LEZIONE 6 Corso di: GESTIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI. Indici per misurare la sostenibilità ambientale: la Carbon Footprint (Prima Parte)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LEZIONE 6 Corso di: GESTIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI. Indici per misurare la sostenibilità ambientale: la Carbon Footprint (Prima Parte)"

Transcript

1 LEZIONE 6 Corso di: GESTIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI Indici per misurare la sostenibilità ambientale: la Carbon Footprint (Prima Parte)

2 Indicatori di Sostenibilità Life Cycle Assessment (UNI EN ISO 14040, UNI EN ISO 14044) Carbon Footprint (UNI ISO/DIS 14067) Water footprint (ISO/CD 14046) Ecological footprint Piramide ambientale La Barilla Center for Food & Nutrition ha sviluppato un indicatore che analizza gli impatti ambientali degli alimenti EFP, CFP e WFP

3 Il Carbon Footprint è la misura dell ammontare totale delle emissioni di gas ad effetto serra (gas climalteranti GreenHouse Gas - GHG) rilasciare direttamente o indirettamente da un individuo, un organizzazione, un evento o un prodotto. Carbon Trust

4 I gas serra Biossido di carbonio - CO 2 : Combustibile per energia e trasporti Processi di produzione (cemento) Metano - CH 4 : Rifiuti Fermentazione enterica dei ruminanti risicoltura Idrofluorocarburi HFC e Perfluorocarburi PFC : Refrigeranti Industria chimica, elettronica e di alluminio Spray e schiume Esafluoruro di zolfo - SF 6 : Industria elettronica Fusione del magnesio Ossido di azoto - N 2 O : Industria chimica Agricoltura (fertilizzanti, cambio produzioni alimentari, ecc.)

5 I gas serra Gas Concentrazione nel 2000 Vita Tasso di crescita (% Media atmosferica all'anno) Potenziale di riscaldamento attuale (Watt/m 2 ) Vapore acqueo 1 ppc pochi giorni 0.20% < 1 Anidride carbonica 370 ppm ( ppm) anni 0.45% 1 Metano 1750 ppb 12 anni 0.60% 23 (62 riferito a 20 anni) Ossido di azoto 312 ppb 120 anni 0.25% 296 CFC 533 ppt 102 anni 1% HCFC 142 ppt 12 anni 4.20% 1700 HFC 12 ppt anni 5.10% Perfluorocarburi 79 ppt anni 1.40% 5700 Esafluoruro di zolfo SF 6 Trifluorometil-zolfopentafluoruro SF 5 CF 3 Ozono troposferico 4,7ppt 3200 anni 6.30% ppt 3500 anni /26 ppb settimane Non identificabile - Areosol variabile giorni/settimane (molto variabile) Non identificabile -

6 Emissioni di gas serra per settore

7 Ripartizione percentuale delle emissioni di gas ad effetto serra nel 2010

8 Andamento delle emissioni di gas serra da combustibili fossili e cemento per regione

9 Da dove proviene la CO 2 emessa? Consumi energetici mondiali Un americano consuma 26 barili di petrolio all anno Un italiano consuma 12 barili di petrolio all anno Un cinese consuma 2 barili di petrolio all anno Un africano appena 1

10 Emissioni di anidride carbonica Per nazione Procapite

11 Andamento delle emissioni di gas serra da combustibili fossili e cemento per regione

12 L Effetto Serra

13 Da dove proviene la CO 2 emessa?

14 Da dove proviene la CO 2 emessa? Il ciclo del carbonio

15 Possibili cause astronomiche del riscaldamento globale La quantità di radiazione che arriva sulla Terra dal Sole per unità di tempo e superficie (quindi una potenza per unità di superficie), misurata sulla superficie superiore dell'atmosfera terrestre, su un piano perpendicolare ai raggi solari.

16

17 Oggi

18

19 L effetto serra è un fenomeno naturale, che ha operato in tutta la storia della Terra, condizionando la stessa esistenza della vita. Attualmente ci preoccupiamo non dell esistenza dell effetto serra, ma della possibilità che l entità di questo effetto venga incrementata in modo significativo dall attività antropica.

20 La situazione attuale: i rapporti dell IPCC (International Panel on Climate Change - Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) L IPCC è un organo scientifico di riferimento per lo studio dell alterazioni del clima terrestre. È stato formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, l'organizzazione meteorologica mondiale (WMO) ed il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP). Ha il compito di valutare in modo obbiettivo e trasparente le informazioni (scientifiche, tecniche e socio-economiche) necessarie per la comprensione, su basi scientifiche, del rischio di alterazioni del clima indotte dall uomo, dei loro potenziali impatti sul pianeta e dei possibili interventi per mitigarne gli effetti.

21 La situazione attuale: i rapporti dell IPCC (International Panel on Climate Change - Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) Il 12 ottobre 2007 l'organizzazione ha vinto il Premio Nobel per la pace con Al Gore per l'impegno nel diffondere la conoscenza sui cambiamenti climatici dovuti al riscaldamento globale. I rapporti di valutazione finora pubblicati dall IPCC sono i seguenti: Primo Rapporto di Valutazione (1990) Secondo Rapporto di Valutazione (1995) Terzo Rapporto di Valutazione (2001) Quarto Rapporto di Valutazione (2007) Quinto rapporto di Valutazione (2014)

22 Il riscaldamento globale è inequivocabile ed evidente visto l incremento della temperature medie di aria ed oceani, lo scioglimento dei ghiacciai e la crescita del livello dei mari IPCC 4th Assessment Working Group I, Summary for Policymakers, 2007

23 La situazione attuale: i rapporti dell IPCC La maggior parte degli aumenti di temperatura media globale osservati dalla metà del XX secolo sono molto probabilmente (90-95%) causati dall incremento delle concentrazioni dei gas serra emessi dalle attività umane. Malgrado le attuali politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici e le relative pratiche per lo sviluppo sostenibile, le emissioni globali di gas serra continueranno a crescere per i prossimi decenni. IV rapporto dell IPCC, 2007,

24 La situazione attuale: i rapporti dell IPCC Le emissioni di gas serra sono oggi a livelli mai raggiunti prima e nel decennio che si è chiuso la crescita delle emissioni è stata più rapida che nei tre decenni precedenti, nel periodo il ritmo di crescita è salito al 2,2% l anno, nel 2010 la curva delle emissioni ha raggiunto il suo vertice con 49 miliardi di tonnellate. Gli eventi climatici estremi aumenteranno, l acidificazione degli oceani continuerà e l innalzamento del livello dei mari minaccerà le regioni costiere. Gli effetti negativi per gli ecosistemi sono già rilevabili, ma nei prossimi decenni anche le conseguenze sugli esseri umani diverranno evidenti. Nelle aree temperate e nelle regioni tropicali-secche le riserve di acqua potabile saranno in forte calo. La siccità e le inondazioni ridurranno la produttività dell agricoltura in molte regioni del pianeta, mentre in quelle più fredde l aumento della temperatura produrrà l effetto opposto. Si diffonderanno malattie tropicali e la popolazione sarà esposta all aumento delle malattie respiratorie dovute alla maggiore concentrazione di ozono nella parte bassa dell atmosfera. V rapporto dell IPCC, 2014

25 Possibili effetti dei cambiamenti climatici Conseguenze sui mercati globali Diminuzione delle rese agricole, aumento dei prezzi, ecc. Incremento degli eventi meteorologici estremi Uragani, siccità, inondazioni, ecc. Diminuzione della biodiversità Estinzione di specie animali e vegetali, ecc. Cambiamenti negli habitat di animali e piante Possono adattarsi abbastanza velocemente, ecc. Innalzamento del livello del mare Possibili migrazioni (ecoprofughi), ecc. Effetti sulla salute umana Possibile diffusione di malattie tropicali, ecc.

