Manuale Software Pc Mitho 2.0. PC Mitho2 Manuale SW-IT

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1 Manuale Software Pc Mitho 2.0 PC Mitho2 Manuale SW-IT

2 Contenuto della confezione e requisiti di sistema Contenuto della confezione - Cavo USB di connessione tra PC e OH/GW - CD con il software PcMitho Avvertenze Le informazioni pubblicate nel presente manuale contengono diritti di Bpt S.p.a. o dei suoi fornitori e non possono essere riprodotte in qualsiasi maniera né trasmesse ad altri. HOASIS SW1 PC MITHO Le informazioni contenute nel presente manuale sono soggette a modifiche senza preavviso. Bpt S.p.a. non assume alcuna responsabilità per gli eventuali errori che il presente documento può contenere. SERVICE OFF Se non specificato diversamente, ogni riferimento a società, nomi, dati ed indirizzi utilizzati nella riproduzione delle schermate e negli esempi è puramente casuale ed ha il solo scopo di illustrare l uso del prodotto Bpt S.p.a.. Requisiti hardware e software - PC Pentium III 700 MHz o superiore, RAM 128 MB, 40 MB di spazio su HD, video XGA - Sistemi operativi compatibili Windows 98SE Windows ME Windows 2000 Windows XP (con RAM minima 512 MB) Windows Vista (con RAM minima 1 GB) Windows 7 Windows 8 Nessuna parte del presente manuale può essere riprodotta in qualsiasi forma o mezzo elettronico o meccanico, per alcun uso, senza il permesso scritto di Bpt S.p.a.. Il contenuto di questo programma è oggetto di diritti esclusivi della società Bpt S.p.a.. m ATTENZIE! In Computer con Sistema Operativo Microsoft Vista o successivi, PcMitho può funzionare solo se installato da profilo Amministratore. 2

3 Indice dei contenuti Contenuto della confezione e requisiti di sistema... Pag. 2 Contenuto della confezione... 2 Requisiti hardware e software... 2 Avvertenze... 2 Indice dei contenuti... Pag. 3 I moduli domotici e le loro caratteristiche... Pag. 5 Dispositivi di sistema... 5 Moduli con ingressi digitali... 5 Moduli con Uscite Digitali a Relè... 5 Moduli Misti con Ingressi Digitali e Uscite Digitali a Relè... 5 Moduli con Ingressi Analogici... 6 Moduli con Uscite Analogiche e moduli misti... 6 Moduli a relè per controllo motori... 6 Moduli per controllo di zone termiche... 6 Altri moduli... 7 Generalità sulla programmazione dell impianto... Pag. 8 Definizione di ingressi e uscite analogiche e digitali... 8 Ingressi digitali... 8 Uscite digitali a relè... 8 Ingressi analogici... 8 Uscite analogiche... 8 Le logiche di controllo delle uscite analogiche... 8 Modalità Dimmer... 8 Modalità Lineare... 8 Modalità Step... 8 Modalità Inseguimento... 8 Le logiche di controllo delle uscite digitali Funzione PASSO PASSO (bistabile)... 9 Funzione... 9 Funzione OFF... 9 Funzione DIRETTO (monostabile)... 9 Funzione ABILITAZIE... 9 Funzione IMPULSO... 9 Le logiche Custom Installazione Software... Pag. 11 Installazione PcMitho Principali comandi del software... Pag. 12 Creare un nuovo impianto.... Pag. 13 La finestra Vista impianto Costruire la struttura dell impianto.... Pag. 14 Aggiungere Zone all impianto Aggiungere Spazi all impianto Aggiungere il contenitore Componenti di rete alla struttura Aggiungere i dispositivi essenziali di un impianto Impostare un nuovo terminale Master Esempi applicativi di programmazione.... Pag. 18 Punto luce comandato da relè Gruppi luci comandati da pulsanti con proprietà diverse Punto luce comandato da dimmer manualmente Proprietà del modo dimmer Proprietà della Modalità onda Punto luce comandato in automatico da dimmer in modalità lineare Proprietà Uscita analogica Notifica cambio stato Proprietà segnale 0-10V Proprietà Modo lineare Proprietà Soglia Proprietà Modalità step analogico Proprietà Modalità step digitale Proprietà Modalità inseguimento Punti luce comandati localmente e da temporizzatore Zona termica con radiatori Proprietà termostato di zona OHZ Zona termica con ventilconvettori: controllo della velocità di ventilazione Proprietà Sonda di temperatura interna Proprietà Modulo OH/FAN Proprietà Opzioni avanzate OH/FAN Proprietà Algoritmo PI OH/FAN

4 Proprietà Algoritmo diff. OH/FAN Zona termica con ventilconvettori: controllo completo Proprietà modulo OH/FAN-E Proprietà modulo OH/FAN (slave) Tenda da sole motorizzata comandata manualmente Attivazione automatica di un contatto subordinata ai dati rilevati da dispositivi di misurazione Proprietà Generatore di impulsi Proprietà Soglia Relè generico comandato da pulsante o da sensore Creare un programma di irrigazione Proprietà Settore di irrigazione Utilizzo delle logiche custom Proprietà della logica OR Controllo di carichi Proprietà modulo OH/MPE6KW Attivazione di contatti mediante telecomando Raggruppare e programmare attivazioni mediante Scenari Proprietà Ritardo scenario Controllo da remoto dell Impianto mediante combinatore GSM Proprietà GSM Gestione di centrali antintrusione compatibili Gestione di centrali audio compatibili Proprietà Centrale audio Creare una interfaccia personalizzata con mappe grafiche... Pag. 65 Operazioni preliminari Caratteristiche delle immagini La finestra Vista mappe Inserire una nuova pagina Proprietà Map page Costruire uno schema di navigazione Esportare l interfaccia a mappe Aggiugere funzioni alle schermate Vista permessi Vista azioni Vista connessioni Diagnostica Monitor messaggi Stampa Messa in servizio dell impianto... Pag. 57 Configurazione dell interfaccia di comunicazione seriale (USB) Programmazione e diagnostica dell impianto... Pag. 58 Raccolta dei codici di identificazione dei moduli collegati Associazione dei codici di identificazione ai moduli connessi Associazione ID mediante trascinamento Associazione ID mediante pulsante sevice sul modulo Associazione ID dalla finestra proprietà modulo Aggiornamento del firmware dei moduli domotici Configurare una interfaccia di comunicazione Ethernet Come recuperare un file di impianto da OH/ETH Programmazione dell impianto

