Insegnamento di Psicologia dei gruppi sociali
|
|
- Daniella Costantini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Enna Kore Insegnamento di Psicologia dei gruppi sociali Prof.ssa Irene Petruccelli e Dott.ssa Miccichè Angela irene.petruccelli@unikore.it Lezioni del 16 e 22 novembre 2016 A.A
2 Basi teoriche della comunicazione non verbale (cnv) Diverse discipline si sono occupate di comunicazione non verbale: ü biologia ü antropologia ü sociologia ü psicologia
3 Ø Origini biologiche e innate della cnv nei comportamenti sociali. Charles Darwin L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali : Il comportamento sociale, negli animali ma anche nell'uomo, comprende segnali corporei.
4 Ø Antropologica: Primi studi metà del novecento quando certe differenze e specificità culturali erano ancora facilmente percepibili.
5 Efron (1941) studiò le comunità italiane ed ebree negli Stati Uniti e notò come queste utilizzassero il linguaggio non verbale allo stesso modo dei popoli d'origine e che le adattavano a quello degli americani quando parlavano con loro, dimostrando l'influenza culturale su tali espressioni.
6 Hall (1968) Introduce il concetto di prossemica (relazione dell'uomo con lo spazio fisico) analizza le differenze culturali della distanza interpersonale.
7 Ø Sociologica Certi segnali non verbali hanno funzioni importanti nel gestire diverse regole sociali.
8 Goffman (1969) Gli individui utilizzano particolari comportamenti, come l'adozione di un certo tipo di abbigliamento e accessori o l'esecuzione di gesti per trasmettere una certa immagine di sé; esistono atti non verbali dotati di particolari significati culturalmente condivisi.
9 All'interno di una medesima cultura, lo stesso segnale non verbale può avere significati differenti in contesti sociali diversi, come in una rappresentazione di ruoli.
10 Ø Psicologica Si suddivide Psicologia sperimentale Psicologia sociale.
11 Psicologia sperimentale si sviluppa nei primi decenni del novecento seguendo l'interesse della psicologia della Gestalt. Sin dagli anni venti alcuni ricercatori studiavano le espressioni facciali delle emozioni, le vocalizzazioni e i gesti spontanei rispetto a quelli simulati. Gli psicologi sperimentali si proponevano di verificare se le espressioni facciali delle emozioni fossero coerenti o veridiche (rispetto allo stato emotivo).
12 Psicologia sociale sottolinea come i fattori contestuali possano avere un peso sui diversi modi in cui le espressioni non verbali possono essere giudicate. Il contesto e i processi di attribuzione svolgono un ruolo fondamentale nelle interpretazioni delle espressioni facciali
13 Anche nella psicologia clinica lo studio della comunicazione non verbale risulta importante (doppio legame, comunicazioni schizofrenogeniche ).
14 Modelli teorici dello studio della cnv I modelli che si sono sviluppati nella letteratura psicologico sociale riguardanti la comunicazione si sono maggiormente concentrati sulla comunicazione verbale rispetto a quella non verbale.
15 Krauss e Fussell (1996) modello encoder/decoder (codifica/decodifica) è stato quello dominante nella ricerca sulla cnv.
16 Secondo tale modello, la rappresentazione mentale del parlante è trasformata in una rappresentazione linguistica, grazie al codice linguistico del parlante, e viene trasmessa attraverso il parlato. Attraverso la decodifica della rappresentazione linguistica, il ricevente può crearsi una rappresentazione mentale del parlante.
17 Altri autori hanno studiato le possibili fonti delle incomprensioni tra chi ascolta e chi parla introducendo il concetto di "rumore..
18 Teorie dell'adattamento interpersonale In ambito psicologico sociale diversi ricercatori hanno tentato di far luce sul fenomeno che è stato chiamato "adattamento non verbale": le persone compiono aggiustamenti interattivi nei loro comportamenti non verbali legati alla caratterizzazione delle relazioni.
19 Una persona compie dei cambiamenti nei propri comportamenti in modo che questi siano più o meno simili a quelli del proprio partner, si verifica una reciprocità o convergenza.
20 Quando invece si discosta da quello dell'altro, abbiamo una compensazione o divergenza. Indicatori non verbali di coinvolgimento e intimità sono: la diminuzione della distanza interpersonale, il contatto, il sorriso, l'orientazione diretta del corpo, lo sguardo reciproco, i quali segnalano la disponibilità alla comunicazione e inviano messaggi di intimità fisica e psicologica e di calore interpersonale.
