Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2012

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1 Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2012

2 Indice Regione Piemonte Val d Aosta Resoconto CRT Anno 2012 Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione 1 Resoconto CRT 2012

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4 Indice Presentazione 5 Procurement 13 Donatori 14 Indici qualità, Opposizioni 18 Attività di prelievo 19 Attività di trapianto 21 Numero di trapianti Rapporto tra numero di pazienti iscritti per anno e pazienti trapiantati 26 Prelievo e scambio - Rene 27 Prelievo e scambio - Rene/Pancreas 28 Prelievo e scambio - Cuore 28 Prelievo e scambio - Fegato 29 Prelievo e scambio - Polmone 30 Esito trapianti d organo 33 Rene 34 Cuore 39 Fegato 42 Polmone 45 Pancreas e combinati 47 Servizio di psicologia medica per i trapianti 57 Tessuti 59 Banca delle cornee 60 Banca delle membrane amniotiche 70 Banca della cute 72 Banca dei tessuti muscolo-schelettici 78 Banca delle valvole cardiache e dei tessuti vascolari 82 Laboratorio tessuto paratiroideo 84 Cellule staminali emopoietiche 86 Cellule staminali emopoietiche - Registro 98 Banca del sangue placentare 108 Attività di immunogenetica 114 Appendice 119 Appendice 1 - CNT Attività Nazionale 120 Appendice 2 - Indici qualità 124 Appendice 3 - il sito internet 146 Indirizzario 148 Pubblicazioni scientifiche 166 Liste di attesa 49 Trapianto di rene 52 Trapianto di fegato 53 Trapianto di cuore 54 Trapianto di polmone 55 Trapianto di pancreas e combinati 56 3 Resoconto CRT 2012

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6 Presentazione

7 Presentazione Prof. Antonio Amoroso Il resoconto che ogni anno presentiamo agli addetti ai lavori, ai pazienti, alle famiglie dei riceventi e dei nostri donatori riflette il lavoro svolto con grande passione da tutti coloro che partecipano al processo di donazione e trapianto. Con orgoglio e soddisfazione vi presento il documento di quest anno che illustra nel dettaglio l attività di donazione e trapianto nel 2012 nelle Regioni Piemonte e Valle d Aosta. Vi sono indicati l andamento delle donazioni e, per ciascuna tipologia di trapianto, la qualità dei programmi ed i loro volumi di attività - anche riferiti agli anni precedenti per avere una visione dinamica. Il 2012 rappresenta probabilmente l anno più critico dell ultimo ventennio per la nostra Regione, l anno in cui l economia ha subito un forte arresto e questo si è ribaltato drammaticamente anche nel settore sanitario. La rete dei coordinatori ospedalieri si è mostrata, come sempre, la leva di questo settore e ci ha consentito di mantenere un buon tasso di donazione. La nostra Regione - nel panorama italiano - resta ai vertici delle grandi regioni, ben al di sopra della media nazionale. È automatico ed indispensabile ringraziare i donatori e le loro famiglie che, in un periodo così complesso, mantengono alto il livello di fiducia nella Sanità. Un grazie sincero va ai colleghi degli ospedali di prelievo e alle nostre equipe di trapianto. Non possiamo non riconoscere la professionalità e la motivazione di questi operatori, la fatica fisica e il grandissimo livello di responsabilità che mettono in campo per garantire la continuità della rete di donazione e trapianto, indispensabile per dare risposte ai bisogni di salute di moltissimi cittadini. Entrando nel dettaglio, nel 2012 sono stati eseguiti 328 trapianti di cui 9 da donatore vivente, in riduzione rispetto al La maggior parte dell attività di trapianto ha riguardato gli organi addominali: 174 trapianti di rene (di cui 9 da vivente) e 128 trapianti di fegato. Importante è stata anche l attività dei trapianti di Resoconto CRT

8 organi toracici, quali il cuore (10 trapianti) e polmone (19 trapianti). L attività di trapianto di cuore si è di molto ridotta rispetto al 2011 e questo impone delle serie riflessioni tra CRT e Centro Trapianti. Certo questo calo può essere giustificato dalla sempre maggiore età dei potenziali donatori i cui organi vengono prelevati. Rimane ancora limitato l utilizzo di pancreas a scopo di trapianto (4 combinati rene/pancreas). Il numero complessivo di trapianti eseguiti dai centri del Piemonte dall inizio della loro attività è al 31 dicembre 2012 pari a I volumi di attività pongono i centri di trapianto della nostra regione in posizioni leader in Italia. Se andiamo poi a considerare la qualità dei nostri centri si può senza dubbio affermare che anche quest anno l efficacia (misurata in termini di sopravvivenza dal trapianto e di miglioramento della qualità della vita) è pari o superiore a quella dei migliori centri europei. La sfida è riuscire a ridurre i tempi di attesa per i nostri pazienti che ancora hanno una grande mortalità in lista. Nel 2012 la mortalità in attesa di trapianto di cuore è stata del 14%; nel caso del trapianto di polmone la mortalità in lista è stata dell 11%. Le liste di attesa non sono sostanzialmente aumentate: al 31 dicembre 2012 erano 436 i pazienti in lista attiva in attesa di un trapianto di rene; 60 pazienti erano in attesa di un trapianto di fegato; 32 in attesa di un cuore; 41 di un polmone; 5 di pancreas. E da sottolineare come da diversi anni l attività di trapianto della nostra Regione consenta anche a cittadini di altre regioni di poter trovare risposta al loro bisogno di salute: i pazienti non residenti in Piemonte sono il 31% dei candidati in attesa di trapianto renale, il 60% di quelli in attesa di trapianto epatico, il 16% di coloro in attesa di trapianto di cuore e 42% di polmone. Quest ultimo dato riflette l eccellenza del programma di trapianto di polmone raggiunta in questi anni, visibile anche alle altre regioni. L andamento delle iscrizioni in lista di attesa per il trapianto di cornea è stato sostanzialmente stabile con una diminuzione significativa per i pazienti in lista per trapianto perforante (PKP), che ha visto una riduzione del 25%. Per quanto riguarda i trapianti di tessuto, per tutte le banche istituite in Regione la lettura di questo resoconto dà interessanti informazioni. Il numero dei trapianti di cornea è stabile (473 trapianti, 3% in meno rispetto al 2011). L attività della banca della cute è diminuita rispetto all anno precedente sul versante dei prelievi (44 nel 2012 verso i 55 nel 2011), così come i trapianti eseguiti (144 nel 2012 rispetto ai 169 nel 2011). La banca delle valvole e dei segmenti vascolari ha incrementato la raccolta e la distribuzione delle valvole cardiache (39 valvole raccolte nel 2012 e 37 valvole distribuite, 31 fuori regione), ma deve ancora consolidare un programma di raccolta e distribuzione dei segmenti vascolari. La banca del tessuto muscoloscheletrico governa con attenzione l attività di prelievo di osso da vivente (197 prelievi nel 2012 rispetto ai 191 prelievi nel 2011), con un attività di prelievo da donatore cadavere (7 prelievi nel 2012) ridotta rispetto al In leggero calo nel 2012 sono gli interventi di innesto d osso e la quantità di tessuti utilizzati. La banca delle membrane amniotiche riesce a soddisfare le richieste di questo tessuto, con 133 patch distribuiti nel 2012 (33 fuori regione). La banca delle cornee si è poi fatta carico anche della conservazione e distribuzione di tessuto paratiroideo per uso autologo, con 18 tessuti conservati nel 2012 (6 nel 2011) di cui 1 è stato reimpiantato. Si è consolidata pure l attività di trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE): nel 2012 sono stati eseguiti in 5 centri piemontesi 157 trapianti allogenici (come nel 2011). Il numero di cittadini piemontesi che si rendono disponibili alla donazione di CSE è in costante aumento ed è oggi pari a Anche quest anno è stato in aumento il numero dei donatori reclutati. 7 Resoconto CRT 2012

9 Presentazione Prof. Antonio Amoroso Dall inizio dell attività sono state effettuate 305 donazioni a favore di pazienti di tutte le parti del mondo (36% a favore di centri trapianto situati all estero). A queste vanno aggiunte le unità di sangue placentare che la banca regionale ha rilasciato dall inizio della sua attività. Nel 2012 le unità raccolte sono state 1.367, il 10% in più rispetto all anno precedente, ma il numero di quelle idonee per la conservazione in banca (102 unità) si è dimezzato rispetto all anno precedente, facendo precipitare la resa della raccolta dal 18% al 7%. Quattro unità sono state consegnate per trapianto, 3 in Italia ed 1 negli USA, portando il numero totale ad 82. Concludendo, il 2012 ha confermato che la rete di donazione e trapianto di organi tessuti e cellule è una delle attività di eccellenza della nostra Regione. Per volumi di attività e qualità dei programmi la nostra Regione occupa un ottima posizione nazionale, come documentabile dal sito del Centro Nazionale Trapianti - CNT- ( o da quello del Centro Regionale Trapianti - CRT - della Regione Piemonte ( airt.it/). Gli operatori vivono però lo stesso disagio degli anni precedenti nel rendersi conto che potremmo non garantire più, e comunque non a breve, ai nostri pazienti questi stessi risultati. Inutile ricordare la difficoltà di conciliare il contenimento della spesa con le risorse che sono indispensabili al nostro settore, ricco di novità di continua introduzione; e ancora la difficoltà economica impone la necessità di taglio di tutti i contratti dei molti professionisti che operano nel settore. Molto dovrà certamente lavorare la Regione nel valorizzare l attività con le giuste tariffe e riconoscimenti. Ringrazio ancora tutti i sanitari che non si lasciano abbattere e portano avanti l attività con determinazione, professionalità e passione. Resoconto CRT

10 9 Resoconto CRT 2012

11 Coordinamento Regionale Donazioni e Prelievi Dr. Pier Paolo Donadio Dopo aver assistito nel 2011 ad un arretramento del 15% di donatori utilizzati, con il ritorno ai livelli del 2009 ed una perdita del 15% circa, nel 2012 il numero di donatori utilizzati è stato perfettamente uguale (117) a quello dell anno precedente; a causa della diminuzione della popolazione residente censita, in termini di p.m.p. si registra l aumento di mezzo un punto, da 25,6 a 26,1. Le opposizioni, le non idoneità e gli arresti cardiaci in corso di osservazione sono stati anch essi assolutamente uguali all anno precedente, mentre l unico elemento che mostra una variazione percentualmente rilevante è il numero di donatori sottoposti a prelievo dei quali non si è poi potuto utilizzare alcun organo: essi sono stati 5 contro i 2 dell anno precedente. Parlando in numeri assoluti è singolare notare come nel 2012 si siano avuti 3 potenziali donatori segnalati in più rispetto al 2011 (226 contro 223), lo stesso numero di opposizioni (71), di arresti cardiaci (4) e di non idonei (29), mentre sono 3 in più i donatori non utilizzati dopo il prelievo. Sono inoltre più che raddoppiati i potenziali donatori di età superiore a 75 anni (26 contro i 12 dell anno precedente). Dalla lettura di questi dati emergono con chiarezza alcuni elementi che caratterizzano la situazione del procurement in Piemonte. Le segnalazioni di morte encefalica restano alte, a 50,3 p.m.p.; questo sembra essere da alcuni anni il livello massimo al quale si riesce a giungere, ed il dato è congruente con l epidemiologia delle rianimazioni della regione; i soggetti deceduti in rianimazione con una patologia compatibile con la morte encefalica sono stati 445 ed un po più del 50% di essi sono diventati potenziali donatori. Ancora un volta occorre sottolineare che quello dei potenziali donatori segnalati è l indicatore più veritiero dell attività della rete del procurement; la segnalazione di morte encefalica in oltre la metà dei deceduti con patologia compatibile è un indice di buon funzionamento della rete. Resoconto CRT

12 Il secondo elemento che dipende, quanto meno in parte, dalla professionalità della rete di procurement è la percentuale di opposizioni, che da anni resta stabile in regione intorno al 30%. Molto si è fatto e si sta facendo per la formazione degli operatori che propongono la donazione, mentre la mancanza di risorse economiche ha causato una netta riduzione degli investimenti nelle campagne di sensibilizzazione, la cui utilità resta peraltro indimostrata, e in quelle di informazione, dove per la prima volta nel 2012 è stato fatto uno studio di efficacia che verrà presto pubblicato. Aumentano invece progressivamente le cause di perdite di potenziali donatori che non dipendono in alcun modo dagli operatori; l età dei donatori, le non idoneità a priori, gli arresti cardiaci in corso di osservazione, ed anche le non idoneità riscontrate dopo il prelievo. Insieme con questo le linee guida di sicurezza del donatore e degli organi diventano sempre più stringenti, come è giusto, e riducono ulteriormente il numero di donatori utilizzabili. Alla luce degli elementi appena descritti non possiamo non essere soddisfatti della performance della rete di procurement del Piemonte, soprattutto se si considerano tutte le difficoltà che la crisi economica nazionale e quella della nostra regione (che è sottoposta a un piano di rientro) portano con sé: blocco del turn over, carenza di personale nelle rianimazioni, blocco delle prestazioni aggiuntive, abolizione dei fondi finalizzati. Proprio a causa della sempre maggiore incidenza di non idoneità probabilmente questo resoconto è l ultimo nel quale la rete del procurement presenterà i propri risultati in termini di donatori utilizzati. Dal prossimo anno, come in tutti gli altri paesi europei, l indicatore globale della performance del procurement sarà quello dei donatori senza altre qualificazioni, intendendo per tali soggetti che abbiano terminato l accertamento di morte encefalica, dei quali non sia stata riscontrata la non idoneità a priori, e per i quali si sia ottenuto il consenso. Concludiamo ringraziando i nostri collaboratori: i coordinatori locali e i gruppi di coordinamento, il centro regionale trapianti e il funzionario regionale che si occupa di noi; un ringraziamento particolare va allo staff del C.R.P., i dottori Anna Guermani e Raffaele Potenza, e le collaboratrici amministrative Azzurra Casciola e Michela Peluso. Come sempre, chiudiamo questa presentazione esprimendo, a nome nostro e dei pazienti trapiantati, la nostra gratitudine ai donatori ed alle loro famiglie. 11 Resoconto CRT 2012

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14 Procurement

15 Procurement Donatori DONATORI SEGNALATI 50,3 DONATORI EFFETTIVI 27,2 DONATORI UTILIZZATI 26,1 Nel corso del 2012 i donatori utilizzati in Piemonte Valle d Aosta hanno registrato un risultato sovrapponibile a quello dell anno precedente. Il dato di 50,3 p.m.p. segnalati, nonostante variazioni mensili sensibili, dimostra il buon lavoro svolto da tutte le rianimazioni della regione nell identificare i potenziali donatori. È necessario tuttavia continuare a monitorare con attenzione le rianimazioni di tutta la regione, ricordando che la letteratura pone il numero teorico delle morti encefaliche intorno ai 60 p.m.p.. DONATORI SEGNALATI (226) DONATORI UTILIZZATI (117) Le opposizioni sono lievemente calate, passando dal 32% al 31%. La percentuale di donatori utilizzati rispetto ai segnalati viene indicata in letteratura intorno al 50%. Nel 2012 in Piemonte Valle d Aosta si è registrata una lieve flessione degli utilizzati, passando al 52%. La presenza di 4 arresti cardiaci durante l accertamento e l aumento dei prelievi non utilizzati testimoniano le condizioni marginali di numerosi potenziali donatori. ANNO 2011 PRELEVATI ANNO 2012 NON UTILIZZATI 1% (2) PRELEVATI NON UTILIZZATI 2% (5) NON CONSENSO 32% (71) NON CONSENSO 31% (71) UTILIZZATI 53% (117) UTILIZZATI 52% (117) ARRESTO CARDIACO 1% (4) ARRESTO CARDIACO 2% (4) NON IDONEI 13% (29) NON IDONEI 13% (29) Resoconto CRT

16 DONATORI UTILIZZATI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA E IN ITALIA (p.m.p.) ITALIA PIEMONTE - VALLE D'AOSTA 23,6 25,8 22,2 26,8 28,4 33,5 30,5 29,3 30,7 25,6 29,4 26,1 25,6 14,2 15,7 16,8 16,8 19,7 19, ,3 19,2 19,6 18,2 18,4 18, Anche nel 2012 in Piemonte Valle d Aosta il numero dei donatori utilizzati si attesta su livelli ben superiori alla media nazionale. I donatori effettivi sono la somma dei donatori utilizzati e di quelli ai quali gli organi sono stati prelevati ma non trapiantati per sopravvenuta constatazione di non idoneità dopo il prelievo. La loro esistenza testimonia il tentativo del sistema di giungere al prelievo in tutti i casi in cui ciò sia minimamente possibile. Il numero esiguo dimostra una buona capacità di individuare la non idoneità durante il periodo di osservazione e mantenimento del donatore. DONATORI EFFETTIVI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA E IN ITALIA (p.m.p.) ITALIA PIEMONTE - VALLE D'AOSTA 24 15,3 26,8 22,6 17,1 18,1 27,8 29,3 34,1 30,9 30,0 31,4 26,7 29,4 26,0 27,2 18,5 21, ,6 20,9 21,1 21,3 19,8 19,7 20, Nel 2012 in Piemonte - Valle d Aosta il 70% dei donatori ha più di 60 anni ed un donatore su quattro ha più di 75 anni. È calato in modo rilevante il numero dei donatori fra i 31 e i 45 anni. < 15 anni anni anni anni anni > 75 anni 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% (95) 2003 (115) 2004 (123) 2005 (145) 2006 (132) 2007 (127) 2008 (133) 2009 (116) 2010 (134) 2011 (117) 2012 (117) 15 Resoconto CRT 2012

17 Procurement Donatori Si registra una diminuzione dei decessi per cause traumatiche e si rileva che i decessi per cause vascolari rimangono il gruppo più rappresentato. 100% 90% 80% 70% Vascolare Trauma Postanossico Altro % 50% 40% 30% % 10% 0% 2002 (95) 2003 (115) 2004 (123) 2005 (145) 2006 (132) 2007 (127) 2008 (133) 2009 (116) 2010 (134) 2011 (117) 2012 (117) Il programma di qualità del procurement parte dall analisi di tutti i decessi che avvengono in rianimazione, qualunque ne sia la causa, indipendentemente dal fatto che si tratti di morti cardiache o di morti encefaliche. I pazienti deceduti vengono suddivisi in otto categorie a seconda della diagnosi di ingresso in rianimazione, quattro delle quali sono compatibili con l exitus in morte encefalica (postoperatorio neurochirurgico, trauma cranico, accidente cerebrovascolare e coma postanossico). DECESSI CON PATOLOGIA NON COMPATIBILE 80% (1729) PATOLOGIA COMPATIBILE 20% (444) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% PATOLOGIA COMPATIBILE COMA POSTANOSSICO 15% (69) TRAUMA CRANICO 17% (74) POSTOPERATORIO NEUROCHIRURGICO 5% (21) ACCIDENTE CEREBROVASCOLARE 63% (280) Grazie al programma di qualità, per l ottavo anno vengono presentati nella tavola sinottica dell attività delle rianimazioni, non soltanto il numero di morti encefaliche segnalate, di donatori utilizzati e le ragioni di mancato utilizzo, ma anche il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica. Viene inoltre calcolato il rapporto tra il numero di morti encefaliche effettivamente segnalate ed il numero di deceduti con diagnosi compatibile (BDI - brain death index). Il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica consente di pesare la reale potenzialità donativa di ogni singola rianimazione, evitando le stime generiche basate sul numero di posti letto o di decessi che non tengono conto del case mix specifico di ogni singolo reparto. Il Resoconto CRT

18 rapporto morti encefaliche segnalate versus decessi con diagnosi compatibili, per reparti con una quantità simile di deceduti con diagnosi compatibile (là dove questa non sia troppo esigua in numero assoluto), consente di pesare la reale capacità di non perdere potenziali donatori per sopravvenuta morte cardiaca in soggetti con primitiva lesione encefalica. È cruciale ribadire che questo indice acquisisce significato a mano a mano che i numeri diventano consistenti, e che è del tutto arbitraria qualsiasi valutazione su numeri piccoli. Tuttavia questo dato, già in qualche misura eloquente per il confronto tra le rianimazioni più grandi, permette da subito di rendersi conto delle differenze di case mix tra i vari ospedali, e di avvicinarsi ad un quadro più veritiero delle singole realtà. I dati delle rianimazioni con casistica più esigua possono essere facilmente accorpati per periodi più lunghi di un anno, assumendo così con l andare del tempo una effettiva significatività. AZIENDA SANITARIA CITTÀ SEGNALATI NON IDONEI A PRIORI NON IDONEI DURANTE OSSERVAZIONE TO1 MARTINI - TORINO % TO2 TO3 TO4 TO5 ARRESTI CARDIACI OPPOSIZIONI FAMIGLIA7VITA DONATORI PROCURATI M. VITTORIA - TORINO % G. BOSCO - TORINO % RIVOLI % PINEROLO % CIRIÈ % CHIVASSO % IVREA % CHIERI % MONCALIERI % VC VERCELLI % BI BIELLA % NO BORGOMANERO % VCO CN1 VERBANIA % DOMODOSSOLA % MONDOVÌ SAVIGLIANO % CN2 ALBA % AT ASTI % AL TORTONA % ACQUI TERME % CASALE MONF.TO % NOVI LIGURE % A.O. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Osp. Infantile ALESSANDRIA % A.O. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Osp. Infantile ALESSANDRIA % A.O. S. Croce e Carle CUNEO % A.O.U. Maggiore della Carità NOVARA % A.O.U. S. Luigi ORBASSANO % A.O. Mauriziano TORINO % Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. CTO/ CRF/M. Adelaide TORINO % Az. Osp. Città della Salute e della TORINO Scienza di Torino - P.O. Molinette % Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. - TORINO % Reg. Margherita/S. Anna A.S.R. AOSTA % TOTALE % OPPOSIZIONI PROCURA DONATORI SENZA RICEVENTI DISPONIBILI NON IDONEI AL PRELIEVO DONATORI EFFETTIVI DONATORI EFFETTIVI NON UTILIZZATI DONATORI EFFETTIVI UTILIZZATI DONATORI EFFETTIVI CON PIÙ DI UN ORGANO UTILIXZZATO BDI 17 Resoconto CRT 2012

19 Procurement Indici di Qualità Opposizioni alla donazione I diversi indici di qualità, riportati in dettaglio per ogni singola terapia intensiva nell appendice 2, sono riassunti nel grafico sottostante. Per ognuno di essi viene indicato il valore di tutti i centri, con il valore medio rappresentato dalla barra rossa. Si nota come vi sia una notevole dispersione per alcuni di essi. È questo il caso del BDI, che, come già detto, è molto influenzato dal case mix del centro. Altri parametri, invece, dipendono maggiormente dai modelli organizzativi di ciascun ospedale. È questo il caso, ed esempio, dell indice donatori cornea/totale decessi , , , , ,5 0 BDI 0 don. cornea decessi tot H 0 dec. encefalici dec. totali in ria. 0 dec. encefalici dec. totali H 0 tot donatori dec. in ria. 0 dec. encefalici letti in ria. Le opposizioni alla donazione sono state nel 2012 del 31%, in lieve calo rispetto all anno precedente (32%). Questo dato ha significato la perdita di 71 potenziali donatori. N. Segnalazioni 39% 25% 34% 23% 28% 34% 29% 34% 29% 32% 31% N. Opposizioni Resoconto CRT

20 Attività di prelievo Nella tabella è riportato il numero di organi prelevati e che sono stati successivamente trapiantati. Oltre a questi, 9 cuori, non sono stati trapiantati: 2 per non idoneità dell organo e di 7 sono state utilizzate le sole valvole cardiache. 38 reni non sono stati trapiantati: 13 per mancanza di riceventi, 2 non idonei dopo biopsia, 15 per lesioni da prelievo, 1 per tempo di ischemia lungo, 1 per patologia dell organo, 6 per rischio inaccettabile del donatore. 3 fegati non sono stati trapiantati: 1 non idoneo dopo biopsia e 2 per rischio inaccettabile del donatore ed infine, 4 polmoni prelevati e non trapiantati per mancanza di riceventi 1, per tempo di ischemia lungo 1 e non idonei dopo ricondizionamento 2. RENE CUORE FEGATO SPLIT POLMONI PANCREAS AZIENDA SANITARIA CITTÀ DONATORI EFFETTIVI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI PRELEVATI TRAPIANTATI TO1 MARTINI - TORINO TO2 TO3 TO4 M. VITTORIA - TORINO G. BOSCO - TORINO RIVOLI PINEROLO CIRIÈ CHIVASSO IVREA TO5 MONCALIERI VC VERCELLI BI BIELLA NO BORGOMANERO VCO VERBANIA DOMODOSSOLA CN1 SAVIGLIANO CN2 ALBA AT ASTI AL TORTONA CASALE MONF.TO NOVI LIGURE A.O. ALESSANDRIA A.O. CUNEO A.O.U. NOVARA A.O.U. ORBASSANO A.O. MAURIZIANO A.S.O. * CTO TORINO A.S.O. A.O.U. * O.I.R.M. REG. MARGHERITA / S. ANNA - TORINO * S. GIOVANNI BATTISTA MOLINETTE - TORINO A.S.R. AOSTA TOTALE * Dal 01/07/2012 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino 19 Resoconto CRT 2012

