Piano dell offerta formativa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Piano dell offerta formativa"

Transcript

1 ISTITUTO COMPRENSIVO di AZZANO MELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA 1 GRADO Via Paolo VI, Azzano Mella (BS) Cod. Min. BSIC89000R Cod. Fisc Piano dell offerta formativa Anno scolastico 2014/15 Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 1

2 Ambito territoriale dei Comuni di Azzano Mella Capriano d/colle Mairano Il Piano dell Offerta formativa Anno scolastico 2014/2015 è stato deliberato da: -Collegio Collegio docenti nelle sedute del 18 giugno (Delibera n. 1, Scuola dell Infanzia) e del 24 giugno (delibera n , 2 Scuola primaria; delibera n. 8 Scuola secondaria) -Consiglio di Istituto nella ella seduta del 26 giugno 2014 (Delibera n. 17/2014). INDICE DEL PIANO 1)L Istituto comprensivo 2)Caratteri e obiettivi del Piano dell offerta formativa 3)Le finalità del percorso formativo 4)Le scelte metodologiche e didattiche 5)Offerta didattica differenziata: il piano dell inclusività 6)La valutazione 7)Offerta formativa per SCUOLA DELL INFANZIA 8)Offerta formativa per la SCUOLA PRIMARIA 9)Offerta )Offerta formativa per la SCUOLA SECONDARIA Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 2

3 1. L ISTITUTO COMPRENSIVO L Istituto comprensivo di Azzano Mella, funzionante dal 1 settembre 2012, è costituito dalle scuole statali presenti sul territorio dei comuni di Azzano Mella, Capriano del Colle e Mairano: 1. la scuola dell infanzia di Fenili Belasi 2. le scuole primarie di Azzano Mella Capriano del Colle e Fenili Belasi Mairano 3. la scuola secondaria di 1 grado di Azzano Mella. 1.1 CONSISTENZA PLESSI, CLASSI E ALUNNI Scuola Comune Classi Alunni Infanzia Fenili Belasi (Capriano del Colle) 2 55 Primaria Azzano Mella Primaria Fenili Belasi 1 16 Primaria Capriano del Colle Primaria Mairano Secondaria Azzano Mella TOTALE TIPOLOGIA DI ATTIVITA DIDATTICA Funzionamento Sezioni/Classi a 40 ore a 30 ore Infanzia Fenili 2 2 Primaria Mairano Primaria Azzano Primaria Fenili 1 1 Primaria Capriano Funzionamento Secondaria Azzano Mella TP 36 ore TN 30 ore Gli uffici amministrativi e la Presidenza sono dislocati presso la sede della scuola secondaria di 1 grado di Azzano Mella in Via Paolo VI n. 1. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 3

4 2. CARATTERI e OBIETTIVI DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell'offerta Formativa è lo strumento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della loro autonomia. (DPR 275/99). L Istituto Comprensivo, attraverso la gestione delle attività di tutte le scuole dei vari ordini scolastici presenti nello stesso territorio, offre la possibilità di un percorso scolastico unitario e integrato agli alunni dai 3 ai 14 anni. Gli istituti comprensivi consentono la progettazione di un unico curricolo verticale e facilitano il raccordo con il secondo ciclo del sistema d istruzione e formazione ( Indicazioni nazionali per il curricolo, 2012) A tal fine dallo scorso anno scolastico sono state attivate commissioni d Istituto con la presenza dei docenti dei diversi ordini di scuole, per tendere, attraverso la progressiva redazione del curricolo d Istituto, a realizzare la dimensione della comprensività, ponendo gli studenti e le loro famiglie nelle condizioni di usufruire di un servizio caratterizzato da continuità educativa, didattica e amministrativa. Il Consiglio d Istituto, al suo primo mandato amministrativo dell Istituto, attraverso la redazione del documento degli Indirizzi generali per le attività della scuola e per il Piano dell Offerta formativa ha indicato quali obiettivi prioritari per il triennio 2013/16 i seguenti: a)integrare i servizi scolastici nella dimensione unitaria dell Istituto comprensivo L integrazione richiede l impegno di tutti i soggetti di svolgere le proprie specifiche attività in modo coordinato e collaborativo secondo le linee d intervento definite dagli Organi collegiali dell Istituto. Ambiti di intervento Servizio educativo/didattici L organizzazione dei servizi scolastici (funzionamento, orari, attività ) e del personale nei vari gradi scolastici (infanzia, primaria e secondaria di 1 grado), nel rispetto della normativa vigente, deve progressivamente tendere a realizzare la comprensività dell Istituto ponendo gli studenti e le loro famiglie nelle condizioni di usufruire di un servizio caratterizzato da continuità educativa, didattica e amministrativa. Servizi convenzionati con le Amministrazioni comunali Con gli Enti locali per una più efficace integrazione dei servizi amministrativi e ausiliari sarà proposta una serie d indicazioni per armonizzare nei confronti dell Istituto la gestione dei servizi scolastici (mensa, trasporti) e delle risorse messe a disposizione (locali scolastici, trasporto per viaggi d istruzione, risorse finanziarie ). b)valorizzare ed estendere l autonomia dell Istituzione scolastica L autonomia d iniziativa si sviluppa nella misura in cui l ambiente scolastico assume progressivamente una modalità di lavoro caratterizzata da conoscenza, confronto, condivisione e responsabilità di tutti i soggetti dell Istituzione. In questo percorso si ritiene fondamentale l assunzione di comportamenti da parte di tutti i soggetti che operano nella scuola, in base alle specifiche responsabilità e competenze, caratterizzati da: disponibilità al confronto e al dialogo per l'assunzione delle decisioni analisi dei risultati raccolti attraverso monitoraggi e valutazione trasparenza e comunicazione come occasione di formazione e di informazione attraverso appropriati mezzi (Internet, circolari, calendari per i genitori ) uso dei registri on line (con registrazione di voti, assenze, note, compiti, argomenti ) e comunicazioni alle famiglie in formato elettronico per la scuola secondaria di 1 grado; per la scuola primaria uso dei registri on-line per la pubblicazione dei risultati degli scrutini quadrimestrali e finali e quale canale privilegiato di informazione della famiglia. Nell ambito scolastico si attuano iniziative per: valorizzazione del rapporto con genitori e Associazioni dei genitori anche attraverso forme di volontariato attivato su progetti specifici valorizzazione della rappresentanza dei genitori dei consigli di sezione/interclasse/classe anche attraverso l incontro dei rappresentanti, per l approfondimento di specifici temi. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 4

5 In rapporto con il Territorio e gli Enti territoriali si attuano le seguenti iniziative: In relazione all ambito Alunni in difficoltà si opera per lo scambio di informazioni e per la continuazione dello Sportello psico-pedagogico per gli alunni di scuola secondaria di primo grado. In relazione all ambito Alunni diversamente abili si opera per l attuazione territoriale dell Accordo-quadro di programma provinciale per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità (2011/16) con le Amministrazioni comunali e i Servizi di Neuropsichiatria infantile dell Azienda ospedaliera di Brescia e di Chiari. FINALITA Nel PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA la scuola esplicita il percorso formativo degli studenti, mettendo in evidenza l identità progettuale e pedagogica della scuola Il percorso formativo ACCOMPAGNARE il processo di costruzione della propria personalità PREPARARE al futuro CONSEGNARE il patrimonio culturale INDIRIZZI GENERALI La scuola cura la CONTINUITA I modelli educativi Il dialogo con le famiglie La co-progettazione La valorizzazione del patrimonio L educazione al rispetto della diversità Gli strumenti per progettare la continuità La scuola progetta l ORIENTAMENTO L orientamento personale e sociale L orientamento formativo Gli strumenti per progettare e realizzare l orientamento La scuola costruisce il CURRICOLO Definisce il profilo formativo dello studente e lo certifica Organizza le attività formative Organizza il tempo scuola Predispone strumenti per la costruzione delle esperienze formative LIVELLI PROGETTAZIONE Livello territoriale: Comuni e Scuola Piani per il diritto allo Studio Livello di Istituto: Consiglio di Istituto e Collegio dei Docenti Piano dell Offerta Formativa Livello di Classe: Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione Piano formativo della classe e Progettazioni disciplinari 3. LE FINALITA DEL PERCORSO FORMATIVO (dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo ) La scuola deve garantire a tutti gli studenti e a tutte le studentesse il pieno sviluppo delle proprie potenzialità, così come prescritto dagli art. 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana. Al fine di garantire il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno, la scuola, tenendo conto delle Indicazioni Nazionali, persegue le seguenti finalità: 3.1 Preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all'interno del contesto economico e sociale in cui vivono 3.2 Accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità 3.3 Consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa essere messo a frutto. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 5

