Progetto per la gestione dell evento fibrillazione ventricolare nel territorio di competenza della Centrale Operativa Provinciale 118 Rovigo Emergenza

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1 Servizio Anestesia Rianimazione Suem Centrale Operativa Provinciale 118 Direttore: Dott.ssa Mariangela Palù Progetto per la gestione dell evento fibrillazione ventricolare nel territorio di competenza della Centrale Operativa Provinciale 118 Rovigo Emergenza Contenuti: 1. La Morte Cardiaca Improvvisa. 2. Aspetti medico-legali del progetto. 3. COP-118 Rovigo Emergenza: progetto per la gestione dell evento fibrillazione ventricolare nel territorio di competenza. 4. Linee guida del Progetto PAD Rovigo Emergenza. 5. Il training e la formazione 6. Rilevazione ed archivio dati 7. Bibliografia 1. La Morte Cardiaca Improvvisa (M.C.I.) Per Morte Improvvisa (M.I.) o Morte Inattesa intendiamo un decesso per cause naturali che si verifica entro breve tempo dalla comparsa dei sintomi (da alcuni minuti a poche ore), in un

2 soggetto apparentemente sano o comunque il cui stato della malattia non faceva presagire un esito fatale così improvviso. Così definita la MI può presentarsi sia in soggetti in apparente benessere che non avevano mai presentato sintomi riferibili a patologie potenzialmente mortali che in soggetti, già affetti da patologie prevalentemente cardiache a rischio d'aggravamento, ma stabili al momento dell evento. Viene anche definita Morte Cardiaca Improvvisa (M.C.I.) per meglio puntualizzare la natura finale dell evento che, oltre che primitivamente del cuore, può dipendere anche da una patologia cerebrale o polmonare. La definizione di MCI che trova d accordo la maggior parte degli autori è la seguente: Morte naturale dovuta a cause cardiache, caratterizzata da perdita istantanea di conoscenza entro un ora dall insorgenza dei sintomi acuti. Un eventuale cardiopatia preesistente può o meno essere stata precedentemente diagnosticata ma il momento e il modo del decesso sono inaspettati. Rimangono escluse da questa definizione la morte che avvenga per cause accidentali e/o traumatiche (anche se in questo caso la metodica che è tema della MCI può ancora trovare una valida applicazione), la morte per patologia in fase terminale e soprattutto la morte per vecchiaia, anche se la definizione ed i limiti di questo stato non è di facile determinazione (1). 2. Aspetti medico-legali del progetto Gli infermieri degli equipaggi di soccorso del servizio SUEM-118 Rovigo Emergenza, in virtù dell art. 120, legge 3 aprile 2001, delle nuove attribuzioni previste dai profili professionali, e in base al protocollo operativo d'utilizzo del DAE in ambiente extraospedaliero (COP 30/10/01), sono autorizzati a praticare la defibrillazione extraospedaliera, previa verifica delle capacità in merito da parte del responsabile della COP-118, alle seguenti condizioni: Utilizzo esclusivo dell'apparato in dotazione per il quale sono autorizzati (Lifepak 500 bifas Medtronic Physio Control). Rispetto scrupoloso delle indicazioni fornite dall apparato semiautomatico. Comunicazione, documentabile sulla scheda intervento sanitaria, al medico-118 della situazione clinica, con l evidenziazione degli elementi sufficienti a formulare la diagnosi d'arresto cardiaco (valutazione ABC del BLS). Assunzione di responsabilità per ogni azione non autorizzata. Idoneità valutata anche in progress e mediante retraining a cadenza regolare. Gli autisti soccorritori degli equipaggi di soccorso del servizio SUEM-118 Rovigo Emergenza, in virtù dell Art.1 e Art. 2 Decreto del Ministero della Sanità 8/3/2001, sono autorizzati a praticare la defibrillazione extraospedaliera, previa verifica delle capacità in merito da parte del responsabile della COP-118, alle seguenti condizioni: Utilizzo esclusivo dell'apparato in dotazione per il quale sono autorizzati (Lifepak 500 bifas Medtronic Physio Control). Rispetto scrupoloso delle indicazioni fornite dall apparato semiautomatico Passaggio delle consegne all infermiere e/o medico dell'equipaggio SUEM inviato sul posto, con l evidenziazione degli elementi sufficienti a formulare la diagnosi d'arresto cardiaco (valutazione ABC del BLS).. Assunzione di responsabilità per ogni azione non autorizzata. Idoneità valutata anche in progress e mediante retraining a cadenza regolare. Premesso che le funzioni di coordinamento degli interventi in emergenza sono una competenza della COP-118 Rovigo Emergenza; e che tutto il personale non sanitario ritenuto idoneo, è informato che l attività prevista è regolamentata da rigorosi protocolli della COP-118, da rispettare nel corso degli eventi.

