteoporosi
DettagliL Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.
DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più
DettagliAttività fisica e stile di vita nella prevenzione e nel trattamento dell osteoporosi
Attività fisica e stile di vita nella prevenzione e nel trattamento dell osteoporosi Dr. Alessandro Valent Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione Membro International Society of Physical and Rehabilitation
DettagliServizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea
Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata
DettagliPREVENZIONE E SALUTE GLOBALE
PREVENZIONE E SALUTE GLOBALE SI PARTE DALLA VITAMINA D Relatore dr Donata Soppelsa Medico di medicina generale Associato alla Società Italiana di Nutriceutica Quali domande? E sufficiente l integrazione
DettagliReport Congressuale. Ruolo centrale del calcifediolo, 25(OH)D 3. . Importanza dello status D vitaminico in ambito clinico. Bruno Farmaceutici
CORSO DI AGGIORNAMENTO ECM Programma Nazionale per la Formazione Continua degli Operatori della Sanità Ruolo centrale del calcifediolo, 25(OH) Importanza dello status D vitaminico in ambito clinico Bruno
DettagliPoppi 06 Dicembre 2014 Marcello Grifagni
Poppi 06 Dicembre 2014 Marcello Grifagni Metabolismo della vitamina D La luce solare penetra nella cute e converte il precursore 7-deidrocolesterolo in colecalciferolo (o vitamina D3). Esiste anche una
DettagliDora Di Mauro. Clinica Pediatrica Università degli Studi di Parma
Dora Di Mauro Clinica Pediatrica Università degli Studi di Parma Per tal motivo le forme carenziali erano molto diffuse E solo nel 1645 che Daniel Whistler, studente di medicina inglese, fa una prima
DettagliLA TERAPIA MEDICA DELLA OSTEOPOROSI: CALCIO E VITAMINA D
LA TERAPIA MEDICA DELLA OSTEOPOROSI: CALCIO E VITAMINA D DR. R. GIANNATTASIO D M I LIVELLO UO MEDICINA NUCLEARE E CMM PSI ELENA D AOSTA ASL NA1 CENTRO II FORUM AGGIORNAMENTO IN TEMA DI TERAPIA DELLE MALATTIE
DettagliPARATORMONE, CALCITONINA, CALCITRIOLO, MELATONINA
PARATORMONE, CALCITONINA, CALCITRIOLO, MELATONINA OMEOSTASI DEL CALCIO E SUA REGOLAZIONE TRE ORMONI: PARATORMONE /PTH CALCITRIOLO CALCITONINA Klinke cap 11.7 Le paratiroidi L ormone paratiroideo o PTH
DettagliAumento REALE di incidenza dei tumori
Aumento REALE di incidenza dei tumori ANCHE SE: MAGGIORI POSSIBILITA DIAGNOSTICHE DIMINUZIONE MORTALITA PER MALATTIE INFETTIVE AUMENTO DELLA VITA MEDIA (MALATTIA NEOPLASTICA AUMENTA CON L ETA ) INCIDENZA
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliCALCIO E VITAMINA D DR. R
CALCIO E VITAMINA D DR. R. GIANNATTASIO D M I LIVELLO UO MEDICINA NUCLEARE E CMM PSI ELENA D AOSTA ASL NA1 CENTRO III FORUM AGGIORNAMENTO IN TEMA DI TERAPIA DELLE MALATTIE ENDOCRINE NAPOLI, 29/06/2011
DettagliParatiroidi e regolazione del calcio e fosforo Regolazione calcio fosforo
Paratiroidi e regolazione del calcio e fosforo Regolazione calcio fosforo La regolazione dei livelli plasmatici di calcio è un evento critico per una normale funzione cellulare, per la trasmissione nervosa,
DettagliOSTEOPOROSI : Trattamento ortopedico. N. ANNICCHIARICO Primario Ortopedico Ospedale di Chiavenna ( SO )
OSTEOPOROSI : Trattamento ortopedico N. ANNICCHIARICO Primario Ortopedico Ospedale di Chiavenna ( SO ) OSTEOPOROSI? Malattia del sangue Malattia dell osso OSTEOPOROSI: malattia sistemica dello scheletro
DettagliOSTEOPOROSI perdita di massa ossea microarchitettura tendenza alle fratture
OSTEOPOROSI DEFINIZIONE: Malattia scheletrica sistemica caratterizzata dalla perdita di massa ossea e dalla distruzione della microarchitettura del tessuto osseo con conseguente aumento della fragilità
DettagliIL PUNTO DI VISTA DEL MEDICO DI FAMIGLIA NELLA GESTIONE DELL OSTEOPOROSI ( PREVENZIONE E TRATTAMENTO) E NELLA PREVENZIONE DELLE FRATTURE
IL PUNTO DI NELLA GESTIONE DELL OSTEOPOROSI ( PREVENZIONE E TRATTAMENTO) E NELLA PREVENZIONE DELLE FRATTURE PISTOIA 6 GIUGNO OSTEOPOROSI: DIFETTO SISTEMICO A CARICO DELLO SCHELETRO CARATTERIZZATO DA UNA
Dettaglilogo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE
logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base
