PIANI DI RILANCIO AZIENDALE PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE LOMBARDE

Transcript

1 PIANI DI RILANCIO AZIENDALE PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE LOMBARDE Lo Studio Corno/CIS Centro Studi d Impresa è lieto di comunicare che ha aggiunto ai servizi tradizionalmente offerti un servizio di consulenza per l accesso a un Bando Regionale di Rilancio delle Piccole e Medie Imprese Lombarde. Caratteristiche del servizio Il servizio consiste nell assistenza all azienda nella procedura di ammissione a tale Bando e nel servizio di consulenza per la predisposizione del piano economico-finanziario finalizzato al rilancio aziendale e alla sua implementazione, fornendo un assistenza finanziaria, legale, fiscale sull intero processo. Contributo finanziario del Bando L accesso al Bando consente di ottenere un contributo diretto per la copertura di parte del costo dell attività di consulenza (fino al 50%, con un massimale di 30 mila euro) relativa alla formulazione di un Piano di Rilancio Aziendale. Imprese e attività ammissibili Le imprese ammissibili al Bando sono le PMI, ai sensi del Regolamento (UE) N. 651/2014, con un numero minimo di 10 addetti fino ad un massimo di 249 addetti, il cui fatturato non superi i 50 /mln e/o il cui totale di bilancio annuo non superi i 43 /mln, e con almeno una sede operativa in Lombardia. I Piani di Rilancio Aziendale in oggetto possono fare riferimento alle seguenti attività/strategie: Sviluppo di un nuovo prodotto, progettazione e pianificazione di una nuova strategia commerciale, dimensionamento di nuovi investimenti e progetti strategici, razionalizzazione di costi e introduzione di un sistema di controllo, ricapitalizzazione aziendale, ricerca di nuovi soci, ristrutturazione del debito (non nelle forme di accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F., concordato preventivo e altre procedure concorsuali), acquisizione di nuovi soggetti (industriali) e partnership con nuovi soggetti (industriali/finanziari). Scadenza bando Il Bando ha scadenza il 30 aprile 2015, termine di presentazione delle domande per l ottenimento del contributo. Studio Corno Prof. Fabio Corno Dott. William De Ascaniis Per ulteriori informazioni si prega di contattare: Studio Corno, Via Mameli 11, 20035, Lissone (Mi), Tel.+39/039/ , Fax.+39/039/483819/

2 RASSEGNA STAMPA A cura dell ufficio studi e ricerche di Studio Corno aziendalisti, commercialisti e avvocati. 25 marzo 2015 È possibile scaricare la presentazione proiettata durante l incontro del 23/03/2015 rigurdante il JOB ACT Nella sezione news del sito o con il link diretto RASSEGNA STAMPA Diritto e fisco: BANCHE; DEPOSITI IVA; FATTURE PA; VOLUNTARY DISCLOSURE; Economia: EUROPA; INVESTIMENTI; Nel 2014 il numero di aziende protestate è sceso "significativamente", tornando vicino ai livelli pre-crisi, e sono diminuiti i tempi di pagamento delle fatture. É quanto emerge, dai dati dell'osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese di Cerved. Si tratta di un altro segnale positivo, dopo anni duri di recessione: i protesti sono gli atti che servono a ufficializzare il mancato pagamento da parte di un debitore di una cambiale o di un assegno. In particolare, dicono i dati, nel corso dell'ultimo anno sono quasi 35 mila le società con almeno un titolo protestato nel corso dell'anno, in netta diminuzione rispetto alle 42 mila totali del 2013 (-17,3%).

