PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA

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1 Allegato alla nota prot.6721 del 29 maggio 2013 Via S. Luca SASSUOLO 0536/ Telefax 0536/ PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA ANNO SCOLASTICO 2013/2014

2 Gli alunni certificati in base alla Legge 104/1992 TABELLA CON NUMERO DI ALUNNI DISABILI SUDDIVISO PER CLASSE/SEZIONE Sede Classe 1 A CAT 2 Classe 1 C AFM 1 Classe 1 D AFM 1 Classe 2 A CAT 1 Classe 3 A AFM 1 Classe 4 A CAT 1 Classe 4 B SIA 1 Pagina 1

3 Alunni con segnalazioni di disturbi specifici di apprendimento in base alla Legge 170/2010 TABELLA CON NUMERO DI ALUNNI DSA SUDDIVISO PER CLASSE/SEZIONE Sede Classe 1E AFM 2 Classe 1C AFM 1 Classe 2A CAT 2 Classe 2B CAT 1 Classe 2C AFM 1 Classe 2E AFM 1 Classe 3A RIM 1 Classe 4B SIA ARTICOLATA 1 Classe 4A RIM 1 Classe 5B GEOMETRI 3 Pagina 2

4 Alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana (o con alfabetizzazione insufficiente rispetto alle necessità di studio) QUADRO DEGLI ALUNNI STRANIERI NON ALFABETIZZATI TABELLA CON NUMERO DI ALUNNI STRANIERI NON ALFABETIZZATI SUDDIVISO PER CLASSE/SEZIONE E PER PLESSO Sede Classe 1A CAT 1 Classe 1E AFM 3 Classe 3 B SIA 2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI ALFABETIZZAZIONE INTENSIVA PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE NON ALFABETIZZATI E RISORSE FINANZIARIE EX ART. 9 CCN SCUOLA Per gli alunni non alfabetizzati : un laboratorio di Italiano L2, a partecipazione libera, di 40 ore full immersion (una lezione di 2 ore al giorno dal lunedì al venerdì) nelle ore curriculari, nel mese di novembre, tenuto da una insegnante esterna. Pagina 3

5 Rilevazione quantitativa e per tipologie dei percorsi di insegnamento personalizzato ai sensi della Legge 53/ Quadro degli interventi a favore degli alunni che necessitano di interventi di potenziamento per aspetti cognitivi limite non collegati a deficit certificati 1.2 Quadro degli interventi a favore degli alunni che necessitano di arricchimento delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche in quanto viventi in contesti sociali culturalmente deprivati e poveri di sollecitazioni 1.3 Quadro degli interventi focalizzati alla gestione dei comportamenti dirompenti, auto ed etero aggressivi, destabilizzanti il contesto scolastico, limitanti le relazioni sociali e l apprendimento manifestati da alunni non certificati 1.4 Quadro degli interventi a sostegno di alunni con problemi di autostima, scarsamente motivati, solitari, poco partecipativi nei contesti di vita dei coetanei a scuola sia fuori dalla scuola 1.5 Quadro degli interventi a favore di alunni che necessitano di contesti di apprendimento strutturati con accesso a diversi stili comunicativi e diverse modalità di concretizzazione delle esperienze (ad esempio alunni che necessitano di un potenziamento delle esperienze concrete in laboratori interni o esterni alla scuola; alunni con particolare propensione alle arti visive, alla danza, alla musica, alla pratica sportiva, ) 1.6 Quadro degli intervento a sostegno di altre specifiche condizioni individuate negli alunni della scuola (specificare) Pagina 4

