EPITELIO. Rivestimento delle superfici, rivestimento dei vasi e formazione di ghiandole

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1 Rivestimento delle superfici, rivestimento dei vasi e formazione di ghiandole EPITELIO Ectoderma: epidermide, cornea, mucosa orale, ghiandole sebacee, sudoripare e mammarie Mesoderma: mucosa urogenitale, ovaio, corticale surrene e sierose Deriva da tutti e tre i foglietti embrionali (ecto, endo, meso) Endoderma: mucosa gastro-intestinale, parenchima epatico, pancreas e ghiandole gastro-intestinali 1

2 MUCOSE RESPIRATORIA E GASTRO-INTESTINALE Epitelio specializzato Macrofagi residenti Interazione di una vasta superficie con l ambiente Linfociti: BALT e GALT, spesso organizzati in follicoli IEL Aumento della superficie per villi 2

3 CUTE capillari cheratinociti epidermide Fibre elastiche Arteriola ascendente Venula discendente derma sottocute grasso 3

4 FUNZIONI DELLA CUTE barriera protettiva regolazione della temperatura protezione ultravioletti immunoregolazione (SALT) autonoma immunoregolazione sistemica presenza di IEL 4

5 EPIDERMIDE DIVERSI TIPI DI CELLULE cheratinociti (multistrato) melanociti (3-4%) c. di Langherans (funzione APC) c. di Merkel (<1%: labbra, punta delle dita: sono cheratinociti particolari) 5

6 CHERATINOCITI sintetizzano la cheratina c. colonnari basali replicano (s.germinativo) come lo strato spinoso (Malpighi) strato granulare strato lucido strato corneo (sintesi della cheratina: desquamazione) 6

7 STRATO CORNEO desquamativo perdita di acqua produzione di cheratina di vario tipo (30), in base alla struttura specializzata (capelli, unghie, cute liscia, etc.) la cheratina è costituita da tonofibrille (acide e basiche), povere di sulphur 7

8 MELANOCITI Originano dalla cresta neurale Responsabili della colorazione cutanea Nella vita post-natale risiedono sulla membrana basale Raggiungono l epidermide dopo una migrazione nel mesenchima (8 settimana di vita embrionale Sintesi di melanina dal 4 mese di gestazione Possiedono dendriti, che formano unità melanino-epidermica (1 melanocita per 32 cheratinociti) 8

9 CELLULE DI LANGHERANS Prodotte dal midollo Identificate con CD1 In seguito anche HLA di classe I e gli altri di classe II Migrano nel dermaepidermide+ dal 3 mese di vita embrionale Acquiscono subito molecole HLA-DR, per le quali diventano APC 9

10 SISTEMA CUTE-MUCOSE interazione diretta con ambiente esterno somiglianza nella relazione stimolo-risposta impegno da parte dei linfociti intraepiteliali (IEL) stimolo antigenico + risposta immunitaria = sintomatologia locale e sistemica 10

11 METODOLOGIA nozione di miasma nozione di psora nozione di normalità individuazione del miasma psorico possibilità di applicazione di un farmaco alla nozione di miasma psorico evidenze e confutazioni 11

12 NOZIONE DI NORMALITÀ CURVA DI GAUSS 2,5% 95% 2,5% 12

13 NOZIONE DI NORMALITÀ età TITOLO ASLO 2,5% 95% 2,5% unità 13

14 STREPTOCOCCUS specie diverse molto comune, fin dalla nascita possibilità di un passaggio nel canale da parto presenza su cute e mucose manifestazioni cliniche cutanee stimolo per una risposta sistemica stimolo per una risposta immediata 14

15 malattie cutanee da streptococco infezione diretta (impetigine) forme tossino-mediate (scarlattina) forme immuno-mediate (dermatite atopica e seborroica) rinforzo superantigenico (azione di aggravamento immediato da superantigeni: psoriasi) 15

16 MIMETISMO MOLECOLARE ANTIGENI DI STREPTOCOCCO ANTIGENI DELLA CUTE MIOSINA CARDIACA CARTILAGINE ANTIGENI TUMORALI HSP UMANE GLOMERULI RENALI 16