26 La Carbon Footprint può rappresentare pertanto un indicatore di emissione di gas serra che guidi politici, imprenditori e consumatori verso politiche e comportamenti che riducano il loro rilascio in atmosfera

27 In particolare la Carbon footprint rappresentata per una azienda uno strumento per : Quantificare e localizzare le fonti di emissione. Conoscere la propria Carbon intensity Analizzare le opportunità di miglioramento. Avere un riferimento per confrontare le proprie performance con possibili competitori. Ottenere un marchio per il proprio prodotto/servizio. Carbon Footprint

28 Cosa s intende per Carbon Footprint Nonostante l uso diffuso, non esiste ancora un completo accordo sulla precisa definizione di cosa sia il carbon footprint (soprattutto in ambito accademico, nonostante i numerosissimi studi presenti nella letteratura scientifica su tali tematiche). Secondo la più diffusa definizione del Joint Research Center JRC istituto a servizio della Commissione Europea) per CF s intende : Carbon footprint (CF) is the overall amount of carbon dioxide (CO 2 ) and other greenhouse gas emissions (CH 4,N 2 O, HFCs, etc.) associated with a product (goods and services) along its life cycle. Product Life Cycle = supply chain + use + end-of-life CF shall be quantified using the Global Warming Potential (GWP 100 ) indicators, as defined by the IPCC.

29 Come si calcola la Carbon Footprint: Valutando l intero ciclo di vita (dalla culla alla tomba approccio LCA - Life Cycle Assessment) Sommando le quantità, calcolate in CO 2 equivalenti (CO 2eq), di una serie di gas ad effetto serra (non solo anidride carbonica). Valutando tutte le emissioni, sia quelle dirette (quelle che possono essere controllate da una organizzazione) sia quelle indirette (indipendenti dalla organizzazione). LCA è un metodo standardizzato a livello internazionale (norme ISO e ISO 14044) per la valutazione dei carichi ambientali e delle risorse consumate nell arco dell intero ciclo di vita di beni e servizi (dalla culla alla tomba).

30

31 Come si calcola la Carbon Footprint SOMMA [(dati di emissione di una attività) x (fattore di emissione)] x GWP = Kg CO 2 eq esempio [200 MWh e (consumo di energia elettrica) x 0,483 tco 2 /Mwh e (Fattore di emissione "standard ) ] x GWP 100 = 96,6 Kg CO 2 eq GAS SERRA POTENZIALE DI RISCALDAMENTO GLOBALE (Global Warming Potential) GWP 100 IPCC1996 CO 2 1 CH 4 21 N 2 O 310 HFCs PFCs SF GWP-Rappresenta il potenziale contributo all effetto serra di ogni singolo gas in atmosfera. RISCALDAMENTO Metano: 1,96 Kg CO 2 /m 3 GPL: 1,44 Kg CO 2 /L Gasolio Riscaldamento: 2,65 Kg CO 2 /L Pellet: 132 Kg CO 2 /t

32 Calcolo del carbon footprint Standard metodologici Dopo le esperienze della norma del WRI/WBCSD della PAS 2050 da pochi mesi è stato introdotto lo standard internazionale ISO.

33 Il carbon footprint delle organizzazioni: gli standard metodologici The Greenhouse Gas Protocol Standard e linee guida per la contabilizzazione e rendicontazione dei gas serra delle organizzazioni. (World Resource Institute, WBCSD) Carbon Footprint

34 Il carbon footprint delle organizzazioni: gli standard metodologici La PAS 2050 è un indice per quantificare le emissioni di GHG associate a beni e servizi. È stata pubblicata per la prima volta nel 2008 in Gran Bretagna ed elaborata dal BSI (British Standard Institute), dal Carbon Trust e dal DEFRA (Department of Environment, Food and Rural Affairs). Successivamente alla PAS è stata pubblicata una guida che illustra come applicare la norma: Guidance to PAS 2050.

35 Il carbon footprint delle organizzazioni: gli standard metodologici Carbon Footprint UNI ISO Standard per quantificare e rendicontare a livello sia di prodotto sia di organizzazione le emissioni di gas serra (International Standard Organization)

36 Gli standard internazionali sui GHG I membri della famiglia ISO Nella famiglia delle ISO relativa alla gestione ambientale, l International Organization for Standardization (ISO) ha elaborato un nuovo standard per la quantificazione e la comunicazione della carbon footprint di prodotto (CFP). ISO Parte I e II Carbon Footprint of Products: Quantification and Communication per la quantificazione e comunicazione dei gas effetto serra (CO 2 ) emessi nell intero o su specifiche fasi del ciclo di vita dei prodotti; La metodologia si basa sugli standard internazionali di riferimento per gli studi di Life Cycle Assessment-LCA (carbon footprint a livello di prodotto) (Greenhouse gases Carbon footprint of products Part 1: Quantification) ISO (Greenhouse gases Carbon footprint of products Part 2: Communication) Un carbon footprint, pertanto: E basato sulle metodologie fornite dalle norme ISO e Prevede di comunicare i risultati in maniera comprensibile e trasparente (in accordo a quanto previsto dalla norma ISO 14025, Etichette e dichiarazioni ambientali Dichiarazioni ambientali di tipo III ). Prevede una fase di revisione indipendente.

37 Gli standard internazionali sui GHG I membri della famiglia ISO Nella famiglia delle ISO relativa alla gestione ambientale, l International Organization for Standardization (ISO) ha elaborato un nuovo standard per la quantificazione e la comunicazione della carbon footprint di prodotto (CFP). ISO , 2 e 3 parte: stabilisce principi e specifica requisiti di processo permettendo di quantificare, monitorare, rendicontare e convalidare inventari di gas serra. (probabile revisione a breve). È suddivisa in tre parti che posso essere utilizzate separatamente o come un utile insieme di strumenti integrati per rispondere ai differenti bisogni in materia di dichiarazioni e verifiche delle emissioni dei gas ad effetto serra.

38 Gli standard internazionali sui GHG I membri della famiglia ISO Nella famiglia delle ISO relativa alla gestione ambientale, l International Organization for Standardization (ISO) ha elaborato un nuovo standard per la quantificazione e la comunicazione della carbon footprint di prodotto (CFP). UNI ISO Dettaglia i principi ed i requisiti per progettare, sviluppare, gestire e rendicontare gli inventari di GHG a livello di un'organizzazione. Include i requisiti per determinare i confini di emissione dei GHG, quantificando le emissioni e le rimozioni di GHG di un'organizzazione ed identificando specifiche attività dell'organizzazione volte a migliorare la gestione dei GHG. Sono inoltre dettagliati i requisiti del sistema di gestione e la guida sulla gestione della qualità dell'inventario GHG, la rendicontazione, gli audit interni e le responsabilità dell'organizzazione nelle attività di verifica.

