PROGRAMMA DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI GENOVA

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1 Elezioni amministrative 2012 Comune di Genova PROGRAMMA DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI GENOVA - DOCUMENTO DI LAVORO - Aggiornamento 26 marzo 2012 PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC

2 Il documento è in costante revisione, per arricchire il programma con nuovi argomenti, per approfondire l esistente e a seguito dell accoglimento delle idee dei cittadini che quotidianamente scrivono al Movimento 5 Stelle di Genova. Per inviare un commento o fare una proposta, è possibile scrivere a: movimento5stellegenova@gmail.com La versione più aggiornata la potete trovare online sul nostro sito web: genova.movimento5stelle.it PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC

3 Indice dei contenuti PREMESSA 1 ENERGIA 2 RISPARMIO ENERGETICO 2 PRODUZIONE DI ENERGIA 2 MOBILITÀ 4 GRANDI OPERE 4 LA GRONDA AUTOSTRADALE DI GENOVA 4 TERZO VALICO 5 RIFIUTI 7 IL CONTESTO 7 LA STRATEGIA 7 PUNTI PROGRAMMATICI 7 CONNETTIVITÀ 9 CONNETTIVITÀ IN AREE PUBBLICHE 9 CONNETTIVITÀ IN AREE PRIVATE E CONNESSIONE CONDOMINIALE 9 CONNETTIVITÀ ALL INTERNO E FRA STRUTTURE PUBBLICHE 9 USO DI INTERNET 9 VOIP 10 SERVIZI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMUNE 10 GESTIONE RISORSE 12 ACQUA 12 TUTELA E QUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO 12 TRASPARENZA AMMINISTRATIVA 13 ALCUNE PROPOSTE 13 LEGALITÀ 15 SCUOLA ED ISTRUZIONE 16 COSA VORREMMO 16 COME POTREMMO REALIZZARLO 17 CULTURA 18 PREMESSA 18 VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI 18 STORIA E MEMORIA 18 SPETTACOLO DAL VIVO E ARTI IN GENERE 19 PROMOZIONE DELLA CITTÀ E TURISMO 20 APPROFONDIMENTI 21 TRASPORTI E MOBILITÀ 22 RECUPERO E REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI RISALITA 22 MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE DEL SERVIZIO 22 MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO 22 AUTOBUS SOLO CON POSTI A SEDERE 22 FREQUENZA E COPERTURA DELLE FASCE ORARIE 22 COPERTURA DEL TERRITORIO 23 SPAZI FERMATA 23 POLITICHE PROMOZIONALI 23 POLITICA TARIFFARIA ESPANSIVA 23 INTEGRAZIONE TARIFFARIA 23 COSTO DEL BIGLIETTO 23 SVILUPPO DEL SERVIZIO FERROVIARIO E DI BATTELLI ED INTEGRAZIONE COL SERVIZIO DI SUPERFICIE 24 POTENZIAMENTO DEI BINARI FERROVIARI 24 STAZIONI E FERMATE 24 RECUPERO DI LINEE E NUOVE REALIZZAZIONI 24 CREAZIONE DI LINEE DI NAVIGAZIONE COSTIERE 24 LIMITAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE MOTORIZZATA INDIVIDUALE 24 PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC

4 IMPIEGO DI STRUMENTI DI MODERAZIONE DEL TRAFFICO 24 INTERDIZIONE DEL CENTRO ALLA CIRCOLAZIONE 24 GERARCHIE SULLA SEDE STRADALE 25 POSTEGGI IN DOPPIA FILA 25 RIEQUILIBRIO DEI FONDI 25 INTERVENTI PER LA DIMINUZIONE DEL PARCO VEICOLI 25 AUTOMOBILI E PARCHEGGI 25 REALIZZAZIONE DI NUOVI PARCHEGGI 25 POTENZIAMENTO DELLE POLITICHE DI MOBILITY MANAGEMENT 26 EDUCAZIONE ALL'USO DEL TRASPORTO PUBBLICO 26 UN PIANO PER LA GESTIONE DELLE MERCI 26 EFFICIENTAMENTO DELL UFFICIO TEMPI DELLA CITTÀ 26 REVISIONE DELLE TARIFFE TAXI 26 SVILUPPO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE PER I VEICOLI CON CARBURANTE PULITO 27 POLITICHE DI ELIMINAZIONE DELLE CAUSE DEGLI SPOSTAMENTI 27 ELABORAZIONE DI UN PIANO PER LA CICLABILITÀ URBANA 27 RIFIUTI 29 STUDIARE LA FRAZIONE RESIDUA PER MIGLIORARE 30 Argomenti in via di sviluppo Ricerca tecnologica e universitaria Welfare e servizi sociali Sanità Supporto alle piccole e medie imprese Tasse portuali Responsabilità sociale delle grandi imprese Parchi storici e piano del verde Adesione al programma di Salviamo il paesaggio PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC

5 Premessa Il Movimento 5 Stelle di Genova è composto da persone di estrazione sociale, culturale e politica eterogenea che condividendo principi e valori di partecipazione attiva della cittadinanza, di legalità, di trasparenza e di sostenibilità, hanno deciso di dare vita ad un gruppo informale ma stabile e attivo già da alcuni anni. Le nostre iniziative sono rivolte sia agli amministratori locali che alla cittadinanza, con la finalità di fornire maggiore informazione su argomenti che spesso appaiono trascurati o trattati in modo sbilanciato dai mezzi di informazione tradizionali. Siamo convinti che lo sviluppo debba tenere conto della qualità della vita delle persone, in termini di vivibilità dei quartieri e di tutela dell ambiente e della salute, politiche ecologiche che possono in più avere ritorni economici positivi, come il risparmio energetico, la prevenzione sanitaria primaria, una gestione dei rifiuti che miri alla qualità dei materiali a monte. Nell ambito dell amministrazione pubblica attuale, spesso non vi è conoscenza adeguata degli argomenti e le decisioni sono prese in modo condizionato da interessi economici, prevalenti anche sul bene della cittadinanza. Energia Mobilità Rifiuti Connettività Gestione risorse Trasparenza amministrativa e legalità Scuola e istruzione Cultura PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 1

