FARMACI: FEDERFARMA- BENE ANTITRUST, ORA AUMENTARE DISPONIBILITA' GENERICI =

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1 FARMACI: FEDERFARMA- BENE ANTITRUST, ORA AUMENTARE DISPONIBILITA' GENERICI = Roma, 13 nov. (Adnkronos Salute) - Federfarma plaude alla proposta dell'antitrust, avanzata in una segnalazione inviata a Governo e Parlamento, di obbligo per il medico di prescrivere il principio attivo o di indicare nella ricetta la facoltà, per i pazienti, di acquistare un farmaco generico a più basso costo, sostituibile a quello prescritto. Una proposta ''pienamente condivisibile'', volta a favorire ''l'utilizzo dei farmaci generici/equivalenti, che costano meno delle corrispondenti specialità medicinali pur contenendo lo stesso principio attivo, allo stesso dosaggio''. Ora, però, Federfarma incita ad ''aumentare il numero di principi attivi non più coperti da brevetto, per i quali dunque esiste il generico. Rispetto agli altri Paesi, infatti - ricorda la Federazione dei titolari di farmacia in una nota - i medicinali in Italia hanno una copertura brevettuale più lunga, anche se lentamente la situazione si sta allineando a quelli dei principali Paesi occidentali e, nel giro di alcuni anni, dovremmo avere a disposizione una gamma ugualmente ampia di generici. Anche l'informazione sui farmaci di parte pubblica - non dipendente cioè dalle aziende produttrici - in Italia è ancora limitata, anche se ha fatto ultimamente grandi progressi grazie all'impegno dell'agenzia del farmaco (Aifa)''. Nessun dubbio, per Federfarma, sull'efficacia dei farmaci 'non griffati'. ''Per quanto riguarda le perplessità che a volte emergono sull'efficacia dei generici - scrive infatti l'associazione - va ribadito che tali farmaci sono registrati e controllati dal ministero della Salute, come tutti gli altri. L'eventuale mancato rispetto degli standard di qualità va perseguito a norma di legge; vanno cambiati gli standard di qualità se non ritenuti soddisfacenti''. (segue) (Red-Ile/Adnkronos Salute) 13-NOV-06 14:55 NNNN

2 FARMACI: FEDERFARMA, BENE ANTITRUST ORA AUMENTARE DISPONIBILITA' GENERICI (2) = IN FINANZIARIA EMENDAMENTO PER LEGARE AUMENTO PREZZI FARMACI FASCIA C A TASSO INFLAZIONE (Adnkronos/Adnkronos Salute) - ''Il generico fa risparmiare il cittadino sia quando acquista un farmaco pagandolo di tasca propria - ricorda Federfarma - sia quando ottiene il farmaco in regime di Servizio sanitario nazionale. E, se prende il generico, non deve pagare la differenza di prezzo rispetto al farmaco piu' costoso''. ''La legge prevede infatti che, per i farmaci a brevetto scaduto, lo Stato fornisca gratuitamente solo il medicinale di prezzo piu' basso e che il farmacista lo proponga al cittadino. Se, a fronte della proposta del farmacista di prendere il generico, il cittadino insiste per avere il farmaco di marca, piu' costoso, o se il medico ha scritto 'non sostituibile' sulla ricetta impedendo la consegna del generico, il cittadino stesso deve pagare la differenza di prezzo. Lo Stato, invece, paga sempre la stessa cifra e cioe' il prezzo piu' basso''. ''Purtroppo, pero', non tutti i medicinali di fascia C hanno un generico o perche' sono ancora coperti da brevetto o perche', come nel caso dei vaccini antinfluenzali, vengono prodotti di anno in anno. E' quindi necessario - incalza Federfarma - che lo Stato individui un meccanismo per tenere sotto controllo i prezzi di farmaci importanti pagati dai cittadini, soprattutto quando questi farmaci non dispongono di un generico meno costoso. Un primo passo in questa direzione, sebbene non del tutto soddisfacente - conclude Federfarma - sembra compiere un emendamento della maggioranza alla Finanziaria, che lega gli aumenti dei prezzi dei farmaci di fascia C al tasso di inflazione''. (Sal/Col/Adnkronos) 13-NOV-06 15:05 NNNN

