Speciale Mais e Sorgo 2012

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Speciale Mais e Sorgo 2012"

Transcript

1 Provincia di Pavia Assessorato Agricoltura Speciale Mais e Sorgo 2012 con la collaborazione del CRA (ex Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura Sezione di Bergamo)

2

3 Per la realizzazione delle prove hanno collaborato i seguenti enti: E.R.S.A.F. (Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste) Mario Marchesi, Sara Evalli A.R.P.A Lombardia Lorenzo Craveri Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Elena Brugna CRA (Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo) Alberto Verderio, Paolo Laganà, Gianfranco Mazzinelli, Ente Nazionale Risi Franco Sciorati, Massimo Zini, Bruna Marcato, Romano Gironi, Azienda Agraria sperimentale Stuard (S. Pancrazio Parma) Roberto Reggiani Si ringraziano vivamente le aziende agricole che hanno svolto le prove in collaborazione con i tecnici del Settore Agricoltura della Provincia di Pavia: Az. Agr. Marchesani Carlo e Riccardo Vigevano (PV) Az. Agr. Scappini Pietro, Angelo e Gianbattista Pieve del Cairo (PV) Az. Agr. Parrocchetti Botta Adorno Castelletto di Branduzzo (PV) Az. Agr. Santa Caterina Bastida Pancarana (PV) Si ringrazia inoltre per la collaborazione allo svolgimento delle prove agronomiche il tecnico: Gianluca Rognoni Per informazioni riguardanti le prove qui pubblicate o per richiesta di partecipazione a prove future, contattare: Provincia di Pavia - Settore Agricoltura Irene Pansini 0382 / Piero Stella 0382 / Carlo Sacchi - Dirigente del Settore 0382 /

4 4 L aggettivo che più si addice a descrivere l annata cerealicola 2012 è faticosa. Gli imprenditori agricoli, per ottenere risultati produttivi buoni, hanno dovuto porre in campo maggiori energie, infatti tra le tante difficoltà hanno fronteggiato un periodo siccitoso piuttosto prolungato che ha richiesto, almeno per il mais, numerose irrigazioni con inevitabile aumento dei costi di produzione. Molte partite di granella di mais, inoltre, si sono contraddistinte per un elevata presenza di aflatossine che ha reso difficile la commercializzazione delle stesse. L annata appena conclusa è stata più impegnativa anche per il bilancio economico aziendale. Uno sforzo enorme è stato chiesto da parte dello Stato anche alle aziende agricole attraverso il maggiore prelievo fiscale effettuato con l applicazione dell imposta IMU su terreni e fabbricati. Tanti sacrifici sembrano tuttavia essere parzialmente ripagati dal mercato; situazioni contingenti, anche legate agli scarsi livelli produttivi su scala mondiale e all utilizzo delle derrate per la filiera bioenergetica, hanno fatto si che i prezzi delle commodities cerealicole stiano registrando buone quotazioni. Queste ultime, tuttavia, riescono solo in parte a compensare i prezzi sempre più elevati dei concimi e dei diversi fattori della produzione. E chiaro che la nostra agricoltura deve fronteggiare a livello globale la crescente competitività di paesi con costi di produzione più bassi o di quelli dove è possibile coltivare OGM. Tra le tante difficoltà del 2012 si regista anche una nota positiva, il Governo, con l approvazione dell art. 62, contenuto nel Decreto liberalizzazioni, ha introdotto nuove regole per i contratti tra la grande distribuzione e gli imprenditori agricoli, con l imposizione di ben precisi limiti nei tempi di pagamento delle derrate agricole agli agricoltori, ponendo quindi le basi per una maggiore tutela delle aziende agricole. Due sono comunque gli argomenti fondamentali che nel 2013 innfluenzeranno l agricoltura, le vicine elezioni politiche in Europa e in alcuni stati europei e la Politica Agricola Comunitaria dopo il Infatti nel 2013 si voterà in Italia, Svezia, Bulgaria, Cipro, Malta e soprattutto in autunno in Germania, mentre nel 2014, a livello europeo, ci sarà a giugno il rinnovo del Parlamento e in autunno quello della Commissione. Per quanto attiene alla futura PAC, prima di poter approdare ad una definizione certa della nuova programmazione, molte sono le tessere del mosaico che devono trovare una corretta posizione. Il ritardo nell approvazione del bilancio UE determinerà una dilazione nell applicazione della nuova PAC con un probabile possibile rimando sino al Pochi per ora i punti certi, si è compreso che ci sarà una contrazione della somma dedicata alla PAC e che verranno attivate delle regole e modalità applicative che risultano sin da ora complesse e farraginose. Anche a livello locale gli orizzonti sono confusi e privi di contorni definiti, le province sono in una fase di transizione e cambiamento a seguito della Spending Review. In attesa di conoscere con maggiore certezza quali saranno i nostri compiti, rimango comunque convinto della nostra fondamentale funzione territoriale nel garantire un utile servizio alle aziende agricole. In base a tutte queste considerazioni è sembrato utile ampliare l ormai tradizionale elaborazione dei dati produttivi della rete regionale e nazionale del

5 Progetto Grandi Colture con l inserimento di approfondimenti quali La PAC dopo il 2014, obiettivi, strumenti e problematiche del prof. Roberto Pretolani e Il rapporto tra clima e agricoltura negli ultimi 10 anni di Lorenzo Craveri. Un ultima considerazione, con il 2012 si conclude il Progetto Grandi Colture e reti dimostrative che è stato un esempio di proficua collaborazione e sinergia tra enti pubblici (Regione, Provincia ed ERSAF) e enti di ricerca quali Ente Risi, CRA, Az. STUARD. Il Progetto ha permesso di creare una reta capillare di campi dimostrativi utili non solo per i dati produttivi ma anche per rispondere in tempi estremamente brevi e su basi scientifiche alle criticità del settore quali diabrotica, micotossine e tecniche agronomiche innovative, senza ulteriori aggravi di costi. Perdere tutto questo vorrebbe dire vanificare il lavoro effettuato con passione da tante persone e perdere una rete di difficile ricostruzione. Per cui si auspica che, pur nelle ben conosciute riduzioni di disponibiltà economiche, si mantenga questo canale di comunicazione tra la pubblica amministrazione e gli operatori agricoli, finalizzato ad un armonica e equilibrata crescita del settore. Buon anno e buon lavoro a tutti. Daniele Bosone Presidente della Provincia di Pavia 5

6 La Pac dopo il 2014: obiettivi, strumenti e problematiche Le motivazioni della riforma Nella comunicazione 672 del 18/10/2010 della Commissione, che presenta la riforma della PAC per il periodo , si legge: «La PAC è chiamata ad affrontare una serie di sfide che costringono l UE a fare scelte strategiche per il futuro a lungo termine del settore agricolo e delle zone rurali». Da qui «la necessità che la futura PAC continui ad essere una politica comune forte, imperniata su due pilastri» (Aiuti diretti e Piano di Sviluppo Rurale). L UE sembra, quindi, puntare ancora sulla PAC e le dedica fino al 2020 risorse quasi invariate a prezzi correnti, ma con una riduzione del 12, 5% se si considera la svalutazione. Ciò non era scontato e non è indifferente nel contesto della crisi finanziaria ed economica che stiamo attraversando. Le tappe della riforma 3 marzo 2010 Pubblicazione del documento Europa 2020: una strategia per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva 17 giugno 2010 Il Consiglio europeo dei capi di Governo dell Ue ha adottato la Strategia Europa luglio 2010 Conferenza europea a Bruxelles sul futuro della Pac 19 ottobre 2010 Comunicazione Commissione sul futuro delle politiche comunitarie e sul bilancio novembre 2010 Comunicazione della Commissione sul futuro della Pac 29 giugno 2011 Proposte legislative bilancio ottobre 2011 Proposta legislativa della Commissione sulla nuova PAC settembre 2012 Inizio dell esame delle proposte di emendamento in parlamento fine 2012/inizio 2013 Approvazione del budget UE Giugno 2013?? Approvazione della riforma PAC 1 gennaio 2014? Entrata in vigore della nuova Pac Qualora non si arrivasse in tempo utile all approvazione del bilancio il quadro finanziario attuale potrebbe essere prolungato con non pochi problemi di continuità per il 2 pilastro soprattutto in una regione come la Lombardia in cui i fondi disponibili della precedente programmazione sono stati completamente utilizzati e che, pertanto, non può mettere in campo disponibilità finanziarie che coprano il possibile ritardo della riforma. Il bilancio dell UE e il peso della PAC La Pac ha una buona immagine, ma servono risorse per altre politiche. Nella proposta di bilancio UE del 29 giugno 2011 la percentuale della PAC dovrebbe scendere dal 40% del 2013 al 34% nel

7 La dotazione finanziaria prevista (Milioni euro) Secondo le tabelle pubblicate in allegato alla proposte di regolamento, a livello globale non vi dovrebbero essere grosse variazioni di budget, ma in base al principio di convergenza (ridistribuzione tra paesi membri) l Italia subirebbe una perdita del 7%, contro il -3% della Francia, il -4% della Germania, il -1,3% della Spagna, il +0,4% per il Regno Unito e aumenti significativi per i paesi dell Est. Gli obiettivi strategici della riforma La riforma proposta si pone tre obiettivi strategici: Preservare il potenziale di produzione alimentare dell UE secondo criteri di sostenibilità, al fine di garantire la sicurezza dell approvvigionamento alimentare a lungo termine per i cittadini europei e contribuire a soddisfare la domanda mondiale di prodotti alimentari, che secondo le stime della FAO dovrebbe crescere del 70% da oggi al Sostenere le comunità agricole, che forniscono ai cittadini europei una grande varietà di derrate alimentari di pregio e qualità, con una gestione attiva del territorio e delle risorse naturali. Preservare la vitalità delle comunità rurali, per le quali l agricoltura costituisce un attività economica importante in grado di creare occupazione locale. Gli strumenti per raggiungere questi obiettivi saranno ancora il sostegno ai redditi con i pagamenti diretti (primo pilastro) e lo sviluppo rurale (secondo pilastro). I pagamenti diretti: finalità e modalità Tra le proposte che hanno suscitato maggiore dibattito vi è quella relativa alle nuove modalità di determinazione ed erogazione dei pagamenti diretti, che modificano sostanzialmente l attuale sistema di pagamento unico aziendale (Pua). In estrema sintesi, la proposta di regolamento prevede che gli aiuti siano suddivisi in sei componenti, di cui tre determinate a livello nazionale (due obbligatorie: regime semplificato per i piccoli agricoltori e aiuto aggiuntivo ai giovani agricoltori; e una facoltativa: aiuti accoppiati) e, a scelta dello Stato membro, tre a livello regionale o nazionale (due obbligatorie: premio base e greening; una facoltativa: sostegno alle zone svantaggiate). Il budget assegnato a ciascun paese UE (che per l Italia dovrebbe essere a regime di 3,84 miliardi di euro) dovrà essere suddiviso tra le diverse componenti rispettando alcuni parametri prefissati, espressi come percentuali minime o massime del budget. Il nuovo PUA sarà determinato sulla base dei principi di: ridistribuzione, riformulazione e migliore orientamento del sostegno. La ridistribuzione sarà basata su criteri economici e criteri ambientali agli «agricoltori attivi». La riformulazione prevede la suddivisione in 6 componenti: Pagamento di base Componente ecologica, detta «greening» o «inverdimento» Aiuto ai giovani agricoltori 7