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22 Attività di trapianto

23 Attività di trapianto Numero di trapianti 2012 Nel corso del 2012 i trapianti eseguiti in Piemonte hanno registrato un buon risultato. I Centri Trapianto della nostra regione hanno effettuato 328 trapianti di organi. Nonostante la leggera diminuzione del numero di trapianti eseguiti rispetto all anno precedente, ancora una volta i Centri Trapianto di rene e di fegato dell A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - presidio Molinette - si sono collocati al primo posto per volumi di attività in Italia. A questi due primati si è aggiunto quest anno il Centro Trapianti di polmone di Torino che, con 19 trapianti eseguiti nell anno, si è posto al secondo posto della graduatoria nazionale. Il numero dei Centri di Trapianto che sono operativi appare adeguato, operando a favore di un bacino di utenza che per i trapianti salvavita è pari alla popolazione della nostra regione: tutti i Centri di Trapianto dell adulto hanno effettuato un numero sufficiente di interventi, come previsto dalle linee guida nazionali. Solo i Centri di Trapianto pediatrico, per i quali non sono stati ancora definiti standard di attività a livello nazionale, mantengono volumi ridotti di trapianti effettuati. Continua ad essere variegata l offerta trapiantologica, con possibilità di trapianti combinati di vari organi (4 trapianti di rene-pancreas, 3 trapianti di rene-fegato). Inoltre, tipologie innovative di trapianto (come quello di parti del fegato split o di trapianto di entrambi i reni o i polmoni in blocco) rimangono opzioni importanti offerte dai nostri centri di trapianto. Limitata è ancora l attività di trapianto da donatore vivente, che ha segnalato 9 trapianti di rene eseguiti nel * Inclusi i trapianti da donatore vivente Resoconto CRT

24 Numero di trapianti 2012 CENTRO TRAPIANTI RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO RENE RENE DOPPIO RENE +PANCREAS RENE+FEGATO RENE + CUORE DON. VIVENTE RENE RENE + FEGATO DON. VIVENTE TOTALE * S. GIOV. BATTISTA TORINO * O.I.R.M.- S. ANNA TORINO MAGGIORE DELLA CARITA TOTALE RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO * S. GIOV. BATTISTA TORINO FEGATO SPLIT FEGATO + RENE FEGATO + PANCREAS DON. VIVENTE FEGATO SPLIT FEGATO + RENE DON. VIVENTE TOTALE RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO RICEVENTE ADULTO CUORE CUORE + RENE CUORE POLMONE UNITERALE POLMONE BILATERALE PANCREAS * S. GIOV. BATTISTA TORINO * O.I.R.M.- S. ANNA TORINO ^ ^ 2 riceventi pediatrici * Dal 01/07/2012 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino 23 Resoconto CRT 2012

25 Attività di trapianto Numero di trapianti 2012 Se si valuta nel tempo l attività di trapianto dei centri del Piemonte, si nota che il trapianto di polmone ha avuto un aumento notevole nell ultimo biennio (19 trapianti di polmone nel 2012), mentre il numero di trapianti di cuore è notevolmente diminuito per una serie di fattori, non in ultimo la non idoneità dell organo riscontrata in fase di prelievo con l età sempre più avanzata dei donatori utilizzati. Al di là delle variazioni casuali, collegate ai piccoli numeri di questa attività, occorre però monitorare questo programma, innovandolo soprattutto nella possibilità di utilizzo di organi provenienti da donatori non convenzionali. Se i numeri complessivi dei trapianti effettuati in Piemonte assumono valori di tutto rilievo nel caso del rene, fegato e cuore, rimane ancora limitata l esperienza del trapianto di pancreas da solo o in combinazione con il rene. Occorre dare maggiore stabilità a questi programmi, valutando attentamente sia le potenzialità donative della nostra regione, sia la popolazione di pazienti attesi in Piemonte che potrebbero beneficiare di questi trapianti. 250 TOTALE TRAPIANTI = RENE* 2410 FEGATO* CUORE* 203 POLMONE* * inclusi i trapianti combinati ed i trapianti da donatore vivente NUMERO DI TRAPIANTI DA INIZIO ATTIVITA TORINO NOVARA TOTALE S. GIOVANNI BATTISTA ** O.I.R.M. - S. ANNA ** MAGGIORE DELLA CARITA RENE* FEGATO* CUORE* POLMONE* PANCREAS* * Inclusi i trapianti combinati ed i trapianti da donatore vivente ** Dal 01/07/2012 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino Resoconto CRT

26 Numero di trapianti 2012 TRAPIANTI DI RENE* numeri 23,3 26,3 27,7 29,1 31,8 40,1 35,8 39,2 39,5 51,2 48,7 42,5 42,5 38,9 46,7 38,9 38,8 p.m.p TRAPIANTI DI FEGATO* numeri 19,2 21,2 23,3 26,8 34,1 30,7 28,4 27,7 33,9 38,3 33,7 31,8 31,4 29,6 31,1 30,0 28,5 p.m.p ** ** 2008** 2009** 2010** ** + 1 TRAPIANTO DI PANCREAS TRAPIANTI DI CUORE* numeri 7,2 7,4 5,8 4,8 5,8 5,1 3,7 3,0 3,7 6,9 6,5 6,9 6,2 6,6 5,7 6,1 2,2 p.m.p TRAPIANTI DI POLMONE* ,7 3,0 1,8 2, ,6 1,8 1,6 1, ,1 1,4 2,1 3,0 7 1, ,9 3,3 4,6 4,2 numeri p.m.p * Inclusi i trapianti combinati ed i trapianti da donatore vivente 25 Resoconto CRT 2012

27 Attività di trapianto Rapporto tra numero di pazienti iscritti per anno e pazienti trapiantati 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% TRAPIANTI ISCRIZIONI IN LISTA La quota di pazienti che ogni anno ricevono un trapianto in Piemonte si è assestato, negli ultimi anni, ad un valore pari al 19% rispetto a coloro in attesa. Resoconto CRT

28 Attività di prelievo e scambio Rene Se si analizza la capacità dei nostri centri di utilizzare al meglio gli organi reperiti nel 2012 in Piemonte, si nota come sia il programma di trapianto di rene, sia quello di fegato, hanno mostrato indici di prelievo e di utilizzo apprezzabili, raggiungendo quasi il 90% di indice di utilizzo per entrambi. Nel caso dei programmi di trapianto di cuore, polmone e pancreas, sono stati prelevati nel 2012 solo una minima parte degli organi disponibili dai donatori segnalati aventi età inferiore a 65 anni: solo il 5% dei potenziali donatori hanno donato un cuore trapiantabile e l 8% il polmone. Questo è giustificato dai criteri di idoneità alla donazione di questi organi, più restrittiva rispetto a rene e fegato. Infine, i flussi di organi piemontesi verso altre regioni (e viceversa dalle altre regioni al Piemonte) assumono valori consistenti, segno dell efficacia dei programmi di scambio tra le regioni e le associazioni, sia per i casi di urgenza che per l utilizzo di organi eventualmente eccedenti. Percentualmente, nel caso dei trapianti salvavita, il 21% fegati trapiantati in regione proviene da fuori Piemonte, mentre l 11% degli organi disponibili in Piemonte è stato trapiantato fuori regione. Per quanto riguarda il cuore, il 60% degli organi trapiantati in Piemonte proveniva da fuori regione. Uno dei 2 cuori trapiantati fuori Piemonte è stato utilizzato a Napoli per un urgenza pediatrica. Oltre il 50% dei polmoni trapiantati proveniva dalle altre regioni, mentre 2 polmoni (11%) sono stati trapiantati fuori Piemonte. Prelevati in Piemonte - Val d Aosta Prelevati ma non Trapiantati Prelevati in Em. Romagna 3 Toscana 2 NITp 3 OCST 4 Trapiantati in Piemonte * reni su 165 pazienti Trapiantati Fuori Regione 1 Puglia 4 Toscana 7 NITp 6 OCST * Compresi 3 tx combinati con fegato e 4 tx combinati con il pancreas INDICE DI PRELIEVO INDICE DI UTILIZZO organi prelevati in regione e trapiantati organi disponibili in regione organi prelevati e trapiantati in regione organi prelevati in regione e ovunque trapiantati 75% 90% 27 Resoconto CRT 2012

29 Attività di prelievo e scambio Rene/Pancreas Trapiantati in Piemonte 4 Prelevati in Piemonte - Val d Aosta 4 4 Cuore Prelevati in Em. Romagna 1 Puglia 1 NITp 1 OCST 3 Trapiantati in Piemonte 6 10 Prelevati in Piemonte - Val d Aosta Trapiantati Fuori Regione 2 OCST Prelevati ma non trapiantati INDICE DI PRELIEVO organi prelevati in regione e trapiantati 5% 13%# organi disponibili in regione INDICE DI UTILIZZO organi prelevati e trapiantati in regione 67% organi prelevati in regione e ovunque trapiantati # Calcolato sui donatori utilizzati di età <65 anni Resoconto CRT

30 Fegato Prelevati in Piemonte - Val d Aosta Prelevati ma non trapiantati Prelevati in Trapiantati in Piemonte * Trapiantati Fuori Regione 9 Em. Romagna 1 Puglia 2 Toscana Em. Romagna 9 Puglia 3 Toscana 5 NITp 7 OCST 3 * Compresi 3 tx combinati con rene Prelevati in NITp 3 [3] Trapiantati in Piemonte 3 [3] 3 [3] Prelevati in Piemonte- Val d Aosta - - [Fegati che hanno generato lo split] INDICE DI PRELIEVO* INDICE DI UTILIZZO* * Inclusi gli split di fegato organi prelevati in regione e trapiantati organi disponibili in regione organi prelevati e trapiantati in regione organi prelevati in regione e ovunque trapiantati 94% 89% 29 Resoconto CRT 2012

31 Attività di prelievo e scambio Polmone Prelevati in Piemonte - Val d Aosta 22 4 Prelevati ma non trapiantati Prelevati in Trapiantati in Piemonte polmoni su 19 pazienti 16 2 Trapiantati Fuori Regione 2 NITp Em. Romagna 5 Puglia 4 NITp 8 INDICE DI PRELIEVO organi prelevati in regione e trapiantati 8% 20%# organi disponibili in regione INDICE DI UTILIZZO organi prelevati e trapiantati in regione 7% organi prelevati in regione e ovunque trapiantati # Calcolato sui donatori utilizzati di età <65 anni Resoconto CRT

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34 Esito trapianti d organo

35 Esito trapianti d organo Rene I Centri piemontesi di Trapianto di Rene non solo hanno eseguito un buon numero di trapianti, ma anche la loro riuscita è risultata più che soddisfacente e tra le migliori in Italia. Nel 2012 il Centro Trapianti dell Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino, presidio S. Giovanni Battista, ha eseguito il maggior numero di trapianti in Italia. Nei trapianti, la valutazione dei risultati viene effettuata valutando la sopravvivenza dei riceventi nel tempo. Al momento dell intervento il 100% di essi è vivo, passando il tempo, si valuta quale sia la percentuale dei trapiantati che sopravvive o nel caso del trapianto di rene non necessita di dialisi. Nel caso del trapianto di rene si calcolano in genere 2 sopravvivenze: una per il paziente (nel caso di primo trapianto 97% a 1 anno e 91% a 5 anni) ed una per l organo (sempre per la stessa tipologia di trapianto, 92% a 1 anno e 80% a 5 anni). Nel caso del rene infatti la possibilità della terapia sostitutiva consente al paziente, in caso di fallimento del trapianto, di tornare in dialisi. E da sottolineare che se si valuta la prospettiva di successo dei trapianti di rene eseguiti in periodi differenti, si nota come i trapianti eseguiti in periodi più recenti mostrino una continua migliore probabilità di funzionare nel tempo: per i trapianti eseguiti a partire dal 2000, la probabilità di successo è di circa 91% a 3 anni, con notevole miglioramento rispetto a quelli eseguiti in periodi precedenti. Se si usano come confronto i risultati di studi multicentrici europei (come il CTS - Collaborative Transplant Study) si nota come il programma regionale di trapianto renale sia di ottima qualità. Nell analisi si è evidenziata anche la differenza tra il successo (per quanto riguarda l organo) di un trapianto eseguito con donatore vivente rispetto a un organo prelevato da cadavere. Seppure di dimensione limitata (141 primi trapianti da donatore vivente circa 4%) a 5 anni dall intervento, la differenza di sopravvivenza è dell 8%. Anche la prospettiva di successo di un secondo (o di un successivo) trapianto è più che soddisfacente. Pur trattandosi di interventi a maggior rischio, la probabilità di successo dei ritrapianti (che ormai rappresentano circa il 12% di tutti i trapianti) è solo di poco inferiore a quello di un primo trapianto, circa il 10% a distanza di 5 anni. I Centri Trapianto della Regione, in definitiva, prospettano in maniera analoga un programma di successo: se si paragonano le loro attività in un analogo periodo di tempo, non si notano differenze significative. Una migliore compatibilità tessutale conferma una prospettiva di successo migliore, anche a grande distanza dal trapianto. CENTRO TRAPIANTI PERIODO ATTIVITA TTRAPIANTI DI RENE DA DONATORE VIVENTE TRAPIANTI DI RENE DA DONATORE CADAVERE TORINO S. GIOVANNI BATTISTA * NOVARA MAGGIORE DELLA CARITÀ TORINO O.I.R.M. S. ANNA * TOTALE TOTALE * Dal 01/07/2012 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino Resoconto CRT

36 Qui di seguito si riportano alcune delle caratteristiche dei trapianti di rene eseguiti in Piemonte. Tipo trapianto Anni Anno 2012 Totale Rene singolo Rene doppio Rene-pancreas Rene-fegato Rene split-fegato 2-2 Rene-cuore 2-2 Età ricevente Adulto Pediatrico Primi trapianti Ritrapianti Età media paziente trapiantato Tempo attesa mediano pre-trapianto 48.0 ±13.7 aa 1.2 aa ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI ( ) Cumulative Proportion Surviving PAZIENTE ORGANO tempo dal trapianto (anni) 35 Resoconto CRT 2012

37 Esito trapianti d organo Rene ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving p= DONATORE VIVENTE (141) DONATORE CADAVERE (3093) tempo dal trapianto ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE TRAPIANTI ( ) 3681 trapianti ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO sopravvivenza d'organo Cumulative Proportion Surviving p= tempo dal trapianto (anni) PRIMI TRAPIANTI (3234) RITRAPIANTI (447) Resoconto CRT

38 ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving TRAPIANTI (2078) 0.1 TRAPIANTI (794) TRAPIANTI (362) p< tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI ( ) 3234 primi trapianti ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO sopravvivenza d'organo Cumulative Proportion Surviving RICEVENTE ADULTO (3136) p= RICEVENTE PEDIATRICO (98) tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT 2012

39 Esito trapianti d organo Rene ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving HLA-DR MATCH (1355) 1 HLA-DR MATCH (1653) p= tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT

40 Cuore Dal primo trapianto di cuore, eseguito il 3/4/1990, sono stati eseguiti in Piemonte 540 trapianti di cuore presso l Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino, 517 nel presidio Molinette e 23 presso il Centro Trapianti Pediatrico del presidio Regina Margherita, che ha iniziato la sua attività nel In totale, 9 sono stati i ritrapianti eseguiti, di cui 1 su un paziente pediatrico. L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (531). Globalmente, l esito del trapianto di cuore in Piemonte si discosta di poco dai dati del CTS Europa (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa dall inizio della sua attività. Pur se riferito ad un numero di casi limitato (28), il programma di trapianto pediatrico si dimostra particolarmente efficace, con una sopravvivenza a 5 anni del tutto sovrapponibile a quella del trapianto su paziente adulto. Anche nel caso del trapianto di cuore, una buona compatibilità tessutale si dimostra efficace nel migliorarne l esito. Tipo trapianto Anni Anno 2012 Totale Cuore Cuore-rene 2-2 Età ricevente Adulto Pediatrico Primi trapianti Ritrapianti 9-9 Età media paziente trapiantato Tempo attesa mediano pre-trapianto 49.3±14.1 aa 3.0 mesi ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT 2012

41 Esito trapianti d organo Cuore ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving TRAPIANTI (174) 0.1 TRAPIANTI (119) p= TRAPIANTI (238) tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO ESITO DI CUORE DEL TRAPIANTO PRIMI TRAPIANTI DI CUORE ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO primi trapianti ( ) sopravvivenza d'organo Cumulative Proportion Surviving RICEVENTE ADULTO (503) 0.1 RICEVENTE PEDIATRICO (28) p= tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT

42 ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving HLA MATCHES (329) HLA MATCHES (190) p= tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT 2012

43 Esito trapianti d organo Fegato Dal 1990 al 31/12/2012 sono stati eseguiti nella Regione Piemonte 2410 trapianti di fegato: 2390 da donatore cadavere, 14 da donatore vivente e 6 trapianti domino, tutti presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette. Dall inizio dell attività 201 sono stati i ritrapianti (8,3%), il cui numero cresce di anno in anno. L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (2209) da donatore cadavere, comprendendo l intera attività. Nessuna differenza in termini di probabilità di sopravvivenza è stata rilevata tra i trapianti di fegato intero e quelli eseguiti con tecnica split. Vengono, come nel caso del trapianto renale, proposte 2 curve di sopravvivenza, una relativa al trapianto ed una al paziente, che in alcuni casi ha potuto beneficiare di un successivo trapianto. Complessivamente, l 80% dei pazienti trapiantati sopravvive a distanza di 5 anni. La prospettiva di successo di un secondo trapianto è senz altro meno buona, pur rimanendo più accettabile se si considera la condizione di urgenza nella quale viene eseguito: la metà dei ritrapianti mostra ancora una buona funzione a 5 anni dall intervento (60%). Tipo trapianto Anni Anno 2012 Totale Fegato intero Fegato split Fegato-rene Fegato split-rene 2-2 Fegato-pancreas 2-2 Fegato-polmone 1-1 Età ricevente Adulto Pediatrico (6%) Primi trapianti Ritrapianti Età media paziente trapiantato Tempo attesa mediano pre-trapianto 48.4±13.8 aa 2.2 mesi L evoluzione della tecnica chirurgica, insieme al perfezionamento delle terapie immunosoppressive e dell esperienza maturata dall equipe di trapianto e da quanti collaborano con essa, contribuiscano ad un miglioramento della sopravvivenza, che registra un 5% di differenza a 5 anni dal trapianto se si paragonano, ad esempio, i risultati degli ultimi 12 anni rispetto al periodo precedente. Globalmente, l esito del trapianto di fegato si dimostra decisamente superiore se confrontato con i dati del CTS (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa. Questo rende l attività del Centro Trapianti di Torino un punto di eccellenza e di riferimento per il mondo trapiantologico. Interessante è stata l esperienza maturata nel trapianto pediatrico, che pur rappresentando poco meno dello 5% dell intera attività del centro, costituisce un punto di attrazione nazionale. La qualità di questo programma è analoga a quella del trapianti nell adulto: analogamente al trapianto renale, anche in questo caso un maggior rischio di fallimento precoce è controbilanciato da una migliore tolleranza del trapianto nel tempo. Resoconto CRT

44 ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO PRIMI TRAPIANTI ( ) 2209 primi trapianti ( ) Cumulative Proportion Surviving PAZIENTE ORGANO tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO ESITO DI FEGATO DEL - TRAPIANTO 2209 PRIMI TRAPIANTI DI FEGATO( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO primi trapianti ( ) sopravvivenza d'organo Cumulative Proportion Surviving p= tempo dal trapianto (anni) TRAPIANTI (1517) TRAPIANTI (692) Resoconto CRT 2012

45 Esito trapianti d organo Fegato ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving RICEVENTE PEDIATRICO (123) p=0.006 RICEVENTE ADULTO (2086) tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO trapianti ( ) sopravvivenza d'organo Cumulative Proportion Surviving p< tempo dal trapianto (anni) PRIMI TRAPIANTI (2209) RITRAPIANTI (201) Resoconto CRT

46 Polmone Dal 1993 al 31/12/2012 sono stati eseguiti 203 trapianti di polmone nella Regione Piemonte, presso l Az. Osp. Città della salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette. Di seguito una tabella che riporta le principali caratteristiche dei trapianti eseguiti. Anni Anno 2012 Totale Tipo trapianto Polmone intero singolo Polmone intero bilaterale Polmone doppio-fegato 1-1 Età ricevente Adulto Pediatrico (4%) Primi trapianti Ritrapianti (5%) Età media paziente trapiantato 48.5±13.5 anni Tempo attesa mediano pre-trapianto 3.9 mesi L analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (193), sia comprendendo l intera attività che suddividendo le curve per periodo. Anche nel caso del trapianto polmonare, si nota comunque un miglioramento della qualità del programma, con un aumento della prospettiva di successo in caso di trapianti eseguiti in epoca più recente, rispetto a quelli eseguiti nel primo periodo di attività del Centro. Si rileva una differenza di sopravvivenza tra i trapianti di entrambi i polmoni rispetto a quelli in cui è stato trapiantato un solo polmone (a 5 anni: 52% per i trapianti di polmone intero bilaterale, 36% per quelli monolaterale; p= ) dovuta soprattutto alla differenza di età dei pazienti nei due gruppi legata alla patologia di ingresso (42±15 aa per i bilaterali, 53±11 aa per i trapianti singoli; p<0.0001). ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT 2012

47 Esito trapianti d organo Polmone ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE PRIMI TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving TRAPIANTI (131) TRAPIANTI (62) p= tempo dal trapianto (anni) ESITO DEL TRAPIANTO ESITO DI POLMONE DEL TRAPIANTO PRIMI DI TRAPIANTI POLMONE ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO primi trapianti ( ) sopravvivenza d'organo Cumulative Proportion Surviving ENFISEMA (69) 0.1 FIBROSI CISTICA (38) FIBROSI POLMONARE IDIOPATICA (68) p= ALTRE PNEUMOPATIE (18) tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT

48 Pancreas e combinati Il trapianto di pancreas e combinati è un attività ancora molto limitata: sono stati infatti eseguiti dal 18/08/1999 al 31/12/2012 solo 42 trapianti di pancreas nella Regione Piemonte, presso l Az. Osp. Città della salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette. Di questi, 35 sono stati trapianti in combinazione con il rene, 2 con il fegato e 5 come organi isolati. Un paziente ha subito un ritrapianto nel corso degli anni di attività. L analisi di sopravvivenza mostra la buona qualità di questo programma: più dell 93% dei pancreas trapiantati è ancora funzionante a 5 anni, permettendo alla maggioranza dei riceventi la sospensione della terapia insulinica. Solo in 2 casi, il trapianto da solo non è stato in grado di ripristinare in maniera completa il corretto controllo glicemico, rendendo necessaria l introduzione di terapia insulinica, anche se a dosaggi inferiori rispetto alle necessità prima del trapianto. ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE-PANCREAS - 36 TRAPIANTI ( ) SOPRAVVIVENZA D ORGANO Cumulative Proportion Surviving tempo dal trapianto (anni) Resoconto CRT 2012

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50 Liste di attesa

51 Liste di attesa Le liste di attesa della regione Piemonte -Valle d Aosta sono custodite presso il Centro Regionale Trapianti (CRT). L aggiornamento delle liste viene effettuato in tempo reale da parte degli Ambulatori e Centri Trapianto della Regione. Il paziente può essere iscritto nella lista di attesa con lo status di attivo (potenziale candidato al trapianto) oppure temporaneamente sospeso. Le motivazioni per la sospensione sono indicate dagli Ambulatori di afferenza del paziente. In ottemperanza ad un progetto regionale, dal 2007 il CRT ha provveduto a fornire tutti i Centri Dialisi della regione di un computer connesso all archivio della lista di attesa del CRT, in modo da permettere ai Medici dei Centri Dialisi di seguire i propri assistiti nella massima trasparenza. Inoltre, dal 2009, i Centri Dialisi piemontesi possono inserire nel sistema informatico direttamente i dati dei pazienti che vogliono inviare ai Centri Trapianto per una valutazione per l immissione in lista di attesa al trapianto. L intero archivio viene trasmesso al Centro Nazionale Trapianti, tramite il Sistema Informativo Trapianti (SIT), per il monitoraggio dell andamento e delle iscrizioni a livello nazionale. La situazione delle liste di attesa regionali al 31/12/2012 è riportata nel grafico seguente. LISTE DI ATTESA AL 31/12/2012 ATTIVI TEMP. SOSPESI RENE FEGATO CUORE POLMONE PANCREAS Nella pagina seguente sono riportate le principali caratteristiche dei pazienti in lista attiva in attesa di trapianto al 31/12/2012. Resoconto CRT