17 STREPTOCOCCUS Carica batterica Risposta allo stimolo Superantigeni Risposta infiammatoria acuta (riacutizzazione di una risposta già presente) Relazione con manifestazioni cutanee e delle mucose Veicolo per altri patogeni Espansione policlonale Aggravamento di patologie di base 17

18 Omologie miasma streptococcus coxsackie B3 e B4 poliovirus tipi 1 tossina A clostridium difficilis anti-igg HLA-DR4 haemophilus influenzae (streptococcus pneumoniae) klebsiella pneumoniae (streptococcus pneumoniae) mycoplasma pneumoniae (streptococcus pneumoniae) listeria monocytoides e. coli 18

19 J Investig Allergol Clin Immunol 1993 May-Jun;3(3): Antibacterial IgE antibodies in children. Brarda OA, Lubetkin AM, Witowski E, Rodriguez NA, Croce V Department of Immunology, University of Rio Cuarto, Cordoba, Argentina. The presence of specific IgE antibodies directed against common microorganisms was analyzed in a population of children. These antibodies included Escherichia coli, Proteus spp., Pseudomonas spp., Klebsiella spp., Streptococcus spp. and Staphylococcus spp. The determination of these antibodies was done by radioimmunoassay. Comparisons were made according to the parameters of age and total IgE levels. These antibodies were found in a high proportion of the cases. Statistical analysis demonstrated that the different specific IgE antibodies were present in all children, none showing special relevance. All of the antibodies studied were found to be present in a higher number of cases in the groups of older children, and in the group of children with increased total IgE levels, a significantly higher number of cases with antibacterial specific IgE antibodies was observed. The presence and the variety of the antibodies might be conditioned by individual as well as environmental factors. The role of antibodies is not well known. Although they are frequently found in allergic children, there have not been enough cases studied to establish their involvement in allergy. Understanding the role of antibodies might be of interest in the study of allergic processes exacerbated by bacterial infections. 19

20 IgE ANTI-BATTERICHE Switch IgG-> IgE Possibile espansione da superantigeni Virus morbillo Stimolazione batterica delle crisi allergiche Nozione di normalità statistica delle IgE totali e anche dei RAST Risposta sistemica da stimolazione specifica 20

21 EVIDENZA CLINICA alla base di ogni valutazione del paziente confutazione delle congetture esempio nelle infezioni virali connesse a streptococchi (morbillo) oltre al riscontro ORL delle infezioni batteriche e a quello della presenza di anticorpi anti-s. 21

22 APPLICAZIONI PRATICHE Sulphur nella manifestazione primaria della psora Hepar sulphur nelle infezioni croniche da streptococcus (sulphur nell acuto) evidenza e confutazione delle terapie sullo streptococco protocolli di sperimentazione 22

23 IMMUNOLOGIA DEL S. C-M Correlazione tra eczema e intolleranze alimentari Dati empirici dalle diete degli atopici Correlazione tra dermatite e asma Interdipendenza patogenetica Anche in assenza di prist e RAST (sia IgE, sia IgG4) 23

24 LINFOCITI INTRAEPITELIALI TERZA VIA DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA Convenzionale Non convenzionale IEL Risposta convenzionale T-citotossica IEL Risposta non convenzionale γ/δ Produzione di citochine infiammatorie croniche: IFN e IL-2 24

25 INFIAMMAZIONE CRONICA DELL INTESTINO (IBD) AUMENTO DELLA ESPRESSIONE DI IEL RISPOSTA SPECIFICA E DA SUPERANTIGENI DIMINUZIONE DELLA RISPOSTA Th1 AUMENTO DELLA PERMEABILITA MECCANISMO DI BASE DELLE ALLERGIE GASTROINTESTINALI 25

26 IEL Si legano al collagene, tramite integrine Riconoscono gli antigeni presentati dai macrofagi e dalle cellule epiteliali dell intestino Aumentano nelle allergie gastrointestinali Derivano dal midollo, ma maturano il TCR nel MALT extratimico Non modificano il numero e la funzione con l amento dell età 26