3 Principali indici azionari, tassi cambio, oro e petrolio 1 : Indice Valore Variazione FTSE Mib Italia , % FTSE 100 Gran Bretagna 7.019, % Xetra Dax Germania , % DJ EuroStoxx 381, % Cac 40 Francia 5.088, % Ibex 35 Spagna , % Swiss Mkt Svizzera 9.292, % S&P 500 USA 2.091, % Nikkei 225 Giappone , % Hang Seng Hong Kong , % Tasso di cambio / $ 1, % Brendt dtd petrolio 53, % Oro Fixing oro 1.191, % Spread Btp Bund 109 punti 1 = fonte: Il Sole 24 Ore Legenda: S = Il Sole 24 Ore IO = Italia Oggi NT = Norme e tributi (Il Sole 24 Ore) QIP = quotidiano Ipsoa QC = quotidiano del commercialista BDC = banca dati del commercialista EUT = Eutekne Argomento: Area: DIRITTO E FISCO BANCHE Senza dimenticare i territori 1/S La foresta pietrificata delle banche italiane (copyright Giuliano Amato) aveva un corredo di cespugli antichi altrettanto calcificati: le banche popolari. Un glorioso passato, 150 anni di storia metà nel cattolicesimo sociale, metà nel socialismo pre rivoluzionario; un presente meno epico, a tratti contaminato da gestioni clientelari, ma nella maggioranza dei casi sicuro presidio per l economia di prossimità, molto spesso propulsore della crescita dei mitici distretti industriali. Con il voto di fiducia di ieri al Senato si è aggiunto un tassello importante nella strategia del consolidamento del sistema creditizio italiano per renderlo più robusto e competitivo in un contesto ormai inevitabilmente globale e fatto di attori di grandi dimensioni e di grandi economie

4 di scala. La riforma delle popolari era necessaria e sarà tanto più benvenuta quanto più sarà in grado però di non disperdere il patrimonio immateriale della conoscenza delle realtà locali che diventa tangibile e concreto nella gestione intelligente degli impieghi, ben oltre le rigide procedure dei formulari e del rating deciso con un click a migliaia di chilometri di distanza. Argomento: DEPOSITI IVA Sui depositi Iva «virtuali» imposta non duplicabile 38/S L agenzia delle Entrate passa in rassegna i depositi Iva con una circolare completa, oltre che ricognitiva di tutti gli aspetti di interesse che investono un istituto il quale, negli anni, ha continuato ad offrire spunti di studio - spesso assai controversi - per gli operatori del settore. Il documento (circolare 12/E/15), atteso da anni dagli operatori, è un atto riepilogativo di tutte le numerose questioni interpretative relative alla disciplina dei depositi Iva di cui all articolo 50bis del Dl 331/93, esplicitamente emesso «anche alla luce delle problematiche trattate in sede di interpello, nonché del pronunciamento della Corte di giustizia Ue, con la sentenza 17 luglio 2014, in causa C-272/13» (Equoland). I temi affrontati sono numerosi e le stesse motivazioni che hanno spinto l Agenzia alla circolare offrono lo spunto per affrontare subito il tema dell utilizzo virtuale dei depositi, uno dei punti più innovativi del provvedimento. Ebbene, sul punto, l Agenzia è netta nel seguire il disposto della stessa Corte di giustizia, da ultimo ribadito dalla sentenza Equoland: l utilizzo virtuale del deposito ossia l utilizzo meramente contabile dello stesso, prescindendo dall introduzione fisica della merce in deposito non è ammesso. Le merci, in sostanza, debbono sempre essere introdotte in magazzino, ivi detenute e dunque estratte con il meccanismo dell inversione contabile. Sono le conseguenze della mancata introduzione, però, a subire ora un inversione di rotta. Infatti, se l operatore non ha proceduto all introduzione delle merci in deposito ma ha comunque svolto correttamente gli adempimenti contabili connessi al deposito, in assenza di frode (anche tentata) l imposta non può più essere esser richiesta e si considera comunque assolta, salva l irregolarità formale, come tale sanzionabile. Argomento: FATTURE PA Addio carta per le fatture alle Pa 37/S A pochi giorni dall avvio a regime della seconda fase della fatturazione elettronica nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni, gli operatori sono alle prese con gli ultimi adempimenti necessari per affrontare con successo la scadenza di martedì 31 marzo. Individuare il codice univoco ufficio, in assenza di idonea comunicazione da parte dell amministrazione destinataria, e gestire eventuali fatture cartacee, emesse in tale formato prima del termine di avvio (si veda l articolo qui a fianco), costituiscono due delle attività di tipo non esclusivamente tecnologico che devono essere state affrontate e risolte per tempo. I destinatari: Fondamentale è innanzitutto capire se un amministrazione rientra o meno tra i destinatari obbligatori di fatture elettroniche. Di grande ausilio risulta la circolare 1 del 9 marzo 2015 a firma congiunta della presidenza del Consiglio dei ministri dipartimento della Funzione pubblica?e

