RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Lezione 8 NOZIONI E TECNICHE DI COMUNICAZIONE. D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, art.
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1 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Lezione 8 NOZIONI E TECNICHE DI COMUNICAZIONE D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, art. 37, comma 10 e 11
2 AiFOS c/o CSMT Facoltà di Ingegneria, via Branze, Brescia Corso AiFOS n. 401/8 Ente Nazionale di formazione per i corsi sulla Sicurezza sul Lavoro ope legis D. Lgs. 81/08 art.32, comma 4 e Accordo Stato Regioni del 26/01/06 Corso Accreditato dal Comitato Scientifico Aifos Certificazioni Aifos: Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici nazionale e socio fondatore Regione Lombardia Albo Soggetti Accreditati n. 164 Regione Sardegna Agenzia Formativa n. A00245 Certificato Sistema di Qualità ISO 9001:2000 EA37-RINA n.18025/08/s Ministero dell Università e della Ricerca Nazionale Ricerche, prot. n 109/496 codice 57811NYF Aderente Anagrafe E.C.M. Educazione Continua Medicina Provaider del Ministero della Salute n Consulta Italiana Interassociativa per la Prevenzione 2
3 Cultura della sicurezza Oltre gli obblighi di legge LA SICUREZZA NON E UN GIOCO Lo svolgimento di questo corso è previsto dalla legge e rientra tra gli obblighi del Datore di lavoro e dei dirigenti provvedere affinchè venga svolto a favore dei lavoratori della propria azienda. Il corso AiFOS va oltre gli aspetti formali di assolvimento della legge. La formazione quale consapevolezza per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e per la crescita della cultura della sicurezza. 3
4 Il percorso formativo del R.L.S. ARTICOLAZIONE DEL CORSO IN 7 LEZIONI N lezione ARGOMENTI CORSO ore Complessive ore 1 Aspetti giuridici 4 Assenze Sono ammesse al massimo il 20% del monte ore complessivo 2 La legislazione 4 3 I soggetti coinvolti 4 4 Valutazione dei rischi 4 5 Documento dei Rischi 4 6 Misure organizzative 4 7 Aspetti Attività organizzativi del RLS 4 8 Nozioni di tecniche di comunicazione 4 4
5 Tecniche della comunicazione La comunicazione La comunicazione efficace Gli interlocutori Vari tipi di linguaggio La negoziazione La riunione periodica Hanno collaborato alla realizzazione del corso: Rocco Vitale, Stella Lazzarini 5 Format e grafica: Fabrizio Salvadori
6 6
7 LA RELAZIONE E LA COMUNICAZIONE LA RELAZIONE Comunicare: far partecipe, rendere comune ad altri, dividere insieme, rendere noto, palesare, conversare, manifestare, far comune i propri sentimenti e pensieri, aver contatto: relazionare. 7
8 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE GLI STRUMENTI Mutamenti dell informazione nel corso della storia: Messaggio a cavallo Segnalazioni da torri Segnali e nuvole di fumo Rullo di tamburi Uso di volatili 8
9 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE TRAFORMAZIONI RADICALI Energia elettrica Stampa Fotografia Cinema Telegrafo senza fili Televisione Informatica e Computer Telefonia mobile - cellulari 9
10 LA RELAZIONE E LA COMUNICAZIONE COMUNICARE Mettersi in relazione con tutto il complesso dei mutamenti in atto. SI ADATTANO gli obiettivi ed i contenuti dell informazione che si intende diffondere 10
11 LA MENTE E LA COMUNICAZIONE LA MENTE Come funziona la nostra mente quando comunichiamo? 11
12 LA MENTE E LA COMUNICAZIONE LA MENTE Come funziona la nostra mente normalmente? Puo essere utile fare riferimento al sistema cognitivo, in quanto elaboratore di informazioni 12