52 LISTA ATTIVA AL 31/12/2012 RENE FEGATO CUORE POLMONE PANCREAS E PANCREAS COMBINATI TOTALE PAZIENTI RESIDENZA FUORI REGIONE 135 (31%) 36 (60%) 5 (16%) 17 (42%) 1 (20%) SESSO MASCHI FEMMINE <30 AA ETA AA AA DIAGNOSI DI INGRESSO TEMPO DI ATTESA MEDIANO* TEMPO DI ATTESA MEDIO* MORTALITA IN LISTA DI ATTESA - ANNO 2012 >65 AA % Nefropatie glomerulari 14% Nefropatie cistiche 9% Nefropatie tubolari ed interstiziali 11% Nefrosclerosi ipertensiva 3% Nefropatia diabetica 4% Nefro ed uropatie congenite 1% Sindromi nefrovasculopatiche 14% Altre pat. Renali 68% Cirrosi non colestatiche 3% Cirrosi colestatiche 29% Altre epatopatie/rigetto 28% Cardiomiopatie 13% Cardiopatie congenite 53% Coronaropatie 6% Altre patologie 29% Fibrosi cistica 37% Fibrosi polmonare idiopatica 19 % Enfisema/ broncopneumopatia 15% Altre pneumopatie /rigetto 40% Nefropatia diabetica 60% Altre patologie del pancreas 16 mesi 5 mesi 11 mesi 11 mesi 29 mesi 23±20 mesi 8±10 mesi 15±13mesi 13±15 mesi 28±18 mesi 2% 2% 13.6% 11.3% - * Tempo di attesa in lista attiva calcolato sui pazienti in lista attiva al 31/12/2012 in attesa di un primo trapianto. Nel grafico seguente è riportato l andamento delle liste di attesa dal 1990 al Per quanto riguarda il trapianto di rene, si nota come dal 2001 si è iniziata una fase di sensibile diminuzione del numero di pazienti in lista, che, dopo un paio d anni di stabilizzazione, ha ripreso ad aumentare dal Su numeri molto inferiori, invece, da anni si sono stabilizzate le liste di attesa degli organi salvavita, cuore, fegato e polmone. ANDAMENTO DELLE LISTE DI ATTESA Rene Cuore Fegato Polmone Resoconto CRT 2012

53 Liste di attesa Trapianto di rene Al 1 gennaio 2012 la lista di attesa era composta da 776 pazienti, di cui 443 (57%) in lista attiva. Nel corso del 2012 si sono aggiunte 283 nuove iscrizioni, sia di pazienti che si affacciavano in lista per la prima volta, che di pazienti iscritti nuovamente per un ritrapianto. In totale quindi, nel corso del 2012 sono stati 1059 i pazienti potenziali riceventi di trapianto di rene o combinato con il rene. Di questi, il 19% è stato trapiantato (165 trapianti da donatore cadavere e 9 da donatore vivente in Piemonte). Di questi, 7 trapianti di rene sono stati eseguiti presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. - S. Anna su riceventi pediatrici. 23 pazienti iscritti in lista sono stati trapiantati in un altro Centro fuori regione. Il risultato è eccellente se si considera che il tempo di attesa mediano per un trapianto è di 16 mesi. Il 76% dei pazienti risulta ancora in lista al 31/12/2012. Dei 801 pazienti in lista alla fine del 2012, 12 (1%) sono in età pediatrica. Il 3% (37 pazienti) è stato escluso dalla lista per motivi clinici o cancellato per volontà del paziente. 24 casi di decesso (3%) in lista di attesa sono stati registrati nel corso del 2012, avvenuti quasi esclusivamente per pazienti già temporaneamente sospesi per problemi clinici. 283 INGRESSI % 3% 19% 24 DECESSI 37 ESCLUSI 197 TX 776 LISTA AL 01/01/ % 801 LISTA AL 31/12/2012 ANNO /01/ /12/2012 Resoconto CRT

54 Trapianto di fegato Al 1 gennaio la lista di attesa era composta da 57 pazienti, a cui si sono aggiunte nel corso del nuove iscrizioni, per un totale di 200 potenziali riceventi di trapianto nel corso dell anno. Il 64% dei pazienti è stato trapiantato nel 2012: 128 trapianti in totale, di cui 122 fegati trapiantati da donatore cadavere, 3 trapianti eseguiti con tecnica split, 3 trapianti combinati fegato-rene. Ancora, 9 trapianti sono stati eseguiti su riceventi pediatrici. 60 pazienti sono ancora iscritti al 31/12/2012 (30%), mentre 5 pazienti sono deceduti in lista (2%) e altri 7 (4%) sono stati esclusi nel corso dello stesso anno. Il tempo mediano di attesa dei pazienti in lista attiva alla fine dell anno è di 5 mesi. 2% 4% 5 DECESSI 7 ESCLUSI 143 INGRESSI % 128 TX 57 LISTA AL 01/01/2012 ANNO % 60 LISTA AL 31/12/ /01/ /12/ Resoconto CRT 2012

55 Liste di attesa Trapianto di cuore Nel corso del 2012, 36 pazienti si sono iscritti in lista di attesa per il trapianto di cuore, andandosi ad aggiungere ai 52 pazienti già presenti in lista al 1 gennaio. Su un totale di 88 pazienti potenziali riceventi nel 2012, solamente l 11% è stato effettivamente trapiantato (10 trapianti). 60 pazienti (68%) sono ancora in lista al 31 dicembre Il tempo di attesa mediano è sostanzialmente stabile rispetto all anno precedente: 11 mesi. 5 pazienti (6%) sono stati esclusi dalla lista nel corso dell anno, un paziente ha chiesto il trasferimento in Centri fuori regione mentre 12 pazienti (13.6%) sono deceduti in lista nell anno. Nel 2012 è stato eseguito 1 trapianto pediatrico presso il Centro Trapianti dell Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. - S. Anna. 14% 12 DECESSI 36 INGRESSI 7% 6 ESCLUSI % 10 TX 52 LISTA AL 01/01/2012 ANNO % 60 LISTA AL 31/12/ /01/ /12/2012 Resoconto CRT

56 Trapianto di polmone La lista di attesa per il trapianto di polmone era composta di 32 pazienti al 1 gennaio A questi si sono aggiunte 39 iscrizioni nel corso dell anno. Su un totale di 71 pazienti, dunque, il 27% ha ricevuto un trapianto (19 trapianti in totale), mentre 41 pazienti (58%) sono ancora in attesa al 31 dicembre La mortalità registrata per il 2012 è dell 11%, con 8 pazienti deceduti in lista attiva. 11% 4% 8 DECESSI 3 ESCLUSI 39 INGRESSI % 19 TX 32 LISTA AL 01/01/2012 ANNO % 41 LISTA AL 31/12/ /01/ /12/ Resoconto CRT 2012

57 Liste di attesa Trapianto di pancreas e combinati 14 pazienti erano iscritti nelle liste per trapianto di pancreas e combinati al 1 gennaio 2012, di cui 12 in attesa di rene-pancreas e 2 per pancreas isolato. A questi si sono aggiunti 5 nuovi pazienti nel corso dell anno, mentre 4 trapianti di rene-pancreas sono stati eseguiti nel corso del 2012 in Piemonte. 15 pazienti (79%) sono ancora in attesa di trapianto al 31 dicembre 2012, di cui 3 di pancreas isolato. Nessun paziente escluso o deceduto durante l anno. 5 INGRESSI % 4 TX 14 LISTA AL 01/01/ LISTA AL 31/12/2012 ANNO % 01/01/ /12/2012 Resoconto CRT

58 Servizio di psicologia medica per i trapianti Attività 2012 L attività del Servizio di Psicologia Medica riguarda i pazienti di tutti i Centri di Trapianto operanti presso l Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino. Tipologia degli interventi: a) Valutazione psicosociale per l immissione in Lista Attiva Trapianto di rene, fegato, cuore, polmone e pancreas; b) Valutazione psicosociale della coppia donante/ricevente nella donazione da vivente di rene, di parte del fegato e di midollo osseo; c) Visite di follow-up di pazienti trapiantati e gestione di situazioni di difficoltà psichiche di pazienti/familiari (su richiesta dei Centri); d) Valutazione psicologica di donatori di sangue midollare per trapianto di midollo; e) Colloqui psicoterapici con familiari di donatori deceduti, che lo richiedano. Nel 2012 sono stati trattati 698 pazienti per un totale di 1652 visite. Si sono inviate 128 lettere ai familiari di donatori, si sono effettuati 33 colloqui psicoterapici presso gli Ambulatori di Psicologia Medica con i familiari dei donatori e 27 colloqui telefonici. Infine, gli operatori del Servizio partecipano, con funzioni di coordinamento e portavoce, alle attività del gruppo di lavoro regionale PSI-Nefro Piemonte e del gruppo di lavoro inter-regionale PSI-AIRT aderendo, quest anno a 15 eventi formativi tra seminari e convegni. Ulteriormente all attività di colloqui con i pazienti e di formazione sopra descritti, nell anno 2012 il Servizio di Psicologia Medica e Psicoterapia per i Trapianti ha proseguito la collaborazione con l Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino p.o. O.I.R.M. nell ambito della valutazione e del sostegno psicoterapico dei pazienti minori candidati al trapianto di polmone e dei loro familiari. La gestione dei casi è stata discussa e condivisa con la Prof.ssa Bignamini, Direttore della Pneumologia dell l Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino p.o. O.I.R.M. e con la D.ssa Rizzo Psicoterapeuta del reparto. È inoltre proseguita la partecipazione al Gruppo di Staff del trapianto cuore e trapianto polmone, e sono state effettuate riunioni con i medici dell Ambulatorio pre-trapianto di fegato (Dr. Ottobrelli) sui temi inerenti la salute psicologica dei pazienti candidati al trapianto dei pazienti trapiantati e dei familiari. È stato incrementato il pool dei pazienti arruolati nella ricerca Dal pre al post tx fegato attivata nel 2011 in collaborazione con il Coordinamento del Centro Trapianto Fegato (Prof. Salizzoni). Il Servizio ha inoltre intrapreso nuovi progetti di collaborazione con diversi reparti della Città della Salute e della Scienza di Torino e con le Associazioni di Volontariato. Rispondendo alla richiesta dei volontari dell ACTI e della TPA il Servizio ha inaugurato una attività di supervisione di gruppo per i volontari. A partire da giugno scorso sono stati effettuati due incontri al mese nel corso dei quali i Volontari hanno potuto approfondire e riflettere sui propri vissuti emotivi esperiti nell attività di volontariato con i pazienti trapiantati e i familiari. Lo scopo del lavoro è quello di facilitare l attività di volontariato fornendo uno spazio di protezione dallo stress connesso all esposizione a situazioni sempre emotivamente coinvolgenti. Dall incontro con il Dr. Lupo e con la Coordinatrice infermieristica Sig.ra Marengo (Reparto Semintensiva Prof. Salizzoni) è nata l idea di svolgere degli incontri seminariali interattivi per medici e infermieri sul dolore e sull emotività nel post chirurgico. Il dolore e la sofferenza emotiva del paziente possono infatti avere una ricaduta sull equilibrio psicologico dell operatore sanitario, oltre che influenzare la qualità della vita del paziente stesso nel post trapianto. L intento dei seminari è stato quello di proporre uno spazio di ascolto e riflessione sulla complessità psicologica e i vissuti emotivi dei pazienti nel post trapianto. Si sono svolti quattro seminari con il progetto di approfondire i temi trattati in successivi incontri. Su richiesta dell Immunologia dei Trapianti e dopo una prima riunione con il Responsabile del Centro Trapianto di Midollo, Dr. Falda, si è iniziato il lavoro di valutazione e accompagnamento al trapianto di midollo dei pazienti. I malati e le coppie donante e ricevente nei casi di trapianto allogenico vengono visti per una prima valutazione dell assetto psichico e della motivazione. Su richiesta del medico curante o del paziente stesso, nel caso in cui i pazienti non siano già seguiti da altro Servizio di Psicologia, vengono effettuati colloqui psicoterapici nel corso di tutto il percorso trapiantologico. È stata attivata una collaborazione con l associazione FARO, nello specifico con gli operatori del progetto Protezione Famiglia. Lo scopo di tale collaborazione è fornire una forte rete di supporto psico sociale per le famiglie più svantaggiate che si trovano ad affrontare la gestione della malattia oncologica sviluppata dopo il trapianto d organo. 57 Resoconto CRT 2012

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60 Tessuti

61 La Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata istituita con D.G.R. n del 21 maggio 2001 con sede presso l A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette. L attività è stata avviata nell ottobre 2001 e la piena operatività è cominciata dal luglio È la Banca delle Cornee di riferimento anche per la Regione Valle d Aosta. La Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata certificata dal Centro Nazionale Trapianti per la prima volta nel 2005, e la certificazione nazionale è stata riconfermata dopo i due audit successivi di dicembre 2007 e di marzo Gli obiettivi che la Banca delle Cornee si pone rispetto all attività di raccolta, selezione e distribuzione dei tessuti sono: riduzione dei tempi d attesa del trapianto, legati alla disponibilità dei tessuti; garanzia della sicurezza dei tessuti, per assicurare il minor rischio possibile di trasmissione di patologie dal donatore al ricevente; garanzia della qualità dei tessuti, per assicurare che il trapianto sia ottimale e duraturo. È presente un programma di follow-up dei trapianti, indispensabile per migliorare costantemente il livello di sicurezza e di efficacia di tutto il processo. Per tutti i tessuti distribuiti, la Banca raccoglie dai chirurghi le informazioni relative ai riceventi: questo, oltre ad assicurare la rintracciabilità del tessuto distribuito, consente al chirurgo di monitorare la condizione clinica del paziente sottoposto al trapianto. Attività di prelievo e distribuzione Nel 2012, in Piemonte e in Valle d Aosta, sono state prelevate 708 cornee da 364 donatori. La riduzione rispetto all anno precedente è pari al 9%. L introduzione di un limite di età non più indicativo a partire dal 1 luglio 2009 ha portato ad una diminuzione significativa del numero di cornee prelevate. Tale limite è compreso tra i 5 e i 75 anni, con deroga in caso di forte volontà donativa dei familiari, con il consenso del responsabile della Banca delle Cornee. Il limite è stato concordato con tutte le Strutture (prelievo, coordinamento, valutazione e trapianto) coinvolte nella rete prelievo e trapianto di cornea in Piemonte. Il dato del 2012 denota un calo significativo rispetto ai due anni precedenti. Sono state processate dalla Banca delle Cornee della Regione Piemonte in totale 742 cornee, incluse le 34 presenti in banca al 1 gennaio Di queste ne sono risultate idonee 417, pari al 57% del totale delle cornee prelevate: questo risultato è sicuramente il migliore raggiunto dall inizio dell attività della Banca delle Cornee, e dimostra che le strategie sia di procurement sia di banking utilizzate divengano sempre più efficienti. Di rilievo anche il buon allineamento dell età tra donatori e riceventi, soprattutto nelle classi di età superiori ai 40 anni. L attività di trapianto ha invece continuato a mostrare stabilità, con un diminuzione del 3% dei trapianti, non statisticamente significativa. La continuità nella richiesta di cornee per trapianto, e la tipologia dei trapianti, ha reso necessario ricorrere all acquisizione di cornee da banche di altre regioni. Sono state acquisite in totale 76 cornee da altre banche (Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Banca delle Cornee della Regione Toscana, Banca degli Occhi di Monza, Banca degli Occhi di Pavia). Su un totale di 473 trapianti eseguiti nel 2012 in Piemonte: 465 cornee per trapianto sono state assegnate e distribuite direttamente dalla Banca delle Cornee a 14 Strutture di Trapianto di ospedali della regione Piemonte e a 1 Struttura di Trapianto fuori regione, e sono stati eseguiti 446 trapianti nelle Strutture Resoconto CRT

62 di Trapianto degli Ospedale della Regione Piemonte (di cui 46 con cornee da banche di altre regioni) ed 1 trapianto fuori regione; 26 trapianti sono stati eseguiti in Case di Cura accreditate della regione Piemonte (tutti con cornee da banche di altre regioni). Di questi, 431 sono stati trattamenti elettivi, 36 sono gli interventi d urgenza registrati e 6 sono stati eseguiti su pazienti ad elevato rischio di rigetto, iscritti in lista d attesa per cornee HLA compatibili. Ancora, tra i trattamenti elettivi sono stati eseguiti 190 interventi perforanti tradizionali (PKP), 46 interventi lamellari anteriori (ALTK e DALK) e 237 lamellari endoteliali (DS-AEK). Nell ambito di programmi di trapianto interregionali, è stata distribuita 1 cornea ad un ospedale di altra regione, per il programma cornee HLA compatibili siglato tra la Banca delle Cornee della Regione Piemonte e la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto. 14 cornee non sono state utilizzate dopo l assegnazione per cause legate principalmente a problemi tecnici insorti durante l intervento di trapianto. Le richieste per intervento d urgenza assoluta hanno avuto tempi di risposta inferiori alle 24 ore dalla comunicazione. Infine, nel 2012 sono stati distribuiti 3 anelli corneo-sclerali. Al 31 dicembre 2012, 42 cornee risultavano conservate presso questa Banca. Liste di attesa L andamento delle iscrizioni in lista di attesa è stato sostanzialmente stabile, con una diminuzione significativa per i pazienti in lista per trapianto perforante (PKP), che ha visto una riduzione del 25%. La disponibilità di cornee idonee prelevate in regione e il ricorso al reperimento da banche di altre regioni ha consentito di diminuire il numero e il tempo di permanenza in lista per trapianto. L introduzione di nuove tecniche di trapianto, per le quali è stata creata una sottolista, e una gestione attenta della Lista di Attesa per Trapianto hanno consentito di razionalizzare l utilizzo delle cornee in funzione della tipologia di iscrizione dei pazienti, permettendo di migliorare l organizzazione e consentendo la programmazione di oltre il 95% dei trapianti in elezione. Attività di organizzazione Nel 2012 la banca, congiuntamente al CRT e al CRP, ha edito la consueta revisione annuale del Protocollo Regionale Prelievo e Innesto Cornee, condiviso con le Strutture di Prelievo e di Innesto della Regione. La Banca ha partecipato all organizzazione dei corsi di formazione regionale per coordinatori locali, nonché del corso di formazione regionale al prelievo di cornea. Attività di innovazione L attività di innovazione e ricerca della Banca delle Cornee della Regione Piemonte si sviluppa nel 2012 con: lo studio dell espressione di CD38 e CD157 sulle sottopopolazioni dell epitelio corneale; la continuazione del progetto clinico-organizzativo Cornee HLA compatibili in AIRT, con il quale si vuole giungere a distribuire cornee geneticamente compatibili in pazienti ad elevato rischio di rigetto in tutte le regioni dell AIRT, e nel contempo conseguire una migliore compatibilità HLA tra donatore e ricevente; il progetto di distribuzione di cornee preparate per interventi di trapianto lamellare endoteliale alle Strutture di Trapianto. 61 Resoconto CRT 2012

63 Donatori di cornea 2012 P.M.P. DONATORI DI CORNEA DEL p.m.p. < 100 p.m.p. 81,1 p.m.p. regionale Resoconto CRT

64 AZIENDA SANITARIA OSPEDALE SEDE PRELIEVO DONATORI CUORE BATTENTE CORNEE CUORE BATTENTE DONATORI CUORE FERMO CORNEE CUORE FERMO TOTALE DONATORI TOTALE CORNEE TO1 2 TO3 TO4 TO5 TORINO - Martini SAN VITO Hospice S. Sugliano TORINO - Maria Vittoria TORINO - Giovanni Bosco RIVOLI PINEROLO - Osp. Civile CIRIE' CHIVASSO CUORGNE LANZO TORINESE IVREA CHIERI MONCALIERI VC VERCELLI BI BIELLA - Osp. Degli Infermi NO BORGOMANERO VCO CN1 VERBANIA DOMODOSSOLA MONDOVI' CEVA SALUZZO SAVIGLIANO CN2 ALBA AT ASTI AL CASALE MONFERRATO CASALE MONFERRATO Hospice Monsignor Germano ACQUI TERME NOVI LIGURE A.O. ALESSANDRIA A.O. CUNEO A.O.U. NOVARA A.O.U. ORBASSANO - S.Luigi A.S.O. TORINO - C.T.O. * A.O.U. TORINO - San Giovanni Battista * A.O. TORINO - Mauriziano A.S.R. AOSTA * Dal 01/07/2012 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino TOTALE Resoconto CRT 2012

65 Cornee prelevate nel 2012 TIPOLOGIA DI DONATORI IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA Cuore Fermo Cuore Battente CAUSE DI DECESSO DEI DONATORI Cardiovascolare Cerebrovascolare Neoplasia Trauma Altro 364 donatori (di cui 7 effettivi non utilizzati) Resoconto CRT

66 Cornee prelevate nel 2012 ELIMINATE PER CAUSE BIOLOGICHE 113 ELIMINATE PER NON IDONEITÀ DEL DONATORE 35 DONATORI 364 CORNEE 708 IDONEE A 4 C 23 ELIMINATE PER CAUSE BIOLOGICHE 124 ELIMINATE PER NON IDONEITÀ DEL DONATORE 19 IN COLTURA 537 IDONEE A 31 C 394 NON UTILIZZATE PER MOTIVI TECNICI- ORGANIZZATIVI 10 CORNEE ESAMINATE 415 NON UTILIZZATE PER ECCEDENZA DLK 4 IDONEE 401 DA ALTRE BANCHE 76 NON UTILIZZATE PER MOTIVI TECNICI- ORGANIZZATIVI 4 INNESTI 473 AD ALTRE BANCHE 1 65 Resoconto CRT 2012

67 Bilancio Cornee idonee non utilizzate idonee trapiantate eliminate % Cornee N. TRAPIANTI DI CORNEE 2012 CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI ALESSANDRIA 12 ARONA 32 BIELLA 2 CASALE M.TO 28 CUNEO 116 OSPEDALI IN REGIONE IVREA 46 NOVARA 16 SAVIGLIANO 4 TORINO - OFTALMICO* 188* VERCELLI 2 TOTALE 466 OSPEDALI FUORI REGIONE NAPOLI 1 TOTALE 1 CITTA' DI BRA' - BRA' 12 SAN CROCE E CARLE - CUNEO 3 CASE DI CURA FORNACA DI SESSANT - TORINO 1 E ATTIVITA PRIVATA SEDES SAPIENTIAE - TORINO 10 TOTALE 26 TOTALE TRAPIANTI 473 *OSPEDALE OFTALMICO TORINO N. TRAPIANTI DI ANELLI CORNEO-SCLERALI 2012 OSPEDALI DIVISIONE OCULISTICA NUMERO TRAPIANTI CLINICA UNIVERSITARIA 81 PEDIATRIA 43 TRAUMATOLOGIA 64 TOTALE 188 CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI A.S.O. S. CROCE E CARLE - CUNEO 1 OSP. OFTALMICO - TORINO 2 TOTALE 3 Resoconto CRT

68 CORNEE PRELEVATE TRAPIANTI DI CORNEE 600 Trapianti in Ospedale Trapianti in Case di Cura PAZIENTI IN LISTA DI ATTESA 350 Pazienti in lista ordinaria ed HLA compatibile LK EK Resoconto CRT 2012

69 Bilancio Cornee CORNEE INNESTATE IN PIEMONTE - VALLE D AOSTA 2012 TRATTAMENTI ELETTIVI URGENZE ISTOCOMPATIBILI % Cornee DONATORI/PAZIENTI - CLASSI DI ETÀ 2012 DONATORI PAZIENTI > donatori (di cui 7 effettivi non utilizzati) Resoconto CRT