5 del ministero dell Economia e delle finanze. Le classi di amministrazioni destinatarie non sono solamente quelle di cui all elenco Istat, ma anche le autorità indipendenti e, comunque, le amministrazioni di cui all articolo 1, comma 2 del decreto legislativo 165/2001. A questo proposito, l Agenzia per l Italia digitale (Agid) ha pubblicato il 17 marzo un comunicato, informando della pubblicazione di una lista dei soggetti che, dalle rilevazioni effettuate al 15 marzo 2015, non risultavano ancora registrate nell Indice delle pubbliche amministrazioni (Ipa). Il codice univoco ufficio, attribuito dall Ipa a seguito dell accreditamento delle amministrazioni, costituisce un elemento non solo obbligatorio nei flussi di fatturazione ma anche indispensabile e funzionale alla corretta veicolazione delle fatture al destinatario. In effetti può capitare che un ente pubblico abbia più Ipa e che il fornitore operi contestualmente su più uffici. In questo caso sarà necessario indirizzare ciascuna fattura all Ipa di riferimento di ciascun contratto. Argomento:VOLUNTARY DISCLOSURE La tela di Penelope costa cara alla disclosure 37/S Tutti ricordiamo la mitica tela di Penelope, che la regina tesseva di giorno e smantellava di notte per guadagnare tempo nell attesa del ritorno di Ulisse. La riedizione moderna della creazione di Omero è la revisione del sistema delle sanzioni, in attuazione della delega fiscale. Tralasciamo il fatto che la delega, approvata dopo anni di lavori parlamentari, era vicina alla scadenza dato che l inefficienza del nostro sistema non ha consentito di varare in tempo i decreti più importanti e che, con la classica soluzione italiana, il problema è stato risolto semplicemente prorogando i tempi di attuazione. Il decreto legislativo, come tutti sanno, era pronto, ed anzi già approvato dal Consiglio dei ministri. Poi qualcuno ha pensato bene di aggiungere la tristemente famosa norma del 3 per cento e così, pur di evitare di affrontare anche questo problema, si è scelto di far slittare tutto il decreto. Dimenticando, probabilmente, che nelle norme che dovevano entrare in vigore c erano aspetti particolarmente rilevanti come l abuso del diritto e il raddoppio dei termini di accertamento in presenza di reati fiscali. La miopia di queste scelte ha conseguenze ben più dannose di quelle, peraltro evidenti, in termini di immagine: la certezza sui termini di accertamento è fondamentale per capire quali anni sono prescritti e quali no ai fini di un altra disposizione di legge, la voluntary disclosure. Rinviare l approvazione del decreto legislativo vuol dire farlo entrare in vigore, forse, all inizio dell estate, e si parla, addirittura, di settembre. Prima di queste date nessuno presenterà una istanza di collaborazione volontaria (salvo quelle di importo modesto, poco significative soprattutto per le casse dell erario). Le conseguenze a catena sono già fin d ora prevedibili: l attesa valanga di istanze giungerà tutta dopo l estate, l amministrazione non sarà in grado (né umanamente potrebbe esserlo) di elaborare le domande per invitare i contribuenti al pagamento, arriverà la consueta proroga e si slitterà di un anno, con l onere di dover rimettere mano alla legge per calibrare nuovamente scadenze e riferimenti temporali. Un altro duro colpo per la collaborazione volontaria, già nata da norme scritte male, e che soffre di costi talvolta esagerati e impone ai contribuenti eccessivi oneri di calcolo e obblighi di delazione e di segnalazione di parti terze. A questo ora si aggiunge il fatto che uno dei problemi che sembrava brillantemente superato (il raddoppio dei termini per i casi penalmente rilevanti)

