Dalla valutazione degli apprendimenti al RAV. Maria Carmela Termini
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1 Dalla valutazione degli apprendimenti al RAV Maria Carmela Termini
2 Verifica e valutazione Differenza concettuale e operativa
3 Verifica ci riferiamo alle operazioni di rilevazione e misurazione dell apprendimento che è stato promosso intenzionalmente dall insegnante
4 oppure dalle conoscenze, abilità e competenze che comunque gli allievi possiedono, come loro specifico bagaglio culturale.
5 Valutare Attribuire un valore specifico agli esiti registrati nelle verifiche
6 Valutazione serie di azioni articolate che coinvolgono diverse operazioni di analisi e interpretazione di fattori rilevati nelle verifiche
7 Le funzioni della valutazione diagnostica formativa sommativa-formativa sommativa
8 verifica e valutazione assolvono a funzioni diverse in momenti diversi: monitorare la situazione dell allievo programmare nuovi interventi per consentire a tutti di conseguire gli obiettivi valorizzare le capacità di ciascuno modellandosi anche sui diversi stili d apprendimento
9 correggere il proprio l intervento didattico
10 Strumenti di verifica Tradizionali prove scritte: tema prove orali: interrogazione Soggettività dell insegnante
11 mancano di Validità Attendibilità
12 prove strutturate prove semistrutturate perché già sono definiti a priori i criteri di valutazione
13 prove strutturate quattro tipologie: Vero/falso Corrispondenza Completamento A scelta multipla
14 limiti prove oggettive afferiscono soprattutto alla capacità rievocativa delle conoscenze, non valutano la capacità degli studenti di rielaborare le conoscenze possedute e di applicare sul campo le proprie competenze, faticosamente acquisite a scuola e non.
15 prove semitrutturate saggio breve, rapporto di ricerca, riassunto, simulazione di contesti, a domande strutturate, colloquio strutturato.
16 le prove semistrutturate prevedono quindi l applicazione delle risposte criterio e, se questo non è possibile, una griglia di correzione a cui attenersi rigorosamente
17 permettono di valutare le competenze
18 Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni
19 Tassonomia di Bloom
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21 capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti, di compiere applicazioni pensiero divergente, l uso creativo ed originale delle conoscenze di cui si è in possesso COMPETENZE
22 Come valutare le prove strutturate e semistrutturate? criterio assoluto di accettabilità un criterio relativo alle prestazioni del gruppo
23 Quale criterio per una valutazione d istituto? relativo alle prestazioni del gruppo
24 Valutiamo quindi esiti formativi ed educativi d apprendimento degli studenti che sono al centro dell azione formativa e educativa di ogni istituzione scolastica
25 Miglior valore formativo aggiunto in termini di competenze, conoscenze e abilità
26 Valutare e autovalutare l istituto...verso il miglioramento...
27 Il modello CIPP (Context, Input, Process and Product evaluation) di Stufflebeam (1971), ripreso nei successivi modelli di Hopkins (1994) e Scheerens (1994)
28 Il contesto Il contesto è inteso come struttura socioeconomico-culturale in cui si colloca un intervento educativo è difficilmente modificabile
29 Analizziamo il contesto il bacino di provenienza degli alunni e le loro condizioni socio-economiche; la percentuale degli alunni di lingua diversa; tipologia della scuola sia essa pubblica, parificata o privata;
30 e poi... livello di istruzione della popolazione presente nel territorio; i bisogni formativi espressi dall utenza; le risorse culturali e formative sul territorio; le relazioni in verticale e orizzontale con le altre istituzioni e enti di ricerca.
31 analizziamo le risorse strutture degli edifici; materiali a disposizione degli alunni; livello di qualificazione dei docenti; risorse finanziarie, anche aggiuntive; rapporto statistico alunni/docente; caratteristiche affettivo motivazionali e cognitive degli alunni in ingresso nella scuola.