6 Energia La politica energetica di un comune dovrebbe affrontare l argomento da due punti di vista, il risparmio e la produzione. E un punto di vista che non sempre trova riscontro nei programmi energetici attuali, che sono volti alla semplice diminuzione dei costi sotto il profilo commerciale, trascurando l impatto ambientale. Ne è un esempio l incentivo per l installazione dei pannelli fotovoltaici, che non prevede la riduzione dei consumi a fronte del finanziamento. In attesa di un capovolgimento normativo che liberi i cittadini dall obbligo di fornire l energia elettrica autoprodotta ad un soggetto monopolista, il dovere dell amministrazione pubblica è quello di agevolare per quanto possibile i cittadini con servizi gratuiti di supporto tecnico e amministrativo. Lo scopo della presenza del Comune è quello di garantire un buon funzionamento del risparmio energetico ed una produzione di energia pulita, non una mera applicazione di norme di legge. Il Comune si deve impegnare a ricercare accordi con i produttori di materiale ed apparecchiature per il risparmio energetico e la produzione di energia rinnovabile, promuovendone non solo la conoscenza e l utilizzo attraverso costi di acquisto contenuti, ma partecipando tecnicamente alla loro progettazione, in funzione delle specifiche necessità. Un esempio: nelle lampade e nei led, la separazione tra parte elettronica riutilizzabile e lampada vera e propria. Il Comune di Genova ha avviato, tramite il Patto dei Sindaci a livello europeo, un programma di interventi volti al miglioramento energetico della città. Il Movimento 5 Stelle intende verificarne l effettiva applicazione con un confronto tra quanto dichiarato e la situazione reale, per fare in modo che il lavoro di progettazione svolto fino ad oggi non resti una buona intenzione sulla carta ma possa diventare un opportunità di crescita ecologica per tutta la città. Risparmio Energetico La prima fonte di energia è consumarne meno. Il risparmio può essere ottenuto con moderni sistemi di coibentazione degli edifici per limitare le dispersioni termiche verso l esterno e al tempo stesso isolare gli interni dagli effetti dell irraggiamento termico solare. Nelle costruzioni più moderne le pareti esterne dei fabbricati diventano delle vere e proprie fabbriche di energia sfruttando il sole per produrre energia elettrica o per scaldare l acqua. Alcune proposte Creazione di una struttura comunale di supporto diretto ai cittadini per l individuazione di procedure di finanziamento, anche attingendo a bandi di finanziamenti europei, per la promozione dei progetti di riqualificazione energetica degli edifici. Controllo degli effettivi consumi energetici e del dato dichiarato tramite certificazione energetica, con richiesta di interventi quando necessario. Pubblicazione periodica dei risultati del piano per la riduzione programmata dei consumi energetici degli edifici del Comune, con dettaglio degli interventi effettuati e tipologia di impianti installati. Introduzione nel regolamento edilizio di ulteriori strumenti d incentivazione all efficienza energetica e alle fonti rinnovabili, che semplifichino le procedure per interventi di riqualificazione energetica riguardanti gli esterni degli edifici. Riscrittura del regolamento edilizio comunale in una forma nella quale il Comune possa intervenire in modo diretto sulla progettazione del risparmio energetico per le singole tipologie di edifici. Questo in alternativa all istituto della deroga di norme troppo semplificative e che spesso non trovano possibile attuazione. Ulteriori interventi di efficienza energetica sugli impianti di illuminazione pubblica stradale, con ampio uso di illuminazione a Led. Produzione di Energia Le principali fonti energetiche attuali consistono in petrolio e suoi derivati, combustibili fossili, nucleare, eolico, solare, idroelettrico, geotermico, biomasse, moto ondoso. Nello sfruttamento di queste fonti energetiche la tecnologia compie continui miglioramenti ed è quindi indispensabile che la ricerca scientifica e l aggiornamento tecnico rivestano un carattere di rilevanza nella politica energetica di un paese. A livello comunale, l amministrazione ha il dovere di mantenersi aggiornata sulle migliori tecnologie PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 2

7 disponibili, di divulgarle alla cittadinanza e di farsi parte attiva perché le stesse possano essere utilizzate in sostituzione di sistemi meno efficienti. Alcune proposte Promuovere e incentivare l'autosufficienza energetica, attraverso interventi strutturali per la diffusione delle fonti rinnovabili di energia e della microproduzione combinata di energia elettrica e calore. Promozione di cooperative solari e cooperative "Esco" (Energy Saving Company) ad azionariato diffuso, per facilitare interventi su complessi edilizi ed edifici pubblici, garantendo che i ritorni economici siano reinvestiti in modo etico all interno dello stesso ambito. Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica con tecnologie che utilizzano le fonti fossili nei modi più efficienti, come ad esempio la cogenerazione diffusa di energia elettrica e calore, a partire dagli edifici più energivori: ospedali, centri commerciali, industrie con processi che utilizzano calore tecnologico, centri sportivi, ecc. Produzione di biogas dalla fermentazione della frazione organica dei rifiuti urbani (previa la sua raccolta differenziata) e dai fanghi di grigliatura dei depuratori delle acque nere. Sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili da parte delle aziende pubbliche o partecipate: realizzazione di impianti eolici nelle aree più ventose del territorio e realizzazione di microcentrali idroelettriche integrate nella rete degli acquedotti cittadini. Supporto tecnico, burocratico ed autorizzativo, con incentivazione fiscale a privati per l autoproduzione di energia da consumare in loco. Mini-idroelettrico: supporto tecnico, burocratico ed autorizzativo ed incentivazione fiscale a privati per il recupero a fini energetici del patrimonio storico di derivazioni di mulini e cartiere nelle vallate. Incentivazione all utilizzo locale di biomasse forestali per uso privato, nelle frazioni periferiche della città, tramite incentivazione fiscale per la riattivazione delle attività forestali volte al recupero del territorio e per la produzione locale di legna, cippato, pellets. PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 3