5 I moduli domotici e le loro caratteristiche Dispositivi di sistema OH/A.01 È un alimentatore che e fornisce la tensione necessaria al funzionamento di tutti i dispositivi di sistema collegati al bus. L apparecchio è predisposto per il collegamento ad una fonte di alimentazione di soccorso esterna. OH/AS È un alimentatore che e fornisce la tensione necessaria al funzionamento di tutti i dispositivi di sistema collegati al bus. Essendo inoltre dotato di ingresso per batterie di soccorso (2 x 7,2 Ah a 12 V OH/B065) è in grado di continuare a fornire alimentazione ai dispositivi collegati sul bus anche in caso di mancanza di tensione di rete. Le batterie vengono mantenute in carica dal modulo stesso e garantiscono al sistema una autonomia minima di 7 ore. NH-RBB È un modulo ripetitore di linea che permette di espandere le prestazioni della linea bus in termini di estensione e di numero di dispositivi ad essa collegati. OH/GW È il modulo che permette di interfacciare la rete Bus MultiMaster (MM) con il bus di sistema. Inoltre consente l interfacciamento al gateway per reti LAN OH/ETH1 o con i sistemi antintrusione Brahms compatibili. OH/ETH1 Il dispositivo (installato insieme al modulo OH/RS422) consente il controllo delle principali funzioni di automazione dell impianto mediante, PC, tablet e smartphone Android, iphone e ipad collegati su rete locale Ethernet o WiFi e dotati di browser compatibili con HTML5-CSS3; inoltre consente di connettere diversi tronconi di impianto tra loro mediante rete Ethernet (LAN). Moduli con ingressi digitali OH/6I È equipaggiato di 6 ingressi per contatto senza passaggio di corrente o tensione ai capi. OH/4I È un modulo dotato di 4 ingressi per contatto. Le 4 uscite possono essere utilizzate per attivare LED di controllo che richiedano carichi fino a 2mA. OH/IR È un modulo equipaggiato con un ricevitore IR per telecomandi e 2 ingressi digitali. Il ricevitore viene pilotato dal telecomando OH/IRTX1, da telecomandi con codifica NEC o universali in grado di apprendere e replicare i comandi del telecomando OH/IRTX1. Una volta collegato il dispositivo al BUS domotico BPT, gli ingressi possono gestire contatti (per esempio dei pulsanti). Moduli con Uscite Digitali a Relè OH/RP È un modulo dotato di una uscita a relè (16 A) espandibile con il modulo OH/2RP dotato di altre due uscite a relè (con le stesse caratteristiche). OH/2RP È un modulo slave dotato di 2 uscite a relè (16 A) utilizzabile solo in accoppiamento con il modulo OH/RP. Moduli Misti con Ingressi Digitali e Uscite Digitali a Relè OH/RI È un modulo dotato di un relè (portata 5A per carichi resistivi o lampade ad incandescenza e 2A per carichi induttivi, lampade fluorescenti o trasformatori ferromagnetici) e 3 ingressi digitali per il collegamento di dispositivi di comando dotati di contatti di uscita liberi da tensione. OH/3RPI È un modulo dotato di 3 uscite a relè (portata 16A per carichi resistivi o lampade ad incandescenza e 5A per carichi induttivi, lampade fluorescenti o trasformatori ferromagnetici) e 3 ingressi digitali per il collegamento di dispositivi di comando dotati di contatti di uscita liberi da tensione. OH/R.01 È un modulo equipaggiato di 4 uscite a relè, corrente massima 5 A con carico resistivo (2 A con carico induttivo), e 4 ingressi digitali per il collegamento di dispositivi di comando dotati di contatti di uscita liberi da tensione. OH/RI4416 È un modulo dotato di 4 uscite a relè (portata 16A per carichi resistivi o lampade ad incandescenza e 5A per carichi induttivi, lampade fluorescenti o trasformatori ferromagnetici) e 4 ingressi digitali per il collegamento di dispositivi di comando dotati di contatti di uscita liberi da tensione. In caso di mancanza di alimentazione dalla linea BUS è possibile commutare lo stato dei relé alla condizione desiderata spostando manualmente il coincidente switch montato sul frontale del modulo. 5

6 Moduli con Ingressi Analogici OH/AI4 È un modulo dotato di 4 ingressi analogici tramite i quali è possibile acquisire segnali provenienti da sensori con uscita 0-10V, 0-1V, 4-20mA o 0-20mA. E inoltre dotato di 2 ingressi contaimpulsi (freq. max 50 Khz) tramite i quali è possibile acquisire segnali provenienti da sensori con uscita a impulsi. OH/MT2 È un modulo dotato di 2 ingressi tramite i quali è possibile acquisire segnali provenienti da sonde di temperatura OH/STI, OH/STE o da sonde termiche PT1000. Dispone inoltre di 2 ingressi per il collegamento di igrometri con uscita 4-20 ma. Moduli con Uscite Analogiche e moduli misti OH/AO4010 È un modulo dotato di 4 uscite 0 10V con le quali è possibile comandare dispositivi quali elettrovalvole proporzionali, dispositivi per il controllo di corpi illuminanti ecc. È inoltre dotato di 4 uscite a relè (portata 16A per carichi resistivi o lampade ad incandescenza e 5A per carichi induttivi, lampade fluorescenti o trasformatori ferromagnetici) e 4 ingressi digitali per il collegamento di dispositivi di comando dotati di contatti di uscita liberi da tensione. I relè sono sempre associati all uscita 0 10V corrispondente, non sarà quindi possibile associare il relè 1 del modulo ad un uscita 0 10V che non sia la 1. OH/AO1010 È un modulo equipaggiato di 1 relè e 1 uscita 0 10 V, mediante la quale è possibile comandare dispositivi dotati di ingresso 0 10 V, come ad esempio dimmer per lampade al neon o a incandescenza. È equipaggiato inoltre di 1 ingressi digitali per la gestione di contatti (per esempio dei pulsanti). OH/ DI2230 È un modulo dotato di 2 uscite per la parzializzazione della tensione di alimentazione di 2 carichi con potenza max 300W o di un singolo carico da 500W. È inoltre dotato di 2 ingressi analogici per sensori con uscita 0-10V e 2 ingressi digitali per il collegamento di dispositivi di comando dotati di contatti di uscita liberi da tensione. Moduli a relè per controllo motori OH/MA È un modulo per il controllo di una motorizzazione per aperture automatiche (es. tende da sole, tapparelle, ecc.). E inoltre dotato di 3 ingressi digitali per il collegamento di dispositivi di comando dotati di contatti di uscita liberi da tensione. Moduli per controllo di zone termiche OH/FAN È un modulo per il controllo delle velocità (3) della ventola di un ventilconvettore tramite 3 uscite a relè (16A) É inoltre dotato di 3 ingressi digitali per il collegamento di dispositivi di comando dotati di contatti di uscita liberi da tensione che permettono di controllare le uscite del dispositivo con le seguenti modalità: La chiusura/apertura degli ingressi I1 I3 permette l attivazione dei corrispondenti relè che regolano la velocità della ventola. La chiusura/apertura del contatto STOP forza la chiusura/apertura del/dei relè del modulo stesso (contatto finestra). OH/FAN-E È un modulo per il controllo completo di un ventilconvettore dotato di: 3 uscite a relè (16A) per il controllo delle velocità (3) della ventola 2 uscite a relè in scambio (5A) e di due uscite analogiche 0 10V per il controllo delle elettrovalvole (/OFF o proporzionali) per il controllo dei circuiti di riscaldamento o raffrescamento, 2 ingressi digitali per il collegamento di contatti finestra per il comando di spegnimento 1 ingresso per il collegamento di sonde di temperatura OH/STI collegate al tubo di mandata per abilitazione uscite. OH/Z.02 È un modulo dotato di una sonda termica per la rivelazione della temperatura dell ambiente nel quale è installato. É inoltre dotato di display e tasti funzionali per la lettura della temperatura rilevata e l impostazione della temperatura desiderata. OH/MT2 È un modulo provvisto di 2 ingressi ai quali è possibile collegare sonde di temperatura OH/STI, OH/ STE oppure sonde termiche PT1000. Dispone inoltre di 2 ingressi per il collegamento di sensori di umidità da 4-20 ma. 6