8 Regime semplificato per i piccoli agricoltori Sostegno aggiuntivo per le zone con vincoli naturali (facoltativo) Aiuto accoppiato (facoltativo) Il migliore orientamento del sostegno deriverà dalle norme orizzontali del PUA, descritte sotto. La proposta di regolamento appare complessa e, in alcuni passaggi, scritta male e di difficile applicazione. Vi sono norme «orizzontali» ed altre specifiche per ciascuna delle componenti. Viene inoltre lasciata una limitata scelta agli stati membri su come applicare le norme, quali ad esempio: l uso di un massimale nazionale o regionalizzato; la suddivisione massimale tra componenti; la facoltà di concedere un sostegno alle zone svantaggiate; la possibilità di dare un sostegno accoppiato in alcuni settori con scelta della percentuale di applicazione. Le norme orizzontali del PUA Vi sarà la revoca dei diritti storici (31/12/2013) e nuova assegnazione di diritti nel 2014 (entro il 15 maggio); l assegnazione dei diritti solo ad agricoltori «attivi»: questa era una delle norme più attese, per limitare gli aiuti al reddito ai soli agricoltori, ma è finita per diventare la la montagna che ha partorito il topolino. Non riceveranno aiuti coloro che dai premi Pac ricaverebbero meno del 5% del reddito totale, con esenzione sotto i euro di premi (si rischia quindi da euro di reddito in su); il livellamento degli aiuti (capping): anche in questo caso saranno scarsi gli effetti: le decurtazioni iniziano oltre i euro di PUA al netto dei salari; l esclusione delle micro-aziende inferiori a 0,50 ettari oppure a 400 euro di aiuti; un regime semplificato per «piccoli» agricoltori: al di sotto di 3 ettari (o 5) di superficie premiabile sarà concesso un PUA forfettario omnicomprensivo tra 500 e 1000 (o 1500) euro totali. 8 Il pagamento di base Il pagamento di base (sostegno al reddito) sarà dato a tutti gli agricoltori in funzione delle loro superfici «ammissibili», cioè alla SAU + le superfici ritirate dalla produzione e rimboschite nell ambito del PSR. La stima delle superfici ammissibili è pari a circa 12 milioni di ettari in Italia e a in Lombardia. Il valore dei titoli sarà inizialmente stabilito in parte su base storica e progressivamente ravvicinato: nel 2019 sarà uguale per ogni ettaro «nazionale» o «regionale». Una prima stima indica che il valore medio «nazionale» sarebbe vicino a 150 euro/ettaro, mentre una «regionalizzazione» amministrativa per la Lombardia potrebbe portare il valore a 240 euro/ettaro. Tale valore andrà moltiplicato per la superficie ammissibile dell azienda e soggetto alle norme «orizzontali».

9 Il concetto del greening La scelta della Commissione di introdurre un sostegno specifico a pratiche favorevoli all ambiente deriva, da un lato, dalla necessità di raccordare la Pac alle politiche generali dell Unione e, dall altro, dai desiderata dei cittadini europei che, secondo l indagine eurobarometro dedicata alla Pac nel 2011 (Special Eurobarometer 368), in quasi la metà dei casi ritengono che i sussidi agli agricoltori devono concentrarsi sulle azioni per proteggere l ambiente in tutti i territori dell UE, mentre un terzo degli intervistati li vorrebbe limitati solo alle aree più fragili. Leggendo il contenuto della comunicazione della Commissione del novembre 2010 La Pac verso il 2020 sembrava che la definizione di una componente ecologica dei pagamenti fosse obbligatoria per gli Stati membri ma che la domanda dei pagamenti fosse facoltativa per gli agricoltori, con premi per interventi ambientali semplici, generalizzati, non contrattuali e annuali. Tale modalità avrebbe evitato che il greening ricadesse tra i pagamenti agroambientali, soggetti ad una valutazione specifica delle compensazioni rispetto alle perdite di reddito. Invece, la proposta di regolamento, all art.29, recita Gli agricoltori che hanno diritto a un pagamento nell ambito del regime di pagamento di base ( ) sono tenuti ad applicare, sui loro ettari ammissibili le seguenti pratiche agricole benefiche per il clima e l ambiente. In sostanza il premio base e il greening costituiscono un pacchetto unico e il mancato rispetto delle pratiche agricole previste, che verranno descritte e analizzate nel prossimo paragrafo, priverebbe l azienda di tutti gli aiuti. Come si vedrà di seguito, le pratiche agricole previste dalla Commissione sono semplici in teoria ma richiedono significativi adattamenti a molte aziende e hanno forti conseguenze sulla produzione e sui redditi. Ma ciò che colpisce maggiormente è che le regole proposte sono uguali in tutti i 27 paesi e sono estremamente rigide, costringendo gli agricoltori a un ruolo passivo nella tutela dell ambiente. Numerosi studi e autori hanno salutato favorevolmente la scelta di remunerare gli agricoltori per la produzione di beni pubblici ambientali, attualmente non remunerati. Tuttavia, destinare almeno il 30% del budget della Pac, per di più calante in termini reali, al greening significa che la produzione di beni pubblici non ha remunerazione aggiuntiva, e che i relativi costi sono a carico dei produttori agricoli. Il passaggio dalla filosofia alla prassi non appare, pertanto, coerente. Gli obblighi del greening sarebbero 3: 1) Mantenere le superfici a foraggere permanenti presenti nell azienda; 2) Diversificare le colture (se la superficie a seminativi è maggiore di 3 ha): avere 3 colture diverse (1 a max. 70%, 3 a min. 5%), a meno che: tutti i seminativi siano destinati a riposo; tutti i seminativi siano destinati a foraggere avvicendate; tutti i seminativi siano destinati a colture sommerse (es. riso ma solo in coltivazione sommersa). 3) Destinare come minimo il 7% della superficie ammissibile (meno foraggere permanenti) ad aree di interesse ecologico (terreni lasciati a riposo, terrazze, elementi caratteristici del paesaggio, fasce tampone e superfici oggetto di imboschimento PSR). 9

10 Il greening: i problemi La «diversificazione» Secondo gli estensori degli studi di impatto è adottata in subordine alla rotazione, che darebbe benefici ambientali maggiori ma non è facilmente applicabile. NON SI DEVE DIVERSIFICARE se il 100% delle superfici è utilizzato per colture sommerse (riso) o il 100% per foraggere, e questo è un criterio positivo, mentre SI DEVE DI- VERSIFICARE se un azienda ha 50% di riso e 50% di foraggere, e questo non è di facile comprensione. Soddisfa il greening la regola DI DIVERSIFICARE un azienda che coltiva mais, frumento e orzo ma non soddisfa il greening un azienda che coltiva soia ed erba medica o solo soia, nonostante i positivi aspetti agronomici ambientali di tali colture. A tale proposito i problemi si accentuano per le aziende di media dimensione 3-20 ha. Ad oggi aziende lombarde per circa ettari sarebbero escluse da tutti i premi, pari a 132 milioni di euro. Obbligo di destinare il 7% della superficie a seminativi e colture arboree a «aree di interesse ecologico» è la reintroduzione mascherata del set-aside, tolto nel 2008 per aumentare la produzione di alimenti. Peraltro piccole aree isolate a set-aside, siepi e filari, ecc. non hanno alcun senso per la tutela della fauna e la conservazione della biodiversità. L obbligo viene esteso anche ad aziende che in passato non erano soggette (meno di ha, con arboree). Si stima che in Lombardia vi sarebbero nuovi ettari di set-aside già esistenti= ettari sottratti alla produzione, quasi tutti in pianura, con il 60% delle aziende coinvolte, e una perdita di reddito stimata pari a 80 milioni di euro. Come si concilia questa sottrazione di produzione e di reddito con la necessità di «preservare il potenziale di produzione alimentare dell UE»? In un mondo dove ci sono oltre 800 milioni di affamati e i prezzi dei prodotti alimentari sono crescenti è giusto che l Europa produca il 5% in meno? Perché gli agricoltori devono pagare (minore reddito) per produrre beni pubblici a favore della collettività che già oggi non sono remunerati? Le aziende intensive vegetali (viticole, frutticole) rinunceranno al 7% della loro SAU (già scarsa) per chiedere premi pari, se va bene, a euro per ettaro? La Regione Lombardia ha attivato un gruppo di lavoro Pac, al fine di stimare gli impatti della riforma sull intero territorio regionale e sulle diverse tipologie aziendali. A supporto del gruppo di lavoro è stato costruito un database, contenente tutte le informazioni delle aziende agricole lombarde iscritte al Sistema informativo agricolo regionale (Siarl), relative alle caratteristiche strutturali e tipologiche, alle coltivazioni praticate, ai pagamenti Pac erogati nel 2010 e prevedibili al 2013, al reddito netto prodotto da ciascuna impresa. Tale database contiene informazioni sulla quasi totalità delle aziende e delle 10

11 superfici regionali e costituisce, quindi, una base completa per effettuare simulazioni sugli impatti della riforma sia a livello complessivo sia per gruppi di aziende. Per comprendere meglio le conseguenze delle nuove norme sui pagamenti diretti, appare opportuno ricorrere ad un esempio aziendale, relativo ad una azienda tipo specializzata nei seminativi ubicata nella pianura lombarda, individuata tra le aziende appartenenti alle rete Rica-Inea (Tabella 1). L azienda, di 50 ettari di Sau, pratica già tre diverse colture, ma la prima (mais da granella) occupa quasi l 80% della Sau e, pur essendo la più redditizia, va ridotta al 70% (-4,70 ettari). Poiché il 7% della superficie ammissibile (3,50 ettari) va dedicato ad aree ecologiche, è ipotizzabile che la superficie residua sia destinata alla seconda coltura più redditizia (il grano tenero), mentre la terza coltura (soia) rimane invariata. L effetto combinato del cambiamento colturale e della destinazione dei parte della Sau ad aree ecologiche porterebbe il valore della produzione a ridursi dell 8,7%, mentre i costi variabili diminuirebbero dell 8,9% e quelli di meccanizzazione del 5,5%. La conseguenza sui redditi sarebbe significativa, con la contrazione del margine netto (senza premi) del 17,5%. Il livello dei pagamenti stimato per il 2013, al netto della modulazione, corrisponde (media regionale Lombardia pianura) a 595 euro/ha. Nel 2019 i pagamenti, nella migliore delle ipotesi, potrebbero scendere a 397 euro/ha, con una contrazione globale di circa un terzo. L insieme delle norme previste porterebbe ad una contrazione del reddito netto pari al 30% e la situazione sarebbe peggiore nel caso di applicazione di un flat rate nazionale per gli aiuti (taglio del Pua del 58% e calo del reddito del 42%). Effetti ancora maggiori di quelli appena visti vi potrebbero essere per le imprese specializzate nella risicoltura e nell allevamento bovino (da latte e da carne), mentre effetti più limitati, o positivi, potrebbero riguardare le aziende ad agricoltura estensiva. Si possono stimare anche gli effetti generali dell applicazione del greening (tabella 2), che porterebbero in Lombardia alla perdita di reddito globale di circa 80 milioni di euro. Tabella 1 - Stima delle conseguenze della riforma Pac su una azienda a seminativi lombarda Fonte: elaborazioni DEMM su dati Rica-Inea 11