6 4. LE SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Per realizzare ciascuna delle finalità messe in evidenza, la nostra scuola si caratterizza come ambiente formativo che progetta esperienze educative e didattiche relative ai seguenti ambiti: 1. La continuità per accompagnare la costruzione della personalità in sinergia con le famiglie e il territorio La scuola è un luogo di formazione aperto alla partecipazione e alla collaborazione di tutti i soggetti che concorrono ad accrescere il patrimonio progettuale e culturale dell istituzione e quindi degli allievi. 2. L orientamento per preparare al futuro La progettazione delle iniziative per l orientamento mira a favorire la piena realizzazione delle potenzialità individuali per un positivo progetto di inserimento sociale e culturale. 3. Il curricolo per consegnare il patrimonio culturale Attraverso la costruzione del curricolo la scuola esplicita e definisce le modalità, i tempi, le scelte organizzative, metodologiche e didattiche che mette in atto per la realizzazione del percorso formativo. 4.1 LA SCUOLA DELLA CONTINUITA La scuola della continuità è consapevole che il successo formativo si persegue in collaborazione con altri soggetti e agenzie educative. E pertanto aperta al confronto, al dialogo e alla co-costruzione di opportunità che arricchiscano l ambiente e la qualità delle esperienze formative. In particolare, in un ottica di continuità con il mondo culturale e sociale esterno, la scuola propone modelli educativi di comportamento dialoga con la famiglia avvia il dialogo con le agenzie formative presenti nel territorio per giungere alla coprogettazione valorizza il patrimonio culturale, ambientale, artistico ed economico educa al rispetto della diversità e delle diversità in un ottica di educazione alla cittadinanza attiva Gli strumenti per la progettazione della continuità Curricolo d Istituto Progetti per l ampliamento dell offerta formativa Piano annuale delle uscite sul territorio, delle visite didattiche e dei viaggi d istruzione Regolamento di disciplina (scuola secondaria di 1 grado) 4.2 LA SCUOLA CHE ORIENTA L orientamento è un diritto del cittadino e comprende una serie di attività finalizzate a mettere in grado il cittadino di ogni età di: identificare i suoi interessi, le sue capacità, competenze e attitudini; identificare opportunità e risorse; prendere decisioni in modo responsabile; realizzare i propri progetti (Linee guida per l orientamento) La scuola che orienta si prende cura dei seguenti aspetti: -La maturazione dell identità personale e sociale L identità personale e sociale degli studenti si costruisce attraverso momenti di riflessione individuale e di confronto nel gruppo al fine di promuovere: La conoscenza e la consapevolezza di sé Gli aspetti di riflessione riguardano prevalentemente la conoscenza del proprio mondo emotivo, la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti, la costruzione di un personale Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 6

7 metodo di studio, lo sviluppo di una progettualità futura (progetto di vita). L appartenenza al gruppo classe Gli aspetti di riflessione riguardano prevalentemente la capacità di gestire le relazioni nel gruppo classe, il proprio ruolo nel gruppo, la partecipazione attiva ed il proprio contributo al lavoro di classe e di scuola. L approccio alle regole L approccio alle regole investe i temi dell educazione alla legalità, della responsabilità personale e sociale, dell autonomia nelle scelte. -L orientamento in entrata e in uscita La scuola promuove iniziative per l accoglienza degli alunni nei diversi ordini di scuola. In particolare si organizzano occasioni per: Accogliere gli alunni in ingresso, conoscere la loro biografia scolastica, favorire un positivo inserimento nell ambiente. Ascoltare e valorizzare gli aspetti emotivi della crescita degli alunni Porre attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali (BES) Alla fine del percorso di base accompagnare gli studenti nella scelta del percorso formativo e scolastico successivo favorendo la conoscenza delle prospettive di studio e di formazione -Gli strumenti per la progettazione dell orientamento Lo Sportello di ascolto e di consulenza psicopedagogica Calendario e iniziative per l orientamento in uscita Piano Educativo Individualizzato per alunni diversamente abili Piano Didattico Personalizzato per alunni con DSA e con BES Collaborazione con esperti per progetti di prevenzione e di educazione alla salute. 4.3 LA SCUOLA DEL CURRICOLO La scuola progetta azioni d insegnamento al fine di promuovere processi di apprendimento: l elaborazione del curricolo è l impegno fondamentale della scuola. In esso si definisce il profilo formativo dell allievo alla fine del corso di studi, si struttura l organizzazione delle attività formative e il tempo scuola, infine si elaborano gli strumenti per la progettazione delle esperienze formative più adeguate alla formazione culturale degli studenti. Nell ambito delle attività del curricolo nazionale è previsto annualmente, dai docenti dei diversi ordini di scuola, lo svolgimento di brevi viaggi d istruzione in stretto collegamento con le attività didattiche. Curricolo locale in orario obbligatorio All'interno dell'orario obbligatorio, fino ad un massimo del 15%, le ore di insegnamento sono finalizzate ad attività autonome dell'istituto, pianificate in modo organico per ogni ordine di scuola. Alcuni dei progetti proposti prevedono la presenza di esperti esterni e saranno realizzati, se otterranno il finanziamento dei Comuni attraverso il Piano Diritto allo studio. Il profilo formativo dello studente: Lo sfondo culturale e pedagogico di riferimento per la definizione del profilo formativo dello studente è così sintetizzato: a. L apprendimento viene inteso come continua modificazione delle proprie competenze b. L insegnamento consiste nella strutturazione di percorsi intenzionali al fine di favorire l acquisizione di competenze c. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione (dalle Raccomandazioni del Parlamento Europeo) La scuola certifica, alla fine del percorso, il livello delle competenze acquisite da ogni studente. Delinea quindi il profilo formativo descrivendo il livello delle conoscenze, delle abilità e delle competenze sviluppate dallo studente nel percorso di apprendimento. Il patrimonio interiorizzato dall allievo in modo personale e originale si struttura attraverso i saperi acquisiti, le abilità operative e i processi di studio esercitati, l uso delle conoscenze e delle abilità sviluppate per un effettivo esercizio della cittadinanza. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 7

