114 N. del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza

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1 N. del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza Anno XXXIII - - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NE/VI- Una copia e 0.80 NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE In caso di mancato recapito si prega di restituire all Ufficio di Vicenza Cpo detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa INTERVISTA ALL ING ENRICO PORROVECCHIO. Per 20 anni funzionario dei Vigili del Fuoco di Vicenza, ora Comandante a Lodi PREVENZIONE INCENDI. Seminario S.U.A.P. sulle nuove modalità di presentazione delle pratiche di prevenzione incendi WORKSHOP SICUREZZA. Il nuovo approccio affidabilistico alla sicurezza delle macchine

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3 SOMMARIO Indirizzo INTERNET Editoriale Straniero in casa mia p. 4 Informazioni Dal 3 settembre operativa la nuova sede p. 6 Riconoscimenti Un prestigioso riconoscimento a Turi Parise.....p. 7 Ricordo Pietro Barbieri. Un grande amico p. 8 In breve Abilitazione all eserczio della libera professione di Perito Industriale p. 10 In copertina: la nuova sede del Collegio dei Periti Industriali. L ingresso è al n. 803 CONSIGLIO PROVINCIALE LORIS ROSSATO - Presidente MAURO CALDARDE - Segretario GIULIO MILANI - Tesoriere LUCA ANDRIGHETTO - Consigliere GASTONE CLAVELLO - Consigliere MASSIMO CISCATO - Consigliere MARTINO CRIVELLARO - Consigliere MANUEL GASPAROTTO - Consigliere RENATO POLI - Consigliere EDITORE Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza REDAZIONE Palazzo Gualdo Piazzola Gualdi, 9/10 - Vicenza Tel. 0444/ r.a. Fax 0444/ DIRETTORE RESPONSABILE TURI PARISE DIRETTORE LORIS ROSSATO COMITATO DI REDAZIONE MAURO CALDARDE GIORGIO CANDIAGO MASSIMO CISCATO GASTONE CLAVELLO MARTINO CRIVELLARO MANUEL GASPAROTTO ANTONIO LOVATO GIULIO MILANI RENATO POLI IMPAGINAZIONE Editrice Veneta sas - Vicenza Gli articoli firmati esprimono soltanto l opinione personale dell autore e non impegnano minimamente né il Consiglio Provinciale dei Periti Industriali, né l Editore, né la redazione del presente notiziario. ASSOCIATO ALL UNIONE ITALIANA STAMPA PERIODICA Vigili del fuoco Intervista all Ing. Enrico Porrovecchio.....p. 11 Prevenzione incendi Seminario Suap - Sportello Unico delle Attività Produttive p. 13 Convegno a Castelgomberto su come cambia la S.C.I.A. Antincendio p. 16 Normative Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio 2012 Norme generali sulle liberalizzazioni p. 20 Sicurezza dei luoghi di lavoro Accordo formazione per attrezzature particolari p. 22 Sociale Meno alcol più gusto p. 25 Sicurezza Accordi Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza p. 26 La pagina dell Associazione Il novo approccio affidabilistico alla sicurezza delle macchine p. 30 Comunicazioni Cerco lavoro o collaborazione p. 34 Chiusura della segreteria p. 35 P.I. NEWS - Notiziario di informazione del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza Autorizzazione numero 387 del Registro Stampa del Tribunale di Vicenza in data una copia e 0.80 Edito da: Editrice Veneta, via Ozanam 8, Vicenza - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza 3

4 EDITORIALE Anno XXXIII - n. 114 Straniero in casa mia Mi sento straniero in casa mia, questa è la mia costatazione in merito a quello che sta avvenendo nel Veneto con il recepimento dell A.C.E D.Lgs. 115/2008 attestati di certificazione energetica da parte della Regione Veneto. di Loris Rossato L essere stranieri in casa propria è la peggiore delle cose, significa non veder riconosciuti quei diritti che i Periti Industriali nel corso degli anni hanno ottenuto in questo Paese. L intervento della Regione Veneto sulle professioni regolamentate è un evidente vulnus ai principi costituzionali, che regolano la materia delle professioni, con particolare riguardo alla potestà legislativa esclusiva dello stato nella materia delle competenze professionali e dei limiti per il suo esercizio. A tal riguardo la Corte Costituzionale, con sentenza n. 138/2009, ha stabilito che. la potestà legislativa regionale nella materia concorrente delle professioni deve rispettare il principio secondo cui l individuazione delle figure professionali, con i relativi profili e titoli abilitanti, è riservata allo Stato, rientrando nella competenza delle regioni la disciplina di quegli aspetti, che presentano uno specifico collegamento con la realtà regionale. Tale principio, si configura, infatti, quale limite di ordine generale, invalicabile della legge regionale. A titolo esplicativo, va ricordato che le normative regionali vigenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, recependo i principi generali contenuti nella Costituzione e nella normativa di settore, consentono l iscrizione negli elenchi regionali per la certificazione energetica a tutti i Periti Industriali iscritti all Albo Professionale, senza alcuna distinzione di specializzazione. Il paradosso vuole che dei colleghi di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna qualora eseguissero degli attestati di certificazione energetica in Veneto sarebbero esclusi dall essere riconosciuti come tecnici abilitati. 4

5 EDITORIALE Anno XXXIII - n. 114 Tutto questo si scontra con quanto il legislatore costituzionale ha previsto tra le materie oggetto di competenza statale esclusiva anche la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (art. 117, comma 2 lett. g, Costituzione). Tale norma assume il ruolo di clausola generale per tutte le professioni, posto che molte prestazioni professionali, se non tutte,concernono diritti civili e sociali che, in ragione del precetto costituzionale, devono essere garantite per tutto il territorio nazionale in modo uniforme ed omogeneo. Socrate diceva: C è un solo bene, il sapere, e un solo male, l ignoranza. L ignorare dei diritti acquisiti da parte della Regione Veneto è mancanza di sapere, oppure si vuole favorire alcune categorie a dispetto di altre? L uscita del Pi News n. 114 è l ultima dalla sede di Piazzola Gualdi, come ben sapete a breve traslocheremo nella nuova sede in via Zamenhof al civico 803, per quanto riguarda l effettiva operatività della nuova sede la data è quella del rientro delle ferie lunedì 3 settembre. Sarà cura della segreteria comunicarvi la data dell inaugurazione della nuova sede, per quella data Vi aspetto numerosi più che mai. Concludo questo editoriale con una massima a me molto cara Solo coloro che osano spingersi troppo lontano possono scoprire quanto lontano posso andare (T.S. Eliot) Auguro a tutto Voi un periodo di riposo, il poter staccare la spina è doveroso ed necessario, soprattutto per Noi imprenditori di Noi stessi, dove il tempo è una variabile indipendente. 5