6 Punti di criticità I punti di criticità evidenziati, per ciò che riguarda i BES, riguardano due ambiti: 1. Produrre politiche inclusive. In particolare l attività di formazione dei docenti al fine di affrontare le diversità degli alunni (sensibilizzazione alle problematiche dei DSA, didattica cooperativa, utilizzo delle nuove tecnologie in sostegno all apprendimento, analisi delle modalità per ridurre la disaffezione e motivare l interesse, progettazione di attività in cui insegnanti ed assistenti al sostegno possano sviluppare una collaborazione più efficace, utilizzazione dei PDI e dei PDP in modo da rendere più efficace la didattica per tutti gli alunni). 2. Sviluppare pratiche inclusive. In particolare le attività finalizzate a coordinare l apprendimento (stimolare la partecipazione degli alunni e il loro coinvolgimento nell attività di apprendimento: apprendimento in modo collaborativi, coinvolgimento nella valutazione, utilizzazione delle differenze tra gli alunni come risorsa per l apprendimento). Al fine di superare tali punti di criticità si sono svolte: 1. Attività di formazione del personale docente per aiutare: ad affrontare le diversità degli alunni. a stimolare la partecipazione degli alunni a progettare modalità di apprendimento cooperativo. Pagina 5

7 Criteri condivisi per la stesura dei percorsi personalizzati PRIMO COLLEGIO DOCENTI DI SETTEMBRE: DSA Per gli alunni in ingresso con difficoltà di apprendimento, già alla fine dell anno scolastico precedente vengono attivati contatti con i docenti referenti dei rispettivi istituti; tutti gli insegnanti vengono informati riguardo gli alunni con D.S.A. in ingresso; METÀ SETTEMBRE: nel caso di nuovi ingressi conoscenza dell alunno e sperimentazione di iniziali strategie compensative da parte di ogni singolo docente; I compagni di classe dell alunno con DSA saranno informati e sensibilizzati, previo consenso della famiglia e del suddetto, in merito alle sue difficoltà utilizzando anche la presentazione Leggere i DSA con Piperita Patty, di E.A. Emili- L.Lenzi, a cura dell Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna; PRIMA DEL C.D.C. DI OTTOBRE: incontro di presentazione organizzato dal coordinatore della classe tra la famiglia dell alunno, il coordinatore di classe, il docente Funzione Strumentale, per la raccolta delle informazioni utili per la predisposizione del Piano Didattico Personalizzato (parte prima sezione b del PDP) il P.d.P. è stato personalizzato dal nostro istituto rispetto ai modelli reperibili on-line ed è messo a disposizione in formato digitale. C.D.C. DI OTTOBRE: Focus sugli alunni con DSA: accordi tra i docenti per la predisposizione del P.D.P. e distribuzione, da parte del coordinatore della classe, della modulistica da compilare (parte seconda del Piano Didattico Personalizzato). In questo C.d.C. va redatta la prima parte sezione c del P.D.P.; NOVEMBRE: Pagina 6

8 il coordinatore ritira i singoli prospetti compilati dai colleghi del C.d.C. e assembla il Piano Didattico Personalizzato in un unico documento da far visionare e firmare ai genitori. In caso di indicazioni da parte della famiglia, il coordinatore comunicherà al docente interessato le modifiche da attuare; stesura e ratifica del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) condiviso e sottoscritto dalle famiglie; il documento deve essere redatto in duplice copia, di cui una va consegnata dal coordinatore ai genitori, mentre l altra copia va depositata in segreteria alunni. DICEMBRE/GENNAIO/FEBBRAIO: attuazione strategie condivise e mirate FEBBRAIO/MARZO: convocazione delle famiglie da parte del Dirigente Scolastico per la verifica del P.D.P.; Focus su alunni con DSA nei C.d.C. di marzo. convocazione del GLI (Gruppo di Lavoro per l Inclusione d Istituto) MAGGIO: Focus sugli alunni con DSA: verifica del P.D.P. da inserire nel fascicolo dell alunno. Relativamente agli alunni che frequentano la classe quinta, copia del P.d.P. e della relazione di verifica del P.d.P. saranno allegati al documento del 15 maggio. ALUNNI DISABILI SETTEMBRE: i nuovi docenti vengono informati riguardo gli alunni disabili già presenti in istituto viene convocato un Consiglio di classe straordinario per gli alunni disabili in ingresso con la presenza del coordinatore della classe e dell insegnante di sostegno dell Istituto Comprensivo di provenienza dell alunno, degli insegnanti curricolari e dell insegnante di sostegno del nostro istituto; si occupa dell organizzazione la funzione strumentale; METÀ SETTEMBRE: conoscenza dell alunno e attuazione strategie da parte di ogni singolo docente; Pagina 7