27 IEL Frequente associazione con gastrite linfocitaria MALATTIA CELIACA ATTIVITA CITOTOSSICA NEI CONFRONTI DEGLI ENTEROCITI LA DIAGNOSI NON DEVE LIMITARSI SOLO ALL ASPETTO ISTOLOGICO Diagnosi funzionale Infiltrato linfoplasmacellulare 27

28 MALATTIA INFIAMMATORIA INTESTINALE ATTIVAZIONE DA PARTE DI BATTERI PATOGENI ATTIVAZIONE DELLA RISPOSTA SPECIFICA E DA SUPERANTIGENI 28

29 ESPRESSIONE HLA (mucose) CLASSE I CLASSE II Molto precoce, durante la gestazione Indipendentemente dagli stimoli antigenici Attivazione dello stimolo ambientale, dopo la nascita (1-2 settimane) e in gestazione, per infezione materna Graduale aumento con lo sviluppo del bambino, nel primo anno di vita 29

30 IMMUNITA A STREPTOCOCCO Aumento di IgM materne in gravidanza, correlato a infezione del neonato IgG placentari e IgA del latte conferiscono resistenza del bambino alla nascita Diminuisce dai 3 ai 12 mesi Maggiore suscettibilità, anche per IgM- nel 1 anno siga materne diminuiscono dalla nascita, fino ai due anni siga del neonato assenti Maturazione completa a 2 anni 30

31 HLA/STREPTOCOCCO Carrier nei reumatismi in HLA/C Restrizione CD8+ e classe I di HLA Associazione Cw6/strepto/psoriasi Induzione da superantigeni I superantigeni legano molecole specializzate (DQ- SSA di strepto- e SEB di staphylococco) Sviluppo meno accentuato di psoriasi in Cw6- Mantenimento della risposta convenzionale strepto/cheratina mimicry 31

32 RISPOSTA ANTI-STREPTO NON COSTITUZIONALE CLASSE I Attivazione delle costituzioni HLA in una fase solo successiva ALLERGIA ATOPIA (asma, rinite, eczema) considerata come una fase costituzionale Mediata dalla classe II di HLA ES: polline e cibo con DR7; atopia in generale DR4-DR7 Aggravamenti sostenuti da superantigeni e TCR/Vbeta8 32

33 Histochem Cell Biol 1996 Sep;106(3):283-9 CD44 standard and variant isoform expression in normal human skin appendages and epidermis. Seelentag WK, Gunthert U, Saremaslani P, Futo E, Pfaltz M, Heitz PU, Roth J Division of Cell and Molecular Pathology, University of Zurich, Switzerland. seelewa@pathol.unizh.ch CD44 isoforms have been implicated in tumor progression and metastasis formation. This study presents a thorough immunohistochemical analysis of CD44 standard and isoform expression in normal human skin appendages and epidermis applying monoclonal antibodies against CD44s, CD44v3, -v4, -v5, -v6, and -v9. An improved immunohistochemical protocol with microwave-based antigen retrieval in paraffin sections and heavy metal amplification of the diaminobenzidine reaction product provided enhanced resolution and sensitivity as compared to studies on frozen sections. The hair follicle, the seborrheic and eccrine sweat glands were strongly positive for all CD44 isoforms studied. In the latter, the clear cells but not the dark (intercalated) cells were positive. the sudoriferous ducts adjacent to the glands were weakly positive for all CD44 isoforms and strongly positive near the skin surface. In the apocrine glands, the basal cells showed only a moderate positivity. The myoepithelial cells expressed only CD44s. In the epidermis, all CD44 isoforms were detectable, with strongest CD44 immunostaining in the lower third of the stratum spinosum and weaker staining in the stratum basale and the upper two-thirds of the stratum granulosum. The stratum granulosum and corneum were unreactive. Thus, a regional and cell type-specific CD44 expression was revealed. 33

34 MICA MHC class I chain-like gene A) Espresse sugli epiteli Mancano di β2-m Linkagedisequilibrium con HLA/B Interazione con linfo-t γ/δ nell intestino B52/DR2 in IBD DR3/DQ2 IBD con artropatia 34