6 INFORMAZIONI Dal 3 settembre operativa la nuova sede Chiusura estiva con trasloco per la segreteria del Collegio dei Periti industriali e dei Periti Industriali Laureati che si trasferisce in Via Zamenhof 803 a Vicenza 6

7 RICONOSCIMENTI Anno XXXIII - n. 114 Un prestigioso riconoscimento a Turi Parise Conferita a Turi Parise, direttore responsabile del nostro giornale P.I.News, la medaglia d argento dell Ordine dei giornalisti del Veneto,in occasione dei 30 anni della sua iscrizione all elenco dei giornalisti pubblicisti. La cerimonia della consegna della medaglia è avvenuta nel corso della mattinata di venerdì 23 marzo all assemblea annuale nella sede dell Ordine dei giornalisti regionale a Venezia. Nella foto: Turi Parise tiene tra le mani la medaglia, tra il Presidente dei giornalisti Gianluca Amadori e il Vicepresidente Maria Fiorenza Coppari. 7

8 RICORDO Pietro Barbieri. Un grande amico Un lavoratore serio ed impegnato con la passione per i motori e per il volo di Turi Parise Oltre al lavoro, la sua grande passione è stata quella per i motori,la velocità e la potenza. Famosa la sua auto ammiraglia. E ancora l aviazione: celebre il suo aliante,ultimo modello, acquistato direttamente in Germania. Tutti i sabati e le domeniche lo trovavi all aeroporto di Thiene, sorridente e felice. Ti informava sullo stato del suo aliante, i suoi meticolosi controlli e messa a punto. Poi ti portava a volare, alla ricerca delle famose correnti d aria ascensionali per andare sempre più in alto, poi si scendeva con ampie evoluzioni verso il campo d aviazione. E qui,allora, ti raccontava e precisava tutti i particolari del lungo e silenzioso volo che ti aveva fatto emozionare e sognare. Nel campo professionale fu serio e competente, molto stimato: progetti- 8

9 RICORDO sta di impianti tecnico-industriali. Per parecchi anni fu consigliere del Collegio dei Periti Industriali, e dal 1983 al 1989 Presidente del Collegio ( tre legislature) che ha guidato con grande capacità e saggezza. Poi il tempo si è fermato. Ci mancherà molto. 9

10 IN BREVE Abilitazione all esercizio della libera professione di Perito Industriale Riduzione del periodo di praticantato A seguito della pubblicazione del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27, è stato confermato nella Ordinanza Ministeriale (G.U.R.I. n. 28 del 10/04/2012) relativa alla sessione di esami 2012 che la durata del tirocinio previsto per l accesso alle professioni regolamentate non può essere superiore ai diciotto mesi Questo nuovo requisito, che coinvolge tutte le varie forme di praticantato previste dal nostro ordinamento, consente di ridurre il periodo di praticantato e quindi di poter affrontare l Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della libera professione di perito industriale, prima di quanto avveniva con la precedente legislazione.

11 VIGILI DEL FUOCO Anno XXXIII - n. 114 Intervista all ing. Enrico Porrovecchio Da vent anni funzionario del comando dei Vigili del Fuoco di Vicenza è stato promosso comandante dei vigili del fuoco di Lodi di Turi Parise Èla sera del 13 novembre vado in Collegio perché si riunisce il consiglio, come al solito sono invitato come uditore (responsabile di P.I.News ), incontro Martino Crivellaro che sta parlando con l ing. Porrovecchio funzionario del vigili del fuoco di Vicenza, me lo presenta, e mi informa che è stato nominato comandante dei vigili del fuoco di Lodi. Crivellaro mi propone di incontrarlo il giorno dopo in via Farini. Con un sorriso smagliante mi riceve nel suo ufficio, al terzo piano, della palazzina del comando di Vicenza. E un signore distinto, elegante e composto. 48 anni, di origini siciliane, sposato con due figli. Ti mette subito a tuo agio. In un clima di piacevole, coinvolgente, conversazione informale. Allora, ingegnere, è contento di andare a Lodi? Contento sì, anche perché vado Enrico Porrovecchio segue a pag

12 VIGILI DEL FUOCO come dirigente. E una gratifica, e una soddisfazione. A Vicenza sono stato 20 anni, e mi sono trovato molto bene sia con il personale della caserma e sia con tutte le istituzioni della città. Certo il percorso non è stato semplice, sono stati vent anni di notevole attività e dinamismo. Porrovecchio ha ricoperto molteplici incarichi: lo abbiamo visto in prima linea in numerosi interventi di soccorso che hanno interessato tutta la provincia di Vicenza: ha seguito, oltre all alluvione del 2010,guidando i soccorsi a Cresole, calamità nazionali come i terremoti nelle Marche e nell Umbria, l evento sismico de L Aquila e la frana di Sarno. Da sempre impegnato nelle attività di promozione e diffusione della sicurezza nei luoghi di lavoro, e verifiche ispettive sul sistema di Gestione della Sicurezza negli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, è stato il funzionario di riferimento per i professionisti del settore prevenzione incendi, nel quale i nostri periti professionisti sono parte attiva nel campo della consulenza e della presentazione dei documenti per il rilascio da parte del vigili del fuoco del certificato di prevenzione incendi. L ing. Porrovecchio si è sempre dimostrato disponibile con chiarimenti e consigli: con l obiettivo principale di semplificare le procedure in relazione al grado di rischio dell attività esercitata. Ing. Porrovecchio, da pochi mesi è cambiata la normativa in tema di prevenzione incendi, come saranno le nuove procedure? Il cambiamento è epocale: è un cambiamento di mentalità richiesto a noi e alle imprese. E aumentata la fiducia anche nel mondo professionale, che con le autocertificazioni si assume in toto responsabilità civili, penali e amministrative. Con la Scia - questo il nome della procedura - sarà dunque compito del privato del professionista, o impresa che sia, certificare il rispetto delle norme in questione. A noi - precisa l ingegner Porrovecchio rimane il controllo postumo. Ora Porrovecchio è stato chiamato a ricoprire il ruolo di comandante della provincia di Lodi, in Lombardia, una investitura che corona una lunga carriera. Tanti auguri comandante. 12