8 Mobilità La qualità della vita, il tipo di mobilità e la gestione degli spazi in una città nascono e convivono insieme. In piazze, strade e cortili si formava il sentire comune ; oggi resta difficile identificare uno spazio pubblico scoperto che non sia stato occupato da auto e moto o che non sia diventato il tetto di un posteggio sotterraneo. Molti degli spostamenti sono effettuati con mezzi individuali e questo tipo di mobilità è poco compatibile con il territorio genovese, generando uno squilibrio che determina l invivibilità quotidiana della città. La mobilità quindi va progettata, pianificata e governata nei suoi sviluppi, con questo ordine di priorità: trasporto pubblico, spazi pedonali e ciclabili, mobilità delle merci, mobilità veicolare privata. La stessa legge 340/2000 che istituisce i Piani urbani della mobilità (PUM) prevede come indirizzo generale la minimizzazione dell uso individuale dell automobile privata e l aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi ; tuttavia, ci sembra che le varie amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni non abbiano fatto loro questo obiettivo, non centrato neanche dal discutibilissimo PUM licenziato faticosamente dal Comune nel 2010 (dieci anni dopo l introduzione della legge). Alcune proposte Per andare verso una mobilità più sostenibile è dunque prioritario spostare una consistente quota di utenza dal trasporto privato a quello collettivo; ciò può essere raggiunto direttamente ma anche attraverso misure indirette. Le iniziative necessarie possono essere diverse e devono comprendere: politica tariffaria espansiva, favorendo il biglietto unico negli scambi di mezzi sia a livello comunale che provinciale e ferroviario, miglioramento della qualità del servizio, anche attraverso l utilizzo di finanziamenti europei e lo strumento della tassa di scopo, come previsto dalle norme vigenti, potenziamento del trasporto pubblico di superficie, con il recupero e la realizzazione di impianti di risalita, lo sviluppo del servizio ferroviario e di battelli ed integrazione modale col servizio di superficie, incentivi per la diminuzione del parco veicoli privati, limitazione della circolazione dei veicoli privati, tramite l individuazione di zone a traffico limitato, potenziamento delle politiche di Mobility Management, realizzazione di una rete di percorsi ciclabili, verifica dell applicazione, da parte dell amministrazione comunale, dell art. 5 del D.M. 27/03/1998, che prevedeva, a partire dal 1998, la progressiva sostituzione di parte del parco veicolare dell amministrazione con veicoli elettrici, ibridi, a metano, GPL, con carburanti alternativi con pari livello di emissioni, dotati di dispositivo per l'abbattimento delle emissioni inquinanti, fino a raggiungere la quota del 50% nel 2003, predisposizione di un piano per la reintroduzione del tram attraverso la costruzione di una rete di tramvie protette. Grandi opere La Gronda autostradale di Genova La cosiddetta Gronda autostradale di Genova rappresenta a tutti gli effetti un'ulteriore aggressione ad una regione, la Liguria, che registra il più alto indice di cementificazione del territorio e con un rapporto tra chilometri di autostrade e linee ferroviarie e chilometri quadrati di territorio che è pari a più del doppio rispetto al Piemonte, regione che si colloca in Italia al secondo posto di questa triste classifica (dati ISTAT 2009). L'opera prevede la realizzazione di un nuovo tratto autostradale tra le zone di Genova-Voltri e Genova- Bolzaneto, per poi arrivare fino a Genova- Sampierdarena, per una lunghezza di circa 28 km PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 4

9 (l'attuale tratto è di circa 13 km). Non sono previsti svincoli a Genova-Pegli né a Genova-Aeroporto. La costruzione è prevista per buona parte in galleria e andrà ad attraversare un territorio molto delicato dal punto di vista idro-geologico, dove sono presenti anche diverse frane attive, corsi d'acqua e sorgenti delle quali non si può garantire la sopravvivenza. Altre ripercussioni sul territorio: come dichiarato anche dalla stessa società Autostrade, dei quasi 10 milioni di metri cubi di materiale di scavo previsto (detto smarino), circa 5,5 milioni dovranno essere trattati come rifiuto speciale, in quanto contenente naturalmente amianto. Nelle aree del ponente e della Valpolcevera sono inoltre previsti altri cantieri (gassificatore a Scarpino e terzo valico) per opere che, oltre a determinare un impatto ambientale insostenibile a fronte di una dubbia utilità una volta ultimate, richiedono anni di cantierizzazione in zone molto popolose con le inevitabili ripercussioni sia sulla salute dei cittadini che sul traffico causate dal transito di migliaia di mezzi pesanti per il trasporto del materiale. Apparentemente giustificata da una specie di "dibattito pubblico" alla francese (ma realizzato male), fortemente voluto dalla sindaco Vincenzi, l'opera ha invece avuto il parere contrario di quasi tutti i tecnici interpellati (Università di Venezia, Politecnico di Milano, Istituto Nazionale di Urbanistica per citarne solo alcuni), che hanno evidenziato la reale inutilità dell'opera e le forti ripercussioni in termini di salute e danno ambientale. Un altro dato emerso è che circa il 75% del traffico oggi presente sull'autostrada genovese è di tipo metropolitano, da Nervi a Voltri e dal mare ai confini nord della città. Questo vuole dire che una politica di rafforzamento del trasporto pubblico permetterebbe la reale soluzione del problema della mobilità, comportando quindi una maggiore qualità della vita, minori costi sociali ed economici, diminuzione dell'inquinamento, in conformità a quanto previsto dai protocolli internazionali e dalle direttive europee. Le soluzioni alternative alla Gronda che il Movimento 5 Stelle di Genova propone sono quindi: la realizzazione di una metropolitana di superficie per collegare il centro al Ponente e alla Valpolcevera; la realizzazione della tramvia in Valbisagno; lo spostamento su ferrovia del traffico portuale delle merci, che oggi copre una percentuale totale del movimento merci al di sotto del 10%; il rifacimento del nodo di San Benigno, con la separazione del traffico cittadino da quello pesante diretto al porto; il completamento della strada a mare da Genova- Sampierdarena fino a Genova-Sestri Ponente, e il collegamento di questa con la viabilità di sponda del Polcevera; la realizzazione di parcheggi di interscambio al di fuori del centro cittadino, nei pressi degli svincoli autostradali, delle stazioni ferroviarie e metropolitane. Le soluzioni proposte porterebbero a risultati in tempi brevi e garantirebbero lavoro alle aziende genovesi. I costi della Gronda di ponente porterebbero ad un aumento dei pedaggi autostradali che potrebbe invece finanziare opere di utilità sociale (scuole, ospedali, servizi sociali ed assistenziali, occupazione e ricerca). Terzo valico La ferrovia ad alta velocità Tortona-Novi Ligure- Genova, conosciuta anche come Terzo valico dei Giovi, o più semplicemente come Terzo valico, è una linea ferroviaria ad Alta Velocità ed Alta Capacità (AV- AC) in progettazione dal 1991 che dovrebbe unire la città di Genova a quelle di Milano e Torino. Il costo complessivo dell opera sarà di 6,2 miliardi di euro per 54 km di tracciato (ovvero 115 milioni a chilometro, 5 volte superiore a quello dell AV in Francia), interamente pagati dallo Stato. Fermo restando che per il Movimento 5 Stelle è prioritario favorire il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma, per tutelare l ambiente e la salute e decongestionare la mobilità genovese, questo tuttavia può essere fatto con una spesa decisamente più sostenibile per la collettività potenziando l attuale rete ferroviaria. Con una spesa sensibilmente inferiore potrebbero infatti essere effettuati semplici interventi di potenziamento e razionalizzazione delle tre direttrici ferroviarie già esistenti alle spalle di Genova, PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 5