35 RELAZIONE TRA MALATTIA DI CROHN E SPONDILITE ANCHILOSANTE COLITE ULCEROSA DR1-4 INNESCO INFETTIVO DA KLEBSIELLA PNEUMONIAE MALATTIA DI CROHN FORMAZIONE ANTICORPI ANTI-COLLAGENE DR3 35

36 SINDROME CELIACO- SIMILE NELLA MALATTIA DA INTESTINO IRRITATO DQ2 B8/DR3/DQ2 CELIACHIA MALATTIA CELIACA ASSOCIATA A DIABETE I DQ2/DQ8 CELIACHIA DEGLI ADULTI B8/DR3 36

37 ALLERGIA AL LATTE VACCINO DQ7 ALLERGIA ALLE ARACHIDI ALLERGIA AI CEREALI IN BIMBI ATOPICI ALLERGIA GASTROINTESTINALE DR3 γ/δ DR8/DQ4 POLLINE + ALLERGIA ALIMENTARE DR8/DQ1 37

38 ASMA PER ALLERGIA A DERMATOPHAGOIDES DQ1/DQ6 RHINOVIRUS INNESCANTI SARCOIDOSI DR3 PNEUMONIAE INNESCANTI (MYCOPLASMA E CHLAMYDIA) 38

39 RUOLO FONDAMENTALE DI IEL RECLUTAMENTO NELLE MUCOSE INFIAMMATE Recettori specifici per chemochine infiammatorie INDUZIONE DI OSSIDO NITRICO NELL EPITELIO Dimostrazione nella IBD e nella gastrite linfocitica da HP 39

40 CONDIZIONI ANALOGHE A LIVELLO CUTANEO IEL gamma/delta CELLULE DI LANGHERANS CD14 CONTROLLO SULLO SVILUPPO DEI TUMORI CUTANEI 40

41 QUALE CRITERIO DI VALUTAZIONE? citometria a flusso, con individuazione di CD3-CD7+ nelle biopsie di cute e mucose (almeno nella celiachia) paradigma Th1 (protezione) e Th2 (immunopatologia) diagnosi di allergia, soprattutto nel tratto digerente 41

42 RISPOSTA IEL LEGATA ALLA SPECIFICITA DEGLI HLA RICOGNIZIONE DI ANTIGENI ANCHE NON PEPTIDICI Piccole dimensioni, con residui fosforici DATO FONDAMENTALE PER LA COMPRENSIONE DI MOLTI MECCANISMI PATOGENETICI 42

43 PEDIATRIA eczema, dermatite seborroica, impetigine, vasculite, orticaria (le più comuni) stretto rapporto con eventi infettivi manifestazioni conseguenti a psora primaria possibilità di manifestazioni respiratorie (rinite, asma, flogosi correlate a vasculite) latenza breve tra l evento infettivo e il fenomeno cute-mucose 43

44 PEDIATRIA correlazione cute-mucose e risposta di tipo convenzionale a streptococchi (miasma psorico) ruolo costituzionale nella incidenza degli eventi infettivi successivi importanza nella distinzione tra farmaci omeopatici acuti e anti-psorici 44

45 PEDIATRIA Sulphur nella psora primaria Hepar sulphur nella psora latente Difficoltà di verifica nel primo anno di vita (IgM-) strepto M test streptozyme streptochinasi TAS Maggiori possibilità di verifica successiva 45

46 PEDIATRIA Celiachia B8-DR3-DQ2 adenovirus Forme celiachia-simili B8-DR3 o DQ2 Intestino irritabile attivazioni molteplici (strepto/batteri intestinali shigelle, campylobacter, coli, proteus, helicobacter, yersiniae 46

47 PEDIATRIA Mycoplasma orticaria Fenomeni cutanei vari chlamydia VASCULITE Tipica espressione di fenomeno immunopatologico del sistema cute-mucose Forme polmonari atipiche Autoimmunità (es.: ACA) Innesco a livello polmonare 47

48 VASCULITE ADULTO Impronta comune a diverse forme Possibilità degli strepto sempre presente Forme celiachio-simili B8-DR3 o DQ2 Intestino irritabile attivazioni molteplici (strepto/batteri intestinali shigelle, campylobacter, coli, proteus, helicobacter, yersiniae 48

