Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2007

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1 Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2007

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3 risultati ottenuti nel 2007 dal Centro Regionale Trapianti evidenziano, ancora una volta, I l importanza fondamentale che riveste il lavoro in rete, garanzia di efficienza, qualità e omogenea distribuzione dei servizi sul territorio. Naturalmente non sarebbe stato possibile raggiungere gli stessi obiettivi senza il contributo di tutti coloro che, ogni giorno, lavorano per dare attuazione ai programmi di donazione e trapianto. Uno dei dati di attività più interessanti è quello relativo all aumento delle segnalazioni. La rete delle rianimazioni, che consente l identificazione dei potenziali donatori, svolge un ruolo insostituibile, non solo in ospedale, ma anche sul territorio, mediante campagne di informazione e comunicazione sociale, in collaborazione con le numerose associazioni di volontariato operanti in regione. Per soddisfare al meglio i bisogni di salute dei soggetti che necessitano di un trapianto è fondamentale proseguire lungo questa strada, non soltanto garantendo l attuale eccellenza qualitativa dei servizi, ma anche agendo direttamente su tutta la popolazione, sensibilizzando i cittadini su un tema di così grande importanza, lavorando insieme sulla comunicazione, rispondendo ai dubbi e alle perplessità e favorendo così una cultura della donazione. La crescita del numero dei consensi alla donazione è un traguardo che dobbiamo raggiungere insieme per garantire una possibilità di cura a chi oggi è in attesa di uno più organi: è compito delle istituzioni e dei soggetti che operano in questa direzione creare una rete di informazione il più possibile mirata al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Mi auguro che, anche in futuro, il Piemonte possa continuare ad essere una delle regioni italiane capofila in tema di trapianti, quale riconoscimento della qualità dei servizi offerti e dell impegno di tutti gli operatori. Eleonora Artesio Assessore alla tutela della salute e sanità

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5 Indice Pag.7 Presentazione Pag.53 Tessuti Pag.9 Organi Pag.54 Cornea Pag.13 Procurement Donatori Donatori Indici di qualità Attività Banca Innesti Opposizioni Pag.62 Membrane Amniotiche Attività di Prelievo Attività Prelievi di organi per Centro di segnalazione Pag.64 Cute Pag.21 Attività di trapianto Attività di prelievo Numero di trapianti eseguiti nel 2007 Attività di innesto Attività di trapianto in Piemonte Pag.70 Tessuto Muscolo Scheletrico Numero di trapianti da inizio attività Attività Rene - Attività di scambio Pag.74 Valvole Cardiache Rene/Pancreas - Attività di scambio Attività Pancreas - Attività di scambio Pag.76 Cellule Fegato - Attività di scambio Fegato Split - Attività di scambio Attività centri trapianto Cellule Staminali Emopoietiche Registro dei Donatori Volontari di Cellule Staminali Emopietiche Cuore - Attività di scambio Pag.96 Sangue Placentare Polmone - Attività di scambio Attività Pag.31 Esito Trapianti d'organo Pag.100 Altri trapianti di Cellule Rene Pag.103 Attività di Immunogenetica Cuore Pag.107 Appendici Fegato Pag.108 Appendice 1 Polmone Attività Nazionale CNT Pag.43 Pancreas Pag.112 Appendice 2 Liste di attesa Indici di qualità donazione e prelievi nella Regione Piemonte nel 2007 Rene Pag.130 Appendice 3 Cuore Fegato Sito Internet CRT Vivet Polmone Pag.132 Appendice 4 Pancreas e combinati con pancreas Indirizzario Pag.51 Servizio di Psicologia Medica per i trapianti Pag.142 Appendice 5 Attività Pubblicazioni Scientifiche 5 Resoconto CRT 2007

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7 Presentazione

8 Centro Regionale Trapianti Eccoci nuovamente a presentare il resoconto dell attività svolta in un anno da quel settore del servizio sanitario che si occupa di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule. La domanda che ci dobbiamo porre subito è se riusciamo a soddisfare le necessità di salute dei pazienti che attendono un trapianto per migliorare la loro qualità di vita o, ben più rilevante, la loro possibilità di continuare a vivere. Se, dunque, il sistema sanitario della nostra regione si sia organizzato in maniera coerente con queste necessità. Certo, almeno nel caso della maggior parte dei trapianti di organi e tessuti, la chiave di volta di tutto il sistema è la donazione di organi e tessuti da parte di soggetti che decedono nei nostri ospedali. È quindi da qui che deve partire la nostra analisi. E per prima cosa il nostro pensiero ed il nostro profondo riconoscimento deve riguardare i donatori e le loro famiglie, grazie alla generosità dei quali si rende possibile le risposta alle necessità di cura di molti pazienti. Pier Paolo Donadio, che è il Responsabile del Coordinamento delle Donazioni e dei Prelievi, proporrà l analisi di come questa attività si sia articolata nella nostra regione nel Ma quanti sono i pazienti che si sono rivolti alle strutture sanitarie del Piemonte per ricevere un trapianto di organi, tessuti o cellule? Al 31 dicembre 2007 erano più di 600 i pazienti in attesa di un rene, neppure un centinaio quelli in attesa di cornee, poco meno di 50 quelli che aspettavano un fegato, quasi 60 un cuore, una ventina un polmone e meno di 10 coloro che erano in attesa di un pancreas, di solito in combinazione con un rene. Certo, questa popolazione rappresenta un microcosmo rispetto allo scenario all intera popolazione del Piemonte, che conta più di 4 milioni e trecentomila abitanti. Ma se consideriamo la gravità delle loro condizione, ed anche il costo sociale e sanitario per poterli curare anche in assenza Prof. Antonio Amoroso del trapianto, appare evidente l impegno che deve essere profuso per le loro necessità. Il numero dei pazienti in attesa al rispetto alla stessa data dell anno precedente non è però sostanzialmente cambiato, se non per i candidati al trapianto di cornea. Anche i tempi di attesa per ricevere il trapianto non si sono modificati, se si eccettua una riduzione dei tempi di attesa per il trapianto di cornea. Dobbiamo riflettere quindi che non abbiamo ancora raggiunto una piena risposta ai bisogni di salute dei soggetti che necessitano un trapianto. Certo, nel caso del trapianto di fegato e di cornee i tempi di attesa sono contenuti a pochi mesi, e nel caso del trapianto di organi solidi - molti dei pazienti presi in carico dai nostri Centri sono residenti fuori della nostra regione. Nel caso del trapianto di fegato, essi rappresentano addirittura la maggioranza. Certo la lista non si allunga ed i tempi non si dilatano. Ma l attenzione deve essere focalizzata non solo alla lista di attesa ma anche alla popolazione di pazienti che potrebbero beneficiare di un trapianto e caso mai non vengono indirizzati ad esso. Per questo il CRT si è impegnato nell avvio di registri di insufficienza d organo nella nostra regione, per avere conoscenza delle reali necessità di trapianto per tutti i pazienti che lo necessiterebbero. Complessivamente siamo vicini all equilibrio, ma dobbiamo fare ancora uno sforzo. Ma quali sono i dati positivi in relazione ai trapianti che emergono dalla lettura di questo resoconto? Rispetto al panorama nazionale, la nostra Regione occupa certamente una posizione di rilievo. Mediamente si eseguono comunque in Piemonte circa 400 trapianti di organi ogni anno. Nel 2007 l attività si è collocata ai vertici nazionali. Sono stati, infatti, trapiantati 178 reni da donatori cadaveri, 138 fegati interi o parti di essi, 30 cuori, 4 pancreas (sempre in combinazione con il rene) e 13 polmoni. Il centro trapianto di rene e quello Regione Piemonte - Valle d Aosta 8

9 di fegato delle Molinette sono stati nel 2007 i Centri che in Italia hanno eseguito più trapianti, mentre si sono classificati al terzo posto nelle rispettive classifiche: il Centro trapianti di rene di Novara, il Centro trapianti di cuore delle Molinette ed il Centro di trapianto di polmone, sempre delle Molinette. Il risultato più che soddisfacente dei trapianti è dato anche dalla qualità dei risultati. Infatti, dopo 5 anni dal trapianto, godono di buona salute più del 90 % dei riceventi di trapianto renale, circa l 80% dei riceventi di fegato e più o meno il 70% di coloro che hanno subito il trapianto di cuore. Oltre ai trapianti di organi è cresciuto in Piemonte anche il sistema di donazione e trapianto di tessuti, anche grazie al consolidamento delle sei banche istituite a livello regionale, relative a cornee, sangue placentare, cute, membrane amniotiche, tessuti muscolo-scheletrici, vasi e valvole. Nel 2007 sono state prelevate quasi 1200 cornee, 371 delle quali sono state trapiantate. Sono state inoltre processate 8 placente che hanno consentito 118 innesti di membrane amniotiche, mentre, grazie a 64 donatori, si sono raccolti cm² di cute con la quale è stato possibile trattare 124 pazienti. Infine sono stati raccolti tessuti muscolo-scheletrici da 7 donatori cadavere e da 182 donatori viventi, che hanno consentito 223 interventi di trapianto. Si è consolidata anche l azione dei centri trapianto di cellule staminali emopoietiche (midollo osseo). Sono stati infatti eseguiti 317 autotrapianti in 11 centri piemontesi, sette dei quali hanno anche effettuato 115 trapianti allogenici (cioè da donatori compatibili per caratteristiche tessutali con il ricevente). E inoltre cresciuta l attività del registro di coloro che si rendono disponibili a donare cellule staminali emopoietiche (in Piemonte sono più di ) e quella della Banca del sangue placentare, che ha permesso di conservare circa 1500 sacche. Il trapianto, dunque, non riguarda solo alcuni di noi, ma l intera collettività. E come in ogni famiglia, ci sono momenti particolari in cui tutti festeggiano uno dei componenti: le occasioni sono i compleanni, le nascite o i nuovi traguardi. Nel 2007 il sistema trapianti ha festeggiato importanti traguardi: 5000 trapianti d organo in Piemonte, 500 trapianti di rene presso il centro di Novara, 400 trapianti di cuore effettuati a Torino dall inizio dell attività, 200 donazioni di cellule staminali emopoietiche da donatori di midollo osseo del registro piemontese, solo per ricordarne alcuni. Al termine di questa presentazione vorrei ringraziare tutti coloro che con il loro lavoro hanno contribuito al successo dei programmi di donazione e trapianto in Piemonte. Il contributo di molti di essi è ben visibile: il personale del CRT e del CRP, i coordinatori locali, il personale medico ed infermieristico dei centri di rianimazione e dei centri di trapianto. Ma va ringraziato anche il personale di tutte quelle strutture che nel sistema sanitario regionale garantiscono il successo di questa attività. Un apprezzamento va pure al 118 che garantisce con efficienza i trasporti delle equipe di prelievo e degli organi. Occorre inoltre esprimere riconoscenza alle associazioni di volontariato che operano nel settore della donazione e trapianto di organi tessuti e cellule, il cui prezioso contributo è sempre apprezzato. Vorrei infine augurare un buon lavoro a tutti, particolarmente sentito per coloro che si sono uniti a noi nel 2007, e ringraziare ancora una volta per il lavoro fatto tutte le persone che hanno partecipato a questa attività, ed in particolare coloro che hanno concluso durante il 2007 il loro impegno di lavoro nel sistema regionale trapianti. 9 Resoconto CRT 2007

10 Coordinamento Regionale Donazioni e Prelievi Dr. Pierpaolo Donadio Con 30 donatori effettivi p.m.p. e 29,3 utilizzati nel 2007 il Piemonte si è collocato ancora una volta al secondo posto tra le grandi regioni italiane; fino a due anni fa il primato era dell Emilia Romagna, da due anni a questa parte è della Toscana; se si considerano anche le regioni più piccole i cui risultati sono solitamente molto variabili, il Piemonte scala al terzo posto cedendo il secondo al Friuli. Il 2007 ha segnato inoltre un generale arretramento, sia pure contenuto, delle donazioni nell intero Paese, che è sceso da 20 donatori utilizzati pmp del 2006 a 19,3; la stessa Toscana capolista è passata da 37,5 a 34,6 mentre il Piemonte da 30 è sceso a 29,3. Il dato del Piemonte è quindi di soddisfazione, sia come numero assoluto che in senso relativo, ma allo stesso tempo è innegabile che esso sia comunque, seppure di poco, in flessione (- 2.3%), e che si inserisca in un contesto di flessione generalizzata del Paese (- 3.5%). Si potrebbe quindi pensare che esistano elementi di allarme, soprattutto se si considera che questa modesta flessione segue quella più marcata che ha segnato il 2006 rispetto al 2005, quando il Piemonte aveva avuto 33 donatori p.m.p. Per comprendere bene lo scenario occorre leggere tutti i numeri, non solo quelli del risultato finale, con attenzione e conoscere il sistema per saperli interpretare. Il primo dato che deve essere considerato è quello delle segnalazioni, ed esso è molto buono. Infatti in Piemonte i segnalati sono stati 52,4 p.m.p., con un aumento del 4.3% rispetto all anno precedente. Questo significa che la rete delle rianimazioni è progressivamente sempre più attenta, capace e disponibile ad individuare e segnalare la morte encefalica, primo indispensabile presupposto per avere donatori; ciò indica un sistema che funziona, una rete che esiste: a maggior ragione nella misura in cui, come vedremo, le opposizioni sono aumentate. Regione Piemonte - Valle d Aosta 10

11 Fino a quando le segnalazioni sono alte, ed in Piemonte lo sono state, il sistema è sano, e le oscillazioni non devono fare paura. Il secondo dato è quello delle opposizioni, salite dal 28.4% del 2006 al 34.4% del 2007; con le stesse opposizioni dell anno precedente il 2007 si sarebbe chiuso con 32.5 donatori pmp; dunque è questa la causa della flessione del In una certa misura è fisiologico che, se le segnalazioni aumentano, aumentino percentualmente le opposizioni; infatti le segnalazioni non fatte solitamente derivano da una preselezione dei potenziali donatori che scarta a priori quelli dalla cui famiglia ci si attende un rifiuto. Tuttavia questo fenomeno spiega un mancato aumento di donatori utilizzati di fronte ad un aumento di segnalati, ma non una loro riduzione, e quindi innegabilmente un reale aumento delle opposizioni c è stato. Non sembra però, andando ad analizzare le situazioni locali, che ciò corrisponda ad una riduzione di favorevolezza generale della popolazione, quanto piuttosto all esistenza di un paio di luoghi critici, dove a fronte di molti donatori segnalati le opposizioni sono più alte della media, ed incidono significativamente sul totale. Su queste realtà si concentrerà l attenzione del coordinamento nell anno che viene, per risolvere alcune criticità che possono essere determinanti: carenza di persone e quindi di tempo da dedicare alla relazione, grande flusso di pazienti e ambienti poco adatti al colloquio, necessità di ulteriore formazione alla relazione di aiuto. Un terzo dato, che accomuna tutto il Paese, è l aumento dei donatori non idonei e dei cosiddetti effettivi; è certamente possibile che l attenzione alla sicurezza ed una più stringente applicazione delle linee guida abbia portato a perdere qualche donatore. Fin qui il commento alla modesta flessione di donatori utilizzati. A fronte di questo elemento di criticità ve ne sono altri che inducono all ottimismo ed alla soddisfazione. Il primo, è già stato detto, è il continuo aumento delle segnalazioni, col suo significato di testimonianza di una rete di terapie intensive motivata e collaborante. Il secondo è la partecipazione di tutte le terapie intensive della regione all attività di prelievo: non ne esiste nemmeno una che non abbia segnalato. Il terzo è che il programma di qualità prosegue, ed oggi il coordinamento regionale ha un numero di dati sufficientemente ampio da consentire l analisi di tutte le situazioni locali in modo puntuale, potendo aggregare, per le realtà più piccole, la casistica di un certo numero di anni ed ottenere un campione significativo. Infine nel 2008 saranno avviati gli audit dei coordinamenti locali, dai quali ci si attende sia una analisi approfondita di tutte e situazioni, un forte coinvolgimento di tutti gli operatori ed una sensibilizzazione ai problemi ancora irrisolti da parte delle direzioni delle aziende sanitarie. Come ogni anno il ringraziamento va ai coordinatori locali, agli anestesisti rianimatori della rete, ai loro infermieri, e a tutti quelli che hanno lavorato per il sistema nelle aziende sanitarie, al Coordinamento Regionale Trapianti, in Assessorato ed ai collaboratori del coordinamento regionale prelievi. Come ogni anno, ancora di più in un anno in cui le opposizioni sono cresciute, la riconoscenza nostra e dei pazienti è per coloro che, non opponendosi alla donazione, hanno reso possibile la cura di tutti i pazienti che hanno ricevuto un trapianto. 11 Resoconto CRT 2007

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13 Procurement

14 Procurement Donatori DONATORI SEGNALATI 52,4 p.m.p. DONATORI EFFETTIVI 30,0 p.m.p. DONATORI UTILIZZATI 29,3 p.m.p. Nel corso del 2007 i donatori utilizzati hanno registrato un buon risultato in Piemonte - Valle d Aosta. Si ricorda comunque che la letteratura pone il numero teorico delle morti encefaliche intorno ai 60 p.m.p. e che il dato di 52.4 segnalati conferma la stabilità raggiunta dal sistema ed il buon lavoro di identificazione dei donatori svolto dalle rianimazioni. Nello stesso tempo le segnalazioni non hanno risentito delle variazioni degli anni precedenti attestandosi su numeri mensili stabili. Molto importante si è rivelato l aumento delle opposizioni che sono passate dal 28 % al 35% Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Donatori segnalati (227) Donatori utilizzati (127) La percentuale di donatori utilizzati rispetto ai segnalati viene indicata dalla letteratura intorno al 50%. Nel 2007 in Piemonte - Valle d Aosta gli utilizzati sono stati il 56%. Questa percentuale dimostra quanto sia alto nella nostra regione l indice di utilizzo per il trapianto. ANNO 2006 PRELEVATI NON UTILIZZATI 1% (2) NON CONSENSO 28% (62) ARRESTO CARDIACO 1% (2) UTILIZZATI 61% (132) NON IDONEI 9% (20) Regione Piemonte - Valle d Aosta 14

15 ANNO 2007 PRELEVATI NON UTILIZZATI 1% (3) NON CONSENSO 35% (78) ARRESTO CARDIACO 2% (5) UTILIZZATI 56% (127) NON IDONEI 6% (14) Il Piemonte - Valle d Aosta mostra una tendenza in diminuzione rispetto agli anni precedenti, attestandosi comunque su livelli di prelievo ben superiori alla media nazionale e collocandosi al secondo posto tra le grandi regioni italiane. DONATORI UTILIZZATI IN PIEMONTE E IN ITALIA (p.m.p.) 33,5 23,6 25,8 26,8 28,4 30,5 29,3 22,2 18,6 18,8 17,4 16,3 19,7 19,6 20,0 19,3 15,6 14,2 15,7 16,8 16,8 11,6 12,3 13,7 10,1 11 PIEMONTE ITALIA I donatori effettivi sono la somma dei donatori utilizzati e di quelli ai quali gli organi sono stati prelevati ma non trapiantati per sopravvenuta constatazione di non idoneità dopo il prelievo. La loro esistenza testimonia il tentativo del sistema di giungere al prelievo in tutti i casi in cui ciò sia anche minimamente possibile, la loro esiguità dimostra una buona capacità di individuare la non idoneità durante il periodo di osservazione e mantenimento del donatore. DONATORI EFFETTIVI IN PIEMONTE E IN ITALIA (p.m.p.) 24 26,8 22,6 27,8 29,3 34,1 30,9 30,0 PIEMONTE 15,3 17,1 18,1 18,5 21, ,6 20,9 ITALIA Resoconto CRT 2007

16 Procurement Donatori Nel 2007 si conferma la maggior incidenza di donatori con età maggiore di 60 anni. Pur essendo preponderanti le cause vascolari di morte encefalica, si assiste ad un lieve aumento delle cause traumatiche (dal 15 al 21%). 100% - 90% - 80% - 70% - 10% 7% 32% 40% FASCE d'età > 75 anni anni anni anni anni 2% 6% 15% 5% 8% 21% 60% - < 15 anni 50% - 40% - 30% - 31% 26% CAUSE DI DECESSO Altro 77% 66% 20% - 10% - 0% - 17% 13% 7% 9% 3% 5% Postanossico Trauma Vascolare Anno 2006 (132) Anno 2007 (127) Anno 2006 (132) Anno 2007 (127) Il programma di qualità del procurement avviato in Piemonte, come oramai in molte altre regioni, parte dall analisi di tutti i decessi che avvengono in rianimazione, qualunque ne sia la causa, indipendentemente dal fatto che si tratti di morti cardiache o di morti encefaliche. I pazienti deceduti vengono suddivisi in otto categorie a seconda della diagnosi di ingresso in rianimazione, quattro delle quali (postoperatorio neurochirurgico, trauma cranico, accidente cerebrovascolare e coma postanossico) sono compatibili con l exitus in morte encefalica, mentre le altre quattro non lo sono. 100% - COMA POSTANOSSICO 14% (75) 80% - TRAUMA CRANICO 19% (99) PATOLOGIA COMPATIBILE 25% (523) 60% - 40% - 20% - POSTOPERATORIO NEUROCHIRURGICO 4% (22) ACCIDENTE CEREBROVASCOLARE 63% (327) PATOLOGIA NON COMPATIBILE 75% (1564) 0% - PATOLOGIA COMPATIBILE Regione Piemonte - Valle d Aosta 16