3 I volontari ed il personale non sanitario inclusi nel progetto P.A.D. (Public. Access. Defibrillation.) contenuto nel presente documento, definiti come First Responders (FR), in virtù dell Art.1 e Art. 2 Decreto del Ministero della Sanità 8/3/2001, sono autorizzati a praticare la defibrillazione extraospedaliera, previa verifica delle capacità in merito da parte del responsabile della COP-118, alle seguenti condizioni: Utilizzo esclusivo dell'apparato in dotazione per il quale sono autorizzati (Heartstart FR2 Laerdal). Rispetto scrupoloso delle indicazioni fornite dall apparato semiautomatico. Passaggio delle consegne all equipaggio di soccorso inviato sul posto. Comunicazione documentabile su apposita scheda intervento First Responder al medico della COP-118 della situazione clinica, con l evidenziazione degli elementi sufficienti a formulare la diagnosi d'arresto cardiaco (valutazione ABC del BLS). Assunzione di responsabilità per ogni azione non autorizzata. Il First Responder è responsabile della dislocazione e della verifica di funzionalità dell apparato DAE in uso. Idoneità valutata anche in progress mediante retraining a cadenza regolare e definita dal protocollo interno alla COP-118. Tale attività è regolamentata da apposito protocollo contenuto nel documento Allegato 1: Protocollo PAD First Responder: Fase Preliminare. 3. COP-118 Rovigo Emergenza: progetto per la gestione dell evento fibrillazione ventricolare nel territorio di competenza. 3.1 Obiettivi del progetto. Obiettivo generale: riduzione della mortalità per fibrillazione ventricolare. Obiettivo intermedio: diffusione della fibrillazione precoce sul territorio di riferimento. Obiettivo specifico: 1. Ottimizzazione delle funzioni di coordinamento della COP-118 Rovigo emergenza. 2. Defibrillazione sul territorio: A) Già operata da equipaggi con medico con i defibrillatori in dotazione (Lifepak 12, Lifepak 10 e Lifepak 500 bifas Medtronic Physio Control) o con ogni tipo di modalità e d'apparato a disposizione (manuali, semiautomatici monofasici e bifasici), e capacità di praticare Advanced Cardiac Life Support. con riferimento alle linee guida dell'acls, (American Heart Association). B) Già operata da equipaggi con infermiere SUEM, con apparati semiautomatici in dotazione (Lifepak 500 bifas Medtronic Physio Control), nel rispetto delle condizioni indicate (aspetti medico-legali del progetto). C) Operata da First Responders con apparati semiautomatici bifasici (Heartstart FR2 Laerdal), in virtù degli articoli di legge, degli aspetti medici legali indicati, con le modalità e nel rispetto del " Allegato 1: Protocollo PAD First Responder: Fase Preliminare contenuto in allegato al presente documento. 3. Programmi di formazione e retraining per gli operatori impegnati nell obiettivo, secondo i programmi ed i contenuti didattici individuati dal Responsabile della COP-118 Rovigo emergenza.