39 Gli standard internazionali sui GHG I membri della famiglia ISO Nella famiglia delle ISO relativa alla gestione ambientale, l International Organization for Standardization (ISO) ha elaborato un nuovo standard per la quantificazione e la comunicazione della carbon footprint di prodotto (CFP). UNI ISO Riguarda i progetti GHG sviluppati appositamente per ridurre le emissioni di GHG od aumentarne la rimozione, quali gli interventi nelle fonti rinnovabili o la carbon sequestration (per seppellire a grande profondità o sotto al mare l'anidride carbonica). Comprende principi e requisiti per determinare una linea comune di riferimento per il progetto (base-line), il monitoraggio, la quantificazione e la rendicontazione delle prestazioni del progetto rispetto a tale riferimento.

40 Gli standard internazionali sui GHG I membri della famiglia ISO Nella famiglia delle ISO relativa alla gestione ambientale, l International Organization for Standardization (ISO) ha elaborato un nuovo standard per la quantificazione e la comunicazione della carbon footprint di prodotto (CFP). UNI ISO Descrive l'effettivo processo di validazione o verifica. Specifica i requisiti per le componenti quali la pianificazione della verifica, le procedure di verifica e la valutazione delle asserzioni relative ai GHG. Quindi l'iso può essere utilizzata da organizzazioni o da terze parti indipendenti per validare o verificare la rendicontazione e le dichiarazioni GHG.

41 Gli standard internazionali sui GHG I membri della famiglia ISO Nella famiglia delle ISO relativa alla gestione ambientale, l International Organization for Standardization (ISO) ha elaborato un nuovo standard per la quantificazione e la comunicazione della carbon footprint di prodotto (CFP). ISO Gas ad effetto serra - Requisiti per gli organismi di validazione e verifica dei gas a effetto serra per l'uso in accreditamento o altre forme di ricognizione. ISO Gas ad effetto serra - Requisiti di competenza dei gruppi di validazione e verifica dei gas a effetto serra. ISO Quantification and reporting of GHG emissions for organizations - Guidance for application of ISO per la quantificazione e rendiconto delle emissioni dirette ed indirette dei gas effetto serra delle organizzazioni;

42 Gli standard internazionali sui GHG I membri della famiglia ISO Nella famiglia delle ISO relativa alla gestione ambientale, l International Organization for Standardization (ISO) ha elaborato un nuovo standard per la quantificazione e la comunicazione della carbon footprint di prodotto (CFP). ACCREDITAMENTO L Ente nazionale italiano di accreditamento (ACCREDIA) ha emanato il Regolamento per l accreditamento degli Organismi di verifica degli inventari GHG in accordo con la norma UNI EN ISO Certiquality è tra i pochissimi enti accreditati per la verifica delle asserzioni GHG a fronte della ISO

43 Gli standard internazionali sui GHG I membri della famiglia ISO Identificazione delle sorgenti di emissione e di assorbimento di GHG GHG Organizzazioni ISO Selezionare la metodologia di quantificazione delle emissioni di GHG Selezionare e raccogliere i dati delle attività relatie ai GHG Selezione dei fattori di emissione e calcolo delle emisisoni di GHG Obiettivi da raggiungere GHG Progetti ISO Validators/Verifiers Azioni per ridurre le emissioni di GHG Report sulle emissisoni di GHG Verifica delle emissioni da parte di un organo esterno ISO ISO ISO 15066

44 UNI ISO Carbon footprint delle organizzazioni 1. Definizione dei confini organizzativi: a) controllo o equa ripartizione 2. Definizione dei confini operativi, identificazione delle fonti di emissione: a) Emissioni dirette: elettricità, calore e vapore generato (Scope 1) b) Emissioni indirette da consumo energetico: elettricità, calore, vapore importati e consumati dall organizzazione (Scope 2) c) Emissioni indirette: consumo di prodotti, trasporti, smaltimento rifiuti, altro (Scope 3) Carbon Footprint

45 UNI ISO Carbon footprint delle organizzazioni 1. Definizione dei confini organizzativi: a) controllo o equa ripartizione 2. Definizione dei confini operativi, identificazione delle fonti di emissione: a) Emissioni dirette: elettricità, calore e vapore generato (Scope 1) b) Emissioni indirette da consumo energetico: elettricità, calore, vapore importati e consumati dall organizzazione (Scope 2) c) Emissioni indirette: consumo di prodotti, trasporti, smaltimento rifiuti, altro (Scope 3) Carbon Footprint

46 UNI ISO Carbon footprint delle organizzazioni PERCHE L AZIENDA DOVREBBE CERTIFICARSI? Fornisce all azienda uno strumento di Gestione e Monitoraggio delle emissioni dei gas serra: 1. Aumenta la capacità di controllo sulle prestazioni dei processi. 2. Interviene nella gestione dei processi. Fornisce all azienda dati ed informazioni a supporto delle scelte strategiche che consentono: 1. Il rispetto delle prescrizioni applicabili: Kyoto e altri programmi di riduzione delle emissioni. 2. Migliorare l Immagine della azienda nei confronti di clienti ed investitori : GHG Declaration

47 Gli standard per il carbon footprint di beni e servizi PAS 2050 (British Standard Institute, Defra, Carbon Trust) UNI ISO (International Standard Organization) Ciclo di vita Carbon Footprint

48 PAS 2050 Carbon footprint di beni e servizi Fornisce all azienda dati ed informazioni supporto delle scelte strategiche: Nello sviluppo di nuovi prodotti. Nella gestione dei processi: rifiuti, energia, ecc. Nelle strategie di marketing: etichette ecologiche, confronto con competitori, etc. Carbon Footprint

49 Carbon Footprint Chi calcola il proprio Carbon Footprint nel mondo

50 Carbon Footprint Chi calcola il proprio Carbon Footprint In Italia

51 Un esempio di etichetta con CF San Benedetto: nasce la bottiglia easy La vecchia bottiglia PET da 1 Litro (2010) Carbon footprint è 210 grco2eq La nuova bottiglia PET da 1 Litro carbon neutral (2011) Carbon footprint è 173 grco2eq (emissioni compensate) Easy La nuova bottiglia ha il 30% di PET riciclato Consuma meno energia: -13% Inquina meno: tco 2 eq Aumenta le vendite: + 78% Eletto dai consumatori prodotto dell anno % di quota di mercato a volume nel segmento 1L Naturale PET Effetto a catena: San Benedetto, in collaborazione con COOP, lancia un progetto per lo sviluppo di una filiera virtuosa del recupero del PET

52 Emissioni di anidride carbonica per chilometro per alcuni modelli di automobili Carbon Footprint fonte: Ministero delle Attività Produttive, Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 2004.

