RELAZIONE TECNICA GENERALE

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2 RELAZIONE TECNICA GENERALE INDICE : 1 Generalità Il nodo di ripartizione del Panperduto Traversa sul Ticino Edificio regolatore Bacino di distribuzione Sfioratore Conca di navigazione delle barche Stato attuale della conca Intervento di progetto Manutenzione della conca Risanamento delle sponde e del fondo della conca Verifica al galleggiamento Intervento sulla conca Consolidamento delle opere murarie Sostituzione delle porte vinciane Sistemazione dei canali di accesso _ 1

3 1 Generalità L intervento in oggetto si riferisce alla ristrutturazione della conca di navigazione a servizio della diga del Panperduto. Esso si inserisce nell ambito dello sviluppo della navigazione turistica fluviale, previsto dalla Regione Lombrdia, che comprende gli interventi in grado di consentire la navigabilità turistica dal lago Maggiore al primo tratto del Ticino, fino al Canale Industriale Enel. La diga del Panperduto, gestita dal Consorzio Est Ticino-Villoresi, forma un bacino nel quale sono realizzate le opere di derivazione dal Ticino, che alimentano le utenze irrigue e regola l accesso al Canale Industriale: a monte, sono inseriti altri due sbarramenti. Per l attivazione della via navigabile, è quindi necessario procedere alla riattivazione delle conche afferenti i seguenti sbarramenti: Sbarramento della Miorina; Sbarramento di Porto della Torre; Sbarramento del Panperduto; Sbarramento della Maddalena (accesso al Canale Industriale). La diga di Panperduto risulta già fornita di conca di navigazione; essa tuttavia, necessita di un intervento di ristrutturazione, essendo in cattivo stato _ 2

4 di conservazione ed inadeguata ad assicurare il collegamento tra le zone di monte e di valle del corso d acqua. La presente relazione illustra i criteri di intervento e le problematiche inerenti i lavori di ripristino e completamento della conca di navigazione della Diga di Panperduto, lungo il Fiume Ticino. La conca è stata realizzata nei primi decenni del 900, in epoca successiva alla diga che mette in comunicazione il Ticino con il Canale Villoresi ed il Canale Industriale. La presenza della conca quello è di consentire il transito delle imbarcazioni con qualsiasi tipo di portata del Ticino, grazie alla vasca interna di compensazione, che mette in comunicazione il tratto di monte del corso d acqua con quello di valle: essa si presenta attualmente fuori esercizio. Pertanto, con il presente intervento di manutenzione straordinaria finalizzata alla ristrutturazione, sarà possibile ripristinare la funzionalità della conca, in modo da permettere alle imbarcazioni di superare l ostacolo costituito dal salto della Diga di Panperduto. D altra parte, la riattivazione della navigazione fluviale, oltre al recupero funzionale delle conche esistenti, rappresenta anche il recupero di una rilevante testimonianza storica. A tal fine, gli interventi previsti nel presente progetto, sono stati volti alla salvaguardia delle opere nel contesto in cui sono state realizzate. _ 3

5 2 Il nodo di ripartizione del Panperduto. Il nodo idraulico del Panperduto ha lo scopo di derivare le acque dal Fiume Ticino verso il canale Villoresi ed il canale industriale dell ENEL attraverso appositi manufatti. La derivazione delle acque viene effettuata tramite una traversa sul Fiume Ticino a lato della quale, attraverso un edificio regolatore, le acque vengono ripartite in un bacino di distribuzione. Al termine di questo bacino le acque vengono in parte restituite al fiume e in parte vengono derivate, tramite un altra opera di presa, nel Canale Villoresi e nel Canale Industriale. Il sistema prevede la possibilità di mantenere la navigabilità del corso d acqua attraverso dei canali e delle conche di navigazione in corrispondenza di tutti i manufatti, che non sono al momento utilizzabili. Il sistema è completato da uno scaricatore per le sabbie (dal bacino di distribuzione al fiume), da uno sfioratore a raso che, quando il livello idrico nel bacino di distribuzione supera una quota fissata, scarica parte delle acque nel Fiume Ticino e dalla rampa di risalita dei pesci. Quest ultimo manufatto risulta però da tempo abbandonato attraverso la tamponatura della presa nel bacino di distribuzione. In sponda sinistra del Fiume Ticino, appena a valle dell edificio regolatore, si trova la costruzione adibita ad ufficio centrale di controllo del Nodo _ 4