4 4. Elaborazione di dati clinico-epidemiologici con l utilizzo della modulistica esistente per la defibrillazione sanitaria, e con moduli appositi indicati in allegato al presente documento, per la defibrillazione First Responder. I medici della COP-118 provvederanno alla compilazione del modello secondo le direttive Utstein Style, per la rilevazione dei dati elaborabili. 3.2 Livelli organizzativi del progetto PAD Rovigo Emergenza Al fine di fornire agli operatori della COP-118 e a tutto il personale sanitario e volontario coinvolto nel progetto, tutti gli elementi per la gestione rapida ed efficace del CODICE BLU, sono individuati due livelli organizzativi. 1. Comitato d'indirizzo e coordinamento, sistema direzionale super partes con i seguenti compiti: a) individuazione delle linee guida generali del progetto PAD Rovigo Emergenza. b) valutare la validità, la compatibilità con le linee strategiche e la realizzabilità dei seguenti protocolli gestionali: Protocollo PAD First Responder Protocollo PAD COP-118: attivazione del Codice BLU Scheda PAD-FR (scheda di intervento del First Responders) c) individuare la distribuzione territoriale dei DAE ed il sistema di allertamento più idoneo ed elaborazione del documento: Distribuzione territoriale dei DAE-FR e sistema di allertameto dei FR: Fase preparatoria. d) individuare le caratteristiche generali del percorso didattico-formativo e di riqualificazione. e) concedere le attestazioni (delega a defibrillare) alla fine del percorso formativo e previa valutazione, con compilazione della lista dei FR operanti nel progetto PAD. f) controllare e verificare le fasi applicative del progetto. 2. Unità Operativa: aggregazione di FR, operativa sul territorio (ad es. VVFF-FR, Polizia-FR, Carabinieri-FR, etc.) o anche a carattere progettuale, che nel rispetto delle linee guida del progetto PAD, partecipa alle discussioni sulle problematiche gestionali, con il compito di aggiornare i protocolli operativi. 4. Linee guida del Progetto PAD Rovigo Emergenza. Alla realizzazione del progetto partecipa una gamma varia e disomogenea di figure professionali e di volontari. Tale aggregazione funzionale deve confrontarsi con i protocolli e le linee guida della COP-118 Rovigo Emergenza, cui la normativa vigente attribuisce la competenza esclusiva per l organizzazione, la formazione e la gestione dell emergenza sanitaria sul territorio di riferimento. Al fine utile di far prevalere un fattivo e disinteressato rapporto di collaborazione, e per controllare il prevalere d'opinioni non concordi e le spinte individualistiche che vanificherebbero lo sforzo progettuale, la distribuzione territoriale dei defibrillatori ed il sistema d'allertamento seguiranno due fasi progettuali. 4.1 Fase preparatoria e preliminare.

5 In questa fase il Comitato di indirizzo e coordinamento analizzerà le più comuni variabili che entrano in gioco nell'ideazione di adeguate strategie territoriali per individuare dove collocare le postazioni DAE-FR (defibrillatori semiautomatici affidati ad un First Responder). Il risultato di questa analisi sarà contenuta nell'allegato: Distribuzione territoriale dei DAE-FR e sistema di allertameto dei FR: Fase preparatoria. Le variabili del progetto PAD Rovigo Emergenza utili all analisi della strategia territoriale sono le seguenti: analisi del territorio. Nel territorio di competenza della COP-118 Rovigo Emergenza sono definibili: territorio urbano un area con una densità di popolazione di almeno abitanti su 64,75 km 2 (7). territorio rurale un area con una densità di popolazione di almeno 8000 abitanti su 271,95 km 2 (7) tipologia delle postazioni DAE-FR. A) Mobili stabili: su mezzi di enti coinvolti nel progetto (Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, VVFF). La COP-118 conosce in ogni istante la posizione e lo stato di missione dei mezzi di soccorso sanitario, ma non quello di veicoli d'altri enti. Di conseguenza è possibile fare un intervento mirato con i mezzi di soccorso, mentre il therapy free interval dei mezzi d'altri enti è strettamente condizionato dalla distanza, non conosciuta, del mezzo rispetto all evento. In questa prima fase preliminare pertanto questi mezzi sono da considerarsi come postazioni mobili