10 attualmente ampiamente sottoutilizzate, e che basterebbero a risolvere i problemi di mobilità di passeggeri e merci. Per quanto riguarda le merci del porto, le due linee dei Giovi infatti potrebbero raggiungere 2,45 milioni di TEU (container da 20 piedi) all anno ed il raddoppio della Voltri Ovada-Alessandria permetterebbe il trasporto di altri 2,29 milioni di TEU all anno, per un totale di 4,74 milioni di TEU, più del doppio dei container che transitano annualmente nel porto di Genova, attualmente inferiori ai 2 milioni (le stime per il 2011 ipotizzavano una cifra vicina a quella record del 2007 pre-crisi, di 1,8 milioni di TEU), e che comunque solo in minima parte vengono trasportati su rotaia. Questo a fronte delle previsioni effettuate nel progetto originale del valico del 1992 (e rimaste invariate nei progetti del 1996 e del 2000), che ipotizzavano il raggiungimento di 5 milioni di container per il Una linea ad alta capacità concepita in questo modo, senza nessuna politica di riorganizzazione ed efficienza negli scali portuali, servirebbe solo a movimentare vagoni merci vuoti, mentre le linee locali sarebbero sempre più trascurate ed i loro utenti abbandonati a se stessi. Per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri, e quindi l Alta Velocità, non ci stancheremo mai di ripetere che il 95% dei pendolari ferroviari si muove su percorsi brevi, e avrebbe quindi necessità di viaggiare su treni puliti ed in orario, su linee locali funzionanti ed in buono stato di manutenzione, mentre la realtà che si trova davanti ogni giorno è quella di convogli spesso sotto i limiti della decenza come condizioni igieniche, ritardi, tagli alle corse ed aumenti dei biglietti. IL progetto dell AV prevedeva 55 mila passeggeri al giorno sulla tratta Genova-Milano, a fronte degli attuali 4 mila circa. Noi sosteniamo che con semplici interventi di fluidificazione della linea già esistente il tempo di percorrenza della tratta potrebbe essere ridotto a poco più di un ora. Ed allora, perché non dedicare parte dei finanziamenti per il terzo valico ad ottenere un buon servizio di trasporto locale, in grado di soddisfare la maggior parte degli attuali passeggeri ed attirare nuovi utenti? Forse ancor più che per il caso della gronda, per il terzo valico è caduto il velo che tentava di spacciare per opera utile alla collettività l ennesima speculazione dettata solo dall ingordigia dei grandi costruttori e spinta nel corso degli anni con mezzi illeciti (ricordiamo l accusa di truffa aggravata nei confronti dello Stato formulata nel 1998 a carico dei rappresentanti delle istituzioni e degli imprenditori coinvolti, ovviamente caduta in prescrizione nel 2005), con spreco di risorse pubbliche e danni ambientali e sociali per i paesi e gli abitanti che si troveranno lungo la tratta. Insomma, come per molte grandi opere, un utile per alcuni, un lusso per pochi, un danno per molti, a spese di tutti. PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 6

11 Rifiuti Il contesto Da anni si parla di emergenza rifiuti e, in effetti, la quantità di rifiuti prodotti è costantemente in crescita, le discariche sono quasi sature, i traffici di camion aumentano, così come le eco-truffe. La produzione di nuovi beni è in costante aumento e la qualità di tali materiali è esclusivamente questione di marketing per un supposto maggior ritorno economico. La logica di sempre è più produzione, più crescita, più sviluppo : quella del consumismo sfrenato, dell usa e getta, della sovrapproduzione, dell edilizia selvaggia, a prescindere dall impatto ambientale, sanitario, sociale ed economico. E la logica di disinquinare dopo aver inquinato, con il risultato di aver consumato più energia, più petrolio, più materiali, ovvero aumentato l inquinamento globale. A Genova, ad oggi, non vi è alcuna pianificazione, nessuna vera azione rivolta alla minimizzazione della produzione dei rifiuti, vi sono solo dei programmi di massima con obiettivi minimi, senza strategia per raggiungerli. Basti solo pensare che a Genova la raccolta differenziata, non certo di grande qualità, è intorno al 30%, che il rifiuto organico non è minimamente tenuto in considerazione, e che ad oggi non si conosce esattamente la filiera dei vari materiali differenziati. A Genova sono stati acquistati nuovi contenitori di rifiuti delle stesse dimensioni dei precedenti, perchè l unica priorità è il gassificatore. La raccolta domiciliarizzata presso i negozi è ancora tutta da realizzare, la Tia viene applicata per tipologia di attività e calcolata sulla metratura invece che sulla reale produzione di rifiuti: è un sistema da cambiare. La strategia Appare chiaro, a questo punto, che la spinta verso la crescita deve essere trasferita dalla quantità alla qualità. In tal senso è necessaria una programmazione che preveda tempi e metodi di intervento per ottenere la stabilizzazione delle quantità di materie prodotte, per incentivare la riprogettazione degli imballaggi, l introduzione di materiali nuovi, l introduzione del concetto di responsabilità del produttore, di processi produttivi diversi, i cui residui vengano immessi in un circuito che non si inserisce nei processi di smaltimento in discarica. Consci del problema culturale radicato nel considerare sviluppo uguale a produzione e consumo, è indispensabile un approccio comunicativo forte e costante nel tempo, ma è necessario, innanzitutto, che l amministrazione pubblica si responsabilizzi in tal senso, comprenda le reali potenzialità di crescita economica e sociale di una città che punta ad un sistema basato su nuovi stili di vita, più sobri e non per forza più scomodi. In quest ottica riteniamo che la strategia rifiuti zero adottata da varie città italiane e non, già da diversi anni, sia la direzione verso la quale si debba necessariamente andare. Punti programmatici Crediamo che sia corretto un approccio sistemico ed articolato, che miri alla riduzione dei rifiuti alla fonte con sensibile diminuzione di quelli pericolosi, perseguendo l obiettivo dell azzeramento dei rifiuti da conferire in discarica o all incenerimento ( rifiuti zero ). Questo è l obiettivo ultimo perseguibile che ci si deve prefiggere per ottenere il massimo risultato. La gestione dei rifiuti prevede una fase di start up che necessita di investimenti iniziali consistenti, ma che nel tempo porta a benefici occupazionali, ambientali, sanitari, energetici ed economici, oltre allo sviluppo di un atteggiamento consapevole dei cittadini e ad un aspetto estetico del territorio nettamente migliore. In particolare le azioni da intraprendere, nel rispetto delle direttive europee, sono: riduzione della produzione dei rifiuti alla fonte, riuso, raccolta differenziata di qualità con differenziazione ed analisi delle tipologie merceologiche, compostaggio, riciclo, trattamenti meccanici biologici per la stabilizzazione/inertizzazione del residuo indifferenziato, eventuali trattamenti anaerobici dell umido stabilizzato (da indifferenziato) con recupero energetico da biogas. PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 7