49 ADULTO infezioni intercorrenti (anche veneree) infezioni croniche risposte persistenti implicazioni reumatologiche (streptococchi, borrelia e i vari agenti delle forme reattive) malattie da CIC (immunocomplessi) esaurimento fenomeni di smaltimento 49

50 ANZIANO coinvolgimento maggiore dell endotelio vasculopatie cutanee e respiratorie più frequenti autoimmunità maggiormente espressa tolleranza immunitaria crescente rischio sempre maggiore di degenerazioni neoplastiche 50

51 ANZIANO Forte risposta IEL Minima risposta Media risposta superantigenica convenzionale 51

52 IMPLICAZIONI OMEOPATICHE Impegno sempre maggiore dei farmaci anti-psorici e immunofarmacologici Punto di arrivo è la prescrizione di hepar sulphur e sulphur dal bambino all adulto, fino all anziano MODELLO DELLE INFEZIONI SOVRAPPOSTE 52

53 Aggravamenti da antigeni polifosforici RISPOSTA ANTI-STREPTO NON COSTITUZIONALE CLASSE I classe II HLA TCR/γδ ATOPIA (asma, rinite, eczema) considerata come una fase costituzionale ALLERGIA IEL Aggravamenti sostenuti da superantigeni e TCR/Vbeta8 53

54 Aggravamenti da antigeni polifosforici Anti-CD44 valutazione dello switch IgG->IgE TCR/γδ ATOPIA Anti-CD46 strepto, morbillo IEL Aggravamenti sostenuti da superantigeni e TCR/Vbeta8 Anti- TCR/Vbeta8 54

55 POTENZE A BASE LM aapplicazione della 30LM nella terapia delle risposte immunitarie specifiche uuso delle soluzioni idroalcooliche, per la possibilità della dinamizzazione ffrequenza di assunzione giornaliera, nella misura di una volta al giorno qquantità minima: due gtt/nebulizzazioni pperiodo variabile, da 1 a 2 mesi ccambio della potenza (es.: 18LM, dopo la 30), se necessario continuare con lo stesso farmaco 55

56 IMMUNOREAZIONI TIPO I rinite, asma, eczema, orticaria, allergie g-i evento indotto dopo minuti/ore dal contatto con allergene elementi costitutivi: antigeni, IgE/IgG4, cellule effettrici, mediatori solubili etiologia infettiva nel processo base di formazione di IgE (switch da IgG) aggiornamento indotto da superantigeni 56

57 FENOMENI GENERALI Risposta Th1 diminuita Risposta Th2 aumentata Molecular mimicry tra allergeni Molecular mimicry anti-ige mediate dagli agenti infettivi Esempio: orticaria indotta dalla risposta su helicobacter pylori o mycoplasma pneumon. 57

58 Med J Aust 2002 Sep 16;177(6 Suppl):S50-1 Respiratory infections and asthma. Isaacs D, Joshi P What we know: Respiratory viral infections caused by rhinoviruses, coronaviruses, influenza, parainfluenza and respiratory syncytial viruses (RSVs) are important triggers of asthma attacks. Mycoplasma and Chlamydia infections can also provoke asthma attacks, although less commonly. Respir Res 2000;1(3): Mimicking microbial 'education' of the immune system: a strategy to revert the epidemic trend of atopy and allergic asthma? Matricardi PM, Bonini S Deficient microbial stimulation of the immune system, caused by hygiene, may underly the atopy and allergic asthma epidemic we are currently experiencing. Consistent with this 'hygiene hypothesis', 58

59 Med Hypotheses 2000 Jul;55(1):40-2 The prevalence of asthma appears to be inversely related to the incidence of typhoid and tuberculosis: hypothesis to explain the variation in asthma prevalence around the world. Jones PD, Gibson PG, Henry RL The prevalence of asthma varies widely throughout the world. We now believe that asthma is due to airway inflammation caused by an imbalance of the T-lymphocytes in the airway. The atopy that drives asthma is due to a predominance of Th2 lymphocytes in the airway. This paper links the prevalence of asthma inversely to the prevalence of tuberculosis and enteric infection. We will argue that the reason we observe such marked variations in the prevalence of asthma around the world is the fact that in the developing world there is a survival advantage in the fetal immune response to mature from Th2 to Th1 lymphocyte predominant. A Th1 response is required to combat infectious diseases such as typhoid and tuberculosis. 59

