REPORT MALATTIE INFETTIVE 2 TRIMESTRE 2009

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1 U.O. Epidemiologia Servizio Negoziazione Acquisti Sanitari ed Epidemiologia Staff Direzione Dipartimento di Prevenzione REPORT MALATTIE INFETTIVE 2 TRIMESTRE 2009 A partire da questo report, preparato sulla scorta dell analisi delle notifiche di malattie infettive relativamente al secondo trimestre del 2009, è stata trovata una collocazione comoda ai fini della consultazione: sulla home-page dell ASL della Provincia di Monza e Brianza ( è stato creato un collegamento diretto alla pagina web che contiene dati epidemiologici e statistici relativi alla ASL e tutti i report sulle malattie infettive saranno consultabili in formato pdf semplicemente collegandosi tramite internet. Poiché è di grande attualità il tema della pandemia influenzale, questo report contiene un focus sull argomento, con i dati più aggiornati relativi alle notifiche nella nostra ASL ed informazioni utili per i professionisti e la popolazione. Focus INFLUENZA A(H1N1)v Alla fine del mese di aprile del 2009 sono stati identificati in California (USA) due casi di infezione nell uomo da nuovo virus influenzale di tipo A(H1N1). Tale agente è stato riconosciuto come responsabile di casi di influenza causati da un virus che è frutto di ricombinazione tra geni dell influenza umana e suina, mai rilevato prima nell uomo. Tale patogeno era alla base dell epidemia di influenza in Messico che ha imperversato a partire dalla metà del mese di marzo. Il 25 aprile, l'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha allertato i governi sui possibili rischi connessi alla diffusione di questa nuova influenza nell'uomo e al suo potenziale pandemico, alzando rapidamente il livello di attenzione per la preparazione e la risposta a una pandemia influenzale. Il giorno 11 giugno, al raggiungimento di casi in 74 nazioni nel mondo, l'oms ha portato il livello di allerta a 6 su 6, dichiarando l inizio del periodo pandemico della nuova influenza (aumentata e prolungata trasmissione del virus nella popolazione in numerosi Paesi del mondo). (Ref: ). L'OMS ed i governi hanno sottolineato il carattere "moderato" di questa pandemia, non dovuto alla gravità clinica dei sintomi, ma alla grande diffusione geografica del virus. Il virus non sembra essere più aggressivo di quelli che causano l influenza stagionale, e risulta sensibile ai farmaci antivirali. L ipotesi che l attuale variante vada incontro a mutazioni che lo rendano maggiormente virulento non si può del tutto escludere, ma è anche doveroso sottolineare che, sino ad ora, non si sono manifestate mutazioni rilevanti (Ref: ). Di seguito sono rappresentate le mappe ed i dati più recenti resi disponibili dall Organizzazione Mondiale della Sanità. Pag 1 di 8

2 Totale cumulativo al 13 Agosto 2009 Regione OMS Casi stimati Decessi Africa (AFRO) Americhe (AMRO) Mediterraneo Orientale (EMRO) Europa (EURO) Oltre Sud-Est asiatico (SEARO) Pacifico occidentale (WPRO) Totale Oltre DECESSI cumulativi In Italia è stata istituita un'apposita Unità di crisi per la sorveglianza, la prevenzione dell'influenza da nuovo virus A (H1N1) e l'attuazione del Piano, concordato con gli altri Stati dell Unione Europea, di preparazione e risposta alla pandemia influenzale. Sorveglianza È stata rafforzata la rete di sorveglianza epidemiologica e virologica dell'influenza (rete Influnet) per permettere la raccolta di informazioni e campioni virali ai fini del tempestivo riconoscimento dei casi di influenza e per la conseguente adozione delle misure di sanità pubblica. Sono state allertate, attraverso le