Responsabile scientifico: Dr. M.Isabella Sifola
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1 C.R.A.A. (Consorzio per la Ricerca Applicata in Agricoltura) Progetto Miglioramento dell efficienza della fase primaria nella filiera del Burley Seminario itinerante del 12 Dicembre 2006 CeSA di Nola(NA) Assessorato all Agricoltura ed alle Attività Produttive Area Generale di Coordinamento Sviluppo Attività Settore Primario Centro Direzionale Isola A/6, Napoli Responsabile scientifico: Dr. M.Isabella Sifola Dipartimento di Ingegneria Agraria ed Agronomia del Territorio - Università di Napoli Federico II Via Università 100, Portici (Napoli) tel and fax : ; sifola@unina.it
2 CRA-Istituto Sperimentale per il Tabacco La certificazione varietale:strumento indispensabile per il miglioramento del tabacco Burley Italia Dr. Eugenio Cozzolino
3 Tra gli aspetti determinanti per il buon esito della coltura di tabacco, una posizione preminente è rappresentata dalla scelta varietale, per le implicazioni che essa comporta sulla qualità e la resa, in termini sia produttivi sia economici Ad oggi sono otto le cvs di tabacco Burley iscritte nel Registro Varietale Nazionale Il Registro varietale del tabacco è diventato operativo in Italia nel 1999 con la pubblicazione sulla G.U. della scheda descrittiva che i costitutori sono tenuti a presentare per l iscrizione di una nuova varietà Il decreto istitutivo del Registro Varietale del tabacco risale al 15/06/1981
4 Cultivar Responsabile del seme Viva Agricoltura Viva di Vivo B.e C. S.S. C104 L Agricola Srl FB 8 L Agricola Srl FB9 L Agricola Srl F3117 L Agricola Srl F3119 L Agricola Srl PM 34 Paolo Massaro PM35 Paolo Massaro Fonte Mipaf
5 Linee per le quali è stata richiesta l iscrizione al registro con iter procedurale ancora in corso o incompleto Cultivar Responsabile del seme FB4 L Agricola Srl FB13 L Agricola Srl Fb70 L Agricola Srl San Nicola GB Agricola Srl K21 GB Agricola Srl K31 GB Agricola Srl Elite FA D. Bartolucci Fonte Mipaf
6 Per poter essere iscritta nel registro una nuova cv deve essere valutata per un biennio attraverso prove descrittive ed agronomiche che mirano ad accertare quanto indicato dai costitutori nelle schede identificative Nelle schede sono previste anche notizie sulle: eventuali resistenze in possesso della cv caratteristiche qualitative estrinseche ed intrinseche Relativamente al primo punto, non vengono fornite nelle schede, dai costitutori, notizie a corredo, mentre per le caratteristiche qualitative seppur in qualche caso vengono fornite, sono poco attendibili perché variano sensibilmente con la tecnica colturale
7 L istituzione pubblica che organizza e coordina le prove è l E.N.S.E.(Ente Nazionale Sementi Elette) che dovrebbe avvalersi della collaborazione, per le specifiche competenze, dell I.S.T. (Istituto Sperimentale per il Tabacco) Per il materiale ad oggi certificato l ENSE ha effettuato solo le prove descrittive Le linee di tabacco Burley certificate e regolarmente iscritte al registro varietale volontario sono state dichiarate tali solo in base a parametri descrittivi.nulla è stato accertato relativamente alle caratteristiche agronomiche e fitopatologiche
8 Bastano quindi le sole indicazioni dei costitutori per la corretta diffusione delle cvs? NO! Non c è allo stato delle conoscenze agronomiche ancora alcuna possibilità di sostituire una sperimentazione adeguata e rigorosa dell ambiente nel quale i risultati sono destinati ad essere utilizzati per individuare validamente le varietà adatte La sperimentazione varietale ha una funzione determinante per la programmazione della coltura a livello pubblico e privato e, stabiliti dei parametri di riferimento, per indicare la validità delle cvs, vengono condotte annualmente prove comparative di certificazione varietale
9 Se ciò è importante per tutte le colture, lo è ancora di più per il tabacco le cui caratteristiche qualitative sono talvolta più importanti della resa qualitativa(beauchat A., 1994) Inoltre l ottenimento l di nuove varietà in particolari condizioni agropedologiche,, esige la verifica della loro potenzialità produttiva nei diversi e talvolta molto differenti ambienti dove viene attuata questa coltura(akehurst B.C.,1981) L aggiornamento varietale permette di mettere a disposizione della filiera quelle cvs che superano, per produzione e qualità,, quelle preesistenti(covarelli G.,1996)