DettagliOSTEOPATIE METABOLICHE: METABOLISMO DEL CALCIO E DEL FOSFORO-ORMONI ORMONI CALCIOTROPI-SCHELETRO www.fisiokinesiterapia.biz RIPARTIZIONE DEL CALCIO NELL ORGANISMO CALCIO MINERALIZZATO DELLE OSSA = 98%
DettagliIncidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015
I numeri del cancro in Italia 2015 Ministero della Salute - Roma 24 Settembre 2015 Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 Carmine Pinto Presidente Nazionale AIOM I quesiti per
DettagliIstituto Clinico Beato Matteo Vigevano. Unità di Ortopedia e Traumatologia. Fratture di femore: incidenza, invalidità associata, costi associati
Istituto Clinico Beato Matteo Vigevano Unità di Ortopedia e Traumatologia Fratture di femore: incidenza, invalidità associata, costi associati Dr. Fabio Bertaiola 1 Chiunque ha sentito parlare dell osteoporosi
DettagliCalcio, fosforo e magnesio
Calcio, fosforo e magnesio Calcio (Ca 2+) elemento più abbondante del corpo umano (dopo O, C, H, N) 1200 g in totale nell uomo adulto di cui 99% nello scheletro Fosforo (P) 850 g totali nel corpo umano
DettagliOMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA
OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas
DettagliNuove acquisizioni patogenetiche nell osteodistrofia renale.
Nuove acquisizioni patogenetiche nell osteodistrofia renale. Sequenza di eventi patogenetici (seconda metà anni 70 seconda metà anni 90) IRC deficit di attivazione ridotta escrezione della vitamina D di
DettagliDott.ssa Ilaria Barchetta
Dott.ssa Ilaria Barchetta Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Sapienza Università di Roma Diverse evidenze sperimentali hanno dimostrato una influenza diretta della vitamina D non solo
DettagliEsami per la valutazione della funzionalità epatica. www.slidetube.it
Esami per la valutazione della funzionalità epatica Enzimi epatici si dividono in markers di danno epatico markers di ostruzione delle vie biliari ENZIMI EPATICI Alanina aminotransferasi (ALT) Aspartato
DettagliMENOPAUSA. scomparsa delle mestruazioni per 12 mesi consecutivi.
MENOPAUSA scomparsa delle mestruazioni per 12 mesi consecutivi. Nel climaterio le ovaie producono meno ESTROGENI L OVAIO MODIFICAZIONI NELLA VITA RIPRODUTTIVA FEMMINILE MENOPAUSA Inizio della menopausa
Dettagli12 Congresso Nazionale AME Associazione Medici Endocrinologi 6th Joint Meeting with AACE American Association of Clinical Endocrinologists
Terapie endocrino TAKE HOME MESSAGES metaboliche & rischio oncologico Marco GRANDI Direttore Dipartimento di Area Medica Nuovo Ospedale di Sassuolo Socio Onorario FADOI Emilia Romagna Socio AME Metformina
DettagliINCREMENTO DELLA VITA MEDIA NELL ULTIMO SECOLO
INCREMENTO DELLA VITA MEDIA NELL ULTIMO SECOLO 100 uomo donna ANNI ANNI DI DI VITA VITA MEDIA MEDIA PREVISTI PREVISTI ALLA ALLA NASCITA NASCITA 80 60 40 DIFFUSIONE USO PENICILLINA VACCINAZIONE ANTIPOLIO
DettagliIL RUOLO DEL LABORATORIO NELL IPOVITAMINOSI D
IL RUOLO DEL LABORATORIO NELL IPOVITAMINOSI D Manuela Caizzi (1); Giorgio Paladini (2) 1. S.C. Ematologia Clinica; Azienda Ospedaliero-Universitaria, Ospedali Riuniti di Trieste 2. S.C. Ematologia Clinica
DettagliBELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti
BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliIl mieloma multiplo La terapia
MIELOMA MULTIPLO Il mieloma multiplo è una malattia neoplastica caratterizzata dalla proliferazione e accumulo nel midollo osseo di linfociti e di plasmacellule che, direttamente o indirettamente, possono
DettagliAcqua: nutriente essenziale
Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette
DettagliFacoltà di scienze motorie Università degli studi di verona. Corso di laurea speciclistica in scienze dell attività motoria preventiva ed adattata
Facoltà di scienze motorie Università degli studi di verona Corso di laurea speciclistica in scienze dell attività motoria preventiva ed adattata 12 novembre 2004 Termoregolazione nell anziano Effetti
DettagliPiù forza nella vita
parte del sistema Più forza nella vita Ostacola la perdita di massa magra e favorisce il recupero della funzionalità muscolare Nutrition La Sarcopenia è la perdita progressiva della massa magra MEDIA DELLA