12 La riduzione della produzione dei rifiuti si pone come obiettivo minimo il 20% in cinque anni; questo potrà effettuarsi mediante: l introduzione dei sistemi informativi territoriali (sit), che facciano un anagrafe del territorio, la promozione con premi ed incentivi a coloro che si avvalgono delle certificazioni di qualità gestionali ed ambientali e di prodotto, l omologazione del sistema di raccolta a livello provinciale, incentivazione all informatizzazione e all utilizzo di formati telematici, l applicazione della TIA in modo proporzionale alla produzione dei rifiuti, mediante sistemi di autocertificazione del cittadino o tramite l impiego di badge elettronici o codici a barre personalizzati, per effettuare addebiti a quantità (per tipologie di rifiuto indifferenziato) e accrediti o sconti a quantità (per tipologie di materie differenziate), il compostaggio domestico e industriale di qualità: un processo antico che tutti i contadini praticano da sempre e che permette di recuperare gli scarti alimentari, potature e sfalci ed altro materiale biodegradabile (tovaglioli e fazzoletti di carta, lettiere di animali domestici, etc) per produrre il cosiddetto compost (fertilizzante) riutilizzabile nell ambito domestico (orto, giardino, balcone-terrazzo fiorito); questa attività può svolgersi sia in giardino che sul balcone di casa, risparmiando tempo e denaro, riducendo di oltre il 20% la produzione procapite di rifiuti, l incentivazione, da parte del Comune, della distribuzione alla spina per bibite e detersivi, disincentivazione dell usa e getta, incentivazione del mercato dell usato, del baratto, il cosiddetto last minut market (riproducibile per tutti i beni di consumo), che permette di utilizzare quei beni che altrimenti andrebbero scartati come rifiuti, con maggior sgravio fiscale per i produttori, beneficio per i meno abbienti e riduzione di rifiuti alle discariche. Il riuso gioca un ruolo fondamentale anche nella sostenibilità sociale oltre che ambientale, l adozione da parte del Comune del Green Public Procurement (acquisti obbligatorio di materiali riciclati), l ottimizzazione degli acquisti per ridurre sprechi l applicazione di azioni standardizzate che tutti gli operatori pubblici dovranno rispettare: utilizzare la carta fronte e retro, ricariche per cartucce toner ed inkjet, buste riutilizzabili per la posta interna, la responsabilizzazione delle scuole tramite docenti e capoclasse, la raccolta differenziata di qualità; può avvenire in modo articolato e variabile a seconda dei quartieri della città e dell utenza; vi sono alcuni quartieri che, per densità di abitanti e per dimensioni e struttura di edifici, si prestano alla raccolta porta a porta, mentre altri quartieri, per la conformazione delle strade, si prestano meglio ad una raccolta di prossimità, altri ancora possono essere oggetto di studio per una diversa tipologia di azione, nel rispetto dei criteri di domiciliarizzazione, impegno del Comune per la divulgazione della politica d'uso di imballi intelligenti dal punto di vista ecologico e della raccolta differenziata. Oltre alla raccolta porta a porta e di prossimità, si possono individuare isole ecologiche fisse (una per municipio) e mobili (vedi Ecovan di Genova) presenti nei pressi dei mercati rionali, circuiti di raccolta dei rifiuti pericolosi (batterie, farmaci, neon, etc.) presso gli operatori commerciali che vendono questi stessi prodotti, incentivi per il vuoto a rendere, perfezionamento del sistema di raccolta dei rifiuti ingombranti con passaggi più frequenti dei mezzi di recupero e accordi con le grosse attività commerciali. I materiali ottenuti dalla differenziata andranno a recupero presso i consorzi appositi, che riconoscono un valore tanto più alto quanto maggiore è la qualità del differenziato. Attività di raccolta differenziata dovranno attivarsi anche nei confronti delle attività produttive, artigianali e commerciali. Infine, vigilare sul trasporto dei rifiuti anche attraverso sistemi tecnologici come il Sistri (sistri.it), che consente di monitorare e quindi di contrastare il traffico illegale di rifiuti. PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 8