60 TERAPIA ETIOLOGICA Innesco infettivo Impiego dello specifico mycoplasma, chlamydia, virus, funghi Eliminazione delle risposte IgG che deviano verso le IgE/IgG4 streptococcus Strategia sulla psora latente Strategia sulla psora primaria 60

61 La forma compatta degli antigeni influenza lo switch verso IgE ALLERGENI funghi alimenti pollini acari Si nutrono di cheratina, che viene digerita da enzimi degli artropodi Analoghi nella cute di animali Prodotti di rifiuto inalati apteni chimici molecular mimicry? Azione sul sistema cute/mucose 61

62 2,5 gg di emivita in forma libera Molte settimane in forma legata Monomeri ad alta affinità per l antigene IgE Ag IgE-R switch IL-4 Th2 IFNγ inibitore CD23 FcεRI alta affinità, solo su basofili e mastociti FcεRII bassa affinità su piastrine, monociti, macrofagi, eosinofili, linfociti 62

63 vasodilatazione, contrazione ms. liscia, secrezione mucosa chemiotassi, inibizione piastrine, ipotensione PAF leucotrieni prostaglandine R-H2 mucose R-H3 neuroni e mastociti R-H1 ms.liscia istamina IgE anti-ige Ag degranulazione IgE-R basofili, mastociti IL-8 63

64 ELEMENTI FARMACOLOGICI IL-4 ricombinante IL-8 ricombinante PAF ricombinante Sostanza P ricombinante Anti-CD23 Anti-IgE Uso delle potenze crescenti in LM, per inibire la funzione delle equivalenti sostanze endogene (da 3LM alla 30LM) 64

65 IL-4 IL-8 Prodotta dai T-helper Recettori espressi su molti tipi cellulari GF per mastociti e linfociti B-> switch IgE Stimola espressione di FcεR Potenze crescenti LM (inibitore di funzione) Criterio di similitudine strutturale (ricombinante) Prodotta da molti tipi cellulari Regolazione neutrofili Permette la migrazione, marginazione e diapedesi Stimola la liberazione di istamina Potenze crescenti LM Criterio di similitudine strutturale (ricombinante) 65

66 PATOGENESI PAF ric Spasmo muscolatura liscia bronchiale Infiltrato eosinofilo e basofilo negli alveoli Ipotensione Tosse stizzosa, con essudato bronchiale Edema nella regione di inoculazione Dermatite maculare pruriginosa Lesioni vascolari da infiltrato cutaneo 66

67 Sostanza P ric Neuropeptide rilasciato da cellule nervose, soprattutto a livello delle mucose, dopo la formazione del trimero (Ag/IgE/R-IgE) Amplifica la reattività delle mucose sotto stimolo allergenico Provoca broncocostrizione Stimola la liberazione di istamina da mastociti cutanei Uso delle potenze crescenti in LM (inibitori di funzione endogena) Criterio di similitudine strutturale 67

68 Anti-CD23 Recettore a bassa affinità IgE, presente su piastrine, monociti, macrofagi, eosinofili, linfo-t, linfo-b, NK Immagine interna delle IgE (anti-idiotipo) Potenze crescenti, per inibire la funzione Criterio di similitudine molecolare 68

69 Anti-IgE Immagine interna dell allergene Il legame con IgE e IgE-R forma un trimero del tutto analogo a quello naturale delle forme allergiche Manifestazioni cliniche identiche Potenze crescenti in LM Criterio di similitudine molecolare e patogenetico 69

70 APPUNTI SULLE INTOLLERANZE ALIMENTARI QUESTIONE MAL POSTA QUESTIONE NON RISOLTA 70

71 Aliment Pharmacol Ther 2002 Nov;16(11): Bloating in functional bowel disorders. Zar S, Benson MJ, Kumar D. Bloating is a frequently reported symptom in functional bowel disorders. It usually occurs in combination with other symptoms, but may also occur in isolation. The severity of bloating tends to worsen during the course of the day and improves overnight. Although frequently considered to be a subjective phenomenon, recent studies have shown that bloating is associated with a measurable increase in abdominal girth. The pathophysiology of bloating remains elusive, but the evidence supports a sensorimotor dysfunction of the bowel. The possible mechanisms include abnormal gas trapping, fluid retention, food intolerance and altered gut microbial 71