21 Una delle prime trattazioni teoriche dei processi di adattamento interpersonale è la teoria del conflitto affiliativo o teoria dell'equilibrio di Aryle e Dean (1965). Questa teoria si basa sull'assunzione che coloro che interagiscono tentano di mantenere lo status quo del grado d'intimità stabilito nella relazione; vale a dire che essi, per mezzo di modalità comunicative non verbali, cercano di mantenere un livello di coinvolgimento coerente con il livello d'intimità del loro rapporto.
22 Teoria della violazione delle attese (Expectancy Violations Theory, Burgoon, 1978). Secondo tale teoria ognuno ha delle aspettative. Tali attese possono essere predittive o prescrittive. Predittive: comportamenti usuali. Prescrittive: che accada qualcosa di appropriato o desiderato.
23 La violazione delle attese in particolare di quelle prescrittive, può provocare diversi tipi di risposta, negativa o positiva.
24 La valenza della violazione è positiva quando i comportamenti effettivi sono valutati più favorevolmente dei comportamenti attesi. Es. in caso di comportamenti non verbali non attesi di avvicinamento da parte del partner, che segnalano desiderio di intimità, un interagente che da valenza positiva a tale violazione attiverebbe comportamenti di reciprocità cioè comportamenti non verbali d'intimità.
25 Nel caso in cui invece il comportamento dell'altro vìoli le attese relazionali e tale violazione è valutata negativamente, saranno attivate risposte compensatorie, cioè aumento della distanza interpersonale.
26 Quindi è evidente che gli aspetti verbali e non verbali siano strettamente interconnessi tra loro e che solo il messaggio verbale non è sufficiente a spiegare l'insieme dei significati e atteggiamenti che caratterizza il comportamento sociale.
27 L'integrazione tra comunicazione verbale e non verbale con funzione interpersonale riguarda sicuramente lo stretto legame tra gestualità e linguaggio parlato. Teoria dell'integrazione gesti-parlato di McNeil (1992): i gesti delle mano hanno una funzione interpersonale poiché aiuterebbero il parlante nella produzione linguistica e nel richiamo lessicale delle parole.
28 Teoria dell'accomodamento della comunicazione (Communication Accommodation Theory, C.A.T. 1999): si riferisce in particolare, ai comportamenti comunicativi. Secondo tale modello, gli individui usano comportamenti strategici per negoziare la distanza sociale.
29 Queste strategie, che sono anche il fulcro delle premesse su cui si basa la C.A.T., sono strategie di approssimazione (convergenze, divergenze, mantenimento e complementarietà), di gestione e interpretazione del discorso e di controllo sociale.
30 Le persone si adattano al comportamento degli altri rendendo il proprio più o meno simile a quello dei loro interlocutori (convergenza/ divergenza).
31 La convergenza sarebbe quella strategia per mezzo della quale le persone adattano la propria comunicazione cosi da rendere i loro comportamenti visivi, vocali e/o verbali più simili ai comportamenti dei propri partner interazionali. Questi comportamenti comunicativi includono espressioni facciali, sguardi, posture, segnali prossemici, contatti corporei, toni vocali, accenti ecc.
32 La convergenza migliora l'efficacia degli episodi comunicativi. La premessa è che più i due interlocutori sono simili dal punto di vista non verbale, più si piaceranno.
33 La convergenza è associata con valutazioni favorevoli se l'intento accomodativo (di adattamento) è percepito favorevolmente e non come imitazione o accondiscendenza.
34 La convergenza può occorrere anche in situazioni di potere tra gli interagenti e, a seconda del loro status sociale, può essere verso l'alto o verso il basso. Di solito l'adattamento è diretto verso chi ha più potere da parte di chi ne ha meno.
35 Secondo tale visione, in situazioni di simmetria interazionale entrambi gli interlocutori convergono, mentre in situazioni sociali simmetriche, solo una persona (quella meno potente) converge.
36 La C.A.T. propone che la convergenza rifletta il bisogno della persona di integrazione sociale con l'altro (o con un gruppo). In tal modo è un riflesso del desiderio di approvazione.
37 La divergenza, si riferisce al modo in cui coloro che comunicano accentuano le differenze tra sé e gli altri attraverso i comportamenti non verbali.
38 I motivi per la divergenza, spesso di natura sociale, possono riguardare ad esempio lo sdegno personale per l'altro e l'enfasi di un'identità di gruppo.
39 In generale gli interagenti hanno aspettative riguardanti i livelli ottimali di convergenza e di divergenza, che possono essere basate su stereotipi, norme sociali d'interazione, linee guida per un comportamento accettabile in particolari situazioni. La comunicazione spesso non è tanto scambio di informazioni, quanto negoziazione di identità.