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71 La Banca delle Membrane Amniotiche della Regione Piemonte è stata istituita con D.G.R. n del 17 marzo 2003, e ha sede presso l A.O. S. Croce e Carle di Cuneo. L attività di prelievo di placenta è iniziata nel febbraio 2004 e da marzo 2004 è iniziata l attività di distribuzione delle membrane amniotiche alle strutture di Oculistica. Dal 2005 il personale della Banca ha partecipato alle riunioni nazionali per la stesura delle Linee guida nazionali per il prelievo, la processazione e la distribuzione di tessuti a scopo di trapianto, edito il Nel 2005, oltre alla distribuzione alle strutture di oculistica, è iniziata l attività di distribuzione delle membrane amniotiche alla Chirurgia Plastica dell A.O. S. Croce e Carle di Cuneo, per la cura delle ulcere distrofiche degli arti inferiori. Nel 2006 è iniziata una collaborazione con la S.C. di Odontostomatologia nella chirurgia ricostruttiva parodontale. La Banca ha partecipato alla stesura di tesi di laurea in diversi ambiti: Impiego terapeutico della membrana amniotica in patologia clinica tesi di specializzazione in Patologia Clinica, La membrana amniotica di Banca in chirurgia orale: studio sperimentale con tests in vitro ed utilizzo clinico tesi di specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica, Valutazione isto-morfologica della membrana amniotica e impiego terapeutico nella patologia della superficie oculare tesi di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, Impiego della membrana amniotica in chirurgia plastica tesi di laurea in Medicina e Chirurgia. Nel 2012 sono stati distribuiti 116 pezzi di membrana amniotica in Regione Piemonte e 17 patch fuori Regione. Al 31 dicembre 2012 sono stoccati in banca 43 pezzi di membrana amniotica. I Centri di innesto che richiedono la membrana amniotica si trovano in Piemonte, Liguria, Valle d Aosta. Nel 2009 è stata istituita una convenzione per la distribuzione delle membrane amniotiche ad un centro della Lombardia. La Banca è stata sottoposta a verifica ispettiva e certificata da parte del Centro Nazionale Trapianti nel marzo PLACENTE PRELEVATE PLACENTE PROCESSATE 0 0 PATCH PRODOTTI 0 IN BANCA AL 01/01/ ELIMINATI 22 PATCH IMPORTATI 20 IN BANCA AL 31/12/ IN REGIONE PATCH INNESTATI FUORI REGIONE Resoconto CRT

72 Attività OSPEDALI IN REGIONE CASE DI CURA E ATTIVITÀ PRIVATA OSPEDALI FUORI REGIONE CENTRO TRAPIANTI N. TRAPIANTI ALESSANDRIA 3 ARONA 5 BIELLA 3 CASALE M.TO 8 CIRIÈ 5 CUNEO 13 IVREA 22 NOVARA 1 PINEROLO 4 TORINO - MAURIZIANO 3 TORINO - OFTALMICO 43 TOTALE 110 Maria Pia Hospital - CdC TORINO 5 Santa Caterina da Siena - CdC - TORINO 1 TOTALE 6 TOTALE TRAPIANTI 116 San Martino - GENOVA 5 Asl n. 4 Chiavarese - RAPALLO 2 San Bartolomeo - SARZANA 1 Osp. Vizzolo-Predabissi - MELEGNANO 9 TOTALE 17 TOTALE 133 ATTIVITÀ NEGLI ANNI Patch innestati Placente prelevate Resoconto CRT 2012

73 La Banca della Cute di Torino è una Struttura Semplice Dipartimentale dell Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino P.O. C.T.O. Da 13 anni è Centro di Riferimento Regionale per la Conservazione della Cute (D.G.R del ) e certificata dal Centro Nazionale Trapianti dopo le verifiche ispettive avvenute nel 2005, nel 2007 e nel Il personale è rappresentato da un biologo Responsabile dei Laboratori e di biologi e tecnici borsisti che, oltre a cooperare alle attività di produzione conducono anche progetti di ricerca. L attività della Banca comprende, fin dall istituzione, il prelievo, il trattamento e la conservazione dei lembi cutanei alloplastici prelevati da donatori multiorgano e multitessuto, inoltre provvede a condurre i controlli di qualità dei tessuti, la produzione di ricerca applicata e la supervisione sulle applicazioni cliniche. Nata per fare fronte alle richieste del Centro Grandi Ustionati di fatto l attività clinica basata sull utilizzo della cute di Banca si è grandemente sviluppata in tutto il decennio di attività, conseguendo importanti successi terapeutici. Attualmente Banca Cute gestisce forniture dirette a 4 strutture accreditate regionali (Casa di Cura San Luca di Torino, Ospedale di Bra, Ospedale di Avigliana, Ospedale di Ciriè) presso cui sono stati effettuati nel corso del interventi chirurgici con innesti cutanei alloplastici pari a cm , mentre presso il Centro Grandi Ustionati in 61 interventi sono stati trapiantati cm di cute. È da notare peraltro che la nostra Banca ha rapporti di fornitura con la Regione Liguria. I pazienti a cui vengono dedicate tali forniture sono pazienti ustionati gravi. Complessivamente le distribuzioni extraregionali sono state, nel corso del 2012, in numero di 5, pari a cm In totale la Banca ha distribuito, nel corso del 2012, cm 2 di cute alloplastica in 144 trapianti. L evoluzione della normativa a livello europeo ed anche a livello nazionale ci ha portato progressivamente ad arricchire la strumentazione e ad affinare la lavorazione, ma anche a richiedere la radicale ristrutturazione degli ambienti di lavoro: si è avviato un progetto di ristrutturazione che è attualmente in via di avanzata realizzazione. I requisiti generali per i rinnovati locali della Banca hanno ricalcato quelli dei Laboratori per Terapie Avanzate: sono infatti in via di realizzazione aree distinte destinate alla manipolazione di cute da donatore, al processamento cellulare (coltura di epidermide umana in vitro) ed alla crioconservazione di tessuti, campioni e prodotti. L intento è di ricondurre le attività inerenti le terapie cellulari e quelle di manipolazione di cute da donatore nella pratica di una produzione in accordo alle norme farmaceutiche GMP, al fine di consentire il migliore accesso alle nuove terapie da parte dei pazienti, con l obiettivo non soltanto di ridurre al minimo i rischi di tipo biologico, ma anche di ottenere la massima garanzia di efficacia e sistematica riproducibilità dei risultati. Parte integrante dell attività della banca è la ricerca sperimentale e clinica, soprattutto dedicata al miglioramento del trattamento del paziente gravemente ustionato con cute alloplastica di Banca. Alcuni studi sono stati indirizzati al miglioramento delle tipologie di conservazione, in particolare ai procedimenti di decontaminazione del tessuto per diminuire le quantità di scarto. Inoltre è stato ideato, sulla base dei risultati delle ricerche da noi condotte, un nuovo biosostituto cutaneo composto da cute alloplastica disepitelizzata e cheratinociti autologhi; la sperimentazione clinica, approvata dal Comitato Etico Interaziendale di Torino è in corso. È poi in attuazione una sperimentazione volta a definire le modalità di processazione e conservazione di derma reticolare alloplastico impiegabile in interventi di Chirurgia Ricostruttiva. Infine si stanno conducendo studi su cellule staminali mesenchimali da Resoconto CRT

74 Attività tessuto adiposo con l intento di esplorare la possibilità di impiego terapeutico delle stesse dopo coltura. È da notare come l utilizzo a fresco di tali cellule siano attualmente consolidati in chirurgia ricostruttiva. In particolare il trattamento dopo lipoaspirato che è necessario per l utilizzo clinico (centrifugazione) viene svolto di routine presso la Banca. È in fase sperimentale la messa a punto di protocolli di crioconservazione di lipoaspirato per l utilizzo autologo. SEDE DI DONAZIONE TO1 - MARIA VITTORIA TO2 - GIOVANNI BOSCO DONATORI CUORE BATTENTE PRELIEVO cm 2 DONATORI CUORE FERMO PRELIEVO cm 2 TOTALE DONATORI TOTALE cm TO3 - RIVOLI TO3 - PINEROLO TO4 - CIRIÈ TO4 - IVREA VC - VERCELLI BI - BIELLA VCO - DOMODOSSOLA VCO - VERBANIA CN2 - ALBA AT - ASTI AL - NOVI LIGURE A.O. - ALESSANDRIA A.O. - CUNEO A.O.U. - NOVARA A.O. - MAURIZIANO A.O. - Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. C.T.O. A.O. - Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. MOLINETTE A.S.R. - AOSTA TOTALE Resoconto CRT 2012

75 CUTE PRELEVATA cm 2 CUTE PROCESSATA cm 2 CRIOCONSERVATA cm 2 GLICEROLATA cm 2 GIACENTE AL 31/12/ cm 2 SCARTATA cm 2 DISTRIBUITA CRIOCONSERVATA 0 cm 2 DISTRIBUITA GLICEROLATA cm 2 CUTE CONSERVATA IN BANCA AL 31/12/ cm 2 (12886 cm 2 CRIOCONSERVATA cm 2 GLICEROLATA) Resoconto CRT

76 Attività cm 2 0 CRIOCONSERVATA GLICEROLATA Prelevata Distribuita Giacente Eliminata La cute prelevata può essere crioconservata, lasciandone intatta la vitalità, oppure trattata con glicerolo. NUMERO DONATORI/ANNI CUORE BATTENTE CUORE FERMO Resoconto CRT 2012

77 CUTE PRELEVATA/ANNO FRESCA CRIOCONSERVATA GLICEROLATA cm MEDIA PRELIEVO PER DONATORE/ANNO La media prelievo/ donatore reale è di 2952 in quanto su un donatore per volontà dei familiari è stato prelevato solo il dorso cm INNESTI DI CUTE PER PATOLOGIA / 2012 cm ustioni 6680 ulcere 2626 altro 1653 scuoiamenti Resoconto CRT

78 Attività TRAPIANTI EFFETTUATI* 60 ustioni 80 ulcere 2 altro 2 scuoiamenti * Inclusi 5 trapianti fuori regione PAZIENTI TRATTATI 35 ustioni 75 ulcere 2 altro 2 scuoiamenti TECNICHE CHIRURGICHE / PAZIENTI / ANNO ANNO COPERTURA TEMPORANEA *ALEXANDER *CUONO TOTALE * Tecniche chirurgiche utilizzate 77 Resoconto CRT 2012

79 L osso da donatore vivente ed i tessuti muscolo-scheletrici da donatore cadavere sono indispensabili per trattare pazienti affetti da patologie caratterizzate da perdita di massa ossea e di tessuti connettivi in ambito soprattutto ortopedico, neurochirurgico, odontoiatrico e maxillo-facciale. L aumentato utilizzo ha determinato la necessità di disporre di grandi quantitativi di tessuti muscolo-scheletrici che per legge vengono raccolti, conservati e distribuiti da una Banca, che ha il compito di garantirne la qualità e sicurezza dal momento del prelievo fino al momento in cui vengono usati come allotrapianti o innesti. I tessuti prelevati sono conservati congelati a -80 C ed utilizzati come tali oppure sono sottoposti a manipolazione minima, cioè tagliati in apposite dimensioni; processati mediante liofilizzazione; ridotti in stecche o piccoli frammenti (chips di osso spongioso, oppure cunei di osso corticospongioso o spongioso); degrassati (osso morcellizzato); demineralizzati; sterilizzati con raggi gamma o ossido di etilene, ed altri processi ancora. Il principio sia dell utilizzo del trapianto congelato che dell innesto processato è simile: il tessuto di banca, in particolare l osso di banca, serve come trama ( scaffold ) che le cellule del ricevente riconoscono e su cui depositano osteoclasti ed osteoblasti capaci di rimodellarlo (l innesto viene progressivamente riassorbito e rinnovato con osso nuovo: creeping substitution ). L innesto può avere una funzione riempitiva quando colma una perdita di sostanza, oppure una funzione di tenuta meccanica strutturale quando sostituisce un intero segmento (in questo caso è anche denominato innesto o trapianto massivo). La scelta del tipo di innesto (tipo di processazione ed eventuale sterilizzazione, dimensioni, tipo di osso) dipende dalla patologia per cui è usato e dalla funzione che deve sostenere: per esempio, in patologia odontoiatrica spesso sono necessari microchips di osso liofilizzato che, reidratati in sala operatoria, sono in grado di riempire le zone di osteolisi peridentali; in oncologia ortopedica si usano i trapianti massivi osteocondrali che sostituiscono le parti affette da tumore asportate in blocco; nelle revisioni di protesi d anca mobilizzate si riempie l osteolisi periprotesica con osso morcellizzato o liofilizzato e si sostiene il femore con stecche di corticale. La Regione Piemonte con D.G.R. n del 23 ottobre 2000 ha identificato la Banca dell Osso presso l Azienda Ospedaliera CTO, CRF MA di Torino, dove era attiva in via sperimentale dal 1998, e nel 2003 ne ha modificato la denominazione in Banca dei Tessuti Muscoloscheletrici della Regione Piemonte (BTM) per sottolinearne l impegno su tutto l ambito dei trapianti. La BTM della Regione Piemonte è una delle cinque BTM al momento attive in Italia e dal settembre 2004 è accreditata come Banca Europea dal Ministero della Salute Italiano che, a seguito di ispezioni biennali, ne ha periodicamente rinnovato la certificazione. Dal 2000 fino a settembre 2004 l attività della BTM è stata concentrata sul prelievo di osso chirurgico da donatore vivente. L osso chirurgico è l epifisi prossimale del femore asportata durante l intervento chirurgico di protesi d anca in caso di coxartrosi o frattura del collo del femore. Molti Ospedali del Piemonte, il cui personale è stato addestrato con uno specifico corso di formazione la cui V edizione si è svolta nel 2010, collaborano come Centri di Prelievo al reclutamento dei donatori ed inviano alla BTM regionale il tessuto prelevato perché possa essere certificato per qualità e sicurezza. A seguito inoltre dell elaborazione di istruzioni operative specifiche distribuite a tutte le neurochirurgie della regione Piemonte e Valle d Aosta, vengono inviate alla BTM le teche craniche di pazienti sottoposti ad interventi di decompressione cerebrale per la conservazione e la certificazione di idoneità del tessuto in attesa del successivo reimpianto al paziente stesso. Dal settembre 2004 la BTM ha iniziato il prelievo dei tessuti muscolo-scheletrici da donatore cadavere (multiorgano o multitessuto). È stato così possibile prelevare: interi segmenti di osso comprendenti anche la parte articolare con le inserzioni capsulari e tendinee (allotrapianto osteocondrale); i tessuti connettivi come la fascia lata, i tendini (per esempio, il tendine rotuleo, il tendine d Achille, il tendine del Resoconto CRT

80 Attività tibiale anteriore-posteriore, i tendini della zampa d oca) ed i menischi del ginocchio. Con l obiettivo di ampliare l attività di prelievo della BTM e migliorare il servizio ai donatori ed ai riceventi, nel 2005 si è svolto il primo corso per la formazione di ortopedici ed infermieri per il prelievo di tessuti da cadavere, che nel 2010 ha raggiunto la sua IV edizione. Dal 2006 la BTM distribuisce il proprio tessuto anche fuori regione, alla Clinica Ortopedica dell ospedale Vittorio Emanuele di Catania. Nel 2010 la BTM ha cambiato la propria sede d attività all interno dell Azienda Ospedaliera CTO/Maria Adelaide, per consentire la realizzazione di una clean room all interno della quale poter processare i tessuti secondo le norme GMP. In attesa che la clean room venga completata, per meglio soddisfare le molteplici tipologie di tessuto richieste, la BTM è convenzionata con la BTM della Regione Emilia Romagna, con sede presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli (IOR) di Bologna, a cui invia alcuni segmenti di tessuto muscolo-scheletrico da sottoporre a processazione asettica. ATTIVITÀ PRELIEVO E DISTRIBUZIONE Nel 2012 sono stati esaminati 519 pazienti da sottoporre ad intervento di protesi totale d anca, di cui 133 sono stati considerati idonei alla donazione di tessuto. 519 PAZIENTI ESAMINATI PER DONAZIONE OMOLOGA IDONEI NON IDONEI 26% 74% Sono stati imbancati, con la collaborazione dei centri prelievo, 197 tessuti da donatori viventi di cui 122 provenienti da donatori omologhi e 75 per uso autologo. OSPEDALE SEDE DI PRELIEVO DONATORE VIVENTE OMOLOGO DONATORE VIVENTE AUTOLOGO A.O. - ALESSANDRIA A.S.R. - AOSTA TO5 - CHIERI TO4 - CIRIÈ 3-3 A.O. - CUNEO A.O.U. - NOVARA CN1 - SAVIGLIANO Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. C.T.O. MARIA ADELAIDE - TORINO Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. MARIA ADELAIDE - TORINO Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. - TORINO TOTALE TO2 - GIOVANNI BOSCO - TORINO TOTALE Resoconto CRT 2012

81 Donatore Vivente Donatore Cadavere DONATORI VIVENTI DONAZIONI OMOLOGHE DONAZIONE AUTOLOGHE 38% 62% La BTM ha partecipato con la propria equipe a 7 prelievi di tessuto muscoloscheletrico da donatore cadavere di cui 2 da donatore a cuore fermo (NHB) e 5 a cuore battente (HB). 7 DONATORI CADAVERE HB NHB 29% 71% Resoconto CRT

82 Attività A seguito dell attività di prelievo da donatore cadavere sono stati imbancati 165 segmenti. PRELIEVI DONATORE CADAVERE 2012 SEGMENTI FEMORE 3 FEMORE PROSSIMALE 3 FEMORE DISTALE 3 EPIFISI FEMORALE 5 TIBIA 6 PERONE 5 CRESTA ILIACA 52 TENDINE TIBIALE ANTERIORE 14 TENDINE TIBIALE POSTERIORE 14 TENDINE DI ACHILLE 10 EMITENDINE ACHILLE 4 EMITENDINE ROTULEO 12 APPARATO ESTENSORE 6 TENDINE GRACILE - SEMITENDINOSO 2 ESTENSORE - FLESSORE ALLUCE 6 TENDINE PERONIERO LUNGO 10 TENDINE PERONIERO BREVE 4 TENDINI PIEDE 2 FASCIA LATA 4 TOTALE 165 Nel corso dell anno per conto della BTM Regione Piemonte presso la BTM IOR di Bologna sono stati sottoposti a processazione asettica n. 8 segmenti con la produzione di 80 tessuti, tra cui 2 confezioni di microstecche di spongiosa ciascuna, 60 confezioni di osso liofilizzato e 5 confezioni di osso morcellizzato. Sono stati imbancati inoltre 202 tessuti provenienti dalla processazione di segmenti in giacenza presso la BTM IOR di Bologna dal 2008, tra cui 175 confezioni di pasta d osso, 5 confezioni di microstecche di spongiosa ciascuna e 11 confezioni di osso morcellizzato. L attività della BTM ha consentito di evadere 691 richieste di tessuto per l esecuzione di 398 interventi di varia tipologia. ATTIVITÀ NEGLI ANNI Tessuti utilizzati Interventi Resoconto CRT 2012

83 L attività di prelievo, dissezione e criopreservazione di Valvole Cardiache Umane da donatore domino e cadavere a cuore battente è iniziata nel 1996, vista la necessità di reperire valvole ad uso pediatrico da parte della divisione di Cardiochirurgia del Presidio O.I.R.M. - Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino. Nel 2003 la Regione Piemonte ha riconosciuto la Banca delle Valvole Cardiache e Segmenti Vascolari Umani D.G.R. n del 31 marzo 2003, con sede presso il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Presidio O.I.R.M. - Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino. La Banca opera nel rispetto delle Linee Guida nazionali, emesse dal Centro Nazionale Trapianti, alla stesura delle quali ha collaborato insieme alle altre Banche italiane di Valvole Cardiache e Tessuti Vascolari. Nel 2005 la Banca si è dotata di un Comitato Scientifico che ha sviluppato in collaborazione con il CRT, le linee di indirizzo per il prelievo e l utilizzo delle valvole cardiache umane. A seguito dello sviluppo delle linee di indirizzo sono state formate, in collaborazione con tutte le Cardiochirurgie del Piemonte, le equipe di prelievo locali. Queste ultime sono quindi presenti e attive presso il Presidio O.I.R.M. Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino, l A.O. Mauriziano di Torino, l A.O. S. Croce e Carle di Cuneo, dell A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria e l A.O.U. Maggiore della Carità di Novara. Con l attivazione delle equipe locali di prelievo, dal giugno 2005 si è potuto potenziare l attività di prelievo di valvole cardiache umane da donatore cadavere. Nel corso del 2005 la Banca ha inoltre ottenuto la Certificazione Vision 2000 e sono stati ultimati i lavori per la realizzazione della Stanza di Manipolazione, utilizzata per la lavorazione in asepsi dei tessuti vascolari e valvolari, in ottemperanza a quanto richiesto dagli standard nazionali ed internazionali. Nel 2011, in seguito alla validazione della Camera Bianca è iniziata l attività di dissezione presso la sede della Banca ad opera dei Cardiochirurghi del Presidio O.I.R.M. Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino. Da inizio attività (27/05/2005) al 31/12/2012 sono state prelevate 311 valvole, 86 delle quali risultate non conformi (scarto 28%); sono stati eseguiti un totale di 171 innesti il 38,4 % dei quali con valvole aortiche ed il 61,6% con valvole polmonari. Il 63,4% degli innesti è stato eseguito in Piemonte, l 11% dei quali con valvole provenienti da altre Banche della rete nazionale. Nell anno 2012 sono state innestate 36 valvole, 31 delle quali rilasciate fuori Regione (86,1%). SEDE DI DONAZIONE DONATORE CUORE BATTENTE VALVOLE CUORE BATTENTE DONATORE CUORE FERMO A.O. - SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo ALESSANDRIA A.S.R. - U. Parini - Sede Beauregard AOSTA AT - Ospedale Cardinal Massaia ASTI A.O.U. - Maggiore della Carità NOVARA TO3 - Degli Infermi RIVOLI A.O. - Mauriziano TORINO TO2 - Giovanni Bosco TORINO Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. C.T.O. Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. MOLINETTE VALVOLE CUORE FERMO TORINO TORINO TORINO VCO - Ospedale Castelli VERBANIA VC - Ospedale Sant Andrea VERCELLI TOTALE Resoconto CRT

84 Attività VALVOLE PRELEVATE ALTRE REGIONI 2 VALVOLE PRELEVATE PIEMONTE-VAL D AOSTA 37 VALVOLE PROCESSATE 39 NON I DONEE 17 IN BANCA AL 31/12/ IDONEE 22 RILASCIATE VALVOLE DISPONIBILI 101 ELIMINATE NON UTILIZZATE 1 INNESTATE IN REGIONE 5 INNESTATE FUORI REGIONE 31 ATTIVITÀ VALVOLE CARDIACHE PRELEVATE NON CONFORMI INNESTATE Resoconto CRT 2012

85 Laboratorio di processazione, conservazione e distribuzione del tessuto paratiroideo Dal 1 gennaio 2008 la Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata individuata quale struttura di processazione, conservazione e distribuzione di tessuto paratiroideo. L esigenza è nata dalla necessità di conservare il tessuto paratiroideo per i pazienti che vengono sottoposti a paratiroidectomia e per i quali vi sia la prospettiva di una insufficienza specifica di produzione di paratormone. Tale evenienza comporta infatti la necessità di reintegrare il tessuto paratiroideo conservato per mezzo di trapianto autologo se, a seguito dell intervento, la capacità del tessuto paratiroideo residuo di produrre paratormone non risulta sufficiente per regolare il metabolismo del calcio. In questo caso, il tessuto paratiroideo conservato viene reinnestato in una tasca muscolare del paziente a cui era stato asportato. Si definisce quindi il processo quale conservazione per innesto di tessuto autologo. Il prelievo e il trapianto di tessuto paratiroideo per innesto autologo sono attualmente eseguiti solo presso la Struttura a Direzione Universitaria di Chirurgia Generale Esofagea 3 dell Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. San Giovanni Battista. Conservazioni Reinnesti Resoconto CRT