13 PREVENZIONE INCENDI Seminario S.U.A.P. Sportello unico delle attività produttive inerente in particolar modo le pratiche di prevenzione incendi di Martino Crivellato L incontro si è tenuto presso la sala dell Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza il giorno 11/05/2012 al quale hanno partecipato circa 80 tecnici ed esperti di prevenzione incedi, professionisti, suddivisi in Periti Industriali, Ingegneri, Architetti e geometri. Erano presenti inoltre diversi funzionari di alcuni Sportelli Unici della provincia di Vicenza. Il corso è stato organizzato dal Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza a seguito delle novità legislative in merito alla semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi (D.L. 31/05/2010 n. 78 convertito dalla L. 30/07/2010, n. 122 e D.P.R. 1 agosto 2011 n. 151). Tra le novità più importanti è quella della semplificazione delle modalità di trasmissione della documentazione agli enti pubblici, mediante un segue a pag

14 PREVENZIONE INCENDI supporto che interfaccia il tecnico con lo sportello unico per le attività produttive (chiamati in seguito SUAP). L introduzione di queste nuove procedure rispetto alle precedenti, ha richiesto pertanto un approfondimento sul loro utilizzo da parte delle aziende e soprattutto del professionista incaricato. I relatori che sono intervenuti sono stati l Avv. Marta Tognon, fino a qualche tempo fa Responsabile SUAP Associato per le Imprese Alto Vicentino e l Arch. Marco Farro, Funzionario Responsabile SUAP per le Imprese Alto Vicentino. Lo sportello Unico per le Imprese Alto Vicentino comprende i Comuni di Carré, Dueville, Marano, Villaverla, Tonezza, Montecchio Precalcino, Thiene, Chiuppano. Il Corso è stato aperto con i saluti che il perito Crivellaro Martino ha rivolto ai relatori, ai presenti, ed al Comando VV.F. della Provincia di Vicenza, il quale era presente nella persona del Comandante Ing. Giuseppe Lomoro e di alcuni suoi funzionari. L introduzione è stata demandata al Comandate Lo Moro, che ha esposto le gravi difficoltà in cui versa il Comando VV.F. di Vicenza, dovuto alla carenza di personale (n.4 funzionari totali presenti), ma sempre pronto assieme a tutti i funzionari a dare la massima disponibilità e collaborazione, soprattutto agli Collegi ed Ordini Professionali La parola è quindi passata all avv. Tognon che ha esposto le motivazioni di questo cambiamento nei confronti della Pubblica Amministrazione, dettate da Direttive Europee che obbligano gli Stati Membri ad una semplificazione degli iter burocratici, in modo tale da poter accrescere la comunicazione che il cittadino/azienda chiede alla P.A. Il DPR n.160 del 2010 ha posto l obbligo da parte della P.A. di ricevere la documentazione solamente tramite i SUAP e quindi in via digitale e telematica. Il DPR n.151 del 2011 che ha modificato le modalità di presentazione delle pratiche di prevenzione incendi ha richiamato tale Decreto, per cui anche il tecnico che opera nella prevenzione incendi deve portarsi a comunicare con i SUAP. Il SUAP avrà solamente il compito del controllo formale della documentazione, mentre il controllo tecnico- specifico viene comunque demandato al Comando VV.F. Ha quindi continuato l esposizione l arch. Farro, che ha illustrato quali siano i siti internet a cui collegarsi per poter accedere alla trasmissione in via telematica delle pratiche sopra esposte (vedi al termine dell articolo ). Farro ha inoltre specificato che ogni utente dovrà dotarsi di firma digitale, posta certificata per poter comunicare con la P.A., di cui il Perito Industriale è 14

15 PREVENZIONE INCENDI già da tempo provvisto. Farro ha illustrato le modalità con cui si possono trasmette una pratica di Prevenzione Incendi, la grandezza dei file, il formato dei documenti/relazioni e degli elaborati grafici, nonché il nome che essi dovrebbero avere. Si è parlato anche delle modalità di pagamento dei bolli e dei bollettini che il Ministero dell Interno (=VV.F.) necessita per il controllo della pratica stessa. L incontro si è concluso con un breve dibattito ed un saluto al prossimo incontro

16 PREVENZIONE INCENDI Convegno a Castelgomberto su come cambia la S.C.I.A. Antincendio Lettera di presentazione di Martino Crivellato Pubblichiamo la lettera che è stata letta alla platea, in rappresentanza di tutti gli ordini professionali dal Per. Ind. Martino Crivellaro, durante il convegno che aveva per titolo: La SCIA Antincendio - D.P.R. 01/08/2011 nr.151, tenutosi a Castelgomberto (VI) in data 15 giugno 2012, presso la Ital Tecno Group s.r.l., Azienda specializzata del settore antincendio, al quale hanno partecipato varie figure di spicco della Prevenzione Incendi e dei VV.F. a Livello Nazionale. 16

17 PREVENZIONE INCENDI le foto di queste pagine sono a cura di Caloisoft Buongiorno a tutti voi, sono qui per porgervi un breve saluto in rappresentanza di tutti gli ordini Professionali della Provincia di Vicenza, quali l Ordine degli Ingegneri, l Ordine degli Architetti, il Collegio dei Geometri ed il mio ordine di appartenenza, ovvero il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Vicenza. Un saluto ed un ringraziamento per l ospitalità alla ltaltecno Group Impianti s.r.l., a tutti i relatori, alla Platea, al Comune di Castelgomberto, oltre che al rostro Comandante ing. Giuseppe Lomoro e del Comando VV.F. Provinciale rappresentato dai funzionari qui presenti. Un saluto particolare lo dedichiamo all ing. Fabio Dattilo, che tutti noi ricordiamo per il suo seppur breve ma intenso periodo trascorso a Vicenza in qualità di Comandante Provinciale dei VV.F. Noi tecnici che ci occupiamo quotidianamente di Prevenzione Incendi siamo pienamente coscienti che le prestazioni a Noi richieste dalla società, sia essa rappresentata dal comune cittadino, oppure impresa o attività commerciale, devono essere offerte da Tecnici preparati. Voglio qui ricordare l emanazione del Decreto Ministeriale del 05/08/2011 che è andato a modificare le modalità dell iscrizione di nuovi tecnici all elenco del Ministero dell Interno, e che ha finalmente imposto ai tecnici che operano nella prevenzione incendi la formazione continua con l obbligo della frequentazione di corsi e seminari specifici. 17