13 LA MENTE E LA COMUNICAZIONE LA MENTE Come funziona la nostra mente quando comunichiamo? Vi e un interazione, fra due o piu interlocutori, e quindi un interazione fra due o piu sistemi cognitivi 13
14 ESEMPIO UNA FRASE Esempio: parola detta a bassa voce Facciamo un esempio diciamo una parola a sotto voce a due persone diverse chiedendogli di dirci poi la prima parola che a gli ha fatto venire in mente. 14
15 DA 100% A 30% INTENZIONE COMRENSIONE Il pensiero intende dire 100 cose Ma riesco a dirne solo 70 Il mio interlocutore ne sente 50 E ne comprende solo 30 15
16 intensità dell'attenzione LA COMUNICAZIONE La curva dell attenzione La curva dell'attenzione mezzora 1 ora 1,5 2 ora 2,5 3 ora 3,5 4 ora unità del tempo didattico 16
17 COMUNICAZIONE - ASCOLTO STESSO SIGNIFICATO La comunicazione e efficace solo quando il trasmettitore e il ricevente attribuiscono lo stesso significato al messaggio trasmesso 17
18 LE FASI DELLA COMUNICAZIONE Trasmissione di informazioni da un organismo ad un altro mediante simboli. Le persone comunicano con Comportamenti mimici Comportamenti verbali Comportamenti grafici 18
19 I MESSAGGI DELLA COMUNICAZIONE Quando si comunica con altre persone nella comunicazione ci sono messaggi diversi: Ciò che vorremmo significare Ciò che noi realmente diciamo Ciò che l interlocutore sente Ciò che l interlocutore dice Ciò che noi riteniamo che l altra persona abbia detto 19
20 Saper comunicare Sapersi esprimere Farsi capire Suscitare interesse in chi ci ascolta Comunicare bene Conoscere l interlocutore Usare mezzi appropriati Chiarezza Informazione completa Ascoltare e ancora Riascoltare 20
21 COMUNICAZIONE ASCOLTO 4 ELEMENTI CHIAVE ASCOLTO EFFICACE 4 ELEMENTI CHIAVE DELL ASCOLTO EFFICACE 1. Sentire il messaggio 2. Interpretare il messaggio 3. Valutare il messaggio 4. Rispondere al messaggio 21
22 ESEMPIO UNA FRASE Esempio un bastone Chiedete prima ad una sola persona di portare a terra un bastone appoggiato tra il pollice e l indice senza essere trattenuto dalle dita, ma solo appoggiato. Poi chiedete a 4 persone di fare altrettanto contemporaneamente. 22
23 ASCOLTO 3 LIVELLI DI ASCOLTO ASCOLTO SALTUARIO Si pensa piu ai fatti nostri che a quanto ci stanno dicendo 23
24 ASCOLTO 3 LIVELLI DI ASCOLTO ASCOLTO SUPERFICIALE A questo livello non si coglie il significato profondo della comunicazione. Si tende ad ascoltare con la mente, ma non con l anima 24
25 ASCOLTO 3 LIVELLI DI ASCOLTO ASCOLTO PARTECIPATIVO EMPATICO A questo livello l ascoltatore rinuncia a giudicare le parole dell interlocutore per identificarsi con l altro. A questo livello si riesce a capire il significato profondo, a mostrare d aver compreso, a non mostrare d aver distrarsi, a cogliere ogni segnale, compresi quelli non verbali. 25
26 ASCOLTO ASCOLTARE=VEDERE Ascoltare non e sinonimo di udire ma di vedere il mondo dal punto di vista di un altro 26
27 SILENZIO E PAUSA SILENZIO E PAUSA Il silenzio puo avere valenza positiva o negativa Le pause sono importanti per permettere una buona comunicazione 27
28 SILENZIO POSITIVO SILENZIO POSITIVO Il silenzio degli altri permette alla persona che sta parlando di parlare liberamente senza essere interrotto, disturbato o trainato verso direzioni che non avrebbe preso. 28
29 SILENZIO NEGATIVO SILENZIO NEGATIVO Attraverso il mio silenzio posso dimostrare il mio dissenso fastidio, ecc. 29
30 LA PAUSA LA PAUSA Crea attesa 2. Attira l attenzione 3. Segnala il passaggio da una frase all altra 4. Fa riflettere prima di dire cose importanti 5. Dopo la vostra presentazione fate una pausa 6. Piu e importante l idea piu e importante fare pause, lasciate che le parole si depositino prima di passare all idea successiva.
