Organizzazione operativa regionale della Guardia di Finanza
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- Aniella Marchese
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2 Organizzazione operativa regionale della Guardia di Finanza
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4 COMPITI DELLA GUARDIA DI FINANZA Legge 23 aprile 1959 nr. 189
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7 Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria Ufficiali ed Agenti di Polizia Tributaria Agenti di Pubblica Sicurezza
8 COMANDO GENERALE ORGANO CENTRALE DI ALTA DIREZIONE
9 Reparti territoriali Reparti aeronavali Reparti speciali
10 Principali prerogative e responsabilità assegnate al Corpo: come polizia finanziaria, a protezione e difesa della finanza pubblica da tutte le forme di illegalità che recano pregiudizio alle entrate ed alle uscite di bilancio; come polizia economica, al fine di prevenire e reprimere possibili infiltrazioni o inquinamenti della criminalità economica e finanziaria.
11 I COMPITI ED I SETTORI DI INTERVENTO Articolo 2 D.LGS. n. 68/2001: ricognizione sistematica dei settori d intervento; elenco di dieci comparti operativi specifici ed uno generale a completamento e chiusura.
12 Settori peculiari della realtà operativa dei reparti del Corpo: macro aree della polizia finanziaria macro area della polizia economica
13 La missione di polizia finanziaria si suddivide, a sua volta, in quattro aree d intervento ben individuate, orientate a garantire la protezione degli interessi di bilancio: dello Stato; delle Regioni e degli Enti locali; dell Unione Europea; del settore pubblico allargato.
14 Rientrano nel ruolo di polizia finanziaria a tutela del bilancio dello Stato tutti i servizi espletati dai Reparti del Corpo in materia di: entrate tributarie di ogni tipo e sanzioni pecuniarie di spettanza erariale; entrate extra tributarie derivanti dalla gestione dei beni e delle risorse pubbliche;
15 demanio e patrimonio dello Stato; uscite di bilancio per spese correnti ed in conto capitale, nonché per rimborsi di prestiti. entrate ed uscite della bilancia dei pagamenti da e per l estero, il mercato delle valute, dei titoli e dei mezzi di pagamento interni ed internazionali.
16 Il ruolo di polizia finanziaria a tutela dei bilanci delle Regioni e degli enti locali concerne: le entrate tributarie, le sanzioni e gli introiti extra tributari spettanti agli enti territoriali; le uscite per le spese di funzionamento o d investimento e per altri impieghi di fondi pubblici.
17 Nell area di polizia finanziaria a tutela del bilancio delle Comunità Europee rientrano, invece, i servizi in materia di: entrate del sistema delle risorse proprie spettanti alle Comunità; spese erogate nel quadro della politica agricola comune e delle politiche strutturali di coesione economica e sociale, nonché per l attuazione dei programmi d iniziativa diretta della Comunità.
18 Le proiezioni di polizia finanziaria nel settore pubblico allargato si estrinsecano nelle attività di controllo e di indagine in materia di: entrate ed uscite del sistema della sicurezza sociale, gestito dagli enti pubblici; esercizio di funzioni pubbliche di liquidazione, accertamento e riscossione di tributi erariali e locali.
19 Le funzioni di polizia economica della Guardia di Finanza sono preordinate alla scoperta ed alla repressione delle violazioni alle norme che regolano: il funzionamento dei mercati finanziari e mobiliari, ivi compresa l attività di raccolta del risparmio tra il pubblico e l esercizio del credito; I diritti di utilizzazione di opere dell ingegno tutelate dalla normativa sul diritto d autore.