9 FINE OTTOBRE/INIZIO NOVEMBRE: convocazione GLHO con la partecipazione di tutti i docenti dei rispettivi C.d.C., dell educatore assistenziale e/o del tutor, della famiglia, degli operatori NPIA e di eventuali altri operatori coinvolti a vario titolo nel progetto relativo all alunno, ad esempio responsabili della formazione professionale; ENTRO METÀ NOVEMBRE: redazione del PEI congiuntamente agli operatori AUSL, ai docenti curricolari e di sostegno, agli educatori, alla famiglia; redazione del PDF congiuntamente dagli operatori AUSL, ai docenti curricolari e di sostegno, alla famiglia, se l alunno è in ingresso; FINE NOVEMBRE: convocazione del GLH d Istituto MARZO: convocazione del GLH d Istituto CDC DI MAGGIO: Verifica del PDF e del PEI e dei progetti in esso contenuti; CDC DI GIUGNO: stesura e ratifica della relazione conclusiva. Pagina 8

10 Criteri condivisi per la valutazione dei percorsi personalizzati ALUNNNI CON DSA Scelte didattiche Ripetere più volte i concetti di base e le parole chiave di un argomento trattato, sia alla fine della lezione che all inizio della successiva. Verificare precocemente l acquisizione dei contenuti principali, sia con domande orali, sia con brevi test Vero/Falso (che consentono di monitorare le nuove acquisizioni, ma non sostituiscono la verifica). Effettuare sintesi attraverso schemi o mappe da realizzare con gli studenti (favoriscono la memorizzazione e il richiamo dei concetti attraverso il canale visivo (particolarmente agevole per soggetti con disturbi specifici di letto-scrittura). La memoria visiva risulta, specialmente in soggetti dislessici, molto più efficiente di quella puramente linguistica. Le verifiche: Brevi Frequenti Focalizzate Esplicite Programmate Gli strumenti compensativi L insegnante non dovrebbe effettuare riduzioni di programma nei confronti dello studente dislessico. Le difficoltà dello studente dislessico si collocano a livello di strumenti che portano al raggiungimento dei contenuti e/o delle abilità. È necessario che l insegnante permetta allo studente dislessico di utilizzare una serie di materiali per aggirare le sue difficoltà, senza compromettere quantità e qualità degli obiettivi da raggiungere. Pagina 9

11 Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati: Tavola pitagorica Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche Calcolatrice Registratore Dizionari in formato digitale Computer con programma di correzione automatica (sia per quello che riguarda la lingua italiana che le lingue straniere) e sintesi vocali Possibilità di scaricare dalla LIM gli schemi delle lezioni di tutte le discipline su chiave USB. Scelte didattiche relative all area umanistica Interrogazioni programmate Uso di mappe concettuali Gli errori ortografici non vengono né segnalati né valutati Costruzione e uso di tabelle nell analisi della sintassi della frase semplice e complessa Dispensa dalla memorizzazione delle coniugazioni verbali Dispensa dalla ripetizione esatta delle date (ma verifica della corretta collocazione nel tempo dei fenomeni storici) Dispensa dall uso del dizionario cartaceo (uso in formato digitale) Scelte didattiche per l acquisizione di strutture grammaticali in L2. Interrogazioni programmate Fornire esempi di strutture e non il semplice nome (I am running invece di Present Continuous) Far ripetere oralmente frasi che contengano la struttura da acquisire (i cosiddetti drills) Utilizzare supporti audio-visivi per illustrare gli esempi Quando possibile, privilegiare l efficacia comunicativa rispetto alla correttezza ortografica Scelte didattiche per l area scientifico-tecnologica Interrogazioni programmate Pagina 10