17 Grazie al programma di qualità, per il terzo anno vengono presentati, nella tavola sinottica dell'attività delle rianimazioni, non soltanto il numero di morti encefaliche segnalate, di donatori utilizzati e le ragioni di mancato utilizzo, ma anche il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica. Viene inoltre calcolato il rapporto tra il numero di morti encefaliche effettivamente segnalate ed il numero di deceduti con diagnosi compatibile (BDI - brain death index). Il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica consente di "pesare" la reale potenzialità donativa di ogni singola rianimazione, evitando le stime generiche basate sul numero di posti letto o di decessi che non tengono conto del case mix specifico di ogni singolo reparto. Il rapporto morti encefaliche segnalate versus decessi con diagnosi compatibili, per reparti con una quantità simile di deceduti con diagnosi compatibile (là dove questa non sia troppo esigua in numero assoluto), consente di "pesare" la reale capacità di non perdere potenziali donatori per sopravvenuta morte cardiaca in soggetti con primitiva lesione encefalica. E' cruciale ribadire che questo indice acquisisce significato a mano a mano che i numeri diventano consistenti, e che è del tutto arbitraria qualsiasi valutazione su numeri piccoli. Tuttavia questo dato, già in qualche misura eloquente per il confronto tra le rianimazioni più grandi, permette da subito di rendersi conto delle differenze di case mix tra i vari ospedali, e di avvicinarsi ad un quadro più veritiero delle singole realtà. I dati delle rianimazioni con casistica più esigua potranno in futuro essere accorpati per periodi più lunghi di un anno, assumendo così con l'andare del tempo una effettiva significatività. AZIENDA SANITARIA CITTA' SEGNALATI CAUSA MANCATO UTILIZZO OPPOSI- ZIONE AL PRELIEVO ARRESTO CARDIACO PROBLEMI LEGALI NON IDONEITA' EFFETTIVI A.S.L. 2 MARTINI - TORINO % A.S.L. 3 M. VITTORIA - TORINO % A.S.L. 4 G. BOSCO - TORINO % A.S.L. 5 RIVOLI % A.S.L. 6 CIRIE' % A.S.L. 7 CHIVASSO % A.S.L. 8 CHIERI % A.S.L. 9 IVREA % A.S.L. 10 PINEROLO % A.S.L. 11 VERCELLI % A.S.L. 12 BIELLA % A.S.L. 13 BORGOMANERO % A.S.L. 14 VERBANIA % DOMODOSSOLA % A.S.L. 17 SAVIGLIANO % A.S.L. 18 ALBA % A.S.L. 19 ASTI % A.S.L. 20 TORTONA % A.S.L. 22 NOVI LIGURE % ACQUI TERME % A.S.O. Arrigo e Biagio ALESSANDRIA % A.S.O. S. Croce e Carle CUNEO % A.S.O. Maggiore della Carità NOVARA % A.S.O. S. Luigi ORBASSANO % A.S.O. CTO/CRF/M.Adelaide C.T.O. TORINO % A.S.O. Mauriziano TORINO % A.S.O. S. Giovanni Battista TORINO % A.S.O. OIRM - S. Anna TORINO % A.S.R. AOSTA % TOTALE EFFETTIVI EFFETTIVI UTILIZZATI MULTI ORGANO BDI 17 Resoconto CRT 2007

18 Procurement Indici di qualità Opposizioni alla donazione I diversi indici di qualità, riportati in dettaglio per ogni singola terapia intensiva nell appendice 2, sono riassunti nel grafico sottostante. Per ognuno di essi viene indicato il valore di tutti i centri, con il valore medio rappresentato dalla barra rossa. Si nota come vi sia una notevole dispersione per alcuni di essi. E questo il caso del BDI, che, come già detto, è molto influenzato dal case mix del centro. Altri parametri, invece, dipendono maggiormente dai modelli organizzativi di ciascun ospedale. E questo il caso, ed esempio, dell indice donatori cornea/totale decessi, dove a fronte di alcuni ospedali, come l Az. Osp. San Giovanni Battista di Torino con il 15%, ve ne siano ancora molti con indici inferiori a 1%. Le opposizioni alla donazione sono state nel 2007 del 35% in netto aumento rispetto all'anno precedente (28%). Questo dato ha significato la perdita di 78 potenziali donatori. Se si osservano le percentuali di opposizione dei singoli presidi ospedalieri si vede come le opposizioni aumentino nei grandi ospedali sede di neurochirurgia rispetto ai piccoli. 100% - 90% - 80% - 70% - N. Segnalazioni N. Opposizioni - 100% - 90% - 80% - 70% 60% % 50% % 40% - 30% - 20% - 10% - 19% 32% 40% 23% 30% 32% 40% 35% - 40% - 30% - 20% - 10% 0% - - 0% I TRIM 2006 II TRIM 2006 III TRIM 2006 IV TRIM 2006 I TRIM 2007 II TRIM 2007 III TRIM 2007 IV TRIM 2007 Regione Piemonte - Valle d Aosta 18

19 Prelievi d'organo Attività di prelievo Nella tabella è riportato il numero degli organi prelevati e che sono stati successivamente trapiantati. Oltre a questi, 7 cuori, non sono stati trapiantati: 5 per non idoneità dell organo, 2 per mancanza di riceventi e di 6 cuori sono state utilizzate le sole valvole cardiache; per il fegato 2 organi sono stati prelevati e sono risultati non idonei: 1 dopo biopsia e 1 per non idoneità dell organo. 35 reni non sono stati trapiantati: 13 per non idoneità dell organo, 5 per lesioni iatrogene da prelievo, 2 per problemi organizzativi, 6 sono stati prelevati da donatori effettivi non utilizzati, 5 non idonei dopo biopsia, 4 per mancanza di riceventi; di 10 pancreas prelevati, sono state utilizzate solo le insule. Infine 2 polmoni non sono stati utilizzati 1 per patologia dell organo e 1 per motivi tecnico chirurgici. AZIENDA SANITARIA CITTA' DONATORI EFFETTIVI RENE CUORE FEGATO SPLIT POLMONI PANCREAS PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI A.S.L. 3 A.S.L. 4 M. VITTORIA TORINO G.BOSCO TORINO A.S.L. 5 RIVOLI A.S.L. 9 IVREA A.S.L. 11 VERCELLI A.S.L. 12 BIELLA A.S.L. 13 BORGOMANERO A.S.L. 14 DOMODOSSOLA VERBANIA A.S.L. 17 SAVIGLIANO A.S.L. 18 ALBA A.S.L. 19 ASTI A.S.L. 20 TORTONA A.S.L. 22 NOVI LIGURE ACQUI TERME A.S.O. ALESSANDRIA A.S.O. CUNEO A.S.O. NOVARA A.S.O. ORBASSANO A.S.O. A.S.O. A.S.O. C.T.O. TORINO OIRM-S.ANNA TORINO S.GIOVANNI BATTISTA TORINO TOTALE Resoconto CRT 2007

20 Regione Piemonte - Valle d Aosta 20

21 Attività di trapianto

22 Attività di trapianto Numero di trapianti RENE RENE PANCREAS FEGATO FEGATO RENE CUORE CUORE RENE POLMONE PANCREAS CENTRO TRAPIANTI RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO RENE RENE DOPPIO RENE + PANCREAS RENE + FEGATO RENE + cuore don. vivente RENE S. Giov. Battista - TORINO O.I.R.M.- S. Anna - TORINO Magg. della Carità - NOVARA RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO fegato SPLIT FEGATO + RENE FEGATO + PANCREAS don. vivente fegato SPLIT FEGATO + RENE don. vivente S. Giov. Battista - TORINO RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO RICEVENTE ADULTO RICEVENTE ADULTO CUORE CUORE + RENE CUORE POLMONE UNILATERALE POLMONE BILATERALE PANCREAS S. Giov. Battista - TORINO O.I.R.M.- S. Anna - TORINO * * 1 Ricevente Pediatrico Regione Piemonte - Valle d Aosta 22

23 Numero di trapianti 2007 REGIONE PIEMONTE - NUMERO TRAPIANTI DA INIZIO ATTIVITA Rene* 1732 Fegato* Cuore* 128 Polmone TRAPIANTI DI RENE RENE PANCREAS* ,3 26,3 27,7 29,1 31,8 40,1 35,8 39,2 39,5 51,2 48,7 42,5 NUMERO P.M.P. TRAPIANTI DI FEGATO* ,3 33,7 31,8 26,8 34,1 30,7 28,4 27,7 33,9 19,2 21,2 23,3 NUMERO P.M.P TRAPIANTI DI CUORE* * 2007 *+ 1 trapianto di pancreas TRAPIANTI DI POLMONE ,2 7,4 5,8 6,9 6,5 6,9 4,8 5,8 5,1 3,7 3,0 3,7 NUMERO P.M.P ,7 3,0 1,8 2,5 1,6 1,8 1,6 1,2 2,1 1,4 9 2,1 3,0 NUMERO P.M.P * Inclusi i trapianti combinati e i trapianti da donatore vivente Numero di trapianti da inizio attività TORINO S. Giovanni battista TORINO O.i.r.m. S.Anna NOVARA maggiore della carita Totale RENE* FEGATO* CUORE* POLMONE* PANCREAS* * inclusi i trapianti combinati e i trapianti da donatore vivente 23 Resoconto CRT 2007

24 Attività di prelievo e scambio Rene PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA 234 PRELEVATI MA NON TRAPIANTATI 35 TRAPIANTATI IN PIEMONTE 183*reni su 174 pazienti 6 PRELEVATI IN 1 Toscana 1 Em. Romagna 1 Puglia 3 NITp 177 * Compresi 2 combinati con fegato, 1 combinato con cuore 22 TRAPIANTATI FUORI REGIONE 7 Em. Romagna 2 Toscana 4 Puglia 5 NITp 3 OCST 1 Estero Indice di prelievo Indice di utilizzo organi prelevati in regione e trapiantati ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE organi prelevati e trapiantati in regione ORGANI PRELEVATI IN REGIONE e OVUNQUE TRAPIANTATI # 80% 92% #esclusi gli organi dati fuori regione per urgenza/anticipo/restituzione e pediatrico Regione Piemonte - Valle d Aosta 24

25 Rene/Pancreas TRAPIANTATI IN PIEMONTE 8 (4) casi PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA 8 8 (4) casi Pancreas isolato PRELEVATI MA NON TRAPIANTATI 10 preparazione insulae PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA 2 12 TRAPIANTATI FUORI REGIONE 1 Toscana 1 NITp Indice di prelievo Indice di utilizzo organi prelevati in regione e trapiantati ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE organi prelevati e trapiantati in regione organi prelevati in regione e ovunque trapiantati 5% 67% 25 Resoconto CRT 2007

26 Attività di prelievo e scambio Cuore PRELEVATI MA NON TRAPIANTATI PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA 33 7 (6 per valvole) TRAPIANTATI IN PIEMONTE 30* TRAPIANTATI FUORI REGIONE 5 Em. Romagna 1 NITp 3 OCST PRELEVATI IN * Compreso 1 combinato con rene 2 Toscana 2 Em. Romagna 2 Puglia 4 NITp 3 OCST Indice di prelievo Indice di utilizzo organi prelevati in regione e trapiantati ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE organi prelevati e trapiantati in regione organi prelevati in regione e ovunque trapiantati^ * CALCOLATO SUI DONATORI UTILIZZATI DI ETA <60 ANNI ^ esclusi gli organi dati fuori regione per urgenza/anticipo/restituzione e pediatrico 21% 39%* 81% Regione Piemonte - Valle d Aosta 26

27 Fegato PRELEVATI MA NON TRAPIANTATI PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA TRAPIANTATI IN PIEMONTE 125* TRAPIANTATI FUORI REGIONE 4 Em. Romagna 5 Toscana 2 NITp PRELEVATI IN 4 Em. Romagna 6 Puglia 7 Toscana 4 NITp 2 OCST 2 Estero * Compresi 2 combinati con rene 27 Resoconto CRT 2007

28 Attività di prelievo e scambio Fegato Split PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA 10 (5) TRAPIANTATI IN PIEMONTE 13 (8) 6 (3) 7(5) 3 (3) TRAPIANTATI FUORI REGIONE 1 (1) NITp 2 (2) OCST PRELEVATI IN 2 (1) Em. Romagna 2 (1) Toscana 2 (1) NITp Indice di prelievo # Indice di utilizzo # organi prelevati in regione e trapiantati ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE organi prelevati e trapiantati in regione organi prelevati in regione e ovunque trapiantati* # Inclusi gli split di fegato * esclusi gli organi dati fuori regione per urgenza/anticipo/restituzione e pediatrico 91% 99% Regione Piemonte - Valle d Aosta 28

29 Polmone Oltre ai trapianti di organi, è cresciuto in Piemonte anche il sistema di donazione e trapianto di tessuti, con il consolidamento delle banche di tessuto istituite a livello regionale (sono 6: cornee, sangue placentare, cute, membrane amniotiche, tessuti muscolo-scheletrici, vasi e valvole). I volu- i di attività sono cresciuti, in maniera più evidente i prelievi di cornee, membrane amniotiche e valvole cardiache.quest ultima attività ha pressoché raddoppiato i sui volumi, ponendosi in maniera rilevante come valida alternativa nella terapia delle patologie PRELEVATI valvolari.se pure il Piemonte si pone MA NON TRAPIANTATI in ottima posizione nel panorama nazionale, le potenzialità del sistema tessuti sono ancora ampia- mente da esplorare. Se la quota dei donatori cadavere a cuore battente è più che soddisfacente, rimane da sviluppare in maniera adeguata la donazione da donatore a cuore fermo.per le 2 cornee, ad esempio, solo alcuni ospedali partecipano pienamente PRELEVATI al programma, con più del 5% dei deces- si che vengono segnalati per IN la donazione. PIEMONTE Per la - maggior VALLE parte D AOSTA degli ospedali si èancora molto lontani da questa soglia. 17 TRAPIANTATI IN PIEMONTE polmoni su 13 pazienti 9 5 TRAPIANTATI FUORI REGIONE 1 Toscana 4 OCST PRELEVATI IN 2 Em. Romagna 4 Puglia 3 OCST Indice di prelievo Indice di utilizzo organi prelevati in regione e trapiantati ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE organi prelevati e trapiantati in regione organi prelevati in regione e ovunque trapiantati* # CALCOLATO SUI DONATORI UTILIZZATI DI ETA <60 ANNI * esclusi gli organi dati fuori regione per urgenza/anticipo/restituzione e pediatrico 29 6% 11% # 83% Resoconto CRT 2007

30 Regione Piemonte - Valle d Aosta 30

31 Esito trapianti d organo

32 Esito trapianti d organo Rene Dal 1981 al 2007 sono stati eseguiti 2756 trapianti, 2665 da donatore cadavere e 91 da donatore vivente. L attività dei tre Centri Trapianto regionali è stata la seguente: CENTRO TRAPIANTI TORINO S. GIOVANNI BATTISTA NOVARA MAGGIORE DELLA CARITÀ TORINO O.I.R.M. S.ANNA Totale PERIODO ATTIVITA TRAPIANTI DI RENE DA DONATORE VIVENTE TRAPIANTI DI RENE DA DONATORE CADAVERE TOTALE I Centri piemontesi di trapianto di rene non solo hanno eseguito un buon numero di trapianti, ma anche la loro riuscita è risultata più che soddisfacente e tra le migliori in Italia. Nei trapianti, la valutazione dei risultati viene effettuata valutando la sopravvivenza dei riceventi nel tempo. Al momento dell intervento il 100% di essi è vivo, passando il tempo, si valuta quale sia la percentuale dei trapiantati che sopravvive. Nel caso del trapianto di rene si calcolano in genere 2 sopravvivenze: una per il paziente (nel caso di primo trapianto da donatore cadavere 90% a 5 anni e 83% a 10 anni) ed una per l organo (sempre per la stessa tipologia di trapianto, ~80% a 5 anni e 64% a 10). Nel caso del rene infatti la possibilità della terapia sostitutiva consente al paziente, in caso di fallimento del trapianto, di tornare in dialisi. E da sottolineare che se si valuta la prospettiva di successo dei trapianti di rene eseguiti in periodi differenti, si nota come i trapianti eseguiti in periodi più recenti mostrino una continua migliore probabilità di funzionare nel tempo: per i trapianti eseguiti a partire dal 2000, la probabilità di successo è di circa 90% a 5 anni, con notevole miglioramento rispetto a quelli eseguiti in periodi precedenti. Se si usano come confronto i risultati di studi multicentrici europei (come il CTS - Collaborative Transplant Study) si nota come il programma regionale di trapianto renale sia di ottima qualità. Anche la prospettiva di successo di un secondo (o di un successivo) trapianto è più che soddisfacente. Pur trattandosi di interventi a maggior rischio, la probabilità di successo dei secondi trapianti (che ormai rappresentano circa il 13% di tutti i trapianti) è solo di poco inferiore a quello di un primo trapianto. Un altro trapianto particolare è quello che viene eseguito nel ricevente pediatrico: sono stati 62 (meno del 2,2% rispetto al totale) i trapianti di questo tipo eseguiti dal Centro Trapianti del Piemonte. La loro probabilità di successo è altrettanto buona rispetto a quelli eseguiti negli adulti: aumenta solo un poco il rischio di insuccesso precoce, che viene però bilanciato da una migliore funzionalità a distanza. I Centri trapianto della Regione, in definitiva, prospettano in maniera analoga un programma di successo: se si paragonano le loro attività in un analogo periodo di tempo, non si notano differenze significative. Infine, si è voluta valutare la qualità del trapianto da donatore vivente (eseguito solo nei Centri dell adulto). Pur rimanendo un attività limitata, che rappresenta meno del 3,3% di tutta l attività di trapianto, il trapianto da donatore vivente mostra prospettive di successo migliori rispetto al trapianto da donatore cadavere (5% a 5 anni dal trapianto). Regione Piemonte - Valle d Aosta 32

33 ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI (1981/2007) 1,0 1,0 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,9 0,9 X CTS 0,8 0,8 X CTS 0,7 0,7 X CTS 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,0 0, Tempo (anni) Paziente Organo ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - sopravvivenza d organo 2419 PRIMI TRAPIANTI (1981/2007) 1,0 0,9 X CTS 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 X CTS 0,8 0,7 X CTS 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 p<0,01 0,1 0,1 0,0 0, Tempo (anni) Trapianti (1263) Trapianti (794) Trapianti (362) 33 Resoconto CRT 2007

34 Esito trapianti d organo ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - sopravvivenza d organo 2369 TRAPIANTI (1990/2007) 1,0 0,9 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 p<0,05 0,1 0,1 0,0 0, Tempo (anni) Primi trapianti (2057 tx) Ritrapianti (312 tx) ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - sopravvivenza d organo 2057 PRIMI TRAPIANTI (1990/2007) 1,0 0,9 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 p<0,05 0,1 0,1 0,0 0, Tempo (anni) Da donatore cadavere (1975 tx) Da donatore vivente (82 tx) Regione Piemonte - Valle d Aosta 34

35 Cuore Dal primo trapianto di cuore, eseguito il 3/4/1990, sono stati eseguiti in Piemonte 419 trapianti di cuore. 411 presso l Az. Osp. S. Giovanni Battista di Torino e 8 presso il Centro Trapianti Pediatrico dell Az. Osp. O.I.R.M. S.Anna di Torino, che ha iniziato la sua attività nel In totale, 5 sono stati i ritrapianti eseguiti, di cui 1 su un paziente pediatrico. Nel 2007 è stato eseguito 1 trapianto combinato cuore-rene, che va ad aggiungersi al primo in assoluto eseguito in Piemonte nel L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (414), sia comprendendo l intera attività che suddividendo le curve per periodo. Quest ultimo grafico mostra come l evoluzione della tecnica chirurgica, insieme al perfezionamento delle terapie immunosoppressive, contribuiscano ad un miglioramento della sopravvivenza, che registra un 10% di differenza a cinque anni dal trapianto. Globalmente, l esito del trapianto di cuore in Piemonte si sovrappone ai dati del CTS (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa. Pur se riferito ad un numero di casi limitato (8), il programma di trapianto pediatrico si dimostra particolarmente efficace. ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - SOPRAVVIVENZA D ORGANO 414 PRIMI TRAPIANTI (1990/2007) 1,0 1,0 Probabilità cumulativa di sopravvivenza Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,9 0,9 X CTS 0,8 0,8 X CTS 0,7 0,7 0,6 0,6,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,0 0, Tempo (anni) 1,0 1,0 0,9 0,9 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 p<0,05 0,1 0,0 0, Tempo (anni) Periodo 7/ (67 tx) Periodo /2005 (187 tx) Periodo 1990/1996 (160 tx) 35 Resoconto CRT 2007

36 Esito trapianti d organo Fegato Dal 1990 al 31/12/2007 sono stati eseguiti nella Regione Piemonte 1719 trapianti di fegato da donatore cadavere e 13 da donatore vivente, presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. S. Giovanni Battista di Torino. Dall inizio dell attività 145 sono stati i ritrapianti, il cui numero cresce di anno in anno. Un paziente, nel corso del 2007, ha subìto 3 trapianti. L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (1571), comprendendo l intera attività. Vengono, come nel caso del trapianto renale, proposte 2 curve si sopravvivenza, una relativa al trapianto ed una al paziente, che in alcuni casi ha potuto beneficiare di un successivo trapianto. Complessivamente, quasi il 70% dei trapianti continua a funzionare a distanza di 10 anni. La prospettiva di successo di un secondo trapianto è senz altro meno buona, pur rimando più accettabile se si considera la condizione di urgenza nella quale viene eseguito: quasi la metà dei ritrapianti mostra ancora una buona funzione a 10 anni dall intervento. L evoluzione della tecnica chirurgica, insieme al perfezionamento delle terapie immunosoppressive, e dell esperienza maturata dall equipe di trapianto e da quanti collaborano con essa, contribuiscano ad un miglioramento della sopravvivenza, che registra un 10% di differenza a tre anni dal trapianto se si paragonano, ad esempio, i risultati degli ultimi 4 anni rispetto al quinquennio precedente. Globalmente, l esito del trapianto di fegato si dimostra decisamente superiore se confrontato con i dati del CTS (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa. Questo rende l attività del Centro trapianti di Torino un punto di eccellenza e di riferimento per il mondo trapiantologico. Interessante è stata l esperienza maturata nel trapianto pediatrico, che pur rappresentando poco meno dello 0,4% dell intera attività del centro, costituisce un punto di attrazione nazionale. La qualità di questo programma è analoga a quella del trapianti nell adulto: analogamente al trapianto renale, anche in questo caso un maggior rischio di fallimento precoce è controbilanciato da una migliore tolleranza del trapianto nel tempo. ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO - sopravvivenza di 1571 PRIMI TRAPIANTI da donatore cadavere (1990/2007) 1,0 0,9 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 0,8 X CTS 0,7 0,7 X CTS X CTS 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,0 0, Tempo (anni) Paziente Organo Regione Piemonte - Valle d Aosta 36