Regioni, le strutture di ricovero in generale e quelle specifiche per malattie infettive in particolare, per essere pronte a gestire i casi sospetti di influenza da nuovo virus, mediante idonee misure di contenimento, oltre che con misure di appropriato trattamento. Le principali informazioni tecnico-normative del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per gli operatori sono contenute nella circolare del 27 luglio 2009 ( con le indicazioni per la prevenzione, la sorveglianza e il controllo della nuova influenza da virus influenzale A(H1N1). Pag 2 di 8

3 Viaggi all'estero I viaggi internazionali non sono soggetti a restrizione. E' comunque prudente, per le persone affette da malattie croniche, come diabete, asma cronico, tumori, stati di immunodeficienza, e condizioni come la gravidanza, rinviare i viaggi internazionali non essenziali. E' comunque sconsigliato mettersi in viaggio in caso di malattia acuta. Chi presenta sintomi influenzali collegabili a una infezione da virus A(H1N1), dopo viaggi internazionali, dovrebbe rivolgersi a un medico. Gli Uffici di sanità marittima e aerea di frontiera del Ministero, presenti nei porti e negli aeroporti, sono stati allertati fin dal 25 aprile sulla necessità sia di applicare misure di sorveglianza straordinaria sia di fornire informazioni ai viaggiatori internazionali diretti o provenienti dai Paesi interessati all'epidemia. Farmaci antivirali Per la profilassi e per il trattamento dei casi verrà potenziata la scorta nazionale di farmaci antivirali già in dotazione. Il Ministero con la circolare Circolare del 22 luglio 2009 relativa a "Aggiornamento delle indicazioni relative all'impiego dei farmaci antivirali per l'influenza da virus influenzale A(H1N1)v" ( e rivolta agli operatori sanitari, ha fornito indicazioni ulteriori riguardo l'uso corretto dei farmaci antivirali nel trattamento e la profilassi dell'influenza da nuovo virus A(H1N1). In Italia i casi accertati con esami virologici sono al 25 agosto 2009, anche se si stima che, come accade in tutto il mondo, quelli effettivi possano essere molti di più. In Europa i Paesi più interessati sono l'inghilterra, la Spagna, la Germania, la Grecia e l'olanda, anche se sta diminuendo il numero di casi segnalati. Si pensa che la flessione possa estendersi fino agli inizi dell'autunno, quando si presume che possa riprendere la curva in ascesa, in accordo con l'andamento stagionale dell'influenza. In questa previsione è importante che le categorie a rischio (anziani, malati cronici, ) si vaccinino con il vaccino stagionale, che quest'anno verrà messo in distribuzione un po' in anticipo rispetto agli anni passati. Come per tutte le epidemie di influenza, l'arma migliore di prevenzione è rappresentata dalla vaccinazione della popolazione. Il vaccino specifico contro il virus A(H1N1) attualmente ancora non è disponibile e dovrebbe essere pronto in autunno. Nel frattempo è importante non dimenticare le comuni norme igieniche: curare la frequente pulizia e detersione delle mani (è la misura più efficace ai fini della prevenzione individuale), in caso di raffreddore, tosse e starnuti coprirsi il naso e la bocca ed utilizzare fazzoletti monouso, evitare possibilmente luoghi affollati. Nell ASL Monza e Brianza sono state recepite le direttive ministeriali e regionali e adottate specifiche procedure diffuse a tutti gli operatori del Dipartimento di Prevenzione, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Famiglia, collettività quali Ospedali e case di riposo. Visto l attuale rilevante incremento delle segnalazioni sul territorio nazionale, si rende necessario considerare il