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1 Capitolo 12 SINTESI TEOLOGICHE Ennade è la composizione tipologica di una sintesi teologica ossia un insieme dei 9 dei di cui uno era considerato il dio principale e gli altri 8 erano articolazione del principio maschile e femminile. La sintesi teologica poneva in posizione prioritaria la divinità più celebrata. Le tre sintesi teologiche fondamentali sono: quella di Heliopolis, di Menfi e di Ermopoli SINTESI TEOLOGICA DI HELIOPOLIS La sintesi teologica di heliopolis è la più antica delle sintesi teologiche e si è sviluppata dal momento storico in cui si consolida il periodo della fusione dei due regni, alto e basso Egitto (l alto a sud del delta del nilo e basso presso il delta del nilo). La sintesi di heliopolis parte dalla presentazione dell origine del mondo fino a poi giustificare la monarchia faraonica. ORIGINE DEL MONDO La teologia di heliopolis presenta una concezione creazionistica dell universo. La tenebra che avvolge gli inizi è una divinità originaria chiamata NU, oceano primordiale. Nel profondo delle acque oscure è immerso un principio creatore. Questo principio assume entità divina che verrà impersonata da ATON, l essere completo e perfetto che nella sua manifestazione solare è chiamato RA. Sarà celebrato quindi come ATON RA. Aton è divinità creatrice. Egli comincia a contorcersi nelle acque primordiali. Il movimento iniziale di Aton è vita. Dal moto di Aton saranno generati SHU e TEFNUT. SHU, principio maschile rappresenta l aria TEFNUT, principio femminile, rappresenta l umidità, entità fluida che si riconosce nelle dimensioni acquatiche. Essi rappresentano quindi l elemento vitale dei due principi maschili e femminili (altre tesi sostengono che essi furono generati dallo sputo di Aton o dallo sperma per la sua masturbazione) Il mito racconta che Shu e tefnut si disperdono nelle acque infinite di NU ATON, privato delle sue due creature, si sente solo è come privo di vitalità. Le vuole ancora a suo fianco e invia perciò il suo occhio a cercarle per l immenso oceano. L occhio percorre le sterminate acque oscure per tutte le direzioni, finchè non riesce a ritrovare SHU E TEFNUT. Li guida di nuovo da Aton. E da qui che ha inizio la vera e propria creazione del mondo. Un altra versione sostiene che Fu l occhio ad abbandonare Aton e inviò per ritrovarlo SHU E TEFNUT, nel frattempo ne usò un altro al suo posto. Quando l occhio fuggitivo è ritrovato e riportato da Aton, l occhio si dispiace di vedere che al suo posto è stato occupato da un altro e si mette a piangere. Dalle sue lacrime nasceranno gli uomini. Da questa versione nasce anche la pioggia, elemento di estrema importanza per la rigenerazione della vita

2 L occhio divino, denominato IRET ricomparirà con il nome di UDJAT, che significa la possente e si ritroverà come occhio di HORO e dell esoterico triangolo luminoso. L iret di Aton è il simbolo della chiaraveggenza, che vede tutto ATON rappresenta l universo della luce, del mondo visibile e sensibile dischiuso da SHU, sfera di aria, che permette la comparsa della terra, che viene immaginata come una grande collina che emerge al di sopra delle acque primordiali, il mondo della vita. Dal connubio di SHU cin TEFNUT si generano gli altri dei. I primi di essi sono GHEB E NUT, un ulteriore riproduzione della coppia maschile-femminile. GHEB è la terra dove sorge la vegetazione, ma è anche deserto arido, in quanto non inumidito dalle acque. NUT, invece, la raffigurazione femminile, è la volta celeste, ossia la volta notturna ricoperta di stelle. Sotto Shu, è disteso Gheb e sopra di lui si incurva Nut. MITO DEL SOLE Poiché il sole sorge da oriente e tramonta ad occidente, l immagine mitica dell evento è che il sole tramontando viene inghiottito da Nut ad occidente. Nut ingerendolo fa si che il sole la fecondi. Nut gravida il sole, lo ripartorisce il mattino ad oriente per inghiottirlo poi ad occidente.. il mito sta a dire che il sole è padre di se stesso. Il sole muore per rinascere. Morire è la condizione per rinascere ciò rispecchia la concezione che avevano gli eiziani che dopo la morte si rinasceva in un altra vita. Capitolo 13 ORIGINE DELLA REGALITà * mito da Plutarco Gheb e Nut genereranno due coppie di figli: Osiride e Iside Seth e Nenfi Due fratelli sono accoppiati con le loro sorelle, fratello e sorella sono allo stesso tempo anche marito e moglie. LITE TRA OSIRIDE E SETH Il mito tramanda che tutti gli dei vedevano in Osiride la continuazione di Aton e per questo volevano affidargli il governo del regno divino. Osiride era principio benefico. Il fratello Seth (vento del deserto e dio della guerra)assume invece un ruolo ostile. Seth organizza un banchetto in onore del fratello a cui partecipano tutti gli dei. Egli dona al fratello un sarcofago. Osiride è molto felice e lo prova. Seth però lo rinchiude all interno e lo getta nelle acque del Nilo. Successivamente Seth si impossesserà del cadavere e lo farà a pezzi spargendone i frammenti per tutto il territorio egizio.