8 Il profilo si compone quindi dei seguenti aspetti: IL SAPERE Conoscenze IL SAPER FARE Competenze IL SAPER ESSERE Abilità Che cosa ha appreso e apprende Perché ha appreso e apprende Come ha appreso e apprende Contenuti, idee chiave, fatti, teorie, concetti Uso delle conoscenze e atteggiamenti in contesti scolastici e non (situazioni pubbliche, lavorative, personali, istituzionali, scientifiche ) Capacità, processi cognitivi, metodi, procedure, usi operativi Gli strumenti per la progettazione del curricolo 1. Programmazione curricolare di Istituto* 2. Quadro dei traguardi formativi * 3. Il protocollo per l intervento sui Disturbi Specifici di Apprendimento e disabilità 4. Il protocollo per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri* 5. I criteri e gli strumenti per la valutazione degli apprendimenti degli studenti * Poiché il nostro Istituto è di recente costituzione si prevede il funzionamento di specifiche Commissioni per elaborare i suddetti documenti comuni. 5 - OFFERTA DIDATTICA DIFFERENZIATA: IL PIANO DELL'INCLUSIVITA' La legge 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate prevede diversi interventi atti a favorire una piena integrazione della persona in situazione di handicap all interno dell ambito scolastico. Si ritiene indispensabile che tutti gli operatori che lavorano con alunni in situazione di handicap condividano gli obiettivi da perseguire, le strategie da adottare e operino in maniera sinergica. Per gli alunni disabili vengono predisposti appositi Piani Educativi Individualizzati (PEI). La legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e assegna alle istituzioni scolastiche il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni con DSA possano raggiungere il successo formativo. Per gli alunni con DSA vengono predisposti appositi Piani Didattici Personalizzati (PDP). Nel dicembre 2012 è stata emanata dal MIUR la Direttiva Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali (BES) e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all apprendimento per tutti gli studenti in situazione di difficoltà. La nuova direttiva amplia l area delle difficoltà d apprendimento a differenti problematiche: i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell attenzione e dell iperattività, nonché il funzionamento intellettivo al limite e introduce il tema dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Sposta inoltre l attenzione dalle procedure di certificazione all analisi dei bisogni di ciascuno studente ed estende in modo definitivo a tutti gli studenti in difficoltà, il diritto e quindi il dovere per tutti i docenti alla personalizzazione dell apprendimento, anche attraverso l utilizzo di misure dispensative e di strumenti compensativi, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni. L'Istituto ha indicato i criteri in base ai quali individuare gli alunni con bisogni educativi speciali in riferimento ai quali il Consiglio di classe o, nelle scuole primarie, il team docenti, delibera un percorso individualizzato e personalizzato (PDP). I gruppi di lavoro e di studio d'istituto funzionanti per l integrazione scolastica (GLH) estendono il loro raggio d azione alle problematiche relative a tutte le tipologie di BES: pertanto tale gruppo di lavoro assumerà la denominazione di Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI). Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 8

9 La situazione degli alunni certificati ai sensi della legge 104/1992 e 170/2010 è la seguente: SCUOLE DSA DISABILI SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA AZZANO MELLA 1 5 PRIMARIA CAPRIANO DEL COLLE 5 PRIMARIA MAIRANO 7 8 PRIMARIA FENILI 1 SECONDARIA 1 GRADO AZZANO MELLA 12 8 INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Nell Istituto sono presenti alunni provenienti da Paesi stranieri. Per favorire la loro integrazione si attuano, in una prima fase, iniziative di alfabetizzazione miranti all'acquisizione di un adeguato uso della lingua italiana al fine di favorire la comunicazione in lingua italiana e avviare i processi di apprendimento. In una seconda fase, per favorire una più sicura padronanza linguistica e culturale, indispensabile per la prosecuzione dell'itinerario di istruzione, il consiglio di classe (o il team docenti nella scuola primaria) prevede interventi differenziati, che non investono il solo l'insegnamento della lingua italiana, ma coinvolgono tutte le discipline. Per gli alunni individuati come portatori di Bisogni Educativi Speciali è necessario progettare e attuare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative, anche di carattere transitorio. Le modalità dell'accoglienza, i criteri di assegnazione alle classi e i criteri di valutazione degli alunni stranieri, sono stabiliti nel Protocollo dell'accoglienza per l'inclusione di alunni non italofoni adottato dal collegio docenti dell'istituto. La Situazione della presenza di alunni stranieri è la seguente: SCUOLE STRANIERI SCUOLA DELL INFANZIA 7 PRIMARIA AZZANO MELLA 33 PRIMARIA CAPRIANO DEL COLLE 32 PRIMARIA MAIRANO 63 PRIMARIA FENILI 2 SECONDARIA I GRADO AZZANO MELLA LA VALUTAZIONE La valutazione è parte integrante della progettazione didattica e rappresenta lo strumento per monitorarne l efficacia e per operare un costante adeguamento degli interventi formativi progettati. Nella valutazione è fondamentale la rilevazione della situazione iniziale di ciascun alunno/a e della classe nelle dimensioni socio-affettive e cognitive, al fine di valorizzare al massimo le potenzialità degli allievi. Le verifiche hanno lo scopo di accertare i risultati raggiunti e di controllare il percorso di apprendimento per rendere consapevoli gli alunni e le loro famiglie. Al fine di avviare una rilevazione sistematica e comparata dei risultati degli apprendimenti nel corso dell anno, sia nel primo che nel secondo quadrimestre, si prevede lo svolgimento di prove comuni disciplinari per le classi parallele in relazione ai traguardi degli apprendimenti previsti dalle Indicazioni nazionali. In particolare la valutazione in itinere (formativa) descrive i processi di apprendimento e i progressi degli allievi la valutazione finale (certificativa sommativa) certifica le competenze in uscita; si riferisce agli ambiti e alle discipline previsti dalla normativa, si esprime attraverso descrittori numerici, ha una cadenza quadrimestrale. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 9

10 I criteri adottati dai Consigli di classe per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento e i criteri per l'ammissione degli alunni alla classe successiva o all'esame di licenza media sono stati stabiliti con appositi regolamenti approvati dal Collegio dei docenti. La valutazione del comportamento riguarda i seguenti aspetti: Regole della convivenza scolastica Collaborazione con docenti e compagni Utilizzo degli spazi e degli strumenti della scuola Sanzioni disciplinari Per l'esame di stato di terza media l'attribuzione della votazione agli alunni licenziati avviene secondo specifici criteri attuati in base al D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 e al Regolamento d'istituto. Per mantenere uno stretto legame d informazione con la famiglia, la scuola utilizza il la bacheca del registro elettronico e il diario personale per ogni comunicazione che riguardi l andamento scolastico dell alunno/a. Le verifiche periodiche saranno consegnate ai ragazzi/e affinché le famiglie siano a conoscenza dei risultati dei processi d apprendimento del proprio figlio/a. I momenti istituzionali di colloquio con gli insegnanti si articoleranno nel seguente modo: Colloqui generali: nei mesi di novembre e aprile Consegna schede di valutazione alle famiglie: febbraio e giugno Colloqui individuali con gli insegnanti secondo giorni e orari comunicati all inizio dell anno scolastico. L uso dei registri on-line in tutte le classi della scuola secondaria di 1 grado e nella scuola primaria consente di rendere rapide e sistematiche le comunicazioni dirette alle famiglie. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 10