in territorio urbano e rurale, abilitate esclusivamente ad Codice Blu con scenario Base. Nella fase successiva di gestione pratica e duratura delle postazioni mobili sarà valutata la possibilità di intervenire, sfruttando l effetto conferenza dei sistemi di radiocomunicazione non selettivi, attivati direttamente dalla CO-118 (su frequenze civili disponibili) o intermediati da centrali autorizzate alle specifiche frequenze (112, 113, 115, 117, etc.); oltre che altri progetti d'intervento sulla base delle indicazioni delle unità operative coinvolte. B) Fisse stabili: sono postazioni site in luoghi a grande affluenza o luoghi a popolazione con tipologia definita (ad es. luoghi di lavoro, piscine, palestre, residenze assistite, mense, università, scuole, etc.). In questa fase preliminare, sulla base di esperienze positive di altre realtà progettuali (2), sono stati riconosciuti postazioni fisse stabili, esclusivamente in territorio urbano, ad esempio presso Centri Commerciali (luoghi a grande affluenza) con popolazione disomogenea, numericamente variabile e con presenza continua di FR individuati tra il personale di servizio, meglio se personale o responsabili di aziende. L utilizzo di postazioni fisse esclusivamente in area urbana, è una decisione conseguente ad un'analisi costo/beneficio di dati presenti in letteratura (Jermyn BD. 2000) (7). Le postazioni fisse stabili sono abilitate al Codice Blu con scenario Base. La sistemazione del defibrillatore deve assicurare sia un facile accesso del FR che una protezione da atti di vandalismo. La situazione ottimale è la collocazione in box protetto da vetro antishock con chiavi d'accesso o nel caso d'alta probabilità di FR occasionali, con meccanismo cruento (rottura del vetro tipo idrante). Il limite delle postazioni fisse consiste nella scarsa estensione del bacino d intervento, che in ogni modo beneficia di therapy free interval teoricamente ottimali. C) Estemporanee fisse o mobili: sono postazioni localizzate su eventi prevedibili a cadenza periodica (sede di guardia turistica, località turistiche, manifestazioni sportive, etc.), o eventi occasionali non prevedibili (manifestazioni sportive, civili o religiose etc. estemporanee). In questa prima fase preliminare non sono individuate postazioni fisse estemporanee di DAE-FR.

6 Data l occasionalità degli eventi, è da considerarsi elevato il rischio di analfabetizzazione di ritorno, dei First Responders coinvolti nel progetto, senza distinzioni tra postazioni fisse o mobile. È quindi assolutamente necessario sottoporre il personale a retraining cadenzati regolarmente. 4.2 Fase avanzata. In questa fase il Comitato di coordinamento sulla base di indicazioni provenienti dalle Unità Operative (UO della COP-118, UO dei VVFF, forze dell ordine etc.) individuerà scelte tattiche personalizzate per ogni postazione DAE-FR e per ciascun gruppo di FR, derivanti dall'interpolazione tra i diversi elementi condizionanti. In particolare è prevista una graduale attivazione di un Codice Blu con scenario avanzato per le postazioni fisse stabili. Il risultato di questa analisi sarà contenuta nel documento: Distribuzione territoriale dei DAE-FR e sistema di allertameto dei FR: Postazioni DAE-FR del progetto PAD Rovigo Emergenza. 4.3 Sistema d allertamento I sistemi di comunicazione possibili sono la telefonia fissa, la telefonia mobile e le comunicazioni radio. L attivazione del FR può essere diretta, a cascata con elenchi di numeri di FR. Il sistema di allertamento con postazione telefonica fissa e di tipo diretto è senza dubbio la forma più efficace in quanto identifica un preciso luogo fisico e permette di conoscere la distanza dall evento, richiedendo però la certezza che la postazione sia presidiata e quindi attivabile direttamente. La telefonia mobile non permette di conoscere la posizione della postazione o del FR, non sarà possibile quindi l attivazione del codice blu con scenario Avanzato. I sistemi di comunicazione via radio hanno gli stessi problemi della telefonia mobile, ma essendo assegnati in dotazione solo a forze organizzate, permettono di sfruttare l effetto conferenza attivato direttamente dalla centrale operativa. In questa prima fase preliminare l allertamento e la