18 PREVENZIONE INCENDI L evoluzione dello scienza e della tecnica che sta alla base della progettazione antincendio in senso lato si sta trasformando a grande velocità. La stessa società ed il legislatore ci chiedono con prepotenza di operare all interno di attività, edifici, scuole etc., che si possano dichiarare sicure, sotto tutti gli aspetti, siano essi rivolti all aspetto antincendio, sia ambientale, sia sotto l aspetto sismico che si nomina solamente ma che non vorremmo approfondire vista la drammaticità di questi giorni. Con la pubblicazione del DPR 151 si sono gettate le basi per un approccio più reale del rischio d incendio, con la sua suddivisione nelle 3 fasce rischio,. Cosa che ha portato ad una prima grande trasformazione della fase di valutazione del rischio stesso. Il tecnico della Prevenzione Incendi oggi chiede una sola cosa: chiarezza. Chiarezza da parte del Legislatore in primis, il quale dia al tecnico strumenti e norme che non possano essere oggetto di interpretazioni varie, fino ad oggi patrimonio della sola giurisprudenza. Il professionista antincendio si è reso conto da molto tempo che si avvicina una sfida sia sotto l aspetto tecnico - professionale, sia sotto l aspetto delle responsabilità a lui richieste. Purtroppo, ancora oggi in molti casi il committente giudica l operato del professionista per la sola quantità di dena- 18

19 PREVENZIONE INCENDI ro che riesce a fargli risparmiare, e non per le scelte tecniche che esso ha deciso di far eseguire. La ricerca della sicurezza antincendio in senso lato è ciò che il tecnico cerca con grande difficoltà di trasmettere al committente. Non è semplice far accettare al committente stesso ed alla società in generale certe scelte tecniche che a volte si scontrano con le più materiali scelte economiche. La legislazione antincendio si sta evolvendo. A nostro avviso è importante che essa sia chiara e non oggetto di continue e rissose interpretazioni a discapito della sicurezza e a favore della sola giurisprudenza. Ci aspettiamo che le nuove norme e Leggi che verranno pubblicate siano sotto l influsso della legislazione Europea, e non come fino ad ora abbiamo potuto constatare, snelle e semplici all apparenza ma con un seguito, di lì a pochi mesi, di decine di pagine di circolari esplicative. Conosciamo l ingegnere Dattilo per la sua lucida competenza in materia e per la sua semplicità decisionale nelle scelte, anche le più ardite. Ci auguriamo che il suo lavoro e quello dei suoi collaboratori, i cui primi buoni risultati sono sotto gli occhi di tutti, continui sulla strada della semplicità e della chiarezza di interpretazione. L ingegnere Dattilo ha da sempre avuto nei confronti del professionista antincendio, la massima stima e senso di collaborazione sempre ricambiati. Un aneddoto veloce prima di concludere: circa 10 anni fa chiesi personalmente all ing. Dattilo, allora Comandante a Vicenza, di darmi una mano nel creare una Commissione di Prevenzione Incendi all interno del Collegio dei Periti Industriali che potesse in qualche modo creare quel collegamento, fino ad allora mancante o non ancora maturo, tra professionista e funzionario del comando VV.F. Lui accettò senza esitazione e ricordo che un ora prima mi aveva personalmente interrogato all esame finale della ex. 818/84 ora DM 05/ agosto 2011, quindi non ero un tecnico conosciuto, ma solamente un giovinetto con poca esperienza. Questo vi potrà fare pensare della sua grande disponibilità, il cui testimone è stato preso con altrettanta forza dal nostro nuovo Comandante Ing. Lomoro, che ringraziamo per la stima che nutre nei confronti di noi tecnici e professionisti. Concludo ringraziando, a nome di tutte le categorie professionali della provincia di Vicenza qui presenti, gli organizzatori del convegno, le istituzioni, i relatori e voi tutti. 19

20 NORMATIVE Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio 2012 Norme generali sulle liberalizzazioni a cura di Mauro Caldarde Il Decreto Legge sulle liberalizzazioni è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio Tante sono le novità introdotte in vari settori che entrano immediatamente in vigore. Di seguito le novità più interessanti. Liberalizzazione delle attività economiche e semplificazioni per avviare nuove imprese Vengono eliminati tutti i vincoli e le procedure burocratiche che limitano l avvio di una nuova attività. I giovani con età inferiore a 35 anni potranno avviare una società semplificata a responsabilità limitata, con un solo euro di capitale sociale. Istituzione di un Tribunale per le imprese Vengono istituite sezioni specializzate in materia di impresa al fine di velocizzare la definizione delle controversie relative alle imprese. Disposizioni relative alle professioni Vengono eliminate le tariffe professionali, sia minime che massime. La determinazione del compenso è rimessa alla libera contrattazione tra le parti. Il compenso per le prestazioni professionali deve essere pattuito al momento del conferimento dell incarico professionale. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell incarico. Inoltre, la misura del compenso deve essere adeguata all importanza dell opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. Il professionista, inoltre, deve informare il cliente dell esistenza della copertura assicurativa, della sua durata e relativo massimale. Il tirocinio per i giovani avrà durata pari a di 18 mesi, 6 dei quali potranno essere svolti durante il corso di laurea. Potenziamento delle farmacie Previsto un incremento di circa 5000 farmacie su tutto il territorio. In particolare, ci sarà una farmacia ogni abitanti. Incremento dei numero dei notai Previsti una serie di concorsi pubblici per incrementare di circa 1500 unità il numero di notai. 20