31 IL MESSAGGIO NON CORRETTO IL MESSAGGIO NON CORRETTO DISPERSIONE Il messaggio viene emesso o ricevuto incompleto rispetto al pensato DISTORSIONE Il messaggio viene percepito diverso da quello che intendeva l emittente 31
32 ESEMPIO UNA FRASE Esempio una frase: Provate dire ad una persona una frase composta da circa 10 parole, sottovoce invitandola a riferirla ad un altra persona alla quale verra fatto lo stesso invito ecc fino ad arrivare all ultima persona presente. Chiedete all ultima persona di riportarvi la frase. 32
33 COMUNICARE NON INFORMARE COME FARE Come fare a trasmettere un idea, concetto ad un altra persona: Comunicando! Non informando 33
34 COMUNICARE NON INFORMARE COME FARE A COMUNICARE? Vi e mai capitato di conoscere molto bene una cosa o un argomento ma non saperlo comunicare. Es. Verso un nuovo assunto? Oppure, vi e mai capitato di essere particolarmente interessati ad una cosa o ad un argomento ma di addormentarvi? 34
35 Il processo logico della comunicazione AD UNA VIA COMUNICAZIONE A UNA VIA CANALE A SENSO UNICO Comunicazione a una via FEEDBACK INESISTENTE O RITARDATO A B Più che una comunicazione è una trasmissione di parole che diventeranno comunicazione solo se acquistano un significato nella mente di chi riceve 35 (H. Leavitt)
36 VIE DELLA COMUNICAZIONE A DUE VIE COMUNICAZIONE A DUE VIE CANALE A DUE SENSI FEEDBACK IMMEDIATO Comunicazione a due vie A B Si ha quando al comunicante arriva la retroazione del ricevente (feed-back) B A 36
37 PRESUPPOSTO DEL BUON COMUNICATORE PUNTO DI PARTENZA SE GLI ALTRI NON HANNO CAPITO DI CHI E COLPA? E sempre colpa mia O quasi almeno che l interlocutore non stia pensando ad altro 37
38 LA COMUNICAZIONE EFFICACE NON CONTA CIO CHE DICO CONTA CIO CHE ARRIVA LA COMUNICAZIONE EFFICACE Non conta cio che dico Conta cio che arriva Se l altro non hanno capito,io non ho comunicato bene SE L ALTRO NON HA CAPITO, IO NON HO COMUNICATO BENE 38
39 LA COMUNICAZIONE EFFICACE SONO CONSAPEVOLE DEL MESSAGGIO CHE HO INVIATO IN BASE IO HO COMUNICATO CIO CHE L ALTRO HA RICEVUTO A COME L ALTRO REAGISCE FEEDBACK LA COMUNICAZIONE EFFICACE Non conta cio che dico Conta cio che arriva L importanza del feedback 39
40 LA COMUNICAZIONE EFFICACE SA CHE COSA VUOLE DIRE CONOSCE LE CARATTERISTICHE DI CHI LO ASCOLTA, AMBIENTE, CONTESTO LA COMUNICAZIONE EFFICACE SCEGLIE IL MOMENTO ADATTO PER INVIARE IL MESSAGGIO RENDE CHIARO IL MESSAGGIO USA IN MODO CONGRUO E COMPLEMENTARE I 3 LIVELLI DELLA COMUNICAZIONE EMITTENTE SI MOSTRA INTERESSATO AI BISOGNI DEL/DEI SUOI INTERLOCUTORI EVITA SUPPOSIZIONI, PREGIUDIZI E PRECONCETTI PREDILIGE: CONCISIONE, CHIAREZZA, EVITA LE AMBIGUITRA E I MALINTESI, CREA LA RELAZIONE ATTUA IL FEEDBACK 40
41 LA COMUNICAZIONE EFFICACE LA COMUNICAZIONE EFFICACE ASCOLTA SENZA INTERROMPERE CONTROLLA DI STAR RICEVENDO IL MESSAGGIO GIUSTO CHIEDE, QUANDO NECESSARIO, CHIARIMENTI DESTINATARIO FORNISCE UN MESSAGGIO DI RITORNO (VERBALE, PARAVERBALE, NON VERBALE) EVITA SUPPOSIZIONI, PREGIUDIZI, PRECONCETTI 41
42 ESEMPIO UNA FRASE Esempio: due colleghi parlano Riproponete una situazione lavorativa a voi conosciuta, analizzate con il docente gli aspetti legati alla comunicazione visti fino a qui 42
43 ATTENZIONE PER L INTERLOCUTORE CULTURA E COMUNICAZIONE ATTENZIONE A CHI E L INTERLOCUTORE 43
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