passaggio dalle iniziali misure di contenimento del numero dei casi, a misure atte a limitare le conseguenze della pandemia in atto. Pertanto, come per tutte le influenze diffuse a livello pandemico, la diagnosi di influenza da virus A(H1N1) si basa solo sul criterio clinico e più precisamente: AFFEZIONE RESPIRATORIA ACUTA AD ESORDIO BRUSCO ED IMPROVVISO (POCHE ORE), CON FEBBRE = 38 C ACCOMPAGNATA DA ALMENO UNO DEI SEGUENTI SINTOMI SISTEMICI: cefalea malessere generalizzato sensazione di febbre (sudorazione, brividi) astenia E DA ALMENO UNO DEI SEGUENTI SINTOMI RESPIRATORI : tosse faringodinia congestione nasale Pag 3 di 8

4 SORVEGLIANZA VIROLOGICA Fermo restando il criterio clinico sopra definito, l indicazione per il tampone naso/faringeo è rivolta a: Tutti i pazienti ospedalizzati Pazienti non ospedalizzati, che presentano quadro clinico di sindrome influenzale a rischio di complicanze, quali ad esempio i soggetti ospiti in collettività rientranti nelle categorie fragili, come già indicato al punto 2 della precedente nota Regionale del 27/07/09; Casi autoctoni, come da nota ministeriale del 07/08/09: Casi di cluster autoctoni a trasmissione locale, quindi senza storia di viaggi all estero (i primi casi con sintomatologia clinica di ciascun cluster, da un minimo di 2 ad un massimo di 5 casi a seconda della dimensione del cluster, devono essere confermati); Casi secondari (insorti da contatto con un caso importato) e casi autoctoni sporadici (senza ricostruzione della catena di trasmissione), assicurando che un campione ogni 10 casi venga confermato. I casi notificati tra maggio e luglio 2009 (dati non ancora definitivi) nel territorio dell ASL Monza e Brianza sono stati 50 entro la fine di agosto e per tutti l elemento caratterizzante è stato il soggiorno in paesi esteri, in particolare Regno Unito e Stati Uniti. L Azienda Ospedaliera San Gerardo è stata la struttura segnalante dei casi; attualmente il suo reparto malattie infettive è identificato come unica struttura di riferimento territoriale per la somministrazione di antivirali, consulenza ed esecuzione dei tamponi nasali. ASL Monza e Brianza: n. segnalazioni casi influenza 2009 per mese e nazione contagio maggio giugno luglio totale ARGENTINA 1 1 BRASILE 1 1 GUATEMALA 1 1 MALTA 1 1 MAROCCO 1 1 MESSICO 3 3 PERU 1 1 REGNO UNITO SPAGNA STATI UNITI D'AMERICA Totale complessivo IDENTIFICAZIONE VIRUS A/H1N1 no alcuni alcuni CASO DI INFLUENZA A(H1N1)V La sindrome da Distress Respiratorio è una delle rare conseguenze dell influenza. Durante l ultima settimana di agosto è stato ricoverato nel reparto Rianimazione dell Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza il primo caso insorto in Italia. Si tratta di un giovane di 24 anni, residente a Parma, trasferito dall ospedale di questa città, che ha effettuato a metà agosto una vacanza a Riccione in compagnia di amici, durante la quale, con ogni probabilità, ha contratto il virus. E stato ricoverato in condizioni critiche, con respirazione affidata ad una macchina (extra corporeal membrane oxigenation - ECMO) ed il paziente è stato mantenuto in coma farmacologico. I familiari e i contatti stretti sono stati posti in sorveglianza, il padre risulta essere affetto da virus della nuova influenza e attualmente sta bene, in isolamento domiciliare a Parma. Nell azienda Ospedaliera sono state messe in atto le misure di prevenzione per operatori e pazienti. Le tabelle nelle pagine successive sintetizzano con dettaglio mensile e per distretto di residenza il numero di casi di malattie infettive a carico di soggetti residenti nel territorio dell ASLMB. La tabella 2 rappresenta analogamente i tassi per Pag 4 di 8