12 Dispensa dalla memorizzazione delle formule Utilizzo del formulario Utilizzo di schemi per le procedure Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline Strumenti dispensativi Valutando l entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti che prevedono dispensa da: lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, prendere appunti. Scelte didattiche ALUNNI DISABILI Ripetere più volte i concetti di base e le parole chiave di un argomento trattato, sia alla fine della lezione che all inizio della successiva. Verificare precocemente l acquisizione dei contenuti principali, sia con domande orali, sia con brevi test Vero/Falso (che consentono di monitorare le nuove acquisizioni). Effettuare sintesi attraverso schemi o mappe da realizzare con gli studenti (favoriscono la memorizzazione e il richiamo dei concetti attraverso il canale visivo (particolarmente agevole per soggetti con disturbi specifici di letto-scrittura), disegni e immagini. La memoria visiva risulta molto più efficiente di quella puramente linguistica. Interrogazioni programmate eventualmente utilizzando presentazioni in power point Uso di mappe concettuali, schemi, parole chiave Utilizzare supporti audio-visivi e LIM Ridurre e semplificare, ove necessario, la programmazione Le verifiche: Brevi Pagina 11

13 Focalizzate Esplicite ITALIANO L2 Nel corso dell a.s è stato realizzato un progetto di Laboratorio L2 Italiano per lo studio da febbraio a maggio (100 ore). Il laboratorio, che si è temuto in orario pomeridiano: il lunedì, mercoledì e venerdì, ha inteso consolidare, approfondire e sviluppare le conoscenze linguistiche già acquisite con attenzione particolare alla produzione scritta, alle abilità di comprensione del testo e al sostegno allo studio. Per l anno scolastico si sono progettate le seguenti attività, come continuazione e perfezionamento delle attività già attuate: Somministrazione di un test di conoscenza della lingua Italiana costruito sulla base della tipologia dei nostri alunni non madrelingua nel mese di Settembre. Il test si propone una valutazione della competenza linguistico-comunicativa, ovvero del saper fare con la lingua italiana (microcompetenze di lettura e scrittura, valutazione della lingua orale con attenzione alle strutture linguistiche). Analisi ed interpretazione del test all inizio del mese di Ottobre Comunicazione dei risultati ai consigli di classe di Ottobre Dall esame di questi dati scaturisce la fase dell azione di integrazione: a. per livelli A0-A1 l attivazione di laboratori interni di rinforzo linguistico in orario curriculare (full immersion) e una convenzione con CTP che permetta la partecipazione ai corsi di lingua organizzati da questa struttura del nostro territorio; b. per gli altri livelli linguistici, l attivazione di laboratori linguistici pomeridiani che utilizzano una metodologia didattica operativa, cooperative learning ed un approccio interattivo e interculturale. I laboratori pomeridiani faranno uso di materiale tratto dai programmi delle discipline di storia, diritto e scienze intrecciando rinforzo della lingua e del metodo di studio. Costruzione di un protocollo di valutazione per alunni non madrelingua. I singoli consigli di classe del nostro istituto, inoltre, nei casi di alunni stranieri di recente immigrazione o non italofoni garantiscono una valutazione che tenga conto del loro percorso di apprendimento ((MIUR, Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri, febbraio 2014, p. 13). Il nostro Istituto infine è impegnato, con attività di tipo trasversale alle discipline, a sviluppare la capacità di sentirsi cittadini attivi in grado di esercitare i diritti e rispettare i doveri della società di cui si fa parte anche in vista dell obiettivo, che coinvolge i nostri alunni stranieri nati in Italia, di ottenere in futuro la cittadinanza italiana (MIUR, Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri, febbraio 2014, p. 8) Pagina 12