37 ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO - sopravvivenza d organo 1571 primi TRAPIANTI da donatore cadavere (1990/2007) 1,0 0,9 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,1 p<0,05 0,0 0, ,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 Tempo (anni) 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 Trapianti (657) Trapianti (557) Trapianti (357) ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO - sopravvivenza d organo 1715 TRAPIANTI da donatore cadavere (1990/2007) 0,1 0,1 p<0,05 0,0 0, Tempo (anni) 1,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 Primi trapianti (1571) Ritrapianti (145) 37 Resoconto CRT 2007

38 Esito trapianti d organo Polmone Dal 1993 al 31/12/2007 sono stati eseguiti 128 trapianti di polmone nella Regione Piemonte, presso l Az. Osp. S. Giovanni Battista di Torino. Di questi, 28 sono stati trapianti di entrambi i polmoni nello stesso paziente. 8 pazienti sono stati ritrapiantati. L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (120), sia comprendendo l intera attività che suddividendo le curve per periodo. Globalmente, l esito del trapianto di polmone è leggermente inferiore rispetti ai dati del CTS: il 60% dei pazienti trapiantati ha l organo funzionante ad un anno dal trapianto, il 50% a 5 anni. Anche nel caso del trapianto polmonare, si nota comunque un miglioramento della qualità del programma, con un aumento di oltre il 20% della prospettiva di successo in caso di trapianti eseguiti in epoca più recente, rispetto a quelli eseguiti nel primo periodo di attività del Centro. ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - sopravvivenza d organo 120 primi TRAPIANTI (1993/2007) 1,0 0,9 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 0,8 X CTS 0,7 0,7 0,6 0,6 X CTS 0,5 0,5 X CTS 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 p=n.s. 0,0 0, Tempo (anni) Regione Piemonte - Valle d Aosta 38

39 ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - sopravvivenza d organo 120 primi TRAPIANTI (1993/2007) 1,0 0,9 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,0 p<0,05 0, Tempo (anni) (58 tx) (62 tx) ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - sopravvivenza d organo 120 PRImi TRAPIANTI (1993/2007) 1,0 0,9 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 p=n.s. 0, Tempo (anni) Polmone singolo (93 tx) Polmone doppio (27 tx) 39 Resoconto CRT 2007

40 Esito trapianti d organo Pancreas e combinati con pancreas É stata inserita nel resoconto la valutazione del programma del trapianto di pancreas e combinati. Si tratta di un attività ancora molto limitata: sono stati infatti eseguiti dal 18/08/1999 al 31/12/2007 solo 27 trapianti di pancreas nella Regione Piemonte, presso l Az. Osp. S. Giovanni Battista di Torino. Di questi, 24 sono stati trapianti in combinazione con il rene, 1 con il fegato e 2 come organi isolati. L analisi di sopravvivenza mostra la buona qualità di questo programma: più dell 85% dei pancreas trapiantati è ancora funzionante a 5 anni, permettendo alla maggioranza dei riceventi la sospensione della terapia insulinica. Solo in un caso, il trapianto da solo non è stato in grado di ripristinare in maniera completa il corretto controllo glicemico, rendendo necessaria l introduzione di terapia insulinica, anche se a dosaggi inferiori rispetto alle necessità prima del trapianto. ESITO DEI TRAPIANTO DI PANCREAS E COMBINATI - sopravvivenza d organo 27 primi TRAPIANTI (1999/2007) 1,0 0,9 1,0 0,9 Probabilità cumulativa di sopravvivenza 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,0 0, Tempo (anni) 24 rene-pancreas 2 pancreas isolati 1 fegato-pancreas Regione Piemonte - Valle d Aosta 40

41 41 Resoconto CRT 2007

42 Regione Piemonte - Valle d Aosta 42

43 Liste di attesa

44 Liste di attesa Le liste di attesa della regione Piemonte -Valle d Aosta sono custodite presso il Centro Regionale Trapianti (CRT). L aggiornamento delle liste viene effettuato in tempo reale da parte degli Ambulatori e Centri trapianto della Regione. Il paziente può essere iscritto nella lista di attesa con lo status di attivo (potenziale candidato al trapianto) oppure temporaneamente sospeso. Le motivazioni per la sospensione sono indicate dagli Ambulatori di afferenza del paziente. In ottemperanza ad un progetto regionale, dal 2007 il CRT ha provveduto a fornire tutti i Centri Dialisi della regione di un computer connesso all archivio della lista di attesa del CRT, in modo da permettere ai Medici dei Centri Dialisi di seguire i propri assistiti nella massima trasparenza. L intero archivio viene mensilmente trasmesso al Centro Nazionale Trapianti, tramite il Sistema Informativo Trapianti (SIT), per il monitoraggio dell andamento e delle iscrizioni a livello nazionale. La situazione delle liste di attesa regionali al 31/12/2007 è riportata nel grafico seguente. LISTE DI ATTESA AL 31/12/2007 Temp. Sospesi 631 Attivi RENE FEGATO CUORE POLMONE PANCREAS Regione Piemonte - Valle d Aosta 44

45 Qui di seguito, inoltre, sono riportate le principali caratteristiche dei pazienti in lista attiva in attesa di trapianto. LISTA ATTIVA AL 31/12/2007 RENE FEGATO CUORE POLMONE PANCREAS E PANCREAS- COMBINATI PAZIENTI IN REGIONE ISCRITTI RESIDENTI FUORI REGIONE 96 (25%) 24 (52%) 1 (3%) 5 (25%) 1 (33%) SESSO MASCHI FEMMINE ETA <30 AA AA AA >65 AA DIAGNOSI DI INGRESSO 45% Nefropatie glomerulari 14% Nefropatie cistiche 11% Nefropatie tubulari ed interstiziali 8% Nefrosclerosi ipertensiva 4% Nefro-ed uropatie congenite 18% Altre patologie renali 69% Cirrosi non colestatiche 11% Cirrosi colestatiche 4% Epatopatie da atresia delle vie biliari 4% Malattie metaboliche 2% Neoplasie maligne 10% Altre epatopatie/rigetto 63% Cardiomiopatie 17% Coronaropatie 13% Cardiopatie congenite 7% Altre malattie cardiocircolatorie 32% Fibrosi cistica 26% Fibrosi polmonare idiopatica 16% Enfisema/ Broncopneumopatia 26% Altre pneumopatie/ rigetto 100% Nefropatia diabetica Totale pazienti TEMPO ATTESA MEDIO 1,7 aa 5.3 mesi 8,8 mesi 1 aa 6,6 mesi MORTALITA IN LISTA 0% 6% 12% 19% 0% Nel grafico seguente è riportato l andamento delle liste di attesa attive dal 1990 al Per quanto riguarda il trapianto di rene, si nota come dal 2001 si è iniziata una fase di sensibile diminuzione del numero di pazienti in lista, che però si è stabilizzata negli ultimi 4 anni. Da circa 3 anni, invece, si nota un aumento dei pazienti in lista per trapianto di fegato, polmone e cuore, più sensibile per quest'ultimo programma. ANDAMENTO DELLE LISTE DI ATTESA 1990/ Rene Cuore Fegato - 50 Polmone Resoconto CRT 2007

46 Liste di attesa Trapianto di rene Al 1 gennaio 2007 la lista attiva era composta da 353 pazienti, di cui 2 pazienti in attesa di trapianto combinato (1 rene-pancreas e 1 rene-cuore). Nel corso del 2007 si sono aggiunte 311 nuove iscrizioni attive, sia di pazienti che si affacciavano in lista per la prima volta, che di pazienti iscritti nuovamente per un ritrapianto o dopo un periodo di sospensione. Tra questi, 5 nuovi ingressi sono di pazienti in attesa di trapianto combinato (3 rene-pancreas e 2 rene-fegato). In totale, nel corso del 2007 sono stati 664 i pazienti potenziali riceventi di trapianto di rene o combinato con il rene. Di questi, il 32% è stato trapiantato (178 trapianti da donatore cadavere e 6 da donatore vivente in Piemonte, 27 trapiantati in un altro Centro fuori regione). 6 trapianti di rene singolo sono stati eseguiti presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. O.I.R.M. S. Anna di Torino su riceventi pediatrici. Il risultato è eccellente se si considera che il tempo di attesa medio per un trapianto è di 1.7 anni (diminuito da 2.4 anni nel 2005 e 2.0 anni nel 2006), e che quindi il 58% dei pazienti risulta ancora in lista al 31/12/2007. Il restante 10% dei pazienti è stato escluso dalla lista (7 pazienti) oppure passato nella condizione di sospensione temporanea per problemi di varia natura (63 pazienti). 1 solo caso di decesso in lista di attesa è stato registrato nel corso del ^ i n g r e s s i % 32% 70 s o s p e s i/e s c lu s i 211 TX 353* Lista al 01/01/ % 382 Lista al 31/12/2007 ANNO /01/ /12/2007 * 2 pazienti in lista per trapianto combinato ^ 5 pazienti in lista per trapianto combinato Regione Piemonte - Valle d Aosta 46

47 Trapianto di fegato Al 1 gennaio la lista di attesa era composta da 43 pazienti, a cui si sono aggiunti nel corso del iscrizioni, per un totale di 198 potenziali riceventi di trapianto nel Il 70% dei pazienti è stato trapiantato nel corso dell anno (138 trapianti da donatore cadavere, di cui 7 su riceventi pediatrici e 4 eseguiti con tecnica split): 5 pazienti hanno subito 2 trapianti nel corso del 2007 e un paziente è stato trapiantato 3 volte nel pazienti sono ancora iscritti al 31/12/2007 (24%), mentre 13 pazienti sono deceduti in lista (6%) 6% 13 d e c e s s i 155 i n g r e s s i % 138* TX 43 Lista al 01/01/2007 ANNO % 46 Lista al 31/12/ /01/ /12/2007 * 4 pazienti sono stati trapiantati 2 volte nel corso del paziente è stato trapiantato 3 volte nel corso del Resoconto CRT 2007

48 Liste di attesa Trapianto di cuore Nel corso del 2007, 62 pazienti si sono iscritti in lista di attesa per il trapianto di cuore, andandosi ad aggiungere ai 19 pazienti già presenti in lista al 1 gennaio Su un totale di 81 pazienti potenziali riceventi nel 2007, il 37% è stato effettivamente trapiantato (30 trapianti: 29 trapianti di cuore e 1 trapianto combinato cuore-rene). 33 pazienti (40%) sono ancora in lista al 31 dicembre 2007, tenendo conto che il tempo di attesa si è leggermente allungato (~4 mesi nel 2006 contro ~9 mesi del 2007), grazie anche all incremento del numero degli iscritti in lista. 9 pazienti (11%) sono stati esclusi dalla lista mentre 10 pazienti (12%) sono deceduti in lista nel corso del Nel 2007 non sono stati eseguiti trapianti pediatrici presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. O.I.R.M. S. Anna di Torino. 12% 11% 10 d e c e s s i 9 s o s p e s i/e s c lu s i 62 i n g r e s s i % 30 TX 19 Lista al 01/01/2007 ANNO % 33 Lista al 31/12/ /01/ /12/2007 Regione Piemonte - Valle d Aosta 48

49 Trapianto di polmone La lista di attesa per il trapianto di polmone era composta di 20 pazienti al 1 gennaio. A cui si sono aggiunte 22 iscrizioni nel corso dell anno. Su un totale di 42 pazienti, dunque, il 31% ha subìto un trapianto (13 trapianti, di cui 7 singoli e 6 bilaterali), mentre 20 pazienti sono ancora in attesa al 31 dicembre La mortalità registrata per il 2007 è del 19%, con 8 pazienti deceduti in lista attiva, mentre un paziente è stato sospeso (2%). 22 i n g r e s s i % 2% 31% 8 d e c e s s i 1 s o s p e s o/e s c lu s o 13 TX 20 Lista al 01/01/2007 ANNO % 20 Lista al 31/12/ /01/ /12/ Resoconto CRT 2007

50 Liste di attesa Trapianto di Pancreas e combinati con il Pancreas Un paziente era iscritto nelle liste per trapianto di rene-pancreas al 1/1/2007, a cui si sono aggiunti 6 nuovi pazienti nel corso dell anno. 4 trapianti di rene-pancreas sono stati eseguiti nel corso del 2007, mentre 3 pazienti, tutti con diagnosi di nefropatia diabetica, sono ancora in attesa di trapianto al 31/12/ i n g r e s s i % 4 TX RENE PANCREAS 1 Lista al 01/01/2007 ANNO % 3 Lista al 31/12/ /01/ /12/2007 Regione Piemonte - Valle d Aosta 50

51 Servizio di psicologia medica per i trapianti Attività 2007 L attività del servizio di Psicologia Medica riguarda i pazienti di tutti i Centri Trapianto operanti presso l Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista di Torino. Tipologia degli interventi: a) Valutazione psicosociale per l ammissione in Lista Attiva trapianto di fegato, rene cuore, polmone. b) Valutazione psicosociale della coppia donante/ricevente nella donazione da vivente di rene e di fegato. c) Visite di follow-up di pazienti trapiantati e gestione di situazioni di difficoltà psichiche di pazienti/familiari (su richiesta dei Centri). d) Valutazione psicologica di donatori di sangue midollare per trapianto di midollo. e) Colloqui psicoterapici con familiari di donatori deceduti, che lo richiedano. Nel 2007 sono stati trattati 685 pazienti per un totale di 1067 visite così suddivise: 275 degenti 31 day hospital 761 ambulatoriali o day service Sul totale delle visite effettuate (valutazione psicosociale per l ammissione in Lista Attiva Trapianto, controllo e follow-up programmato post trapianto) sono risultate: 345 per Nefrologia e Trapianto Rene 397 per Trapianto Fegato 178 per Trapianto Cuore 82 per Trapianto Polmone 65 per altre Divisioni/Servizi Sono state valutate, per l ammissione al trapianto da vivente, 8 coppie donatore/ricevente per il trapianto di rene da vivente. Sono inoltre state effettuate 34 visite di valutazione psicodiagnostica di persone donatori di sangue midollare per trapianto di midollo. Sono stati contattati con 160 lettere i familiari di 148 donatori deceduti e sono stati fatti 31 colloqui psicoterapici con familiari. Sono stati condotti 25 seminari di aggiornamento professionale per il personale delle Rianimazioni e per il personale sanitario del Piemonte Resoconto CRT 2007

52 Regione Piemonte - Valle d Aosta 52

53 Tessuti

54 La Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata istituita con D.G.R. n del 21 maggio 2001 con sede presso l A.S.O. S. Giovanni Battista di Torino. L attività è stata avviata nell ottobre 2001 e la piena operatività è cominciata dal luglio La Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata certificata dal Centro Nazionale Trapianti per la prima volta nel 2005, e la certificazione nazionale è stata riconfermata dopo l audit di dicembre Gli obiettivi che la Banca delle Cornee si pone rispetto all attività di raccolta, selezione e distribuzione dei tessuti sono: riduzione dei tempi d attesa del trapianto, legati alla disponibilità del tessuti; garanzia della sicurezza dei tessuti, per assicurare il minor rischio possibile di trasmissione di patologie dal donatore al ricevente; garanzia della qualità dei tessuti, per assicurare che il trapianto sia ottimale e duraturo. E presente un programma di follow-up dei trapianti, indispensabile per migliorare costantemente il livello di sicurezza e di efficacia di tutto il processo. Per tutti i tessuti distribuiti, la Banca raccoglie dai chirurghi le informazioni relative ai riceventi mediante una specifica modulistica: questo, oltre ad assicurare la rintracciabilità del tessuto distribuito, consente al chirurgo di monitorare la condizione clinica del paziente sottoposto al trapianto. Attività di prelievo e distribuzione Nel 2007 sono state prelevate 1193 cornee da 611 donatori, con un incremento del 5% rispetto all anno precedente. Sono state processate 1147 cornee, oltre le 29 presenti in Banca al 1 gennaio Complessivamente sono state assegnate e distribuite dalla Banca delle Cornee della Regione Piemonte 336 cornee per trapianto a 17 centri di innesto degli ospedali della Regione, per un totale di 327 interventi di trapianto di cornea. Di questi, 260 sono stati trattamenti elettivi, 50 sono gli interventi d urgenza registrati e 17 sono stati eseguiti su pazienti ad elevato rischio di rigetto, iscritti in lista d attesa per tessuti HLA compatibili. Ancora, tra i trattamenti elettivi sono stati eseguiti 34 interventi lamellari anteriori (LK e DALK) e 22 lamellari endoteliali (DSAEK). 9 cornee sono state smaltite dopo l assegnazione per cause legate principalmente a problemi insorti durante l esecuzione del trapianto. Al 31 dicembre 2007, 39 cornee risultavano conservate presso la Banca. La percentuale di idoneità finale sul totale delle cornee prelevate è stata del 30%. Le richieste per intervento d urgenza assoluta hanno avuto tempi di risposta inferiori alle 24 ore dalla comunicazione. Sono state distribuite 17 cornee provenienti da donatori tipizzati per innesti HLA compatibili, con un tempo medio di attesa in lista inferiore ai 180 giorni. Attività di organizzazione Nel 2007 la Banca, congiuntamente al CRT e al CRP, ha edito la revisione 2007 del Protocollo Regionale Prelievo e Innesto Cornee, condiviso con le Strutture di Prelievo e di Innesto della Regione. Il Protocollo recepisce le rinnovate Linee Guida europee per la donazione e il trapianto di tessuti e cellule. La Banca ha partecipato ai corsi di formazione regionale per coordinatori locali nonché al corso di formazione regionale al prelievo di cornea organizzato dall A.S.L. di Ivrea. Attività di innovazione L attività di innovazione e ricerca della Banca delle Cornee della Regione Piemonte si sviluppa nel 2007 con: il prosieguo di un progetto per la valutazione dell utilizzo della concentrazione assoluta di interleuchina-6 nel terreno di coltura delle cornee quale indicatore della qualità biologica della cornea e del periodo ottimale di conservazione; l avvio del progetto clinico-organizzativo Cornee HLA compatibili in AIRT, con il quale si vuole Regione Piemonte - Valle d Aosta 54

55 Donatori di cornea 2007 giungere a distribuire cornee geneticamente compatibili in pazienti a elevato rischio di rigetto in tutte le regioni dell AIRT, e nel contempo conseguire una migliore compatibilità HLA tra donatore e ricevente l avvio di un progetto di distribuzione di cornee preparate per interventi di trapianto lamellare endoteliale alle Strutture di Trapianto non in grado di preparare le cornee per questi interventi. EQUIPE DI PRELIEVO LUOGO PRELIEVO ACQUI TERME - OSP. CIVILE ACQUI TERME - OSP. CIVILE OVADA - OSP. CIVILE NOVI LIGURE - OSP. S. GIACOMO ALBA - OSP. CIVICO DI S. LAZZARO ALBA - OSP. CIVICO DI S. LAZZARO ALESSANDRIA - AZ. OSP. S. A. BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA - AZ. OSP. S. A. BIAGIO E C. ARRIGO ARONA - OSP. SS. TRINITÀ BORGOMANERO - OSP. ZON. SS. TRINITÀ AOSTA - OSP. GEN. REGIONALE AOSTA- OSP. GEN. REGIONALE ASTI - PRES. OSP. ASTI - PRES. OSP BIELLA - OSP. DEGLI INFERMI BIELLA - OSP. DEGLI INFERMI BIELLA - CASA DI CURA HOSPISE ORSA MAGGIORE CASALE M.TO - OSP. S. SPIRITO CASALE M.TO - OSP. S. SPIRITO CEVA - NUOVO OSP. CEVA - NUOVO OSP CHIERI - OSP. MAGGIORE CHIERI - OSP. MAGGIORE CHIVASSO - OPS. CIVICO CHIVASSO - OSP. CIVICO CIRIÈ - STAB. OSP. CIRIÈ CIRIÈ - STAB. OSP. CIRIÈ CUNEO - AZ. OSP. S. CROCE E CARLE CUNEO - AZ. OSP. S. CROCE E CARLE DOMODOSSOLA - OSP. S. BIAGIO DOMODOSSOLA - OSP. S. BIAGIO VERBANIA - STABILIMENTO OSP. RIUNITI CHIVASSO - OSP. CIVICO IVREA - OSP. CIVILE CUORGNÈ - OSP. CIVILE SETTIMO T.SE - RESID. 5 TORRI IVREA - OSP. CIVILE MONCALIERI - OSP. S. CROCE MONCALIERI - OSP. S. CROCE MONDOVÌ - OSP. CIVILE CEVA - NUOVO OSP MONDOVÌ - OSP CIVILE NOVARA - AZ. OSP. MAG. DELLA CARITÀ NOVARA - AZ. OSP. MAG. DELLA CARITÀ NOVI LIGURE - OSP. S. GIACOMO NOVI LIGURE - OSP. S. GIACOMO ACQUI TERME - OSP. CIVILE ORBASSANO - OSP. S. LUIGI ORBASSANO - OSP. S. LUIGI PINEROLO - OSP. CIVILE E. AGNELLI PINEROLO - OSP. CIVILE E. AGNELLI RIVOLI - OSP. RIUNITI RIVOLI - OSP. RIUNITI SUSA - PRES. OSP SAVIGLIANO - OSP. SS. ANNUNZIATA SALUZZO - OSP. CIVILE SAVIGLIANO - OSP. SS. ANNUNZIATA SUSA - PRES. OSP. SUSA - PRES. OSP TORINO - OSP. G. BOSCO TORINO - OSP. G. BOSCO TORINO - OSP. MARIA VITTORIA TORINO - OSP. MARIA VITTORIA TORINO - OSP. MAURIZIANO TORINO - OSP. MAURIZIANO MONCALIERI - OSP. S. CROCE TORINO - S. G. BATTISTA - MOLINETTE TORINO - OSP. OFTALMICO TORINO - PRESIDIO SANITARIO GRADENIGO TORINO - CTO-CRF- M.ADELAIDE TORINO - OSP. S. GIOVANNI ANTICA SEDE TORINO - OSP. MARTINI TORTONA - OSP. S. ANTONIO E MARGHERITA TORTONA - OSP. S. ANT. E MARGH VERCELLI - OSP. S. ANDREA VERCELLI - OSP. S. ANDREA DON. CUORE FERMO DON. CUORE BATTENTE TOTALE DON. CORNEE PRELEV. CORNEE IDONEE TOTALE Resoconto CRT 2007