13 Connettività Uno degli scopi principali del programma del Movimento 5 Stelle di Genova è quello di garantire un accesso alla rete internet e ai servizi ad essa collegati in modo il più possibile gratuito o a costi molto limitati, per tutti i cittadini. Tenendo presente questo traguardo, sono stati individuati i seguenti punti di intervento: connettività in aree pubbliche, connettività in aree private, connettività all interno e fra strutture pubbliche, servizi messi a disposizione dal Comune via internet, servizi di alfabetizzazione internet. Connettività in aree pubbliche Per connessione ad internet in aree pubbliche s intende quella messa a disposizione dal Comune quando ci si trova al di fuori di abitazioni private, quindi per strada. Per realizzare questo tipo di connessione è indispensabile la tecnologia radio, wi-fi o wi-max. Il tipo di collegamento è adatto per restare connessi con i social network e consultare siti web, mentre è da evitarne l uso per connessioni peer-topeer che rubano banda (wibra.it) Connettività in aree private e connessione condominiale Il costo di una connessione internet è diventato per molte famiglie italiane troppo alto rispetto alla propria capacità finanziaria. L Unione Europea mette in evidenza come l Italia sia l unico paese della UE nel quale il numero di connessioni si è ridotto negli ultimi anni, invece che aumentare. Questo crea un aumento del digital divide rispetto alla media europea, situazione che deve essere sanata rapidamente per consentire alle famiglie italiane di accedere alla conoscenza in modo trasparente e democratico. E stato dimostrato che l accesso alla rete sana quella differenza culturale tra figli di famiglie ricche e di famiglie povere, differenza che invece sta rispuntando in Italia per colpa della difficoltà di accesso alla rete. Per risolvere rapidamente questo problema, insieme a quello della difficoltà di reperimento geografico della adsl ad alta velocità, si prospetta la soluzione della adsl condominiale. Il condominio è un soggetto giuridico e fiscale che già oggi usufruisce di contratti di servizio come acqua, luce e gas. Intestando una o più adsl al condominio e condividendole tra i condomini si potrebbero abbattere notevolmente i costi di accesso alla rete, garantendo al tempo stesso una maggior capacità contrattuale e di sfruttamento della concorrenza, creando posto di lavoro per l installazione delle reti condominiali. Le stesse reti possono essere usate anche per fornire servizi di telelettura di contatori, per alimentare il wi-fi stradale intorno al condominio, per veicolare immagini di telecamere per il controllo del traffico, per la sicurezza pubblica e per il turismo, senza dover installare costosi sistemi paralleli. Fornendo connettività al Comune, il condominio potrebbe partecipare attivamente al miglioramento della vita cittadina. Il Comune può intervenire fornendo assistenza legale, tecnica e amministrativa per il reperimento del miglior provider, per il progetto del collegamento, per la definizione delle possibili utilità pubbliche del collegamento condominiale specifico, per la stesura delle norme condominiali d uso e verso provider ed utilizzatori esterni. Il Movimento 5 Stelle di Genova ha in studio un piano per consentire ai condomini genovesi di sfruttare questa opportunità. Connettività all interno e fra strutture pubbliche Uso di internet Attualmente il Comune di Genova dispone di un basso grado di informatizzazione dei propri servizi. Quando presenti, le pratiche via sono osteggiate dai funzionari in quanto costituite solo a fini d immagine, causando nella realtà un aumento del lavoro di backoffice da parte degli uffici: non esiste una volontà politica di risolvere il problema. Ci sono molti punti di intervento in questo settore, cominciando dallo sportello virtuale, realizzabile con un programma di videochiamata. Iniziando a dedicare parte del personale di sportello a questo tipo di contatto si possono aumentare produttività e servizi, garantendo anche contratti di lavoro part-time e casalingo. I sistemi di posta elettronica in uso da parte del Comune sono obsoleti, si basano su PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 9

14 affidamenti esterni che oggi non hanno più senso di esistere, grazie al web 2.0 e alla semplicità di implementazione autonoma. Occorre riportare a casa l informatica pubblica, sfruttando al meglio le novità del web e le nuove tecnologie. Investire in professionalità, risparmiare in licenze. Il software opensource (aperto) permette di far funzionare meglio la macchina comunale semplicemente sostituendo i sistemi proprietari, pagando professionisti e non licenze. Dunque meno investimenti in licenze e più posti di lavoro. Già altre città d Italia (si veda l esempio di Modena) hanno adottato questa soluzione, con risparmio di centinaia di migliaia di euro all anno. Per consentire di disporre di un consistente numero di addetti, le scuole genovesi e l università dovranno partecipare offrendo corsi di specializzazione non solo generici, ma in informatica per i servizi pubblici. Voip Attualmente il Comune di Genova utilizza molto le connessioni telefoniche per mettere in contatto i diversi uffici, sia al interno dello stesso edificio che in modo geografico. Nessun ufficio fa uso di Voip né di sistemi alternativi di comunicazione (instant messaging). Questo comporta uno spreco di risorse finanziarie pubbliche e deve essere sanato. Occorre quindi promuovere con decisione all interno del comune l uso della comunicazione avanzata, iniziando dal Voip. Servizi messi a disposizione dal Comune Cittadinanza Digitale: ad ogni residente sarà associato un codice ed una PEC ( certificata) per l'accesso gratuito ai sistemi informatici cittadini e a Internet. Il cittadino risparmia tempo e denaro sui servizi che altrimenti per essere erogati richiederebbero la sua presenza fisica presso gli sportelli comunali. Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web. Delibere comunali rese pubbliche online almeno tre mesi prima della loro approvazione, per ricevere i commenti dei cittadini. Progetti di Giunta aperti ai cittadini tramite il Web. Ogni progetto della Giunta comunale, durante il periodo del passaggio tra Commissione e Consiglio Comunale, sarà pubblicato sul portale del Comune in un apposito servizio denominato Progetti Aperti Governo dei Cittadini dove i Cittadini potranno lasciare commenti, critiche e proposte migliorative. Ripresa video dei consigli comunali e trasmissione della registrazione via Internet, attraverso il sito del comune, dal giorno successivo alla seduta. Impegno del Comune ad utilizzare software "open source" in alternativa ai costosi software in licenza, ogniqualvolta una valida alternativa "open source" sia disponibile. Utilizzo di applicativi specifici basati tutti sulla stessa tecnologia, di tipo client/server o web based. Uniformazione degli archivi comunali. Sviluppo di un portale di segnalazione problemi partendo dalla manutenzione urbana e da estendere ad altri aspetti della vita cittadina. Realizzare dove possibile gare d'appalto via internet (e-procurement): a Pinerolo avviene già per l'acquisto di materiale informatico ma è un sistema che può allargarsi ad altri settori facendo risparmiare tempo, carta e soldi pubblici, ostacolando la formazione di cartelli tra le aziende concorrenti. Le offerte arrivano anonime, si può rilanciare in tempo reale ma nessun concorrente conosce le generalità degli altri. Adozione di software per la gestione del traffico urbano e la programmazione privata, via internet, degli spostamenti locali (car sharing). Alfabetizzazione informatica: finanziamento di corsi di alfabetizzazione informatica per adulti. Dotare le scuole del materiale tecnico necessario (pc, stampanti, router ) per le attività di insegnamento direttamente legate alle tecnologie informatiche. Promozione della diffusione dei laboratori di rigenerazione di PC usati. Costituzione di appositi gruppi di selezionatori i quali, in conformità con quanto proposto per la tutela ambientale, provvedano al ritiro e alla ricollocazione di specifici materiali informatici (trashware). Le case e soprattutto gli uffici si stanno riempiendo di computer e altri dispositivi più o meno funzionanti, ma difficilmente smaltibili. I gruppi di lavoro citati avrebbero il compito di riassemblare e ricollocare il materiale PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 10