53 Alcuni siti Carbon Footprint

54 Altre iniziative per il calcolo della CFP

55 Altre iniziative per il calcolo della CFP Blauer Engel, Germania Carbon Footprint Label, Corea Lanciato nel 1978, l Angelo Blu è uno dei primi e più noti marchi ambientali al mondo. Viene assegnato a prodotti e servizi ecologici che rispettano certi criteri che vengono revisionati da una giuria indipendente. Di recente sono state introdotte ulteriori specifiche per il marchio: Proteggi il clima è riportato sul marchio di prodotti che hanno un impatto ridotto di emissioni di GHG lungo il proprio ciclo di vita. A seguito di programma pilota durato nove mesi, l Istituto Coreano per Industria e Tecnologia Ambientale (KEITI) ha introdotto un marchio di CF nel febbraio del Ad oggi, più di 230 beni e servizi sono stati etichettati. Carbon Footprint of Products, Giappone Il progetto Carbon Footprint of Products (CFP) è stato lanciato nel 2008 dal Ministero dell Economia, Commercio ed Industria Giapponese per sviluppare un sistema nazionale completo per la quantificazione e la etichettatura della CF per prodotti. Ad oggi la CF è stata assegnata a quasi cento prodotti.

56 Altre iniziative per il calcolo della CFP Climate Declarations, Svezia Climatop, Svizzera Ecolabel, Unione europea Questo sistema internazionale di EPD ha introdotto un nuovo servizio, includendo le Climate Declarations come questione singola delle Environmental Product Declarations. Il sistema EPD fornisce un approccio completo e coerente per lo sviluppo di dichiarazioni ambientali di prodotto basati sull ISO L associazione svizzera Climatop utilizza un approccio migliore della classe, attribuendo il suo marchio a quei prodotti che rispetto alla loro categoria sono risultati essere meno impattanti per il clima. Dal 2008 più di 40 prodotti sono stati certificati approvato da Climatop. Tutti i prodotti etichettati vengono supportati da una descrizione sintetica con una revisione critica che viene pubblicata su internet. L Ecolabel dell Unione europea è un sistema di certificazione volontario che è stato introdotto nel 1992 per aiutare i consumatori europei a riconoscere prodotti, bene e servizi a minor impatto ambientale. Attualmente si lavora sull introduzione del criterio delle emissioni di GHG nel marchio.

57 Altre iniziative per il calcolo della CFP L Indice Carbone, Francia Nel 2008 la catena di supermercati Casino ha lanciato il programma di etichettatura L Indice Carbone. L ammontare delle emissioni di CO 2 per la produzione e la distribuzione di un prodotto è mostrato sulla confezione insieme ad una scala che dimostra l ammontare relativo di emissioni di GHG per 100 grammi di prodotto. Carbon Reduction Label, Gran Bretagna Il Carbon Reduction Label è stato sviluppato dal British Carbon Trust. Ad oggi è stata determinata la CF per più di 3000 prodotti da settori differenti. Per rinnovare il marchio dopo due anni deve essere dimostrata una riduzione delle emissioni di GHG legate al prodotto.

Cambiamenti climatici e Carbon footprint

Cambiamenti climatici e Carbon footprint Cambiamenti climatici e Carbon footprint Valentina Fantin ENEA Bologna Laboratorio LCA & Ecodesign Reggio Calabria, 11 Novembre 2014 Riscaldamento globale e IPCC LECOP «Le concentrazioni di gas serra hanno

Dettagli

Carbon Footprint. A. Contin - Gestione Ambientale VII - 0

Carbon Footprint. A. Contin - Gestione Ambientale VII - 0 Carbon Footprint VII - 0 Gestione delle emissioni di gas serra Settore cogente Settore volontario VII - 1 L impronta climatica Carbon Footprint Carbon Footprint di di azienda azienda Carbon Footprint di

Dettagli

L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche

L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche Armando Olivieri Società Medico-Chirurgica Vicentina 22 ottobre 2016 le nostre scelte alimentari individuali possono influenzare l ambiente,

Dettagli

La doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta. Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice

La doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta. Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice Venezia, 14 febbario 2012 La doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice Greenhouse effect: natural vs. Enhanced 2 Le

Dettagli

Carbon Footprint e riduzione delle Emissioni di CO2

Carbon Footprint e riduzione delle Emissioni di CO2 Carbon Footprint e riduzione delle Emissioni di CO2 Luca Leonardi, Climate Change Services Bureau Veritas Italia Spa ore 12.15 13.00 Sommario: Il carbon footprint Contabilizzazione delle emissioni di CO

Dettagli

SCIENZE DELLA TERRA: Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA. Prof. Daniele Verri. Cambiamenti climatici

SCIENZE DELLA TERRA: Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA. Prof. Daniele Verri. Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA Cambiamenti climatici Prof. Daniele Verri Il clima è l insieme delle condizioni atmosferiche che caratterizzano una certa zona geografica. Il sistema climatico include l atmosfera,

Dettagli

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore Carmine Correale Impatto ambientale degli alimenti La stima degli impatti ambientali associati a ogni singolo alimento è stata condotta con l analisi

Dettagli

SEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti

SEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti VENERDÌ 21 OTTOBRE 2011 ORE 15.00 18.00 SEMINARIO La certificazione ambientale e l etichettatura di prodotto come strumento di valorizzazione delle produzioni locali e opportunità di sviluppo professionale

Dettagli

Milano, 15 maggio 2013

Milano, 15 maggio 2013 1 ISO/CD 14067.3 Il quadro Carbon normativo Footprint ISO di sui marchi ambientali di Prodotto prodotto Daniele Pernigotti Milano, 15 maggio 2013 Quinto Vicentino, 6 dicembre 2011 Presentazione 2 Opera

Dettagli

LA VERIFICA DI PARTE TERZA INDIPENDENTE: UNO STRUMENTO PER AUMENTARE LA CREDIBILITA DELLE ASSERZIONI AMBIENTALI

LA VERIFICA DI PARTE TERZA INDIPENDENTE: UNO STRUMENTO PER AUMENTARE LA CREDIBILITA DELLE ASSERZIONI AMBIENTALI LA VERIFICA DI PARTE TERZA INDIPENDENTE: UNO STRUMENTO PER AUMENTARE LA CREDIBILITA DELLE ASSERZIONI AMBIENTALI Giovanni Cottica Bergamo Km rosso 1 La comunicazione ambientale: destinatari, contenuti,

Dettagli

Progetto LIFE+ Climate ChangE-R. Buone pratiche per la riduzione dell impronta di carbonio nel settore vegetale

Progetto LIFE+ Climate ChangE-R. Buone pratiche per la riduzione dell impronta di carbonio nel settore vegetale Progetto LIFE+ Climate ChangE-R Buone pratiche per la riduzione dell impronta di carbonio nel settore vegetale Claudio Selmi, Renato Canestrale - CRPV Bologna, 15 Aprile 2016 Stima delle emissioni di gas

Dettagli

GREEN TOOLS Armando Romaniello Direttore Marketing Industry Management e Certificazione di prodotto

GREEN TOOLS Armando Romaniello Direttore Marketing Industry Management e Certificazione di prodotto GREEN TOOLS Armando Romaniello Direttore Marketing Industry Management e Certificazione di prodotto Mantova, 25 novembre 2015 Consumatore e mercato globale: ogni giorno più esigenti - Sicurezza (conditio

Dettagli

Mangiare bene per il clima WORKSHOP Stile alimentare e sostenibilità della filiera bio