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21 II Sezione I XX/X COMANDANTE X/III Capo di Stato Maggiore III COMANDO R.T.L.A III Ufficio Personale e AA.GG. Ufficio Operazioni Ufficio Pianif. Prog. e Controllo Servizio Assistenza Spirituale Dirigente Servizio sanitario CENTRO ADDESTRAMENTO III R.O.A.N. III G.A.N. X/III III III III III COMANDO PROVINCIALE BARI COMANDO PROVINCIALE BRINDISI COMANDO PROVINCIALE FOGGIA COMANDO PROVINCIALE LECCE COMANDO PROVINCIALE TARANTO
22 Comandante Ufficio Operazioni Ufficio Comando Sezione I Sez. Operazioni Sez. Pers.le ed AA.GG. Sez. Prog. Operativa Sez. Log.co Amm.va Sala Op.va Nucleo P.T. Bari Gruppo Bari Gruppo P.I. Bari Gruppo Barletta Compagnia Monopoli
23 I Gruppo Tutela Entrate II Gruppo Tutela Entrate Gruppo Tutela Spesa Pubb. Gruppo Tut. Merc. Beni e Servizi Gruppo Tutela Mercato Capitale GICO Sez.Ver. Compl. 1^sez. II.DD. I.V.A. Sez.Federal. Fisc. E Pubb. Spettacoli Sez.Dogane IVA Intracom Sez.Accise Oli Minerali Sez. Accertamento Danni Erariali Sez. Tutela Spesa Pubb. Nazionale Sez.Diritti Proprietà Intel. Indu. Sez. Falsif. Monetaria. Mezzi Pagam 1^Sez.ione riciclaggio 2^Sez.ione riciclaggio Sez.Reati Soc. Fallim. 1^sezione Crimine Org. 2^Sez.ione Crimine Org. 1-2^Sez. GOA 2^sez. II.DD. I.V.A. Sez. Altre Accise Imposte sui Consumi Sez. Frodi Comunitarie Sez. Polizia Economica P.g. Sez. Altra Criminalità Economica Sez. Contrabbando T.L.E.
24 TUTELA DELLE ENTRATE I Nuclei pt sono organi investigativi di punta altamente specializzati per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di evasione ed elusione fiscale posti in essere soprattutto dai contribuenti di medie e rilevanti dimensioni
25 Aree d intervento dei Nuclei pt nelle macro-categorie d illecito fiscale: Evasione parziale (o non compliance ), posta in essere dai contribuenti che presentano le dichiarazioni annuali, ma dichiarano basi imponibili inferiori a quelle reali; Economia sommersa (o black economy ), formata da quegli operatori economici che non presentano affatto le dichiarazioni dei redditi ed I.V.A., oppure impiegano manodopera in nero o irregolare;
26 Frodi fiscali propriamente dette (o tax frauds ), che configurano i reati più gravi e pericoli legati all emissione ed all utilizzo di fatture false, alle omesse, infedeli o fraudolente dichiarazioni annuali, agli illeciti rimborsi e compensazioni I.V.A.; Elusione fiscale (o tax avoidance ), che è la forma più raffinata, ma ugualmente dannosa, di evasione perpetrata mediante l aggiramento delle norme fiscali, attraverso il compimento di atti ed operazioni privi di valide ragioni economiche, finalizzati unicamente a conseguire indebiti risparmi d imposta.
27 TUTELA DELLE USCITE Nel comparto operativo in esame i Nuclei pt: svolgono verifiche nei confronti dei soggetti beneficiari di contributi ed agevolazioni che ricadono, per volume d affari, nella loro sfera d influenza; svolgono attività di controllo nei confronti di Enti pubblici territoriali situati nel capoluogo di Provincia (Regione, Provincia e Comune), delle sedi distaccate di Amministrazioni pubbliche centrali, nonché degli altri Enti ed aziende pubbliche aventi sede nel capoluogo;
28 assicurano le attività collaborative in favore dei funzionari ministeriali incaricati dei controlli ex D.P.R. 447/1982 e art. 6 del D.L. n. 282/1986; mantengono, inoltre, le funzioni di raccolta delle informazioni già previste dalla circolare n del Comando Generale del Corpo, datata (solo per i Nucleo pt in sede di capoluogo di Regione).
29 TUTELA DELL ECONOMIA Nel comparto operativo in esame i Nuclei pt svolgono attività finalizzata alla: Tutela del mercato dei capitali, con particolare riferimento: al contrasto al riciclaggio; alla lotta al terrorismo sotto il profilo finanziario; al contrasto agli illeciti societari e fallimentari; alla lotta all usura; alla tutela dei mercati finanziari.