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
DettagliQuanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TRENTINO numeri, attività, prospettive Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino Laura Battisti
Dettaglisembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne
sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle
DettagliALIMENTAZIONE E SALUTE
Istituto Arrigo Serpieri BOLOGNA Franco Minardi ALIMENTAZIONE E SALUTE 27 aprile 2013 BOLOGNA Definizione di tumore Cos è il tumore: proliferazione a partire da una cellula Tipi di proliferazione: controllata
DettagliFranco Patrone DIMI, Università di Genova
PRINCIPI DI ONCOLOGIA GERIATRICA Franco Patrone DIMI, Università di Genova Genova, 16 Ottobre 2010 I Tumori nell Anziano: Dimensioni del Problema Più del 50 % dei tumori si manifestano tra i 65 e i 95
Dettagli24-09-2011. della USL8 Arezzo che avvia la definizione dei percorsi e management per la gestione dell osteoporosi e delle fratture da fragilità
24-09-2011 Presentazione del documento aziendale della USL8 Arezzo che avvia la definizione dei percorsi e management per la gestione dell osteoporosi e delle fratture da fragilità Elaborato dal Gruppo
DettagliModulazione ormonale del ricambio
Corso Scienze Tecniche Dietetiche Applicate MED/49 Scienze Tecniche Dietetiche Applicate Anno Accademico 2013-14 Modulazione ormonale del ricambio calcico Maria Luisa Eliana Luisi Parametri del ricambio
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Alimentazione e cancro Relatore:dott Emanuela Romagnoli 15 gennaio 2014 Aula Piccolotto Osp S. Maria del Prato FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI NON MODIFICABILI
DettagliLA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO
LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO Cetuximab può ridurre la massa tumorale per permettere la resezione delle metastasi, anche, in pazienti inizialmente non resecabili,
DettagliAttività fisica_raccomandazioni progetto cuore
Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale
DettagliPREMESSA. Dott. Mario Fusco Direttore Registro Tumori di Popolazione Regione Campania c/o ASL NA4
Il Contributo del Registro Tumori Campano alla conoscenza epidemiologica del territorio: analisi dei dati di incidenza oncologica per il periodo 1997 / Dott. Mario Fusco Direttore Registro Tumori di Popolazione
DettagliCHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE
Lega Friulana per il Cuore CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della
DettagliOMEOSTASI DEL Ca 2+ e FOSFORO
OMEOSTASI DEL Ca 2+ e FOSFORO Metabolismo del calcio Il calcio è il minerale più rappresentato nell organismo umano (1000-1200 gr) Il 99% del Ca corporeo si trova nello scheletro e nei denti, per lo più
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di
DettagliCaffè tumore del pancreas e altri tumori: dai risultati epidemiologici alla divulgazione. Alessandra Tavani
Caffè tumore del pancreas e altri tumori: dai risultati epidemiologici alla divulgazione Alessandra Tavani Scopo della epidemiologia Principali tipi di studi per epidemiologia analitica Tipi di analisi
DettagliLe Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente
Le Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente Le Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente Distrofia dei cingoli Le diverse distrofie dipendono da mutazioni
Dettagli1. Capacità di autorinnovamento illimitato
1. Capacità di autorinnovamento illimitato 2. Capacità di dare origine in risposta a stimoli adeguati e specifici a cellule progenitrici di transito dalle quali discendono popolazioni di cellule altamente
DettagliLE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato
LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
DettagliImpara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete
Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)
DettagliAzioni neuroendocrine Apparato riproduttivo Sistema nervoso centrale