Mangiare bene per il clima WORKSHOP Stile alimentare e sostenibilità della filiera bio Mangiare bene per il clima WORKSHOP Stile alimentare e sostenibilità della filiera bio Biancamaria Torquati Dipartimento di Scienze agrarie alimentari e ambientali, Università di Perugia http://www.crea.gov.it/pubblicazioni-scientifiche/

Dettagli

Norme ISO applicabili per la certificazione di prodotto e il LCA Dr. Giorgio Merlante IDEA.NET

Norme ISO applicabili per la certificazione di prodotto e il LCA Dr. Giorgio Merlante IDEA.NET Norme ISO applicabili per la certificazione di prodotto e il LCA Dr. Giorgio Merlante IDEA.NET I Criteri Ambientali Minimi CAM e il programma EPD Italy Economia Circolare e Edilizia Sostenibile 4 Aprile

Dettagli

NORMA UNI PER IL MERCATO. VOLONTARIO DEL Prodotto CARBONIO

NORMA UNI PER IL MERCATO. VOLONTARIO DEL Prodotto CARBONIO 1 NORMA UNI PER ISO/CD 14067.3 IL MERCATO Carbon Footprint di VOLONTARIO DEL Prodotto CARBONIO Daniele Pernigotti Daniele Pernigotti Padova, 16 dicembre 2013 Quinto Vicentino, 6 dicembre 2011 Presentazione

Dettagli

Cambiamenti climatici: origini, effetti e scenari futuri

Cambiamenti climatici: origini, effetti e scenari futuri Cambiamenti climatici: origini, effetti e scenari futuri Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna Yann Arthus-Bertrand / Altitude Il clima

Dettagli

IL CLIMA IN ITALIA E NEL MONDO

IL CLIMA IN ITALIA E NEL MONDO IL CLIMA IN ITALIA E NEL MONDO Come e perché è cambiato Col. Mario Giuliacci Cambiamenti climatici nell ultimo milione di anni LE CAUSE DI VARIAZIONI DEL CLIMA NEL LONTANO PASSATO SONO SOLO DI NATURA

Dettagli

Un analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra

Un analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra Un analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra Parma 13 Maggio 2010 Prof. Riccardo Valentini Rete Rurale Nazionale Università degli Studi della Tuscia RIK@UNITUS.IT Gas

Dettagli

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Agricoltura e cambiamenti climatici: l esperienza del Life+ Climate ChangE-R ROBERTA CHIARINI

Dettagli

Etichetta PER IL CLIMA Una storia

Etichetta PER IL CLIMA Una storia Etichetta PER IL CLIMA Una storia 1 Premessa Dalle strategie europee sulle Politiche Integrate di Prodotto a Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse, iniziativa prioritaria della strategia

Dettagli

Perché le regole e come

Perché le regole e come Perché le regole e come Conseguenze sullo sviluppo umano Le norme ISO > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/3_le_regole_internazionali.pdf Il sistema di gestione aiuta > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/4_sistema_di_gestione.pdf

Dettagli

Metodologie e normative di riferimento per la determinazione dei bilanci di gas serra di processi e prodotti industriali

Metodologie e normative di riferimento per la determinazione dei bilanci di gas serra di processi e prodotti industriali Metodologie e normative di riferimento per la determinazione dei bilanci di gas serra di processi e prodotti industriali Alessandro Ficarazzo Torino, 4 dicembre 2013 Quadro di riferimento 2 Quadro di riferimento

Dettagli

CRES CLIMARESILIENTI. Informare ed educare alla sostenibilità.

CRES CLIMARESILIENTI. Informare ed educare alla sostenibilità. CRES CLIMARESILIENTI Informare ed educare alla sostenibilità www.climaresilienti.it Ambiente L'ambiente può essere definito come un sistema di condizioni esterne materiali in cui un organismo vive. In

Dettagli

La valutazione del Carbon Footprint del cuoio: Il caso della lavorazione delle pelli ovine nel Distretto di Solofra

La valutazione del Carbon Footprint del cuoio: Il caso della lavorazione delle pelli ovine nel Distretto di Solofra La valutazione del Carbon Footprint del cuoio: Il caso della lavorazione delle pelli ovine nel Distretto di Solofra Biagio Naviglio a, Massimiliano Fabbricino b, Anna Cozzolino b a. Stazione Sperimentale

Dettagli

L approccio Life Cycle Thinking nei servizi turistici

L approccio Life Cycle Thinking nei servizi turistici L approccio Life Cycle Thinking nei servizi turistici Prof. Andrea Raggi - Università "G. d'annunzio, Pescara Prof. Luigi Bruzzi - Università degli Studi di Bologna LCA&ECOINNOVAZIONE in Italia Rimini,

Dettagli

ASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI VEGETALI SURGELATI. Francesca Falconi

ASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI VEGETALI SURGELATI. Francesca Falconi ASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI VEGETALI SURGELATI Francesca Falconi ANALISI DEL CICLO DI VITA STUDIO DELL INTERAZIONE TRA IL CICLO DI VITA DI UN SISTEMA DI PROCESSO E L AMBIENTE PRODOTTI

Dettagli

Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali

Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Informazioni e grafici tratte dal IV rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Climate Change 2007:

Dettagli

SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE

SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricoltura Fabrizio Piva - CCPB srl Bologna ccpb@ccpb.it

Dettagli

Presentation. Utilitalia Hosting Institution. Disclosure, Measurement, Management and Mitigation of Climate Change Risks.

Presentation. Utilitalia Hosting Institution. Disclosure, Measurement, Management and Mitigation of Climate Change Risks. Disclosure, Measurement, Management and Mitigation of Climate Change Risks Presentation Title for Companies Stefano Pareglio coordinatore Isabella Alloisio, Francesco Bosello, Lorenza Name Campagnolo,

Dettagli

HASHTAG MODENA. Modena 31/10/2014. XXIII Assemblea Congressuale LegaCoop Modena CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO

HASHTAG MODENA. Modena 31/10/2014. XXIII Assemblea Congressuale LegaCoop Modena CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO HASHTAG MODENA XXIII Assemblea Congressuale LegaCoop Modena Modena 31/10/2014 PROGETTO E ORGANIZZAZIONE EVENTO CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO [HASHTAG MODENA 2014] /////////////

Dettagli

Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi. Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile

Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi. Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile QUALI SONO LE CAUSE DELL EFFETTO EFFETTO SERRA? Industrie, macchine, produzione di energia

Dettagli

Life CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia

Life CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia Life Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia COSA impatto dell intero ciclo di produzione di biogas COME quantificazione della emissioni

Dettagli

GLI IMPATTI DELL UOMO SUL CLIMA E L AMBIENTE cause, conseguenze, contromisure

GLI IMPATTI DELL UOMO SUL CLIMA E L AMBIENTE cause, conseguenze, contromisure GLI IMPATTI DELL UOMO SUL CLIMA E L AMBIENTE cause, conseguenze, contromisure L UOMO E L AMBIENTE - Ogni attività umana ha impatti (positivi o negativi) sull ambiente (mondo animale, mondo vegetale, acque,

