Laboratorio BES: l alunno con ADHD Milano, Liceo Marconi, 3 settembre 2014

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1 Il percorso Laboratorio BES: l alunno con ADHD Milano, Liceo Marconi, 3 settembre 2014 Ilaria.folci@unica4.it Le cara4eris9che dell'adhd: dall'età scolare a quella adulta Ripensare le aevità scolas9che e migliorare la didaeca: il ruolo dell'ambiente e gli strumen9 didaeci ed educa9vi. Le caratteristiche Disturbo di natura neurobiologica: disfunzione di alcune aree cerebrali o squilibrio di alcuni neurotrasmeetori (noradrenalina e dopamina) Elemen9 per la diagnosi: DISATTENZIONE, intesa come incapacità nel mantenere per un periodo sufficientemente prolungato l a4enzione su un compito. IPERATTIVITA, ossia un eccessivo ed inadeguato livello di aevità motoria. IMPULSIVITA, cioè incapacità ad aspe4are o ad inibire comportamen9 che in quel momento e in quella situazione risultano inadegua9. Disattenzione L alunno ha difficoltà a mantenere la mente impegnata sul compito o si annoia facilmente. L alunno passa da un aevità all altra senza aver prima completato la precedente. L alunno si distrae facilmente o non segue a4entamente le istruzioni. L alunno dimen9ca o perde i materiali. 1

2 Iperattività ed impulsività IPERATTIVITA : L alunno sembra incapace di stare seduto, è in perenne movimento, è irrequieto, gironzola per la classe, tocca ogni cosa. L alunno ha difficoltà ad allocare in modo corre4o le proprie risorse cogni9ve. IMPULSIVITA : L alunno parla o agisce senza pensare alle conseguenze. L alunno fa commen9 inappropria9, ha difficoltà ad aspe4are il proprio turno e mostra, senza contenersi, le proprie reazioni emo9ve. L alunno ha scarsa tolleranza ai richiami L alunno fa9ca a tollerare i NO e l a4esa La diagnosi CRITERI: I sintomi devono essere presen9 da almeno 6 mesi Devono comparire entro i 12 anni di età (DSM- V) Devono comportare un disturbo pervasivo, che inficia lo sviluppo adeguato della persona Problema della diagnosi I sintomi si riducono notevolmente: - In seeng stru4ura9 - In situazioni nuove - In aevità interessan9 - Se seguito individualmente - In contes9 altamente sorveglia9 - Se frequentemente ricompensato durante aevità brevi e rapide Fasi della diagnosi Raccolta di informazioni da fon9 diverse un intervista al bambino, per indagare il livello di consapevolezza delle proprie difficoltà ed i vissu9 ad esso associa9 un osservazione clinica stru4urata o semi- stru4urata, possibilmente in un contesto familiare per il bambino, ad esempio casa o scuola una valutazione cogni9va e neuropsicologica 2

3 Comorbilità 80% dei casi ADHD si associa ad altri disturbi: Comorbilità molto frequente (fino al 40%): DSA disturbi del linguaggio disturbi d ansia disturbo evolu9vo della coordinazione disturbo opposi9vo provocatorio Comorbilità meno frequente ( fino al 20%): Tic Depressione Ritardo mentale Trattamenti farmacologici Cura il SINTOMO! Da diversi decenni vengono u9lizza9 farmaci s9molan9 (come il me9lfenidato o Ritalin ) per il tra4amento dell ADHD. In molte persone gli s9molan9 riducono l iperaevità e l impulsività e migliorano la capacità a4en9va. L effe4o del farmaco dura alcune ore e cessa quando viene sospeso. Circa il 15% dei bambini non traggono alcun beneficio dagli s9molan9. Da alcuni anni esiste un farmaco non s9molante che ha dimostrato qualche efficacia nel ridurre I sintomi dell ADHD: l atomoxe9na (nome commerciale Stra4era). Integratori omega 3. Problemi dell alunno ADHD Problemi nella zona dei lobi frontali, che controllano l a4enzione sostenuta, la M BT, la pianificazione e la correzione degli errori Difficoltà metacogni9ve Difficoltà di inibire le risposte automa9che che, is9n9vamente, vengono messe in a4o prima di rifle4ere Percezione del tempo alterata Difficoltà a pos9cipare le gra9ficazioni Sviluppo psicologico delle persone con ADHD Permane a lungo l egocentrismo Non acce4ano cri9che Onnipotenza data dalla percezione di poter scegliere e decidere velocemente e spontaneamente Incapacità a percepirsi inadegua9 alla situazione Carente capacità di riflessione 3