30 Tutela del mercato dei beni e dei servizi, con particolare riferimento: alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale ed industriale; al contrasto alla falsificazione di monete e di altri mezzi di pagamento; alla polizia economica ed altre attività di polizia giudiziaria, con riferimento a tutte quelle investigazioni economiche e finanziarie non perfettamente inquadrabili negli altri ambiti operativi.
31 Contrasto ai traffici illeciti. Impiego di unità con spiccate proiezioni investigative, cui è demandato: il contrasto al contrabbando dei t.l.e. ed ai traffici illeciti in genere; lo svolgimento di investigazioni finalizzate all applicazione delle misure di prevenzione di cui alla legge n. 575/1965; il controllo sul rispetto degli obblighi di comunicazione delle variazioni patrimoniali di cui agli artt. 30 e 31 della legge n. 646/82.
32 IL DISPOSITIVO DI CONTRASTO ALLA C.O. DELLA GUARDIA DI FINANZA REPARTO SPECIALE S.C.I.C.O. con sede Roma Reparti territoriali Specializzati 26 GG.I.C.O.
33 Competenza per materia e territoriale del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità organizzata.
34 Competenza per materia, concernente i reati la cui cognizione è demandata alle Direzioni Distrettuali Antimafia, ai sensi dell art. 51, comma 3 bis c.p.p., tra i quali si richiama l attenzione, in particolare, sui delitti di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri ; Competenza territoriale, in genere interprovinciale, coincidente con il Distretto di Corte d Appello di riferimento.
35 FONDI EUROPEI E CRIMINALITA ORGANIZZATA LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA È PER DEFINIZIONE UN MODO DI ESSERE DEL FENOMENO DELINQUENZIALE, CHE PRESUPPONE RELAZIONI CON L'ECONOMIA LEGALE E, PIÙ IN GENERALE, CON L'INTERO MONDO DELLA LEGALITÀ.
36 IL COSTO DELLE TRUFFE NELLE QUATTRO REGIONI CHE MAGGIORMENTE SOFFRONO DELLA PRESENZA DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (SICILIA, CAMPANIA, CALABRIA E PUGLIA), SI CONCENTRANO IL 70% DEI FINANZIAMENTI ILLECITI DI TUTTA ITALIA.
37 LEGGE 488/92: IL COSTO DELLE TRUFFE 1,2 MILIARDI NELLE CASSE DEI SISTEMI CRIMINALI. CIRCA LA METÀ DEGLI INCENTIVI INDUSTRIALI PREVISTI DALLA LEGGE 488 VENGO INTERCETTATI, FILTRATI E SMISTATI DA ORGANISMI OCCULTI.
38 TREND CRESCENTE DELL IMPEGNO DEL CORPO NEL SETTORE LA PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITÀ DI POLIZIA ECONOMICA E FINANZIARIA PER L ANNO 2011, HA PREVISTO UN INCREMENTO DELL IMPEGNO NEL SETTORE DELLA SPESA PUBBLICA RISPETTO ALL ANNO 2010.
39 Questa pubblicazione è stata co-finanziata dalla Commissione Europea (OLAF) nell ambito del Programma Hercule II : un Programma di Azione Comunitaria per promuovere attività nel campo della protezione degli interessi finanziari comunitari. Tale pubblicazione riflette il punto di vista dell autore. La Commissione Europea (OLAF) non è responsabile per ogni uso che potrebbe essere fatto delle informazioni in essa contenuta. Le informazioni contenute in questa pubblicazione non riflettono necessariamente la posizione o l opinione della Commissione Europea.
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A cura del Ten.Col. t.st Oriol De Luca Comandante del Gruppo Tutela Spesa Pubblica Nucleo di Polizia Tributaria Palermo
QUESTA SESSIONE DI FORMAZIONE È STATA CO-FINANZIATA DALLA COMMISSIONE EUROPEA (OLAF) NELL AMBITO DEL PROGRAMMA HERCULE II 2007 2013: UN PROGRAMMA DI AZIONE COMUNITARIA PER PROMUOVERE ATTIVITÀ NEL CAMPO
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