Dettagli

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso

Dettagli

COP22, l attuazione locale degli obiettivi globali. Michela GALLO

COP22, l attuazione locale degli obiettivi globali. Michela GALLO COP22, l attuazione locale degli obiettivi globali Michela GALLO Rimini, 10 novembre 2016 CE.Si.S.P. - Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti Università di Genova - Sede Amministrativa

Dettagli

Etichetta di Utilizzo Responsabile

Etichetta di Utilizzo Responsabile Etichetta di Utilizzo Responsabile LA PREMESSA L esigenza di avere un etichetta ambientale utile ed efficace è una sfida che negli ultimi anni ha coinvolto molte aziende cosmetiche. 2 LA PROPOSTA DI L

Dettagli

L applicazione del Protocollo di Kyoto: : bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni

L applicazione del Protocollo di Kyoto: : bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni L applicazione del Protocollo di Kyoto: : bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni Dott.ssa Barbara Cavanna Business Unit Ambiente e Territorio RINA S.p.A. 1 Primati del RINA Il

Dettagli

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DELLA PROVINCIA DI TERAMO

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DELLA PROVINCIA DI TERAMO INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DELLA PROVINCIA DI TERAMO Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso

Dettagli

REGOLE IN MATERIA AMBIENTALE ED ENERGETICA

REGOLE IN MATERIA AMBIENTALE ED ENERGETICA REGOLE IN MATERIA AMBIENTALE ED ENERGETICA Gennaio 2014 INDICE PREMESSA... 3 Il nostro impegno per l ambiente... 3 Ambito di applicazione... 3 TIPOLOGIE DI IMPATTI AMBIENTALI GENERATI E AMBITI DI INTERVENTO...

Dettagli

LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso

LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Allevamento suinicolo sostenibile Seminario tecnico LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Laura Valli, Stefano Pignedoli (CRPA Spa) LCA Tipologia di allevamenti Azienda

Dettagli

Quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra relativi alla 3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SU DECRESCITA, SOSTENIBILITA ED

Quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra relativi alla 3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SU DECRESCITA, SOSTENIBILITA ED Quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra relativi alla 3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SU DECRESCITA, SOSTENIBILITA ED EQUITA SOCIALE Introduzione La Carbon Footprint misura

Dettagli

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art. PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO

Dettagli

Il 5 Rapporto IPCC. Nuove evidenze sul riscaldamento globale. Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna

Il 5 Rapporto IPCC. Nuove evidenze sul riscaldamento globale. Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna Il 5 Rapporto IPCC Nuove evidenze sul riscaldamento globale Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna Review Editor Chapter 7: Clouds and Aerosols Yann Arthus-Bertrand /

Dettagli

Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale

Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale Luogo e data Eleonora Di Cristofaro Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale Emissioni totali nette di gas serra del settore agricoltura

Dettagli

Consumo alimentare? risparmio ambientale: Francesca Ilgrande. l impatto delle nostre abitudini alimentari sull ambiente. Torino, 1 aprile 2014

Consumo alimentare? risparmio ambientale: Francesca Ilgrande. l impatto delle nostre abitudini alimentari sull ambiente. Torino, 1 aprile 2014 Consumo alimentare? risparmio ambientale: l impatto delle nostre abitudini alimentari sull ambiente Torino, 1 aprile 2014 Francesca Ilgrande Conosci il costo ambientale del cibo che mangi? Buttare il cibo

Dettagli

INNOVAZIONE PER L EFFICIENZA ENERGETICA. Milano, 02/09/2016

INNOVAZIONE PER L EFFICIENZA ENERGETICA. Milano, 02/09/2016 INNOVAZIONE PER L EFFICIENZA ENERGETICA Milano, 02/09/2016 F-Gas: scenari futuri Ing. Carmelo Paterniti Martello RC Group S.p.A. ENERGIA SICURA, SOSTENIBILE E COMPETITIVA PER L EUROPA Questa è la richiesta

Dettagli

La metodologia Life Cycle Assessment come strumento a supporto della gestione integrata dei rifiuti

La metodologia Life Cycle Assessment come strumento a supporto della gestione integrata dei rifiuti Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Centro Studi Qualità Ambiente tel +39 049 8275539/5536 www.cesqa.it monia.niero@cesqa.it La metodologia Life Cycle Assessment

Dettagli

LCA e Impronta ambientale dei prodotti. Nuovi strumenti per una competitività sostenibile

LCA e Impronta ambientale dei prodotti. Nuovi strumenti per una competitività sostenibile LCA e Impronta ambientale dei prodotti Nuovi strumenti per una competitività sostenibile LCA Life-Cycle Assessment Una definizione La LCA è una metodologia di valutazione, fondata su un approccio multi-criteri

Dettagli

Supply Chain Conad: dalla riduzione dei costi alla sostenibilità. Milano, 2 Marzo 2017

Supply Chain Conad: dalla riduzione dei costi alla sostenibilità. Milano, 2 Marzo 2017 Supply Chain Conad: dalla riduzione dei costi alla sostenibilità Milano, 2 Marzo 2017 Agenda Chi è Conad Da progetti di riduzione dei costi a sostenibilità La necessità di fare un «punto fermo» Prossimi

Dettagli

La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale

La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale Stefano Alini1; Irma Cavallotti2, Edoardo Bollati2, Filippo Servalli1 1 RadiciGroup;

Dettagli

Sostenibilità: la certificazione EPD applicata alle filiere agroalimentari

Sostenibilità: la certificazione EPD applicata alle filiere agroalimentari Corso di formazione Sostenibilità: la certificazione EPD applicata alle filiere agroalimentari Bologna, 21 Febbraio 2014 Sala Conferenze Albergo del Pallone, via del Pallone 4 www.ccpb.it www.studiolce.it

Dettagli

Cambiamenti climatici:

Cambiamenti climatici: Cambiamenti climatici: Conclusioni principali dell IPCC AR4 Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste IPCC WGI Bureau Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici,, Roma, 12-13 13 Settembre 2007 L Effetto

Dettagli

APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE

APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE Cosa devono sapere le organizzazioni responsabili di aree protette che vogliono sviluppare un sistema di gestione ambientale per

Dettagli

Il cibo sostenibile: i prodotti locali nel villaggio globale

Il cibo sostenibile: i prodotti locali nel villaggio globale workshop sulle dell agroalimentare JESOLO 10 Aprile 2015 Il cibo sostenibile: i prodotti locali nel villaggio globale Pierpaolo Duce Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Biometeorologia I paradossi

Dettagli

IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE. Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino

IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE. Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino Baldo@studiolce.it FERRARA, 6 GENNAIO 006 Chi siamo Lo Studio Associato Life Cycle Engineering

Dettagli

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA

Dettagli

IIS Giovanni Dalmasso VIA CLAVIERE, 10 PIANEZZA(TO)

IIS Giovanni Dalmasso VIA CLAVIERE, 10 PIANEZZA(TO) IIS Giovanni Dalmasso VIA CLAVIERE, 10 PIANEZZA(TO) Calcolo Carbon Footprint personale A.S. 2014-2015 Allievo: Stefano Tarizzo 1 INDICE Cap. 1 Definizione di Carbon Footprint pag. 3 Tab. 1 pag. 3 Cap.