7 Altri moduli OH/MPE6KW È un modulo misuratore di potenza elettrica (fino a 6KW) che consente la visualizzazione dei valori di consumo istantanei e cumulativi nonché l implementazione degli algoritmi per il controllo dell assorbimento massimo e di prevenzione dal sovraccarico (funzione controllo carichi elettrici ). Misuratore Schneider Il modulo Schneider è un misuratore di potenza elettrica trifase (fino a 18KW) che consente la visualizzazione dei valori di consumo istantanei e cumulativi nonché l implementazione degli algoritmi per il controllo dell assorbimento massimo e di prevenzione dal sovraccarico (funzione controllo carichi elettrici ). OH/GSM È un modulo comunicatore GSM tramite il quale è possibile realizzare la gestione remota del proprio sistema domotico. OH/GSM è infatti in grado, opportunamente programmato, di inviare SMS di stato e/o di allarme o di ricevere SMS di comando per l attivazione di scenari o il comando di zone termiche. 7

8 Generalità sulla programmazione dell impianto Definizione di ingressi e uscite analogiche e digitali Le logiche di controllo delle uscite analogiche Ingressi digitali Tipo di ingressi, disponibili in molti moduli domotici, che consentono il collegamento di dispositivi dotati di contatti puliti (pulsanti, interruttori, sensori con uscita a relè ecc.) Uscite digitali a relè Tipo di uscite, disponibili in molti moduli domotici, che consentono il comando on/off (accensione / spegnimento) di carichi elettrici quali luci, elettrovalvole, motori ecc... Ingressi analogici Tipo di ingressi, disponibili solo nei moduli domotici dedicati, tramite i quali è possibile acquisire, digitalizzandolo, il valore di sensori, trasduttori ecc. in grado di convertire il valore di una grandezza fisica (intensità luminosa, umidità, intensità del vento ecc...) in un segnale elettrico. Uscite analogiche Tipo di uscite, disponibili solo nei moduli domotici dedicati, che consentono il comando mediante una tensione variabile nel tempo (0-10V), di dispositivi quali elettrovalvole proporzionali, dispositivi per il controllo di corpi illuminanti ecc. Un tipo speciale di uscite analogiche è dato dalle uscite dimmer che consentono il comando diretto di carichi elettrici alimentati a tensione di rete mediante parzializzazione dell onda di tensione. Questo tipo di uscite consentono il comando di luci, resistenze, ecc. Tramite il software di configurazione è possibile scegliere i tipi di ingressi e di uscite più adatti alle esigenze dell impianto da automatizzare, creare i legami logici che determinano il funzionamento dell impianto, programmare le funzioni che determinano le prestazioni del sistema. Modalità Dimmer La logica di funzionamento manuale (o Dimmer ) consente di comandare l uscita e quindi il carico agendo su un normale pulsante. azionando il pulsante per un tempo inferiore a 1 secondo, il carico viene comandata passo-passo (ad ogni pressione del pulsante si passa da accensione a spegnimento o viceversa) e ad ogni accensione la parzializzazione assume l ultimo valore memorizzato. azionando il pulsante per un tempo superiore a 1 s ma inferiore a 2 s, il carico viene pilotato col massimo valore di parzializzazione al valore massimo impostato. azionando il pulsante per un tempo superiore a 2 secondi, la parzializzazione viene variata (in salita e in discesa) per consentire di selezionare il valore desiderato, al rilascio viene mantenuto il valore scelto. Modalità Lineare Questa logica di funzionamento automatico prevede che il valore dell uscita sia funzione lineare dell andamento di un ingresso analogico. Il fattore di scala (k) è programmabile.. Modalità Step Questa logica di funzionamento automatico prevede che il valore dell uscita assuma dei valori associati a eventi (max 8) dati dal superamento ( in salita e/o in discesa ) di soglie programmabili di un ingresso analogico (locale o di sistema) oppure dall attivazione di uno o più ingressi digitali. Modalità Inseguimento Questa logica di funzionamento automatico prevede che l uscita insegua il set-point impostato (da software di configurazione, da terminale o da ingresso analogico) al variare del valore misurato (direttamente o indirettamente) della variabile che si desidera controllare. 8

