Gruppo di lavoro regionale «Appalti» Propongo una breve riflessione su tre aspetti

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1 Gruppo di lavoro regionale «Appalti» Propongo una breve riflessione su tre aspetti 1. il primo riguarda la modalità di lavoro di questo gruppo e il suo dialogo con il Tavolo Infanzia e le parti sociali 2. il secondo riguarda il merito del documento linee operative e soprattutto la parte più pedagogica di questo documento che è la declinazione e il peso ponderale degli aspetti del progetto pedagogico. 3. Infine il terzo aspetto è una prima riflessione sul tema delle concessioni, sul quale continuerà lavorare il gruppo e che vedrà organizzarsi sulle ormai consolidate modalità di lavoro e di dialogo con le parti sociali e di rappresentanza. 1

2 Il gruppo di lavoro. Riflessioni «sul metodo» la numerosa partecipazione la forte motivazione dei componenti la paritaria competenza amministrativa e pedagogica. La sinergia costante con Il Tavolo Infanzia e con le parti sociali. 2

3 Il Il documento finale Coerenza con la normativa vigente e con il nuovo codice degli appalti Definizione dell oggetto dell appalto La certezza della base d asta Clausola sociale e la tutela dei lavoratori La assoluta predominanza del progetto nella fase di valutazione gli aspetti progettuali come qualità condivisa e Tuscany Approach 3

4 PROGETTO PEDAGOGICO, ORGANIZZATIVO E RUOLO DEL COORDINAMENTO Per quanto attiene l offerta progettuale le linee operative individuano indicatori e sub indicatori che vanno a valorizzare e a categorizzare tutti gli aspetti di qualità previsti dal regolamento regionale, quali la competenza progettuale pedagogica, quella organizzativa, metodologica, la competenza legata agli aspetti di coordinamento pedagogico e delle diverse professionalità impiegate. 4

5 Le linee operative offrono anche una proposta di attribuzione di valutazione dei singoli indicatori, lasciando alle stazioni appaltanti la scelta dei punteggi legati al progetto pedagogico organizzativo. Infine l esperienza del personale può essere valorizzata e valutata nei casi di primo affidamento del servizio, definendo sub-criteri riferiti ad aspetti oggettivi dei curricula; diversamente, nei casi di servizi già in essere, l esperienza del personale deve essere contemperata con la clausola sociale. PESO PONDERALE COMPLESSIVO 80/100 5

6 PROGETTO PEDAGOGICO-EDUCATIVO 40 punti/80 Proposta progettuale presentata in relazione ai bisogni di crescita dei bambini da 0 a 3 anni e coerente con la normativa regionale e con il progetto pedagogico comunale di riferimento. Impostazione metodologica delle attività e delle routine, modalità di ambientamento e organizzazione del gruppo dei bambini. Organizzazione degli spazi del contesto educativo; declinazione dei tempi della giornata educativa. Progetto di sostegno alla funzione genitoriale e strategie per favorirne la partecipazione attiva, anche in relazione alla presenza di bambini di culture altre. Azioni ed interventi finalizzati all integrazione dei bambini con disabilità psico-fisica o in situazione di disagio e/o svantaggio. Progetto e strategie di continuità orizzontale del servizio nel sistema locale integrato pubblico-privato dei servizi educativi, con particolare riferimento ai percorsi di continuità verticale con la scuola dell infanzia. La documentazione delle esperienze: modalità e strumenti. Valutazione della qualità rispetto agli obiettivi: finalità, modelli e strumenti di monitoraggio. 6

7 PROGETTO ORGANIZZATIVO - GESTIONALE Organizzazione del lavoro e del personale. Orari, turnazioni e compresenza declinati per sezione. Modalità di sostituzione del personale e misure volte a garantire la massima stabilità dello stesso nell arco della durata del contratto. Qualità professionale del coordinatore, attestata dal curriculum, eccedente i requisiti minimi richiesti dal Regolamento Regionale in materia di servizi per la prima infanzia e dal capitolato. Formazione documentabile prodotta direttamente o partecipata all esterno che l impresa ha attuato e intende attuare in corso di esecuzione del contratto in favore degli operatori addetti al servizio oggetto di appalto, con particolare riferimento alle competenze specifiche necessarie per la gestione dei servizi stessi Qualità professionale degli educatori, attestata dai curricula TOTALE 35 punti/80 MIGLIORIE 3 punti/80 CERTIFICAZIONI DI QUALITA 2 punti /80 7