6 idraulico, al quale vengono trasmessi i principali dati relativi al sistema e dal quale è possibile effettuare alcune delle manovre e dei comandi necessari. Il funzionamento idraulico del sistema è il seguente: la traversa sul Ticino crea il carico necessario all efflusso della portata prevista attraverso le paratoie dell edificio regolatore; la portata derivata attraversa il bacino di distribuzione, nel quale viene mantenuto un livello idrico intorno ai m s.l.m.; da questo, attraverso uno sfioratore e due opere di presa con paratoie regolabili, la portata viene ripartita verso le diverse utenze: il Canale Villoresi, il Canale Industriale e la restituzione al Fiume Ticino. 2.1 Traversa sul Ticino La traversa sul Fiume Ticino ha una lunghezza di m ed una quota del ciglio finito di m s.l.m.. La traversa è formata da un nucleo in calcestruzzo ricoperto da un manto in granito; la sommità, orizzontale, ha una larghezza di 1.00 m e si raccorda all alveo a monte e a valle con due scarpe ad arco di cerchio, con raggio di curvatura rispettivamente di 2.85 m e di 2.50 m. Il manufatto ha complessivamente una dimensione trasversale di m ed un altezza massima di 4.75 m rispetto al piano di monte dell opera. La traversa ha una direzione leggermente obliqua rispetto a quella del flusso in modo tale da costituire un invito per la corrente verso l edificio regolatore. _ 5

7 Alla base della scarpata di valle è stato realizzato un dissipatore con blocchi di calcestruzzo e massi ciclopici. A monte e a valle dell opera la fondazione è protetta da due taglioni in calcestruzzo, di forma trapezia, profondi rispettivamente 2.5 m e 4.25 m rispetto alle quote di fondo di monte e di valle. La quota di sommità della traversa può essere innalzata grazie ad un tubo flessibile, in gomma, dal diametro di 0.40, posizionato in sommità. Quando il tubo è vuoto la traversa mantiene la quota di sommità originaria, di m s.l.m., quando la tubazione viene riempita d acqua essa crea un ulteriore sbarramento che porta la quota della traversa a m s.l.m., in modo da innalzare il carico sull opera di presa. Il setto regolabile viene utilizzato per sfiorare una certa portata sopra la traversa, ad esempio per garantire il minimo deflusso vitale. I tre setti vengono comunque abbattuti automaticamente quando si ha tracimazione con un carico al di sopra dei tubi maggiore di 10 cm, in modo da evitare un aumento eccessivo dei livelli nel fiume a monte della traversa. Il bacino a monte dell opera è costituito da un ansa del fiume, dove questo si allarga da circa 130 m a circa 350 m. Le sponde, per un estensione di circa 500 m a monte dell opera, sono protette da argini in muratura sia in destra che in sinistra idrografica. _ 6