40 Modello dei processi paralleli di Patterson Patterson (1982) critica i modelli di adattamento o accomodamento interpersonale definendoli modelli reattivi, in quanto non terrebbero conto del fatto che nella realtà dei rapporti sociali, spesso le reazioni comportamentali non verbali delle persone non sono dettate o influenzate solo dai sentimenti nei confronti degli altri ma, più frequentemente, da regole sociali e culturali che si applicano a determinati contesti e situazioni interattive.
41 Classificazione della cnv Aspetto esteriore: ü Conformazione fisica ü Abbigliamento Comportamento spaziale: ü Distanza interpersonale ü Contatto corporeo ü Orientazione ü Postura
42 Comportamento cinesico: ü Movimenti di busto e gambe ü Gesti delle mani ü Movimenti del capo Volto: ü Sguardo e contatto fisico ü Espressione del volto
43 Segnali vocali: ü Segnali vocali verbali ü Segnali vocali non verbali ü Silenzio
44 La comunicazione non verbale La comunicazione non verbale è quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti di uno scambio comunicativo non concernenti il livello puramente semantico del messaggio, ossia il significato letterale delle parole che compongono il messaggio stesso. "
45 La comunicazione non verbale viene suddivisa in quattro componenti: Sistema paralinguistico " Sistema cinestesico " Prossemica " Aptica " Influenza di fattori individuali, relazionali e del contesto socio-culturale "
46 Sistema paralinguistico Indica l'insieme dei suoni emessi nella comunicazione verbale, indipendentemente dal significato delle parole, ed è caratterizzato da diversi aspetti: Tono: influenzato da fattori fisiologici (età, costituzione fisica) e dal contesto. Frequenza: un sottoposto che si trova a parlare con un superiore tenderà ad avere una frequenza di voce più bassa rispetto al normale. Ritmo (parlare ad un ritmo lento, inserendo delle pause tra una frase e l'altra, dà un tono di solennità a ciò che si dice; al contrario parlare ad un ritmo elevato attribuisce poca importanza alle parole pronunciate; nell'analisi del ritmo va considerata l'importanza delle pause, che vengono distinte in pause vuote (rappresentano il silenzio tra una frase e l'altra) e pause piene (tipiche interiezioni, come "mmm", "beh prive di significato verbale, inserite tra una frase e l'altra). Silenzio: anche in questo caso gli aspetti sociali e gerarchici hanno una parte fondamentale.
47 Sistema cinestesico comprende tutti gli atti comunicativi espressi dai movimenti del corpo:" Movimenti oculari" Mimica facciale" Gesti " Postura "
48 Prossemica " Ognuno di noi tende a suddividere lo spazio che ci circonda in quattro zone principali ( bolla d aria ): Zona intima (da 0 a 50 centimetri) Zona personale (da 50 cm ad 1 metro) Zona sociale (da 1 m a 3 o 4 m) Zona pubblica (oltre i 4 m)
49 Aptica Messaggi comunicativi espressi tramite contatto fisico. " Anche in questo caso si passa da forme comunicative codificate (la stretta di mano, il bacio sulle guance come saluto ad amici e parenti), ad altre di natura più spontanea (un abbraccio, una pacca sulla spalla)." L aptica è un campo nel quale le differenze culturali rivestono un ruolo cruciale: ad esempio la quantità di contatto fisico presente nei rapporti interpersonali fra le persone di cultura sud-europea verrebbe considerata come una violenta forma di invadenza dai popoli nord-europei."
La comunicazione non verbale
Università degli Studi di Enna Kore Corso di Studi in Servizio Sociale Insegnamento di Psicologia sociale La comunicazione non verbale Prof.ssa Irene Petruccelli e Dott.ssa Miccichè Angela Enna, 15 dicembre
DettagliLINGUAGGI NON VERBALI
LINGUAGGI NON VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo Sistema paralinguistico
DettagliELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO
ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO EMITTENTE l'emittente: è il soggetto (o i soggetti) che comunica il messaggio. RICEVENTE il ricevente: è il soggetto (o i soggetti) che riceve il messaggio.