Dettagli

Cambiamenti climatici e strategie di risposta

Cambiamenti climatici e strategie di risposta IUAV Cambiamenti climatici e strategie di risposta Parte prima: clima e sistema climatico Vincenzo Ferrara - Climatologo ENEA Venezia: 9 giugno 2012 Che cos è il clima? Per i geografi, i naturalisti e

Dettagli

La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale

La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale Stefano Alini 1 ; Irma Cavallotti 2, Edoardo Bollati 2, Filippo Servalli 1 1 RadiciGroup;

Dettagli

Il cambiamento climatico. Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico. Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Resoconto di alcuni dei principali effetti visibili in Europa Ing. Gianluca Bertoni Meteo Varese Responsabile settore previsionale MeteoNetwor Il cambiamento climatico I cambiamenti

Dettagli

Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Resoconto di alcuni dei principali effetti visibili in Europa Ing. Gianluca Bertoni Meteo Varese Responsabile settore previsionale MeteoNetwor Il cambiamento climatico I cambiamenti

Dettagli

La sostenibilita per una maggiore competitivita d impresa

La sostenibilita per una maggiore competitivita d impresa La sostenibilita per una maggiore competitivita d impresa di Luisa Nenci Lo Status Quo La green economy A green economy (GE) can be defined as one that results in improved human well being and social equity,

Dettagli

Progetto pilota Carbon Management dell'università Ca' Foscari: Conclusioni

Progetto pilota Carbon Management dell'università Ca' Foscari: Conclusioni Progetto pilota Carbon Management dell'università Ca' Foscari: Conclusioni Dott.ssa Martina Hauser e Ing. Ivana Radulovic 23 settembre 2011 Sommario Introduzione Il calcolo della Carbon Footprint dell

Dettagli

RSA - Relazione sullo Stato dell Ambiente nel Comune di Palermo

RSA - Relazione sullo Stato dell Ambiente nel Comune di Palermo RSA - Relazione sullo Stato dell Ambiente nel Comune di Palermo QUADRO DIAGNOSTICO COME BASE DEL PROCESSO A21 Non normata da legge DINAMICITA AGGIORNABILITA CONFRONTABILITA SISTEMA DI INDICATORI Indirizzi

Dettagli

EICMA 09 novembre Sviluppo Prodotti, Approvazioni e «Green Impact»

EICMA 09 novembre Sviluppo Prodotti, Approvazioni e «Green Impact» EICMA 09 novembre 2016 Sviluppo Prodotti, Approvazioni e «Green Impact» Viscolube è l azienda leader in Europa nel settore della riraffinazione degli oli usati e in Italia ha due stabilimenti di produzione

Dettagli

L IMPRESA SOSTENIBILE Il valore della sostenibilità per il Made In

L IMPRESA SOSTENIBILE Il valore della sostenibilità per il Made In L IMPRESA SOSTENIBILE Il valore della sostenibilità per il Made In Francesca Rulli 25 marzo 2015 - Dossobuono di Villafranca (Vr) DALLA DECISIONE STRATEGICA ALLA PIANIFICAZIONE OPERATIVA L impresa SOSTENIBILE

Dettagli

Ecodesign del cosmetico biologico. Giuseppe Garcea Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto CCPB srl E mail:

Ecodesign del cosmetico biologico. Giuseppe Garcea Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto CCPB srl E mail: Ecodesign del cosmetico biologico Giuseppe Garcea Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto CCPB srl E mail: ggarcea@ccpb.it Fiera SANA 2013 Chi siamo CCPB è un Organismo di Ispezione e Certificazione

Dettagli

Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari

Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari Patrizia Buttol- ENEA Sostenibilitàambientale: la vision e le azioni dell Industria Alimentare Italiana in un ottica di filiera e rete Cibus, 8 maggio

Dettagli

7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020

7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020 7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020 VII programma d azione europeo per l ambiente Il rapporto è edito dall ISPRA con la collaborazione ed in concorso con le Agenzie per la protezione

Dettagli

Innovazione tecnica ed organizzativa nella filiera agroalimentare prestazionale, ambientale e di mercato. Obiettivi del progetto: Fasi del progetto:

Innovazione tecnica ed organizzativa nella filiera agroalimentare prestazionale, ambientale e di mercato. Obiettivi del progetto: Fasi del progetto: Innovazione tecnica ed organizzativa nella filiera agroalimentare per l eccellenza l prestazionale, ambientale e di mercato Obiettivi del progetto: Innovazione di prodotto per packaging Innovazione di

Dettagli

Metodologie e vantaggi. Ing. Matteo Locati Responsabile Servizi Sostenibilità Certiquality

Metodologie e vantaggi. Ing. Matteo Locati Responsabile Servizi Sostenibilità Certiquality GLI STRUMENTI VOLONTARI DI RENDICONTAZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA (GHG) Lo standard ISO 14064 Metodologie e vantaggi Ing. Matteo Locati Responsabile Servizi Sostenibilità Certiquality VERSO

Dettagli

NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 COSA C È DI NUOVO?

NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 COSA C È DI NUOVO? NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 COSA C È DI NUOVO? Ing. Vincenzo D Angelo Servizio tecnico Società del Gres Cagliari 9 ottobre 2014 NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 UNI EN 295 Parte 1: 1992 Specificazioni

Dettagli

Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Gli effetti sono già evidenti Emissioni di CO 2 : quali le cause Il legno e la riduzione di CO 2 Il legno come carbon sink L incremento della concentrazione di CO 2 nell atmosfera

Dettagli

La dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo

La dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo CITTÀDI VENEZIA Ciclo di conferenze Arte del Consumatore La dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo Patrizio Mazzetto Centro culturale Candiani - Venezia, Mestre - 3/10/2008 1

Dettagli

CICLO DEL CARBONIO. Marco Carozzi

CICLO DEL CARBONIO. Marco Carozzi CICLO DEL CARBONIO Marco Carozzi Sommario Il carbonio: forme, pool Il ciclo Il carbonio nella biosfera Il carbonio nell idrosfera Carbonio nel suolo CO 2 e effetto serra Il carbonio: forme e pool - Ha

Dettagli

Carbon Footprint di un organizzazione

Carbon Footprint di un organizzazione CHE COSA E LA CARBON FOOTPRINT? La Carbon Footprint misura il contributo che le attività umane producono sull effetto serra, espresso in tonnellate di biossido di carbonio equivalente (CO 2 eq). Il tema

Dettagli

Integration of anaerobicaerobic digestion of organic wastes: GHG emission impacts at micro and macro scale

Integration of anaerobicaerobic digestion of organic wastes: GHG emission impacts at micro and macro scale XVII edizione della Conferenza nazionale sul compostaggio e digestione anaerobica Integration of anaerobicaerobic digestion of organic wastes: GHG emission impacts at micro and macro scale M. Marchi, A.