32 indicatori di processo cooperazione tra docenti; frequenza e organizzazione della programmazione didattica; valutazione e documentazione del processo di apprendimento dell allievo; valutazione e riconoscimento del personale insegnante; coinvolgimento dei genitori; tempo effettivo dedicato all istruzione.
33 quindi tutte le strategie organizzative, metodologiche e didattiche che l istituzione scolastica mette in atto attraverso la progettazione contenuta nel Piano dell Offerta Formativa
34 prodotto percentuale degli abbandoni scolastici; percentuale dei promossi ; voto finale conseguito; livello complessivo degli apprendimenti conseguito dagli alunni; il valore formativo aggiunto prodotto con l intervento formativo; la riuscita negli studi a breve e medio termine ; il livello di soddisfazione degli utenti in generale, allievi, genitori, docenti.
35 La scuola deve prendere atto delle variabili indipendenti, ma deve agire sulle variabili dipendenti, modificabili da scelte specifiche interne al sistema scolastico.
36 La scuola deve garantire che il successo formativo degli alunni reale e non apparente e rispondere al conseguimento degli standard in uscita
37 La Valutazione dell istituto incontra il RAV Rapporto di Autovalutazione delle Scuola che esprime la capacità della scuola di compiere un autentica autoanalisi dei propri punti di forza e di criticità
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39 La normativa di riferimento DPR 80 /2013 Direttiva Ministeriale n.11/2014 Circolare Ministeriale n. 47/2014 DPR 275/99 Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59.
40 IL RAV consolida : L identità e l autonomia della scuola; Raffozza le relazioni collaborative; Responsabilizza tutta la comunità scolastica nel perseguimento dei migliori risultati.
41 Descrivere la propria scuola sulla base di dati attendibili Attribuirsi voti, motivati, sulle dimensioni principali del funzionamento della scuola Individuare alcune priorità strategiche - ESITI Individuare PROCESSI appropriati che, in un tempo definito, possano far migliorare gli esiti critici Elaborare un piano di miglioramento
42 Come una normale valutazione d istituto il RAV analizza diverse dimensioni : contesto e risorse processi esiti partiamo dal Questionario Scuola
43 Questionario scuola
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47 CONTESTO Popolazione scolastica Territorio e capitale sociale Risorse economiche e materiali Risorse professionali
48 I PROCESSI Pratiche educative e didattiche: - Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento Pratiche gestionali e organizzative: - Orientamento strategico e organizzazione della scuola - Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane - Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
49 GLI ESITI Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate nazionali Competenze chiave e di cittadinanza Risultati a distanza
50 Le scuole utilizzano poi alcune informazioni questionario scuola + dati prove invalsi dati scuola in chiaro Informazioni in possesso informazioni ricavate dai questionari somministrati all utenza: docenti, Personale ata, genitori e alunni
51 Fonti : fonti: Istat, Miur, Ministero dell interno, Invalsi e i questionari scuola che deve elaborare e tabulare
52 L Invalsi restituisce i dati alle scuole e le mette a confronto con altre realtà scolastiche simili
53 infatti... Ogni scuola riceverà dati comparati con indici medi di riferimento (benchmark); Feedback per «posizionarsi» in un determinato range; La comparazione è con situazioni simili; E poi, negli anni, ci si confronterà con se stessi.
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60 Sceglie poi gli obiettivi di miglioramento da perseguire nell a.s 2015/2016 che devono essere: chiari realizzabili fattibili coerenti pertinenti
61 Gli obiettivi devono riferirsi agli esiti degli studenti : risultati scolastici risultati prove standardizzate, competenze chiave e cittadinanza, risultati a distanza e.
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65 entro giugno 2015 le scuole compileranno il RAV: priorità strategiche i relativi obiettivi di miglioramento
66 Entro luglio 2015 ogni scuola pubblica il RAV su SCUOLA in CHIARO
67 Nell a.s. 2015/2016 ogni scuola persegue gli obiettivi di miglioramento previsti
68 Grazie per l attenzione
Bari, marzo 2015
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