DettagliLA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ
LA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ Ogni aspetto della nostra società presenta delle caratteristiche comunicative Ma quali significati possiede il termine COMUNICAZIONE? Qualunque cosa si faccia
DettagliArbitraggio & Comunicazione. L assertività come stile comunicativo efficace
Arbitraggio & Comunicazione L assertività come stile comunicativo efficace Raduno pre-campionato Arbitri C regionale San Severino Marche, 8-9 settembre 2012 Conflitti L insieme delle problematiche di carattere
DettagliLINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. Anna Zunino
LA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI Anna Zunino COMUNICARE (dal latino "cum" = con, e "munire" = legare, costruire) mettere in comune far partecipe UNA DEFINIZIONE... La comunicazione è un
DettagliInsegnamento di Psicologia sociale dei gruppi
Università degli Studi di Enna Kore Insegnamento di Psicologia sociale dei gruppi Prof.ssa Irene Petruccelli irene.petruccelli@unikore.it Enna, 20 aprile 2016 A.A. 2015-2016 La pragmatica della comunicazione
DettagliPER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14. Conformazione fisica Abbigliamento
LINGUAGGI NON VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo CLASSIFICAZIONE
DettagliLa comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale Espressione che indica tutti i modi di comunicare diversi dal linguaggio, attraverso i quali l'individuo si pone in relazione con gli altri. Della comunicazione non verbale
DettagliPsicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1
Psicologia della comunicazione Fondamenti Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1 Psicologia della comunicazione Settore scientifico-disciplinare: Psicologia generale Campo di ricerca interdisciplinare
DettagliLa comunicazione Medico-paziente
Semeiotica e Metodologia Clinica 2 La comunicazione Medico-paziente A cura di FV Costa & C.Ferri Comunicazione non verbale (CNV): Ogni comportamento, intenzionale o non intenzionale, in cui i segni e le
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA GALLARATE AREA 1 TRASPORTO SANITARIO
TRASPORTO SANITARIO OBIETTIVI Saper comunicare in modo efficace per rendere il soccorso più semplice sia per il paziente che per i soccorritori LA COMUNICAZIONE IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE passaggio di
DettagliCorso Integrato SCIENZE UMANE
Corso Integrato SCIENZE UMANE PSICOLOGIA GENERALE Docente. Stefano Tugnoli LEZIONE 3 28/10/16 LA COMUNICAZIONE PENSIERO LINGUAGGIO INTELLIGENZA INTELLIGENZA MEMORIA LINGUAGGIO PENSIERO EMOZIONI SENTIMENTI
DettagliAntonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ), Itay
Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ), Itay a.cerasa@unicz.it http://www.ibfm.cnr.it/en_persone/acerasa.php http://docenti.unicz.it/sito/cerasa.php SEGNALI PARALINGUISTICI CONTATTO OCULARE PRESENZA
DettagliLA COMUNICAZIONE. Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi
LA COMUNICAZIONE Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi Il termine comunicazione deriva dal verbo comunicare che nel suo significato originale vuol
DettagliLa comunicazione. Approfondimento di Scienze Motorie e Sportive. Giorgio Storti Settimana dello sport 2017
La comunicazione Approfondimento di Scienze Motorie e Sportive Giorgio Storti Settimana dello sport 2017 I.I.S. S. Ceccato - Montecchio Maggiore (VI) Oggi parleremo di... 1. Teoria della comunicazione
DettagliIntervento di Viviana Maretto
nell ambito del progetto CHIAMA CHI AMA 27 settembre 2010, dalle 14.30 alle 18.30 Intervento di Viviana Maretto presso il Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova via dei Colli 4, Padova (all
DettagliSCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 3 23/10/15. (Tugnoli, 2015)
SCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 3 23/10/15 LA COMUNICAZIONE forse la parola può non cambiare le cose, ma almeno ci prova LA COMUNICAZIONE! Emissione e Ricezione! Bidirezionalità! Segni percettibili!
DettagliLINGUAGGI NON VERBALI
LINGUAGGI NON VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo 1 2 Da tanto
DettagliLe basi della comunicazione in oncologia PROF. PAOLO GRITTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI»
Le basi della comunicazione in oncologia PROF. PAOLO GRITTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI» Il Modello Telefonico codifica decodifica emittente messaggio canale messaggio ricevente
DettagliCORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli
CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 3 14-4-2016 -condivisione -comprensione -linguaggio
DettagliLa Comunicazione. Dal latino cum munis, ossia mettere in comune pensieri, opinioni, esperienze, sentimenti e stati d animo con gli altri.