1 I progestinici sono composti con attività simile a quella del progesterone e includono il progesterone e agenti simili come il medrossiprogesterone acetato (pregnani), agenti simili al 19-nortestosterone
DettagliTabella 1- Risultati delle analisi di mortalità nel comune di Rocchetta di Sant Antonio per causa (Maschi, 2000-2005) TOTALE OSSERVATI TOTALE ATTESI
Sede legale ARPA PUGLIA Corso Trieste 27, 70126 Bari Agenzia regionale per la prevenzione Tel. 080 5460111 Fax 080 5460150 e la protezione dell ambiente www.arpa.puglia.it C.F. e P.IVA. 05830420724 Direzione
DettagliANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487
MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato
DettagliVITAMINA D o COLECALCIFEROLO
VITAMINA D o COLECALCIFEROLO Con il termine vitamina D si riferisce ad un gruppo di pro-ormoni liposolubili. Le principali forme di vitamina D sono rappresentate dalla Vitamina D 2 che deriva dall ergosterolo
DettagliI tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.
I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali. Tuttavia, a livello mondiale, le principali cause di morte sono rappresentate da: -diarrea -malaria -tubercolosi
DettagliIPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA
UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio
DettagliPolipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.
Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche
DettagliOsteomalacia. A. Santonati (RM), A. Scillitani (SGR) 2. Eziopatogenesi dell osteomalacia (A. Scillitani, SGR)
Osteomalacia L Osteomalacia Coordinatore: M. Zini (RE) Moderatori: A. Santonati (RM), A. Scillitani (SGR) 1. Malattie del metabolismo osseo: non solo osteoporosi (F. Vescini, UD) 2. Eziopatogenesi dell
DettagliParto e prime cure al vitello
Parto e prime cure al vitello VARIAZIONI ORMONALI IN PROSSIMITÀ DEL PARTO PROGESTERONE PLACENTA ESTROGENI + stimoli da pressione nella cervice e vagina IPOFISI MATERNA OSSITOCINA MIOMETRIO UTERINO + PLACENTOMI
DettagliIl sistema endocrino
Il sistema endocrino 0 I messaggeri chimici 0 I messaggeri chimici coordinano le diverse funzioni dell organismo Gli animali regolano le proprie attività per mezzo di messaggeri chimici. Un ormone è una
Dettagliforme diabetiche Diabete di tipo I o magro o giovanile (IDDM): carenza primaria di insulina, più frequente nei giovani e nei bambini. Il deficit insulinico consegue (per predisposizione ereditaria o per
DettagliCon il termine di vitamina D si intendono 2 composti chimici derivati dal 7-deidro colesterolo, denominati colecalciferolo o vitamina D 3
IL FABBISOGNO DI VITAMINA D NELL ADULTO Massimo Procopio Responsabile Editoriale AME: Vincenzo Toscano Divisione di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Dipartimento di Medicina Interna, Azienda
DettagliMETASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
METASTASI POLMONARI Terapia Oncologica Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Metastasi polmonari: EPIDEMIOLOGIA Prevalenza nelle autopsie di
DettagliPROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?
http://digilander.libero.it/riminisportmedicina riminisportmedicina@libero.it MEDICINA dello SPORT e PROMOZIONE dell ATTIVITA FISICA PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? dr. Eugenio Albini Tutte le più
DettagliWelcome. D: vitamina/ormone essenziale per la salute
Welcome D: vitamina/ormone essenziale per la salute 1. Farmacologia della vitamina D 1. Produzione e metabolismo 1. Apporto dietetico 2. Produzione endogena 2. Meccanismi d azione 1. Recettori nucleari
DettagliAdattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali
Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Marina Marini Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Cosa sono i radicali? I radicali liberi
DettagliFattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE. CLINICA GERIATRICA UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVA Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano G.Gasparini, C. Santoro, ED. Toffannello, E. Faccioli,
DettagliOSTEOPOROSI e ALIMENTAZIONE: quali indicazioni possono risultare efficaci?