5 TABELLA 1: NUMERI ASSOLUTI DI SEGNALAZIONI CON INIZIO SINTOMI NEL SECONDO TRIMESTRE 2009 PER DISTRETTO DI RESIDENZA in ordine decrescente di frequenza nel trimestre Carate Brianza Desio Monza Seregno Vimercate Totale ASLMB PATOLOGIA apr mag giu 2 TRIM apr mag giu 2 TRIM apr mag giu 2 TRIM apr mag giu 2 TRIM apr mag giu 2 TRIM 2 TRIM VARICELLA SCARLATTINA DIARREA INFETTIVA SALMONELLOSI NON TIFOIDEE SCABBIA MORBILLO EPATITE A MALATTIA INVASIVA PNEUMOCOCCICA LEGIONELLOSI TUBERCOLOSI PAROTITE EPIDEMICA DERMATOFITOSI INFEZ.,TOSSINFEZIONI E INTOSS. ALIM EPATITE B INFLUENZA SIFILIDE MALATTIA INVASIVA MENINGOCOCCICA MENINGO-ENCEFALITE VIRALE AIDS MALARIA MONONUCLEOSI INFETTIVA BLENORRAGIA GIARDIASI MICOBATTERIOSI NON TUBERCOLARE PARASSITOSI INTESTINALE E NON TOXOPLASMOSI Totale complessivo Pag 5 di 8

6 TAB. 2: TASSI PER RESIDENTI DI SEGNALAZIONI CON INIZIO SINTOMI NEL SECONDO TRIMESTRE 2009 PER DISTRETTO DI RESIDENZA in ordine decrescente di frequenza nel trimestre Carate Brianza Desio Monza Seregno Vimercate Totale ASLMB PATOLOGIA apr mag giu 2 TRIM apr mag giu 2 TRIM apr mag giu 2 TRIM apr mag giu 2 TRIM apr mag giu 2 TRIM 2 TRIM VARICELLA 26,3 21,4 8,3 56,0 51,1 36,9 26,3 114,3 81,9 76,0 29,9 187,8 33,0 48,2 47,5 128,8 26,8 24,7 14,4 65,9 113,0 SCARLATTINA 6,2 2,8 4,1 13,1 4,7 5,8 3,7 14,2 8,4 6,6 1,2 16,2 13,2 11,9 5,3 30,4 6,2 4,1 1,4 11,7 17,0 DIARREA INFETTIVA 2,1 4,1 4,8 11,1 2,1 3,2 3,7 9,0 4,2 4,8 3,0 12,0 2,6 4,0 4,6 11,2 2,7 5,5 3,4 11,7 10,9 SALMONELLOSI NON TIFOIDEE 2,1 2,8 1,4 6,2 1,1 2,6 4,7 8,4 1,8 3,6 1,8 7,2 4,6 4,6 0,0 9,2 0,0 2,1 1,4 3,4 7,0 SCABBIA 2,1 0,7 0,0 2,8 0,0 0,5 0,0 0,5 0,6 0,6 1,2 2,4 0,7 0,7 1,3 2,6 0,0 0,7 0,0 0,7 1,8 MORBILLO 0,0 1,4 1,4 2,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,2 1,8 3,0 0,0 2,0 0,7 2,6 0,0 0,0 0,0 0,0 1,6 EPATITE A 0,0 0,7 0,7 1,4 1,1 0,5 1,1 2,6 0,0 0,6 0,6 1,2 0,0 0,0 0,7 0,7 0,7 0,0 0,0 0,7 1,4 MALATTIA INVASIVA PNEUMOCOCCICA 1,4 0,0 0,7 2,1 0,5 0,0 0,5 1,1 0,6 0,6 0,0 1,2 0,0 1,3 0,7 2,0 0,7 0,0 0,0 0,7 1,4 LEGIONELLOSI 1,4 0,7 0,0 2,1 1,1 0,0 0,5 1,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,3 0,0 1,3 0,0 0,7 0,0 0,7 1,1 TUBERCOLOSI 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,5 1,2 0,0 1,2 2,4 0,0 0,7 0,7 1,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,9 PAROTITE EPIDEMICA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,5 0,6 0,6 0,0 1,2 0,7 0,7 0,0 1,3 0,0 0,7 0,0 0,7 0,8 DERMATOFITOSI 0,7 0,0 0,7 1,4 0,5 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,4 0,0 1,4 0,6 INFEZ.,TOSSINFEZIONI E INTOSS. ALIM. 0,0 0,0 0,7 0,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,8 1,8 0,0 0,0 0,7 0,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 EPATITE B 0,0 0,0 0,7 0,7 0,0 0,0 0,5 0,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 0,0 0,7 0,7 0,0 0,0 0,7 0,5 INFLUENZA 0,0 0,0 1,4 1,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,4 1,4 0,5 SIFILIDE 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 1,4 2,1 0,5 MALATTIA INVASIVA MENINGOCOCCICA 0,0 0,0 0,7 0,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,4 0,0 0,0 1,4 0,4 MENINGO-ENCEFALITE VIRALE 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 1,2 0,0 1,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 AIDS 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7 0,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 MALARIA 0,0 0,0 0,7 0,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 MONONUCLEOSI INFETTIVA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,3 0,0 1,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 