Il Barbarossa un vitigno a bacca rosa da riscoprire. The Barbarossa a pink grapevine variety to rediscover

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1 49 Il Barbarossa un vitigno a bacca rosa da riscoprire The Barbarossa a pink grapevine variety to rediscover Scalabrelli Giancarlo*, D Onofrio Claudio*, Ferroni Giuseppe*, Ducci Eleonora*, Mattei G.* Bourde Laurent** *Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose G. Scaramuzzi Università di Pisa Via del Borghetto 80, Pisa, Italy; Tel 050/ , Fax 050/ , e.mail gscalabrelli@agr.unipi.it **CIVAM De la Région Corse, San Giuliano, Corse Abstract The aim of the research carried out on cv. Barbarossa recovered in Lunigiana area, the hilly area of Massa Carrara province of Tuscany (central Italy) was to study the genetic, ampelographic and qualitative traits in order to evaluate the possibility to cultivate this promising varieties. Previous survey in this region had evidenced a remarkable number of grapevine varieties, many of those rare to find in other places. This area which has difficult cultivation conditions, due to slope, late season rains and insufficient warm conditions has been recently subjected to a progressive abandonment of vineyard cultivation and consequently to germplasm erosion. With the project of Recovery and Exploitation of the Vitis germplasm in Lunigiana, initiated in 1992 it was has been possible to retrieve an ample number of accession having elevated genetic variability, useful, either to maintain a suitable biodiversity, either to offer the opportunity to produce local and of particular wines. The accessions were planted in a vineyard located near Pontremoli (Ms). The present work concerns the characterization of a pink berry variety denominated Barbarossa through historical investigations, ampelographyc (method OIV), phenological and molecular observations (locus microsatellite polimorfism) as well as qualitative investigations on grapes and on wine obtained with micro vinification. The vines collected in Lunigiana were compared with others accessions coming from other territories (Tuscany, Liguria and Corsica). Molecular investigations allowed to find out some cases of homonymy and synonymy with the other accessions compared. The cv. Barbarossa found in Lunigiana succeeds in reaching a suitable ripening, had moderate loose clusters, low susceptibility to rot clusters and exhibited interesting grapes quality and a good wine sensory profile. The variety has been enrolled in the Regional Repertoire of the Resources Genetic Autochthonous, and on the base of the investigations currently in progress it is thought deserving to be enrolled in the National Register of Grapevine Varieties to be allowed for cultivation. Key words: Grapevine Germplasm, Vitis vinifera, authocthonous, ampelography Parole chiave: Germoplasma viticolo, Vitis vinifera, vitigni autoctoni, ampelografia 1.Introduzione Le ricerche condotte sul patrimonio ampelografico della Lunigiana (MS) hanno evidenziato una notevole ricchezza e varietà di vitigni i questa zona caratterizzata da difficili condizioni di coltivazione e dall abbandono della superficie coltivata a vigneto negli utili anni. Nell ambito del progetto di Recupero e Valorizzazione del Germoplasma Viticolo della Lunigiana, iniziato nel 1992 è stato possibile reperire un ampio numero di varietà di vite che sono state riunite in un Vigneto Museo allestito a Pontremoli (Ms), tra cui alcune accessioni a bacca rosa denominate Barbarossa (Lagomarsini e Scalabrelli, 1998; Scalabrelli et al., 2001).