8 2.2 Edificio regolatore L edificio regolatore costituisce l opera di presa attraverso la quale le acque vengono derivate dal fiume al bacino di distribuzione, per poi essere in parte inviate ai diversi canali, in parte restituite al Ticino. L opera prende origine dalla spalla sinistra alla traversa e si sviluppa in direzione perpendicolare al deflusso delle acque. L edificio ha una lunghezza complessiva (al netto delle due spalle) di m, un altezza di m sulla fondazione ed una larghezza compresa tra 4 m e 7 m. Esso è formato da tre corpi avanzati (uno centrale, formato da tre archi, e due laterali, formati da un arco ciascuno) e da due corpi rientranti composti da una serie di archi minori. L edificio è costituito da 15 archi, separati da altrettante pile, ognuno dei quali è a sua volta suddiviso in due da una pila di dimensioni minori. Si vengono così a formare 30 luci, regolate tramite paratoie. Le luci hanno dimensione netta di 1.5 m per 3.0 m. Ogni luce è sormontata da un arco in muratura, poggiato da un lato su una pila grande e da un lato su una pila piccola. Le pile grandi sorreggono il pavimento di una loggia di manovra che occupa il corpo superiore dell edificio. Questa loggia, coperta, contiene gli organi di manovra ed i quadri elettrici delle paratoie. Le murature della loggia sono in mattoni; sotto ogni arco, lato monte, si trova l attuatore della singola paratoia. _ 7

9 Nel loggiato vi sono inoltre i due quadri elettrici che controllano la movimentazione delle paratoie; da essi è possibile leggere in continuo l ampiezza dell apertura di ogni paratoia e comandarne l apertura e la chiusura; la regolazione può essere inoltre effettuata anche dall ufficio centrale ubicato sulla sponda sinistra, immediatamente a valle dell edificio regolatore. In gestione ordinaria, la regolazione delle paratoie avviene automaticamente, in base alle oscillazioni del livello nel bacino di distribuzione. Nelle pile di monte sono presenti delle scanalature nel granito che costituiscono i gargami delle paratoie. A monte e a valle dell edificio vi sono due ballatoi di servizio, con pavimento in pietra e parapetti di ferro. Dai ballatoi è possibile accedere alle luci di efflusso e alle paratoie. Come a monte, anche sul paramento di valle, sotto gli archi del ballatoio, sono presenti dei gargami in granito entro i quali è possibile inserire manualmente dei panconi per la chiusura delle luci di efflusso. 2.3 Bacino di distribuzione A valle dell opera di presa si trova il bacino di distribuzione delle acque, lungo circa 700 m e con larghezza variabile tra 65 m e 90 m. La sponda sinistra del bacino è costituita dal terrazzo originario del Fiume Ticino; la sponda destra è formata da un muro e, verso valle, da un doppio argine in terra. _ 8

10 Lungo il perimetro del bacino sono presenti vari manufatti idraulici; quelli maggiormente significativi per il funzionamento del sistema di derivazione sono lo sfioratore e le opere di presa situati all estremo di valle del bacino. Oltre a questi vi è uno scaricatore delle sabbie, per la restituzione nell alveo del Fiume Ticino del materiale solido eventualmente transitato attraverso le bocche dell edificio regolatore ed uno sfioratore a raso. Il primo si trova circa 70 m a valle della traversa ed è costituito da quattro bocche, le cui paratoie sono movimentate da motori elettrici. Lo sfioratore a raso è invece posizionato nel tratto di sponda in terra. In condizioni di esercizio, il livello idrico nel bacino si mantiene costantemente intorno alla quota di m s.l.m., tramite un sensore idrometrico piezoresistivo che trasmette i livelli misurati ad una centralina che modifica di conseguenza l apertura delle paratoie dell edificio regolatore. Il sensore è posizionato lungo la sponda destra del bacino, immediatamente a monte dello sfioratore a raso. 2.4 Sfioratore Lo sfioratore situato all estremo di valle del bacino ha la funzione di restituire al F. Ticino la portata che non viene derivata dal canale industriale e dal canale Villoresi. _ 9

11 L opera presenta una lunghezza di 72.9 m, ed è composta da 19 luci dalla larghezza di 3 m ciascuna; al di sopra delle luci una passerella pedonale consente il passaggio e la manovra dei panconi. La soglia delle luci si trova a quota m s.l.m.; a valle delle luci vi è un salto di circa 4.70 m, per cui il fondo dell alveo è protetto da una traversa sulla quale sono stati realizzati dei denti in calcestruzzo per la dissipazione dell energia della corrente. Da qui le acque confluiscono nuovamente nel Fiume Ticino. _ 10