BLENORRAGIA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 GIARDIASI 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 MICOBATTERIOSI NON TUBERCOLARE 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 0,0 0,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 PARASSITOSI INTESTINALE E NON 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 TOXOPLASMOSI 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 Totale complessivo 42,1 34,5 26,3 103,0 63,7 49,5 41,1 154,9 101,7 96,3 43,1 241,1 56,1 76,6 62,7 195,5 39,8 39,8 23,3 102,9 161,7 Tassi calcolati sulla popolazione residente ISTAT al 01/01/2008 Pag 6 di 8

7 Come è atteso, le prime tre patologie in ordine di frequenza di notifica sono varicella (70% del totale), scarlattina (10%) e diarrea infettiva (7%). Cumulativamente queste malattie descrivono quasi il 90% del totale delle notifiche trimestrali. Continuano ad essere segnalati casi di morbillo, patologia che dovrebbe essere eradicata nel mondo occidentale e la cui persistenza denuncia una scarsa attitudine alla vaccinazione, per quanto raccomandata. La tabella 3 illustra la fonte di segnalazione per comune di residenza e notificatore: non sono state effettuate notifiche di malattia infettiva a carico di residenti in due comuni (Correzzana e Cavenago) e in altri tre comuni nessuna segnalazione è pervenuta da Medici di Medicina Generale o Pediatri di Famiglia. Tabella 3 MEDICO DI BASE OSPEDALE (e altri segnalatori) Totale complessivo COMUNE_RESIDENZA N % N % segnalazioni AGRATE BRIANZA 28 87,5% 4 12,5% 32 AICURZIO 13 86,7% 2 13,3% 15 ALBIATE 5 41,7% 7 58,3% 12 ARCORE 1 20,0% 4 80,0% 5 BARLASSINA 15 68,2% 7 31,8% 22 BELLUSCO 20 87,0% 3 13,0% 23 BERNAREGGIO 21 87,5% 3 12,5% 24 BESANA IN BRIANZA 11 68,8% 5 31,3% 16 BIASSONO 16 72,7% 6 27,3% 22 BOVISIO-MASCIAGO 8 40,0% 12 60,0% 20 BRIOSCO 3 60,0% 2 40,0% 5 BRUGHERIO 16 57,1% 12 42,9% 28 BURAGO DI MOLGORA 0,0% 1 100,0% 1 CAMPARADA 2 66,7% 1 33,3% 3 CARATE BRIANZA 20 80,0% 5 20,0% 25 CARNATE 2 40,0% 3 60,0% 5 CERIANO LAGHETTO 3 50,0% 3 50,0% 6 CESANO MADERNO 67 65,0% 36 35,0% 103 COGLIATE 1 50,0% 1 50,0% 2 CONCOREZZO 0,0% 4 100,0% 4 DESIO 17 44,7% 21 55,3% 38 GIUSSANO 14 51,9% 13 48,1% 27 LAZZATE 3 50,0% 3 50,0% 6 LENTATE SUL SEVESO 25 80,6% 6 19,4% 31 LESMO 1 33,3% 2 66,7% 3 LIMBIATE 37 67,3% 18 32,7% 55 LISSONE 20 60,6% 13 39,4% 33 MACHERIO 3 75,0% 1 25,0% 4 MEDA 60 73,2% 22 26,8% 82 MEZZAGO 0,0% 2 100,0% 2 MISINTO 4 80,0% 1 20,0% 5 MONZA ,9% 81 23,1% 351 MUGGIO' 4 30,8% 9 69,2% 13 NOVA MILANESE 22 52,4% 20 47,6% 42 ORNAGO 1 100,0% 0 0,0% 1 RENATE 2 66,7% 1 33,3% 3 RONCO BRIANTINO 4 80,0% 1 20,0% 5 SEREGNO 16 42,1% 22 57,9% 38 SEVESO 74 89,2% 9 10,8% 83 SOVICO 1 25,0% 3 75,0% 4 SULBIATE 6 100,0% 0 0,0% 6 TRIUGGIO 3 50,0% 3 50,0% 6 USMATE VELATE 1 33,3% 2 66,7% 3 VAREDO 8 50,0% 8 50,0% 16 VEDANO AL LAMBRO 3 50,0% 3 50,0% 6 VEDUGGIO CON COLZANO 2 50,0% 2 50,0% 4 VERANO BRIANZA 7 77,8% 2 22,2% 9 VILLASANTA 19 79,2% 5 20,8% 24 VIMERCATE 12 66,7% 6 33,3% 18 Totale complessivo ,0% ,0% Pag 7 di 8

8 Considerazioni in merito alle Diarree infettive Poiché questa categoria nosologica si colloca al terzo posto per numero totale di notifiche, nella tabella 3 sono elencati per mese ed agente eziologico i casi notificati in ASLMB in un semestre. Si tratta di una patologia che riconosce una pluralità di agenti eziologici, sia batterici che virali: nei bambini sono tipiche le forme da rotavirus (in calo nel secondo trimestre), negli adulti (soprattutto negli anziani) predominano le forme da Clostridium difficile, spesso in forma di focolai che colpiscono soggetti ricoverati in ambito ospedaliero o nelle strutture socio-assistenziali, nei quali