OSTEOPOROSI e ALIMENTAZIONE: quali indicazioni possono risultare efficaci? Una corretta alimentazione, in tutte le fasi della vita, è il miglior modo di prevenire l osteoporosi. L osteoporosi deve essere
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliLongevità della donna in un mondo che invecchia: clinica, etica e società Bollate 24 maggio 2008
Longevità della donna in un mondo che invecchia: clinica, etica e società Bollate 24 maggio 2008 Ornella Gottardi - U.O. Oncologia I.R.C.C.S. Multimedica Sesto S. Giovanni Epidemiologia dei tumori Disciplina
DettagliAlimentazione Fabbisogni 4.8
08/2000 Alimentazione Fabbisogni 4.8 IL FOSFORO P di Cosmino Giovanni Basile Lo scheletro è la parte più ricca di fosforo di tutto l organismo. Nel tessuto osseo il P si trova sotto forma di fosfato tricalcico
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliSistema Endocrino 3. Ormoni del surrene. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli
Sistema Endocrino 3. Ormoni del surrene Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Obiettivi Surrene: secrezione nelle varie zone del surrene, sintesi degli ormoni surrenali, Mineralcorticoidi-aldosterone,
DettagliLATTE E DERIVATI E TUMORE. Sabina Sieri Unità di Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano
LATTE E DERIVATI E TUMORE Sabina Sieri Unità di Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano MEDIE (g/die) DI CONSUMO DI LATTICINI IN ITALIA: INDAGINE INRAN-SCAI 2005
Dettagli1986-2006 L ERBA AMARA DI CHERNOBYL
1986-2006 L ERBA AMARA DI CHERNOBYL RADIOATTIVITA EMISSIONE SPONTANEA DI RADIAZIONI IONIZZANTI DA PARTE DI ALCUNI ELEMENTI PER DISINTEGRAZIONE NUCLEARE RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI CHE PROVOCANO IONIZZAZIONI
DettagliLe proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.
Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine
DettagliLa malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare
Dettagli7 domande sui tumori. Convivere con la malattia
1. 7 domande sui tumori 2. Convivere con la malattia Dott. Andrea Angelo Martoni Direttore Unità Operativa di Oncologia Medica Policlinico S.Orsola-Malpighi Bologna 1. Cosa sono i tumori? i tumori Malattia
DettagliDiabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione
Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%
DettagliSTILI DI VITA, SPORT E DONAZIONE SANGUE
STILI DI VITA, SPORT E DONAZIONE SANGUE Gubbio, 26 Marzo 2011 Dott. Lamberto Boranga Ogni giorno ci sono oltre 9000 trasfusioni di globuli rossi. Senza sangue si bloccano: le operazioni d'urgenza; i trapianti;
DettagliDA PORTO A., NANINO E., DEL TORRE M., SECHI L.A., CAVARAPE A. CLINICA MEDICA - Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Maria Misericordia di Udine
DA PORTO A., NANINO E., DEL TORRE M., SECHI L.A., CAVARAPE A. CLINICA MEDICA - Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Maria Misericordia di Udine VITAMINA D: SINTESI, METABOLISMO E CARENZA Il 40-50% della
DettagliMALATTIE DELLE PARATIROIDI L IPERPARATIROIDISMO DOTTOR ROBERTO CESAREO
MALATTIE DELLE PARATIROIDI L IPERPARATIROIDISMO DOTTOR ROBERTO CESAREO Cosa sono le paratiroidi? Le paratiroidi sono ghiandole situate nel collo, posteriormente alla tiroide. Generalmente in numero di
DettagliIL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO. S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta
IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta LA RADIOTERAPIA E un metodo di cura conosciuto da più di 100 anni che prevede l utilizzo di radiazioni
DettagliREGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto
Luglio 2011 REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Analisi dell'incidenza dei tumori nell' di Treviso: periodo 2003-2005. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S,
DettagliDipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore
Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore TerapiE PER L OSTEOPOROSI Reggio Emilia, MARZO 2015 L artrite reumatoide CALCIO E VITAMINA D Nessun dato
DettagliI tumori negli adolescenti e nei giovani adulti: i dati epidemiologici recenti come base per le prospettive future
8 maggio 2008 I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti: i dati epidemiologici recenti come base per le prospettive future Il volume I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti presentato oggi,
Dettagli