9 Le logiche di controllo delle uscite digitali Pulsante OFF Timer o Interruttore OFF Pulsante OFF Pulsante OFF Relè OFF Pulsante OFF Relè OFF Relè OFF Relè OFF Funzione PASSO PASSO (bistabile) Ad ogni attivazione del pulsante di comando, il Timer relè o commuta di stato. Interruttore OFF Pulsante Una semplice applicazione è il comando OFF di accensione Timer o Interruttore e spegnimento di una luce, anche da OFF Pulsante più pulsanti. OFF Relè OFF Timer o Interruttore Relè OFF OFF Relè OFF Relè OFF Relè OFF Relè Relè OFF Timer o Interruttore OFF Pulsante OFF Relè OFF OFF R R T T Funzione DIRETTO (monostabile) Fino a quando il contatto in ingresso rimane chiuso (), il relè rimane eccitato (). N. B. Funzione associabile ad un pulsante se questo è l unico ad agire su un relé. Pulsante OFF Pulsante OFF Relè OFF Pulsante OFF Relè OFF Relè OFF Pulsante OFF Pulsante OFF Relè OFF Pulsante OFF Relè OFF Relè OFF Pulsante Funzione OFF Ad ogni attivazione del pulsante Pulsante di comando, il OFF relè commuta allo stato se in condizione di Pulsante OFF, altrimenti OFF il comando Pulsante viene ignorato. R R OFF Relè OFF Pulsante T Questa funzione è utile in OFF T caso Relè si voglia OFF implementare un comando di accensione incondi- R R Relè OFF zionato. T Relè OFF T R R Relè OFF Crepuscolare T T OFF Pulsante Timer Crepuscolare o OFF Interruttore OFF Funzione OFF Timer Crepuscolare Ad ogni o attivazione del pulsante di comando, il OFF Interruttore Relè relè commuta OFF allo stato OFF Relè se in condizione di OFF, altrimenti il comando viene ignorato. Timer o Interruttore OFF Relè OFF Questa funzione è utile in caso si voglia implementare un comando di spegnimento incondizionato. Relè OFF Pulsante Crepuscolare Timer o Interruttore Relè OFF OFF Relè Crepuscolare Pulsante Relè OFF OFF Timer o Interruttore Relè OFF OFF OFF OFF OFF OFF R R T R R R T La durata dell attivazione programmata è indipendente dalla durata dell impulso di comando. Attivando nuovamente l ingresso il timer viene riattivato. T T T Funzione ABILITAZIE L attivazione del relè è come nel comando diretto, ma avverrà solo se c è il consenso del comando di abilitazione (esempio crepuscolare), che verrà a sua volta connesso ad un ingresso L esempio più tipico è l utilizzo di un crepuscolare su gruppi di corpi illuminanti per esterno azionati da un timer o accesi con un normale pulsante Funzione IMPULSO Un impulso in ingresso di qualsiasi durata provoca l attivazione del relè per un tempo di ritardo (R) e durata (T) programmato dal terminale OH/T ( i tempi sono programmabili da 1 a ) L esempio può essere l accensione delle luci scale di un condominio 9

10 Le logiche Custom Tipo di logica Tabella verità Tipo di logica Tabella verità AND La funzione logica AND fornisce un uscita vera solo quando tutti gli ingressi sono veri OR La funzione logica OR fornisce un uscita vera quando almeno un ingresso è vero. XOR La funzione logica XOR fornisce un uscita vera solo quando i due ingressi presentano le condizioni logiche opposte. NOT La funzione logica NOT fornisce un uscita vera quando il suo ingresso presenta una condizione falsa e viceversa. Ingresso A Ingresso B Uscita OUT Ingresso A Ingresso B Uscita OUT Ingresso A Ingresso B Uscita OUT Ingresso A Uscita OUT ADDER La funzione logica Sommatore permette di sommare (anche con somme pesate) 2 ingressi analogici o temperature: per esempio per fare una media di 2 temperature. Questa logica può essere usata come ingresso di un comparatore. DELAY La funzione logica Ritardo permette di ritardare l azione di uscita dalla logica: per esempio per la gestione di pressione prolungate di pulsanti. È possibile fare memorizzare all uscita fino ad un massimo di 4 eventi durante il tempo di ritardo. A 2sec. Ingresso A Fattore Ingresso B Fattore Uscita OUT Esempio di funzione AND sullo stesso pulsante con ritardo di 2 secondi Tempo (s) Pulsante A Pulsante A (ritardato) Uscita OUT COMPARE La funzione logica Comparatore permette di confrontare il valore di 2 ingressi analogici o temperature. Fornisce un uscita vera solo quando il primo ingresso è inferiore al secondo. È possibile inserire anche una isteresi di comparazione Ingresso A Ingresso B Isteresi Uscita OUT CSTANT È un valore costante, usato come ingresso di un comparatore può servire come confronto di un ingresso analogico o di una temperatura. A B Temperatura A Valore costante Isteresi (decimi di C) Uscita OUT

11 Installazione Software Installazione PcMitho Introdurre il CD di installazione e seguire le informazioni che via via appariranno nel corso della procedura. Scegliere la destinazione del programma all interno del proprio Hard disk. Al termine della procedura, sarà possibile avviare il programma mediante l icona shortcut presente sulla scrivania. 11

12 Principali comandi del software Apre file impianto con estensione.bpt-domo Salva il file impianto attualmente aperto Permette di configurare alcune preferenze del software Programma i dispositivi domotici conessi Permette di monitorare il traffico sulla rete BUS a scopo diagnostico Permette di ricercare l ID dei dispositivi connessi al BUS domotico Permette di accedere alle opzioni di stampa della struttura dell impianto Permette di cambiare la lingua dell interfaccia Ripristina la visualizzazione di tutti i messaggi di avviso generati dal software eventualmente soppressi dall utente La password inserita verrà richiesta ad ogni avvio del programma. Nota: Le modifiche alla configurazione avranno effetto solo dopo il riavvio del software 12

13 Creare un nuovo impianto A B La finestra Vista impianto Dalla barra principale dei comandi, selezionare Nuovo Impianto. Il nuovo impianto creato, verrà visualizzato in modalità Vista Impianto. Digitare un nome da assegnare alla radice dell impianto nell apposita casella all interno dell area C. Il programma è strutturato in modo da permettere la creazione e programmazione di un impianto completamente off-line, in maniera virtuale, secondo una struttura gerarchica il più possibile simile a quello che sarà l impianto reale. Il sistema di programmazione è estremamente intuitivo poiché per realizzare tale struttura è sufficiente trascinare dall area B all interno dell area A gli elementi che andranno a comporre l impianto. C Il software è stato progettato in modo da evitare errori di programmazione, dovuti al trascinamento di icone dalla zona B ad un area gerarchicamente errata dell area A. Mediante la finestra C è possibile programmare tutti i parametri disponibili per il dispositivo selezionato sulla finestra A. Allo scopo di limitare il numero di icone e dispositivi mostrati nella finestra B è possibile selezionare un filtro che permette di mostrare solo i dispositivi necessari alla realizzazione della sezione di impianto in corso di programmazione. 13