15 funzionante (presso scuole, asili, ospedali, ospizi, uffici pubblici, ) e destinare al corretto smaltimento la restante parte. Creazione di punti comunali di telelavoro (coworking). Si tratta di offrire uno o più locali con tavolo, computers, libreria, pulizie, riscaldamento, connessione internet e telefono. Il servizio sarà rivolto soprattutto a freelance o di piccoli gruppi che magari non possono mantenere un vero e proprio ufficio, oppure che vengono a Genova saltuariamente. La cosa fondamentale del coworking è che lavorando a fianco con altre persone che solitamente non conosceresti, allarghi il tuo network e statisticamente nascono delle collaborazioni proficue. Il servizio non sarà gratuito ma sarà offerto dietro il pagamento di cifre bassissime che permetteranno di coprire i costi di gestione. PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 11

16 Gestione risorse Acqua E necessario che la gestione di una risorsa indispensabile come l acqua sia il più possibile pubblica, trasparente e partecipata, a partire dalle nomine dei dirigenti fino a garantire una quota giornaliera pro-capite gratuita. A Genova invece siamo nella situazione in cui non solo la rete di distribuzione, ma perfino gli invasi sono stati privatizzati, ed attualmente si trovano ad essere letteralmente nelle mani di F2i, una società di gestione in cui circa la metà degli investitori sono ignoti limited partners privati. F2i infatti non solo detiene il 40% delle quote di Mediterranea delle Acque, ma il patto stipulato con Iride (poi Iren) per la creazione di una società congiunta per la gestione del sistema idrico integrato della provincia di Genova, la San Giacomo, prevede che F2i esprima 3 consiglieri d amministrazione su 9, ma con potere di esercitare veto nell approvazione di determinate delibere, anche in merito alla modifica di alcune voci finanziarie del piano industriale e del budget. L attuale amministrazione del Comune di Genova ha firmato questo patto senza nemmeno sapere chi siano i partners privati. Anche sulla gestione dell acqua occorre quindi, come in molti altri settori amministrativi, pretendere assoluta trasparenza da parte dei gestori privati, ed allo stesso tempo disincentivare gli appetiti degli stessi nei confronti delle risorse e dei servizi primari. Infatti, in forza dell abrogazione parziale del comma 1 dell'art. 154 del D.lgs. 03/04/2006, n. 152, ottenuta con il referendum del 12 e 13 giugno 2011, il Comune deve pretendere dal gestore che nelle bollette non compaia più la quota che garantiva allo stesso l adeguata remunerazione del capitale investito, indipendentemente dai profitti ottenuti nella gestione; a Genova e in provincia questa quota incide, arrotondando per difetto, per il 22% del totale della bolletta. Le bollette pagate dai cittadini dovrebbero unicamente sostenere i costi di gestione e gli ammodernamenti degli impianti, e non garantire profitti al gestore a prescindere dagli investimenti da questo effettuati per il miglioramento della qualità del servizio erogato. Tutela e qualificazione del territorio E necessario in primo luogo effettuare un censimento degli edifici pubblici, con particolare riferimento al loro stato di conservazione ed alla destinazione d uso, per programmare interventi di ristrutturazione con criteri di basso consumo energetico e per effettuare, dove necessario, una razionalizzazione degli stessi al fine di garantire servizi dislocati in modo intelligente sul territorio ed evitare gli sprechi. Il comune deve chiaramente intraprendere la strada dello Stop al consumo di territorio, spingendo verso la riqualificazione e riconversione di spazi urbani ed edifici già esistenti sia pubblici che privati. E necessario inoltre iniziare una politica di periodica e completa manutenzione del verde urbano ed extraurbano, con funzione sia di miglioramento della vivibilità degli spazi verdi urbani, sia di risanamento vero e proprio del territorio (rimboschimento, pulizia di boschi e torrenti, ecc.), la cui selvaggia cementificazione ha contribuito, di pari passo con la carenza di manutenzione, a portare alle devastanti conseguenze che oggi purtroppo conosciamo (alluvioni, frane, ecc.). In questi contesti, può essere preziosa la collaborazione del mondo dell associazionismo, che a Genova conta molti soggetti attivi: alcune aree potrebbero essere concesse ad associazioni che ne garantiscano la manutenzione e l eventuale fruizione, ove possibile, da parte del pubblico. PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 12