21 NORMATIVE Contenimento dei prezzi del gas naturale Previste una serie di misure dal parte dell Autorità per l Energia elettrica e il Gas per contenere il prezzo del gas per le forniture ai clienti vulnerabili (clienti domestici, ospedali, case di cura, etc.). Carburanti I gestori degli impianti di distribuzione che siano titolari anche della relativa autorizzazione petrolifera potranno rifornirsi liberamente da qualsiasi produttore o rivenditore. Vengono eliminati i limiti per i selfservice fuori dai centri abitati. Banche Viene favorita la concorrenza in materia di conto corrente o di conto di pagamento di base. Previste riduzioni anche sulle commissioni relative ai vari servizi bancari. Assicurazioni connesse all erogazione di mutui immobiliari Le banche che condizionano l erogazione del mutuo alla stipula di un contratto di assicurazione sulla vita sono tenute fornire al cliente almeno due preventivi di due differenti gruppi assicurativi. Assicurazioni auto Gli automobilisti che acconsentano all installazione di meccanismi elettronici che registrano l attività del veicolo (scatola nera) otterranno una riduzione della tariffa. Infrastrutture Sono previste importanti novità in tema di infrastrutture con alcune modifiche al Codice dei contratti necessarie a far decollare davvero il Project Financing. Viene incentivato l ingresso dei capitali privati nel finanziamento, nella realizzazione e nella gestione delle infrastrutture. IMU, IVA e imprese I comuni possono ridurre l aliquota di base fino allo 0,38% per i fabbricati costruiti e destinati dall impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dall ultimazione dei lavori. Inoltre viene introdotta l IVA per l housing sociale. Impianti fotovoltaici in ambito agricolo Gli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole non avranno l accesso agli incentivi statali. 21

22 SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Accordo formazione per attrezzature particolari a cura di Renato Poli Accordo ai sensi dell art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente l individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione, in attuazione dell art. 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni. 22 febbraio 2012 Entra in vigore il 12 marzo 2013 A) Attrezzature di lavoro: Piattaforme di lavoro elevabili Gru: a torre, mobile, per autocarro Carrelli elevatori semoventi con uomo a bordo Trattori agricoli o forestali Macchine movimento terra Pompa per calcestruzzo B) 1. Soggetti formatori: Regioni, Province Autonome, ASL Ministero del Lavoro Inail Associazioni sindacali dei lavoratori e del datori di lavoro, nel settore di impiego delle attrezzature in oggetto Ordini e Collegi, nonché le associazioni no profit riconosciute dai rispettivi ordini e collegi Formatori con esperienza 3 anni nella formazione su specifiche attrezzature, accreditati in Regione Formatori con esperienza 6 anni nella formazione sulla sicurezza e salute luoghi di lavoro, accreditati in Regione B) 2. Requisiti dei Docenti Esperienza 3 anni nella formazione sulla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro Esperienza 3 anni nell utilizzo delle attrezzature 22

23 SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO B) 3. Requisiti dei corsi Responsabile del progetto formativo (può essere il docente) Registro presenze Max 24 partecipanti (per le attività pratiche, 1 docente per max 6 allievi) Assenza massima 10% B) 6. Durata Aggiornamento 4 ore ogni 5 anni (3 ore di pratica come da allegati III -X ) B) 9. Riconoscimento formazione pregressa Se fatta come da allegati da III a X Corsi pregressi di durata inferiore allegati di cui sopra (teoria +pratica + verifica) se integrati entro 24 mesi dall aggiornamento di cui al punto 6) Corsi di qualsiasi durata, anche senza verifica di apprendimento, a patto che siano integrati dall aggiornamento di cui al punto 6) + verifica di apprendimento ALLEGATI Allegato I : Area di prova ed attrezzature Adeguati spazi e attrezzature per le prove pratiche, DPI Allegato II E-Learning ammesso Allegati III - X Requisiti dei corsi di formazione segue a pag

24 SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Tabella I Durata dei corsi di formazione Attrezzatura Modulo - Modulo Modulo Totale giuridico tecnico praticonormativo specifico (ore) (ore) (ore) (ore) Piattaforme di lavoro per PLE che operano su stabilizzatori 8 mobili elevabili (PLE) 4 per PLE che possono operare 8 senza stabilizzatori 6 per l uso di PLE sia con che senza 10 stabilizzatori Gru per autocarro Gru a torre per gru a rotazione in basso 12 4 per gru a rotazione in alto 12 6 per gru a rotazione sia in alto che in basso 14 Gru mobili Carrelli elevatori semoventi per carrelli industriali semoventi 12 con conducente a bordo 4 per carrelli semoventi a braccio telescopico 12 4 per carrelli/sollevatori/elevatori 12 semoventi telescopici rotativi 8 per carrelli industriali semoventi, carrelli 16 semoventi a braccio telescopico e carrelli/ sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi Gru mobili con falcone Corso aggiuntivo a quello Corso aggiuntivo a quello 22 telescopico o brandeggiabile previsto alla riga precedente 4 previsto alla riga precedente 4 Trattori agricoli o forestali per trattori a ruote 8 5 per trattori a cingoli 8 Macchine movimento terra per escavatori idraulici 10 6 per escavatori a fune 10 6 per caricatori frontali 10 6 per terne 10 6 per autoribaltabili con cingoli per escavatori idraulici, 16 caricatori frontali e terne Pompe per calcestruzzo