La Comunicazione Dal latino cum munis, ossia mettere in comune pensieri, opinioni, esperienze, sentimenti e stati d animo con gli altri. Indica lanascita di una relazione (tra due o più soggetti) e presuppone
DettagliCOMUNICAZIONE DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
COMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE COMUNICAZIONE VERBALE COMUNICAZIONE NON VERBALE CONTESTO ASPETTI EMOTIVI LIVELLO CONSCIO
DettagliINTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO
INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO Dott.ssa Chiara Turrini Milano, dicembre 2007/gennaio 2008 COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo di scambio di informazioni
DettagliCONSULENZA E COMUNICAZIONE EDUCATIVA
CONSULENZA E COMUNICAZIONE EDUCATIVA < DIALOGICITÀ RELAZIONE AUTENTICA PROCESSI DI SOCIALIZZAZIONE UMANIZZAZIONE Educatore ed educando sistema relazionale Comunicazione umana: È un evento intersoggettivo,
DettagliLa comunicazione interpersonale. Pagina 1
La comunicazione interpersonale Pagina 1 La comunicazione interpersonale, in primis Il professionista di comunicazione ed RP opera quotidianamente in contatto con molte persone, dal background estremamente
DettagliLinguaggio e Comunicazione
Linguaggio e Comunicazione ò LINGUAGGIO: sistema per comunicare con altri individui usando segnali che trasmettono un signifcato e che sono combinati secondo regole di grammatica ò Ogni lingua umana consiste
DettagliParlare attraverso la danza quando comunicare diventa un arte!
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI MILANO Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Linguaggi dei Media Curriculum Teatro e Eventi culturali Parlare attraverso la danza quando comunicare
DettagliIl rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza
Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Dott.sse Anna Rolando e Paola Isaia Savigliano, 14 dicembre 2012 COMUNICAZIONE
DettagliCSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012. Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione
CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012 Psicologa ISBEM Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione Cosa si intende per Comunicazione?. Dal latino Communicatio
DettagliCOMUNICAZIONE E RELAZIONE
COMUNICAZIONE E RELAZIONE LA COMUNICAZIONE È UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI IN UN CONTESTO DI INFLUENZAMENTO RECIPROCO (CI SI INFLUENZA RECIPROCAMENTE). PERTANTO, GLI ATTI COMUNICATIVI HANNO SEMPRE UN OBIETTIVO,
DettagliLa comunicazione interpersonale. Pagina 1
La comunicazione interpersonale Pagina 1 La comunicazione interpersonale, in primis Il professionista di comunicazione ed RP opera quotidianamente in contatto con molte persone, dal background estremamente
DettagliComunicazione non verbale
Comunicazione non verbale La forza delle componenti della comunicazione in ambito interpersonale 7% 55% 38% verbale paraverbale non verbale A.Mehrabian, 1967 Impatto delle componenti comunicative in ambito
DettagliL'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola
L'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola a cura di Prof. Mauro Cozzolino, Psicologo-Psicoterapeuta Docente
DettagliPRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE
28 Reggimento Pavia PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE Colonnello Diego Filippo FULCO PARLEREMO DI : Fonte: l Espresso Altan 2009 FINALITÀ CONOSCERE I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE COMPRENDERE
DettagliSviluppo tipico e atipico dall infanzia all adolescenza
Università degli Studi di Enna Kore " Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società PSICOLOGIA CLINICA Insegnamento di Sviluppo tipico e atipico dall infanzia all adolescenza Prof.ssa Irene Petruccelli
DettagliCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1
CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1 PARLARE: dire qualcosa a voce per mezzo di parole CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 2 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 3 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
DettagliProcesso comunicativo
La comunicazione La comunicazione (dal latino Cum = con e munire = legare, costruire e quindi mettere in comune, far partecipe ) ha il significato semantico di "far conoscere", "render noto". Il concetto
DettagliSAPER COMUNICARE. Dote innata? Dote acquisita?
La comunicazione SAPER COMUNICARE Dote innata? Dote acquisita? I livelli della Comunicazione Possono essere ricondotti a 3 grandi categorie: 1. Comunicazione verbale, le parole le frasi, con il loro contenuto
DettagliRelazionarsi vuol dire comunicare...
Relazionarsi vuol dire comunicare... La comunicazione del cane Attilio Miconi Istruttore Comportamentale Istruttore e Formatore CSEN Referente - Istruttore sisca Traccia Interazione o relazione Informare
DettagliCome rendere facile la comunicazione? Seminario ADR Roma, 8 giugno 2016
Come rendere facile la comunicazione? Seminario ADR Roma, 8 giugno 2016 L obiettivo è la relazione L obiettivo di un buon comunicatore è entrare in relazione con chi ascolta. Tale relazione non si esplica
DettagliCORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli
CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 3 25-5-2017 [Tugnoli, 2016] COMUNICAZIONE ogni
DettagliCHE COSA SONO LE EMOZIONI?
