Saggio di cultivar di cavolfiore per il ciclo invernale nelle aree interne della Campania

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1 Attività del Centro Orticolo Campano Area Tematica Orientamento varietale Saggio di cultivar di cavolfiore per il ciclo invernale nelle aree interne della Campania Risultati delle prove svolte dal CRA-CAT di Scafati Responsabile:Dr. Eugenio Cozzolino Altro personale coinvolto: P.A. Vincenzo Leone, Dr. Pasquale Lombardi Per orientare i produttori nelle scelte varietali il Centro Orticolo Campano, coordinamento tra il servizio tecnico per l agricoltura e le strutture regionali di ricerca orticola, realizza annualmente saggi varietali dimostrativi per le principali ortive di interesse regionale. Il cavolfiore è una specie importante per l'orticoltura campana, al sesto posto tra le ortive per la produzione vendibile. Saggi varietali di cavolfiore in ciclo estivo-autunnale, condotti nelle aree in passato caratterizzate dalla prevalenza dei tabacchi scuri, hanno mostrato che ai prezzi correnti la coltura può fornire livelli di ricavi discretamente competitivi rispetto al tabacco. Il ciclo estivo-autunnale consente un agevole avvicendamento con i cereali vernini, colture tipiche del periodo in queste aree. Per valutare la coltura del cavolfiore anche come alternativa ai cereali vernini, in funzione di una maggiore possibilità di scelta degli avvicendamenti, abbiamo saggiato un campione di cultivar a ciclo invernale nell area di Venticano, confrontandone il comportamento rispetto alle condizioni di una zona orticola particolarmente vocata (Scafati). Dettagli operativi Dodici cultivar di quattro costitutori (tabella 1) risultate tra le migliori nella sperimentazione del Centro Orticolo Campano nell anno 2009, sono state confrontate nell area interna di Venticano (AV, azienda Grasso) e in quella costiera di Scafati (SA, azienda del CRA-CAT campo test), in parcelle di 22 m 2 contenenti 48 piante in quattro file a distanze di 0,9 x 0,5 m ( piante/ettaro) in un disegno simile con due repliche per località. Le piantine, ottenute da semina in contenitori alveolati (25 luglio), sono state trapiantate il primo settembre su un terreno argilloso-limoso leggermente declive in successione a zucchino a Venticano e il 2 settembre su un terreno franco-limoso in successione a

2 Tabella 1. Cultivar saggiate. Costitutore Cultivar Bejo Belot,Caprio,Utopia, Cristallo S&G Charif Seminis Calvo,Tonale,Terminillo,Sasso Clause Rafale, Amistad, Tiomphant melone a Scafati. Tenendo conto delle dotazioni in elementi nutritivi dei terreni, buone in entrambe le località, è stato fornito solo azoto, nella misura di 110 unità/ettaro per le varietà precoci e medio-precoci e 140 per quelle tardive, 35 unità al trapianto, come solfato ammonico, e il resto in copertura in 2 soluzioni (3 per le varietà tardive), come nitrato ammonico. La difesa delle colture è stata condotta seguendo le Norme tecniche per la difesa fitosanitaria e il diserbo integrato delle colture della Regione Campania (DRD n. 81 del 18 marzo 2010), con applicazioni di formulati rameici e Metalaxil contro alternaria e peronospora, di un formulato di deltametrina contro le nottue al trapianto e un formulato di spinosad contro la cavolaia. Nel mese di gennaio, per rimediare a persistenti condizioni meteo sfavorevoli, la coltura è stata trattata con un prodotto biostimolante a base di Ryzea. Su un campione di 20 piante per parcella sono stati rilevati alla raccolta: altezza e diametro della pianta; peso fresco, larghezza e altezza del corimbo privato di tutte le foglie avvolgenti ad eccezione delle più interne aderenti (coronato). Un campione di dieci corimbi per parcella è stato valutato per la qualità dell aspetto, classificando su scale da 1 a 10 per colore, uniformità e compattezza. Un indice di valore della produzione è stato calcolato moltiplicando il prodotto commerciabile per il prezzo medio mensile nazionale all azienda del periodo di raccolta, pari a euro 0,40/kg per gennaio, 0,33/kg per febbraio e marzo e 0,35/kg per aprile. I risultati sono stati riassunti con l'ambiente R (R Development Core Team, 2010) e le estensioni contribuite effects (Fox, 2010) e ggplot2 (Wickham, 2008). Risultati La lunghezza del ciclo è variata tra 127 e 214 giorni a Scafati e tra 131 e 231 giorni a Venticano (figura 1). Figura 1. Prodotto vendibile, lunghezza del ciclo e qualità relativa di aspetto dei corimbi di 12 cultivar di cavolfiore bianco in coltura autunno-vernina confrontate nel in due località campane. Medie con intervalli di confidenza. al 95%. Il colore magenta indica le cultivar che sono fallite nell ambiente più freddo.