25 SOCIALE Meno alcol più gusto Anche nel 2012 i Periti aderiscono alla campagna di prevenzione dell Ulss 6 di Vicenza di Laura Pilastro A vendo aderito come in passato alla richiesta del Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto, Azienda ULSS n. 6 Vicenza, di collaborare alla campagna di prevenzione meno alcol più gusto 2012 pubblichiamo di seguito l articolo divulgato dalla suddetta Azienda. Si veste di nuovi colori l edizione 2012 della Campagna meno alcol PIU GUSTO! Dopo il decennale festeggiato lo scorso anno, si è pensato per l edizione 2012 di rinfrescare la Campagna con nuovi colori ed uno slogan sempre più coinvolgente: Goditi la tua scelta! a partire già dal colore che più ti piace!. Sappiamo bene infatti anche l alcol agisce sulla sfera del piacere di una persona. L idea comunicativa della Campagna 2012, pertanto, è di entrare sempre più in contatto con le sensazioni e le emozioni delle persone che incontra. Ecco quindi il logo meno alcol PIU GUSTO, che diventa versatile e si fa fluo con i quattro colori di Enjoy your choice : fucsia, verde, giallo e blu. Ad aprile, inoltre, si lancerà su Facebook e all interno degli autobus cittadini un gioco fra gli studenti delle scuole superiori di Vicenza Goditi la tua scelta cerca la tua spilletta gemella!. L idea è di coinvolgere i ragazzi dei vari Istituti, in una caccia al tesoro per la ricerca della spilletta gemella al fine di completare lo slogan Enjoy your choice. Inoltre, l edizione 2012 si può fregiare del Patrocinio della Regione Veneto, che conferisce alla Campagna il valore aggiunto di un riconoscimento a livello regionale di un modello di intervento e di prevenzione nuovo che valorizza LA RETE della comunità locale e del network. Riparte, quindi, la Campagna meno alcol PIU GUSTO registrando, anche per l edizione 2012, un ulteriore allargamento della RETE dei promotori di iniziative: 148 gli Enti, Associazioni, Gruppi, persone che hanno aderito (+10% rispetto al 2011), realizzando un totale di 224 giornate-evento (equivalenti ad oltre 7 mesi di attività!) che si avvicenderanno da Aprile sino ad Ottobre. Infatti, Vera Festa con la Testa, uno dei progetti della Campagna, sta riscuotendo un interesse sempre più crescente tra le feste paesane che hanno deciso di offrire un momento di divertimento senza dimenticarsi della tutela della salute delle persone, in particolar modo dei giovani e della prevenzione degli incidenti stradali. Si tratta di 10 idee per promuovere, all interno di una festa che prevede la somministrazione di alcolici, un messaggio di moderazione e consapevolezza nell uso di alcol, nonché favorire stili di consumo alternativi che privilegino drinks e cocktails analcolici. 25

26 SICUREZZA Accordi Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza Rep. 221 (lavoratori, preposti, dirigenti) e 223 (DdL=Rspp) del Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 dell 11 gennaio 2012 Entrata in vigore: 26 gennaio 2012 a cura di Renato Poli TABELLA DI SINTESI Attività Formativa Lavoratori 1 Preposti Dirigenti Ddl Effettuata da Entro Esoneri per =Rspp Crediti Pregressi Formazione generale 4 ore - - Da docenti Per i Corsi coerenti in Lavoratori 2 (punto 4.) Nel caso di nuovo rapporto interni o neo termini di durata, sui contenuti del di lavoro anche in settori esterni all azienda assunti modalità e contenuti con titolo I D.Lgs. 81/08 diversi non va ripetuta e dotati di entro al le previsioni normative costituisce credito formativo esperienza massimo (art. 37, comma 1 lett. a) permanente triennale 60 gg e con eventuali Possibile dall as- indicazioni provenienti l e-learning sunzione dai CCNL di categoria Formazione specifica Attività a rischio: - - Da docenti Per i Corsi coerenti in Lavoratori 3 (punto 4.) Basso = 4 ore, Medio = 8 ore, interni neo termini di durata, sui contenuti dei titoli Alto = 12 ore o esterni assunti modalità e contenuti con successivi al I D.Lgs. I lavoratori di aziende a prescindere all azienda entro al le previsioni normative 81/08 dal settore di appartenenza che dotati di massimo (art. 37, comma 1 lett. b) NON svolgano mansioni che esperienza 60 gg e con eventuali comportino la loro presenza, anche triennale dall as- indicazioni provenienti saltuaria, nei reparti produttivi, possono sunzione dai CCNL di categoria frequentare i corsi per Rischio Basso Nel caso di nuovo rapporto di lavoro nello stesso settore non va ripetuta e costituisce credito formativo permanente Formazione aggiuntiva - 8 ore + verifica - - Da docenti 18 mesi Non sono previsti esoneri Preposti (punto 5.) apprendimento interni o dalla nell accordo, ma le indica- La formazione parti- esterni entrata zioni dell Accordo non colare e aggiuntiva all azienda in vigore sono vincolanti nel caso per i preposti costitui- dotati di dell accordo della formazione dei preposce credito formativo esperienza sti (vedi art. 37 comma 2) permanente salvo triennale Per i I corsi effettuati siano almenei casi in cui si sia Possibile neoassunti no coerenti in termini di determinata una l e-learning al massimo durata, modalità e contenumodifica del suo punti da 1 a 5 60 gg ti con le previsioni normarapporto di preposi- del punto 5 dalla tive (art. 37, comma 7) e zione nell ambito assunzione con eventuali indicazioni della stessa o di provenienti dai CCNL di altra azienda categoria 1. Anche con contratto di somministrazione 2. Vale anche i Preposti 3. Vale anche i Preposti 26

27 SICUREZZA Attività Formativa Lavoratori 1 Preposti Dirigenti Ddl Effettuata da Entro Esoneri per =Rspp Crediti Pregressi Formazione Dirigenti 4-16 ore + - Da docenti 18 mesi Le indicazioni dell Accordo (punto 6.) verifica appr. interni o dall entrata non sono vincolanti nel caso Costituisce esterni in vigore della formazione dei preposti credito formativo all azienda dell Acordo. (vedi art. 37 co. 2) permanente ed è dotati di Per i neoassunti Per chi possiede una formaintegralmente esperienza entro al massimo 60 zione ai sensi dell art. 3 del sostitutiva a triennale gg. dall assunzione DM effetuata dopo quella dei Possibile il , o a corsi tenuti lavoratori l e-learning ai sensi dell Accordo del Modulo A Aggiornamenti formativi 6 ore - Da docenti 5 anni - (punto 9.) interni o Per lavoratori esterni e preposti la cui all azienda formazione dotati di è stata erogata esperienza da più di 5 anni triennale, dall Accordo, Possibile l aggiornamento va l e-learning. effettuato entro 12 mesi dalla pubblicazione dello stesso Formazione di base Attività a rischio: Solo soggetti 90 giorni Per chi possiede una Datore di Lavoro Basso = 16 ore formatori dalla data formazione: = RSPP Medio = 32 ore specifici di inizio ai sensi dell art. 3 del DM Alto = 48 ore + punto 1 attività ; verifica appr. dell accordo ai sensi dell art. 32, c. 2,3,5 Anche con del D.Lgs. 81/08, effettuata nel e-learning. rispetto dell Accordo fra Stato e Regioni Per i nominati RSPP ai sensi dell art. 95 d.lgs. 626/94. Aggiornamenti formativi - Attività Solo soggetti A far tempo - Datore di Lavoro = RSPP a rischio: formatori dall entrata in Basso = specifici vigore dell Accordo: 6 ore punto 1 5 anni in generale, Medio = dell accordo generale, 24 mesi 10 ore Anche con per i RSPP nominati Alto = e-learning. ai sensi dell art ore d.lgs. 626/94 4. Dirigenti ai fini della sicurezza segue a pag