comunicazione avverrà con le seguenti modalità: l allertamento della COP-118 da parte delle postazioni DAE-FR mobili, essendo abilitate ad un codice blu con scenario Base, avverrà tramite telefonia mobile diretta. Il FR una volta accertato l evento dovrà disporre immediatamente e senza alcun ritardo per una chiamata telefonica al numero 118. Sarà poi compito della COP-118 avvisare le rispettive centrali operative (forze dell ordine, VVFF, etc.) del codice blu. L allertamento della COP-118 da parte delle postazioni DAE-FR fisse avverrà nella fase preliminare del progetto con le stesse modalità indicate per le postazioni mobili nel caso di codice blu con scenario Base. 4.4 Protocollo operativo per la gestione del Codice BLU Definizione del Codice BLU: s'intende come tale ogni evento caratterizzato almeno da perdita di coscienza (classificabile come ROSSO del sistema di codifica ministeriale e dal Dispatch della COP-118), che avvenga in un territorio nel quale è operante o attivabile una unità di defibrillazione precoce territoriale (First Responder) nell ambito del progetto PAD Rovigo Emergenza. Scenari possibili:

7 Scenario Avanzato: Richiesta d intervento con chiamata diretta al numero 1-1-8, da parte di un testimone spettatore dell'evento, presente in un luogo dove è attiva una postazione fissa DAE-FR. La COP seguirà il seguente protocollo (non operativo nella fase preliminare): 1. Attivazione dell ambulanza e dell automedica o eventuale rendez-vous come da consueti protocolli di centrale. 2. Attivazione immediata del CODICE BLU e del First Responder da parte della COP-118, secondo le indicazioni contenute in allegato " Protocollo PAD COP-118: attivazione del Codice BLU". 3. Supporto radiotelefonico con registrazione come attualmente in uso. Il FR attivato ed intervenuto sul luogo dell'evento dovrà: 1. Attenersi ai contenuti del Protocollo PAD First Responder con scenario tipo Avanzato. 2. Compilare la "Scheda PAD d'intervento FR" contenente tutti i dati utili per la compilazione del modello Utstein Style. Scenario Base: Intervento occasionale del First Responder di una postazione mobile o fissa sul luogo dell evento. Nel caso il FR si trovi sul luogo dell evento, seguirà il seguente protocollo d intervento: 1. Allertamento immediato, diretto o affidato ad altri, del numero come da linee guida BLS- D IRC. 2. Attivazione del DAE con puntuale effettuazione di quanto consigliato dallo strumento, con le modalità (sicurezza della scena, parametri vitali, etc.) apprese nel corso di formazione del progetto PAD. 3. Comunicazione alla COP-118 dei risultati ottenuti, e compilazione della "Scheda PAD-FR" contenente tutti i dati utili per la compilazione del modello Utstein Style. 4. gli operatori della COP-118 si atterranno a quanto previsto nello scenario Avanzato: Attivazione dell ambulanza e dell automedica o eventuale rendez-vous come da consueti protocolli di centrale. Attivazione immediata del CODICE BLU, secondo le indicazioni contenute in allegato. Supporto radiotelefonico con registrazione come attualmente in uso. I FR si atterranno scrupolosamente al protocollo previsto, risponderanno personalmente per ogni iniziativa non prevista dal protocollo o non concordata con la COP-118. Gli operatori della COP- 118 sono tenuti all'attivazione del sistema di defibrillazione precoce territoriale, e si avvarranno, per ogni decisione difforme dal protocollo, del supporto del medico di centrale. I medici della COP-118 provvederanno alla compilazione a posteriori del modello Utstein Style. 5. Il training e la formazione In un programma di defibrillazione precoce la fase dell addestramento ha uno scopo particolarmente importante: preparare all emergenza per arresto cardiocircolatorio persone che non ne hanno la forma mentis, e che a volte ne sono terrorizzate al solo pensiero. È per tale motivo che il Corso di addestramento non può e non deve avere unicamente una funzione didattica che miri quindi solo ad illustrare il corretto funzionamento di una macchina salvavita. Le tre funzioni specifiche del Corso PAD Rovigo Emergenza sono così delineate: A) Didattica: fornire ai FR le notizie tecniche sulle modalità d uso del DAE, le procedure d'intervento e le norme precauzionali.