56 Cornee prelevate nel 2007 AZIENDA SANITARIA OSPEDALE SEDE PRELIEVO TOTALE DONATORI DONATORI CUORE BATTENTE DONATORI CUORE FERMO CORNEE CUORE BATTENTE CORNEE CUORE FERMO A.S.L. 2 TORINO - Martini A.S.L. 3 TORINO - Maria Vittoria A.S.L. 4 TORINO - Giovanni Bosco TORINO - Presidio Sanitario Gradenigo A.S.L. 5 RIVOLI SUSA A.S.L. 6 CIRIE A.S.L. 7 CHIVASSO SETTIMO T.SE A.S.L. 8 MONCALIERI CHIERI IVREA A.S.L. 9 CUORGNE A.S.L. 10 PINEROLO A.S.L. 11 VERCELLI A.S.L. 12 BIELLA A.S.L. 13 BORGOMANERO A.S.L. 14 DOMODOSSOLA VERBANIA A.S.L. 16 MONDOVI CEVA A.S.L. 17 SALUZZO SAVIGLIANO A.S.L. 18 ALBA A.S.L. 19 ASTI A.S.L. 20 TORTONA A.S.L. 21 CASALE MONFERRATO ACQUI TERME A.S.L. 22 OVADA NOVI LIGURE A.S.O. ALESSANDRIA A.S.O. CUNEO A.S.O. NOVARA A.S.O. ORBASSANO - S.Luigi A.S.O. TORINO - C.T.O A.S.O. TORINO - Molinette A.S.O TORINO - S. Giov. Batt. - Antica Sede A.S.O. TORINO - Mauriziano A.S.R. AOSTA TOTALE TOTALE CORNEE Regione Piemonte - Valle d Aosta 56

57 TIPOLOGIA DI DONATORI IN PIEMONTe - VAlle d Aosta Cuore fermo Cuore battente cause di decesso dei donatori Cardiovascolare Cerebrovascolari Neoplasia Trauma Asfissia/Ipossia Metabolica Altro Infettiva Mof-Multiorgan Failure Non nota 57 Resoconto CRT 2007

58 Procurement Attività 2007 cornee 1193 DONATORI 611 eliminate per CAUSE BIOLOGICHE 410 (57,3%) < 65 ANNI > 65 ANNI cornee 478 DONATORI 242(39,6%) cornee 715 DONATORI 369(60,4%) IDONEE A 4 C 225 eliminate per CAUSE BIOLOGICHE 98 (20,5%) eliminate per non idoneità del donatore 23 eliminate per non idoneità del donatore 45 in coltura eliminate per non idoneità del donatore 7 non idonee per motivi biologici * IDONEE * Comprese 10 cornee idonee a 4 C 143 IN BANCA AL 31/12/ IN BANCA AL 31/12/ cornee PRELEVATE 1193 esaminate 1222 NON ESAMINATE 75 NON IDONEE 739 NON UTILIZZATE PER MOTIVI TECNICI IDONEE 369 NON UTILIZZATE PER ECCED. LK 33 INNESTI *(di cui 34 LK e 22 EK) 327* Regione Piemonte - Valle d Aosta 58

59 Bilancio Cornee IDONEE (358) 30% ELIMINATE (835) 70% NUMERO DI TRAPIANTI 2007 CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI OSPEDALI CASE DI CURA ALBA 1 ALESSANDRIA 11 ARONA 16 BIELLA 5 CASALE M.TO 30 CEVA 1 CUNEO 71 IVREA 75 NOVARA 22 PINEROLO 6 SAVIGLIANO 5 TORINO - OFTALMICO 82* VERCELLI 2 TOTALE 327 CITTA' DI BRA' - BRA' 9 SAN CROCE E CARLE - CN 1 SEDES SAPIENTIAE - TO 21 VILLA M. PIA - TO 11 LISA DAY-SURGERY - CARMAGNOLA 2 TOTALE 44 TOTALE TRAPIANTI 371 DIVISIONE OCULISTICA NUMERO TRAPIANTI *OSPEDALE OFTALMICO TORINO CLINICA UNIVERSITARIA 35 GLAUCOMI 6 OCULISTICA GENERALE 16 TRAUMATOLOGIA 25 TOTALE Resoconto CRT 2007

60 Procurement CORNEE PRELEVATE TRAPIANTI DI CORNEE Trapianti in ospedali Trapianti in case di cura PAZIENTI IN LISTA DI ATTESA Pazienti in lista ordinaria ed hla compatibile LK EK Regione Piemonte - Valle d Aosta 60

61 Cornee innestate in Piemonte 2007 URGENZE (50) 15% ISTOCOMPATIBILI (17) 5% TRATTAMENTI ELETTIVI (260) 80% DONATORI/PAZIENTI - CLASSI D ETA >80 Donatori Pazienti 61 Resoconto CRT 2007

62 Procurement La Banca Regionale delle Membrane Amniotiche è stata istituita con D.G.R. n del 17 marzo 2003, con sede presso l A.S.O. S.Croce e Carle di Cuneo. L attività di prelievo di placenta è iniziata nel febbraio 2004 e da marzo 2004 è iniziata l attività di distribuzione delle membrane amniotiche. Nel 2005 sono state prelevate 56 placente, delle quali ne sono state processate 44 ed eliminate 12. Nello stesso periodo sono stati distribuiti 145 pezzi di membrana amniotica. Nel 2006 sono state prelevate 31 placente delle quali ne sono state processate 28 di cui eliminate 8 e scartate prima della processazione 3. Nello stesso periodo sono stati distribuiti 149 pezzi di membrana amniotica. Al 31 dicembre 2006 sono stoccati in banca 225 pezzi di membrana amniotica. Nel 2007 sono state prelevate e processate 8 placente. Al 31 dicembre 2007 sono stoccati in banca 63 pezzi di membrana amniotica. Nel 2005, oltre alla distribuzione alle strutture di oculistica, è iniziata l attività di distribuzione delle membrane amniotiche alla Chirurgia Plastica dell A.S.O. S.Croce e Carle di Cuneo, per la cura delle ulcere distrofiche degli arti inferiori. Nel 2006 è iniziata una collaborazione con la S.C. di Odontostomatologia nella chirurgia ricostruttiva. placente PRELEVATE 8 placente PROCESSATE 8 IN BANCA AL 31/12/ PATCH PRODOTTI 117 ELIMINATI 146 PATCH idonei 196 IN BANCA AL 31/12/ PATCH innestati 133 Regione Piemonte - Valle d Aosta 62

63 Attività CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI ALESSANDRIA SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO 4 ARONA SS. TRINITÀ 4 BIELLA DEGLI INFERMI 8 CASALE M.TO S. SPIRITO 7 CIRIE' STAB. OSP. 5 CUNEO S. CROCE E CARLE 26 IVREA CIVILE 16 NOVARA MAGGIORE DELLA CARITÀ 3 NOVI LIGURE OSP. S. GIACOMO 2 PINEROLO CIVILE "E. AGNELLI" 1 SAVIGLIANO MAGGIORE SS.ANNUNZIATA 1 TORINO MAURIZIANO 2 TORINO PRESIDIO SANITARIO GRADENIGO 5 TORINO OFTALMICO 27 VERCELLI SANT'ANDREA 4 TOTALE 115 TORINO VILLA MARIA PIA 3 TOTALE 3 ALBENGA SANTA MARIA MISERICORDIA 1 GENOVA SAN MARTINO - CLINICA OCULISTICA 10 LA SPEZIA CIVILE 4 TOTALE TRAPIANTI 133 attività negli anni Patch innestati Placente prelevate 63 Resoconto CRT 2007

64 Procurement Da nove anni presso il Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino, è attiva una Banca della Cute, Centro di Riferimento Regionale per la Conservazione della Cute, sia crioconservata che glicerolata prelevata da donatore multiorgano e multitessuto. Nel dicembre del 2007 la Banca della Cute di Torino è stata risottoposta a verifica ispettiva da parte del CNT ed è stato confermato l accreditamento già ottenuto nell ottobre del Il personale della banca è composto dal Direttore Sanitario, dal Responsabile del Laboratorio, da biologi e tecnici di laboratorio e da una équipe di medici prelevatori reperibili 24 ore su 24. La Banca è costituita da tre locali: un laboratorio adibito alla lavorazione della cute, un locale per la conservazione ed infine un terzo locale dedicato alla realizzazione dei controlli di qualità e alla ricerca. Tutte le attività effettuate presso la Banca, dal trattamento e conservazione della cute ai controlli di qualità per il suo l'utilizzo clinico, sono procedurate, descritte e aggiornate annualmente nel sistema documentale incluso nel il Sistema Qualità Aziendale. Nel mese di gennaio del 2006 con delibera regionale DGR è stato deliberato il tariffario per la distribuzione della cute prodotta dalla Banca: il costo dei lembi di cute alloplastica è pari a 3.67 al cm 2. Dall anno 2006 e stato quindi possibile distribuire cute alloplastica oltre che al Centro Grandi Ustionati e all ambulatorio delle ulcere croniche dell Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Maria Adelaide anche a centri trapianto esterni all ospedale. Tra questi ricordiamo alcuni centri accreditati della Regione Piemonte e della Regione Veneto. Nel maggio del 2007 è stata realizzata una giornata AIRT sui possibili utilizzi della cute di banca con particolare riferimento al trattamento delle ulcere croniche. In questi otto anni di attività la quantità di cute prelevata e trapiantata si aggira intorno ai cm 2, con una media di 60 donatori l'anno, mentre i pazienti trattati sono rappresentati mediamente da 50 grandi ustionati l anno e da circa 70 pazienti portatori di ulcere croniche. Mentre il trattamento del paziente grande ustionato con cute alloplastica rappresenta una pratica salvavita ben consolidata, sulla base dei dati ottenuti da scuole americane ed europee, l utilizzo della cute alloplastica nel trattamento delle ulcere croniche trova recente consenso, così come negli scuoiamenti e nelle perdite di sostanza post-traumatiche. La cute glicerolata, infatti, diminuisce la soglia del dolore e la contaminazione batterica; favorisce inoltre la formazione del tessuto di granulazione, con conseguente riepitelizzazione spontanea in un elevata percentuale di casi. Parte integrante dell attività della Banca è la ricerca sperimentale e clinica, soprattutto dedicata al miglioramento del trattamento del paziente gravemente ustionato con cute alloplastica di Banca, e allo studio di patologie secondarie al trauma da ustione quali le cicatrici ipertrofiche. Inoltre alcuni studi sono stati indirizzati al miglioramento delle tipologie di conservazione in particolare ai procedimenti di decontaminazione del tessuto per diminuire le quantità di tessuto scartato all utilizzo clinico. Attualmente, grazie a queste ricerche, la quantità di cute scartata presso la Banca è circa del 10%. Altro campo di interesse sperimentale è quello dedicato alle colture cellulari. In particolare presso il laboratorio si coltivano in vitro cheratinociti e fibroblasti estratti da biopsie di cute e cellule staminali provenienti dal limbus della cornea. Nel luglio del 2007 è stato effettuato presso l Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Maria Adelaide, sede della Banca della Cute, un nuovo corso di formazione per istruire i medici prelevatori della Regione Piemonte. Regione Piemonte - Valle d Aosta 64

65 Attività SEDE DI DONAZIONE DONATORI CUORE BATTENTE PRELIEVO cm 2 DONATORI CUORE FERMO PRELIEVO cm 2 TOTALE DONATORI TOTALE cm 2 ASL 3 MARIA VITTORIA Torino ASL 4 G. BOSCO Torino ASL 5 RIVOLI ASL 6 CIRIE' ASL 8 CHIERI ASL 11 VERCELLI ASL 12 BIELLA ASL 14 DOMODOSSOLA ASL 14 VERBANIA ASL 17 SAVIGLIANO ASL 19 ASTI ASL 20 TORTONA ASL 22 NOVI LIGURE ASO ALESSANDRIA ASO CUNEO ASO NOVARA ASO S. GIOV. ANTICA SEDE TORINO ASO CTO TORINO ASO S. GIOV. BATTISTA TORINO ASR AOSTA TOTALE Resoconto CRT 2007

66 Procurement CUTE PRELEVATA cm 2 CUTE PROCESSATA cm 2 SCARTATA cm 2 CRIOCONSERVATA cm 2 GLICEROLATA cm 2 GIACENTE AL 31/12/ cm 2 DISTRIBUITA CRIOCONSERVATA cm 2 DISTRIBUITA GLICEROLATA cm 2 CUTE CONSERVATA IN BANCA AL 31/12/ cm 2 CRIOCONSERVATA cm 2 GLICEROLATA cm 2 Regione Piemonte - Valle d Aosta 66

67 Attività Cm 2 Crioconservata Glicerolata La cute prelevata può essere congelata (crioconservata), lasciandone intatta la proprietà oppure trattata con glicerolo. NUMERO DONATORI/ANNO Cuore fermo Cuore battente 67 Resoconto CRT 2007

68 Procurement CUTE PRELEVATA/ANNO Cm 2 Crioconservata Glicerolata MEDIA PRELIEVO PER DONATORE/ANNO INNESTI DI CUTE PER PATOLOGIA/2007 Cm 2 Cm 2 Regione Piemonte - Valle d Aosta 68

69 Attività *TRAPIANTI EFFETTUATI * Inclusi 11 trapianti fuori regione PAZIENTI TRATTATI TECNICHE CHIRURGICHE/PAZIENTI USTIONATI/ANNO ANNO COPERTURA TEMPORANEA *ALEXANDER *CUONO TOTALE * Tecniche Chirurgiche Utilizzate 69 Resoconto CRT 2007

70 Procurement L osso da donatore vivente ed i tessuti muscolo-scheletrici da donatore cadavere sono indispensabili per trattare pazienti affetti da patologie caratterizzate da perdita di massa ossea e di tessuti connettivi in ambito soprattutto ortopedico, neurochirurgico, odontoiatrico e maxillo-facciale. L aumentato utilizzo ha determinato la necessità di disporre di grandi quantitativi di tessuti muscolo-scheletrici che per legge vengono raccolti, conservati e distribuiti da una Banca, che ha il compito di garantirne la qualità e sicurezza dal momento del prelievo fino al momento in cui vengono usati come allotrapianti o innesti. La Regione Piemonte con D.G.R. n del 23 ottobre 2000 ha identificato la Banca dell Osso presso l Azienda Ospedaliera CTO, CRF MA di Torino, dove era attiva in via sperimentale dal 1998, e nel 2003 ne ha modificato la denominazione in Banca dei Tessuti Muscolo-scheletrici (BTM) per sottolinearne l impegno su tutto l ambito dei trapianti. La BTM di Torino è una delle cinque BTM esistenti in Italia e dal settembre 2004 nè accreditata come Banca Europea dal Ministero della Salute Italiano. Dal 2000 fino a settembre 2004 l attività della BTM è stata concentrata sul prelievo di osso chirurgico da donatore vivente. L osso chirurgico è l epifisi prossimale del femore asportata durante l intervento chirurgico di protesi d anca in caso di coxartrosi o frattura del collo del femore. Molti Ospedali del Piemonte, il cui personale è stato addestrato con un corso di formazione, collaborano come Centri di Prelievo al reclutamento dei donatori ed inviano alla BTM regionale il tessuto prelevato perché possa essere certificato per qualità e sicurezza. Dal settembre 2004 la BTM ha iniziato il prelievo dei tessuti muscolo-scheletrici da donatore cadavere (multiorgano o multitessuto). E stato così possibile prelevare: interi segmenti di osso comprendenti anche la parte articolare con le inserzioni capsulari e tendinee (allotrapianto osteocondrale); i tessuti connettivi come la fascia lata, i tendini (per esempio, il tendine rotuleo, il tendine d Achille, il tendine del tibiale anteriore-posteriore, i tendini della zampa d oca) ed i menischi del ginocchio. Nel 2005 si è svolto il primo corso per la formazione di ortopedici ed infermieri per il prelievo di tessuti da cadavere, che è stato ripetuto nel 2007 e si terrà in diverse edizioni negli anni a seguire, con l obiettivo non solo di ampliare l attività di prelievo della BTM, ma anche di condividere con più professionisti le problematiche per migliorare le soluzioni e quindi il servizio ai donatori ed ai riceventi. I tessuti prelevati sono conservati congelati a -80 C ed utilizzati come tali oppure sono sottoposti a manipolazione minima, cioè tagliati in apposite dimensioni; processati mediante liofilizzazione; ridotti in stecche o piccoli frammenti (chips di osso spongioso, oppure cunei di osso corticospongioso o spongioso); degrassati (osso morcellizzato); demineralizzati; sterilizzati con raggi gamma o ossido di etilene, ed altri processi ancora. Il principio sia dell utilizzo del trapianto congelato che dell innesto processato è simile: il tessuto di banca, in particolare l osso di banca, serve come trama ( scaffold ) che le cellule del ricevente riconoscono e su cui depositano osteoclasti ed osteoblasti capaci di rimodellarlo (l innesto viene progressivamente riassorbito e rinnovato con osso nuovo: creeping substitution ). L innesto può avere una funzione riempitiva quando colma una perdita di sostanza, oppure una funzione di tenuta meccanica strutturale quando sostituisce un intero segmento (in questo caso è anche denominato innesto o trapianto massivo). La scelta del tipo di innesto (tipo di processazione ed eventuale sterilizzazione, dimensioni, tipo di osso) dipende dalla patologia per cui è usato e dalla funzione che deve sostenere: per esempio, in patologia odontoiatrica spesso sono necessari microchips di osso liofilizzato che, reidratati in sala operatoria, sono in grado di riempire le zone di osteolisi peridentali; Regione Piemonte - Valle d Aosta 70

71 Attività in oncologia ortopedica si usano i trapianti massivi osteocondrali che sostituiscono le parti affette da tumore asportate in blocco; nelle revisioni di protesi d anca mobilizzate si riempie l osteolisi periprotesica con osso morcellizzato o liofilizzato e si sostiene il femore con stecche di corticale. Per meglio soddisfare le molteplici tipologie di tessuto richieste, la BTM di Torino è convenzionata con la BTM della Regione Emilia Romagna, con sede presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli (IOR) di Bologna, a cui invia alcuni segmenti di tessuto muscolo-scheletrico da sottoporre a processazione. SEDE DI DONAZIONE Donatore Cuore Battente Donatore Cuore Fermo Donatore Vivente uso omologo Donatore Vivente uso autologo TOTALE TORINO OSP. CTO-TO TORINO OSP. M. ADELAIDE - TO ALESSANDRIA S. A. BIAGIO E C. ARRIGO AOSTA OSP. REG ASL 8 CHIERI ASL 16 CIRIE' TORINO OSP. GIOVANNI BOSCO NOVARA ASO MAGGIORE DELLA CARITà TORINO OIRM - S. ANNA ASL 17 SAVIGLIANO TOTALE Donatore vivente Donatore cadavere 71 Resoconto CRT 2007

72 Procurement DONATORI CADAVERE 7 DONATORI 242 DONATORI VIVENTI 235 TESSUTO CONNETTIVO TESSUTO OSSEO N. SEGMENTI 27 ELIMINATI 5 PROCESSATI 1 NON PROCESSATI 26 DERIVATI 2 TOTALE 23 N. SEGMENTI 278 ELIMINATI 33 PROCESSATI 13 NON PROCESSATI 246 DA PROCESSARE 19 DERIVATI PRODOTTI IMBANCATI NEL 2007 DERIVATI PRELEVATI DALLA PROCESSAZIONE DI SEGMENTI prelevati ANNO 2006 ANNO 2007 SEGMENTI MINORI 16 LIOFILIZZATO ml. 394 SEGMENTI MINORI 10 SEGMENTI MAGGIORI 6 MORCELLIZZATO 180 gr. CUNEI 16 MORCELLIZZATO 420 gr. CUNEI 9 Regione Piemonte - Valle d Aosta 72

73 Attività Tutto il tessuto disponibile ha consentito di soddisfare 386 richieste ed ha permesso di eseguire 246 interventi. In considerazione della molteplicità di segmenti richiesti talvolta è stato necessario ricorrere ad altra banca nazionale per soddisfare l' esigenza specifica pur disponendo di molto tessuto imbancato. SEGMENTI OSSEI CUNEI MORCELLIZZATO GR SEGMENTI CONNETTIVI CHIPS ML Disponibili Utilizzati Quarantena Eliminati 73 Resoconto CRT 2007

74 Procurement Dal 1996, in supporto alla necessità di reperire valvole ad uso pediatrico da parte della Divisione di Cardiochirurgia dell Azienda Ospedaliera O.I.R.M. S. ANNA è iniziata l attività di prelievo, dissezione e criopreservazione di Valvole Cardiache Umane da donatore domino e cadavere a cuore battente. Mentre per la sostituzione valvolare nell età adulta si è consolidato l uso di protesi valvolari meccaniche - riservando soltanto in alcuni specifici casi l uso di valvole cardiache umane - in campo pediatrico l uso di valvole artificiali o di condotti valvolati non sempre rappresenta la scelta migliore. L interesse si è spostato quindi verso l utilizzo di valvole cardiache umane. Nel 2003 la Regione Piemonte ha riconosciuto la Banca delle Valvole Cardiache e Segmenti Vascolari Umani con D.G.R. n del 31 marzo 2003, con sede presso il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell Azienda Ospedaliera O.I.R.M. S. Anna. Dal 2004 la Banca opera nel rispetto delle Linee Guida nazionali, emesse dal Centro Nazionale Trapianti, alla stesura delle quali ha collaborato insieme alle altre banche italiane di Valvole Cardiache e Tessuti Vascolari. Nel 2005 la Banca si è dotata di un Comitato Scientifico che ha sviluppato, in collaborazione col CRT, le linee di indirizzo per il prelievo e l utilizzo delle valvole cardiache umane. A seguito dello sviluppo delle linee di indirizzo sono state formate, in collaborazione con tutte le cardiochirurgie del Piemonte, le equipe di prelievo locali. Queste ultime sono quindi presenti e attive presso le A.S.O. O.I.R.M. S. Anna, S. Giovanni Battista e Mauriziano di Torino, S. Croce e Carle di Cuneo, SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, Maggiore di Novara. Con l attivazione delle equipe locali di prelievo, dal giugno 2005 ha potuto potenziare l attività di prelievo di valvole cardiache umane da donatore cadavere. Nel corso del 2005 la Banca ha inoltre ottenuto la Certificazione Vision 2000 e sono stati ultimati i lavori per la realizzazione della Stanza di Manipolazione, utilizzata per la lavorazione in asepsi dei tessuti vascolari e valvolari, in ottemperanza a quanto richiesto dagli standard nazionali ed internazionali. SEDE DI DONAZIONE DONATORI CUORE BATTENTE VALVOLE PRELEVATE DONATORI CUORE FERMO VALVOLE PRELEVATE CUNEO - ASO S. CROCE E CARLE NOVARA - ASO MAGGIORE DELLA CARITA' TORINO - ASL 3 MARIA VITTORIA TORINO - ASL 4 G. BOSCO TORINO - ASO O.I.R.M. S. ANNA TORINO - ASO C.T.O. TORINO TORINO - ASO S. G. BATTISTA ALESSANDRIA - ASO SS. ANTONIO E BIAGIO BORGOMANERO - ASL 13 OSP. SS. TRINITA' VERCELLI OSP. S. ANDREA NOVI LIGURE - ASL 22 OSP. S. GIACOMO MODENA - NUOVO OSPEDALE S. AGOSTINO* ANDRIA - BA L. BONOMO* TOTALE *prelevate da organi non ritenuti idonei per il trapianto Regione Piemonte - Valle d Aosta 74