11 6. SCUOLA DELL INFANZIA: OFFERTA FORMATIVA La scuola dell Infanzia si caratterizza come luogo privilegiato di formazione aperto ai bambini e bambine dai tre ai sei anni e risponde al loro diritto all educazione. Le attività educative e didattiche previste dalle Indicazioni nazionali promuovono la formazione integrale della personalità dei bambini nella prospettiva della formazione di soggetti liberi, responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale. La scuola a ogni bambino propone come traguardi di sviluppo la maturazione dell'identità, la conquista dell'autonomia, lo sviluppo delle competenze. A ORARIO DELLA SCUOLA Organizzazione del tempo-scuola: 07, Accoglienza in anticipo ENTRATA con accoglienza in sezione: il bambino viene accolto dall'insegnante di turno 09-11,30 ATTIVITA' IN SEZIONE (anche in piccoli gruppi) condotte secondo le indicazioni della progettazione annuale con uso funzionale degli spazi 11,45-12 PRATICHE igieniche in preparazione del pranzo 12-12,40 PRANZO in sezione con la presenza delle insegnanti 12,45-13,15 USCITA ANTIMERIDIANA, occasionale, per motivi autorizzati dall insegnante di sezione dietro motivata e tempestiva richiesta dei genitori GIOCO LIBERO nel salone o in giardino 14,15-15,15 ATTIVITA' DI SEZIONE 15,15-15,30 MERENDA 15,40-16 USCITA E previsto il funzionamento di due sezioni; le attività didattiche si svolgono sia a gruppi di sezione (costituiti da bambini di diversa età) che, per alcuni giorni la settimana, in gruppi di laboratorio. Utilizzando i momenti di compresenza delle insegnanti è possibile articolare i gruppi di laboratorio con alunni della stessa età. MENSA: la cucina è interna con i pasti preparati sul posto. La gestione è dell Amministrazione comunale: ad essa occorre far riferimento per le regole riguardanti il pagamento delle rette. Il menù è definito secondo le tabelle dietetiche indicate dall'asl; copia del menù settimanale è esposta all'albo della scuola dell infanzia. E' stata istituita una commissione mensa. L'educazione alimentare perseguita dalla scuola consiste nell'abituare il bambino al consumo di tutti i cibi. In caso di allergie o intolleranze si deve produrre agli Uffici comunali apposita certificazione medica; mentre le diete alternative per motivi religiosi devono essere autocertificate. Accoglienza e inserimento dei bambini Nel mese di gennaio, in specifiche giornate ( Open day ), la scuola è aperta e a disposizione dei genitori per informazioni sul funzionamento e sulle modalità di iscrizione. Nel mese di maggio è previsto un apposito incontro con i genitori per la presentazione della scuola. Nel mese di giugno sono previste alcune giornate per visite e attività formative indirizzate ai futuri alunni con la presenza dei loro genitori. E? previsto infine, a settembre, all inizio dell anno scolastico un colloquio con le famiglie finalizzato ad una conoscenza più approfondita dei neo-alunni. L inserimento scolastico degli alunni neo-iscritti al 1 anno avviene con modalità graduate in ordine di tempo, secondo uno specifico calendario. Scuola e famiglie Il bambino viene considerato come persona che apprende partecipando in modo critico e costruttivo al proprio processo di crescita. L atteggiamento dei genitori nei confronti del figlio e del ruolo della scuola è fondamentale. Al fine di favorire l instaurarsi di un rapporto positivo si attuano le seguenti iniziative: Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 11

12 a)incontri periodici per presentare e documentare l attività didattica svolta b)colloqui individuali c)rapporto informale, ma sistematico, nei momenti di arrivo e di uscita d)coinvolgimento attivo dei genitori rappresentanti di sezione. B IL CURRICOLO NAZIONALE: I CAMPI D'ESPERIENZA Le varie e diverse attività didattiche di entrambe le sezioni sono orientate al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze nei campi d'esperienza previsti dalle Indicazioni Nazionali: IL SE' E L'ALTRO: creiamo i presupposti perché ognuno possa sentirsi riconosciuto, sostenuto e valorizzato. Accogliamo i bambini in una scuola attenta al crescente bisogno di incontrarsi, di dialogare, di riflettere sulle relazioni, sui sentimenti che ci uniscono. IL CORPO E IL MOVIMENTO: scopriamo e utilizziamo il linguaggio del corpo nell'interazione con i compagni e con la realtà delle cose e dello spazio. Conosciamo,così, le nostre possibilità di movimento, di espressione e di comunicazione attraverso tanti giochi, potenziando la sicurezza, l'autonomia e la fiducia in noi stessi. IMMAGINI, SUONI, COLORI: sperimentiamo materiali e tecniche diverse per permettere ai bambini la scoperta delle proprie capacità grafiche, pittoriche, teatrali e musicali, dando loro la possibilità di esprimersi. I DISCORSI E LE PAROLE: impariamo ad usare la lingua attraverso l'ascolto e il dialogo. Aiutiamo ad imparare le tecniche e le regole che sottendono a un buon ascolto. LA CONOSCENZA DEL MONDO: progettiamo situazioni matematiche e scientifiche concrete che mettono in gioco l'esperienza del sè e del mondo. C - PROGETTI DI CURRICOLO LOCALE La scuola è orientata a riservare tempi sempre più allargati alla pratica didattica per realizzare attività di laboratorio e progetti di plesso utilizzando le ore di compresenza dei docenti. PROGETTO ACCOGLIENZA: l'inserimento all'inizio dell'anno scolastico è graduale e progressivo soprattutto per i piccoli: Il progetto: "bambini felici" faciliterà le relazioni e l'ingresso di quest'ultimi affrontando il tema della identità e diversità. La durata è prevista dal mese di settembre a quello di dicembre. PROGETTO Amico ambiente : stimolerà i bambini alla scoperta della realtà per condurli progressivamente alla conoscenza sia del proprio che di altri ambienti circostanti. PROGETTO BIBLIOTECA: Un libro per amico la scuola e la biblioteca comunale attivano costantemente per gli alunni l esperienza della lettura attraverso uscite e scambi di risorse (interventi del bibliotecario a scuola e prestiti di libri). PROGETTO CONTINUITA': la scuola dell'infanzia concorda tempi e modalità di scambio d'informazioni con il Servizio Nido e la scuola primaria. PROGETTO ARCOBALENO: il progetto affronterà le emozioni con approccio musicoterapico per il benessere psicofisico di ogni bambino. PROGETTO "L'INGLESE A SCUOLA": è rivolto solo alle famiglie dei bambini di cinque anni. L'obiettivo è introdurre i bambini alla lingua inglese nel modo più piacevole possibile. Vista l esperienza positiva condotta gratuitamente da un genitore, il progetto verrà riproposto solo se sussisteranno tali condizioni. PROGETTO di LOGOPEDIA Giochi di parole : di durata annuale promuove il rinforzo e il potenziamento dell espressione in lingua italiana. Si precede l intervento di esperti esterni. PROGETTO CONTINUITA': la scuola dell'infanzia concorda tempi e modalità di scambio d'informazioni con il Servizio Nido e la scuola primaria. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 12

13 EVENTI E prevista durante l anno l organizzazione delle seguenti iniziative: 1. FESTA di NATALE 2. FESTA di FINE ANNO 3. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO (Biblioteca, ambiente locale, teatro ). D - INIZIATIVE di CONTINUITA' Inserimento dei bambini: Nel mese di Gennaio (un sabato mattina) la scuola sarà aperta e le insegnanti saranno a disposizione per informazioni sul suo funzionamento (OPEN DAY). Nel mese di Maggio è prevista una riunione con i genitori per la presentazione della scuola. I docenti curano i rapporti con il Servizio del Nido e con la scuola primaria attraverso uscite e scambio d informazioni scritte sul percorso scolastico dei bambini. E prevista la possibilità di un primo approccio di conoscenza dell'ambiente scolastico di tre giorni coi genitori e i nuovi iscritti ad inizio Giugno. A Settembre è previsto l inserimento graduale per i bambini di tre anni. E - INIZIATIVE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO D INCLUSIONE Per gli alunni la cui frequenza scolastica denota segni di disagio e di difficoltà si opera per: individuare le difficoltà scolastiche e definire i risultati attesi promuovere attività di recupero e consolidamento attivare il servizio di informazione sui servizi territoriali per alunni con difficoltà scolastiche rilevare eventuali significative difficoltà derivanti dall'ambito extrascolastico per favorire l'attivazione di percorsi che ne permettano il progressivo superamento, coinvolgendo, se necessario, anche i Servizi sociali e la Pubblica Istruzione. Sarà a disposizione delle famiglie e dei docenti il servizio di Sportello psico-pedagogico condotto da personale esterno qualificato. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 13