LE EMOZIONI CHE COSA SONO LE EMOZIONI? Le emozioni esercitano una forza incredibilmente potente sul comportamento umano. Le emozioni forti possono causare azioni che normalmente non si eseguirebbero. Ma
DettagliComunicazione non verbale
Comunicazione non verbale Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino Nona Lezione Nona lezione: Comunicazione non verbale Sommario 1. Continuità e discontinuità fra comunicazione
Dettagli19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva
19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva LE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EMOTIVA L ESPRESSIONE EMOZIONALE = utilizzare i gesti per esprimere messaggi emotivi non verbali, dimostrare coinvolgimento empatico,
DettagliLa comunicazione come processo sociale
~ ISTITUZIONI @ DI PSICOLOGIA La comunicazione come processo sociale di Pio E. Ricci Bitti e Bruna Zani il Mulino Istituto Universitario Architettura Venezia so 594 Servizio Bibliografico Audiovisivo e
DettagliLa comunicazione negli adulti Silvia Vinci
CONTATTI Tel. 070 675 6222 6270-6221 Fax 070 675 6367 Mail tutor.sia@unica.it Sito web http://people.unica.it/disabilita Facebook https://www.facebook.com/siaunica/ La comunicazione negli adulti Silvia
DettagliComunicazione Interculturale
Comunicazione Interculturale Anno Accademico 2016-2017 Prof. Gaia Moretti Relazioni Comunicazione verbale e Comunicazione non verbale Relazioni Convergenza: tra le due modalità c è sostegno reciproco Divergenza:
DettagliA cura di Dott. Antonella Pacilio
COMUNICARE atto implicito della natura Umana Espressione del Se Manifestazione del SE Crea Relazioni ESSERE SOCIALE COMUNICAZIONE CELEBRE MODELLO Codifica Decodifica Contesto Messaggio Emittente Canale
DettagliInclusione e Ridondanza. Comunicazione non Verbale. Comunicazione non Verbale. Comunicazione e comportamento
Comunicazione non Verbale Comunicazione e comportamento Inclusione e Ridondanza Comunicazione non Verbale Comportamento = qualsiasi azione motoria di un individuo, percepibile in qualche maniera da un
DettagliFLESSIBILITÀ NELL EROGAZIONE DELL INFORMAZIONE
FLESSIBILITÀ NELL EROGAZIONE DELL INFORMAZIONE ASPETTI PSICOLOGICI DEL PROCESSO DI COMUNICAZIONE Annamaria Di Fabio Corso di Formazione Ateneo di Firenze 22, 23 maggio e 7 giugno 2012 FLESSIBILITÀ NELL
DettagliPRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE
PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE La Comunicazione: Trasmissione di una informazione, di un messaggio da parte di un emittente Nella comunicazione si distinguono: L emittente Il mezzo Il segnale Il codice La
DettagliCOMUNICAZIONE DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
LEZ 2 3/11/2015 COMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE COMUNICAZIONE VERBALE COMUNICAZIONE NON VERBALE CONTESTO ASPETTI EMOTIVI
DettagliFondamenti e tecniche di comunicazione non verbale
Fondamenti e di comunicazione non verbale Fondamenti e di comunicazione non verbale Rivolto agli infermieri Professionali Comunicare meglio: aiutare gli infermieri a aiutare. Abstract Ogni cosa che impariamo
DettagliLA COMUNICAZIONE. Che cos è la comunicazione? e quando diventa efficace? Dr.ssa Silvia Acunzo 1
LA COMUNICAZIONE Che cos è la comunicazione? e quando diventa efficace? Dr.ssa Silvia Acunzo 1 La prima cosa da sapere sulla comunicazione è che... NON SI PUÒ NON COMUNICARE! (P. Watzlawick) Dr.ssa Silvia
DettagliCAPITOLO 9. Psicologia Generale LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. prof.ssa Antonietta Curci. Corso di laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche
CAPITOLO 9 LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE prof.ssa Antonietta Curci Psicologia Generale Corso di laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche Sviluppo del linguaggio Fase pre-linguistica (passaggio
DettagliParlare in pubblico. La comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale Le nostre menti Razionale Emotiva Modalità di espressione Parole > Comunicazione verbale Elementi non verbali L emotività, se ben utilizzata e allenata, è in grado di creare
DettagliL'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola
Master Universitario sui DSA L'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola a cura di Prof. Mauro Cozzolino, Psicologo-Psicoterapeuta
DettagliCos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo
Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n. 3 - Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo Cosa è la comunicazione? Definizioni La comunicazione: dal latino communis
DettagliParte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione
Psicologia della Comunicazione Parte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione SSML Carlo Bo a cura di Guido Ghirelli la Comunicazione come Processo di Interazione emittente ricevente ricevente
DettagliLa pragmatica della Comunicazione
La pragmatica della Comunicazione Scuola di Palo Alto Watzlawick Ci troviamo in presenza di un processo di Comunicazione tutte le volte che un comportamento di una persona o di un animale si impone all
DettagliCorso di laurea in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE (B184) PSICOLOGIA GENERALE (2CFU)
Corso di laurea in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE (B184) PSICOLOGIA GENERALE (2CFU) COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO: La comunicazione è un attività sociale: per definizione, si ha comunicazione
DettagliWatzlawick, Beavin e Jackson, 1967
Watzlawick, Beavin e Jackson, 1967 CINQUE ASSIOMI Principio evidente per sé, e che perciò non ha bisogno di esser dimostrato, posto a fondamento di una teoria) 1. Non si può non comunicare 2. Ogni comunicazione
DettagliElementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo
Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.