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87 Cellule staminali emopoietiche Il primo trapianto di midollo osseo nel mondo fu eseguito nel settembre del 1957, il milionesimo nel dicembre del In questi 50 anni, l attività si è estesa in quasi tutti i paesi del mondo: il numero totale dei Centri in cui è praticata questa terapia è di quasi Il percorso che ha portato il trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) ad affermarsi come migliore terapia per pazienti affetti da patologie oncoematologiche ed ematologiche gravi è stato lungo e difficoltoso tanto che, solo negli anni 70 si ottennero i primi successi in termini di miglioramento della sopravvivenza. Inizialmente, il trapianto era limitato solo a quei pazienti (circa 25-30%) che avevano un familiare compatibile; più tardi risultati promettenti si ottennero trapiantando le cellule di un donatore compatibile non familiare. Intorno alla fine degli anni 80 si delineò la possibilità di usare il sangue cordonale come fonte di CSE a scopo di trapianto. Più recente ancora è l adozione di protocolli di trapianto che prevedono il ricorso ad un donatore familiare aploidentico che condivide con il paziente un solo aplotipo HLA. Questi protocolli consentono ad un maggior numero di pazienti di accedere al trapianto, comprendendo quindi, quelli che non dispongono di un donatore compatibile familiare o non familiare. Il numero di patologie potenzialmente curabili con il trapianto di cellule staminali è cresciuto nel corso degli anni: malattie tumorali del sangue come leucemie, mielomi, linfomi e non tumorali, immunodeficienze, talassemia, anemia aplastica hanno migliorato la loro prognosi con la possibilità del trapianto; più recente è l estensione di questa terapia a malattie del metabolismo, tumori solidi e sindromi ereditarie. L introduzione del trapianto nella pratica clinica ha contribuito a stimolare la ricerca, accrescendo le conoscenze in campo oncologico, immunologico ed ematologico; sono state raggiunte importanti acquisizioni sulla tolleranza immunitaria ed è stato dimostrato il ruolo del sistema immunitario nel controllo del cancro. L osservazione che all eradicazione della malattia tumorale contribuiscono sia i potenti regimi di preparazione al trapianto chemio e radioterapici, definiti mieloablativi o convenzionali, sia gli effetti immunologici delle cellule trapiantate, ha indotto i clinici a trovare nuovi regimi di condizionamento meno aggressivi e quindi meno tossici, ma capaci di conservare la loro attività antitumorale - graft-versusleukemia/tumor (GVL/GVT) dovuta ai T linfociti e cellule accessorie della risposta immunitaria del donatore - e di garantire l attecchimento del tessuto trapiantato. Risale agli anni più recenti la messa a punto di protocolli clinici in cui regimi di condizionamento definiti nonmieloablativi sono associati a un potente regime immunosoppressivo post-trapianto, con lo scopo di ridurre da un lato la morbilità e mortalità post-trapianto, e dall altro di evitare il rigetto e prevenire la reazione del trapianto contro l ospite, la graft-versus-host-disease (GVHD),complicanza talvolta letale. Il miglioramento delle terapie di supporto e l introduzione di protocolli terapeutici più mirati consente, attualmente, di proporre questa strategia terapeutica ad un maggior numero di pazienti che per età, patologia o condizioni cliniche, fino a qualche anno fa sarebbero stati esclusi. In Piemonte, l attività di trapianto delle CSE è presente in numerosi Centri che aderiscono al Gruppo Italiano di Trapianto di Midollo Osseo (GITMO). Negli ospedali di Alessandria, IRCC Candiolo, Cuneo, Novara, S.Luigi di Orbassano, Torino Città della Salute e della Scienza presidii Molinette ed O.I.R.M., Mauriziano, Verbania, Vercelli sono attivi programmi di prelievo, crioconservazione, manipolazione ed utilizzo di CSE a scopo di trapianto autologo e nella maggior parte di essi anche di trapianto allogenico. Alcuni di questi Centri Trapianto (CT) sono anche accreditati dal GITMO ad effettuare il trapianto di CSE da donatore non consanguineo (Marrow Unrelated Donor MUD): CT AL01: S.C. Ematologia - A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria (Dr. A. Levis) CT CN01: S.C. Ematologia - A.O. S. Croce e Carle di Cuneo (Dr. A. Gallamini) CT TO01: SSCVD Trapianto Allogenico di CSE Az. Osp. Città della Salute e della Scienza - p.o. Molinette (Dr.M. Falda) Resoconto CRT

88 CT TO02: S.C. Oncoematologia Pediatrica - Az. Osp. Città della Salute e della Scienza - p.o. OIRM (Dr.ssa F. Fagioli) L attività di trapianto piemontese è integrata con quella italiana tramite una rete collaborativa che ha l obiettivo principale di migliorare il grado di specializzazione delle tecniche trapiantologiche nelle singole unità regionali e, attraverso un costruttivo scambio di dati ed informazioni, la stesura di progetti clinico-scientifici multicentrici, utilizzando in modo razionale le risorse economiche destinate alla ricerca. In conformità alle Direttive Europee 23/2004/CE e 17/2006/CE i Centri di conservazione e di trapianto di CSE hanno intrapreso, già nel 2006, il percorso di accreditamento presso l autorità competente rappresentata dal JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT and EBMT-European Bone Marrow Transplantation Group), sia per il settore clinico (trapianto autologo ed allogenico), sia per il laboratorio (raccolta e processazione delle CSE). Attività L attività di trapianto di tutti i Centri del Piemonte a partire dal 2000, è riportata di seguito. Nel periodo , l attività di trapianto autologo per anno, ha avuto significative variazioni, da un minimo di 264 trapianti nel 2001 ad un massimo di 334 nel 2006, collocando il valore medio a 300 trapianti per anno. Nello stesso periodo è invece quasi raddoppiato il numero dei trapianti allogenici, nei quali il ricorso al donatore MUD è in lenta e progressiva crescita, mentre è più contenuta la variazione nell ambito del trapianto da consanguineo che oscilla da un massimo di 88 trapianti nel 2004 ad un minimo di 52 nel Nel 2012, il numero totale di trapianti autologhi, con alcune variazioni da Centro a Centro, è lievemente aumentato rispetto all anno precedente, mentre è rimasto invariato il numero dei trapianti allogenici, eseguiti ricorrendo in poco più del 50% dei casi ad un donatore consanguineo; stabile rispetto all anno precedente è stato il ricorso ad unità di sangue placentare. Di seguito è anche riportata una presentazione più dettagliata dell attività dei Centri che, per numero e per tipologia dei trapianti eseguiti, risultano i più attivi in Piemonte; di questi Centri, oltre ad una breve scheda, sono proposte le caratteristiche delle patologie trattate con il trapianto allogenico e la valutazione dell esito complessivo del trapianto (suddividendo, quando possibile, i trapianti da donatore consanguineo rispetto a quelli da donatore non consanguineo). Le curve di sopravvivenza e mortalità trapianto-correlata (TRM), elaborate dai Centri, si riferiscono a tipologie di pazienti diversi per patologia ed età e pertanto non sono direttamente confrontabili. Si precisa, inoltre, che nelle tabelle di attività del CT sono indicate le segnalazioni di trapianto, mentre i grafici a torta raffigurano il numero di pazienti trapiantati suddiviso per patologia; è possibile quindi che i numeri riportati nelle tabelle e nei grafici non coincidano, poiché un paziente potrebbe essere stato trapiantato più di una volta. Si precisa che il CT dell Ospedale Civile di Ivrea ha concluso l attività nel 2010 con 28 trapianti autologhi totali. CT AL01-CIC 825 L attività trapiantologica nel corso del 2012 ha documentato un incremento rispetto all anno precedente sia per i trapianti autologhi (38 41) che per gli allogenici (17 22) grazie all avvio dei trapianti da famigliare aploidentici (4/22). La maggior parte degli allogenici eseguiti (13/22), ha utilizzato donatori volontari da Registro (MUD). La TRM a 100 giorni per i trapianti da consanguineo del periodo è inferiore al 5%, mentre quella relativa ai trapianti MUD nel periodo è intorno al 10%. La TRM globale, compresa quella tardiva, relativa ai pazienti trapiantati dal 2002 al 2012 si attesta intorno al 25% per i trapianti da MUD ed intorno al 16% per i trapianti da famigliare. 87 Resoconto CRT 2012

89 Cellule staminali emopoietiche CT CN01 - CIC 606 La Struttura Complessa di Ematologia, istituita nel 1994 è articolata in 3 branche di attività distinte: la degenza con una dotazione di 15 posti letto di cui tre isolati in ambiente a bassa carica batterica, il Day Hospital-Ambulatorio con una dotazione di 6 poltrone/posti letto ed il laboratorio di biologia cellulare e criobiologia. La S.C. ha iniziato l attività di autotrapianto di CSE nel dicembre 1995, di allotrapianto da donatore familiare nel dicembre 1999, da donatore non consanguineo nel 2005, da donatore di cordone ombelicale nel 2006 e da donatore familiare aploidentico dal L unità è accreditata alle Società Italiana ed Europea di Trapianto di Midollo (GITMO e EBMT). La mission aziendale della S.C. è l erogazione di assistenza ematologica a tutto il quadrante sud-ovest del Piemonte e pertanto svolge attività di consulenza ematologica presso i presidi ospedalieri di tale area: dal 1999 esiste una convenzione per consulenza periodica con l ex Asl n 16 di Mondovì-Ceva, dal 2000 è stata attivata un analoga convenzione per consulenza con l ex Asl n 17 di Savigliano-Saluzzo-Fossano attualmente confluite nell ASL CN1 e dal 2003 con l ASL CN2 di Alba-Bra. La S.C di Ematologia è dotata di un laboratorio dedicato alle attività diagnostiche in campo ematologico e al congelamento e criopreservazione di cellule staminali emopoietiche La S.C. svolge attività di ricerca clinica nell ambito delle principali emopatie neoplastiche e nell ambito del trapianto di midollo osseo autologo e allogenico, e delle infezioni opportunistiche nei pazienti immunocompromessi. La S.C. è certificata UNI EN ISO 9001 dal Nel corso del 2013 sarà sottoposta a ispezione congiunta JACIE/CNT per l accreditamento di eccellenza dell attività trapiantologica. La pianta organica all epoca dell istituzione della divisione (Gennaio 1995), era composta da 3 dirigenti medici di 1 livello e un dirigente medico di 2 livello. La S.C. consta attualmente di 1 Direttore, 8 dirigenti medici, 1 dirigente biologo-patologo clinico, 1 biologo PhD (dottore di ricerca in medicina molecolare), 1 infermiere C.P.S. esperto, 1 Coadiutore Amministrativo- Coordinatore di sperimentazioni cliniche, 1 A.S. C.P.S. esperto, 24 infermieri C.P.S., 4 O.S.S. (personale A.M.O.S.). CT TO01 - CIC231 Presso il Centro Trapianti Dipartimentale TO01 CIC 231, nel 2012, sono stati effettuati 57 trapianti allogenici, di cui 28 da donatore non familiare, e 123 trapianti autologhi. Al Centro afferiscono i pazienti delle Ematologie ospedaliera ed universitaria del presidio San Giovanni Battista della Città della Salute e della Scienza di Torino e dell Ematologia dell Ospedale Mauriziano Umberto I. L attività clinica dall anno 2000 include 709 trapianti allogenici e 1942 trapianti autologhi. La sopravvivenza globale di tutti i pazienti sottoposti a trapianto allogenico raggiunge un plateau con un follow up che si estende a 12 anni sottolineando come il trapianto sia risultato curativo in una congrua percentuale di pazienti trattati. L attività di ricerca è caratterizzata dal coordinamento di numerosi studi clinici multicentrici, in particolare sul mieloma e sui linfomi, nell ambito della società scientifica del G.I.T.M.O. (Gruppo Italiano Trapianti di Midollo), dei gruppi di patologia, e dell E.M.N. (European Myeloma Network). Inoltre, il Centro ha contribuito allo sviluppo di protocolli di trapianto allogenico con condizionamento non mieloablativo ed ad intensità ridotta, applicabili ai pazienti più anziani e/o con co-morbidità, nell ambito del Seattle Consortium, consorzio internazionale di Centri Trapianto nord-americani ed europei. I programmi di ricerca del Centro hanno ottenuto finanziamenti dal Ministero della Salute (Progetti di Ricerca Finalizzata) e dal Ministero dell Istruzione e della Ricerca Scientifica permettendo di istituire borse di studio per data-manager, biologi, biotecnologici e giovani Resoconto CRT

90 specialisti che contribuiscono sia all attività clinica sia all attività di ricerca clinica e di laboratorio. Globalmente, i risultati dell attività si sostanziano nella pubblicazione di oltre 150 manoscritti su riviste di alto profilo scientifico e in numerose relazioni a congressi nazionali ed internazionali. CT TO02-CIC 305 L attività del Centro Trapianti di Cellule Staminali e Terapia Cellulare dell Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, è iniziata nel 1989 e si è caratterizzata nel corso degli anni per il trattamento di malattie tumorali e non tumorali con il trapianto autologo ed allogenico di cellule staminali ematopoietiche, midollari, periferiche e cordonali, da donatore familiare e non correlato. L attività del Centro è orientata alla promozione della qualità clinica e di laboratorio delle procedure trapiantologiche di raccolta, manipolazione e di uso clinico delle cellule staminali ematopoietiche e mesenchimali. Nel corso degli anni sono proseguiti i programmi di certificazione ISO 9001 e di Accreditamento JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT-Europe and EBMT), ed è stata inoltre avviata la fase di qualifica della Cell Factory, al fine di ottenere l autorizzazione AIFA alla produzione di prodotti di terapia cellulare ad uso clinico. Nell Ottobre 2010 è stata definita la costituzione del Centro Trapianti Metropolitano di Torino (CTMT) cui afferiscono i Centri Trapianto dell IRCC di Candiolo (Programma clinico adulti), dell Ospedale San Luigi di Orbassano (Programma clinico adulti) aventi come Centro Coordinatore il Centro Trapianti dell Ospedale Infantile Regina Margherita (Programma clinico pediatrico). Il CTMT è stato istituito allo scopo di ottimizzare e integrare la gestione delle risorse strutturali, cliniche e di laboratorio disponibili e di implementare la formazione e l aggiornamento delle risorse umane necessarie per l espletamento e lo sviluppo dell attività di Trapianto di Cellule Staminali Ematopoietiche. L obiettivo del Programma Metropolitano è assicurare la qualità clinica e di processazione delle procedure trapiantologiche e garantirne l efficienza e l efficacia, nel rispetto delle normative nazionali ed internazionali. In particolare, è teso ad adottare tutte le misure necessarie a garantire un elevato livello di tutela della salute relativamente alla donazione, raccolta, lavorazione, conservazione, stoccaggio, distribuzione e infusione delle CSE. Queste misure comprendono l applicazione di processi e procedure comuni all interno di infrastrutture e spazi dedicati ai pazienti, di professionalità formata e qualificata, e di programmi di implementazione e revisione atti a monitorare la conformità agli Standard e le prestazioni delle strutture coinvolte. Il CTMT riconosce il suo valore nell interdisciplinarietà e multidisciplinarietà degli attori coinvolti nelle diverse fasi del percorso trapianto, al fine di garantire, al paziente e al donatore, attività di eccellenza nell ambito di prestazioni sanitarie ad elevata complessità. Inoltre favorisce lo scambio di conoscenze scientifiche ed esperienze professionali nell ambito di attività cliniche e di ricerca, condividendo le risorse disponibili e attuando le politiche della qualità. Il CTMT effettua procedure trapiantologiche autologhe e allogeniche, da donatori familiari e non correlati, attraverso l utilizzo di CSE midollari, periferiche e da sangue cordonale nell ambito di patologie onco-ematologiche e malattie non maligne acquisite e congenite. L attività del programma comprende un team integrato che attua modalità operative inerenti la raccolta, la manipolazione, la conservazione e l uso clinico delle CSE rispondenti a standards, internazionalmente riconosciuti, indispensabili per una buona pratica clinica, di emaferesi trasfusione e di laboratorio. In data 1-2 Ottobre 2012 il Centro Trapianti Metropolitano Torino è stato sottoposto a verifica ispettiva JACIE; il risultato finale della verifica è atteso entro la prima metà del 2013 quando sarà completata la revisione dei documenti e delle procedure del Centro. 89 Resoconto CRT 2012

91 Cellule staminali emopoietiche Nel corso dell anno 2012 sono stati eseguiti 43 trapianti autologhi e 59 allogenici, 32 dei quali da donatore non consanguineo. L obiettivo del 2013 consiste sia nell implementazione della attività trapiantologia allogenica sia nella stesura di un maggior numero di lavori scientifici sia di tipo clinico che pre-clinico. CT Novara La Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Ematologia dell A.O.U. Maggiore della Carità di Novara e dell Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro è accreditata presso il GITMO per lo svolgimento di attività di trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe. Dal febbraio 2010, ha conseguito la certificazione di un sistema qualità secondo la norma ISO 9001:2008, ed è in essere il percorso destinato all accreditamento JACIE. L attività trapiantologica è orientata al trattamento delle principali patologie oncoematologiche e si svolge nell ambito di una struttura di degenza dedicata, a bassa carica microbica (camere singole, pressione positiva e filtri EPHA). Nell ambito del programma trapianti di cellule staminali, viene offerta ai pazienti la partecipazione a protocolli di ricerca clinica e traslazionale. CT Mauriziano - Torino La S.C.D.U. di Ematologia e Terapie Cellulari è stata attivata presso l A.S.O. Ordine Mauriziano di Torino nell Ottobre 2008, sotto la direzione del Prof. C. Tarella. Dopo una iniziale fase di organizzazione delle attività cliniche, negli ultimi mesi del 2009 sono stati eseguiti i primi 2 trapianti di CSE autologhe in pazienti affetti da linfoma non Hodgkin. L attività trapiantologica è poi proseguita con un incremento che nel corso degli anni ha portato a 50 il numero complessivo di procedure autologhe effettuate. Ad esse si aggiungono 22 trapianti autologhi eseguiti prima del 2009, presso l ospedale San Giovanni Antica Sede, su pazienti che per il follow-up sono seguiti presso il Centro del Mauriziano. Per quanto riguarda le procedure di criopreservazione, l attività è svolta in stretta collaborazione con la Divisione Universitaria di Ematologia dell Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. Molinette diretta dal Prof. Boccadoro; le procedure aferetiche sono state eseguite presso la Banca del Sangue dello stesso Ospedale. Si ritiene che a breve sarà possibile eseguire la criopreservazione delle cellule presso l Istituto di Biotecnologie dell Università di Torino. Inoltre, è prevista la realizzazione presso l Ospedale Mauriziano del nuovo Reparto con annesse camere dedicate, che consentirà di ampliare le procedure trapiantologiche. CT Verbania L attività di trapianto autologo del Centro è cominciata nel 1997, con una breve interruzione dal 2000 al 2002 per trasferimento dell attività oncologica dall Ospedale di Omegna a quello di Verbania. Complessivamente nel Centro sono state effettuate oltre 70 procedure. Nella tabella è indicata l attività segnalata a partire dal CT Vercelli L attività di mobilizzazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe è iniziata nel 1999; per l esecuzione di tali procedure il reparto è dotato di camera singola protetta, a bassa carica microbica, con flusso d aria positivo e zona filtro. Nel corso del 2011 è stato iniziato, sotto la guida della Società Exem consulting, il percorso per ottenere la certificazione JACIE per l attività trapiantologica e l accreditamento ISO per tutta l attività di Ematologia. Resoconto CRT

92 Attività di Trapianto dal 2000 ATTIVITA DI TRAPIANTO DAL 2000 ANNO 2000 ANNO 2001 ANNO 2002 ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 ANNO 2008 ANNO 2009 ANN ANN ANNO 2012 TOTALE CT AL01 - A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria Direttore: Prof. A. Levis TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE CONSANGUINEO DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE CT CN01 - A.O. S. Croce e Carle - Cuneo Direttore: Prof. A. Gallamini TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE CONSANGUINEO DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE CT TO01 - Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette Direttore: Dott. M. Falda TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE CONSANGUINEO DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE CT TO02 - Centro Metropolitano - Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. Direttore: Dott.ssa F. Fagioli TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE CONSANGUINEO DONATORE NON CONSANGUINEO SANGUE PLACENTARE A.O.U. Maggiore della Carità - Novara Direttore: Prof. G. Gaidano TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE CONSANGUINEO Resoconto CRT 2012

93 Cellule staminali emopoietiche ATTIVITA DI TRAPIANTO DAL 2000 ANNO 2000 ANNO 2001 ANNO 2002 ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 ANNO 2008 ANNO 2009 ANN ANN ANNO 2012 TOTALE A.O. Osp. Mauriziano - Torino Direttore: Prof. C. Tarella TRAPIANTI ALLOGENICI TRAPIANTI AUTOLOGHI DONATORE CONSANGUINEO Osp. Castelli - Verbania Direttore: Dott. S. Cozzi TRAPIANTI AUTOLOGHI Osp. S. Andrea - Vercelli Direttore: Dott. A. Santagostino TRAPIANTI AUTOLOGHI N. TRAPIANTI PER ANNO DI CSE AUTOLOGHI ALLOGENICI SANGUE PLACENTARE DONATORE NON CONSANGUINEO DONATORE CONSANGUINEO Resoconto CRT

94 CT AL01 TRAPIANTO ALLOGENICO: N. PAZIENTI TRAPIANTATI DAL Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia linfatica cronica Linfoma non Hodgkin Linfoma di Hodgkin Mieloma Multiplo Mielodisplasia Altro SOPRAVVIVENZA GLOBALE MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA 93 Resoconto CRT 2012

95 Cellule staminali emopoietiche CT CN01 TRAPIANTO ALLOGENICO: N. PAZIENTI TRAPIANTATI DAL Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia linfatica cronica Linfoma non Hodgkin Linfoma di Hodgkin Mieloma Multiplo Mielodisplasia Altro SOPRAVVIVENZA GLOBALE MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA 1.0 CB FAM MUD 1.0 CB FAM MUD % Pazienti % Pazienti Mesi dal trapianto Mesi dal trapianto Resoconto CRT

96 CT T001 TRAPIANTO ALLOGENICO: N. PAZIENTI TRAPIANTATI DAL Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia linfatica cronica Linfoma non Hodgkin Linfoma di Hodgkin Mieloma Multiplo Mielodisplasia Altro Tumori Solidi Anemia Aplastica Severa SOPRAVVIVENZA GLOBALE MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA 95 Resoconto CRT 2012

97 Cellule staminali emopoietiche CT TO02 - Centro Metropolitano TRAPIANTO ALLOGENICO: N. PAZIENTI TRAPIANTATI DAL Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Leucemia linfoblastica acuta 13 Leucemia linfatica cronica Linfoma non Hodgkin 51 Linfoma di Hodgkin Mieloma Multiplo Mielodisplasia Altro Tumori Solidi Anemia Aplastica Severa Malattie Ematologiche non tumorali Malattie Immunologiche SOPRAVVIVENZA GLOBALE MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA MUD FAMILIARE MUD FAMILIARE P=0.01 P=NS Resoconto CRT

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99 Cellule staminali emopoietiche Registro Organizzazione L attività di reclutamento dei Donatori Volontari (DV) di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) in Piemonte, è iniziata alla fine degli anni 80, con il coordinamento del Centro Regionale di Riferimento per i Trapianti di organi, tessuti e cellule (CRT), situato presso l attuale Città della Salute e della Scienza di Torino presidio S. Giovanni Battista. Il riconoscimento istituzionale di questa attività, è avvenuto nel giugno del 1998 con la delibera della Giunta della Regione Piemonte - D.G.R. n che costituiva la rete regionale per l attività di tipizzazione tessutale ed istituiva il Registro Regionale (RR) dei donatori volontari di midollo osseo. Tale D.G.R. è stata sostituita da D.G.R. n del 28 novembre 2011 che recepisce l A.S.R. del ed oltre a definire requisiti e funzioni del RR e dei CD, riconosce la rete dei Poli di Reclutamento e dà nuove disposizioni per i laboratori di tipizzazione tessutale. L organizzazione attuale prevede il RR che rappresenta sul territorio regionale il Registro nazionale, IBMDR, fondato a fine 1989 presso l Ente Ospedali Galliera di Genova; il RRTO01 situato all interno del CRT ha il compito di coordinare l attività di 8 CD in Piemonte ed 1 CD in Valle D Aosta e 6 Centri Prelievo (CP): 2 per il prelievo di CSE da midollo e 4 per il prelievo da sangue periferico. Fatta eccezione per il CD TO01 che è localizzato all interno del CRT, tutti gli altri CD sono situati all interno di un Servizio Trasfusionale facilitando l adesione al programma di donazione di CSE da parte dei donatori di sangue, anche in considerazione del fatto che l idoneità alla donazione di sangue e quella di CSE è definita dalla stessa normativa di riferimento e cioè dal Decreto Ministeriale del 3 marzo 2005; tale decreto oltre a stabilire le caratteristiche di idoneità clinica, riconosce dal punto di vista giuridico la figura del DV, delineandone con chiarezza diritti e doveri. Dai CD dipendono i Poli di Reclutamento - PR - allocati anch essi presso Servizi Trasfusionali ed Unità di Raccolta AVIS; ad essi sono affidate le funzioni di reclutamento ed identificazione dei D.V., valutazione dell idoneità e prelievo di sangue per la tipizzazione. I PR attivi in Regione, censiti e riconosciuti dall IBMDR, sono 19. L impegno e la determinazione del personale dei CD nel perseguire questo progetto e il sostegno costante dell ADMO e dell Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte hanno permesso una costante e progressiva crescita del Registro sia per la quantità, sia per la qualità dei dati genetici che si allinea con quella prevista dagli Standard Internazionali. Attività Il numero complessivo di donatori volontari attivi iscritti nel Registro Regionale, a fine 2012, è pari a , corrispondente a circa il 10% del Registro Italiano (IBMDR). Il 65% dei donatori è iscritto presso 3 CD, AL01, CN01 e TO03, mentre il rimanente 35% è gestito dai rimanenti 6 CD. I donatori iscritti al Registro sono stati distribuiti sulla mappa geografica del Piemonte in base al comune di residenza e sono stati rapportati alla popolazione ivi residente di età compresa tra 18 e 55 anni; le aree rosse sono quelle con il più alto numero di iscritti in rapporto alla popolazione residente, mentre quelle in azzurro e giallo hanno i valori più bassi e potrebbero essere destinatarie di una campagna mirata di informazione e sensibilizzazione alla donazione. Nel corso del 2012 sono state realizzate due importanti iniziative; la prima riguarda il reclutamento degli studenti iscritti al corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell Università di Torino. La seconda iniziativa si è concretizzata nella II giornata nazionale di sensibilizzazione e reclutamento del 22 settembre 2012 organizzata da ADMO in collaborazione con la onlus VIP clown in corsia, nelle principali piazze italiane; il Piemonte è stata la prima regione d Italia per numero di donatori iscritti in un solo giorno: 1201 nelle piazze Resoconto CRT