14 7. SCUOLA PRIMARIA: OFFERTA FORMATIVA A ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Nei vari plessi scolastici di scuola primaria sono previsti i seguenti orari di funzionamento: 30 ore (Azzano Mella e Capriano del Colle e Fenili) L orario prevede 24 ore antimeridiane e 6 ore pomeridiane, con 3 rientri il lunedì, mercoledì e venerdì. 40 ore (Mairano, Azzano Mella e Capriano del Colle) L orario prevede un tempo-scuola distribuito su 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì con un orario giornaliero continuato e comprensivo del tempo mensa; il sabato è libero. Azzano Mella Capriano d/c e Fenili Mairano 30 ore settimanali 40 ore settimanali Da Lun a Sab 8,00 12,00 Da Lunedì a Venerdì Lun-Mer-Ven 14,00-16,00 8,00-16,00 Da Lun a Sab 8,20 12,20 Da Lunedì a Venerdì Lun-Mer-Ven 14,20-16,20 8,20-16,20 Da Lunedì a Venerdì 8,15-16,15 B CURRICOLO NAZIONALE L attività didattica è condotta in classe attuando le Indicazioni nazionali per il curricolo (2012). Le discipline d insegnamento sono le seguenti: Italiano Matematica Arte e immagine Educazione fisica Scienze Geografia Tecnologia Storia Lingua inglese Musica Religione cattolica Il MONTE ORE SETTIMANALE delle discipline è così definito: DISCIPLINA PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA IRC ACCORPAMENTO DELLE DISCIPLINE Le attività didattiche sono svolte, nei limiti del numero dei docenti annualmente assegnati, secondo un modulo organizzativo che prevede in ogni classe: AMBITO: docenti Insegnante ambito linguistico Insegnante ambito matematico Insegnante ambito antropologico Docente specializzato o specialista Docente IRC incaricato Curia DISCIPLINE d ambito Italiano Arte e immagine Matematica Ed fisica Scienze Tecnologia Storia Geografia Musica Inglese Insegnamento Religione cattolica L accorpamento disciplinare indicato riguarda tutte le classi prime e seconde; nelle altre classi le discipline sono accorpate secondo le modalità attivate negli anni precedenti a partire Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 14

15 dalla classe prima. Per quanto riguarda l insegnamento delle educazioni: Arte e immagine, Ed. fisica e Musica qualora nella stessa classe fossero presenti docenti con competenze specifiche in questi insegnamenti, previo accordo fra le insegnanti, potrà essere parzialmente modificato l accorpamento di queste discipline con le altre previste per lo stesso ambito. Specifiche iniziative riguardanti singoli plessi, sempre in relazione all insegnamento delle Educazioni, possono essere proposte attraverso progetti. C - PROGETTI DI CURRICOLO LOCALE All interno dell orario obbligatorio, fino ad un massimo del 10%, le ore di insegnamento sono finalizzate ad attività definite autonomamente dall Istituto. Le attività di curricolo locale sono pianificate in modo organico e coordinato in relazione anche alle indicazioni date dalla Regione Lombardia. Per costruire una scuola come luogo accogliente, porre le condizioni che favoriscono la partecipazione più ampia dei bambini e dei genitori ad un progetto educativo condiviso e per sostenere il pieno successo ed accesso agli apprendimenti vengono proposti progetti di curricolo locale con forme differenziate nei singoli plessi. Gli ambiti di azione del curricolo locale riguardano: Lo star bene. La scuola primaria mira all acquisizione degli apprendimenti di base, offrendo l opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saper irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti di ogni disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La scuola promuove un percorso di attività in cui ogni alunno assume un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppa le inclinazioni, esprime le curiosità, riconosce e interviene sulle difficoltà, assume maggior consapevolezza di sé, si avvia a costruire un proprio progetto di vita. I docenti definiscono le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini favorendo iniziative di accoglienza, valorizzando i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e crescita di ogni studente la continuità verticale, di gioco sport, di corretta educazione alimentare, di conoscenza delle principali norme di educazione stradale. Un legame con il territorio. L educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell ambiente e che favoriscono forme di cooperazione e di solidarietà. La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante facendo perno sugli strumenti forniti dall autonomia scolastica. Grazie ad essa si avvia un processo di maggior responsabilizzazione che favorisce la stretta connessione di ogni scuola al suo territorio. Ciò è realizzato attraverso iniziative attente ai temi di ecologia e sostenibilità ambientale, attraverso la conoscenza del territorio, la partecipazione a progetti di solidarietà, la collaborazione con le biblioteche comunali, con le associazioni culturali e sportive presenti sul territorio. L espressione culturale. La scuola affianca al compito dell insegnare ad apprendere quello dell insegnare ad essere. L obiettivo è quello di valorizzare l unicità e la singolarità dell identità culturale di ogni studente. La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola la promozione e lo sviluppo della altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Fino a tempi recenti la scuola ha avuto il compito di formare cittadini attraverso la cultura omogenea, oggi, invece, ha il compito più ampio di educare valorizzando le diverse identità e radici culturali. La finalità è una cittadinanza vincolata ai valori tradizionali, ma alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali. Per realizzare ciò le iniziative tendono a promuovere una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline. All alfabetizzazione culturale sociale concorrono in via prioritaria l educazione plurilingue e interculturale, la conoscenza dei linguaggi musicali, espressivi, della lingua e della cultura inglese e la promozione alla lettura. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 15

16 8. SCUOLA SECONDARIA: OFFERTA FORMATIVA A ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Il tempo scuola si articola in 1. Tempo Normale: 29 ore settimanali + 1 ora di approfondimento potenziamento di materie letterarie 2. Tempo Prolungato 36 ore settimanali comprensive delle ore d insegnamento e del tempo mensa (che è opzionale) L orario prevede un tempo scuola distribuito su 6 giorni settimanali dal lunedì al sabato, per il tempo prolungato si attuano due rientri pomeridiani di tre ore (di cui 1 di mensa e 2 di lezione). I rientri avvengono nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì. Tempo Normale Tempo Prolungato Mensa (30 ore) (36 ore) Lunedì / / /14.00 Martedì Mercoledì / / /14.00 Giovedì Venerdì ** 13.00/14.00 Sabato **Nel plesso della scuola media di Azzano Mella, visto il numero delle classi, i due pomeriggi possono essere organizzati anche coinvolgendo il venerdì B CURRICOLO NAZIONALE Le discipline sono oggetto d insegnamento e sono strumenti fondamentali per lo sviluppo dell identità culturale e sociale degli studenti. I processi d insegnamento delle discipline devono tener conto dei seguenti valori e scelte metodologiche e didattiche: le discipline hanno un valore formativo le conoscenze si strutturano progressivamente i contenuti vanno selezionati in ordine a ciò che è irrinunciabile le competenze hanno rilevante significato perché intese come utilizzazione delle conoscenze in diversi campi Le discipline di insegnamento sono le seguenti: Italiano Matematica Arte e immagine Educazione fisica Scienze Geografia Tecnologia Storia Lingua inglese Musica Lingua francese Religione cattolica IL QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE Discipline TN TP Italiano, Storia, Geografia 9 11/12 Matematica e scienze 6 9/8 Tecnologia 2 2 Inglese 3 3 Seconda lingua comunitaria (Francese) 2 2 Arte e immagine 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 Musica 2 2 Potenziamento materie letterarie 1 IRC * 1 1 Gli alunni che non intendono avvalersi dell Insegnamento della Religione Cattolica possono posticipare l entrata, anticipare l uscita dalla scuola o fruire di attività alternative Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 16