14 Costruire la struttura dell impianto Aggiungere Zone all impianto Trascinare l icona Zona sopra la radice dell impianto, apparirà la finestra mediante la quale è possibile assegnare un nome, alla zona appena aggiunta all impianto. È anche possibile creare, con una sola operazione, più zone con lo stesso nome seguite da un numero progressivo selezionando la quantità nell apposito menù. Procedere allo stesso modo per tutte le altre zone in cui dovrà essere diviso l impianto. La programmazione prevede la divisione dell ambiente abitativo in Zone, Spazi, e Componenti rete per facilitare la visualizzazione della collocazione fisica dei dispositivi. Zona Per Zona si intende il raggruppamento di più Spazi della casa con caratteristiche comuni, potrebbe essere ad esempio il piano di una casa, oppure l insieme delle stanze della zona giorno di una abitazione. Spazio Per Spazio si intende un luogo specifico della casa, che può essere un corridoio, una stanza o un insieme di stanze. Aggiungere Spazi all impianto Una volta inserite le zone desiderate all interno dell impianto, trascinare all interno delle zone gli Spazi che le compongono; anche a questi ultimi sarà possibile assegnare un nome identificativo.. Nota: È consigliabile prestare particolare attenzione al nome che viene assegnato a Zone e Spazi poiché tali nomi appariranno nell interfaccia grafica del terminale. Zona Giorno Spazio Cucina Tapparella 1 Tapparella 2 Tapparella 3 Tapparella 4 Tapparella 5 Tapparella 6 Esempio di visualizzazione di Zone e Spazi su terminali Mitho 14

15 Aggiungere il contenitore Componenti di rete alla struttura Trascinare all interno degli Spazi l elemento Componenti di rete. La collocazione dell icona non è fisicamente vincolante ovvero non è necessario che i componenti di rete si trovino fisicamente nello spazio in cui vengono collocati all interno dello spazio virtuale di programmazione; tuttavia è consigliabile (soprattutto nel caso di impianti molto grandi) collocare i moduli in prossimità dei dispositivi da comandare, in modo da facilitarne l individuazione in caso di necessità. L elemento Componenti di rete può essere rinominato selezionando l icona e digitando un nuovo nome nell apposito riquadro. Componenti di rete L elemento denominato Componenti di rete può essere inteso come un contenitore in cui verranno posizionati i dispositivi IN/OUT necessari a far funzionare l impianto. Non deve necessariamente corrispondere ad un luogo realmente esistente all interno dell abitazione e può essere posizionato solamente all interno di uno Spazio. Aggiungere i dispositivi essenziali di un impianto Una volta costruita la struttura dell abitazione virtuale e dopo averla divisa in Zone e Spazi non resta che inserire all interno degli spazi i dispositivi componenti l impianto, seguendo le tabelle riassuntive, contenute nella confezione del modulo OH/A.01, debitamente compilate in fase di realizzazione fisica dell impianto. Dopo avere collocato all interno dell impianto l icona Componenti di rete trascinare al suo interno il modulo OH/GW. Se previsto, inserire nell impianto anche il modulo OH/ETH1. Gateway OH/GW É il modulo che permette di interfacciare la rete Bus MultiMaster (MM) con il bus di sistema. Inoltre consente l interfacciamento al gateway per reti LAN OH/ETH1 o con i sistemi antintrusione e centrali audio compatibili. Gateway OH/ETH1 Il dispositivo consente il controllo delle principali funzioni di automazione dell impianto mediante, PC, tablet e smartphone Android, iphone e ipad collegati su rete locale Ethernet o WiFi e dotati di browser compatibili con HT- ML5-CSS3; inoltre consente di connettere diversi tronconi di impianto tra loro mediante rete Ethernet (LAN). 15

16 Selezionare il modulo OH/GW e nella finestra delle proprietà alla voce Dispositivo controllato selezionare il modulo gateway OH/ ETH1 che sarà fisicamente connesso al modulo OH/GW. m ATTENZIE Se l impianto prevede la presenza di uno o più moduli OH/ETH.01, prima di procedere alla programmazione totale dell impianto, è essenziale che ogni OH/ETH.01 venga abbinato al proprio HO/GW e che ogni nodo (OH/ ETH.01+OH/GW) venga programmato singolarmente, vedi capitolo: Configurare una interfaccia di comunicazione Ethernet a pagina 62. Inserire il modulo alimentatore OH/A.01. Dispositivo/modulo privo di ID o al quale non è stata associata una funzione specifica Indica che il dispositivo non è controllato da alcun pulsante o ingresso; il dispositivo è comunque controllabile da terminale. Modulo non programmato 16

17 Collocare all interno dello Spazio desiderato il/i terminali Mitho necessari. All interno di uno stesso impianto possono coesistere più terminali Mitho ma è necessario specificare quale di questi sia il terminale master.. Nota: L impianto domotico è in grado di funzionare anche in assenza di un terminale di supervisione, in questo caso tutte le funzioni dovranno essere svolte da pulsanti fisici dislocati all interno dell abitazione. Le impostazioni di fabbrica, prevedono che il primo terminale inserito nella struttura dell impianto venga considerato automaticamente il terminale Master. Impostare un nuovo terminale Master Selezionare il terminale che si desidera far diventare master con il tasto destro del mouse, selezionare la voce Imposta come master. 17

18 Esempi applicativi di programmazione Punto luce comandato da relè 1 2 Moduli utilizzati nell esempio: B A OH/3RPI Trascinare dall elenco A all interno degli spazi B i punti luce con i relativi pulsanti di attivazione. 3 C 4 Aprire la sezione Componenti di rete C per accedere all elenco dei moduli, selezionare un dispositivo necessario al controllo del punto luce e relativo pulsante (nell esempio un modulo 3 ingressi e 3 uscite OH/3RPI), e trascinarlo all interno del contenitore dei componenti di rete desiderato. 18

19 5 Trascinare ogni punto luce in corrispondenza del relè che lo deve comandare (o viceversa). Allo stesso modo, associare i pulsanti ai contatti disponibili. 6 Trascinare il pulsante in corrispondenza della luce che deve comandare (o viceversa). Lo schema di impianto mostra ora i punti luce connessi ai relativi pulsanti. Dispositivo/modulo privo di ID o al quale non è stata associata una funzione specifica Indica che il dispositivo non è controllato da alcun pulsante o ingresso; il dispositivo è comunque controllabile da terminale. Modulo non programmato 7 Selezionando uno dei pulsanti presenti all interno della struttura. Nell area in basso a destra vengono mostrate le proprietà del pulsante. Il primo menù a tendina permette di scegliere il tipo di funzione che il pulsante dovrà svolgere.. Nota: Per maggiori informazioni sul significato delle funzioni di programmazione (PASSO PASSO,, OFF, DIRETTO, IMPULSO, ABILITAZIE) vedere il capitolo Le logiche di controllo delle uscite digitali a pagina 9. 19