8 Linee operative e protocollo d intesa regionale Obiettivi indirizzo forte per le amministrazioni locali e per le stazioni appaltanti Valorizzazione della governance pubblica e del sistema integrato azioni trasparenti e di regolazione del mercato 8

9 PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE TOSCANA, ANCI TOSCANA, CONFERENZE ZONALI PER L'EDUCAZIONE E L'ISTRUZIONE, PARTI SOCIALI per la condivisione delle linee di indirizzo per l'affidamento della gestione in appalto dei servizi per la prima infanzia da utilizzarsi volontariamente da parte delle amministrazioni comunali interessate. favorire la piena condivisione dell'integrazione tra aspetti organizzativo-gestionali e quelli psicopedagogici, il presente Protocollo intende offrire alle amministrazioni comunali interessate, l opportunità di aderire ad un documento condiviso tra i principali soggetti coinvolti nel sistema regionale dei servizi per la prima infanzia. 9

10 La Regione Toscana e i soggetti firmatari del Protocollo intraprenderanno, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, apposite azioni informative per favorire la massima diffusione delle linee di indirizzo Le linee di indirizzo saranno oggetto di costante monitoraggio e valutazione, anche ai fini di un eventuale adeguamento, da parte dei soggetti aderenti al presente protocollo. 10

11 I soggetti firmatari del presente protocollo assicurano la massima condivisione delle criticità che dovessero emergere in ragione dell'applicazione delle linee di indirizzo di cui all'allegato Il presente protocollo avrà durata triennale a decorrere dall anno educativo 2016/17, fatti salvi gli eventuali interventi di modifica che si rendessero necessari a causa di nuove disposizioni normative e/o di necessità di adeguamento riscontrate a seguito delle attività di monitoraggio, e sarà rinnovabile su espresso consenso delle parti firmatarie, previa approvazione dei rispettivi organi. 11

12 Riflessioni sul tema delle concessioni La natura privatizzante delle concessioni? La ricaduta che una concessione pubblica potrebbe comunque avere per la comunità e per il sistema integrato, per i bisogni sociali dei cittadini. L onere sociale del pubblico ed eventuali tutele di salvaguardia?il tema dei costi e dei ricavi. Infine la sostenibilità e la necessaria proporzione tra le condizioni della concessione, la durata,la valutazione economica per la concessionaria, il calcolo complessivo per l ente pubblico, le spese sociali e della sicurezza. 12

13 GRUPPO DI LAVORO CONCESSIONI Patrizia Talozzi Catia Buselli - Livornese Comune di Livorno Sandra Menichetti - Amiata Grossetana M.Cristina Giambagli- Valtiberina. Comune di sansepolcro Anna Marchi- Valdarno. Comune di Montevarchi Nicoletta Decanini Marina Ciccone- Piana di Lucca. Comune di Lucca Nina Nicolini- Carla D Amico-Caterina Conti-Laura Lorenzini-Apuane Comune di Massa Comune di Carrara Francesca Guastalli- Lunigiana Comune di Bagnone Valeria Cattaneo- Val di Cornia Comune di Piombino Silvia Anichini- Pratese. Comune di Prato Gabriella Mazzoni- Comune di Firenze Maristella Berti- Pisana. Comune di Pisa Lilia Bagnoli- Valdinievole. Comune di Montecatini Michela Biagioni- Valle del Serchio. Comune di Barga Donatella Giovannini Pistoiese. Comune di Pistoia Gloria Tognetti-Barbara Pagni-Valdarno Inferiore. Comune di San Miniato Ida Nocentini-Valdichiana Aretina Comune di Lucignano Lucia Mazzetti- ValdiChiana Senese.Comune di Sinalunga Roberta Baldini- Alta Valdelsa 13

14 Grazie dell ascolto. Ogni città che pone al centro della riflessione l infanzia, si pone al centro della riflessione politica del paese. Tullia Musatti 14

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