8 Le lezioni prevedono un percorso teorico pratico su linee guida IRC/AHA, secondo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto. B) Preparazione psicologica dei FR all emergenza: chi non ha nessun'esperienza del settore deve essere messo in condizioni di farla. In genere l atteggiamento tenuto da un non esperto di fronte ad un evento così impegnativo come un arresto cardiocircolatorio, può essere o di minimizzare la situazione ritardando l intervento o di esaltarsi facendo anche più del dovuto. Durante tutto il corso, la reiterazione dei seguenti concetti può assolvere lo scopo di dare coraggio a chi non si sente sicuro e tranquillizzare chi sa di essere eccessivamente impulsivo ed interventista. I FR devono capire che: il loro contributo è essenziale per la sopravvivenza del paziente il loro intervento deve essere attuato in piena tranquillità poiché non c è nessuna possibilità di uso improprio dell apparecchio, se la scarica elettrica non è necessaria non sarà mai erogata dal defibrillatore. Un eventuale insuccesso non può in alcun modo essere imputato alla loro imperizia ma è la naturale ineluttabile evoluzione della malattia. C) Divulgazione del progetto PAD Rovigo Emergenza: è molto importante che il FR sia consapevole che opererà all interno di un progetto PAD, fornendo un contributo essenziale, svolto in piena tranquillità operativa, ma con obblighi etici e medico-legali connessi ad un atto sanitario e, quindi, con la tutela derivante dal rispetto rigoroso del protocollo d'intervento. La divulgazione del progetto avverrà con la presentazione del documento riassuntivo Protocollo PAD First Responder, contenente: Le definizioni, gli obiettivi, le strategie territoriali del progetto PAD. Gli obblighi medico-legali del FR. Le indicazioni operative di comportamento sulla scena e di relazione con la Centrale Operativa 118. Le indicazioni operative utili alla raccolta ed archiviazioni dei dati. Le indicazioni operative necessarie per la manutenzione del DAE ed il ripristino dei materiali. 5.1 Fasi dell addestramento e retraining A) Fase preliminare: fase didattica con lezioni teorico/pratiche secondo linee guida IRC/AHA (BLS-D laici) conformi alle indicazione della Regione Veneto. B) Fase di formazione al progetto PAD Rovigo Emergenza: Scheda PAD-FR Parte teorica: consiste nella preparazione psicologica del FR all emergenza e divulgazione del progetto PAD Rovigo Emergenza. Parte pratica: retraining BLSD, illustrazione e simulazione dello scenario tipo Base e/o Avanzato, simulazione della compilazione della scheda PAD-FR. C) Retraining progetto PAD Rovigo Emergenza: i retraining sono necessari per garantire nel tempo una gestione ottimale delle situazioni d'emergenza, che costituiscono eventi a bassissima incidenza con evidenti problemi di analfabetizzazione di ritorno. I FR, soprattutto quelli operanti in postazione DAE-FR fisse, sono una tipologia d'operatore assimilabile ai laici occasionali, l assenza di una responsabilità diretta rendono necessari messaggi rafforzativi e sensibilizzanti oltre che una elevata frequenza di retraining. Durante l esercitazione sarà possibile valutare la

9 motivazione ed il consenso degli operatori, all interno di un feedback necessario e indispensabile tra gruppo formativo ed unità operative territoriali. parte teorica: consiste in una discussione libera tra addestratori ed unità operativa territoriale sulle problematiche gestionali, e nella presentazione di eventuali aggiornamenti del documento "Protocollo PAD First Responder". Presentazione di dati epidemiologici sull'acc nel territorio di competenza della COP-118. Parte pratica: retraining BLSD a 6 mesi il primo ed ad un anno i successivi, simulazione degli scenari e simulazione della compilazione della scheda PAD- FR. Conferma della certificazione all uso del DAE 6. Rilevazione ed archivio dati: materiali e metodi La fase dell outcome, essenziale per verificare l efficacia del progetto stesso, deve essere un'indagine condotta con criteri scientifici ed obiettivi, per ottenere dati attendibili ed aderenti alla realtà e permettere un confronto con altre realtà omogenee. 