12 3 Conca di navigazione delle barche. Tra l edificio regolatore e la sponda sinistra del Ticino è presente la conca di navigazione per il superamento del dislivello tra i peli liberi a monte e a valle dell opera di presa. La conca è chiusa a monte da una doppia porta vinciana, di cui la parte superiore viene chiusa solo in caso di piena; a valle è presente una porta unica a due ante. L immissione dell acqua nella conca avviene tramite una bocca con paratoia che si trova nel muro laterale sinistro a monte della conca; la porta di valle è anch essa munita di bocche. A monte ed a valle della conca vi sono due tratti di un canale di navigazione (callone), che raccorda il Fiume Ticino a monte con il bacino di distribuzione a valle: quello di monte ha uno sviluppo di circa 90 m ed una larghezza intorno ai 15 m; il callone di valle si sviluppa per una lunghezza di circa 350 m e presenta una larghezza variabile intorno a 15 m. 3.1 Stato attuale della conca. La conca di navigazione della Diga del Panperduto è fornita di due coppie di porte vinciane in acciaio, incardinate ed imbasate su strutture murarie realizzate con le tecniche in uso nel periodo di costruzione. Il bacino di manovra presenta una lunghezza totale di 33.5 metri, con una lunghezza utile intorno ai 25 m. La sezione traversale corrente è pari a 8 metri; _ 11

13 il tirante idrico medio è generalmente superiore ai 2 m, anche se attualmente la conca ed il canale di accesso risultano interessati da un cospicuo interrimento. La porta vinciana di monte è costituita da un doppio ordine verticale: il primo ordine di porte vinciane ha un altezza di 4.10 m ed arriva alla quota di msm; il livello superiore, che parte da tale quota, giunge sino a msm, quota coincidente con quella del camminamento, ed ha un altezza di 2.40 m. La porta vinciana della conca, ubicata a valle, è costituita da un solo ordine di paratoie, avente un altezza di 4.10 m. Le dimensioni ridotte della conca non consentono l accesso a imbarcazioni tipo peniche o a quelle delle idrovie di I a classe. Pertanto non è stata definita un imbarcazione tipo, anche considerato che la via fluviale in esame, non è interessata da traffico commerciale, per cui è destinata esclusivamente a natanti di tipo turistico. La conca esistente è rivestita con lastre di pietra naturale d epoca, sulle pareti laterali, ed è fornita di cremagliere per le manovre di apertura/chiusura delle porte, organi di manovra manuali, canali di alimentazione e scarico dell acqua, scalette, gargami, ed altre opere accessorie. Dall esame delle opere esistenti, è emerso che lo stato di conservazione delle porte metalliche è certamente compromesso, al punto da necessitare della sua completa sostituzione, con i relativi battenti. _ 12

14 Sono anche deteriorate, a causa dei cicli di gelo e sgelo nonchè dell'azione dell'acqua, le sponde, in particolare nella zona di bagnasciuga dove si rilevano distacchi di porzioni di calcestruzzo. Per effetto del trasporto solido operato dalla corrente del Ticino, si è deposto del limo sul fondo del canale di ingresso della conca e della conca stessa. Il fondo del canale di accesso alla conca dal fiume, nel tratto finale, è rivestito con pietrame: lo stato di questo rivestimento risulta abbastanza alterato; tuttavia, la mancanza di un rilievo diretto non consente una diagnosi precisa delle sue effettive condizioni, per cui si ritiene necessario un intervento di ripristino. Per quanto concerne il sistema di alimentazione, la vasca esistente è già dotata di acquedotti laterali che si estendono per tutta la lunghezza della conca. Il riempimento e lo svuotamento della conca è ottenuto tramite due condotti di alimentazione, uno per ogni lato della conca, dotati di paratoie di intercettazione alle estremità, che sboccano nei mandracchi di monte e di valle. Le luci hanno una sezione pari a 0.50 x 0.50 m e una distanza da imbocco a sbocco di circa 15 m. Sono collegati alla vasca tramite 4 luci che funzionano alternativamente nei due sensi durante le manovre di riempimento e di svuotamento. _ 13