72 Gastroenterology 2002 Nov;123(5): Links Host-dependent zonulin secretion causes the impairment of the small intestine barrier function after bacterial exposure. Asmar RE, Panigrahi P, Bamford P, Berti I, Not T, Coppa GV, Catassi C, Fasano A. BACKGROUND & AIMS: Enteric infections have been implicated in the pathogenesis of both food intolerance and autoimmune diseases secondary to the impairment of the intestinal barrier. On the basis of our recent discovery of zonulin, a modulator of smallintestinal tight junctions, we asked whether microorganisms might induce zonulin secretion and increased small-intestinal permeability. 72

73 Hosp Med 2001 Dec;62(12):731-4 Food intolerance and allergy in gastrointestinal disorders. Dear KL. Approximately 60 tonnes of food passes through the gastrointestinal tract in an average lifetime. With a surface area second only to the respiratory tract, it is surprising that adverse reactions to food do not occur more frequently. 73

74 J Pediatr Gastroenterol Nutr 1997 Jul;25(1):79-83 Increased TIA1-expressing intraepithelial lymphocytes in cow's milk protein intolerance. Hankard GF, Matarazzo P, Duong JP, Mougenot JF, Navarro J, Cezard JP, Peuchmaur M. BACKGROUND: Although a high level of intraepithelial lymphocytes (IELs) has been demonstrated in intestinal biopsies from children with cow's milk protein intolerance (CMPI), the properties of IELs in food-sensitive enteropathies remain unclear. In the present study, we analyzed the cytotoxic potential of IELs in CMPI, using a monoclonal antibody directed against the cytotoxic granule-associated protein TIA1. CONCLUSIONS: These results suggest that the recruitment of IELs with cytotoxic potential is increased in CMPI, and that IEL-mediated cytotoxicity could be involved in the pathogenesis of the disease. 74

75 J Gastroenterol Hepatol 2000 May;15(5): Clinical presentation of Helicobacter pylori-positive and -negative functional dyspepsia. Werdmuller BF, van der Putten TB, Balk TG, Lamers CB, Loffeld RJ. BACKGROUND: A questionnaire was used to record the clinical presentation of functional dyspepsia in relation to Helicobacter pylori infection in a consecutive series of patients sent for upper gastrointestinal endoscopy. Only patients without macroscopic abnormalities in their oesophagus, stomach and duodenum were included. CONCLUSIONS: The combination of retrosternal pain, weight loss, food intolerance and the absence of halitosis signified a 64% accuracy in predicting H. pylori infection. It is not possible to differentiate between H. pylori-positive and H. pylorinegative functional dyspeptics on the basis of clinical presentation and the number of complaints. However, overall symptom score and severity of several symptoms was significantly higher in the H. pylori-positive group. 75

76 Gut 1996 Aug;39(2): Epithelial cell proliferation in childhood enteropathies. Savidge TC, Shmakov AN, Walker-Smith JA, Phillips AD. BACKGROUND/AIM: The aim of this study was to investigate epithelial cell turnover in childhood enteropathy to establish whether common disease related mechanisms operate. Levels of epithelial cell proliferation were measured in children with food intolerance (cows' milk protein intolerance and coeliac disease), and after infection with Giardia lamblia, Cryptosporidium, and enteropathogenic Escherichia coli. CONCLUSIONS: A hyperplastic crypt response was evident in all of the disease states examined and was particularly pronounced in coeliac disease and in infection with enteropathogenic E coli, where mitotic and MIB-1 labelling indices were significantly raised above control values. In contrast with coeliac disease, increased crypt cell production rates in enteropathogenic E coli infection were also due to an expansion of the crypt proliferation compartment, without a comparable increase in crypt cell numbers. Crypt hyperplasia is therefore a common tissue response to mucosal damage in food allergy and infection, although disease specific mechanisms are evident. 76