3 ( la dispersione dei pezzi di Osiride ha un significato molto forte, tipicamente rituale) la terra ricevendo i frammenti di osiride si congiunge con le forze dell oltretomba). Iside mossa dall amore per osiride recupera interamente il suo corpo e lo ricongiunge. Lo consegna quindi integro agli inferi. Il mantenimento del corpo è infatti necessario per la sopravvivenza dell integrità dell anima. Da questo momento in poi Osiride sarà sovrano degli inferi e assicurerà l immortalità a coloro che la meriteranno. Iside si congiungerà carnalmente un ultima volta con il marito e dalla loro unione nascerà HORO. Horo è il falco ma anche il sole. Il faraone in vita è la sua personificazione. In morte è osiride. Ciò significa che quando il faraone muore colui che gli succede è sempre il medesimo faraone. Il sangue reale è garantito e trasmesso non dal padre ma dalla madre. Per questo la regina godeva alla corte di grandi onori e per lo stesso motivo il faraone spesso si accoppiava con le proprie figlie. LITE TRA HORO E SETH Horo vuole vendicarel uccisione del padre. La vendetta di horo si compirà con la castrazione di Seth. Seth a sua volta ripagherà Horo cavandogli un occhio.. La castrazione di Seth simboleggia l unitarietà del regno in quanto se Seth avrebbe avuto una propria discendenza ci sarebbero state due dinastie in quanto tutti e due avevano sangue regale. vl asportazione dell occhio di Horo indica la sua onnipotenza perché l occhio è stato estirpato e quindi appartiene al mondo dei morti, può vedere nel mondo dei morti e conoscere anche ciò che non si può conoscere in quello dei vivi. Capitolo 14 SINTESI TEOLOGICA DI MENFI( capitale dell antico egitto) La teologia di Menfi può essere considerata come una sorta di continuazione con quella di heliopolis. A capo dell ennade vi è il dio PTaH PTaH è il dio della mente che pensa, è legato alle facoltà del cuore de del pensiero.è il dio della bocca e del cuore. Path a Menfi è il vero creatore degli dei quindi gli dei sono frutto del cuore e del sangue. Anche nella sintesi teologica di Menfi è presente il principio androginico originario: il sangue, entità fluia, principio femminile la parola legata all aria e al vento principio maschile la centralità del culto di Path dio della parole, è legata alla nascita della scrittura. La scrittura egizia ha una triplice tipologia 1. i geroglifici, scrittura sacra. I segni rapresentanole proprietà e le energie dell oggetto raffigurato. 2. scrittura ieratica: è la scrittura impiegata solo dai sacerdoti e dagli alti funzionari 3. scrittura demotica:impiegata per i normali usi pratici.

4 SINTESI TEOLOGICA DI ERMOPOLI Nella sintesi di ermopoli il dio a capo dell ennade è THOT Thot è protettore degli scribi e dio della luna. Le proprietò di thot sono legate all ingegno. Egli trasportò l uovo primordiale dal quale nacque Aton come Aton Ra sole sovrano. Primo arco concettuale sull ermeneutica si può tracciare tra Schleiermacher e Dilthey. (è riconoscibile ancora la centralità del problema gnosologico dell esistenza) Secondo arco concettuale Heidegger e Gadamer.