17 Trasparenza amministrativa La trasparenza amministrativa è il principio in base al quale le attività della pubblica amministrazione devono essere rese pubbliche e accessibili ai cittadini. Per favorirla, le informazioni devono circolare in modo efficace sia all'interno sia all'esterno dell'amministrazione. La trasparenza diventa quindi un mezzo per consentire la partecipazione e il controllo sull'operato della pubblica amministrazione, che cerca un dialogo con i cittadini, ponendoli in tal modo al centro dell'azione di governo. La trasparenza proposta dal Movimento 5 Stelle di Genova si avvale molto della tecnologia per rendere fruibili a distanza i vari momenti della vita politica. Abbiamo suddiviso in due grandi famiglie questi interventi: i primi sono quelli che consentono la partecipazione in diretta alle riunioni e ai momenti di discussione, gli altri per creare un archivio di tutta la documentazione scritta del Comune e renderla disponibile online. Crediamo obiettivo fondamentale, per la promozione di una politica seria, far emergere nella pubblica amministrazione comunale e negli enti territoriali nei quali il comune ha rappresentanza qualsiasi caso di conflitto di interesse. Alcune proposte Relativamente alla vita pubblica: pubblicazione sul sito del comune del calendario delle riunioni di giunta e del consiglio comunale e dei relativi ordini del giorno con almeno 15 giorni di anticipo ed immediata pubblicazione di eventuali variazioni, nomina degli amministratori delle aziende partecipate dal Comune secondo criteri di merito, verifica degli appalti per società a partecipazione pubblica, formazione del personale interno al fine di far crescere le risorse umane, minimizzando le consulenze esterne nei vari ambiti, divieto di cumulo delle cariche, meritocrazia nell'assegnazione delle stesse e tetto massimo ai compensi con attenzione per ruoli apicali, introduzione e uso regolare del referendum deliberativo senza quorum, per permettere ai cittadini di decidere direttamente su questioni specifiche, cercando di rendere le consultazioni economicamente sostenibili mediante uso di Internet o sportello comunale, piena applicazione della delibera del Consiglio comunale 93/2011 sullo svolgimento del dibattito pubblico in merito alle opere rilevanti, adozione del metodo del bilancio partecipativo, permettendo ai cittadini di scegliere tramite pubbliche consultazioni a quali servizi o progetti dedicare una quota del bilancio comunale, adesione all'associazione Comuni Virtuosi, trasmissione in diretta streaming non solo del Consiglio Comunale, ma anche delle riunioni di Giunta e di tutti gli incontri delle commissioni, con possibilità da parte dei consiglieri e del pubblico di registrare e trasmettere proprie riprese, controllo partecipativo della qualità dei servizi comunali tramite questionari di valutazione della soddisfazione dei cittadini (eventualmente online per ridurre i costi), divieto di nomina ad amministratore di condannati in via definitiva in società partecipate o controllate dal Comune, elezione diretta del difensore civico da parte di tutti i cittadini, con effettivi poteri di rappresentanza e sanzione dei comportamenti scorretti del Comune, incontri periodici dei cittadini con gli amministratori sulle attività effettuate, partecipazione dei cittadini alle decisioni fondamentali, con vari strumenti di consultazione, tra cui votazioni online e raccolta firme con siti sicuri, riconoscimento dei comitati di quartiere e di zona, come strumento per portare all'amministrazione comunale i problemi e le esigenze dei cittadini, rivisitazione dei municipi come punti di riferimento dei comitati locali. Relativamente alla documentazione: PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 13

18 pubblicazione online della contabilità, del bilancio e degli investimenti di Comune e Società partecipate, immediata disponibilità in rete di verbali e delibere di giunta e consiglio comunale e di tutti i video relativi alle riunioni, pubblicazione del curriculum di eletti e dirigenti del personale tecnico ed amministrativo, anche attraverso la pubblicizzazione dei siti già esistenti, pubblicizzazione dei bandi di gara e degli appalti, delle sponsorizzazioni e dei fondi assegnati a società ed enti privati, con dettaglio dei contratti stipulati, pubblicazione degli elenchi dei consulenti esterni, con curriculum, dettaglio dei contratti stipulati e risultati raggiunti, accesso informatico libero ai dati e agli atti dell'amministrazione comunale e delle Società partecipate, utilizzando standard e formati aperti, e condividendo con licenze libere il codice del software realizzato per conto del Comune, le mappe, il materiale multimediale e altri prodotti intellettuali realizzati con risorse pubbliche. Promuovere l uso dei protocolli Rss per pubblicazione dei documenti, progressiva eliminazione del supporto cartaceo per la redazione dei documenti amministrativi a vantaggio di applicativi web-based ed autenticazione elettronica dei documenti. PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 14

19 Legalità La legalità è un ingrediente imprescindibile di una società giusta. Oggi la legalità in Italia è paragonabile a quella di certi stati meno sviluppati, sicuramente uno dei fanalini di coda in Europa. Abbiamo quindi inserito la proposta di una Commissione consiliare permanente contro l infiltrazione mafiosa. La Commissione consiliare permanente per lo studio e la promozione di azioni amministrative finalizzate alla prevenzione e al contrasto del radicamento e del condizionamento delle organizzazioni di tipo mafioso dovrà indirizzare l Amministrazione comunale nella predisposizione di idonei e incisivi strumenti per contribuire alla prevenzione e al contrasto del radicamento delle associazioni di tipo mafioso. Nei limiti delle competenze comunali, promuoverà l aggiornamento delle attuali normative per esempio in campo economico, urbanistico, ambientale e della Pubblica Amministrazione, per eliminare tutti quei fattori che favoriscono l infiltrazione della criminalità organizzata, estendendo la propria azione per le parti di competenza anche sulle società partecipate dal Comune medesimo. Nei confronti della cittadinanza, inoltre, la Commissione lavorerà per promuovere la cultura della legalità democratica e dell antimafia come elemento fondamentale per la crescita sociale, civile, economica di Genova e dell Italia. La Commissione collaborerà con il Consiglio Regionale e con quello della Provincia oltre alle altre commissioni permanenti del Comune. La Commissione contribuirà alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, indicherà regole, indirizzi, buone prassi in relazione, tra l altro, alle convenzioni attuative dei piani territoriali e urbanistici e alle concessioni d uso di beni immobili, rivolgendo attenzione anche e specialmente ai lavori in ambito pubblico. Dovrà prevedere anche la possibilità di proporre convenzioni e protocolli d intesa con Prefettura, Camera di Commercio, Pubbliche Amministrazioni, Ordini Professionali, sindacati, enti e associazioni (come Consob, Camera di Commercio della Regione Liguria, Assedil, Consedil) per la raccolta di dati utili nella lotta al riciclaggio e per la creazione di fondi e sportelli di sostegno alle vittime del racket, dell usura, di minacce o atti intimidatori. La Commissione, infine, sosterrà con iniziative concrete quanti - tra le Forze dell Ordine, la magistratura, il giornalismo, il volontariato e l associazionismo - combattono quotidianamente contro il potere criminale mafioso, promuoverà percorsi di formazione per amministratori pubblici e favorirà iniziative di educazione alla legalità, soprattutto nelle zone di Genova maggiormente colpite dal fenomeno mafioso. PROGRAMMA5STELLEGENOVA_ DOC pag. 15

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