12 Tabella 2 - Stima delle aziende coinvolte dalle diverse condizioni del greening in Lombardia (valori in 000 ) Fonte: elaborazioni DEMM su dati SIARL Proposte sul greening Regione Lombardia Nell ambito del gruppo di lavoro Pac sono stati presentati diversi emendamenti al testo della commissione, che sono in gran parte confluiti in quelli presentati al Palamento europeo e oggi in fase di discussione: 1. Renderlo facoltativo per gli agricoltori e/o 2. Semplificare le norme sulla diversificazione 3. Alzare la soglia minima da 3 a ha 4. Ridurre a 2 le colture per le aziende <10-20 ha 5. Considerare come terza coltura le aree ecologiche 6. Introdurre le leguminose tra le colture esenti 7. Esentare le aziende se la SAU è interamente destinata a foraggere+riso+leguminose+set-aside 8. Introdurre margini di tolleranza nelle percentuali 9. Rivedere l obbligo delle aree ecologiche 10. Escludere dalla superficie le colture arboree 11. Ridurre la percentuale di obbligo dal 7% al 5% 12. Permettere il trasferimento di obbligo tra aziende Le proposte di emendamento, anche se fossero accolte in tutto o in parte, non porterebbero ad un rovesciamento della logica sottesa alle norme del regolamento; logica, vale la pena di ribadirlo, troppo dirigista e per nulla flessibile. Una misura che voglia stimolare gli agricoltori a proteggere l ambiente e contrastare i cambiamenti climatici, dovrebbe invece essere flessibile e adattarsi ai diversi contesti nazionali e regionali, analogamente alle misure agroambientali dei programmi di sviluppo rurale. 12

13 Alle considerazioni di natura economica e gestionale vanno però affiancate quelle di ordine generale: può l Unione europea rinunciare a produrre il 5-6% di alimenti in una situazione mondiale di forte crescita della popolazione e di aumento della domanda? Come si concilia questa norma con l obiettivo della riforma di garantire la sicurezza dell approvvigionamento alimentare a lungo termine per i cittadini europei, esplicitato come primo obiettivo della riforma proposta dal commissario Ciolos? Se è vero che il ritiro dei terreni dalla produzione può garantire il mantenimento della fertilità nel lungo periodo, è altrettanto vero che ciò si può ottenere con adeguate tecniche agronomiche. L obiettivo, condivisibile, di stimolare la produzione di beni pubblici attraverso una loro remunerazione esplicita e, contemporaneamente, di giustificare ai cittadini il mantenimento di livelli elevati di sostegno all agricoltura europea, può essere raggiunto con modalità meno dirigistiche ed omogenee, che mal si adattano ad un sistema produttivo variegato e complesso. La situazione ad oggi Il processo decisionale sulla riforma della Pac appare ancora destinato a dilatarsi. In particolare c è l ipotesi di un vuoto legislativo a causa di un ritardo nell approvazione del bilancio UE. Se il negoziato andrà a buon fine, il budget pluriennale sarò definito in un vertice straordinario convocato per il 7-8 febbraio. Il parlamento europeo ha confermato la data del 23/24 gennaio per il voto della riforma della Pac da parte degli eurodeputati che si occupano della riforma del settore agricolo. A marzo, dopo aver incorporato i tetti di spesa definiti a febbraio, la riforma PAC dovrebbe passare al vaglio dell aula plenaria di Strasburgo. La commissione, visti i tempi ristretti per attivare il regime nel gennaio 2014, si prepara a un regime transitorio: si fa largo anche l ipotesi del piano B, dare avvio nel 2014 al secondo pilastro e congelare per un anno gli aiuti diretti in attesa di definire il budget. Sarebbe una scelta senza precedenti con un alto rischio per gli stati che attiverebbero la politica agricola comune senza conoscere il budget a disposizione. Anche se i tempi di completa attuazione della riforma saranno lunghi, almeno per gli aiuti diretti, appare opportuno prepararsi per tempo a cambiare le strategie di gestione delle imprese. La prevedibile riduzione del PUA per le aziende cerealicole deve stimolare la ricerca di soluzioni per la riduzione dei costi attraverso opportune tecniche agronomiche e la ricerca di soluzioni per la stabilizzazione dei redditi, quali la diversificazione produttiva e/o un maggiore ricorso a forme di concentrazione dell offerta e di integrazione con le imprese di trasformazione. Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi Università degli Studi di Milano NOTA: l articolo è stato redatto nel mese di gennaio 2013, una volta concluso l iter della riforma, sarà nostra cura aggiornare l argomento mediante una integrazione che inseriremo nel nostro sito. 13

14 Il rapporto tra il Clima e l Agricoltura negli ultimi 10 anni Negli ultimi anni si parla molto di cambiamento climatico. Le previsioni sul futuro del pianeta non sono incoraggianti. Senza voler dare delle ulteriori indicazioni su quando accadrà in futuro potrebbe, comunque, essere utile riflettere su alcuni dati raccolti negli ultimi decenni dalla rete di monitoraggio di ARPA Lombardia. Questo ci permetterà di comprendere se le informazioni veicolate dalla maggioranza degli organi di informazioni sul cambiamento climatico sono rispondente, per ora, alla realtà Lombarda. L andamento delle precipitazioni totali annue nel decennio per un campione rappresentativo di stazioni di monitoraggio di pianura (mm annui) La prima riflessione da fare riguarda le precipitazioni annuali ed estive e la loro variazioni nel corso degli ultimi anni. In Lombardia, negli ultimi 10 anni, le piogge totali mostrano una forte variabilità un anno con l altro e la frequenza delle precipitazioni (numero giorni di pioggia) tende a diminuire. La quantità totale di acqua che precipita non mostra però particolari segnali statistici né verso l aumento, né verso la diminuzione. Le piogge annue non stanno, quindi, diminuendo drasticamente. Anche l immagine sovrastante segnala quanto le piogge annue non abbiano significativamente diminuito la propria quantità (mm) negli ultimi 10 anni. Da un punto di vista agricolo questo significa che con una attento uso delle riserve idriche superficiali l andamento della disponibilità irrigua nel prossimo futuro potrebbe non 14

15 L andamento delle precipitazioni nel semestre caldo (1.04 al 30.09) nel decennio (mm di differenza tra l anno segnalato e la media ventennale ) essere messa in crisi per quello che riguarda il rifornimento idrico naturale. Ma quello su cui vale la pena riflettere più attentamente è su come si sono comportate le precipitazioni nel semestre caldo (1 aprile 30 settembre) nell ultimo decennio. Le precipitazioni del semestre caldo hanno una forte variazione inter-annuale ma nel complesso, nelle stazioni della Pianura lombarda selezionate, sono maggiori gli anni che hanno avuto minori precipitazioni rispetto alla media recente ( ) se paragonati agli anni con maggiori precipitazioni rispetto alla media recente. Quest ultima riflessione deve farci ulteriormente riflettere sull importanza dell attento uso delle risorse idriche nel periodo produttivo primaverile-estivo. La seconda riflessione che può essere fatta tramite l analisi dei dati raccolti negli ultimi decenni dalla rete di monitoraggio di ARPA Lombardia è sulle temperature: le temperature sono in aumento! L aumento delle temperature è distribuito in modo irregolare nel corso dell anno. La «stagione calda» si allunga. Le temperature estive, cioè gli episodi con massime superiori ai 25 C, tendendo a presentarsi sempre più precocemente e vanno avanti a registrarsi sempre più tardivamente! La figura sottostante ci rappresenta, invece, l andamento, in aumento, delle temperature nell ultimo ventennio rispetto alla climatologia storica. Nella immagine si evidenzia che da un confronto tra le medie e il confronto con le medie, nelle stesse decadi, per il periodo gli incrementi sono presenti in tutte e 3 le stazioni di confronto. L aumento delle temperature, se da una parte comporta un aumento dell evapotraspirazione, dall altro aumenta la disponibilità di risorse termiche. Questo da un lato influenza, aumentando, le necessità irrigue ma agisce anche, positivamente, sul tipo di colture e/o varietà che può essere utilizzata nelle nostre campagne e questo perché il periodo produttivo e vegetativo si allunga: dalla figura, infatti, si coglie come le principali variazioni delle temperature si mostrino ad inizio e fine periodo, cioè in primavera e fine estate. 15

16 Il confronto tra le temperature medie decadali recenti ( ) e quelle storiche ( ) per 3 capoluoghi lombardi (differenza in C) Sulla base delle analisi qualitative appena mostrate si può nuovamente affermare che in futuro, come già da oggi, sarà verosimilmente sempre più importante l oculato utilizzo delle risorse idriche, naturali e irrigue. Lorenzo Craveri U.O. Meteoclimatologia Settore Tutela delle Risorse e Rischi Naturali ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Lombardia 16

17 Riflessioni agrometeorologiche per il periodo Marzo-Settembre 2012 Marzo 2012 è stato, come i mesi invernali che lo hanno preceduto, un mese complessivamente avaro di precipitazioni, mentre sotto il profilo termico è risultato assai mite. I primi giorni del mese hanno mostrato caratteri primaverili grazie alla presenza di un robusto anticiclone che ha stazionato fino al 4 sul Nord Italia. Il 2 marzo temperature molto miti per la stagione e fino a 22 /23 C su Lombardia occidentale. Il temporaneo cedimento della struttura anticiclonica sopracitata, tra il 5 ed il 6, ha permesso il transito della solo perturbazione realmente organizzata del mese con precipitazioni diffuse su parte della Lombardia e qualche valore vicino, o superiore, ai 30/40 mm nella giornata del 5 marzo (32.4 mm a Castello d Agogna-PV). Dal 7 correnti occidentali stabili con temperature più fresche, e locali temperature minime sottozero, ma nel complesso ancora leggermente superiori alla norma: massime localmente ancora superiori ai 20 C sia il 12 che il 15 marzo. Il 19 il transito di una debole perturbazione ha portato qualche debole precipitazione sulla pianura con valori localmente superiori ai 10 mm di precipitazione giornaliera sulla Pianura Occidentale (12.2 mm ad Arconate-MI). Le piogge cadute non sono comunque risultate sufficienti per un adeguato rifornimento idrico in vista delle semine o della preparazione dei letti di semina. L ultima decade del mese vede condizioni di stabilità, ed assenza di piogge, per la presenza di un struttura anticiclonica - dapprima sull Europa centrale poi su quella occidentale - che estende la sua influenza fino al Nord-Italia. Temperature nuovamente in aumento con massime fino a 20 /22 C tra il 20 ed il 25 marzo e tra 23 e 28 C tra il 26 ed il 31 del mese (28 C a Pieve S.Giacomo-CR il 30, 27.7 C a Marmirolo-MN il 29, 27.4 C a Bargnano-BS il 30). Aprile 2012 è risultato un mese primaverile fresco, instabile e con precipitazioni sulla pianura ovunque superiori alla media. Le maggiori precipitazioni si sono avute sui settori occidentali (Milanese, Lomellina) mentre minori precipitazioni si sono registrate sui settori orientali (Mantovano). Sulla Pianura occidentale, localmente, si sono raggiunti i mm (166 mm a Milano). Nelle province di Mantova, Cremona, su basso Bresciano e basso Lodigiano le precipitazioni generalmente non hanno superato i 70/110 mm (106 mm a Bargnano, 89.6 a Casalbuttano-CR, 76.4 mm a Sermide-MN). Le precipitazioni sono state distribuite regolarmente nel corso del mese e le giornate con precipitazioni sono state ovunque comprese tra le 13 e le 18. Nel complesso è stata più piovosa la prima metà del mese rispetto alla seconda, sebbene, come detto, le precipitazioni sono state distribuite regolarmente lungo tutto il periodo. Gli episodi piovosi più significativi, e diffusi a tutta la Pianura, sono stati quelli del 4-5 aprile, aprile, aprile e, in misura più limitata, quello del aprile. Le piogge cadute sono ovunque risultate più che sufficienti per un adeguato rifornimento idrico per le semine o la preparazione dei letti di semina. Come accennato le temperature massime medie, nel complesso, sono risultate inferiori alle medie di riferimento; è poi da sottolineare che in gran parte delle stazioni della rete le temperature massime sono risultate più basse 17