20 8 Il menù a tendina D permette di specificare lo stato del contatto di ingresso che fa azionare il relè. Al termine delle operazioni di programmazione se tutto è stato eseguito correttamente le icone dei punti luce e dei pulsanti ad essi associati devono risultare prive di qualunque avviso di errore. Dispositivo/modulo privo di ID o al quale non è stata associata una funzione specifica Indica che il dispositivo non è controllato da alcun pulsante o ingresso; il dispositivo è comunque controllabile da terminale Modulo non programmato D. Nota: È consigliabile prestare particolare attenzione al nome che viene assegnato a Zone, Spazi e Punti luce poiché tali nomi appariranno nell interfaccia grafica del terminale. Zona Giorno Spazio Cucina Luce cucina 1 Luce cucina 2 Luce cucina 3 Esempio di visualizzazione di Punti luce su terminali Mitho 20

21 Gruppi luci comandati da pulsanti con proprietà diverse Moduli utilizzati nell esempio: 4 m ATTENZIE Il gruppo luce è comandato secondo le proprietà dell ultimo pulsante premuto in ordine cronologico.. Nota: Per maggiori informazioni sul significato delle funzioni di programmazione (PASSO PASSO,, OFF, DIRETTO, IMPULSO, ABILITAZIE) vedere il capitolo Le logiche di controllo delle uscite digitali a pagina 9. OH/3RPI Nell esempio, un ambiente è illuminato da 3 punti luce attivati da un sensore di presenza che mantiene accese le luci per un tempo determinato. Desideriamo che le stesse luci possano essere comandate anche da un pulsante passo -passo. Porre all interno dello spazio desiderato i punti luce e i pulsanti che li comanderanno; uno dei due pulsanti è in realtà un sensore di presenza. Inserire all interno del contenitore dei Componenti di rete il modulo OH/3RPI (fig. 1). Connettere i contatti ai pulsanti e i punti luce ai relè (fig. 2). Aggiungere ora allo Spazio l icona Gruppo di luci e trascinarvi all interno i punti luce che compongono il gruppo (fig. 3). Il lucchetto che compare sui punti luce indica che appartengono ad un gruppo è non sono più comandabili singolarmente. Trascinare i pulsanti in corrispondenza del Gruppo di luci che devono comandare e programmare le proprietà dei singoli pulsanti secondo necessità (fig. 4). 21

22 Punto luce comandato da dimmer manualmente 1 2 Moduli utilizzati nell esempio: B A C OH/AO4010 Trascinare dall elenco A all interno degli spazi B i punti luce con i relativi pulsanti di attivazione e un contenitore per i componenti di rete (fig. 1). Aprire la sezione Componenti di rete C per accedere all elenco dei moduli, selezionare un dispositivo necessario alla dimmerazione del punto luce e relativo pulsante di controllo (nell esempio un modulo 4 ingressi e 4 uscite analogiche 0 10V OH/AO4010), e trascinarlo all interno del contenitore dei componenti di rete desiderato (fig. 2). 3 4 Trascinare ogni punto luce in corrispondenza dell uscita analogica che lo deve comandare (fig. 3). I punti luce associati ad uscite analogiche sono identificati dall icona (fig.4). 22

23 5 Trascinare il pulsante in corrispondenza della luce che deve comandare (o viceversa). Lo schema di impianto mostra ora i punti luce connessi ai relativi pulsanti. Luce Cucina 1 Luce Cappa Luce Pranzo Luce Cucina 1 Proprietà del modo dimmer D casella per poter assegnare un nome identificativo al modo. Esempio di visualizzazione di un punto luce dimmerato su terminali Mitho D E H F G E Scegliere il valore che deve avere l uscita ad ogni accensione dopo una mancanza di alimentazione. F Percentuale MIN/MAX di dimmerazione del punto luce. G Tempo per l accensione/spegnimento progressivo dell uscita. H Selezionare un ingresso il cui valore di soglia provoca lo spegnimento automatico del punto luce. 23

24 7 La luce può essere dimmerata in modalità onda aggiungendo a Modo dimmer l apposito segnale analogico.. Nota: I filtri di visualizzazione (vedi paragrafo, La finestra Vista impianto a pagina 13) possono inibire la presenza di alcune funzioni o moduli. Selezionando il filtro Tutte, verranno mostrate tutte le funzioni e i moduli disponibili. 8 Proprietà della Modalità onda In modalità Onda l accensione dell uscita avverrà in modo progressivo rispettando le soglie di luminosità K ed i tempi di salita L programmati per il raggiungimento dei passi specificati J (MAX 16). I casella per poter assegnare un nome identificativo alla modalità. I J K L J Specificare il numero di passi di dimmeraggio assegnati al punto luce (MAX 16). K indicare la soglia di luminosità per ciascun passo. L indicare un tempo di salita per ogni passo. 24

25 Punto luce comandato in automatico da dimmer in modalità lineare 1 B A 2 L esempio ha l obbiettivo di programmare due uscite analogiche in modo che la loro attivazione/dimmerazione avvenga secondo modalità subordinata da uno o più segnali analogici. Moduli utilizzati nell esempio: OH/DI2230 Trascinare dall elenco A all interno degli spazi B un contenitore per i componenti di rete. Aggiungere l icona Uscita analogica allo spazio desiderato (fig. 1); nell esempio le uscite analogiche sono dei punti luce (fig. 2). 3 4 Aprire la sezione Componenti di rete, alla sezione Dispositivi analogici accedere all elenco dei moduli, selezionare il modulo OH/DI2230 e trascinarlo all interno del contenitore dei componenti di rete desiderato (fig. 3). Dalla sezione Segnali analogici trascinare l icona corrispondente al segnale prodotto dal sensore di luminosità che andremo ad usare nell impianto (fig.4). 25