2 50 Il pittore mediceo Bartolomeo del Bimbo raffigura in un suo dipinto della fine del Seicento un Barbarossa con grappolo conico allungato di colore rosato vivace (Basso, 1982). Sismondi (1801) riferisce di una Barbarossa coltivata in Val di Nievole (Pistoia), dalle caratteristiche simili a quella attualmente esistente nella zona. Analoghe segnalazioni ci pervengono da Micheli (.. ) Trinci (1738), Mariti (1797), Di Rovasenda (1877). Una serie di riferimenti storici riguardanti il Barbarossa risalgono al diario di Giorgio Gallesio ( ), durante il suo soggiorno a Pontremoli (Baldini, 1995). Oltre a molte segnalazione della presenza de vitigno e di vitigni che avevano quel nome, il Gallesio riporta che la varietà Barbarossa veniva così chiamata anche a Santo Stefano e Caprigliola due zone della Lunigiana e che era conosciuta sotto questo nome anche a Massa. Infine nella Pomona italiana ne da una descrizione più precisa ( Successivamente il Raffaelli nella Monografia storica e agraria del Circondario di Massa Carrara compilata fino al 1881, cita la Barbarossa tra i principali vitori della Lunigiana. Nell Almanacco Pontremolese (1984) viene indicata col nome dialettale di Barbarusa, tra le diverse qualità di uve nere pontremolesi prodotte da vitigni italiani e spagnoli, selezionati in tempi lontani e riconosciuti, per esperienza adatti al terreno e al clima della Lunigiana. Un analogo vitigno a bacca rosa si trova in Provenza e in Corsica, specialmente nella zona AOC Patrimonio, dove è segnalato anche come uva da tavola, presenta un aroma terpenico ed è utilizzato per la produzione di vini sia bianchi che rosati, di struttura leggera (Dovaz et al., 1990; Bagard et al., 1995; ENSAM, ENTAV, ONIVINS, 1995). In Francia dal 1988, risulta anche clone omologato (937 ) di questo vitigno. Lo scopo del presente lavoro è quello di chiarire l identità del vitigno a bacca rosa, denominato Barbarossa reperito nell Alta Lunigiana (Massa Carrara, Toscana), effettuando alcuni confronti con altre accessioni provenienti da altre zone e indicate con lo stesso nome. 2.Metodologia Il presente lavoro riguarda la caratterizzazione di due biotipi a bacca rosa, denominati Barbarossa di Teglia e di Pistoia, reperiti rispettivamente in alta Lunigiana e a Pistoia, sono stati confrontati con alcune accessioni indicate con lo stesso nome, provenienti da altre località della Lunigiana, dalla Liguria e dalla Corsica. Il DNA è stato estratto da giovani foglioline del diametro di circa 2 cm prelevate da talee legnose fatte germogliare in camera di crescita utilizzando il protocollo di Mulcahy et al. (1993) come modificato da Vignani et al. (2002). Per la caratterizzazione molecolare sono stati analizzati un totale di 9 loci SSR, corrispondenti ai loci indicati nell ambito del EU-project GENRES CT96 No 81: VVS2 (tab. 1). Il Sangiovese e il Ciliegiolo sono stati utilizzati come vitigni di riferimento. Sono state effettuate indagini ampelografiche (metodo OIV), integrate da indagini sulle caratteristiche qualitative sulle uve e sul vino ottenuto per micro vinificazione nel corso di due annate su due accessioni, una di Pontremoli (MS) e una di Pistoia. 3.Risultati e discussione Il vitigno iscritto al Registro Regionale delle Risorse Genetiche Autroctone è caratterizzato da media produttività, epoca di maturazione quasi contemporanea alla Pollera. Il ritrovamento di altre accessioni aventi il nome di Barbarossa, soprattutto quella di Pistoia hanno fatto emergere l esigenza di confrontare questo materiale. Si è pertanto proceduto ad effettuare alcuni confronti anche grazie alla disponibilità del materiale della Corsica e al reperimento di una accessione nella zone delle 5 Terre. Le accessioni reperite sono state in realtà più numerose, tuttavia in questa sede si presenta i confronti relativi a quattro di esse che rappresentano probabilmente quelle più diffuse nelle rispettive zone. Le indagini molecolari hanno permesso di evidenziare che le quattro accessioni confrontate hanno tutte un profilo molecolare diverso (tab.1), pertanto, si tratta di accessioni che hanno lo stesso nome, dovuto alle caratteristiche dell acino e talvolta anche alla forma del grappolo, piramidale e piuttosto allungata, come risulta dalla prima rappresentazione di Bartolomeo del Bimbo (Basso, l.c.) e di Sismondi (Scalabrelli, 2003).