18 18 rispetto a quelle del mese precedente: marzo Solo tra il 25 ed il 28, si è avuta una fase meteorologica stabile, soleggiata e calda: in questi giorni sulla Pianura Padana si sono raggiunte le temperature più elevate del mese con massime localmente prossime ai 27 /29 C (28.5 C a Mantova, 28.1 C a Rivolta d Adda-CR e 27.9 C a Cavenago d Adda il 28). Maggio 2012 ha rispettato per larga parte le attese tipiche per questo mese centrale della primavera. Le temperature massime, nel complesso, sono risultate nella norma sebbene abbiano mostrato un andamento abbastanza altalenate. La situazione meteorologica sul Nord-Italia è stata caratterizzata da un flusso occidentale con tempo instabile e localmente perturbato nella prima decade. Tra il 10 ed il 12 si è assistito alla prima espansione a carattere estivo dell anticiclone africano con aumento, anche significativo, delle temperature sull Italia del Nord con valori localmente fino a 31 /33 C l 11 ed il 12 (33.3 C a Cavenago d Adda-LO, 32.2 C a Mantova il 12). Tra il 13 ed il 17 flusso intenso da nord-nordovest con rinforzi di vento, calo sensibile delle temperature ed alcuni temporali. In questa occasione sulla Pianura si sono raggiunte le temperature minime assolute del mese con valori localmente fino a 5 C (4.5 C ad Arconate-MI, 5.3 C a Busto Arsizio-VA il 14; 4.7 C a Bargnano-BS il 17). L ultima decade del mese si è aperta con l ingresso di una profonda depressione dall Atlantico e che ha influenzato le condizioni meteorologiche sul Nord-Italia fino al 22. Successivamente tempo più stabile e caldo fino al 25 con temperature massime nuovamente superiori ai 30 C ovunque il 24. Nel corso del mese di maggio le precipitazioni sulla Pianura sono risultate complessivamente nella media, o localmente superiori ad essa, mentre le piogge sono risultate più abbondanti sui rilievi ove non infrequentemente si sono superati i 200 mm di precipitazioni mensili. Le piogge di maggio hanno raggiunto valori fino a 150 mm su Milanese ed Alto Pavese mentre sulla pianura orientale le precipitazioni mensili sono state al più fino a 100 mm. Anche nel corso del mese analizzato, come già successo ad aprile, le precipitazioni sono state favorite da un vivace flusso occidentale in cui si sono inseriti sia alcuni passaggi temporaleschi che vere e proprie perturbazioni atlantiche. Le precipitazioni più significative del mese sono state legate ad un primo passaggio avvenuto tra il 30 aprile ed il 1 Maggio, ai temporali del 5 e 6 maggio, - più organizzati e diffusi sui settori occidentali - a quelli del 13 maggio, - che hanno interessato i settori più orientali - ed al passaggio perturbato del del mese. La prima metà di giugno 2012 è stata caratterizzato da una certa instabilità con precipitazioni anche in pianura e temperature complessivamente nella norma. La seconda metà del mese è risultata più calda, e stabile, con scarsissime precipitazioni in pianura e locali temporali sui rilievi. La precipitazioni sulla pianura sono risultate assai variabili e complessivamente sono risultate inferiori alla norma. Da segnalare, però, che in alcune aree (Alto Milanese, alta Pianura bergamasca, Lecchese) le piogge totali mensili, grazie a temporali di una certa consistenza, sono riuscite a superare le medie attese. Nello specifico le giornate caratterizzate da precipitazioni anche sulla Pianura sono state il 4, il periodo 9-13 giugno e poi nuovamente il 23. Le temperature, come accennato, hanno raggiunto i valori più elevati del mese nell ultima decade (37.2 C a Persico Dosimo il 30, 36.2 C a Palidano di Gonzaga-MN il 30, 36 C a Brescia il 30, 35.8 C a Rodano-MI il 22). Mentre le minime più contenute si sono registrate il 13 o il 14 (10.1 C ad Arconate-MI il 13, 10.2 C a Bargnano-BS il 13, 10.5 C a Bigarello- MN il 14, 10.8 C a Brescia il 13). Nel complesso lo sviluppo fenologico delle colture è stato

19 favorito dalle ottime dotazioni termiche del mese. Dalla fine della seconda decade del mese, in molte aree della regione, si sono rese necessarie le prime irrigazioni estive. Luglio 2012 ha, nel complesso, rispettato le tipiche condizioni attese per il pieno dell estate: temperature massime superiori ai 30 C e precipitazioni sottoforma di temporali o rovesci. La media delle temperature massime, come detto, è risultata ovunque superiore ai 30 C e nella maggioranza delle stazioni meteorologiche della Pianura solo nelle giornate del 22 e 23 luglio le temperature massime sono scese sotto i 30 C. Le giornate più calde del mese si sono registrate ad inizio e fine mese (37.2 C a Pieve S.Giacomo-CR e Brescia l 1, 36.8 C a Mantova il 28, 36.4 C a Cavenago d Adda-LO il 27). Non molto diverso è risultato il comportamento delle temperature minime che, nel complesso, sono risultate leggermente superiori alla norma e con medie mensili comprese tra i 17 ed i 20 C. Le minime sono risultate un poco più contenute tra il 16 ed il 24 luglio quando, localmente, hanno raggiunto sulla pianura occidentale i 12 /13 C (12.5 C a Cavenago d Adda-LO, 13 C a Motta Visconti-MI il 23). Nel corso del mese le precipitazioni sulla Pianura sono risultate complessivamente scarse mentre più abbondanti sono state sui rilievi. Le piogge di luglio hanno registrato valori piuttosto variabili come tipico della stagione estiva e comprese tra 15 e 70 mm sulla Pianura occidentale (Varese, Milano) mentre sulla Pianura centro orientale (Mantova, Cremona) le precipitazioni mensili sono state in genere inferiori ai 30/35 mm ma con molte zone con non più di 5-10 mm di piogge totali. Da sottolineare che sui rilievi Prealpini, localmente, le piogge mensili hanno superato i 200 mm. La scarsità di precipitazioni sulla Pianura si deve alla presenza dell Anticiclone: la campana anticiclonica è risultata più forte nei primissimi giorni di luglio, poi nuovamente tra il 15 ed il 20 del mese e negli ultimi giorni del mese. La restante parte di lu- Le temperature massime di luglio e agosto a confronto con la media recente 19

20 glio ha visto la presenza di correnti occidentali, a tratti instabili, con precipitazioni sui rilievi, e solo qualche sporadico fenomeno sulla Pianura. Le precipitazioni che hanno raggiunto le colture sono state legate ad alcuni passaggi temporaleschi avvenuti il 4, il 6, il 10, il 14, il 21 di luglio. Complessivamente, su tutta la Pianura, le precipitazioni mensili sono state inferiori alle medie di riferimento per il mese di Luglio. Agosto 2012 è stato nel complesso un mese avaro di piogge e caldo. Le poche precipitazioni registrate anche sulla Pianura si sono avute lunedì 6, per il passaggio di aria fresca in quota che ha favorito l innesco dei temporali, e poi negli ultimi giorni del mese per l ingresso di una struttura depressionaria sul Mediterraneo. Grazie alle precipitazioni della fine del mese sulla Pianura, localmente, si sono superati i 50/60 mm di precipitazioni mensili: 62 mm a Pavia, 60.6 mm a Bargnano-BS, 59.2 mm a Cavenago d Adda-LO, 58.8 mm a Milano. Le precipitazioni della fine del mese, sebbene complessivamente favorevoli per la vegetazione, non hanno in alcun modo permesso di risparmiare interventi irrigui nel corso del mese. La parte più calda di agosto, come già avvenuto nel 2011, si è avuta nella seconda parte del mese quando su gran parte della pianura lombarda si sono raggiunti i valori di temperatura massima più elevata della stagione. I giorni più caldi del mese sono stati quelli tra il 20 ed il 23: 39.1 C a Mantova il 22, 38.5 C a Pieve S.Giacomo-CR il 20, 38.3 C a Brescia il 22, 38.2 C a Cavenago d Adda-LO il 21, 37.8 C a Pavia il 21. Le elevate temperature registrate dopo Ferragosto sono da collegarsi alla persistenza di un robusto anticiclone di origine africana che ha influenzato le condizioni meteorologiche sulla Lombardia fino a sabato 25. Settembre ha presentato caratteri estivi per una buona parte del mese. I primi giorni di settembre si sono presentato assai instabili e con precipitazioni, a carattere di rovescio o temporale, diffuse tra l 1 ed il 5. In questi giorni, localmente anche in pianura, si sono superati i 100 mm cumulati di pioggia. Passata questa significativa fase perturbata le temperature massime hanno ripreso a salire portandosi nuovamente attorno a 30 C su tutta la Pianura tra il 6 e l 11 del mese (32.6 C a Mantova il 10, 32.1 C a Persico Dosimo-CR il 9, 31.4 C a Trezzo d Adda-MI il 10 e a Cavenago d Adda-LO il 9). Dopo questa nuova fase estiva settembrina si è avuto un nuovo lieve calo termico a seguito del passaggio di una perturbazione il 12 con temperature che, sebbene in calo, sono ancora risultate sopra la norma fino al 19. Nel complesso le condizioni meteorologiche registrate tra il 5 ed il 20 sono state favorevoli per le operazioni di raccolta delle colture primaverili-estive. Dal 20 settembre si è aperta una nuova fase più instabile e con temperature ancora un poco più fresche: più perturbato lunedì 24, mercoledì 26 e sabato 29 con precipitazioni abbondanti sui rilievi, in particolare Prealpini. Lorenzo Craveri U.O. Meteoclimatologia Settore Tutela delle Risorse e Rischi Naturali-ARPA Lombardia 20

21 Risultati campi varietali mais annata 2012 nella provincia di Pavia Prove svolte secondo il Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2012 Finanziato dalla Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Il Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2012 è una rete di sperimentazione coordinata dall ERSAF con la supervisione scientifica dell Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo. Al Progetto hanno partecipato 6 province (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Pavia) e la Cooperativa Agricola 2000 di Tribiano (MI). Tali enti hanno realizzato complessivamente 25 campi varietali. Nelle prossime pagine vengono descritti con grafici e tabelle i risultati ottenuti.