28 SICUREZZA NOTE Attività a rischio Basso: Commercio, Artigiani, Alberghi, Servizi vedi Allegato 2 Attività a rischio Medio: Agricoltura, Pesca, Trasporti, Assistenza sociale non residenziale, Pubblica Amm., Istruzione vedi Allegato 2 Attività a rischio Alto: Ind. Estrattive, Costruzioni, Alimentari, Tessile, Conciario, Legno, Carta, Metalli, Costruzioni meccaniche ed elettriche, Auto, Mobili, Energia-gas.acqua, rifiuti, Chimica, Gomma, Plastica, Sanità, Assistenza sociale residenziale vedi Allegato 2 Il datore di lavoro è comunque tenuto a valutare la formazione pregressa ed eventualmente ad integrarla sulla base del proprio documento di valutazione dei rischi e in funzione della mansione che verrà ricoperta dal lavoratore assunto = da inserire ciò nel documenti di valutazione del rischio La formazione può avvenire sia in aula che sul luogo di lavoro, con lezioni frontali, esercitazioni teoriche e pratiche con relative discussioni, lavori di gruppo favorendo e metodologie di problem solving - La metodologia d insegnamento/apprendimento deve preferire un approccio interattivo che comporta la centralità del lavoratore nel percorso di apprendimento Per la formazione generale e specifica dei lavoratori non è prevista la verifica dell apprendimento = consigliata Nel caso di lavoratori stranieri, la formazione può essere realizzata previa verifica della comprensione della lingua veicolare = prima dell erogazione del corso Il numero di ore indicato per la formazione generale e specifica dei lavoratori NON comprende l addestramento e della formazione specifica, che va effettuato per tutti i casi in cui è previsto (esempio: impiego di DPI di 3 categoria, attrezzature e macchine particolari, ecc.), e quindi è relativa solo al Titolo I (art. 37 in particolare) e non agli altri titoli del D.Lgs. 81/08 (almeno in quota parte) = attenzione che ogni titolo avrà una formazione aggiuntiva (con aggiunta di ore) o contenuta in quella specifica (nelle ore) I corsi per DDL=RSPP non assolvono alla funzione di corsi di formazione per addetti al primo soccorso né per addetti antincendio La formazione di ingresso già in essere nel settore delle costruzioni denominata 16ore-MICS, costituisce adempimento alla formazione generale in edilizia e per quella specifica se accordata dai firmatari dei CCNL DISPOSIZIONI TRANSITORIE - In fase di prima applicazione, non sono tenuti a frequentare i corsi di formazione di cui ai punti 4, 5 e 6 i lavoratori, i dirigenti e i preposti che abbiano frequentato - entro e non oltre dodici mesi dalla entrata in vigore dell accordo - corsi di formazione formalmente e documentalmente approvati alla data di entrata in vigore del presente accordo, rispettosi delle previsioni normative e delle indicazioni previste nei contratti collettivi di lavoro 28

29 SICUREZZA per quanto riguarda durata, contenuti e modalità di svolgimento dei corsi (nella maggior parte dei casi non ci sono indicazioni nei contratti collettivi e poi per i lavoratori c è l art. 1 del DM 16/01/97 e poi il co. 1 e 7 dell art. 37 del D.Lgs. 81/08 per lavoratori e preposti+dirigenti rispettivamente) - chi prima del 26 gennaio 2012 ha, con documento scritto avente data certa (ad es. con riunione annuale e firma degli RLS), programmato la i corsi di formazione per lavoratori, dirigenti e preposti può predisporre la formazione in modo non necessariamente e strettamente rispettoso di tutti i dettagli dell accordo del 21 dicembre 2011, purché appunto completi il percorso formativo entro il 26 gennaio 2013 FORMAZIONE PREGRESSA - Non sono tenuti a frequentare i corsi di formazione di cui al punto 4 i lavoratori ed i preposti per i quali i datori di lavoro comprovino di aver svolto, alla data di pubblicazione del presente accordo, una formazione nel rispetto delle previsioni normative e delle indicazioni previste nei contratti collettivi di lavoro per quanto riguarda durata, contenuti e modalità di svolgimento dei corsi (art. 1 del DM 16/01/97 e poi il co. 1 dell art. 37 del D.Lgs. 81/08) Dirigenti e Preposti: applicazione facoltativa dell accordo; se attuata, è considerata corretta applicazione degli obblighi formativi, altrimenti il datore di lavoro dovrà dimostrare che il diverso percorso fatto ha fornito a dirigenti e/o preposti una formazione adeguata e specifica. Lavoratori stagionali: entro il 10 luglio 2013 (diciotto mesi dalla data di pubblicazione), se non intervengono altre norme, l accordo si applica anche a tale categoria Per tutti i lavoratori (= lavoratori, preposti e dirigenti), chiedere la collaborazione (ove esistenti sia nel territorio che nel settore nel quale opera l azienda) dell Organismo Paritetico / Ente Bilaterale, se non risponde entro 15 gg si procede comunque Per ogni azienda è da tener presente e aggiornato chi è l E.B. o O.P. di riferimento per la formazione è da programmare quindi SEMPRE una richiesta di collaborazione all OB / OP (partire dall associazione di categoria per risalire all E.B. o O.P. se non si conoscono verificare anche i pagamenti che si effettuano in azienda) tale informazione deve essere evidenziata nel documento di valutazione del rischio e tenuta aggiornata Requisiti del Docente: esperienza triennale come formatore o consulente o RSPP o datore di lavoro E-learning ammessa alle condizioni dell allegato I: feedback, verifica di apprendimento finale e intermedie, tutor, tracking del percorso formativo Nell aggiornamento (punto 9.) non è compresa la formazione relativa al trasferimento o cambiamento di mansioni e all introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. Non è ricompresa, inoltre, la formazione in relazione all evoluzione dei rischi o all insorgenza di nuovi rischi. 29