DettagliComunicare in modo convincente con il linguaggio del corpo
Comunicare in modo convincente con il linguaggio del corpo Una guida per gestire i colloqui di reclamo in modo professionale e orientato al cliente Le quattro regole principali per un uso consapevole del
DettagliIL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO)
IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO) ACADEMY DERMOCOSMETICA 11 GIUGNO 2016 IL MANAGMENT DEL CLIENTE GESTIONE DELLE OBIEZIONI CHE COS E UN OBIEZIONE UN DISACCORDO O UN PUNTO
Dettaglilatino: communicàre, render comune fare altri partecipi di una cosa, situazione
latino: communicàre, render comune fare altri partecipi di una cosa, situazione o notizia Il valore fondamentale che sembra aver accompagnato la voce communis sin. dall inizio è quindi rintracciabile in
DettagliLA COMUNICAZIONE EFFICACE
LA COMUNICAZIONE EFFICACE a cura di Mario Alberto Catarozzo Formatore e Business Coach 1 modulo Cosa vuol dire comunicare con efficacia Cosa vuol dire comunicare con efficacia Cosa vuol dire comunicare?
DettagliCOMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
INFERMIERISTICA CLINICA APPLICATA ALLA PSICHIATRIA E PSICOLOGIA CLINICA METODOLOGIA DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Unità Dida:ca di PSICOLOGIA CLINICA Docente: Stefano Tugnoli COMUNICAZIONE E DINAMICHE
DettagliGruppi di lavoro, processi decisionali ed efficacia
Lezione 5 Gruppi di lavoro, processi decisionali ed efficacia Università Tor Vergata 1 Agenda Drammaturgia e impression management Capacità sociali Le decisioni nelle organizzazioni 2 Assunzioni di base
DettagliUniversità di Cagliari. Cagliari, 7 e 14 aprile 2014 A.A COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE. Dr. Rita Cannas
, 7 e 14 aprile 2014 ECONOMIA E T ECNICA D ELLA COMUNICAZIONE A.A 2 0 1 3-2 0 14 COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE Dr. Rita Cannas COMUNICAZIONE VERBALE Trasmettere e ricevere idee usando le parole.
DettagliAccoglienza, Ascolto e Dialogo
Accoglienza, Ascolto e Dialogo CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA Accoglienza È la parola che più spesso ritorna nei Centri Accoglienza e Servizi. Qui, un
DettagliComunicazione Vs. Linguaggio
Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: rete di scambi di informazioni e di relazioni sociali sirealizzaall internodiungruppo(naturasociale) ne costituisce la base dell interazione e delle relazioni
DettagliPSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Anno accademico
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Anno accademico 2013-2014 PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE È lo studio della comunicazione in chiave psicologica. A partire dalla seconda metà del Novecento, la comunicazione
DettagliAttraverso atti comunicativi impariamo a riconoscere chi siamo. L identità si basa sui modi con cui il soggetto interagisce e sui messaggi e le
Perché comunichiamo? La comunicazione risponde ad un bisogno naturale, espressivo, tipico dell uomo, che va ad influire anche sullo stato di salute: infatti le persone sole o con pochissime relazioni interpersonali
DettagliPRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DESTINATO AI RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RSPP in applicazione del D. Lgs 81/2008 DELLA COMUNICAZIONE Servizi di Prevenzione e Protezione 1/28 LA COMUNICAZIONE
DettagliNon odo parole che dici umane L ascolto degli altri è un. praticato? A cura di Maria Luisa Cormaio Marcello Crotti
Non odo parole che dici umane L ascolto degli altri è un atteggiamento comunemente praticato? A cura di Maria Luisa Cormaio Marcello Crotti Giorgio Giustetto COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo
DettagliLA COMUNICAZIONE E LA RELAZIONE MEDICO- PAZIENTE Aspetti generali
LA COMUNICAZIONE E LA RELAZIONE MEDICO- PAZIENTE Aspetti generali Prof. Maria Grazia Strepparava Multimedia Health Communication Laboratory Dipartimento di Scienze della Salute, Scuola di Medicina, Università
DettagliInsegnamento di Psicologia sociale dei gruppi
Università degli Studi di Enna Kore CdL in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicologia sociale dei gruppi Prof.ssa Irene Petruccelli irene.petruccelli@unikore.it Enna, 3 maggio 2016 A.A.