22 22 DKC6089 DEKALB 17,9 110,3 89,6 19,4 131,7 117,1 DKC6717 DEKALB 19,3 102,8 102,0 20,0 133,7 108,6 DKC6815 DEKALB 19,6 112,9 112,1 24,6 173,3 112,5 20,1 148,7 120,8 30,3 110,8 98,5 DKC6903 DEKALB 19,5 86,2 85,5 29,2 126,3 112,3 GDM 757 FMB 20,5 91,2 90,5 20,6 103,0 83,7 KALIPSO KWS 25,4 160,8 104,4 20,0 110,1 89,4 KALUMET KWS 21,5 115,3 114,4 33,3 109,0 96,9 KONSENS KWS 18,2 126,4 125,4 23,9 114,4 101,7 LG LIMAGRAIN 19,1 105,4 104,5 18,3 112,2 91,1 LG LIMAGRAIN 19,7 93,8 93,1 21,8 145,3 94,3 30,4 104,6 93,0 MAS 66.C MAISADOUR 19,4 97,3 96,6 22,5 148,9 96,7 19,0 110,9 90,1 NK FAMOSO NK SYNGENTA SEDDS 18,4 102,7 101,9 23,0 153,5 99,7 19,1 121,0 98,3 25,0 116,9 104,0 NK GIGANTIC NK SYNGENTA SEDDS 29,0 152,4 98,9 20,0 102,7 83,5 32,6 110,1 97,9 P1547 PIONEER 19,6 117,6 116,7 22,2 167,2 108,6 P1758 PIONEER 19,9 129,2 128,2 24,0 165,8 107,7 20,8 120,9 98,2 26,0 101,5 90,2 P1921 PIONEER 25,1 173,3 112,6 20,1 123,1 100,0 PR32F73 PIONEER 23,1 166,5 108,1 19,4 134,3 109,1 25,6 104,8 93,2 PR32G44 PIONEER 18,1 98,9 98,1 23,2 154,5 100,3 18,9 125,2 101,7 27,2 108,0 96,0 RK RENK VENTUROLI 19,8 99,2 98,5 28,7 96,4 85,7 SNH2715 COOPSEMENTI 20,1 97,0 96,2 24,8 151,2 98,2 20,4 96,0 78,0 SY RADIOSO NK SYNGENTA SEDDS 20,2 96,7 95,9 25,1 161,7 105,0 32,5 98,9 87,9 SY SINCERO NK SYNGENTA SEDDS 17,8 99,0 98,2 23,8 172,8 112,2 17,7 111,8 90,8 Ibrido Ditta Umidità Produzione q/ha al 15,5% Valore Indice Umidità Produzione q/ha al 15,5% Valore Indice Umidità Produzione q/ha al 15,5% Valore Indice Umidità Produzione q/ha al 15,5% Valore Indice Mais: Ibridi in prova in Provincia di Pavia Anno 2012 Pavia pieve del cairo (PV) Vigevano (PV) bereguardo (PV)

23 Prod. granella al 15,5%U - q.li/ha Mais: ibridi in prova in provincia di Pavia - Anno 2012 Ibridi 23

24

25 Risultati 2012 sperimentazione ON FARM Dati nord Italia e confronto regionale Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo Aziende ed Enti che hanno realizzato la sperimentazione: 35 Aziende agricole della Pianura Padana Regione Lombardia - DG Agricoltura E.R.S.A.F. (coordinamento) Amministrazioni Provinciali di Milano, Bergamo, Cremona, Pavia, Lodi, Brescia Agricola Tribiano CRA MAC (supporto tecnico scientifico elaborazione dati) Regione Piemonte - DG- Agricoltura Amministrazioni Provinciali di Cuneo e Biella Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo CAPAC - Torino Le Società sementiere che hanno fornito gli ibridi: Pioneer, Dekalb, Coopsementi, Limagrain Italia, Kws Italia, NK Syngenta, Maisadour, FMB, Renk Venturoli.

26 26 P1921 PIONEER ,6 7,1 6,2 6,6 6,8 6,6 21,6 71,7 140,6 106,6 140,8 P1758 PIONEER ,7 7,3 6,9 7,4 7,5 6,8 21,3 73,4 142,7 105,0 138,7 NK GIGANTIC NK SYNGENTA SEEDS ,2 8,3 7,9 7,0 7,3 6,4 23,9 69,7 138,9 102,5 135,4 KALUMET KWS ,4 7,6 7,4 6,2 6,7 6,3 25,1 68,6 132,0 101,2 133,7 GDM 757 FMB ,3 7,7 7,5 6,4 6,6 6,6 21,4 71,6 116,9 87,6 115,7 DKC6903 DEKALB ,0 7,7 6,8 7,2 6,7 6,3 23,4 68,7 129,8 101,6 134,2 SY RADIOSO NK SYNGENTA SEEDS ,5 7,1 6,8 6,2 6,6 6,3 23,0 69,4 134,3 100,3 132,5 SNH2715 COOPSEMENTI ,5 7,4 6,6 6,7 6,7 6,3 22,3 72,0 130,2 95,9 126,7 RK RV VENTUROLI ,2 7,0 6,5 6,1 6,4 6,1 21,3 70,7 118,6 92,6 122,3 PR32G44 PIONEER ,5 7,6 7,2 7,0 6,9 6,6 20,3 73,9 135,3 102,4 135,3 PR32F73 PIONEER ,4 7,3 7,0 6,7 7,1 6,4 20,2 71,8 142,2 103,5 136,8 P1547 PIONEER ,4 7,3 6,7 7,2 7,5 7,2 21,7 73,7 145,2 108,1 142,8 MAS 66.C MAISADOUR ,7 7,5 7,6 7,1 6,9 6,5 22,4 68,2 125,9 95,9 126,7 LG LIMAGRAIN ,4 7,3 6,2 5,9 6,1 6,3 20,1 70,1 126,9 97,5 128,8 KALIPSO KWS ,5 6,9 6,4 6,6 6,6 5,5 22,0 67,9 135,9 102,4 135,3 DKC6815 DEKALB ,4 6,7 6,9 7,0 7,2 6,5 21,6 68,6 140,5 105,8 139,7 DKC6717 DEKALB ,7 6,8 6,4 6,6 6,8 6,0 22,7 68,4 131,9 102,4 135,2 SY SINCERO NK SYNGENTA SEEDS ,3 6,9 6,5 6,6 6,9 6,8 18,3 69,9 134,2 97,9 129,3 NK FAMOSO NK SYNGENTA SEEDS ,1 6,5 6,3 6,6 6,6 6,1 19,9 70,5 128,9 97,6 128,9 LG LIMAGRAIN ,6 8,1 6,8 6,6 6,7 6,3 18,9 70,7 135,2 100,3 132,5 KONSENS KWS ,5 6,8 6,4 6,4 6,8 6,3 18,8 67,6 125,2 99,0 130,8 DKC6089 DEKALB ,0 6,7 5,4 6,4 6,6 6,3 18,2 72,3 131,0 97,7 129,0 Ibrido Ditta Fao n oss. Vigore precoce Taglia Stay green Standability Giudizio finale pianta Qualità Peso Produzione granella Umidità ettolitrico q/ha al 15,5% Valori indice % Produzione normalizzata q/ha Sperimentazione On Farm Ibridi di Mais Confronto Ibridi Regione Lombardia

27 Prod. granella al 15,5%U - q.li/ha Confronto ibridi Regione Lombardia - Anno 2012 Ibridi 27

28 Sperimentazione On Farm 2012 Valore Indice e Giudizio finale (media regionale) Ibrido Ditta Fao Valori indice % Giudizio finale pianta DKC6089 DEKALB ,7 6,6 DKC6717 DEKALB ,4 6,8 DKC6815 DEKALB ,8 7,2 DKC6903 DEKALB ,6 6,7 GDM 757 FMB ,6 6,6 KALIPSO KWS ,4 6,6 KALUMET KWS ,2 6,7 KONSENS KWS ,0 6,8 LG LIMAGRAIN ,3 6,7 LG LIMAGRAIN ,5 6,1 MAS 66.C MAISADOUR ,9 6,9 NK FAMOSO NK SYNGENTA SEEDS ,6 6,6 NK GIGANTIC NK SYNGENTA SEEDS ,5 7,3 P1547 PIONEER ,1 7,5 P1758 PIONEER ,0 7,5 P1921 PIONEER ,6 6,8 PR32F73 PIONEER ,5 7,1 PR32G44 PIONEER ,4 6,9 RK RV VENTUROLI ,6 6,4 SNH2715 COOPSEMENTI ,9 6,7 SY RADIOSO NK SYNGENTA SEEDS ,3 6,6 SY SINCERO NK SYNGENTA SEEDS ,9 6,9 28 Il grafico riportato nella pagina successiva evidenzia le capacità produttive dei singoli ibridi in prova, attraverso il VALORE INDICE (produzione espressa in % rispetto agli ibridi tester PR32G44 e NK FAMOSO). Il GIUDIZIO FINALE è invece un indice qualitativo della pianta in cui si assommano tutte le valutazioni e i rilievi effettuati in campo in merito alla: resistenza dello stocco all altezza della pianta stay green: attitudine a mantenere foglie verdi e apparato fotosintetico funzionante anche in stadio avanzato. Questo parametro influenza sia la produzione (grado di riempimentoe peso specifico cariosside) sia le capacità di difesa della pianta (uno stocco vitale oppone resistenza alle rotture da piralide e si inibisce lo sviluppo di funghi patogeni agenti di marciumi e morte prematura della pianta) stand ability: capacità della pianta di mantenere un assetto corretto. I grafici successivi analizzano il comportamento degli ibridi in prova rispetto ai principali parametri di valutazione quali Umidità, Stay green, Stand Ability.

Riso e riforma PAC: situazione, prospettive e proposte migliorative

Riso e riforma PAC: situazione, prospettive e proposte migliorative Riso e riforma PAC: situazione, prospettive e proposte migliorative Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano Regione Lombardia,

Dettagli

Impatti in Lombardia: aziende, settori, greening e proposte

Impatti in Lombardia: aziende, settori, greening e proposte Impatti in Lombardia: aziende, settori, greening e proposte Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano Seminario La Politica

Dettagli

L andamento agrometeorologico della campagna 2009 e prime anticipazioni sulle tendenze degli ultimi 20 anni

L andamento agrometeorologico della campagna 2009 e prime anticipazioni sulle tendenze degli ultimi 20 anni L andamento agrometeorologico della campagna 2009 e prime anticipazioni sulle tendenze degli ultimi 20 anni Lorenzo Craveri ERSAF - Dipartimento Agricoltura LODI, 5 Febbraio 2010 Lorenzo Craveri PAGINA

Dettagli

Andamento agrometeorologico della campagna 2011

Andamento agrometeorologico della campagna 2011 Andamento agrometeorologico della campagna 2011 Lorenzo Craveri U.O. Meteoclimatologia ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente della Lombardia LODI 28 Febbraio 2012 Il contesto degli ultimi

Dettagli

Relazione attività svolta nell anno 2012: sperimentazione ON FARM

Relazione attività svolta nell anno 2012: sperimentazione ON FARM PROGETTO GRANDI COLTURE: MAIS Relazione attività svolta nell anno 2012: sperimentazione ON FARM Alda Ferrari, Gianfranco Mazzinelli, Alberto Verderio Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura

Dettagli

La riforma della PAC

La riforma della PAC La riforma della PAC Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi Università degli Studi di Milano

Dettagli

Preservare il potenziale di produzione alimentare: primo obiettivo della nuova PAC?