75 Attività VALVOLE PRELEVATE 57 NON IDONEE 12 VALVOLE PROCESSATE 57 idonee IN BANCA AL 31/12/ DISPONIBILI IN BANCA AL 31/12/ DA ALTRE BANCHE innestate 3 23 attività VALVOLE CARDIACHE Prelievi Innesti 75 Resoconto CRT 2007

76 Cellule staminali emopoietiche Nel mese di settembre 2007 è stato raggiunto il 50 anniversario del primo trapianto di midollo osseo eseguito sull uomo nel mondo; da allora, migliaia di pazienti sono stati trattati con questa terapia, che attualmente è eseguita in circa 500 Centri distribuiti in oltre 50 paesi. Il percorso che ha portato il trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) ad affermarsi come migliore terapia per pazienti affetti da patologie oncoematologiche ed ematologiche gravi è stato lungo e difficoltoso, tanto che solo negli anni 70 si ottennero i primi successi in termini di miglioramento della sopravvivenza. Inizialmente il trapianto era limitato solo a quei pazienti (circa 25-30%) che avevano un familiare compatibile; più tardi risultati promettenti si ottennero trapiantando le cellule di un donatore compatibile non familiare, ed intorno alla fine degli anni 80 si delineò la possibilità di usare il sangue cordonale come fonte di CSE a scopo di trapianto. Il numero di patologie potenzialmente curabili con il trapianto di cellule staminali è cresciuto nel corso degli anni: malattie tumorali del sangue, (come leucemie, mielomi, linfomi) e non tumorali, (come immunodeficienze, talassemia, anemia aplastica) hanno migliorato la loro prognosi con la possibilità del trapianto; più recente è l estensione di questa terapia a malattie del metabolismo, tumori solidi e sindromi ereditarie. L introduzione del trapianto nella pratica clinica ha contribuito a stimolare la ricerca, accrescendo le conoscenze in campo oncologico, immunologico ed ematologico; sono state raggiunte importanti acquisizioni sulla tolleranza immunitaria ed è stato dimostrato il ruolo del sistema immunitario nel controllo del cancro. L osservazione che all eradicazione della malattia tumorale contribuiscono sia i potenti regimi di preparazione al trapianto chemio e radioterapici, definiti mieloablativi o convenzionali, sia gli effetti immunologici delle cellule trapiantate, ha indotto i clinici a trovare nuovi regimi di condizionamento meno aggressivi e quindi meno tossici (graft-versus-leukemia/tumor (GVL/GVT) dovuta ai T linfociti e cellule accessorie della risposta immunitaria del donatore) ma capaci di conservare la loro attività antitumorale e di garantire l attecchimento del tessuto trapiantato. Risale agli anni più recenti la messa a punto di protocolli clinici in cui regimi di condizionamento definiti non-mieloablativi sono associati a un potente regime immunosoppressivo post-trapianto, con lo scopo di ridurre da un lato la morbilità e mortalità post-trapianto, e dall altro di evitare il rigetto e prevenire la reazione del trapianto contro l ospite - graft-versus-host-disease (GVHD)- complicanza talvolta letale. Il miglioramento delle terapie di supporto e l introduzione di protocolli terapeutici più mirati consente, attualmente, di proporre questa strategia terapeutica ad un maggior numero di pazienti che per età, patologia o condizioni cliniche fino a qualche anno fa sarebbero stati esclusi. In Piemonte l attività di trapianto delle CSE è presente in numerosi Centri. Negli ospedali di Alessandria, IRCC Candiolo, Cuneo, Ivrea, Novara, Orbassano, Torino OIRM, Torino Molinette (2 Centri), Verbania, che aderiscono al Gruppo Italiano di Trapianto di Midollo Osseo (GITMO), sono attivi programmi di prelievo, crioconservazione, manipolazione ed utilizzo di CSE a scopo di trapianto autologo e nella maggior parte di essi anche di trapianto allogenico. Alcuni di questi Centri Trapianto (CT) sono anche accreditati dal GITMO ad effettuare il trapianto di CSE da donatore non consanguineo (Marrow Unrelated Donor MUD): CT AL 01: Ematologia A.O. SS Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria (Dr. A. Levis) CT CN 01: Ematologia A.O. S. Croce e Carle di Cuneo (Dr. A. Gallamini) CT TO 01: Ematologia Ospedaliera S. Giovanni Battista di Torino (Prof. E. Gallo) CT TO 02: Ematologia Pediatrica OIRM-S. Anna di Torino (Prof. E.Madon, Dr.ssa F. Fagioli) CT TO 03: Ematologia Universitaria S. Giovanni Battista di Torino (Prof. M. Boccadoro) L attività di trapianto piemontese è integrata con quella italiana tramite una rete collaborativa Regione Piemonte - Valle d Aosta 76

77 che ha l obiettivo principale di migliorare il grado di specializzazione delle tecniche trapiantologiche nelle singole unità regionali e, attraverso un costruttivo scambio di dati ed informazioni, la stesura di progetti clinico-scientifici multi-centrici, utilizzando in modo razionale le risorse economiche destinate alla ricerca. In conformità alle Direttive Europee 23/2004/CE e 17/2006/CE, i Centri di conservazione e di trapianto di CSE hanno intrapreso, già nel 2006, il percorso di accreditamento presso l autorità competente rappresentata dal JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT and EBMT-European Bone Marrow Transplantation Group), sia per il settore clinico (trapianto autologo ed allogenico), sia per il laboratorio (raccolta e processazione delle CSE). Per tutti i centri che eseguono trapianti di CSE in Piemonte è riportata in dettaglio la sintesi dell attività a partire dal Il numero totale di trapianti autologhi ed allogenici, pur con alcune variazioni da centro a centro, ha registrato una lieve inflessione nel 2007 rispetto all anno precedente; nell ambito del trapianto allogenico, si è confermato un incremento del trapianto da donatore non consanguineo rispetto al familiare, costituendo quindi una valida alternativa per un numero sempre più elevato di pazienti che non riescono a trovare il donatore compatibile nell ambito della propria famiglia. Di seguito è anche riportata una valutazione più dettagliata dell attività dei Centri che, per numero e per tipologia dei trapianti eseguiti, risultano i più attivi in Piemonte; di questi Centri, oltre ad una breve scheda, sono proposte le caratteristiche delle patologie trattate con il trapianto allogenico e la valutazione dell esito complessivo del trapianto (suddividendo, quando possibile, i trapianti da donatore consanguineo rispetto a quelli da donatore non consanguineo). E interessante notare come vi sia ancora un divario nella probabilità di successo tra questi 2 tipi di trapianti, anche se l analisi dei dati più recenti mostri una tendenza a ridurre questa differenza. Le curve di sopravvivenza e mortalità trapianto-correlata, presentate dai Centri, si riferiscono a tipologie di pazienti diversi per patologia ed età e pertanto non sono direttamente confrontabili. Si precisa, inoltre, che nelle tabelle di attività del CT sono indicate le segnalazioni di trapianto, mentre i grafici a torta raffigurano il numero di pazienti trapiantati suddiviso per patologia; è possibile quindi che i numeri riportati nelle tabelle e nei grafici non coincidano, poichè un paziente potrebbe essere stato trapiantato più di una volta. CT AL01 L ematologia di Alessandria ha effettuato i primi trapianti allogenici nel Nell ultimo anno si è registrato un incremento del numero delle procedure trapiantologiche pari al 10% che, rapportata al bacino di utenza del centro ematologico di Alessandria, indica che questa procedura rappresenta una valida alternativa per un sempre più elevato numero di pazienti. Infatti, a fronte di un aumento dei pazienti affetti da patologie ematologiche del 5%, è logico presupporre un utilizzo più frequente del trapianto come trattamento curativo per queste patologie. I dati di sopravvivenza dei MUD appaiono insoddisfacenti ma risentono del numero molto ridotto di casi. Valutando i dati di mortalità trapianto correlata (TRM) non si evidenziano valori elevati per i MUD, che come si nota sono da imputare a ripresa di malattia. I dati di mortalità dei MUD sono perciò da considerare, alla luce della non significatività del campione e del reclutamento, che determina l'aggregazione al gruppo di pazienti ad alto rischio andati incontro a recidiva. I dati di trapianto e di TRM non fanno pensare a eventi sentinella che poi possono supporre l esistenza di problemi metodologici o procedurali. 77 Resoconto CRT 2007

78 Cellule staminali emopoietiche CT CN01 La Struttura Complessa di Ematologia, istituita nel 1994 è articolata in 3 branche di attività distinte: la degenza con una dotazione di 15 posti letto di cui tre isolati in ambiente a bassa carica batterica, il Day Hospital-Ambulatorio con una dotazione di 6 poltrone/posti letto e il laboratorio di biologia cellulare e criobiologia. La S.C. ha iniziato l attività di trapianto autologo nel dicembre 1995, ed allogenico da donatore familiare nel dicembre 1999 e da donatore non consanguineo nel 2005; nel 2006 è stata utilizzata la prima unità di sangue cordonale a scopo di trapianto. Il Centro è accreditato alla Società Italiana ed Europea di trapianto di midollo (GITMO e EBMT). La mission aziendale della S.C. è l erogazione di assistenza ematologica a tutto il quadrante sud-ovest della regione Piemonte e pertanto svolge attività di consulenza ematologica presso i presidi ospedalieri di tale area: dal 1999 esiste una convenzione per consulenza periodica con l Asl n 16 di Mondovì-Ceva, dal 2000 è stata attivata un analoga convenzione per consulenza con l Asl n 17 di Savigliano-Saluzzo- Fossano e dal 2003 con l Asl n 18 di Alba-Bra. Dal novembre 2005 è attivo un servizio di Assistenza Ematologica Domiciliare per i pazienti affetti da emopatia maligna, residenti nel territorio dell Asl n 15, nel distretto di Cuneo. La pianta organica della S.C. consta attualmente di 1 Direttore, 8 dirigenti medici, 1 medico con contratto a progetto, 1 dirigente biologopatologo clinico, 1 biologo-patologo clinico, 1 biologo PhD (dottore di ricerca in medicina molecolare), 1 infermiere C.P.S. esperto, 1 Coordinatore di sperimentazioni cliniche, 1 A.S. C.P.S. esperto, 22 infermieri C.P.S., 4 O.S.S. ( personale A.M.O.S.) e 2 segretarie. La S.C. svolge attività di ricerca clinica nell ambito dei Linfomi di Hodgkin e non Hodgkin, nell ambito delle sindromi mielodisplastiche e delle infezioni opportunistiche nei pazienti immunocompromessi. CT TO01 La scarsa probabilità di trovare un famigliare HLA identico, ha portato ad estendere la ricerca di donatori volontari compatibili per i pazienti. Nel periodo dal 2000 al 2007 nel nostro Centro circa 1/3 dei trapianti pari ad 86 sono stati eseguiti utilizzando un donatore volontario, mentre anche l età dei riceventi è aumentata con una mediana di 48 anni (17-70) Nel corso degli ultimi anni i miglioramenti della terapia di supporto e l utilizzo di regimi di condizionamenti sempre più adeguati alla situazione clinica del paziente ha portato ad una diminuzione dell influenza dell età e del tipo di donatore sulla sopravvivenza, migliorando i risultati complessivi del trapianto. Pertanto la soravvivenza globale di tutti i pazienti adulti si attesta intorno al 50% indipendentemente dal tipo di donatore, dall età, dalle condizioni cliniche del paziente e dal tipo di condizionamento. La mortalità legata al trapianto (TRM), è stata nel passato influenzata dal tipo di donatore. L utilizzo nel trapianto di un donatore famigliare aveva una mortalità legata alla procedura molto minore rispetto a quella che si otteneva usando un donatore alternativo, fosse esso un volontario (MUD) o una unità di sangue cordonale. Questo non sembra più vero oggi. Se si prende in considerazione l ultimo periodo temporale che va dal 2004 al 2007, la differenza tra la TRM dei pazienti trapiantati da famigliare identico e quella da donatore alternativo, non raggiunge più la significatività statistica, attestandosi nei due gruppi al 14 e al 18 %. CT TO02 L attività del Centro Trapianti di Midollo Osseo pediatrico è iniziata nel 1989 e si è caratterizzata nel corso degli anni per il trattamento di malattie tumorali e non tumorali sia con il trapianto autologo che allogenico. Regione Piemonte - Valle d Aosta 78

79 Il CT, dall agosto 2006, ha l accreditamento JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT- Europe and EBMT), per i tre settori di raccolta, processazione e infusione delle CSE e nel gennaio 2007 ha ottenuto il rinnovo della Certificazione del Sistema di Gestione Qualità (SGQ). Il Centro è in attesa di ispezione AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per i nuovi locali Cell Factory progettati secondo i requisiti delle norme GMP (Good Manufacturing Practice) adibiti alla manipolazione di Prodotti per Terapia Cellulare (PTC). Il CT partecipa a protocolli clinici sperimentali coordinati su: Trapianto di CSE da donatore compatibili dopo condizionamento ad intensità ridotta nei sarcomi dei tessuti molli ad altissimo rischio (Approvazione del Comitato etico N. 5892). Espansione ex vivo di CSE di sangue placentare per trapianto allogenico (protocollo sperimentale di fase I approvato dall Istituto Superiore di Sanità il 16 marzo 2007). Terapia cellulare con CSE di midollo osseo purificate ed espanse ex-vivo in pazienti con infarto del miocardio acuto (protocollo sperimentale di fase I/II in fase di approvazione da parte dell Istituto Superiore di Sanità). Infusione di CSE di cordone ombelicale per via intraossea in pazienti adulti e pediatrici con leucemia acuta e mielodisplasia ad alto rischio (protocollo in fase di sottomissione al Comitato etico). Generazione ed espansione di Linfociti T Citotossici (CTLs) tumore-specifici per i pazienti affetti da osteosarcoma ad altissimo rischio (Protocollo in fase di validazione e sottomissione all I.S.S.). Applicazione clinica delle cellule staminali mesenchimali autologhe in pazienti con Sclerosi Laterale Amiotrofica. Protocollo in collaborazione con la Clinica Neurologica dell Università degli Studi di Novara, approvato dall Istituto Superiore di Sanità di Roma (N pre21-823) e dal Comitato etico, concluso a marzo Osteosarcoma ad alto grado di malignità con ricaduta ad altissimo rischio (Approvazione del Comitato etico N. 4443). Ottenuta l approvazione AIFA il principale obiettivo sarà quello di estendere i protocolli di trattamento con PTC a tutto il territorio regionale. CT TO03 L attività trapiantologica del Centro si è caratterizzata per una forte impronta innovativa e sperimentale clinica e biologica, specie nell ambito delle malattie linfoproliferative, alcune delle quali, come il mieloma multiplo, ad elevato rischio trapiantologico. Negli anni 2000 si è dato soprattutto impulso all applicazione dei regimi di condizionamento non mieloablativi, così definiti per la ridotta mielotossicità, a base di irradiazione corporea a basse dosi. Tali regimi hanno permesso di ridurre drasticamente la tossicità della procedura ed innalzare l età dei pazienti trapiantabili. Risultati particolarmente incoraggianti, recentemente pubblicati su prestigiose riviste mediche internazionali (Bruno et al, New England Journal of Medicine, 2007), sono stati ottenuti nel mieloma multiplo nell ambito di uno studio multicentrico italiano. Attualmente, è in corso uno studio che associa l allotrapianto a nuove molecole attive sul mieloma nel tentativo di aumentare ulteriormente la sopravvivenza e la possibilità di guarigione. Recentemente, una nuova collaborazione con l Università di Stanford, CA, USA, ha permesso di implementare un innovativa tecnica trapiantologica che con l associazione di anticorpi policlonali e l irradiazione dei soli linfonodi permette di ottenere l attecchimento delle cellule del donatore. Tale procedura permette di innalzare l età eleggibile al trapianto fino a 70 anni e riduce drasticamente l incidenza della malattia da trapianto contro l ospite, complicanza talvolta letale. Studi multicentrici, coordinati dal nostro Centro, sono iniziati nel dicembre Resoconto CRT 2007

80 Cellule staminali emopoietiche CT IRCC - Candiolo Dal Gennaio 2001 presso la Divisione di Oncologia dell IRCC è stata avviato un programma di trapianto allogenico non-mieloablativo quale immunoterapia adottiva allogenica sia in ambito di tumori solidi che di neoplasie ematologiche. Da allora in accordo con tale approccio sono stati trapiantati 57 pazienti. Di questi 27 erano affetti da neoplasie solide, 2 da patologia non oncologica e 28 da emopatie maligne. Tra i pazienti affetti da emopatie maligne 8 erano affetti da mieloma multiplo alla diagnosi, 8 erano affetti da mieloma multiplo risultato resistente a più linee di chemioterapia, 5 erano affetti da malattia linfoproliferativa (2 Linfomi di Hodgkin, 2 Linfomi non Hodgkin e 1 LLC) resistenti a più linee di chemioterapia e 7 erano affetti da malattia mieloproliferativa (3 LAM e 4 MDS). Tutti i pazienti sono stati trapiantati da donatori familiari ; 51 pazienti da donatori HLA-identici e 6 pazienti da donatori familiari solo parzialmente identici. La mortalità trapianto relata nei primi 100 giorni è stata di 1/57 (1%) mentre quella complessiva di 7/57 (12%). La causa di mortalità è stata la GVHD in 3 pazienti e infezioni in 3. L'incidenza cumulativa di mortalità trapianto relata, calcolata secondo il metodo Kaplan Meier, è stata del 20%. Tra i progetti clinici attivi che sono in sviluppo presso il nostro Centro oltre alla partecipazione a studi multicentrici per alcune patologie ematologiche (Mieloma Multiplo e malattie linfoproliferative) intendiamo continuare lo studio circa l'attività del trapianto allogenico di cellule staminali quale immunoterapia adottiva in alcuni tumori solidi. In particolare è attivo presso la nostra Divisione, uno studio clinico volto a generare una risposta anti-tumorale specifica contro alcuni antigeni tumorali del tumore colo-rettale dopo trapianto allogenico non mieloablativo da donatore HLA identico. CT Ospedale San Luigi - Orbassano L attività del centro trapianti della SCDU di Medicina Interna II ed Ematologia dell ASO San Luigi di Orbassano (TO) è iniziata nel 1994; complessivamente sono stati eseguiti fino a Dicembre trapianti autologhi di cellule staminali e 30 trapianti allogenici di cellule staminali da familiare HLA compatibile in pazienti (285 dal 2000) affetti da neoplasie ematologiche, patologie autoimmuni (24 dal 2000) e tumori solidi. Il Centro è membro del GITMO (Gruppo Italiano Trapianto Midollo Osseo) e dell EBMT (European Group for Blood and Marrow Transplantation). In conformità con le richieste del Ministero della Sanità e dell EBMT nell anno entrante verrà avviata una procedura di accreditamento del centro secondo gli standard JACIE (Joint Accreditation Committee-ISCT & EBMT). Regione Piemonte - Valle d Aosta 80

81 ANNO 2000 ANNO 2001 ANNO 2002 ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 TOTALE c/o Az. Osp. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria Direttore: Prof. A. Levis DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI DONATORE NON ALLOGENICI CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE TRAPIANTI AUTOLOGHI c/o Az. Osp. S. Croce e Carle di Cuneo Direttore: Prof. A. Gallamini DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI DONATORE NON ALLOGENICI CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE TRAPIANTI AUTOLOGHI c/o Az. Osp. S. Giovanni Battista di Torino Direttore: Prof. E. Gallo DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI DONATORE NON ALLOGENICI CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE TRAPIANTI AUTOLOGHI c/o Az. Osp. O.I.R.M. - S. Anna di Torino Direttore: Prof. E. Madon. Dott.ssa F. Fagioli DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI DONATORE NON ALLOGENICI CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE TRAPIANTI AUTOLOGHI c/o Az. Osp. S. Giovanni Battista di Torino Direttore: Prof. M. Boccadoro DONATORE CONSANGUINEO TRAPIANTI DONATORE NON ALLOGENICI CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE TRAPIANTI AUTOLOGHI Resoconto CRT 2007

82 Cellule staminali emopoietiche ANNO 2000 ANNO 2001 ANNO 2002 ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 TOTALE Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro (IRCC) di Candiolo TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI Direttore: Prof. M. Aglietta DONATORE CONSANGUINEO c/o Az. Osp. S. Luigi Gonzaga di Orbassano TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI Direttore: Prof. G. Saglio DONATORE CONSANGUINEO c/o Osp. Civile di Ivrea TRAPIANTI AUTOLOGHI Direttore: Dott. M. Girotto c/o Az. Osp. Maggiore della Carità di Novara TRAPIANTI AUTOLOGHI c/o Az. Osp. San Giovanni Antica Sede Torino TRAPIANTI AUTOLOGHI Direttore: Prof. G. Gaidano Direttore: Prof. A. De Crescenzo c/o Osp. Verbania TRAPIANTI AUTOLOGHI Direttore: Dott. S. Cozzi N. TRAPIANTI PER ANNO AUTOLOGHI ALLOGENICI DONATORE CONSANGUINEO DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE Regione Piemonte - Valle d Aosta 82