Dettagli

Elena Cervasio LRQA Italy. La certificazione dell impronta di carbonio secondo la ISO 14067:2013 - il chiusino KIO

Elena Cervasio LRQA Italy. La certificazione dell impronta di carbonio secondo la ISO 14067:2013 - il chiusino KIO Elena Cervasio LRQA Italy La certificazione dell impronta di carbonio secondo la ISO 14067:2013 - il chiusino KIO Motivazioni e Milestone INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE 2 Scenario INNOVAZIONE E

Dettagli

assorinnovabili Audizione presso X e XIII Commissione del Senato

assorinnovabili Audizione presso X e XIII Commissione del Senato assorinnovabili Audizione presso X e XIII Commissione del Senato Atto del Governo n. 369 (Attuazione direttiva qualità benzina e diesel e promozione energia fonti rinnovabili) ROMA, 17 gennaio 2017 assorinnovabili

Dettagli

La gestione del Carbon Footprint di Prodotto: il processo di normazione ISO 14067

La gestione del Carbon Footprint di Prodotto: il processo di normazione ISO 14067 Centro Studi Qualità Ambiente c/o Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Università di Padova tel +39 049 8275539 www.cesqa.it cesqa@unipd.it Ing. Alessandro Manzardo alessandro.manzardo@unipd.it

Dettagli

Valentina Tolaini ENEA Roma 2 Febbraio 2015

Valentina Tolaini ENEA Roma 2 Febbraio 2015 SICUREZZA ALIMENTARE E GESTIONE DELLA QUALITÀ NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE TRADIZIONALE Valentina Tolaini ENEA Roma 2 Febbraio 2015 Traditional Food: Entrepreneurship, Innovation and Technology Transfer

Dettagli

CALCOLO DELL IMPRONTA DI CARBONIO DEI VINI CANTINA DI VICOBARONE REPORT PER LA COMUNICAZIONE ESTERNA - GUTTURNIO FRIZZANTE DOC

CALCOLO DELL IMPRONTA DI CARBONIO DEI VINI CANTINA DI VICOBARONE REPORT PER LA COMUNICAZIONE ESTERNA - GUTTURNIO FRIZZANTE DOC CALCOLO DELL IMPRONTA DI CARBONIO DEI VINI PRODOTTI DALLA SOCIETÀ COOPERATIVA AGRICOLA CANTINA DI VICOBARONE - GUTTURNIO FRIZZANTE DOC - MALVASIA SECCO FRIZZANTE DOC COLLI PIACENTINI REPORT PER LA COMUNICAZIONE

Dettagli

CAMBIAMENTI CLIMATICI - EFFETTO SERRA - BUCO DELL OZONO - PIOGGE ACIDE

CAMBIAMENTI CLIMATICI - EFFETTO SERRA - BUCO DELL OZONO - PIOGGE ACIDE CAMBIAMENTI CLIMATICI - EFFETTO SERRA - VI SIETE MAI CHIESTI DA CHE COSA VENGONO GENERATI QUESTI FENOMENI E CHI LI CAUSA??? QUALI POTREBBERO ESSERE LE CONSEGUENZE IN UN PROSSIMO FUTURO??? 06/05/12 ANDREA

Dettagli

Mini corso: LCA dei mobili e degli edifici (15 ) BEST UP

Mini corso: LCA dei mobili e degli edifici (15 ) BEST UP Mini corso: LCA dei mobili e degli edifici (15 ) BEST UP settimana milanese del design 18-23 aprile 2007 Leo Breedveld Esperto LCA Tel: 041-5947937 - breedveld@to-be.it Cos è la LCA? Life Cycle Assessment

Dettagli

La conferenza sul clima di Parigi Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. Aprile 2015

La conferenza sul clima di Parigi Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. Aprile 2015 La conferenza sul clima di Parigi Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. I risultati attesi Un database di modelli esistenti, buone pratiche, metodologie e indicatori per l implementazione

Dettagli

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT

Dettagli

I sistemi di certificazione: richiami essenziali

I sistemi di certificazione: richiami essenziali GIORNATA DI INCONTRO E DIBATTITO SUL TEMA: Il SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO PER LA SALUTE, SICUREZZA E TUTELA AMBIENTALE, ALLA LUCE DELLA NORMATIVA EUROPEA, DELLA QUALITA E DELLE TRASFORMAZIONI ORGANIZZATIVE

Dettagli

ELETTROGREEN POWER. Ing. Carlo Corallo A.D. Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del teleriscaldamento

ELETTROGREEN POWER. Ing. Carlo Corallo A.D. Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del teleriscaldamento ESCo: 9 CASI DI EFFICIENZA ENERGETICA APPLICATA Fonti rinnovabili termiche, una via per diminuire il consumo di combustibili fossili Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Edile, Civile e Ambientale Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Abstract

Dettagli

Edifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto

Edifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto Edifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto GRAFICO 4.3 - DOMANDA DI ENERGIA NEL COMUNE DI CASTROLIBERO, INCIDENZA PERCENTUALE

Dettagli

Friend of the Earth Standard

Friend of the Earth Standard Friend of the Earth Standard FOE-CoC Criteri e indicatori per la certificazione della tracciabilità dei prodotti Friend of the Earth REV DATA MOTIVAZIONE CONVALIDA APPROVAZIONE 1 30/05/2014 Prima emissione

Dettagli

APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Antonio Faggioli

APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Antonio Faggioli APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI Antonio Faggioli Firenze 4 Settembre 2009 I MEDICI IMPEGNATI PER L AMBIENTE L E LA SALUTE Codice di Deontologia Medica, art. 15 (2006) Carta di Padova

Dettagli

CLIMA E QUALITA DELL ARIA

CLIMA E QUALITA DELL ARIA convegno Quattro passi nel clima che cambia Sestola, Rocca, via Castello Sabato 19 giugno 24 CLIMA E QUALITA DELL ARIA Mario C. Cirillo APAT Economia crescita efficienza stabilità Risorse (flusso) animali

Dettagli

Per una migliore qualità della vita

Per una migliore qualità della vita Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti QUALITY ENVIRONMENT Umberto Chiminazzo ENERGY PRODUCT

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Peperoni Falde I Grigliati 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli

L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività

L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività Sassuolo, 5 Giugno 2007 L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività GIORGIO TIMELLINI di Ricerca e Sperimentazione per l

Dettagli

Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale

Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale A cura di Regione Emilia Romagna, Alessandro Di Stefano, Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale Bologna, 11 Marzo 2016 PRESUPPOSTI

Dettagli

Imprese italiane, cambiamento del clima e impatto della

Imprese italiane, cambiamento del clima e impatto della Imprese italiane, cambiamento del clima e impatto della 202020 www.fondazioneistud.it Programma di Ricerca realizzato con la collaborazione del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici Contesto

Dettagli

PARIGI E OLTRE Lo scenario BAU

PARIGI E OLTRE Lo scenario BAU Mario Contaldi,Monica Pantaleoni, Antonio Caputo, Marina Colaiezzi, Emanuele Peschi ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Roma, 27 ottobre 2016 Strategia Europea al 2030

Dettagli

Impronta Climatica di Prodotto L esperienza operativa di una conceria. Arzignano 18 novembre 2011 Convegno AICC Veneto

Impronta Climatica di Prodotto L esperienza operativa di una conceria. Arzignano 18 novembre 2011 Convegno AICC Veneto Impronta Climatica di Prodotto L esperienza operativa di una conceria Arzignano 18 novembre 2011 Convegno AICC Veneto Il Gruppo Dani 2010 Profilo aziendale Fatturato Addetti Struttura produttiva 120 milioni

Dettagli