100 di Alba, Alessandria, Asti, Casale M.to, Cuneo, Mondovì, Pinerolo, Saluzzo, Savigliano, Settimo T.se, Torino, Vaie, Verbania, Vercelli grazie alla collaborazione e disponibilità delle associazioni dei donatori di sangue, AVIS e FIDAS, che hanno messo a disposizione le autoemoteche. Il numero di nuovi donatori arruolati nel 2012 (2.321) è più che raddoppiato rispetto all anno precedente, imprimendo una crescita significativa al Registro. Nel corso del 2012 sono stati selezionati quasi 500 donatori, iscritti al Registro piemontese, in quanto risultati compatibili con un paziente per HLA-A,-B e -DRB1; per 296 di essi è stato eseguito un approfondimento della tipizzazione con tecniche di biologia molecolare ad alta risoluzione; in particolare, i campioni di sangue di 104 donatori sono stati inviati al Centro Trapianti del paziente per eseguire i test finali di conferma della compatibilità ed in base ai risultati 27 di essi sono stati selezionati per la donazione. Al termine della valutazione e verifica di idoneità, in 16 casi è stata portata a termine la donazione, poiché negli altri 11 casi il percorso di donazione è stato sospeso per fattori riconducibili al donatore o al ricevente; inoltre in 1 caso è stato richiesto un secondo prelievo di CSE, a favore del medesimo paziente. I dati aggiornati al 31 dicembre 2012 indicano che sono state eseguite 305 donazioni di CSE in totale; il 36% delle donazioni è stata effettuata a favore di pazienti esteri. Questa consistente percentuale viene mantenuta grazie anche alla continua ricerca volta ad individuare DV con caratteristiche genetiche più rare, da anni obiettivo del Registro IBMDR. Rapportando il numero delle donazioni totali al numero dei donatori iscritti al Registro, si ottiene un indice dell efficienza di reclutamento: mediamente 1 donatore ogni 142 iscritti arriva alla donazione. Caratteristiche del Registro Piemontese La qualità dei dati contenuti in un Registro di DV consente una più rapida progressione verso il prelievo di CSE. La procedura di selezione e analisi della compatibilità di un DV a favore di un paziente procede infatti per step successivi, perciò quanto meglio il DV è tipizzato e periodicamente controllato per quel che riguarda la sua idoneità, tanto più veloce ed affidabile sarà la sua valutazione, e tanto più tempestivamente si potrà programmare il trapianto di CSE. Circa 89% dei DV afferenti al Registro piemontese è tipizzato estesamente (HLA di Classe I e II), preferibilmente con tecniche di biologia molecolare del DNA (le più precise ed affidabili), e l 11% circa è tipizzato per classe II in alta risoluzione (HR). I dati indicano che una Regione come la nostra, al 6 posto per numero di abitanti, riesce a mantenere un buon tasso di donazione (3 posto dopo Lombardia e Veneto) grazie anche alla riqualificazione costante dell archivio regionale dei donatori. A questo proposito il RR del Piemonte, su indicazione dell IBMDR, ha elaborato un progetto di riqualificazione dei dati genetici dei donatori già iscritti in Italia, che riguarda un gruppo di oltre donatori selezionati in base alle caratteristiche HLA, età e genere. Questi donatori saranno meglio caratterizzati con tecniche molecolari in alta risoluzione, rendendo il Registro Italiano più competitivo con i più grandi registri internazionali, americano e tedesco, i cui donatori sono già tipizzati con queste tecniche. Da luglio 2012 è diventato requisito obbligatorio IBMDR tipizzare in HR per i loci HLA-A,B,C,DRB1 i donatori all iscrizione. Rispetto all età, quasi la metà dei donatori sono nella fascia aa, mentre circa il 30% appartiene alla fascia aa e quindi è destinata ad uscire dal Registro nei prossimi 10 anni per superati limiti di età; da ciò si rende evidente la continua necessità di alimentare il Registro con l iscrizione di soggetti giovani di età aa, che al momento costituiscono circa il 6% della popolazione dei donatori volontari. Rispetto al genere, i DV 99 Resoconto CRT 2012

101 Cellule staminali emopoietiche Registro sono quasi equamente distribuiti tra maschi e femmine con lieve prevalenza di queste ultime. I referenti dei CD e dei Centri Prelievo si riuniscono periodicamente presso il CRT al fine di analizzare i dati regionali di attività, affrontare e risolvere eventuali criticità, individuare strategie di reclutamento e progetti comuni su cui lavorare. E importante valutare quanti DV abbiano caratteristiche genetiche uniche, ovvero non trovino nel Registro altre combinazioni analoghe. Infatti, obiettivo di un Registro non è solamente l incremento del numero dei DV, ma soprattutto l inserimento di donatori le cui caratteristiche non siano già presenti nel registro stesso. Più del 70% dei DV del registro piemontese possiede una tipizzazione per HLA-A, -B e -DRB1 che è presente una sola volta nel Registro. Per quel che riguarda gli aspetti clinici, è stata presa la decisione di non utilizzare come DV i portatori di tratto talassemico, in quanto presentano generalmente tempi e modalità di recupero, dopo le donazioni (anche di solo sangue), incompatibili con una procedura di donazione volontaria, che ha tra i suoi obiettivi principali la tutela del donatore. I dati di attività del registro piemontese, vengono regolarmente presentati e discussi con l Assessorato alla Sanità e l ADMO per le opportune collaborazioni. Dal punto di vista laboratoristico, i principali obiettivi di questi ultimi anni sono stati la tipizzazione di caratteristiche genetiche generalmente non considerate al momento dell iscrizione ma indispensabili poi in sede di conferma (HLA-C), ricerca di caratteristiche HLA più rare al fine di creare opportunità anche per pazienti di origine etnica geneticamente distante dalla nostra. La nostra esperienza evidenzia che solo la stretta collaborazione tra le varie figure specialistiche (clinici, laboratoristi, trasfusionisti), tra le strutture sanitarie (CD, CP, CRT, IBMDR), e tra queste e gli organi regionali e le associazioni, può garantire ai pazienti il miglior trattamento possibile attraverso una costante attività di aggiornamento scientifico e promozione della donazione. Resoconto CRT

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103 Cellule staminali emopoietiche Registro ORGANIZZAZIONE DEL REGISTRO DONATORI DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE RR TO01 * Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette CENTRI DONATORI E POLI DI RECLUTAMENTO IMMUNOGENETICA E BIOLOGIA DEI TRAPIANTI Prof. A. Amoroso CD AL01 A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria Immuno-Trasfusionale Dr. F. Dallavalle PR AL 01 Ospedale SS. Antonio e Margherita - Tortona Immuno-Trasfusionale Dr.ssa G. Davico PR AL 02 Ospedale di S. Giacomo - Novi Ligure Immuno-Trasfusionale Dr. A. Cartasegna PR AL 03 Ospedale Civile - Acqui Terme Immuno-Trasfusionale Dr. E. Pedrazzi PR AL 04 P.O. Santo Spirito - Casale M.to Immuno-Trasfusionale Dr. F. Vaniglia PR AT 01 Ospedale Cardinal Massaia - Asti Immuno-Trasfusionale Dr. F. Indelicato CD AO01 A.S.R. Ospedale Regionale - Aosta Immuno-Trasfusionale Dr. P.L. Berti CD CN01 A.O. Santa Croce e Carle - Cuneo Immuno-Trasfusionale Dr. M. Peano PR CN 01 P.O. S. Croce - Mondovì Immuno-Trasfusionale Dr.ssa S. Soarino PR CN 02 Ospedale San Lazzaro - Alba Immuno-Trasfusionale Dr. R. Iannini PR CN 03 Ospedale SS. Annunziata - Savigliano Immuno-Trasfusionale Dr. D. Testa CD TO01 CD TO03 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. Immunogenetica e biologia dei Trapianti Immuno-Trasfusionale Prof. A. Amoroso Dr. M. Pagliarino PR TO 01 AVIS Intercomunale di Torino - Pianezza Centro Raccolta Dr. V. Scialdone PR TO 02 Ospedale E. Agnelli - Pinerolo Immuno-Trasfusionale Dr.ssa Ferrari PR TO 03 Avis Intercomunale di Torino - Via Piacenza Centro Raccolta Dr. R. Ravera PR TO 04 Ospedale Maria Vittoria - Torino Immuno-Trasfusionale Dr. O. Giachino PR TO 05 Az. Osp. San Luigi - Orbassano Immuno-Trasfusionale Dr. P. Ottone CD TO04 TO4 Ospedale Civile - Ivrea Immuno-Trasfusionale Dr. R. Chianese CD TO05 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette Banca del Sangue Dr. AM. Bordiga CD VB01 VCO Ospedale Castelli - Verbania Immuno-Trasfusionale Dr.ssa P. Rosetta PR NO 01 AVIS Unità di raccolta fissa - Arona Centro Raccolta Dr. M. Brovelli PR VB 01 Ospedale San Biagio - Domodossola Immuno-Trasfusionale Dr. R. Borsotti CD VC01 VC Ospedale Sant Andrea - Vercelli Immuno-Trasfusionale Dr. R. Mari PR BI 01 Ospedale Civile degii Infermi - Biella Immuno-Trasfusionale Dr. G. Mascaro PR NO 02 Ospedale SS. Trinità - Borgomanero Immuno-Trasfusionale Dr. A. Belardi PR NO 03 A.O.U. Maggiore della Carità - Novara Immuno-Trasfusionale Dr.ssa C. Gigli CENTRI PRELIEVO CP-p AL01 A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria Immuno-Trasfusionale Dr. R. Guaschino CP-p CN01 A.O. Santa Croce e Carle - Cuneo Immuno-Trasfusionale Dr. M. Peano CP-p TO01 CP-p TO02 CP-m TO01 CP-m TO02 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M. Banca del Sangue Immuno-Trasfusionale Centro Trapianti Centro Trapianti Dr. AM. Bordiga Dr. M. Pagliarino Dr. M. Falda Dr.ssa F. Fagioli Resoconto CRT

104 DONATORI TOTALI ATTIVI: AL 31/12/2012 VB01 10% VC01 7% AL01 22% TO04 4% TO05 6% AO01 3% TO03 23% TO01 5% CN01 20% DISTRIBUZIONE DEI DONATORI (X ABITANTI) IN PIEMONTE PER COMUNE DI RESIDENZA I donatori sono stati rapportati a abitanti di età compresa tra 18 e 55 anni. In azzurro sono indicate le aree con basso numero di donatori, in rosso quelle con alto numero, in giallo e rosa i valori intermedi. 103 Resoconto CRT 2012

105 Cellule staminali emopoietiche Registro CRESCITA DEL REGISTRO Nuovi Ingressi Donatori attivi totali DISTRIBUZIONE DONATORI PER ETÀ E GENERE F M % % Donatori % 19% < Età (anni) Resoconto CRT

106 DISTRIBUZIONE DONATORI ATTIVI PER LIVELLO DI TIPIZZAZIONE NEI CENTRI DONATORI CLASSE I CLASSE II CLASSE II MOLECOLARE CLASSE II HR AL01 AO01 CN01 TO01 TO03 TO04 TO05 VB01 VC01 ATTIVITÀ DI DONAZIONE n. donazioni % Italia 36% per Estero *59% *50% *81% 77 *46% *54% *62% 65 *73% *65% n. donazioni complessive 50 * PBSC 0 ATTIVITA DI ISCRIZIONE E DONAZIONE PER CENTRO DONATORI CD Ospedali Donatori totali Ingressi 2012 Donazioni totali Donazioni 2012 Indice donatori * AL01 Ospedale Civile - AL AO01 Ospedale Regionale - AO CN01 S. Croce e Carle - CN TO01 TO03 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M TO04 Ospedale Civile - Ivrea TO05 Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Molinette VB01 Ospedali Riuniti - VB VC01 S. Andrea - VC Totali * Indice donatori: rapporto tra numero di donazioni e numero di donatori totale 105 Resoconto CRT 2012

107 Cellule staminali emopoietiche Registro N. DONATORI ATTIVI AL 01/01/ N. DONATORI DISATTIVATI 810 N. DONATORI RECLUTATI NEL TOTALE DONATORI ATTIVI AL 31/12/ N. DONATORI SELEZIONATI PER COMPATIBILITA A,B,DR 490 ATTIVITA 2012 N. DONATORI TIPIZZATI 296 TEST CONFERMA 104 APPROFONDIMENTO COMPATIBILITÀ DR/DNA 192 SOSPENSIONI PER INIDONEITÀ DEL DONATORE 8 SELEZIONE FINALE PER DONAZIONE 27 SOSPENSIONI PER INIDONEITÀ DEL RICEVENTE 3 DONAZIONI EFFETTUATE 16 Resoconto CRT

108

109 La Banca di Sangue Placentare Piemontese (Torino Cord Blood Bank) è una delle 17 Banche attive sul territorio nazionale, afferenti alla rete Italiana delle Banche pubbliche di Sangue Placentare coordinata dal Centro Nazionale Sangue in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti (Italian Cord Blood Network). La Banca individuata con D.G.R. n del 31/08/2000, ha sede presso il SIMT dell Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino P.O. OIRM S. Anna, dove l attività di raccolta di sangue placentare era stata avviata fin dal Il sangue placentare è una consolidata fonte di CSE, alternativa al midollo osseo e al sangue periferico per la terapia di tutte le malattie curabili con trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE); infatti negli ultimi anni, essa è stata utilizzata nel 19% circa dei trapianti. I vantaggi sono prevalentemente la immediata disponibilità e il minor rischio di graft versus host disease; lo svantaggio principale è la cellularità ridotta dovuta al piccolo volume (media di 80 ml rispetto a oltre 1000 ml) e per questo la maggior parte delle Banche adotta la strategia di criopreservare unità altamente cellulate (>800 milioni di cellule nucleate ). Banca allogenica non familiare Nella regione Piemonte, la raccolta si basa sulla collaborazione con 22 centri qualificati, localizzati nei 32 punti nascita della regione; la metà di essi è attiva ai fini del banking allogenico non familiare. Dall inizio dell attività le unità raccolte sono state ; solo il 21% di esse, corrispondenti a unità, aveva requisiti di qualità tali da consentirne l imbancaggio. Il 79% di esse (1.851 unità) è stato validato ed è quindi disponibile per la ricerca a favore di un paziente, italiano o estero. Nel 2012 le unità raccolte sono state 1.367, il 10% in più rispetto all anno precedente, ma il numero di quelle idonee per la conservazione in banca (102 unità) si è dimezzato rispetto all anno precedente, facendo precipitare la resa della raccolta dal 18% al 7%. Nel corso dell anno sono state selezionate 61 unità ai fini di trapianto; alcune di esse sono state abbinate a più di un paziente portando a 66 il numero di procedure di selezione espletate. Quattro di queste unità sono state consegnate per trapianto, 3 in Italia ed 1 negli USA, portando il numero totale ad 82. Banca intrafamiliare Accanto all attività di criopreservazione delle unità placentari per uso allogenico solidaristico, la Banca svolge un importante attività di raccolta ad uso intrafamiliare: si tratta cioè di cordoni provenienti da bambini nella cui famiglia è presente una patologia, riconosciuta come potenzialmente curabile con le CSE; il beneficiario potrebbe essere il bambino stesso (terapia genica), un fratello o sorella affetti dalla malattia o un altro famigliare (in casi selezionati). Il decreto del 18 Novembre 2009 del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali in merito a: Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato, decreta nell art. 2 al comma 2 che.. è consentita la conservazione di sangue da cordone per uso dedicato al neonato con patologia in atto al momento della nascita o evidenziata in epoca prenatale, o per uso dedicato a consanguineo con patologia in atto al momento della raccolta o pregressa, per la quale risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, previa presentazione di motivata documentazione clinico sanitaria rilasciata da parte di un medico specialista nel relativo ambito clinico, inoltre al comma 3..è altresì consentita la conservazione di sangue da cordone ombelicale per uso dedicato nel caso di famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie geneticamente determinate per le quali risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale,.. al Resoconto CRT

110 comma 7. può essere consentita nel caso di particolari patologie non ancora ricomprese nell elenco, ma per le quali sussistono compravate evidenze scientifiche di un possibile impiego di cellule staminali del sangue da cordone ombelicale anche nell ambito di sperimentazioni cliniche approvate secondo la normativa vigente previa presentazione di una documentazione rilasciata da un medico specialista nel relativo ambito clinico. L elenco delle indicazioni cliniche viene periodicamente aggiornato sulla base delle indicazioni fornite dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) di concerto con il Centro Nazionale Sangue (CNS). In caso di particolari patologie non comprese nell elenco il responsabile della Banca autorizza la conservazione dopo aver sentito il parere di un apposito gruppo tecnico multidisciplinare coordinato dal Centro Nazionale Trapianti, con oneri a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Non è consentita la conservazione del sangue cordonale ad uso personale per finalità diverse da quelle previste ai commi 2, 3 e 7 del presente articolo. Nel 2005 la Direzione della Banca ha promosso la stesura di un Documento sulle Indicazioni al Banking ad uso Intrafamiliare in collaborazione con i Responsabili ed i Referenti delle strutture di cura dei pazienti, in particolare: Divisioni di Oncologia, Ematologia, Immunologia, Trapianto di Midollo Osseo, Servizi di Consulenza Genetica e Diagnosi Prenatale, Coordinamento Regionale per i Trapianti. Nel 2006 è stata anche istituita una commissione per valutare, sulla base di tale documento, l eleggibilità alla raccolta di sangue placentare ad uso mirato da parte di coloro che ne abbiano fatto richiesta. Le unità con queste caratteristiche, criopreservate alla data del 31/12/2012, sono 340, di cui 16 utilizzate per trapianto. A partire dal 1997 si è evidenziato un graduale incremento di raccolte per famiglie a rischio di emoglobinopatia (per un eventuale futuro fratello malato). L incremento è ascrivibile da un lato all aumentata incidenza di tale patologia dovuta alle popolazioni immigrate e alla loro attitudine culturale di rifiutare la diagnosi prenatale, dall altro ad una maggiore percentuale di genitori che rifiutano l interruzione di gravidanza in caso di feto malato; tale rifiuto dipende dalla migliore qualità di vita dei pazienti talassemici e la possibilità di cura con il trapianto da fratello compatibile. Raccolta di sangue cordonale per uso personale destinato all esportazione La conservazione ad uso personale in assenza di indicazioni cliniche, come assicurazione futura verso patologie che potrebbero insorgere nel corso della vita del neonato, è proposta da banche private estere che operano con fini di lucro. La conservazione con queste finalità non è raccomandata dalla comunità scientifica in quanto la probabilità media di usare il proprio sangue placentare è estremamente ridotta (0,001 %), pertanto essa non è consentita in Italia ed in molti paesi Europei, dove le Banche di Sangue Placentare gravano sulla Sanità Pubblica. È invece autorizzata l esportazione del sangue da cordone ombelicale per uso personale ai fini della loro conservazione presso banche operanti all estero secondo quanto previsto dall ordinanza ministeriale del 26 febbraio 2009 e dalla D.G.R. 16/802 del 15/10/2010 della Regione Piemonte. Tutti i 32 punti nascita della Regione sono attivi per la raccolta di unità di sangue cordonale destinate all esportazione. La prima tabella riporta per ogni punto nascita, il numero dei parti del 2012 e l attività di raccolta del cordone per uso personale e solidaristico: la totalità delle sacche raccolte per l esportazione è imbancata presso le banche estere, mentre complessivamente solo il 21% delle unità raccolte per uso solidaristico è imbancato presso la Banca Regionale dopo aver superato i controlli di qualità relativi a volume e cellularità. Questi due parametri sono importanti ai fini dell utilizzo a scopo di trapianto, poiché è richiesta una quantità minima di cellule per ottenere un buon attecchimento del cordone trapiantato. 109 Resoconto CRT 2012

111 ATTIVITÀ DELLA BANCA ALLOGENICA NON FAMILIARE NEL 2012 UNITÀ UNITÀ RACCOLTE BANCA SELEZIONATE UNITÀ SCARTATE 1265 UNITÀ CONSEGNATE 4 ATTIVITÀ COMPLESSIVA DELLA BANCA ALLOGENICA NON FAMILIARE *Corrispondenti a 908 richieste di selezione Consegnate per trapianti (al 31/12/2012) Unità Raccolte Unità Imbancate Unità Validate Unità Selezionate* Unità Rilasciate Unità Raccolte Unità Imbancate Unità Selezionate Unità Rilasciate Resoconto CRT

112 ATTIVITÀ DI RACCOLTA CB PER PUNTO NASCITA NEL 2012 CB = Cord Bood PUNTI NASCITA AL A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria NASCITE CB USO PERS. CB USO SOLIDARISTICO RACCOLTE IMBANCATE AL Ospedale Civile - Acqui Terme AL Ospedale San Giacomo - Novi Ligure AL Ospedale Santo Spirito - Casale Monferrato AL Ospedale SS. Antonio e Margherita - Tortona AT Ospedale Cardinal G. Massaia - Asti BI Ospedale Civile degli Infermi - Biella CN A.O. Santa Croce e Carle - Cuneo CN Ospedale Maggiore SS. Annunziata - Savigliano CN Ospedale San Lazzaro - Alba - Brà CN Ospedale Santa Croce - Mondovì NO A.O.U. Maggiore della Carità - Novara NO Istituto S.S. Trinità - Borgomanero TO Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. Sant Anna TO Ospedale Civico - Chivasso TO Ospedale Civile - Cuorgnè - Ivrea TO Ospedale Civile - Susa TO Ospedale Civile "E.Agnelli" - Pinerolo TO Ospedale degli Infermi - Rivoli TO Ospedale Maggiore - Chieri TO Ospedale Maria Vittoria - Torino TO Ospedale Martini - Torino TO Ospedale Mauriziano Umberto I - Torino TO Ospedale San Lorenzo - Carmagnola TO Ospedale Santa Croce - Moncalieri TO Presidio Ospedaliero Riunito - Ciriè VB Ospedale San Biagio - Domodossola VB Stabilimento Ospedaliero Castelli - Verbania VC Ospedale Sant'Andrea - Vercelli VC Ospedale SS.Pietro e Paolo - Borgosesia TO Pinna Pintor - Torino NP To Sedes Sapientiae - Torino NP VDA A.S.R. Ospedale U. Parini - Aosta NP NP TOTALE UNITÀ NUMERO CENTRO TRAPIANTO CONSEGNATE PER TRAPIANTO NEL USA - Houston 1 ANCONA 1 ROMA 1 MILANO 111 Resoconto CRT 2012

113 ATTIVITÀ BANCA INTRAFAMILIARE - INDICAZIONI DI TRAPIANTO Ricevente malato Futuro fratello malato ATTIVITÀ BANCA INTRAFAMILIARE - INDICAZIONI DI TRAPIANTO Imbancate Trapiantate Resoconto CRT

114 PAESI DI PROVENIENZA DELLE COPPIE A RISCHIO DI EMOGLOBINOPATIA 49% 1% 7% 4% 1% 1% 1% 6% Albania 1% Algeria 4% 5% 4% 1% 8% 1% 1% 5% Angola Burkina Faso Cameroon Congo Costa d'avorio Ecuador Filippine Ghana Iran Marocco Nigeria Pakistan Senegal Vietnam Zaire DISTRIBUZIONE 78 UNITÀ PER TRAPIANTO ALLOGENICO NON FAMILIARE RILASCIATE AL 31/12/2012 USA 23% Asia 3% Italia 22% Sud America 5% Resto d Europa 47% 113 Resoconto CRT 2012