83 CT Alessandria ATTIVITA' DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000 Linfomi Linfoma di Hodgkin Leucemia mieloide acuta Leucemia linfoblastica acuta Mieloma multiplo Leucemia linfatica cronica Mielodisplasia Altro Linfoma non Hodgkin Sopravvivenza GLOBALE % Pazienti Mortalità trapianto correlata Giorni dal trapianto % Pazienti Giorni dal trapianto 83 Resoconto CRT 2007

84 Cellule staminali emopoietiche CT Cuneo ATTIVITA' DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000 Leucemia mieloide acuta Leucemia linfoblastica acuta Leucemia linfatica cronica Leucemia mieloide cronica Linfoma di Hodgkin Linfoma non Hodgkin Mielodisplasia Mieloma multiplo Altro Sopravvivenza GLOBALE % Pazienti Giorni dal trapianto Mortalità trapianto correlata % Pazienti Giorni dal trapianto Regione Piemonte - Valle d Aosta 84

85 CT T001 ATTIVITA' DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000 Leucemia mieloide acuta Leucemia linfoblastica acuta Leucemia mieloide cronica Linfoma non Hodgkin Linfoma di Hodgkin Sindrome mieloproliferativa cronica Leucemia linfatica cronica Mieloma multiplo Mielodisplasia Tumori solidi Anemia aplastica severa Sopravvivenza GLOBALE Giorni dal trapianto Mortalità trapianto correlata % Pazienti % Pazienti Giorni dal trapianto 85 Resoconto CRT 2007

86 Cellule staminali emopoietiche CT T002 ATTIVITA' DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000 Leucemia mieloblastica acuta Leucemia linfoblastica acuta Leucemia mieloide cronica Sindromi mielodisplastiche Linfoistiocitosi emofagocitica maligna Linfomi Malattie ematologiche non tumorali Malattie immunologiche Tumori solidi Altro Linfoma di Hodgkin Anemia plastica severa Sopravvivenza GLOBALE Mortalità trapianto correlata Giorni dal trapianto % Pazienti % Pazienti Giorni dal trapianto Regione Piemonte - Valle d Aosta 86

87 CT T003 ATTIVITA' DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000 Mieloma Multiplo Linfomi non Hodgkin Leucemia mieloide acuta Leucemia linfatica cronica Sindromi mielodisplastiche Linfoma di Hodgkin Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia mielo-monocitica cronica Anemia aplastica severa Sopravvivenza GLOBALE Anni post trapianto Mortalità trapianto correlata % Pazienti % Pazienti Anni post trapianto 87 Resoconto CRT 2007

88 Cellule staminali emopoietiche CT Candiolo ATTIVITA' DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000 Leucemia mieloide acuta Leucemia linfatica cronica Mielodisplasia Linfoma Hodgkin Linfoma non Hodgkin Mieloma Multiplo Tumori Solidi Sindromi mielodisplastiche Leucemia linfoblastica acuta Altro Sopravvivenza GLOBALE Mortalità trapianto correlata Mesi dal trapianto % Pazienti % Pazienti Mesi dal trapianto Regione Piemonte - Valle d Aosta 88

89 CT Orbassano ATTIVITA' DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000 Leucemia mieloide acuta Tumori solidi Leucemia mieloide cronica Linfoma di Hodgkin Mieloma multiplo Linfoma non Hodgkin Sopravvivenza GLOBALE Mortalità trapianto correlata 89 Resoconto CRT 2007

90 Cellule staminali emopoietiche Registro Organizzazione In Piemonte l attività di reclutamento dei Donatori Volontari (DV) di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) è iniziata nel I criteri di idoneità alla donazione di CSE sono sovrapponibili a quelli previsti per la donazione di sangue, e sono stati ridefiniti dal Decreto Ministeriale del 3 marzo 2005, che ha riconosciuto dal punto di vista giuridico la figura del DV, delineandone con chiarezza diritti, doveri e caratteristiche di idoneità clinica. Tale attività è stata inizialmente e per diversi anni centralizzata presso il Servizio di Immunologia dei Trapianti di Torino, allora unico depositario, in quanto Centro Regionale per i Trapianti (CRT) dell attività di tipizzazione tessutale a favore di donatori e riceventi di trapianti d organi e tessuti. Nel corso degli anni, grazie ad una costante attività di formazione svolta a cura del CRT al fine di distribuire capillarmente sul territorio regionale i centri di reclutamento, sono nati altri Centri Donatori (CD), situati presso i Servizi Trasfusionali degli ospedali regionali (v. Tabella). Tale progetto ha consentito una maggiore possibilità di iscrizioni, dovuta all attività di più laboratori ed alla diminuzione, per i donatori, dei disagi legati agli spostamenti. L impegno e la determinazione del personale dei centri donatori nel perseguire questo progetto e il sostegno costante dell ADMO e dell Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte hanno permesso il progressivo incremento numerico del Registro, i cui dati genetici sono aggiornati e controllati grazie a progetti finalizzati annuali e controlli di qualità trimestrali, organizzati istituzionalmente da parte del CRT a favore dei CD. Attività Il numero complessivo di donatori volontari attivi nel registro piemontese ha superato, nel 2007, la soglia di iscrizioni. Il numero di nuovi donatori arruolati nel 2007 (2045) ha fatto registrare un significativo incremento rispetto agli anni precedenti, grazie alla capillare campagna di sensibilizzazione svolta in alcune zone del territorio piemontese. Rispetto all età, quasi la metà dei donatori sono nella fascia aa, mentre poco più del 20% appartengono alla fascia aa e quindi sono destinati ad uscire dal Registro nei prossimi 10 anni per trascorsi limiti di età. Da ciò si rende evidente la continua necessità di alimentare il Registro con l iscrizione di soggetti giovani, che al momento costituiscono solo il 4% della popolazione dei donatori volontari. Rispetto al sesso, i DV sono quasi equamente distribuiti tra maschi e femmine. Parallelamente alla crescita quantitativa del registro, è cresciuta anche l attività di donazione da parte dei DV piemontesi: l attiva collaborazione dei Centri Prelievo di sangue midollare TO01 (Ematologia Ospedaliera - ASO S. Giovanni Battista ), TO02 (Centro Trapianti - ASO OIRM-S. Anna) e dei Centri Prelievo di CSE da sangue periferico Banca del Sangue delle Molinette e Servizi Trasfusionali di Alessandria e Cuneo ed OIRM, ha consentito di registrare un rapporto donazioni/donatori paragonabile alla media nazionale: i dati aggiornati al 31 dicembre 2007 indicano che sono state eseguite 209 donazioni di CSE in totale; il 34% delle donazioni è stata effettuata a favore di pazienti esteri. Questa consistente percentuale viene mantenuta costante grazie anche alla continua ricerca volta ad individuare DV con caratteristiche genetiche più rare, da anni obiettivo del Registro IBMDR. Nel corso del 2007 sono stati selezionati 407 donatori, iscritti al Registro piemontese, in quanto risultati compatibili con un paziente per HLA-A,-B e DR. Di questi, 297 hanno eseguito un approfondimento della tipizzazione con tecniche di biologia molecolare ad alta risoluzione, e i campioni di sangue di 172 di essi sono stati inviati al Centro Trapianti del paziente per eseguire i test finali di conferma della compatibilità. Questo ha portato alla selezione di 46 donatori idonei per la donazione che è stata portata a termine in 32 casi, Regione Piemonte - Valle d Aosta 90

91 poiché negli altri 14 si è sospeso l iter per fattori riconducibili al donatore o al ricevente. Inoltre in 2 casi è stato richiesto, sempre per il medesimo paziente, un secondo prelievo di linfociti. Caratteristiche del Registro Piemontese La qualità dei dati contenuti in un Registro di DV consente una più rapida progressione verso il prelievo di CSE. La procedura di selezione e analisi della compatibilità di un DV a favore di un paziente procede infatti per step successivi, perciò quanto meglio il DV è tipizzato e periodicamente controllato per quel che riguarda la sua idoneità, tanto più veloce ed affidabile sarà la sua valutazione, e tanto più tempestivamente si potrà programmare il trapianto di CSE. Poco più dell 80% dei DV afferenti al Registro piemontese è tipizzato estesamente (HLA di Classe I e II), preferibilmente con tecniche di analisi molecolari (mol) del DNA (le più precise ed affidabili), e risulta essere il secondo in Italia, per la completezza dei dati HLA, dopo il Registro umbro, che conta circa DV tipizzati estesamente nella quasi totalità dei casi. La media nazionale di DV tipizzati per HLA di Classe I e II è del 64% circa; la media internazionale del 74% circa. I dati indicano che una Regione come la nostra, al 6 posto per numero di abitanti, riesce a mantenere un buon tasso di donazione (3 posto in assoluto dopo Lombardia e Veneto) grazie anche alla riqualificazione costante dell archivio regionale dei donatori. A sostegno di ciò, segnaliamo anche un buon numero di prelievi su donatori di età maggiore di 40 anni, ai quali generalmente, se possibile, sono preferiti i donatori più giovani per motivi di ordine biologico, clinico ed immunologico. I referenti dei CD e dei Centri Prelievo piemontesi si riuniscono periodicamente presso il CRT al fine di analizzare i dati regionali di attività, affrontare e risolvere eventuali criticità, individuare strategie di reclutamento e progetti comuni su cui lavorare. Questi ultimi, insieme coi dati di attività del registro piemontese, vengono regolarmente presentati e discussi con l Assessorato alla Sanità e l ADMO per le opportune collaborazioni. Dal punto di vista laboratoristico, i principali obiettivi di questi ultimi anni sono stati l applicazione e l estensione a più CD delle tecniche di analisi del DNA per la tipizzazione dei DV, la tipizzazione di caratteristiche genetiche generalmente non considerate al momento dell iscrizione ma indispensabili poi in sede di conferma (HLA-Cw), ricerca di caratteristiche HLA più rare al fine di creare opportunità anche per pazienti di origine etnica geneticamente distante dalla nostra. Dal 2005 i donatori sono tipizzati al momento dell iscrizione per HLA- A, B, DR con tecnica molecolare in bassa risoluzione. Considerando solo questa fascia di DV reclutati nel registro, è importante valutare quanti di essi abbiano caratteristiche genetiche uniche, ovvero non trovino nel registro altre combinazioni analoghe. Infatti, obiettivo di un registro non è solamente l incremento del numero dei DV, ma soprattutto di coloro le cui caratteristiche non siano già presenti nel registro stesso. Più del 70% dei DV del registro piemontese possiede una tipizzazione per HLA-A, B e DR che è presente una sola volta nel registro. Per quel che riguarda aspetti clinici, è stata per esempio presa la decisione di non utilizzare come DV i portatori di tratto talassemico, in quanto presentano generalmente tempi e modalità di recupero, dopo le donazioni (anche di solo sangue), incompatibili con una procedura di donazione volontaria, che ha come obiettivo principale anche la tutela del donatore. La nostra esperienza evidenzia che solo la stretta collaborazione tra le varie figure specialistiche (clinici, laboratoristi, trasfusionisti), tra le strutture sanitarie (CD, RR, Centro Nazionale di Coordinamento IBMDR), e tra queste e gli organi regionali e le associazioni, può garantire ai pazienti il miglior trattamento possibile attraverso una costante attività di aggiornamento scientifico e promozione della donazione. 91 Resoconto CRT 2007

92 Cellule staminali emopoietiche Registro COMPOSIZIONE DEL REGISTRO DONATORI DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE CD A.S.O. U.O. REFERENTE AL01 CIVILE - AL IMMUNO-TRASFUSIONALE Dr.ssa L. Mele AO01 OSPEDALE REGIONALE - AO IMMUNO-TRASFUSIONALE Dr. P. Berti CN01 S. CROCE - CN IMMUNO-TRASFUSIONALE Dr. G. Menardi TO01 S. GIOVANNI BATTISTA - TO IMMUNOLOGIA DEI TRAPIANTI Dr.ssa N. Ferrero TO02 INFANTILE REGINA MARGHERITA - TO IMMUNO-TRASFUSIONALE Dr. E. Gay TO03 S. ANNA - TO IMMUNO-TRASFUSIONALE Dr.ssa M. Iorio TO04 OSPEDALE CIVILE - IVREA IMMUNO-TRASFUSIONALE Dr. G. Francisco TO05 S. GIOVANNI BATTISTA - TO BANCA SANGUE Dr.ssa R. Borgialli VB01 OSPEDALE RIUNITI - VB IMMUNO-TRASFUSIONALE Dr.ssa P. Rosetta VC01 S. ANDREA - VC IMMUNO-TRASFUSIONALE Dr.ssa A.M. Mangione Donatori totali: al 31/12/2007 Regione Piemonte - Valle d Aosta 92

93 CRESCITA DEL REGISTRO Donatori attivi totali Nuovi ingressi DISTRIBUZIONE DONATORI PER ETA' E SESSO Donatori Età F M 93 Resoconto CRT 2007

94 Cellule staminali emopoietiche Registro VARIABILITA' FENOTIPICA DEL REGISTRO N donatori tipizzati HLA-A, -B, -DR N fenotipi diversi HLA-A, -B, -DR split N fenotipi unici in Piemonte ATTIVITA DI DONAZIONE 66% Italia 34% per Estero *50% *59% *46% DISTRIBUZIONE DONATORI PER LIVELLO DI TIPIZZAZIONE % CI I % CI I + CI II % CI I + CI II mol Regione Piemonte - Valle d Aosta 94

95 N. DONATORI ATTIVI AL 31/12/ INGRESSI REGISTRO N. DONATORI SELEZIONATI PER COMPATIBILITA 407 ATTIVITA 2007 APPROFONDIMENTO COMPATIBILITA DR/DNA 297 TEST CONFERMA 172 SELEZIONE FINALE PER DONAZIONE 46 DONAZIONI EFFETTUATE Resoconto CRT 2007

96 Procurement La Banca Regionale Piemontese è stata individuata, con DGR n del 31/8/2000, presso il SIT dell OIRM S. Anna di Torino, dove l attività di raccolta di sangue placentare era stata avviata fin dal Tale Banca risulta l unica autorizzata dalla Regione alla conservazione di sangue placentare (SP) ad uso allogenico o mirato. Attualmente l utilizzo clinico del sangue placentare, in alternativa al sangue da midollo osseo o al sangue periferico, è previsto per tutte le patologie potenzialmente curabili con cellule staminali emopoietiche. Poiché la procedura di banking del SP presenta un elevato costo (circa 1800 Euro per ogni unità), si conviene che sia corretto investire le spese per raccolte di SP in Banche Pubbliche a favore della collettività. E giustificato l uso mirato in ambito intrafamiliare solo qualora sussistano specifiche e stabilite indicazioni (malattie curabili con CSE). Non è prevista in Italia e in molti paesi Europei - dove le Banche di Sangue Placentare gravano sulla Sanità Pubblica la conservazione del sangue placentare per uso autologo, come assicurazione contro future malattie del bambino che potrebbero richiedere l impiego di CSE. L ordinanza del 07 aprile 2005 del Ministero della Sanità in merito a: Misure urgenti in materia di cellule staminali da cordone ombelicale, ha stabilito che è vietata l istituzione di banche per la conservazione di sangue da cordone ombelicale presso strutture sanitarie private anche accreditate, ad esclusione delle strutture individuate dall art. 18 della legge n.107/1990. Inoltre è specificato che l autorizzazione all importazione e all esportazione di cellule staminali da cordone ombelicale per uso sia autologo che allogenico è rilasciata di volta in volta dal Ministero della Salute Direzione generale della prevenzione nel rispetto dei requisiti indicati nell allegato 3 del decreto ministeriale 7 settembre La banca di sangue placentare Piemontese è una delle 16 banche attive sul territorio nazionale; al 31/12/2007 le unità di sangue cordonale criopreservate e validate -quindi visibili sui networks internazionali e disponibili per la ricerca a favore di un paziente - sono Nella regione Piemonte, la raccolta si basa sulla collaborazione di 19 centri qualificati (localizzati nei punti nascita della regione), solo 10 di essi hanno contribuito in maniera attiva alla raccolta. Nel 2007 sono state raccolte 575 sacche (5967 dall inizio del programma nel 1990), solo 104 di esse (18%) presentava caratteristiche di validità previste dalle linee guida, tali da consentirne la crioconservazione. L esperienza complessiva del programma piemontese, si è assestata sul 25% di sacche imbancate rispetto al totale di quelle raccolte. A questo proposito si segnala il contributo dato dall associazione ADISCO in termini di attività d informazione e raccolta fondi destinati a sostenere questo progetto tramite l assegnazione di borse di studio. La Banca piemontese risulta una delle più attive sul versante del rilascio di sacche a scopo di trapianto. Nel 2007 le sacche selezionate per un paziente sono state 80; sui campioni di DNA provenienti da esse sono stati eseguiti gli approfondimenti utili per stabilire il livello di compatibilità HLA; 9 di esse avendo raggiunto un livello di compatibilità tra sacca e ricevente tale da permettere il trapianto con buone probabilità di attecchimento sono state consegnate ai Centri richiedenti, tutti situati all estero (3 in Francia, 2 in Inghilterra, 4 negli USA). Da segnalare infine che nel 2005 la banca ha promosso la stesura di un Documento sulle Indicazioni al Banking ad uso intrafamiliare della Banca di Sangue Placentare di Torino. Tale documento si è basato sulla procedura in atto dal 1997 presso la Banca di Sangue Placentare di Torino e la cui stesura è stata realizzata in collaborazione con la Direzione Tecnica (Dott.ssa L. Perugini) e la Direzione Clinico-Scientifica (Prof. E. Madon) della Banca, i Responsabili e Referenti delle strutture di cura dei pazienti con patologia potenzialmente curabile con cellule staminali emopoietiche, in particolare: Divisioni di Oncologia, Ematologia, Immunologia, e Trapianto di Midollo Osseo e Servizi di Consulenza Regione Piemonte - Valle d Aosta 96

97 Attività Genetica e Diagnosi Prenatale, afferenti alla Pediatria Universitaria, Azienda OIRM S. Anna. Nel 2006 è stata anche istituita una commissione per valutare, sulla base di tale documento, l eleggibilità alla raccolta di sangue placentare ad uso mirato da parte di coloro che ne abbiano fatto richiesta. Accanto all attività di criopreservazione delle unità placentari per uso allogenico solidaristico, la Banca svolge un importante attività di raccolta di unità di cordone definito mirato ; si tratta cioè di cordoni provenienti da bambini nella cui famiglia è presente una patologia, riconosciuta come potenzialmente curabile con le CSE; il beneficiario potrebbe essere il bambino stesso, un fratello o sorella affetti dalla malattia o un altro famigliare. Le unità con queste caratteristiche, criopreservate alla data del 31/12/2007, sono Consegnate per trapianti (al 31/12/2007) Unità raccolte Unità imbancate Unità validate Unità selezionate Unità imbancate Unità selezionate Unità rilasciate 97 Resoconto CRT 2007

98 Procurement Attività UNITA RACCOLTE 575 UNITA SCARTATE 471 BANCA 104 UNITA SELEZIONATE 80 UNITA CONSEGNATE 9* *(CONSEGNATE TUTTE ALL ESTERO) CENTRI RACCOLTA CORDONE PER ATTIVITA ASSISTENZIALI UNITÀ RACCOLTE UNITÀ IMBANCATE S. ANNA CLINICA UNIVERSITARIA - TO S. ANNA OSPEDALE - TO OSPEDALE MAURIZIANO - TO 2 0 OSPEDALE MARIA VITTORIA - TO 13 2 PINEROLO 63 9 CUNEO 34 3 BORGOMANERO 1 0 ASTI IVREA TORTONA 16 1 Totale UNITA NUMERO CENTRO TRAPIANTO SELEZIONATE* 80 4 U.S.A. CONSEGNATE PER TRAPIANTO 3 FRANCIA 2 INGHILTERRA *Le unità vengono selezionate per approfondire la compatibilità con un paziente Regione Piemonte - Valle d Aosta 98

99 Altri trapianti di cellule In medicina rigenerativa da tempo si utilizzano trapianti non di tessuti tal quali, ma di cellule da essi derivate, più o meno manipolate, nella stragrande maggioranza dei casi di origine autologa. Anche nel caso delle cellule le Banche di tessuti sono le strutture di riferimento regionale a cui far capo per ogni trapianto. Vero è che, allo stato attuale, vi sono situazioni nelle quali le banche non vengono coinvolte nell iter dell utilizzo delle cellule. A seguito del rilievo di tale situazione, il Centro Regionale Trapianti ha avviato a partire dal 2004 un indagine conoscitiva, con lo scopo di censire specificamente questi trapianti, dei quali deve essere informato ai sensi della legislazione vigente. Nella tabella vengono riportati i dati che sono stati inviati al Centro di Riferimento Regionale per i Trapianti relativi al 2004, 2005, 2006 e Dal 2006 si è assistito ad una contrazione delle attività, in relazione alle normative che regolano questa attività, e che hanno imposto la certificazione delle officine cellulari di lavorazione delle cellule per trapianto. Di fatto, le uniche cellule utilizzate per trapianti consolidati sono stati i condrociti. E continuata la sperimentazione che fa uso di cellule mesenchimali per la terapia della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). STRUTTURA S. GIOVANNI BOSCO TORINO ASO CTO CTO TORINO ASO CTO M. ADELAIDE TORINO FORNACA TORINO CITTA' DI ALESSANDRIA ALESSANDRIA CELLINI TORINO SANTA RITA VERCELLI LA VIALARDA BIELLA CONDROCITI CELLULE MESENCHIMALI SLA S. GAUDENZIO NOVARA CIVILE IVREA CASA DI CURA EPOREDIESE - IVREA TOTALE Resoconto CRT 2007