30 WORKSHOP SICUREZZA Dalla EN954-1 alle nuove ISO ed IEC Il nuovo approccio affidabilistico alla sicurezza delle macchine di Manuel Gasparotto Segretario APIV l 31 dicembre 2011 ha decretato la fi- della norma EN Ine Nel suoi anni di onorato servizio, la vecchia norma ha fornito le basi per la progettazione dei sistemi di comando relativi alla sicurezza, classificando i circuiti in categorie : B, 1, 2, 3 e 4, a seconda delle prestazioni richieste, con un approccio prevalentemente qualitativo. La complessità crescente di macchine e impianti, unita all evoluzione della tecnologia, ha spinto i fornitori di automazione verso soluzioni safety sempre più sofisticate, evidenziando nel tempo i limiti della norma stesa, non più in grado di rappresentare lo stato dell arte, richiamato più volte nella nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE. L affollata sala dove si è tenuto l incontro 30

31 WORKSHOP SICUREZZA Il nuovo approccio normativo, per meglio rispondere a questa esigenza, diventa di tipo probabilistico, valutando quantitativamente l affidabilità dei singoli dispositivi utilizzati e la loro capacità di diagnostica. Insieme ad una migliore descrizione delle architetture, della resistenza al guasto rispetto a cause esterne e ad un approccio di qualità nella gestione del processo di validazione, si ottiene certamente un risultato migliore a 360 gradi. Ora si parlerà quindi di PL (Performance Level) oppure di SIL (Safety Integrity Level) per indicare il livello di prestazione richiesto ad una funzione di sicurezza e, come abbiamo detto, indice diretto della probabilità di guasto dell intera funzione di sicurezza (vedi tabella qui sotto). Si tratterà di PL o di SIL a seconda della norma che si deciderà di utilizzare. Questo perché, come riportato nel titolo, le norme che si propongono di sostituire la EN sono due, sebbene alcune differenze tecniche e la tendenza del mercato stiano spingendo decisamente verso l utilizzo della ISO , che è caratterizzata appunto dal Performance Level. Le due norme non sono difficili ma richiedono necessariamente di essere studiate affinché possano essere applicate correttamente senza rischiare di vanificare l obiettivo per cui sono nate, ovvero garantire una maggior sicurezza delle macchine. Il passaggio ha comportato per i progettisti uno sforzo di aggiornamento segue a pag

32 WORKSHOP SICUREZZA Il workshop ha avuto un taglio decisamente concreto con l intento di fornire il maggior numero di informazioni e spunti di riflessione possibili, pur nel breve tempo a disposizione. Sono stati analizzati i concetti di base della ISO , che in questo momento risulta appunto quella maggiormente utilizzata, e sono state illustrate le caratteristiche, i punti di forza e di debolezza, delle diverse soluzioni safety attualmente disponibili. Gli esempi di calcolo svolti e disponon indifferente, anche se per molti è stata un occasione per rivedere (e a volte rimettere in discussione) anche quanto fatto in passato, con il risultato di comprendere meglio dei concetti già ben presenti nella vecchia norma. Il lavoro è parzialmente agevolato dalla disponibilità di diversi software (alcuni gratuiti, altri a pagamento) che assistono il progettista nel nuovo percorso di stima del PL o SIL raggiungibile dalle diverse funzioni di sicurezza. Ma, come per gli integratori alimentari, che non vanno intesi come sostitutivi di una dieta equilibrata accompagnata da attività fisica, anche l uso di tools di calcolo non può sostituire la conoscenza delle norme, accompagnata dall esperienza e dal buon senso del progettista, che nessun software è ancora in grado di sostituire! Ad ogni modo, però, le occasioni di formazione e aggiornamento non sono mancate e continueranno ancora: fornitori, associazioni di categoria, associazioni di costruttori, società di consulenza, ecc., da ogni parte arriva un diverso contributo a questa iniezione di conoscenza necessaria ai progettisti per compiere il salto. Col fine offrire aggiornamento tecnico di qualità nell ambito della nuova norma, l Associazione dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza ha organizzato, lo scorso 12 aprile, una giornata di approfondimento gratuita sull argomento, avvalendosi della collaborazione di SIEMENS, leader nel mercato dell automazione e con un portafoglio di prodotti e soluzioni (safety e non) tra i più completi e tecnologicamente avanzati. 32

33 WORKSHOP SICUREZZA nibili nel materiale del convegno, sono stati anche verificati con l ausilio del Safety Evaluation Tool, il software gratuito di Siemens per la stima di PL e SIL. La partecipazione di oltre 70 persone ed il dibattito decisamente vivo hanno certamente evidenziato l interesse per l argomento e la professionalità degli iscritti. 12 aprile 2012 Sicurezza delle Macchine Programma: - Introduzione ai concetti di sicurezza - Calcolo del Performance Level secondo la ISO Calcolo con l ausilio del Safety Evaluation Tool di SIEMENS. - Principi e componenti di sicurezza elettromeccanica - Logiche di sicurezza programmabili - Sicurezza su bus di comunicazione ed azionamenti - Dibattito e chiusura lavori Informazioni e materiale del convegno sono disponibili sul sito dell Associazione: Il software di calcolo gratuito è raggiungibile al link: Maggiori informazioni sulle soluzioni Safety di Siemens sono disponibili sui portali: e su Il Supporto Safety di Siemens risponde all indirizzo: safety.it@siemens.com Relatore: Ing. Marco Di Martino - Safety Application Engineer Supporta direttamente i clienti, la rete di vendita ed i colleghi, nelle valutazioni e nella scelta della migliore soluzione safety disponibile nell ambito del portafoglio Siemens, tenendo conto dei diversi aspetti tecnici, applicativi, normativi ed economici. 33

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