5 DISPENSA L ERMENEUTICA Il termine ermeneutica incominciò ad avere diffusione nell età moderna lungo il 17 secolo. Tra gli introduttori vi è Johann Dannhauer che cercò di fondare sull interpretazione una vera e propria scienza filosofica la hermenosophia. Dannhauer considera la hermenosophia una specie di parte autonoma della logica che ha il compito di trovare un senso alle preposizioni anche se queste sono false ed illogiche. Secondo dannhauer in ogni manifestazione di pensiero ed in ogni enunciazione si nasconde un senso. Questo senso deve essere reso esplicito. Esplicitarlo è il compito che spetta alla hermenosophia. I metodi ermeneutici però in un primo momento hanno trovato applicazione non nell attività filosofica ma nell interpretazione teologica della sacra crittura e nei testi letterari. I TRE GRADI DELL ERMENEUTICA (lo spettro ermeneutico) 1. ERMENEUTICA IN SENSO DEBOLE è definita in questo modo in quanto il baricentro dell attività ermeneutica è costituito dall oggetto dell interpretazione. Il testo o l oggetto sono dotati di intrinsecamente di sensi e significati. Spetta al soggetto metterli in evidenzia. Il rapporto ermeneutico tra soggetto e oggetto si costituisce in modo tale che il soggetto deve costantemente adeguarsi all oggetto. 2. ERMENEUTICA IN SENSO MEDIO il baricentro del rapporto ermeneutico è ripartito tra interprete e oggetto. Sarà l interprete ad attribuire sensi o significati all oggetto. L ermeneuta non ricava sensi e significati intrinsecamente insiti nell oggetto ma glieli attribuisce. 3. ERMENEUTICA IN SENSO FORTE il baricentro dell attività ermeneutica è esclusivamente accentrato sul soggetto. Il soggetto ermeneuta va oltre i compiti strattamente interpretativi e diviene soggetto a pieno titolo creativo * un ermeneutica in senso forte determina un approccio significativo all atto artistico. ad esempio la visita ad un museo da un lato dovrebbe assumere la dimensione di un viaggio culturale, dall altra quella di un percorso ermeneutico. Anche se vi è un soggetto indifferente ad un opera d arte si tratta comunque di un rapporto ermeneutico. È una relazione che si classifica debolissima la teologia e la musica sono i due campi più significativi dell attività ermeneutica. entrambe mettono ben in luce il concetto di ermeneutica e in particolare quello in senso forte. LA TEOLOGIA Nella sacra scrittura è contenuta la parola della verità non semplicemente come verità teoretica ma come verità di vita. senza la conversione in parola vissuta la parola biblica sarebbe un insieme di segni teologicamente muti.

6 Il testo biblico, come testo teologico esiste nei suoi significati solo in quanto vi è un interprete che lo fa rivivere. Dare vita ad una parola significa esprimerla. Esprimere è il significato forte dell ermeneutica. LA MUSICA l esempio più evidente si ha con la musica Nel caso di un ermeneutica in senso forte la musica senza un interrete non esiste. Può esistere una partitura scritta, ma una partitura è un insieme di segni grafici che senza chi li interpreti, traducendoli in suono, non ha alcun senso musicale. Mozart diceva che una partitura scritta è un qualcosa che assomiglia ad un foglio pieno di escrementi di mosche. l esempio della musica mostra anche un altro aspetto significativo per l ermeneutica: il rapporto tra parola e musica. Significativo è il rapporto parola-musica nella musica sacra in cui musica e teologia interagiscono tra loro. La parola rimane centrale essa è sacra in quanto ispiratrice e rivelata. Ma qui il canto interviene non solo per arricchimento della parola bensì per trasfigurazione della parola. Soprattutto la chiesa cristiano-ortodossa dà importanza al canto liturgico. Friedrich SCHLEIERMACHER (pronuncia fridrisc glaiermacher) Viene riconosciuto come il vero fondatore della moderna ermeneutica per avere esteso i criteri dell ermeneutica sacra a tutte le espressioni del pensiero. Schleiermacher intende l'ermeneutica come dottrina dell'arte o tecnica del capire, la quale analizza le condizioni grazie a cui è possibile comprendere le manifestazioni dell'esistenza. Dato che ogni testo è, da una parte, prodotto particolare di un determinato autore, e, dall'altra, fa parte di un sistema linguistico comune, si delineano in primo luogo due modi di interpretazione: il metodo oggettivo (grammatico) comprende un testo attraverso la totalità della lingua; il soggettivo tramite l'individualità che l'autore stesso immette nel suo processo creativo. Egli afferma che l individuo non può mai essere compreso nella sua effettiva entità. le ragioni della grandezza che Dilthey attribuisce a Schleiermacher? In primo luogo, Schleiermacher concepisce l'ermeneutica come un'attività che non si applica più su singoli testi di difficile interpretazione, ma diviene un processo diretto alla comprensione del testo nel suo complesso. WILHELM DILTHEY (pronuncia vilheim diltai) è stato un filosofo e psicologo tedesco Riprese gli scritti di schleiermacher DIBATTITO SULLLE SCIENZE Nella sua prima opera "Introduzione alle scienze dello spirito" Dilthey opera una distinzione tra le scienze dello spirito e le scienze della natura. Questa distinzione è dovuta tanto all oggetto quanto al metodo. Per quanto riguarda l oggetto di studio : le scienze naturali si occuperebbero solo di ciò che esiste indipendentemente dall elaborazione dell uomo,come i fenomeni naturali. Le scienze dello spirito sono rivolte a ciò in cui l uomo è direttamente coinvolto. Si tratta quindi di dati esteriori nel primo caso e di esperienze vissute nel secondo caso. Per quanto riguarda il metodo: le scienze naturali si attengono a procedimenti volti a spiegare i fenomeni, avvalendosi della categoria della casualità. le scienze dello spirito ricorrono a categorie nelle quali rientrano scopi,valori, significati; descrivere e dunque comprendere.