10 I fondi necessari per l esecuzione delle prove, che dovrebbero essere a carattere permanente,(con l introduzione di nuove cvs in sostituzione di quelle non più idonee) potrebbero essere reperiti nell ambito della filiera tabacco e cofinanziate dall assessorato regionale all agricoltura La conduzione delle prove potrebbe essere affidata ai servizi agricoli regionali per gli aspetti tecnici e di metodo ed alle associazioni della filiera per gli aspetti operativi Il conto economico sarebbe comunque trascurabile rispetto all utilità potenziale dell intero settore
11 Questo tipo di sperimentazione, non è usuale in Campania, contrariamente a quanto avviene in Umbria ed in Veneto per il tabacco Bright L ultima sperimentazione ufficiale risale agli anni in seguito ad una convenzione tra l IST e la regione Campania Una sperimentazione di tipo annuale, è stata effettuata dall autore nell azienda sperimentale dell IST, nell anno 2002 mettendo a confronto le linee di tabacco più diffuse in Campania Di seguito si riportano sinteticamente i dati che sono stati pubblicati sulla rivista Il Tabacco n
12 Tesi Numero di foglie Altezza pratica Distanza internodale Diametro fusto F1B8 36 a 200 a 5.55 c 2.8 c F1B a 215 ab 6.13 d 2.6 b K c a 4.51 a 2.5 ab Ati c a 4.53 a 2,4 a Pm34 39 b 204 a 5.23 b 2.7 bc Pm35 45 c b 5.03 b 2.6 b Ecot.NF 48 d c 5.04 b 3.0 d Cozzolino E., Il Tabacco
13 Tesi Prodotto verde gr/p Prodotto curato gr/p Resa % Verde/curato Prodotto curato qli/ha -1 F1B c 141 b 9.4 a 53.6 c F1B b 127 a 9.8 ab 48.3 b K b 124 a 9.8 ab 47.1ab Ati a 120 a 10.9 c 45.6 a Pm c 140 b 9.5 ab 53.2 c Pm c 145 b 10.1 b 55.1 d Ecot.NF 1690 d 161 c 9.5 ab 61.2 e Cozzolino E., Il Tabacco
14 Tesi Indice di combustibilità Indice di qualità F1B8 6.9 c 65 cd F1B9 6.4 bc 61 bc K21 6 ab 61 bc Ati bc 58 ab Pm bc 67 d Pm bc 64 cd Ecot.NF 5.4 a 55 a Cozzolino E., Il Tabacco
15 7 A z o to to tale e n itrico ( % s.s.) F1B8 F1B9 K21 Ati531 Pm34 Pm35 Ecot.NF Azoto Totale N Totale Nitrati Azoto Nitrico Cozzolino E., Il Tabacco
16 120 Giorni dal trapianto a fioritura F1B8 F1B9 K21 Ati531 Pm34 Pm35 Ecot.NF Tesi Cozzolino E., Il Tabacco
17 La sperimentazione ha messo in evidenza che: Il miglior risultato produttivo è stato ottenuto con l ecotipo locale Dal punto di vista qualitativo, relativamente alle caratteristiche estrinseche si è evidenziata la cv PM34 Le cvs PM35 e FB9 si sono caratterizzate per i più bassi contenuti di azoto nitrico nelle foglie Le cvs ritenute idonee a produrre un buon tabacco Burley sono PM34,FB8,PM35,FB9
18 Al fine di migliorare e tutelare la produzione di tabacco Burley, bisogna come riportato dal D.M. del in materia di Disposizioni per l attuazione della riforma della politica comune, nel settore del tabacco creare delle linee guida di buona pratica agricola per la produzione di tabacco in Italia In Campania queste direttive potrebbero essere recepite mettendo a punto, secondo l autore, quanto di seguito riportato La salvaguardia della tipicità del tabacco Burley casertano deve passare attraverso l applicazione di un disciplinare di produzione e cura che associato al disciplinare di difesa integrata, rappresenta l insieme di misure che il produttore deve seguire sia per ottenere produzioni con un più elevato standard qualitativo sia per conseguire un basso impatto ambientale attraverso il razionale utilizzo e la riduzione dei prodotti fitosanitari
19 Ai fini dell applicazione del disciplinare di produzione e cura del tabacco, le zone di produzione vocate per l ottenimento di un buon tabacco Burley, dovrebbero essere divise in aree omogenee per caratteristiche agroambientali Il disciplinare dovrebbe indicare per ogni singola area le varietà idonee(prove di certificazione),le modalità di coltivazione, in particolar modo la densità di trapianto e la tecnica di fertilizzazione più adatta specialmente per quanto riguarda l elemento azoto ed il carico ottimale di filze per i locali di cura. Tutto questo dovrebbe contribuire a certificare le diverse fasi produttive della filiera di questa importante coltura
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