115 Attività di immunogenetica L attività di immunogenetica è svolta dalla Struttura Complessa (SC) di Immunogenetica e Biologia dei Trapianti dell A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino, che si articola in diversi laboratori: Laboratorio di Sierologia, Laboratorio di Biologia Molecolare (BM) in bassa risoluzione (LR), Laboratorio di BM in alta risoluzione (HR). Nel 2008 si è attivato anche il laboratorio per lo studio del microchimerismo dopo trapianto di CSE (Cellule Staminali Emopoietiche) ed il laboratorio di Immunologia Cellulare. Tipologia di esami eseguiti Le indagini di laboratorio si diversificano a secondo dei diversi programmi di trapianto, ed in particolare: per il programma di trapianto di midollo osseo, l immunogenetica si occupa delle tipizzazioni tessutali (tipizzazioni HLA) di pazienti e familiari allo scopo di ricercare un donatore di midollo osseo completamente o parzialmente compatibile ed idoneo alla donazione. Dopo l esecuzione del trapianto, per determinarne l attecchimento, vengono effettuati, a scadenze predeterminate, test per la valutazione del chimerismo. Questi test si basano sull analisi di short tandem repeat (STR). Nel 2012 sono state eseguite 291 analisi di chimerismo. Per i pazienti per i quali non si trova un donatore idoneo in ambito familiare si provvede, su richiesta dei medici curanti, all attivazione di una ricerca tra i donatori iscritti all Italian Bone Marrow Donor Registry (IBMDR). A questo proposito la SC è sede del Registro Piemontese dei Donatori di Osseo afferenti all IBMDR. Organizza i Controlli di Qualità Regionali della tipizzazione e gestisce la fase finale del work-up di tutti i donatori di sangue midollare piemontesi che arrivano al prelievo. per il programma di trapianto di organi solidi, l immunogenetica garantisce: - le tipizzazioni HLA dei donatori d organo e dei pazienti in attesa di trapianto solido (cuore, polmoni, fegato, pancreas e reni) - lo studio degli anticorpi anti-hla attraverso lo studio dei sieri dei pazienti iscritti in lista per trapianti di organi e/o tessuti, in cui viene ricercata la presenza di anticorpi linfocitotossici prima e dopo il trapianto. Per una più estesa identificazione degli anticorpi sono state introdotte nuove e più sensibili metodiche (Elisa e Luminex) - l esecuzione delle prove crociate tra il siero del paziente e le cellule del donatore (crossmatch) al momento del trapianto. Recentemente è stata pure introdotta la tecnica di crossmatch in citofluorimetria, che risulta più sensibile di quella tradizionale, particolarmente utile in caso di desensibilizzazione o di pazienti che abbiano prodotto anticorpi anti-hla - l esecuzione del test Immuknow della Cylex per il controllo della reattività immunologica dei pazienti trapiantati. Tale test si è dimostrato efficace nel rivelare stati di eccessiva immunosopppressione con rischi di complicanze infettive per i pazienti in terapia antirigetto. Sono stati eseguite 482 analisi nel 2012; per il programma di test per HLA e Malattie: l immunogenetica si occupa di tipizzazione HLA e suscettibilità alle malattie autoimmuni. Il legame tra patologie autoimmunitarie ed il sistema HLA è stato riconosciuto in seguito l osservazione che l incidenza di alcune malattie genetiche è più alta in soggetti che possiedono una caratteristica genetica particolare (quella chiamata allele HLA che determina le cosiddette caratteristiche tessutali) nel proprio genoma rispetto a coloro che non lo possiedono, e trova il suo razionale nel ruolo cruciale che tali molecole svolgono nella maturazione dei linfociti e nell induzione delle risposte immuni verso gli antigeni proteici. Nella tabella viene proposto un elenco di malattie, ciascuna delle quali associata ad uno specifico allele HLA, e il numero di tipizzazioni eseguite nell anno Resoconto CRT

116 MALATTIA ALLELE/LOCUS HLA N. TIPIZZAZIONI ESEGUITE Spondilite anchilosante, Uveite, Behcet B27, B5 970 Uveite A29 18 Malattia Celiaca DQ2 DQ Diabete, Sclerosi e Narcolessia DRB1* DQB1* 120 Artrite psoriasica C 7 Artrite reumatoide, artrite reumatoide giovanile HLA completo 36 Volumi di attività di immunogenetica I volumi di attività degli esami di Immunogenetica sono aumentati considerevolmente negli ultimi anni, anche in relazione al progetto di unificazione delle prestazioni nell ambito dell Az. Osp. Città della Salute e della Scienza di Torino. Il laboratorio di Immunogenetica e Biologia per i Trapianti, nel corso del 2012, è rimasto l unico laboratorio dell A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino a eseguire prestazioni di tipizzazione tissutale HLA. Anche i protocolli di indagine sono variati nel corso del tempo, aumentando e diminuendo quindi le diverse tipologie di tipizzazione. Vengono eseguiti ogni anno quasi 8000 test sui sieri dei pazienti per la ricerca di anticorpi antitessuto. Un po meno della metà di essi viene anche esaminato nelle prove crociate di compatibilità (crossmatch). Le indagini di HLA sono quasi 6000 ogni anno. Se si valutano in maggior dettaglio le diverse tipologie di tipizzazioni HLA [sierologica, molecolare a bassa risoluzione (LR) e molecolare ad alta risoluzione (HR)] si notano tuttavia delle interessanti differenze. Stanno infatti aumentando in maniera considerevole le tipizzazioni ad alta risoluzione, che constano ognuna di un certo numero di analisi di sequenze dei geni HLA. Questo fenomeno è da imputarsi essenzialmente all attività sui donatori di midollo osseo (+16%), e trova giustificazione sia dall aumento del numero dei donatori iscritti nei registri, e di conseguenza dal numero di trapianti allogenici da donatori non consanguinei (MUD) che si eseguono in Piemonte, sia dal continuo aumento degli alleli HLA conosciuti (ora sono più di 2000) N. tipizzazioni HLA N. test sui sieri per anticorpi anti-tessuto N. sieri in crossmatch Resoconto CRT 2012

117 Attività di immunogenetica N. crossmatch N. sieri studiati ^ 8344^ 7860 TIPIZZAZIONI HLA SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE SIEROLOGICA MOLECOLARE LR MOLECOLARE HR TOTALE METODICA CATEGORIA Pazienti per trapianto d organi Pazienti per trapianto di midollo osseo Donatori d organo e tessuti Donatori di midollo osseo* Altri studi *Inclusi i consanguinei e gli estranei ^Un siero studiato con 2 metodiche differenti viene conteggiato 2 volte Resoconto CRT

118 117 Resoconto CRT 2012

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120 Appendice

121 Appendice 1 CNT - Attività Nazionale SIT Sistema Informativo Trapianti Attività di donazione * PMP Decessi con accertamento neurologico 33,6 35,8 34, ,7 40,4 38,9 38,1 37,6 38,2 30, FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre 2012 SIT Sistema Informativo Trapianti Attività di donazione * PMP Donatori Utilizzati 19,7 19, ,3 19,2 19,6 18,2 18,4 18,9 15,7 16,8 16,8 13,7 14,2 10, ,6 12,3 7,9 5,8 6, FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre 2012 Resoconto CRT

122 SIT Sistema Informativo Trapianti Attività di donazione per regione Anno 2011 vs 2012* PMP Donatori Utilizzati ,4 14,8 6,8 12,1 10,5 9,7 9,8 8,2 12,7 14,0 15,9 7,9 9,9 6,9 11,3 10,3 12,4 15,9 10,0 10,2 21,8 25,3 24,1 21,8 24,0 28,2 25,6 26,1 19,1 21,0 20,3 22,4 24,3 31,2 31,0 35,7 35,0 33,5 FONTE DATI: Reports CIR * Dati definitivi al 31 Dicembre 2012 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di RENE Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno 2012: Torino 112 Verona 79 Padova 79 Bologna 72 Milano-Ni 63 Siena 59 Brescia 56 Novara 53 Milano-Pol 53 Pa Civico 53 Treviso 52 Udine 44 Bergamo 43 Rm S.Eugenio 42 Genova S. Mart.* 41 CT Pol. 40 Bari 40 Varese 39 Ancona 39 Pisa 38 Cagliari 38 L'Aquila 38 Parma 36 Rm S. Camillo 35 Rm Sapienza 33 Rm Cattolica 32 Salerno-S.Giovann 31 Pavia 31 Milano-S.Raff 31 Na Federico II 29 Firenze 29 Pa ISMETT 26 Vicenza 25 Modena 20 Perugia 14 Rm B. Gesù 12 Reggio Calabria 11 Padova_ped 11 Cosenza 9 Torino pediatrico 7 Na Monaldi 1 FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre Resoconto CRT 2012

123 Appendice 1 CNT - Attività Nazionale SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di FEGATO Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno 2012: Torino 128 Bergamo 90 Pisa 85 Milano-Ni 84 Padova 82 Bologna 78 Pa ISMETT 63 Milano-Pol 49 Ancona 43 Modena 38 Milano Tumori 35 Rm S.Eugenio 32 Verona 26 Rm S. Camillo 25 Na Cardarelli 24 Rm Sapienza 23 Rm Cattolica 19 Cagliari 18 Udine 16 Bari 15 Rm B. Gesù 13 FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre 2012 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di CUORE Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno 2012: Na Monaldi 27 Pavia 22 Milano-Ni 21 Udine 21 Bologna 20 Padova 20 Bergamo 16 Rm B. Gesù 15 Siena 15 Pa ISMETT 12 Verona 11 Torino 9 Rm S. Camillo 8 Cagliari 8 Bari 3 Torino pediatrico 1 CT Pol. 1 Padova pediatrico 1 FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre 2012 Resoconto CRT

124 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di POLMONE Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno2012:114 Padova 23 Torino 19 Milano-Pol 16 Pa ISMETT 13 Rm Sapienza 12 Siena 9 Bergamo 8 Pavia 7 Milano-Ni 3 Bologna 3 Rm B. Gesù 1 FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre 2012 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di PANCREAS Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno2012: 67 Pisa 15 Milano-S.Raff 10 Padova 10 Cagliari 8 Milano-Ni 7 Rm S. Camillo 6 Torino 4 Bergamo 4 Genova 1 Pa ISMETT 1 CT Pol. 1 FONTE DATI: Dati Reports * Dati definitivi al 31 Dicembre Resoconto CRT 2012

125 Appendice 2 Indici di qualità donazioni e prelievi Nell appendice 2 vengono presentati alcuni dei dati del programma di qualità del processo di donazione prelievo, che il Coordinamento Regionale Prelievi ha attivato dal Per ogni rianimazione piemontese vengono indicati: il primario, il coordinatore ospedaliero, i membri del gruppo di coordinamento, il numero di letti, il numero totale dei decessi avvenuti, suddivisi in morti cardiache e morti encefaliche, e l esito delle segnalazioni di morte encefalica: i prelievi eseguiti, le espressioni di volontà in vita, favorevoli o contrarie, ed i consensi o le opposizioni famigliari al prelievo. Viene inoltre indicato il rapporto tra le morti encefaliche segnalate e il numero di deceduti con diagnosi compatibile per evoluzione in morte encefalica, il cosiddetto BDI (brain death index). Si tratta di un dato di particolare interesse, perché il numero di deceduti con diagnosi compatibile per evoluzione in morte encefalica (cioè trauma cranico, accidente cerebrovascolare, postoperatorio neurochirurgico e coma postanossico) rappresenta la potenzialità donativa di ogni singola rianimazione in modo puntuale, indipendentemente dalle sue dimensioni e dal suo case mix; solo in quei soggetti, e non dai deceduti in toto, la morte avrebbe potuto essere una morte encefalica. Il rapporto tra quante morti encefaliche sono state segnalate e quante ne sarebbero potute avvenire, il BDI, raccolto sul piccolo numero di casi di ogni rianimazione, è ovviamente ancora poco significativo; esso tuttavia inizia ad assumere una certa rilevanza se considerato a livello regionale e, a mano a mano che le casistiche delle singole rianimazioni verranno implementate con l aggregazione dei dati di più anni consecutivi, diventerà un indicatore attendibile dell efficienza del processo, in quanto tarato sul case mix specifico del reparto considerato. TO1 - OSPEDALE MARTINI NUOVO - TORINO Totale POSTI LETTO 222 Primario Rianimazione: L. Parigi Coordinatore Locale: R. Barbero Componenti Gruppo: M. Fammartino, R. Caponi, A. Rigano, G. Castronuovo, G.P. Prioli, F. Zurlo, M. Mezzanotte Totale decessi rianimazione 46 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 42 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/5 = 80% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2* n. donatori cornea 2 = 0,3% n. decessi encefalici 4 = 0,6% decessi tot H 614 decessi tot H 614 n.decessi encefalici 4 = 8,7% n. totale donatori 1 = 2,2% decessi tot rianimazione 46 decessi tot rianimazione 46 n. decessi encefalici 4 n. decessi encefalici 4 = 80% decessi con diagnosi compatibile 5 n. posti letto rianimazione 6 *1 effettivo non utilizzato - 1 non idoneo a priori = 0,7% Resoconto CRT

126 TO2 - OSPEDALE M. VITTORIA - TORINO Totale POSTI LETTO 267 Primario Rianimazione: E.P. Manno Coordinatore Locale: E.P. Manno Componenti Gruppo: A. Brunetti, L. Faccio, S. Mossio, A.L. Calamai, V. Serafin, A.M. Sorice Totale decessi rianimazione 56 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 54 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/5 = 40% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 n. donatori cornea 3 = 0,5% n. decessi encefalici 2 = 0,3% decessi tot H 573 decessi tot H 573 n.decessi encefalici 2 = 3,6% n. totale donatori 2 = 3,6% decessi tot rianimazione 56 decessi tot rianimazione 56 n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 = 40% decessi con diagnosi compatibile 5 n. posti letto rianimazione 6 = 0,3 TO2 - OSPEDALE G. BOSCO - TORINO Totale POSTI LETTO 330 Primario Rianimazione: S. Livigni Coordinatore Locale: M. Vergano Componenti Gruppo: W. Declame, L. Maina, I. Finiguerra, S. Sutera, R. Garavello, A. Sciascia, G. Martucci, A. Fonsato, M. Vittone, D. Bertolino Totale decessi rianimazione 80 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 24 Decessi encefalici 14 Decessi cardiaci 66 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 14/24 = 58,3% Commissioni concluse/decessi Encefalici 14/24 = 100% Volontà favorevole in vita 5 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 5 TOTALE 7 TOTALE 6 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 7* n. donatori cornea 27 = 3,2% n. decessi encefalici 14 = 1,7% decessi tot H 835 decessi tot H 835 n.decessi encefalici 14 = 17,5% n. totale donatori 6 = 7,5% decessi tot rianimazione 80 decessi tot rianimazione 80 n. decessi encefalici 14 = 58,3% n. decessi encefalici 14 = 1,2 decessi con diagnosi compatibile 24 n. posti letto rianimazione 12 *1 effettivo non utilizzato - 1 non idoneo a priori 125 Resoconto CRT 2012

127 Indici qualità donazioni e prelievi TO3 - OSPEDALE RIUNITI - RIVOLI Totale POSTI LETTO 215 Primario Rianimazione: B. Barberis Coordinatore Locale: M. Parlanti Componenti Gruppo: G. Droetto, D. Minniti, M.L. Batti, S.C. Guiotto, C. Conti, A.Giorda, C. Lodo, F. Bonino M. Garbuglia, S. Mossola Totale decessi rianimazione 51 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 19 Decessi encefalici 9 Decessi cardiaci 42 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 9/19 = 47,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 9/9 = 100% Volontà favorevole in vita 4 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 4 Opposizioni familiari 1 TOTALE 8 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 8 n. donatori cornea 4 = 1,1% n. decessi encefalici 9 = 2,5% decessi tot H 365 decessi tot H 365 n.decessi encefalici 9 = 17,6% n. totale donatori 8 = 15,7% decessi tot rianimazione 51 decessi tot rianimazione 51 n. decessi encefalici 9 = 47,4% n. decessi encefalici 9 = 2,5 decessi con diagnosi compatibile 19 n. posti letto rianimazione 4 TO3 - OSPEDALE E. AGNELLI - PINEROLO Totale POSTI LETTO 261 Primario Rianimazione: M. Pastorelli Coordinatore Locale: P. Vigliani Componenti Gruppo: V. Faure Rolland, A. Prone, B. Nucci, E. Tosco, R. Buonomo, R. Passerò, M.R. Guglielmet, M. Marina Totale decessi rianimazione 43 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 39 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/13 = 30,8% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 3 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea 11 = 2,1% n. decessi encefalici 4 = 0,8% decessi tot H 519 decessi tot H 519 n.decessi encefalici 4 = 9,3% n. totale donatori 3 = 7% decessi tot rianimazione 43 decessi tot rianimazione 43 n. decessi encefalici 4 = 30,8% n. decessi encefalici 4 = 0,7 decessi con diagnosi compatibile 13 n. posti letto rianimazione 6 Resoconto CRT

128 TO4 - OSPEDALE CIVILE - CIRIE Totale POSTI LETTO 215 Primario Rianimazione: G. Roberti Coordinatore Locale: P. Giuliano Componenti Gruppo: R. Rubino, S. Savoldi, L. Chiadò Piat, G. D Amico, M.C. De Abate, C. Cappelletti, M.R. Cornaglia, G. Meneghin, D. Papurello, E. Castella, G. Barozzino, B. Bellezza Capella Totale decessi rianimazione 38 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 10 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 34 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/10 = 40% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari - TOTALE 3 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea 7 = 1,4% n. decessi encefalici 4 = 0,8% decessi tot H 481 decessi tot H 481 n.decessi encefalici 4 = 10,5% n. totale donatori 3 = 7,9% decessi tot rianimazione 38 decessi tot rianimazione 38 n. decessi encefalici 4 n. decessi encefalici 4 = 40% decessi con diagnosi compatibile 10 n. posti letto rianimazione 6 = 0,7 TO4 - OSPEDALE CIVICO - CHIVASSO Totale POSTI LETTO 198 Primario Rianimazione: E. Castenetto Coordinatore Locale: M. Blefari Componenti Gruppo: B. Scapino, A. Palmas, A. Girardi, A. Pavan, G. Padulano, P. Ricciardi, M.M. Liccardi, S. Ruggia Totale decessi rianimazione 38 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 35 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/5 = 60% Commissioni concluse/decessi Encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 1 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 5 = 0,7% n. decessi encefalici 3 = 0,4% decessi tot H 660 decessi tot H 660 n.decessi encefalici 3 = 7,9% n. totale donatori 1 = 2,6% decessi tot rianimazione 38 decessi tot rianimazione 38 n. decessi encefalici 3 n. decessi encefalici 3 = 60% decessi con diagnosi compatibile 5 n. posti letto rianimazione 5 1 non idoneo durante l osservazione = 0,6 127 Resoconto CRT 2012

129 Indici qualità donazioni e prelievi TO4 - OSPEDALE CIVILE - IVREA Totale POSTI LETTO 205 Primario Rianimazione: E. Castenetto Coordinatore Locale: P. Ramello, A. Petrechi Componenti Gruppo: M. Fierro, P. Sasso, A. Petrachi, C. Zampagliene, S. Chiolino Totale decessi rianimazione 69 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 14 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 66 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/14 = 21,4% Commissioni concluse/decessi Encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 n. donatori cornea 12 = 2,5% n. decessi encefalici 3 = 0,6% decessi tot H 481 decessi tot H 481 n.decessi encefalici 3 = 4,3% n. totale donatori 2 = 2,9% decessi tot rianimazione 69 decessi tot rianimazione 69 n. decessi encefalici 3 = 21,4% n. decessi encefalici 3 = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 14 n. posti letto rianimazione 6 TO5 - OSPEDALE MAGGIORE - CHIERI Totale POSTI LETTO 127 Primario Rianimazione: A. Mastroianni Coordinatore Locale: F. Muccio Componenti Gruppo: G. Albry, S. Testa, A. Pessione, A. Ballerini, M. De Mattei, A. Bonzanino, I. Di Gianni, R. Lasagna, F. Nebbia, P. Perrone, C. Vuocolo, P. Di Gerolamo Totale decessi rianimazione 26 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 24 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/4 = 50% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 1 TOTALE - TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 3 n. decessi encefalici 2 = 0,7% = 0,5% decessi tot H 403 decessi tot H 403 n.decessi encefalici 2 n. totale donatori - = 7,7% = - decessi tot rianimazione 26 decessi tot rianimazione 26 n. decessi encefalici 2 n. decessi encefalici 2 = 50% = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 4 n. posti letto rianimazione 4 1 non idoneo a priori Resoconto CRT

130 TO5 - OSPEDALE SANTA CROCE - MONCALIERI Totale POSTI LETTO 165 Primario Rianimazione: P. Buffa Coordinatore Locale: F. Muccio Componenti Gruppo: G. Albry, S. Testa, A. Pessione, A. Ballerini, M. De Mattei, A. Bonzanino, I. Di Gianni, R. Lasagna, F. Nebbia, P. Perrone, C. Vuocolo, P. Di Gerolamo Totale decessi rianimazione 41 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 39 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/6 = 33,3% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 1 = 0,2% n. decessi encefalici 2 = 0,5% decessi tot H 423 decessi tot H 423 n.decessi encefalici 2 = 4,9% n. totale donatori 1 = 2,4% decessi tot rianimazione 41 decessi tot rianimazione 41 n. decessi encefalici 2 = 33,3% n. decessi encefalici 2 = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 6 n. posti letto rianimazione 4 VC - OSPEDALE SANT ANDREA - VERCELLI Totale POSTI LETTO 289 Primario Rianimazione: P. Navalesi Coordinatore Locale: C. Fontaneto Componenti Gruppo: R. Boschetti, P. Colombo, T. Ferraris, C. Sartore, S. Nazario, C. Scianguetta Totale decessi rianimazione 73 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 10 Decessi encefalici 7 Decessi cardiaci 66 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 7/10 = 70% Commissioni concluse/decessi Encefalici 7/7 = 100% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 2 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 4 TOTALE 3 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 4 n. donatori cornea 7 = 1,1% n. decessi encefalici 7 = 1,1% decessi tot H 634 decessi tot H 634 n.decessi encefalici 7 = 9,5% n. totale donatori 4 = 5,5% decessi tot rianimazione 73 decessi tot rianimazione 73 n. decessi encefalici 7 n. decessi encefalici 7 = 70% decessi con diagnosi compatibile 10 n. posti letto rianimazione 10 = 0,7 129 Resoconto CRT 2012

131 Indici qualità donazioni e prelievi BI - OSPEDALE DEGLI INFERMI - BIELLA Totale POSTI LETTO 400 Primario Rianimazione: C. Pissaia Coordinatore Locale: D. Peracchio Componenti Gruppo: R. Cappelletti, F. D Aloia, E. Spagarino Totale decessi rianimazione 69 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 19 Decessi encefalici 10 Decessi cardiaci 59 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 10/19 = 52,6% Commissioni concluse/decessi Encefalici 10/10 = 100% Volontà favorevole in vita 4 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari 3 TOTALE 7 TOTALE 3 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 7 n. donatori cornea 3 = 0,4% n. decessi encefalici 10 = 1,4 decessi tot H 727 decessi tot H 727 n.decessi encefalici 10 = 14,5% n. totale donatori 7 = 10,1% decessi tot rianimazione 69 decessi tot rianimazione 69 n. decessi encefalici 10 = 52,6% n. decessi encefalici 10 = 1,25 decessi con diagnosi compatibile 19 n. posti letto rianimazione 8 NO - OSPEDALE SS. TRINITÀ - BORGOMANERO Totale POSTI LETTO 216 Primario Rianimazione: E. Moretti Coordinatore Locale: A.L. Pistocchini Componenti Gruppo: A. Bartoccini, V. Belloli, L.P. Zanetta, E. Ragazzoni, D. Kozel Totale decessi rianimazione 36 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 8 Decessi encefalici 6 Decessi cardiaci 30 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 6/8 = 75% Commissioni concluse/decessi Encefalici 6/6 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 3 TOTALE 3 TOTALE 3 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3* n. donatori cornea 5 = 1,3% n. decessi encefalici 6 = 1,5% decessi tot H 397 decessi tot H 397 n.decessi encefalici 6 = 16,7% n. totale donatori 2 = 5,5% decessi tot rianimazione 36 decessi tot rianimazione 36 n. decessi encefalici 6 n. decessi encefalici 6 = 75% decessi con diagnosi compatibile 8 n. posti letto rianimazione 6 *1 effettivo non utilizzato = 1 Resoconto CRT