Preservare il potenziale di produzione alimentare: primo obiettivo della nuova PAC? Preservare il potenziale di produzione alimentare: primo obiettivo della nuova PAC? Roberto Pretolani Università degli Studi di Milano Mantova, 28 febbraio 2013 Evoluzione e riforme della PAC 1957-1967

Dettagli

CONSORZIO DI DIFESA DI BRESCIA

CONSORZIO DI DIFESA DI BRESCIA CONSORZIO DI DIFESA DI BRESCIA Servizio Tecnico Pr o v e m a i s o n-f a r m 2012 Pro g e t t o Gr a n d i Co l t u r e Il 2012 non è stato certo un anno positivo per la coltura del mais in molte parti

Dettagli

Gli effetti dei pagamenti diretti in Lombardia, con particolare riferimento al greening

Gli effetti dei pagamenti diretti in Lombardia, con particolare riferimento al greening SOCIETÀ ITALIANA DI ECONOMIA AGRARIA IL SOSTEGNO ALL AGRICOLTURA: FINALITÀ ECONOMICHE, AMBIENTALI O SOCIALI. SONO ANCORA UTILI I PAGAMENTI DIRETTI? Gli effetti dei pagamenti diretti in Lombardia, con particolare

Dettagli

POLORISO Studi economici di settore

POLORISO Studi economici di settore POLORISO Studi economici di settore Alessandro Banterle Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale (Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi) Università

Dettagli

CONSORZIO DI DIFESA DI BRESCIA

CONSORZIO DI DIFESA DI BRESCIA CONSORZIO DI DIFESA DI BRESCIA Servizio Tecnico Pr o v e m a i s o n-f a r m 2011 Pro g e t t o Gr a n d i Co l t u r e Annata sicuramente positiva il 2011 per quanto riguarda la coltura del mais, che

Dettagli

2021: LA PAC CAMBIA POSSIBILI SCENARI PER L AGRICOLTURA MANTOVANA

2021: LA PAC CAMBIA POSSIBILI SCENARI PER L AGRICOLTURA MANTOVANA 2021: LA PAC CAMBIA POSSIBILI SCENARI PER L AGRICOLTURA MANTOVANA Gonzaga - 5 settembre 1 Numero beneficiari: 6.281 Numero ettari premiati: 157.741 (in media 25 ha/azienda) Aiuti erogati totali ( ): 80.565.513,89,

Dettagli

PAC : Statodell arte deipagamentidirettie OCM

PAC : Statodell arte deipagamentidirettie OCM PAC 2014-2020: Statodell arte deipagamentidirettie OCM Workshop: PSR 2007-2013 e nuovapac 2014-2020 Bari, 25 luglio 2013 (c/o Cineporto Fiera del Levante) Misura 511 Assistenza tecnica PSR Puglia 2007-2013

Dettagli

La Pac dopo il 2014: obiettivi, strumenti e problematiche

La Pac dopo il 2014: obiettivi, strumenti e problematiche La Pac dopo il 2014: obiettivi, strumenti e problematiche Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi Università degli Studi di Milano Le riforme della PAC 1993-1999 Riforma

Dettagli

RELAZIONE METEOROLOGICA MENSILE LOMBARDIA

RELAZIONE METEOROLOGICA MENSILE LOMBARDIA RELAZIONE METEOROLOGICA MENSILE LOMBARDIA SETTEMBRE 2015 Indice 1. Andamento meteorologico mensile... 2 2. Mappe dei principali parametri meteorologici... 3 2.1. Temperature... 3 2.2. Precipitazioni...

Dettagli

Prof. Angelo Frascarelli L impatto sulle aziende agro-zootecniche dell Umbria

Prof. Angelo Frascarelli L impatto sulle aziende agro-zootecniche dell Umbria Prof. Angelo Frascarelli L impatto sulle aziende agro-zootecniche dell Umbria Esempio di spacchettamento, regionalizzazione e convergenza Agricoltore con titoli di valore elevato (esempio: pomodoro da

Dettagli

La Pac post 2013 e il settore del riso: dubbi e certezze del nuovo sistema

La Pac post 2013 e il settore del riso: dubbi e certezze del nuovo sistema La Pac post 2013 e il settore del riso: dubbi e certezze del nuovo sistema 29 agosto 2013 Incontro Cascina Salsiccia Vigevano (PV) Enrico Losi Ente Nazionale Risi - Milano L iter legislativo Il 26 giugno

Dettagli

Convenzione Mipaaf-Ispra del 18 aprile 2012

Convenzione Mipaaf-Ispra del 18 aprile 2012 COPERNICUS dall informazione satellitare al dato in situ Convenzione Mipaaf-Ispra del 18 aprile 2012 Obiettivi Approfondire le conoscenze sull origine e il contenuto di nitrati nelle acque sotterranee

Dettagli

Luglio Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Luglio Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Luglio 2013 In Piemonte il mese di Luglio 2013 è risultato moderatamente caldo ed umido. Nella serie storica degli ultimi 56 anni si classifica come il decimo mese più caldo con un

Dettagli

La nuova Politica Agricola Comune Periodo marzo 2014 Codigoro

La nuova Politica Agricola Comune Periodo marzo 2014 Codigoro La nuova Politica Agricola Comune Periodo 2014-2020 7 marzo 2014 Codigoro Premessa Si tratta della prima riforma in cui il Parlamento europeo ha ricoperto il ruolo di legislatore, portandosi sullo stesso

Dettagli

Andamento Meteo 2012 rispetto al clima. Prospettive della coltura della patata in relazione al mutamento climatico. Possibili azioni di adattamento

Andamento Meteo 2012 rispetto al clima. Prospettive della coltura della patata in relazione al mutamento climatico. Possibili azioni di adattamento Andamento Meteo 2012 rispetto al clima Prospettive della coltura della patata in relazione al mutamento climatico Possibili azioni di adattamento Eventi caratteristici 2011 2012 Siccità autunno inverno

Dettagli

Giugno Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Giugno Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Giugno 2013 In Piemonte il mese di Giugno 2013 è risultato secco e lievemente caldo; nella serie storica degli ultimi 56 anni si classifica come il settimo mese meno piovoso con una

Dettagli

Water2Adapt: resilience enhancement and water demand management for climate change adaptation

Water2Adapt: resilience enhancement and water demand management for climate change adaptation Water2Adapt: resilience enhancement and water demand management for climate change adaptation Maria De Salvo, Isola di San Giorgio, Venezia, 26 settembre 2012 Fondazione Eni Enrico Mattei Università degli

Dettagli

A.R.P.A.V. DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO CENTRO METEOROLOGICO DI TEOLO

A.R.P.A.V. DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO CENTRO METEOROLOGICO DI TEOLO A.R.P.A.V. DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO CENTRO METEOROLOGICO DI TEOLO ANDAMENTO AGROMETEOROLOGICO ANNATA 2009 (da dicembre 2008 a novembre 2009) A cura di: A. Barbi, A. Chiaudani,

Dettagli

Settembre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Settembre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Settembre 2013 In Piemonte il mese di Settembre 2013 è risultato moderatamente caldo e secco. Nella serie storica degli ultimi 56 anni si classifica come il 10 mese più caldo con un

Dettagli

Anticipazioni sui divieti di spandimento invernale Riflessioni agrometeorologiche. Lorenzo Craveri Arpa Lombardia - U.O.

Anticipazioni sui divieti di spandimento invernale Riflessioni agrometeorologiche. Lorenzo Craveri Arpa Lombardia - U.O. Anticipazioni sui divieti di spandimento invernale Riflessioni agrometeorologiche Lorenzo Craveri Arpa Lombardia - U.O. Meteoclimatologia Definizioni Tempo (meteorologico): stato fisico dell'atmosfera

Dettagli

Appendice. L andamento meteorologico nel 2008

Appendice. L andamento meteorologico nel 2008 L andamento meteorologico nel 28 Il 28 ha presentato un inverno con fasi calde acute, specie tra la seconda decade di gennaio e la prima di febbraio, ed elevata piovosità. È seguita una primavera termicamente

Dettagli

Come cambierà il sistema dei pagamenti diretti con la riforma della PAC

Come cambierà il sistema dei pagamenti diretti con la riforma della PAC Incontro tecnico Come cambierà il sistema dei pagamenti diretti con la riforma della PAC Riforma del primo pilastro della PAC I possibili effetti nella filiera del bovino da carne Giovedì 27 marzo 2014

Dettagli

A.R.P.A.V. DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO CENTRO METEOROLOGICO DI TEOLO

A.R.P.A.V. DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO CENTRO METEOROLOGICO DI TEOLO A.R.P.A.V. DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO CENTRO METEOROLOGICO DI TEOLO ANDAMENTO AGROMETEOROLOGICO ANNATA 2008 (da Dicembre 2007 a Novembre 2008) A cura di: F. Checchetto, A. Chiaudani,

Dettagli

Le opportunità dei fondi della Pac II: i pagamenti verdi.