4 In età scolare Fa9cano a giocare con gli altri Si annoiano velocemente Reagiscono ai rinforzi immedia9 Fa9cano a rispe4are i turni di gioco e di parola Non riescono a parlare delle proprie emozioni Cercano giochi pericolosi Non riescono a valutare realis9camente le proprie prestazioni Hanno comportamen9 irritabili In adolescenza Riduzione dell irrequietezza Tendenza all infan9lismo con difficoltà nella pianificazione e nell organizzazione (scarsa autonomia) Ricerca di sensazioni for9 (abuso di droghe, alcool, ) e condo4e pericolose Hanno tendenzialmente relazioni sessuali precoci e promiscue In età adulta Scarso successo scolas9co e lavora9vo Instabilità di inserimento sociale Comportamento an9sociale e delinquenza DidaEca e tra4amento educa9vo di alunni con ADHD 4

5 L aevità didaeca può migliorare se l insegnante controlla, pianifica e monitora: GLI ANTECEDENTI LE CONSEGUENZE POSITIVE LE CONSEGUENZE NEGATIVE IL COMPORTAMENTO!!!: necessità di un lavoro concertato, di equipe, in unitarietà di inten9 INTERVENTI BASATI SUGLI ANTECEDENTI GLI ANTECEDENTI = proge4are Prevedere Regolare An9cipare Predisporre Antecedenti Predisposizione dell aula: Alcune domande di fondo: - Si vede il b/o dalla ca4edra? - E facilmente raggiungibile? - E favorito lo scambio di sguardo docente- b/o? - Ha compagni vicino? - Distra4ori: dove sono pos9? 5

6 Antecedenti Strategie per prevedere le conseguenze: 1. Offrire informazioni di ritorno 2. Instaurare rou9ne 3. Stabilire regole Antecedenti: il ruolo delle routine Sapere che cosa lo aspe4a aiuta l alunno a rimanere più calmo e a sen9rsi più sicuro Mantenere una stessa sequenza di azioni aiuta l alunno a rimanere organizzato e facilita l autonomia Quando l alunno è in grado di a4enersi a un programma quo9diano in modo più indipendente, acquista un senso di padronanza e maggiore fiducia in se stesso Come realizzarla a scuola: Stabilire e trascrivere le aevità da svolgere di rou9ne U9lizzare elenchi da appendere U9lizzare un metodo per iden9ficare ciò che ogni giorno è da portare a scuola e a casa Stabilire regole che aiu9no l alunno ad organizzarsi Assegnare solo un aevità alla volta Antecedenti: tempi stabiliti Fornire indicazioni sul tempo di realizzazione dell aevità (sopra4u4o all inizio) Spendere alcuni minu9 per verificare la corre4a comprensione delle indicazioni di lavoro Esplicitate i tempi di lavoro con segnali iconici Antecedenti: organizzazione del materiale Cartelloni Uso di colori diversi per ogni disciplina 6

7 Comunicare il cambiamento da un attività all altra Preparare gli studen9 a un cambiamento, avvisandoli che il momento si avvicina Far sapere quanto dura un aevità (9mer, orologio, sbarrando le aevità già svolte...) Dare informazioni che preparino i bambini all avvenimento successivo Far sapere quando si potrà tornare all aevità che non vogliono lasciare Istruzioni e comandi chiari Dare istruzioni con una modalità che aiu9 il bambino a ricordare ciò che gli viene de4o e ad eseguire con successo quanto gli viene richiesto Fare una richiesta alla volta piu4osto che una sequenza di comandi Dire all alunno in modo chiaro e concreto cosa si vuole che lui faccia piu4osto che dirgli ciò che non deve fare (comportamento a4eso) Elogiare l alunno quando esegue la richiesta Es. SEMAFORO dell ATTENZIONE: Rosso: aevità molto complesse (nuove spiegazioni,.) Arancio: aevità intermedie (es: discussione ) Verde: aevità più leggere (es: disegnare, colorare,.) Per regolare la conversazione: VIGILE Per regolare il volume: VOLUMOMETRO (scala da 0 a 10: 1-2 aevità in piccolo gruppo, 5-6 interven9 individuali; o momento di ascolto) INTERVENTI BASATI SULLE CONSEGUENZE POSITIVE 7

8 Conseguenze positive: i rinforzi Iden9ficare i rinforzi gradi9 all alunno U9lizzare in modo funzionale i rinforzi prediligendo quelli simbolici e sociali. Automonitoraggio attentivo E una tecnica che prevede diverse fasi. 1. Disporre di un segnale registrato che suona ad intervalli irregolari. 2. Applicare al banco una striscia di carta con le due colonne riportan9 si e no. Mentre il bambino lavora verrà emesso il suono- segnale ed egli dovrà so4olineare il si se in quel momento stava prestando a4enzione al compito, il no in caso contrario. 3. Quando il bambino comincia ad essere maggiormente consapevole dei propri momen9 di a4enzione e distrazione, l intervallo fra i suoni- segnale dovrà essere prolungato abituando così il bambino a mantenere l a4enzione per periodi più lunghi senza controllo esterno. Token Economy Rinforzare tue i piccoli e grandi successi Spostare l a4enzione sui successi ed evitare di rinforzare con l a4enzione nega9va - gli insuccessi a cosa serve? A4raverso i ge4oni (simboli) si premia il bambino ogni volta che eme4e il comportamento desiderato A scadenze predeterminate vengono scambia9 i token con i premi stabili9 INTERVENTI BASATI SULLE CONSEGUENZE NEGATIVE 8