15 La conca risulta sprovvista delle guide necessarie alla navigazione, della segnaletica, degli ormeggi per l attesa delle operazioni effettaute da altro natante. 4 Intervento di progetto. Alla luce di quanto sopra descritto, le opere di ristrutturazione e completamento definite nel presente progetto risultano articolate in due capitoli: le opere di impianto (elettrico, meccanico) e le opere civili afferenti alla messa in secco ed alla ristrutturazione delle opere. Nel proseguo vengono descritte queste ultime e si rimanda per la parte elettrica e meccanica alle relative relazioni ed al disciplinare. Prioritario per l'esecuzione dei lavori di ripristino della conca, risulta essere la fornitura di due coppie di paratoie in acciaio (panconi), necessarie alla messa a secco del bacino. Esse saranno inserite nella coppia di gargami esistenti ed opportunamente ristrutturati, ubicati alle estremità della vasca: la prima lato Ticino ad alcuni metri dalle porte di monte, la seconda oltre le porte di valle in direzione del Canale Villoresi. La soluzione consentirà di poter disporre dei gargami per l'infilaggio di panconi di chiusura, rendendo la struttura definitiva al fine di contenere i futuri _ 14

16 costi relativi alle operazioni di manutenzione della conca, che si rendereranno necessari durante l esercizio. Dopo aver posizionato i panconi di chiusura e proceduto al prosciugamento della conca, mediante aggottamento dell'acqua con apposite pompe, si procederà alla rimozione delle porte vinciane; quindi sarà effettuata la rimozione del deposito solido sul fondo della conca e la pulitura delle murature per effettuare i lavori di risanamento delle sponde e della platea di fondo; dopo tali lavori sarà possibile realizzare eseguire l intervento vero e proprio di rifunzionalizzazione della vasca. L intervento complessivo pertanto consisterà nelle seguenti fasi di lavoro: fornitura e posa strutture di sostegno provvisionali (panconi) e aggottamento della conca; zavorramento della platea di fondazione con jet-grouting; risanamento delle sponde e del fondo della vasca; consolidamento delle opere murarie; asportazione porte vinciane e meccanismi esistenti; fornitura e posa di nuove porte vinciane; fornitura e posa della parte elettromeccanica e dell impianto elettrico; pulizia del fondo dei canali di accesso e posa di scogli stabilizzanti; opere accessorie (pontili, centraline, segnaletica, impianto videocitofonico). _ 15

17 L area d intervento ricade in zona dichiarata non sismica ai sensi della normativa in vigore. 5 Rifunzionalizzazione della conca. Lo sbarramento provvisorio del canale comporta lo svolgimento delle seguenti fasi esecutive: infissione di due palancole parallele in acciaio laminato disposte trasversalmente all asse del canale ad una distanza di 1.50m, di lunghezza utile complessiva 8m e altezza 5m. svuotamento del tratto di canale compreso tra le due coppie di panconi, per l esecuzione dell intervento di manutenzione della conca. 5.1 Risanamento delle sponde e del fondo della conca. La verifica al galleggiamento svolta, ha evidenziato che l attuale stato della conca non è in grado di contrastare la sottospinta legata al carico idrostatico in condizione di fiume in piena coincidente con la vasca all asciutto Verifica al galleggiamento. La conca di navigazione ha una larghezza di 8 m, una lunghezza nel senso del moto di 33.5 m e lo spessore della piastra di fondazione è pari a circa 1 m; lo schema della vasca è riportato nella figura successiva. _ 16