Le opportunità dei fondi della Pac II: i pagamenti verdi. Le opportunità dei fondi della Pac II: i pagamenti verdi. Maurizio Schiavone Panni ( ISMEA ) Roma, 13 marzo 2019 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Regolamento (UE) n.1307 / 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

La PAC post 2013: aspetti finanziari e interessi dell Italia. Alberto Manelli istituto nazionale di economia agraria

La PAC post 2013: aspetti finanziari e interessi dell Italia. Alberto Manelli istituto nazionale di economia agraria La PAC post 2013: aspetti finanziari e interessi dell Italia Alberto Manelli istituto nazionale di economia agraria Le prospettive finanziarie dell UE e le implicazioni per l agricoltura italiana della

Dettagli

Bollettino agrometeorologico mensile Ottobre 2013

Bollettino agrometeorologico mensile Ottobre 2013 Bollettino agrometeorologico mensile Ottobre 2013 Servizio Idro-Meteo-Clima Piovoso e caldo. Eccezionalmente alte le temperature dell'ultima decade, minime in particolare, con valori in pianura attorno

Dettagli

PAC Italia: vs

PAC Italia: vs 45,0 40,0 PAC Italia: 2021-2027 vs 2014-2020 (miliardi euro, prezzi correnti) PAC -9,2% 35,0 30,0 25,0 10,4 2,6 8,9 2,5 SR-14,7% Mercati-3,8% 20,0 15,0 10,0 27,0 24,9 PD -7,6% 5,0 0,0 2014-2020 2021-2027

Dettagli

Produzioni zootecniche europee: crisi, equilibrio, o crescita? Felice ADINOLFI Università di Bologna

Produzioni zootecniche europee: crisi, equilibrio, o crescita? Felice ADINOLFI Università di Bologna Produzioni zootecniche europee: crisi, equilibrio, o crescita? Università di Bologna Lo scenario generale (i fattori di cambiamento) POLITICHE Riforma PAC Innovazione Misure specifiche VINCOLI Terra Acqua

Dettagli

Prime stime sui risultati dell annata agraria 2013 in Lombardia

Prime stime sui risultati dell annata agraria 2013 in Lombardia Prime stime sui risultati dell annata agraria 2013 in Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi Università degli Studi di Milano Milano, 13 febbraio 2014 Superfici

Dettagli

RASSEGNA STAMPA

RASSEGNA STAMPA 17-12- 09 RASSEGNA STAMPA 17-12- 08 ACCORDO TRA COMMISSIONE UE, PARLAMENTO E CONSIGLIO PER MISURE DI DIFESA COMMERCIALE agrapress 17-12- 08 RINASCERA' IL RISO LUMBARD risoitaliano 17-12- 08 SALGONO GLI

Dettagli

Bollettino agroclimatico mensile

Bollettino agroclimatico mensile Bollettino agroclimatico mensile Servizio Idro-Meteo-Clima Agosto 2019 Dopo maggio 2019, di gran lunga il più piovoso e tra i più freddi dal 1961, giugno 2019 tra i più siccitosi (assieme al 2012) e il

Dettagli

Quadro introduttivo PAC e sviluppo rurale

Quadro introduttivo PAC e sviluppo rurale Corso dirigenti scolastici Istituti agrari Fattori del CFS Marsiliana Quadro introduttivo PAC e sviluppo rurale Camillo Zaccarini Bonelli c.zaccarini@ismea.it 1 marzo 2012 Organizzazione della giornata

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2009

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2009 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT N. 3/29 ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 29 a cura di Serenella Saibanti e Roberto Barbiero Giugno 29 Dipartimento Protezione Civile e Infrastrutture

Dettagli

Prospettive dell agricoltura lombarda a fronte del primo bilancio dell annata agraria 2009

Prospettive dell agricoltura lombarda a fronte del primo bilancio dell annata agraria 2009 Prospettivedell agricolturalombardaafrontedelprimobilancio dell annataagraria2009 Il contributo curato dal Prof. Roberto Pretolani, presentato in occasione del seminario formativo PSR dedicato alle Modifiche

Dettagli

Sperimentazione agronomico-varietale MAIS Risultati 2009

Sperimentazione agronomico-varietale MAIS Risultati 2009 Unità di Ricerca per la Maiscoltura Bergamo Sperimentazione agronomico-varietale MAIS Risultati 2009 Workshop PGC ERSAF Regione Lombardia Lodi, 5 febbraio 2010 Dr. Gianfranco Mazzinelli Σ GDD Marzo-Ottobre

Dettagli

Estate Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte. Sistemi Previsionali

Estate Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte. Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Estate 2013 L Estate 2013 è stata l ottava più calda degli ultimi 56 anni in Piemonte, superiore di circa 1 C rispetto alla norma 1971-2000. Tuttavia i record termometrici di temperatura

Dettagli

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti

Dettagli

Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano

Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano Prima parte La situazione dell agricoltura e dell alimentazione Terra = 510

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. (D.M. 25 febbraio art. 40) Milano, 25 OTTOBRE 2018

RELAZIONE TECNICA. (D.M. 25 febbraio art. 40) Milano, 25 OTTOBRE 2018 RELAZIONE TECNICA (D.M. 25 febbraio 2016 - art. 40) Milano, 25 OTTOBRE 2018 CONDIZIONI PEDOCLIMATICHE NELLA PIANURA LOMBARDA NEL PERIODO NOVEMBRE-FEBBRAIO L andamento climatico del periodo 1 novembre fine

Dettagli

ALBERTO MASSA SALUZZO

ALBERTO MASSA SALUZZO ALBERTO MASSA SALUZZO POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA (PAC) ex art.3 Trattato di Roma - 58 Incremento della produttività agricola Tenore di vita equo Stabilizzazione dei mercati Progresso tecnico Sviluppo

Dettagli

Prime valutazioni sull andamento del settore agroalimentare veneto nel Rapporto di sintesi

Prime valutazioni sull andamento del settore agroalimentare veneto nel Rapporto di sintesi Prime valutazioni sull andamento del settore agroalimentare veneto nel 2016 Rapporto di sintesi Il valore complessivo della produzione lorda agricola veneta nel 2016 è stimato in 5,5 miliardi di euro,

Dettagli

Bollettino agrometeorologico mensile Dicembre 2008

Bollettino agrometeorologico mensile Dicembre 2008 Bollettino agrometeorologico mensile Dicembre 2008 0 50 100 150 200 H2O - Deficit totale (mm) Conduzione Colturale: Prato di graminacee 31/12/2008 Situazione dei terreni rispetto alla condizione di Capacità

Dettagli

Maggio Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Maggio Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Maggio 2014 In Piemonte il mese di Maggio 2014 è stato caratterizzato da temperature nella norma e precipitazioni inferiori alla climatologia del periodo 1971-2000. Nella serie storica

Dettagli

Punti di forza e di debolezza alla luce dei dati raccolti in occasione del VI Censimento Generale dell Agricoltura

Punti di forza e di debolezza alla luce dei dati raccolti in occasione del VI Censimento Generale dell Agricoltura Punti di forza e di debolezza alla luce dei dati raccolti in occasione del VI Censimento Generale dell Agricoltura Dario G. Frisio - Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi

Dettagli

SERVIZIO DI ASSISTENZA TECNICA DELLA CANTINA SOCIALE BERGAMASCA

SERVIZIO DI ASSISTENZA TECNICA DELLA CANTINA SOCIALE BERGAMASCA SERVIZIO DI ASSISTENZA TECNICA DELLA CANTINA SOCIALE BERGAMASCA SERVIZIO DI ASSISTENZA TECNICA DELLA CANTINA SOCIALE BERGAMASCA Mercoledì, 15 giugno 2011 Indicazioni con le precipitazioni della settimana

Dettagli

IL PROCESSO DI RIFORMA DELLA PAC: PROSPETTIVE DEL NEGOZIATO E INTERESSI DELL ITALIA

IL PROCESSO DI RIFORMA DELLA PAC: PROSPETTIVE DEL NEGOZIATO E INTERESSI DELL ITALIA IL PROCESSO DI RIFORMA DELLA PAC: PROSPETTIVE DEL NEGOZIATO E INTERESSI DELL ITALIA Il seminario che si è svolto presso il Parlamento europeo il 23 gennaio c.a. è stato organizzato dall Istituto Nazionale

Dettagli

Agosto Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Agosto Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Agosto 2013 In Piemonte il mese di Agosto 2013 è risultato moderatamente caldo e secco. Nella serie storica degli ultimi 56 anni si classifica come il 14 mese più caldo con un anomalia

Dettagli

Elaborazione ERSAL CREMA ( )

Elaborazione ERSAL CREMA ( ) . INQUADRAMENTO CLIMATICO In generale, l area oggetto di studio è caratterizzata da un regime di tipo continentale sublitoraneo, tipico della Pianura Padana, con inverni rigidi ed estati relativamente

Dettagli

PROGETTO GRANDI COLTURE MAIS ANNO 2013

PROGETTO GRANDI COLTURE MAIS ANNO 2013 PROGETTO GRANDI COLTURE MAIS ANNO 2013 Il 2013 sarà senz altro ricordato per le condizioni critiche che hanno caratterizzato tutta la stagione, a partire da quelle primaverili. Le piogge continue verificatesi

Dettagli

SINTESI SETTORE MAIS

SINTESI SETTORE MAIS Risultati dei progetti di ricerca nell ambito del settore cerealicolo: Progetto Rete Qualità Cereali plus - RQC+ SINTESI SETTORE MAIS A cura di : Carlotta Balconi, Sabrina Locatelli - CREA- MAC Unità di

Dettagli

Bollettino agrometeorologico mensile agosto 2008

Bollettino agrometeorologico mensile agosto 2008 Bollettino agrometeorologico mensile agosto 2008 Temperature massime superiori alla norma. Precipitazioni a carattere temporalesco. In diminuzione il contenuto idrico dei suoli. 0 1 5 10 25 50 ELab - Percentile

Dettagli

Scheda informativa. IL COMPARTO DELLE GRANDI COLTURE Aziende in calo, costi di produzione fattore critico: fuori mercato senza PAC

Scheda informativa. IL COMPARTO DELLE GRANDI COLTURE Aziende in calo, costi di produzione fattore critico: fuori mercato senza PAC CONFERENZA REGIONALE dell agricoltura e dello sviluppo rurale Scheda informativa IL COMPARTO DELLE GRANDI COLTURE Aziende in calo, costi di produzione fattore critico: fuori mercato senza PAC Le grandi

Dettagli

Gli impatti sull agricoltura molisana della regionalizzazione degli aiuti diretti

Gli impatti sull agricoltura molisana della regionalizzazione degli aiuti diretti LA PAC 2014/2020 - SINTESI DELLE PROPOSTE E POSSIBILI IMPATTI SULL AGRICOLTURA MOLISANA Campobasso, 10 luglio 2013 Gli impatti sull agricoltura molisana della regionalizzazione degli aiuti diretti Alfonso

Dettagli

Bollettino agroclimatico mensile

Bollettino agroclimatico mensile Bollettino agroclimatico mensile Servizio Idro-Meteo-Clima Maggio 2019 Di gran lunga il maggio più piovoso almeno dal 1961, e tra i più freddi degli ultimi 60 anni dopo 1984,1991,1980. Dopo il primo trimestre

Dettagli

Andamento meteorologico del mese

Andamento meteorologico del mese Bollettino agrometeorologico mensile Novembre 2010 Temperature minime e massime superiori alla norma. Piogge superiori alla norma, come frequenza sulle aree orientali, come quantità sulle province occidentali.