7 La conoscenza nel primo caso non modifica l oggetto, nel secondo invece lo trasforma. Nel primo caso il distacco tra soggetto e l oggetto osservato è una condizione per giungere alla descrizione e spiegazione del fenomeno osservato. Nel secondo caso la comprensione del fenomeno implica una speciale compenetrazione del soggetto nell oggetto. Nelle scienze dello spirito Dilthey afferma che viene meno la distinzione tra soggetto e oggetto. L attività ermeneutica sancisce l unione di soggetto e oggetto, è la condizione delle scienze dello spirito. La stessa vita dell uomo si riduce ad interpretarlo. Altro elemento importante in Dilthey è la storicità. Il soggetto si trova nel mondo inserendosi in esso tramite il suo vissuto esistenziale. Nel vissuto dell individuo vi sono impressioni soggettive e manifestazioni oggettive. HEIDEGGER La comprensione Secondo heidegger è nel comprendere che si attua l esserci. L essere per h. è essere nel mondo, esserci come comprendere quindi è auto comprensione. L autocomprensione si fa strutturante nelle dimensioni proprie della temporalità. Quindi l essere giunge fino all identificazione con tempo Al tema della comprensione vengono connessi in heidegger due aspetti teorico-metodologici Il primo riguarda la presenza del circolo ermeneutico: la comprensione della parte comporta quella del tutto che a sua volta non è possibile senza che se ne comprenda la parte. Questo circolo vizioso non è un ostacolo ma una condizione della comprensione la comprensione parte sempre da pregiudizi e preconcetti indispensabili alle nostre operazioni di comprensione e di comunicazione. La precomprensione dunque è indispensabile a ogni forma di comprensione. Solo la fedele osservazione a cui deve essere sottoposto l oggetto da parte del soggetto permette di superare l arbitrarietà derivante dai pregiudizi. HANS GADAMER È il principale diffusore dell ermeneutica generale lungo tutta la seconda metà del 20 secolo. Nella sua opera principale VERITà E METODO egli concede ampio spazio al teologo CHLADENIUS. Per questo teologo l ermeneutica ha anora il solo compito di fare chiarezza nell oscurità dei testi. Si tratta di un interpretare per comprendere ma non ancora un interpretare coincidente con il comprendere. L interesse di Gadamer per il teologo sta nella teoria del SEHE- PUNKT (l ottica o il punto di vista di chi osserva) adottando un principio che esclude la possibilità di conseguire la piena obiettività nell osservazione degli eventi. La comprensione di un testo non consiste nella comprensione del pensiero dell autore. MEIER farà invece una distinzione tra interpretatio naturae da una interpretatio scriptorum. Meier si spinge fino al tentativo di indagare nelle intenzioni dell autore.

8 Riprendendo Heidegger, Gadamer ritiene che il comprendere caratterizza " il modo di essere dell'essere umano stesso come tale ". L'ermeneutica, dunque, non è una semplice tecnica interpretativa, ma il " movimento fondamentale dell'esistenza ". Per questo aspetto si può dunque parlare di universalità dell'ermeneutica. Madame ha intensificato l attenzione agli aspetti linguistici dell ermeneutica considerandola strutturata nel linguaggio. È nel linguaggio che si compie l integrazione ermeneutica tra soggetto e oggetto.

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