18 La conca può essere schematizzata come una piastra rigida di spessore pari a 1 m, soggetta ad una sottospinta S dovuta alla colonna d acqua agente a monte e a valle della conca stessa. In condizione di conca vuota, per l esecuzione della manutenzione necessaria, e considerando che il livello a monte e a valle sia lo stesso, circostanza che si verifica effettivamente durante le piene, per effetto dell apertura delle paratoie della traversa, si ottiene un dislivello tra il livello idrico e la quota del fondo vasca di 5 m; rispetto all intradosso della piastra di fondazione quindi il battente idrico è pari a 6m: in tali condizioni, la piastra è soggetta ad un carico uniformemente distribuito, espresso da: q = γa x h = 6 T/m 2 = 60 KN/m 2 con γa peso specifico dell acqua ed h altezza della colonna d acqua (6 m). La sottospinta S, agente sulla striscia unitaria, con una forza diretta verso l alto, è pari a: _ 17

19 S= q x B x 1= 6 x 33.5 x 1= 201 T/m = 2010 KN/m. Considerato lo spessore della piastra pari a 1 m, il peso della striscia unitaria risulta, considerando il peso specifico del γcls = 2,5 T/m 3 : P=D x B x γcls = 83.8 T/m = 838 KN/m La verifica a galleggiamento della conca viene effettuata valutando il coefficiente di sicurezza Ks, pari al rapporto tra le forze resistenti, in questo caso la forza peso P, e le forze che provocano il galleggiamento, ossia la sottospinta S. Tale coefficiente è pari a: Ks= P/S= 838/2010 = 0.42 Evidentemente la verifica a galleggiamento non è soddisfatta essendo il coefficiente di sicurezza Ks inferiore all unità; risulta allora necessario operare un intervento che garantisca un coefficiente di sicurezza che superi l unità. L intervento di progetto prevede di adeguare la struttura della platea al carico legato alla sottospinta, nelle condizioni di manutenzione, rendendola solidale con il terreno di fondazione. L intervento prevede il consolidamento del terreno, eseguito con iniezioni di miscele cementizie ad alta pressione (jetgrounting) e la posa di barre di acciaio al fine di garantire il collegamento fra il fondo della vasca ed il terreno così consolidato. L esecuzione di pali di jet-grounting prevede la loro sovrapposizione, al fine di assicurare il completo riempimento del terreno sottostante. _ 18

20 L effetto del jet-grounting è, infatti, quello di dotare il terreno sottostante di una forza capace di controbilanciare le spinta di galleggiamento: il terreno reagisce con un carico uniformemente distribuito agente sulla base della piastra e pari a: q = γg x hg dove γg è il peso specifico del terreno dotato di elevato grado di consolidazione, assunto pari a 2.0 T /m 3, e hg è lo spessore di terreno nel quale sono inseriti i pali, pari alla lunghezza dei pali di progetto, pari a 3,6 m. La forza Pg agente sulla striscia unitaria, considerando uno spessore di jetgrounting di hg, è pari a: Pg = B x γg x hg =33.5 x 2 x 3.6 = T/m= 2412 KN/m. Da quanto sopra discende che il coefficiente di sicurezza della struttura a seguito dell intervento di consolidamento del terreno, è pari a: Ks = (P + Pg )/ S = ( )/ 201=1.61. Essendo quindi il coefficiente di sicurezza superiore all unità, la verifica a galleggiamento risulta soddisfatta. Per limitare il numero di fori nella platea si prevede l esecuzione di fori con diametro di 1.80 mt eseguiti ad interasse di 1.20 mt con una lunghezza di 3.6 mt. L ancoraggio fra la platea e lo strato di terreno trattato, sarà ottenuto mediante la posa in asse di ciascun palo e per tutta la sua lunghezza, di un tubolare di _ 19