17 Nel tempo prolungato s intendono potenziare, fra le diverse discipline, due ambiti, le cui criticità sono state rilevate a livello nazionale attraverso indagini e statistiche e precisamente: L ambito linguistico-espressivo che viene potenziato, rispetto al tempo normale, con due ore di approfondimento e/o di recupero delle competenze comunicative ed espressive, a seconda dei bisogni e degli interessi degli studenti. L ambito matematico e scientifico che viene potenziato, rispetto al tempo normale, con due ore di approfondimento e/o di recupero delle competenze della matematica, delle scienze e dell informatica, a seconda dei bisogni e degli interessi degli studenti. I laboratori potranno essere organizzati in: -Teatrale (2h): sviluppare la memoria, la capacità di comunicare attraverso il linguaggio mimico-gestuale e favorire la socializzazione -Linguistico espressivo: scoprire le potenzialità del mezzo linguistico; sviluppare la curiosità e il gusto per le parole; favorire il piacere della lettura e sperimentare la lettura espressiva -Informatico (2h): acquisire nozioni base dell'informatica; utilizzare linguaggi di programmazione, i software di videoscrittura e di presentazione multimediali. C - PROGETTI DI CURRICOLO LOCALE La normativa vigente prevede di destinare alcune ore obbligatorie di insegnamento, ad attività autonome dell Istituto. Diverse sono le proposte che la scuola ha formulato, in collaborazione con le amministrazioni comunali del territorio, con l'obiettivo di offrire ai ragazzi spazi di ascolto e rielaborazione dei vissuti emotivi che procurano disagio o sono fonte di conflittualità. Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 sottolineano come oggi il panorama educativo sia diventato estremamente complesso e che la scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l'apprendimento e il 'saper stare al mondo'. Nella definizione e realizzazione di strategie educative e didattiche, è importante tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, delle sue aspirazioni, capacità e fragilità. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione dei bambini e degli adolescenti ad un progetto condiviso. Il documento rileva che oggi il panorama educativo è diventato estremamente complesso e che la scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l'apprendimento e il 'saper stare al mondo'. Un dato che la scuola non può ignorare e col quale è chiamata a confrontarsi, è la fruizione sempre più massiccia di Internet, anche da parte dei minori nella fascia d'età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Oggi il Web è innanzitutto un mezzo di comunicazione e di condivisione, grazie al diffondersi sempre più rapido dei social network, ma la maggiore conoscenza dello strumento non significa che esso sia sempre utilizzato correttamente. Lo sviluppo delle nuove tecnologie multimediali e la loro accresciuta portabilità accresce infatti il rischio, per i ragazzi, di divenire vittime di adulti (adescamento) o di altri minori (cyberbullismo). Da qui l'importanza di educare alla responsabilità sia di ricercare che produrre, contenuti adeguati e consoni all'età. L'alto grado di complessità e criticità dei vissuti emotivi dei ragazzi nella fascia d'età preadolescenziale non può essere affrontato attraverso interventi sporadici. I laboratori previsti sono articolati, sia nella diversità delle proposte che delle componenti coinvolte, differenziati per fasce d'età, tematiche e finalità, ma si inseriscono in un progetto formativo che vuole offrire, in modo continuativo, attenzione ed ascolto e creare momenti di riflessione e crescita personale. La scuola si avvale della collaborazione di professionisti, educatori, psicologi/psicopedagogisti che collaborano con i docenti, offrendo strumenti per comprendere il disagio dei ragazzi, dialogando, in alcuni casi, con le famiglie e i servizi del territorio. Lo Sportello d'ascolto: è un'importante occasione di: supporto ed orientamento relativo ai temi della crescita che possono costituire fonte di curiosità, preoccupazione o disagio; riflessione rispetto a dubbi e difficoltà con il mondo della scuola, della famiglia e del gruppo di amici. E' un servizio rivolto a tutti gli alunni e agli insegnanti, a cui è possibile accedere previa Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 17

18 personale richiesta. Agli incontri individuali con la psicologa, modalità preferenziale di lavoro, possono affiancarsi anche iniziative con gruppi o con classe/i in relazione ai problemi e alle richieste presentate. Scuola sicura: aiuta a riflettere sulle tipologie di incidenti possibili, sulla presenza di rischi e di zone a rischio (casa- scuola-territorio-calamità naturali) e sulle modalità di farvi fronte per gestire al meglio la propria e l'altrui incolumità. Considerando la possibilità che si verifichi una situazione di pericolo, che renda necessaria l'evacuazione dell'intera popolazione scolastica o di una parte di essa dall'edificio scolastico e dagli spazi limitrofi, saranno proposte annualmente una o più prove generali di evacuazione. Festa della scuola: rappresenta un momento d incontro e confronto tra le diverse componenti che operano nella scuola (alunni, genitori, preside, docenti, personale ausiliario), le amministrazioni locali e il territorio. In questa occasione vengono esposti e illustrati tutti gli elaborati (grafici, pittorici, informatici, ecc.) realizzati dagli alunni, eseguiti i brani vocali e/o strumentali, danze e rappresentati i lavori teatrali delle classi a tempo prolungato. ATTIVITA' EXTRA CURRICOLARI Avviamento alla pratica sportiva: (2 ore settimanali a partire dal mese di ottobre fino a giugno; orario: il lunedì pomeriggio dalle 15 alle 17). Si propone di favorire la pratica di attività motoria e sportiva tra i ragazzi, anche al di fuori dell ambito scolastico. Finalità: promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la convinzione che impegnarsi in uno sport può dare un contributo importante alla formazione della persona e del cittadino; proporre a tutti i ragazzi della scuola media i Giochi Sportivi Studenteschi, stimolando la massima partecipazione alle gare scolastiche d Istituto, come momento di esperienza sportiva, di conoscenza di sé stessi, di collaborazione e socializzazione, di interiorizzazione dei valori dello sport; offrire ai ragazzi della Scuola media la possibilità di apprendere e approfondire gratuitamente alcuni sport tramite le lezioni pomeridiane di avviamento alla pratica sportiva tenute dagli insegnanti di scienze motorie; inviare gli alunni più meritevoli a rappresentare l Istituto in alcune delle fasi comprensoriali e provinciali dei Giochi Sportivi Studenteschi. Corso di latino (il venerdì dalle 14 alle 15,30 per un totale di 15 ore). E' un corso preparatorio di avviamento agli elementi essenziali della lingua latina (fonologia e morfologia), rivolto agli alunni di 3^ (fino ad un massimo di 15) che siano orientati, nella scelta della scuola secondaria superiore, verso un liceo che preveda l'insegnamento del latino. D)L'ORIENTAMENTO Le Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l'arco della vita del M.I.U.R., impegnano il sistema scolastico a dare risposte soddisfacenti ai bisogni orientativi specifici dei ragazzi nelle diverse fasi della vita. La Direttiva del Ministero della Pubblica Istruzione n. 487/1997 chiarisce che L'orientamento costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell'infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile. Nella scuola media gli interventi educativi sono volti a favorire la conoscenza e consapevolezza di sé, la capacità di autovalutazione, ad acquisire un efficace metodo di studio, a indicare strategie per superare le difficoltà. In questo quadro, le azioni didattiche quotidiane dei singoli insegnanti e i progetti di curricolo locale proposti, concorrono a favorire lo sviluppo dell'alunno e a prepararlo a compiere scelte responsabili. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 18

19 Nel terzo anno, in particolare, il Consiglio di classe programma e realizza interventi diretti a offrire una panoramica sulle caratteristiche degli indirizzi delle scuole superiori, sulle offerte del territorio e a fornire informazioni sulle norme che regolano il mondo del lavoro, per mettere lo studente in condizione di compiere scelte adeguate ai propri interessi e alle proprie potenzialità. La programmazione curricolare dell'istituto prevede moduli (anche con la collaborazione di esperti) rivolti agli alunni e ai genitori con le seguenti finalità: indicare i criteri per l'orientamento scolastico; presentare la riforma delle scuole secondarie superiori; informare sulle caratteristiche essenziali degli indirizzi delle scuole secondarie superiori e sulle tipologie di scuole offerte dal territorio: guidare gli alunni nella scelta della scuola superiore; informare sugli Open Day organizzati dai singoli istituti organizzare un Open Day presso l'istituto comprensivo: in orario serale, alcune scuole superiori presentano agli alunni e alle famiglie, la loro offerta formativa, fornendo informazioni dirette e rendendosi disponibili ad offrire chiarimenti e risposte. Piano dell offerta formativa 2014/15 Pag. 19

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO N. 1 DI BOLOGNA

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO N. 1 DI BOLOGNA PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO N. 1 DI BOLOGNA Anno scolastico 2014-2015 LE NOSTRE SCUOLE scuola dell infanzia FUTURA scuola primaria GIOVANNI XXIII scuola secondaria 1^ grado GIUSEPPE

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

L istituto comprensivo include : quattro scuole dell infanzia due plessi di scuola primaria la scuola secondaria di primo grado.