3 FARMACI: FEDERFARMA, GOVERNARE TUTTI I PREZZI FASCIA C LEGARLI TASSO INFLAZIONE,BENE INIZIATIVA ANTITRUST PER GENERICI (ANSA) - ROMA, 13 nov - La Federfarma condivide pienamente la proposta del Presidente dell'antitrust Catricala' di favorire l'utilizzo dei farmaci generici/equivalenti, ma ritiene necessario che anche i prezzi degli altri medicinali pagati dai cittadini venissero controllati legandoli al tasso d'inflazione. Una novita' che potrebbe essere introdotta con un emendamento in Finanziaria. ''Il generico fa risparmiare il cittadino - osserva l'associazione - sia quando acquista un farmaco pagandolo di tasca propria sia quando ottiene il farmaco in regime di Servizio sanitario nazionale e, se prende il generico, non deve pagare la differenza di prezzo rispetto al farmaco piu' costoso''. La legge n. 405 del 2001 prevede, infatti, che, per i farmaci a brevetto scaduto, lo Stato fornisca gratuitamente solo il medicinale di prezzo piu' basso e che il farmacista lo proponga al cittadino. Se, a fronte della proposta del farmacista di prendere il generico, il cittadino insiste per avere il farmaco di marca, piu' costoso, o se il medico ha scritto ''non sostituibile'' sulla ricetta impedendo la consegna del generico, il cittadino stesso deve pagare la differenza di prezzo. Lo Stato paga sempre la stessa cifra e cioe' il prezzo piu' basso. ''Quindi - aggiunge l'associazione dei farmacisti - per far risparmiare lo Stato non e' sufficiente aumentare l'uso dei farmaci generici attualmente in commercio che, pure, in soli 4 anni hanno avuto una diffusione apprezzabile; e' necessario, invece, aumentare il numero di principi attivi non piu' coperti da brevetto, per i quali esiste il generico''. Rispetto agli altri Paesi, infatti, i farmaci in Italia hanno una copertura brevettuale piu' lunga, anche se lentamente la situazione si sta allineando a quelli dei principali Paesi occidentali e, nel giro di alcuni anni, dovremmo avere a disposizione una gamma ugualmente ampia di generici. Per quanto riguarda le perplessita' che a volte emergono sull'efficacia dei generici, ''va ribadito che tali farmaci sono registrati e controllati dal Ministero della salute, come tutti gli altri. L'eventuale mancato rispetto degli standard di qualita' va perseguito a norma di legge; vanno cambiati gli standard di qualita' se non ritenuti soddisfacenti''. I generici, aggiungono ancora i farmacisti, fanno risparmiare i cittadini anche quando acquistano medicinali non passati dal SSN (fascia C) ma non tutti i medicinali di fascia C hanno un generico o perche' sono ancora coperti da brevetto o perche', come nel caso dei vaccini antinfluenzali, vengono prodotti di anno in anno. La proposta di Federfarma e' quella che lo Stato individui un meccanismo per tenere sotto controllo i prezzi di farmaci importanti pagati dai cittadini, soprattutto quando questi farmaci non dispongono di un generico meno

4 costoso. Un primo passo in questa direzione, ''sebbene non del tutto soddisfacente, sembra compiere un emendamento della maggioranza al disegno di legge finanziaria 2007, che lega gli aumenti dei prezzi dei farmaci di fascia C al tasso di inflazione''. BR 13-NOV-06 15:06 NNNN

5 FARMACI: FEDERFARMA, BENE L'ANTITRUST PER USO EQUIVALENTI = (AGI) - Roma, 13 nov.- "E' pienamente condivisibile la proposta del Presidente dell'antitrust Catricala' di favorire l'utilizzo dei farmaci generici/equivalenti, che costano meno delle corrispondenti specialita' medicinali pur contenendo lo stesso principio attivo, allo stesso dosaggio. Il generico fa risparmiare il cittadino sia quando acquista un farmaco pagandolo di tasca propria sia quando ottiene il farmaco in regime di Servizio sanitario nazionale e, se prende il generico, non deve pagare la differenza di prezzo rispetto al farmaco piu' costoso". Lo sottolinea, in una nota, Federfarma, la federazione dei titolari di farmacia ricordando la legge n. 405 del 2001 che prevede, infatti, per i farmaci a brevetto scaduto, lo Stato fornisca gratuitamente solo il medicinale di prezzo piu' basso e che il farmacista lo proponga al cittadino. Se, a fronte della proposta del farmacista di prendere il generico, il cittadino insiste per avere il farmaco di marca, piu' costoso, o se il medico ha scritto "non sostituibile" sulla ricetta impedendo la consegna del generico, il cittadino stesso deve pagare la differenza di prezzo. Lo Stato paga sempre la stessa cifra e cioe' il prezzo piu' basso. Quindi, per far risparmiare lo Stato non e' sufficiente aumentare l'uso dei farmaci generici attualmente in commercio che, pure, in soli 4 anni hanno avuto una diffusione apprezzabile; e' necessario, invece, aumentare il numero di principi attivi non piu' coperti da brevetto, per i quali esiste il generico". (AGI) (AGI) - Roma, 13 nov.- Per i farmacisti, "rispetto agli altri Paesi, infatti, i farmaci in Italia hanno una copertura brevettuale piu' lunga, anche se lentamente la situazione si sta allineando a quelli dei principali Paesi occidentali e, nel giro di alcuni anni, dovremmo avere a disposizione una gamma ugualmente ampia di generici. Anche l'informazione sui farmaci di parte pubblica - non dipendente cioe' dalle aziende produttrici - in Italia e' ancora limitata, anche se ha fatto ultimamente grandi progressi grazie all'impegno dell'agenzia del Farmaco (Aifa)". Per quanto riguarda le perplessita' che a volte emergono sull'efficacia dei generici, va ribadito che tali farmaci sono registrati e controllati dal Ministero della salute, come tutti gli altri. L'eventuale mancato rispetto degli standard di qualita' va perseguito a norma di legge; vanno cambiati gli standard di qualita' se non ritenuti soddisfacenti. I generici fanno risparmiare i cittadini anche quando acquistano medicinali non passati dal SSN (fascia C). Purtroppo, pero', non tutti i medicinali di fascia C hanno un generico o perche' sono ancora coperti da brevetto o perche', come nel caso dei vaccini antinfluenzali, vengono prodotti di anno in anno. E', quindi, necessario che lo Stato individui un meccanismo per tenere sotto controllo i prezzi di farmaci importanti pagati dai cittadini, soprattutto quando questi farmaci non dispongono

6 di un generico meno costoso. Un primo passo in questa direzione - conclude la nota di Federfarma - sebbene non del tutto soddisfacente, sembra compiere un emendamento della maggioranza al disegno di legge finanziaria 2007, che lega gli aumenti dei prezzi dei farmaci di fascia C al tasso di inflazione". (AGI) Red NOV 06 NNNN