3 51 Anche i confronti di alcuni caratteri ampelografici confermano la netta differenziazione tra le accessioni (tab.2). La problematica delle diverse Barbarossa è già stata affrontata in passato, da Di Rovasenda, Gallesio e soprattutto da Molon (1906) che vi ha dedicato ben cinque pagine. Le tecniche molecolari possono in questo caso aiutare a comprendere meglio la situazione che appare comunque degna di essere approfondita. Si è proceduto alla vinificazione in bianco delle due accessioni, reperite a Pontremoli e a Pistoia ottenendo vini dalle caratteristiche abbastanza interessanti aventi un profilo sensoriale che differisce per alcune note, ma non si può ritenere definitivo in quanto il materiale era coltivato in ambiente diverso. E emerso, inoltre, che entrambi le accessioni nell ambiente di coltivazione riescono a raggiungere una maturazione adeguata, presentano grappoli abbastanza spargoli, poco sensibili ai marciumi dei grappoli.. 4.Conclusioni Il vitigno Barbarossa iscritto al Repertorio Regionale delle Risorse genetiche Autoctone della Toscana, manifesta differenze ampelografiche e molecolari dalle accessioni omonime reperite a Pistoia, in Liguria e in Corsica. Pur essendo il vitigno registrato in Francia, le notizie storiche fanno pensare all esistenza di vitigni diversi indicati come Barbarossa in luoghi diversi, alcuni dei quali possono essere considerati identici a quelli ritrovati oggi. Le due accessioni toscane pur presentando alcune caratteristiche interessanti, richiedono un approfondimento ulteriore per giungere ad una più precisa denominazione. 5.Ringraziamenti Attività condotta nell ambito del Progetto di valorizzazione del germoplasma della Lunigiana finanziato dalla provincia di Massa Carrara e del progetto di valorizzazione del germoplasma viticolo Corso- Sardo- Toscano (INTERREGG III C). 6.Bibliografia AA.VV. (1984) - Almanacco Pontremolese. BAGARD A., SALVA G., RAOULX-PANTALACCI N., VALLÉE D., BORDE L., LAVERGNE C., SERPENTINI M.J., ALBERINI M. (1995) - Caractéristiques generales et aptitudes des cépages corses. CIVAM de la Region Corse. BALDINI E. (1995) - Gallesio ( ): I giornali dei viaggi. Accademia dei Georgofili, Firenze. BASSO M. (1982) - Uve. In Agrumi, frutta e uve nella Firenze di Bartolomeo Bimbi, pittore mediceo. Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, Firenze. DOVAZ M., LECOUTY C., MARTINI M., SPURRIER S. (1990) - Encyclopédie des vins de Corse. Éditions de Fallois. ENTAV, INRA, ENSAM, ONIVINS (1995) - Catalogue de variétés et clones de vigne cultivés en France. ENTAV: 345. LAGOMARSINI G., SCALABRELLI G. (1998) - Recupero e valorizzazione del patrimonio viticolo della Lunigiana. Atti del convegno Il patrimonio viticolo della Lunigiana (Aulla, 19 dicembre 1996), pp RAFFAELLI R. (1978) - Monografia storica e agraria del circondario di Massa Carrara compilata fino al Presentazione di W. CIAPETTI, Edizioni d Arte La Rocca, Castelnuovo Garfagnana (Lucca). SCALABRELLI G Sismondi intermediario della viticoltura e della cultura del vino. Atti del Convegno di studi Attualità del pensiero di Sismondi per una nuova Europa. Lucca, ed. M. Pacini Fazzi: SCALABRELLI G., DODI S., LUCHINI M., MATTEI G., D ONOFRIO C. (2001) - Il germoplasma della vite (Vitis vinifera L.) in Lunigiana. Atti del V Convegno nazionale sulla Biodiversità (Caserta, 9-10 settembre 1999), pp SCALABRELLI G., D ONOFRIO C., PAOLICCHI S., BUCELLI P Barbarossa. Il germoplasma viticolo della Toscana 1. Vitigni ad uva nera, A.R.S.I.A. Regione Toscana:

4 52 Tab. 1. Profilo allelico di 4 accessioni di Barbarossa. Allelic profile of four Barbarossa accessions Locus Corsica 5 Terre Pontremoli Pistoia VVS VVS VVMD VVMD VVMD VVMD VVMD VVMD VrZag VrZag VrZag VrZag VVMD VVMD VVMD VVMD VVMD VVMD Tab. 2. Caratteristiche distintive di 4 accessioni di Barbarossa. Distintive characteristics of four Barbarossa accessions Cod OIV Carattere Pontremoli 5 Terre Corsica Pistoia 67 Forma del lembo pentagonale pentagonale pentagonale pentagonale 68 Numero dei lobi 5 intera/ Pigment. antocianica nervature principali pag. inferiore del lembo nulla/leggera leggera nulla leggera 71 Pigment antocianica nervature principali pagina superiore del lembo nulla leggera nulla nulla legg. revoluto revoluto involuto 74 Profilo del lembo piano 77 Lunghezza dei denti medi corti lunghi medi 79 Forma del seno peziolare aperto aperto chiuso aperto 82 Forma seni laterali superiori a U a V U U 84 Densità peli striscianti tra le nervature pag. inferiore del lembo leggera forte media/forte media 86 Densità peli striscianti su nervature pag. inferiore del lembo leggera forte media/forte media 94 Profondità seni laterali superiori profondi poco profondi profondi mediam. profondi 204 Compattezza del grappolo media/compatto media media spargolo 208 Forma del Grappolo piramidale piramidale piramidale piramidale 223 Acino forma rotondo ovale ovale rotondo 225 Colore buccia rosa rosa chiaro rosa chiaro rosa scuro 226 Unif. colore epid. uniforme non uniforme non uniforme uniforme

5 53 Tab. 3. Caratteristiche principali dei vini ottenuti dalle due accessioni di Barbarossa. Main features of wines obtained from two Barbarossa accessions. Acidità Acidità Estratto Acido Acido Alcool Zuccheri totale volative secco malico lattico Campione (% vol.) (%) (g/l) (g/l) ph netto (g/l) (g/l) Pontremoli ,74 0,1 7,62 0,18 3,14 20,6 2,06 0,04 Pistoia ,02 1,4 5,66 0,38 3,26 23,2 0,27 0,47 Pontremoli ,66 1,4 5,51 0,36 3,26 22,4 0,32 0,5 Pistoia ,77 0,9 5,04 0,25 3,35 20,1 0,82 0 Fig. 1. Profilo sensoriale dei vini ottenuti dall accessione di Pontremoli (MS). Sensorial profiles of wines obtained from the accession of Pontremoli (MS). Intensità colore Pers. Aromatica 8 Attraenza col 7 Armonia 6 Intensità aroma 5 4 Aroma bocca 3 Floreale 2 1 Perc. sferica 0 Vegetale Struttura Fruttato MS 2007 MS 2009 Astringenza Amaro Acido Spezie Surmaturo Fig. 2. Profilo sensoriale dei vini ottenuti dall accessione di Pistoia (PT). Sensorial profiles of wines obtained from the accession of Pistoia (PT). Intensità colore Pers. Aromatica Armonia Aroma bocca Attraenza col. Intensità aroma Floreale Perc. sferica Struttura 0 Vegetale Fruttato PT 2007 PT 2009 Astringenza Amaro Acido Spezie Surmaturo

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