L istituto comprensivo include : quattro scuole dell infanzia due plessi di scuola primaria la scuola secondaria di primo grado. Offerta formativa L istituto comprensivo include : quattro scuole dell infanzia due plessi di scuola primaria la scuola secondaria di primo grado Vi operano Il dirigente scolastico La collaboratrice del

Dettagli

Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo. Piano dell offerta formativa

Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo. Piano dell offerta formativa Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo Piano dell offerta formativa Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo I PROGETTI DIDATTICI INDIRIZZI GENERALI DELLA SCUOLA LE STRUTTURE IL CURRICOLO P.O.F

Dettagli

Piano Offerta Formativa

Piano Offerta Formativa Piano Offerta Formativa ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Venezia,15 San Giovanni Teatino Chieti I plessi Scuola dell'infanzia Dragonara Scuola

Dettagli

Istituto Comprensivo Karol Wojtyla

Istituto Comprensivo Karol Wojtyla Istituto Comprensivo Karol Wojtyla Sintesi del Piano Dell offerta Formativa A.S. 2014-2015 16 gennaio 2015: presentazione delle scelte educativo-didattiche ai genitori (ore 18.00) 17 gennaio 2015: scuola

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) Docente di: scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria I Professionalità dei docenti Programmazione e valutazione

Dettagli

Anno scolastico 2013/2014

Anno scolastico 2013/2014 Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Angera Via Dante, 2 - Angera(VA) tel. 0331.930169 / 932928 - fax 0331.960127 e-mail: VAIC880006@istruzione.it

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE. ISCRIZIONI a. s. 2013 / 2014 31/01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 1

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE. ISCRIZIONI a. s. 2013 / 2014 31/01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE ISCRIZIONI a. s. 2013 / 2014 31/01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE PRESENTA POF 2013 / 2014 31/01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 2

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Indicazioni nazionali per il curricolo

Indicazioni nazionali per il curricolo Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione a cura di Valentina Urgu per l I.C. Monastir L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Indicazioni quadro di riferimento

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni

Dettagli

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* E' atto successivo alla Diagnosi Funzionale (a cura della NPI) e indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

PROGETTO CONTINUITA' ORIENTAMENTO

PROGETTO CONTINUITA' ORIENTAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO G.GALILEI Scuola dell infanzia, primaria, secondaria di primo grado VIA CAPPELLA ARIENZO TEL. 0823/755441 FAX 0823-805491 e-mail ceee08200n@istruzione.it C.M. CEIC848004 Sito web www.scuolarienzo.it

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. "Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?" - chiede Kublai Kan. "Il ponte non è sostenuto da

Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan. Il ponte non è sostenuto da LA CONCRETEZZA DELL'INVISIBILE Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. "Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?" - chiede Kublai Kan. "Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, -

Dettagli

Anno scolastico 2013/2014

Anno scolastico 2013/2014 L Istituto Comprensivo ha la sua sede in AZZANO SAN PAOLO Via Don Gonella, 4 Tel.: 035/530078 Fax: 035/530791 e-mail: BGIC82300D@istruzione.it sito internet : www.azzanoscuole.it I. C. - AZZANO S. PAOLO

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Pag. 1 a 7 Protocollo di accoglienza alunni stranieri Istituto Comprensivo Via Cassia 1694 Roma XV Municipio XXVIII Distretto PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Il Protocollo di accoglienza alunni

Dettagli

N. ore per attività individuali fuori dalla. insegnanti) gestite per gruppi nello stesso gruppo classe): 30

N. ore per attività individuali fuori dalla. insegnanti) gestite per gruppi nello stesso gruppo classe): 30 PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ (PAI) Istituto Tecnico "F. Viganò" Anno scolastico 204/205 N. totale alunni frequentanti: 770 Classe/Sezione ^A ^B ^C ^D ^E ^F ^G ^H ^I 2^A 2^B 2^C 2^D 2^E 2^F N. alunni

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Scuola Primaria Anno scolastico 2013/2014 Il Collegio dei Docenti della Scuola Primaria dell Istituto Comprensivo di Balangero condivide

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006 anno scolastico 2005/2006 Progetto recupero. Considerando non sufficienti le ore che il Provveditorato ha destinato ai bambini diversamente abili inseriti nella nostra scuola, le insegnanti di sezione

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014 I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014 Nota Ministeriale 27.12.2012 Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 Nota di chiarimento del 22 novembre 2013

Dettagli

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola Secondaria di I grado M.M.Boiardo - Sezione Ospedaliera Sede: Via Previati, 31

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA LA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età E la risposta al loro diritto all

Dettagli

PROGETTO "Diversità e inclusione"

PROGETTO Diversità e inclusione MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO CERVARO Corso della Repubblica, 23 (Fr) Tel. 0776/367013 - Fax 0776366759 - e-mail:fric843003@istruzione.it

Dettagli

coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori)

coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori) FINALITA EDUCATIVA GENERALE: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

PROGETTAZIONE Anno Scolastico 2014/2015 Scuola Primaria ULISSE ADORNI Classe 4^ sez. A

PROGETTAZIONE Anno Scolastico 2014/2015 Scuola Primaria ULISSE ADORNI Classe 4^ sez. A ISTITUTO COMPRENSIVO "G. MICHELI" di Scuola dell'infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Micheli 16/A 43122 PARMA - Tel. 0521/780821 - Fax 0521/774806 E-mail: pric826004@istruzione.it - web: http://istitutocomprensivomicheli.weebly.com/

Dettagli

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI L apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all alunno di sviluppare una

Dettagli

Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione

Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti 2014/2015: n 1. disabilità

Dettagli

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it

Dettagli

Direzione Didattica Statale di Caluso. Protocollo d accoglienza per alunni stranieri.

Direzione Didattica Statale di Caluso. Protocollo d accoglienza per alunni stranieri. Direzione Didattica Statale di Caluso Protocollo d accoglienza per alunni stranieri. 1 Indice Premessa Finalità Contenuti Prima fase di accoglienza : - domanda di iscrizione; - compiti della segreteria.

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

RUOLO, FUNZIONI, SERVIZI

RUOLO, FUNZIONI, SERVIZI RUOLO, FUNZIONI, SERVIZI Il tema della disabilità mette a prova tutti i passaggi dei cicli di vita delle persone. Attraverso le vicende biografiche di chi attraversa questa particolare condizione è possibile

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE POLO TECNICO DI ADRIA

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE POLO TECNICO DI ADRIA Comma 1 (finalità della legge): affermare il ruolo centrale della scuola nella societa della conoscenza innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA All.10 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ONZA PER GLI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente

Dettagli

Progetto. Lettura:cibo. della mente

Progetto. Lettura:cibo. della mente ISTITUTO AUTONOMO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di 1 grado Via Medaglia d Oro Iannotta,17 81052 Pignataro Maggiore (CE) Tel e Fax 0823/871059 Distretto scolastico

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

SI ricomincia che emozione!

SI ricomincia che emozione! ISTITUTO COMPRENSIVO C O M M E N D A Unione Europea PROGETTO ACCOGLIENZA Anno scolastico 2014-2015 T I T O L O P R O G E T T O SI ricomincia che emozione! AREE E DISCIPLINE COINVOLTE ITALIANO STORIA GEOGRAFIA

Dettagli

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con:

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: V E NIDO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE R ENTI LOCALI T QUARTIERE I C SCUOLA DELL INFANZIA FAMIGLIA

Dettagli

SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA

SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA ALLEGATO 2 PTOF 2016/2019 SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA INDICE ACCOGLIENZA CONTINUITÀ SI/SP LINGUA INGLESE ATTIVITA MOTORIA EDUCAZIONE MUSICALE LABORATORIO TEATRALE 1 ACCOGLIENZA Integrazione

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

Benvenuti in prima media!