9 Ignorare pianificato Rimproverare Conseguenze logiche Costo della risposta Conseguenze negative: il rimprovero La punizione, se necessaria, deve essere: Concordata e comunicata an9cipatamente (si decide a priori COSA e COME punire) Proporzionale alla gravità dell azione compiuta dal bambino e non al grado di fas9dio procurato da essa all adulto Priva di aggressività, psicologicamente neutra, tale da non essere un a4acco alla persona Immediata, per vincolarsi stre4amente all azione ritenuta inadeguata Facilmente applicabile, con9nua e inevitabile per il bambino Legata logicamente al comportamento inadeguato Sistema a pun9 stru4urato Allenamento al comportamento corrispondente Time out INTERVENTI EDUCATIVI COMPLESSI 9

10 Il Time out = sospensione di a4enzioni e gra9ficazioni, interrompere il comportamento nega9vo + autodisciplina Per bambini dai 3 ai 12 anni breve: da 1 a 10 (secondo l età): usare il 9mer il messaggio: questo comportamento è inacce4abile, è necessario che tu s9a per qualche minuto isolato per interrompere subito questo comportamento e perché tu possa pensare un modo diverso Scegliere un posto noioso e monotono, senza distrazioni Portare immediatamente il bambino nel posto del 9me- out, usando non più di 10 parole e non più di 10 secondi Evitare discussioni Usare sedia o sgabello puntare il 9mer affinché il bambino possa sen9rlo alla fine chiedere perché era stato messo in 9me- out Evitare di chiedere promesse, e umiliarlo o in9morirlo Strategie per la disattenzione In classe far sedere l alunno nella prima fila, ma non staccato dai compagni (a4enzione ai lavori di gruppo) Fare una sola richiesta alla volta Assegnare compi9 la cui durata è proporzionale al tempo a4en9vo dell alunno Fornire, quando necessario, la possibilità di accedere ad un area più tranquilla Ripetere in modo chiaro le istruzioni Stabilire obieevi a breve termine Riconoscere quando l alunno ha bisogno di uno stacco Variare frequentemente le aevità Strategie per l iperattività Ogni tanto concedere la possibilità di muoversi Quando mostra segni di irrequietezza assegnargli qualcosa da fare Predisporre brevi pause tra le varie aevità Ogni tanto avvicinarsi all alunno ed elogiarlo per essersi applicato al compito Applicare forme di tutoraggio tra pari Tolleranza alla frustrazione Fornire esempi su come tollerare le frustrazioni Incoraggiare e allenare l alunno a parlare delle proprie emozioni e dei propri pensieri e a chiedere aiuto quando è in difficoltà nel ges9re la frustrazione Insegnare aevità che siano per lui rilassan9 e coinvolgerlo in aevità crea9ve Assicurarsi che l alunno abbia un alimentazione corre4a e che dorma a sufficienza. Limitare, ma non escludere, aevità troppo s9molan9 quali TV, computer, videogiochi 10

11 ModiUicazione del comportamento Fase 1: Descrivere operazionalmente i comportamen9 problema Fase 2: Stabilire gli obieevi Fase 3: Stabilire le possibili ricompense e le con9ngenze Fase 4: Scrivere un contra4o comportamentale Fase 5: Applicare il contra4o Fase 6: Valutare l andamento ed apportare opportune modifiche Fase 7: Diminuire gradualmente le ricompense CONTRATTO PER: ( nome dello studente) Ho deciso di stare a4ento in classe. Non sarà facile per me, perché spesso parlo o gioco con i miei compagni anziché concentrarmi sul mio compito. So però che devo imparare ad essere un buon studente, rispe4ando compagni, genitori e insegnan9. Ci sarà sempre un posto ed uno spazio appropriato per giocare. Ogni giorno l insegnante verificherà il mio comportamento con questa scala: 5- sempre a4ento 4- quasi sempre a4ento 3- qualche volte a4ento 2- raramente a4ento 1 - mai a4ento Quando raggiungerò 5 verifiche consecu9ve posi9ve mi guadagnerò La possibilità di giocare con gli amici al parco il Venerdì. Questo contra4o par9rà da questa data. Firma dello studente Firma dell insegnante Firma dei genitori Data Strategie per la bassa autostima Ricorrere all incoraggiamento posi9vo: - Descrivere il comportamento posi9vo dell alunno - Comunicare apprezzamento per quel comportamento Evidenziare anche i piccoli successi Fornire feedback sulla prestazione evitando giudizi sulla persona Dare al bambino opportunità di mostrare le sue capacità in aevità in cui riesce bene 11

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