DettagliBruner Il viaggio verso la mente
Bruner 1915-2016 Il viaggio verso la mente Laureatosi in Psicologia nel 1941, si dedicò allo studio dell intelligenza cercando di scoprire i meccanismi della mente che seleziona ed ordina l esperienza
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore
Università degli Studi di Enna Kore Corso di Studi in Servizio Sociale Insegnamento di Psicologia sociale La comunicazione non verbale Prof.ssa Irene Petruccelli e Dott. Salvo Noè, Psicologo psicoterapeuta
Dettaglilyondellbasell.com Comunicazione efficace
Comunicazione efficace Che cosa è la comunicazione? La comunicazione è un processo a doppio senso di scambio di informazioni. Tali informazioni vengono trasmesse con le parole, il tono di voce e il linguaggio
DettagliL ascolto come scelta strategica di un organizzazione di volontariato. Angelo Lascioli Università degli Studi di Verona
L ascolto come scelta strategica di un organizzazione di volontariato Angelo Lascioli Università degli Studi di Verona Con cosa ascoltiamo? Con le orecchie? Sì, perché l ascolto è fatto anche di parole
DettagliI segnali del linguaggio paraverbale e non verbale
I segnali del linguaggio paraverbale e non verbale Emanuele Gabardi Fonte: elaborazione da Baiguini L., Il pubblico nelle tue mani e Grigis A., Parlare in pubblico Chi vuole operare un cambiamento deve
DettagliCosa sono le emozioni?
Cosa sono le emozioni? Definizione Emozione: Stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta all organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l equilibrio (Devoto
DettagliLa comunicazione non verbale (Cfr. L. Anolli (a cura di), Psicologia della comunicazione, Il Mulino, 2002)
La comunicazione non verbale (Cfr. L. Anolli (a cura di), Psicologia della comunicazione, Il Mulino, 2002) 1 n Insieme eterogeneo di fenomeni e processi comunicativi della comunicazione non verbale (CNV):
DettagliGLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE -2-
GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE -2- 1 assioma Non si può non comunicare Quando due persone si trovano a condividere una unità di spazio e tempo diventano automaticamente parte di un processo di comunicazione,
DettagliDEVIANZA O DEVIANZE IN ADOLESCENZA?
PROGRAMMA HIPPOKRATES Rete di sostegno per la prevenzione della violenza in ambito scolastico Aosta 11-12 Settembre 2003 DEVIANZA O DEVIANZE IN ADOLESCENZA? Elena Cattelino Università degli Studi di Torino,
DettagliComunicazione non verbale Interpretazione del linguaggio del corpo, dei gesti e della mimica facciale
Arbeitswelt 2020 25-29 aprile 2016 A Nell-Breuning-Haus, Wiesenstraße 17, D-52134 Herzogenrath Martedì, 26 aprile, ore 14:30 Comunicazione non verbale Angela C. Reinhardt Business Health Consulting Il
DettagliDinamiche intra-gruppo
Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale a.a. 2012/2013 PSICOLOGIA SOCIALE E DI COMUNITÀ Modulo di PSICOLOGIA SOCIALE E DEI GRUPPI Dinamiche intra-gruppo Alessio Nencini alessio.nencini@univr.it
DettagliFondamenti di Linguistica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Lettere e Filosofia Lingue e culture straniere occidentali e orientali LINGUISTICA GENERALE Modulo A (9 CFU) Fondamenti di Linguistica PROF.SSA CLARA FERRANTI
DettagliFarsi capire, influenzare e convincere
Progetto Valore PA 2018 Farsi capire, influenzare e convincere L arte della comunicazione efficace Corso di 1 Livello, Tipo A 40 ore Area tematica: Comunicazione efficace: public speaking; comunicazione
Dettaglipermette di valutare la congruenza tra quello che una persona dice e quello che sente (stati d animo)
permette di valutare la congruenza tra quello che una persona dice e quello che sente (stati d animo) è per la maggior parte frutto dell apprendimento sociale ed è legata al tipo di relazioni primarie
Dettagli