26 5 Abbinare i punti luce (uscite analogiche) alle apposite uscite del modulo OH/DI2230 e l icona del segnale generato dal sensore di luminosità all ingresso analogico. 6 Selezionare l icona del sensore di luminosità per visualizzare le proprietà del segnale emesso. Proprietà segnale 0-10V A B C A Specificare il valore minimo e massimo del segnale emesso dal dispositivo (espresso in Volt). B Specificare l unità di misura corrispondente al segnale. C indicare il fattore di scala che il software deve utilizzare per convertire la tensione nell unità di misura indicata. 7 D Selezionare ora l icona dell uscita analogica (punto luce). Proprietà Uscita analogica D Scegliere il valore che l uscita assumerà al ritorno dell alimentazione. E Specificare il modo in cui dovrà funzionare l uscita (nel caso specifico lineare ). Notifica cambio stato Determina la modalità e la frequenza di invio delle informazioni di variazione dello stato del dispositivo al terminale. F Scegliere con che modalità deve essere inviato lo stato dell uscita/ingresso. F G H. Nota: Il setup della Notifica cambio stato è particolarmente importante perché determina la frequenza e la quantità dei messaggi che transitano sul BUS domotico. G Scegliere la periodicità di generazione di un messaggio. E H Scegliere la percentuale di variazione percentuale che provoca la generazione di un messaggio sul BUS a prescindere dalla periodicità indicata. 26

27 8 Selezionare ora l icona Che rappresenta il Modo scelto. Proprietà Modo lineare Questa modalità può essere usata per legare in maniera lineare un uscita all ingresso analogico selezionato. Luce Vialetto 1 Luce Vialetto 2 A B C D A Scegliere dall elenco l ingresso analogico di controllo. B Specificare i valori Min/Max dell ingresso di controllo. C Specificare i valori Min/Max dell uscita corrispondenti ai valori Min/Max dell ingresso di controllo. D Costante di proporzionalità tra ingresso e uscita (nel caso dell esempio la proporzionalità è inversa). Esempio di visualizzazione di uscite analogiche. 9 Se sulla finestra Proprietà Uscita analogica (pagina 26) viene selezionata la Modalità step analogico, è necessario aggiungere una o più soglie (MAX 8) da abbinare al segnale in ingresso (sensore di luminosità nel caso specifico). 10 Selezionare ora l icona Che rappresenta la Soglia aggiunta. Proprietà Soglia E Scegliere la percentuale del segnale sulla quale porre la soglia. E F G H F Specificare l isteresi (tolleranza) da applicare alla soglia. G Specificare in che modo deve essere rilevata la soglia. H Il raggiungimento della soglia può attivare uno dei contatti (pulsanti, allarmi, avvisi...) presenti nell impianto selezionabili in questo menù a tendina. 27

28 11 Selezionare ora l icona Che rappresenta il Modo scelto. Proprietà Modalità step analogico Questa modalità può essere usata per legare un uscita a soglie programmate abbinate all ingresso analogico selezionato. A Specificare i valori Min/Max dell ingresso di controllo. B Scegliere dall elenco l ingresso analogico di controllo. C Specificare il valore iniziale dell uscita. A B C D D Indicare a quale valore deve essere attivata l uscita al raggiungimento della soglia. 12 Se sulla finestra Proprietà Uscita analogica (pagina 26) viene selezionata la Modalità step digitale, è necessario aggiungere uno o più pulsanti (o ingressi digitali abilitati) (MAX 8) che andranno ad attivare ad un valore stabilito l uscita. 13 Nell esempio illustrato sono stati aggiunti 3 pulsanti collegati ad un modulo OH/6I che hanno il compito di accendere la luce del vialetto al % di intensità luminosa. Abbiniamo i pulsanti alla Modalità step digitale. 28

29 14 Proprietà Modalità step digitale Selezionare l icona che rappresenta le Proprietà Pulsante dei pulsanti abbinati alla modalità. Questa modalità può essere usata per legare un uscita a soglie programmate abbinate all ingresso digitale selezionato. Usare il cursore per impostare il valore di dimmerazione dell uscita all attivazione del contatto (pulsante). 15 Se sulla finestra Proprietà Uscita analogica (pagina 26) viene selezionata la Modalità inseguimento, N è necessario aggiungere pulsanti. 16 Proprietà Modalità inseguimento Nell esempio l uscita analogica (Luce Vialetto) si adegua al segnale rilevato dall ingresso di controllo. A Specificare i valori Min/Max dell ingresso di controllo. B Scegliere dall elenco l ingresso analogico di controllo. A B C D E F C Scegliere dall elenco l eventuale ingresso di setpoint. D Specificare il valore dell ingresso di controllo. E Specificare la costante di proporzionalità tra ingresso e uscita. F Specificare l isteresi (tolleranza) da applicare al valore di setpoint. 29

30 Punti luce comandati localmente e da temporizzatore Moduli utilizzati nell esempio: OH/3RPI Trascinare all interno dello Spazio desiderato i punti luce e relativi pulsanti e successivamente il modulo necessario a pilotare contatti e relè (fig. 1). Abbinare i contatti ai pulsanti e i punti luce ai relè (fig. 2). Abbinare i pulsanti ai punti luce che dovranno comandare (fig. 3).. Nota: Una uscita può essere temporizzata anche se non abbinata ad un pulsante fisico. 4 5 Trascinare all interno dello Spazio un Temporizzatore prelevandolo dal menù Risparmio (fig. 4). Abbinare i punti luce al temporizzatore (fig. 5). La programmazione del temporizzatore potrà essere eseguita dal terminale. Timer luci giardino lun mar mer gio ven sab dom Pagina di programmazione dei timer su terminali Mitho 30

31 Zona termica con radiatori 1 2 Moduli utilizzati nell esempio: OHZ - OH/R Porre all interno degli spazi desiderati i componenti necessari alla gestione dell impianto termico.. Nota: È consentito inserire un solo termostato di zona (OH/Z) o sonda di temperatura per ogni singolo Spazio. Nel caso illustrato l impianto richiede la presenza di una caldaia e un termostato di zona OH/Z, in alternativa al modulo OH/Z è possibile inserire una sonda di temperatura (fig. 1). Inserire un modulo relè (fig. 2). 3 4 Abbinare alla sezione Riscaldamento del modulo OHZ l eventuale pompa e la valvola di zona (fig. 3). Abbinare ora i dispositivi ai relè che li dovranno attivare (fig. 4).. Nota: Nel momento in cui la valvola viene attivata, si attivano anche le relative pompa e caldaia; di conseguenza l uso delle icone pompa e caldaia sono opzionali e vanno usate in base all impianto termico che si sta costruendo. 31