21 acciaio Fe 360, a sezione circolare del diametro di 42.2 mm e di 5 mm di spessore, ancorato per cm nella platea. Per le caratteristiche di impiego del jet-grouting, si rinvia alle disposizioni riportate nell allegato Disciplinare tecnico Intervento sulla conca. In definitiva, l intervento di sistemazione della platea e delle sponde, una volta portato all asciutto la conca e rimosso il sedimento depositato sul fondo, prevede le seguenti fasi: preparazione della superficie ammalorata della soletta in conglomerato cementizio delle sponde e del fondo, mediante scarificatura e idrolavaggio; zavorramento della platea di fondazione mediante un intervento di consolidamento del terreno sottostante con ancoraggio dei jetgrouting alla platea; ripristino della superficie dei muri spondali e del fondo in calcestruzzo ammalorato, mediante l'utilizzo di apposite malte tixotropiche, per la riparazione delle zone degradate; ripristino delle lastre di pietra lungo i muri, mediante fissaggio degli elementi con utilizzo di malte idonee. _ 20

22 Le lavorazioni sulla muratura verranno completate mediante il ripristino e/o la fornitura e posa in opera di blocchi in pietra naturale per il rifacimento delle parti deteriorate e il restauro del faccia vista mediante pulitura e stuccatura dei ricorsi. 5.2 Consolidamento delle opere murarie. L intervento di ripristino dei manufatti in muratura verrà eseguito una volta smontate le porte vinciane esistenti. Si procederà al consolidamento della massa muraria tramite l'iniezione di miscela legante al fine di restituire il corretto grado di consolidazione estendendo tale intervento all'intero spessore. In particolare sono previste iniezioni di miscela di boiacca cementizia con additivo antiritiro armate con barre di acciaio φ 16 mm, in corrispondenza delle zone di battuta delle porte e sulla parte superiore per permettere una resistenza a trazione della zona interessata dalle sollecitazioni prodotte dai supporti metallici di testa; tale opera di cucitura consentirà di ancorare efficacemente i perni delle nuove porte. Inoltre nelle zone di ancoraggio delle porte, bisognerà in accordo con la D.L., procedere a: rimozione delle eventuali parti disconnesse; nuovo getto di calcestruzzo per il ripristino della monoliticità del blocco di fondazione; inghisaggio con malte espansive delle nuove zanche; _ 21

23 collocamento (mantenendo invariato l asse delle cerniere) dei perni realizzati in officina. Alle due estremità della conca saranno ricostituiti i gargami per la posa del palancolato necessario alla manutenzione della conca, mantenendo in esercizio la traversa ed il bacino di distribuzione. All uopo, saranno utilizzati profilati in acciaio tipo UPN220, alloggiati in appositi cordoli di calcestruzzo di cemento armato, ricavati mediante parziale demolizione della muratura e del fondo. I cordoli saranno collocati in sede mediante tagli laterali dei manufatti eseguiti con apposite macchine e demolizione con martelli pneumatici. I cordoli saranno uniti al manufatto esistente mediante ancoraggi costituiti da barre in acciaio φ 20 per c.a. ad aderenza migliorata, opportunamente inghisati con malta per ancoraggi in fori da 40 mm, profondità 500 mm, ad interasse di 80 cm. Per le parti rimanenti della struttura, è previsto invece il consolidamento mediante iniezioni non armate, essendo prevalenti gli sforzi di compressione; sarà quindi sufficiente a ripristinare ed assicurare la monoliticità del corpo murario. 5.3 Sostituzione delle porte vinciane L intervento di sostituzione delle porte vinciane si rende necessario a seguito del cattivo stato delle attuali strutture. _ 22