casi è importante porre particolare attenzione all adozione di protocolli finalizzati a prevenire lo sviluppo e la diffusione della patologia nei gruppi a rischio. Tabella 3 Notifiche di casi di diarrea infettiva per principali tipologie di agente per mese nel 1 semestre 2009 Agente/fonte Numero notifiche 2009 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno Totale 1 semestre % Alimentare* ,8% Clostridium difficile ,1% Rotavirus ,6% Adenovirus 1 1 0,5% Totale complessivo % * verosimilmente fonte alimentare: 13 CAMPYLOBACTER SPP; 3 CAMPYLOBACTER JEJUNI ; 1 NORWALK VIRUS; 1 YERSINIA ENTEROCOLITICA; 1 Aeromonas hydrophila Focus - Procedura trasversale malattie trasmesse da alimenti. Le malattie a trasmissione alimentare sono quelle patologie infettive veicolate da alimenti nell uomo e sostenute da germi patogeni prevenibili, mediante il rispetto di corrette norme di prassi igienica, nelle varie fasi della gestione degli alimenti e che rientrano tra le patologie a notifica obbligatoria ed immediata. La tempestività della segnalazione ed il pronto intervento sono indispensabili per un efficace risultato dell opera di prevenzione. La necessità di migliorare la capacità di affrontare le malattie trasmissibili da alimenti ha guidato il gruppo di lavoro che ha collaborato per l elaborazione della procedura Ricezione e gestione delle malattie a trasmissione alimentare. Tale procedura ha carattere di trasversalità per molti Servizi del Dipartimento di Prevenzione (Igiene e Sanità Pubblica - SISP, Igiene degli Alimenti e della Nutrizione - SIAN, Igiene degli Alimenti di Origine Animale - SIAOA, Igiene degli Alimenti e delle Produzioni Zootecniche - SIAPZ, Sanità Animale - SSA) ed è nata dalla rielaborazione ed accorpamento di procedure preesistenti finalizzate alla gestione di episodi di tossinfezioni alimentari, salmonellosi non tifoidee, febbre tifoide e paratifoide, brucellosi, listeriosi, parassitosi intestinali (tranne ossiuriasi), leptospirosi, epatite A ed E e, più in generale, alla ricezione e gestione delle malattie infettive. La nuova modalità operativa si propone di migliorare tempi e qualità dei dati raccolti con l indagine epidemiologica, risolvendo nel contempo alcune criticità rilevate nell iter precedente. I servizi del Dipartimento, in caso di notifica di patologia infettiva riconducibile ad alimenti, intervengono ognuno per la propria competenza : - il SISP riceve le segnalazioni di caso, effettua la valutazione di procedibilità ed attiva l assistente sanitaria per l inchiesta epidemiologica. Comunica in via preliminare il caso al SIAN ed attua gli adempimenti relativi all inserimento del caso nell applicativo regionale per le malattie infettive (MAINF); - il SIAN effettua la presa in carico dei casi trasmessi dal SISP, valuta i risultati dell inchiesta, attiva azioni di controllo, vigilanza e prevenzione su alimenti e strutture degli eventuali operatori alimentari coinvolti; qualora risultassero coinvolti alimenti di origine animale, mangimi o animali, comunica al Dipartimento Veterinario il caso per i seguiti di competenza. A conclusione dell inchiesta viene data comunicazione dei risultati e delle azioni intraprese al SISP e ad altri referenti istituzionali. - i Servizi IAOA, IAPZ, SA prendono in carico i casi comunicati dal SIAN ed effettuano le relative azioni di controllo, vigilanza e prevenzione su alimenti, strutture, operatori e animali, e ritrasmettono al SIAN gli esiti degli interventi attuati. Tutto l iter descritto è affidato completamente al SIAN in orario di pronta disponibilità. Pag 8 di 8

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