6.1 strumenti di rilevazione. Registrazione dati del DAE: permette di registrare gli eventi all interno del defibrillatore. Alla fine d'ogni intervento è possibile decodificare con specifico programma la lettura dell elettrocardiogramma (Revisione). Modello Utstein: scheda informatizzata o cartacea universalmente riconosciuta per la raccolta dati degli arresti cardiaci. 6.2 Metodi di rilevamento ed archiviazione dati In ogni caso di codice blu o rosso con utilizzo del DAE s'innesca la prima fase di rilevazione dei dati, necessaria per la successiva archiviazione. L operatore di COP-118 segnala il codice blu alle consegne di fine turno. I dati utili per la rilevazione saranno ricavati da: 1. Scheda dell'agenda Missioni e sue modifiche. 2. Scheda d'intervento sanitaria (Scheda Verde). 3. Costatazione di decesso eventuale. 4. Scheda PAD-FR, consegnata entro 24 dall'evento unitamente al DAE. 5. dati archiviati nella memoria del DAE e del Monitor-Defibrillatore Lifepack 12. Il referente medico delegato all archivio dati avrà cura della conservazione dei documenti da cui estrapolare i dati e sarà responsabile dell'archiviazione dei dati. I sistemi d'archiviazione sono diversi nel caso d'arresto cardiocircolatorio in codice blu o in codice rosso. Sarà quindi possibile una verifica e revisione qualità (VRQ) della gestione dell arresto cardiocircolatorio sul territorio da parte del servizio SUEM-118, distintamente dall indagine statistica sull attività del progetto PAD Rovigo Emergenza, come peraltro riportato in letteratura (2). L archiviazione dei dati seguirà quindi le seguenti regole: A) Codice Blu Decodificazione dei dati attraverso il software Laerdal Code Runner, per i DAE Heartstart FR2 Laerdal. Revisione completa dell evento, che avviene tramite l inserimento nel database di tutti i dati e le informazioni richieste dal software. B) Codice Rosso

10 Decodificazione dei dati attraverso il software CODE-STAT Suite 4.1, Medtronic Physiocontrol per i DAE Lifepak 500 bifas Medtronic Physio Control. Revisione completa dell evento, che avviene tramite l inserimento nel database di tutti i dati e le informazioni richieste dal software. 6.3 Obiettivi della rilevazione ed archivio dati Lo scopo dell indagine è di ottenere: una relazione iniziale dell attività svolta e dei risultati ottenuti dal progetto PAD Rovigo Emergenza. Una relazione di VRQ dell evento arresto cardiorespiratorio nel territorio di competenza del servizio SUEM-118 (codici rossi e codici blu). Report casistica Ai fini statistici saranno presi in esame gli interventi di soccorso con codice di criticità, assegnato dalla COP-118, giallo, rosso e blu e codice gravità di rientro 3. Si ammettono cioè all indagine solo i casi d'arresto cardiorespiratorio, intendendo come tali quelli in cui l equipaggio intervenuto, anche su indicazione della COP-118, ha ritenuto necessario attuare manovre di rianimazione, escludendo, quindi, le constatazioni di decesso ed i casi di overtriage. I parametri esaminati secondo le direttive UTSTEIN saranno: luogo sesso età ECG pre-arrivo (FV, asistolia, altro) Sequenza azioni-ritmo Esito (ripresa circolazione spontanea) Con tali criteri sarà possibile ottenere, oltre che dati utili per una VRQ dell evento arresto cardiorepiratorio territoriale, una tabella riassuntiva della sopravvivenza nel territorio di competenza del servizio SUEM-118 Rovigo Emergenza nel caso di ACC extraospedaliero con la seguente modalità: ACC extraospedaliero: sopravvivenza. SUEM Rovigo Emergenza 118 %118 FR %FR Totale %medi a ACC Casi X X X sopravvissu ti X X X X X X FV Casi X X X sopravvissu X X X X X X ti Legenda : ACC arrestocardiocircolatorio, FV fibrillazione ventricolare,

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