132 VCO - OSPEDALE CASTELLI - VERBANIA Totale POSTI LETTO 159 Primario Rianimazione: C. Maestrone Coordinatore Locale: P. Toscano Componenti Gruppo: V. Trotta, S. Raffa, R. Lembo, P. Martinelli, M. Giani, I. Poggese Totale decessi rianimazione 47 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 12 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 45 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/12 = 16,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 n. donatori cornea - n. decessi encefalici 2 = - decessi tot H 244 decessi tot H 244 = 0,8% n.decessi encefalici 2 = 4,2% n. totale donatori 2 = 4,2% decessi tot rianimazione 47 decessi tot rianimazione 47 n. decessi encefalici 2 = 16,7% n. decessi encefalici 2 = 0,7 decessi con diagnosi compatibile 12 n. posti letto rianimazione 3 VCO - OSPEDALE SAN BIAGIO - DOMODOSSOLA Totale POSTI LETTO 135 PPrimario Rianimazione: C. Maestrone Coordinatore Locale: P. Toscano Componenti Gruppo: V. Trotta, S. Raffa, R. Lembo, P. Martinelli, M. Giani, I. Poggese Totale decessi rianimazione 59 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 20 Decessi encefalici 14 Decessi cardiaci 45 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 14/20 = 70% Commissioni concluse/decessi Encefalici 13/14 = 92,8% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 8 Opposizioni familiari - TOTALE 10 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 10 n. donatori cornea - n. decessi encefalici 14 = - decessi tot H 261 decessi tot H arresto cardiaco - 2 non idonei a priori = 5,4% n.decessi encefalici 14 = 23,7% n. totale donatori 10 = 17% decessi tot rianimazione 59 decessi tot rianimazione 59 n. decessi encefalici 14 n. decessi encefalici 14 = 70% decessi con diagnosi compatibile 20 n. posti letto rianimazione 4 = 3,5 131 Resoconto CRT 2012

133 Indici qualità donazioni e prelievi CN1 - OSPEDALE CIVILE - MONDOVI Totale POSTI LETTO 179 Primario Rianimazione: G. Viglietti Coordinatore Locale: M. Salvatico Componenti Gruppo: P. Ermini, F. Fiorelli, C. Muzzulini, F. Acquarone, S. Regis Totale decessi rianimazione 47 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 43 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/6 = 66,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 2 TOTALE 1 TOTALE 3 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI -* n. donatori cornea 10 = 4,3% n. decessi encefalici 4 = 1,7% decessi tot H 232 decessi tot H 232 n.decessi encefalici 4 = 8,5% n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 47 decessi tot rianimazione 47 n. decessi encefalici 4 = 66,7% n. decessi encefalici 4 = 0,7 decessi con diagnosi compatibile 6 n. posti letto rianimazione 6 *1 donatore senza riceventi disponibili CN1 - OSPEDALE SS. ANNUNZIATA - SAVIGLIANO Totale POSTI LETTO 254 Primario Rianimazione: G. Vai Coordinatore Locale: P. Portolese Componenti Gruppo: G. Guano, C. Bianco, M. Giordanengo, A. Milanesio, G. Pessina, A. Campagnaro, D. Pesce Totale decessi rianimazione 37 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 36 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/4 = 25% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 7 = 3,1% n. decessi encefalici 1 = 0,4% decessi tot H 226 decessi tot H 226 n.decessi encefalici 1 = 2,7% n. totale donatori 1 = 2,7% decessi tot rianimazione 37 decessi tot rianimazione 37 n. decessi encefalici 1 n. decessi encefalici 1 = 25% decessi con diagnosi compatibile 4 n. posti letto rianimazione 6 = 0,2 Resoconto CRT

134 CN1 - OSPEDALE CIVILE - SALUZZO Totale POSTI LETTO 117 Primario Rianimazione: G. Garelli Coordinatore Locale: P. Portolese Componenti Gruppo: G. Guano, C. Bianco, M. Giordanengo, A. Milanesio, G. Pessina, A. Campagnaro,D. Pesce Totale decessi rianimazione 17 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici - Decessi cardiaci 17 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/2 = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 1 = 0,3% n. decessi encefalici - = - decessi tot H 359 decessi tot H 359 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 17 decessi tot rianimazione 17 n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione 4 = - = - CN2 - OSPEDALE S. LAZZARO - ALBA Totale POSTI LETTO 214 Primario Rianimazione: G. Massano Coordinatore Locale: G. Carlidi Componenti Gruppo: V. Venturino, G. Lanza, M. Verney, C. Porro, E. Ravera, G. Massano, L. Porta Totale decessi rianimazione 39 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 10 Decessi encefalici 8 Decessi cardiaci 31 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 8/10 = 80% Commissioni concluse/decessi Encefalici 8/8 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita - - Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari 1 1 TOTALE 7 TOTALE 1 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 7 n. donatori cornea 3 = 0,9% n. decessi encefalici 8 = 2,3% decessi tot H 342 decessi tot H 342 n.decessi encefalici 8 = 20,5% n. totale donatori 7 = 17,9% decessi tot rianimazione 39 decessi tot rianimazione 39 n. decessi encefalici 8 n. decessi encefalici 8 = 80% decessi con diagnosi compatibile 10 n. posti letto rianimazione 5 = 1,6 133 Resoconto CRT 2012

135 Indici qualità donazioni e prelievi AT - OSPEDALE CIVILE - ASTI Totale POSTI LETTO 439 Primario Rianimazione: S. Cardellino Coordinatore Locale: G. Sciuto Componenti Gruppo: S. Cardellino, D. Ciaceri, S. Perno, M. Musso, V. Vaia, M. Beghin, E. Biase Totale decessi rianimazione 71 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 68 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/5 = 60% Commissioni concluse/decessi Encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 n. donatori cornea 2 = 0,2% n. decessi encefalici 3 = 0,3% decessi tot H 1127 decessi tot H 1127 n.decessi encefalici 3 = 4,2% n. totale donatori 2 = 2,8% decessi tot rianimazione 71 decessi tot rianimazione 71 n. decessi encefalici 3 = 60% n. decessi encefalici 3 = 0,3 decessi con diagnosi compatibile 5 n. posti letto rianimazione 9 AL - OSPEDALE SS. ANTONIO E MARGHERITA - TORTONA Totale POSTI LETTO 176 Primario Rianimazione: G. Pettazzi Coordinatore Locale: G. Raggi Componenti Gruppo: M. Bensi, G. Pettazzi, S. Grandi Totale decessi rianimazione 57 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 8 Decessi encefalici 6 Decessi cardiaci 51 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 6/8 = 75% Commissioni concluse/decessi Encefalici 6/6 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 3 TOTALE 2 TOTALE 4 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1* n. donatori cornea - n. decessi encefalici 6 = - decessi tot H 377 decessi tot H non idoneo al prelievo = 1,6% n.decessi encefalici 6 = 10,5% n. totale donatori 1 = 1,7% decessi tot rianimazione 57 decessi tot rianimazione 57 n. decessi encefalici 6 = 75% n. decessi encefalici 6 = 1 decessi con diagnosi compatibile 8 n. posti letto rianimazione 6 Resoconto CRT

136 AL - OSPEDALE S. SPIRITO - CASALE M.TO Totale POSTI LETTO 231 Primario Rianimazione: S. Muratore Coordinatore Locale: A. Pellerino Componenti Gruppo: C. Bertazzo, R. D Aprile, P. Del Nero, M. Galletti, G. Parovina, A. Ferraris, A. Mariano, C. Grivetto, S. Muratore, C. Perugini, P. Aceto, M. De Giovanni, L. Marongiu, I. Biolcati, M. Franzolin Totale decessi rianimazione 68 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 66 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/6 = 33,3% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea 7 = 1,4% n. decessi encefalici 2 = 0,4% decessi tot H 504 decessi tot H 504 n.decessi encefalici 2 = 2,9% n. totale donatori 1 = 1,5% decessi tot rianimazione 68 decessi tot rianimazione 68 n. decessi encefalici 2 = 33,3% n. decessi encefalici 2 = 0,3 decessi con diagnosi compatibile 6 n. posti letto rianimazione 6 AL - OSPEDALE CIVILE - ACQUI TERME Totale POSTI LETTO H 136 Primario Rianimazione: R. Mannoni Coordinatore Locale: P. Bacigalupo Componenti Gruppo: R. Mannoni Totale decessi rianimazione 38 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 37 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/4 = 25% Commissioni concluse/decessi Encefalici 0/1 = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea 2 = 0,6% n. decessi encefalici 1 = 0,3% decessi tot H 327 decessi tot H 327 n.decessi encefalici 1 = 2,6% n. totale donatori - = - decessi tot rianimazione 38 decessi tot rianimazione 38 n. decessi encefalici 1 = 25% n. decessi encefalici 1 = 0,25 decessi con diagnosi compatibile 4 n. posti letto rianimazione 4 1 arresto cardiaco 135 Resoconto CRT 2012

137 Indici qualità donazioni e prelievi AL - OSPEDALE SAN GIACOMO - NOVI LIGURE Totale POSTI LETTO 171 Primario Rianimazione: D. Barella Coordinatore Locale: V. Balestero Componenti Gruppo: C. Tamagno Totale decessi rianimazione 33 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 29 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/6 = 66,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 3/4 = 75% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari - TOTALE 3 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea 1 n. decessi encefalici 4 = 0,3 = 1,1% decessi tot H 376 decessi tot H 376 n.decessi encefalici 4 n. totale donatori 3 = 12,1 = 9% decessi tot rianimazione 33 decessi tot rianimazione 33 n. decessi encefalici 4 n. decessi encefalici 4 = 66,7 = 0,7 decessi con diagnosi compatibile 6 n. posti letto rianimazione 6 1 arresto cardiaco A.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA OSPEDALE INFANTILE Totale POSTI LETTO 441 Primario Rianimazione: N. Vivaldi Primario T.I. Cardio Chirurgica: A. Pergolo Coordinatore Locale: N. Vivaldi Componenti Gruppo: L. Ruiz, V. Bonato, P. Dellapietra, V. Aceto Totale decessi rianimazione 70 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 23 Decessi encefalici 13 Decessi cardiaci 57 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 13/23 = 56,5% Commissioni concluse/decessi Encefalici 13/13 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 4 Opposizioni familiari 2 TOTALE 5 TOTALE 3 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 4* n. donatori cornea 13 = 1,5% n. decessi encefalici 13 = 1,5% decessi tot H 859 decessi tot H 859 n.decessi encefalici 13 n. totale donatori 4 = 18,6& decessi tot rianimazione 70 decessi tot rianimazione 70 = 5,7% n. decessi encefalici 13 = 56,5% n. decessi encefalici 13 = 1,4 decessi con diagnosi compatibile 23 n. posti letto rianimazione 9 4 non idoneo a priori - 1 non idoneo durante l osservazione - *1 donatore senza riceventi compatibili Resoconto CRT

138 A.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA OSPEDALE INFANTILE Primario Rianimazione: F. Racca Coordinatore Locale: N. Vivaldi Componenti Gruppo: L. Ruiz, V. Bonato, P. Dellapietra, V. Aceto Totale POSTI LETTO 69 Totale decessi rianimazione 5 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 3 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/2 = 100% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 1 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea - n. decessi encefalici 2 = - decessi tot H 12 decessi tot H 12 = 16,7% n.decessi encefalici 2 = 40% n. totale donatori 1 = 20% decessi tot rianimazione 5 decessi tot rianimazione 5 n. decessi encefalici 2 = 100% n. decessi encefalici 2 = 0,5 decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione 4 A.S.O. SAN CROCE E CARLE CUNEO Totale POSTI LETTO 654 n. donatori cornea 4 n. decessi encefalici 15 = 0,5% decessi tot H 864 decessi tot H 864 = 1,7% n.decessi encefalici 15 n. totale donatori 8 decessi tot rianimazione 126 = 11,9% decessi tot rianimazione 126 = 6,3% n. decessi encefalici 15 = 42,9% n. decessi encefalici 15 = 0,75 decessi con diagnosi compatibile 35 n. posti letto rianimazione 20 A.S.O. SAN CROCE E CARLE CUNEO RIANIMAZIONE GENERALE Primario Rianimazione: G. Cornara Coordinatore Locale: G. Maggiorotto Componenti Gruppo: A. Garibaldi, P. Indemini, E. Azzan, P. Pellegrino, C. Guidoni, D. Isnardi, R. Lerda Totale decessi rianimazione 92 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 34 Decessi encefalici 14 Decessi cardiaci 78 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 14/34 = 41,2% Commissioni concluse/decessi Encefalici 13/14 = 92,8% Volontà favorevole in vita 5 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari 5 TOTALE 8 TOTALE 5 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 8 1 arresto cardiaco 137 Resoconto CRT 2012

139 Indici qualità donazioni e prelievi A.S.O. SAN CROCE E CARLE CUNEO Primario CardioRianimazione: A. Locatelli Coordinatore Locale: G. Maggiorotto Componenti Gruppo: A. Garibaldi, P. Indemini, E. Azzan, P. Pellegrino, C. Guidoni, D. Isnardi, R. Lerda Totale decessi rianimazione 34 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 33 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/1 = 100% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 1 TOTALE - TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - A.O.U. MAGGIORE DELLA CARITA DI NOVARA RIANIMAZIONE GENERALE Totale POSTI LETTO 576 Primario Rianimazione generale: F. Della Corte Primario T.I. Cardio Chirurgica: C. Monaco Coordinatore Locale: L. Cancelliere Componenti Gruppo: P.P. Caimmi, G. Bompan, R. Garone, R. Torchio, MC. Barbè, F. Capuzzi, M. Pavani Totale decessi rianimazione 173 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 65 Decessi encefalici 28 Decessi cardiaci 145 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 28/65 = 43,1% Commissioni concluse/decessi Encefalici 28/28 = 100% Volontà favorevole in vita 8 Opposizioni in vita 3 Volontà espressa da familiari 9 Opposizioni familiari 3 TOTALE 17 TOTALE 6 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 17* n. donatori cornea 12 = 1,3% n. decessi encefalici 28 = 3,1% decessi tot H 914 decessi tot H 914 n.decessi encefalici 28 = 16,2% n. totale donatori 16 = 9,2% decessi tot rianimazione 173 decessi tot rianimazione 173 n. decessi encefalici 28 = 43,1% n. decessi encefalici 28 = 2 decessi con diagnosi compatibile 65 n. posti letto rianimazione 14 *1 effettivo non utilizzato - 5 non idonei a priori Resoconto CRT

140 A.O.U. SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO Totale POSTI LETTO 343 Primario Rianimazione: G. Radeschi Coordinatore Locale: M. Monterossi Componenti Gruppo: E. Erovigni, E. Gatti, M. Iudicello, P. Sega, A. Fraternali, R. Vacchelli Totale decessi rianimazione 76 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 75 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/2 = 50% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1* n. donatori cornea 13 n. decessi encefalici 1 = 1,7% = 0,1% decessi tot H 760 decessi tot H 760 n.decessi encefalici 1 n. totale donatori - = 1,3% = - decessi tot rianimazione 76 decessi tot rianimazione 76 n. decessi encefalici 1 n. decessi encefalici 1 = 50% = 0,2 decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione 6 *1 effettivo non utilizzato A.S.O. C.T.O./C.R.F./M.ADELAIDE TORINO (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e dellascienza di Torino - P.O. C.T.O.) Primario Rianimazione: M. Berardino Coordinatore Locale: S. Boifava Componenti Gruppo: P. Costa, M. Seminario, C. Tavoso, G. Triolo, A. Barale, L. Gilardi Totale POSTI LETTO 315 Totale decessi rianimazione 61 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 43 Decessi encefalici 26 Decessi cardiaci 35 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 26/43 = 60,5% Commissioni concluse/decessi Encefalici 26/26 = 100% Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 5 Volontà espressa da familiari 6 Opposizioni familiari 6 TOTALE 9 TOTALE 11 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 8* n. donatori cornea 14 n. decessi encefalici 26 = 9,6% decessi tot H 145 decessi tot H 145 = 17,9% n.decessi encefalici 26 = 42,6% n. totale donatori 8 = 13,1% decessi tot rianimazione 61 decessi tot rianimazione 61 n. decessi encefalici 26 = 60,5% n. decessi encefalici 26 = 1,8 decessi con diagnosi compatibile 43 n. posti letto rianimazione 14 6 non idoneo a priori - *1 non idoneo al prelievo 139 Resoconto CRT 2012

141 Indici qualità donazioni e prelievi A.S.R. OSPEDALE REGIONALE DI AOSTA Totale POSTI LETTO 432 Primario Rianimazione: E. Visetti Coordinatore Locale: M. Meucci Componenti Gruppo: E. Visetti, P. Foletto, P. Calò, M. Gianni, M. Sarboraria, P. Torti, G. Paternoster, S. Calì Totale decessi rianimazione 83 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 79 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/13 = 30,8% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1 TOTALE 3 TOTALE 1 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3 n. donatori cornea 13 n. decessi encefalici 4 = 1,9% decessi tot H 683 decessi tot H 683 n.decessi encefalici 4 n. totale donatori 3 = 4,8% decessi tot rianimazione 83 decessi tot rianimazione 83 = 0,6% = 3,6% n. decessi encefalici 4 = 30,8% n. decessi encefalici 4 = 0,4 decessi con diagnosi compatibile 13 n. posti letto rianimazione 10 A.S.O. MAURIZIANO - TORINO Totale POSTI LETTO 402 n. donatori cornea 13 n. decessi encefalici 3 = 2% decessi tot H 652 decessi tot H 652 n.decessi encefalici 3 n. totale donatori 3 = 2,7% decessi tot rianimazione 110 decessi tot rianimazione 110 = 0,5% = 2,7% n. decessi encefalici 3 = 100% n. decessi encefalici 3 = 0,2 decessi con diagnosi compatibile 3 n. posti letto rianimazione 14 A.S.O. MAURIZIANO - TORINO - RIANIMAZIONE GENERALE Primario Rianimazione Generale: V. Segala Coordinatore Locale: I.Vigna Componenti Gruppo: V. Segala, C. Labate, G. Mennuti, A. Pracca, L. Scirelli, A.G. Trentalange, M. Gallo, L. Orlando, R. Coglitore, R. Pavanello, G. Dileo Totale decessi rianimazione 50 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 49 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/3 = 33,3% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 Resoconto CRT

142 A.S.O. MAURIZIANO - TORINO - T.I. CARDIO CHIRURGICA Primario T.I. Cardio Chirurgica: C. Verdecchia Coordinatore Locale: I.Vigna Componenti Gruppo: V. Segala, C. Labate, G. Mennuti, A. Pracca, L. Scirelli, A.G. Trentalange, M. Gallo, L. Orlando, R. Coglitore, R. Pavanello, G. Dileo Totale decessi rianimazione 60 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile - Decessi encefalici 2 Decessi cardiaci 58 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/0 = >100% Commissioni concluse/decessi Encefalici 2/2 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 2 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 A.S.O. O.I.R.M./S. ANNA TORINO - O.I.R.M. - RIANIMAZIONE GENERALE (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. O.I.R.M.) Totale POSTI LETTO 285 Primario Rianimazione Generale: G. Ivani Primario T.I. CardioRianimazione pediatrica: A. Rizzo Coordinatore Locale: I. Castelletti Componenti Gruppo: G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves, G. Greco Totale decessi rianimazione 21 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2 Decessi encefalici 3 Decessi cardiaci 18 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/2 = >100% Commissioni concluse/decessi Encefalici 3/3 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 2 TOTALE 1 TOTALE 2 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 n. donatori cornea - n. decessi encefalici 3 = - decessi tot H 56 decessi tot H 56 = 5,4% n.decessi encefalici 3 = 14,3% n. totale donatori 1 = 4,8% decessi tot rianimazione 21 decessi tot rianimazione 21 n. decessi encefalici 3 = >100% n. decessi encefalici 3 = 0,4 decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione Resoconto CRT 2012

143 Indici qualità donazioni e prelievi A.S.O. O.I.R.M./S. ANNA TORINO - S. ANNA (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. S. Anna) Totale POSTI LETTO 271 Primario Rianimazione: E. Gollo Coordinatore Locale: I. Castelletti Componenti Gruppo: G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves, G. Greco Totale decessi rianimazione - Decessi con diagnosi di ingresso compatibile - Decessi encefalici - Decessi cardiaci - Decessi encefalici/diagnosi compatibile = - Commissioni concluse/decessi Encefalici = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - n. donatori cornea - n. decessi encefalici - = - = - decessi tot H 28 decessi tot H 28 n.decessi encefalici - n. totale donatori - = - = - decessi tot rianimazione - decessi tot rianimazione - n. decessi encefalici - n. decessi encefalici - = - = - decessi con diagnosi compatibile - n. posti letto rianimazione 2 A.O.U. MOLINETTE (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. S. Giovanni Battista) Totale POSTI LETTO 1061 n. donatori cornea 79 n. decessi encefalici 16 = 6% decessi tot H 1325 decessi tot H 1325 n.decessi encefalici 16 n. totale donatori 6 = 7,8% decessi tot rianimazione 204 decessi tot rianimazione 204 = 1,2% = 2,9% n. decessi encefalici 16 = 51,6% n. decessi encefalici 16 = 0,4 decessi con diagnosi compatibile 31 n. posti letto rianimazione 39 A.O.U. MOLINETTE - II RIAN. NEURO (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. S. Giovanni Battista) Primario Rianimazione: M. Illengo Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 12 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 12 Decessi encefalici 10 Decessi cardiaci 2 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 10/12 = 83,3% Commissioni concluse/decessi Encefalici 10/10 = 100% Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 3 Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari 2 TOTALE 4 TOTALE 5 NUMERO DI PRELIEVI ESEGUITI 3* *1 non idoneo al prelievo - 1 non idoneo a priori Resoconto CRT

144 A.O.U. MOLINETTE - RIAN. I U (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. S. Giovanni Battista) Primario Rianimazione: V. M. Ranieri Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 49 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 48 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/1 = 100% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari - TOTALE 1 TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1 A.S.O. MOLINETTE - RIAN I U CARDIOCHIRURGIA (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. S. Giovanni Battista) Primario Rianimazione: V. M. Ranieri Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 46 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1 Decessi encefalici 1 Decessi cardiaci 45 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/1 = 100% Commissioni concluse/decessi Encefalici 1/1 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - A.S.O. MOLINETTE - IX RIAN. TERAPIA INTENSIVA (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. S. Giovanni Battista) Primario Rianimazione: P. P. Donadio Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 28 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6 Decessi encefalici 4 Decessi cardiaci 24 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/6 = 66,7% Commissioni concluse/decessi Encefalici 4/4 = 100% Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1 Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1 TOTALE 2 TOTALE 2 NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2 1 non idoneo a priori 143 Resoconto CRT 2012

145 Indici qualità donazioni e prelievi A.S.O. MOLINETTE - X RIAN. P.S.A.R. (dal 01/07/2012 A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. S. Giovanni Battista) Primario Rianimazione: P. Del Gaudio Coordinatore Locale: E. Montalenti Componenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino, D. Zelli, S. Vera Totale decessi rianimazione 69 Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 11 Decessi encefalici - Decessi cardiaci 69 Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/11 = - Commissioni concluse/decessi Encefalici - = - Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita - Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari - TOTALE - TOTALE - NUMERO PRELIEVI ESEGUITI - Resoconto CRT

146 145 Resoconto CRT 2012

147 Appendice 3 Il sito internet Digitando ci si può collegare con il sito del Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte e Valle d Aosta. Il sito, nella sua configurazione attuale da diversi anni, cerca di essere uno strumento utile e di facile lettura per poter avere una panoramica completa di quella che significa l attività di trapianto nella nostra regione. Costantemente aggiornati sono le parti riguardanti la legislazione (regionale e nazionale), i protocolli specialistici e gli accordi, i meri numeri dei trapianti nel corso dei mesi e la reportistica. Contatti ed indirizzi delle strutture regionali di trapianto di organi e tessuti sono facilmente reperibili per chi necessiti di accostarsi a specialisti per informazioni o delucidazioni. Così come è possibile, nella apposita sezione, avere una visione e spiegazione di insieme di quello che comporta affrontare un trapianto. Una sezione importante è dedicata all immunogenetica, per sottolinearne la fondamentale importanza nell ambito dei trapianti e la stretta correlazione tra questi e la compatibilità genetica. La costruzione del sito ha tenuto conto dei criteri di accessibilità (visualizzazioni alternative, navigazione attraverso i tasti) in modo tale da renderlo fruibile ad una utenza diversificata La gestione ed amministrazione del sito è a cura del reparto informatico del CRT Regione Piemonte e Valle d Aosta. Resoconto CRT

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