24 Ciascun elemento della coppia di porte vinciane lato monte, costituita su due ordini di paratoie disposte verticalmente, avrà un altezza di 4.10 m, e larghezza 4.35 m (paratoia inferiore), mentre quella superiore avrà un altezza di 2.40 m. La coppia di porte vinciane lato valle sarà provvista delle due paratoie inferiori, aventi un altezza di 4.10 m, e larghezza 4.35 m. L angolo di inclinazione della singola porta rispetto all asse del canale sarà pari a 67,5. Per la movimentazione delle paratoie a battente, è previsto l utilizzo di motori elettrici asincroni trifase, accoppiate ad un sistema a cremagliera saldato alla porta: questo sistema è identico a quello esistente (ad azionamento manuale), per il quale, per motivi di tutela ambientale, è stata prevista la semplice sostituzione. Ovviamente, il meccanismo di movimentazione manuale esistente, sarà sostituito da un sistema azionato da motori elettrici. Sarà inoltre inserita una idonea copertura mediante profilati in acciaio per la protezione della ghiera, attualmente sprovvista di un sistema che eviti il contatto accidentale con organi in movimento. 5.4 Sistemazione dei canali di accesso. Attualmente il fondo dei canali di accesso alla conca presenta un cospicuo interrimento, che riduce il tirante idrico disponibile per la navigazione. _ 23

25 Pertanto, ai fini della disponibilità di un fondale adeguato, è necessario un intervento di pulizia del fondale mediante scavo e trasporto a discarica del materiale. Nei tratti adiacenti la vasca, il fondo del canale di accesso di monte, delimitato dall arginello lungo la sponda sinistra del Ticino, è rivestito con pietrame, parzialmente deteriorato. L intervento di ripristino consisterà nella posa in opera di pietrame di pezzatura idonea, costituito da massi naturali fino a 500 kg, collocati sul fondo del canale e sistemati in modo da evitare l erosione dei terreni fini cosituenti il fondo a seguito del movimento indotto dalle eliche. Anche per il canale di valle è previsto un intervento analogo di pulizia e posa in opera di massi naturali, anche se lo spesso re dei depositi è inferiore rispetto a quello di monte. Per quanto concerne le opere accessorie, l intervento di progetto comprende i pali guida in prosecuzione dell arginello del canale di accesso, che fungerà da guida per l imbarcazione in arrivo alla conca, e costituirà al contempo un presidio per evitare che i natanti in avvicinamento, per errori di manovra o avarie, possano essere trascinate verso lo sbarramento. L opera guida sarà realizzata in legno, con briccole posate ad intervallo di circa 5 m. A valle non vi sono problemi per l approccio allo sbarramento e le _ 24

26 briccole previste hanno solo la funzione di delimitare il canale navigabile e favorire la manovra di approccio alla conca. Sia a monte che a valle, vi sarà necessità di sbarco da parte degli utenti, per accedere ai quadri di comando e avviare direttamente l operazione di concata in caso di gestione automatizzata o quanto meno per interagire con gli operatori di conca in caso di telecontrollo. A questo scopo, sulla sponda sinistra del fiume (sia a monte che a valle), verranno attrezzati due appositi pontili per consentire l attracco delle imbarcazioni in attesa di effettuare la concata. I pontili saranno del tipo galleggiante, per svincolare la struttura dall escursione del livello idrico fluviale. I pontili avranno dimensioni 12,0x2,5, con un affondamento di cm, mentre la parte fuori acqua emergerà per circa cm. Il fissaggio delle cime di ormeggio del natante al modulo galleggiante sarà realizzato mediante anelli, costruiti in acciaio stampato a caldo ed assemblati al telaio mediante bulloneria inox. Lo scorrimento del pontile alle escursioni del livello idrico fluviale, sarà garantito da un sistema di pali scorrevoli in apposite guide. I pali di ormeggio avranno diametro 300 mm, e saranno realizzati in acciaio zincato a caldo verniciato. L ancoraggio del pontile al palo di ormeggio sarà costituito da anello di guida in acciaio zincato completo di cuscinetti silenziatori antifrizione. _ 25

27 I pontili inoltre, verranno dotati di idonee passerelle per consentire lo sbarco. Nella vasca saranno alloggiate n 4 anelli in acciaio stampato a caldo, per assicurare la stabilità del natante. Sempre nella vasca, è previsto l inserimento di 2 scalette in acciaio per l accesso al fondo, con possibilità di utilizzo in condizionidi emergenza per l abbandono del natante. _ 26

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