100 Regione Piemonte - Valle d Aosta 100

101 Attività di immunogenetica

102 Attività di immunogenetica L attività di immunogenetica è svolta dalla Struttura Complessa (SC) di Immunologia dei Trapianti dell Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino, che si articola in 3 diversi laboratori: Laboratorio di Sierologia, Laboratorio di Biologia Molecolare (BM) in bassa risoluzione (LR), Laboratorio di BM in alta risoluzione (HR). Tipologia di esami eseguiti Le indagini di laboratorio si diversificano a secondo dei diversi programmi di trapianto, ed in particolare: per il programma di trapianto di midollo osseo, l immunogenetica si occupa delle tipizzazioni tessutali (tipizzazioni HLA) di pazienti e familiari allo scopo di ricercare un donatore di midollo osseo completamente o parzialmente compatibile ed idoneo alla donazione: a questo fine, oltre alle tipizzazioni HLA abituali, vengono effettuati test funzionali di compatibilità come la ricerca dei precursori dei linfociti T citotossici (CTLp) e le tipizzazioni di polimorfismi minori. Per i pazienti per i quali non si trova un donatore idoneo in ambito familiare si provvede, su richiesta dei medici curanti, all attivazione di una ricerca tra i donatori iscritti all Italian Bone Marrow Donor Registry (IBMDR). A questo proposito la SC è sede del Registro Piemontese dei Donatori di Midollo Osseo afferenti all IBMDR. Organizza i Controlli di Qualità Regionali della tipizzazione e gestisce la fase finale del work-up di tutti i donatori di sangue midollare piemontesi che arrivano al prelievo. per il programma di trapianto di organi solidi, l immunogenetica garantisce: - le tipizzazioni HLA dei donatori d organo e dei pazienti in attesa di trapianto solido (cuore, polmoni, fegato, pancreas e reni) - lo studio degli anticorpi anti-hla attraverso lo studio dei sieri dei pazienti iscritti in lista per trapianti di organi e/o tessuti, in cui viene ricercata la presenza di anticorpi linfocitotossici prima e dopo il trapianto. Per una più estesa identificazione degli anticorpi sono state introdotte nuove e più sensibili metodiche (Elisa e Luminex) - l esecuzione delle prove crociate tra il siero del paziente e le cellule del donatore (crossmatch) al momento del trapianto. Volumi di attività di immunogenetica I volumi di attività degli esami di Immunogenetica è sostanzialmente rimasta costante negli ultimi anni, anche se si sono modificate le metodologie di indagine. Vengono esaminati ogni anno circa 3000 sieri per la ricerca di anticorpi antitessuto. Un po meno della metà di essi viene anche esaminato nelle prove crociate di compatibilità (crossmatch). Le indagini di tipizzazione HLA sono circa 4000 ogni anno. Se si valutano in maggior dettaglio le diverse tipologie di tipizzazioni HLA [sierologica, molecolare a bassa risoluzione (LR) e molecolare ad alta risoluzione (HR)] si notano tuttavia delle interessanti differenze. Stanno infatti aumentando in maniera considerevole le tipizzazioni ad alta risoluzione, che constano ognuna di un certo numero di analisi di sequenze dei geni HLA. Questo fenomeno è da imputarsi essenzialmente all attività sui donatori di midollo osseo (+16%),e trova giustificazione sia dall aumento del numero dei donatori iscritti nei registri, e di conseguenza dal numero di trapianti allogenici da donatori non consanguinei (MUD) che si eseguono in Piemonte, sia dal continuo aumento degli alleli HLA conosciuti (ora sono più di 2000). Regione Piemonte - Valle d Aosta 102

103 N. crossmatch N. sieri studiati Tipizzazioni HLA TOTALE MOLECOLARE HR MOLECOLARE LR SIEROLOGICA TOTALE MOLECOLARE HR MOLECOLARE LR SIEROLOGICA TOTALE MOLECOLARE HR MOLECOLARE LR SIEROLOGICA TOTALE MOLECOLARE HR MOLECOLARE LR SIEROLOGICA METODICA CATEGORIA pazienti per trapianto d organi pazienti per trapianto di midollo osseo donatori d organo e tessuti donatori di midollo osseo* altri studi * inclusi i consanguinei e gli estranei N. tipizzazioni HLA N. sieri studiati per anticorpi anti-tessuto N. crossmatch eseguiti Resoconto CRT 2007

104 Regione Piemonte - Valle d Aosta 104

105 Appendici

106 Appendice 1 CNT - Attività Nazionale TRAPIANTI DI RENE Regione Piemonte - Valle d Aosta 106

107 TRAPIANTI DI FEGATO TRAPIANTI DI CUORE TRAPIANTI DI POLMONE 107 Resoconto CRT 2007

108 Appendice 1 CNT - Attività Nazionale TRAPIANTI DI PANCREAS Regione Piemonte - Valle d Aosta 108

109 109 Resoconto CRT 2007

110 Appendice 2 Indici di qualità donazioni e prelievi Nell appendice 2 vengono presentati alcuni dei dati del programma di qualità del processo di donazione prelievo, che il Coordinamento Regionale Prelievi ha attivato dal Per ogni rianimazione piemontese vengono indicati: il primario, il coordinatore locale, i membri del gruppo di coordinamento, il numero di letti, il numero totale dei decessi avvenuti, suddivisi in morti cardiache e morti encefaliche, e l esito delle segnalazioni di morte encefalica: i prelievi eseguiti, le espressioni di volontà in vita, favorevoli o contrarie, ed i consensi o le opposizioni famigliari al prelievo. Viene inoltre indicato il rapporto tra le morti encefaliche segnalate e il numero di deceduti con diagnosi compatibile per evoluzione in morte encefalica, il cosiddetto BDI (brain death index). Si tratta di un dato di particolare interesse, perché il numero di deceduti con diagnosi compatibile per evoluzione in morte encefalica (cioè trauma cranico, accidente cerebrovascolare, postoperatorio neurochirurgico e coma postanossico) rappresenta la potenzialità donativa di ogni singola rianimazione in modo puntuale, indipendentemente dalle sue dimensioni e dal suo case mix; solo in quei soggetti, e non dai deceduti in toto, la morte avrebbe potuto essere una morte encefalica. Il rapporto tra quante morti encefaliche sono state segnalate e quante ne sarebbero potute avvenire, il BDI, raccolto sul piccolo numero di casi di ogni rianimazione, è ovviamente ancora poco significativo; esso tuttavia inizia ad assumere una certa rilevanza se considerato a livello regionale, ed a mano a mano che le casistiche delle singole rianimazioni verranno implementate con l aggregazione dei dati di più anni consecutivi, diventerà un indicatore attendibile dell efficienza del processo, in quanto tarato sul case mix specifico del reparto considerato. Rianimazione A.S.L. 2 martini Totale posti letto: 204 Primario Rianimazione: L. Parigi Coordinatore Locale: R. Barbero Componenti Gruppo: G. Campobasso, R. Caponi, M. Mezzanotte, G. Prioli, F. Zurlo Totale decessi rianimazione 46 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 45 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/5 = 20,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita Opposizioni in vita 0 Volontà espressa da familiari Opposizioni familiari 1 TOTALE TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti N. donatori cornea 8 n. decessi encefalici 1 = 1,4% decessi tot H 584 decessi tot H 584 = 0,2% n.decessi encefalici 1 n. totale donatori 0 = 2,2% decessi tot rianimazione 46 decessi tot rianimazione 46 = 0,0% n. decessi encefalici 1 n. decessi encefalici 1 decessi con diagnosi = 20,0% = 0,2 5 n. posti letto rianimazione 6 compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 110

111 Rianimazione A.S.L. 3 - m.vittoria Totale posti letto: 226 Primario Rianimazione: E. Manno Coordinatore Locale: E. Manno Componenti Gruppo: A. Brunetti, L. Faccio, R. Grande, S. Mossio, F. Revello, V. Serafin, A. Sorice Totale decessi rianimazione 88 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 7 Decessi cardiaci 81 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 7/13 = 53,8% Commissioni concluse/decessi encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 4 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti 4 N. donatori cornea 8 n. decessi encefalici 7 = 1,1% decessi tot H 735 decessi tot H 735 = 1,0% n.decessi encefalici 7 n. totale donatori 4 = 8,0% decessi tot rianimazione 88 decessi tot rianimazione 88 = 4,5% n. decessi encefalici 7 n. decessi encefalici 7 decessi con diagnosi = 53,8% = 1,2 13 n. posti letto rianimazione 6 compatibile Rianimazione A.S.L. 4 - G.BOSCO Totale posti letto: 328 Primario Rianimazione: S. Livigni Coordinatore Locale: R. Potenza Componenti Gruppo: W. Declame, L. Maina, I. Finiguerra, S. Sutera, R. Garavello Totale decessi rianimazione 93 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 37 Decessi encefalici 19 Decessi cardiaci 74 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 19/37 = 51,4% Commissioni concluse/decessi encefalici 19/19 = Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 2 Volontà espressa da familiari 9 Opposizioni familiari 4 TOTALE 12 TOTALE 6 Numero prelievi eseguiti 11 N. donatori cornea 34 n. decessi encefalici 19 = 7,7% decessi tot H 444 decessi tot H 444 = 4,3% n.decessi encefalici 19 n. totale donatori 11 = 20,4% decessi tot rianimazione 93 decessi tot rianimazione 93 = 11,8% n. decessi encefalici 19 n. decessi encefalici 19 decessi con diagnosi = 51,4% = 1,6 37 n. posti letto rianimazione 12 compatibile 111 Resoconto CRT 2007

112 Indici qualità donazioni e prelievi Rianimazione A.S.L. 5 - RIVOLI Totale posti letto: 234 Primario Rianimazione: B. Barberis Coordinatore Locale: M. Reddavid Componenti Gruppo: C. Galotto, C. Guiotto, A. Giorda Totale decessi rianimazione 49 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 12 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 45 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/12 = 33,3% Commissioni concluse/decessi encefalici 3/4 = 75% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita 0 Volontà espressa da familiari 0 Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti 2 N. donatori cornea 12 n. decessi encefalici 4 = 2,8% decessi tot H 436 decessi tot H 436 = 0,9% n.decessi encefalici 4 n. totale donatori 2 = 8,2% decessi tot rianimazione 49 decessi tot rianimazione 49 = 4,1% n. decessi encefalici 4 n. decessi encefalici 4 decessi con diagnosi = 33,3% = 1,0 12 n. posti letto rianimazione 4 compatibile Rianimazione A.S.L. 6 - CIRIE' Totale posti letto: 263 Primario Rianimazione: P.M. Giugiaro Coordinatore Locale: P.M. Giugiaro Componenti Gruppo: C. Cappelletti, M.R. Cornaglia, M. Dogliani, G. Meneghin, M.T. Nicolello, D. Papurello, C. Rizzi, G. Sibour Totale decessi rianimazione 32 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 7 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 29 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/7 = 42,9% Commissioni concluse/decessi encefalici 2/3 = 0,67% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 1 TOTALE 0 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 15 n. decessi encefalici 3 = 3,4% decessi tot H 439 decessi tot H 439 = 0,7% n.decessi encefalici 3 n. totale donatori 0 = 9,4% decessi tot rianimazione 32 decessi tot rianimazione 32 = - n. decessi encefalici 3 n. decessi encefalici 3 decessi con diagnosi = 42,9% = 0,6 7 n. posti letto rianimazione 5 compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 112

113 Rianimazione A.S.L. 7 - CHIVASSO Totale posti letto: 216 Primario Rianimazione: E. Castenetto Coordinatore Locale: B. Scapino Componenti Gruppo: E. Castenetto, G.C. Ricciardi, M. Reggio Totale decessi rianimazione 37 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 35 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/9 = 22,2% Commissioni concluse/decessi encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 2 TOTALE 0 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 16 n. decessi encefalici 2 = 2,4% decessi tot H 661 decessi tot H 661 n.decessi encefalici 2 n. totale donatori 0 = 5,4% decessi tot rianimazione 37 decessi tot rianimazione 37 n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 decessi con diagnosi = 22,2% 9 n. posti letto rianimazione 5 compatibile = 0,3% = - = 0,4 Rianimazione A.S.L. 8 - CHIERI Totale posti letto: 158 Primario Rianimazione: G. Belforte Coordinatore Locale: F. Muccio Componenti Gruppo: G. Albri, L. Bechis, A. Ballerini, M. Berardi, M. De Mattei, R. Di Gianni, R. Lasagna, P. Martucci, P. Perrone, C. Vuocolo Totale decessi rianimazione 29 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 27 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/3 = 66,7% Commissioni concluse/decessi encefalici 1/2 = 50% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 0 TOTALE 0 TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 12 n. decessi encefalici 2 = 3,2% decessi tot H 376 decessi tot H 376 = 0,5% n.decessi encefalici 2 n. totale donatori 0 = 6,9% decessi tot rianimazione 29 decessi tot rianimazione 29 = - n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 decessi con diagnosi = 66,7% = 0,5 3 n. posti letto rianimazione 4 compatibile 113 Resoconto CRT 2007

114 Indici qualità donazioni e prelievi Rianimazione A.S.L. 8 - MONCALIERI Totale posti letto: 181 Primario Rianimazione: P. Buffa Coordinatore Locale: F. Muccio Componenti Gruppo: G. Albri, L. Bechis, A. Ballerini, M. Berardi, M. De Mattei, R. Di Gianni, R. Lasagna, P. Martucci, P. Perrone, C. Vuocolo Totale decessi rianimazione 20 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5 Decessi encefalici 0 Decessi cardiaci 20 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/5 = 0,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 0/0 = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 0 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 11 n. decessi encefalici 0 = 3,2% decessi tot H 348 decessi tot H 348 = - n.decessi encefalici 0 n. totale donatori 0 = - decessi tot rianimazione 20 decessi tot rianimazione 20 = - n. decessi encefalici 0 n. decessi encefalici 0 decessi con diagnosi = - = - 5 n. posti letto rianimazione 4 compatibile Rianimazione A.S.L. 9 - IVREA Totale posti letto: 246 Primario Rianimazione: U. Belloni Coordinatore Locale: A. Petrachi Componenti Gruppo: E. Chiavenuto, M.D.V. Gaudino, D. Levi, V. Palermo, M.R. Salcuni Totale decessi rianimazione 89 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 20 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 85 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/20 = 20,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 2 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 1 TOTALE 3 Numero prelievi eseguiti 1 N. donatori cornea 10 n. decessi encefalici 4 = 2,0% decessi tot H 499 decessi tot H 499 = 0,8% n.decessi encefalici 4 n. totale donatori 1 = 4,5% decessi tot rianimazione 89 decessi tot rianimazione 89 = 1,1% n. decessi encefalici 4 n. decessi encefalici 4 decessi con diagnosi = 20,0% = 0,6 20 n. posti letto rianimazione 7 compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 114

115 Rianimazione A.S.L PINEROLO Totale posti letto: 359 Primario Rianimazione: M. Pastorelli Coordinatore Locale: P. Borgiattino Componenti Gruppo: V. Faure Rolland, A. Prone, E. Giongrandi, O. Guido, I. Roberto, B. Nucci, P. Vigliani, E. Tosco, A. Ciulla Totale decessi rianimazione 38 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 36 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/13 = 15,4% Commissioni concluse/decessi encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 0 TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 15 n. decessi encefalici 2 = 3,0% decessi tot H 504 decessi tot H 504 = 0,4% n.decessi encefalici 2 n. totale donatori 0 = 5,3% decessi tot rianimazione 38 decessi tot rianimazione 38 = - n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 decessi con diagnosi = 15,4% = 0,3 13 n. posti letto rianimazione 6 compatibile Rianimazione A.S.L VERCELLI Totale posti letto: 261 Primario Rianimazione: A. Gratarola Coordinatore Locale: A. Gratarola Componenti Gruppo: R. Boschetti, P. Colombo, S. Gatti, S. Nazario, C. Sartore, C. Scianguetta Totale decessi rianimazione 91 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 19 Decessi encefalici 7 Decessi cardiaci 84 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 7/19 = 36,8% Commissioni concluse/decessi encefalici 7/7 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari 2 TOTALE 5 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti 5 N. donatori cornea 2 n. decessi encefalici 7 = 0,3% decessi tot H 696 decessi tot H 696 = 1,0% n.decessi encefalici 7 n. totale donatori 5 = 7,7% decessi tot rianimazione 91 decessi tot rianimazione 91 = 5,5% n. decessi encefalici 7 n. decessi encefalici 7 decessi con diagnosi = 36,8% = 1,4 19 n. posti letto rianimazione 5 compatibile 115 Resoconto CRT 2007

116 Indici qualità donazioni e prelievi Rianimazione A.S.L BIELLA Totale posti letto: 380 Primario Rianimazione: C. Pissaia Coordinatore Locale: D. Peracchio Componenti Gruppo: A. Biolcati, R. Cappelletti, F. D'Aloja, V. Malfitana, E. Spagarino Totale decessi rianimazione 81 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 20 Decessi encefalici 8 Decessi cardiaci 73 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 8/20 = 40,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 8/8 = 100% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari - TOTALE 8 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti 8 N. donatori cornea 9 n. decessi encefalici 8 = 1,4% decessi tot H 665 decessi tot H 665 = 1,2% n.decessi encefalici 8 n. totale donatori 8 = 9,9% decessi tot rianimazione 81 decessi tot rianimazione 81 = 9,9% n. decessi encefalici 8 n. decessi encefalici 8 decessi con diagnosi = 40,0% = 1,1 20 n. posti letto rianimazione 7 compatibile Rianimazione A.S.L BORGOMANERO Totale posti letto: 281 Primario Rianimazione: E. Moretti Coordinatore Locale: A.L. Pistocchini Componenti Gruppo: A. Bartoccini, V. Belloli, A. Fontana, L.P. Zanetta Totale decessi rianimazione 42 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 8 Decessi encefalici 6 Decessi cardiaci 36 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 6/8 = 75,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 5/6 = 83% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 2 TOTALE 2 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 6 n. decessi encefalici 6 = 1,8% decessi tot H 335 decessi tot H 335 = 1,8% n.decessi encefalici 6 n. totale donatori 2 = 14,3% decessi tot rianimazione 42 decessi tot rianimazione 42 = 4,8% n. decessi encefalici 6 n. decessi encefalici 6 decessi con diagnosi = 75,0% = 1,0 8 n. posti letto rianimazione 6 compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 116

117 Rianimazione A.S.L VERBANIA Totale posti letto: 159 Primario Rianimazione: M. Tappa Coordinatore Locale: P. Toscano Componenti Gruppo: G. Crosa Lenz, M. Giani, M. Gonzalez, A. Perinti, I. Poggese, M. Senestrano, V. Trotta Totale decessi rianimazione 33 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 11 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 30 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/11 = 27,3% Commissioni concluse/decessi encefalici 3/3= 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti 2 N. donatori cornea 1 n. decessi encefalici 3 = 0,5% decessi tot H 221 decessi tot H 221 = 1,4% n.decessi encefalici 3 n. totale donatori 2 = 9,1% decessi tot rianimazione 33 decessi tot rianimazione 33 = 6,1% n. decessi encefalici 3 n. decessi encefalici 3 decessi con diagnosi = 27,3% = 1,0 11 n. posti letto rianimazione 3 compatibile Rianimazione A.S.L Domodossola Totale posti letto: 135 Primario Rianimazione: C. Maestrone Coordinatore Locale: A.L. Pistocchini Componenti Gruppo: G. Crosa Lenz, M. Giani, M. Gonzalez, A. Perinti, I. Poggese, M. Senestrano, V. Trotta Totale decessi rianimazione 50 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 17 Decessi encefalici 7 Decessi cardiaci 43 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 7/17 = 41,2% Commissioni concluse/decessi encefalici 7/7 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 6 Opposizioni familiari - TOTALE 7 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti 7 N. donatori cornea 5 n. decessi encefalici 7 = 2,5% decessi tot H 199 decessi tot H 199 = 3,5% n.decessi encefalici 7 n. totale donatori 7 = 14,0% decessi tot rianimazione 50 decessi tot rianimazione 50 = 14,0% n. decessi encefalici 7 n. decessi encefalici 7 decessi con diagnosi = 58,3% = 1,4 12 n. posti letto rianimazione 5 compatibile 117 Resoconto CRT 2007

118 Indici qualità donazioni e prelievi Rianimazione A.S.L MONDOVI' Totale posti letto: 180 Primario Rianimazione: G. Viglietti Coordinatore Locale: M. Salvatico Componenti Gruppo: P. Ermini, F. Fiorelli, C. Muzzolini Totale decessi rianimazione 32 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4 Decessi encefalici 0 Decessi cardiaci 32 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/4 = - Commissioni concluse/decessi encefalici 0/0 = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 0 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 17 n. decessi encefalici 0 = 10,8% decessi tot H 157 decessi tot H 157 = - n.decessi encefalici 0 n. totale donatori 0 = - decessi tot rianimazione 32 decessi tot rianimazione 32 = - n. decessi encefalici 0 n. decessi encefalici 0 decessi con diagnosi = - = - 4 n. posti letto rianimazione 4 compatibile Rianimazione A.S.L SAVIGLIANO Totale posti letto: 256 Primario Rianimazione: G. Vai Coordinatore Locale: P. Della Pietra Componenti Gruppo: A. Campagnaro, G. Gallarate, A. Milanesio, G. Pessina, P. Portolese Totale decessi rianimazione 24 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 21 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/4 = 75,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 1 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti 1 N. donatori cornea 10 n. decessi encefalici 3 = 3,5% decessi tot H 286 decessi tot H 286 = 1,0% n.decessi encefalici 3 n. totale donatori 1 = 12,5% decessi tot rianimazione 24 decessi tot rianimazione 24 = 4,2% n. decessi encefalici 3 n. decessi encefalici 3 decessi con diagnosi = 75,0% = 0,5 4 n. posti letto rianimazione 6 compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 118