Dettagli

Impatto della nuova pac sui cereali italiani

Impatto della nuova pac sui cereali italiani NUOVA PAC ANALISI EFFETTI DEI NUOVI PAGAMENTI DIRETTI SULLA REDDITTIVITÀ DELLE AZIENDE Impatto della nuova pac sui cereali italiani La cerealicoltura padano veneta sarà quella più penalizzata dall applicazione

Dettagli

Sistemi Colturali. Cambiamento climatico e aziende cerealicolo-zootecniche

Sistemi Colturali. Cambiamento climatico e aziende cerealicolo-zootecniche Cambiamento climatico e aziende cerealicolo-zootecniche 1 Premessa Non sono un climatologo e sono fermamente convinto che ognuno debba fare il suo mestiere Quanto vi mostrerò è a valle della climatologia

Dettagli

Aprile Bollettino agroclimatico mensile

Aprile Bollettino agroclimatico mensile Bollettino agroclimatico mensile Servizio Idro-Meteo-Clima Aprile 2017 Precipitazioni: molto inferiori (circa 50 %) alle attese climatiche, fino a 90 % in meno in aree del parmense e piacentino. Temperature:

Dettagli

Il processo di riforma dell OCM ortofrutta

Il processo di riforma dell OCM ortofrutta Il processo di riforma dell OCM ortofrutta Maria Angela Perito Roma, 28 novembre 2006 1 L attuale OCM ortofrutta L OCM del settore ortofrutticolo, approvata nel 1996, si compone di tre regolamenti: ortofrutta

Dettagli

Bollettino agroclimatico mensile Luglio 2018

Bollettino agroclimatico mensile Luglio 2018 Bollettino agroclimatico mensile Luglio 2018 Servizio Idro-Meteo-Clima Temperature prossime alla norma (+0,5 C rispetto al clima recente); piogge nel complesso superiori alle medie degli ultimi anni, ma

Dettagli

Superficie agraria e forestale

Superficie agraria e forestale STRUTTURA E CONGIUNTURA DEL SETTORE AGRICOLO IN PROVINCIA DI BIELLA CONFERENZA STAMPA Mercoledì 22 Marzo 2000 Presentazione realizzata dell Ufficio Studi della C.C.I.A.A. di Biella Superficie agraria e

Dettagli

Dicembre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Dicembre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Dicembre 2013 In Piemonte il mese di Dicembre 2013 è stato caratterizzato da temperatura e precipitazioni superiori rispetto alla norma. Nella serie storica degli ultimi 56 anni si

Dettagli

Agricoltura lombarda e consumo di suolo agricolo

Agricoltura lombarda e consumo di suolo agricolo Agricoltura lombarda e consumo di suolo agricolo Roberto Pretolani Università degli Studi di Milano Regione Lombardia, 10 ottobre 2012 Fonti statistiche sul consumo di suolo Le fonti disponibili sono di

Dettagli

La Politica Agricola Comune

La Politica Agricola Comune La Politica Agricola Comune 2014-2020 26 giugno 2013 Consiglio dell Unione europea Parlamento europeo Accordo raggiunto tramite riunioni congiunte delle tre istituzioni europee (triloghi) Commissione europea

Dettagli

Ottobre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Ottobre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Ottobre 2013 In Piemonte il mese di Ottobre 2013 è risultato moderatamente caldo e secco, con anomalie simili a quelle dei mesi di Agosto e Settembre. Nella serie storica degli ultimi

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2016

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2016 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 1 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 1-3 Trento

Dettagli

Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia

Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia Il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEOGA) è lo strumento di bilancio dell UNIONE EUROPEA destinato al finanziamento della POLITICA

Dettagli

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI SEMINARIO: RISCHIO MICOTOSSINE NELLA FILIERA CEREALICOLA MARCHIGIANA Osimo (AN) 12 aprile 2013 Dott. Agr.. Angela Sanchioni Centro

Dettagli

Comunicazione sul futuro della PAC

Comunicazione sul futuro della PAC Comunicazione sul futuro della PAC La PAC verso il 2020: rispondere alle future sfide dell'alimentazione, delle risorse naturali e del territorio Loretta Dormal Marino DG Agricoltura e sviluppo rurale

Dettagli

Mese di maggio Andamento meteorologico Sicilia Maggio 2015 Media regionale stazioni SIAS

Mese di maggio Andamento meteorologico Sicilia Maggio 2015 Media regionale stazioni SIAS Bollettino agrometeorologico regionale mensile REGIONE SICILIANA Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca mediterranea Servizio VI - Assistenza Tecnica in Agricoltura Programmazione e Sistemi Informativi

Dettagli

L agricoltura calabrese

L agricoltura calabrese Calabria 1 L agricoltura calabrese L importanza dell agricoltura nell economia calabrese è molto più marcata rispetto al resto d Italia: il peso dell'agricoltura in termini di occupazione e di reddito

Dettagli

Prime stime sui risultati economici dell annata agraria 2010 in Lombardia

Prime stime sui risultati economici dell annata agraria 2010 in Lombardia Prime stime sui risultati economici dell annata agraria 2010 in Lombardia Prof.Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano

Dettagli

RELAZIONE TECNICA (art. 40 D.M. 25 febbraio 2016) Milano, 20 OTTOBRE 2016

RELAZIONE TECNICA (art. 40 D.M. 25 febbraio 2016) Milano, 20 OTTOBRE 2016 RELAZIONE TECNICA (art. 40 D.M. 25 febbraio 2016) Milano, 20 OTTOBRE 2016 CONDIZIONI PEDOCLIMATICHE DELLA PIANURA LOMBARDA Le condizioni climatiche presenti nella pianura lombarda nel mese di febbraio

Dettagli

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2014 - I dati meteo registrati ad agosto nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

Evoluzione della PAC: riforma post 2020

Evoluzione della PAC: riforma post 2020 Evoluzione della PAC: riforma post 2020 Pavia, 18 OTTOBRE 2018 1 2 PRODUZIONE AGRICOLA Azienda agricola, Industria agroalimentare, vendita al dettaglio, al consumatore, ai ristoranti, alla GDO SPANDIMENTO

Dettagli

Periodicità: annuale ANDAMENTO AGROCLIMATICO MESE GENNAIO 2013

Periodicità: annuale ANDAMENTO AGROCLIMATICO MESE GENNAIO 2013 Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Servizio Meteorologico di Teolo Copertura: regionale Frequenza: mensile Periodicità: annuale ANDAMENTO AGROCLIMATICO MESE GENNAIO 213 Il tempo di

Dettagli

1. Primo posto dell Italia per il Valore Aggiunto di settore

1. Primo posto dell Italia per il Valore Aggiunto di settore Agricoltura UE: nel, l Italia si conferma prima per valore aggiunto. Per il valore della produzione, è scavalcata dalla Germania che passa al 2 posto, preceduta dalla Francia. 1. Primo posto dell Italia

Dettagli

Analisi meteorologica mensile. giugno giugno 2017 Torri del Vajolet (Efisio Siddi)

Analisi meteorologica mensile. giugno giugno 2017 Torri del Vajolet (Efisio Siddi) r Analisi meteorologica mensile giugno 2017 18 giugno 2017 Torri del Vajolet (Efisio Siddi) Giugno 2017 è risultato in tutte le stazioni più caldo della media, in molte stazioni secondo solo al 2003. Le

Dettagli

Impatto delle politiche comunitarie sulla filiera del Parmigiano-Reggiano:

Impatto delle politiche comunitarie sulla filiera del Parmigiano-Reggiano: Impatto delle politiche comunitarie sulla filiera del : Evoluzione della struttura produttiva e del sistema lattiero-caseario del dopo il 2013 Venerdì simulazione degli effetti nuova PAC 2014-2020 sulle

Dettagli

Bollettino agroclimatico mensile Agosto 2018

Bollettino agroclimatico mensile Agosto 2018 Bollettino agroclimatico mensile Agosto 2018 Servizio Idro-Meteo-Clima Temperature solo lievemente superiori alla norma recente (+0,9 C); piogge nel complesso simili alle medie degli ultimi anni, ma con

Dettagli

Agrometeo Mese N 7 PRIMAVERA 2016

Agrometeo Mese N 7 PRIMAVERA 2016 N 7 PRIMAVERA 216 Andamento Agroclimatico La primavera 216 (periodo marzo-maggio), rispetto ai valori medi stagionali, è stata mediamente un po più piovosa, un po più calda per le temperature minime (+.4

Dettagli

L impatto della Riforma di Medio Termine della PAC nelle Marche

L impatto della Riforma di Medio Termine della PAC nelle Marche L impatto della Riforma di Medio Termine della PAC nelle Marche Primi risultati di una ricerca INEA Il progetto di ricerca Attività scientifica nell ambito dell Osservatorio Agroalimentare nelle Marche

Dettagli

Aprile Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Aprile Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Aprile 2013 In Piemonte il mese di Aprile ha avuto un andamento molto dinamico dal punto di vista meteorologico, con notevoli differenze termiche e pluviometriche tra le varie decadi.

Dettagli

ANDAMENTO AGROCLIMATICO MESE GIUGNO 2013

ANDAMENTO AGROCLIMATICO MESE GIUGNO 2013 Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Servizio Meteorologico Copertura: regionale - Frequenza: mensile Periodicità: annuale ANDAMENTO AGROCLIMATICO MESE GIUGNO 213 La situazione del tempo

Dettagli

Incontro tecnico dell Area di lavoro 1 padana - Agroscenari

Incontro tecnico dell Area di lavoro 1 padana - Agroscenari Incontro tecnico dell Area di lavoro 1 padana - Agroscenari Linea di Ricerca 9 DEAR-UNITUS/INEA Piacenza, 15 Gennaio 2010 Argomenti trattati Caratteristiche generali delle aziende agricole delle aree Grana

Dettagli

Il greening dei pagamenti diretti e la Condizionalità. 9 Marzo 2012

Il greening dei pagamenti diretti e la Condizionalità. 9 Marzo 2012 LA PAC dopo il 2013 II parte Il greening dei pagamenti diretti e la Condizionalità 9 Marzo 2012 Dr. Francesco Tropea Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Direzione Generale delle Politiche

Dettagli

SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO. Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare

SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO. Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare Federalimentare Ismea Centro Studi Confindustria Settembre

Dettagli

LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA

LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA Il progetto AGRICONFRONTI EUROPEI intende, attraverso la raccolta di dati da fonti ufficiali (Eurostat e Istat), mettere a confronto la situazione dell agricoltura veneta

Dettagli

I pagamenti diretti nella PAC post Maria Rosaria Pupo D Andrea CREA

I pagamenti diretti nella PAC post Maria Rosaria Pupo D Andrea CREA I pagamenti diretti nella PAC post 2020 Maria Rosaria Pupo D Andrea CREA Il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 European Parliament, 2018 Prezzi costanti 2018 L evoluzione delle politiche PAC 2014-2020

Dettagli

Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie

Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie Norme, limiti di legge e situazione aflatossine nella produzione maidicola nazionale e piemontese Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie Maiscoltura nazionale

Dettagli

LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005 N.12

LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005 N.12 Tutela delle aree agricole e dei loro paesaggi Orientamenti per la individuazione delle aree destinate all agricoltura Maurizio Castelli, Eugenio Camerlenghi 30 novembre 2006 1 LEGGE REGIONALE 11 MARZO

Dettagli

CGS Sementi. Perugia, 9 marzo Convegno Frumenti umbri di qualità: un modello di trasferimento dell innovazione tecnologica

CGS Sementi. Perugia, 9 marzo Convegno Frumenti umbri di qualità: un modello di trasferimento dell innovazione tecnologica CGS Sementi Perugia, 9 marzo 2016 Convegno Frumenti umbri di qualità: un modello di trasferimento dell innovazione tecnologica Obiettivi e strumenti della PAC per i frumenti: produttività e sostenibilità

Dettagli

Servizi ambientali e politiche di sviluppo rurale: il dibattito europeo. Francesco Vanni Istituto Nazionale di Economia Agraria

Servizi ambientali e politiche di sviluppo rurale: il dibattito europeo. Francesco Vanni Istituto Nazionale di Economia Agraria Servizi ambientali e politiche di sviluppo rurale: il dibattito europeo Francesco Vanni Istituto Nazionale di Economia Agraria La presentazione ü Agricoltura e servizi ambientali ü Introduzione: definizioni

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2017

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2017 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 217 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 41-381

Dettagli