14 Criteri condivisi per la condivisione con le famiglie della stesura dei percorsi personalizzati e per comunicazione in itinere delle valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dagli allievi ALUNNI DISABILI ENTRO METÀ SETTEMBRE: incontro con la famiglia dell alunno in ingresso Incontro per accordi iniziali per alunni già presenti in istituto FINE OTTOBRE/INIZIO NOVEMBRE: GLHO GENNAIO: Incontro per orientamento con le famiglie degli alunni di terza media FEBBRAIO/MARZO: Incontri con gli insegnanti di sostegno e le famiglie dell Istituto Comprensivo di provenienza dello studente in ingresso l anno successivo all interno del progetto di accoglienza e continuità APRILE/MAGGIO: Incontro di verifica sui risultati raggiunti DURANTE TUTTO L ANNO SCOLASTICO: -Contatti telefonici -Informazioni tramite diario -Incontri con i genitori a seconda delle necessità -In alcuni casi incontri giornalieri/settimanali/mensili di verifica Pagina 13

15 ALUNNI CON DSA FINE SETTEMBRE-INIZIO OTTOBRE: Incontro di presentazione organizzato dal coordinatore della classe tra la famiglia dell alunno, il coordinatore di classe, la Funzione Strumentale, per la raccolta delle informazioni utili per la predisposizione del Piano Didattico Personalizzato (parte prima sezione b del PDP). NOVEMBRE: il coordinatore ritira i singoli prospetti compilati dai colleghi del C.d.C. e assembla il Piano Didattico Personalizzato in un unico documento da far visionare e firmare ai genitori. In caso di indicazioni da parte della famiglia, il coordinatore comunicherà al docente interessato le modifiche da attuare; stesura e ratifica del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) condiviso e sottoscritto dalle famiglie. FEBBRAIO-MARZO: convocazione delle famiglie da parte del Dirigente Scolastico per la verifica del P.D.P. Pagina 14

16 Le attività calendarizzate nei Criteri condivisi per la stesura dei percorsi personalizzati sono da vedersi in interazione con quelle di formazione per gli insegnanti e di tipo individualizzato attuate dai docenti delle singole discipline, in accordo anche con gli specialisti di riferimento, sui diversi casi. La funzione strumentale mantiene periodici contatti con gli alunni per raccogliere informazioni su eventuali situazioni di disagio e contatti (solitamente telefonici) con le famiglie; la stessa informa le famiglie riguardo ai corsi pomeridiani attivati dall Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e rivolti agli alunni con DSA e agli incontri di supporto e confronto rivolti ai genitori. Il referente di caso (COORDINATORE DI CLASSE) mantiene contatti sia telefonici che di persona con i genitori dell alunno e con l alunno stesso soprattutto nei casi in cui l alunno abbia risultati didattici negativi. Pagina 15

17 Criteri condivisi per l orientamento scolastico e professionale, per la programmazione e attuazione della transizione all età adulta, alla vita indipendente ed autonoma e al lavoro Progetto alternanza scuola-lavoro I destinatari del progetto sono gli alunni certificati ai sensi della legge 104/92 e che seguono un programmazione didattica parzialmente o totalmente differenziata come indicato nel P.E.I. e che frequentano almeno la classe terza (senza la collaborazione del SIL del Comune) o la classe quarta (di solito con la collaborazione del SIL del Comune) Tale percorso prevede l attuazione di un intervento (di solito un giorno alla settimana) legato al mondo del lavoro ma assistito da personale che condivide con lui la vita scolastica (educatore); questo cammino consentirà agli insegnanti e all educatore di potere valutare quali siano le competenze e le capacità spendibili nel futuro per operare le scelte più opportune anche in ambito lavorativo protetto. Il luogo dell attività sarà concordato con il CdC, la famiglia, la NPIA e individuato dal referente del SIL se si è in età prevista, altrimenti sarà concordato con la famiglia, la NPIA e il consiglio di classe e l insegnante di sostegno provvederà a individuare l azienda considerando suggerimenti e indicazioni dei suddetti. Finalità: Osservazione delle autonomie socio-operative; Valutazione delle competenze; Graduale presa di confidenza con nuove figure esterne al vissuto familiare e scolastico; Graduale socializzazione con persone di diversa età, cultura e formazione; Promozione di talune autonomie; Inserimento futuro nel mondo del lavoro Durata del progetto: solitamente da novembre a maggio Pagina 16

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