119 Rianimazione A.S.L SALUZZO Totale posti letto: 133 Primario Rianimazione: G. Garelli Coordinatore Locale: P. Della Pietra Componenti Gruppo: A. Campagnaro, G. Gallarate, A. Milanesio, G. Pessina, P. Portolese Totale decessi rianimazione 20 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3 Decessi encefalici 0 Decessi cardiaci 20 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/3 = - Commissioni concluse/decessi encefalici 0/0 = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 0 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 1 n. decessi encefalici 0 = 0,4% decessi tot H 262 decessi tot H 262 = - n.decessi encefalici 0 n. totale donatori 0 = - decessi tot rianimazione 20 decessi tot rianimazione 20 = - n. decessi encefalici 0 n. decessi encefalici 0 decessi con diagnosi = - = - 3 n. posti letto rianimazione 4 compatibile Rianimazione A.S.L ALBA Totale posti letto: 223 Primario Rianimazione: V. Curto Coordinatore Locale: S. Sette Componenti Gruppo: M. P. Marino, V. Venturino, G. Carlindi, G. Canavero, G. Lanza, A. Vanni Totale decessi rianimazione 28 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 11 Decessi encefalici 6 Decessi cardiaci 22 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 6/11 = 54,5% Commissioni concluse/decessi encefalici 6/6 = 100% Volontà favorevole in vita 0 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari - TOTALE 5 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti 5 N. donatori cornea 35 n. decessi encefalici 6 = 20,2% decessi tot H 173 decessi tot H 173 = 3,5% n.decessi encefalici 6 n. totale donatori 5 = 21,4% decessi tot rianimazione 28 decessi tot rianimazione 28 = 17,9% n. decessi encefalici 6 n. decessi encefalici 6 decessi con diagnosi = 54,5% = 1,2 11 n. posti letto rianimazione 5 compatibile 119 Resoconto CRT 2007

120 Indici qualità donazioni e prelievi Rianimazione A.S.L ASTI Totale posti letto: 456 Primario Rianimazione: S. Cardellino Coordinatore Locale: G. Sciuto Componenti Gruppo: M. Beghin, S. Cardellino, D. Ciaceri, R. Gerbi, M.R. Musso, M. Scotti, S. Tobia Totale decessi rianimazione 74 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9 Decessi encefalici 6 Decessi cardiaci 68 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 6/9 = 66,7% Commissioni concluse/decessi encefalici 6/6 = 100% Volontà favorevole in vita 0 Opposizioni in vita 0 Volontà espressa da familiari 4 Opposizioni familiari 2 TOTALE 4 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti 4 N. donatori cornea 1 n. decessi encefalici 6 = 0,1% decessi tot H 902 decessi tot H 902 = 0,7% n.decessi encefalici 6 n. totale donatori 4 = 8,1% decessi tot rianimazione 74 decessi tot rianimazione 74 = 5,4% n. decessi encefalici 6 n. decessi encefalici 6 decessi con diagnosi = 66,7% = 0,8 9 n. posti letto rianimazione 8 compatibile Rianimazione A.S.L TORTONA Totale posti letto: 172 Primario Rianimazione: S. Allegrina Coordinatore Locale: G. Raggi Componenti Gruppo: M. Bensi, B. Nicola Totale decessi rianimazione 57 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 6 Decessi cardiaci 51 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 6/13 = 46,2% Commissioni concluse/decessi encefalici 6/6 = 100% Volontà favorevole in vita 4 Opposizioni in vita 0 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 5 TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti 5 N. donatori cornea 8 n. decessi encefalici 6 = 3,3% decessi tot H 242 decessi tot H 242 = 2,5% n.decessi encefalici 6 n. totale donatori 5 = 10,5% decessi tot rianimazione 57 decessi tot rianimazione 57 = 8,8% n. decessi encefalici 6 n. decessi encefalici 6 decessi con diagnosi = 46,2% = 1,0 13 n. posti letto rianimazione 6 compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 120

121 Rianimazione A.S.L CASALE M.TO Totale posti letto: 264 Primario Rianimazione: F. Ricagni Coordinatore Locale: C. Grivetto Componenti Gruppo: C. Bertazzo, R. D'Aprile, P. Del Nero, M. Galletti, G. Parovina, S. Muratore Totale decessi rianimazione 71 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4 Decessi encefalici 0 Decessi cardiaci 71 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/4 = - Commissioni concluse/decessi encefalici 0/0 = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 7 n. decessi encefalici 0 = 1,1% decessi tot H 621 decessi tot H 621 = - n.decessi encefalici 0 n. totale donatori 0 = - decessi tot rianimazione 71 decessi tot rianimazione 71 = - n. decessi encefalici 0 n. decessi encefalici 0 decessi con diagnosi = - = - 4 n. posti letto rianimazione 6 compatibile Rianimazione A.S.L ACQUI TERME Totale posti letto: 121 Primario Rianimazione: G.M. Bianchi Coordinatore Locale: R. Mannoni Componenti Gruppo: M. Aguggia,V. Balestrero, D. Balestrino, R. Cavaliere, V. Daghino, M. D'Arco Totale decessi rianimazione 57 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 8 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 55 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/8 = 25,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti 2 N. donatori cornea 5 n. decessi encefalici 2 = 1,5% decessi tot H 330 decessi tot H 330 = 0,6% n.decessi encefalici 2 n. totale donatori 2 = 3,5% decessi tot rianimazione 57 decessi tot rianimazione 57 = 3,5% n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 decessi con diagnosi = 25,0% = 0,5 8 n. posti letto rianimazione 4 compatibile 121 Resoconto CRT 2007

122 Indici qualità donazioni e prelievi Rianimazione A.S.L NOVI LIGURE Totale posti letto: 183 Primario Rianimazione: G. Orlando Coordinatore Locale: M. Prato Componenti Gruppo: M. Aguggia,V. Balestrero, D. Balestrino, R. Cavaliere, V. Daghino, M. D'Arco Totale decessi rianimazione 56 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 52 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/9 = 44,4% Commissioni concluse/decessi encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 0 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti 2 N. donatori cornea 4 n. decessi encefalici 4 = 1,1% decessi tot H 371 decessi tot H 371 = 1,1% n.decessi encefalici 4 n. totale donatori 2 = 7,1% decessi tot rianimazione 56 decessi tot rianimazione 56 = 3,6% n. decessi encefalici 4 n. decessi encefalici 4 decessi con diagnosi = 44,4% = 0,7 9 n. posti letto rianimazione 6 compatibile Rianimazione A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO' - ALESSANDRIA Totale posti letto: 640 Primario Rianimazione: G. Iotti Primario CardioRianimazione Ospedale Civile: A. Pergolo Primario Rianimazione Ospedale Infantile: C. Gallina Coordinatore Locale: N. Vivaldi Componenti Gruppo: A. Canepari, L. Ruiz Totale decessi rianimazione 70 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 33 Decessi encefalici 18 Decessi cardiaci 52 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 18/33 = 54,5% Commissioni concluse/decessi encefalici 18/18 = 100% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 4 Volontà espressa da familiari 7 Opposizioni familiari 3 TOTALE 10 TOTALE 7 Numero prelievi eseguiti 10 N. donatori cornea 17 n. decessi encefalici 18 = 1,9% decessi tot H 895 decessi tot H 895 = 2,0% n.decessi encefalici 18 n. totale donatori 10 = 25,7% decessi tot rianimazione 70 decessi tot rianimazione 70 = 14,3% n. decessi encefalici 18 n. decessi encefalici 18 decessi con diagnosi = 54,5% = 2,0 33 n. posti letto rianimazione 9 compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 122

123 Rianimazione A.S.O. SAN CROCE E CARLE - CUNEO Totale posti letto: 653 Primario Rianimazione: G. Cornara Primario CardioRianimazione: A. Locatelli Coordinatore Locale: P. Pellegrino Componenti Gruppo: P.G. Benso, A. Garibaldi, P. Indemini, G. Lauria, R. Lerda, P. Parola, G.L. Saglione Totale decessi rianimazione 93 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 47 Decessi encefalici 13 Decessi cardiaci 80 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 13/47 = 27,7% Commissioni concluse/decessi encefalici 13/13 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 2 Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari 5 TOTALE 6 TOTALE 7 Numero prelievi eseguiti 6 N. donatori cornea 4 n. decessi encefalici 13 = 0,5% decessi tot H 830 decessi tot H 830 = 1,6% n.decessi encefalici 13 n. totale donatori 6 = 14,0% decessi tot rianimazione 93 decessi tot rianimazione 93 = 6,5% n. decessi encefalici 13 n. decessi encefalici 13 decessi con diagnosi = 27,7% = 1,1 47 n. posti letto rianimazione 12 compatibile Rianimazione A.S.o. MAGGIORE DELLA CARITA' DI NOVARA Totale posti letto: 628 Primario Rianimazione: F. Della Corte Primario CardioRianimazione: C. Monaco Coordinatore Locale: M.T. Campailla Componenti Gruppo: G. Bompan, R. Garrone, R. Torchio, G. Farrauto, M. Barbè, L. Cancelliere, M. Castellani Totale decessi rianimazione 212 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 76 Decessi encefalici 37 Decessi cardiaci 175 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 37/76 = 48,7% Commissioni concluse/decessi encefalici 36/37 = 97% Volontà favorevole in vita 5 Opposizioni in vita 6 Volontà espressa da familiari 14 Opposizioni familiari 9 TOTALE 19 TOTALE 15 Numero prelievi eseguiti 18 N. donatori cornea 25 n. decessi encefalici 37 = 2,5% decessi tot H 1012 decessi tot H 1012 = 3,7% n.decessi encefalici 37 n. totale donatori 18 = 17,5% decessi tot rianimazione 212 decessi tot rianimazione 212 = 8,5% n. decessi encefalici 37 n. decessi encefalici 37 decessi con diagnosi = 48,7% = 2,6 76 n. posti letto rianimazione 14 compatibile 123 Resoconto CRT 2007

124 Indici qualità donazioni e prelievi Rianimazione A.S.O. SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO Totale posti letto: 329 Primario Rianimazione: G. Radeschi Coordinatore Locale: M.Monterossi Componenti Gruppo: A. Fraternali, E. Erovigni, E. Gatti, M. Iudicello, P. Sega, R. Vacchelli Totale decessi rianimazione 77 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 75 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/6 = 33,3% Commissioni concluse/decessi encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti 2 N. donatori cornea 15 n. decessi encefalici 2 = 2,1% decessi tot H 702 decessi tot H 702 = 0,3% n.decessi encefalici 2 n. totale donatori 2 = 2,6% decessi tot rianimazione 77 decessi tot rianimazione 77 = 2,6% n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 decessi con diagnosi = 33,3% = 0,5 6 n. posti letto rianimazione 4 compatibile Rianimazione A.S.O. C.T.O./C.R.F./M.ADELAIDE - TORINO Totale posti letto: 237 Primario Rianimazione: A. Miletto Coordinatore Locale: S. Boifava Componenti Gruppo: P. Costa, D. Griffa, C. Tavoso, G. Triolo Totale decessi rianimazione 30 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 26 Decessi encefalici 20 Decessi cardiaci 10 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 20/26 = 76,9% Commissioni concluse/decessi encefalici 19/20 = 95% Volontà favorevole in vita 8 Opposizioni in vita 2 Volontà espressa da familiari 7 Opposizioni familiari 1 TOTALE 15 TOTALE 3 Numero prelievi eseguiti 14 N. donatori cornea 3 n. decessi encefalici 20 = 2,2% decessi tot H 138 decessi tot H 138 = 14,5% n.decessi encefalici 20 n. totale donatori 14 = 66,7% decessi tot rianimazione 30 decessi tot rianimazione 30 = 46,7% n. decessi encefalici 20 n. decessi encefalici 20 decessi con diagnosi = 76,9% = 1,4 26 n. posti letto rianimazione 14 compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 124

125 Rianimazione A.S.R. OSPEDALE REGIONALE DI AOSTA Totale posti letto: 629 Primario Rianimazione: E. Visetti Coordinatore Locale: M. Meucci Componenti Gruppo: A. Alloatti, M. Meucci Totale decessi rianimazione 49 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 12 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 48 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/12 = 8,3% Commissioni concluse/decessi encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 25 n. decessi encefalici 1 = 4,1% decessi tot H 613 decessi tot H 613 = 0,2% n.decessi encefalici 1 n. totale donatori 0 = 2,0% decessi tot rianimazione 49 decessi tot rianimazione 49 = - n. decessi encefalici 1 n. decessi encefalici 1 decessi con diagnosi = 8,3% = 0,1 12 n. posti letto rianimazione 8 compatibile Rianimazione A.S.O. MAURIZIANO - TORINO Totale posti letto: 389 Primario Rianimazione: G. Spina Primario CardioRianimazione: C. Verdecchia Coordinatore Locale: V. Segala Componenti Gruppo: C. Labate, I. Vigna Totale decessi rianimazione 56 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 10 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 54 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/10 = 20,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 0 TOTALE 0 TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 26 n. decessi encefalici 2 = 3,7% decessi tot H 700 decessi tot H 700 = 0,3% n.decessi encefalici 2 n. totale donatori 0 = 3,6% decessi tot rianimazione 56 decessi tot rianimazione 56 = - n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 decessi con diagnosi = 20,0% = 0,2 10 n. posti letto rianimazione 13 compatibile 125 Resoconto CRT 2007

126 Indici qualità donazioni e prelievi A.S.O. O.I.R.M. - S.ANNA - TORINO Rianimazione O.i.r.m. Totale posti letto: 328 Primario Rianimazione: G. Ivani Primario CardioRianimazione: P. Costa Coordinatore Locale: I. Castelletti Componenti Gruppo: M. Bertolotti, G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves Totale decessi rianimazione 27 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 24 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/3 = 100,0% Commissioni concluse/decessi encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita 0 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 0 n. decessi encefalici 3 = - decessi tot H 41 decessi tot H 41 = 7,3% n.decessi encefalici 3 n. totale donatori 2 = 11,1% decessi tot rianimazione 27 decessi tot rianimazione 27 = 7,4% n. decessi encefalici 3 n. decessi encefalici 3 decessi con diagnosi = 100,0% = 0,3 3 n. posti letto rianimazione 10 compatibile A.S.O. O.I.R.M. - S.ANNA - TORINO Rianimazione S. ANNA Totale posti letto: 271 Primario Rianimazione: E. Gollo Coordinatore Locale: I. Castelletti Componenti Gruppo: M. Bertolotti, G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves Totale decessi rianimazione - Decessi con diagnosi di ingresso compatibile - Decessi encefalici - Decessi cardiaci - Decessi encefalici/diagnosi compatibile = - Commissioni concluse/decessi encefalici = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 0 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti - N. donatori cornea 0 n. decessi encefalici 0 = - decessi tot H 31 decessi tot H 31 = - n.decessi encefalici 0 n. totale donatori 0 = - decessi tot rianimazione - decessi tot rianimazione - = - n. decessi encefalici 0 n. decessi encefalici 0 decessi con diagnosi = - = - - n. posti letto rianimazione - compatibile Regione Piemonte - Valle d Aosta 126

127 A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA - TORINO Totale posti letto: 1509 N. donatori cornea 169 n. decessi encefalici 29 = 15,1% decessi tot H 1118 decessi tot H 1118 n.decessi encefalici 29 n. totale donatori 14 = 12,7% decessi tot rianimazione 229 decessi tot rianimazione 229 n. decessi encefalici 29 n. decessi encefalici 29 decessi con diagnosi = 61,7% 47 n. posti letto rianimazione 38 compatibile = 2,6% = 6,1% = 0,8 A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA - TORINO - IV RIAN. CARD. Primario Rianimazione: V.M. Ranieri Coordinatore Locale: A. Scarmozzino AFD Direzione Sanitaria: N. Bosco Componenti Gruppo: A. Adduci, G. Cravero, M. Ferrero, L. Grazioli, S. Leonbruni, E. Montalenti, D. Pasero Totale decessi rianimazione 41 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 0 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 39 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/0 = - Commissioni concluse/decessi encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE 0 A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA - TORINO - II RIAN. NEURO Primario Rianimazione: M. Berardino Coordinatore Locale: A. Scarmozzino AFD Direzione Sanitaria: N. Bosco Componenti Gruppo: A. Adduci, G. Cravero, M. Ferrero, L. Grazioli, S. Leonbruni, E. Montalenti, D. Pasero Totale decessi rianimazione 23 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 21 Decessi encefalici 13 Decessi cardiaci 10 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 13/21 = 61,9% Commissioni concluse/decessi encefalici 13/13 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 0 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 3 TOTALE 1 Numero prelievi eseguiti Resoconto CRT 2007

128 Indici qualità donazioni e prelievi A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA - TORINO - III RIAN. C.A.R Primario Rianimazione: V.M. Ranieri Coordinatore Locale: A. Scarmozzino AFD Direzione Sanitaria: N. Bosco Componenti Gruppo: A. Adduci, G. Cravero, M. Ferrero, L. Grazioli, S. Leonbruni, E. Montalenti, D. Pasero Totale decessi rianimazione 52 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9 Decessi encefalici 5 Decessi cardiaci 47 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 5/9 = 55,6% Commissioni concluse/decessi encefalici 5/5 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti 2 A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA - TORINO - X RIAN. PSAR Primario Rianimazione: P. Del Gaudio Coordinatore Locale: A. Scarmozzino AFD Direzione Sanitaria: N. Bosco Componenti Gruppo: A. Adduci, G. Cravero, M. Ferrero, L. Grazioli, S. Leonbruni, E. Montalenti, D. Pasero Totale decessi rianimazione 77 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 11 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 73 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/11 = 36,4% Commissioni concluse/decessi encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 2 Numero prelievi eseguiti 2 A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA - TORINO - IX RIAN. DONADIO Primario Rianimazione: P.P. Donadio Coordinatore Locale: A. Scarmozzino AFD Direzione Sanitaria: N. Bosco Componenti Gruppo: A. Adduci, G. Cravero, M. Ferrero, L. Grazioli, S. Leonbruni, E. Montalenti, D. Pasero Totale decessi rianimazione 36 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 5 Decessi cardiaci 31 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 5/6 = 83,3% Commissioni concluse/decessi encefalici 5/5 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 4 Opposizioni familiari - TOTALE 5 TOTALE 0 Numero prelievi eseguiti 5 Regione Piemonte - Valle d Aosta 128

129 129 Resoconto CRT 2007

130 Appendice 3 Il sito Internet Da settembre 2007 è visibile il sito di presentazione del Centro Regionale Trapianti, nuovo nella grafica e nei contenuti. Accanto ad un area particolarmente ricca e diretta in prevalenza a soggetti che devono affrontare l iter trapiantologico nella nostra Regione, vi si ritrovano contenuti più tecnici per i professionisti del settore. Testi più generali sono affiancati da contenuti più complessi di approfondimento per chi desideri un dettaglio maggiore in alcune tematiche. Vi è la possibilità di scaricare ogni genere di documentazione per ogni tipo di utente (normativa, linee guida, protocolli...). La sezione che riguarda le normative contiene quanto presente in ambito nazionale e regionale con continuo aggiornamento. Di ogni normativa sono presentati il testo originale in formato pdf e una sintesi degli punti più rilevanti, elemento quest ultimo di particolare interesse per chi desideri una consultazione rapida, ma esaustiva. Il professionista trova anche la modulistica da utilizzare nella comune pratica quotidiana. Particolare attenzione è stata data alla presentazione di dati di attività di trapianto, aggiornati all ultima settimana. Si affronta con grande chiarezza e trasparenza tutto quanto attiene alla lista di attesa e al trapianto, ma anche quanto riguarda l atto della donazione, che ancor oggi, nel sentir comune, crea timori. Si affronta il trapianto d organo nei suoi aspetti più conosciuti e consolidati, ma si esplorano anche i nuovi scenari di utilizzo di tessuti e cellule. Ampio spazio è dedicato al tema dell immunogenetica, principale settore di studio per la stretta correlazione tra compatibilità genetica ed esito del trapianto. In un ottica di trasparenza e fiducia nei confronti del cittadino, non viene trascurato il settore dei controlli di qualità, con la descrizione degli esiti delle visite ispettive che riguardano il Centro di Coordinamento Trapianti, i Laboratori, i Centri di Trapianto. La grafica è stata studiata per essere lineare, accessibile anche ai meno esperti, con colori che, seppur di impatto, creano aspettative positive in chi accede al sito. Anche utenti con deficit visivo possono consultare i contenuti grazie alla funzione Alta Leggibilità. La mappa del sito e il pulsante cerca sono studiati per chi ha poco tempo per la navigazione e necessita di test in tempi rapidi. Il sito è consultabile all indirizzo Regione Piemonte - Valle d Aosta 130

131 Vivet - Vivere il trapianto L evoluzione del sistema trapianti del Piemonte ha subìto negli ultimi anni una forte accelerazione. All attività di trapianto di rene, fegato e cuore, iniziata negli anni Ottanta, si sono aggiunte quelle di prelievo, bancaggio e innesto di cellule e tessuti, grazie alle quali la Regione rappresenta una tra le realtà più avanzate della sanità nazionale. Tuttavia, il mondo sanitario sembra non avere pienamente recepito il trapianto per quello che oggi rappresenta: una opportunità terapeutica ormai matura, affidabile e uscita appieno dalla sua fase sperimentale. È in questo scenario che il CRT ha deciso di realizzare Vivet, un periodico trimestrale che illustra la realtà dei trapianti in Piemonte e si rivolge: ai medici del settore, agli operatori sanitari, anche se non coinvolti direttamente nel settore dei trapianti, ai medici di base e a tutti i cittadini. La valenza di questa iniziativa editoriale può essere duplice: favorire l accesso alle terapie per di tutti i cittadini della Regione e incentivare, indirettamente, la donazione di organi e tessuti dando un messaggio positivo su questa attività in cui la sanità piemontese eccelle. Non a caso il CRT ha pensato di accostare i contenuti del suo sito web con quelli di Vivet, creando una versione on-line trimestrale, scaricabile in versione PDF direttamente dalla home page del suo sito ( Il numero Zero di Vivet, in linea con le prerogative del progetto editoriale, inizia con un editoriale di presentazione della rivista, scritto dal professor Amoroso, e con i dati statistici di maggior rilievo relativi ai trapianti in Piemonte, sempre dello stesso autore. Vivet Zero prosegue con la descrizione delle attività del centro trapianti di Novara e dedica uno spazio all esperienza di vita di Cinzia Paone, una delle prime donne italiane trapiantate che è diventata mamma dopo l intervento. Il professor Pier Paolo Donadio affronta il tema dell etica della notazione, mentre il professor Mauro Salizzoni e il dottor Francesco Tandoi ripercorrono le tappe storiche del trapianto di fegato. La dottoressa Elisa Frisaldi intervista il cardiochirurgo Piero Abbruzzese e il professor Enrico Madon, presenta le novità dal mondo della ricerca sui trapianti e descrive l organizzazione della banca del tessuto muscolo scheletrico e dell associazione dei donatori di midollo osseo. 131 Resoconto CRT 2007

Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2009

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