6 torna invece a essere incerto. Argomento: Area: ECONOMIA EUROPA L economia europea accelera 5/S Eurolandia accelera. Acquista slancio. L attività economica della zona euro, misurata dagli indici Pmi-Markit: l indicatore flash, provvisorio, di marzo relativo all intera economia ha raggiunto quota 54,1, il massimo da maggio 2011, da 53,1 di febbraio; quello relativo ai soli servizi a 54,3 da 53,7 mentre il manifatturiero è salito a 51,9 da 51. È il rialzo più intenso - spiega la Markit - da quasi quattro anni, e interessa anche l occupazione: il sotto ha raggiunto il massimo da agosto È un segnale importante: gli indici Pmi permettono di valutare l andamento dell economia e quindi danno un idea di quale potrà essere - una volta calcolato con il consueto ritardo di oltre un mese - l andamento del prodotto interno lordo, in questo caso del primo trimestre. «Il Pil dell area - ha spiegato in una nota Chris Williamson, capo economista della Markit - sembra essere salito dello 0,3% nel primo trimestre, spinto da un espansione in Germania e da segni di una ripresa, a lungo attesa, in Francia. Anche se i sondaggi segnalano una crescita del solo 0,2% per l economia francese nel primo trimestre, la seconda economia di Eurolandia segna le sue migliori performance dal 2011». Il Pmi tedesco è salito a 55,3 da 53,8 e quello francese è sceso a 51,7 da 52,2 ma è rimasto per il secondo mese consecutivo oltre la soglia dei 50 punti, sopra la quale prevalgono i segnali di una ripresa economica. Argomento:INVESTIMENTI Bisogna spingere sugli investimenti 17/S Il traguardo è trasformare gli investimenti in un caso di successo al pari dell interscambio. «Stiamo vivendo una stagione di scambi commerciali con gli Stati Uniti molto favorevole. Hanno raggiunto i 60 miliardi di dollari nel 2014, generando un surplus di 25 miliardi che è il maggior avanzo italiano con un partner. E un quinto dell export è in macchinari industriali e meccanica». Sul fronte degli investimenti diretti reciproci, però, «restiamo lontani dalle potenzialità di due grandi economie così integrate». A fotografare la nuova sfida nei rapporti economici - come stock di investimenti negli Usa l Italia è forse 13esima - è l ambasciatore a Washington Claudio Bisogniero in occasione di SelectUsa, che pure ha visto una partecipazione record di piccole e medie aziende italiane. «Questa partecipazione dimostra l interesse del nostro settore produttivo per il mercato americano», dice Bisogniero, che ha accolto in ambasciata lunedì sera la folta delegazione di 41 aziende italiane giunta per SelectUsa. «Le storie di successo negli investimenti non mancano», ricorda l ambasciatore. Da Fiat Chrysler a Luxottica e Gtech, leader dei giochi regolamentati che ha rilevato la Igt, un operazione da sei miliardi che sara' completata il 7 aprile e seguita dalla quotazione in Borsa del nuovo gruppo. «Ma sono punte di diamante che non riflettono una massa critica importante», aggiunge.

7 Buona giornata e buon lavoro Comunicazioni ai sensi dell art. 130 D.Lgs 30 giugno 2003 n. 196 (c.d. codice privacy) I dati personali dei destinatari del presente programma sono stati comunicati dai destinatari della presente ovvero sono stati rinvenuti in pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Tali dati sono trattati come strumenti informatici, nel pieno rispetto delle norme del D.Lgs. 196 del Il trattamento dei ricordati dati è finalizzato alla comunicazione delle principali notizie dei giornali riportati in epigrafe, nonché alla comunicazione delle iniziative di Studio Corno, Crescere Insieme e Cis Centro Studi d impresa. Il conferimento di tali dati è facoltativo. In ogni caso, essi non saranno resi disponibili a terzi. Il soggetto al quale i dati si riferiscono potrà esercitare i diritti di cui all articolo 7 del citato decreto, previa verifica di compatibilità con la normativa eventuale riguardante la singola iniziativa nell ambito della quale i dati sono stati raccolti e vengono conservati. Contitolari del trattamento dei dati forniti sono CIS centro studi d impresa S.r.l., Giacomo Corno e Crescere Insieme. Comunicazione ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70 (commercio elettronico)il presente messaggio è volto a promuovere, in modo diretto e indiretto, i servizi offerti da CIS centro studi d impresa e da Studio Corno e costituisce comunicazione commerciale ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70. In ogni momento, il soggetto non più interessato al ricevimento delle comunicazioni relative alle attività ivi indicate può darne comunicazione, preferibilmente per iscritto, al seguente indirizzo di posta elettronica: monica.galimberti@studiocorno.it