3 Quattro cultivar non hanno fornito alcuna resa a Venticano, mentre a Scafati si sono classificate prima (Cristallo), seconda (Sasso), terzultima (Triomphant) e penultima (Rafale) in termini di resa in valore. La produzione vendibile media stimata è variata tra 5380 e 9130 euro/ha a Scafati e tra 4000 e 5830 euro/ha a Venticano, ambiente nel quale le cultivar si sono differenziate poco per questo indice, anche se le cultivar Belot, Charif, Utopia e Caprio, risultate nel segmento medio-alto a Scafati, hanno fatto rilevare rese marginalmente superiori rispetto alle altre. Le rese migliori sono state rilevate per le cultivar a ciclo più lungo, nonostante il prezzo inferiore del prodotto più tardivo. Per la qualità del corimbo le valutazioni sono state positivamente correlate tra le due località e si sono distinte le cultivar Cristallo, Caprio, Tonale, Terminillo, Calvo, Triomphant e Charif, la più tardiva del campione. Gli indici di dimensione dei corimbi e della pianta, rappresentati nella figura 2, mostrano una correlazione positiva con le rese e con la durata del ciclo vegetativo. Figura 2. Diametro e altezza del corimbo e dimensione relativa della pianta di 12 cultivar di cavolfiore bianco in coltura autunno-vernina confrontate nel in due località campane. Medie con intervalli di confidenza. al 95%. Il colore magenta indica le cultivar che sono fallite nell ambiente più freddo. I bassi livelli di resa a Venticano possono essere in parte spiegati con la maggiore rigidità delle condizioni meteorologiche, particolarmente nel periodo da ottobre a gennaio e verso la fine del ciclo colturale, con temperature minime fino a 7 C più basse rispetto ai valori registrati a Scafati (figura 3). Tra le cultivar che hanno fornito una produzione a Venticano, Belot e Charif hanno mostrato nel complesso più idoneità per l ambiente, con riduzioni di sviluppo e resa relativamente più contenute rispetto ai livelli di Scafati (figura 4). La Terminillo ha sofferto in termini di sviluppo vegetativo, peso del corimbo e produzione vendibile, mostrando riduzioni rispettivamente del 60%, 40% e 33% in confronto ai risultati forniti nell ambiente migliore di Scafati e abbreviando il ciclo di un paio di settimane. Tonale, Utopia e Caprio hanno mostrato simili livelli di sensibilità ambientale per il peso del corimbo e la produzione vendibile, con riduzioni del 35-40% rispetto a Scafati. Calvo, Caprio e Amistad hanno sofferto più delle altre per la qualità visiva del corimbo.

4 Figura 3. Profilo termo-igrometrico del periodo di coltura nelle due località di saggio e differenze delle temperature minime tra Venticano (area interna più fredda) e Scafati (con smussamento). Conclusione Le cultivar saggiate hanno mostrato una discreta stabilità tra i due ambienti per la lunghezza del ciclo e la qualità visiva del corimbo, ma non per lo sviluppo vegetativo e la resa: le cultivar risultate in testa e in coda nell ambiente vocato sono ugualmente fallite nell ambiente più freddo, mentre un paio di cultivar con rese intermedie nel primo sono risultate in testa nel secondo. Ciò fa ritenere opportuno un ampliamento del campione di cultivar da saggiare per la coltura autunno-vernina in un ambiente a clima relativamente freddo. Le rese ottenute in tale ambiente con le cultivar saggiate sembrano comunque interessanti rispetto alle alternative colturali per la stagione invernale.

5 Figura 4. Differenze percentuali di lunghezza del ciclo, sviluppo della pianta, peso e qualità del corimbo e produzione vendibile di cultivar di cavolfiore in ciclo autunno-vernino tra le località di Venticano (area interna più fredda) e Scafati (area vocata). Ringraziamenti Gli autori ringraziano il signor Gennaro Grasso di Venticano, per l impegno nella realizzazione del saggio a Venticano.

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