32 5 6 Proprietà termostato di zona OHZ Selezionare il termostato di zona (fig. 5). Scegliere la tipologia di riscaldamento. È possibile scegliere un contatto (pulsante, allarme, avviso...) che, una volta attivato, faccia cambiare la modalità di funzionamento del termostato. Zona Giorno 21.2 C Spazio Cucina 21.2 C Bagno 21.2 C Ingresso Esempio di visualizzazione delle zone termiche su terminali Mitho 32

33 Zona termica con ventilconvettori: controllo della velocità di ventilazione 1 2 Moduli utilizzati nell esempio: OH/3RPI - OH/MT2 - OH/FAN Nel caso illustrato sono stati trascinati dall elenco allo spazio, un igrometro e una sonda di temperatura che può essere usata in alternativa ad un termostato di zona OH/Z. In corrispondenza della sonda di temperatura trascinare due valvole, una per il raffrescamento e una per il riscaldamento. Aggiungere alla struttura impianto i moduli domotici necessari al controllo dei dispositivi (fig. 1). Connettere igrometro e sonada di temperatura agli appositi ingressi del modulo OH/MT2 (fig. 2). Associare le valvole ai relè che le comanderanno (fig. 3). Proprietà Sonda di temperatura interna 3 4 A Specificare il tipo di riscaldamento. B Scegliere dall elenco il costruttore della sonda. C É possibile selezionare (dall elenco dei contatti disponibili) un contatto che una volta azionato provochi il cambio di stato della zona termica. A B C D E F D È possibile inserire qui un valore di correzione della temperatura rilevata dalla sonda, qualora la sonda venga collocata in una posizione critica. E Vedi ( Notifica cambio stato a pagina 26). F É possibile selezionare (dall elenco dei contatti disponibili) un contatto che, una volta azionato, provoca il cambio di stagione della zona termica (Riscaldamento /Raffrescamento). 33

34 5 6 Trascinare il modulo OH/FAN sull icona della sonda di temperatura dal quale sarà comandato (fig. 5). Proprietà Modulo OH/FAN G H I J K L M N G Specificare il numero di velocità delle ventole. H Scelta dello stato della zona termica all attivazione del contatto. I Se al punto H si è scelta l opzione Manuale in questo spazio è possibile specificare la temperatura da raggiungere. J Scegliere la modalità di funzionamento. Il modulo è dotato di un ingresso (contatto porta aperta) che può intervenire direttamente sul funzionamento del modulo ignorando la programmazione del fan coil. K Scegliere la tipologia del contatto locale. L Scegliere quale risultato deve produrre l attivazione del contatto. M Se al punto L si è scelto di forzare l accensione qui si può indicare la velocità delle ventole. N Inserire il lasso di tempo che deve intercorrere tra l attivazione del contatto e l esecuzione del comando. 34

35 7 Trascinare sul modulo OH/FAN l icona delle opzioni avanzate. Proprietà Opzioni avanzate OH/FAN A Tempo di accensione minimo della ventola. B Soglia di temperatura minima al di sotto della quale interviene la modalità anti congelamento. A B C D E F G H C Soglia di temperatura massima al di sopra della quale interviene la modalità anti surriscaldamento. D Soglia di temperatura minima al di sotto della quale viene inviato sul bus un messaggio di allarme antigelo. E Periodicità dell invio messaggio di stato del modulo sul bus. F Modalità dell invio messaggio allarme antigelo sul bus. G Se al punto F si sceglie l invio ciclico del messaggio di allarme, specificare il lasso di tempo che deve intercorrere tra un messaggio e l altro. 8 H Selezionare un contatto finestra remoto e le tipologia di tale contatto. I J Trascinare sul modulo OH/FAN l icona dell algoritmo PI (proporzionale integrativo). Proprietà Algoritmo PI OH/FAN I Differenza percentuale dal set point (calcolata dall algoritmo) che provoca l attivazione della velocità 1, 2 e 3. J Specificare la grandezza dell ambiente da climatizzare. Il controllo PI (Proporzionale Integrativo) regola i cicli di accensione e spegnimento della caldaia in funzione della differenza tra la temperatura rilevata e la temperatura impostata; più la differenza tra le temperature diminuisce e più si riducono i cicli di accensione. 35

36 8 K L M In alternativa, trascinare sul modulo OH/FAN l icona dell algoritmo diff. OH/FAN (differenziale integrativo). Proprietà Algoritmo diff. OH/FAN K Indicare il margine di temperatura, rispetto a quello impostato, superato il quale l algoritmo interviene provocando l attivazione delle ventole alla velocità 1 L Indicare il margine di temperatura che sommato al differenziale termico provoca l attivazione delle ventole alla velocità 2. L utilizzo del controllo con il differenziale termico permette una regolazione on/off semplice ed efficace della caldaia dipendente dal valore impostato. La caldaia viene accesa quando la temperatura ambiente, misurata dalla sonda relativa, è inferiore al valore di set-point meno il differenziale impostato; viceversa lo spegnimento della caldaia è attuato quando la temperatura ambiente rilevata ha superato il valore di set-point di un valore pari al differenziale impostato M Indicare il margine di temperatura che sommato al differenziale termico provoca l attivazione delle ventole alla velocità C 45% Spazio Cucina Zona Giorno 21.2 C Bagno 21.2 C Ingresso Esempio di visualizzazione delle zone termiche su terminali Mitho 36

37 Zona termica con ventilconvettori: controllo completo 1 2 Moduli utilizzati nell esempio: OHZ - OH/FAN-E 3x OH/FAN Nel caso illustrato sono stati trascinati dall elenco allo spazio, un termostato di zona OH/Z. In corrispondenza del termostato trascinare il modulo OH/ FAN-E (fig. 1). Trascinare ora i moduli OH/FAN desiderati in corrispondenza del modulo OH/FAN-E che, in questo modo, diventerà automaticamente il modulo Master (fig. 2). 3 Proprietà modulo OH/FAN-E A Vedi Proprietà Modulo OH/FAN a pagina 34. A B C B Indicare il tipo di riscaldamento che il modulo dovrà comandare. C Indicare il tipo di valvole di controllo che il modulo dovrà comandare.. Nota: Il modulo OH/FAN-E permette di regolare la temperatura di una zona termica agendo direttamente sulle velocità del fan coil e sull apertura delle valvole idrauliche a cui è collegato. Non è dunque necessario collocare all interno dell impianto altri moduli relè o dispositivi quali Valvole o pompe poiché le valvole sono sottoposte al controllo diretto del modulo. 37

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