77 IMMUNOPATOLOGIA DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE MECCANISMI NEUROUMORALI NEL CONTROLLO DEL PESO E DELL ASSUNZIONE DEL CIBO 77

78 MECCANISMI NEUROUMORALI adipociti ormone polipeptidico, denominato leptina Recettori specifici situati nell ipotalamo centri della sazietà ipotalamici Regolazione da parte dei depositi di grasso (aumenta con l aumentare della quota grassa) 78

79 LEPTINA RECETTORE Diminuzione NPY (forte stimolatore dell appetito) Diminuzione GLP-1 (forte stimolatore dell appetito) stimolazione del dispendio energetico stimolazione dell attività fisica stimolazione della produzione di calore 79

80 LEPTINA RECETTORE Rilascio di norepinefrina MUTAZIONE DEL GENE Obesità massiva nei topi (proteina ob) per disaccoppiamento del sistema leptina-recettore gli adipociti esprimono recettori beta-3 adrenergici, i quali: provocano idrolisi degli acidi grassi; combustione di questi; dissipazione sotto forma di calore 80

81 OBESITÀ LIVELLI DI LEPTINA ELEVATI IL RECETTORE NON RISPONDE AGLI STIMOLI ORMONALI aumenta il rischio di diabete (resistenza all insulina), ipertensione, ipertrigliceridemia, diminuzione HDL 81

82 IMMUNOPATOLOGIA DEL CONTROLLO IPOTALAMICO Nucleo ventrolaterale Aggressività e ricerca del cibo, con impulsi alla corteccia prefrontale aumento glicemia; distensione gastrica; massa adiposa totale; stimolazione betaadr. Nucleo ventromediale Impulsi inibitori al ventrolaterale 82

83 CONTROLLO DELLA FAME nucleo paraventricolare (sazietà) nucleo dorsomediale (iperfagia) amygdala (cecità psichica di qualità, soprattutto per l olfatto corteccia pre-frontale (afferenze dal nucleo ventrolaterale) 83

84 CONTROLLO A LUNGO TERMINE glucostasi (concentrazione del glucosio): i recettori dei nuclei ventromediali aumentano proporzionalmente alla glicemia, ma diminuiscono quelli dei nuclei ventrolaterali; freddo (aumento della fame); caldo (anoressia). per connessioni funzionali ai centri ipotalamici termoregolatori 84

85 CONTROLLO A BREVE TERMINE Distensione gastrointestinale Stimoli vagali ipotalamo tenue CCK colecisti pancreas stimolo Glucagone-insulina cibo nello stomaco inibizione recettori nel nucleo ventromediale 85

86 SISTEMA ENDOCRINO specializzazione cellule produttrici e bersaglio azione a distanza (endocrina) SISTEMA NEUROIMMUNOENDOCRINO linfociti ormoni, citochine, oppioidi, fattori di crescita cellule non specializzate produttrici, con cellule bersaglio specializzate STIMOLI NON COGNITIVI ipossia, radiazioni, sostanze teratogene, infezioni, ipovolemia MINI-IPOFISI LINFOCITARIA 86

87 ORMONI LINFOCITARI (mini-ipofisi) differenziazione e proliferazione cellulare (soprattutto embrione e feto) concentrazioni fino a fentomolare molto efficaci anche a tali concentrazioni emivita molto più lunga dei quelli trazionali (ore e anche giorni) 87

88 SOMATOMEDINE (IGF-1/2) Omologie di sequenza con proinsulina e domini A e B dell insulina Effetti metabolici simili all insulina, ma con emivita di 20 ore, rispetto ai 12 minuti di insulina IGF-1 Secrezione ubiquitaria Periodo postnatale, da fegato, surreni, ghiandola mammaria Crescita staturale (per azione su GH) IGF-2 Feto, da placenta e surreni Azione ipoglicemizzante lenta e protratta 88

89 FGF (acid-basic) Sviluppo dell embrione Cicatrizzazione e angiogenesi nella vita post-natale Aumento di bfgf nel liquor dopo il pasto, ad opera dei nuclei ventromediali (conseguente senso di sazietà) Anti-bFGF agisce con un criterio di similitudine patogenetica 89

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