Benvenuti in prima media! ISTITUTO COMPRENSIVO SELVAZZANO II Scuola Secondaria I grado M. Cesarotti di Selvazzano & «L. Da Vinci» di Saccolongo Benvenuti in prima media! Corresponsabilità educativa Importanza della famiglia per

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare

Dettagli

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE

Dettagli

GIORNO DOPO GIORNO. PER IMPARARE, CONOSCERE E CRESCERE INSIEME. A.S. 2015/2016

GIORNO DOPO GIORNO. PER IMPARARE, CONOSCERE E CRESCERE INSIEME. A.S. 2015/2016 GIORNO DOPO GIORNO. PER IMPARARE, CONOSCERE E CRESCERE INSIEME. A.S. 2015/2016 8.15: ingresso a scuola 8.20: inizio lezioni 10.20 / 10.40 : ricreazione 12.20/14.20: pranzo e pausa con giochi in classe

Dettagli

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione Istituto comprensivo di Finale Ligure Cittadinanza e Costituzione In riferimento al regolamento recante le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell'infanzia e del Primo ciclo d'istruzione,

Dettagli

A SCUOLA PER CRESCERE. La persona dell alunno è al centro. dell iniziativa pedagogica e didattica. A scuola l'alunno è chiamato ad assumere

A SCUOLA PER CRESCERE. La persona dell alunno è al centro. dell iniziativa pedagogica e didattica. A scuola l'alunno è chiamato ad assumere ISTITUTO COMPRENSIVO don Rinaldo Beretta" 20030 PAINA DI GIUSSANO - VIA A. MANZONI, 50 TEL. 0362/861126 - FAX 0362/335775 miic83400e@istruzione.it SITO www.icdonberettagiussano.it ISTITUTO COMPRENSIVO

Dettagli

via Regina Elena, 5-62012- Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/812992 Fax 0733/779436 www.icviareginaelena.gov.it IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

via Regina Elena, 5-62012- Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/812992 Fax 0733/779436 www.icviareginaelena.gov.it IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 1 via Regina Elena, 5-62012- Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/812992 Fax 0733/779436 www.icviareginaelena.gov.it PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA CHE COS E IL

Dettagli

Anno Scolastico / Sez. REGISTRO UNICO DELLA SEZIONE INSEGNANTI DELLA SEZIONE NOTIZIE STATISTICHE SCUOLA DELL INFANZIA ALUNNI FREQUENTANTI

Anno Scolastico / Sez. REGISTRO UNICO DELLA SEZIONE INSEGNANTI DELLA SEZIONE NOTIZIE STATISTICHE SCUOLA DELL INFANZIA ALUNNI FREQUENTANTI REGISTRO UNICO DELLA SEZIONE SCUOLA DELL INFANZIA (Denominazione, natura giuridica e sede dell istituzione scolastica Anno Scolastico / Sez. INSEGNANTI DELLA SEZIONE Cognome e nome Attività svolta ALUNNI

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

ISCRIZIONI. Anno scolastico 2014/2015

ISCRIZIONI. Anno scolastico 2014/2015 ISCRIZIONI CLASSI PRIME Anno scolastico 2014/2015 SCOPO DELLA SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria mira all acquisizione degli apprendimenti di base [ ]. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 Via di Pontaldo, 2 PRATO tel. 0574 635112 E mail info@donmilani.prato.it Sito web:www.donmilani.prato.gov.it Dirigente

Dettagli

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina CURRICULUM DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE/EDUCAZIONE FISICA Nella stesura del curriculum di Scienze Motorie e Sportive/Educazione Fisica si

Dettagli

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SIMAXIS -VILLAURBANA DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA ROMA, 2-09088 SIMAXIS (OR) - Tel. 0783 405013/Fax 0783 406452 C.F. 80005050952 - E-Mail

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI "L. EINAUDI"

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI L. EINAUDI PROPOSTA ATTIVITA A.S. 2008-09 M1/PA08 CURRICOLARE EXTRACURRICOLARE ALTRO Titolo del Progetto Accoglienza- Alfabetizzazione,- Educazione interculturale Responsabile del Progetto Prof. ssa Colombo Lidia

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA DI ORIENTAMENTO IN INGRESSO ED USCITA A.S. 2012-13

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA DI ORIENTAMENTO IN INGRESSO ED USCITA A.S. 2012-13 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA DI ORIENTAMENTO IN INGRESSO ED USCITA A.S. 2012-13 L attività di orientamento in ingresso e in uscita nel e dal nostro Istituto coinvolge gli alunni e le famiglie delle classi

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso 11/11/12 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH dell'i.c.di Belgioioso 1 FINALITA Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche

Dettagli

La legge 169/2008 con gli articoli 2 e 3 ha introdotto alcuni importanti cambiamenti entrati in vigore già nel passato anno scolastico e riguardanti:

La legge 169/2008 con gli articoli 2 e 3 ha introdotto alcuni importanti cambiamenti entrati in vigore già nel passato anno scolastico e riguardanti: Processo di valutazione degli alunni: fasi e documenti progettati ed adottati dal Collegio dei Docenti della Direzione Didattica Mazzini alla luce del D.P.R. 122/2009. La legge 169/2008 con gli articoli

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

PROGETTO. E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania. Per la gestione del servizio di :

PROGETTO. E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania. Per la gestione del servizio di : E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania PROGETTO Per la gestione del servizio di : Assistenza alla comunicazione per alunni audiolesi PREMESSA La sordità è tra tutti gli handicap

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Scheda allegato A) 3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI PROGETTO PER L INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA ELEMENTARE ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Premessa La scuola si fa portavoce dei valori fondamentali

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO CENTRO STORICO. www.centrostorico.gov.it

ISTITUTO COMPRENSIVO CENTRO STORICO. www.centrostorico.gov.it ISTITUTO COMPRENSIVO CENTRO STORICO www.centrostorico.gov.it ISTITUTO COMPRENSIVO... Cos è? Un Istituto che riunisce la scuola di base, dai 3 ai 14 anni Un organizzazione educativa che dà continuità alle

Dettagli

ISTITUTO CAMILLO FINOCCHIARO APRILE PALERMO

ISTITUTO CAMILLO FINOCCHIARO APRILE PALERMO POF: contenuti essenziali per una consultazione rapida ISTITUTO CAMILLO FINOCCHIARO APRILE PALERMO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il POF o Piano dell Offerta Formativa è il documento con cui l Istituto definisce

Dettagli

Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO

Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELL UMBRIA Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI PREMESSA Relativamente

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

Compiti e funzioni delle Funzioni Strumentali

Compiti e funzioni delle Funzioni Strumentali AREA 1: Gestione del piano dell Offerta Formativa e delle azioni di Autovalutazione* Coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività del POF Coordina la stesura, la gestione, l aggiornamento,

Dettagli

Una buona organizzazione è un indicatore prezioso di un buon curricolo;

Una buona organizzazione è un indicatore prezioso di un buon curricolo; PREMESSA Spazi di autonomia organizzativa Una buona organizzazione è un indicatore prezioso di un buon curricolo; - Il regolamento dell autonomia (Dpr 275/1999) offre spazi normativi e gestionali per sperimentare

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA - Anno scolastico 2014/15. Ampliamento dell offerta formativa SCUOLA DELL INFANZIA

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA - Anno scolastico 2014/15. Ampliamento dell offerta formativa SCUOLA DELL INFANZIA Ampliamento dell offerta formativa SCUOLA DELL INFANZIA 1 Attività e progetti... 3 1. Progetto - Accoglienza... 3 2. Progetto - Continuità... 3 3. Progetto lettura - Un mondo di favole... 3 4. Progetto

Dettagli

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE Il ruolo della musica nella costruzione di competenze Franca Da Re La definizione di COMPETENZA nel quadro europeo «combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti

Dettagli

Istituto Comprensivo Via Casal Bianco

Istituto Comprensivo Via Casal Bianco MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA - Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Comprensivo Via Casal Bianco PIANO DI LAVORO EDUCATIVO-DIDATTICO COORDINATO ANNO SCOLASTICO

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli